08/07/2016 la Repubblica - Luca Marinelli giovane talento premiato
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08/07/2016 la Repubblica - Luca Marinelli giovane talento premiato
IL RICONOSCIMENTO ALL'ATTORE CONSEGNATO AL FESTIVAL DI SPOLETO Luca Marinelli "giovane talento" premiato da "Repubblica" EMILIANO MORREALE uca Marinelli ha ricevuto ieri sera a Spoleto, nell'ambito del Festival dei due mondi, dal direttore di Repubblica Mario Calabresi il premio "la Repubblica - Un giovane talento", istituito da quest'anno in occasione dei quarant'anni del quotidiano. Se c'è un nome che ha segnato questa stagione cinematografica, è proprio quello del trentunenne attore romano proveniente dall'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Gli spettatori più attenti hanno cominciato ad apprezzare le sue apparizioni piccole e grandi negli ultimi anni: da subito quasi presenze aliene, indimenticabili dal primo fotogramma. Figure spesso tormentate, nevrotiche, al di là di ogni realismo mimetico ma senza mai sforare nel grottesco. Nel 2010 aveva esordito come protagonista i n i a solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, in cui era un genio della matematica tormentato fino all'autolesionismo. Subito dopo, un'altra interpretazione sorprendente, il travestito di L'ultimo terrestre di Gipi. Cambia poi registro, nel film che lo ha lanciato, la commedia Tutti i santi giorni di Virzì, in cui interpreta un giovane senza ambizioni ma con una vena di studioso e uno spirito di poeta. Bravissimo anche lì, in un ruolo in cui in fondo è meno visibile l'elemento forse decisivo del suo stile: una paradossale precisione nell'eccesso, la capacità di rendere ruoli complessi, sopra le righe, rimanendo in equilibrio tra comico e drammatico ( anzi a volte addirittura patetico, melodrammatico: comunque mai medio, mai addomesticato). I suoi personaggi sono dunque spesso borderline (come anche la breve apparizione nella Grande bellezza, in cui si appare nudo e tinto di rosso), oppure inseriscono un elemento di inquietudine nella normalità ( è il caso di Virzì ), o viceversa aprono squarci di straziante umanità in marginali e maledetti, come negli altri film La sua apparizione in i o chiamavano Jeeg Robot è probabilmente la cosa migliore del film, anche perché il personaggio rende esplicito l'elemento vintage dell'operazione. Eppure è un peccato che Marinelli abbia vinto il David di Donatello per quella strepitosa prestazione e non per la migliore interpretazione maschile dell'anno, in coppia con l'altrettanto bravo Alessandro Borghi: il ruolo di ribelle di L borgata, in Non essere cattivo di Claudio Caligari. Un'interpretazione virtuosistica, che tiene il passo dei cambi di registro del regista, dal comico al mèlo, con abi- MEDIA lità prodigiosa. In fondo, la novità di Marinelli è che non si sa bene dove incasellarlo, nella nostra tradizione: non è un iper-mimetico alla Volontà, né un "mattatore" ; non è uno che trasforma ogni ruolo a propria immagine; non è un attore ostentatamente "colto" (anche se è di solida formazione), e non è per niente un attore istintivo, anche se emana immediatamente energia. Ha una gamma molto ampia, e riesce a illuminare i film in cui appare, senza mangiarseli. C'è poi un'altra curiosità, nel suo stile e nella sua scelta dei ruoli. Il suo travestirsi, compiere performance che fanno la parodia del maschile o ammiccano al femminile. Qualcosa che ha a che fare con una visione inedita di