CI VEDIAMO DOMANI - Studio PUNTOeVIRGOLA

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CI VEDIAMO DOMANI - Studio PUNTOeVIRGOLA
MOVIEMAX MEDIA GROUP e SMILE PRODUCTION presentano CI VEDIAMO DOMANI di Andrea Zaccariello con Enrico Brignano Burt Young Ricky Tognazzi Francesca Inaudi Uscita: 11 aprile 2013 UFFICIO STAMPA MOVIEMAX Sara Bocci
UFFICIO STAMPA FILM Studio PUNTOeVIRGOLA CAST TECNICO Regia Andrea Zaccariello Sceneggiatura Andrea Zaccariello Paolo Rossi Giancarlo Lodi Marta Maffucci Monica Simeone Direttore della fotografia Scenografia Costumi Fonico Alessandro Rolla Rinaldo Marsili Andrea Borella Raffaele Veneruso Montaggio Produttore delegato Organizzatore generale Una coproduzione Moviemax Media Group Smile Production Giuseppe Pedersoli Prodotto da Con il sostegno di Apulia Film Commission Distribuzione Moviemax Media Group Ufficio stampa Moviemax Sara Bocci +39.06.36006760 [email protected] Studio PUNTOeVIRGOLA +39.06.39388909 [email protected] www.studiopuntoevirgola.com 103’ Ufficio stampa film durata 2
CAST ARTISTICO Marcello Santilli Enrico Brignano Burt Young Ricky Tognazzi Francesca Inaudi Giulia Salerno Liliana Vallasciani Andrea Mianulli Giovanna Matechicchia Luca Avagliano Corinne Jiga Salvatore Cantalupo Mario Palagonia Gabriele Camicioli Flavia Melania nonna Marcello D'Ignoto Rapisarda Antonio Maria Dottore Cuttaia 3
SINOSSI BREVE Marcello Santilli (Enrico Brignano) un quarantenne irrequieto attratto dalla facile ricchezza, ma ridotto sul lastrico, scopre che in Puglia c'è un paese abitato da tantissimi vecchi. Ecco l’affare: aprirà un'agenzia di pompe funebri. Ma i giorni passano. E nemmeno un decesso, non una malattia, né un piccolo malore. Sembra impossibile: in quel paese non si muore! LA TRAMA Un matrimonio fallito, un licenziamento dopo l'altro, investimenti sbagliati e un bel po' di debiti: Marcello Santilli (Enrico Brignano) è un quarantenne buono ma irrequieto, costantemente alla ricerca della svolta che gli cambi la vita. Un giorno legge una notizia di costume: tra le montagne della Puglia c'è un paese abitato da tanti vecchi ottuagenari. Santilli ha una folgorazione: aprire un'agenzia di pompe funebri! Con i proventi di quei funerali sicuri risolverà in poco tempo i suoi problemi e recupererà la stima di sua figlia Melania (Giulia Salerno), una undicenne già adulta, l'unica con la quale non riesce proprio a barare. Chiede un finanziamento a un direttore di banca “amico” che lo concede ma solo a fronte di un'ipoteca sulla casa dell'anziana nonna, la madre che lo ha cresciuto e amato dopo la morte dei suoi genitori. Nel paese più vecchio d'Italia, al volante di un carro funebre anni '80, Santilli è arrivato alla resa dei conti. Ha preso una piccola stalla di proprietà di un vecchietto dagli occhi vivaci e dal passato misterioso, Palagonia (Burt Young), e l'ha trasformata in un agenzia funebre. Ma i giorni passano. Ecco l'autunno, l'inverno. E nemmeno un decesso, non una malattia, né un piccolo malore. Sembra impossibile: in quel paese non si muore! Il direttore della banca lo chiama: c'è l'ipoteca della casa della nonna da pagare. Santilli non sa che fare mentre i vecchi approfittano della sua presenza per chiedergli servizi, assistenza e favori. Lui gli va a comprare le medicine, li sopporta, li aiuta come un badante di gruppo. Finché un giorno scopre che Camicioli (Ricky Tognazzi), il direttore di banca ora è il compagno della sua ex moglie (Francesca Inaudi) e si propone come padre credibile per sua figlia! È il colpo di grazia: Santilli si ammala seriamente e adesso sono i vecchietti a curarlo. Ma quando il direttore di banca sta per procedere, la nonna muore. Santilli, sconvolto, assiste all'unico funerale che non avrebbe mai voluto vedere. Adesso è solo, pieno di debiti e senza un futuro, perché per quei nonni acquisiti prova un profondo, sincero affetto. Ma, tornato al paesino, accade qualcosa di inaspettato: una lettera sparita, un lungo viaggio e un colpo di scena finale cambiano per sempre la vita a Santilli. 4
