UNO Magazine luglio 2011
Transcript
UNO Magazine luglio 2011
L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O ANNO XXIX N° 3 - 2011 Periodico d’informazione Copia non in vendita FREE PRESS 29° In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) DAL 1983 Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it UNOMAGAZINE Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale 70% CMP Padova SECONDO VOI Innamorati dell’estate ASTROLOGIA SECONDO VOI REPORTAGE NUOVE TENDENZE COME SARÀ LA TUA L’ESTATE TIEPIDA CALDA O BOLLENTE? LE PAURE DEI VENETI AL GIORNO D’OGGI CRETA NON FU FATTA DI PLASTILINA E VINAVIL IL RITO DEI RE HAWAIANI SPOPOLA IN ADRIATICO (pag. 38) (pag. 42) (pag. 10) (pag. 20) FREEPRESS 29° DAL 1983 ANNO XXVIII N° 3 Luglio 2011 Periodico d’informazione Copia non in vendita DIRETTORE EDITORIALE Claudio Campagnolo DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Bonura Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it UNOMAGAZINE COORDINAMENTO EDITORIALE Margherita Maschio EDITRICE Acoves Italia s.r.l. Iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 2747 Reg. Trib. Padova n. 775 dell’1/07/1983 REDAZIONE E PUBBLICITA’ Acoves Italia s.r.l. Via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro PADOVA Tel. e Fax (+39) 049 776422 Tel. e Fax (+39) 049 9065733 Cellulare (+39) 342 4153583 (SOLO SMS) E-mail [email protected] STAMPA Grafica Veneta S.p.A. via Malcanton, 1 35010 Trebaseleghe (PD) Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CMP Padova. Cari Abbonati Aiutateci a servirvi meglio: segnalateci cambi di indirizzo (inviandoci la fascetta con il vecchio indirizzo), copie che vi arrivano doppie o che non vi arrivano regolarmente. Tel. 049 776422 [email protected] Hanno collaborato: Elisabetta Ziliotto, Anna Maria Pellegrino, Cristian Pajaro, Paolo Trevisan, Giusy Barattin, Riccardo Ciriello, Barry Mason, Serenella Salomoni e i numerosissimi lettori che hanno partecipato ai sondaggi di questo numero. Si ringraziano: Rensi Gioielli, Victoria Club, Solareshop, Ascom Padova, Union Lido, EuroLabels, Gjav integratori, Pastò Giuseppe, M - M Divani, Doppiostile, Pedrocchino. ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata La rivista UNO Magazine non assume responsabilità alcuna per il materiale (foto, testi, ecc.) fornito direttamente dagli inserzionisti. Gli articoli, le fotografie ed i disegni, se non espressamente richiesti, non vengono restituiti. Conosci le paure dei veneti? (SCOPRILE NEL SONDAGGIO PUBBLICATO A PARTIRE DA PAGINA 42) UNOMAGAZINE 3 SOMMARIO Silenzio assordante www.unomagazine.com [email protected] L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O UNOMAGAZINE Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale 70% CMP Padova ANNO XXIX N° 3 - 2011 Periodico d’informazione Copia non in vendita FREE PRESS 29° In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) DAL 1983 RUVIDO 5 Silenzio assordante L’ESPERTO RISPONDE Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it 8 Dopo l’aspirapolvere inventato pure l’aspira-api REPORTAGE 10 Creta non fu fatta di plastilina e vinavil AGENDA MOSTRE 16 Arte e Mostre in Veneto e non solo SECONDO VOI NUOVE TENDENZE Innamorati dell’estate SECONDO VOI REPORTAGE NUOVE TENDENZE COME SARÀ LA TUA L’ESTATE TIEPIDA CALDA O BOLLENTE? LE PAURE DEI VENETI AL GIORNO D’OGGI CRETA NON FU FATTA DI PLASTILINA E VINAVIL IL RITO DEI RE HAWAIANI SPOPOLA IN ADRIATICO (pag. 38) (pag. 42) Reportage inedito dedicato a CRETA: un’isola che affonda le sue radici nel mito e nelle leggende. (Pag. 10) 20 L’antico rito dei re hawaiani spopola in Adriatico ASTROLOGIA (pag. 10) (pag. 20) IN COPERTINA: Innamorato dell’estate il 66% dei lettori che hanno risposto al primo dei due sondaggi pubblicati in questo numero. (Foto di Riccardo Ciriello) La rivista UNO Magazine viene diffusa a Padova, Treviso, Vicenza, Mestre e Rovigo nei locali ed attività del centro città, nei principali Centri Commerciali e nei più importanti eventi.. Grazie a questa diffusione capillare la rivista entra in contatto con un vasto ed eterogeneo pubblico. Chi vuole ABBONARSI può inviarci il coupon pubblicato a pag. 63 o cliccare su ISCRIZIONE UNOClub su: ww.unomagazine.com INFORMATIVA DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATO La informiamo che secondo quanto disposto dall’art. 7, DL 196/2003 sulla “tutela dei dati personali”, Lei ha diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo per l’invio della presente rivista ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di cui si è reso partecipe. Tale Suo diritto potrà essere esercitato semplicemente scrivendo ad: ACOVES ITALIA srl editrice della rivista Uno Magazine, C.P. 848 PD Centro 35122 PADOVA. Amate l’estate? L’abbiamo chiesto ai nostri lettori e la maggior parte (66%) ci ha risposto affermativamente. A supporto di questo amore viscerale molti hanno tirato in ballo il mare, la spiaggia... Nemmeno una riga dedicata alla montagna. Un silenzio assordante. Al quale mi oppongo facendo ricorso ai miei, ormai lontani, ricordi di ragazzo dove tra camminate, colazioni al sacco e ferrate ho imparato ad amare le nostre splendide Dolomiti, non a caso proclamate «patrimonio dell’umanità» dall’Unesco. SECONDO VOI 22 C’è chi odia l’estate, io l’amo, anzi, l’adoro AGENDA MOSTRE 20 Arte e Mostre in Veneto e non solo IL POSTER DI UNO 32 Glamour da staccare e conservare SPETTACOLI IN VENETO E OLTRE 35 Parole e musica DIFFUSIONE UNO Kronplatz Photo Paolo Risser www.plandecorones.it O RUVIDO FOOD SPACE 36 Storia del gelato FOOD SPACE 37 Gelato di Roquefort e Coulis di Fragole ASTRI&DISASTRI 38 Come sarà la tua estate tiepida, calda o bollente? Spopola in Adriatico il SUP, l’antico rito dei re hawaiani, gli unici ai quali veniva concesso di poter pagaiare stando in piedi sulla canoa, sostituita ai giorni nostri dalla tavola da surf. (Pag. 20) SONDAGGIO 42 Le paure dei veneti al giorno d’oggi DALLECINQUEDELLASERA 52 La guida ai locali “giusti” SPORT NUOVE TENDENZE 57 Dragon Boat. Campionati Italiani a Spresiano CERCHIAMO NUMERI UNO 59 Obiettivo puntato su Silvia Brigitte Benedetti CARTA UNO CLUB VANTAGGI 60 Gli sconti riservati ai nostri lettori L’ESPERTO RISPONDE 62 Come fa il cane a capire ciò che pensiamo? IL COUPON PER ABBONARSI 63 Alla rivista UNO Magazine SILVIA BRIGITTE BENEDETTI è la nuova Numero UNO abita a Padova ha 26 anni ed appartiene al segno zodiacale della Bilancia. (pag. 59) M ontagna, la mèta preferita di chi detesta le spiagge, il caldo, il caos della “movida” marina, con il suo insopportabile traffico, così simile a quello da cui si fugge. Qui si viene per respirare aria buona, stare in totale relax, a meno che non siate esperti arrampicatori o instancabili camminatori i quali usano le vacanze per spostarsi di rifugio in rifugio. Montagna dove, se avete l’accortezza di non raggiungere le classiche cittadine alpine “modaiole”, potete, veramente staccare la spina... Ma la cosa che, personalmente, amo di più della montagna che, purtroppo, ho frequentato con una certa costanza solo da ragazzo (sarà forse per questo che i miei ricordi sono così struggenti?) è senza dubbio quel senso di pace interiore favorito dal silenzio nel quale si è immersi. Un silenzio pieno, avvolgente, profondo, quasi assordante. Kronplatz www.plandecorones.it E a chi sottolinea che l’Italia è circondata dal mare, io mi permetto di ricordargli che le nostre belle montagne rappresentano il 54% del territorio italiano. E mica robetta qualsiasi. Non solo le già citate e splendide Dolomiti, proclamate non a caso «patrimonio dell’umanità» dall’Unesco. Ci vogliamo dimenticare forse del Monte Bianco, che con i suoi 4.810 metri costituisce il tetto d’Europa? Cambiando colore, si fa per dire, potremmo parlare poi del Monte Rosa, la seconda cima delle Alpi. Ma non fatevi ingannare dal nome: rosa infatti è un termine antico che sta ad indicare il ghiaccio. E, ancora, impossibile non citare il Cervino. Potrebbe essere definito, per i suoi contorni netti e più che riconoscibili, come “la montagna delle montagne” o, per dirla alla John Ruskin (scrittore, poeta, pittore, e studioso di estetica), “il più nobile scoglio d’Europa”. Di sicuro chi ama la montagna, al solo pensiero delle vette fin qui citate, avrà raggiunto quasi uno stato d’estasi, perciò non a caso concludo parlandovi del Gran Paradiso. L’unico 4.000 metri interamente in territorio italiano e dove lo stambecco, che vive appunto nell’omonimo parco nazionale, l’ha scampata bella dal rischio estinzione. A proposito del Parco vi ricordo che i suoi confini non sono recintati: le sue cinque valli si possono visitare liberamente (nel rispetto dei regolamenti) in qualsiasi orario e, soprattutto, per godere di questo meraviglioso spettacolo della natura non c’è biglietto di ingresso! (www.pngp.it) Claudio Campagnolo [email protected] MAI PROVATO IL NORDIC WALKING? È un modo diverso di vivere l’escursionismo. Camminando con i bastoncini, viene messo in movimento l’80% dei muscoli della schiena, del petto e del sistema respiratorio. Camminando normalmente questa muscolatura viene in parte completamente trascurata. Il movimento concomitante delle braccia produce il più delle volte nel cammino un ritmo più elevato e stimola maggiormente il sistema cardiocircolatorio. È ancora il movimento delle braccia ad intensificare l’attività respiratoria e quindi l’assunzione d’ossigeno. Un’ora brucia 400 calorie rispetto alle 280 della camminata normale! Il maggiore NordicW alking Park in Europa è ai piedi del Plan de Corones nelle Dolomiti e si estende da Falzes, passando per Brunico e Valdaora, fino a Rasun. UNOMAGAZINE 4 UNOMAGAZINE 5 Una famiglia che ti fa sentire in famiglia Avete presente quelle belle famiglie d’un tempo, con parentele d’ogni ordine e grado, uniti dall’obiettivo comune di mantenere la tradizione di casa per poterla un giorno trasmettere ai propri figli e nipoti? Ebbene la famiglia Rampazzo è proprio così. La loro storia parte da lontano, quando papà Toni (“Toni l’osto” per i suoi compaesani n.d.r.) di ritorno dall’Australia, dov’era emigrato quattro anni prima, rientra a Campodoro e decide di riaprire la vecchia osteria del paese chiusa da tempo. Richiede quindi la licenza per somministrare bevande e i tipici “spuncioni” (il mezzo uovo sodo con l’acciuga, i nervetti... n.d.r.). La sua sarà la prima licenza del genere rilasciata a Padova e provincia. Al suo fianco mamma Silvana che con il marito, dà vita ad una cucina tradizionale, tipica del territorio. Parole d’ordine in cucina sono qualità e genuinità degli ingredienti, il tutto cucinato in modo “leggero” alla maniera di mamma Silvana, che predilige sapori delicati e poco “unti”. Il prodotto prima di tutto al “Pedrocchino” e quindi, per fare degli esempi, soppressa e pancetta di propria produzione per i gustosi spuncioni che, ancor oggi, vi si possono gustare, olio ligure di prima qualità per cucinare eccetera. Insomma, se amate la cucina di una volta o se, per questioni anagrafiche, ne avete solo sentito parlare non perdete l’occasione di frequentare il ristorante che lo stesso Arrigo Cipriani (sì proprio il fondatore del celebre Harri’s Bar che li ha persino citati nel suo ultimo libro) non manca di frequentare per gustare il “baccalà alla Pedrocchino” che gli ricorda il sapore d’un tempo, di quando giovane universitario frequentava la città del Santo. Ma più di Cipriani, non ce ne voglia il grande Arrigo, i veri “testimonial” della cucina per noi restano i nipotini Alessia ed Edoardo che per le loro feste di compleanno pretendono le “mitiche polpette di nonna Silvana”... con grande gioia e soddisfazione dei loro amichetti. Alla faccia di una nota azienda di polpette americane! O LOCALI DA S C O P R I R E informazione pubblicitaria Pedrocchino il top nel mondo della pizza Perchè fare 20 minuti d’auto da Padova o da Vicenza (Campodoro è a metà strada tra le due città venete) per una semplice pizza? Per il “semplice” fatto che non si tratta di una “semplice” pizza (chi l’ha provata lo sa), se gustata poi nel rinnovato giardino estivo è, senza dubbio, un’esperienza ancor più invitante. N on sarà eccessivo questo titolo? Il dubbio non l’avevamo noi di UNO Magazine, che le pizze del “Pedrocchino” di Campodoro le abbiamo gustate ed apprezzate in tutte le versioni e varianti, ma bensì il fin troppo modesto Walter Rampazzo, ovvero il “direttore d’orchestra” di tanta bontà. Alla fine l’abbiamo persuaso ad accettare la nostra idea che, ne siamo convinti, vi troverà d’accordo nel caso le conosciate già. Mai stati al Pedrocchino? Continuate pure a farvi del male... nalmente al vostro tavolo (ma solo se gli siete particolarmente simpatici) e non prima di avergli dato un ultimo sguardo languido. Walter è fatto così si separa a malincuore dalle sue “creature”... ma per (nostra) fortuna alla fine lo fa. Ed è un trionfo per il palato. L’opera si compie, a questo punto, seguendo i preziosi consigli del fratello Nicola, “violino solista” della cantina, che ha arricchito nel tempo con vini e birre artigianali di grande qualità quali: Balladin, 32, Birra del Borgo, De Tacchi, Birrificio del Ducato. Un’autentica passione quella di Nicola trasmessagli dal padre, grande esperto in materia. Ma qui si mangia solo pizza? Certo che no! Anzi il “Pedrocchino” nasce proprio come trattoria tipica e la sua cuci- na del territorio è apprezzata persino dal mitico Arrigo Cipriani (vedi box pagina accanto). Possiamo dire che la formula di successo di questo locale risiede proprio nella sua “multifattorialità” come direbbero quelli che parlano bene. Ma noi che amiamo parlare come mangiamo (e quindi bene comunque) vi spieghiamo il concetto con un semplice esempio. Mettetevi per un attimo nei panni di chi deve organizzare una serata tra amici, con annessi pargoli... Ebbene, c'è chi ama la pizza (e qui siete in una “botte di ferro”), c’è chi vuole mangiare riscoprendo i sapori della cucina d’un tempo (nessun problema), c’è chi vuole stare all’aperto in un ambiente gradevole magari con il tavolo a bordo piscina “siamo o non siamo in estate?” (ed anche qui ci siamo). Infine c’è chi, quando esce a cena, vuole vedere “bella gente” e, ancora una volta, stupirete tutti con effetti speciali. È incredibile, infatti, la quantità di Vip, giunti sin qui grazie al passaparola tra amici che apprezzano, soprattutto loro abituati ai locali più esclusivi, la qualità più importante di questo locale: farli sentire in famiglia, sereni e rilassati come fossero a casa propria. Merito di tutto ciò va all’intera famiglia Rampazzo, da mamma Silvana e papà Toni in cucina, proseguendo con i già citati Nicola e Walter fino alle loro efficientissime mogli Marcella e Arianna che sanno far “marciare” la sala sempre con il sorriso sulle labbra! PEDROCCHINO Bar Ristorante Pizzeria Via Roma, 21 CAMPODORO (PD) tel. 049 9065217 Chiuso il giovedì. Orari: 07,00/02,00 Lo sapete perchè la lievitazione e gli ingredienti sono così importanti? Già, bella domanda. Allora, abbiamo indagato ed abbiamo scoperto che Walter ha un approccio quasi maniacale nella preparazione delle sue pizze. A cominciare dall’impasto, con dosi differenziate di farina ben precise, per proseguire con i tempi di lievitazione pari a quattro giorni, fino alla scelta degli ingredienti tutti, rigorosamente, di prima qualità e freschissimi, che dispone sull’impasto con tocchi rapidi, precisi ed ispirati quasi un pittore di sapori che, infine, dispone sul tagliere (una sorta di cornice per proseguire con il parallelismo artistico culinario), il frutto del proprio estro creativo fino a deporlo perso- Le pizze del Pedrocchino vengono preparate con due differenti farine, di cui una macinata a pietra, una volta impastate vengono messe a lievitare per ben quattro giorni, segue uno stoccaggio in cella a 5 gradi in modo che il lievito “non si muova” quindi vengono riprese, reimpastate e riposte in cassetta per altre 48 ore. A questo punto sono pronte ad accogliere i vari ingredienti tutti di primissima qualità e rigorosamente di stagione come i carciofi freschi, i fiori di zucca, il culatello di Parma, la burrata di Andria, i pomodori napoletani di Sant’Antonio Abate, fino al tipico baccalà in insalata. Ecco perchè i clienti del Pedrocchino giudicano la loro pizza come “una pizza diversa dal solito!”. UNOMAGAZINE 6 UNOMAGAZINE 7 Come mai son così buone le loro pizze? OCCHIO ALLE VESPE Non a caso un famoso detto ammonisce a “non sollevare un nido di vespe”. Il contatto con questi bellicosi insetti, infatti, può rivelarsi pericoloso, vista la loro particolare aggressività. Impariamo ad approcciarle nel modo giusto con i 5 consigli di Claudio Venturelli del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Cesena dove si occupa di Entomologia Urbana e Sanitaria. 1. Come possiamo definire la vespa? CLAUDIO VENTURELLI «La vespa è un insetto pericoloso, se non viene affrontato con le giuste cautele. Ci si può trovare infatti di fronte a sciami molto numerosi. Le vespe sono vicino a noi e vivono in maniera tranquilla se nessuno le disturba, ma se ciò avvenisse, anche in modo involontario, potrebbero sentirsi minacciate e di conseguenza aggredire». 2. La vespa è più aggressiva dell’ape? CLAUDIO VENTURELLI «Sì, la vespa è più aggressiva rispetto all’ape anche per una sua caratteristica biologica. Forse non tutti sanno che la vespa alleva la propria prole con una dieta carnivora e quindi è un vero predatore. Va pertanto a caccia di altri insetti, minuscoli animaletti, che poi porta nel nido. L’ape, invece, ha una dieta del tutto vegetariana, tant’è vero che va sui fiori e quindi è un’impollinatrice. Infine proprio per questa sua aggressività di fondo la vespa è anche molto difensiva rispetto all’ape. È difficile, infatti, che l’ape aggredisca a meno che non scoperchiamo un alveare oppure la si calpesti». 3. Qual è il periodo più pericoloso? CLAUDIO VENTURELLI «Quello di fine primavera, quando la vespa inizia a costruire il nuovo nido, a formare la nuova famiglia e quindi ad avere le piccole larve affamate che la aspettano nel nido. Esistono diversi tipi di vespe: quella che fa il nido sotto terra, quella che lo fa sotto le tegole dei tetti... perciò è facile che non ci si accorga della loro presenza. Da questo aspetto deriva il pericolo: in quanto possiamo venir aggrediti, all’improvviso, senza avere il tempo di rendercene conto. Se si tratta di una sola vespa non succede niente, se invece si tratta di più esemplari insieme il rischio aumenta». 4. Come ci si difende in caso di aggressione? CLAUDIO VENTURELLI «Quando ci accorgiamo della presenza di un nido di vespe dobbiamo prendere tutte le precauzioni per una lotta adeguata. Innanzitutto cercare di rimuovere questi nidi al mattino presto, quando ancora sono intorpidite dal freddo della notte, oppure la sera tardi, quando è già calato il sole. È necessario coprirsi bene, con delle maglie pesanti e proteggersi il viso con una maschera da agricoltore. Infine è consigliabile utilizzare bombolette con liquido anti-vespa che hanno lunga gittata e che, quindi, ci permettono di lavorare in sicurezza a debita distanza. Ricordo, infine, che le api sono animali protetti mentre le vespe sono animali infestanti, perciò nei confronti delle api si devono avere tutte le attenzioni possibili e fino all’ultimo si deve tentare di recuperarle vive». 