UNO Magazine luglio 2011

Transcript

UNO Magazine luglio 2011
L A
P R I M A
R I V I S T A
F R E E
P R E S S
D E L
V E N E T O
ANNO XXIX N° 3 - 2011
Periodico d’informazione
Copia non in vendita
FREE PRESS
29°
In caso di mancato
recapito si prega di
restituire al mittente
che si impegna
a pagare la tassa
dovuta (CMP Padova)
DAL 1983
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
UNOMAGAZINE
Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento
Postale 70% CMP Padova
SECONDO VOI
Innamorati
dell’estate
ASTROLOGIA
SECONDO VOI
REPORTAGE
NUOVE TENDENZE
COME SARÀ LA TUA L’ESTATE
TIEPIDA CALDA O BOLLENTE?
LE PAURE DEI VENETI
AL GIORNO D’OGGI
CRETA NON FU FATTA
DI PLASTILINA E VINAVIL
IL RITO DEI RE HAWAIANI
SPOPOLA IN ADRIATICO
(pag. 38)
(pag. 42)
(pag. 10)
(pag. 20)
FREEPRESS
29°
DAL 1983
ANNO XXVIII
N° 3 Luglio 2011
Periodico d’informazione
Copia non in vendita
DIRETTORE EDITORIALE
Claudio Campagnolo
DIRETTORE RESPONSABILE
Giuseppe Bonura
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
UNOMAGAZINE
COORDINAMENTO EDITORIALE
Margherita Maschio
EDITRICE
Acoves Italia s.r.l.
Iscritta al Registro degli Operatori
di Comunicazione al n° 2747
Reg. Trib. Padova n. 775 dell’1/07/1983
REDAZIONE E PUBBLICITA’
Acoves Italia s.r.l.
Via Papa Giovanni Paolo I, 11
35010 Campodoro PADOVA
Tel. e Fax (+39) 049 776422
Tel. e Fax (+39) 049 9065733
Cellulare (+39) 342 4153583 (SOLO SMS)
E-mail [email protected]
STAMPA
Grafica Veneta S.p.A. via Malcanton, 1
35010 Trebaseleghe (PD)
Poste Italiane s.p.a. Spedizione in
Abbonamento Postale - 70% CMP Padova.
Cari Abbonati
Aiutateci a servirvi meglio: segnalateci
cambi di indirizzo (inviandoci la fascetta con
il vecchio indirizzo), copie che vi arrivano
doppie o che non vi arrivano regolarmente.
Tel. 049 776422
[email protected]
Hanno collaborato:
Elisabetta Ziliotto, Anna Maria Pellegrino,
Cristian Pajaro, Paolo Trevisan, Giusy Barattin,
Riccardo Ciriello, Barry Mason, Serenella
Salomoni e i numerosissimi lettori che hanno
partecipato ai sondaggi di questo numero.
Si ringraziano:
Rensi Gioielli, Victoria Club, Solareshop,
Ascom Padova, Union Lido, EuroLabels,
Gjav integratori, Pastò Giuseppe,
M - M Divani, Doppiostile, Pedrocchino.
ASSOCIATO ALL’USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata
La rivista UNO Magazine non assume responsabilità alcuna per il materiale (foto, testi, ecc.) fornito direttamente
dagli inserzionisti. Gli articoli, le fotografie ed i disegni, se
non espressamente richiesti, non vengono restituiti.
Conosci le paure dei veneti?
(SCOPRILE NEL SONDAGGIO PUBBLICATO A PARTIRE DA PAGINA 42)
UNOMAGAZINE 3
SOMMARIO
Silenzio assordante
www.unomagazine.com [email protected]
L A
P R I M A
R I V I S T A
F R E E
P R E S S
D E L
V E N E T O
UNOMAGAZINE
Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento
Postale 70% CMP Padova
ANNO XXIX N° 3 - 2011
Periodico d’informazione
Copia non in vendita
FREE PRESS
29°
In caso di mancato
recapito si prega di
restituire al mittente
che si impegna
a pagare la tassa
dovuta (CMP Padova)
DAL 1983
RUVIDO
5 Silenzio assordante
L’ESPERTO RISPONDE
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
8 Dopo l’aspirapolvere inventato pure l’aspira-api
REPORTAGE
10 Creta non fu fatta di plastilina e vinavil
AGENDA MOSTRE
16 Arte e Mostre in Veneto e non solo
SECONDO VOI
NUOVE TENDENZE
Innamorati
dell’estate
SECONDO VOI
REPORTAGE
NUOVE TENDENZE
COME SARÀ LA TUA L’ESTATE
TIEPIDA CALDA O BOLLENTE?
LE PAURE DEI VENETI
AL GIORNO D’OGGI
CRETA NON FU FATTA
DI PLASTILINA E VINAVIL
IL RITO DEI RE HAWAIANI
SPOPOLA IN ADRIATICO
(pag. 38)
(pag. 42)
Reportage
inedito dedicato
a CRETA: un’isola
che affonda
le sue radici
nel mito e
nelle leggende.
(Pag. 10)
20 L’antico rito dei re hawaiani spopola in Adriatico
ASTROLOGIA
(pag. 10)
(pag. 20)
IN COPERTINA:
Innamorato dell’estate il 66%
dei lettori che hanno risposto al
primo dei due sondaggi pubblicati
in questo numero.
(Foto di Riccardo Ciriello)
La rivista UNO Magazine viene diffusa a
Padova, Treviso, Vicenza, Mestre e
Rovigo nei locali ed attività del centro
città, nei principali Centri Commerciali e
nei più importanti eventi.. Grazie a questa
diffusione capillare la rivista entra in
contatto con un vasto ed eterogeneo pubblico.
Chi vuole ABBONARSI può inviarci
il coupon pubblicato a pag. 63
o cliccare su ISCRIZIONE UNOClub
su: ww.unomagazine.com
INFORMATIVA
DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATO
La informiamo che secondo quanto disposto dall’art. 7, DL 196/2003 sulla “tutela dei dati personali”, Lei ha diritto, in qualsiasi momento e del tutto
gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al loro
utilizzo per l’invio della presente rivista ed inoltre di
ottenere informazioni sulle iniziative di cui si è reso
partecipe. Tale Suo diritto potrà essere esercitato
semplicemente scrivendo ad: ACOVES ITALIA srl
editrice della rivista Uno Magazine, C.P. 848 PD
Centro 35122 PADOVA.
Amate l’estate? L’abbiamo chiesto ai nostri lettori e la maggior
parte (66%) ci ha risposto affermativamente. A supporto di questo
amore viscerale molti hanno tirato in ballo il mare, la spiaggia... Nemmeno una
riga dedicata alla montagna. Un silenzio assordante. Al quale mi oppongo
facendo ricorso ai miei, ormai lontani, ricordi di ragazzo dove tra camminate,
colazioni al sacco e ferrate ho imparato ad amare le nostre splendide Dolomiti,
non a caso proclamate «patrimonio dell’umanità» dall’Unesco.
SECONDO VOI
22 C’è chi odia l’estate, io l’amo, anzi, l’adoro
AGENDA MOSTRE
20 Arte e Mostre in Veneto e non solo
IL POSTER DI UNO
32 Glamour da staccare e conservare
SPETTACOLI IN VENETO E OLTRE
35 Parole e musica
DIFFUSIONE UNO
Kronplatz Photo Paolo Risser www.plandecorones.it
O RUVIDO
FOOD SPACE
36 Storia del gelato
FOOD SPACE
37 Gelato di Roquefort e Coulis di Fragole
ASTRI&DISASTRI
38 Come sarà la tua estate tiepida, calda o bollente?
Spopola in
Adriatico il SUP,
l’antico rito dei re
hawaiani, gli unici
ai quali veniva
concesso di poter
pagaiare stando
in piedi sulla
canoa, sostituita
ai giorni nostri
dalla tavola
da surf.
(Pag. 20)
SONDAGGIO
42 Le paure dei veneti al giorno d’oggi
DALLECINQUEDELLASERA
52 La guida ai locali “giusti”
SPORT NUOVE TENDENZE
57 Dragon Boat. Campionati Italiani a Spresiano
CERCHIAMO NUMERI UNO
59 Obiettivo puntato su Silvia Brigitte Benedetti
CARTA UNO CLUB VANTAGGI
60 Gli sconti riservati ai nostri lettori
L’ESPERTO RISPONDE
62 Come fa il cane a capire ciò che pensiamo?
IL COUPON PER ABBONARSI
63 Alla rivista UNO Magazine
SILVIA BRIGITTE
BENEDETTI
è la nuova
Numero UNO
abita a Padova
ha 26 anni
ed appartiene
al segno zodiacale
della Bilancia.
(pag. 59)
M
ontagna, la mèta preferita di chi
detesta le spiagge, il caldo, il
caos della “movida” marina,
con il suo insopportabile traffico, così
simile a quello da cui si fugge. Qui si viene
per respirare aria buona, stare in totale relax, a
meno che non siate esperti arrampicatori o
instancabili camminatori i quali usano le vacanze
per spostarsi di rifugio in rifugio. Montagna
dove, se avete l’accortezza di non raggiungere le
classiche cittadine alpine “modaiole”, potete,
veramente staccare la spina... Ma la cosa che,
personalmente, amo di più della montagna che,
purtroppo, ho frequentato con una certa costanza solo da ragazzo (sarà forse per questo che i
miei ricordi sono così struggenti?) è senza dubbio quel senso di pace interiore favorito dal silenzio nel quale si è immersi. Un silenzio pieno,
avvolgente, profondo, quasi assordante.
Kronplatz www.plandecorones.it
E a chi sottolinea che l’Italia è circondata dal
mare, io mi permetto di ricordargli che le nostre
belle montagne rappresentano il 54% del territorio italiano. E mica robetta qualsiasi. Non solo
le già citate e splendide Dolomiti, proclamate
non a caso «patrimonio dell’umanità»
dall’Unesco. Ci vogliamo dimenticare forse del
Monte Bianco, che con i suoi 4.810 metri costituisce il tetto d’Europa? Cambiando colore, si
fa per dire, potremmo parlare poi del Monte
Rosa, la seconda cima delle Alpi. Ma non fatevi ingannare dal nome: rosa infatti è un termine antico che sta ad indicare il ghiaccio. E,
ancora, impossibile non citare il Cervino.
Potrebbe essere definito, per i suoi contorni
netti e più che riconoscibili, come “la montagna delle montagne” o, per dirla alla John
Ruskin (scrittore, poeta, pittore, e studioso di
estetica), “il più nobile scoglio d’Europa”.
Di sicuro chi ama la montagna, al solo pensiero
delle vette fin qui citate, avrà raggiunto quasi
uno stato d’estasi, perciò non a caso concludo
parlandovi del Gran Paradiso. L’unico 4.000
metri interamente in territorio italiano e dove lo
stambecco, che vive appunto nell’omonimo
parco nazionale, l’ha scampata bella dal rischio
estinzione. A proposito del Parco vi ricordo che
i suoi confini non sono recintati: le sue cinque
valli si possono visitare liberamente
(nel rispetto dei regolamenti) in
qualsiasi orario e, soprattutto, per
godere di questo meraviglioso spettacolo della natura non c’è biglietto
di ingresso! (www.pngp.it)
Claudio Campagnolo
[email protected]
MAI PROVATO IL NORDIC WALKING?
È un modo diverso di vivere l’escursionismo. Camminando con i
bastoncini, viene messo in movimento l’80% dei muscoli della
schiena, del petto e del sistema respiratorio. Camminando normalmente questa muscolatura viene in parte completamente trascurata. Il
movimento concomitante delle braccia produce il più delle volte nel
cammino un ritmo più elevato e stimola maggiormente il sistema cardiocircolatorio. È ancora il movimento delle braccia ad intensificare l’attività respiratoria e quindi l’assunzione d’ossigeno. Un’ora brucia 400
calorie rispetto alle 280 della camminata normale! Il maggiore NordicW alking Park in Europa è ai piedi del Plan de Corones nelle Dolomiti
e si estende da Falzes, passando per Brunico e Valdaora, fino a Rasun.
UNOMAGAZINE 4
UNOMAGAZINE 5
Una famiglia
che ti fa sentire
in famiglia
Avete presente quelle belle famiglie
d’un tempo, con parentele d’ogni ordine e grado, uniti dall’obiettivo comune di mantenere la tradizione di
casa per poterla un giorno trasmettere ai propri figli e nipoti?
Ebbene la famiglia Rampazzo è proprio così. La loro storia parte da lontano, quando
papà Toni (“Toni l’osto” per i suoi compaesani n.d.r.) di ritorno dall’Australia, dov’era emigrato quattro anni prima, rientra
a Campodoro e decide di riaprire la vecchia
osteria del paese chiusa da tempo. Richiede quindi la licenza per somministrare bevande e i tipici “spuncioni” (il mezzo uovo
sodo con l’acciuga, i nervetti... n.d.r.). La
sua sarà la prima licenza del genere rilasciata a Padova e provincia. Al suo fianco
mamma Silvana che con il marito, dà vita
ad una cucina tradizionale, tipica del territorio. Parole d’ordine in cucina sono qualità e genuinità degli ingredienti, il tutto cucinato in modo “leggero” alla maniera di
mamma Silvana, che predilige sapori delicati e poco “unti”. Il prodotto prima di tutto al “Pedrocchino” e quindi, per fare degli
esempi, soppressa e pancetta di propria
produzione per i gustosi spuncioni che, ancor oggi, vi si possono gustare, olio ligure
di prima qualità per cucinare eccetera.
Insomma, se amate la cucina di una volta o
se, per questioni anagrafiche, ne avete solo
sentito parlare non perdete l’occasione di
frequentare il ristorante che lo stesso Arrigo
Cipriani (sì proprio il fondatore del celebre
Harri’s Bar che li ha persino citati nel suo
ultimo libro) non manca di frequentare per
gustare il “baccalà alla Pedrocchino” che gli
ricorda il sapore d’un tempo, di quando giovane universitario frequentava la città del
Santo. Ma più di Cipriani, non ce ne voglia
il grande Arrigo, i veri “testimonial” della
cucina per noi restano i nipotini Alessia ed
Edoardo che per le loro feste di compleanno
pretendono le “mitiche polpette di nonna
Silvana”... con grande gioia e soddisfazione
dei loro amichetti. Alla faccia di una nota
azienda di polpette americane!
O LOCALI DA S C O P R I R E
informazione pubblicitaria
Pedrocchino
il top nel mondo della pizza
Perchè fare 20 minuti d’auto da Padova o da
Vicenza (Campodoro è a metà strada tra le due
città venete) per una semplice pizza? Per il “semplice”
fatto che non si tratta di una “semplice” pizza (chi l’ha provata
lo sa), se gustata poi nel rinnovato giardino estivo è, senza
dubbio, un’esperienza ancor più invitante.
N
on sarà eccessivo questo titolo? Il dubbio non l’avevamo noi di
UNO Magazine, che le pizze del “Pedrocchino” di Campodoro le
abbiamo gustate ed apprezzate in tutte le versioni e varianti, ma
bensì il fin troppo modesto Walter Rampazzo, ovvero il “direttore d’orchestra” di tanta bontà. Alla fine l’abbiamo persuaso ad accettare la
nostra idea che, ne siamo convinti, vi troverà d’accordo nel caso le conosciate già. Mai stati al Pedrocchino? Continuate pure a farvi del male...
nalmente al vostro tavolo (ma solo se gli
siete particolarmente simpatici) e non
prima di avergli dato un ultimo sguardo
languido. Walter è fatto così si separa a
malincuore dalle sue “creature”... ma per
(nostra) fortuna alla fine lo fa. Ed è un
trionfo per il palato. L’opera si compie, a
questo punto, seguendo i preziosi consigli
del fratello Nicola, “violino solista” della
cantina, che ha arricchito nel tempo con
vini e birre artigianali di grande qualità
quali: Balladin, 32, Birra del Borgo, De
Tacchi, Birrificio del Ducato. Un’autentica
passione quella di Nicola trasmessagli dal
padre, grande esperto in materia.
Ma qui si mangia solo pizza?
Certo che no! Anzi il “Pedrocchino” nasce
proprio come trattoria tipica e la sua cuci-
na del territorio è apprezzata persino dal
mitico Arrigo Cipriani (vedi box pagina
accanto). Possiamo dire che la formula di
successo di questo locale risiede proprio
nella sua “multifattorialità” come direbbero quelli che parlano bene.
Ma noi che amiamo parlare come mangiamo (e quindi bene comunque) vi spieghiamo il concetto con un semplice esempio.
Mettetevi per un attimo nei panni di chi
deve organizzare una serata tra amici, con
annessi pargoli... Ebbene, c'è chi ama la
pizza (e qui siete in una “botte di ferro”),
c’è chi vuole mangiare riscoprendo i sapori della cucina d’un tempo (nessun problema), c’è chi vuole stare all’aperto in un
ambiente gradevole magari con il tavolo a
bordo piscina “siamo o non siamo in estate?” (ed anche qui ci siamo). Infine c’è chi,
quando esce a cena, vuole vedere “bella
gente” e, ancora una volta, stupirete tutti
con effetti speciali. È incredibile, infatti, la
quantità di Vip, giunti sin qui grazie al passaparola tra amici che apprezzano, soprattutto loro abituati ai locali più esclusivi, la
qualità più importante di questo locale:
farli sentire in famiglia, sereni e rilassati
come fossero a casa propria. Merito di
tutto ciò va all’intera famiglia Rampazzo,
da mamma Silvana e papà Toni in cucina,
proseguendo con i già citati Nicola e
Walter fino alle loro efficientissime mogli
Marcella e Arianna che sanno far “marciare” la sala sempre con il sorriso sulle
labbra!
PEDROCCHINO
Bar Ristorante Pizzeria
Via Roma, 21 CAMPODORO (PD)
tel. 049 9065217
Chiuso il giovedì. Orari: 07,00/02,00
Lo sapete perchè la lievitazione e gli ingredienti sono così importanti?
Già, bella domanda. Allora, abbiamo indagato ed abbiamo scoperto che Walter ha un
approccio quasi maniacale nella preparazione delle sue pizze. A cominciare dall’impasto,
con dosi differenziate di farina ben precise, per proseguire con i tempi di lievitazione pari
a quattro giorni, fino alla scelta degli ingredienti tutti, rigorosamente, di prima qualità e
freschissimi, che dispone sull’impasto con tocchi rapidi, precisi ed ispirati quasi un pittore di sapori che, infine, dispone sul tagliere (una sorta di cornice per proseguire con il
parallelismo artistico culinario), il frutto del proprio estro creativo fino a deporlo perso-
Le pizze del Pedrocchino vengono preparate con due differenti farine, di cui una macinata a pietra, una volta
impastate vengono messe a lievitare per ben quattro giorni, segue uno stoccaggio in cella a 5 gradi in modo che
il lievito “non si muova” quindi vengono riprese, reimpastate e riposte in cassetta per altre 48 ore. A questo
punto sono pronte ad accogliere i vari ingredienti tutti di primissima qualità e rigorosamente di stagione come
i carciofi freschi, i fiori di zucca, il culatello di Parma, la burrata di Andria, i pomodori napoletani di
Sant’Antonio Abate, fino al tipico baccalà in insalata. Ecco perchè i clienti del Pedrocchino giudicano la loro
pizza come “una pizza diversa dal solito!”.
UNOMAGAZINE 6
UNOMAGAZINE 7
Come mai son così buone le loro pizze?
OCCHIO ALLE VESPE
Non a caso un famoso detto ammonisce a
“non sollevare un nido di vespe”. Il contatto
con questi bellicosi insetti, infatti, può rivelarsi
pericoloso, vista la loro particolare aggressività. Impariamo ad approcciarle nel modo giusto con i 5 consigli di Claudio Venturelli
del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl
di Cesena dove si occupa di Entomologia
Urbana e Sanitaria.
1. Come possiamo definire la vespa?
CLAUDIO VENTURELLI «La vespa è un insetto pericoloso, se non
viene affrontato con le giuste cautele. Ci si può trovare infatti di fronte a sciami molto numerosi. Le vespe sono vicino a
noi e vivono in maniera tranquilla se nessuno le disturba, ma
se ciò avvenisse, anche in modo involontario, potrebbero sentirsi minacciate e di conseguenza aggredire».
2. La vespa è più aggressiva dell’ape?
CLAUDIO VENTURELLI «Sì, la vespa è più aggressiva rispetto all’ape
anche per una sua caratteristica biologica. Forse non tutti
sanno che la vespa alleva la propria prole con una dieta carnivora e quindi è un vero predatore. Va pertanto a caccia di
altri insetti, minuscoli animaletti, che poi porta nel nido.
L’ape, invece, ha una dieta del tutto vegetariana, tant’è vero
che va sui fiori e quindi è un’impollinatrice. Infine proprio per
questa sua aggressività di fondo la vespa è anche molto difensiva rispetto all’ape. È difficile, infatti, che l’ape aggredisca a
meno che non scoperchiamo un alveare oppure la si calpesti».
3. Qual è il periodo più pericoloso?
CLAUDIO VENTURELLI «Quello di fine primavera, quando la vespa
inizia a costruire il nuovo nido, a formare la nuova famiglia e
quindi ad avere le piccole larve affamate che la aspettano nel
nido. Esistono diversi tipi di vespe: quella che fa il nido sotto
terra, quella che lo fa sotto le tegole dei tetti... perciò è facile
che non ci si accorga della loro presenza. Da questo aspetto
deriva il pericolo: in quanto possiamo venir aggrediti, all’improvviso, senza avere il tempo di rendercene conto. Se si tratta di una sola vespa non succede niente, se invece si tratta di
più esemplari insieme il rischio aumenta».
4. Come ci si difende in caso di aggressione?
CLAUDIO VENTURELLI «Quando ci accorgiamo della presenza di un
nido di vespe dobbiamo prendere tutte le precauzioni per una
lotta adeguata. Innanzitutto cercare di rimuovere questi nidi
al mattino presto, quando ancora sono intorpidite dal freddo
della notte, oppure la sera tardi, quando è già calato il sole.
È necessario coprirsi bene, con delle maglie pesanti e proteggersi il viso con una maschera da agricoltore. Infine è consigliabile utilizzare bombolette con liquido anti-vespa che
hanno lunga gittata e che, quindi, ci permettono di lavorare
in sicurezza a debita distanza. Ricordo, infine, che le api sono
animali protetti mentre le vespe sono animali infestanti, perciò nei confronti delle api si devono avere tutte le attenzioni
possibili e fino all’ultimo si deve tentare di recuperarle vive».
5. Come si distingue un’ape da una vespa?
CLAUDIO VENTURELLI «Distinguerle è abbastanza semplice una
volta che si vedono a distanza ravvicinata: la vespa ha infatti
la tipica “vita di vespa” con un addome staccato, nettamente,
dal torace che la rende più “affusolata”. L’ape, invece, è più
tozza e pelosa. Essendo un po’ più esperti la vespa si dovrebbe poi riconoscere dall’apparato boccale, perché, come dicevamo, la vespa è carnivora ed ha delle vere e proprie tenaglie,
l’ape, invece, ha una sorta di trombetta che si chiama “ligula” con la quale succhia».
Se pensi che questa volta non basti un fiore.
Dopo l’aspirapolvere
inventato pure l’aspira-api
Se vi trovate di fronte ad uno sciame di api,
non abbiate paura ma avvertite subito chi di
dovere. Le api infatti, sono insetti protetti perchè utili e
non infestanti, ed ora anche facilmente recuperabili grazie
ad uno strumento in grado di aspirare (senza arrecare
danno) le api, momentaneamente, “fuori sede”.
U
tile ed interessante l’invenzione di Davide di Domenico biologoentomologo ed esperto di lotta integrata il quale ha studiato un
sistema che consente di recuperare questi insetti esemplari - qualora occupino luoghi non idonei - senza eliminarli ma, semplicemente,
spostandoli in altri siti.