“UN ABBRACCIO INFINITO” Puglia vuol dire Sud. E Sud vuol dire Frontiera. Questo film ha bisogno di una Frontiera. Di un'Italia ottocentesca, quasi preistorica, dimenticata dal tempo, dal progresso, dalla cosiddetta “modernità”. Dimenticata persino dalla morte: montagne incontaminate, senza cemento, senza distribuzione, tramonti infiniti, temporali, vento, stelle. Un contesto dove poter percepire ancora la genesi delle nostre origini, la speranza che non sia tutto cancellato, tutto perduto. È anche per questo antico e meraviglioso contesto che i vecchi abitanti di un paese, sospeso tra realtà e ricordo, “respirano” la saggezza inconsapevole che lentamente contamina il protagonista della nostra storia. Un luogo dove si è costretti ad abbandonare l'orologio per fare i conti con il tempo. I vecchi vivono come dei meravigliosi animali, pieni di dignità e capacità di accettare la vita senza dare eccessiva importanza a sé stessi. Semplicemente esistono, consumando la loro esistenza in una comunità umana antica e moderna insieme. Quando il nostro protagonista arriva in quel paesino dimenticato da tutti – anche dalla morte – non sa più come e contro chi combattere. Si arrende alla verità. Non ci deve essere tecnologia dietro cui nascondersi, non ci deve essere rumore. La Puglia con le sue meraviglie dovrà aiutarci a fare di nuovo ricorso alle parole, agli sguardi, ai silenzi. E questo strano incontro tra un velleitario cittadino vessato dalle ambizioni di un sistema che promette pace solo se hai il denaro per comprartela, e un mondo che la pace ce l'ha dentro, tra le valli, nelle rocce, sotto gli alberi primevi, attraverso le gole ventose, potrebbe essere una piccola metafora di quello di cui sembra abbiamo bisogno oggi per uscire dai grandi “alibi” che ci hanno cucito addosso, forse proprio per tenerci buoni, inerti, consumatori. Insomma, ci serve il cuore di un Sud privo di stereotipi. Niente mafie, niente coppole, niente pomodorini da essiccare. Ci serve lo scenario naturale in cui un uomo possa prima affrontare, poi conoscere e infine capire il senso della morte e della vita. Ci riuscirà. E nell'abbraccio finale tra il nostro protagonista e la terra che gli ha regalato questa verità, c'è il senso del film. Un abbraccio infinito e commovente che in se stesso significa: “Eternità è poter dire ogni giorno: “Ci vediamo domani”.” Una piccola storia che potrebbe suggerire una chiave diversa per trovare una strada, un piccolo sentiero che dalle montagne dimenticate dell'antica Apulia, porti dritto al cuore degli uomini. Paolo Rossi e Andrea Zaccariello 5