5. Come si distingue un’ape da una vespa? CLAUDIO VENTURELLI «Distinguerle è abbastanza semplice una volta che si vedono a distanza ravvicinata: la vespa ha infatti la tipica “vita di vespa” con un addome staccato, nettamente, dal torace che la rende più “affusolata”. L’ape, invece, è più tozza e pelosa. Essendo un po’ più esperti la vespa si dovrebbe poi riconoscere dall’apparato boccale, perché, come dicevamo, la vespa è carnivora ed ha delle vere e proprie tenaglie, l’ape, invece, ha una sorta di trombetta che si chiama “ligula” con la quale succhia». Se pensi che questa volta non basti un fiore. Dopo l’aspirapolvere inventato pure l’aspira-api Se vi trovate di fronte ad uno sciame di api, non abbiate paura ma avvertite subito chi di dovere. Le api infatti, sono insetti protetti perchè utili e non infestanti, ed ora anche facilmente recuperabili grazie ad uno strumento in grado di aspirare (senza arrecare danno) le api, momentaneamente, “fuori sede”. U tile ed interessante l’invenzione di Davide di Domenico biologoentomologo ed esperto di lotta integrata il quale ha studiato un sistema che consente di recuperare questi insetti esemplari - qualora occupino luoghi non idonei - senza eliminarli ma, semplicemente, spostandoli in altri siti. Ci vuole parlare della sua esperienza maturata nel recuperare gli sciami d’api e di come è nata l’idea? DAVIDE DI DOMENICO «Diciamo che l’esigenza è sorta perché il comune (nel caso specifico quello di Bologna n.d.r.), i vigili del fuoco ma anche i privati mi contattavano per la presenza massiccia di vespe, ma in realtà si trattava di sciami di api che, comunque, spaventavano le persone. Quindi la mia idea è stata quella di decidere di raccogliere gli sciami e poi donarli a chi è in grado di reinserirle in un ambito apistico. Per fare questo utilizzo uno strumento che non è altro che una sorta di aspiratore che si collega ad una arnia e quindi, in questo modo, è possibile avvicinarsi agli sciami, che, tra l’altro, sono del tutto innocui, nel senso che le api negli sciami sono assolutamente tranquille. Il loro unico interesse è infatti quello di trovare, al più presto, un buco dove andare a ricreare una colonia al servizio della loro ape regina. Quindi basta avvicinarle e, delicatamente, aspirarle per introdurle in un’arnia». Ma come mai uno sciame decide di abbandonare il sito abituale e muoversi verso altri luoghi? DAVIDE DI DOMENICO «L’ape regina decide di farsi un giretto perché è indispettita dal fatto che, all’interno della colonia, si stanno sviluppando delle nuove regine più giovani e quindi più concorrenziali. Quindi lei prende e se ne va e gran parte della colonia la segue, impazzendo per questa situazione particolare. Infatti, generalmente, le api che seguono lo sciame sono piene di miele al punto tale che non riescono neanche a pungere, in quanto non riescono a schiacciare l’addome per far uscire il pungiglione». Interviste a cura di Claudio Campagnolo e Barry Mason UNOMAGAZINE 8 GEMMOLOGO QUALIFICATO GIA/IGI - UNICI DIAMANTI ETICI CERTIFICATI IN VENETO IMPORTAZIONE DIAMANTI E PERLE Sarmeola di Rubano (PD) Tel. 049.63.00.93 e-mail: [email protected] www.rensi.it erikabacchiega.it per schiavo pd O L’ E S P E R T O RISPONDE O REPORTAGE O REPORTAGE Creta non fu fatta di plastilina e vinavil ranti dell’aria torrida delle ore più calde. A qualche passo dalla folla, nella calma della macchia mediterranea riemergono i racconti della Grecia antica, del coraggio di Teseo e dell’astuzia di Arianna. E per qualche secondo Creta rientra nel mito. Dall’altra parte dell’isola, nella zona occidentale e meridionale poche case bianche dagli infissi azzurri che ricordano l’architettura delle Cicladi, stanno aggrappate alla spiaggia, l’odore della carne arrosto che viene dagli spiedi, vicino all’ingresso e il rumore delle onde. Atmosfera sonnolenta, l’aria immobile di un pomeriggio estivo. Pendii coperti di ulivi, larici e gelsi, dal cui legno si ricava la lira, lo strumento a corda locale. E poi gli eucalipti, importanti dall’Australia un secolo fa, e i carrubi, da cui si ricava la zelita la “coca cola locale”. Non è raro incontrare i kri kri, le capre selvatiche, abbarbicate su spuntoni di roccia tra arbusti di oleandri. Creta offre un'incredibile varietà di paesaggi, uno più bello dell'altro: alte montagne che dominano il centro dell'isola e raggiungono anche i 2.500 metri di altitudine, altipiani che si possono ammirare avventurandosi per le lussureggianti strade panoramiche ed un rilievo che s'innalza verso sud, tuffandosi poi verso il mare, scavato da canyon, grotte e gole stupefacenti: le più famose sicuramente quelle di Samaria. Lo scenario illuminato dal sole appare selvaggio e autentico, come quello che circonda la grotta di Ideon Andron, il luogo in cui, secondo la leggenda, sarebbe nato Zeus, il re degli dei. Molto selvaggia e poco frequentata, la costa sud pullula di meraviglie litoranee, dove l'acqua possiede fantastici riflessi turchesi ed è così cristallina che ha reso famose la spiaggia di Matala, circondata da stupefacenti falesie di calcare, la meravigliosa Kourtaliotis (Palm Beach), ai piedi delle falesie di Priveli, il cui spettacolo vale davvero la pena di essere ammirato vari minuti, e Anmoudi, con la sua successione di stupende baie e oasi ecologiche. Di paradiso in paradiso, la strada si inerpica tortuosa lungo i fianchi della montagna addentrandosi verso caratteristici paesini dell'interno spesso costituiti solo da 2-3 case e prima di rituffarsi nell’incredibile acque cretesi, imperdibile la visita di Moni Hrisssoskalitissas che, tradotto, significa Monastero della scala d'oro in quanto si ritiene che la sua scala, o un gradino di essa, sia d'oro, ma visibile ovviamente solo a chi è senza peccati. Il monastero, che ricorda le costruzioni cicladiche in bianco e blu, è situato in splendida posizione su un promontorio roccioso che si affaccia su un mare blu intenso. Da qui solo pochi minuti separano dalla meravigliosa laguna di Elafonissi, dalle acque limpidissime che si infrangono su una spiaggia che ha davvero il colore rosa della cipria. C osì Omero la descrive nella sua Odissea: “Creta è una terra in mezzo al mare color del vino, bella e fertile, cinta dall’acque; e colà uomini molti, un’infinità, e novanta città; una lingua all’altra confusa…”. Cullata nel mare dell’eternità quest’isola indipendente dal 1898, entrò a far parte della Grecia solo nel 1913. Le molteplici invasioni straniere e le numerose persecuzioni religiose fecero quindi nascere nel cuore delle montagne selvagge e inaccessibili al centro dell'isola una tendenza all'individualismo e una passione smodata per la libertà. Posta al crocevia fra Oriente, Occidente e Africa, l'isola fu conquistata numerose volte nel corso dei secoli e tutti i vari occupanti lasciarono tracce della propria cultura. Sebbene i bizantini, i veneziani e in seguito gli ottomani abbiano sviluppa- UNOMAGAZINE 10 to uno stile architettonico specifico, le cui tracce sono ancora visibili nelle principali città dell'isola, essi non poterono cancellare l'incredibile ricchezza del passato millenario, risalente alla Grecia antica e in particolare alla civiltà minoica. Sui moli di Heraklion si respira ancora un po' dell'antica atmosfera minoica che un tempo circondava la capitale dell'isola, ma è soprattutto nelle grandi città del litorale creteA cura di se che la gustosa mescolanza di cultura bizan- Elisabetta Ziliotto Photo Cristian Pajaro Il ratto di Europa da parte di Zeus trasformato in toro, Minosse e il Minotauro, Teseo e il filo d’Arianna, Dedalo e suo figlio Icaro che cadde in mare quando si avvicinò troppo al sole. L’isola affonda le sue radici nelle leggende ma al di là delle suggestioni rimane viva e gelosa interprete delle proprie tradizioni. tina, veneziana, ottomana e greca, evocata da una mescolanza di architettura tradizionale e di vestigia ereditate da lasciti di passaggio, si rivela in tutto il suo splendore. Spettacolari e romanticamente sonnecchianti Rethymnon, Agios Nikolaos e Hania, regalano passeggiate sui moli ombreggiati, tra caffè e trattorie tradizionali: attimi indimenticabili. Depositaria di una storia millenaria e considerata come l'autentica fonte della cultura europea il patrimo- nio cretese è inestimabile: tra mitologia e vestigia architettoniche in primis il Palazzo di Knosso, il secondo sito archeologico più visitato della Grecia, dopo il Partenone. Gli scavi occupano una superficie molto ampia, resti di pavimenti e abbozzi di mura sono originali, molto invece è stato ricostruito in cemento armato dal Sir Arthur Evans, scopritore del palazzo all’inizio del 1900. E sotto il sole cocente decine di turisti si avventurano incu- UNOMAGAZINE 117 REPORTAGE O Photo Cristian Pajaro O REPORTAGE Sulle orme del Minotauro, lo Yeti di Creta Il termine Yeti deriva da yeh-teh, parola usata dagli sherpa per indicare "quella cosa" e quella misteriosa cosa a Creta non può che essere che il fantasma del leggendario Minotauro, il mostro dal corpo umano e dalla testa di toro. che ancora si aggira sull’arenile senza trovare pace. La leggenda narra che il re Minosse avrebbe chiesto a Pisillo di inviargli un toro per un sacrificio, ma vista la bellezza dell'animale decise di tenerlo per sé. Poseidone, allora, per punirlo, fece innamorare Pasifae, moglie di Minosse, del toro stesso. Dall'unione mostruosa nacque il Minotauro. Minosse fece quindi rinchiudere il Minotauro in un labirinto. Come i più sanno questa non fu una storia a lieto fine, morto il Minotauro, per fuggire dall'isola l’architetto Dedalo che aveva progettato il labirinto e il figlio Icaro avrebbero costruito e indossato delle ali fatte di cera per volare via. Ma il ragazzo si avvicinò troppo al sole e perì nell’impresa. O REPORTAGE Photo Cristian Pajaro O REPORTAGE RUDERE RIDERE RADERE, COS’HANNO IN COMUNE QUESTE TRE PAROLE? T re parole che hanno un unico “significato”: il disco di Festo. La più enigmatica di tutte le iscrizioni greche mai venute alla luce. D’acqua e di sole con le mani ricreo sull’argilla l’eternità di me stesso. Così si potrebbe definire questa straordinaria scoperta ritrovata tra i ruderi di Festos dall’italiano Luigi Perneri nel 1908. Un ritrovamento che riempì di entusiasmo e di risa i cretesi e in particolare i membri dell’intellighenzia locale, che in quelli anni stavano lottando per affrancare la loro terra dal giogo turco. Reperto archeologico piuttosto ambiguo, bellissimo dal punto di vista estetico, reca sulle due facciate segni pittografici che rappresentano pietre, uomini, foglie, pesci sconosciuti, oltre che un boomerang, che come sappiamo è un arma di origine oceanica e non greca! Finora tutti i tentativi di interpretazione sono falliti. E quindi se così si può affermare qualsiasi teoria ed interpretazione proposta si può dire sia stata rasa o meglio smantellata sotto la scure impietosa del mistero. Ritrovato in un piccolo vano rettangolare nella zona nord-orientale del palazzo, circa cinquanta centimetri sopra il fondo roccioso, in mezzo a terra scura com- UNOMAGAZINE 14 giava sul suolo; era in posizione obliqua e mostrava la faccia che reca nel centro una rosetta. Come si sa il germe della scrittura è annidato nel patrimonio genetico dell' uomo e si “esprime” al momento opportuno, cioè quando una civiltà si trova in una fase del suo sviluppo che richiede l' impiego di questo prezioso strumento. Ogni tanto gli archeologi trovano oggetti misteriosi ed enigmatici; con caratteri indecifrabili, con strani glifi, formule magiche arcaiche, con esseri amorfi e via dicendo. Oggetti di questo tipo ormai se ne contano a migliaia e alcuni di essi rimangono nascosti e dimenticati nei vari scantinati dei musei. Sospesi, tra il visibile e la sua negazione, sublimata nella trasparenza, i segni su questo incredibile reperto assomigliano ad una lucida ragnatela di pensieri che una intelligenza CRETA non è la patria dei cretini, anzi mista a cenere, carbone e frammenti ceramici dove alla medesima profondità, giaceva una tavoletta in scrittura lineare usata dalle popolazioni minoiche di Creta, il disco pog- Non meravigliatevi se in alcuni piccoli villaggi vi capiterà di vedere uomini con la pistola alla cintura: è un’antica abitudine che ricorda l’amore di questo popolo per le armi da fuoco. O che durante una festa paesana pubblica o privata vengano sparati alcuni colpi in aria: vuol dire che la festa è riuscita! Consigliabile invece non insistere in una discussione se vi accorgete che il vostro interlocutore vi guarda aggressivamente mostrandovi le cinque dita aperte. Non significa che sta per darvi uno schiaffo ma che lo avete innervosito a sufficienza per maledirvi fino alla quinta generazione. Si dice che i Cretesi abbiano un orgoglio sconfinato, che fino al secolo scorso si manifestava in rigidi codici d’onore che sfociavano spesso in sanguinose faide familiari. E ancor oggi questo antica sanguignità sopravvive negli occhi della gente di qui e non solo, dato che le sentenze emesse verso imputati che vendicano l’onore della propria famiglia sono particolarmente miti. Senza dubbio la natura impervia del territorio e la fierezza di questi popolo pronto ad ospitare gli erranti pirati che qui arrivavano con ingenti quantità d’oro e argento, ha fatto si che questa gente si difendesse sempre con coraggio da ogni invasore straniero. A più riprese si erano sollevati sotto il dominio turco, prima ancora si erano opposti fortemente ai veneziani per finire con la Seconda Mondiale quando i partigiani cretesi si difesero strenuamente dagli attacchi di cielo e di mare ad opera delle truppe Tedesche. UNOMAGAZINE 15 O AGENDA M O S T R E a cura di Margherita Maschio [email protected] Venezia Fausto Pirandello Nudo su fondo bianco, 1928 circa Olio su tela, 73,5x61 cm Collezione Privata. ARTE M O S T R E EVENTI agenda FAUSTO PIRANDELLO I NUDI Accanto: LINO FRONGIA “Senza meraviglia intorno” (2011), cm 175x250 olio su tela. Foto Gabriele Guatteri. Fino al 27 novembre PALAZZO GRIMANI Fausto Pirandello nasce a Roma il 17 giugno 1899 e muore il 30 novembre 1975. Al termine della “Grande Guerra” il padre, Luigi Pirandello, lo sprona a studiare scultura e frequenta un corso di disegno presso Sigismondo Lipinsky. Scopre però che la creta gli irrita i polmoni e passa alla pittura che non abbandonerà per tutta la vita e che egli stesso definisce come la felicità mia di dipingere, o il piacere solitario provocato a tratti. Un tema di grande fascino, coltivato da Fausto Pirandello in tutta la sua produzione, è il nudo del corpo femminile. La mostra racconta, con oltre venti dipinti, tra cui sei pastelli inediti, i corpi “spogliati”, prorompenti, incombenti e tormentati, concepiti secondo un’intuizione che raffigura il peso del corpo nel tormento del pensiero e della psiche umana. Un’occasione unica per ammirare dunque tutti questi nudi di Fausto Pirandello. Lungo il percorso espositivo una interessante sezione didattica con un video e alcune fotografie mette a confronto le opere di Fausto Pirandello con quelle di Lucian Freud: un ideale parallelismo pittorico tra il figlio di Luigi Pirandello, drammaturgo legato ai disturbi della personalità, e il nipote di Sigmund Freud, padre della psicanalisi e interprete dei turbamenti dell’animo umano. INFO Palazzo Grimani si trova in Ramo Grimani, 4858 a Venezia. Orari: da martedì a domenica dalle 9 alle 19. Lunedì dalle 9 alle 14. Padova DISLOCAMENTI AMODALI Fino al 17 luglio CENTRO CULTURALE ALTINATE/ SAN GAETANO Venezia L’arte non è cosa nostra PADIGLIONE ITALIA alla 54ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Fino al 27 novembre Per la sede espositiva tradizionale del Padiglione Italia, ampliato in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, sono state selezionate 200 grandi personalità di riconosciuto prestigio internazionale a cui è stato chiesto di indicare un artista che abbia avuto una rilevanza nel primo decennio di questo millennio, dal 2001 al 2011. All’Arsenale sono esposti 200 artisti frutto di 200 modi diversi di concepire l’arte. All’interno dell’Arsenale è esposto anche il Museo della Mafia, portato da Salemi a Venezia, che offre il leit-motiv dell’esposizione: “L’Arte non è cosa nostra”. Una commissione di studio ha raccolto e valutato il lavoro di migliaia di artisti, al fine di individuare quelli più rappresentativi, oltre 1000, tra scultori, fotografi, ceramisti e video artisti per ogni Regione. Le opere degli artisti scelti saranno esposte nelle Città più importanti e prestigiose del nostro Paese consentendo una visuale globale che porterà ad indagare a fondo la creatività italiana nel territorio. Presso ciascuno degli 89 Istituti Italiani di Cultura (IIC). disseminati nei cinque continenti sono esposte le opere di artisti italiani o di origine italiana residenti o attivi nelle rispettive giurisdizioni. Le 89 mostre così realizzate confluiscono, attraverso altrettante installazioni multimediali, nel Padiglione Italia all’Arsenale che offre una visibilità senza precedenti a 219 artisti nonché agli stessi Istituti Italiani di Cultura. UNOMAGAZINE 16 Sotto: PABLO ECHAURREN “Finché morte non ci unisca” (2009), cm 160 x 240 acrilico su tela Foto Massimiliano Ruta. Ennio Ludovico Chiggio , Dislocamenti Amodali, Ricerche 1957-2011 è il titolo completo della mostra che sottolinea le modalità non ortodosse seguite dal suo autore nelle ricerche che ha compiuto in 50 anni, che lo hanno visto sempre al centro d’avventure culturali e di sodalizi collettivi con cui ha condiviso e attraversato molti episodi del contemporaneo. L’amodalità consiste nella forma espositiva voluta dall’autore con episodi centrati sulla materia del vedere, con tagli diacronici e sincronici sul piano storico, che disloca appunto le opere raccolte e presentate nell’antologica su piani ellittici, con un’irrimediabile e voluta perdita del centro. Ennio Ludovico Chiggio, è nato nel 1938 a Napoli, ha operato per molti anni a Venezia e Padova ove attualmente vive, proviene da studi artistici compiuti all’Accademia di Venezia e dalla frequentazione della Facoltà di Architettura, Accademia dove insegnerà per molti anni come docente di Progettazione ed estetica industriale. Un episodio rilevante della sua ricerca visuale è il lavoro collettivo iniziato nel 1959 e svolto assieme al Gruppo Enne; con tale formula operativa ha agito per molti anni nell’ambito dell’Arte Programmata; tale esperienza è molto conosciuta per la letteratura che l’ha accompagnata: le opere prodotte dal 1960 al 1965, presenti in collezioni e musei internazionali, sono state richieste come testimonianza e vengono esposte nelle sale del San Gaetano, emergendo nella loro singolarità. INFO Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano si trova in via Altinate, Padova. Orario: 10 - 12,30 / 16 -19,30; lunedì chiuso. Biglietti: interi 5,00 euro. Piazzola sul Brenta (PD) Padiglione Veneto per la Biennale Fino al 21 novembre VILLA CONTARINI Il “Padiglione Veneto” della 54^ Biennale di Venezia propone a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, 63 artisti e un periodo di tempo che va dal 2001 e il 2011. Le loro opere, allestite nei saloni della storica dimora ma anche nella elegante area verde ad essa antistante. Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italia e dei Padiglioni Regionali che alla sede veneziana sono connessi, ad illustrare lo stato dell’arte contemporanea in Veneto ha chiamato: Gianni Ambrogio, Annalù, Graziano Arici, Elio Armano, Emilio Baracco, Francesco Barasciutti, Gianantonio Battistella, Davide Battistin, Renata Berti, Valerio Bevilacqua, Daniele Bianchi, Fabio Bianco, Bluer, Mauro Bordin, Enrico Bossan, Piero Brombin, Mirella Brugnerotto, Saturno Buttò, Fratelli Calgaro, Andrés David Carrara, Pino Castagna, Cristina Cocco, Stefano Curto, Graziella Da Gioz, David Dalla Venezia, Giuseppe De Berti, David De Biasio, Paolo Del Giudice, Lou Embo, Marco Fantini, Marica Fasoli, Alessandro Finocchiaro, Novello Finotti, Amedeo Fiorese, Cesare Gerolimetto, Romano Lotto, Mirella Guasti, Interno3, Bobo Ivancich, Gaetano Mainenti, Michele Manzini, Matteo Massagrande, Raffaele Minotto, Andrea Morucchio, Cleto Munari + 1, Alessandro Novellino, Luigi Pellanda, Michelangelo Penso, Sarah Revoltella, Carla Rigato, Alessandro Rinaldi , Fulvio Roiter, Piermaria Romani, Giorgio Russi, Daniele Scarpa Kos, Piero Slongo, Pierantonio Tanzola, Alessio Tasca, Silvano Tessarollo, Giovanni Turria, Joe Velluto, Nicola Verlato, Elisabetta Vignato. INFO Villa Contarini si trova in via Dante, 1 a Piazzola sul Brenta (PD). In alto: Davide Battistin “Le bateau ivre”. 2011 Venezia. A destra: JoeVelluto (JVLT): “RosAria – corona del rosario, usa e getta”. Fustellatura su pluriball. 