Ci vuole parlare della sua esperienza maturata nel recuperare gli sciami
d’api e di come è nata l’idea?
DAVIDE DI DOMENICO «Diciamo che l’esigenza è sorta perché il comune (nel caso specifico quello di Bologna n.d.r.), i vigili del fuoco ma anche i privati mi contattavano per la presenza massiccia di vespe, ma in realtà si trattava di sciami di api che, comunque, spaventavano le persone. Quindi la mia idea è stata quella di decidere di raccogliere gli sciami e poi donarli a chi
è in grado di reinserirle in un ambito apistico. Per fare questo utilizzo uno strumento che non
è altro che una sorta di aspiratore che si collega ad una arnia e quindi, in questo modo, è
possibile avvicinarsi agli sciami, che, tra l’altro, sono del tutto innocui, nel senso che le api
negli sciami sono assolutamente tranquille. Il loro unico interesse è infatti quello di trovare, al
più presto, un buco dove andare a ricreare una colonia al servizio della loro ape regina. Quindi
basta avvicinarle e, delicatamente, aspirarle per introdurle in un’arnia».
Ma come mai uno sciame decide di abbandonare il sito abituale e muoversi verso altri luoghi?
DAVIDE DI DOMENICO «L’ape regina decide di farsi un giretto perché è indispettita dal fatto che,
all’interno della colonia, si stanno sviluppando delle nuove regine più giovani e quindi più
concorrenziali. Quindi lei prende e se ne va e gran parte della colonia la segue, impazzendo
per questa situazione particolare. Infatti, generalmente, le api che seguono lo sciame sono
piene di miele al punto tale che non riescono neanche a pungere, in quanto non riescono a
schiacciare l’addome per far uscire il pungiglione».
Interviste a cura di Claudio Campagnolo e Barry Mason
UNOMAGAZINE 8
GEMMOLOGO QUALIFICATO GIA/IGI - UNICI DIAMANTI ETICI CERTIFICATI IN VENETO
IMPORTAZIONE DIAMANTI E PERLE
Sarmeola di Rubano (PD) Tel. 049.63.00.93 e-mail: [email protected] www.rensi.it
erikabacchiega.it per schiavo pd
O L’ E S P E R T O RISPONDE
O REPORTAGE
O REPORTAGE
Creta non fu fatta di plastilina e vinavil
ranti dell’aria torrida delle ore più calde. A
qualche passo dalla folla, nella calma della
macchia mediterranea riemergono i racconti
della Grecia antica, del coraggio di Teseo e
dell’astuzia di Arianna. E per qualche secondo
Creta rientra nel mito.
Dall’altra parte dell’isola, nella zona occidentale e meridionale poche case bianche dagli
infissi azzurri che ricordano l’architettura delle
Cicladi, stanno aggrappate alla spiaggia,
l’odore della carne arrosto che viene dagli
spiedi, vicino all’ingresso e il rumore delle
onde. Atmosfera sonnolenta, l’aria immobile
di un pomeriggio estivo. Pendii coperti di ulivi,
larici e gelsi, dal cui legno si ricava la lira, lo
strumento a corda locale. E poi gli eucalipti,
importanti dall’Australia un secolo fa, e i carrubi, da cui si ricava la zelita la “coca cola
locale”. Non è raro incontrare i kri kri, le capre
selvatiche, abbarbicate su spuntoni di roccia
tra arbusti di oleandri. Creta offre un'incredibile varietà di paesaggi, uno più bello dell'altro: alte montagne che dominano il centro
dell'isola e raggiungono anche i 2.500 metri
di altitudine, altipiani che si possono ammirare avventurandosi per le lussureggianti strade
panoramiche ed un rilievo che s'innalza verso
sud, tuffandosi poi verso il mare, scavato da
canyon, grotte e gole stupefacenti: le più
famose sicuramente quelle di Samaria. Lo scenario illuminato dal sole appare selvaggio e
autentico, come quello che circonda la grotta
di Ideon Andron, il luogo in cui, secondo la
leggenda, sarebbe nato Zeus, il re degli dei.
Molto selvaggia e poco frequentata, la costa
sud pullula di meraviglie litoranee, dove l'acqua possiede fantastici riflessi turchesi ed è
così cristallina che ha reso famose la spiaggia
di Matala, circondata da stupefacenti falesie
di calcare, la meravigliosa Kourtaliotis (Palm
Beach), ai piedi delle falesie di Priveli, il cui
spettacolo vale davvero la pena di essere
ammirato vari minuti, e Anmoudi, con la sua
successione di stupende baie e oasi ecologiche. Di paradiso in paradiso, la strada si inerpica tortuosa lungo i fianchi della montagna
addentrandosi verso caratteristici paesini dell'interno spesso costituiti solo da 2-3 case e
prima di rituffarsi nell’incredibile acque cretesi, imperdibile la visita di Moni
Hrisssoskalitissas che, tradotto, significa
Monastero della scala d'oro in quanto si ritiene che la sua scala, o un gradino di essa, sia
d'oro, ma visibile ovviamente solo a chi è
senza peccati. Il monastero, che ricorda le
costruzioni cicladiche in bianco e blu, è situato in splendida posizione su un promontorio
roccioso che si affaccia su un mare blu intenso. Da qui solo pochi minuti separano dalla
meravigliosa laguna di Elafonissi, dalle acque
limpidissime che si infrangono su una spiaggia
che ha davvero il colore rosa della cipria.
C
osì Omero la descrive nella sua
Odissea: “Creta è una terra in
mezzo al mare color del vino,
bella e fertile, cinta dall’acque; e colà
uomini molti, un’infinità, e novanta
città; una lingua all’altra confusa…”.
Cullata nel mare dell’eternità quest’isola indipendente dal 1898, entrò a far parte della
Grecia solo nel 1913. Le molteplici invasioni
straniere e le numerose persecuzioni religiose
fecero quindi nascere nel cuore delle montagne selvagge e inaccessibili al centro dell'isola
una tendenza all'individualismo e una passione smodata per la libertà. Posta al crocevia fra
Oriente, Occidente e Africa, l'isola fu conquistata numerose volte nel corso dei secoli e
tutti i vari occupanti lasciarono tracce della
propria cultura. Sebbene i bizantini, i veneziani e in seguito gli ottomani abbiano sviluppa-
UNOMAGAZINE 10
to uno stile architettonico specifico, le cui tracce sono ancora visibili nelle principali città dell'isola, essi non poterono cancellare l'incredibile ricchezza del passato millenario, risalente
alla Grecia antica e in particolare alla civiltà
minoica. Sui moli di Heraklion si respira ancora un po' dell'antica atmosfera minoica che un
tempo circondava la capitale dell'isola, ma è
soprattutto nelle grandi città del litorale creteA cura di
se che la gustosa mescolanza di cultura bizan- Elisabetta Ziliotto
Photo Cristian Pajaro
Il ratto di Europa da parte di Zeus trasformato in toro, Minosse e il Minotauro,
Teseo e il filo d’Arianna, Dedalo e suo figlio Icaro che cadde in mare quando
si avvicinò troppo al sole. L’isola affonda
le sue radici nelle leggende ma al di là
delle suggestioni rimane viva e gelosa
interprete delle proprie tradizioni.
tina, veneziana, ottomana e greca, evocata da
una mescolanza di architettura tradizionale e
di vestigia ereditate da lasciti di passaggio, si
rivela in tutto il suo splendore. Spettacolari e
romanticamente sonnecchianti Rethymnon,
Agios Nikolaos e Hania, regalano passeggiate
sui moli ombreggiati, tra caffè e trattorie tradizionali: attimi indimenticabili. Depositaria di
una storia millenaria e considerata come l'autentica fonte della cultura europea il patrimo-
nio cretese è inestimabile: tra mitologia e
vestigia architettoniche in primis il Palazzo di
Knosso, il secondo sito archeologico più visitato della Grecia, dopo il Partenone. Gli scavi
occupano una superficie molto ampia, resti di
pavimenti e abbozzi di mura sono originali,
molto invece è stato ricostruito in cemento
armato dal Sir Arthur Evans, scopritore del
palazzo all’inizio del 1900. E sotto il sole
cocente decine di turisti si avventurano incu-
UNOMAGAZINE 117
REPORTAGE O
Photo Cristian Pajaro
O REPORTAGE
Sulle orme del Minotauro,
lo Yeti di Creta
Il termine Yeti deriva da yeh-teh, parola usata dagli sherpa
per indicare "quella cosa" e quella misteriosa cosa a Creta
non può che essere che il fantasma del leggendario
Minotauro, il mostro dal corpo umano e dalla testa di toro.
che ancora si aggira sull’arenile senza trovare pace. La leggenda narra che il re Minosse avrebbe chiesto a Pisillo di
inviargli un toro per un sacrificio, ma vista la bellezza dell'animale decise di tenerlo per sé. Poseidone, allora, per
punirlo, fece innamorare Pasifae, moglie di Minosse, del
toro stesso. Dall'unione mostruosa nacque il Minotauro.
Minosse fece quindi rinchiudere il Minotauro in un labirinto.
Come i più sanno questa non fu una storia a lieto fine,
morto il Minotauro, per fuggire dall'isola l’architetto Dedalo
che aveva progettato il labirinto e il figlio Icaro avrebbero
costruito e indossato delle ali fatte di cera per volare via.
Ma il ragazzo si avvicinò troppo al sole e perì nell’impresa.
O REPORTAGE
Photo Cristian Pajaro
O REPORTAGE
RUDERE RIDERE RADERE, COS’HANNO
IN COMUNE QUESTE TRE PAROLE?
T
re parole che hanno un unico
“significato”: il disco di Festo.
La più enigmatica di tutte le
iscrizioni greche mai venute alla luce.
D’acqua e di sole con le mani ricreo
sull’argilla l’eternità di me stesso.
Così si potrebbe definire questa straordinaria scoperta ritrovata tra i
ruderi di Festos dall’italiano Luigi
Perneri nel 1908. Un ritrovamento che
riempì di entusiasmo e di risa i cretesi e in
particolare i membri dell’intellighenzia locale,
che in quelli anni stavano lottando per affrancare la loro terra dal giogo turco. Reperto
archeologico piuttosto ambiguo, bellissimo
dal punto di vista estetico, reca sulle due facciate segni pittografici che rappresentano pietre, uomini, foglie, pesci sconosciuti, oltre che
un boomerang, che come sappiamo è un
arma di origine oceanica e non greca! Finora
tutti i tentativi di interpretazione sono falliti. E
quindi se così si può affermare qualsiasi teoria ed interpretazione proposta si può dire sia
stata rasa o meglio smantellata sotto la scure
impietosa del mistero. Ritrovato in un piccolo
vano rettangolare nella zona nord-orientale
del palazzo, circa cinquanta centimetri sopra
il fondo roccioso, in mezzo a terra scura com-
UNOMAGAZINE 14
giava sul suolo; era in posizione obliqua e mostrava la faccia che reca nel centro una
rosetta. Come si sa il germe della scrittura è annidato nel patrimonio genetico dell'
uomo e si “esprime” al momento opportuno, cioè quando una civiltà si trova in una
fase del suo sviluppo che richiede l' impiego di questo prezioso strumento. Ogni tanto
gli archeologi trovano oggetti misteriosi ed enigmatici; con caratteri indecifrabili, con
strani glifi, formule magiche arcaiche, con esseri amorfi e via dicendo. Oggetti di questo tipo ormai se ne contano a migliaia e alcuni di essi rimangono nascosti e dimenticati nei vari scantinati dei musei.
Sospesi, tra il visibile e la sua negazione, sublimata nella trasparenza, i segni
su questo incredibile reperto assomigliano ad una lucida ragnatela di pensieri che una intelligenza
CRETA non è la patria dei cretini, anzi
mista a cenere, carbone e frammenti ceramici dove alla medesima profondità, giaceva
una tavoletta in scrittura lineare usata dalle
popolazioni minoiche di Creta, il disco pog-
Non meravigliatevi se in alcuni piccoli villaggi vi capiterà di vedere uomini con la pistola alla cintura: è
un’antica abitudine che ricorda l’amore di questo popolo per le armi da fuoco. O che durante una festa
paesana pubblica o privata vengano sparati alcuni colpi in aria: vuol dire che la festa è riuscita! Consigliabile
invece non insistere in una discussione se vi accorgete che il vostro interlocutore vi guarda aggressivamente mostrandovi le cinque dita aperte. Non significa che sta per darvi uno schiaffo ma che lo avete innervosito a sufficienza per maledirvi fino alla quinta generazione. Si dice che i Cretesi abbiano un orgoglio sconfinato, che fino al secolo scorso si manifestava in rigidi codici d’onore che sfociavano spesso in sanguinose
faide familiari. E ancor oggi questo antica sanguignità sopravvive negli occhi della gente di qui e non solo, dato
che le sentenze emesse verso imputati che vendicano l’onore della propria famiglia sono particolarmente
miti. Senza dubbio la natura impervia del territorio e la fierezza di questi popolo pronto ad ospitare gli erranti pirati che qui arrivavano con ingenti quantità d’oro e argento, ha fatto si che questa gente si difendesse
sempre con coraggio da ogni invasore straniero. A più riprese si erano sollevati sotto il dominio turco, prima
ancora si erano opposti fortemente ai veneziani per finire con la Seconda Mondiale quando i partigiani cretesi si difesero strenuamente dagli attacchi di cielo e di mare ad opera delle truppe Tedesche.
UNOMAGAZINE 15
O AGENDA M O S T R E
a cura di Margherita Maschio
[email protected]
Venezia
Fausto
Pirandello
Nudo su
fondo
bianco,
1928 circa
Olio su tela,
73,5x61 cm
Collezione
Privata.
ARTE M O S T R E
EVENTI
agenda
FAUSTO PIRANDELLO
I NUDI
Accanto:
LINO FRONGIA
“Senza meraviglia
intorno” (2011),
cm 175x250
olio su tela.
Foto Gabriele Guatteri.
Fino al 27 novembre
PALAZZO GRIMANI
Fausto Pirandello nasce a Roma il 17 giugno
1899 e muore il 30 novembre 1975. Al termine della “Grande Guerra” il padre, Luigi Pirandello, lo sprona a studiare scultura e frequenta un corso di disegno presso Sigismondo Lipinsky. Scopre però che la creta gli irrita i
polmoni e passa alla pittura che non abbandonerà per tutta la vita e che egli stesso definisce come la felicità mia di dipingere, o il
piacere solitario provocato a tratti. Un tema
di grande fascino, coltivato da Fausto Pirandello in tutta la sua produzione, è il nudo del
corpo femminile. La mostra racconta, con oltre venti dipinti, tra cui sei pastelli inediti, i corpi “spogliati”, prorompenti, incombenti e tormentati, concepiti secondo un’intuizione che raffigura il peso del corpo nel tormento del pensiero e della psiche umana. Un’occasione unica per ammirare
dunque tutti questi nudi di Fausto Pirandello. Lungo il percorso espositivo una interessante sezione didattica con un video e alcune fotografie mette a confronto le opere di Fausto Pirandello con
quelle di Lucian Freud: un ideale parallelismo pittorico tra il figlio di Luigi Pirandello, drammaturgo legato ai disturbi della personalità, e il nipote di Sigmund Freud, padre della psicanalisi e interprete dei turbamenti dell’animo umano.
INFO Palazzo Grimani si trova in Ramo Grimani, 4858 a Venezia. Orari: da martedì a domenica
dalle 9 alle 19. Lunedì dalle 9 alle 14.
Padova
DISLOCAMENTI AMODALI
Fino al 17 luglio CENTRO CULTURALE ALTINATE/ SAN GAETANO
Venezia
L’arte non è cosa nostra
PADIGLIONE ITALIA alla 54ma Esposizione Internazionale d’Arte
della Biennale di Venezia Fino al 27 novembre
Per la sede espositiva tradizionale del Padiglione Italia, ampliato in occasione del 150°
dell’Unità d’Italia, sono state selezionate 200 grandi personalità di riconosciuto prestigio
internazionale a cui è stato chiesto di indicare un artista che abbia avuto una rilevanza nel
primo decennio di questo millennio, dal 2001 al 2011. All’Arsenale sono esposti 200 artisti
frutto di 200 modi diversi di concepire l’arte. All’interno dell’Arsenale è esposto anche il
Museo della Mafia, portato da Salemi a Venezia, che offre il leit-motiv dell’esposizione:
“L’Arte non è cosa nostra”. Una commissione di studio ha raccolto e valutato il lavoro di
migliaia di artisti, al fine di individuare quelli più rappresentativi, oltre 1000, tra scultori,
fotografi, ceramisti e video artisti per ogni Regione.
Le opere degli artisti scelti saranno esposte nelle Città più
importanti e prestigiose del nostro Paese consentendo
una visuale globale che porterà ad indagare a fondo la creatività italiana nel territorio. Presso ciascuno degli 89
Istituti Italiani di Cultura (IIC). disseminati nei cinque
continenti sono esposte le opere di artisti italiani o di origine italiana residenti o attivi nelle rispettive giurisdizioni.
Le 89 mostre così realizzate confluiscono, attraverso
altrettante installazioni multimediali, nel Padiglione
Italia all’Arsenale che offre una visibilità senza precedenti a 219 artisti nonché agli stessi Istituti Italiani di Cultura.
UNOMAGAZINE 16
Sotto: PABLO
ECHAURREN
“Finché morte
non ci unisca”
(2009),
cm 160 x 240
acrilico su tela
Foto Massimiliano Ruta.
Ennio Ludovico Chiggio , Dislocamenti Amodali, Ricerche 1957-2011 è il titolo completo della mostra che sottolinea le modalità non ortodosse seguite dal suo autore nelle ricerche che ha compiuto in 50 anni, che lo hanno visto sempre al centro d’avventure culturali e di sodalizi collettivi con
cui ha condiviso e attraversato molti episodi del contemporaneo. L’amodalità consiste nella forma
espositiva voluta dall’autore con episodi centrati sulla materia del vedere, con tagli diacronici e
sincronici sul piano storico, che disloca appunto le opere raccolte e presentate nell’antologica su
piani ellittici, con un’irrimediabile e voluta perdita del centro. Ennio Ludovico Chiggio, è nato nel
1938 a Napoli, ha operato per molti anni a Venezia e Padova ove attualmente vive, proviene da
studi artistici compiuti all’Accademia di Venezia e dalla frequentazione della Facoltà di Architettura, Accademia dove insegnerà per molti anni come docente di Progettazione ed estetica industriale. Un episodio rilevante della sua ricerca visuale è il lavoro collettivo iniziato nel 1959 e svolto assieme al Gruppo Enne; con tale formula
operativa ha agito per molti anni nell’ambito dell’Arte Programmata; tale esperienza
è molto conosciuta per la letteratura che l’ha accompagnata: le opere prodotte dal
1960 al 1965, presenti in collezioni e musei internazionali, sono state richieste come testimonianza e vengono esposte nelle
sale del San Gaetano, emergendo nella loro
singolarità.
INFO Il Centro Culturale Altinate/San
Gaetano si trova in via Altinate, Padova.
Orario: 10 - 12,30 / 16 -19,30; lunedì chiuso. Biglietti: interi 5,00 euro.
Piazzola sul Brenta (PD)
Padiglione Veneto
per la Biennale
Fino al 21 novembre
VILLA CONTARINI
Il “Padiglione Veneto” della 54^ Biennale di
Venezia propone a Villa Contarini di Piazzola
sul Brenta, 63 artisti e un periodo di tempo
che va dal 2001 e il 2011. Le loro opere, allestite nei saloni della storica dimora ma anche
nella elegante area verde ad essa antistante.
Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italia
e dei Padiglioni Regionali che alla sede veneziana sono connessi, ad illustrare lo stato dell’arte contemporanea in Veneto ha chiamato:
Gianni Ambrogio, Annalù, Graziano Arici,
Elio Armano, Emilio Baracco, Francesco
Barasciutti, Gianantonio Battistella, Davide
Battistin, Renata Berti, Valerio Bevilacqua,
Daniele Bianchi, Fabio Bianco, Bluer, Mauro
Bordin, Enrico Bossan, Piero Brombin,
Mirella Brugnerotto, Saturno Buttò,
Fratelli Calgaro, Andrés David
Carrara, Pino Castagna, Cristina
Cocco, Stefano Curto, Graziella Da
Gioz, David Dalla Venezia, Giuseppe
De Berti, David De Biasio, Paolo Del
Giudice, Lou Embo, Marco Fantini,
Marica
Fasoli,
Alessandro
Finocchiaro, Novello Finotti, Amedeo
Fiorese, Cesare Gerolimetto, Romano
Lotto, Mirella Guasti, Interno3, Bobo
Ivancich, Gaetano Mainenti, Michele
Manzini, Matteo Massagrande, Raffaele
Minotto, Andrea Morucchio, Cleto Munari +
1, Alessandro Novellino, Luigi Pellanda,
Michelangelo Penso, Sarah Revoltella, Carla
Rigato, Alessandro Rinaldi , Fulvio Roiter,
Piermaria Romani, Giorgio Russi, Daniele
Scarpa Kos, Piero Slongo, Pierantonio
Tanzola, Alessio Tasca, Silvano Tessarollo,
Giovanni Turria, Joe Velluto, Nicola Verlato,
Elisabetta Vignato.
INFO Villa Contarini si trova in via Dante, 1
a Piazzola sul Brenta (PD).
In alto: Davide Battistin “Le bateau ivre”. 2011 Venezia.
A destra: JoeVelluto (JVLT): “RosAria – corona del rosario, usa e getta”. Fustellatura su pluriball. 2002.
Ennio Ludovico Chiggio
“Interferenza con oculari”, 2000.
UNOMAGAZINE 17
O AGENDA M O S T R E
Vicenza
maggio 2011) 177 persone. Esclusi coloro che non rientravano nei requisiti
del bando, la giuria si è trovata infine a valutare i lavori di 119 fotografi, selezionando fra questi undici finalisti.
I giovani fotografi hanno potuto scegliere fra dodici opere di Carlo Scarpa e
quelle più fotografate sono state il complesso monumentale Brion a San Vito
di Altivole (Treviso) e il Museo di Castelvecchio a Verona, di seguito il sito
monumentale dedicato alla Partigiana con casa Gallo a Vicenza; il monumento
in ricordo delle vittime di piazza della Loggia a Brescia, la facciata del negozio
Gavina a Bologna.
CARLO SCARPA:
UNO SGUARDO
CONTEMPORANEO
Fino al 18 settembre
PALAZZO BARBARAN
Venezia
Dmitri Prigov
Sono Carlo Deregibus primo premio,
Marco Dapino secondo premio e Enrico
Bedolo terzo premio i vincitori della
prima edizione del Concorso fotografico
“Carlo Scarpa: uno sguardo contemporaneo” bandito dalla Regione del Veneto e
dal Centro Internazionale di Studi di
Architettura Andrea Palladio, in collabora-
Fino al 15 ottobre
CA’ FOSCARI ESPOSIZIONI
Per la sua “prima volta” nel contemporaneo, l’Hermitage sceglie Venezia, l’Università Ca’ Foscari e la Biennale. Il grande
museo russo, già più volte presente in Italia con opere delle sue celeberrime e vastissime collezioni d’arte antica e moderna, ha
scelto l’occasione della 54. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia
(di cui è evento collaterale) per farsi conoscere in Italia anche come protagonista del
contemporaneo. Lo fa con una monografica dedicata a Dmitri Alexandrovich Prigov
(1940-2007), uno dei maggiori, probabilmente il più originale, dei concettualisti
russi. La mostra comprende disegni e oggetti concettuali di Prigov, molti dei quali
inediti. Installazioni in legno, corda e vetro
sono state realizzate per la prima volta in
sale espositive, separate le une dalle altre,
seguendo gli schizzi preparatori dell’artista. Nelle sale restanti vengono proiettati
video sulle performance poetiche di Prigov.
