Lezione 14 - Dipartimento di Economia e Diritto

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Lezione 14 - Dipartimento di Economia e Diritto
The Economics of
European Integration
© Baldwin & Wyplosz 2006
Chapter 9
Common
Agricultural
Policy
© Baldwin & Wyplosz 2006
Entrate della UE
© Baldwin & Wyplosz 2006
Spesa della UE
© Baldwin & Wyplosz 2006
Politica agricola comune (PAC)
• La PAC è enormemente complessa e costosa.
• Un insieme di politiche che avevano come obiettivo quello di
tenere alti i prezzi e i redditi agricoli.
• Risultato montagne di cibo da buttare ed abbandono dei
terreni, oltre quello di spendere una corposa fetta del budget
UE per la PAC.
• Contenziosi tra UE e paesi terzi.
• Difficile da capire senza vedere come si è sviluppata.
• Nel 1962, la PAC iniziò come una semplice politica di
sostegno ai prezzi e ai redditi agricoli, in cui 1/5 della
popolazione viveva di agricoltura.
• UE era importatore netto di cibo, così poteva sostenere il
prezzo attraverso l’uso della tariffa.
• Tecnicamente nota come un “prelievo variabile”.
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Politica agricola comune (PAC)
• La PAC nasce nel 1962, gli obiettivi principali:
1. la redistribuzione del reddito a favore dei produttori agricoli;
2. il sostegno ai prezzi interni dei beni agricoli;
3. L’incremento delle superfici o aree coltivabili;
4. l’aumento la produttività marginale del settore agricolo e in
particolare del fattore lavoro (W).
• Negli ’60 la CEE era importatrice netta dei beni alimentari.
• Lo strumento utilizzato per ottenere gli obiettivi prefissati, era
l’imposizione del prezzo minimo di intervento, un prezzo al di
sopra dei prezzi mondiali.
• Lo strumento utilizzato per fissare il prezzo minimo di
intervento è una sorta di tariffa variabile.
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Politica agricola comune (PAC)
1. Prezzo obiettivo stabilito dal Consiglio dei Ministri ogni anno per i
beni agricoli.
2. Prezzo soglia, prezzo minimo (prezzo concordato) a cui gli
esportatori esteri vendevano le merci all’interno della CEE.
• Il prezzo soglia era sempre superiore al prezzo di intervento, in
modo tale che UE non dovesse spendere soldi per comprare
grano importato.
3. Prezzo minimo di intervento (prezzo al quale la CEE si impegna ad
acquistare beni agricoli; garanzia di ultima istanza) più basso del
12/20% circa del prezzo obiettivo e del prezzo soglia, ma più alto
del prezzo mondiale. Siccome quest’ultimo variava allora la tariffa
non è fissa, ma variabile. In modo tale che il prezzo interno è uguale
al prezzo mondiale + la tariffa (T) ossia al prezzo minimo di
intervento.
4. Prezzo mondiale.
© Baldwin & Wyplosz 2006
Politica agricola comune (PAC)
© Baldwin & Wyplosz 2006
Politica agricola comune (PAC)
© Baldwin & Wyplosz 2006
Prezzo minimo di intervento e tariffa
• I prezzi della PAC erano quasi il 100% più alti dei prezzi
mondiali ed erano assicurati grazie alla garanzia di acquisto
illimitato da parte delle CEE al prezzo minimo di intervento
(prezzo superiore ai prezzi mondiali al quale la CEE si
impegnava ad acquistare beni agricoli).
• Una sorta di garanzia di ultima istanza assicurava che in nessun
mercato europeo il prezzo interno scendesse sotto il prezzo
minimo di intervento. Sostegno del prezzo.
• Strumento: tariffa alle importazioni o prelievo variabile.
• L’obiettivo di questa tariffa era quello di assicurare che i
prodotti beni alimentari importati non spingessero i prezzi
europei al di sotto del prezzo minimo di intervento, al cui
prezzo le autorità europee avevano l’obligo di acquisto di tutte le
derrate agricole.
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PAC: MIX di Tariffe e Sussidi
1. Si aumentano i prezzi interni fino al prezzo minimo di intervento,
utilizzando lo strumento tariffario: il dazio all’importazione. Un
prelievo variabile in funzione del prezzo dei beni alimentari
mondiali molto volatili.