2002. Ennio Ludovico Chiggio “Interferenza con oculari”, 2000. UNOMAGAZINE 17 O AGENDA M O S T R E Vicenza maggio 2011) 177 persone. Esclusi coloro che non rientravano nei requisiti del bando, la giuria si è trovata infine a valutare i lavori di 119 fotografi, selezionando fra questi undici finalisti. I giovani fotografi hanno potuto scegliere fra dodici opere di Carlo Scarpa e quelle più fotografate sono state il complesso monumentale Brion a San Vito di Altivole (Treviso) e il Museo di Castelvecchio a Verona, di seguito il sito monumentale dedicato alla Partigiana con casa Gallo a Vicenza; il monumento in ricordo delle vittime di piazza della Loggia a Brescia, la facciata del negozio Gavina a Bologna. CARLO SCARPA: UNO SGUARDO CONTEMPORANEO Fino al 18 settembre PALAZZO BARBARAN Venezia Dmitri Prigov Sono Carlo Deregibus primo premio, Marco Dapino secondo premio e Enrico Bedolo terzo premio i vincitori della prima edizione del Concorso fotografico “Carlo Scarpa: uno sguardo contemporaneo” bandito dalla Regione del Veneto e dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, in collabora- Fino al 15 ottobre CA’ FOSCARI ESPOSIZIONI Per la sua “prima volta” nel contemporaneo, l’Hermitage sceglie Venezia, l’Università Ca’ Foscari e la Biennale. Il grande museo russo, già più volte presente in Italia con opere delle sue celeberrime e vastissime collezioni d’arte antica e moderna, ha scelto l’occasione della 54. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia (di cui è evento collaterale) per farsi conoscere in Italia anche come protagonista del contemporaneo. Lo fa con una monografica dedicata a Dmitri Alexandrovich Prigov (1940-2007), uno dei maggiori, probabilmente il più originale, dei concettualisti russi. La mostra comprende disegni e oggetti concettuali di Prigov, molti dei quali inediti. Installazioni in legno, corda e vetro sono state realizzate per la prima volta in sale espositive, separate le une dalle altre, seguendo gli schizzi preparatori dell’artista. Nelle sale restanti vengono proiettati video sulle performance poetiche di Prigov. La totalità dei lavori rappresentail mondo unico di Dmitri Prigov, in una forma polilinguistica di Gesamtkunstwerk costituita da oggetti, immagini, luci e suoni. INFO Ca’ Foscari Esposizioni si trova in Canal Grande a Venezia. Orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 18. Ingresso gratuito. Foto in alto: Dmitri Alexandrovich Prigov, dipinto dalla serie «Gouaches with gears». 1970. © The State Hermitage Museum, St. Petersburg/Yuri Molodkovets. Foto sotto: Dmitri Alexandrovich Prigov: Untitled (Chairs), composition of 25 sheets. 1996. Paper, ballpoint pen. 29,6х20,9. © The State Hermitage Museum, St. Petersburg/Yuri Molodkovets. INFO http://concorsofotografico.cisapalladio.org/partecipanti.php Padova Fino al 30 luglio CENTRO CULTURALE ALTINATE SAN GAETANO La mostra presenta 28 juke box, in gran parte degli anni ’60, tutti perfettamente funzionanti, appartenenti alla collezione di Vladimiro Vieno, considerata una delle più importanti al mondo. Oltre ai juke box dischi e merchandise degli anni sessanta con un occhio particolare alla città di Padova che all’epoca espresse numerosi gruppi musicali alcuni dei quali s’imposero a livello nazionale, tanto da venir chiamata la “Liverpool d'Italia". Solighetto diventa il polo nazionale estivo della fotografia con tre importanti rassegne fotografiche, accompagnate da un notevole programma di iniziative collaterali. Fulcro di “Estate Fotografia 2011” è la mostra “Corrispondenze elettive” di Paul Strand e Walter Rosenblum, cui si accompagna una monografica sul “Pittorialismo italiano. Le collezioni del FAST” e “Chernobyl. L’eredità nascosta”, personale di Pierpaolo Mittica, che INFO Il Centro Culturale Altinate/San Gaetano si trova in via Altinate 71, a Padova. Orari: 10:00 – 13:00 / 16.30 - 19.30 da martedì a domenica lunedì chiuso. Ingresso libero. Sopra: Carlo Deregibus, Complesso monumentale Brion, San Vito d’Altivole TV (primo premio). Accanto: Marco Dapino, Monumento alla Partigiana, Venezia (secondo premio). In alto: Pierpaolo Mittica, Elena, Zona di Esclusione, Bartolomeevka, Gomel (Bielorussia) 2004. Sopra: Paul Strand “Giovane ragazzo Gondeville”, Charente, Francia, 1950-51. Padova UNIVERSI DIVERSI. LA PADOVA CARRARESE NEL GIOIELLO CONTEMPORANEO A sinistra: MARCO MINELLI, Irreale – Unreal, amplificatore stereofonico con gioiello applicato, plastica, vetro, materiale elettronico, cm. 30 x 30 x 20, 2011, Roma. Fino al 17 luglio ORATORIO SAN ROCCO Sessanta artisti orafi di fama internazionale, provenienti da tutto il mondo con opere di grandissimo livello, i quali si sono misurati con le tematiche proposte dal Premio Internazionela Mario Pinton dedicato alla gioielleria, dai Castelli alle miniature, dagli astri all’alchimia, fino alla cultura, all’urbanistica, all’architettura del tempo. Gli artisti, infatti, sono stati ispirati soprattutto dalle mura trecentesche, dagli edifici del potere, ma anche dallo stemma dei Carraresi e dai giochi cromatici di Giotto e del Guariento, con riferimenti espliciti, con spunti per suggestioni astratte, sempre reinterpretati in chiave moderna. In mostra il tedesco Georg Dobler, il quale in una spilla unisce l’immagine di un complesso medievale, e materiali simbolici, come il marmo (rimando all’alchimia) o lo spinello (in riferimento agli astri); Giorgio Cecchetto, il quale, con una collana in alpacca, argento e rame, raffigura Padova, le sue mura e la Torloga, evocando l’affresco di Giusto de’ Menabuoi; Annamaria Zanella, che, con la sua spilla, offre una splendida interpretazione moderna degli angeli del Guariento; e ancora, Bruno Martinazzi, che con la sua collana “Ramo d’oro”, omaggia Petrarca e la classicità, Antje Brauer, la quale, con la sua spilla “Veicolo – Carro”, trasforma le ruote dei Carrresi in movimento, la tedesca Silvia Walz, che, con il suo bracciale “El Secretum”, rappresenta una miniatura di un libro o di una chiesa. Proprietà dell’artista, foto archivio dell’artista. Accanto: ALBERTO ZORZI, Pensando a Padova, la Torlonga e il Castello, collier con pendente, cm. 8,4 (pendente), cm. 30,3 (collier), 2011, Padova. Proprietà dell’artista, foto di Studio Quasar. © Aperture Foundation, Inc., Paul Strand Archive/Cortesia Rosenblum Family. di Rosenblum è stato allievo. Paul Strand e Walter Rosenblum sono qui messi a confronto nelle loro “Corrispondenze elettive”. Complessivamente sono 74 le immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate in un arco di tempo che scorre tra le due guerre ed oltre (1915 – 1959). Rosenblum ci mostra l’immagine di un’America di strada, fatta di frammenti quotidiani. Particolarmente suggestive le immagini di New York con i bambini che si divertono spensierati nel Bronx, come la bellissima “Il gioco del mondo”. Ma anche frammenti della grande storia, come lo sbarco in Normandia nella seconda guerra mondiale, le immagini dei rifugiati o dei barellieri al fronte. INFO Villa Brandolini si trova in Piazza Libertà, 7 a Pieve di Soligo (TV). Orari: giovedì, venerdì e sabato 16 - 20, domenica e festivi 10 - 12 e 16 – 20. Ingresso: intero euro 5,00. www.fondazionefrancescofabbri.it INFO L’Oratorio San Rocco si trova in via Santa Lucia a Padova. UNOMAGAZINE 18 Strand, Rosenblum, i Pittorialisti e Mittica Fino al 28 agosto VILLA BRANDOLINI JUKE BOX, TRE CANZONI 100 LIRE zione con MAXXI Architettura. La Giuria ha individuato, all’unanimità, i tre vincitori all’interno della rosa di 11 finalisti risultanti dalla selezione tra i 177 giovani fotografi che si sono iscritti al concorso fotografico a tema scarpiano. Ecco i nomi degli 11: Enrico Bedolo, Lisa Maria Boccaccio, Sara Cavallini, Sergio Dalla Lana, Marco Dapino, Carlo Deregibus, Antonio Di Cecco, Giulio Favotto, Lorenzo Gaioni, Enrico Pistocchi, Brando Posocco. Le loro opere resteranno esposte sino al 18 settembre a Palazzo Barbaran, sede del CISA Palladio. Il risultato del Concorso, alla sua prima edizione, è stato decisamente superiore alle aspettative: si sono iscritte al concorso (aperto dal 1° marzo all’8 Solighetto di Pieve di Soligo (TV) UNOMAGAZINE 19 O NUOVE T E N D E N Z E Il SUP, antico rito polinesiano dei re hawaiani spopola anche in Adriatico Il SUP è uno sport totale si può praticare con qualsiasi condizione in mari, laghi e fiumi. In assenza di onde permette di muoversi pagaiando e regala la bellissima sensazione di camminare sull’acqua. S do sulle loro grosse tavole da surf per fotografare i turisti che si cimentavano a cavalcare le onde. Da allora fino ai giorni nostri la pratica del SUP è lentamente cresciuta e dalle spiagge delle Hawaii ha conquistato l’America, l’Australia ed in tempi recenti anche l’Europa. In Italia è sbarcato da pochi anni ma ha già conquistato migliaia di appassionati e sta avvicinando agli sport acquatici su tavola fasce di utenti fino ad ora scoraggiate dalla difficoltà di imparare a cavalcare le nostre onde spesso surfabili nelle stagioni più fredde. Il SUP è uno sport totale si può praticare con qualsiasi condizione in mari, laghi e fiumi: in assenza di onde permette di muoversi pagaiando e regala la bellissima sensazione di camminare sull’acqua; con onde anche di pochi centimetri, invece, la grande tavola permette di surfare usando la pagaia come timone. Il SUP può essere praticato da chiunque a qualsiasi età, è estremamente semplice ed intuitivo e mediamente i rudimenti si imparano già alla prima uscita, è inoltre un’attività fisica completa perché stimola contemporaneamente i maggiori distretti muscolari ed allena l’equilibrio generale senza traumi o bisogno di sforzi elevati, al punto che è usato anche per lo yoga e lo stretching sull’acqua, unico requisito è il saper nuotare. UP, ovvero lo Stand Up Paddle Surfing, è arrivato in Italia ed ora il surf è finalmente alla portata di tutti. Le origini del SUP (il surf in piedi sulla tavola con la pagaia n.d.r.) sono antichissime e si perdono negli antichi miti polinesiani ed hawaiani: solo gli antichi re potevano pagaiare in piedi sulla canoa ed al loro passaggio i sudditi si inchinavano in segno di rispetto. Negli anni ‘60 nelle spiagge hawaiane alcuni surfisti erano soliti stare in piedi pagaian- UNOMAGAZINE 20 Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it O NUOVE T E N D E N Z E Get up! Stand up & paddle! Se la voglia di salire su una tavola da SUP vi ha contagiato potete provarlo a Sottomarina dove l’Associazione LineUp vi aspetta presso il Camping Tropical. Scrivete a: [email protected] UNOMAGAZINE 21 O SECONDO V O I O SECONDO V O I UNOClub Emanuela Zanetti C’è chi odia l’estate io l’amo, anzi, l’adoro Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it Diciamo subito che chi “odia l’estate” in realtà è una sparuta minoranza (solo il 15% delle risposte). La maggior parte infatti (il 66%), non solo ama questa stagione ma c’è chi afferma, addirittura, di adorarla! Alice Milani Modella Mi piace molto l’estate, adoro il caldo... il sole... il mare e la spiaggia... preferisco di gran lunga l’estate all'inverno... Shoes designer Walter Baldan Odio l’estate, diceva in una bellissima canzone, Bruno Martino... io l’amo. Amo il sole, t-shirt e via, moto e mare, giornate lunghe, le cicale, le chiacchiere notturne con un amico davanti al bar ormai chiuso. Il silenzio delle ore più calde, quel fiore chiuso a proteggersi che aspetta il tramonto, per sbocciare in tutti i suoi colori, profumi e voci di ragazzi che prendono l’aperitivo... Facebook Alessandra Borsetto L’estate è sempre stata una bellissima stagione, per i suoi colori, il sole, magari luoghi ameni per villeggiature e viaggi alla scoperta di nuove tradizioni... Oggigiorno ritengo sia meglio rimanere a casa o nelle vicinanze, piuttosto che imbottigliarsi nel traffico e nelle code confusionarie e chiassose, in luoghi sovraffollati e disturbati dalla massa. Magari è meglio viaggiare in altri periodi dell’anno, meno frequentati e rissosi. UNOMAGAZINE 22 Facebook Antonella Bernardi L’estate è la stagione più bella sintomo di libertà, voglia di muoversi ed ha ragione chi afferma che basta non andare nei tipici posti di villeggiatura o farlo in un altro momento per godersi il sole e tutte le cose belle che ci regala questa stagione. Roberto Beghin UNOClub L’estate dovrebbe durare tutto l’anno perchè si vive di più, più liberi e spensierati a contatto con la natura. Stefania Miotto Artista Amo tutte le stagioni, ognuna ha qualcosa di particolare... i colori, i profumi che racchiudono spesso ci riportano indietro nel tempo e affiorano ricordi... di tempi passati, di vita vissuta. Ed è come scrivere un libro al quale aggiungere un capitolo ad ogni stagione trascorsa. Auguro a tutti che questo libro non abbia fine e sia ricco di momenti di gioia, di sorrisi... di musica! Moreno Breda Facebook Assolutamente l’estate. Estate, si impara ad amarla fin da piccoli, quando iniziano le belle giornate, piene di sole e di profumi. L’aria cambia, il vento sulla pelle ti fa stare bene, specie per chi ha la fortuna di vivere in mezzo al verde, e i pensieri volano alle vacanze sia a quelle da vivere, che ai ricordi di quelle già trascorse, magari al mare in spiaggia dove la vita è tutta un sogno... e fai di tutto per farlo durare il più possibile... Estate, la stagione dove nascono le compagnie e quando eri bambina era il periodo del ritrovo con i cugini lontani, quelli che vedevi esclusivamente in questa stagione, diventando così “speciali”, perché poi sarebbe passato tanto tempo prima di poterli rivedere. D’estate c'è sempre qualcosa di magico, di nuovo e mai vissuto, le passeggiate e le serate trascorse nel parco a parlare di tutto, dei viaggi e di esperienze fatte, restare svegli fino a tardi immersi dal verde delle foglie, da salici, ortensie, edera, ninfee, fate e lucciole. E di giorno, quando senti il profumo di un prato appena tagliato, i pensieri vanno nuovamente a quei giorni di quando eri piccola, quando erano solo rincorse nei prati con le balle di fieno che sembravano enormi, risate, ginocchia sbucciate, litigate, lotte, scivoloni per “un, due, tre... e liberi tutti”, grida, canzoni storpiate, gioia sfrenata e spensieratezza! Questa stagione apre le porte alla fantasia! Proprio come quando, da bambina, osservavo le nuvole bianche nel cielo azzurro o camminavo nell’erba alta, nei campi, tra i fiori. Mi emoziono anche adesso, mi vedo con i piedi nella sabbia, con il mio libro da leggere finalmente senza pause, vedo le diverse gradazioni del colore del mare, il sole sulla pelle, i bambini che in spiaggia vogliono giocare, dove le alghe che vedi nel bagnasciuga, diventano “pelo di lupo di mare” e si assaggia per finta la nuova ricetta di “parmigiana alla sabbia”, se chiudiamo gli occhi scopriremo che siamo capaci anche noi! Anita Zanatta Facebook L’estate è bella almeno quanto l’inverno. In estate il sole, in inverno la neve... Se hai voglia di vivere, godi tutti i giorni delle piccole grandi cose della vita... Facebook Liliana Scarlassare Anche per me l’estate è la più bella stagione. Si sta bene, ci si alza presto per fare un sacco di cose e l’aria è pulita, si fa tardi la sera seduti in giardino, ci si vede più spesso con gli amici, insomma... un periodo magico, peccato duri sempre poco! Michaela Campodall’Orto Facebook Estate e inverno sono le migliori. Mimi Vicentini Facebook La stagione migliore è quella che ti senti addosso nel momento in cui quella stagione stessa si presenta. Io sono di quattro stagioni, sicuramente sono più estate perchè sono nata a luglio. Claudio Casorati Facebook Ogni stagione ha il suo buono, certo che con le condizioni atmosferiche migliori dell’anno, una giusta compagnia e le disponibilità economiche si apprezza meglio delle altre, se manca uno dei fattori se ne riparla! Facebook Michela Stievano I mesi più belli dell’anno per me sono quelli di maggio - giugno e poi settembre - ottobre, in questi periodi ci sono i colori più intensi in assoluto. L’estate ti porta a pensare alle ferie e questo è molto positivo per il corpo e la mente. (segue a pag. 26) ESTATE SÌ Carla Lincetto Facebook L’estate per me è una stagione meravigliosa: posso godermi i miei figli, che sono a casa da scuola, e da quando sono a casa dal lavoro (sigh) posso godermela anch’io! Anche se non faccio niente di particolare, c'è la libertà di non essere oppressi da orari e da impegni. UNOMAGAZINE 23 O SECONDO V O I Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it O SECONDO V O I Silvia Brigitte Benedetti Modella Sicuramente la migliore! L’estate è vita, l’allegria… è l’occasione per sfruttare a pieno la compagnia della gente, le giornate e per viaggiare! UNOMAGAZINE 24 UNOMAGAZINE 25 O SECONDO V O I Mi piacciono tutte le stagioni, purchè vissute con serenità. Giornalista Ileana Lirussi Facebook Le estati più belle che ricordo sono quelle di quando ero bambina, quando finivamo la scuola e avevamo davanti tre mesi di spensieratezza a correre nei prati, a giocare senza alcun timore di niente e di nessuno... Ora continuo ad amare l’estate con tutti i suoi colori anche se non è più così spensierata. Luciano Tortima Facebook Primavera ed autunno senza alcun dubbio. Vincenzo Stocco Insegnante Da insegnante, estate = vacanze, ma personalmente non ho ansia per la fine dell’anno scolastico , nè per l’inizio. Sono indifferente alle stagioni. Giorgio Cracco Facebook L’estate è di sicuro la miglior stagione di sempre. Fabio Bergamin Facebook Se lavorassi, l’estate sarebbe la stagione migliore per un motivo molto semplice: le VACANZE. Katia Perin Facebook Sono nata col caldo... già inizio dicendo che amo l’estate e, di sicuro, mi ci sento protagonista, anche se sono una miss costume “morbida”! Però è troppo bella l’estate: ti da energia, voglia di viver tutta la giornata fino a notte fonda, anche magari solo chiacchierando tra amici e il solo veder il sole che al mattino ti sveglia... troppo bello! Un sogno ad occhi aperti che ti fa iniziare una buona giornata. Viva l’estate, non c’è dubbio! Paolo Crivellin Facebook L’estate è la stagione migliore se non la passi a lavorare in Corso Stati Uniti a Camin. Alessia Da Canal Estate: né la migliore, nè la peggiore... Ha pregi e difetti come ogni altra stagione. Si deve soffrire il caldo appiccicoso per apprezzare il fresco di altre giornate. Giornalista Fabio C. Fioravanzi Preferisco la primavera, ma visto che “non amo” i vestiti l’estate permette di usarne molti meno, purchè non ci sia afa! Altrimenti può diventare insopportabile per molti come, soprattutto, gli anziani che abitano in città. Serena Casotto Facebook L’estate per me è la stagione migliore perchè mi dà una grande carica, mi godo le giornate alla grande, vado anche al lavoro più volentieri! Vorrei fosse estate tutto l’anno! Alberto Savio Imprenditore Essendo un fan di melone e anguria, è in assoluto la stagione migliore dell'anno. Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it Facebook Patrizia Gramignan Tina Ruggeri Giornalista Estate come tutte le altre. Valentina Pianta Facebook In natura esistono quattro stagioni mio nonno, che è contadino, mi ha insegnato ad annotare i primi dodici giorni dell’anno sul calendario per regolarmi che ogni giorno corrisponde ad un mese dell’anno. Dice inoltre: “ogni frutto ha la sua stagione”. Per me è indifferente che sia estate, inverno, autunno, primavera... Basta star bene e lavorare! Rosalia Calì Facebook La stagione più bella per me è sicuramente l`estate... sento già profumo di ferie! ESTATE NO Nicole Pisani Modella Preferisco la primavera. La preferisco per i colori dei paesaggi, per i profumi dei fiori che sbocciano, e per il calore che arriva dopo il freddo e buio inverno. UNOMAGAZINE 26 Eddy Rukaj Modella Io adoro l’estate, il mio umore è sempre felice e neanche il caldo torrido mi infastidisce, anzi sono super attiva per godermi completamente le lunghe giornate. Laura Sgaravatto Facebook Per me l’estate è un periodo in cui posso dedicarmi ai bimbi a casa da scuola, alle ferie se ci andiamo, all’orto da sistemare e, quindi, evviva l’estate! Facebook Simonetta Fincato La stagione migliore è quella che sentiamo dentro, quando siamo sereni e pronti per affrontare questo mondo. Non posso negare che l’estate aiuti tantissimo a prenderci per mano e con allegria vedere diversamente ogni cosa... il sole... il calore... e la luce che ci garantisce la ben nota “serotonina", l’ormone del buonumore, un vero toccasana natura- le. La gente in questo modo si apre, chiacchera, esce all'aria aperta, gioca, si riposa (quando ci riesce) e s’innamora. Adoro l’estate. Facebook Elena Sofia Sorgato E che dire dell’estate? Bella, perché si va in vacanza (in montagna), si sta a casa da scuola e ci si trova molto spesso con gli amici, la sera si esce ed è chiaro fin tardi, (esistono anche le zanzare, ma vabbè) ma, secondo me, molte volte è una stagione troppo calda. Giulio Marcolin Facebook La stagione più bella è proprio l'estate perchè ci sono le vacanze! Claudia Giacometti Facebook Per me l’estate è la stagione peggiore dell'anno! Preferisco stare a guardare scendere la neve al calduccio sotto le coperte o davanti un caminetto! Silvia Zanaldi Facebook La primavera è la stagione migliore dal mio punto di vista. Toba Diao Studentessa L’estate è una stagione che ci da tanto, quindi, bisogna viverla pienamente anche lavorando. C’è un bel sole che ci può migliorare l’umore e consentirci di osservare il meglio della bellezza della gente. UNOMAGAZINE 27 Caterina Tollin Facebook La stagione estiva potrebbe essere la più amata se non ci fossero così tante zanzare... Io, personalmente non sono un’appassionata del caldo, ma devo riconoscere che con le lunghe giornate di sole si asciuga tanta biancheria... e poi il sole rigenera, ti abbronza e fa maturare i pomodori nell’orto... hi hi hi... comunque... W l’ESTATE! Andrea Bonato Agente di commercio Estate... estate... sempre e solo estate. Per me è sinonimo di vitalità, luce energia, adrenalina, ormoni, corsa, montagna e tanto, tanto sesso! (segue a pag. 30) O SECONDO V O I O SECONDO V O I Eliana Lancelotto Modella Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa Io amo l’estate... le giornate lunghe, il caldo, il sole, i colori le canzoni estive... e l’effetto che tutto questo fa sulle persone. Tutti sono più allegri e con più voglia di fare! E io, personalmente, sono metereopatica quindi per me è la stagione migliore! UNOMAGAZINE 28 UNOMAGAZINE 29 O SECONDO V O I O SECONDO V O I Facebook Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa Stefania Princy Piovan AMI L’ESTATE? SÌ 66% Io adoro l’estate e guai al mondo se non ci fosse... non potrei vivere senza il mio bel periodo di caldo e sole che purtroppo è sempre troppo corto... ma, pazienza, mi so accontentare. Giovanna Soranzo Facebook La stagione più bella? La primavera! La natura che rinasce, l’occhio che si meraviglia osservando come dal grigiore dell’inverno si passa ai colori... partendo dalle tonalità più fredde del giallo, fino a colori più caldi, man mano che le giornate si allungano e le temperature aumentano... Ah, che meraviglia! Raffaella Padovan Facebook L’estate è vita fosse per me durerebbe undici mesi l’anno! NO 15% altro 19% Veronica Semenzato Doriana Manfrinati Facebook L’estate senza dubbio: sole, luce, mare, caldo, fiori, colori... sarà che sono nata in questa splendida stagione dell'anno. L’estate è la miglior stagione anche per me. Il sole, il mare è tutto più bellooooo!!! Maria Viviana Squatrito Facebook Evviva l’estate, peccato che duri troppo poco, io detesto il freddo. UNOClub Susana Marques de Lima Fisioterapeuta È la stagione migliore. Mi sento più preparata, le giornate sono più lunghe, mi ricarico con l’energia del sole e mi sento più felice. Tempo di vacanze, viaggi, feste come Natale, Capodanno, Carnevale… (Susana ci scrive dal Brasile n.d.r.) Ilaria De Santis Facebook Estate: una delle quattro stagioni che più amo. Il sole è l’indiscusso protagonista: tutto è più semplice in estate, anche il vestire. Il colorito della nostra pelle diviene più sano ed anche il nostro metabolismo ne beneficia... E poi è la stagione che mi ha dato i natali! Io “amo l’estate” ed avrei saputo far cambiare idea anche a Bruno Martino (autore ed interprete della canzone anni ‘60 “Odio l’estate” n.d.r.). Nicola Gianni Modello Vivo l’estate cercando di sfruttare al meglio le maggiori possibilità che offre di vivere a contatto con la natura, l’aria aperta, il mare. Non la classifico rispetto ad altre stagioni: ognuna offre opportunità da cogliere. Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it Fabrizia Birello Facebook Amo l’estate sono nata in giugno, amo il profumo dei temporali estivi, amo tutti i fiori che colorano i nostri giardini. Amo il mare, le lunghe passeggiate sull’arenile! Il sole che ci riscalda, le giornate lunghe amo tutto dell’estate! Katia Pivato Facebook Mi spiace, adoro passeggiare sotto la pioggia, mi piace il rumore delle gocce che battono sui tetti e il vento, scanso il sole perché mi da fastidio e dopo tanti giorno di bel tempo divento irritabile... sempre stata così fin da giovanissima! Facebook Valentina Mestriner Sara Penzo Modella Abitando al mare per me, sicuramente, l’estate è un bellissimo periodo. Come ogni anno non vedo l’ora che arrivi per andare in spiaggia, stendermi al sole, star fuori fino a tardi con gli amici. Più feste, più divertimento e più relax! UNOMAGAZINE 30 Adoro l’estate, praticamente rinasco! Non solo perchè le giornate si allungano, finisce il mal tempo, c'è più serotonina in circolo, si ha più voglia di fare tutto, anche la solita routine. Insomma un pieno di carica, di energia che mi fanno vivere intensamente questi mesi. Luca Veronese Impiegato Il sole è vita e allegria, viva l’estate! Diana Costa Modella Per me l’estate è davvero la più bella stagione dell’anno! Adoro il mare, il caldo, poter stare all’ aperto e avvertire quel senso di spensieratezza che solo una stagione con giornate soleggiate e lunghe può dare. Insomma l’unico difetto è che… dovrebbe durare di più! UNOMAGAZINE 31 EDDY Rukaj EDDY abita a Padova ed ha 28 anni. Parlando dei suoi pregi, si definisce come una persona instancabile e determinata, ottimista, affidabile, spiritosa e generosa; per quel che riguarda i difetti Eddy risponde scherzosamente: «Cosa sono? Lascio giudicare agli altri… ma attenti perché sono permalosa e vendicativa!» Insomma il carattere non le manca anche se appartiene al fantasioso e sensibile segno dei Pesci. Alla domanda su come dovrebbe essere il suo uomo ideale risponde sottolineando per ben tre volte che deve essere intelligente, ma aggiungendo poi, scherzosamente, che se fosse anche bello, ricco e simpatico lei proprio non ne farebbe un dramma! Eddy è una ragazza con molti interessi ama ballare, leggere libri, andare in palestra ma anche l’antica arte della cucina. Attualmente è impegnata in ben cinque attività che la qualificano come: studentessa, indossatrice, commessa, ballerina e fotomodella. Perciò aggiunge (e non ha tutti i torti): «La mia aspirazione è quella di fare un unico lavoro e non più cinque come succede ora!». EDDY, infine, è alta 171 cm. pesa 52 kg ed indossa la taglia 40. UNOMAGAZINE Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.itLa O S P E T T A C O L I IN VENETO E OLTRE Parole e musica Calendario Spettacoli Estate 2011 Giovanni Allevi domenica 17 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola Giovanni Allevi, stella della musica classica contemporanea italiana, sarà in concerto, piano solo. Il nuovo live segue l’uscita del lavoro “Alien”, disco di inediti. Biglietti da 25 a 37 euro. James Taylor martedì 19 luglio ore 21 Piazza San Marco - Venezia Un gradito ritorno in Italia per un unico esclusivo concerto-evento in cui ascoltare dal vivo i brani che l’hanno reso celebre e amato da giovani e meno giovani di tutto il mondo. Biglietti da 48,30 a 97,75 euro. Jamiroquai giovedì 21 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola oglia di ballare? oglia di live music? Il primo dei tre concerti italiani. Dopo cinque anni di silenzio discografico, tornano con un nuovo lavoro“Rock Dust Light Star”, una sorta di “ritorno alle origini”, con la voglia di riappropriarsi di un sound più live. Biglietti da 40 a 57,50 euro. Hooverphonic special guest Mads Langer sabato 23 luglio ore 21,30 Hydrogen Live - Love Festival - Piazzola La band culto del trip hop europeo è in cima alle classifiche con il singolo “Anger never dies” e sarà preceduta sul palco dal cantautore Mads Langer (altro ammazza-classifica con “You are not alone”). Biglietto unico a 29 euro. oglia di raffinatezza? oglia di Victoria Club! VICTORIA CLUB Max Pezzali sabato 23 luglio ore 21,30 Piazzale Vittoria - Monte Berico - Vicenza È forse l’unico cantautore profondamente pop del panorama italiano; sapendo coniugare in maniera inconfondibile testi elaborati e sonorità di facile ascolto, “Terraferma” è il disco che presenta composto da 11 tracce. Biglietti da 29 a 40,50 euro. Alessandra Amoroso mercoledì 27 luglio ore 21,30 Piazzale Vittoria - Monte Berico - Vicenza La Amoroso è accompagnata nel tour estivo da David Pieralisi e Alessandro Magnalasche alle chitarre, Ronny Aglietti al basso, David Pecchioli alla batteria, Roberto Bassi alle tastiere, Pamela Scarponi e Luciana Vaona ai cori. Biglietti da 29 a 40,50 euro. ABANO TERME (PD) Pooh sabato 27 agosto ore 21 Castello Marchionale - Este Un concerto che lascerà il segno nei grandi eventi estivi della provincia padovana. I Pooh hanno scelto la splendida cornice del Castello di Este per chiudere uno dei tour più lungo in 45 anni di attività e successi. Biglietto unico 11,50 euro. Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria) Tel. 049 8665100 Cell. 334 1469601 e-mail [email protected] sito www.victoriaclubabano.it APERTO GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATO (DALLE 21 ALLE 02) Jovanotti venerdì 16 settembre ore 21,15 Arena di Verona - Verona Un artista che è riuscito a trovare la quadratura del cerchio con testi raffinati, ritmi coinvolgenti, a cavallo tra pop e world music ed un format live che ha ottenuto il plauso unanime di pubblico e critica. Biglietti da 39,10 a 80,50 euro. UNOMAGAZINE 35 O F O O D SPACE O F O O D SPACE La vera storia del gelato “Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza... Se avessi questo ogni giorno per il resto della mia vita sarei felice” (Dustin Hoffman). Esagerato? Direi di no: siamo di fronte ad uno dei prodotti più graditi da grandi e piccini. Consigliato anche come terapia: provate a nutrirvi con un brodino caldo dopo l’asportazione delle tonsille e poi ditemi.. Dagli egizi ai romani Gli antichi egizi erano soliti offrire ai loro ospiti calici d’argento divisi a metà: in una parte polpa e succo di frutta freschissimi e nell’altra metà ghiaccio tritato. Praticamente un sorbetto. Un ulteriore suggerimento lo si può trarre dalla Bibbia, che sapeva essere anche una raccolta di usi, costumi e ricette: Isacco offrì ad Abramo latte di capra misto a “Mangia e bevi: il sole è ardente e così puoi rinfrescarti”. GELATO DI ROQUEFORT E COULIS DI FRAGOLE Re Salomone era un grande consumatore di bevande ghiacciate ed anche Alessandro Magno, indomito condottiero, durante le sue campagne in India esigeva la fornitura costante di neve da consumare mescolata a miele e frutta. Mettere in ammollo la colla di pesce in una ciotola di acqua fredda, portare a bollore il latte con lo zucchero e il glucosio. Ed i Romani? Plinio il Vecchio e Quinto Fabio Massimo divennero ulteriormente noti grazie ad un paio di ricettine gelate, una via di mezzo tra il sorbetto ed il gelato vero e proprio, leccornie che venivano serviti nei "Thermopolia" disseminati lungo le strade, sempre affollati di viandanti accaldati. P reparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione... Vi immaginate se al posto di “vuoi un gelato?” esordissimo con una frase del genere? Le origini del gelato Ma chi ha inventato il gelato? Una donna ovviamente. Beh, certo. Gli uomini partivano al mattino per andare a caccia e vuoi per il traffico e vuoi per i leoni non c’era verso di tornare prima di cena. Addirittura stavano fuori l’intera settimana. E quindi alle donne restava tutto il resto del lavoro da fare: prendersi cura della prole, difendere il villaggio, fare attenzione affinchè il fuoco non si spegnesse, seguire l’allevamento dei piccoli animali, provvedere alle provviste e assicurare acqua pulita e cibo sano a tutta l’allegra tribù. Estate ed inverno, ovviamente. Comprese le mezze stagioni. Per cui mi immagino che in un assolato pomeriggio estivo, magari alle pendici di qualche catena montuosa, con l’ultimo nato al sicuro in un marsupio, una donna, dedita alla raccolta del cibo, ne metta un po’ in un contenitore ottenuto da una zucca essiccata. Magari dei mirtilli e un po’ di ghiaccio. Signore e signori ecco a voi il primo gelato. Alla fine del IX secolo gli Arabi occuparono la Sicilia dove trovarono i nevaroli dell'Etna e le neviere, che per secoli rappresentarono la sola soluzione sia per il piacere dei prodotti freddi, sia per la conservazione. Poiché con il miele, unico dolcificante noto allora, non sarebbe stato possibile creare una granita, è grazie alla canna da zucchero, chiamata “canna di Persia”, che i golosi conquistatori rinvenirono proprio in Sicilia, che fu possibile creare le prime granite. E grazie agli Arabi ed al loro amore per le cose belle e a Marco Polo, che in Cina aveva imparato a mescolare acqua e salnitro per ottenere materia ghiacciata, i maestri pasticceri siciliani non ebbero rivali per secoli e secoli. Venezia poi dettava legge nel mondo: un mix invincibile. Il gelato divenne una leccornia veneta glamour e l’Europa non seppe resistere al brivido dolce del gelato. Direttamente dalla ricetta di Igles Corelli da “Formaggi in Villa”, recente evento dedicato ai latticini. INGREDIENTI 300 gr di latte crudo, 80 gr di zucchero, 20 gr di glucosio, 2 gr di colla di pesce o agaragar, 100 gr di roquefort, 150 gr di fragole, 30 gr di zucchero a velo, 1/4 di stecca di vaniglia. PROCEDIMENTO Togliere dal fuoco, unire la colla di pesce strizzata, il formaggio in dadolada e mescolare bene. Lasciar raffreddare mescolando con un cucchiaio di legno e mettere poi a mantecare nella gelatiera (o in freezer). Frullare le fragole con lo zucchero a velo e i semini della vaniglia, passare al colino e decorare le coppe unendo il gelato. Coppa d’argento o cono? Dalla coppa in argento sbalzato al business del cono il passo è relativamente breve: un cuoco a tempo perso di nome Ruggeri, alla corte dei Medici, vinse un contest proponendo ricette inedite di gelato. Divenne famoso in tutto il Granducato e quando Caterina sposò Enrico, duca d’Orleans, volle con sé “l’unico italiano in grado di umiliare i francesi, almeno in cucina”. Era il 1533 e sua era la ricetta di “Ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata”. Un secolo dopo Francesco Procopio dei Coltelli, palermitano di nascita, perfezionò “la macchina per fare il gelato” che suo nonno, pescatore ed inventore a tempo perso, gli lascò in eredità. Scoprì l'uso dello zucchero al posto del miele e quello del sale mischiato con il ghiaccio per farlo durare di più e la produzione fece un salto di qualità: aprì nel 1686 un locale, il mitico Cafè Procope, che offriva"acque gelate" (la granita), gelati di frutta, "fiori d’anice", "fiori di cannella" e tante altre golosità. La patente reale, ovvero la concessione che Luigi XIV aveva dato a Procopio rese il suo cafè il luogo d’incontro letterario più famoso d’Europa frequentato non solo dagli attore della Comedie Française ma soprattutto da intellettuali, filosofi e letterati come Voltaire, Balzac, Hugo Diderot e il dottor Guillotin, che ricambiò con la ghigliottina. La diffusione su scala "industriale" del gelato nel mondo partì dalla Sicilia e più precisamente da Catania. Nel 1773 lo scozzese Patric Brydone scriveva: "L'Etna fornisce neve e ghiaccio non solo a tutta la Sicilia, ma anche a Malta e a gran parte dell'Italia, creando così un commercio molto considerevole". A prescindere dalla verità storica di questi fatti, l'origine italiana del gelato viene riconosciuta in gran parte del mondo (non è inusuale, nelle gelaterie estere, vedere indicazioni come "vero gelato italiano"). Una delle prime rivendite commerciali di gelato italiano risale circa al 1928 e cominciò la sua attività a Varese: consisteva in un carretto ambulan- CODICE DEL BUONGUSTAIO di Gualtiero Marchesi la più vasta scelta del Nord-Est Prenota le partecipazioni e le bomboniere entro Giugno Oltre Mille modelli di SOLO IN Via Nazionale, 12 - STANGHELLA (Padova) tel. 0425 95206 UNOMAGAZINE 36 partecipazioni vedi regolamento interno vi sposate a Novembre o Dicembre? VI REGALIAMO le partecipazioni «Il segreto di un sorbetto riuscito sta nell’equilibrio tra il dolce e il pastoso: infatti un’insufficiente quantità di zucchero non consentirebbe al composto di montare a dovere e il sorbetto riuscirebbe simile a una granita; d’altro canto un’eccessiva dose di zucchero lo renderebbe stucchevole, guastando il gusto sottile della frutta. La percentuale di zucchero cambia a seconda della varietà della frutta: si può indicare la dose normale in 4 etti di zucchero per un litro di composto a sua volta per metà da acqua e per metà da succo e polpa passata di frutta. Riuniti gli ingredienti si lasciano macerare per circa 4 ore e poi si lasciano montare nella gelatiera. Se non si dispone di questo semplicissimo e importantissimo elettrodomestico si può ovviare mettendo nel freezer il contenitore con il sorbetto e dal momento in cui inizia a rapprendersi mescolare ogni 10-15’ per 6/7 volte». UNOMAGAZINE 37 te con un macchinario discendente da quello inventato dal nonno di Procopio. Tale rivendita fu certamente la prima nel Nord Italia a portare il gelato a un livello popolare. Artigianale o industriale? Ma che differenza c’è fra il gelato artigianale e quello industriale? Il gelato artigianale, quello vero, intendiamoci, è caratterizzato dall'uso di materie prime fresche e rispetto a quello industriale è un alimento prodotto fresco quasi sempre tutti i giorni, chi lo vende è di solito lo stesso che lo produce, la distanza tra luogo di produzione e vendita è di pochi metri, viene consumato entro alcuni giorni, presenta una minore quantità di grassi (610% in quello prodotto artigianalmente 812% in quello industriale) e una minore quantità d'aria (max 35% negli artigianali, min 70% in quelli industriali). Il gelato artigianale di frutta all'acqua, noto popolarmente come sorbetto, è il dolce estivo per eccellenza, come ci suggerisce Gualtiero Marchesi nel suo “Codice del buongustaio” (vedi box in pagina). L’Italia è l’unica nazione al mondo dove il gelato artigianale copre il 55% del mercato, grazie alla copertura capillare, la storia, la tradizione, l’abitudine del gelato da passeggio e la professionalità degli addetti: un magico team per accompagnare “dolcemente” le nostre calde serate estive e i silenziosi pomeriggi d’agosto. Anna Maria Pellegrino www.lacucinadiqb.com O A ST R I & DISASTRI A ST R I & DISASTRI O Estate tiepida, calda o bollente? ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE ESTATE TIEPIDA ESTATE CALDA ESTATE BOLLENTE ESTATE CALDA ESTATE CALDA ESTATE TIEPIDA La stagione estiva porta all’Ariete molta chiarezza di intenti. Infatti il pianeta Mercurio sarà per gran parte dell’estate nel segno del Leone quindi in positivo aspetto di trigono. La Venere nel segno del Cancro per gran parte del mese di luglio si rivela piuttosto ostica per le relazioni : periodo da tenere sott’occhio quello fra il 5 e il 29 luglio, dove si consiglia di mantenere la calma. Il mese si profila invece positivo per il lavoro con un bel Marte in Gemelli che rende l’Ariete attivo e gli conferisce il dono di agire lucidamente. Dal 4 agosto Marte, pianeta governatore del segno, si sposta in aspetto dissonante nel polemico segno del Cancro, per rimanerci fino al 19 settembre, quindi per tutta l’estate. Sarebbe meglio evitare discussioni e confronti in questo periodo. Nel periodo indicato gioverebbe a tutti gli Ariete starsene un po’ in vacanza, anche perché un Marte in Cancro toglie loro la consueta energia, in favore di un accentuato nervosismo. Oltre ad avere il favore di Giove, che riguarda in particolar modo i Toro della prima decade, possiamo annunciare a tutti gli appartenenti al segno che l’estate si profila una stagione a due velocità alternate. La lunga permanenza di Mercurio nel segno del Leone e quindi in aspetto di quadratura, indica come ai nativi non sarà perdonata la consueta pigrizia, almeno per quel che riguarda il settore lavorativo. Una bella pausa ed il periodo ideale per le vacanze si profila quello fra il 29 luglio e l’8 agosto. Poi Mercurio ritorna retrogrado in Leone e ripresenta il conto che non è stato pagato prima. Venere sorride ai nativi del leone nel mese di luglio promettendo languidi incontri, ad agosto la musica cambia ma per fine mese le cose si sistemano al meglio, grazie anche al favore di Marte dal segno del Cancro. Davvero una bella estate per il segno dei Gemelli. Un luglio grintosissimo con Marte nel segno che promette belle realizzazioni personali e tanta voglia di affermazione. Il consiglio è comunque essere quello di non strafare, soprattutto nel periodo che va dal 29 luglio all’8 di agosto quando il pianeta dominante dei Gemelli, appunto Mercurio, si porrà in aspetto non proprio favorevole, segnalando alcune cose che i nativi non avevano saputo valutare precedentemente con la dovuta attenzione. Sappiate utilizzare questo periodo per riaggiustare il tiro e poi ripartire bene dal 9 agosto. Le questioni sentimentali sono particolarmente favorite fra il 29 luglio ed il 21 di agosto. Un annuncio per i nativi del segno del Cancro: questa estate non avete di che lamentarvi perché le stelle vi sono decisamente favorevoli! Quindi non attaccate la solita solfa ma cercate di avere un atteggiamento positivo. In luglio con la Venere nel vostro segno che si aggiunge al sole del vostro compleanno, il clima è decisamente favorevole per tutte le questioni affettive. In agosto il pianeta Marte viene a farvi una visitina dal 4 al 19, cercate di mantenere la calma. Un segno lunare come il vostro mal sopporta l’energia esplosiva di Marte. Potreste quindi essere più polemici del solito e creare discussioni inutili! Ricordatevi che siete sotto verifica da Saturno in Bilancia, che riguarda in particolare i nati della seconda decade e quindi se tirerete troppo la corda potrebbe anche spezzarsi! L’estate è la stagione in cui i nativi del segno del Leone brillano di più! Mercurio vi appoggia sia a luglio che ad agosto, con una breve pausa fra il 29 luglio ed l’8 agosto quando si mette in aspetto neutro. Ecco quindi individuato il momento ideale per staccare dal lavoro e concedersi una vacanza. In agosto i Leone saranno i protagonisti: si sa che quando il Sole ritorna sul proprio Sole natale c’è una grande energia per tutti coloro che sono nati nel periodo. A questo si aggiunge il transito di Venere nel Leone da fine luglio fino al 21 agosto. Pertanto i nativi del segno saranno particolarmente affascinanti e potranno vivere un clima affettivo molto gratificante e, perchè no, con belle conquiste in campo amoroso! La Vergine è il segno estivo, ma fra fine agosto e settembre troviamo un’estate in calando, la luce obliqua che illumina in modo particolare i paesaggi facendo notare dei particolari che prima, nella piena stagione e col sole a picco, non si riuscivano a vedere. Ecco descritto un po’ il carattere vergineo, il suo gusto per i particolari anche minimi che a volte può diventare anche una piccola mania. Anche la Vergine sarà interessata dal passaggio di congiunzione di Venere al suo segno. Dal 22 agosto in poi chi ha rapporti con qualche persona del segno potrà notare un qualche addolcimento grazie appunto alla presenza di Venere. Begli spunti da Mercurio che è uno dei pianeti governatori del segno, il quale dal 29 luglio all’8 agosto si porterà appunto in Vergine. Mentre gli altri sono in vacanza quindi i nativi potrebbero fare dei buoni affari! ASTRI&DISASTRI PROGRAMMA IN ONDA SU RADIO PADOVA LA RADIO DEL VENETO È ANCHE UN PER UNOMAGAZINE 38 IL PODCAST: www.radiopadova.com UNOMAGAZINE 39 O A ST R I & DISASTRI A ST R I & DISASTRI O Estate tiepida, calda o bollente? ArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI ESTATE CALDA ESTATE TIEPIDA ESTATE CALDA ESTATE TIEPIDA ESTATE TIEPIDA ESTATE BOLLENTE La Bilancia è il segno che è interessato da un bel po’ dal transito di Saturno in congiunzione. Un transito che mette ordine ed elimina ciò che non è valido, mentre mantiene ciò che invece lo è. Saturno è tornato in moto diretto ed interessa in particolare i nati della seconda decade, che sono anche interessati dalla quadratura di Plutone. Insomma un momento di grande maturità per tutti i Bilancia. Mercurio in aspetto positivo di sestile dal segno del Leone, sia in luglio che in agosto, conferisce grande chiarezza di intenti. Ottima poi l’energia che Marte in Gemelli fino al 3 agosto porta a tutti i nativi che si dinostreranno capaci di prendere le iniziative necessarie per risolvere tutte le questioni in sospeso. In agosto il clima è decisamente positivo la Venere in Leone fino al 21 garantisce una vacanza dolce. I nati nella prima decade dello Scorpione sentiranno un po’ l’opposizione di Giove che li metterà di fronte ad alcune questioni che loro, invece, continuavano a guardare di traverso. Ma l’estate con i passaggi dei pianeti in Cancro alleggerisce parecchio il clima Scorpionico, con il trigono di Venere fino al 28 agosto e con quello di Marte dal 4 al 19 di agosto. Tradotto significa che avremo degli Scorpione un po’ ammorbiditi e più disponibili alla vacanza ed all’innamoramento. Il clima migliore per andare in ferie è decisamente quello di luglio dove anche il Sole nel Cancro vi rallenta un po’ e vi sollecita al dolce far niente. Dopo un giugno un po’ critico per il segno del Sagittario a causa del concentrarsi di pianeti nel segno frontaliero dei Gemelli ecco che, già in luglio, la situazione migliora. Vista però la permanenza di Marte nel segno dei Gemelli fino al 3 agosto il consiglio è di non mettere in atto azioni avventate. Infatti Marte opposto al Sole può essere indicativo di un atteggiamento distratto e poco avveduto. In questo vi aiuterà molto Mercurio in Leone che vi farà da guida sia in luglio che in agosto e vi permetterà di moderare eventuali esuberanze fuori luogo. Agosto è il vostro momento con Venere e Sole in trigono dal segno del Leone: sarete appoggiati in tutte le questioni sentimentali. Decisamente una bella estate per voi! Il mese di luglio non vi è troppo congeniale visto che vi ritrovate il Sole opposto dal segno del Cancro al quale si aggiunge anche la Venere. Una doppia opposizione che potrebbe farvi fare i conti con qualche questione sospesa che non avete ancora voluto affrontare. Per esempio chi è in coppia e va in vacanza con una partner con cui non va molto d’accordo potrebbe ritrovarsi a dover gestire una situazione piuttosto complicata per aver sottovalutato la cosa prima di partire. Le soluzioni potrebbero arrivare con Mercurio in Vergine fra il 29 luglio e l’8 agosto periodo in cui sarete particolarmente lucidi e dove le comunicazioni scorreranno fluide. In seguito l’ingresso di Marte in Cancro dal 4 agosto e per tutto il mese promette mare molto mosso nella vostra vita! Il susseguirsi di pianeti nel segno del Leone vi mette di fronte ad alcuni impegni e responsabilità che forse avevate trascurato. In particolare Mercurio opposto fino al 28 luglio e poi dal 9 agosto vi indica come dovreste cambiare il vostro punto di vista su alcune questioni, su cui avete una visione un po’ cristallizzata e ormai superata. In questo sarete ben aiutati dal trigono di Marte dal segno dei Gemelli per quasi tutto luglio, che vi darà le energie necessarie per compiere le migliori azioni possibili. In agosto se potete riposatevi, il cielo astrologico e in particolare la Venere opposta vi suggeriscono il carpe diem e non troppi impegni. I pianeti in Gemelli vi hanno infastidito parecchio ma luglio si profila in netto miglioramento. Una bella Venere nel segno del Cancro in aspetto di trigono al vostro Sole potrebbe essere capace di portarvi qualche novità affettiva piacevole. Marte rimane in Gemelli per tutto il mese di luglio e vi invita ad essere precisi nei vostri impegni e soprattutto a non concedervi distrazioni. In agosto Marte in Cancro vi restituirà una rinnovata voglia di fare e, a differenza degli altri che poltriscono in vacanza, potreste ritrovarvi a lavorare su qualche nuovo progetto con grande energia. Approfittatene visto che a settembre i pianeti si allineano nel segno della Vergine e vi rallentano e stressano un po’. Testi a cura di Margherita Maschio www.unomagazine.com Siamo anche su MINI GUIDA AL REGALO DI NATALE SECONDO IL SEGNO ASTROLOGICO UNOMAGAZINE 40 Facebook alla pagina UNO Magazine UNOMAGAZINE 41 O SONDAGGIO O SONDAGGIO dendosi conto della vita che ti scivola tra le dita, del tempo che avresti ancora e delle cose che non hai mai fatto e di rimpiangerle. La mia paura, invece, è quella di smettere di sognare, di avere dei progetti, di diventare conforme, di perdere dinamicità, tono d’anima e di cervello, di perdere la fame che ho di emozioni e di conoscenza. Alessandra Borsetto Facebook Beh... la paura, oggi come oggi, più diffusa è sicuramente, quella dell’altro. Degli altri esseri umani. Anch’io cerco di difendermi e di resistere come posso, in una società dove ciò che conta è il proprio unico piacere e interesse. Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it Anita Zanatta Facebook La paura più grande è di non essere più al sicuro... Non sai mai dove può accadere. Se sono da sola, ho paura e basta, mi guardo le spalle, sto attenta agli sguardi. È brutto non poter più vivere in maniera spensierata... Fabio C. Fioravanzi Giornalista Credo che la paura, per nulla immaginaria, che ha la maggior prte della gente, sia quella di perdere il lavoro, di non avere più di che vivere. La mia? Vedere soffrire chi amo. Moreno Breda Facebook Secondo me la paura più diffusa al giorno d’oggi è la paura di esser diversi dagli altri e quindi sentirsi esclusi... non solo nei ragazzi di 15 anni, ma anche nelle persone di 40. Mi sembra che molte persone cerchino di assomigliarsi per far parte di qualcosa o, almeno, per non sentirsi escluse. Nicole Pisani Modella La paura al giorno d’oggi cambia da persona a persona, può essere di varia origine e natura, la più frequente è quella di non riuscire ad ottenere una valida posizione nella società per quanto riguarda il lavoro. Un’altra paura frequente è l’infelicità e l’insoddisfazione, io credo di non avere paure di questo genere. Infine una paura reale odierna è quella causata dai tanti conflitti civili che possano innescare varie guerre nel mondo. Facebook Francesca Andreotti Le paure dei veneti al giorno d’oggi Elisabetta ci scrive: “la paura d’oggi è la paura del domani”. Ed è lo stesso pensiero di circa un lettore su tre. La classica “paura di morire” perciò è, sorprendentemente, al secondo posto preceduta proprio dalla paura per l’incertezza economica in corso. Claudio Casorati Facebook Credo la paura più diffusa, sebbene non identificata, sia la paura del futuro, la possibilità di perdere privilegi e diritti acquisiti per un senso di instabilità latente che credo condividiamo tutti, molti punti di riferimento sono diventati evanescenti, si fatica a trovarne di nuovi, da cui spesso la vita “carpe diem”, il ritorno della cicala rispetto alla formica. La mia personale, per questioni di età, è ugualmente quella nel futuro, ma con specifico riferimento alla salute, quando ci penso mi viene in mente che tutti hanno le loro magagne, quando arriveranno le mie? Patrizia Gramignan Facebook A mio parere non esiste un’unica paura, siamo bombardati da notizie spiacevoli e degradanti per l’uomo. La guerra in Libia, l’invasione dei profughi, le torture sugli animali... La mia paura, se così si deve chiamare, è pro- UNOMAGAZINE 42 prio che non siamo più in grado di controllare impulsi violenti, mi sento come il prigioniero del “Miglio Verde”, sono stanca, tanto stanca, ma sopratutto odio profondamente chi fa del male a bambini ed animali, sono essere abbietti, vigliacchi e non meritano il dono del libero arbitrio che ci è stato concesso! Mimi Vicentini Facebook La paura di morire credo sia quella più diffusa in assoluto, di morire lentamente ren- La paura di non “farcela”, credo sia uno stato d’animo che accomuna tutti noi, a prescindere dall’età. Siamo esaminati ogni giorno della nostra vita, c’è sempre qualcuno che ci giudica che ci premia e che ci punisce. Il nostro compito è quello di assolvere a tutti gli impegni che ci vengono imposti, (forse questo è il mio caso) e la paura, a volte, diventa angoscia e insonnia... Terrore di Equitalia. Katia Perin Facebook Forse, a parer mio, la paura più grande in questo momento è il fatto di aver paura a restar soli, per cui molte persone, invece di dir realmente ciò che si ha nel cuore, nasconde la cosa, facendo finta di niente. Non è il mio caso, ma ho visto e continuo a veder situazioni che non sarebbero sostenibili, ma la paura di trovarsi il giorno dopo da soli, induce a falsare le situazioni personali, portando poi il tutto ad un totale disastro della propria vita: che di conseguenza non migliora quella di chi ti accompagna. È normale aver un pensiero verso il futuro, chi non ce l’ha? ... Ma rispetto per la vita deve esser per se stessi e per chi ti circonda, è un fatto naturale, si nasce, si cresce, si muore... ma di sicuro io credo che viver ogni giorno al massimo sapendo di potersi guardare allo specchio, e saper che ciò che senti battere dentro di te è il tuo cuore, che batte ardentemente per la vita e i suoi protagonisti, non può che dar il coraggio di dir “andiamo avanti... sempre”. Anche perchè nel poi, ci sarà sempre qualcuno che non ci sarà più, quindi godiamo di ogni istante prezioso e siamone felici e compiaciuti di aver momenti così. Eddy Rukaj Modella La paura più grande è soggettiva per ogni individuo, ognuno di noi si prefigge degli obiettivi e delle finalità, il non riuscire a raggiungerli crea uno stato di paura interiore. La paura immaginaria è oggi la previsione della fine del mondo. Le mie paure sono maggiormente legate alla salute dei miei cari e che il mondo non si continui a distruggere con tutte queste guerre senza vinti ne vincitori, che riportano l’umanità allo stato primitivo. Michaela Campodall’Orto Facebook Direi l’omofobia, non ci si fida più del prossimo. Carla Lincetto Facebook La paura più diffusa al giorno d’oggi secondo me sono i vari virus/batteri che si “nascondono” nei vari prodotti alimentari con le relative, nefaste, conseguenze. Basta vedere l’isteria che si scatena ogni volta che i media comunicano avvenimenti del genere. Personalmente la mia paura più grande è invecchiare male con qualche malattia invalidante. No, ne ho proprio il terrore! Luciano Tortima Facebook La solitudine particolarmente se aggravata da condizioni di salute, precarie. Ileana Lirussi Facebook La mia paura più grande è quella che riguarda il futuro dei nostri figli, il lavoro, la loro vita personale. Credo sia la paura che riguarda la maggioranza delle persone, poi, per quanto mi riguarda anche la solitudine, la possibilità di essere dipendente da altri a causa di qualche malattia in vecchiaia... Fabrizia Birello Facebook Io penso che la paura più diffusa in questi giorni sia la guerra. La mia è invece quella che possa accadere del male ai miei figli. UNOMAGAZINE 43 Liliana Scarlassare Facebook Credo che la paura per molti sia la perdita del lavoro e lo è anche per me, oltre alla mia personale paura che succeda qualcosa ai miei famigliari. Katia Pivato Facebook A mio avviso la paura più diffusa ma meno manifestata è quella che succeda qualcosa di brutto ai tuoi figli. Io per prima non lo dico, mi godo ogni momento e lascio che mia figlia sia libera (adeguatamente alla sua età) ma niente mi spaventa di più di pensare alla mia vita senza di lei. Elisabetta Zullato Facebook La paura secondo me più diffusa e purtroppo reale è quella di non sapere cosa succederà domani... Oggi hai il lavoro, riesci ad arrivare bene o male a fine mese... e domani? Per me invece la paura più grande e di non riuscire a dare ai miei figli quello di cui avranno bisogno. Imprenditrice Valentina Asin ... Niente paura, niente paura, niente paura ci pensa la vita mi hanno detto così Niente paura, niente paura, niente paura si vede la luna perfino da qui... (ringraziamo Ligabue per la collaborazione n.d.r.) Vincenzo Stocco Insegnante Si può aver paura se si ha qualcosa da perdere, di materiale o immateriale; purtroppo, molti, nelle ultime generazioni, fanno fatica ad essere in questa condizione e quindi anche ad aver paura... c’è da aver paura del prolungarsi di questo momento. Io temo solo il dolore fisico. Fabio Bergamin Facebook Dal 15 gennaio 2010 sono a casa dal lavoro per il fallimento dell’azienda per cui lavoravo. Se non trovo lavoro a breve, ho la paura reale di non saper dove andare a vivere. Nicola Todeschini Avvocato Ammalarsi. Alberto Savio Imprenditore Ne dico due: la paura della solitudine e quella di finire in miseria. Forse le più diffuse tra i miei coetanei. La mia: le malattie. Serena Casotto Facebook Sono una persona molto ottimista pertanto non ho molte paure, fortunatamente cerco di vedere sempre il lato positivo in ogni cosa! Luca Veronese Impiegato Paura più diffusa: una malattia e l’instabilità economica personale, la solitudine. O SONDAGGIO O SONDAGGIO Nicola Gianni Modello Michela Stievano Facebook ... Secondo me la paura più diffusa è quella di invecchiare, di voler essere sempre in formissima a tutti i costi anche esagerando, cominciando dalla chirurgia estetica, essere sempre al centro dell’attenzione su tutto e su tutti, l’immagine di noi stessi nella società sottovalutando altre qualità più importanti che vengono trascurate dalla superficialità. Credo che la paura più diffusa al giorno d’oggi sia quella della solitudine. Viviamo in un contesto sempre più legato alla socialità: la solitudine non è contemplata, è vista con sospetto e disprezzo. Personalmente risponderei che quello che mi fa paura ora sia il non riuscire ad esprimermi: mi spaventa l’idea di non mettere a frutto le mie peculiarità. Diana Rata Studentessa Il timore più grande delle persone, secondo il mio parere, è quello di non riuscire ad arrivare a fine mese. Il denaro e il lavoro, quindi, rappresentano le paure più significative ed incisive sulla vita quotidiana della maggior parte di noi. Alessia Da Canal Giornalista L’incertezza economica. Nell’immediato e per il futuro. La mia paura è invece legata al tempo che passa e ai condizionali, alle idee e ai desideri che non riesco a concretizzare. Tina Ruggeri Giornalista Restare senza soldi. Walter Baldan Shoes designer Tanti diranno mille cose, ma secondo me, l’unica paura assoluta per un essere vivente dotato di intelligenza è di ammalarsi e morire... Ma questo ancestralmente: ciò spiega le invenzioni della fede, della promessa di un aldilà, il tutto per esorcizzare “La Fine”, alla quale non vogliamo rassegnarci. La morte, soprattutto lenta da malattia, è la paura delle paure. Il resto sono vicissitudini umane, portatrici di paure, dolori, felicità e quant’altro. Paolo Crivellin Facebook La paura di andare da Baessato senza Porsche, e che le ragazze se ne accorgano. La mia paura che esploda il motore della mia Panda del ‘97 nei giorni più caldi. Francesca Andreotti Facebook @Paolo Crivellin sei fortissimo, realista, intelligente e acuto... ai miei tempi si diceva: “meglio ridere in una 500 che piangere in una Mercedes!”