La totalità dei lavori rappresentail mondo
unico di Dmitri Prigov, in una forma polilinguistica di Gesamtkunstwerk costituita
da oggetti, immagini, luci e suoni.
INFO Ca’ Foscari Esposizioni si trova in Canal
Grande a Venezia. Orari: tutti i giorni, escluso il
lunedì, dalle 10 alle 18. Ingresso gratuito.
Foto in alto: Dmitri Alexandrovich Prigov, dipinto
dalla serie «Gouaches with gears». 1970.
© The State Hermitage Museum, St. Petersburg/Yuri Molodkovets.
Foto sotto: Dmitri Alexandrovich Prigov: Untitled
(Chairs), composition of 25 sheets. 1996. Paper,
ballpoint pen. 29,6х20,9.
© The State Hermitage Museum, St. Petersburg/Yuri Molodkovets.
INFO http://concorsofotografico.cisapalladio.org/partecipanti.php
Padova
Fino al 30 luglio
CENTRO CULTURALE ALTINATE SAN GAETANO
La mostra presenta 28 juke box, in gran parte degli anni ’60, tutti perfettamente funzionanti, appartenenti alla collezione di Vladimiro Vieno, considerata una
delle più importanti al mondo. Oltre ai juke box dischi e merchandise degli anni sessanta con un occhio particolare alla città di Padova
che all’epoca espresse numerosi
gruppi musicali alcuni dei quali
s’imposero a livello nazionale, tanto da venir chiamata la “Liverpool
d'Italia".
Solighetto diventa il polo nazionale estivo
della fotografia con tre importanti rassegne
fotografiche, accompagnate da un notevole
programma di iniziative collaterali. Fulcro di
“Estate Fotografia 2011” è la mostra
“Corrispondenze elettive” di Paul Strand e
Walter Rosenblum, cui si accompagna una
monografica sul “Pittorialismo italiano. Le
collezioni del FAST” e “Chernobyl. L’eredità
nascosta”, personale di Pierpaolo Mittica, che
INFO Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano si trova in via
Altinate 71, a Padova.
Orari: 10:00 – 13:00 / 16.30 - 19.30
da martedì a domenica lunedì
chiuso. Ingresso libero.
Sopra: Carlo Deregibus, Complesso monumentale Brion, San
Vito d’Altivole TV (primo premio).
Accanto: Marco Dapino, Monumento alla Partigiana, Venezia
(secondo premio).
In alto: Pierpaolo Mittica, Elena, Zona di
Esclusione, Bartolomeevka, Gomel (Bielorussia)
2004. Sopra: Paul Strand “Giovane ragazzo
Gondeville”, Charente, Francia, 1950-51.
Padova
UNIVERSI DIVERSI. LA PADOVA CARRARESE
NEL GIOIELLO CONTEMPORANEO
A sinistra:
MARCO MINELLI,
Irreale – Unreal,
amplificatore
stereofonico con
gioiello applicato,
plastica, vetro,
materiale elettronico, cm. 30 x 30 x
20, 2011, Roma.
Fino al 17 luglio ORATORIO SAN ROCCO
Sessanta artisti orafi di fama internazionale, provenienti da tutto il mondo con
opere di grandissimo livello, i quali si sono misurati con le tematiche proposte
dal Premio Internazionela Mario Pinton dedicato alla gioielleria, dai Castelli alle
miniature, dagli astri all’alchimia, fino alla cultura, all’urbanistica, all’architettura del tempo. Gli artisti, infatti, sono stati ispirati soprattutto dalle mura trecentesche, dagli edifici del potere, ma anche dallo stemma dei Carraresi e dai giochi cromatici di Giotto e del Guariento, con riferimenti espliciti, con spunti per
suggestioni astratte, sempre reinterpretati in chiave moderna. In mostra il tedesco Georg Dobler, il quale in una spilla unisce l’immagine di un complesso medievale, e materiali simbolici, come il marmo (rimando all’alchimia) o lo spinello
(in riferimento agli astri); Giorgio Cecchetto, il quale, con una collana in alpacca, argento e rame, raffigura Padova, le sue mura e la Torloga, evocando l’affresco di Giusto de’ Menabuoi; Annamaria Zanella, che, con la sua spilla, offre
una splendida interpretazione moderna degli angeli del Guariento; e ancora,
Bruno Martinazzi, che con la sua collana “Ramo d’oro”, omaggia Petrarca e la
classicità, Antje Brauer, la quale, con la sua spilla “Veicolo – Carro”, trasforma
le ruote dei Carrresi in movimento, la tedesca Silvia Walz, che, con il suo bracciale “El Secretum”, rappresenta una miniatura di un libro o di una chiesa.
Proprietà dell’artista,
foto archivio dell’artista.
Accanto:
ALBERTO ZORZI,
Pensando a Padova,
la Torlonga e il
Castello, collier con
pendente, cm. 8,4
(pendente), cm.
30,3 (collier), 2011,
Padova.
Proprietà dell’artista,
foto di Studio Quasar.
© Aperture Foundation, Inc., Paul Strand Archive/Cortesia
Rosenblum Family.
di Rosenblum è stato allievo. Paul Strand e
Walter Rosenblum sono qui messi a confronto nelle loro “Corrispondenze elettive”.
Complessivamente sono 74 le immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate in un arco di tempo che scorre tra le
due guerre ed oltre (1915 – 1959). Rosenblum
ci mostra l’immagine di un’America di strada,
fatta
di
frammenti
quotidiani.
Particolarmente suggestive le immagini di
New York con i bambini che si divertono
spensierati nel Bronx, come la bellissima “Il
gioco del mondo”. Ma anche frammenti della
grande storia, come lo sbarco in Normandia
nella seconda guerra mondiale, le immagini
dei rifugiati o dei barellieri al fronte.
INFO Villa Brandolini si trova in Piazza Libertà, 7 a Pieve di Soligo (TV). Orari: giovedì,
venerdì e sabato 16 - 20, domenica e festivi 10
- 12 e 16 – 20. Ingresso: intero euro 5,00.
www.fondazionefrancescofabbri.it
INFO L’Oratorio San Rocco si trova in via Santa Lucia a Padova.
UNOMAGAZINE 18
Strand, Rosenblum,
i Pittorialisti e Mittica
Fino al 28 agosto
VILLA BRANDOLINI
JUKE BOX, TRE CANZONI 100 LIRE
zione con MAXXI Architettura. La Giuria ha individuato,
all’unanimità, i tre vincitori all’interno della rosa di 11
finalisti risultanti dalla selezione tra i 177 giovani fotografi che si sono iscritti al concorso fotografico a tema
scarpiano. Ecco i nomi degli 11: Enrico Bedolo, Lisa
Maria Boccaccio, Sara Cavallini, Sergio Dalla Lana,
Marco Dapino, Carlo Deregibus, Antonio Di Cecco,
Giulio Favotto, Lorenzo Gaioni, Enrico Pistocchi,
Brando Posocco. Le loro opere resteranno esposte sino
al 18 settembre a Palazzo Barbaran, sede del CISA
Palladio. Il risultato del Concorso, alla sua prima edizione, è stato decisamente superiore alle aspettative: si
sono iscritte al concorso (aperto dal 1° marzo all’8
Solighetto di Pieve di Soligo (TV)
UNOMAGAZINE 19
O NUOVE T E N D E N Z E
Il SUP, antico rito polinesiano dei re
hawaiani spopola anche in Adriatico
Il SUP è uno sport totale si può praticare con qualsiasi condizione in
mari, laghi e fiumi. In assenza di onde permette di muoversi pagaiando
e regala la bellissima sensazione di camminare sull’acqua.
S
do sulle loro grosse tavole da surf per fotografare i turisti che si cimentavano a cavalcare le
onde. Da allora fino ai giorni nostri la pratica
del SUP è lentamente cresciuta e dalle spiagge delle Hawaii ha conquistato l’America,
l’Australia ed in tempi recenti anche l’Europa.
In Italia è sbarcato da pochi anni ma ha già
conquistato migliaia di appassionati e sta avvicinando agli sport acquatici su tavola fasce di
utenti fino ad ora scoraggiate dalla difficoltà di
imparare a cavalcare le nostre onde spesso
surfabili nelle stagioni più fredde. Il SUP è uno
sport totale si può praticare con qualsiasi condizione in mari, laghi e fiumi: in assenza di onde
permette di muoversi pagaiando e regala la
bellissima sensazione di camminare sull’acqua;
con onde anche di pochi centimetri, invece, la
grande tavola permette di surfare usando la
pagaia come timone. Il SUP può essere praticato da chiunque a qualsiasi età, è estremamente semplice ed intuitivo e mediamente i
rudimenti si imparano già alla prima uscita, è
inoltre un’attività fisica completa perché stimola contemporaneamente i maggiori distretti
muscolari ed allena l’equilibrio generale senza
traumi o bisogno di sforzi elevati, al punto che
è usato anche per lo yoga e lo stretching sull’acqua, unico requisito è il saper nuotare.
UP, ovvero lo Stand Up Paddle Surfing, è
arrivato in Italia ed ora il surf è finalmente alla portata di tutti. Le origini del SUP
(il surf in piedi sulla tavola con la pagaia n.d.r.)
sono antichissime e si perdono negli antichi miti
polinesiani ed hawaiani: solo gli antichi re potevano pagaiare in piedi sulla canoa ed al loro
passaggio i sudditi si inchinavano in segno di
rispetto. Negli anni ‘60 nelle spiagge hawaiane
alcuni surfisti erano soliti stare in piedi pagaian-
UNOMAGAZINE 20
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
O NUOVE T E N D E N Z E
Get up! Stand up & paddle!
Se la voglia di salire su una tavola
da SUP vi ha contagiato potete
provarlo a Sottomarina dove
l’Associazione LineUp vi aspetta
presso il Camping Tropical. Scrivete
a: [email protected]
UNOMAGAZINE 21
O SECONDO V O I
O SECONDO V O I
UNOClub
Emanuela Zanetti
C’è chi odia l’estate
io l’amo, anzi, l’adoro
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
Diciamo subito che chi “odia l’estate” in realtà
è una sparuta minoranza (solo il 15% delle
risposte). La maggior parte infatti (il 66%),
non solo ama questa stagione ma c’è chi
afferma, addirittura, di adorarla!
Alice Milani Modella
Mi piace molto l’estate, adoro il
caldo... il sole... il mare e la spiaggia... preferisco di gran lunga l’estate all'inverno...
Shoes designer
Walter Baldan
Odio l’estate, diceva in
una bellissima canzone,
Bruno Martino... io l’amo.
Amo il sole, t-shirt e via,
moto e mare, giornate lunghe, le cicale, le
chiacchiere notturne con un amico davanti
al bar ormai chiuso. Il silenzio delle ore più
calde, quel fiore chiuso a proteggersi che
aspetta il tramonto, per sbocciare in tutti i
suoi colori, profumi e voci di ragazzi che
prendono l’aperitivo...
Facebook
Alessandra Borsetto
L’estate è sempre stata
una bellissima stagione, per
i suoi colori, il sole, magari
luoghi ameni per villeggiature e viaggi alla scoperta
di nuove tradizioni... Oggigiorno ritengo sia
meglio rimanere a casa o nelle vicinanze,
piuttosto che imbottigliarsi nel traffico e
nelle code confusionarie e chiassose, in luoghi sovraffollati e disturbati dalla massa.
Magari è meglio viaggiare in altri periodi dell’anno, meno frequentati e rissosi.
UNOMAGAZINE 22
Facebook
Antonella Bernardi
L’estate è la stagione più
bella sintomo di libertà,
voglia di muoversi ed ha
ragione chi afferma che basta
non andare nei tipici posti di
villeggiatura o farlo in un altro momento per
godersi il sole e tutte le cose belle che ci regala
questa stagione.
Roberto Beghin UNOClub
L’estate dovrebbe durare tutto l’anno
perchè si vive di più, più liberi e spensierati a
contatto con la natura.
Stefania Miotto Artista
Amo tutte le stagioni,
ognuna ha qualcosa di particolare... i colori, i profumi
che racchiudono spesso ci
riportano indietro nel tempo
e affiorano ricordi... di tempi passati, di vita
vissuta. Ed è come scrivere un libro al quale
aggiungere un capitolo ad ogni stagione trascorsa. Auguro a tutti che questo libro non
abbia fine e sia ricco di momenti di gioia, di
sorrisi... di musica!
Moreno Breda Facebook
Assolutamente l’estate.
Estate, si impara ad
amarla fin da piccoli, quando iniziano le belle giornate,
piene di sole e di profumi.
L’aria cambia, il vento sulla
pelle ti fa stare bene, specie per chi ha la fortuna di vivere in mezzo al verde, e i pensieri
volano alle vacanze sia a quelle da vivere, che
ai ricordi di quelle già trascorse, magari al
mare in spiaggia dove la vita è tutta un
sogno... e fai di tutto per farlo durare il più
possibile... Estate, la stagione dove nascono
le compagnie e quando eri bambina era il
periodo del ritrovo con i cugini lontani, quelli che vedevi esclusivamente in questa stagione, diventando così “speciali”, perché poi
sarebbe passato tanto tempo prima di poterli rivedere. D’estate c'è sempre qualcosa di
magico, di nuovo e mai vissuto, le passeggiate e le serate trascorse nel parco a parlare di
tutto, dei viaggi e di esperienze fatte, restare
svegli fino a tardi immersi dal verde delle
foglie, da salici, ortensie, edera, ninfee, fate
e lucciole. E di giorno, quando senti il profumo di un prato appena tagliato, i pensieri
vanno nuovamente a quei giorni di quando
eri piccola, quando erano solo rincorse nei
prati con le balle di fieno che sembravano
enormi, risate, ginocchia sbucciate, litigate,
lotte, scivoloni per “un, due, tre... e liberi
tutti”, grida, canzoni storpiate, gioia sfrenata
e spensieratezza! Questa stagione apre le
porte alla fantasia! Proprio come quando, da
bambina, osservavo le nuvole bianche nel
cielo azzurro o camminavo nell’erba alta, nei
campi, tra i fiori. Mi emoziono anche adesso,
mi vedo con i piedi nella sabbia, con il mio
libro da leggere finalmente senza pause,
vedo le diverse gradazioni del colore del
mare, il sole sulla pelle, i bambini che in
spiaggia vogliono giocare, dove le alghe che
vedi nel bagnasciuga, diventano “pelo di
lupo di mare” e si assaggia per finta la nuova
ricetta di “parmigiana alla sabbia”, se chiudiamo gli occhi scopriremo che siamo capaci
anche noi!
Anita Zanatta Facebook
L’estate è bella almeno quanto l’inverno.
In estate il sole, in inverno la neve... Se hai
voglia di vivere, godi tutti i giorni delle piccole grandi cose della vita...
Facebook
Liliana Scarlassare
Anche per me l’estate è
la più bella stagione. Si sta
bene, ci si alza presto per
fare un sacco di cose e l’aria
è pulita, si fa tardi la sera seduti in giardino,
ci si vede più spesso con gli amici, insomma...
un periodo magico, peccato duri sempre
poco!
Michaela Campodall’Orto Facebook
Estate e inverno sono le migliori.
Mimi Vicentini Facebook
La stagione migliore è
quella che ti senti addosso
nel momento in cui quella
stagione stessa si presenta.
Io sono di quattro stagioni,
sicuramente sono più estate
perchè sono nata a luglio.
Claudio Casorati Facebook
Ogni stagione ha il suo
buono, certo che con le condizioni atmosferiche migliori dell’anno, una giusta
compagnia e le disponibilità
economiche si apprezza meglio delle altre, se
manca uno dei fattori se ne riparla!
Facebook
Michela Stievano
I mesi più belli dell’anno per me sono quelli di
maggio - giugno e poi settembre - ottobre, in questi
periodi ci sono i colori più
intensi in assoluto. L’estate ti porta a pensare alle ferie e questo è molto positivo per il
corpo e la mente.
(segue a pag. 26)
ESTATE SÌ
Carla Lincetto Facebook
L’estate per me è una stagione meravigliosa: posso godermi i
miei figli, che sono a casa da scuola, e da quando sono a casa dal
lavoro (sigh) posso godermela anch’io! Anche se non faccio niente di
particolare, c'è la libertà di non essere oppressi da orari e da impegni.
UNOMAGAZINE 23
O SECONDO V O I
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
O SECONDO V O I
Silvia Brigitte Benedetti Modella
Sicuramente la migliore! L’estate è vita, l’allegria…
è l’occasione per sfruttare a pieno la compagnia della
gente, le giornate e per viaggiare!
UNOMAGAZINE 24
UNOMAGAZINE 25
O SECONDO V O I
Mi piacciono tutte le stagioni, purchè vissute con
serenità.
Giornalista
Ileana Lirussi Facebook
Le estati più belle che ricordo sono quelle di quando ero bambina, quando finivamo
la scuola e avevamo davanti tre mesi di spensieratezza a correre nei prati, a giocare senza
alcun timore di niente e di nessuno... Ora
continuo ad amare l’estate con tutti i suoi
colori anche se non è più così spensierata.
Luciano Tortima Facebook
Primavera ed autunno senza alcun dubbio.
Vincenzo Stocco Insegnante
Da insegnante, estate = vacanze, ma
personalmente non ho ansia per la fine dell’anno scolastico , nè per l’inizio. Sono indifferente alle stagioni.
Giorgio Cracco Facebook
L’estate è di sicuro la miglior stagione di
sempre.
Fabio Bergamin Facebook
Se lavorassi, l’estate sarebbe la stagione migliore per un motivo molto semplice: le
VACANZE.
Katia Perin Facebook
Sono nata col caldo...
già inizio dicendo che amo
l’estate e, di sicuro, mi ci
sento protagonista, anche
se sono una miss costume
“morbida”! Però è troppo
bella l’estate: ti da energia, voglia di viver
tutta la giornata fino a notte fonda, anche
magari solo chiacchierando tra amici e il solo
veder il sole che al mattino ti sveglia... troppo bello! Un sogno ad occhi aperti che ti fa
iniziare una buona giornata. Viva l’estate,
non c’è dubbio!
Paolo Crivellin Facebook
L’estate è la stagione migliore se non la
passi a lavorare in Corso Stati Uniti a Camin.
Alessia Da Canal
Estate: né la migliore,
nè la peggiore... Ha pregi e
difetti come ogni altra stagione. Si deve soffrire il
caldo
appiccicoso
per
apprezzare il fresco di altre giornate.
Giornalista
Fabio C. Fioravanzi
Preferisco la primavera,
ma visto che “non amo” i
vestiti l’estate permette di
usarne molti meno, purchè
non ci sia afa! Altrimenti
può diventare insopportabile per molti come,
soprattutto, gli anziani che abitano in città.
Serena Casotto Facebook
L’estate per me è la stagione migliore
perchè mi dà una grande carica, mi godo le
giornate alla grande, vado anche al lavoro più
volentieri! Vorrei fosse estate tutto l’anno!
Alberto Savio Imprenditore
Essendo un fan di melone e anguria, è in assoluto
la stagione migliore dell'anno.
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
Facebook
Patrizia Gramignan
Tina Ruggeri Giornalista
Estate come tutte le altre.
Valentina Pianta Facebook
In natura esistono quattro stagioni mio nonno, che
è contadino, mi ha insegnato ad annotare i primi dodici giorni dell’anno sul calendario per regolarmi che
ogni giorno corrisponde ad un mese dell’anno. Dice inoltre: “ogni frutto ha la sua stagione”. Per me è indifferente che sia estate,
inverno, autunno, primavera... Basta star
bene e lavorare!
Rosalia Calì Facebook
La stagione più bella per me è sicuramente l`estate... sento già profumo di ferie!
ESTATE NO
Nicole Pisani Modella
Preferisco la primavera. La preferisco per i colori dei paesaggi,
per i profumi dei fiori che sbocciano, e per il calore che arriva dopo
il freddo e buio inverno.
UNOMAGAZINE 26
Eddy Rukaj Modella
Io adoro l’estate, il mio umore
è sempre felice e neanche il caldo
torrido mi infastidisce, anzi sono
super attiva per godermi completamente le lunghe giornate.
Laura Sgaravatto Facebook
Per me l’estate è un periodo in cui posso
dedicarmi ai bimbi a casa da scuola, alle
ferie se ci andiamo, all’orto da sistemare e,
quindi, evviva l’estate!
Facebook
Simonetta Fincato
La stagione migliore è
quella che sentiamo dentro,
quando siamo sereni e
pronti per affrontare questo
mondo. Non posso negare
che l’estate aiuti tantissimo a prenderci per
mano e con allegria vedere diversamente
ogni cosa... il sole... il calore... e la luce che ci
garantisce la ben nota “serotonina", l’ormone del buonumore, un vero toccasana natura-
le. La gente in questo modo si apre, chiacchera, esce all'aria aperta, gioca, si riposa (quando ci riesce) e s’innamora. Adoro l’estate.
Facebook
Elena Sofia Sorgato
E che dire dell’estate?
Bella, perché si va in vacanza (in montagna), si sta a
casa da scuola e ci si trova
molto spesso con gli amici,
la sera si esce ed è chiaro fin tardi, (esistono
anche le zanzare, ma vabbè) ma, secondo
me, molte volte è una stagione troppo calda.
Giulio Marcolin Facebook
La stagione più bella è proprio l'estate
perchè ci sono le vacanze!
Claudia Giacometti Facebook
Per me l’estate è la stagione peggiore
dell'anno! Preferisco stare a guardare scendere la neve al calduccio sotto le coperte o
davanti un caminetto!
Silvia Zanaldi Facebook
La primavera è la stagione migliore dal
mio punto di vista.
Toba Diao Studentessa
L’estate è una stagione
che ci da tanto, quindi, bisogna viverla pienamente
anche lavorando. C’è un bel
sole che ci può migliorare
l’umore e consentirci di
osservare il meglio della bellezza della gente.
UNOMAGAZINE 27
Caterina Tollin Facebook
La stagione estiva
potrebbe essere la più
amata se non ci fossero così
tante zanzare... Io, personalmente non sono un’appassionata del caldo, ma
devo riconoscere che con le lunghe giornate
di sole si asciuga tanta biancheria... e poi il
sole rigenera, ti abbronza e fa maturare i
pomodori nell’orto... hi hi hi... comunque...
W l’ESTATE!
Andrea Bonato Agente di commercio
Estate... estate... sempre e solo estate.
Per me è sinonimo di vitalità, luce energia,
adrenalina, ormoni, corsa, montagna e
tanto, tanto sesso!
(segue a pag. 30)
O SECONDO V O I
O SECONDO V O I
Eliana Lancelotto Modella
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa
Io amo l’estate... le giornate lunghe, il caldo,
il sole, i colori le canzoni estive... e l’effetto che
tutto questo fa sulle persone. Tutti sono più allegri
e con più voglia di fare! E io, personalmente, sono
metereopatica quindi per me è la stagione migliore!
UNOMAGAZINE 28
UNOMAGAZINE 29
O SECONDO V O I
O SECONDO V O I
Facebook
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa
Stefania Princy Piovan
AMI L’ESTATE?
SÌ
66%
Io adoro l’estate e guai
al mondo se non ci fosse...
non potrei vivere senza il
mio bel periodo di caldo e
sole che purtroppo è sempre
troppo corto... ma, pazienza, mi so accontentare.
Giovanna Soranzo Facebook
La stagione più bella? La primavera! La
natura che rinasce, l’occhio che si meraviglia
osservando come dal grigiore dell’inverno si
passa ai colori... partendo dalle tonalità più
fredde del giallo, fino a colori più caldi, man
mano che le giornate si allungano e le temperature aumentano... Ah, che meraviglia!
