primo contributo del copa-cogeca relativo all`utilizzo della tecnologia

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primo contributo del copa-cogeca relativo all`utilizzo della tecnologia
Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole dell'UE
Confederazione Generale delle Cooperative Agricole dell’UE
AHW(08)3027:4 – RF/BC
Bruxelles, 13 giugno 2008
PRIMO CONTRIBUTO DEL COPA-COGECA
RELATIVO ALL’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DI
CLONAZIONE SCNT PER GLI ANIMALI DA
ALLEVAMENTO
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PRIMO CONTRIBUTO DEL COPA-COGECA
RELATIVO ALL’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DI
CLONAZIONE SCNT1 PER GLI ANIMALI DA
ALLEVAMENTO2
Il principale obiettivo del presente documento è quello di assicurare che, fin dall’inizio, il
settore agricolo dell’UE sia associato al dibattito in corso concernente l’utilizzo della
tecnologia di clonazione SCNT per gli animali da allevamento.
Prima che sia intrapresa un’azione a livello europeo, il settore agricolo quale operatore
economico chiave, anello essenziale della catena alimentare e fornitore di prodotti sani, tiene
a esprimere un certo numero di considerazioni preliminari.
Fatti salvi il parere finale dell’EFSA e il risultato dell’Eurobarometro e considerando l’opinione
già pubblicata dall’EGE (gruppo europeo sull’etica), Il settore agricolo europeo ritiene che,
allo stadio attuale, la questione non consista nell’essere pro o contro la clonazione SCNT.
Esso intende pertanto contribuire al dibattito sviluppando una lista di affermazioni che
considera solide, equilibrate e costruttive, presentate in gran parte come domande aperte.
Poiché non si possono valutare attualmente tutte le future potenzialità della clonazione
SCNT, il COPA e la COGECA reputano che sia indispensabile un approccio graduale.
A breve termine: la tecnologia SCNT non è matura e non è utilizzata nel settore agricolo
europeo. Non esistono neanche alimenti derivati da animali così clonati o dalla loro
progenie sul mercato europeo.
A medio termin e: in un futuro prossimo, non si prevede l’uso diffuso della tecnologia
SCNT nel settore agricolo europeo, poiché essa non sembra offrire a medio termine un
valore aggiunto al reddito dell’agricoltore (ad eccezione di alcuni casi specifici come la
moltiplicazione di animali a fini di ricerca).
A lun go termin e: le tecniche di clonazione SCNT possono però presentare un certo
potenziale, a condizione di essere economicamente accessibili, per offrire nuove
possibilità agli allevatori e agli agricoltori di modo che possano migliorare la
composizione genetica del bestiame. Dal canto suo, la società potrebbe dimostrarsi
interessata a moltiplicare tramite il SCNT i geni che presentano un interesse pubblico (ad
esempio, la resistenza genetica a una malattia).
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RICERCA E SCIENZA IN PRIMO LUOGO: UNA CONDIZIONE
PRELIMINARE
1. Ricerca: il COPA-COGECA è del parere che, prima dell’adozione di decisioni a livello
comunitario, le investigazioni andrebbero effettuate in maniera più approfondita
ricorrendo a una ricerca di base e applicata al fine di valutare i rischi e i vantaggi del
SCNT, ad esempio la qualità intrinseca del clono, una migliore conoscenza della
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Vedasi il glossario in allegato.
2 Riserva generale sull’intero documento da parte della GESASE, della PASEGES, della COAG, della
CIA e della COLDIRETTI.
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fisiologia animale e dello sviluppo embrionale, il funzionamento dei geni, le interrazioni
tra genetica e ambiente.
2. Impatto sulla salute e il ben essere degli an imali: il COPA-COGECA indica che, se
l’uso di SNCT genera delle preoccupazioni potenziali relative alla salute e al benessere
degli animali clonati, esse dovrebbero essere prese in considerazione ed esaminate in
maniera più approfondita effettuando delle ricerche in materia.
3. Preservazione di una sufficiente diversità genetica: il COPA-COGECA si riferirà alle
conclusioni dell’EFSA. A questo stadio, il COPA-COGECA ritiene però che, se una
tecnologia SCNT viene utilizzata nel quadro dei programmi attuali di allevamento
convenzionale controllato, si possa evitare il rischio di una riduzione della diversità
genetica.
4. Sicurezza alimen tare: il COPA-COGECA si riferirà alle conclusioni dell’EFSA. La
sicurezza alimentare è di fondamentale importanza. Il COPA-COGECA è convinto che i
principi attuali stabiliti nella legislazione alimentare comunitaria in vigore siano destinati in
maniera appropriata a proteggere la salute e la sicurezza pubblica, sebbene essa non
riguardi direttamente i prodotti provenienti da animali clonati o dalla loro progenie.
5. Progen ie/discen den za di clon i1: spetterà all’EFSA dichiarare lo statuto degli animali,
degli animali ottenuti per riproduzione sessuale di cui almeno uno degli ascendenti era un
clono. Il COPA-COGECA si riferirà a tali conclusioni.
MENTRE LA RICERCA È IN CORSO:
 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
6- Informazione: mentre la ricerca è in corso, le autorità pubbliche dovrebbero già porre in
atto, in collaborazione con le parti interessate, una strategia di informazione chiara al fine
di evitare la confusione e le interpretazioni sbagliate. A tal fine, è opportuno che le
autorità dell’UE sviluppino un vocabolario preciso nella comunicazione con il pubblico e i
mass media.
