Dossier "Legge di stabilità 2014"
Transcript
Dossier "Legge di stabilità 2014"
Dossier sulla Legge di Stabilità e Bilancio a cura di Vincenzo Menna e Marta Simoni Novembre 2013 Indice Premessa Cos’è la legge di Stabilità L’iter legislativo I principali contenuti della legge di Stabilità 2014 3 4 6 7 Audizioni delle parti sociali, ANCI e Conferenza Regioni e Province Autonome sulla legge di Stabilità presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato 9 Audizioni della Banca d’Italia, della Corte dei Conti, dell’Istat e del Ministro dell’economia e delle Finanze Saccomanni sulla legge di Stabilità presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato 10 FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 2 Premessa È ancora presto per un giudizio complessivo sulla legge di Stabilità varata dal Governo in questi giorni e all’esame della Commissione Bilancio del Senato. Quello che conta sarà il testo definitivo che uscirà dal confronto parlamentare e con le forze sociali, ma sulle linee annunciate dall’esecutivo qualcosa si può dire. Mi sembra positiva l’apertura del Governo al dialogo per mantenere il più alto grado possibile di coesione sociale, ma non si può negare la preoccupante distanza tra l'enormità dei problemi economici e sociali prodotti dalla crisi e la limitatezza degli strumenti messi in campo per affrontarli. Come ho ribadito in più occasioni alle Acli stanno a cuore soprattutto due cose. Innanzitutto l’avvio di una strategia per lo sviluppo che, attraverso i salari e la leva fiscale, dia maggiori risorse per i consumi delle famiglie, ridando fiato alla domanda interna. È questo, infatti, un presupposto indispensabile per frenarne il processo d’impoverimento dei lavoratori e delle famiglie che non mostra segnali di rallentamento e per avviare la ripresa. In proposito, non posso mancare di esprimere un certo disappunto nel non aver visto nella legge di Stabilità presentata dal Governo, uno stanziamento che consenta di dare avvio ad un piano articolato di contrasto alla povertà assoluta. In secondo luogo chiediamo il mantenimento di un buon sistema di welfare, migliorando le prestazioni attuali ed introducendone di nuove. Le risorse necessarie per dare ossigeno alle famiglie e alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, ma anche per consentire quella riduzione della pressione fiscale sul lavoro che è stata annunciata, possono essere recuperate innanzitutto dalla grande evasione fiscale e dagli ingenti beni e società di cittadini italiani nei paradisi fiscali. Il tentativo di riduzione del cuneo fiscale rappresenta senz’altro un segnale nella direzione auspicata, e tuttavia appare poco rilevante nei suoi effetti pratici sui bilanci familiari (per quella fascia di popolazione che potrà beneficiarne). Analogamente credo vadano aumentate le detrazioni per i carichi familiari, in particolare quelle per i figli. Mi sembra, infine positivo il blocco dell’aumento dell’Iva che avrebbe avuto gravi effetti sulle cooperative sociali, il rifinanziamento del 5 per mille, della Social card e del fondo non autosufficienti. L’augurio è che si proceda nella direzione annunciata, rendendo però più coerenti i singoli interventi con i principi che hanno ispirato questa legge di Stabilità, sicuramente migliorabile prima della sua approvazione definitiva. Gianni Bottalico FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 3 Cos’è la legge di Stabilità A partire dal 2010 la legge finanziaria, che insieme alla legge del bilancio dello Stato è la norma principale prevista dall’ordinamento giuridico italiano per regolare la vita economica del Paese per un triennio, è stata sostituita dalla legge di Stabilità. La legge di Stabilità rappresenta, dunque il principale strumento d’attuazione degli obiettivi programmatici definiti con la Decisione di finanza pubblica. Rispetto alla tradizionale Manovra Finanziaria, le innovazioni introdotte dalla legge di Stabilità riguardano sia i tempi di presentazione sia i contenuti. L'iter parlamentare per l'approvazione del Disegno di legge di Stabilità ha inizio in autunno con la presentazione dello schema di Governo e la successiva ratifica degli interventi emendativi alla Legge, che entra in vigore nel gennaio dell'anno successivo. Il disegno va infatti presentato in Parlamento (entro il 15 ottobre in passato entro il 30 settembre), un mese dopo la data di presentazione della Decisione di finanza pubblica. La modifica dei termini di presentazione dei due documenti tende ad avvicinare il momento della programmazione a quello di definizione della manovra di finanza pubblica, consentendo di disporre di un quadro macroeconomico e di bilancio più