quella che i teorici chiamano ora con un brutto termine "mascolinità". Anche questo lo rende un attore pienamente contemporaneo. Da sinistra il direttore di Repubblica Mario Calabresi, l'attore Luca Marinelli e il direttore del Festival dei due moìidi di Spoleto Giorgio Ferrara; Marinelli in una scena di Lo chiamavano Jeeg Robot, il film di Gabriele Mainetti in cui interpreta il personaggio dello Zingaro :H I l i ClTLUTlìA Le idee La persistenza di un'estetica, da Guido Reni a Quentin Tarantino, passando per Gadda Barocco La vertigine di uno stile per sempre contemporaneo (J3° f cosi sscntcnzifl la mirabile appcn \ \ I fc all£KL5-.i3uelÌLbru^mblt? " due studi —*—^ n Luca Marinelli "giovane talento premiato da "Repubblica" l-;r É •••-> . . i m . P l . . . , i p l • ; . - . . - , - . . - li MEDIA 135 la Repubblica VENLRDI a LUGUO 2OIS PER SAPERNE DI PIÙ www.festivaldispoleto.com www.premiostrega.it Nella Francia profonda fra bugie e reticenze In 'Tre giorni e una vita", il nuovo noirdi Pierre Lemaitre si indaga sulla misteriosa scomparsa di un bambino SILVANA MAZZOCCHI confini verso u n relativismo radicale, a f f e r m a n d o c h e perfino l'aborrito stile gotico può appar i r e «meraviglioso, e d e g n o di m o l t a lode» a chi «con g i u s t o occhio lo considera». E l'occhio giusto è quello c h e n o n r e s i s t e all'inganno. D ' a l t r a p a r t e , cosa SOIID l e o p e r e d ' a r t e , s e n o n «artificiosi i n g a n n i della n o s t r a imaginativa», capaci di «soinministrarci infiniii equivoci mirabili, e enigmatiche p r ò posizioni» ? Non è u n manifesto dell'arte n e o c o n c e t t u a l e d i oggi, m a u n p a s s o del Ca n nocchiute aristotelico di E m a n u e l e T e s a u r o ( 1 6 5 4 ) . «Inganno» è la parola d ' o r d i n e c h e r i m b a l z a d a u n angolo all'altro dell'Europabarocca: e del m o n d o m o d e r n o . L'ignoto p o e t a Bartolomeo Torcoletti, i n c u r a n t e di trovarsi sulla t o m b a di s a n Pietro, si s t r u g g e di fronte all'erotica S a n t a Veronica di Francesco Mochi: «Qui c o n t e m p l o l'ignudo, arnrniro i p a n n i / E nella n u dità godo la vesta /Verace èl'art e e la n a t u r a o n e s t a / E fanno a g a r a altrui soavi inganni» ( 1 6 4 1 ) . In u n gioco di specchi senza fine il sacro si t r a s f o r m a in profano, e viceversa: e a n c h e il più lucido teorico d e l l ' a r t e dell'Italia secentesca, il severo cardinale g e s u i t a Sforza Pallavicino, a m m e t t e s e n z a reticenze c h e ogni a r t i s t a «tanto è più lodevole, q u a n t o più i n g a n n a » . Q u a n d o la politica coincide con la retorica, e la vita sociale con la dissimulazione, l ' a r t e n o n p u ò che e s s e r e i n g a n n o : p e r questo, oggi c o m e nel Seic e n t o , l ' e n i g m a è l'unico m o d o di p a r l a r chiaro. TORINO. E m o r t a ieri all'età di 82 anni Laura Mancinelli, germ a n i s t a e scrittrice. Studiosa del Medioevo, Mancinelli vi aveva a m b i e n t a t o alcuni dei suoi romanzi storici, t r a cui T dodici abati di Challant. Nata Udine, aveva vissuto quasi s e m p r e a Torino, d o c e n t e di filologia tedesca all'università.Lasciata la cattedra, Mancinelli si e r a dedicata alla scrittura di gialli umoristici. R primo della serie, 11 mistero della sedia a rotelle (Einaudi ) aveva vinto il p r e m i o Cesare Pavese. Alla sua m a l a t t i a , la sclerosi multipla, aveva dedicato l'autobiografia Andante con tenerezza (Einaudi, 2 0 0 2 ) . N arrazione ricca di situazioni imprevedibili e di personaggi delineati con l'abituale scrittura intensa, garanzia di fascinazione e s u s p e n s e . Ln Tre giorni e una vita ( T r a d u z i o n e di S t e f a n i a Ricciardi, M o n d a d o r i , p a g g . 