UN'ANTICA MASSERIA DEL TERRITORIO TARANTINO Gran parte del film è stato girato nell’antica Masseria Lupoli, ubicata nel versante orientale dell’agro di Crispiano ad un’altitudine media sul livello del mare di 234 metri. A nord dei fabbricati, la collina delle Murge, con la sua tipica macchia mediterranea, sale sino a 399 metri di quota, rendendo il paesaggio, tipico dell’antica "Selva Tarantina", di suggestiva bellezza La Masseria Lupoli, di proprietà della famiglia Perrone, conserva ancora oggi un bagaglio culturale di notizie, dati, reperti che permettono di conoscere il suo territorio sin dalle origini. Anche i fabbricati rappresentano un segno tangibile del susseguirsi dei vari periodi storici: la Torre Tardo‐Medioevale con piombatoio, la Chiesa del Seicento, gli ampi locali adibiti a stalle per il ricovero del bestiame ed i dormitori del personale del Settecento, la casa padronale completata alla fine della prima guerra mondiale. “PAPÀ, HO UN SOGNO” «Ancora co’ ’sto sogno. Io lo so qual è questo sogno... e che non lo so?! Ti sei fissato a fa’ l’attore. Diventa’ famoso. Ma er sogno tuo è irraggiungibile. Ascolta tuo padre, abbassa le pretese; la vita mica è un cameriere a tua disposizione. Che tu gli dici voglio le ostriche e quello ti porta le ostriche... te po pure di’: “Mi spiace, abbiamo solo le cozze...”. Che fai? Je dici: “No, o le ostriche o niente”? Che poi me devi di’ qual è tutta ’sta differenza fra le ostriche e le cozze... Anzi le ostriche, se lo voi sape’, so’ traditrici: tu’ madre una volta per aprirle s’è bucata una mano, ’n ’artro po’ e la dovevamo porta’ al pronto soccorso. Un buco così le hanno fatto le tue ostriche.» Cercando di non urtare la sua suscettibilità, abbozzai una risposta in difesa del mio sogno. «A papà... al gusto non si comanda. Il sogno mio è di mangiarmi le ostriche.” “Aridaje co’ ’sto sogno. Ma lo vedi, già la parola stessa quant’è lontana dalla realtà. Sogno è una parola grossa, accontentati di un desiderio... che poi, se ci pensi, so’ uguali. C’è pure ’na canzone antica, I sogni so’ desideri. È la stessa cosa, solo che nel sogno stai a dormi’: nel sogno ce poi mette’ tutta la fantasia che c’hai, difatti uno sogna le cose più strane, tu poi pure sogna’ de vola’, chi te lo proibisce? Però poi, quanno te svegli, non voli. Il desiderio è più reale. Diciamo che è un sogno che s’è reso conto che deve sta’ coi piedi per terra. Quindi lo dico per te, fijo mio. Pijate ’sto diploma e lascia sta’ i sogni dove devono sta’: chiusi a chiave nel cassetto. E, se proprio non puoi smette’ di sogna’, fatte un cassetto più piccolo così quelli che pensavi sogni modesti, stretti dentro quel cassettino, sembreranno sogni in grande e il cassetto non ti sembrerà mai vuoto. Dai retta a tu’ padre!» Capivo che le sue parole erano solo il frutto della volontà di fare il mio bene e mi chiudevo in un silenzio di riflessione. Mio padre mi guardava con soddisfazione, pensando che io stessi ragionando sulle sue sagge parole. Non era vero. Continuavo a inseguire il mio sogno. (da "Tutto suo padre " di Enrico Brignano ‐ Rizzoli) 6
IL GENE DELLA LONGEVITÀ Esiste un gene della longevità? I ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma hanno individuato negli abitanti di Campodimele, un piccolo paese del basso Lazio noto per l'età avanzata dei suoi abitanti, una variante genetica che potrebbe racchiudere il segreto di una vita lunga e in buona salute. L'équipe, coordinata da Marcello Arca, ha condotto uno screening accurato sulle caratteristiche genetiche e cliniche della popolazione di Campodimele che presenta valori particolarmente bassi di colesterolo in generale e di quello “cattivo”, Ldl. Dallo studio, pubblicato sulla rivista “Journal Clinical Endocrinology and Metabolism”, è emersa una mutazione nel gene che sintetizza la proteina chiamata Angptl3. Questa molecola funziona da “freno” all’eliminazione delle lipoproteine che trasportano il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Ebbene, le persone portatrici della mutazione, oltre a presentare valori bassissimi di colesterolo, godono di una sorta di protezione dalle malattie ischemiche legate all'aterosclerosi e al diabete. Questi risultati potrebbero avere implicazioni importanti per la ricerca farmacologica. (Adn Kronos ‐ 14 maggio 2012) IL REGISTA Andrea ZACCARIELLO Da giovanissimo, i super 8. Poi premi nazionali e internazionali, il Nastro d’Argento come miglior regista e decine di spot pluripremiati. Ultimamente, nel 2009 candidatura ai Nastri e nel 2010 ai David di Donatello. 