• Il prezzo minimo di intervento era più alto rispetto ai prodotti agricoli
di origine extra-comunitaria che producevano a basso costo.
2. Si utilizzava anche sussidiare la produzione dei beni agricoli. I
produttori vendevano la produzione al prezzo mondiale basso
(Dumping), ma ricevono un sussidio T dall’UE pari alla quantità
prodotta, moltiplicato il prezzo minimo di intervento (PW+T), pari a
(Zf*T). I consumatori pagano (Cf*T),
3. UE paga i produttori (Zf*T) e ottiene (Cf-Zf)*T = area B.
• Come conseguenza della doppia forma di intervento solo i
consumatori (non gli esportatori, prezzo concordato) pagavano per
i beni agricoli molto di più rispetto ad una situazione di libero
commercio: (C1 e C2).
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Simple price support with tariff
price
Home
Supply
Home
Demand
price
Home
Demand
Home
Supply
pss
T’
Price floor;
Prezzo minimo
di intervento
Price floor
(Pw+T, or
Pw’+T’)
T
Pw’
Pw
A
B
C1
Pw
C2
Imports
(with
floor)
Z
Zf
Cf C
Q
Z
Zf
Cf C
Q
Imports (without price floor)
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Food tax interpretation
• Il prezzo minimo di intervento sostenuto da
una tariffa variabile è come un pacchetto
unico costituito da misure politiche più price
semplici.
• (i) il libero scambio in presenza di
• (ii) una tassa sui consumi pari a T e (iii)
una sovvenzione alla produzione pari a T.
• Gli effetti prezzo, quantità, reddito sono
simili al dazio. Zf*T = Uscite, (Cf-Zf)*T =
Entrate, la differenza è l’area B (entrate
nette).
• Tuttavia, i consumatori sono gli unici che Pw
pagano per un prezzo minimo di intervento
imposto con un prelievo variabile e non gli
importatori esteri (che vendono in UE ad
un prezzo soglia concordato).
• Parte di quello che pagano i consumatori
va ai agricoltori produttori (A), alla CEE (B),
parte è sprecato (C1 e C2).
Home
Demand
Home
Supply
Price floor
A
B
C1
Z
C2
Zf
Cf C
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Q
Dimensione delle aziende. Politica iniqua
• Effetti del dazio: aumenta il prezzo interno tra il 50-100% rispetto al
prezzo mondiale.
• Effetti distorsivi: sussidio alla produzione e la tariffa premiano la
grande distribuzione.
• Aumenta la produzione della grande distribuzione, ma non della
piccola impresa agricola, non aumenta la produttività marginale del
settore agricolo e le aree coltivabili.
• Il prezzo minimo di intervento premia la grande distribuzione
(vendite), nella CEE la struttura produttiva è fortemente diversificata
in base agli ettari coltivati.
• Circa l’80% della PAC andava alle grandi aziende agricole efficienti
(che non avevano bisogno di protezionismo) e solo il 20% alle piccole
imprese agricole che avevano problemi di sostentamento.
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price
Family farm
supply curve
price
price
Commercial farm
supply curve
Total supply curve
Pw+T
Asmall
Atotal
Abig
Pw
B
Zsmall
Q
Zbig
Q
Ztotal
Q
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Distribuzione delle proprietà delle terre agricole 1987
• Proprietà terriere molto asimmetriche:
• Per quanto riguarda la classe dimensionale più piccola, il 50%
degli agricoltori possedeva solo il 7% dei terreni agricoli.
• Per quanto riguarda la classe dimensionale più grande, circa il
7% degli agricoltori possedeva la metà dei terreni agricoli.
Classe
dimensionale
delle aziende
(ettari)
Numero di
aziende
(millions)
Numero di
imprese,
quota sul
torale
Terreni
agricoli
percentuale
per classe
dimensionale
Dimensione
media di
azienda
(ettari)
1 to 5
3.411
49.2%
7.1%
2.4
5 to 10
1.163
16.8%
7.1%
7.0
10 to 20
0.936
13.5%
11.5%
14.1
20 to 50
0.946
13.7%
25.7%
31.2
over 50
0.473
6.8%
48.6%
117.6
total
6.929
100%
115 (mill.ha)
16.5
© Baldwin & Wyplosz 2006
Reddito degli agricoltori in relazione alla dimensione
• Il 20% degli agricoltori ricevevano l‘80% dei benefici della PAC, più efficienti
ma che avevano già alti redditi e non aveva bisogno della PAC.