2 2 6 , e u r o 18 ) P i e r r e L e m a i t r e , c h i u s a la ser i e d e i q u a t t r o t h r i l l e r c o n al c e n tro l'eccentrico i s p e t t o r e Camille V e r h o e v e n , p u n t a di n u o v o sul noir psicologico, g e n e r e in cui eccelle, e s c a v a nelle fragilità u m a n e nutrite di m e n z o g n e e reticenze, queRe che spesso imprimono bruschi mutamenti all'esistenza e n e condizionano il p e r c o r s o . La cornice deRa storia è Beauval, u n viRaggio della provincia f r a n c e s e . È R N a t a l e d e l 1 9 9 9 ; il d o d i c e n n e A n t o i n e , figlio d ì g e nitori s e p a r a t i , vive c o n la m a d r e Bianche, d o r m a rigida e possessiva. E introverso, h a pochi amici e d è m o l t o l e g a t o a Ulisse, borgata, in Non BSSBTE cattivo di G a u d i o Caligari. Un'interpretazione virtuosi stic a, c h e tiene il passo dei cambi di registro del regista, dal comico al mèlo, con abilità prodigiosa. In fondo, la novi t à di Marinelli è che non si sa b e n e dove incasellarlo, nella nostra tradizione: non è un iper-mimetico alla Volonté, n é u n " m a t t a t o r e " ; n o n è u n o che trasform a ogni ruolo a propria i m m a g i n e ; non è u n attore o s t e n t a t a m e n t e "colto" (anche se è di solida formazione), e n o n è per n i e n t e u n a t t o r e istintivo, anche se e m a n a i m m e d i a t a m e n t e energia. Ha u n a g a m m a molto ampia, e riesce a illuminare i film in cui a p p a r e , senza mangiarseli. C'è poi u n ' a l t r a curiosità, n e l suo stile e nella s u a scelta dei ruoli. 11 suo travestirsi, compiere performance che fanno la parodia d e l m a s c h i le o ammiccano al femminile. Qualcosa che ha a che fare con una visione inedita di quella che i teorici chiamano ora con un b r u t t o term i n e "mascolinità". Anche q u e s t o lo r e n d e u n a t t o r e p i e n a m e n t e contemporaneo. Pierre Lemaitre conferma ancora u n a volta R s u o t a l e n t o di scrittore, abile c o m e pochi a ind a g a r e l ' a n i m o u m a n o . Tre giorni e una vita è c o s t r u i t o c o n u n m e c c a n i s m o narrativo inesorabile e p e r f e t t o : p a g i n a d o p o p a g i n a , si m a n i f e s t a la r e t e d i ipocrisie e falsit à c h e soffoca A n t o i n e e c h e s p a r - rNStfw LLLIBRO Pierre Lem ai ire. T r e giorni e m i a vira (Mondadori, traduzione diSiefania Ricciardi, pagg. 226. eiuo 18) IJ» tragica vicenclaèambieiitataaBeauval,\ r illaggio di provincia, con una comunità scossa e irastornata OGGI L A FUMALE De Mauro: "Darei a Camilleri lo Strega alla camera" ROMA. «Nei prossimi a n n i lo S t r e g a p o t r e b b e istituire u n p r e m i o ni la carriera». Lo ha dett o ieri Tullio D e Mauro. P e r il p r e s i d e n t e della Fondazione Bellonci <*il riconoscimento pot r e b b e a n d a r e a d Andrea Camilleri o a d altri grandi esclusi». Stasera s a p r e m o chi è il vincitore t r a il favorito Edoardo Aibinati {La scuola cattolica, Rizzoli ) e gli altri q u a t t r o candidati: Eraldo Affinati, Vittorio Serm e n t i , Giordano Meacci e d Elen a Stancanelli. La d i r e t t a televisiva s a r à su Rai 3 con Pino Strabioli a p a r t i r e dalle 