Raffaella Padovan Facebook
L’estate è vita fosse per me durerebbe
undici mesi l’anno!
NO 15%
altro 19%
Veronica Semenzato
Doriana Manfrinati Facebook
L’estate senza dubbio: sole, luce, mare,
caldo, fiori, colori... sarà che sono nata in
questa splendida stagione dell'anno.
L’estate è la miglior stagione anche per me. Il sole,
il mare è tutto più bellooooo!!!
Maria Viviana
Squatrito Facebook
Evviva l’estate, peccato
che duri troppo poco, io
detesto il freddo.
UNOClub
Susana Marques de Lima Fisioterapeuta
È la stagione migliore. Mi sento più preparata, le giornate sono più lunghe, mi ricarico con l’energia del sole e mi sento più felice. Tempo di vacanze, viaggi, feste come
Natale, Capodanno, Carnevale… (Susana ci
scrive dal Brasile n.d.r.)
Ilaria De Santis Facebook
Estate: una delle quattro stagioni che più amo. Il
sole è l’indiscusso protagonista: tutto è più semplice in
estate, anche il vestire. Il
colorito della nostra pelle
diviene più sano ed anche il nostro metabolismo ne beneficia... E poi è la stagione che
mi ha dato i natali! Io “amo l’estate” ed avrei
saputo far cambiare idea anche a Bruno
Martino (autore ed interprete della canzone
anni ‘60 “Odio l’estate” n.d.r.).
Nicola Gianni Modello
Vivo l’estate cercando
di sfruttare al meglio le
maggiori possibilità che
offre di vivere a contatto
con la natura, l’aria aperta,
il mare. Non la classifico
rispetto ad altre stagioni: ognuna offre
opportunità da cogliere.
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
Fabrizia Birello Facebook
Amo l’estate sono nata in giugno, amo
il profumo dei temporali estivi, amo tutti i
fiori che colorano i nostri giardini. Amo il
mare, le lunghe passeggiate sull’arenile! Il
sole che ci riscalda, le giornate lunghe amo
tutto dell’estate!
Katia Pivato Facebook
Mi spiace, adoro passeggiare sotto la
pioggia, mi piace il rumore delle gocce che
battono sui tetti e il vento, scanso il sole perché mi da fastidio e dopo tanti giorno di bel
tempo divento irritabile... sempre stata così
fin da giovanissima!
Facebook
Valentina Mestriner
Sara Penzo Modella
Abitando al mare per me, sicuramente, l’estate
è un bellissimo periodo. Come ogni anno non vedo
l’ora che arrivi per andare in spiaggia, stendermi al
sole, star fuori fino a tardi con gli amici. Più feste,
più divertimento e più relax!
UNOMAGAZINE 30
Adoro l’estate, praticamente rinasco! Non solo perchè le giornate si allungano,
finisce il mal tempo, c'è più
serotonina in circolo, si ha
più voglia di fare tutto, anche la solita routine.
Insomma un pieno di carica, di energia che mi
fanno vivere intensamente questi mesi.
Luca Veronese Impiegato
Il sole è vita e allegria, viva l’estate!
Diana Costa Modella
Per me l’estate è davvero la più bella stagione
dell’anno! Adoro il mare, il caldo, poter stare all’ aperto
e avvertire quel senso di spensieratezza che solo una
stagione con giornate soleggiate e lunghe può dare.
Insomma l’unico difetto è che… dovrebbe durare di più!
UNOMAGAZINE 31
EDDY Rukaj
EDDY abita a Padova ed ha 28 anni. Parlando dei suoi pregi, si definisce come una persona instancabile
e determinata, ottimista, affidabile, spiritosa e generosa; per quel che riguarda i difetti Eddy risponde
scherzosamente: «Cosa sono? Lascio giudicare agli altri… ma attenti perché sono permalosa e vendicativa!»
Insomma il carattere non le manca anche se appartiene al fantasioso e sensibile
segno dei Pesci. Alla domanda su come dovrebbe essere il suo uomo
ideale risponde sottolineando per ben tre volte che deve essere intelligente,
ma aggiungendo poi, scherzosamente, che se fosse anche bello, ricco
e simpatico lei proprio non ne farebbe un dramma! Eddy è una ragazza
con molti interessi ama ballare, leggere libri, andare in palestra ma
anche l’antica arte della cucina. Attualmente è impegnata in ben
cinque attività che la qualificano come: studentessa, indossatrice,
commessa, ballerina e fotomodella. Perciò aggiunge (e non ha
tutti i torti): «La mia aspirazione è quella di fare un unico
lavoro e non più cinque come succede ora!».
EDDY, infine, è alta 171 cm. pesa 52 kg
ed indossa la taglia 40.
UNOMAGAZINE
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa
O S P E T T A C O L I
IN VENETO E OLTRE
Parole e musica
Calendario Spettacoli Estate 2011
Giovanni Allevi
domenica 17 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola
Giovanni Allevi, stella della musica classica contemporanea italiana, sarà in concerto,
piano solo. Il nuovo live segue l’uscita del lavoro “Alien”, disco di inediti.
Biglietti da 25 a 37 euro.
James Taylor
martedì 19 luglio ore 21 Piazza San Marco - Venezia
Un gradito ritorno in Italia per un unico esclusivo concerto-evento in cui ascoltare
dal vivo i brani che l’hanno reso celebre e amato da giovani e meno giovani di tutto
il mondo. Biglietti da 48,30 a 97,75 euro.
Jamiroquai
giovedì 21 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola
oglia di ballare?
oglia di live music?
Il primo dei tre concerti italiani. Dopo cinque anni di silenzio discografico, tornano
con un nuovo lavoro“Rock Dust Light Star”, una sorta di “ritorno alle origini”,
con la voglia di riappropriarsi di un sound più live. Biglietti da 40 a 57,50 euro.
Hooverphonic special guest Mads Langer
sabato 23 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola
La band culto del trip hop europeo è in cima alle classifiche con il singolo
“Anger never dies” e sarà preceduta sul palco dal cantautore Mads Langer
(altro ammazza-classifica con “You are not alone”). Biglietto unico a 29 euro.
oglia di raffinatezza?
oglia di Victoria Club!
VICTORIA CLUB
Max Pezzali
sabato 23 luglio ore 21,30 Piazzale Vittoria - Monte Berico - Vicenza
È forse l’unico cantautore profondamente pop del panorama italiano; sapendo coniugare in maniera inconfondibile testi elaborati e sonorità di facile ascolto, “Terraferma”
è il disco che presenta composto da 11 tracce. Biglietti da 29 a 40,50 euro.
Alessandra Amoroso
mercoledì 27 luglio ore 21,30 Piazzale Vittoria - Monte Berico - Vicenza
La Amoroso è accompagnata nel tour estivo da David Pieralisi e Alessandro Magnalasche
alle chitarre, Ronny Aglietti al basso, David Pecchioli alla batteria, Roberto Bassi alle
tastiere, Pamela Scarponi e Luciana Vaona ai cori. Biglietti da 29 a 40,50 euro.
ABANO TERME (PD)
Pooh
sabato 27 agosto ore 21 Castello Marchionale - Este
Un concerto che lascerà il segno nei grandi eventi estivi della provincia padovana.
I Pooh hanno scelto la splendida cornice del Castello di Este per chiudere uno dei
tour più lungo in 45 anni di attività e successi. Biglietto unico 11,50 euro.
Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria)
Tel. 049 8665100 Cell. 334 1469601
e-mail [email protected]
sito www.victoriaclubabano.it
APERTO GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATO (DALLE 21 ALLE 02)
Jovanotti
venerdì 16 settembre ore 21,15 Arena di Verona - Verona
Un artista che è riuscito a trovare la quadratura del cerchio con testi raffinati, ritmi
coinvolgenti, a cavallo tra pop e world music ed un format live che ha ottenuto
il plauso unanime di pubblico e critica. Biglietti da 39,10 a 80,50 euro.
UNOMAGAZINE 35
O F O O D SPACE
O F O O D SPACE
La vera storia del gelato
“Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza...
Se avessi questo ogni giorno per il resto
della mia vita sarei felice” (Dustin Hoffman).
Esagerato? Direi di no: siamo di fronte ad uno dei
prodotti più graditi da grandi e piccini. Consigliato
anche come terapia: provate a nutrirvi con un brodino
caldo dopo l’asportazione delle tonsille e poi ditemi..
Dagli egizi ai romani
Gli antichi egizi erano soliti offrire ai loro
ospiti calici d’argento divisi a metà: in una
parte polpa e succo di frutta freschissimi e
nell’altra metà ghiaccio tritato. Praticamente
un sorbetto. Un ulteriore suggerimento lo si
può trarre dalla Bibbia, che sapeva essere
anche una raccolta di usi, costumi e ricette:
Isacco offrì ad Abramo latte di capra misto a
“Mangia e bevi: il sole è ardente e così puoi
rinfrescarti”.
GELATO DI ROQUEFORT E COULIS DI FRAGOLE
Re Salomone era un grande consumatore di
bevande ghiacciate ed anche Alessandro
Magno, indomito condottiero, durante le sue
campagne in India esigeva la fornitura
costante di neve da consumare mescolata a
miele e frutta.
Mettere in ammollo la colla di pesce in una ciotola di acqua fredda, portare a bollore il latte con lo zucchero e il glucosio.
Ed i Romani? Plinio il Vecchio e Quinto Fabio
Massimo divennero ulteriormente noti grazie
ad un paio di ricettine gelate, una via di
mezzo tra il sorbetto ed il gelato vero e proprio, leccornie che venivano serviti nei
"Thermopolia" disseminati lungo le strade,
sempre affollati di viandanti accaldati.
P
reparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o
pastoso mediante congelamento e
contemporanea agitazione... Vi
immaginate se al posto di “vuoi un
gelato?” esordissimo con una frase
del genere?
Le origini del gelato
Ma chi ha inventato il gelato? Una donna
ovviamente. Beh, certo. Gli uomini partivano
al mattino per andare a caccia e vuoi per il
traffico e vuoi per i leoni non c’era verso di
tornare prima di cena. Addirittura stavano
fuori l’intera settimana. E quindi alle donne
restava tutto il resto del lavoro da fare: prendersi cura della prole, difendere il villaggio,
fare attenzione affinchè il fuoco non si spegnesse, seguire l’allevamento dei piccoli animali, provvedere alle provviste e assicurare
acqua pulita e cibo sano a tutta l’allegra
tribù. Estate ed inverno, ovviamente.
Comprese le mezze stagioni. Per cui mi
immagino che in un assolato pomeriggio
estivo, magari alle pendici di qualche catena
montuosa, con l’ultimo nato al sicuro in un
marsupio, una donna, dedita alla raccolta del
cibo, ne metta un po’ in un contenitore ottenuto da una zucca essiccata. Magari dei mirtilli e un po’ di ghiaccio. Signore e signori
ecco a voi il primo gelato.
Alla fine del IX secolo gli Arabi occuparono la
Sicilia dove trovarono i nevaroli dell'Etna e le
neviere, che per secoli rappresentarono la
sola soluzione sia per il piacere dei prodotti
freddi, sia per la conservazione. Poiché con il
miele, unico dolcificante noto allora, non
sarebbe stato possibile creare una granita, è
grazie alla canna da zucchero, chiamata
“canna di Persia”, che i golosi conquistatori
rinvenirono proprio in Sicilia, che fu possibile
creare le prime granite. E grazie agli Arabi ed
al loro amore per le cose belle e a Marco
Polo, che in Cina aveva imparato a mescolare acqua e salnitro per ottenere materia
ghiacciata, i maestri pasticceri siciliani non
ebbero rivali per secoli e secoli. Venezia poi
dettava legge nel mondo: un mix invincibile.
Il gelato divenne una leccornia veneta glamour e l’Europa non seppe resistere al brivido dolce del gelato.
Direttamente dalla ricetta di Igles Corelli da “Formaggi
in Villa”, recente evento dedicato ai latticini.
INGREDIENTI
300 gr di latte crudo, 80 gr di zucchero, 20 gr di glucosio, 2 gr di colla di
pesce o agaragar, 100 gr di roquefort, 150 gr di fragole, 30 gr di zucchero
a velo, 1/4 di stecca di vaniglia.
PROCEDIMENTO
Togliere dal fuoco, unire la colla di pesce strizzata, il formaggio in dadolada e mescolare bene. Lasciar raffreddare mescolando con un cucchiaio
di legno e mettere poi a mantecare nella gelatiera (o in freezer).
Frullare le fragole con lo zucchero a velo e i semini della vaniglia, passare al colino e decorare le coppe unendo il gelato.
Coppa d’argento o cono?
Dalla coppa in argento sbalzato al business
del cono il passo è relativamente breve: un
cuoco a tempo perso di nome Ruggeri, alla
corte dei Medici, vinse un contest proponendo ricette inedite di gelato. Divenne famoso
in tutto il Granducato e quando Caterina
sposò Enrico, duca d’Orleans, volle con sé
“l’unico italiano in grado di umiliare i francesi, almeno in cucina”. Era il 1533 e sua era la
ricetta di “Ghiaccio all’acqua inzuccherata e
profumata”. Un secolo dopo Francesco
Procopio dei Coltelli, palermitano di nascita,
perfezionò “la macchina per fare il gelato”
che suo nonno, pescatore ed inventore a
tempo perso, gli lascò in eredità. Scoprì l'uso
dello zucchero al posto del miele e quello del
sale mischiato con il ghiaccio per farlo durare di più e la produzione fece un salto di qualità: aprì nel 1686 un locale, il mitico Cafè
Procope, che offriva"acque gelate" (la granita), gelati di frutta, "fiori d’anice", "fiori di
cannella" e tante altre golosità. La patente
reale, ovvero la concessione che Luigi XIV
aveva dato a Procopio rese il suo cafè il luogo
d’incontro letterario più famoso d’Europa
frequentato non solo dagli attore della
Comedie Française ma soprattutto da intellettuali, filosofi e letterati come Voltaire,
Balzac, Hugo Diderot e il dottor Guillotin,
che ricambiò con la ghigliottina. La diffusione su scala "industriale" del gelato nel
mondo partì dalla Sicilia e più precisamente
da Catania. Nel 1773 lo scozzese Patric
Brydone scriveva: "L'Etna fornisce neve e
ghiaccio non solo a tutta la Sicilia, ma anche
a Malta e a gran parte dell'Italia, creando
così un commercio molto considerevole". A
prescindere dalla verità storica di questi fatti,
l'origine italiana del gelato viene riconosciuta in gran parte del mondo (non è inusuale,
nelle gelaterie estere, vedere indicazioni
come "vero gelato italiano"). Una delle
prime rivendite commerciali di gelato italiano
risale circa al 1928 e cominciò la sua attività
a Varese: consisteva in un carretto ambulan-
CODICE DEL BUONGUSTAIO di Gualtiero Marchesi
la più vasta scelta del Nord-Est
Prenota le partecipazioni
e le bomboniere
entro Giugno
Oltre
Mille
modelli di
SOLO IN
Via Nazionale, 12 - STANGHELLA (Padova) tel. 0425 95206
UNOMAGAZINE 36
partecipazioni
vedi regolamento interno
vi sposate a
Novembre o Dicembre?
VI REGALIAMO
le partecipazioni
«Il segreto di un sorbetto riuscito sta nell’equilibrio tra il dolce e il pastoso: infatti un’insufficiente quantità di zucchero non consentirebbe al composto di montare a dovere e il
sorbetto riuscirebbe simile a una granita; d’altro canto un’eccessiva dose di zucchero lo
renderebbe stucchevole, guastando il gusto sottile della frutta. La percentuale di zucchero cambia a seconda della varietà della frutta: si può indicare la dose normale in 4 etti di
zucchero per un litro di composto a sua volta per metà da acqua e per metà da succo e
polpa passata di frutta. Riuniti gli ingredienti si lasciano macerare per circa 4 ore e poi si
lasciano montare nella gelatiera. Se non si dispone di questo semplicissimo e importantissimo elettrodomestico si può ovviare mettendo nel freezer il contenitore con il sorbetto e dal momento in cui inizia a rapprendersi mescolare ogni 10-15’ per 6/7 volte».
UNOMAGAZINE 37
te con un macchinario discendente da quello inventato dal nonno di Procopio. Tale
rivendita fu certamente la prima nel Nord
Italia a portare il gelato a un livello popolare.
Artigianale o industriale?
Ma che differenza c’è fra il gelato artigianale
e quello industriale? Il gelato artigianale,
quello vero, intendiamoci, è caratterizzato
dall'uso di materie prime fresche e rispetto a
quello industriale è un alimento prodotto fresco quasi sempre tutti i giorni, chi lo vende è
di solito lo stesso che lo produce, la distanza
tra luogo di produzione e vendita è di pochi
metri, viene consumato entro alcuni giorni,
presenta una minore quantità di grassi (610% in quello prodotto artigianalmente 812% in quello industriale) e una minore
quantità d'aria (max 35% negli artigianali,
min 70% in quelli industriali). Il gelato artigianale di frutta all'acqua, noto popolarmente come sorbetto, è il dolce estivo per eccellenza, come ci suggerisce Gualtiero Marchesi
nel suo “Codice del buongustaio” (vedi box
in pagina). L’Italia è l’unica nazione al mondo
dove il gelato artigianale copre il 55% del
mercato, grazie alla copertura capillare, la
storia, la tradizione, l’abitudine del gelato da
passeggio e la professionalità degli addetti:
un magico team per accompagnare “dolcemente” le nostre calde serate estive e i silenziosi pomeriggi d’agosto.
Anna Maria Pellegrino
www.lacucinadiqb.com
O A ST R I & DISASTRI
A ST R I & DISASTRI O
Estate tiepida, calda o bollente?
ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
ESTATE TIEPIDA
ESTATE CALDA
ESTATE BOLLENTE
ESTATE CALDA
ESTATE CALDA
ESTATE TIEPIDA
La stagione estiva porta all’Ariete
molta chiarezza di intenti. Infatti il
pianeta Mercurio sarà per gran
parte dell’estate nel segno del
Leone quindi in positivo aspetto di
trigono. La Venere nel segno del Cancro
per gran parte del mese di luglio si rivela
piuttosto ostica per le relazioni : periodo
da tenere sott’occhio quello fra il 5 e il 29
luglio, dove si consiglia di mantenere la
calma. Il mese si profila invece positivo per
il lavoro con un bel Marte in Gemelli che
rende l’Ariete attivo e gli conferisce il dono
di agire lucidamente. Dal 4 agosto Marte,
pianeta governatore del segno, si sposta
in aspetto dissonante nel polemico segno
del Cancro, per rimanerci fino al 19 settembre, quindi per tutta l’estate. Sarebbe
meglio evitare discussioni e confronti in
questo periodo. Nel periodo indicato gioverebbe a tutti gli Ariete starsene un po’ in
vacanza, anche perché un Marte in Cancro
toglie loro la consueta energia, in favore di
un accentuato nervosismo.
Oltre ad avere il favore di Giove,
che riguarda in particolar modo i
Toro della prima decade, possiamo
annunciare a tutti gli appartenenti
al segno che l’estate si profila una
stagione a due velocità alternate.
La lunga permanenza di Mercurio nel
segno del Leone e quindi in aspetto di
quadratura, indica come ai nativi non sarà
perdonata la consueta pigrizia, almeno per
quel che riguarda il settore lavorativo. Una
bella pausa ed il periodo ideale per le
vacanze si profila quello fra il 29 luglio e l’8
agosto. Poi Mercurio ritorna retrogrado in
Leone e ripresenta il conto che non è stato
pagato prima. Venere sorride ai nativi del
leone nel mese di luglio promettendo languidi incontri, ad agosto la musica cambia
ma per fine mese le cose si sistemano al
meglio, grazie anche al favore di Marte dal
segno del Cancro.
Davvero una bella estate per il
segno dei Gemelli. Un luglio grintosissimo con Marte nel segno che
promette belle realizzazioni personali e tanta voglia di affermazione. Il consiglio è comunque essere quello
di non strafare, soprattutto nel periodo
che va dal 29 luglio all’8 di agosto quando
il pianeta dominante dei Gemelli, appunto
Mercurio, si porrà in aspetto non proprio
favorevole, segnalando alcune cose che i
nativi non avevano saputo valutare precedentemente con la dovuta attenzione.
Sappiate utilizzare questo periodo per
riaggiustare il tiro e poi ripartire bene dal 9
agosto. Le questioni sentimentali sono
particolarmente favorite fra il 29 luglio ed
il 21 di agosto.
Un annuncio per i nativi del segno
del Cancro: questa estate non
avete di che lamentarvi perché le
stelle vi sono decisamente favorevoli! Quindi non attaccate la solita
solfa ma cercate di avere un atteggiamento positivo. In luglio con la
Venere nel vostro segno che si aggiunge al
sole del vostro compleanno, il clima è decisamente favorevole per tutte le questioni
affettive. In agosto il pianeta Marte viene a
farvi una visitina dal 4 al 19, cercate di
mantenere la calma. Un segno lunare
come il vostro mal sopporta l’energia
esplosiva di Marte. Potreste quindi essere
più polemici del solito e creare discussioni
inutili! Ricordatevi che siete sotto verifica
da Saturno in Bilancia, che riguarda in particolare i nati della seconda decade e quindi se tirerete troppo la corda potrebbe
anche spezzarsi!
L’estate è la stagione in cui i nativi
del segno del Leone brillano di
più! Mercurio vi appoggia sia a
luglio che ad agosto, con una
breve pausa fra il 29 luglio ed l’8
agosto quando si mette in aspetto
neutro.
Ecco quindi individuato il
momento ideale per staccare dal lavoro e
concedersi una vacanza. In agosto i Leone
saranno i protagonisti: si sa che quando il
Sole ritorna sul proprio Sole natale c’è una
grande energia per tutti coloro che sono
nati nel periodo. A questo si aggiunge il
transito di Venere nel Leone da fine luglio
fino al 21 agosto. Pertanto i nativi del
segno saranno particolarmente affascinanti e potranno vivere un clima affettivo
molto gratificante e, perchè no, con belle
conquiste in campo amoroso!
La Vergine è il segno estivo, ma fra
fine agosto e settembre troviamo
un’estate in calando, la luce obliqua che illumina in modo particolare i paesaggi facendo notare dei
particolari che prima, nella piena
stagione e col sole a picco, non si
riuscivano a vedere. Ecco descritto un
po’ il carattere vergineo, il suo gusto per i
particolari anche minimi che a volte può
diventare anche una piccola mania. Anche
la Vergine sarà interessata dal passaggio di
congiunzione di Venere al suo segno. Dal
22 agosto in poi chi ha rapporti con qualche persona del segno potrà notare un
qualche addolcimento grazie appunto alla
presenza di Venere. Begli spunti da
Mercurio che è uno dei pianeti governatori del segno, il quale dal 29 luglio all’8 agosto si porterà appunto in Vergine. Mentre
gli altri sono in vacanza quindi i nativi
potrebbero fare dei buoni affari!
ASTRI&DISASTRI
PROGRAMMA IN ONDA SU
RADIO PADOVA LA RADIO DEL VENETO
È ANCHE UN
PER
UNOMAGAZINE 38
IL PODCAST: www.radiopadova.com
UNOMAGAZINE 39
O A ST R I & DISASTRI
A ST R I & DISASTRI O
Estate tiepida, calda o bollente?
ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
ESTATE CALDA
ESTATE TIEPIDA
ESTATE CALDA
ESTATE TIEPIDA
ESTATE TIEPIDA
ESTATE BOLLENTE
La Bilancia è il segno che è interessato da un bel po’ dal transito di
Saturno in congiunzione. Un transito che mette ordine ed elimina
ciò che non è valido, mentre mantiene ciò che invece lo è. Saturno è
tornato in moto diretto ed interessa in particolare i nati della seconda decade, che
sono anche interessati dalla quadratura di
Plutone. Insomma un momento di grande
maturità per tutti i Bilancia. Mercurio in
aspetto positivo di sestile dal segno del
Leone, sia in luglio che in agosto, conferisce grande chiarezza di intenti. Ottima poi
l’energia che Marte in Gemelli fino al 3
agosto porta a tutti i nativi che si dinostreranno capaci di prendere le iniziative
necessarie per risolvere tutte le questioni
in sospeso. In agosto il clima è decisamente positivo la Venere in Leone fino al 21
garantisce una vacanza dolce.
I nati nella prima decade dello
Scorpione sentiranno un po’ l’opposizione di Giove che li metterà
di fronte ad alcune questioni che
loro, invece, continuavano a guardare di traverso. Ma l’estate con i passaggi dei pianeti in Cancro alleggerisce
parecchio il clima Scorpionico, con il trigono di Venere fino al 28 agosto e con quello di Marte dal 4 al 19 di agosto. Tradotto
significa che avremo degli Scorpione un
po’ ammorbiditi e più disponibili alla
vacanza ed all’innamoramento. Il clima
migliore per andare in ferie è decisamente
quello di luglio dove anche il Sole nel
Cancro vi rallenta un po’ e vi sollecita al
dolce far niente.
Dopo un giugno un po’ critico per
il segno del Sagittario a causa del
concentrarsi di pianeti nel segno
frontaliero dei Gemelli ecco che,
già in luglio, la situazione migliora. Vista però la permanenza di Marte nel
segno dei Gemelli fino al 3 agosto il consiglio è di non mettere in atto azioni avventate. Infatti Marte opposto al Sole può
essere indicativo di un atteggiamento
distratto e poco avveduto. In questo vi aiuterà molto Mercurio in Leone che vi farà
da guida sia in luglio che in agosto e vi
permetterà di moderare eventuali esuberanze fuori luogo. Agosto è il vostro
momento con Venere e Sole in trigono dal
segno del Leone: sarete appoggiati in tutte
le questioni sentimentali. Decisamente una
bella estate per voi!
Il mese di luglio non vi è troppo
congeniale visto che vi ritrovate il
Sole opposto dal segno del Cancro
al quale si aggiunge anche la
Venere. Una doppia opposizione
che potrebbe farvi fare i conti con
qualche questione sospesa che
non avete ancora voluto affrontare. Per esempio chi è in coppia e va in
vacanza con una partner con cui non va
molto d’accordo potrebbe ritrovarsi a
dover gestire una situazione piuttosto
complicata per aver sottovalutato la cosa
prima di partire. Le soluzioni potrebbero
arrivare con Mercurio in Vergine fra il 29
luglio e l’8 agosto periodo in cui sarete
particolarmente lucidi e dove le comunicazioni scorreranno fluide. In seguito l’ingresso di Marte in Cancro dal 4 agosto e
per tutto il mese promette mare molto
mosso nella vostra vita!
Il susseguirsi di pianeti nel segno
del Leone vi mette di fronte ad
alcuni impegni e responsabilità
che forse avevate trascurato. In
particolare Mercurio opposto fino
al 28 luglio e poi dal 9 agosto vi
indica come dovreste cambiare il
vostro punto di vista su alcune
questioni, su cui avete una visione
un po’ cristallizzata e ormai superata. In questo sarete ben aiutati dal trigono di Marte dal segno dei Gemelli per
quasi tutto luglio, che vi darà le energie
necessarie per compiere le migliori azioni
possibili. In agosto se potete riposatevi, il
cielo astrologico e in particolare la Venere
opposta vi suggeriscono il carpe diem e
non troppi impegni.
I pianeti in Gemelli vi hanno infastidito parecchio ma luglio si profila in netto miglioramento. Una
bella Venere nel segno del Cancro
in aspetto di trigono al vostro Sole
potrebbe essere capace di portarvi qualche novità affettiva piacevole. Marte rimane in Gemelli per tutto
il mese di luglio e vi invita ad essere precisi nei vostri impegni e soprattutto a non
concedervi distrazioni. In agosto Marte in
Cancro vi restituirà una rinnovata voglia di
fare e, a differenza degli altri che poltriscono in vacanza, potreste ritrovarvi a lavorare su qualche nuovo progetto con grande
energia. Approfittatene visto che a settembre i pianeti si allineano nel segno della
Vergine e vi rallentano e stressano un po’.
Testi a cura di Margherita Maschio
www.unomagazine.com
Siamo anche su
MINI GUIDA AL REGALO DI NATALE
SECONDO IL SEGNO ASTROLOGICO
UNOMAGAZINE 40
Facebook alla pagina UNO Magazine
UNOMAGAZINE 41
O SONDAGGIO
O SONDAGGIO
dendosi conto della vita che ti scivola tra le
dita, del tempo che avresti ancora e delle
cose che non hai mai fatto e di rimpiangerle.
La mia paura, invece, è quella di smettere di
sognare, di avere dei progetti, di diventare
conforme, di perdere dinamicità, tono d’anima e di cervello, di perdere la fame che ho di
emozioni e di conoscenza.
Alessandra Borsetto Facebook
Beh... la paura, oggi come oggi, più diffusa è sicuramente, quella dell’altro. Degli
altri esseri umani. Anch’io cerco di difendermi e di resistere come posso, in una società
dove ciò che conta è il proprio unico piacere
e interesse.
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
Anita Zanatta Facebook
La paura più grande è di non essere più
al sicuro... Non sai mai dove può accadere.
Se sono da sola, ho paura e basta, mi guardo
le spalle, sto attenta agli sguardi. È brutto
non poter più vivere in maniera spensierata...
Fabio C. Fioravanzi Giornalista
Credo che la paura, per nulla immaginaria, che ha la maggior prte della gente,
sia quella di perdere il lavoro, di non avere
più di che vivere. La mia? Vedere soffrire chi
amo.
Moreno Breda Facebook
Secondo me la paura più diffusa al giorno d’oggi è la paura di esser diversi dagli
altri e quindi sentirsi esclusi... non solo nei
ragazzi di 15 anni, ma anche nelle persone di
40. Mi sembra che molte persone cerchino di
assomigliarsi per far parte di qualcosa o,
almeno, per non sentirsi escluse.
Nicole Pisani Modella
La paura al giorno d’oggi cambia da persona a persona, può essere di varia origine
e natura, la più frequente è quella di non riuscire ad ottenere una valida posizione nella
società per quanto riguarda il lavoro. Un’altra paura frequente è l’infelicità e l’insoddisfazione, io credo di non avere paure di questo genere. Infine una paura reale odierna è
quella causata dai tanti conflitti civili che possano innescare varie guerre nel mondo.
Facebook
Francesca Andreotti
Le paure dei veneti al giorno d’oggi
Elisabetta ci scrive: “la paura d’oggi è la paura del domani”. Ed è lo stesso
pensiero di circa un lettore su tre. La classica “paura di morire” perciò è, sorprendentemente, al secondo posto preceduta proprio dalla paura per l’incertezza economica in corso.
Claudio Casorati Facebook
Credo la paura più diffusa, sebbene non
identificata, sia la paura del futuro, la possibilità di perdere privilegi e diritti acquisiti per
un senso di instabilità latente che credo condividiamo tutti, molti punti di riferimento
sono diventati evanescenti, si fatica a trovarne di nuovi, da cui spesso la vita “carpe
diem”, il ritorno della cicala rispetto alla formica. La mia personale, per questioni di età,
è ugualmente quella nel futuro, ma con specifico riferimento alla salute, quando ci
penso mi viene in mente che tutti hanno le
loro magagne, quando arriveranno le mie?
Patrizia Gramignan Facebook
A mio parere non esiste un’unica paura,
siamo bombardati da notizie spiacevoli e
degradanti per l’uomo. La guerra in Libia, l’invasione dei profughi, le torture sugli animali...
La mia paura, se così si deve chiamare, è pro-
UNOMAGAZINE 42
prio che non siamo più in grado di controllare
impulsi violenti, mi sento come il prigioniero
del “Miglio Verde”, sono stanca, tanto stanca,
ma sopratutto odio profondamente chi fa del
male a bambini ed animali, sono essere
abbietti, vigliacchi e non meritano il dono del
libero arbitrio che ci è stato concesso!
Mimi Vicentini Facebook
La paura di morire credo sia quella più
diffusa in assoluto, di morire lentamente ren-
La paura di non “farcela”, credo sia uno stato
d’animo che accomuna tutti
noi, a prescindere dall’età.
Siamo esaminati ogni giorno
della nostra vita, c’è sempre qualcuno che ci
giudica che ci premia e che ci punisce. Il
nostro compito è quello di assolvere a tutti
gli impegni che ci vengono imposti, (forse
questo è il mio caso) e la paura, a volte,
diventa angoscia e insonnia... Terrore di
Equitalia.
Katia Perin Facebook
Forse, a parer mio, la paura più grande
in questo momento è il fatto di aver paura a
restar soli, per cui molte persone, invece di
dir realmente ciò che si ha nel cuore,
nasconde la cosa, facendo finta di niente.
Non è il mio caso, ma ho visto e continuo a
veder situazioni che non sarebbero sostenibili, ma la paura di trovarsi il giorno dopo da
soli, induce a falsare le situazioni personali,
portando poi il tutto ad un totale disastro
della propria vita: che di conseguenza non
migliora quella di chi ti accompagna. È normale aver un pensiero verso il futuro, chi non
ce l’ha? ... Ma rispetto per la vita deve esser
per se stessi e per chi ti circonda, è un fatto
naturale, si nasce, si cresce, si muore... ma di
sicuro io credo che viver ogni giorno al massimo sapendo di potersi guardare allo specchio, e saper che ciò che senti battere dentro
di te è il tuo cuore, che batte ardentemente
per la vita e i suoi protagonisti, non può che
dar il coraggio di dir “andiamo avanti... sempre”. Anche perchè nel poi, ci sarà sempre
qualcuno che non ci sarà più, quindi godiamo di ogni istante prezioso e siamone felici e
compiaciuti di aver momenti così.
Eddy Rukaj Modella
La paura più grande è
soggettiva per ogni individuo, ognuno di noi si prefigge degli obiettivi e delle
finalità, il non riuscire a
raggiungerli crea uno stato
di paura interiore. La paura immaginaria è
oggi la previsione della fine del mondo. Le
mie paure sono maggiormente legate alla
salute dei miei cari e che il mondo non si
continui a distruggere con tutte queste guerre senza vinti ne vincitori, che riportano
l’umanità allo stato primitivo.
Michaela Campodall’Orto Facebook
Direi l’omofobia, non ci si fida più del
prossimo.
Carla Lincetto Facebook
La paura più diffusa al giorno d’oggi
secondo me sono i vari virus/batteri che si
“nascondono” nei vari prodotti alimentari
con le relative, nefaste, conseguenze. Basta
vedere l’isteria che si scatena ogni volta che i
media comunicano avvenimenti del genere.
Personalmente la mia paura più grande è
invecchiare male con qualche malattia invalidante. No, ne ho proprio il terrore!
Luciano Tortima Facebook
La solitudine particolarmente se aggravata da condizioni di salute, precarie.
Ileana Lirussi Facebook
La mia paura più grande è quella che riguarda il futuro dei nostri
figli, il lavoro, la loro vita personale. Credo
sia la paura che riguarda la maggioranza
delle persone, poi, per quanto mi riguarda
anche la solitudine, la possibilità di essere
dipendente da altri a causa di qualche malattia in vecchiaia...
Fabrizia Birello Facebook
Io penso che la paura più diffusa in questi giorni sia la guerra. La mia è invece quella che possa accadere del male ai miei figli.
UNOMAGAZINE 43
Liliana Scarlassare Facebook
Credo che la paura per molti sia la perdita del lavoro e lo è anche per me, oltre alla
mia personale paura che succeda qualcosa ai
miei famigliari.
Katia Pivato Facebook
A mio avviso la paura
più diffusa ma meno manifestata è quella che succeda
qualcosa di brutto ai tuoi
figli. Io per prima non lo
dico, mi godo ogni momento e lascio che mia figlia sia libera (adeguatamente alla sua età) ma niente mi spaventa di
più di pensare alla mia vita senza di lei.
Elisabetta Zullato Facebook
La paura secondo me più diffusa e purtroppo reale è quella di non sapere cosa
succederà domani... Oggi hai il lavoro, riesci ad arrivare bene o male a fine mese... e
domani? Per me invece la paura più grande
e di non riuscire a dare ai miei figli quello di
cui avranno bisogno.
Imprenditrice
Valentina Asin
... Niente paura,
niente paura, niente
paura ci pensa la vita mi
hanno detto così Niente
paura, niente paura, niente paura si vede la
luna perfino da qui... (ringraziamo Ligabue
per la collaborazione n.d.r.)
Vincenzo Stocco Insegnante
Si può aver paura se si ha qualcosa da
perdere, di materiale o immateriale; purtroppo, molti, nelle ultime generazioni,
fanno fatica ad essere in questa condizione
e quindi anche ad aver paura... c’è da aver
paura del prolungarsi di questo momento. Io
temo solo il dolore fisico.
Fabio Bergamin Facebook
Dal 15 gennaio 2010 sono a casa dal
lavoro per il fallimento dell’azienda per cui
lavoravo. Se non trovo lavoro a breve, ho la
paura reale di non saper dove andare a vivere.
Nicola Todeschini Avvocato
Ammalarsi.
Alberto Savio Imprenditore
Ne dico due: la paura della solitudine e
quella di finire in miseria. Forse le più diffuse tra i miei coetanei. La mia: le malattie.
Serena Casotto Facebook
Sono una persona molto ottimista pertanto non ho molte paure, fortunatamente
cerco di vedere sempre il lato positivo in ogni
cosa!
Luca Veronese Impiegato
Paura più diffusa: una malattia e l’instabilità economica personale, la solitudine.
O SONDAGGIO
O SONDAGGIO
Nicola Gianni Modello
Michela Stievano Facebook
... Secondo me la paura più diffusa è
quella di invecchiare, di voler essere sempre
in formissima a tutti i costi anche esagerando, cominciando dalla chirurgia estetica,
essere sempre al centro dell’attenzione su
tutto e su tutti, l’immagine di noi stessi nella
società sottovalutando altre qualità più
importanti che vengono trascurate dalla
superficialità.
Credo che la paura più diffusa al giorno d’oggi sia
quella della solitudine. Viviamo in un contesto sempre più
legato alla socialità: la solitudine non è contemplata, è vista
con sospetto e disprezzo. Personalmente risponderei che
quello che mi fa paura ora sia il non riuscire ad esprimermi:
mi spaventa l’idea di non mettere a frutto le mie peculiarità.
Diana Rata Studentessa
Il timore più grande
delle persone, secondo il
mio parere, è quello di non
riuscire ad arrivare a fine
mese. Il denaro e il lavoro,
quindi, rappresentano le
paure più significative ed incisive sulla vita
quotidiana della maggior parte di noi.
Alessia Da Canal Giornalista
L’incertezza economica. Nell’immediato
e per il futuro. La mia paura è invece legata
al tempo che passa e ai condizionali, alle idee
e ai desideri che non riesco a concretizzare.
Tina Ruggeri Giornalista
Restare senza soldi.
Walter Baldan Shoes designer
Tanti diranno mille cose, ma secondo
me, l’unica paura assoluta per un essere
vivente dotato di intelligenza è di ammalarsi e morire... Ma questo ancestralmente: ciò
spiega le invenzioni della fede, della promessa di un aldilà, il tutto per esorcizzare “La
Fine”, alla quale non vogliamo rassegnarci.
La morte, soprattutto lenta da malattia, è la
paura delle paure. Il resto sono vicissitudini
umane, portatrici di paure, dolori, felicità e
quant’altro.
Paolo Crivellin Facebook
La paura di andare da Baessato senza
Porsche, e che le ragazze se ne accorgano.
La mia paura che esploda il motore della mia
Panda del ‘97 nei giorni più caldi.
Francesca Andreotti Facebook
@Paolo Crivellin sei fortissimo, realista,
intelligente e acuto... ai miei tempi si diceva:
“meglio ridere in una 500 che piangere in
una Mercedes!”.
Valentina Pianta Facebook
Per PAURA s’intende il turbamento emotivo misto a preoccupazione per qualcosa di
reale o immaginario che è o sembra, atto a
produrre gravi danni o a costituire un pericolo. La paura più reale oggi sembra proprio
essere il non essere all’altezza della situazione. Perchè l’uomo ha paura di corteggiare
una donna vera? L’uomo non è più Cavaliere
ma pensa di risolvere tutto con una macchina. Certo si risolvono molte cose con una
macchina ma dipende per andare dove e a
fare cosa?
UNOMAGAZINE 44
UNOMAGAZINE 45
Facebook
Matteo Morosinotto
La PAURA, non considerando quella proveniente
da stati di scompenso biologico (ad esempio: lo stare
male causato dagli sbalzi
d’aria inconsciamente provoca la paura di
volare ed altre paure del genere), secondo
me è la consapevolezza dell’impossibilità di
comprendere, di capire qualcosa (l’esempio
più evidente è il buio che cela ai nostri occhi
quello che c’è dietro di esso). Come tale essa
è legata soggettivamente a noi che siamo
anche il prodotto della nostra storia, cultura
e sopratutto della società attuale. Quindi al
giorno d’oggi, come in passato abbiamo
paura del non conoscibile. Attualmente è il
futuro l’incognita che più cruccia le persone.
Ovviamente tutto ciò è legato alla crisi economica reale o immaginaria/costruita ad hoc
che attanaglia il mondo. La mia paura, non
diversamente dagli altri, è appunto l’avvenire
in primis personale e più in generale del
nostro futuro vivere/convivere su basi di reale
progresso a 360°.
Veronica Semenzato UNOClub
La paura più grande? Penso sia la solitudine! Molti hanno paura della vita affrontata da soli. Personalmente avrei paura non di
stare da sola ma di perdere le persone che
amo in particolare mio marito.
Toba Diao Studentessa
La paura di non arrivare ad una realizzazione personale soddisfacente. La mia
paura più grande è di essere giudicata e di
non essere capita.
Laura Sgaravatto Facebook
La paura per me è questa società avendo due figli piccoli quando cresceranno c’è
paura di brutte compagnie di droga di velocità eccetera.
Claudia Giacometti Facebook
Credo che la paura più diffusa per i giovani sia il “non apparire”, non riuscire ad
essere sempre al centro dell’attenzione e per
gli adulti l’instabilita economica/lavorativa. La
mia paura: un futuro troppo incerto!
Rosalia Calì Facebook
La mia paura e penso
quella di tutti i genitori e di
non riuscire a dare un futuro ai nostri figli... Noi finora
siamo andati avanti ma le
cose vedo che vanno sempre peggio. Cosa faranno i nostri figli?
Simonetta Fincato Facebook
La paura degli uomini è la paura di non
essere amati ma, soprattutto, il non saper
amare... L’amore fa superare ogni difficoltà
di qualsiasi genere, di qualsiasi natura.
L’assenza porta all’orgoglio, all’indifferenza,
all’egoismo... al nulla. Il donare se stessi è la
forma d’amore più grande in assoluto. La
mia paura... è smettere di crederci!
Georg Samuel UNOClub
Problemi. È importante per il mediuomo
stare comodo tra le quattro mura di casa, ed
affrontare un problema significa rischiare di
perdere questo caos ordinato. Avarizia e
Fame, tanto per citarne due. Mentre io... ho
paura dei problemi.
Elena Sofia Sorgato Facebook
Secondo me la gente ha timore di non
essere accettata per quello che è, tutte queste “maschere” comportamentali che la
gente usa nel rapportarsi con gli altri, le ripetute sedute dall’estetista, gli interventi di chirurgia plastica... Poi, una delle mie paure
oltre ad essere rifiutata per la mia spontaneità è quella dell’esprimere sentimenti.
Giulio Marcolin Facebook
La mia paura è quella
di non riuscire a realizzare i
miei sogni per motivi esterni
provenienti da questa società e credo sia quella un po’
di tutti.
Caterina Tollin Facebook
Penso che le REALI paure al giorno
d’oggi siano più di una, il non essere in
piena salute, di trovarti dall’oggi al domani
senza lavoro, essere sommersi dalla spazzatura. La paura IMMAGINARIA collettiva
O SONDAGGIO
penso sia di non poter invecchiare dignitosamente. La mia paura di non riuscire a salvarmi da tutto questo... Ma per adesso sorrido
asciugo la fronte e vado avanti...
Mara Casotto Facebook
La “CLESSIDRA” ... ecco di cosa abbiamo paura, il tempo che scorre, non si accettano le rughe i capelli bianchi e qualche
chilo in più. Vorremmo l’eterna giovinezza,
vorremmo essere sempre sulla cresta dell’onda, la paura di perdere quell’attimo di gloria
la paura di scendere dal piedistallo ed essere
dimenticati. Credo che nella nostra vita non
ci sia una sola clessidra ma ce ne siano tante
l’importante è capire quella giusta da capovolgere… Ogni momento della vita ha il suo
“tempo e le sue paure”.
Serena Casotto Facebook
Sono una persona
molto ottimista pertanto
non ho molte paure fortunatamente cerco di vedere
sempre il lato positivo in
ogni cosa!
Paura della crisi/di perdere il lavoro/del futuro/di finire in miseria
Paura della morte /della malattia/di non essere autosufficienti
Paura che accada qualcosa ai propri cari
Paura di invecchiare/del tempo che passa/sindrome della “clessidra”
Paura della solitudine
Paura di venir esclusi dagli altri/di non essere all’altezza
Paura dell’altro/dell’insicurezza sociale
Paure varie non altrove classificabili
Roberto Beghin UNOClub
La paura d’oggi secondo me è l’incertezza economica.
Stefania Princy Piovan Facebook
La paura più diffusa al mondo in questo
momento credo sia l’incognita sul futuro,
dato che ormai viviamo in totale programmazione della nostra vita, il fatto di non
saper controllare ancora gli eventi futuri
manda in panico la maggior parte delle persone (e per fortuna che ancora non si può
programmare il futuro, altrimenti sai che
noia!). Personalmente non ho grandi paure
che mi angosciano a parte il sapere che
prima o poi si deve fare i conti con la perdita
di persone care...
Facebook
Raffaella Padovan
Io lavoro in uno studio
medico e posso dire che il
90% delle persone oggi
LA PAURA D’OGGI È LA PAURA DEL DOMANI
Elisabetta Pobbe UNOClub La paura d’oggi è la paura del domani, perchè per la maggior parte dei giovani che hanno fatto tanti
sacrifici per avere una laurea, purtroppo il lavoro non salta fuori e non riescono a spenderla al meglio, ma soprattutto non si sentono appagati professionalmente. Oggi tutti i datori di lavoro dicono che c’è la crisi, che non abbiamo abbastanza esperienza o che ne abbiamo troppa, oppure che abbiamo troppa buona volontà e troppa educazione ma, nonostante questo, ci licenziano e ci fanno sentire un numero e basta.
Andando nei locali, nelle pizzerie però, nonostante la crisi le trovi sempre strapiene di gente... Allora ti domandi: ma c’è veramente questa crisi
o sono semplicemente scuse inutili, dietro cui nascondersi per continuare a fare contratti a termine o a progetto che creano in tutti noi giovani la paura della precarietà a vita, l’insicurezza e la paura di non potersi mai costruire una famiglia. Si aspetta dunque per avere dei
figli, ma chissà se per noi esisterà un giorno, ancora la possibilità di un lavoro stabile, il tempo indeterminato per noi è un miraggio e,
intanto, la paura del domani cresce sempre di più perchè sei consapevole di essere disoccupato da quasi 24 mesi... e sei consapevole di
avere un bagaglio di competenze che però nessuno ti permette di mettere a frutto....