stabile. Tuttavia, richiede che i contenuti della manovra siano maggiormente dettagliati nel corso della definizione del documento di programmazione poiché è più breve lo spazio di tempo che intercorre tra la data di approvazione della Decisione di finanza pubblica e quella di presentazione della legge di Stabilità. Quanto ai contenuti, la legge di Stabilità è più snella rispetto a quello della precedente legge finanziaria: sono escluse dal suo contenuto le norme a carattere ordinamentale o organizzatorio, anche qualora esse si caratterizzino per un rilevante miglioramento dei saldi; le norme di delega nonché quelle relative ad interventi di natura localistica o micro settoriale. Gli interventi di sostegno e sviluppo dell'economia dovranno trovare collocazione in appositi disegni di legge collegati, ma al di fuori della legge di stabilità. Per quanto riguarda la struttura complessiva della legge, si conferma la sua suddivisione in articolato e tabelle. Nella prima sezione, essa riporta: il livello massimo del saldo netto da finanziarie e del ricorso al mercato; la variazione delle aliquote delle imposte; l'importo dei fondi speciali; l'importo complessivo destinato al rinnovo dei contratti pubblici; le norme eventuali necessarie all'attuazione del Patto di Stabilità interno e alla realizzazione del Patto di convergenza; le misure correttive delle leggi che comportano oneri superiori a quelli previsti; altre regolazioni meramente quantitative. Le tabelle allegate alla legge di stabilità vengono ridefinite rispetto alla normativa previgente. Viene formalizzata la predisposizione in allegato al disegno di legge di Stabilità di un prospetto Per il dossier sono stati consultati i seguenti siti: http://www.Governo.it/GovernoInforma/Dossier/legge_stabilita_2014/index.html http://www.senato.it/home http://www.rgs.mef.gov.it FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 4 riepilogativo degli effetti triennali sui saldi di finanza pubblica (saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto) derivanti dall'attuazione di ciascuna disposizione contenuta nella medesima legge. E' previsto inoltre che lo stesso prospetto venga aggiornato nel passaggio da un ramo all'altro del Parlamento in relazione alle modifiche approvate al disegno di legge durante la discussione parlamentare. Al fine di rendere più immediato e trasparente il raccordo tra gli effetti della legge di Stabilità sul bilancio dello Stato e sul conto economico delle amministrazioni pubbliche, è prevista, a corredo del disegno di legge di Stabilità, la predisposizione di un’apposita nota tecnica illustrativa in cui sono esposti i contenuti della manovra, gli effetti sui saldi di finanza pubblica articolati nei vari settori di intervento e i criteri utilizzati per la quantificazione degli stessi. Essa contiene, altresì, le previsioni del conto economico delle amministrazioni pubbliche e del relativo conto di cassa, integrate con gli effetti della manovra per il triennio di riferimento. La legge di Stabilità, per la parte relativa alle spese è, di norma, articolata per missione e indica il programma cui le disposizioni si riferiscono. Ciò facilita l'individuazione degli effetti delle norme sulle diverse missioni che compongono il bilancio. FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 5 L’iter legislativo Il 15 ottobre 2013, su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze, il Consiglio dei Ministri ha approvato due disegni di legge. Il primo contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2014, ddl n. 1120). Il secondo riguardante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 (Legge di Bilancio 2014-2016, ddl n. 1121). Il disegno di legge di Stabilità per il 2014 è stato presentato dal Governo al Senato della Repubblica per l'avvio in prima lettura dell'esame parlamentare dei documenti di bilancio. In tal caso trovano applicazione le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 126 del Regolamento del Senato. La 5a Commissione permanente è, quindi, chiamata ad esprimere un parere che, unitamente a quello reso dal Governo, supporta il Presidente del Senato nelle sue insindacabili determinazioni in ordine: a) all'eventuale stralcio di disposizioni del DDL ritenute estranee al suo oggetto come determinato dalla legislazione vigente (in particolare non sono ammesse norme di delega, di carattere ordinamentale, ovvero organizzatorio, né interventi di natura localistica o microsettoriale) ovvero volte a modificare norme in vigore in materia di contabilità generale dello Stato (Art. 126, comma 3, REG); b) alla presenza di disposizioni contrastanti con le regole di copertura stabilite dalla legislazione vigente