1990 Lacrima 35mm 11' (Colore) Produzione Film Master Con Maurizio Margutti e Donald O'Brien ‐ 9° Festival Internazionale del Fantasico (Roma), XXVI Incontri Internazionali del Cinema (Sorrento), 2° Festival International du Court Metrage (Clermont‐Ferrand), 20° Film Festival (Tampere) 1996 Gioco da Vecchi 35mm 27' B/N Produzione Antea con Massimo Girotti, Arnoldo Foà, Eliana Miglio, Vittorio Duse ‐ NASTRO D'ARGENTO 1996 miglior regia di cortometraggi, 48° Festival del cinema internazionale Locarno, 4° Festival Internacional de Curtas Metragens (Porto), 1° Festival del Cinema corto (Bra), 12° Albany Film Festival (New York), 8° Festival International (Santiago del Cile), 1° Festival del Corto (Siena) 2002 Una specie di appuntamento HD 22’ (Colore) Produzione R&C con Luca Zingaretti, Massimo Bellinzoni, Pino Colizzi. – Berlino Film Festival 2002, Festival des films du monde de Montreal 2002, Cannes 2002, Mostra Internazionale del cinema di Venezia 2002, Moscow film fest 2002. 2008 La Moglie HD 20’ (Colore) con Valeria Solarino, Enrico Silvestrin – 7° Roma International Film Festival: Premio speciale della Giuria. 14° Festival del Corto di Fiction: Premio speciale SIAE miglior Sceneggiatura. 11° Genova film festival, premio speciale della Giuria e premio 7
della Critica. Cortopalo film festival 2008: Premio Perseo. Festival Internazionale: Per un Pugno di Corti, miglior Sceneggiatura. 12 Jakarta Film Festival. XX° Fano International Film Festival: miglior Attore a Enrico Silvestrin e Valeria Solarino. 62° Festival Internazionale del Cinema di Salerno: Targa Giuria FilmFest. Festival “La 25° Ora”, 1° premio assoluto. 2009 TV HD 13’ (Colore) con Michela Cescon, Salvatore Cantalupo – 8° Roma International Film Festival: Menzione speciale della giuria. Overlook Film Festival: 1° Premio. Festival del Cine Italiano di Madrid. XXI° Fano International Film Festival: 2° premio, miglior attore a Salvatore Cantalupo e Michela Cescon. Cortopalo film festival 2009: Menzione speciale della giuria. Capalbio 2009: Premio Stella miglior attrice a Michela Cescon. Festival Internazionale del Cortometraggio, Per un Pugno di Corti 2009: Premio Miglior Sceneggiatura. 41° Bolzano Short Film Festival: Premio speciale della Giuria. Festival del cinema italiano di Istanbul. Frammenti Film Festival 2009: 1° Premio. Film Festival del Garda 2009: Menzione speciale della Giuria. 242 Short Film Festival: 1° premio. CortoPerScelta 2010, 1° premio. III “I’ve Seen Film”, di Rutger Hauer: Menzione Speciale della Giuria. Finalista “Globo d’oro 2009/2010”. NOMINATION NASTRI D’ARGENTO 2010 e Menzione Speciale per la Sceneggiatura. 2010 Caffè Capo HD 13’ (Colore) con Gianni Cavina – 13° Genova Film Festival: Premio della Critica. IV Est Film Festival: 1° Premio, Miglior Film e Arco d’Argento. Montecatini Film Festival: 1° premio. XXII Fano International Film Festival: 1° premio, Miglior Film e Miglior Attore a Gianni Cavina. Capalbio Cinema 2010: Menzione Speciale della Giuria e Premio della Giuria Popolare “Silicio HD”. Bolzano Film Festival: Premio del Pubblico. 