Bilancio Sociale 2005 - Vers 28 settembre FINAL

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Bilancio Sociale 2005 - Vers 28 settembre FINAL
IDENTITA’: LA STORIA E I
VALORI DELLA BANCA
POPOLARE DI VICENZA
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
“….È corrente una società denominata
“ Banca Popolare di Vicenza - Società cooperativa per azioni”,
già costituita ed autorizzata con decreto reale del 12 settembre 1866 n. 1808…
La società ha per oggetto la raccolta del risparmio
e l’esercizio del credito nelle sue varie forme,
tanto nei confronti dei propri soci quanto dei non soci,
ispirandosi ai principi del Credito Popolare….”
(Statuto Sociale BPVI)
E’ questa la sezione del Bilancio Sociale dedicata all’identità aziendale, alla storia ed ai
valori della Banca … dalle origini ai giorni nostri lungo le tappe che hanno segnato il
cammino di un’azienda che vive sul territorio … ancorata alle tradizioni di banca popolare
e attenta a cogliere i necessari cambiamenti imprenditoriali che il mercato richiede. In
breve: la tradizione nell’innovazione.
Per meglio comprendere la Banca Popolare di Vicenza, si è ritenuto di dare più spazio, in
questa sezione, alle tappe che hanno portato alla costituzione del Gruppo Bancario, di cui
la nostra Banca è la Capogruppo e che con essa ne condivide principi e valori.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Le nostre origini
Nasce la Banca Popolare di Vicenza, la prima banca popolare del Veneto e
la prima banca ad essere costituita a Vicenza.
1866
Dal 1985 al 1994 la rete di sportelli della Banca Popolare di Vicenza dall'originaria
provincia di Vicenza, si estende nell'intero Nord Est, in seguito all'apertura di nuove filiali
e all'acquisizione di piccole banche popolari:
1985
Banca Popolare Agricola di Lonigo
1988
Banca Popolare di Thiene
1991
Banca Popolare dei Sette Comuni
1994
Banca Popolare di Venezia
Dal 1996, anno che ha segnato una svolta nella lunga storia del nostro Istituto, sono state
acquisite partecipazioni di maggioranza in altre banche popolari del Veneto e del Friuli
Venezia Giulia:
1996
Banca Popolare di Castelfranco Veneto e Banca Popolare di Trieste
1997
Banca Popolare della Provincia di Belluno
1998
Banca Popolare “C. Piva” di Valdobbiadene e Banca Popolare
Udinese
Nasce così il Gruppo Banca Popolare di Vicenza.
1999
La Banca avvia un complesso ridisegno organizzativo che culmina con
l'integrazione degli sportelli delle banche partecipate nella Capogruppo.
Nel corso del 2000 prende avvio il "Progetto Centro Sud" con la costituzione
di Banca Nuova e con l'acquisizione, nel 2001, di Banca del Popolo di
Trapani: la prima operativa in tutti i principali centri della Sicilia e della
Calabria, la seconda presente con oltre quaranta filiali nell'area della Sicilia Occidentale. I
due istituti siciliani si sono fusi, nel 2001, dando vita ad una nuova realtà denominata
Banca Nuova.
2000
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
La Banca acquista dal Gruppo Banca Intesa 46 sportelli, 20 dei quali, e
precisamente quelli localizzati nel Centro Sud, sono stati contestualmente
ceduti a Banca Nuova.
I restanti sportelli sono stati destinati al potenziamento di aree geografiche in cui il
Gruppo è già presente (8 sportelli fra le aree di Milano e del Friuli) nonché alla creazione
di un primo presidio per lo sviluppo di una nuova area denominata “Area Nord Ovest”
(18 sportelli): la Banca è ora presente, oltre che a Milano, in importanti centri come
Genova, Pavia, Parma, Piacenza, Asti e Imperia.
2001
2002
La Banca acquisisce il 79% della Cassa di Risparmio di Prato, istituto con
54 sportelli in Toscana. Il Gruppo è ora presente anche nel Centro Italia.
