Giochi di Moda - Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita

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Giochi di Moda - Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita
Speciale
Corriere Fiorentino Martedì 18 Giugno 2013
I
FI
IL SISTEMA PITTI
NELLA RETE
DI FIRENZE
di EUGENIO TASSINI
C
’è un ragazzo coreano, Taemin Han, che è
partito da Seoul per venire a studiare
moda a Firenze. Quando varcò la porta del
Polimoda aveva 25 anni. Adesso a 40 anni
torna qui, a Pitti, per presentare al mercato il
suo lavoro: una produzione realizzata proprio
grazie ai nostri artigiani, e alla quale la fiera
offrirà una vetrina mondiale. Poi c’è Andrea
Pompilio, che nel 2011 vinse qui Who is on
next, il premio per i giovani talenti, e qui è
tornato l’anno scorso per presentare la sua
collezione. Nel frattempo ha lavorato con i
grandi marchi (Alessandro Dell’Acqua, Yves
Saint Laurent, Prada) e il 22 giugno, il primo
giorno di Milano Moda Uomo, sfilerà nel
teatro di Giorgio Armani, invitato dal re dello
stile made in Italy: «Servono gesti concreti per
sostenere la moda italiana, ha detto re
Giorgio. Iniziative che diano sempre più
incisività e senso del nuovo alle fashion week
milanesi. Per questo ho deciso di mettere a
disposizione il mio teatro di via Bergognone
per le sfilate di alcuni dei più promettenti
designer, che potranno contare sui servizi
tecnici della mia
struttura. Così ho
invitato Andrea
Non solo fiera
a
Da Han a Pompilio, Pompilio
presentare il suo
alla kermesse
menswear: sarà lui
si scovano talenti
a inaugurare
e si fanno crescere questa iniziativa,
che di stagione in
stagione vedrà
ospiti diversi». Per
non parlare di Massimiliano Giornetti, il
direttore creativo per le linee uomo e donna
di Ferragamo, che al Polimoda si è diplomato
in Fashion design.
Ecco, Pitti non è soltanto una fiera. È il
punto di arrivo di un sistema capace di
scovare talenti, di farli crescere, di veder
condivise dal mercato e dal mondo della
moda le sue scelte. Un sistema capace di
radunare intorno alla Fortezza il mercato più
attento alle novità nei giorni della kermesse, e
nel resto dell’anno vive del lavoro di decine e
decine di artigiani e piccole imprese di
eccellenza alle quali le grandi firme della
moda si rivolgono per realizzare le loro
creazioni, di scuole di moda e di design di
assoluta eccellenza. Un sistema capace di non
arrendersi alla crisi (la moda italiana archivia
il 2012 con un più 1,6% di fatturato), di non
aver paura delle novità e delle sfide e di
cogliere in anticipo le vere frontiere dei nostri
tempi. Non è certo un caso che il paese ospite
di quest’anno sia la Turchia e i suoi stilisti.
Scelta per la capacità produttiva e la forza
delle nuove generazioni.
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Tendenze Chi detta lo stile: oltre le passerelle, film, tv e web
Giochi
di CHIARA DINO
di moda
Le prove avvengono su Second
life e videogames e non solo nei
camerini. L’ispirazione arriva da
Sex and the City, Mad Man, Gossip girl, Pretty Little Liars..., oltre
che dalle passerelle. Lo shopping,
per chi ha portafogli non particolarmente gonfi, su Asos.com,
Forever21.com, Bakers.com. Le
icone di stile sono l’immarcescibile Carrie Bradshaw, Don Draper,
Serena Celia van der Woodsen,
Hanna Marin. Chi segue le serie
tv su citate sa di chi stiamo parlando.
Liste parziali per il fashion game più praticato al mondo. Scomporre e ricomporre l’abbigliamento dei personaggi trendy del mo-
Con gusto
Scegliere il look giusto?
Niente di più facile,
basta assemblare pezzi
diversi ispirati dalle star
Col mouse
Individuato un capo
è sufficiente cliccare
su un sito di shopping
online, per risparmiare
mento per scegliere il look che
più ci si addice, lanciando segnali, sulla nostra appartenenza sociale, sui nostri gusti, sul nostro
carattere.
Antonella Mascio, sociologa,
docente di Media, New Media e
Moda all’università di Bologna
(sede di Rimini) su questo gioco
ha da poco pubblicato anche un
libro con Franco Angeli, Fashion
Games. Moda, gioco e virtualità
è il titolo. A sfogliarlo, accompagnati da lei, qualche suggerimento su come vanno oggi le cose tra
i fashion e le fashion addicted lo
raccogliamo. «Un tempo, fino
agli inizi degli anni ’90 — dice lei
— la trasmissione della moda
era di tipo piramidale. Si parlava
di effetto sgocciolamento: uno
stile veniva creato dalle case d’al- cato a Chuk Bass, figura chiave di
ta moda e interpretato dalle clas- Gossip Girl. E infine per le vie delsi dominanti. Poi, nel corso del le città (non solo Londra, Parigi e
tempo, tramite l’ausilio di media New York, ma anche le grandi
tradizionali (riviste, bambole co- metropoli dei paesi del Bric)».
me la Barbie, film) si diffondeva
A questo punto non resta che
a quelle meno abbienti. A quel scegliere cosa acquistare. «Scopripunto si ripartiva con nuovi rete per esempio — conclude Antrend». Oggi tutto va molto più tonella Mascio — che, se i vostri
veloce e su altri caidoli si aggirano nelnali. Le immagini
le scorribande di
corrono su video e
Mad Man e vestono
canali satellitari,
in perfetto stile anni
rimbalzano sui
’60, gli indirizzi giublog di professiosti cui rivolgersi da
nisti e dilettanti,
maschietti sono le
confluiscono nei
collezioni di Banana
portali di shopRepublic e Brook
ping online. «SeBrothers. Mentre se
condo un princisiete donne, basta
pio enucleato dal- L’esperta
indossare un tubino
l’antropologo Ted Antonella Mascio,
e delle classicissime
Polhemus (uno ricercatrice e docente
Louboutin». Le soludei teorici dello di Media, New Media
zioni si trovano anstreet style) ci ri- e Moda è curatrice
che per le patite di
volgiamo a una del volume «Fashion
Sarah Jessica
sorta di ‘‘super- Games» di Franco Angeli Parker. Ok lei veste
mercato dello stiVivienne Westwole’’ — aggiunge Mascio —, vastis- od, indossa sandali Manolo Blahsimo, globalizzato e invasivo tan- nik e Dior Extreme e va in giro
to quanto lo sono i nuovi media. con borse Ferragamo. Ma lo stesIn questo supermercato ci sono i so stile, a pochi dollari, si trova anpersonaggi di serie tv, le sugge- che sui siti di shopping online. Bastioni che arrivano dalla strada e sta avere occhio e scegliere la proche si trovano Sartorialist pria star preferita. Secondo la stes(www.thesartorialist.com), il sa logica chi vuole sentirsi un po’
più famoso blog di moda. E poi principessa indossando lo zaffiro
quelle suggerite da altri blogger blu di Kate Middleton può acquicome quelli che gestiscono: pro- starne una copia a 39 euro (quello
gettoiloveme.blogspot.it; the- della coppia reale è costato circa
clothingmenu.com; www.girl- 30 mila sterline) disegnata dal dep o w e r . i t e w w w . c o l l e g e - signer americano Kennet Jay. Giofashion.net (per le più giovani); cando a fare la star.
chuckbass-style.blogspot.it, dedi© RIPRODUZIONE RISERVATA