. Valentina Pianta Facebook Per PAURA s’intende il turbamento emotivo misto a preoccupazione per qualcosa di reale o immaginario che è o sembra, atto a produrre gravi danni o a costituire un pericolo. La paura più reale oggi sembra proprio essere il non essere all’altezza della situazione. Perchè l’uomo ha paura di corteggiare una donna vera? L’uomo non è più Cavaliere ma pensa di risolvere tutto con una macchina. Certo si risolvono molte cose con una macchina ma dipende per andare dove e a fare cosa? UNOMAGAZINE 44 UNOMAGAZINE 45 Facebook Matteo Morosinotto La PAURA, non considerando quella proveniente da stati di scompenso biologico (ad esempio: lo stare male causato dagli sbalzi d’aria inconsciamente provoca la paura di volare ed altre paure del genere), secondo me è la consapevolezza dell’impossibilità di comprendere, di capire qualcosa (l’esempio più evidente è il buio che cela ai nostri occhi quello che c’è dietro di esso). Come tale essa è legata soggettivamente a noi che siamo anche il prodotto della nostra storia, cultura e sopratutto della società attuale. Quindi al giorno d’oggi, come in passato abbiamo paura del non conoscibile. Attualmente è il futuro l’incognita che più cruccia le persone. Ovviamente tutto ciò è legato alla crisi economica reale o immaginaria/costruita ad hoc che attanaglia il mondo. La mia paura, non diversamente dagli altri, è appunto l’avvenire in primis personale e più in generale del nostro futuro vivere/convivere su basi di reale progresso a 360°. Veronica Semenzato UNOClub La paura più grande? Penso sia la solitudine! Molti hanno paura della vita affrontata da soli. Personalmente avrei paura non di stare da sola ma di perdere le persone che amo in particolare mio marito. Toba Diao Studentessa La paura di non arrivare ad una realizzazione personale soddisfacente. La mia paura più grande è di essere giudicata e di non essere capita. Laura Sgaravatto Facebook La paura per me è questa società avendo due figli piccoli quando cresceranno c’è paura di brutte compagnie di droga di velocità eccetera. Claudia Giacometti Facebook Credo che la paura più diffusa per i giovani sia il “non apparire”, non riuscire ad essere sempre al centro dell’attenzione e per gli adulti l’instabilita economica/lavorativa. La mia paura: un futuro troppo incerto! Rosalia Calì Facebook La mia paura e penso quella di tutti i genitori e di non riuscire a dare un futuro ai nostri figli... Noi finora siamo andati avanti ma le cose vedo che vanno sempre peggio. Cosa faranno i nostri figli? Simonetta Fincato Facebook La paura degli uomini è la paura di non essere amati ma, soprattutto, il non saper amare... L’amore fa superare ogni difficoltà di qualsiasi genere, di qualsiasi natura. L’assenza porta all’orgoglio, all’indifferenza, all’egoismo... al nulla. Il donare se stessi è la forma d’amore più grande in assoluto. La mia paura... è smettere di crederci! Georg Samuel UNOClub Problemi. È importante per il mediuomo stare comodo tra le quattro mura di casa, ed affrontare un problema significa rischiare di perdere questo caos ordinato. Avarizia e Fame, tanto per citarne due. Mentre io... ho paura dei problemi. Elena Sofia Sorgato Facebook Secondo me la gente ha timore di non essere accettata per quello che è, tutte queste “maschere” comportamentali che la gente usa nel rapportarsi con gli altri, le ripetute sedute dall’estetista, gli interventi di chirurgia plastica... Poi, una delle mie paure oltre ad essere rifiutata per la mia spontaneità è quella dell’esprimere sentimenti. Giulio Marcolin Facebook La mia paura è quella di non riuscire a realizzare i miei sogni per motivi esterni provenienti da questa società e credo sia quella un po’ di tutti. Caterina Tollin Facebook Penso che le REALI paure al giorno d’oggi siano più di una, il non essere in piena salute, di trovarti dall’oggi al domani senza lavoro, essere sommersi dalla spazzatura. La paura IMMAGINARIA collettiva O SONDAGGIO penso sia di non poter invecchiare dignitosamente. La mia paura di non riuscire a salvarmi da tutto questo... Ma per adesso sorrido asciugo la fronte e vado avanti... Mara Casotto Facebook La “CLESSIDRA” ... ecco di cosa abbiamo paura, il tempo che scorre, non si accettano le rughe i capelli bianchi e qualche chilo in più. Vorremmo l’eterna giovinezza, vorremmo essere sempre sulla cresta dell’onda, la paura di perdere quell’attimo di gloria la paura di scendere dal piedistallo ed essere dimenticati. Credo che nella nostra vita non ci sia una sola clessidra ma ce ne siano tante l’importante è capire quella giusta da capovolgere… Ogni momento della vita ha il suo “tempo e le sue paure”. Serena Casotto Facebook Sono una persona molto ottimista pertanto non ho molte paure fortunatamente cerco di vedere sempre il lato positivo in ogni cosa! Paura della crisi/di perdere il lavoro/del futuro/di finire in miseria Paura della morte /della malattia/di non essere autosufficienti Paura che accada qualcosa ai propri cari Paura di invecchiare/del tempo che passa/sindrome della “clessidra” Paura della solitudine Paura di venir esclusi dagli altri/di non essere all’altezza Paura dell’altro/dell’insicurezza sociale Paure varie non altrove classificabili Roberto Beghin UNOClub La paura d’oggi secondo me è l’incertezza economica. Stefania Princy Piovan Facebook La paura più diffusa al mondo in questo momento credo sia l’incognita sul futuro, dato che ormai viviamo in totale programmazione della nostra vita, il fatto di non saper controllare ancora gli eventi futuri manda in panico la maggior parte delle persone (e per fortuna che ancora non si può programmare il futuro, altrimenti sai che noia!). Personalmente non ho grandi paure che mi angosciano a parte il sapere che prima o poi si deve fare i conti con la perdita di persone care... Facebook Raffaella Padovan Io lavoro in uno studio medico e posso dire che il 90% delle persone oggi LA PAURA D’OGGI È LA PAURA DEL DOMANI Elisabetta Pobbe UNOClub La paura d’oggi è la paura del domani, perchè per la maggior parte dei giovani che hanno fatto tanti sacrifici per avere una laurea, purtroppo il lavoro non salta fuori e non riescono a spenderla al meglio, ma soprattutto non si sentono appagati professionalmente. Oggi tutti i datori di lavoro dicono che c’è la crisi, che non abbiamo abbastanza esperienza o che ne abbiamo troppa, oppure che abbiamo troppa buona volontà e troppa educazione ma, nonostante questo, ci licenziano e ci fanno sentire un numero e basta. Andando nei locali, nelle pizzerie però, nonostante la crisi le trovi sempre strapiene di gente... Allora ti domandi: ma c’è veramente questa crisi o sono semplicemente scuse inutili, dietro cui nascondersi per continuare a fare contratti a termine o a progetto che creano in tutti noi giovani la paura della precarietà a vita, l’insicurezza e la paura di non potersi mai costruire una famiglia. Si aspetta dunque per avere dei figli, ma chissà se per noi esisterà un giorno, ancora la possibilità di un lavoro stabile, il tempo indeterminato per noi è un miraggio e, intanto, la paura del domani cresce sempre di più perchè sei consapevole di essere disoccupato da quasi 24 mesi... e sei consapevole di avere un bagaglio di competenze che però nessuno ti permette di mettere a frutto.... UNOMAGAZINE 46 38 26,8 % 11,7 % 10,5 % 9,5 % 7,2 % 7,1 % 5,9 % 21,3 % Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it O SONDAGGIO UNOMAGAZINE 47 ISU M DA U A AS LA C RA O SONDAGGIO 20 A NI... È N S teme la malattia vista in ogni sua sfacettatura, vive nell’ansia che questa possa arrivare come un fulmine a ciel sereno. Non metto in dubbio che possa far paura e non dico di esserne esclusa ma bisogna imparare ad affrontare ed aspettarsi tutto e magari godersi ciò che si ha quando lo si ha... Pietro Casetta Giornalista Potrei rispondere che la paura più diffusa è quella del terrorismo islamico, ma in Italia non c’è ancora stato nessun attentato. Potrei quindi passare al pericolo sanitario, per esempio all’escherichia coli, ma fino a questo momento non c’è stato nessun caso neppure di questo (lo stesso con l’aviaria e con la Mucca Pazza, a quanto mi risulta). Vuoi vedere che l’unica paura che abbiamo è quella di ammettere che viviamo in un Paese di cui conosciamo solo i difetti e non i pregi? Alludo ad un’intelligence che tutela dal pericolo islamico e ad un sistema capillare di controlli sanitari preventivi. Maria Viviana Squatrito Facebook Io credo che la paura peggiore, sia la malattia... il non essere più autosufficienti. Giovanna Soranzo Facebook Credo che la paura della “clessidra” o della morte sia la paura più grande... da cui poi derivano altre paure. Come la paura di non avere il controllo delle cose (siamo tutti organizzati e programmati fin dalle elementari ormai), la paura di non essere all’altezza di tutto (dobbiamo sempre essere vincenti, quasi dei supereoi!), la paura di affrontare le difficoltà (siccome siamo superorganizzati, non c’è più spazio per l’imprevisto e quando, inevitabilmente, l’imprevisto accade, andiamo “fuori di testa”). Silvia Zanaldi Facebook Anch’io penso sia la “clessidra” anche se credo che dietro ci sia la paura della fine di tutto, cioè la morte. Stefania Miotto Artista A proposito di paura riporto un pensiero letto pochi giorni fa di Rita Levi Montalcini. Credo faccia riflettere e infonda coraggio a tutti. «Il messaggio che invio, e credo anche più importante di quello scientifico, è di affrontare la vita con totale disinteresse alla propria persona, e con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda, sia quello inanimato che quello dei viventi. Questo, ritengo, è stato il mio unico merito. Io dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona». Le mie paure? Tante e quotidiane... ma nel mio caso mi dico “canta che ti passa” e come per magia spesso la paura se ne va portata via dalle note e regalata all’universo che la disperde e la trasforma in energia. Silvia Brigitte Benedetti Modella Per quello che vedo, al giorno d’oggi, un argomento tabù, che angoscia e spaventa è la “solitudine”… che in realtà appartie- ne più al nostro mondo interno. Personalmente credo che a volte, invece, essa sia una buona occasione per entrare in contatto con noi stessi e imparare a conoscerci… e perché no?! A maturare! I viaggi più emozionanti sono quelli che ho fatto da sola con belle canzoni nell’ipod. La mia paura più grande è in realtà una sfida con me stessa: qualunque lavoro finirò per fare voglio essere soddisfatta, sapere di non PAURE REALI PAURE IMMAGINARIE Paura della crisi, di perdere il lavoro o il benessere. Paura di un futuro su cui si stagliano le minacce di una catastrofe climatica, del terrorismo, della guerra. Paura del diverso, dell’immigrazione, della criminalità diffusa. Paura di malattie contro le quali la medicina non può nulla, paura di un Dio giudice inflessibile, paura di una morte non placata dal senso religioso. In una società complessa Vittorino Andreoli “Le nostre paure” e incerta come quella in cui viviamo, oltre Rizzoli editore, collana Saggi Italiani. alle paure legate a minacce concrete esistono le paure dell’immaginario, prodotte da ciascuno con le sembianze di demoni, che spaventano e limitano ancor più dei pericoli reali. L’immaginario e i fantasmi che crea, il cui ruolo viene troppo spesso sottovalutato, assumono un peso sempre maggiore nella vita quotidiana, privando la paura della sua funzione di meccanismo di difesa per trasformarla in un nemico che ci si rivolta contro. Proprio alla paura, questo nodo cruciale nell’esistenza dell’uomo moderno, è dedicato questo saggio di Vittorino Andreoli, ormai da decenni incontestato esperto dei segreti della mente. Distinguendo tra mondo esteriore e mondo interiore, Andreoli spiega infatti come sia quest’ultimo a condizionare maggiormente l’individuo: solo confrontandosi a fondo con “l’universo dentro di noi” è possibile imparare a conoscere le angosce che ci rubano la vita, per cercare di esorcizzarle e sconfiggerle. L’io deve tener conto di due mondi: quello dentro e quello fuori di noi. E, secondo l’autore, quello che ci condiziona maggiormente è quello dentro di noi. Prendendo le distanze dall’idea darwiniana secondo cui l’io si adatta alla natura, Andreoli dipana quindi un’indagine sulla condizione umana e sui fantasmi che popolano il nostro mondo interiore. Vittorino Andreoli (Verona, 1940) è uno psichiatra e scrittore italiano. Nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la guida del Prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso l’Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, dedicandosi interamente all’encefalo ed in particolare alla correlazione tra neurobiologia e comportamento animale e umano. Dopo essersi laureato lavora in Inghilterra all’Università di Cambridge e successivamente negli Stati Uniti. In questo periodo è assistente all'Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, dove si rivolge alla ricerca neuropsicofarmacologica. Il comportamento dell’uomo e la follia diventano ben presto il fulcro dei suoi interessi e ciò determina una svolta nel suo impegno verso la neurologia e successivamente la psichiatria, discipline di cui diventa specialista. Lavora alla Harvard University col Prof. S.S.Kety, con un’impostazione psichiatrica che sembra permettere l’integrazione tra interessi biologici sperimentali e clinica. (Fonte: Wikipedia) UNOMAGAZINE 49 i i e a a a o i e . O SONDAGGIO aver rinunciato ai miei sogni, insomma provare il tutto e per tutto magari faticando per i primi 10 - 15 anni! Valentina Mestriner Facebook Credo la paura più diffusa sia il senso d'instabilità personale,l'impossibilità di poter programmare un futuro dovuto alla crisi lavorativa attuale. Rientrando nella categoria dei precari, è non solo una paura , ma un malessere interiore. Non riuscire ad arrivare serenamente a fine mese è una paura e un problema concreto di molti, troppi... Ritengo, inoltre, sia molto diffusa la xenofobia e il senso di smarrimento in una società che si svuota di valori, specie per chi ha figli...a questa si aggiunge la paura d'invecchiare e di restare soli; scomparsa la famiglia patriarcale e certi valori ad essa legata (sostegno, supporto materiale, rispetto per gli anziani come il capofamiglia, ormai estromesso e relegato altrove con la propria badante) come possiamo esser sereni? Rina Spiridova Stilista Gentile Redazione, mi chiamo Rina, sono di origine russa, sto lavorando sulla creazione della propria linea di gioielli. Rispondo volentieri alle vostre domande, sperando di aiutare qualcuno che si trova in difficoltà e non trova la via di uscita dalla crisi. La paura ha sede nell’anima. Ed è nutrita dall’immaginazione. Immaginiamo il frigo vuoto, i grattacieli perforati dagli aeri, la morte della parruchiera preferita... La paura ci porta lì dove non vogliamo trovarci: la paura di fallire ci impedisce di lanciare la pro- Se la paura diventa PANICO Serenella Salomoni psicologa e psicoterapeuta ci parla di quando la paura diventa una manifestazione patologica che limita gravemente la vita di alcune persone e ci spiega come affrontare e curare l’attacco di panico. Qual è la corretta definizione psicologica di coraggio e paura? Possiamo inoltre dire se è davvero sempre auspicabile avere coraggio e, invece, sempre da condannare la paura? SERENELLA SALOMONI «Qualche volta il coraggio rasenta l’incoscienza, quindi noi diciamo che quella persona è coraggiosa perché ha fatto delle cose che noi non saremmo in grado di fare. Siamo sempre noi stessi la pietra di paragone e quindi la misura del coraggio. Ma quello che, per una persona è un atto coraggioso, può non esserlo per un’altra. Quindi che cos’è il coraggio? È qualcosa che noi mettiamo come punto di riferimento a quelle che sono le nostre paure». La paura quindi ci aiuta ad evitare i guai? SERENELLA SALOMONI «Certo la paura ci serve. Paura ed ansia sono quelle sensazioni che ci dicono di non fare una certa cosa perché è pericolosa. Sia l’ansia che la paura sono delle spinte di vita». Come si manifestano gli attacchi di panico? SERENELLA SALOMONI «Nel manuale dei disturbi mentali ci sono dei punti fissi dove vengono identificati i sintomi, ma va detto che questi sintomi devono essere reiterati nel tempo. Devono quindi ripetersi per almeno 6/12 mesi per essere classificati come attacchi di panico. Ho avuto modo di osservare manifestazioni contenute, come altre molto più forti di persone, ad esempio, che smettevano, letteralmente, di uscire di casa Tutti questi sono atteggiamenti determinati dall’attacco di panico che diventano molto invalidanti per la vita lavorativa e familiare. Ci sono poi sintomi fisici veri e propri, come sudorazione, tachicardia, sensazione di svenimento, paura di morte imminente; tutte manifestazioni che servono ad identificare l’attacco di panico. C’è chi nasconde gli attacchi di panico e riesce a non rivelarli a chi sta loro intorno, compresi i familiari. Si tratta di chi ha semplicemente paura di fare un certo tipo di percorso, come paura di entrare nelle botole di ingresso delle banche oppure di entrare nelle galleria in autostrada o in ascensore. Queste sono cose sì invalidanti ma di facile gestione in quanto basta evitare la fonte della paura. Così facendo però, evitando ad esempio l’ascensore ed andando a piedi per le scale, non fanno altro che difendersi aumentando il problema che invece va affrontato». Possiamo dare dei consigli a chi soffre di attacchi di panico o a chi vive loro accanto? SERENELLA SALOMONI «In particolare chi vive vicino a una persona che soffre di attacchi di panico, dovrebbe spingerlo il più possibile a rivolgersi ad una persona che lo può curare. Più si assecondano le paure di queste persone e peggio è. Vanno invece stimolati a trovare una cura. Si devono quindi rivolgere a un professionista che può essere lo psicoterapeuta, lo psichiatra, a seconda della gravità che li porteranno a fare tutto un percorso che, da un lato può prevedere l’impiego di psicofarmaci ma, dall’altro, può prevedere soltanto una buona psicoterapia comportamentale». UNOMAGAZINE 50 pria impresa, la paura di soffrire ci isola nella solitudine. ”Guardando il Diavolo in faccia” possiamo trovare la radice della paura, trovare il nostro punto debole, rinforzarci e vivere la vita come meritiamo: una vita piena di soddisfazioni. Bisogna concentraci sulla soluzione dei problemi, non sulle paure! Vi auguro l’inspirazione e la forza di usare con la saggezza il potere della Parola: plasmare i pensieri dei vostri lettori nel modo creativo, per il bene di ogni individuo e del vostro meraviglioso paese. Diana Costa Modella A mio parere la paura più sentita attualmente è un‘eccessiva preoccupazione per il futuro e quindi il conseguente forte timore di non poter o non saper fronteggiare i problemi quotidiani, come le responsabilità sul lavoro, nella famiglia e nelle relazione con gli altri… Anche e soprattutto quelle amorose. Il senso di inadeguatezza su tantissimi campi della vita è ciò che rende ansiose le persone, ciò che provoca insicurezza, il motivo per il quale molte relazioni finiscono. Certo, la vita è sempre più frenetica, piena di impegni, scelte, opportunità da valutare e tutto porta ad uno stress sempre più avvertibile in chiunque ma un po’ siamo cambiati anche noi… Le responsabilità, quel pizzico di saggezza che talvolta potrebbe farci fare scelte più ragionevoli… l’abbiamo messa un po’ da parte. Si vuole provare tutto e prima possibile senza pensare alle conseguenze, ci si lascia in balìa delle onde senza pensare al domani. Anch’io avverto queste sensazioni ma se dovessi con una frase descrivere la mia paura più grande direi che è quella di non avere punti fermi nella mia vita, un crollo di certezze, l’allontamento di persone che me le danno a causa di qualche mia scelta sbagliata. Andrea Bonato Agente di Commercio La paura è un lato umano di noi stessi , che va allenato e costruito nel tempo. Ti fa capire i limiti, ti dice i NO da FARE... ti costruisce ma ti LIMITA nella crescita! Sta a noi decidere come convivere con questa dimensione... La realtà ci fa capire che non esiste paura immaginaria, la mia più grande? Ammalarmi di qualcosa per la quale non posso LOTTARE! In cui il mio destino è segnato... con tutto il resto ci convivo, lo affronto, lo accetto! &RQYHQ] L RQL 6 $/ 87 ( 6W DU EHQH W L FRQYL HQH ´ ( V V HU H V RFL R $V FRP 3DGRYD &RQI FRPPHU FL R GD RJJL W L I D V W DU H PRO W R PHJO L R / · $V FRP GL 3DGRYD W L RI I U H O · RSSRU W XQL W j GL V I U XW W DU H O H PL JO L RU L FRQYHQ] L RQL L Q DPEL W R V DQL W DU L R DW W U DYHU V R L FHQW U L DV V RFL DW L GL U L DEL O L W D] L RQH O DERU DW RU L GL DQDO L V L H FDV H GL FXU D GL 3DGRYD H SU RYL QFL D &HU FD O D V W U XW W XU D D W H SL FRPRGD H SU HV HQW DW L SU HV V R O D V W HV V D FRQ O D W HV V HU D &RQI FRPPHU FL R GHO O · DQQR L Q FRU V R W L YHU U j U L V HU YDW R XQR V FRQW R FRQV L GHU HYRO H H XQ W U DW W DPHQW R GL W XW W R U L JXDU GR $O I L QH GL DV V L FXU DU H XQ V HU YL ] L R GHGL FDW R FRQW DW W DW H SU HYHQW L YDPHQW H O D V W U XW W XU D FKH GHV L GHU DW H &RQYHQ] L RQL 3 HU L QI RU PD] L RQL V XO O D FRQYHQ] L RQH ´ 6 W DU EHQH W L FRQYL HQHµ H V X W XW W L JO L DO W U L V HU YL ] L 6 $/ 87 ( $V FRP 3DGRYD FRQW DW W D L O QV 8I I 0DU N HW L QJ 7 HO ) D[ R L QYL D XQD PDL O D PDU N HW L QJ#DV FRPSG FRP Giorgio Cracco Facebook Credo sia l’incertezza economica. La mia è la stessa, al momento. $662&, $=, 21( &200(5&, $17, 785, 602 ( 6(59, =, 3, &&2/$ ( 0(', $ , 035(6$ 3, $==$ 9 %$5'(//$ 3$'29$ 7(/ )$; , QI R#DV FRPSG FRP ZZZ DV FRPSG FRP dalleCINQUEdellaSERA Winebar & American PADOVA Alex dalleCINQUEdellaSERA PER UNA SERATA CON GLI AMICI O SE PREFERITE A LUME DI CANDELA Lounge Bar Chiuso mercoledì Piazza Diaz, 5 SOLESINO (PD) Pedrocchi Segnalaci il tuo locale preferito, anche se non appare in questa guida (in questo caso il coupon è da compilare per intero). Chi partecipa riceverà GRATIS la nostra rivista UNO Magazine. IMPORTANTE: compila anche il coupon pubblicato a pag. 63. ATTENZIONE: QUI BARRA SOLO 5 CASELLE Antiqua Cafè Caffé Ristorante Eventi Via VIII Febbraio, 15 PADOVA ✆ 049 8781231 Antonio Ferrari Pasticceria