La Banca cede a terze controparti, dopo averne acquisito le 13 filiali e 65
dipendenti, la controllata Banca Idea, nata nel 2000 come banca multicanale
di Gruppo. Nello stesso anno è oggetto di cessione anche la controllata BPVi
Suisse, nata nel 2001 a Lugano e specializzata nel private banking. Le due operazioni in
oggetto sottolineano la volontà della Banca Popolare di Vicenza di focalizzare i propri
sforzi sulla propria identità di banca commerciale tradizionale, fortemente radicata nei
territori di operatività.
2003
Il Gruppo BPVI, attraverso la controllata Banca Nuova, aumenta la propria
penetrazione nel Sud Italia mediante l’acquisizione di un ramo d’azienda
della Banca Antonveneta costituito da 30 sportelli ubicati in Sicilia.
Inoltre, al fine di completare la gamma di prodotti assicurativi offerti dal Gruppo, nel
corso dell’anno costituisce una nuova compagnia assicurativa, chiamata Berica Vita, che
si affianca alla società di diritto irlandese Vicenza Life con l’obiettivo di ampliare la
gamma di prodotti assicurativi offerti alla propria clientela. Infine, nel mese di ottobre si
conclude tra la nostra Banca, Nordest Merchant e 21 Investimenti un nuovo contratto di
joint venture finalizzato a rafforzare la nostra presenza nel merchant banking e nel private
equity.
L’avvio del 2005 è stato caratterizzato dal varo del nuovo Piano Industriale
triennale
individuale e di Gruppo che pone le premesse per cogliere nuove
2005
opportunità di crescita interna e/o esterna che creino valore per i Soci,
ricercando l’obiettivo target di 800 sportelli. Nel mese di giugno, nell’ambito della
strategia di sviluppo del credito al consumo, il Gruppo BPVI costituisce una nuova
Società, denominata Prestinuova, dedicata all’attività di erogazione del credito ed in
particolare alle operazioni di finanziamento garantite dalla cessione del 5° dello stipendio.
Nel 2005, infine, si segnala l’avvio dell’operatività della NEM SGR S.p.A., società
recentemente costituita nell’ambito della partnership tra il Gruppo BPVI e il Gruppo 21
Investimenti con l’obiettivo di gestire fondi chiusi aventi per oggetto operazioni di
investimento in piccole e medie imprese.
2004
Sempre nell’ambito del processo di rafforzamento nel comparto del credito
al consumo, nella prima parte dell’esercizio 2006 si segnala, oltre all’avvio
dell’operatività di Prestinuova, l’aumento della quota partecipativa detenuta dalla nostra
Banca nella società Linea S.p.A., attualmente pari al 47,96%.
2006
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Il Gruppo Banca Popolare si appresta ora a varare un nuovo piano di sviluppo
dimensionale con l’obiettivo di divenire definitivamente uno dei principali gruppi bancari
nazionali, pur mantenendo un forte radicamento nelle aree di insediamento storico delle
tre Banche.
L’evoluzione del Gruppo Banca Popolare di Vicenza
- Oggi –
(2005)
- Ieri –
63
(1996)
20
2
141
3
4
3
237
7
67
7
N
W
N
E
W
S
E
16
S
77
147
sportelli
500
Sportelli
(534 punti vendita)
Nota: in rosso gli sportelli di Banca Popolare di Vicenza
Al 31 dicembre 2005, il Gruppo BPVI dispone di una Rete Commerciale di 534 punti
vendita, ripartiti tra 500 sportelli bancari, 14 negozi finanziari e 20 punti private.
La Rete Commerciale del Gruppo BPVI è interamente dislocata sul territorio italiano e, a
livello nazionale, rappresenta quasi l’1,6% del totale sportelli del Sistema Bancario
italiano.
La ripartizione dei 500 sportelli bancari tra le Banche del Gruppo è la seguente:
333 appartengono alla BPVI (+1 rispetto al 2004);
67 a Cariprato (+6 rispetto al 2004);
100 a Banca Nuova (+1 rispetto ai 99 sportelli di fine 2004,
comprensivi dei 30 sportelli acquisiti dalla Banca Antoniana
Popolare Veneta).