• Mentre il 20% della PAC andava a chi aveva 900 euro al mese. Politica
Iniqua basata su un sussidio alla produzione. Analogia: i negozi di alimentari
(80%) e ipermercati (20%), ma una politica che sussidi le vendite (l’80% sul
totale: ipermercati) è iniqua e non serve.
• Il 45% delle imprese di piccole dimensioni sono povere (900€), mentre il 6%
sono ricche e ricevono 60 volte quello che ricevono quelle povere in media.
Y per azienda Numero
di
agricola, per
appezzamenti
classe di Y
(millions)
(euro)
Numero di
appezzamenti
come % sul
totale
Reddito
agricolo
annuale per
agricoltore
Dimensione
media (etteri)
0-5000
2
45%
900 €
15
5000-10000
1
22%
7300 €
18.4
10000-20000
0.9
20%
14100 €
27.8
20000-30000
0.3
7%
24300 €
37.4
sopra 30000
0.3
6%
51800 €
55.4
Total
4.4
100%
9300 €
© 22.3
Baldwin & Wyplosz 2006
Tassazione regressiva sui consumi
1. La PAC nata con l’obiettivo di ridistribuire i redditi tra ricchi e
poveri, non era efficace.
• Grandi spese della PAC: vantaggi inqui e solo per la grande
produzione (vendite).
• Gli effetti distorsivi sui consumatori della PAC erano come una tassa
regressiva sui consumi sul ceto povero che spende in media una quota
del 30% del reddito in cibo rispetto al 9% famiglie ricche.
• Se si introduce il prezzo minimo garantito, questa “tassa” genera un
aumento dei prezzi dei beni alimentari del 30%. Ogni famiglia
dovrebbe spendere in media il 6% in più.
• Tuttavia, dobbiamo tenere in considerazione la dispersione del
reddito e non fare solo un calcolo della media. Con la tariffa, le famiglie
povere passano a spendere non il 30%, ma il 39% per il cibo (equivalente
di una tassa del 10% sul reddito), mentre quelle ricche passano a
spendere dal 9% al 12% (equivalente di una tassa del 3% sul reddito).
• La tariffa è una tassazione regressiva sui consumi delle famiglie
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povere.
Problemi della PAC
1. La politica nata con l’obiettivo di raggiungere
l’autosussistenza agroalimentare ed essere meno
dipendenti dalle importazioni estere era efficace.
2. Tuttavia l’obiettivo di ridistribuire i redditi tra ricchi
e poveri o nata per promuovere la “coesione sociale”
tra paesi dell’europa rurale e europa urbana, non era
stata efficace.
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Problemi della PAC
• # 1 Problema:
• Il problema dell'offerta.
• Boom del progresso tecnologico, la produttività
aumenta, come l’offerta ↑
• Alti prezzi garantiti per incoraggiare gli investimenti
nel settore agricolo.
• La produzione aumenta molto più velocemente dei
consumi (che sono spiazzati dall'aumento delle
tariffe).
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Problemi di eccesso di offerta
• Nel 1975, l’UE passa da importazione netto di prodotti
alimentari ad esportatore netto nella maggior parte dei prodotti.
Production (1,000 tons)
Export-Imports (1,000 tons)
Area Harvested (1,000 ha.)
Yield (tons/ha.), right scale
Cheese
120000
7
100000
6
Poultry
80000
5
4
Pork
60000
Butter
1967-70
1996-99
3
40000
2
20000
1
0
0
-20000
-1
Beef
Sugar
Wheat
2001
1996
1991
1986
1981
1976
1971
1966
1961
-40
-20
0
20
40
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60
Progresso tecnologico
1. L’incremento dell’uso dei macchinari e della tecnologia permise al
settore agroalimentare di sperimentare un lungo periodo di aumento
della produttività. In genere i guadagni di produttività si manifestano
nella riduzione dei prezzi. Ciò non avvenne per via del
protezionismo.