Caffetteria Via Chiesanuova, 156 PADOVA ✆ 049 8561045 Baessato Padova Music Bar Via Dell’Industria, 1, 50 PIEVE DI CURTAROLO (PD) ✆ 333 1947581 BellaVista Wine Bar Caffè Snack & Drink Chiuso mercoledì pomer. e domenica. Via Firenze 74/G VILLAFRANCA PADOVANA (PD) ✆ 348 9774295 (accanto Supermercato FAMILA) Blancò Lounge Cafè Sempre aperto dalle 06 alle 02 Via Medoaco, 6 (Z.I. Limena) ALTICHIERO (PD) ✆ 393 9749372 - ✆ 320 9568937 Cocktail Snack Aperitivi Cene Chiuso martedì Via S. Mauro, 6 MONTEGROTTO TERME (PD) ✆ 349 3600630 (vicino Piazzale Stazione) Wine Bar Concept Store Chiuso lunedì Via Umberto I, 15 PADOVA ✆ 049 666375 Lounge Bar Pasticceria Chiuso lunedì Largo Europa, 14, PADOVA ✆ 049 8763958 Wine Bar Chiuso giovedì Via Santuario, 17 (MONTEORTONE) ABANO TERME (PD) ✆ 347 8242760 Lounge Bar Via Caltana, 171 S. ANDREA DI CAMPODARSEGO (PD) Colle Berta Sanremo Show Travertino Cafè Vanity TREVISO Cafè Due Pomi & Provincia 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 Enoteca Weinstube Chiuso domenica Via Castello, 19 MONTEGROTTO TERME (PD) ✆ 049 8910163 Buffet e musica Chiuso il lunedì Piazza Monte di Pietà, 13 TREVISO ✆ 338 9255687 16 Lounge Bar Via Antoniana, 218/8 CAMPODARSEGO (PD) ✆ 349 8331552 ✆ 346 4115942 Coffee & Drink Piazza Monte Pietà, 8 TREVISO ✆ 348 6730133 19 American Wine & Lounge Bar Via Marcato, 20 (Piazzale Serenissima) PIOVE DI SACCO (PD) ✆ 049 9708690 Lounge Bar & Caffè Chiuso il lunedì Via Calle Pretoria, 6 ODERZO (TV) ✆ 0422 713577 22 Lounge Bar & Music Sempre aperto Via Brustolon, 12 ABANO TERME (PD) Wine & Cocktail Bar Chiuso il lunedì Borgo Mazzini, 50 (Porta S. Tommaso) TREVISO ✆ 333 2586753 25 Dogma El Bàcaro Hy Cafè Miracle Ristobar Chiuso lunedì Via S. Francesco, 15 PADOVA www.miracleaperitif.com La Corte del Diavolo Lounge Music Bar Via della Croce Rossa, 40 PADOVA ✆ 333 8314334 Orari: 17/02 - sabato e dom.18/02 - www.cortedeldiavolo.it Visto&Piaciuto “Tutti i giorni happy hour con buffet ricco e vario”. Amsterdam Cafè Lounge Bar e Bistrò Chiuso il martedì Via Vicenza, 23 PADOVA ✆ 049 8723996 Orari: 18 - 02. www.amsterdamcafe.it Visto&Piaciuto “Cucina internazionale, ottimo bere, accogliente, musica, mostre, giardino estivo”. UNOMAGAZINE 52 VISTO&PIACIUTO Caffé Snack & Drink Chiuso la domenica Via Vicenza, 47 PADOVA ✆ 049 8716845 City Gellius Mamamia The Carpe Diem Risto Music Bar Chiuso la domenica Via Le Canevare, 38/42 (fronte Aeroporto) TREVISO ✆ 0422 1990671 3Viso Cafè Wine Bar Sempre aperto Piazza Santa Maria dei Battuti TREVISO ✆ 393 9210712 VICENZA Caffè De Mori & Provincia Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì Via Nazionale, 102 BELVEDERE DI TEZZE SUL BRENTA (VI) ✆ 380 3224958 Caffè Teatro Caffé Snack & Drink Chiuso il martedì Corso Palladio, 187 VICENZA ✆ 346 0094339 UNOMAGAZINE 53 17 18 20 21 23 24 ❑ ❑ ❑ ❑ PAYTV ❑ Per chi ama bere bene Per chi ama mangiare bene ❑ Per chi ama la musica ❑ Per spiriti piccanti ❑ ❑ ❑ Per compleanni, feste, ecc. Per chi fuma Per chi cerca belle donne ❑ Per serate “segrete” Da segnalare agli amici Per chi ama conversare Per chi ama “imboscarsi” ❑ ❑ ❑ ❄ Per “nottambuli” ❑ Per serate romantiche ❑ ❑ Per nuclei famigliari ❑ Qui è gradito prenotare ❑ ❑ Locale nuovo/rinnovato ❑ Con musica dal vivo Da vedere assolutamente Per pubblico “alieno” ❑ Con ampio parcheggio Con spettacoli dal vivo Con servizio rapido Con programmi PAY TV ❑ Con giardino estivo ❑ Con climatizzazione ❑ 3.11 Cognome e Nome: Età: Professione: ❑ Winebar & American ❑ Caffè Snack & More ❑ Osterie & Trattorie ❑ Ristoranti & Pizzerie ❑ Cucina Etnica ❑ Multisala ❑ Locali Notturni ❑ Altro: Locale: Specialità: Chiuso: Indirizzo: Comune Telefono: Orari: Sito: Visto&Piaciuto: ✂ COSA FARE& DOVE ANDARE & Provincia Osteria Barabba Prov. COMPILA, RITAGLIA ED INVIA IN BUSTA CHIUSA A: UNO Magazine C.P. 848 PD Centro 35122 Padova dalleCINQUEdellaSERA Ferracina Caffé Pasticceria Chiuso il lunedì Via XX Settembre, 69 CAMISANO VICENTINO (VI) ✆ 0444 610191 Il Pedrocchino Caffè Snack Chiuso il lunedì Piazza dei Signori, 55 VICENZA ✆ 320 7018283 Orari: 09/24 Pegasus Caffé Snack & Drink P.za Matteotti, 35 VICENZA ✆ 0444 321432 Stra Cocktail Bar Café Via Marosticana, 229 DUEVILLE (VI) ✆ 0444 592517 VENEZIA Al Calice & Provincia Enoteca Piazza Ferretto, 70/B MESTRE (VE) ✆ 041 986100 www.alcalice.eu Brasserie Houblon Caffé Snack & Drink Chiuso il giovedì Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE) ✆ 049 502102 City Elle Lounge Bar Chiuso il martedì Riviera del Brenta tra DOLO e MIRA (VE) ✆ 041 5600824 Caffetteria Snack Bar Chiuso il lunedì Piazza Europa, 31 NOVENTA PADOVANA (PD) ✆ 340 8042125 In perfetto stile irlandese Chiuso il lunedì pomeriggio Via Nazionale, 131 MIRA (VE) ✆ 041 5600601 Feeling Caffè Gran Caffè Kofler Caffetteria e Ristorazione Sempre aperto Via Bronzetti, 34 PADOVA ✆ 049 5224137 Il Venexino Wine Bar Ristorante Chiuso la domenica Via San Fermo, 45 PADOVA ✆ 049 8759988 Milano Cafè Caffetteria Snack Bar Chiuso la domenica Via S. Lucia, 33 PADOVA ✆ 049 8760040 Belle Epoque Wine Bar Sempre aperto Corso Milano, 93 PADOVA ✆ 049 666176 Civico 26 Lounge Bar Cafè Chiuso il lunedì Via A. Rossi, 26 RUBANO (PD) ✆ 393 8050658 Senso Maleva Toni del Spin Piatti della tradizione Chiuso domenica/lunedì a pranzo Via Inferiore, 7 TREVISO ✆ 0422 543829 Trattoria San Tommaso Cucina tipica trevigiana Chiuso domenica sera e lunedì Borgo Mazzini, 59 TREVISO ✆ 0422 591180 VENEZIA & Provincia Legrenzi Antica Trattoria Aggujaro Wine Bar Café Osteria Ristorante Sempre aperto Corte Legrenzi, 31 VENEZIA Mario e Mercedes Cucina veneta Via Cecchini, 1 MESTRE VENEZIA (ang.via Spalti, 49) ✆ 041 615765 Carne alla griglia Chiuso il lunedì sera Via S. Cuore 4, PADOVA ✆ 049 8647502 Trattoria Chiuso il mercoledì Via S. G. da Verdara, 13 PADOVA ✆ 049 8719731 Osteria dal Capo Pompetta Young Caffetteria Wine Bar Piazza San Marco, 15 MONSELICE (PD) ✆ 0429 1961450 & Provincia PADOVA & Provincia Specialità pesce Chiuso la domenica Via Sperone Speroni 36 PADOVA ✆ 049 8753370 Gastronomia Paninoteca Chiuso lunedì Via Padova, 69/C (Palazzo Regia) BUSA DI VIGONZA (PD) ✆ 329 2090499 Terrazza Piscina Sempre aperto dalle 10 alle 01 Isola Giudecca, 810, VENEZIA (Molino Stucky Hilton) ✆ 041 2723311 PADOVA Osterie & Trattorie Mise en Place Birreria Pub Live Music Via Bassa III, 80 FIUMICELLO DI CAMPODARSEGO (PD) ✆ 049 5565445 Caffè Snack & More The Dubliner Pub Cucina casalinga Chiuso domenica e lunedì mattina Via Soncin, 45 (fronte DUOMO) PADOVA ✆ 049 663105 Coffee & Drink Viale Garibaldi, 7 VENEZIA MESTRE (VE) ✆ 041 615298 Skyline Rooftop Bar Kalispèra Gelateria Artigianale Via Papa Giovanni XXIII, 2/A BASTIA DI ROVOLON (PD) ✆ 328 4045701 dalleCINQUEdellaSERA Osteria Speroni TREVISO & Provincia Antica Ostaria al Cavallino Sempre aperto Borgo Cavour, 52 TREVISO ✆ 0422 412801 Basilico Tredici Ostaria Da Mariano Sottovoce Hostaria Pizzeria Chiuso il lunedì Via Ospedale, 34 MESTRE (VE) ✆ 041 989841 Trattoria Alla Stella Specialità Pesce Chiuso il martedì Via C. Marchesi, 34, CAMPAGNALUPIA (VE) ✆ 041 467238 VICENZA & Provincia Casa Nova Locanda Chiuso il lunedì Via Tito Speri, 38 CASSOLA (VI) ✆ 0424 521074 Osteria Imbusà Ristoranti & Pizzerie PADOVA & Provincia Ai Leoni Da Seba Specialita “la fiorentina” Chiuso lunedì e martedì Via San G. Barbarigo, 3 PERAROLO DI VIGONZA (PD) ✆ 049 629955 Dom Mario Specialità pesce Chiuso il lunedì Via A. Rossi, 75 RUBANO (PD) ✆ 049 8975728 Ristorante Chiuso domenica sera e lunedì Via Montepertica, 3 CITTADELLA (PD) ✆ 049 9402434 Specialità pesce Riviera Tiso, 11 PADOVA ✆ 049 8364060 www.ainavigli.com Ristorante Enoteca Chiuso il lunedì Vicolo Pontecorvo, 1 PADOVA ✆ 049 656852 Ai Navigli in Padova Al Palazzon Donna Irene Dove Come Quando Ristorante Chiuso il lunedì Via Ca’ Onorai, 2 GALLIERA VENETA (PD) ✆ 049 5965020 Pizzeria Chiuso il lunedì Via Euganea, 109 SELVAZZANO DENTRO (PD) ✆ 049 8055433 Ristorante Via D. Manin, 8/10 PADOVA ✆ 049 8360973 Grill Restaurant Sempre aperto Via Adriatica, 63-65 PADOVA (Zona Bassanello) ✆ 049 692724 Alle Piazze Barracuda Ristorante Pizzeria Piazza Vittorio Emanuele II, 18 LOZZO ATESTINO (PD) ✆ 0429 94878 Bassanello Al Vigò Fuori Rotta Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì Via Diaz, 134 ABANO TERME (PD) ✆ 049 810236 Hostaria S. Benedetto Ristorante Pizzeria Chiuso martedì e lunedì a pranzo Via Adriatica, 3 PADOVA (Ponte del Bassanello) ✆ 049 687500 Ristorante Chiuso il mercoledì Via Andronalecca MONTAGNANA (PD) ✆ 0429 800999 Cucina toscana Via Noventana, 129 NOVENTA PADOVANA (PD) ✆ 049 2953260 Bar Ristorante Pizzeria Chiuso il giovedì Via Roma, 21 CAMPODORO (PD) ✆ 049 9065217 Orari: 07,00/02,00 Boccon dei Ghiotti Bocon Divino Pedrocchino Il Console Biosteria Chiuso lunedì Piazza San Vito, 13 TREVISO ✆ 0422 549789 Specialità pizza bio km 0 Chiuso lunedì/martedì mattina Via Gazzo, 2 ZOVENCEDO (VI) ✆ 0444 893290 Ristorante Chiuso il martedì Via Albarella, 13 CAMPOSAMPIERO (PD) ✆ 049 5791555 www.bocondivino.com Specialità pesce Chiuso martedì e sabato a pranzo Via Roma, 4 SACCOLONGO (PD). ✆ 049 8016648 VENEZIA & Provincia Chiuso martedì sera Viale Burchiellati, 48 TREVISO ✆ 0422 544877 Birreria red wine bar art room Chiuso il lunedì Via S. Giorgio, 2 BASSANO DEL GRAPPA (VI) ✆ 0424 503510 Ristorante Pizzeria Chiuso la domenica a pranzo Via Brentella, 34 CASELLE DI SELVAZZANO (PD) ✆ 049 632357 - 338 4711537 Restaurant Cafè Via dell’Artigianato, 1 (Z.I.) SALETTO di Vigodarzere (PD) ✆ 345 8080052 Snack Bar Chiuso il giovedì Via Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE) ✆ 049 9801292 Cucina di pesce Chiuso mercoledì Borgo Monte Grappa, 6 CASTELFRANCO VENETO (TV) ✆ 0423 494802 Piatti tipici vicentini Chiuso la domenica Contrà Ponte delle Bele, 5 VICENZA ✆ 0444 320647 Food & Music Via Palestro, 62/1 PADOVA ✆ 049 8712300 Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Statale 11 PD - VI RUBANO (PD) ✆ 049 8975297 Vecchio Birraio Birra di produzione propria Via Caselle, 87 MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD) ✆ 049 552088 Caffè dell’Orologio UNOMAGAZINE 54 El Sestin Osteria al Treno Ottocento Ponte delle Bele Casanova Certe Notti UNOMAGAZINE 55 Jet Set La Bulesca La Fonderia dalleCINQUEdellaSERA Ristopub pizzeria Via Vallarega, 23 LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD) ✆ 049 9903953 La Fornace Ristorante Pizzeria Via Galileo Galilei, 40 MESTRINO (PD) ✆ 049 9003050 Lago Smeraldo Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì Via Nazionale, 87 SOLESINO (PD) ✆ 0429 771010 La Kucina Ristorante Via Pitagora, 11/g RUBANO (PD) ✆ 049 635975 Locanda Alla Torre Chiuso il lunedì Ristorante Via Torre Rossa, 41 CAMPODORO (PD) ✆ 049 9065621 L’Orlando Furioso RistoPub Pizzeria Chiuso il lunedì Via Sabbioni, 20 MONTEGROTTO TERME (PD) ✆ 049 8911284 Nostra Signora Cucina Veneta Chiuso il lunedì Via Romea 107/B LEGNARO (PD) ✆ 049 8830739 Perdinci Pizzeria Savonarola Specialità cucina casalinga Chiuso lunedì Via Dei Savonarola 38 PADOVA ✆ 049 8759128 Visto&Piaciuto “Paste e verdure preparate al momento”. ❄ Al Camin Cucina tradizionale Chiuso giovedì. Via Cavallotti, 44 PADOVA ✆ 049 687835 Orari: 12/15 - 19/24 Visto&Piaciuto “Vi consigliamo di assaggiare la loro strepitosa pizza alla zucca e porcini”. “Da Ugo” il Melograno Cucina veneta solo pesce Chiuso domenica sera e lunedì Via Padova, 18 Tencarola di SELVAZZANO DENTRO (PD) ✆ 049 720363 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/02 Visto&Piaciuto “Tradizione e sapori del mare in un locale accogliente”. Trattoria Arcella Specialità pesce cucina chioggiotta Chiuso lunedì Via Tiziano Aspetti, 100 PADOVA ✆ 049 603228 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/23,00 Visto&Piaciuto “Menù completo di degustazione pesce a soli euro 25,00”. Dai Gemelli Ristorante pizzeria Sempre aperto Via Dondi dell’Orologio, 11/13 PADOVA ✆ 049 663450 Orari: 12/15 - 19/0,30 www.ristorantepizzeriadaigemelli.com Visto&Piaciuto “Comodissimo per chi si trova in centro”. Aspettando Godot Trattoria Enoteca Chiuso domenica sera e lunedì Via Fratelli Bandiera, 34 MARGHERA (VE) ✆ 041 9320214 Fratelli La Bufala Pizzeria Ristorante Sempre aperto Corte Marin Sanudo, 17 MESTRE (VE) ✆ 041 0992546 www.fratellilabufala.com Goha Specialità pesce Chiuso giovedì Piazza della repubblica, 19 CAVARZERE (VE) ✆ 0426 311033 Orari: 10/14 - 18/02 Al Gallo Tabià Ristorante Cafè Pizzeria Ethnic Food Sempre aperto Piazza Repubblica 4 ABANO TERME (PD) ✆ 049 667446 www.speakeasy-abano.it Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì Via Vittorio Veneto, 77 ANGUILLARA VENETA (PD) ✆ 049 9520443 Ristorante Chiuso lunedì sera e martedì Stradella della Mura Rotta, 9 CITTADELLA (PD) ✆ 049 9402317 www.tavernadegliartisti.it Restaurant lounge & show bar Chiuso martedì Via Colombara, 211 MALCONTENTA (VE) Via Palestro, 29 Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo Via Palestro, 29 PADOVA. ✆ 049 8721636 Corte Sconta Ristorante Piazza Capitello, 27 TORREGLIA (PD) ✆ 049 9930111 Tantra Cafè Trattoria 81 Specialità Pesce Chiuso il lunedì Riviera Bosco Piccolo, 84/i ORIAGO DI MIRA (VE) ✆ 041 5631799 Villa Ducale Hotel e Ristorante Via Martiri della Libertà, 75 DOLO (VE) ✆ 041 5608020 www.villaducale.it Vecia Brenta Hotel e Ristorante Via Nazionale, 403 MIRA PORTE (VE) ✆ 041 420114 www.veciabrenta.com VENEZIA & Provincia Villa Momi’s Cucina tipica veneta Chiuso il mercoledì Via Arzerini, 48/1 CAMPONOGARA (VE) ✆ 041 462140 TREVISO & Provincia Al Fogher Antico Pignolo Ristorante San Marco Calle Specchieri, 451 VENEZIA ✆ 041 5228123 UNOMAGAZINE 56 Ristorante Pizzeria Carne alla griglia Sempre aperto Via Terraglio 249 PREGANZIOL (TV) ✆ 0422 1721856 345 3011535 348 2627718 Visto&Piaciuto “L' Albera di Zeus ora è anche pizza senza glutine!”. Gioia La Chiave Specialità Pesce Chiuso lunedì pomeriggio e martedì Piazza XX Settembre NOALE (VE) ✆ 041 440088 www.ristorantealgallo.it Cucina tradizionale Chiuso il mercoledi. Via Carducci, 2/B PADOVA ✆ 049 8766183. L’Albera di Zeus Ristorante Chiuso il martedì Via Palestro, 8 TREVISO. ✆ 0422 541243 Ristorante Via Venezia, 28 PADOVA (a 100 m. dalla FIERA) ✆ 049 8074920 www.ristorante-venezia.it Terrazza Carducci Al Pioppeto Il Burchiello Ristorante Chiuso lunedì Via Brendole, 93 GAZZERA MESTRE VENEZIA ✆ 041 913475 Taverna Degli Artisti Ristorante Pizzeria Chiuso il lunedì Piazzale della Vittoria, 7 Monte Berico VICENZA ✆ 0444 235470 Specialità Pesce e Carne Argentina Sempre aperto Viale Italia, 194/A CONEGLIANO ✆ 348 8042104 Ristopizza & Music Via A. De Curtis, 16 DUE CARRARE (PD) (dietro “CINEPLEX”) ✆ 049 9125044 Speak Easy Ai Sette Santi Autoespresso Ristorante Chiuso lunedì e martedì sera Via Venezia, 40 ORIAGO DI MIRA (VE) ✆ 041 472244 Ristorante Venezia VICENZA & Provincia Pizzeria Chiuso lunedì, sabato e la domenica a pranzo Via Unità, 4/a SPINEA (VE) ✆ 041 992920 Specialità pizza quadrata Chiuso il lunedì Via C. Callegari, 43 PADOVA ✆ 049 604578 www.perdinci.it Re di Mezzo dalleCINQUEdellaSERA Specialità pesce Chiuso il lunedì Località Santa Maria, 38 CAVARZERE (VE) ✆ 0426 53538 (Orari: 12/14,30 19,30/01) www.villamomis.it All’Antica Torre Ristorante Chiuso domenica e lunedì Via Inferiore, 55 TREVISO ✆ 0422 583694 Hosteria Antica Contrada delle Due Torri Ristorante Chiuso il martedì Via San G. Barbarigo, 13 ROMANO D’EZZELINO (VI) ✆ 0424 570502 Al Ponte Ristorante Pizzeria Chiuso il martedì Via Roma, 151 ROSSANO VENETO (VI). ✆ 0424 540057 Cuori Ristorante Bar Gelateria Piazza dei Signori VICENZA ✆ 0444 544147 Lunaelaltro Gran Caffè Garibaldi Hotel Villa Pigalle Mandrillo Ristorante Chiuso lunedì e martedì mattina Via Castelli 4 Martiri MONTECCHIO MAGGIORE (VI) ✆ 0444 696172 www.ristorantegiuliettaeromeo.it Puro Gusto Vineria Ristorante Enoteca Sempre aperto Viale Italia, 196 CONEGLIANO (TV) ✆ 0438 31379 Ristorante Bistrot Cucina Tipica Pesce e Carne Chiuso martedì Via Pietro Bembo, 85 ASOLO (TV) ✆ 0423 529592 www.ristorantebistrotasolo.com Villa Foscarini Cornaro Ristorante la Cantinaccia Pizzeria Birmana Sempre aperto Via Palazzi, 10 GORGO AL MONTICANO (TV) ✆ 0422 208012 Locanda Casanova Madam Ristorante e pizzeria Chiuso il lunedì Via Terraglio, 114 TREVISO (località Le Grazie). ✆ 0422 491716 Cucina greca e mediterranea Chiuso giovedì Via Noventana, 107 Noventa Padovana (PD) ✆ 049 8930872 www.zeusdoc.it Visto&Piaciuto “Giardino estivo, locale climatizzato. Lunedì - venerdì pranzo menù fisso 12 euro”. Hosteristorante Chiuso domenica e lunedì mezzogiorno Via Montello, 3 MAROSTICA (VI) ✆ 0424 471214 Hotel Ristorante Via Nazionale, 161 BELVEDERE DI TEZZE (VI) ✆ 0424 560412 Vintage Restaurant Store Sempre aperto Via Risorgimento, 10 - TREVISO ✆ 0422 580229 Zeus I Castelli di Giulietta e Romeo La Cantina Trattoria Enoteca Chiuso la domenica. Viale Verona, 12 VICENZA ✆ 0444 549806 La Casa dei Gelsi Ristorante Chiuso martedì. Statale Padova Bassano CUSINATI DI ROSÀ (VI) ✆ 0424 561754 Piatti tipici e innovativi Chiuso lunedì Via Tito Speri CASSOLA (VI) ✆ 0424 521074 www.locandacasanova.it Ristorante Pizzeria Chiuso mercoledì Corso della Ceramica, 33 MAROSTICA(VI) ✆ 0424 478098 Ristorante Melograno Cucina Veneta Chiuso lunedì Via Chiesa Valrovina 35, BASSANO DEL GRAPPA (VI) ✆ 0424 502593 www.melogranoristorante.com Panic Jazz Club Restaurant Concerti Chiuso martedì Piazza degli Scacchi MAROSTICA (VI) ✆ 0424 72707 www.panicjazzclub.com Rive Ristorante Wine Bar Chiuso martedì Via Rive, 14 CARTIGLIANO (VI) ✆ 348 8265815 www.rivejazzclub.it Cucina Etnica La Locanda di Piero PADOVA & Provincia La Pace El Agave Chiuso domenica sabato e lunedì a mezzogiorno Via Roma, 34 Montecchio Precalcino (VI) ✆ 0445 864827 www.lalocandadipiero.it Pizze moolto speciali Chiuso lunedì Via Cartiera, 62/a ROSSANO VENETO (VI) ✆ 0424 848453 Buddha Cucina indiana Aperto 7 giorni su 7 Via Giotto, 31 PADOVA ✆ 049 8789308 Ristorante mexicano Chiuso il lunedì Via Altichiero,27 PADOVA ✆ 049 619305 DRAGON BOAT. CAMPIONATI ITALIANI A SPRESIANO. Circa 300 atleti hanno partecipato ai Campionati Italiani FederCanoa di Dragon Boat. Il Centro Sportivo Le Bandie di Spresiano (TV) nelle soleggiate giornate di sabato 2 e domenica 3 luglio è stato lo splendido palcoscenico di queste lunghe imbarcazioni con testa a forma di drago. Le agguerrite sfide, iniziate con le batterie nell’Open 500, si sono ripetute fino alle finalissime che hanno visto gli equipaggi della CANOTTIERI PADOVA e della DARSENA BARDOLINO vincitori dei sei titoli nazionali in palio. Ottima prestazione dell’equipaggio VENICE CANOE che ha raccolto il secondo posto in tre delle quattro finali (nella quarta finale è giunto in terza posizione) in cui ha partecipato. L’avvocato Angelo Andreatta, Presidente della associazione organizzatrice dell’evento, ha curato la premiazione del sabato alla quale sono intervenuti il Presidente del Coni Regionale Veneto Gianfranco Bardelle ed il Presidente del Coni Provinciale di Treviso Giovanni Ottoni. Entusiasta il Presidente del Comitato Veneto FederCanoa Andrea Bedin che, nella veste di Responsabile nazionale del dragon boat, ha sottolineato quanto il livello degli equipaggi sia cresciuto, in particolare quello degli equipaggi veneti, tenuto conto che tutte le finali, e molte semifinali, sono state decise al fotofinish. UNOMAGAZINE 57 Vaca & Boi Cucina Spagnola Aperto tutte le sere. Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD) ✆ 049 8055635 - ✆ 348 9154233 Cucina Brasiliana Via Fornace, 25 MONTEGROTTO TERME (PD ✆ 049 8910022 Gandhi Wok-Sushi Cucina indiana Via Cavallotti, 28 PADOVA ✆ 049 687840 Jadore Sushi Restaurant & Cocktail Bar Chiuso il lunedì Via Riva del Grappa, 24 CITTADELLA (PD) ✆ 347 6942377 Jaipur Samrat Cucina tipica Indiana Via T. Aspetti, 51 PADOVA ✆ 049 603795 Kirin Cucina Giapponese Chiuso il lunedì. Via G. Reni, 81 PADOVA ✆ 049 8647116 La Stube Cucina Tirolese Chiuso il giovedì Via Tito Livio, 4 ABANO TERME (PD) ✆ 049 8611020 Masa Sushi Restaurant Chiuso il lunedì Via Raggio di Sole, 45 PADOVA ✆ 049 8713290 Momà Pesce crudo e cucina etnica Vicolo Ognissanti, 83 PADOVA ✆ 049 8073845 Posada de la Mision Cucina messicana Chiuso il martedì Via N. Sauro, 16 PADOVA (laterale Piazza dei Signori) ✆ 049 8756498 Raj Darbar Ristorante Indiano Via Turazzza, 27 PADOVA ✆ 049 2021451 338 7214122 Sahara Cucina mediorientale Chiuso il lunedì Via Frà Paolo Sarpi, 116 PADOVA ✆ 049 8715116 Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7 S.S. del Santo, 82 CADONEGHE (PD) ✆ 049 8876618 VICENZA & Provincia Hot Cactus Café Cucina messicana Chiuso il lunedì Viale della Pace, 318 VICENZA ✆ 0444 500302 La Cueva Cucina messicana Chiuso il lunedì Via G. Lanza, 84 VICENZA ✆ 0444 570311 Shyva Cucina indiana Solo venerdì e sabato su prenotazione. Via S. Giorgio BASSANO DEL GRAPPA (VI) ✆ 0424 50000 VENEZIA & Provincia GourmIndia Cucina indiana Via Forte Marghera, 129 MESTRE (VE) ✆ 041 951718 TREVISO & Provincia Simposio Cucina Vegetariana Chiuso lunedì sera e martedì. Via Archimede, 2 DOSSON DI CASIER (TV). ✆ 0422 3802246 Wok-Sushi Cucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7 Via Europa, 21 PREGANZIOL (TV) ✆ 0422 330006 Yu Crudo&Sushi Restaurant Chiuso il lunedì Viale della Repubblica, 245/C TREVISO ✆ 0422 307462 SCOPRI LE NUOVE PADOVA & Provincia Multisala Astra Abito a Padova ho 26 anni e sono nata sotto il segno della Bilancia. Sono alta 170 cm. peso 50 kg. indosso la taglia 40 e di scarpe porto il 38. Via Aspetti, 21 PADOVA. ✆ 049 604078. www.multiastra.it Cineplex Dream Park Strada Battaglia DUE CARRARE (PD) ✆ 049 9125999. www.cineplex.it Porto Astra Via S. Maria Assunta, 20 (località Guizza) PADOVA ✆ 049 680057. www.portoastra.it Cinecity Tangenziale Limena uscita “zona industriale ovest” LIMENA (PD) ✆ 049 7663400 www.cinecity.it Locali Notturni PADOVA & Provincia Quali sono i tuoi pregi? «Fedele (sia in amicizia che in amore), spiritosa e ambiziosa». E i tuoi difetti? «Estremamente lunatica e permalosa!». Com’è il tuo uomo ideale? «È il classico “bravo ragazzo”: affidabile, intelligente, simpatico... praticamente la descrizione di Marco, il mio ragazzo, con cui sto da 5 anni e che mi tengo ben stretto!». Victoria Club Hai qualche hobby? «Amo la danza in tutte le sue forme e pratico da poco l’equitazione: amo i cavalli ed il particolare legame che si crea con loro». Villa Italia Le tue aspirazioni? «Sono affascinata dal mondo della moda e della fotografia per questo ho iniziato a posare come modella. A marzo mi sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutica ed ora lavoro come ricercatrice in questo campo. Spero sia un punto di partenza per una carriera in ascesa e ricca di soddisfazioni». Live Music & Dance Aperto giovedì,venerdì e sabato Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria) ABANO TERME (PD) ✆ 049 8665100 (Orari: 21/02) Ristorante Locanda Aperto 7 giorni su 7. Via S. Marco, 51 PADOVA ✆ 049 8077520 (Orari: 08/24) (American Bar) VICENZA & Provincia Shindy Club & Shyvaa Discoteca e Cucina etnica Aperto venerdì e sabato Contrà San Giorgio 140 BASSANO DEL GRAPPA (VI) ✆ 0424 500000 (Orari: 21/04) www.shindy.it VENEZIA & Provincia Molocinque Dinner&dance Cocktail Bar Discoteca Aperto: Risto dal lunedì al venerdì Risto/Disco nel week end Via Dell’Elettricita, 8 MARGHERA VENEZIA (VE) ✆ 0421 371648 www.molocinque.it PROPOSTE DEI LOCALI DEL VENETO VISITA IL NOSTRO SITO www.unomagazine.com UNOMAGAZINE 58 SILVIA BRIGITTE BENEDETTI Multisala Photo Riccardo Ciriello www.riccardociriello.it El Medievolo dalleCINQUEdellaSERA Cerchiamo Numeri UNO Per pubblicare le tue foto in questa rubrica inviale con il coupon compilato per intero a: UNO Magazine Via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD) Nome e Cognome: sono nata/o il: sono alta/o cm.: Abito a: ed ho anni: peso kg.: il mio segno zodiacale: la mia taglia: di scarpe ho il n°: Parlaci di te... Quali sono i tuoi pregi? E i tuoi difetti? Com’è il tuo uomo/donna ideale? Le tue aspirazioni? INDIRIZZO: TEL. CELL. E- MAIL: N.B. I dati relativi a indirizzo, numero di telefono e mail non vengono in alcun modo pubblicati o diffusi. Gli altri dati vengono pubblicati in forma di intervista/composit a corredo delle foto. Autorizzo Acoves Italia srl alla pubblicazione delle foto e dei dati da me forniti sulla Rivista UNO Magazine di cui è editrice e sul sito collegato www.unomagazine.com. Autorizzo inoltre Acoves Italia srl ad inserire gli stessi dati nei suoi archivi per finalità di selezione collaboratori e per l’invio gratuito di Uno Magazine. In ogni momento potr:ò avere accesso ai miei dati o richiederne la modifica o la cancellazione, oppure oppormi alla continuazione dell’utilizzo a fini sopra indicati, a norma del DL 196/2003, scrivendo a : ACOVES ITALIA srl CP 848 35122 PADOVA. Data 3.11 Firma UNOMAGAZINE 59 NON HAI ANCORA LA TUA CARTA SCONTO? RITAGLIA IL COUPON NON E ASSAGGIA IL VANTAGGIO MUSEI CIVICI RITAGLIA LO ✂ COUPON E ASSAGGIA IL VANTAGGIO MISE EN PLACE Busa di Vigonza (PD) Via Padova, 69 C Palazzo Regia tel. 329 2090499. Gastronomia, rosticceria, paninoteca. Da martedì a domenica orario continuato dalle 11,00 alle 22,30. Venerdì e sabato orario prolungato fino alle ore 01,00 di notte. Chiuso il lunedì. SCONTO UNOClub Vantaggi INGRESSO RIDOTTO ordinario per tutte le Sedi Civiche Museali e RIDOTTO SPECIALE A EURO 5 per la “Cappella degli Scrovegni”. ATTENZIONE LA CONVENZIONE È VALIDA SOLO RITAGLIANDO IL PRESENTE COUPON. Scade il 31/12/11 IL ✂ Cappella degli Scrovegni, Musei Civici agli Eremitani, Palazzo della Ragione, Stabilimento Pedrocchi – Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea, Oratorio San Rocco, Oratorio San Michele, Casa del Petrarca, Odeo Cornaro (mostre in corso escluse). SCONTO TUA CARTA SCONTO? RITAGLIA RITAGLIA LO Padova Varie sedi. ✂ HAI ANCORA LA ✂ UNOClub Vantaggi SCONTO 15% Scade il 30/04/12 ✂ ✂ VICTORIA CLUB OTTICA LV OTTICA Abano Terme (PD) Via Vespucci Padova Via Guizza,147 tel 049 8809870. (presso Grand Hotel Trieste&Victoria). Occhiali, lenti a contatto, occhiali su misura per computer e occhiali con lenti progressive. Tel. 049 8665100 Aperto: giovedì, venerdì e sabato. Orari: 21,00 - 02,00 Scade il 30/09/11 NATURALLOOK EL AGAVE Live music & dance. di Destro Luca Padova C.so Vittorio Emanuele II, 171 tel. 049 8803973 [email protected] UNOClub Vantaggi SCONTO 10% Scade il 31/12/11 ✂ ✂ UNOClub Vantaggi SCONTO 10% sabato e domenica esclusi ✂ DOPPIO STILE Padova (Ponte di Brenta) via S. Marco, 145/II tel. 049 8936561. Casalserugo (PD) via Umberto I, 124/A Tel. 049 8741403. Chiuso: lunedì. Orari: 9,30 - 20 continuato. ✂ Trucco semipermanente, trattamenti viso e corpo, solarium, make up. Chiuso il lunedì. ENOTECA DEI SAPORI Padova Riviera Paleocapa, 58 tel. 049 8724215 [email protected] Vino, olio e specialità alimentari. Consegne a domicilio. Orari: lu-ve 16–22, sabato 10-4, 16-22. ✂ Scade il 30/09/11 ✂ ✂ UNOClub Vantaggi SCONTO 10% Vuoi diventare UNOdiNOI? Cognome e Nome Indirizzo N° Città Prov. E-mail Sesso: M F Sì, vorrei collaborare come GIORNALISTA HOSTESS/MODELLA/O FOTOGRAFO ADDETTA/O P.R. GRAFICO PROMOTORE ILLUSTRATORE DISTRIBUTORE WEB DESIGNER Attività Autorizzo ACOVES ITALIA srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per finalità di selezione collaboratori, l'invio di materiale informativo della rivista UNO Magazine e sulla carta UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 7 DL 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: ACOVES ITALIA srl C.P. 848 PD Centro 35122 PADOVA. VENDITORE SPAZI UNO Magazine Data della richiesta Firma Via Papa G. Paolo I, 11 35010 Campodoro PD UNOMAGAZINE 60 I VUOI ANCHE TU VANTAGGI DELLA CARTA SCONTO UNO CLUB? CHIEDILA SUBITO È GRATIS COMPILA ED INVIA IL COUPON ALLEGANDO UN FRANCOBOLLO DA 0,60 (per le spese di spedizione) ALL’INDIRIZZO: UNO Magazine Compila per intero il coupon e invialo a: UNOClub Vantaggi SCONTO 10% Scade il 30/06/12 ✂ 3.11 Data di nascita Abbigliamento 4/18 anni e abbigliamento Donna. I nostri marchi 4/18 anni: Dimensione Danza, Take Two, Mason’s, Scotch & Soda. I nostri marchi Donna: Manila Grace, King Kong, Maison Scotch. Scade il 30/04/12 UNOClub Vantaggi SCONTO 10% . SCONTO Cellulare Scade il 31/12/11 RAGGIO DI LUNA RITAGLIA LO C.A.P. UNOClub Vantaggi SCONTO 25% su occhiali da vista e da sole. Padova Via Altichiero, 27 tel. 049 619305. Chiuso il lunedì. Orari: 07,00/24,00. Cucina mexicana, colazioni e pranzi veloci. È gradita la prenotazione. UNOClub Vantaggi SCONTO 50% DONNA 30% UOMO Calzature Birkenstock, Finn Comfort, Haflinger, Benvado. ✂ Scade il 30/09/11 Via Papa G. Paolo I, 11 35010 Campodoro PD Cognome Nome Indirizzo N° C.A.P. Città Data di nascita Prov. Cell. E-mail Professione/Lavoro Segnalatomi da Data della richiesta Hai già usato il circuito vantaggi UNO Club? SÌ con la carta SÌ con i coupon (PUOI BARRARE PIÙ CASELLE) SÌ carta e coupon NO mai usato Dove userai la tua Carta Sconto UNO Club? NEI LOCALI (PUOI BARRARE PIÙ CASELLE) NEI NEGOZI Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per finalità statistiche e l’invio di materiale informativo sulla carta UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 13 Legge 675/96, potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: Acoves Italia via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD). UNOMAGAZINE 61 PER IL TEMPO LIBERO FIRMA 3.11 O L’ E S P E R T O RISPONDE Intervista a cura di Claudio Campagnolo e Barry Mason N el corso di un recente incontro a cura del Gruppo cinofili padovano, in collaborazione con la Polizia di Stato, psicologi e veterinari si sono confrontati sul tema del cane come “attore nel sociale” e sulle sue capacità che dimostrano come il cane sia il più intelligente fra i primati. Tra i relatori anche la professoressa Lucia Regolin della Facoltà di Psicologia di Padova che ha preso il cane proprio come modello di studio dell’intelligenza sociale. Professoressa ci stupisca con “effetti speciali” sulle capacità intellettive del nostro amato quattro zampe... LUCIA REGOLIN «Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Io ho esaminato la letteratura scientifica degli ultimi 10 anni e c’è un’enorme quatità di lavori che confermano come il cane si sia evoluto nel corso delle ultime migliaia di anni, cioè da quando convive con l’essere umano. Stiamo parlando quindi di 10 - 14mila anni, durante i quali sono state sviluppate quelle capacità che consentono al cane di sintonizzarsi sulle nostre necessità, leggere la nostra mente, capire le nostre intenzioni, leggere il nostro comportamento. Una capacità che non hanno nè le grandi scimmie, né gli scimpanzè che sono i nostri parenti più prossimi, né i lupi che sono i parenti più prossimi del cane». È vero che un cane può raggiungere al massimo l’intelligenza di un essere umano di 4 anni? LUCIA REGOLIN «Quando si misura l’intelligenza si devono utilizzare dei parametri rigidi, dobbiamo per forza vincolarci a dei numeri e questo è molto fuorviante. Come capacità di acquisire parole il cane più noto in letteratura è Rico che ha imparato 200 parole circa ed ha una capacità comparabile a quella di un bambino di due anni. Però se noi mettiamo assieme tutte queste capacità e le confrontiamo e quindi non siamo in grado di utilizzare un parametro unico, io direi che il cane, tra gli animali, è forse quello che si avvicina di più ai nostri simili, ai nostri bambini ad esempio. Certo quando parliamo di bambini e quindi di esseri umani c’è un bel salto perché con i nostri simili abbiamo molto di più di quattordicimila anni di convivenza». Prima accennava al fatto che il cane è in grado di interpretare i nostri pensieri. Quindi possiamo dare una conferma a tutti coloro i quali hanno avuto questo tipo di esperienza nel rapporto con il proprio animale domestico, ovvero di constatare come il cane sembra a volte capire il le nostre intenzioni. Da un punto di UNOMAGAZINE 62 Quindi possiamo dire che il cane pensa... o no? LUCIA REGOLIN «Tanti animali pensano ma dipende da come noi definiamo il pensare. Avere una rappresentazione mentale di qualcosa certamente è una capacità che è stata dimostrata in molti animali». Qual è l’esempio più eclatante di questo saper interpretare la nostra mimica, anche la più impercettibile? LUCIA REGOLIN «Tutti conoscono il famoso caso del cavallo Hans che ha ingannato un po’ tutti nella storia delle capacità mentali degli animali, oggi gli studi sono molto attenti ad evitare questo, cioè a capire le reali capacità evitando che ci siano possibilità di suggerimento. Il cavallo Hans era in grado di fare addizioni e sottrazioni poi anche radici quadre ed operazioni molto complesse e si esibiva nei circhi. Il cavallo percepiva dei piccolissimi segnali del proprietario o di qualche presente che individuava la risposta corretta e smetteva di battere con lo zoccolo quando avvertiva questa tensione. Aveva quindi sviluppato una capacità finissima di rilevare segnali che però sono dati, inconsciamente, dall’uomo. Quello che mi ha colpito circa il cane è che è disposto a credere più a noi che ai propri occhi. Quando noi gli indichiamo qualcosa, lui pensa che gli stiamo insegnando qualcosa, ed è disposto a fare ciò che gli abbiamo chiesto anche se sa benissimo che quel comportamento è inutile. Ad esempio per trovare un oggetto che ha visto con i propri occhi andare da un’altra parte. Questo, dal mio punto di vista, è molto significativo di quanto importante sia per il cane il rapporto con il proprio padrone. In esperimenti controllati, non solo cani ma anche animali molto più semplici come i pulcini che io studio in laboratorio, hanno dimostrato delle capacità numeriche, non il vero e proprio contare, come noi lo intendiamo, però capacità di individuare oggetti sulla base della numerosità». D E L V E N E T O Poste Italiane s.p.a. amento Spedizione in Abbon Padova Postale 70% CMP 3 - 2011 ANNO XXIX N° mazione Periodico d’infor a Copia non in vendit FREE PRESS 29° In caso di mancato di recapito si prega restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) DAL 1983 3.11 SÌ, desidero ricevere GRATIS la rivista UNO Magazine 1. Dove hai trovato UNO Magazine? it 2. Hai sfogliato UNO Magazine? Quale articolo o argomento ti è piaciuto di più? www.riccardociriello. vista scientifico come possiamo spiegare tutto ciò? LUCIA REGOLIN «È molto semplice, noi esseri umani ci basiamo sul linguaggio per capirci, per spiegarci e non cogliamo, i segnali molto, molto piccoli. Il cane, invece, si è specializzato nel leggere questi mini segnali comportamentali che noi umani non usiamo più, perché, servendoci della parola e del linguaggio, siamo diventati “ciechi” verso questi segnali. Il cane ancora li usa, anzi è specializzato a farlo, quindi a noi sembra che legga il nostro pensiero ma, in realtà, “legge” il nostro comportamento». P R E S S 3. Quale ti è piaciuto meno e perchè? Photo Riccardo Ciriello Studi recenti sembrano dimostrare come l’amato quattrozampe sia il più intelligente tra i primati. Una cosa è certa: tra i primati il cane può vantare il “primato” della fedeltà. Come sanno bene tutti i fortunati padroni di “unità cinofile”. F R E E E N I Z A G A M O N U P R I M A L A Come fa il cane a capire ciò che pensiamo? R I V I S T A 4. Hai suggerimenti su altri temi che gradiresti venissero trattati nella rivista? SECONDO VOI IMPORTANTE ora puoi abbonarti anche online su: www.unomagazine.com cliccando in alto a destra ISCRIZIONE UNO Club. Innamorati dell’estate ASTROLOGIA E COME SARÀ LA TUA L’ESTAT TE? LEN BOL O DA TIEPIDA CAL (pag. 38) SECONDO VOI LE PAURE DEI VENETI AL GIORNO D’OGGI (pag. 42) Cognome REPORTAGE CRETA NON FU FATTA L DI PLASTILINA E VINAVI (pag. 10) NUOVE TENDENZE NI IL RITO DEI RE HAWAIA ICO IAT ADR IN SPOPOLA Nome (pag. 20) Indirizzo N. UNO Magazine gratis a casa tua Città Cap Prov. Data di nascita Cellulare Ti piacerebbe ricevere UNO Magazine GRATIS* e direttamente a casa tua? Compila il tagliando e spediscilo subito in busta chiusa al seguente indirizzo: E-mail Professione/Lavoro Segnalatomi da UNO Magazine Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per l’invio di UNO Magazine. In ogni momento, a norma dell’art. 7 DL 196/2003 potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: Acoves Italia srl, C.P.?848 PD Centro, 35122 Padova. VIA PAPA GIOVANNI PAOLO I, 11 35010 CAMPODORO (PD) Data *La rivista è GRATUITA, verrà richiesto solo un rimborso ANNUALE pari a 7 euro esclusivamente per le spese di confezionamento ed invio postale. UNOMAGAZINE 00 Firma Promozione e Sconti su tutti i prodotti e Outlet Divani, poltroncine, divani letto, tutto a sottocosto Convenienza - Alta qualità - Professionalità unitamente al design per rendervi protagonisti a casa vostra Divani & Complementi d’arredo - Via A. Volta 21/b Limena - Padova Tel. 049.8841641 Entrate anche voi nel Club più Simpatico del Veneto L E R I S P O S T E A L L E D O M A N D E P I Ù F R E Q U E N T I S U L L E I N I Z I AT I V E U N O C L U B ❖ Cos’è UNOClub? UNOClub è un servizio GRATUITO, chi vi aderisce riceve degli inviti per eventi, cene, inaugurazioni e feste organizzate da UNOClub. Inoltre la carta UNOClub da diritto a sconti ed agevolazioni presso negozi, attività commerciali ed istituzionali in convenzione. ❖ C’è un limite di ETÀ per l’iscrizione ad UNOClub? NESSUN limite. Ci sono iniziative dedicate ai giovani ed altre rivolte a persone più mature. ❖ Cosa devo fare per ISCRIVERMI? Per iscriversi è necessario COMPILARE la form ISCRIZIONE ad UNOClub che si trova nel sito www.unomagazine.com, oppure il coupon pubblicato qui sotto, da inviare poi all’indirizzo indicato. questo è previsto nell’invito è indicato espressamente l’importo e tutto ciò a cui esso da diritto. ❖ Come RICEVO gli inviti? Gli inviti vengono inviati SEMPRE e comunque A MEZZO E-MAIL dall’indirizzo [email protected] e, in alcuni casi, con un sms dal n° 342 4153583. ❖ Posso TELEFONARE al numero da cui ricevo gli sms? No, questo numero NON È ABILITATO alla chiamata voce. Si tratta di un numero che gestisce unicamente gli sms attraverso un computer. ❖ Per PARTECIPARE all’evento cosa devo fare? ❖ Cosa devo fare per CANCELLARMI da UNOClub? La cancellazione può essere effettuata in QUALSIASI MOMENTO semplicemente inviando sms al n° 342 4153583 oppure una email a [email protected] È sempre necessaria la PRENOTAZIONE che va effettuata a mezzo e - mail o a mezzo sms indicando il nome e cognome completo (i dati richiesti servono solo a stilare la “Lista Invitati” e valutare il numero delle presenze previste). ❖ Posso portare anche altri AMICI non iscritti? ❖ BASTA iscriversi per far parte di UNOClub? Certo, è sufficiente effettuare la prenotazione, sempre a mezzo e- mail o a mezzo sms, indicando il loro nome e cognome e ricordando loro che, alla reception, dovranno poi COMPILARE la scheda di adesione ad UNO Club. Le iniziative, infatti, sono riservate unicamente agli iscritti al servizio UNOClub. L’iscrizione viene attivata SOLO dopo specifica APPROVAZIONE dello staff interno in base a parametri che ritengono la persona potenzialmente interessata alle iniziative UNOClub. ❖ Il servizio di emissione invito è GRATUITO? Sì, il servizio di emissione invito è completamente GRATUITO. ❖ Come posso ricevere INFORMAZIONI aggiornate? ❖ Anche le iniziative PROPOSTE sono gratuite? Per ogni evento tutte le informazioni vengono pubblicate in home page sul sito della nostra rivista: www.unomagazine.com UNO club ❖ Come posso DISDIRE un evento già prenotato? Nessun problema. Per DISDIRE la prenotazione basta inviare, in tempo utile, un sms al n° 342 4153583 oppure una e-mail a [email protected] ✂ Alcune sono GRATUITE, in genere una ogni tre. Per le altre è prevista una QUOTA di partecipazione che copre unicamente i servizi forniti quali: cena, consumazione, ingresso nei locali eccetera. Le iniziative gratuite, inoltre, si distinguono in quanto negli inviti non viene indicato nessun costo. Nel caso di iniziative, invece, dove Cod. 3.11 Cognome e Nome* Indirizzo N° Città* Prov.* Cellulare* Cap Data di nascita* E-mail* ✱ EVENTI ✱ APERTURE ✱ FESTE ✱ VANTAGGI Per ricevere gli INVITI ai nostri Eventi Inaugurazioni e Feste, compila il coupon e invialo : UNO Magazine Via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 CAMPODORO (PD) Professione/Lavoro* * Segnalatomi da Campi di registrazione obbligatori Autorizzo Acoves Italia srl ad inserire i miei dati nel suo archivio per l’invio delle segnalazioni UNO Club. In ogni momento, a norma dell’art. 7 DL 196/2003 potrò avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a: ACOVES ITALIA srl, via Papa Giovanni Paolo I, 11 35010 Campodoro (PD) oppure inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected] o un sms al n. 342 4153583 indicando il nominativo che voglio sia cancellato dai vostri archivi. Data IN COLLABORAZIONE Firma CON www.unomagazine.com O F F I C I A L PA R T N E R