7- Comun icazion e e dialogo: il COPA-COGECA sottolinea la necessità di informare gli
utilizzatori potenziali e il pubblico sulla tecnologia SCNT e di procedere a una
consultazione pubblica estesa e trasparente sull’implicazione e l’accettazione della
tecnica dai punti di vista sociali ed economici, seguita da un dialogo strutturato.
 CONTROLLO DELL’EVOLUZIONE A LIVELLO
INTERNAZIONALE
8. Importazioni: attualmente, esiste la possibilità di importare nell’UE la progenie di animali
clonati o materiali genetici provenienti da paesi terzi. Il COPA-COGECA suggerisce che
la questione sia disciplinata a livello dell’UE.
9. Moratoria dell’UE: una moratoria decisa dagli operatori economici su base volontaria
non risulta appropriata, in particolare perché non esistono attualmente né mezzi né
controlli per assicurare la piena tracciabilità dei prodotti e avviare un’azione giuridica
contro coloro che non rispettano la moratoria o devono far fronte a una contaminazione
fortuita.
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QUANDO LA RICERCA È GIUDICATA SODDISFACENTE:
ELEMENTI CHIAVE DA PRENDERE CONSIDERAZIONE
10. Etica: il COPA-COGECA nota che la legislazione europea lascia spazio all’applicazione
delle norme dell’UE nel quadro dei principi etici nazionali. Di conseguenza, i singoli paesi
possono decidere che la clonazione animale costituisca una questione morale e vietare
tale attività o limitarla a certe applicazioni.
11. Libertà di scelta : il COPA-COGECA osserva che l’esistenza di una tecnica non implica
l’obbligo di ricorrervi. D’altra parte, coloro che desiderano utilizzarla dovrebbero
soddisfare tutte le prescrizioni necessarie.
12. Tracciabilità ed etichettatura
Nel settore della produzione: qualora la clonazione SCNT sia autorizzata in futuro per
gli animali da allevamento solo a fini di riproduzione, il COPA-COGECA chiede che
l’etichettatura e la tracciabilità dei materiali genetici siano integrate nel quadro
regolamentare esistente, con particolare attenzione all’identità del donatore (clono).
Tuttavia, è d’uopo dedicare maggiore attenzione a un regolamento appropriato sulla
brevettabilità e la proprietà del gene.
Nella catena alimentare: per garantire la fiducia e la libertà di scelta del consumatore,
occorrerebbe prevedere alcuni strumenti dopo averne valutato l’applicabilità e l’efficacia.
La tracciabilità e l’etichettatura potrebbero rivelarsi adeguati strumenti per conseguire
quest’obiettivo.
13. Distorsione della concorrenza
Mercato in tern o: il COPA-COGECA ricorda la necessità di assicurare un approccio
armonizzato a livello dell’UE nell’intento di garantire il buon funzionamento del mercato
interno.
Importazion i da paesi terzi: il COPA-COGECA ha sempre chiesto che le misure
applicate ai produttori dell’UE vengano estese in maniera coerente anche alla produzione
domestica e alle importazioni. In questo modo, si può assicurare che le norme europee
siano rispettate e che le distorsioni della concorrenza siano evitate.
14. Caso per caso: è indispensabile valutare l’impatto sulle diverse specie. Le future
decisioni concernenti le tecnologie di clonazione e/o l’immissione sul mercato di derrate
alimentari provenienti da animali clonati e dalla loro progenie dovrebbero essere adottate
caso per caso, evitando in tal modo un dibattito tra difensori e detrattori che molto
probabilmente non sarebbe di alcuna utilità per nessuno.
CONCLUSIONE
Una volta fornita una risposta alle considerazioni summenzionate, il COPA-COGECA è
convinto che le autorità competenti prenderanno le decisioni più idonee per equilibrare al
meglio gli interessi dell’UE e che le norme attuate saranno proporzionali ai rischi, applicabili
e non ostacoleranno lo sviluppo e l’innovazione tecnologica nel settore agricolo.
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Glossario
TECNOLOGIE DI CLONAZIONE
1. La clonazione è il processo che permette di creare una copia identica di frammenti di
DNA, di cellule o di organismi. Il termine può anche riferirsi a organismi che si
riproducono asessualmente. Il processo è stato utilizzato da secoli in agricoltura e
segnatamente nella produzione di piante. Tuttavia, nel settore animale, il processo si
trova ancora in una fase relativamente precoce.
2. Il trasferimento del nucleo di una cellula somatica (SCNT) è una tecnica di laboratorio
in grado di creare cloni a fini riproduttivi e terapeutici. Nel presente documento, la
clonazione si riferisce esclusivamente all’uso di tale tecnica nell’allevamento di
animali e per la riproduzione del bestiame.
3. La clonazione riproduttiva mira a creare animali che siano geneticamente identici a
livello del DNA del loro nucleo. Questo processo comprende il trasferimento di un
nucleo intatto dalla cellula somatica adulta del donatore in un uovo privato del suo
nucleo. Questo uovo viene poi trapiantato nell’utero di una femmina surrogata. Il
trasferimento nucleare è già stato realizzato in diverse specie animali. La clonazione
in quanto tale non è un metodo usato per migliorare geneticamente o selezionare le
caratteristiche degli animali, bensì per moltiplicare gli animali che presentano un
interesse particolare per gli allevatori.
Progenie
Il termine “progenie” si riferisce agli animali ottenuti per riproduzione sessuale, di cui almeno
un ascendente è un animale clonato. Nella pratica, la progenie sarebbe ottenuta
principalmente con l’utilizzo di sperma o di uova provenienti da animali clonati.
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