7 Festival Pontino del Cortometraggio, Miglior Sceneggiatura e Premio della Critica. Maremetraggio XII edizione: Premio Rai News per il Miglior Corto e premio UNESCO per le diversità culturali. 17° Genova Film Festival: Menzione Speciale della Giuria. Salento Finibus Terrae: Premio miglior Attore a Gianni Cavina. Nikelodeon Spoleto XVI Edizione, Premio della Critica. IV “I’ve Seen Film”, di Rutger Hauer: Menzione Speciale della Giuria. Asti Film Fest 2011: Premio del Pubblico, Miglior Attore a Gianni Cavina. Premio speciale “16 Corto”. Tulipani di Seta Nera, V edizione, 1° premio assoluto Miglior Film e Miglior Attore a Gianni Cavina. NOMINATION DAVID di DONATELLO 2011. 2011 Il Cane HD 13’ (Colore) con Luca Lionello – 1° Algidus Film Festival: Maschera D’Argento Miglior Attore a Luca Lionello. 14° Genova Film Festival: Menzione Speciale della Giuria. XXVII International Short Film Festival Berlino. Med Film Festival 2011, Premio Cervantes per il cortometraggio più innovativo. V° “I’ve Seen Film”, di Rutger Hauer: Menzione Speciale della Giuria. Pubblicità: RAI ‐ Di tutto, di più IX Festival del Film Pubblicitario – ANIPA, II° Premio di categoria, III° Premio Pubblicità e Successo Rover Short List del X Festival del Film Pubblicitario – ANIPA, II° Premio Pubblicità e Successo, Cannes International Advertising Film Festival: New Talent Global Showcase ‐ Selezionato tra i migliori 30 registi esordienti nel mondo; La Stampa Finalista New York 8
Advertizing Film Festival 1997; Vape Key Award 17° edizione ‐ 1° Premio di categoria, Gran galà della pubblicità 1997 ‐ 1° Premio di categoria, Finalista “Mezzo Minuto d’oro” 1997, Finalista New York Advertizing Film Festival 1997, Spot Italia 1997 ‐ 1° Premio di categoria, Finalista Gran Prix Spot Italia 1997; Permaflex Key Award 18° edizione ‐ 1° Premio di categoria; Yomo (con Aldo, Giovanni e Giacomo) Key Award 19° edizione ‐ 1° Premio di categoria; Pagine gialle (con Claudio Bisio) Spot Italia 2001 ‐ Grand Prix di categoria; Dreher Key Award 24° edizione ‐ 2° Premio di categoria; Sigma supermercati Key Award 25° edizione ‐ 1° Premio di categoria; Città di Napoli 1° Premio Movie Star – Special Star miglior regia 2005; Amadori 2003‐2007; Kimbo (con Gigi Proietti); Condorelli 2008‐2012 (con Leo Gullotta); Corriere della Sera; Crodino (con Max Tortora); Parmacotto (con Cristian De Sica); Lavazza (con Tullio Solenghi, Riccardo Garrone); Unicredit; Wind (con Ezio Greggio); Acqua Santa Croce (con Pippo Baudo); Findus (con Gianni Cavina); ACI; Algida; Sperlari; Venere.com 2012 IL CAST Enrico BRIGNANO È uno degli attori comici più famosi in Italia, da qualche anno raccoglie unanimi consensi sia in teatro, che è il suo ambiente più naturale, che in televisione e al cinema. Nato a Roma nel 1966, si forma all'Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti, partecipa come comico alla prima edizione del programma La sai l'ultima?, in onda su Canale 5. Nel 1998 e nel 2000 è Giacinto in Un medico in famiglia; la serie tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue anche in teatro con estremo interesse. Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista: Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere. Inizia l'ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel film South Kensington dove recita al fianco di Rupert Everett. Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello con i quali girerà altri film negli anni successivi. Dal 2007 fa parte del cast dei comici di Zelig, programma tv comico di grande successo, che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni. Tra novembre 2010 e febbraio 2011 interpreta a teatro il ruolo di Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano, Adriano Celentano e Valerio Mastandrea, curando anche la messinscena della piece e collezionando oltre quattro mesi di tutto esaurito al Teatro Sistina di Roma. Tra il 2010 e il 2011 colleziona oltre 200.000 spettatori nei Palasport di tutta Italia con il suo show Sono romano, ma non è colpa mia. Il testo teatrale nella versione romanzata è stato pubblicato da Rizzoli e ha venduto oltre 100.000 copie in libreria. Dalla fine 2011 e il 2012 conduce lo show di informazione Le Iene, con Ilary Blasi e tra gli altri, Alessandro Gassman e Luca Argentero. Da gennaio 2012 oltre alla conduzione tv di Le Iene ha portato in giro nei palasport italiani il suo 9
nuovo spettacolo teatrale Tutto suo padre concludendo la prima tranche di repliche con oltre 100.000 spettatori. Con la tournèe estiva, che ha presentato uno “sviluppo” del testo teatrale, Tutto suo padre…e un po’ sua madre ha oltre 200.000 spettatori. A fine maggio è uscito il terzo libro di Brignano “Tutto suo padre” che racconta la storia della sua famiglia, dagli arrivi di suo padre dalla Tunisia, all’infanzia a Dragona, fino agli esordi di Enrico nel mondo dello spettacolo. A giugno 2012 gira in Puglia Ci vediamo domani, opera prima di Andrea Zaccariello che uscirà il 14 marzo 2013 e a ottobre è di nuovo sul set con Per sfortuna che ci sei , remake di una commedia francese al fianco di Ambra Angiolini per la regia di Andrea Angelini. Dal 13 dicembre ha ripreso la sua tournè teatrale con lo spettacolo “Tutto suo padre…e un po’ sua madre” che ha toccato Roma, Milano, Torino, Napoli, Bolzano e altri capoluoghi del nord e terminerà con le ultime 3 repliche romane dall’8 al 10 marzo prossimo Burt YOUNG Un italo americano di successo Per il personaggio di Palagonia, un anziano dallo sguardo vivace e dal passato misterioso, il regista Andrea Zaccariello ha scelto l'attore americano Burt Young, un nome e un volto ben noti al pubblico italiano. Burt Young è il nome d'arte di Gerald Tommaso De Louise, attore di origine italo‐americana conosciuto in tutto il mondo per il ruolo di Paulie Pennino nella serie di film su ''Rocky” al fianco di Sylvester Stallone e presente anche in “C'era una volta in America” di Sergio Leone, ora di nuovo sugli schermi con l'edizione integrale del film. Burt Young è nato a New York il 30 aprile 1940, ha studiato recitazione all'Actors Studio di Lee Strasberg e ha scelto il suo nome d'arte in omaggio al suo attore e al suo cantante preferito (Burt Lancaster e Neil Young). Burt si è messo in evidenza nell'interpretare personaggi di immigrati italo‐americani duri e volitivi e proprio nel ruolo del cognato di Rocky Balboa ha ottenuto una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. La sua ampia filmografia comprende oltre 125 titoli tra cinema e televisione, da “Carnival of Blood” (1970) a “Mosse vincenti” (“Win Win”), regia di Thomas McCarthy (2011). Nella sua lunga carriera Burt Young ha recitato accanto a Ernest Borgnine, Burt Lancaster, Robert De Niro, Faye Dunaway, John Voight, Jack Nicholson, John Huston, Michael Caine, Rod Steiger, Dennis Hopper e Sean Penn; ha lavorato con i registi Roman Polanski (“Chinatown”), Sam Peckinpah (“Trincea d'asfalto”), Robert Aldrich (“Ultimi bagliori di un crepuscolo”), John G. Avildsen e Sylvester Stallone (i 5 film della serie “Rocky”) e in Italia