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
La Banca
Al 31 dicembre 2005 il numero di punti vendita della Banca Popolare di Vicenza risulta
pari a 352, articolati su tre livelli gerarchici:
–
–
–
7 Aree
46 Zone
333 Sportelli, 2 Negozi Finanziari, 17 Punti Private
Nel corso dell’anno è continuata l’attività di razionalizzazione della Rete di Vendita che ha
comportato l’apertura di 5 nuovi sportelli nelle province di Padova, Verona, Trieste,
Mantova e Venezia a fronte di 4 chiusure effettuate nelle province di Piacenza (2 sportelli),
Treviso e Belluno.
In particolare, a fine anno, la distribuzione degli sportelli in Veneto ed in Friuli Venezia
Giulia è la seguente:
16
36
55
96
15
21
4
25
23
8
1
Tra gli altri canali distributivi tradizionali, si evidenzia, in particolare, il forte sviluppo del
servizio POS (Point of Sale) sempre più utilizzato dalla Banca come strumento di
fidelizzazione della clientela, oggetto nel corso dell’anno di mirate azioni commerciali
volte ad aumentare sia il numero di attrezzature attive (+5,4% rispetto al 2004) sia il
volume delle transazioni effettuate (+9,6%).
Le attività oltre confine
Il supporto che la Banca Popolare di Vicenza ha voluto dare nel tempo al suo territorio di
elezione e la volontà di essere al servizio dell’imprenditoria locale hanno portato il nostro
Istituto a seguire la Clientela oltre confine; per questo già da alcuni anni è operativo a
Hong Kong un Ufficio di Rappresentanza del Gruppo BPVI e, da marzo 2005, è stata
potenziata la nostra presenta in Cina tramite l’avvio di un ulteriore Ufficio di
Rappresentanza a Shanghai, dando vita, quindi, ad un significativo ponte commerciale
tra le imprese italiane e il grande mercato della Cina. Nel mese di aprile 2006 la nostra
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L’Identità
Banca ha ulteriormente potenziato la propria presenza all’estero avviando un nuovo
Ufficio di Rappresentanza in India a New Delhi.
Infine, la nostra Banca è presente con partecipazioni di minoranza nelle seguenti banche
estere del Gruppo austriaco Oevag:
−
Volksbank Romania s.a.
−
Volksbank d.d. Bosnia Herzegovina
−
Ludova Banka a.s. Bratislava, Slovakia
−
Magyarorszagi Volksbank Rt. Budapest, Hungary
−
Volksbank a.s. Cechia, Czech Republic
−
Volksbank d.d. Zagreb, Croatia
−
Volksbank - Ljudska Banka d.d. Ljubiana, Slovenia
La Struttura del Business del Gruppo Banca Popolare di Vicenza
Al 31 dicembre 2005 la struttura del business del Gruppo Banca Popolare di Vicenza si
articola secondo il seguente schema:
(1)
BANCHE
BANCA ASSICURAZI ONE
Banca Nuova S. p. A.
Vicenza Life Ltd
98,74%
100%
Cariprato S. p. A.
Berica Vita S.p. A.
CREDITO AL CONSUMO
GESTI ONI PATRI MONI
79%
99,99%
Linea S.p. A.(2)
B. P. Vi Fondi SGR S. p. A.
47,96%
Arca SGR S.p. A.
100%
10,9%
Prestinuova S. p. A.
98,87%
ATTIVITÁ DI CORPORATE
ED INVESTMENT BANKI NG
COMPARTO AGRO- ALI MENTARE
Merchant Banking
Banca Nuova Terra
15,00%
Nordest Merchant S. p. A. 21 Investimenti Partners
SOCIETÁ SERVIZI O
I mmobiliare Stampa
100%
SEC Servizi S.c.p. A.
49,55%
Infor matica Vicentina(3)
100%
80%
20%
NEM SGR S. p. A.
Nuova Merchant S.p. A.
84%
19,75%
Proprietary Trading
100%
(3)
Servizi Bancari S. p. A.
BPV Finance PLC
99,99%
(1)
Le quote di partecipazione sono riferite a dicembre 2005 e sono espresse in termi ni di “equity ratio”
(2)
Quota di partecipazione raggiunta a febbraio 2006 con l’acquisizione del 15,76% del capitale sociale di Cofinoga S.p. A.