23. il c a n e m a l a n d a t o d i u n v i c i n o d i c a s a , u n i n d i v i d u o rozzo e violento c h e u n giorno uccide senza m o t i v o l a b e s t i o l a . A n t o i n e n e rim a n e sconvolto, cova u n a rabbia i m p o t e n t e e implacabUe e, quasi senza rendersene conto, s f o g a il s u o f u r o r e c o m p i e n d o u n gesto atroce e irreparabile. D a q u e l m o m e n t o il r a g a z z i n o i n i z i a a v i v e r e n e l l a p a u r a , si s e n te i n trappola e segreti e bugie d i v e n t a n o il m e z z o p e r s o p r a v v i v e r e alla disperazione. N e a n c h e per un a t t i m o riesce a dimenticare q u a n t o è avvenuto e l'angoscia cancella in lui ogni traccia d i s p e r a n z a e di p r o g e t t i f u t u r i . Dal p a e s e è s c o m p a r s o u n b a m b i n o , R p i c c o l o R e m y , e vici- ge la s u a n u b e tossica sul mosaico corale della c o m u n i t à dove è a n d a to i n scena l'episodio chiave del dramma. C i a s c u n o h a s v o l t o la s u a p a r t e e h a c o n t r i b u i t o a c o m p l e t a r e il puzzle; i sRenzi, le m e s c h i n i t à e i r a n c o ri s e m i n a t i t a n t o t e m p o p r i m a , fann o r i e m e r g e r e la t r a g e d i a m a i davv e r o m e t a b o l i z z a t a . M e n t r e coincidenze ed eventi fmprowisi dirottano i destini verso altre strade. O t t i m a la n a r r a z i o n e , i n c a l z a n t e il r i t m o . Tre giorni e una vita dim o s t r a c o m e i misteri deRa ment e s i a n o m a t e r i a i d e a l e e Riimitata p e r chi sappia scandagliarla c o n l a m a e s t r i a d e l c h i r u r g o di precisione. Short Stories J SS»"" M : timi Dasinbttra lì direttore di R e p u b b l i c a Mario Vaiolinosi, l'attore Luca Marinelli e il direttore delFestivat dei dite mondi di. Spalmo (ìiorgio Ferrara: Marinelli in una scena dì L< > rhinninvarm. TcfjJ Robot, il film diGabriele Mainetti in cui interpreta il personaggio dello Zingaro n i e forze d e R ' o r d i n e lo c e r c a n o o v u n q u e , t r a foreste e fossati. A lungo e inutilmente. Soltanto quando u n a catastrofe naturale colpisce g r a v e m e n t e Beauval e i suoi abitanti, l'enigma della s c o m p a r s a di Reray s e m b r a pass a r e in s e c o n d o p i a n o e p r e s t o l a g e n t e t o r n a alla s u a vita quotid i a n a . M a il p a s s a t o r a r a m e n t e p a s s a del t u t t o e la tela di r a g n o t e s s u t a negR a n n i i n t o r n o alla sparizione del bambino, present a i n f i n e il c o n t o a d A n t o i n e , d i venuto ormai adulto. E tornano sofferenza e t o r m e n t o , fino a q u a n d o u n a serie d i colpi di scen a a s o r p r e s a c h i u d e il c e r c h i o . IN QUESTO VOLUME: • THE HEATHEN IL PAGANO Riapre a ottobre il Centro Pecci di Prato Un'astronave di 3000 metri quadri. È staro p r e s e n t a t o ieri al Museo del Novecento di Milano il progetlo di a m p l i a m e n t o del Centro Pecci di Prato, un h u b del l'art e con t e m p e r a n e a che, dopo tre anni di chiusura, cambialook grazie al disegno avveniristico dell'architetto olandese Maurice Nio. Costo totale dell'intervento: 14milioni di euro. L'o pening è previsto per il 16 ottobre con la m o s t r a La fine del. mondo, 50 autori chiamati a riDettere sul futuro c h e verrà. Chiara Gatti MEDIA •THE MEXICAN IL MESSICANO TESTO A FRONTE INGLESE-ITALIANO CON NOTE LINGUISTICHE 5° volume 2 RACCONTI di JACK LO DOMANI IN EDICOLA Repubblica