2. Gli anni ’70 innovazione tecnologica, unita al prezzo minimo di
intervento (tariffa variabile) con la garanzia di acquisto illimitata da
parte della CEE (sussidio). La CEE esportava beni agroalimentari,
li vendeva nel mercato internazionale al prezzo mondiale inferiore
(PW) rispetto al prezzo minimo di intervento (P floor) che doveva
pagare per comprarli e sostenere i produttori (Dumping).
3. Aumenta la produzione. Eccesso di offerta. La CEE divenne
esportatore netto. La CEE diventa acquirente di ultima istanza.
Sorgono problemi di immagazzinamento e finanziario, squilibri
interni. Circa 70 kg di cibo per cittadino lasciati guastare all’anno.
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Dall’eccesso di domanda
price
Home
Supply
Home
Demand
price
Home
Demand
Home
Supply
pss
T’
Price floor;
Prezzo minimo
di intervento
Price floor
(Pw+T, or
Pw’+T’)
T
Pw’
Pw
A
B
C1
Pw
C2
Imports
(with
floor)
Z
Zf
Cf C
Q
Z
Zf
Cf C
Q
Imports (without price floor)
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All’eccesso di offerta
price
price
S1 S2 S3
Home
Demand
S4
Home
Supply
p1ss
p2ss
p3ss
a
p4ss
b
c d
e
Prezzo minimo
di intervento
S’
Prezzo
minimo di
intervento
B
A
C1
C2
Pw
Acquisti
della EU
Home
Demand
Q
Cf
Zf
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Q
Eccesso di offerta
• Quando la curva di offerta arriva in S4, la UE cessa di
essere importatore netto.
• La UE deve comprare una quantità di beni pari alla
differenza tra il punto e ed il punto d, pari a Zf – Cf.
• Il costo totale dell’intevento protezionistico (sussidio) è
pari a questa quantità S(Zf – Cf) per il prezzo minimo di
intervento, ossia l’area B + C1 + C2.
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Dumping
• Riduzione della domanda e aumento dell’offerta a causa
della tariffa, oltre all’aumento della produttività.
• Effetto riduzione del prezzo mondiale; CEE: Paese grande.
• Discriminazione di prezzo: dumping sui beni agricoli.
• Anche USA e altri paesi usavano stesse politiche
(protezione e sussidi).
• Cause internazionali tramite il WTO, restrizioni dell’uso
delle tariffe agricole (Uruguay Round), soprattutto per i
paesi dell’america centrale e latina, sud est asiatico.
• Caso del Mozambico (zucchero).
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L'impatto della PAC e Dumping sul mercato mondiale
• Con la PAC, UE diventa maggiore
price
MD (no CAP)
acquirente di cibi. Il protezionismo
sulle importazioni EU (e USA)
MD (CAP)
ridusse i prezzi mondiali.
MS (no
dumping)
• Inoltre, alcuni di questi cibi furono
wo
oggetto di dumping da parte UE sul p
mercato mondiale.
MS (with
• Protezione della PAC e il dumping
dumping)
deprime i prezzi sui mercati mondiali. w’
p
• Nuoce gli esportatori dei prodotti
alimentari non UE che vedono ridotte
le esportazioni pari X’’ - X0.
pw”
• Mentre l’ammontare dei beni
alimentari che la UE ha venduto
sotto costo è pari alla differenza
orizzontale tra MS con dumping e
MS senza dumping.
World
X” X’
Xo
imports
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Problemi finanziari per sostenere la PAC
• La UE destinava ampie somme del suo bilancio per
ricomprare i prodotti (Dumping) che aveva protetto e che
produceva in eccesso rispetto al loro valore di mercato!
• Politiche UE (Delors ’86) ridusse l’impatto della PAC sul
bilancio europeo.
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Total CAP cost (mill.euros)
Total CAP cost (mill.euros)
CAP's budget share (right scale)
CAP's budget share (right scale)
€10.0
€9.0
€8.0
€7.0
€6.0
€5.0
€4.0
€3.0
€2.0
€1.0
€0.0
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
€45
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
€40
€35
M illio n e u r o s
M illio n e u r o s
Evoluzione della spesa
agricola
€30
€25
€20
€15
€10
2000
1997
1994
1991
1988
1985
1982
1979
1976
1973
1970
1967
1964
1961
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Il problema del reddito agricolo
• Nonostante la tariffa e il dumping (massiccie spese), il
reddito degli agricoltori era il 40% inferiore a quello di
un lavoratore medio europeo.