con Sergio Leone (“C'era una volta in America”). Ricky TOGNAZZI Figlio dell'attore Ugo Tognazzi e di Pat O'Hara, frequenta fin da piccolo i set cinematografici dove lavorano i genitori (nel 1963, a otto anni, compare nei panni di se stesso in Ro.Go.Pa.G e in I mostri ). Trascorre gli anni della sua adolescenza in Inghilterra, poi ritorna in Italia e si diploma all'Istituto di Stato per la cinematografia. Inizia a lavorare come aiuto regista per Luigi Comencini, Pupi Avati e Maurizio Ponzi, oltre che mettersi alla prova come attore in commedie come Dove vai in vacanza? (1978), Arrivano i bersaglieri (1980) e La tragedia di un uomo ridicolo (1981) di Bernardo 10
Bertolucci. Negli anni Ottanta colleziona molti ruoli: è Don Valerio nel comico Madonna che silenzio c'è stasera (1982) con Francesco Nuti, un postino in Son contento (1983), in coppia con il padre Ugo in Il petomane (1983) di Pasquale Festa Campanile o ancora al fianco di Sophia Loren e Philippe Noiret nel sentimentale Qualcosa di biondo (1984). Con Christian De Sica, altro figlio d'arte di seconda generazione, è in I pompieri (1985) di Neri Parenti, seguito da Colpo di fulmine (1985) di Marco Risi e Parole e baci (1986) di Rossella Izzo. Offre interpretazioni intense in Secondo Ponzio Pilato (1988) di Luigi Magni, nel film per la tv Il cugino americano (1988) di Giacomo Battiato e soprattutto in La famiglia (1986) di Ettore Scola. Nello stesso periodo esordisce anche come regista di Fernanda (1987), uno dei sei episodi della serie televisiva Piazza Navona, dove ha l'occasione di dirigere Marcello Mastroianni ed Eros Pagni. Amico fraterno di Francesco Nuti, è proprio l'autore toscano a volerlo in Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), a cui seguono Arrivederci e grazie (1988) e Tempo di uccidere (1989). Riesce a rendere la personalità di Niccolò Macchiavelli nel film tv La primavera di Michelangelo (1991), poi ritorna ai giorni nostri nei panni di un brigadiere in Una storia semplice (1991) e lo vediamo anche nel cast di Un eroe borghese (1995) di Michele Placido. Recita anche in molte commedie tra cui ricordiamo: Maniaci sentimentali (1994) e Camere da letto, entrambi diretti da Simona Izzo, e Il cielo in una stanza (1999) di Carlo Vanzina. Nello stesso periodo continua a confrontarsi la regia cinematografica: realizza la commedia Piccoli equivoci (1989) e il drammatico Ultrà (1991), sguardo lucido sulle dinamiche da stadio, presentato e premiato a Berlino. Tratta inoltre temi come la mafia in La scorta (1993), l’sura in Vite strozzate (1996), scritto assieme alla moglie Simona Izzo, e ripercorre le tappe della vita privata e professionale di Giovanni Falcone in I giudici (1998), film prodotto dall'americana HBO. L'amore per la musica è il tema del melodramma d'epoca Canone inverso (2000) che gira grazie al supporto di un cast internazionale. Ricordiamo ancora la sua partecipazione a Io no (2003), diretto ancora una volta con Simona Izzo. Approda anche al documentario con Un altro mondo è possibile (2001), lavora ancora come attore in I giorni dell'amore e dell'odio (2001), nella farsa degli equivoci Commedia sexy (2001) e in Il più bel giorno della mia vita (2002). Per la tv dirige Il papa buono (2003) e la serie I segreti dell'isola di Korè (2008); nel frattempo non smette di dedicarsi alla recitazione, drammatica come in Alla fine della notte (2003) o comica come In questo mondo di ladri (2004), Fate come noi (2004) o Tutte le donne della mia vita (2006). Nel 2008 recita in un vero buddy movie all'italiana