in materia (Art. 126, comma 4, REG). Di tali determinazioni è data comunicazione all'Assemblea prima dell'assegnazione, con differenti effetti procedurali: soltanto con riferimento alle decisioni sul contenuto proprio, si producono gli effetti della procedura di stralcio. Attualmente, i disegni di legge di Stabilità e Bilancio, conclusasi la fase delle audizioni e scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti (5 novembre), sono all'esame della Commissione Bilancio del Senato che terminerà propri lavori entro venerdì 15 novembre. L'inizio della discussione in Aula è previsto per lunedì 18 novembre. Dopo l’approvazione di Palazzo Madama (entro il 22 novembre), la legge di Stabilità andrà alla Camera. FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 6 I principali contenuti della legge di Stabilità 2014 La Legge di Stabilità per il 2014 intende realizzare le due priorità di politica economica del Governo: favorire la crescita e promuovere l’occupazione. Nel dettaglio, la Legge di Stabilità prevede interventi per 27,3 miliardi di euro nel triennio 20142016, di cui 11,6 nel solo 2014, così suddivisi: - - 14,6 miliardi nel triennio per sgravi fiscali (rispettivamente 9 per le famiglie e 5,6 per le imprese); i 3,7 miliardi del 2014 sono destinati per 2,5 miliardi alle famiglie (1,5 riguardano l’Irpef) e per 1,2 miliardi alle imprese; 11,2 miliardi nel triennio per azioni sociali, progetti di investimento, impegni internazionali, di cui 6,2 in conto capitale; per il 2014 si prevedono 6,4 miliardi; 1,5 miliardi per investimenti a livello locale e la restituzione di debiti commerciali di parte capitale. La legge di Stabilità va quindi ad interessare cinque macro aree. Di seguito un sintetico elenco dei principali interventi: - INTERVENTI PER PERSONE, FAMIGLIE E SOCIETÀ Riduzione dell’Irpef per i lavoratori Disposizioni in favore degli esodati Rifinanziamento della Cassa Integrazione Guadagni Nuove misure contro la povertà 5 x 1000 Fondo per le politiche sociali Fondo per la non autosufficienza Finanziamento del Fondo per le Università Potenziamento della Protezione Civile e Piano per la difesa del suolo - INTERVENTI PER LE IMPRESE Riduzione del costo del lavoro per le imprese Detrazione dell’Irap per i nuovi assunti Potenziamento dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni Incremento del Fondo di garanzia per le PMI Incremento del Fondo di sviluppo e coesione Stop all’aumento IVA per le imprese sociali Rifinanziamento del Fondo per i contratti di sviluppo Rifinanziamento del Fondo per la crescita sostenibile FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 7 - INVESTIMENTI Allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni Completamento del sistema MOSE di Venezia Fondi ANAS per le Infrastrutture e Salerno-Reggio Calabria Manutenzione straordinaria delle Ferrovie e velocizzazione del Corridoio Adriatico Ricostruzione dell’Aquila Trasporto pubblico locale Ecobonus e ristrutturazioni edilizie LA NUOVA SERVICE TAX Con la legge di Stabilità 2013 arriva il riordino del sistema di tassazione locale che pone l’Italia in linea con gli standard europei. Per l’abitazione principale, al posto di IMU e TARES si istituisce una tassa sui servizi municipali il cui gettito andrà interamente ai Comuni. IL COFINANZIAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020 La legge di Stabilità stanzia risorse per il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei e nazionali per le politiche di coesione territoriale, impegnando il Governo a fare la propria parte per i prossimi anni in modo strutturato con il concorso di Ue e regioni. In particolare, si stanziano: - 24 miliardi di euro di quota di compartecipazione nazionale (che si aggiungono ai quasi 30 miliardi di fondi strutturali UE); - ulteriori 55 miliardi per il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex Fondo Fas), di cui l’80% in favore del Mezzogiorno. In totale si arriva quindi a circa 110 miliardi di euro nei prossimi sette anni per le politiche di coesione territoriale. FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 8 Audizioni delle parti sociali, ANCI e Conferenza Regioni e Province Autonome sulla legge di Stabilità presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato Imprese e sindacati lamentano la poca incisività di una misura che non rappresenta un’iniezione di liquidità adatta a dare impulso al potere d’acquisto delle famiglie rilanciando i consumi. Le rivendicazioni di Cgil, Cisl e Uil, mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. I sindacati chiedono, infatti, misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all'adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella Pa e dare efficienza alla spesa pubblica. Anche il Presidente del CNEL, Antonio Marzano, ha posto come priorità il rilancio dell'economia, dello sviluppo, del Pil e dell'occupazione, sottolineando che lo scenario che si prefigura non consente un riassorbimento rapido della disoccupazione ed è dunque prevedibile la persistenza di esigenze di finanziamento adeguato degli ammortizzatori sociali. Dal canto loro Confindustria e Rete Imprese Italia rivendicano una legge di Stabilità più coraggiosa, ritenendola giusta nella direzione di marcia, ma insufficiente nella dimensione. Gli interventi di alleggerimento fiscale sul lavoro, in particolare, vengono giudicati troppo modesti. L’ANCI ha sottolineato che la Tasi, componente dei servizi indivisibili del nuovo tributo Trise, rappresenta uno dei principali punti di criticità della legge di stabilità, soprattutto per quanto riguarda la sua capacità di costituire un’efficiente strumento di esercizio dell'autonomia tributaria comunale a fronte dell'abolizione dell’Imu sull’abitazione principale. Per quanto riguarda l’allentamento di un miliardo del patto di stabilità per l’ANCI è necessario renderlo strutturale. l’Anci ha chiesto inoltre di reintrodurre l’esclusione dai vincoli relativi al patto di stabilità i Comuni tra i mille e i cinquemila abitanti, poiché questi Comuni hanno una minore capacità finanziaria e organizzativa e, di conseguenza, non sono strutturati per reagire a questi vincoli. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha chiesto l’effettiva sostenibilità del servizio sanitario nazionale, sottolineando la necessità di difendere e valorizzare le caratteristiche proprie del Servizio Sanitario Nazionale come la responsabilità pubblica della tutela della salute, l’universalità e l’equità di accesso ai servizi sanitari e il finanziamento pubblico. Inoltre, le Regioni ritengono non sostenibile per i cittadini e per il sistema l’introduzione di 2 miliardi di euro di ticket che dovrebbero entrare in vigore dal 2014 e sui quali però si è registrata un’importante apertura da parte del Governo. FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 9 Audizioni della Banca d’Italia, della Corte dei Conti, dell’Istat e del Ministro dell’economia e delle Finanze Saccomanni sulla legge di Stabilità presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato Anche Corte dei Conti, Istat e Banca d’Italia hanno espresso posizioni critiche sulla legge di stabilità. Nel mirino, in particolare, il cuneo fiscale. Per l’Istituto Nazionale di Statistica il taglio medio del cuneo fiscale, grazie all'aumento delle detrazioni irpef sui redditi da lavoro dipendente, sarà sulle buste paga meno di 10 euro al mese. Cifre confermate, e peggiorate anche dalla relazione della Banca d’Italia, secondo cui il beneficio sarebbe anche inferiore: per un lavoratore senza familiari a carico, il risparmio massimo di imposta e' di 182 euro l'anno in corrispondenza di un reddito annuo di circa 15.000 euro. Nel caso di una retribuzione lorda pari a quella media di contabilità nazionale (circa 29.000 euro), nel 2014 si determina un risparmio di poco meno di 100 euro". Si tratta, quindi, di meno di dieci euro al mese. L’incertezza sul cuneo fiscale si accompagna ad un quadro drammatico: secondo l'Istituto di Statistica, dal 2007 al 2012 il numero degli italiani in povertà assoluta è raddoppiato, passando da 2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà (2,347 milioni di persone) risiede al Sud (erano 1,828 mln nel 2011) e di questi, oltre un milione (1,058 mln) sono minori (erano 723 mila nel 2011). La Corte dei conti poi punta il dito sulle tasse: la legge di Stabilità rischia di aumentare le imposte sulla casa, in particolare sulla seconda, perché lascia ai comuni la facoltà di aumentare le aliquote che sono complessivamente più alte rispetto all'Imu. La tassazione sulla casa è migliorabile anche per la Banca d’Italia che tra l'altro avverte della necessità di un attento controllo della spesa nei mesi finali dell'anno per mantenere il rapporto deficit/pil entro il 3%. Fabrizio Saccomanni si è detto consapevole delle riserve espresse da parte di rappresentanti delle forze politiche e sociali, puntualizzando però che la strategia del Governo è stata quella di spalmare le risorse disponibili nell'arco di un triennio in modo da dare un segnale di continuità alle famiglie e alle imprese. In ogni caso, ha sottolineato il ministro, le risorse che si renderanno via via disponibili saranno destinate alla riduzione della pressione e del cuneo fiscale. FONDAZIONE ACHILLE GRANDI PER IL BENE COMUNE VIA MARCORA 18/20, 00153 ROMA TEL 06 5840359 – EMAIL: [email protected] 10