• Il numero delle aziende agricole cala, soprattutto
quelle di piccole dimensione.
• Paradosso perchè la PAC era nata per sostenere il
reddito degli agricoltori (piccoli), invece sostiene il
reddito di chi non nè ha bisogno, i grandi proprietari
terrieri.
© Baldwin & Wyplosz 2006
Il reddito agricolo cala
• Problema generale: il reddito complessivo del settore agricolo cade
con i prezzi, quindi il reddito dell’agricoltore medio cade e si riduce il
numero di agricoltori.
• Nell'UE: i redditi medi agricoli non riescono a tenere il passo,
nonostante enormi costi di protezione e di bilancio. La maggior parte
del denaro va alle grandi aziende agricole che non ne hanno
bisogno: PAC rende alcuni agricoltori/proprietari terrieri ricchi.
• Tiene il coltivatore medio (cioè piccolo) al limite del fallimento. Gli
agricoltori continuano ad uscire dall'agricoltura (circa il 2% all'anno
negli ultimi 4 decenni).
100%
80%
60%
C h a n g e in n u m b e r o f EU 10
fa rm s , 19 70-198 7
40%
20%
0%
-20%
-40%
-60%
1 to 5
5 to 1 0
1 0 to 2 0
2 0 to 5 0
o ve r 5©0BaldwinA&llWyplosz
fa rm s2006
Altri problemi:
• Azienda agricola: inquinamento, intensificazione delle culture
attraverso feritilizzanti, pesticidi, deterioramento dei fiumi,
laghi e delle falde acquifere.
• Specializzazione delle culture e scomparsa delle aziende
agricole miste, riducendo la produttività dei terreni agricoli.
• Risultato: Marginalizzazione economica e sociale dell’attività
agricola ed abbandono.
• Benessere degli animali, fabbricati sovraffollati, espansione
di pratiche dove la sofferenza degli animali al limite.
• Mucca pazza: macellazione di animali malati che diventava
cibo per le mucche sane. Uccisione massiccia di animali.
• Cattiva immagine per il sostegno pubblico della PAC.
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Tentativi di controllo dell’offerta
• Lobbies dei produttori agricoli era forte e i grandi proprietari si
erano abituati come la grande distribuzione al protezionismo ed
alti prezzi (alti redditi).
• L’introduzione delle “quote” per ridurre collettivamente
l’offerta UE (per combattere la monocoltura e sovra utilizzo).
• Per evitare eccessi di produzione, in corrispondenza del prezzo
obiettivo per alcuni prodotti (ad esempio, il latte) si è fissato un
sistema di quote di produzione che ogni paese assegna ai
singoli produttori (problema di coordinamento e truffe: multe
agli agricoltori). Risultato: free riding (frodi).
• Riforme PAC: prezzo minimo garantito fino ad una certa
“quantità minima garantita” (risultato: prezzi interni ridotti).
La UE smise di essere acquirente di ultima istanza di alcni
tipi di beni alimentari. Contenimento della spesa totale della
PAC.
© Baldwin & Wyplosz 2006
WTO
• L’Uruguay (1994) e il Doha Round (2004) imposero sia in EU
sia in USA:
1. la riduzione del prezzo minimo di intervento,
2. la restrizione dei rimborsi all’esportazione (Dumping),
3. la riduzione delle tariffe, come i prelievi minimi variabili.
4. Effetto riduzione dei prezzi in UE ed aumento di quelli
internazionali.
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Risoluzione dei problemi di stoccaggio
• Problemi di approvvigionamento e "montagne“ di cibo. Massiccio
spostamento dei pagamenti diretti (sinistra). Il taglio dei prezzi interni e
l’aumento di quelli internazionali ridusse l’acquisto dei cibi da parte dell’UE.
Il dumping EU si ridusse, anche perchè la riduzione di protezionismo di
UE e USA spinsero in alto i prezzi mondiali. La conseguenza fu un
importante calo nello stoccaggio del cibo UE (figura a destra).