(3)
A marzo 2006 si è perfezionata l’operazione di fusione per incorporazione di Servizi Bancari in Informatica Vicentina. La
denomi nazione della nuova società è Servizi Bancari.
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L’Identità
I Valori e la Mission della Banca Popolare di Vicenza
“Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza si ispira ai principi di onestà, correttezza,
trasparenza e riservatezza nello svolgimento della propria missione aziendale,
mantenendo come obiettivi primari la soddisfazione della propria Clientela
e la creazione di valore per i Soci”.
(Codice Etico del Gruppo BPVI)
I Valori, contenuti nel Codice Etico del Gruppo, guidano la nostra Banca nella definizione
delle proprie strategie, nella determinazione dei propri obiettivi e nella condivisione di un
progetto di sviluppo con tutti i principali interlocutori.
Essi trovano le loro radici, già nel lontano 1866, anno della sua costituzione, nel quale la
Banca si poneva come obiettivo quello di operare “affinché le classi lavoratrici, le piccole
industrie, il minuto commercio, ed i bottegaj “potessero agevolmente godere del credito
sorto dal fecondo e liberale principio della previdenza e della mutualità”.
Valorizzare la crescita professionale e personale delle proprie persone
comportandosi con equità, favorendo la crescita professionale e salvaguardando la
sicurezza e la salute, in un clima di reciproca fiducia, lealtà, correttezza e rispetto
Creare nel tempo valore per i Soci
assumendo ogni decisione con la massima attenzione, consapevoli della fiducia che hanno
riposto in noi, credendo nel nostro progetto
Soddisfare la propria Clientela
offrendo un servizio costante rivolti ai bisogni dei propri clienti, assicurando un dialogo
trasparente, continuo ed esaustivo
Offrire un servizio di qualità
caratterizzando le proprie azioni con professionalità, competenza, comprensione delle
esigenze di ciascun Cliente e trasparenza
Rispettare le regole dell’organizzazione
impegnandosi costantemente ad accogliere il Codice Etico, e tenendo una condotta ispirata
ai principi di lealtà, imparzialità, integrità e onesta in esso contenuti
Tutelare la reputazione ed il patrimonio aziendale
impegnandosi ad essere parte attiva e responsabile del contesto in cui viviamo ed
operiamo, a sostegno dell’economia locale e della piccola imprenditoria tipica del nostro
territorio di elezione
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L’Identità
La nostra responsabilità nei confronti degli Stakeholder è altresì declinata nella nostra
Mission recentemente riaffermata in occasione del nuovo Piano Industriale 2005-2007:
“
LA MISSION DI BANCA POPOLARE DI VICENZA
“Essere e rimanere nel tempo l’azienda bancaria di
riferimento del Nord Est e dei territori di insediamento delle
Banche Controllate, al servizio di tutti i segmenti di famiglie,
imprese e istituzioni dei territori di presenza, autonoma, supporto
reale ed affidabile per lo sviluppo ed il consolidamento delle
economie locali, popolare, presente nelle iniziative economiche,
culturali e sociali del territorio oltre che creatrice di valore per i
diversi Stakeholder locali, polo aggregante e di attrazione per
altre realtà, con le quali servire le migliori aree del territorio
nazionale”
”
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L’Identità
Gli obiettivi e le linee guida strategiche del nuovo Piano Industriale 20052007
L’avvio dell’esercizio 2005 è stato caratterizzato dal varo nel mese di febbraio del nuovo
Piano Industriale 2005-2007 d’Istituto e Consolidato. Il nuovo Piano, pur rappresentando
la continuità con il recente passato e definendo obiettivi di consolidamento della gestione
operativa e di miglioramento dei risultati economici della nostra Banca e del Gruppo, pone
le premesse per cogliere nuove opportunità di crescita esterna che creino valore per i Soci.
Lo sviluppo dimensionale del Gruppo e la sua articolazione societaria, già oggetto di
processi di razionalizzazione negli ultimi anni, hanno indotto ad individuare, quale
presupposto sui cui fondare le principali azioni del Piano 2005-2007, la definizione in
modo esplicito e rigoroso delle regole atte a configurare il Gruppo secondo un modello
federativo, vocato al presidio dei mercati locali sotto la regia di un Corporate Center
inglobato nelle strutture della Capogruppo.