UNOMAGAZINE 46
38
26,8 %
11,7 %
10,5 %
9,5 %
7,2 %
7,1 %
5,9 %
21,3 %
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
O SONDAGGIO
UNOMAGAZINE 47
ISU
M
DA
U
A
AS
LA C
RA
O SONDAGGIO
20 A NI... È
N
S
teme la malattia vista in ogni sua sfacettatura, vive nell’ansia che questa possa arrivare
come un fulmine a ciel sereno. Non metto in
dubbio che possa far paura e non dico di
esserne esclusa ma bisogna imparare ad
affrontare ed aspettarsi tutto e magari
godersi ciò che si ha quando lo si ha...
Pietro Casetta Giornalista
Potrei rispondere che la
paura più diffusa è quella
del terrorismo islamico, ma
in Italia non c’è ancora stato
nessun attentato. Potrei
quindi passare al pericolo sanitario, per
esempio all’escherichia coli, ma fino a questo
momento non c’è stato nessun caso neppure di questo (lo stesso con l’aviaria e con la
Mucca Pazza, a quanto mi risulta). Vuoi
vedere che l’unica paura che abbiamo è
quella di ammettere che viviamo in un Paese
di cui conosciamo solo i difetti e non i pregi?
Alludo ad un’intelligence che tutela dal pericolo islamico e ad un sistema capillare di controlli sanitari preventivi.
Maria Viviana Squatrito Facebook
Io credo che la paura peggiore, sia la
malattia... il non essere più autosufficienti.
Giovanna Soranzo Facebook
Credo che la paura della “clessidra” o
della morte sia la paura più grande... da cui
poi derivano altre paure. Come la paura di
non avere il controllo delle cose (siamo tutti
organizzati e programmati fin dalle elementari ormai), la paura di non essere all’altezza
di tutto (dobbiamo sempre essere vincenti,
quasi dei supereoi!), la paura di affrontare le
difficoltà (siccome siamo superorganizzati,
non c’è più spazio per l’imprevisto e quando,
inevitabilmente, l’imprevisto accade, andiamo “fuori di testa”).
Silvia Zanaldi Facebook
Anch’io penso sia la
“clessidra” anche se credo
che dietro ci sia la paura
della fine di tutto, cioè la
morte.
Stefania Miotto Artista
A proposito di paura riporto un pensiero
letto pochi giorni fa di Rita Levi Montalcini.
Credo faccia riflettere e infonda coraggio a
tutti. «Il messaggio che invio, e credo anche
più importante di quello scientifico, è di
affrontare la vita con totale disinteresse alla
propria persona, e con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda, sia quello
inanimato che quello dei viventi. Questo,
ritengo, è stato il mio unico merito. Io dico ai
giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli
altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete
niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura,
con totale indifferenza alla mia persona». Le
mie paure? Tante e quotidiane... ma nel mio
caso mi dico “canta che ti passa” e come per
magia spesso la paura se ne va portata via
dalle note e regalata all’universo che la
disperde e la trasforma in energia.
Silvia Brigitte Benedetti Modella
Per quello che vedo, al giorno d’oggi,
un argomento tabù, che angoscia e spaventa è la “solitudine”… che in realtà appartie-
ne più al nostro mondo
interno.
Personalmente
credo che a volte, invece,
essa sia una buona occasione per entrare in contatto
con noi stessi e imparare a
conoscerci… e perché no?! A maturare! I
viaggi più emozionanti sono quelli che ho
fatto da sola con belle canzoni nell’ipod. La
mia paura più grande è in realtà una sfida
con me stessa: qualunque lavoro finirò per
fare voglio essere soddisfatta, sapere di non
PAURE REALI
PAURE IMMAGINARIE
Paura della crisi, di perdere il lavoro o il
benessere. Paura di un futuro su cui si stagliano le minacce di una catastrofe climatica,
del terrorismo, della guerra. Paura del diverso, dell’immigrazione, della criminalità diffusa. Paura di malattie contro le quali la medicina non può nulla, paura di un Dio giudice
inflessibile, paura di una morte non placata
dal senso religioso. In una società complessa
Vittorino Andreoli “Le nostre paure”
e incerta come quella in cui viviamo, oltre
Rizzoli editore, collana Saggi Italiani.
alle paure legate a minacce concrete esistono
le paure dell’immaginario, prodotte da ciascuno con le sembianze di demoni, che spaventano e limitano ancor più dei pericoli reali. L’immaginario e i fantasmi che crea, il
cui ruolo viene troppo spesso sottovalutato, assumono un peso sempre maggiore nella
vita quotidiana, privando la paura della sua funzione di meccanismo di difesa per trasformarla in un nemico che ci si rivolta contro. Proprio alla paura, questo nodo cruciale nell’esistenza dell’uomo moderno, è dedicato questo saggio di Vittorino Andreoli,
ormai da decenni incontestato esperto dei segreti della mente. Distinguendo tra mondo
esteriore e mondo interiore, Andreoli spiega infatti come sia quest’ultimo a condizionare maggiormente l’individuo: solo confrontandosi a fondo con “l’universo dentro di noi”
è possibile imparare a conoscere le angosce che ci rubano la vita, per cercare di esorcizzarle e sconfiggerle. L’io deve tener conto di due mondi: quello dentro e quello fuori
di noi. E, secondo l’autore, quello che ci condiziona maggiormente è quello dentro di
noi. Prendendo le distanze dall’idea darwiniana secondo cui l’io si adatta alla natura,
Andreoli dipana quindi un’indagine sulla condizione umana e sui fantasmi che popolano il nostro mondo interiore.
Vittorino Andreoli (Verona, 1940) è uno psichiatra e scrittore italiano.
Nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia
all’Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la
guida del Prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso
l’Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, dedicandosi interamente all’encefalo ed in particolare alla correlazione tra neurobiologia
e comportamento animale e umano. Dopo essersi laureato lavora in
Inghilterra all’Università di Cambridge e successivamente negli Stati
Uniti. In questo periodo è assistente all'Istituto di Farmacologia dell’Università di
Milano, dove si rivolge alla ricerca neuropsicofarmacologica. Il comportamento dell’uomo e la follia diventano ben presto il fulcro dei suoi interessi e ciò determina una
svolta nel suo impegno verso la neurologia e successivamente la psichiatria, discipline
di cui diventa specialista. Lavora alla Harvard University col Prof. S.S.Kety, con un’impostazione psichiatrica che sembra permettere l’integrazione tra interessi biologici sperimentali e clinica. (Fonte: Wikipedia)
UNOMAGAZINE 49
i
i
e
a
a
a
o
i
e
.
O SONDAGGIO
aver rinunciato ai miei sogni, insomma provare il tutto e per tutto magari faticando per
i primi 10 - 15 anni!
Valentina Mestriner Facebook
Credo la paura più diffusa sia il senso
d'instabilità personale,l'impossibilità di poter
programmare un futuro dovuto alla crisi
lavorativa attuale. Rientrando nella categoria
dei precari, è non solo una paura , ma un
malessere interiore. Non riuscire ad arrivare
serenamente a fine mese è una paura e un
problema concreto di molti, troppi...
Ritengo, inoltre, sia molto diffusa la xenofobia e il senso di smarrimento in una società
che si svuota di valori, specie per chi ha
figli...a questa si aggiunge la paura d'invecchiare e di restare soli; scomparsa la famiglia
patriarcale e certi valori ad essa legata (sostegno, supporto materiale, rispetto per gli
anziani come il capofamiglia, ormai estromesso e relegato altrove con la propria
badante) come possiamo esser sereni?
Rina Spiridova Stilista
Gentile Redazione, mi
chiamo Rina, sono di origine russa, sto lavorando
sulla creazione della propria linea di gioielli.
Rispondo volentieri alle vostre domande,
sperando di aiutare qualcuno che si trova in
difficoltà e non trova la via di uscita dalla
crisi. La paura ha sede nell’anima. Ed è nutrita dall’immaginazione. Immaginiamo il frigo
vuoto, i grattacieli perforati dagli aeri, la
morte della parruchiera preferita... La paura
ci porta lì dove non vogliamo trovarci: la
paura di fallire ci impedisce di lanciare la pro-
Se la paura diventa PANICO
Serenella Salomoni psicologa e psicoterapeuta ci parla di
quando la paura diventa una manifestazione patologica che
limita gravemente la vita di alcune persone e ci spiega
come affrontare e curare l’attacco di panico.
Qual è la corretta definizione psicologica di coraggio e paura? Possiamo inoltre dire se è
davvero sempre auspicabile avere coraggio e, invece, sempre da condannare la paura?
SERENELLA SALOMONI «Qualche volta il coraggio rasenta l’incoscienza, quindi noi diciamo
che quella persona è coraggiosa perché ha fatto delle cose che noi non saremmo in grado
di fare. Siamo sempre noi stessi la pietra di paragone e quindi la misura del coraggio. Ma
quello che, per una persona è un atto coraggioso, può non esserlo per un’altra. Quindi che
cos’è il coraggio? È qualcosa che noi mettiamo come punto di riferimento a quelle che sono
le nostre paure».
La paura quindi ci aiuta ad evitare i guai?
SERENELLA SALOMONI «Certo la paura ci serve. Paura ed ansia sono quelle sensazioni che ci
dicono di non fare una certa cosa perché è pericolosa. Sia l’ansia che la paura sono delle
spinte di vita».
Come si manifestano gli attacchi di panico?
SERENELLA SALOMONI «Nel manuale dei disturbi mentali ci sono dei punti fissi dove vengono
identificati i sintomi, ma va detto che questi sintomi devono essere reiterati nel tempo.
Devono quindi ripetersi per almeno 6/12 mesi per essere classificati come attacchi di panico. Ho avuto modo di osservare manifestazioni contenute, come altre molto più forti di persone, ad esempio, che smettevano, letteralmente, di uscire di casa Tutti questi sono atteggiamenti determinati dall’attacco di panico che diventano molto invalidanti per la vita lavorativa e familiare. Ci sono poi sintomi fisici veri e propri, come sudorazione, tachicardia,
sensazione di svenimento, paura di morte imminente; tutte manifestazioni che servono ad
identificare l’attacco di panico. C’è chi nasconde gli attacchi di panico e riesce a non rivelarli a chi sta loro intorno, compresi i familiari. Si tratta di chi ha semplicemente paura di
fare un certo tipo di percorso, come paura di entrare nelle botole di ingresso delle banche
oppure di entrare nelle galleria in autostrada o in ascensore. Queste sono cose sì invalidanti ma di facile gestione in quanto basta evitare la fonte della paura. Così facendo però, evitando ad esempio l’ascensore ed andando a piedi per le scale, non fanno altro che difendersi aumentando il problema che invece va affrontato».
Possiamo dare dei consigli a chi soffre di attacchi di panico o a chi vive loro accanto?
SERENELLA SALOMONI «In particolare chi vive vicino a una persona che soffre di attacchi di
panico, dovrebbe spingerlo il più possibile a rivolgersi ad una persona che lo può curare.
Più si assecondano le paure di queste persone e peggio è. Vanno invece stimolati a trovare una cura. Si devono quindi rivolgere a un professionista che può essere lo psicoterapeuta, lo psichiatra, a seconda della gravità che li porteranno a fare tutto un percorso che, da
un lato può prevedere l’impiego di psicofarmaci ma, dall’altro, può prevedere soltanto una
buona psicoterapia comportamentale».
UNOMAGAZINE 50
pria impresa, la paura di soffrire ci isola nella
solitudine. ”Guardando il Diavolo in faccia”
possiamo trovare la radice della paura, trovare il nostro punto debole, rinforzarci e vivere
la vita come meritiamo: una vita piena di
soddisfazioni. Bisogna concentraci sulla soluzione dei problemi, non sulle paure! Vi auguro l’inspirazione e la forza di usare con la saggezza il potere della Parola: plasmare i pensieri dei vostri lettori nel modo creativo, per il
bene di ogni individuo e del vostro meraviglioso paese.
Diana Costa Modella
A mio parere la paura più sentita
attualmente è un‘eccessiva preoccupazione
per il futuro e quindi il conseguente forte
timore di non poter o non saper fronteggiare i problemi quotidiani, come le responsabilità sul lavoro, nella famiglia e nelle relazione
con gli altri… Anche e soprattutto quelle
amorose. Il senso di inadeguatezza su tantissimi campi della vita è ciò che rende ansiose
le persone, ciò che provoca insicurezza, il
motivo per il quale molte relazioni finiscono.
Certo, la vita è sempre più frenetica, piena di
impegni, scelte, opportunità da valutare e
tutto porta ad uno stress sempre più avvertibile in chiunque ma un po’ siamo cambiati
anche noi… Le responsabilità, quel pizzico di
saggezza che talvolta potrebbe farci fare
scelte più ragionevoli… l’abbiamo messa un
po’ da parte. Si vuole provare tutto e prima
possibile senza pensare alle conseguenze, ci
si lascia in balìa delle onde senza pensare al
domani. Anch’io avverto queste sensazioni
ma se dovessi con una frase descrivere la mia
paura più grande direi che è quella di non
avere punti fermi nella mia vita, un crollo di
certezze, l’allontamento di persone che me
le danno a causa di qualche mia scelta sbagliata.
Andrea Bonato Agente di Commercio
La paura è un lato umano di noi stessi ,
che va allenato e costruito nel tempo. Ti fa
capire i limiti, ti dice i NO da FARE... ti
costruisce ma ti LIMITA nella crescita! Sta a
noi decidere come convivere con questa
dimensione... La realtà ci fa capire che non
esiste paura immaginaria, la mia più grande?
Ammalarmi di qualcosa per la quale non
posso LOTTARE! In cui il mio destino è segnato... con tutto il resto ci convivo, lo affronto,
lo accetto!
&RQYHQ]
L
RQL
6
$/
87
(
6W
DU
EHQH
W
L
FRQYL
HQH
´
(
V
V
HU
H
V
RFL
R
$V
FRP
3DGRYD
&RQI
FRPPHU
FL
R
GD
RJJL
W
L
I
D
V
W
DU
H
PRO
W
R
PHJO
L
R
/
·
$V
FRP
GL
3DGRYD
W
L
RI
I
U
H
O
·
RSSRU
W
XQL
W
j
GL
V
I
U
XW
W
DU
H
O
H
PL
JO
L
RU
L
FRQYHQ]
L
RQL
L
Q
DPEL
W
R
V
DQL
W
DU
L
R
DW
W
U
DYHU
V
R
L
FHQW
U
L
DV
V
RFL
DW
L
GL
U
L
DEL
O
L
W
D]
L
RQH
O
DERU
DW
RU
L
GL
DQDO
L
V
L
H
FDV
H
GL
FXU
D
GL
3DGRYD
H
SU
RYL
QFL
D
&HU
FD
O
D
V
W
U
XW
W
XU
D
D
W
H
SL

FRPRGD
H
SU
HV
HQW
DW
L
SU
HV
V
R
O
D
V
W
HV
V
D
FRQ
O
D
W
HV
V
HU
D
&RQI
FRPPHU
FL
R
GHO
O
·
DQQR
L
Q
FRU
V
R
W
L
YHU
U
j
U
L
V
HU
YDW
R
XQR
V
FRQW
R
FRQV
L
GHU
HYRO
H
H
XQ
W
U
DW
W
DPHQW
R
GL
W
XW
W
R
U
L
JXDU
GR
$O
I
L
QH
GL
DV
V
L
FXU
DU
H
XQ
V
HU
YL
]
L
R
GHGL
FDW
R
FRQW
DW
W
DW
H
SU
HYHQW
L
YDPHQW
H
O
D
V
W
U
XW
W
XU
D
FKH
GHV
L
GHU
DW
H
&RQYHQ]
L
RQL
3
HU
L
QI
RU
PD]
L
RQL
V
XO
O
D
FRQYHQ]
L
RQH
´
6
W
DU
EHQH
W
L
FRQYL
HQHµ
H
V
X
W
XW
W
L
JO
L
DO
W
U
L
V
HU
YL
]
L
6
$/
87
(
$V
FRP
3DGRYD
FRQW
DW
W
D
L
O
QV
8I
I
0DU
N
HW
L
QJ
7
HO
)
D[
R
L
QYL
D
XQD
PDL
O
D
PDU
N
HW
L
QJ#DV
FRPSG
FRP
Giorgio Cracco Facebook
Credo sia l’incertezza economica. La mia è la
stessa, al momento.
$662&,
$=,
21(
&200(5&,
$17,
785,
602
(
6(59,
=,
3,
&&2/$
(
0(',
$
,
035(6$
3,
$==$
9
%$5'(//$
3$'29$
7(/
)$;
,
QI
R#DV
FRPSG
FRP ZZZ
DV
FRPSG
FRP
dalleCINQUEdellaSERA
Winebar & American
PADOVA
Alex
dalleCINQUEdellaSERA
PER UNA SERATA
CON GLI AMICI O SE PREFERITE
A LUME DI CANDELA
Lounge Bar Chiuso mercoledì
Piazza Diaz, 5 SOLESINO (PD)
Pedrocchi
Segnalaci il tuo locale preferito, anche se non appare in questa
guida (in questo caso il coupon è da compilare per intero). Chi
partecipa riceverà GRATIS la nostra rivista UNO Magazine.
IMPORTANTE: compila anche il coupon pubblicato
a pag. 63. ATTENZIONE: QUI BARRA SOLO 5 CASELLE
Antiqua Cafè
Caffé Ristorante Eventi
Via VIII Febbraio, 15 PADOVA
✆ 049 8781231
Antonio Ferrari
Pasticceria Caffetteria
Via Chiesanuova, 156 PADOVA
✆ 049 8561045
Baessato Padova
Music Bar
Via Dell’Industria, 1, 50 PIEVE DI CURTAROLO (PD)
✆ 333 1947581
BellaVista
Wine Bar Caffè Snack & Drink Chiuso mercoledì pomer.
e domenica. Via Firenze 74/G VILLAFRANCA PADOVANA (PD)
✆ 348 9774295 (accanto Supermercato FAMILA)
Blancò
Lounge Cafè Sempre aperto dalle 06 alle 02
Via Medoaco, 6 (Z.I. Limena) ALTICHIERO (PD)
✆ 393 9749372 - ✆ 320 9568937
Cocktail Snack Aperitivi Cene Chiuso martedì
Via S. Mauro, 6 MONTEGROTTO TERME (PD)
✆ 349 3600630 (vicino Piazzale Stazione)
Wine Bar Concept Store Chiuso lunedì
Via Umberto I, 15 PADOVA
✆ 049 666375
Lounge Bar Pasticceria Chiuso lunedì
Largo Europa, 14, PADOVA
✆ 049 8763958
Wine Bar Chiuso giovedì
Via Santuario, 17 (MONTEORTONE) ABANO TERME (PD)
✆ 347 8242760
Lounge Bar
Via Caltana, 171 S. ANDREA DI CAMPODARSEGO (PD)
Colle Berta
Sanremo
Show
Travertino Cafè
Vanity
TREVISO
Cafè Due Pomi
& Provincia
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
Enoteca Weinstube Chiuso domenica
Via Castello, 19 MONTEGROTTO TERME (PD)
✆ 049 8910163
Buffet e musica Chiuso il lunedì
Piazza Monte di Pietà, 13 TREVISO
✆ 338 9255687
16
Lounge Bar
Via Antoniana, 218/8 CAMPODARSEGO (PD)
✆ 349 8331552 ✆ 346 4115942
Coffee & Drink
Piazza Monte Pietà, 8 TREVISO
✆ 348 6730133
19
American Wine & Lounge Bar
Via Marcato, 20 (Piazzale Serenissima) PIOVE DI SACCO (PD)
✆ 049 9708690
Lounge Bar & Caffè Chiuso il lunedì
Via Calle Pretoria, 6 ODERZO (TV)
✆ 0422 713577
22
Lounge Bar & Music Sempre aperto
Via Brustolon, 12 ABANO TERME (PD)
Wine & Cocktail Bar Chiuso il lunedì
Borgo Mazzini, 50 (Porta S. Tommaso) TREVISO
✆ 333 2586753
25
Dogma
El Bàcaro
Hy Cafè
Miracle
Ristobar Chiuso lunedì
Via S. Francesco, 15 PADOVA www.miracleaperitif.com
La Corte del Diavolo
Lounge Music Bar
Via della Croce Rossa, 40 PADOVA ✆ 333 8314334
Orari: 17/02 - sabato e dom.18/02 - www.cortedeldiavolo.it
Visto&Piaciuto “Tutti i giorni happy hour con
buffet ricco e vario”.
Amsterdam Cafè
Lounge Bar e Bistrò Chiuso il martedì
Via Vicenza, 23 PADOVA ✆ 049 8723996
Orari: 18 - 02. www.amsterdamcafe.it
Visto&Piaciuto “Cucina internazionale, ottimo
bere, accogliente, musica, mostre, giardino estivo”.
UNOMAGAZINE 52
VISTO&PIACIUTO
Caffé Snack & Drink Chiuso la domenica
Via Vicenza, 47 PADOVA
✆ 049 8716845
City
Gellius
Mamamia
The Carpe Diem
Risto Music Bar Chiuso la domenica
Via Le Canevare, 38/42 (fronte Aeroporto) TREVISO
✆ 0422 1990671
3Viso Cafè
Wine Bar Sempre aperto
Piazza Santa Maria dei Battuti TREVISO
✆ 393 9210712
VICENZA
Caffè De Mori
& Provincia
Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì
Via Nazionale, 102 BELVEDERE DI TEZZE SUL BRENTA (VI)
✆ 380 3224958
Caffè Teatro
Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì
Corso Palladio, 187 VICENZA
✆ 346 0094339
UNOMAGAZINE 53
17
18
20
21
23
24
❑
❑
❑
❑
PAYTV
❑
Per chi ama bere bene
Per chi ama mangiare bene
❑
Per chi ama la musica
❑
Per spiriti piccanti
❑
❑
❑
Per compleanni, feste, ecc.
Per chi fuma
Per chi cerca belle donne
❑
Per serate “segrete”
Da segnalare agli amici
Per chi ama conversare
Per chi ama “imboscarsi”
❑
❑
❑
❄
Per “nottambuli”
❑
Per serate romantiche
❑
❑
Per nuclei famigliari
❑
Qui è gradito prenotare
❑
❑
Locale nuovo/rinnovato
❑
Con musica dal vivo
Da vedere assolutamente
Per pubblico “alieno”
❑
Con ampio parcheggio
Con spettacoli dal vivo
Con servizio rapido
Con programmi PAY TV
❑
Con giardino estivo
❑
Con climatizzazione
❑
3.11
Cognome e Nome:
Età:
Professione:
❑ Winebar & American ❑ Caffè Snack & More ❑ Osterie & Trattorie
❑ Ristoranti & Pizzerie
❑ Cucina Etnica
❑ Multisala
❑ Locali Notturni ❑ Altro:
Locale:
Specialità:
Chiuso:
Indirizzo:
Comune
Telefono:
Orari:
Sito:
Visto&Piaciuto:
✂
COSA FARE&
DOVE ANDARE
& Provincia
Osteria Barabba
Prov.