assieme a Enzo Iacchetti, L'ultimo crodino, dove si improvvisa ladro di bare nel tentativo di dare una svolta alla propria vita. L'anno dopo interpreta un produttore in Nine, di Rob Marshall, e riprende in mano la cinepresa in Il padre e lo straniero (2009), film i che segna il ritorno al cinema 'sociale' degli esordi. Nel 2011 ci regala un'altra incursione nella commedia con il film Tutta colpa della musica, che ha scritto, diretto e interpretato. Francesca INAUDI Nel 1999 si diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, allora diretta da Giorgio Strehler, poi da Luca Ronconi. Dopo alcuni anni di teatro, lavorando con registi come Elio De Capitani e Massimo Castri, nel 2004 debutta al cinema con Dopo mezzanotte, regia di Davide Ferrario, e nel 2005 è protagonista del film L'uomo perfetto di Luca Lucini. Tra gli altri lavori cinematografici di questo periodo ricordiamo: L'orizzonte degli eventi di Daniele Vicari, La bestia nel cuore di Cristina Comencini, 4‐4‐2 ‐ Il gioco più bello del mondo per la regia 11
di Claudio Cupellini. Si fa conoscere al grande pubblico grazie alla sua partecipazione alla serie televisiva di Canale 5, Distretto di Polizia, interpretando, nelle stagioni 6 ‐ 7 e 8 (2006 – 2007 ‐ 2008), il ruolo dell'ispettore Irene Valli. Semrpe in tv dal 2008 al 2012 appare su Rai Uno nella serie Tutti pazzi per amore, dove interpreta il ruolo di Maya e in Ragazze in web di Marco Pontecorvo (2011). Tra gli altri lavori cinematografici ricordiamo: N (Napoleone e io ) di Paolo Virzi (2006), Non prendere impegni stasera di Gianluca Maria Tavarelli, Questione di cuore di Francesca Archibugi (2008), Generazione 1000 euro di Massimo Venier (2008), Come di consueto, la Inaudi si divide tra cinema e televisione e nel 2009 prende parte a Io, Don Giovanni di Carlos Saura (2009), Matrimoni e altri disastri di Nina di Majo (2010), Noi credevamo di Mario Martone (2010); Femmine contro Maschi di Fausto Brizzi (2011), Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato, di Salvatore Allocca e Daniela Cursi Masella. LE PRODUZIONI Moviemax Media Group è una società di produzione e distribuzione affermata e consolidata all’interno del panorama cinematografico italiano. Con questo film, allo scoccare dei 10 anni di attività nella distribuzione, prosegue in maniera importante il cammino produttivo intrapreso alla fine del 2011. Nel settore della produzione, Moviemax Media Group ha co‐prodotto il film di Ezio Greggio “Box Office 3D” e prodotto il film “Come non detto”, riconosciuto di interesse culturale e realizzato con il sostegno della Direzione Cinema presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra i titoli più importanti distribuiti dalla società: “Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il Diavolo” diretto da Terry Gilliam; l’irresistibile commedia musicale “Hairspray – Grasso è bello” di Adam Shankman; e l’avvincente thriller “Giustizia Privata” di F. Gary Gray con Gerard Butler e Jamie Foxx. Smile Production ha all'attivo una trentina di produzioni tra progetti televisivi e film cinematografici. Particolarmente orientata verso produzioni e coproduzioni internazionali ha avuto l'onore di essere candidata a Cannes per la Palma d'oro assieme a Fandango per “The Quiet Room” e “Dance me to my song” entrambi diretti dal regista australiano Rolf De Heer. Ha recentemente completato la produzione americana di “The Healer” e del pluripremiato “Johnny's gone”. Smile festeggia i venti anni di attività con la produzione di “Ci vediamo domani” con Enrico Brignano. 12