Le linee guida strategiche individuate nel Piano per perseguire gli obiettivi di ulteriore
miglioramento di produttività, efficienza e redditività del Gruppo sono:
−
il consolidamento della crescita di Banca Popolare di Vicenza, proseguendo il
cammino già avviato negli ultimi esercizi;
−
la razionalizzazione della posizione di costo del Gruppo, attraverso la revisione dei
processi organizzativi ed autorizzativi per le spese/investimenti ritenuti strategici
per il Gruppo e il completamento dell’accentramento e razionalizzazione delle
attività di “back office” e la riorganizzazione e razionalizzazione dell’informatica
dipartimentale;
−
lo sviluppo della redditività e il recupero di efficienza delle Banche controllate,
anche attraverso lo sviluppo territoriale per linee interne;
−
la crescita per linee interne ed esterne, ricercando l’obiettivo dimensionale, che, in
un ottica prospettica, è stato fissato in 800 sportelli.
In linea con quanto pianificato sono già stati avviati i principali progetti di attuazione del
Piano Industriale, fra i quali si citano la definizione delle nuove regole di Governance di
Gruppo, la revisione del regolamento delle spese/investimenti di Gruppo e gli interventi
sulle filiali non performing e/o di piccole dimensioni. Con riferimento alla crescita
dimensionale nel corso del primo semestre 2006 sono state poste le basi per un importante
sviluppo per linee esterne e/o interne. Come ampiamente riportato dagli organi di
stampa, infatti, negli ultimi mesi sono continuate in modo serrato le trattative per
l’alleanza strategica tra BPVI e la BP Intra. Inoltre, in alternativa alla possibile crescita per
linee esterne, è stata recentemente approvata un’ipotesi di nuovo piano di sviluppo
dimensionale del Gruppo per linee interne da realizzarsi nei prossimi esercizi,
attualmente in corso di analisi ed approfondimento da parte della Direzione della Banca.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Assetto istituzionale e Corporate Governance
Comitati consultivi:
Comitati consultivi:
Comitato Finanza
Comitato Finanza
Comitato Coordinamento Gruppo
Comitato Coordinamento Gruppo
Comitato Soci
Comitato Soci
Comitato per il Controllo
Comitato per il Controllo
Comitato di Direzione
Comitato di Direzione
Comitati Consultivi Territoriali
Comitati Consultivi Territoriali
Comitato Prodotti
Comitato Prodotti
Comitato Funzionam. di Gruppo
Comitato Funzionam. di Gruppo
Comitato Reclami
Comitato Reclami
Consiglio
Consigliodidi
Amministrazione
Amministrazione
Comitati deliberativi:
Comitati deliberativi:
Comitato Esecutivo
Comitato Esecutivo
Comitato Centrale Fidi
Comitato Centrale Fidi
Comitato Crediti
Comitato Crediti
Presidente
Presidente
Direttore
DirettoreGenerale
Generale
Direz Comunicazione
Direz Comunicazione
Istituzionale e Commerciale
Istituzionale e Commerciale
Direzione Internal Audit
Direzione Internal Audit
Direzione Affari Generali,
Direzione Affari Generali,
Legale e Contenzioso
Legale e Contenzioso
Direzione Pianificazione
Direzione Pianificazione
Direzione Finanza
Direzione Finanza
Divisione
DivisioneBilancio
Bilancio
eePartecipazioni
Partecipazioni
Direz.
Direz.
Rag.ria Generale
Rag.ria Generale
Divisione
DivisioneRisorse
Risorse
Direz.
Direz.
Partecipazioni
Partecipazioni
Direz. Servizi
Direz. Servizi
Esecutivi
Esecutivi
Direz. Logistica,
Direz. Logistica,
Acqu. e Sicurez.
Acqu. e Sicurez.
Divisione
DivisioneMercati
Mercati
Direz.
Direz.
Crediti
Crediti
Direz.
Direz.
Retail
Retail
Direz.
Direz.
Corporate
Corporate
Direz.
Direz.