COMPILA, RITAGLIA ED INVIA IN BUSTA CHIUSA A:
UNO Magazine C.P. 848 PD Centro 35122 Padova
dalleCINQUEdellaSERA
Ferracina
Caffé Pasticceria Chiuso il lunedì
Via XX Settembre, 69 CAMISANO VICENTINO (VI)
✆ 0444 610191
Il Pedrocchino
Caffè Snack Chiuso il lunedì
Piazza dei Signori, 55 VICENZA
✆ 320 7018283 Orari: 09/24
Pegasus
Caffé Snack & Drink
P.za Matteotti, 35 VICENZA
✆ 0444 321432
Stra
Cocktail Bar Café
Via Marosticana, 229 DUEVILLE (VI)
✆ 0444 592517
VENEZIA
Al Calice
& Provincia
Enoteca
Piazza Ferretto, 70/B
MESTRE (VE)
✆ 041 986100 www.alcalice.eu
Brasserie Houblon
Caffé Snack & Drink Chiuso il giovedì
Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)
✆ 049 502102
City
Elle
Lounge Bar Chiuso il martedì
Riviera del Brenta tra DOLO e MIRA (VE)
✆ 041 5600824
Caffetteria Snack Bar Chiuso il lunedì
Piazza Europa, 31 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 340 8042125
In perfetto stile irlandese Chiuso il lunedì pomeriggio
Via Nazionale, 131 MIRA (VE)
✆ 041 5600601
Feeling Caffè
Gran Caffè Kofler
Caffetteria e Ristorazione Sempre aperto
Via Bronzetti, 34 PADOVA
✆ 049 5224137
Il Venexino
Wine Bar Ristorante Chiuso la domenica
Via San Fermo, 45 PADOVA
✆ 049 8759988
Milano Cafè
Caffetteria Snack Bar Chiuso la domenica
Via S. Lucia, 33 PADOVA
✆ 049 8760040
Belle Epoque
Wine Bar Sempre aperto
Corso Milano, 93 PADOVA ✆ 049 666176
Civico 26
Lounge Bar Cafè Chiuso il lunedì
Via A. Rossi, 26 RUBANO (PD)
✆ 393 8050658
Senso Maleva
Toni del Spin
Piatti della tradizione Chiuso domenica/lunedì a pranzo
Via Inferiore, 7 TREVISO
✆ 0422 543829
Trattoria San Tommaso
Cucina tipica trevigiana Chiuso domenica sera e lunedì
Borgo Mazzini, 59 TREVISO
✆ 0422 591180
VENEZIA & Provincia
Legrenzi
Antica Trattoria Aggujaro
Wine Bar Café Osteria Ristorante Sempre aperto
Corte Legrenzi, 31 VENEZIA
Mario e Mercedes
Cucina veneta
Via Cecchini, 1 MESTRE VENEZIA (ang.via Spalti, 49)
✆ 041 615765
Carne alla griglia Chiuso il lunedì sera
Via S. Cuore 4, PADOVA
✆ 049 8647502
Trattoria Chiuso il mercoledì
Via S. G. da Verdara, 13 PADOVA
✆ 049 8719731
Osteria dal Capo
Pompetta Young
Caffetteria Wine Bar
Piazza San Marco, 15 MONSELICE (PD)
✆ 0429 1961450
& Provincia
PADOVA & Provincia
Specialità pesce Chiuso la domenica
Via Sperone Speroni 36 PADOVA
✆ 049 8753370
Gastronomia Paninoteca Chiuso lunedì
Via Padova, 69/C (Palazzo Regia) BUSA DI VIGONZA (PD)
✆ 329 2090499
Terrazza Piscina Sempre aperto dalle 10 alle 01
Isola Giudecca, 810, VENEZIA (Molino Stucky Hilton)
✆ 041 2723311
PADOVA
Osterie & Trattorie
Mise en Place
Birreria Pub Live Music
Via Bassa III, 80 FIUMICELLO DI CAMPODARSEGO (PD)
✆ 049 5565445
Caffè Snack & More
The Dubliner Pub
Cucina casalinga Chiuso domenica e lunedì mattina
Via Soncin, 45 (fronte DUOMO) PADOVA
✆ 049 663105
Coffee & Drink
Viale Garibaldi, 7 VENEZIA MESTRE (VE)
✆ 041 615298
Skyline Rooftop Bar
Kalispèra
Gelateria Artigianale
Via Papa Giovanni XXIII, 2/A BASTIA DI ROVOLON (PD)
✆ 328 4045701
dalleCINQUEdellaSERA
Osteria Speroni
TREVISO & Provincia
Antica Ostaria al Cavallino Sempre aperto
Borgo Cavour, 52 TREVISO
✆ 0422 412801
Basilico Tredici
Ostaria Da Mariano
Sottovoce
Hostaria Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Ospedale, 34 MESTRE (VE)
✆ 041 989841
Trattoria Alla Stella
Specialità Pesce Chiuso il martedì
Via C. Marchesi, 34, CAMPAGNALUPIA (VE)
✆ 041 467238
VICENZA & Provincia
Casa Nova
Locanda Chiuso il lunedì
Via Tito Speri, 38 CASSOLA (VI)
✆ 0424 521074
Osteria Imbusà
Ristoranti & Pizzerie
PADOVA & Provincia
Ai Leoni
Da Seba
Specialita “la fiorentina” Chiuso lunedì e martedì
Via San G. Barbarigo, 3 PERAROLO DI VIGONZA (PD)
✆ 049 629955
Dom Mario
Specialità pesce Chiuso il lunedì
Via A. Rossi, 75 RUBANO (PD)
✆ 049 8975728
Ristorante Chiuso domenica sera e lunedì
Via Montepertica, 3 CITTADELLA (PD)
✆ 049 9402434
Specialità pesce
Riviera Tiso, 11 PADOVA
✆ 049 8364060 www.ainavigli.com
Ristorante Enoteca Chiuso il lunedì
Vicolo Pontecorvo, 1 PADOVA
✆ 049 656852
Ai Navigli in Padova
Al Palazzon
Donna Irene
Dove Come Quando
Ristorante Chiuso il lunedì
Via Ca’ Onorai, 2 GALLIERA VENETA (PD)
✆ 049 5965020
Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Euganea, 109 SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 8055433
Ristorante
Via D. Manin, 8/10 PADOVA
✆ 049 8360973
Grill Restaurant Sempre aperto
Via Adriatica, 63-65 PADOVA (Zona Bassanello)
✆ 049 692724
Alle Piazze
Barracuda
Ristorante Pizzeria
Piazza Vittorio Emanuele II, 18 LOZZO ATESTINO (PD)
✆ 0429 94878
Bassanello
Al Vigò
Fuori Rotta
Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì
Via Diaz, 134 ABANO TERME (PD)
✆ 049 810236
Hostaria S. Benedetto
Ristorante Pizzeria Chiuso martedì e lunedì a pranzo
Via Adriatica, 3 PADOVA (Ponte del Bassanello)
✆ 049 687500
Ristorante Chiuso il mercoledì
Via Andronalecca MONTAGNANA (PD)
✆ 0429 800999
Cucina toscana
Via Noventana, 129 NOVENTA PADOVANA (PD)
✆ 049 2953260
Bar Ristorante Pizzeria Chiuso il giovedì
Via Roma, 21 CAMPODORO (PD)
✆ 049 9065217 Orari: 07,00/02,00
Boccon dei Ghiotti
Bocon Divino
Pedrocchino
Il Console
Biosteria Chiuso lunedì
Piazza San Vito, 13 TREVISO
✆ 0422 549789
Specialità pizza bio km 0 Chiuso lunedì/martedì mattina
Via Gazzo, 2 ZOVENCEDO (VI)
✆ 0444 893290
Ristorante Chiuso il martedì
Via Albarella, 13 CAMPOSAMPIERO (PD)
✆ 049 5791555 www.bocondivino.com
Specialità pesce Chiuso martedì e sabato a pranzo
Via Roma, 4 SACCOLONGO (PD).
✆ 049 8016648
VENEZIA & Provincia
Chiuso martedì sera
Viale Burchiellati, 48 TREVISO
✆ 0422 544877
Birreria red wine bar art room Chiuso il lunedì
Via S. Giorgio, 2 BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 503510
Ristorante Pizzeria Chiuso la domenica a pranzo
Via Brentella, 34 CASELLE DI SELVAZZANO (PD)
✆ 049 632357 - 338 4711537
Restaurant Cafè
Via dell’Artigianato, 1 (Z.I.) SALETTO di Vigodarzere (PD)
✆ 345 8080052
Snack Bar Chiuso il giovedì
Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)
✆ 049 9801292
Cucina di pesce Chiuso mercoledì
Borgo Monte Grappa, 6 CASTELFRANCO VENETO (TV)
✆ 0423 494802
Piatti tipici vicentini Chiuso la domenica
Contrà Ponte delle Bele, 5 VICENZA
✆ 0444 320647
Food & Music
Via Palestro, 62/1 PADOVA
✆ 049 8712300
Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo.
Statale 11 PD - VI RUBANO (PD)
✆ 049 8975297
Vecchio Birraio
Birra di produzione propria
Via Caselle, 87 MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD)
✆ 049 552088
Caffè dell’Orologio
UNOMAGAZINE 54
El Sestin
Osteria al Treno
Ottocento
Ponte delle Bele
Casanova
Certe Notti
UNOMAGAZINE 55
Jet Set
La Bulesca
La Fonderia
dalleCINQUEdellaSERA
Ristopub pizzeria
Via Vallarega, 23 LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD)
✆ 049 9903953
La Fornace
Ristorante Pizzeria
Via Galileo Galilei, 40 MESTRINO (PD)
✆ 049 9003050
Lago Smeraldo
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Nazionale, 87 SOLESINO (PD)
✆ 0429 771010
La Kucina
Ristorante
Via Pitagora, 11/g RUBANO (PD)
✆ 049 635975
Locanda Alla Torre Chiuso il lunedì
Ristorante
Via Torre Rossa, 41 CAMPODORO (PD)
✆ 049 9065621
L’Orlando Furioso
RistoPub Pizzeria
Chiuso il lunedì
Via Sabbioni, 20 MONTEGROTTO TERME (PD)
✆ 049 8911284
Nostra Signora
Cucina Veneta Chiuso il lunedì
Via Romea 107/B LEGNARO (PD)
✆ 049 8830739
Perdinci
Pizzeria Savonarola
Specialità cucina casalinga Chiuso lunedì
Via Dei Savonarola 38 PADOVA
✆ 049 8759128
Visto&Piaciuto “Paste e verdure preparate
al momento”.
❄
Al Camin
Cucina tradizionale Chiuso giovedì.
Via Cavallotti, 44 PADOVA
✆ 049 687835 Orari: 12/15 - 19/24
Visto&Piaciuto “Vi consigliamo di assaggiare la
loro strepitosa pizza alla zucca e porcini”.
“Da Ugo” il Melograno
Cucina veneta solo pesce Chiuso domenica sera e lunedì
Via Padova, 18 Tencarola di SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 720363 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/02
Visto&Piaciuto “Tradizione e sapori del mare in
un locale accogliente”.
Trattoria Arcella
Specialità pesce cucina chioggiotta Chiuso lunedì
Via Tiziano Aspetti, 100 PADOVA
✆ 049 603228 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/23,00
Visto&Piaciuto “Menù completo di degustazione
pesce a soli euro 25,00”.
Dai Gemelli
Ristorante pizzeria Sempre aperto
Via Dondi dell’Orologio, 11/13 PADOVA ✆ 049 663450
Orari: 12/15 - 19/0,30 www.ristorantepizzeriadaigemelli.com
Visto&Piaciuto “Comodissimo per chi si trova
in centro”.
Aspettando Godot
Trattoria Enoteca Chiuso domenica sera e lunedì
Via Fratelli Bandiera, 34 MARGHERA (VE)
✆ 041 9320214
Fratelli La Bufala
Pizzeria Ristorante Sempre aperto
Corte Marin Sanudo, 17 MESTRE (VE)
✆ 041 0992546 www.fratellilabufala.com
Goha
Specialità pesce Chiuso giovedì
Piazza della repubblica, 19 CAVARZERE (VE)
✆ 0426 311033 Orari: 10/14 - 18/02
Al Gallo
Tabià
Ristorante Cafè Pizzeria Ethnic Food Sempre aperto
Piazza Repubblica 4 ABANO TERME (PD)
✆ 049 667446 www.speakeasy-abano.it
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Via Vittorio Veneto, 77 ANGUILLARA VENETA (PD)
✆ 049 9520443
Ristorante Chiuso lunedì sera e martedì
Stradella della Mura Rotta, 9 CITTADELLA (PD)
✆ 049 9402317 www.tavernadegliartisti.it
Restaurant lounge & show bar Chiuso martedì
Via Colombara, 211 MALCONTENTA (VE)
Via Palestro, 29
Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo
Via Palestro, 29 PADOVA.
✆ 049 8721636
Corte Sconta
Ristorante
Piazza Capitello, 27 TORREGLIA (PD)
✆ 049 9930111
Tantra Cafè
Trattoria 81
Specialità Pesce Chiuso il lunedì
Riviera Bosco Piccolo, 84/i ORIAGO DI MIRA (VE)
✆ 041 5631799
Villa Ducale
Hotel e Ristorante
Via Martiri della Libertà, 75 DOLO (VE)
✆ 041 5608020 www.villaducale.it
Vecia Brenta
Hotel e Ristorante
Via Nazionale, 403 MIRA PORTE (VE)
✆ 041 420114 www.veciabrenta.com
VENEZIA & Provincia
Villa Momi’s
Cucina tipica veneta Chiuso il mercoledì
Via Arzerini, 48/1 CAMPONOGARA (VE)
✆ 041 462140
TREVISO & Provincia
Al Fogher
Antico Pignolo
Ristorante
San Marco Calle Specchieri, 451 VENEZIA
✆ 041 5228123
UNOMAGAZINE 56
Ristorante Pizzeria Carne alla griglia Sempre aperto
Via Terraglio 249 PREGANZIOL (TV)
✆ 0422 1721856 345 3011535 348 2627718
Visto&Piaciuto “L' Albera di Zeus ora è anche
pizza senza glutine!”.
Gioia
La Chiave
Specialità Pesce Chiuso lunedì pomeriggio e martedì
Piazza XX Settembre NOALE (VE)
✆ 041 440088 www.ristorantealgallo.it
Cucina tradizionale Chiuso il mercoledi.
Via Carducci, 2/B PADOVA
✆ 049 8766183.
L’Albera di Zeus
Ristorante Chiuso il martedì
Via Palestro, 8 TREVISO.
✆ 0422 541243
Ristorante
Via Venezia, 28 PADOVA (a 100 m. dalla FIERA)
✆ 049 8074920 www.ristorante-venezia.it
Terrazza Carducci
Al Pioppeto
Il Burchiello
Ristorante Chiuso lunedì
Via Brendole, 93 GAZZERA MESTRE VENEZIA
✆ 041 913475
Taverna Degli Artisti
Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì
Piazzale della Vittoria, 7 Monte Berico VICENZA
✆ 0444 235470
Specialità Pesce e Carne Argentina Sempre aperto
Viale Italia, 194/A CONEGLIANO
✆ 348 8042104
Ristopizza & Music
Via A. De Curtis, 16 DUE CARRARE (PD) (dietro “CINEPLEX”)
✆ 049 9125044
Speak Easy
Ai Sette Santi
Autoespresso
Ristorante Chiuso lunedì e martedì sera
Via Venezia, 40 ORIAGO DI MIRA (VE)
✆ 041 472244
Ristorante Venezia
VICENZA & Provincia
Pizzeria Chiuso lunedì, sabato e la domenica a pranzo
Via Unità, 4/a SPINEA (VE)
✆ 041 992920
Specialità pizza quadrata Chiuso il lunedì
Via C. Callegari, 43 PADOVA
✆ 049 604578 www.perdinci.it
Re di Mezzo
dalleCINQUEdellaSERA
Specialità pesce Chiuso il lunedì
Località Santa Maria, 38 CAVARZERE (VE)
✆ 0426 53538 (Orari: 12/14,30 19,30/01) www.villamomis.it
All’Antica Torre
Ristorante Chiuso domenica e lunedì
Via Inferiore, 55 TREVISO
✆ 0422 583694
Hosteria Antica Contrada delle Due Torri
Ristorante Chiuso il martedì
Via San G. Barbarigo, 13 ROMANO D’EZZELINO (VI)
✆ 0424 570502
Al Ponte
Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì
Via Roma, 151 ROSSANO VENETO (VI).
✆ 0424 540057
Cuori
Ristorante Bar Gelateria
Piazza dei Signori VICENZA
✆ 0444 544147
Lunaelaltro
Gran Caffè Garibaldi
Hotel Villa Pigalle
Mandrillo
Ristorante Chiuso lunedì e martedì mattina
Via Castelli 4 Martiri MONTECCHIO MAGGIORE (VI)
✆ 0444 696172 www.ristorantegiuliettaeromeo.it
Puro Gusto
Vineria Ristorante Enoteca Sempre aperto
Viale Italia, 196 CONEGLIANO (TV)
✆ 0438 31379
Ristorante Bistrot
Cucina Tipica Pesce e Carne Chiuso martedì
Via Pietro Bembo, 85 ASOLO (TV)
✆ 0423 529592 www.ristorantebistrotasolo.com
Villa Foscarini Cornaro
Ristorante la Cantinaccia Pizzeria Birmana Sempre aperto
Via Palazzi, 10 GORGO AL MONTICANO (TV)
✆ 0422 208012
Locanda Casanova
Madam
Ristorante e pizzeria Chiuso il lunedì
Via Terraglio, 114 TREVISO (località Le Grazie).
✆ 0422 491716
Cucina greca e mediterranea Chiuso giovedì
Via Noventana, 107 Noventa Padovana (PD)
✆ 049 8930872 www.zeusdoc.it
Visto&Piaciuto “Giardino estivo, locale climatizzato.
Lunedì - venerdì pranzo menù fisso 12 euro”.
Hosteristorante Chiuso domenica e lunedì mezzogiorno
Via Montello, 3 MAROSTICA (VI)
✆ 0424 471214
Hotel Ristorante
Via Nazionale, 161 BELVEDERE DI TEZZE (VI)
✆ 0424 560412
Vintage Restaurant Store Sempre aperto
Via Risorgimento, 10 - TREVISO
✆ 0422 580229
Zeus
I Castelli di Giulietta e Romeo
La Cantina
Trattoria Enoteca Chiuso la domenica.
Viale Verona, 12 VICENZA
✆ 0444 549806
La Casa dei Gelsi
Ristorante Chiuso martedì.
Statale Padova Bassano CUSINATI DI ROSÀ (VI)
✆ 0424 561754
Piatti tipici e innovativi Chiuso lunedì
Via Tito Speri CASSOLA (VI)
✆ 0424 521074 www.locandacasanova.it
Ristorante Pizzeria Chiuso mercoledì
Corso della Ceramica, 33 MAROSTICA(VI)
✆ 0424 478098
Ristorante Melograno
Cucina Veneta Chiuso lunedì
Via Chiesa Valrovina 35, BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 502593 www.melogranoristorante.com
Panic Jazz Club
Restaurant Concerti Chiuso martedì
Piazza degli Scacchi MAROSTICA (VI)
✆ 0424 72707 www.panicjazzclub.com
Rive
Ristorante Wine Bar Chiuso martedì
Via Rive, 14 CARTIGLIANO (VI)
✆ 348 8265815 www.rivejazzclub.it
Cucina Etnica
La Locanda di Piero
PADOVA & Provincia
La Pace
El Agave
Chiuso domenica sabato e lunedì a mezzogiorno
Via Roma, 34 Montecchio Precalcino (VI)
✆ 0445 864827 www.lalocandadipiero.it
Pizze moolto speciali Chiuso lunedì
Via Cartiera, 62/a ROSSANO VENETO (VI)
✆ 0424 848453
Buddha
Cucina indiana Aperto 7 giorni su 7
Via Giotto, 31 PADOVA
✆ 049 8789308
Ristorante mexicano Chiuso il lunedì
Via Altichiero,27 PADOVA
✆ 049 619305
DRAGON BOAT. CAMPIONATI ITALIANI A SPRESIANO.
Circa 300 atleti hanno partecipato ai Campionati Italiani FederCanoa di Dragon Boat. Il
Centro Sportivo Le Bandie di Spresiano (TV) nelle soleggiate giornate di sabato 2 e domenica 3 luglio è stato lo splendido palcoscenico di queste lunghe imbarcazioni con testa a
forma di drago. Le agguerrite sfide, iniziate con le batterie nell’Open 500, si sono ripetute fino alle finalissime che
hanno visto gli equipaggi della CANOTTIERI PADOVA e della DARSENA BARDOLINO vincitori dei sei titoli nazionali in
palio. Ottima prestazione dell’equipaggio VENICE CANOE che ha raccolto il secondo posto in tre delle quattro finali (nella
quarta finale è giunto in terza posizione) in cui ha partecipato. L’avvocato Angelo Andreatta, Presidente della associazione organizzatrice dell’evento, ha curato la premiazione del sabato alla quale sono intervenuti il Presidente del Coni
Regionale Veneto Gianfranco Bardelle ed il Presidente del Coni Provinciale di Treviso Giovanni Ottoni. Entusiasta il
Presidente del Comitato Veneto FederCanoa Andrea Bedin che, nella veste di Responsabile nazionale del dragon boat, ha sottolineato quanto il livello degli
equipaggi sia cresciuto, in particolare quello degli equipaggi veneti, tenuto conto che tutte le finali, e molte semifinali, sono state decise al fotofinish.
UNOMAGAZINE 57
Vaca & Boi
Cucina Spagnola Aperto tutte le sere.
Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD)
✆ 049 8055635 - ✆ 348 9154233
Cucina Brasiliana
Via Fornace, 25 MONTEGROTTO TERME (PD
✆ 049 8910022
Gandhi
Wok-Sushi
Cucina indiana
Via Cavallotti, 28 PADOVA
✆ 049 687840
Jadore
Sushi Restaurant & Cocktail Bar Chiuso il lunedì
Via Riva del Grappa, 24 CITTADELLA (PD)
✆ 347 6942377
Jaipur Samrat
Cucina tipica Indiana
Via T. Aspetti, 51 PADOVA
✆ 049 603795
Kirin
Cucina Giapponese Chiuso il lunedì.
Via G. Reni, 81 PADOVA
✆ 049 8647116
La Stube
Cucina Tirolese Chiuso il giovedì
Via Tito Livio, 4 ABANO TERME (PD)
✆ 049 8611020
Masa
Sushi Restaurant Chiuso il lunedì
Via Raggio di Sole, 45 PADOVA
✆ 049 8713290
Momà
Pesce crudo e cucina etnica
Vicolo Ognissanti, 83 PADOVA
✆ 049 8073845
Posada de la Mision
Cucina messicana Chiuso il martedì
Via N. Sauro, 16 PADOVA (laterale Piazza dei Signori)
✆ 049 8756498
Raj Darbar
Ristorante Indiano
Via Turazzza, 27 PADOVA
✆ 049 2021451 338 7214122
Sahara
Cucina mediorientale Chiuso il lunedì
Via Frà Paolo Sarpi, 116 PADOVA
✆ 049 8715116
Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7
S.S. del Santo, 82 CADONEGHE (PD)
✆ 049 8876618
VICENZA & Provincia
Hot Cactus Café
Cucina messicana Chiuso il lunedì
Viale della Pace, 318 VICENZA
✆ 0444 500302
La Cueva
Cucina messicana Chiuso il lunedì
Via G. Lanza, 84 VICENZA
✆ 0444 570311
Shyva
Cucina indiana Solo venerdì e sabato su prenotazione.
Via S. Giorgio BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 50000
VENEZIA & Provincia
GourmIndia
Cucina indiana
Via Forte Marghera, 129 MESTRE (VE)
✆ 041 951718
TREVISO & Provincia
Simposio
Cucina Vegetariana Chiuso lunedì sera e martedì.
Via Archimede, 2 DOSSON DI CASIER (TV).