€45
€40
Wheat
Beef (right scale)
Market supports
Direct payments
€35
1,000
20,000
€30
€20
€15
€10
12,000
500
8,000
4,000
€5
€0
0
2002
2000
1998
1996
1994
1992
2001
1990
1991
0
© Baldwin & Wyplosz 2006
1,000 tonnes
16,000
€25
1,000 tonnes
Billion euros
Coarse grains
Dairy (right scale)
Riforme Mac Sharry
• PAC ha finanziato la produzione agricola attraverso la
compensazione dirette in base agli ettari coltivati (la
dimensione di impresa conta).
• Anche in questo caso le imprese agricole più grandi avevano i
maggiori vantaggi e pagamenti diretti rispetto alle imprese di
piccola dimensione.
• Condizione: se si rispettano vincoli ambientali, come la messa a
riposo terreni, la diversificazione delle colture e l’alternanza dei
terreni.
• Critiche: Non tutti sono proprietari delle loro terre, quindi la
PAC finanziava i ricchi proprietari terrieri e non le aziende
agricole.
• Si passa da un sussidi alle vendite ad un sussidio sulla
dimensione della terra. (Chi ne possiede di più, più ottiene)
• Una politica iniqua ancora più iniqua.
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CAP Reforms
• Supply control attempts:
– 1980s, experimentation with ad hoc & complex set supply
‘controls’ to discourage production.
– Generally failed; technological progress & high guaranteed
prices overwhelmed supply controls.
• 1992: MacSharry Reforms:
– Basic idea: CUT PRICE supports to near world-price level
& to COMPENSATE farmers with direct payments.
– Was essential to complete the Uruguay Round.
– Worked well.
• June 2003 Reforms; essential to Doha Round.
– Implementation 2004-2007.
– Similar to MacSharry reforms in spirit.
– Still might not be enough to allow Doha Round to finish.
© Baldwin & Wyplosz 2006
Sostegno ai redditi agricoli in base agli ettari
• La riduzione di protezionismo causò il taglio dei prezzi interni
che ridusse l’incentivo a produrre, ma le spese della PAC
aumentarono con la riforma di Mac Sharry.
• Il sostegno va ancora in gran parte ai grandi proprietari terrieri.
Pagamenti destinati a compensare la riduzione dei prezzi, ma
iniquità continuarono.
• Il 50% dei pagamenti vanno ai proprietari del 5% delle aziende
agricole (più grandi). Più del 50% delle aziende agricole (le più
piccole) ottengono solo il 4.3% dei pagamenti.
• Recenti studi dimostrano che circa solo la metà di questi
pagamenti vanno agli agricoltori (proprietari terrieri che non
coltivano la terra e non sono agricoltori).
• Il resto andava a proprietari terrieri e fornitori di mezzi di
produzione agricoli (sementi, fertilizzanti, prodotti agro-chimici,
ecc) non agricoli.
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CAP support inequity
Cumulative
% of
budget
(from
largest
to
smallest)
Cumulative
% of
farms
(from
largest
to
smallest)
Payment per
farm
% of
EU15
farms
in
size
class
Number of
farms
in size
class
% of EU15
payme
nts to
size
class
0 to 1.25
€405
53.76%
2,397,630
4.3%
100.0%
99.97%
1.25 to 2
€1,593
8.54%
380,800
2.7%
95.7%
46.21%
2 to 5
€3,296
16.30%
726,730
10.7%
93.0%
37.67%
5 to 10
€7,128
9.17%
409,080
13.0%
82.2%
21.37%
10 to 20
€13,989
6.81%
303,500
19.0%
69.2%
12.20%
20 to 50
€30,098
4.13%
184,100
24.8%
50.2%
5.39%
50 to 100
€67,095
0.94%
41,700
12.5%
25.4%
1.27%
100 to 200
€133,689
0.24%
10,720
6.4%
12.9%
0.33%
200 to 300
€241,157
0.05%
2,130
2.3%
6.5%
0.09%
300 to 500
€376,534
0.03%
1,270
2.1%
4.2%
0.04%
over 500
€768,333
0.01%
610
2.1%
2.1%
0.01%
Size Class
Average, All farms
€5,015
5.39%
50.2%
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Future challenges
• Doha round: Il completamento di questi negoziati del
WTO richiesero una più profonda riforma della PAC.
• Allargamento orientale: Numero di aziende aumentano.
• Terreni agricoli aumentano da 130 milioni di ettari a 170
milioni.
• Problemi politici per i nuovi entrati nell’UE per l’efficienza
del sistema di voto (VMQ nel consiglio dei ministri).