✆ 0422 3802246
Wok-Sushi
Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7
Via Europa, 21 PREGANZIOL (TV)
✆ 0422 330006
Yu
Crudo&Sushi Restaurant Chiuso il lunedì
Viale della Repubblica, 245/C TREVISO
✆ 0422 307462
SCOPRI LE NUOVE
PADOVA & Provincia
Multisala Astra
Abito a Padova ho 26 anni e sono nata
sotto il segno della Bilancia.
Sono alta 170 cm. peso 50 kg. indosso
la taglia 40 e di scarpe porto il 38.
Via Aspetti, 21 PADOVA.
✆ 049 604078. www.multiastra.it
Cineplex Dream Park
Strada Battaglia DUE CARRARE (PD)
✆ 049 9125999. www.cineplex.it
Porto Astra
Via S. Maria Assunta, 20 (località Guizza) PADOVA
✆ 049 680057. www.portoastra.it
Cinecity
Tangenziale Limena uscita “zona industriale ovest” LIMENA (PD)
✆ 049 7663400 www.cinecity.it
Locali Notturni
PADOVA & Provincia
Quali sono i tuoi pregi?
«Fedele (sia in amicizia che in amore),
spiritosa e ambiziosa».
E i tuoi difetti?
«Estremamente lunatica e permalosa!».
Com’è il tuo uomo ideale?
«È il classico “bravo ragazzo”: affidabile,
intelligente, simpatico... praticamente la
descrizione di Marco, il mio ragazzo, con cui
sto da 5 anni e che mi tengo ben stretto!».
Victoria Club
Hai qualche hobby?
«Amo la danza in tutte le sue forme e pratico
da poco l’equitazione: amo i cavalli ed il particolare legame che si crea con loro».
Villa Italia
Le tue aspirazioni?
«Sono affascinata dal mondo della moda e
della fotografia per questo ho iniziato a posare come modella. A marzo mi sono laureata
in chimica e tecnologia farmaceutica ed ora
lavoro come ricercatrice in questo campo.
Spero sia un punto di partenza per una carriera in ascesa e ricca di soddisfazioni».
Live Music & Dance Aperto giovedì,venerdì e sabato
Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria)
ABANO TERME (PD)
✆ 049 8665100 (Orari: 21/02)
Ristorante Locanda Aperto 7 giorni su 7.
Via S. Marco, 51 PADOVA
✆ 049 8077520 (Orari: 08/24) (American Bar)
VICENZA & Provincia
Shindy Club & Shyvaa
Discoteca e Cucina etnica Aperto venerdì e sabato
Contrà San Giorgio 140 BASSANO DEL GRAPPA (VI)
✆ 0424 500000 (Orari: 21/04) www.shindy.it
VENEZIA & Provincia
Molocinque
Dinner&dance Cocktail Bar Discoteca
Aperto: Risto dal lunedì al venerdì Risto/Disco nel week end
Via Dell’Elettricita, 8 MARGHERA VENEZIA (VE)
✆ 0421 371648 www.molocinque.it
PROPOSTE
DEI LOCALI DEL VENETO
VISITA IL NOSTRO SITO
www.unomagazine.com
UNOMAGAZINE 58
SILVIA BRIGITTE
BENEDETTI
Multisala
Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it
El Medievolo
dalleCINQUEdellaSERA
Cerchiamo Numeri UNO
Per pubblicare le tue foto in questa rubrica inviale con il coupon compilato per intero a:
UNO Magazine Via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD)
Nome e Cognome:
sono nata/o il:
sono alta/o cm.:
Abito a:
ed ho anni:
peso kg.:
il mio segno zodiacale:
la mia taglia:
di scarpe ho il n°:
Parlaci di te... Quali sono i tuoi pregi?
E i tuoi difetti?
Com’è il tuo uomo/donna ideale?
Le tue aspirazioni?
INDIRIZZO:
TEL.
CELL.
E-
MAIL:
N.B. I dati relativi a indirizzo, numero di telefono e mail non vengono in alcun modo pubblicati
o diffusi. Gli altri dati vengono pubblicati in forma di intervista/composit a corredo delle foto.
Autorizzo Acoves Italia srl alla pubblicazione delle foto e dei dati da me forniti sulla Rivista UNO Magazine di cui è editrice e sul sito collegato
www.unomagazine.com. Autorizzo inoltre Acoves Italia srl ad inserire gli stessi dati nei suoi archivi per finalità di selezione collaboratori e per l’invio gratuito di Uno Magazine. In ogni momento potr:ò avere accesso ai miei dati o richiederne la modifica o la cancellazione, oppure oppormi alla continuazione
dell’utilizzo a fini sopra indicati, a norma del DL 196/2003, scrivendo a : ACOVES ITALIA srl CP 848 35122 PADOVA.
Data
3.11
Firma
UNOMAGAZINE 59
NON
HAI ANCORA LA
TUA CARTA SCONTO? RITAGLIA
IL
COUPON
NON
E ASSAGGIA IL VANTAGGIO
MUSEI CIVICI
RITAGLIA LO
✂
COUPON
E ASSAGGIA IL VANTAGGIO
MISE EN PLACE
Busa di Vigonza (PD)
Via Padova, 69 C Palazzo Regia
tel. 329 2090499.
Gastronomia, rosticceria,
paninoteca. Da martedì a
domenica orario continuato dalle
11,00 alle 22,30. Venerdì e sabato orario prolungato fino alle ore
01,00 di notte. Chiuso il lunedì.
SCONTO
UNOClub Vantaggi
INGRESSO RIDOTTO ordinario per
tutte le Sedi Civiche Museali e RIDOTTO SPECIALE
A EURO 5 per la “Cappella degli Scrovegni”.
ATTENZIONE LA CONVENZIONE È VALIDA
SOLO RITAGLIANDO IL PRESENTE COUPON.
Scade il 31/12/11
IL
✂
Cappella degli Scrovegni,
Musei Civici agli Eremitani,
Palazzo della Ragione, Stabilimento
Pedrocchi – Museo del Risorgimento
e dell’Età Contemporanea, Oratorio
San Rocco, Oratorio San Michele,
Casa del Petrarca, Odeo Cornaro
(mostre in corso escluse).
SCONTO
TUA CARTA SCONTO? RITAGLIA
RITAGLIA LO
Padova Varie sedi.
✂
HAI ANCORA LA
✂
UNOClub Vantaggi
SCONTO 15%
Scade il 30/04/12
✂
✂
VICTORIA CLUB
OTTICA LV OTTICA
Abano Terme (PD)
Via Vespucci
Padova Via Guizza,147 tel 049
8809870.
(presso Grand Hotel Trieste&Victoria).
Occhiali,
lenti a contatto,
occhiali su misura
per computer e occhiali
con lenti progressive.
Tel. 049 8665100
Aperto: giovedì, venerdì
e sabato.
Orari: 21,00 - 02,00
Scade il 30/09/11
NATURALLOOK
EL AGAVE
Live music
& dance.
di Destro Luca
Padova C.so Vittorio Emanuele II, 171
tel. 049 8803973 [email protected]
UNOClub Vantaggi SCONTO 10%
Scade il 31/12/11
✂
✂
UNOClub Vantaggi SCONTO 10%
sabato e domenica esclusi
✂
DOPPIO STILE
Padova
(Ponte di Brenta)
via S. Marco, 145/II
tel. 049 8936561.
Casalserugo (PD) via Umberto I,
124/A Tel. 049 8741403. Chiuso:
lunedì. Orari: 9,30 - 20 continuato.
✂
Trucco semipermanente,
trattamenti viso
e corpo, solarium, make up.
Chiuso il lunedì.
ENOTECA DEI SAPORI
Padova Riviera Paleocapa, 58
tel. 049 8724215 [email protected]
Vino, olio e specialità alimentari. Consegne a
domicilio. Orari: lu-ve 16–22, sabato 10-4, 16-22.
✂
Scade il 30/09/11
✂
✂
UNOClub Vantaggi SCONTO 10%
Vuoi diventare UNOdiNOI?
Cognome e Nome
Indirizzo
N°
Città
Prov.
E-mail
Sesso:
M
F
Sì, vorrei collaborare come
GIORNALISTA
HOSTESS/MODELLA/O
FOTOGRAFO
ADDETTA/O P.R.
GRAFICO
PROMOTORE
ILLUSTRATORE
DISTRIBUTORE
WEB DESIGNER
Attività
Autorizzo ACOVES ITALIA srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per finalità di selezione collaboratori, l'invio di materiale informativo della rivista
UNO Magazine e sulla carta UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 7 DL 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o
la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: ACOVES ITALIA srl C.P. 848 PD Centro 35122 PADOVA.
VENDITORE SPAZI
UNO Magazine
Data della richiesta
Firma
Via Papa G. Paolo I, 11 35010 Campodoro PD
UNOMAGAZINE 60
I
VUOI ANCHE TU
VANTAGGI DELLA CARTA
SCONTO UNO CLUB?
CHIEDILA SUBITO È GRATIS
COMPILA ED INVIA IL COUPON ALLEGANDO UN
FRANCOBOLLO DA 0,60
(per le spese di spedizione) ALL’INDIRIZZO:
UNO Magazine
Compila per intero il coupon e invialo a:
UNOClub Vantaggi
SCONTO 10%
Scade il 30/06/12
✂
3.11
Data di nascita
Abbigliamento 4/18 anni
e abbigliamento Donna.
I nostri marchi 4/18 anni:
Dimensione Danza, Take Two,
Mason’s, Scotch & Soda. I nostri
marchi Donna: Manila Grace,
King Kong, Maison Scotch.
Scade il 30/04/12
UNOClub Vantaggi
SCONTO 10% .
SCONTO
Cellulare
Scade il 31/12/11
RAGGIO DI LUNA
RITAGLIA LO
C.A.P.
UNOClub Vantaggi
SCONTO 25%
su occhiali da vista e da sole.
Padova Via Altichiero, 27 tel. 049 619305.
Chiuso il lunedì. Orari: 07,00/24,00.
Cucina mexicana, colazioni e pranzi
veloci. È gradita la prenotazione.
UNOClub Vantaggi
SCONTO
50% DONNA
30% UOMO
Calzature Birkenstock, Finn Comfort,
Haflinger, Benvado.
✂
Scade il 30/09/11
Via Papa G. Paolo I, 11
35010 Campodoro PD
Cognome
Nome
Indirizzo
N°
C.A.P.
Città
Data di nascita
Prov.
Cell.
E-mail
Professione/Lavoro
Segnalatomi da
Data della richiesta
Hai già usato il circuito vantaggi UNO Club?
SÌ con la carta
SÌ con i coupon
(PUOI BARRARE PIÙ CASELLE)
SÌ carta e coupon
NO mai usato
Dove userai la tua Carta Sconto UNO Club?
NEI LOCALI
(PUOI BARRARE PIÙ CASELLE)
NEI NEGOZI
Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per finalità statistiche e l’invio di materiale informativo sulla carta
UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 13 Legge 675/96, potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la
cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: Acoves Italia via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD).
UNOMAGAZINE 61
PER IL TEMPO LIBERO
FIRMA
3.11
O L’ E S P E R T O RISPONDE
Intervista a cura
di Claudio Campagnolo
e Barry Mason
N
el corso di un recente incontro a cura del Gruppo cinofili padovano, in
collaborazione con la Polizia di Stato, psicologi e veterinari si sono
confrontati sul tema del cane come “attore nel sociale” e sulle sue
capacità che dimostrano come il cane sia il più intelligente fra i primati. Tra
i relatori anche la professoressa Lucia Regolin della Facoltà di Psicologia
di Padova che ha preso il cane proprio come modello di studio dell’intelligenza sociale.
Professoressa ci stupisca con “effetti speciali” sulle capacità intellettive del
nostro amato quattro zampe...
LUCIA REGOLIN «Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Io ho esaminato la letteratura scientifica degli
ultimi 10 anni e c’è un’enorme quatità di lavori che confermano come il cane si sia evoluto nel
corso delle ultime migliaia di anni, cioè da quando convive con l’essere umano. Stiamo parlando
quindi di 10 - 14mila anni, durante i quali sono state sviluppate quelle capacità che consentono al
cane di sintonizzarsi sulle nostre necessità, leggere la nostra mente, capire le nostre intenzioni, leggere il nostro comportamento. Una capacità che non hanno nè le grandi scimmie, né gli scimpanzè che sono i nostri parenti più prossimi, né i lupi che sono i parenti più prossimi del cane».
È vero che un cane può raggiungere al massimo l’intelligenza di un essere
umano di 4 anni?
LUCIA REGOLIN «Quando si misura l’intelligenza si devono utilizzare dei parametri rigidi, dobbiamo
per forza vincolarci a dei numeri e questo è molto fuorviante. Come capacità di acquisire parole il
cane più noto in letteratura è Rico che ha imparato 200 parole circa ed ha una capacità comparabile a quella di un bambino di due anni. Però se noi mettiamo assieme tutte queste capacità e le
confrontiamo e quindi non siamo in grado di utilizzare un parametro unico, io direi che il cane, tra
gli animali, è forse quello che si avvicina di più ai nostri simili, ai nostri bambini ad esempio. Certo
quando parliamo di bambini e quindi di esseri umani c’è un bel salto perché con i nostri simili
abbiamo molto di più di quattordicimila anni di convivenza».
Prima accennava al fatto che il cane è in grado di interpretare i nostri pensieri.
Quindi possiamo dare una conferma a tutti coloro i quali hanno avuto questo
tipo di esperienza nel rapporto con il proprio animale domestico, ovvero di constatare come il cane sembra a volte capire il le nostre intenzioni. Da un punto di
UNOMAGAZINE 62
Quindi possiamo dire che il cane
pensa... o no?
LUCIA REGOLIN «Tanti animali pensano ma dipende da come noi definiamo il pensare. Avere una
rappresentazione mentale di qualcosa certamente è una capacità che è stata dimostrata in
molti animali».
Qual è l’esempio più eclatante di questo saper interpretare la nostra mimica, anche la più impercettibile?
LUCIA REGOLIN «Tutti conoscono il famoso caso
del cavallo Hans che ha ingannato un po’ tutti
nella storia delle capacità mentali degli animali,
oggi gli studi sono molto attenti ad evitare questo, cioè a capire le reali capacità evitando che
ci siano possibilità di suggerimento. Il cavallo
Hans era in grado di fare addizioni e sottrazioni poi anche radici quadre ed operazioni molto
complesse e si esibiva nei circhi. Il cavallo percepiva dei piccolissimi segnali del proprietario o di
qualche presente che individuava la risposta
corretta e smetteva di battere con lo zoccolo
quando avvertiva questa tensione. Aveva quindi sviluppato una capacità finissima di rilevare
segnali che però sono dati, inconsciamente,
dall’uomo. Quello che mi ha colpito circa il
cane è che è disposto a credere più a noi che ai
propri occhi. Quando noi gli indichiamo qualcosa, lui pensa che gli stiamo insegnando qualcosa, ed è disposto a fare ciò che gli abbiamo
chiesto anche se sa benissimo che quel comportamento è inutile. Ad esempio per trovare
un oggetto che ha visto con i propri occhi
andare da un’altra parte. Questo, dal mio
punto di vista, è molto significativo di quanto
importante sia per il cane il rapporto con il proprio padrone. In esperimenti controllati, non
solo cani ma anche animali molto più semplici
come i pulcini che io studio in laboratorio,
hanno dimostrato delle capacità numeriche,
non il vero e proprio contare, come noi lo
intendiamo, però capacità di individuare oggetti sulla base della numerosità».
D E L
V E N E T O
Poste Italiane s.p.a.
amento
Spedizione in Abbon
Padova
Postale 70% CMP
3 - 2011
ANNO XXIX N°
mazione
Periodico d’infor
a
Copia non in vendit
FREE PRESS
29°
In caso di mancato
di
recapito si prega
restituire al mittente
che si impegna
a pagare la tassa
dovuta (CMP Padova)
DAL 1983
3.11
SÌ, desidero ricevere
GRATIS la rivista UNO Magazine
1. Dove hai trovato UNO Magazine?
it
2. Hai sfogliato UNO Magazine? Quale
articolo o argomento ti è piaciuto di più?
www.riccardociriello.
vista scientifico come possiamo spiegare tutto ciò?
LUCIA REGOLIN «È molto semplice, noi esseri
umani ci basiamo sul linguaggio per capirci, per
spiegarci e non cogliamo, i segnali molto,
molto piccoli. Il cane, invece, si è specializzato
nel leggere questi mini segnali comportamentali che noi umani non usiamo più, perché, servendoci della parola e del linguaggio, siamo
diventati “ciechi” verso questi segnali. Il cane
ancora li usa, anzi è specializzato a farlo, quindi a noi sembra che legga il nostro pensiero ma,
in realtà, “legge” il nostro comportamento».
P R E S S
3. Quale ti è piaciuto meno e perchè?
Photo Riccardo Ciriello
Studi recenti
sembrano
dimostrare
come l’amato
quattrozampe
sia il più
intelligente
tra i primati.
Una cosa è certa:
tra i primati il cane
può vantare il
“primato” della
fedeltà. Come
sanno bene tutti
i fortunati padroni
di “unità cinofile”.
F R E E
E
N
I
Z
A
G
A
M
O
N
U
P R I M A
L A
Come fa il cane a capire ciò che pensiamo?
R I V I S T A
4. Hai suggerimenti su altri temi che
gradiresti venissero trattati nella rivista?
SECONDO VOI
IMPORTANTE ora puoi abbonarti anche online
su: www.unomagazine.com cliccando
in alto a destra ISCRIZIONE UNO Club.
Innamorati
dell’estate
ASTROLOGIA
E
COME SARÀ LA TUA L’ESTAT
TE?
LEN
BOL
O
DA
TIEPIDA CAL
(pag. 38)
SECONDO VOI
LE PAURE DEI VENETI
AL GIORNO D’OGGI
(pag. 42)
Cognome
REPORTAGE
CRETA NON FU FATTA
L
DI PLASTILINA E VINAVI
(pag. 10)
NUOVE TENDENZE
NI
IL RITO DEI RE HAWAIA
ICO
IAT
ADR
IN
SPOPOLA
Nome
(pag. 20)
Indirizzo
N.
UNO Magazine
gratis a casa tua
Città
Cap
Prov.
Data di nascita
Cellulare
Ti piacerebbe ricevere UNO Magazine
GRATIS* e direttamente a casa tua?
Compila il tagliando e spediscilo subito
in busta chiusa al seguente indirizzo:
E-mail
Professione/Lavoro
Segnalatomi da
UNO Magazine
Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per
l’invio di UNO Magazine. In ogni momento, a norma dell’art. 7
DL 196/2003 potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica
o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a:
Acoves Italia srl, C.P.?848 PD Centro, 35122 Padova.
VIA PAPA GIOVANNI PAOLO I, 11
35010 CAMPODORO (PD)
Data
*La rivista è GRATUITA, verrà richiesto solo un rimborso ANNUALE
pari a 7 euro esclusivamente per le spese di confezionamento ed invio postale.
UNOMAGAZINE 00
Firma
Promozione e Sconti
su tutti i prodotti
e Outlet
Divani, poltroncine,
divani letto, tutto a
sottocosto
Convenienza - Alta qualità - Professionalità unitamente al design per rendervi protagonisti a casa vostra
Divani & Complementi d’arredo - Via A. Volta 21/b Limena - Padova Tel. 049.8841641
Entrate anche voi nel Club più Simpatico del Veneto
L E R I S P O S T E A L L E D O M A N D E P I Ù F R E Q U E N T I S U L L E I N I Z I AT I V E U N O C L U B
❖ Cos’è UNOClub?
UNOClub è un servizio GRATUITO, chi vi aderisce riceve degli inviti
per eventi, cene, inaugurazioni e feste organizzate da UNOClub.
Inoltre la carta UNOClub da diritto a sconti ed agevolazioni presso
negozi, attività commerciali ed istituzionali in convenzione.
❖ C’è un limite di ETÀ per l’iscrizione ad UNOClub?
NESSUN limite. Ci sono iniziative dedicate ai giovani ed altre rivolte
a persone più mature.
❖ Cosa devo fare per ISCRIVERMI?
Per iscriversi è necessario COMPILARE la form ISCRIZIONE ad
UNOClub che si trova nel sito www.unomagazine.com, oppure il
coupon pubblicato qui sotto, da inviare poi all’indirizzo indicato.
questo è previsto nell’invito è indicato espressamente l’importo
e tutto ciò a cui esso da diritto.
❖ Come RICEVO gli inviti?
Gli inviti vengono inviati SEMPRE e comunque A MEZZO E-MAIL
dall’indirizzo [email protected] e, in alcuni casi,
con un sms dal n° 342 4153583.
❖ Posso TELEFONARE al numero da cui ricevo gli sms?
No, questo numero NON È ABILITATO alla chiamata voce.
Si tratta di un numero che gestisce unicamente gli sms attraverso
un computer.
❖ Per PARTECIPARE all’evento cosa devo fare?
❖ Cosa devo fare per CANCELLARMI da UNOClub?
La cancellazione può essere effettuata in QUALSIASI MOMENTO
semplicemente inviando sms al n° 342 4153583 oppure una email a [email protected]
È sempre necessaria la PRENOTAZIONE che va effettuata a mezzo
e - mail o a mezzo sms indicando il nome e cognome completo
(i dati richiesti servono solo a stilare la “Lista Invitati” e valutare il
numero delle presenze previste).
❖ Posso portare anche altri AMICI non iscritti?
❖ BASTA iscriversi per far parte di UNOClub?
Certo, è sufficiente effettuare la prenotazione, sempre a mezzo
e- mail o a mezzo sms, indicando il loro nome e cognome e
ricordando loro che, alla reception, dovranno poi COMPILARE
la scheda di adesione ad UNO Club. Le iniziative, infatti, sono
riservate unicamente agli iscritti al servizio UNOClub.
L’iscrizione viene attivata SOLO dopo specifica APPROVAZIONE
dello staff interno in base a parametri che ritengono la persona
potenzialmente interessata alle iniziative UNOClub.
❖ Il servizio di emissione invito è GRATUITO?
Sì, il servizio di emissione invito è completamente GRATUITO.
❖ Come posso ricevere INFORMAZIONI aggiornate?
❖ Anche le iniziative PROPOSTE sono gratuite?
Per ogni evento tutte le informazioni vengono pubblicate in home
page sul sito della nostra rivista: www.unomagazine.com
UNO
club
❖ Come posso DISDIRE un evento già prenotato?
Nessun problema. Per DISDIRE la prenotazione basta inviare, in
tempo utile, un sms al n° 342 4153583 oppure una e-mail a
[email protected]
✂
Alcune sono GRATUITE, in genere una ogni tre. Per le altre è
prevista una QUOTA di partecipazione che copre unicamente i servizi
forniti quali: cena, consumazione, ingresso nei locali eccetera. Le
iniziative gratuite, inoltre, si distinguono in quanto negli inviti non
viene indicato nessun costo. Nel caso di iniziative, invece, dove
Cod. 3.11
Cognome e Nome*
Indirizzo
N°
Città*
Prov.*
Cellulare*
Cap
Data di nascita*
E-mail*
✱ EVENTI ✱ APERTURE ✱ FESTE ✱ VANTAGGI
Per ricevere gli INVITI
ai nostri Eventi
Inaugurazioni e Feste,
compila il coupon e invialo :
UNO Magazine
Via Papa Giovanni Paolo I, 11
35010 CAMPODORO (PD)
Professione/Lavoro*
*
Segnalatomi da
Campi di registrazione obbligatori
Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per l’invio delle segnalazioni UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 7 DL 196/2003 potrò avere
accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: ACOVES ITALIA srl, via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD)
oppure inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected] o un sms al n. 342 4153583 indicando il nominativo che voglio sia cancellato dai vostri archivi.
Data
IN COLLABORAZIONE
Firma
CON
www.unomagazine.com
O F F I C I A L PA R T N E R