• L’ingresso della Spagna e del Portogallo ha creato il
voto di blocco nel Consiglio (con l'Irlanda e Grecia) che
indusse un importante cambiamento di priorità di spesa
dell'UE, dalla spese per la PAC alle spese verso le
regioni povere.
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EU newcomers: Farm facts
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Politica agricola comune 2014/2020
• Verso la liberalizzazione del settore agricolo, da economia
pianificata e protetta verso il libero mercato (2014/2020).
Tuttavia, i pagamenti (aiuti) diretti sono ancora presenti per
compensare la riduzione di protezionismo.
• Sovvenzioni alle imprese agricole attraverso un pagamento
diretto ad azienda che rispettino le normative ambientali, di
sicurezza alimentari e programmi di protezione degli
animali.
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Politica agricola comune 2014/2020
• La PAC impegna ben il 34% del bilancio dell’Unione
europea. Dal 1° gennaio 2015, quali obiettivi ha la PAC?
Far rimanere sul mercato solo le imprese agricole
competitive. Quali sono?
1. Superficie adeguata all’indirizzo produttivo.
2. Buon livello di istruzione e costante aggiornamento del conduttore.
3. Propensione a sviluppare relazioni costruttive con altri attori del
settore.
4. Utilizzo di tecnologie e di mezzi tecnici innovativi e d’avanguardia.
5. Adozione di percorsi colturali per massimizzare le rese nel rispetto
della sostenibilità.
6. Impiego di sistemi informatici per la precisione e la tracciabilità.
7. Monitoraggio costante dei costi e dei ricavi; redazione di un bilancio
di fine anno.
8. Individuazione di nuovi segmenti di mercato e strette relazioni con il
settore della trasformazione.
© Baldwin & Wyplosz 2006
Verso il libero mercato
• Con la nuova PAC, quali priorità ha individuato l’Unione europea per
gli agricoltori?
1. Garantire la sicurezza alimentare.
2. Garantire la corretta gestione di suolo, aria e acqua.
3. Assicurare vitalità alle zone rurali.
• L’UE continuerà a erogare gli aiuti diretti e gli altri finanziamenti per
l’agricoltura?
• Si, ma in forma molto diversa da quello fatto sino al 2014, attraverso
aiuti diretti (sostegno unico), tuttavia le cosiddette “rendite di
posizione” perché si è agricoltori, diminuiranno drasticamente,
rispetto ai valori attuali del 30/40% in media.
• Si devono aumentare le produzioni per ettaro e la qualità di ciò
che si produce. Si devono applicare in campo i concetti
di sostenibilità.
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4.
Aumentare il tasso di sostanza organica dei nostri suoli.
Diminuire le emissioni di carbonio.
Utilizzare in maniera più efficiente l’acqua irrigua.
© Baldwin & Wyplosz 2006
Razionalizzare l’uso della chimica.
Politica agricola comune 2014/2020
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Cosa ci guadagna l’agricoltore ad essere sostenibile?
Aumenta il suo potenziale produttivo e la qualità dei raccolti.
Riduce le spese di coltivazione.
Contribuisce a migliorare il suo ambiente di lavoro, la terra, l’aria
e l’acqua.
Può accedere più facilmente ai finanziamenti previsti nei Piani di
Sviluppo Rurale.
Si garantisce anche il 30% dei futuri pagamenti diretti, solo se
l’agricoltore adotta alcune pratiche sostenibili inserite nella misura
chiamata inverdimento o greening.
Che cos’è il greening nella nuova PAC 2014-2020?
Il greening è il cosiddetto “pagamento ecologico”, che comporta due
obblighi per l’agricoltore:
La diversificazione delle colture.
La realizzazione di aree di interesse ecologico.
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Per saperne di più sulla PAC
• http://europa.eu/pol/agr/index_it.htm
• http://europa.eu/pol/pdf/flipbook/it/agriculture_it.pdf
• http://ec.europa.eu/agriculture/cap-for-our-roots/capreform/index_it.htm
• http://www.europarl.europa.eu/news/it/newsroom/content/20131118IPR25538/html/Approvata-politicaagricola-UE-2014-2020-sar%C3%A0-pi%C3%B9-equa-epi%C3%B9-ecologica
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