Private
Private
Direz. ICT
Direz. ICT
Direz.
Direz.
Risorse Umane
Risorse Umane
Direz.
Direz.
Svil. Org. e Strat.
Svil. Org. e Strat.
Direz.
Direz.
Organizzativa
Organizzativa
STRUTTURE DI MERCATO
Area Vicenza
Area Padova
Area Lonigo
Area Treviso
Area Friuli V.G.
Area Belluno
Area Nord Ovest
Cariche Sociali attualmente in vigore
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Consigliere Segretario
* Giovanni Zonin
* Giovanni Bettanin
* Marino Breganze
* Giorgio Tibaldo
Collegio Sindacale
Presidente
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
Consiglieri:
Giovanni Zamberlan
Giacomo Cavalieri
Laura Piussi
Giuseppe Mannella
Marco Poggi
Collegio Degli Arbitri
Mario Bonsembiante
Giuseppe Di Lenardo
*Zeffirino Filippi
Franco Miranda
Gainfranco Pavan
Paolo Sartori
*Fiorenzo Sbabo
Presidente
*Gianfranco Simonetto
Arbitro Effettivo
Maurizio Stella
Arbitro Effettivo
Paolo Tellatin
Arbitro Supplente
*Ugo Ticozzi
Arbitro Supplente
*Giuseppe Zigliotto
Direzione Generale
Direttore Generale
Vice Direttore Generale
Luciano Colombini
Vice Direttore Generale Vicario Samuele Sorato
Franco Tonato
Vice Direttore Generale
Ippolito Fabris
Principali dirigenti
Internal Audit
L. Amore
Affari Gen., Legale e Contenz. F. Morassut
Pianificazione
M. Pellegrini
Nicola Amenduni
Gian Paolo Boschetti
Pierantonio Maule
Gianfranco Corà
Altegrado Zilio
Comunicazione. Istituz. e Com le A. Lombardo
Finanza
G. Zampieri
* Membri del Comitato Esecutivo.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Il Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2005 il Capitale Sociale era di 183.816 mila euro, suddiviso in 61.272.246
azioni del valore nominale unitario ora di 3,75 euro, a seguito dell’aumento gratuito del
Capitale Sociale mediante l’aumento di euro 0,75 del valore nominale di ciascuna delle
azioni in circolazione, imputando a capitale le riserve di rivalutazione.
Il 14 maggio 2005 l’Assemblea dei Soci ha delegato il Consiglio di Amministrazione della
nostra Banca a deliberare, in una o più volte, entro e non oltre il 14 maggio 2010, un
aumento a pagamento, scindibile del Capitale Sociale, per un controvalore nominale di
massimi 60 milioni di euro, mediante l’emissione di massime 20 milioni di azioni
ordinarie del valore nominale di 3 euro da offrire in opzione agli azionisti ed ai possessori
di obbligazioni convertibili.
La delega è stata concessa per consentire al Consiglio di Amministrazione di effettuare gli
opportuni interventi di rafforzamento patrimoniale finalizzati a mantenere i ratios
consolidati di vigilanza su valori ritenuti adeguati, nonché a cogliere eventuali
opportunità di crescita dimensionale richiamati nel Piano Industriale 2005-2007 e coerenti
con le caratteristiche organizzative e patrimoniali del Gruppo e gli obiettivi di
remunerazione dei Soci.
In data 30 agosto il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una prima “tranche”
dell’aumento di capitale pari a circa 489 milioni di euro, realizzata mediante l’emissione
di circa 9,6 milioni di azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 3,00.
L’operazione si è conclusa il 28 ottobre con un grande successo sotto ogni punto di vista,
con una richiesta complessiva che è risultata pari ad oltre il 170% dell’offerta, a
testimonianza della piena stima e fiducia da parte dei Soci. L’attestato di stima e fiducia
da parte dei Soci dimostra ancora una volta la piena condivisione sulle strategie perseguite
dalla nostra Banca volte a creare ulteriore valore per tutti gli Stakeholders.
A seguito dell’aumento di capitale citato, alla fine del 2005, il Capitale Sociale della
nostra Banca ammonta a 183.816 mila euro, suddiviso in 61.272.246 azioni.
Nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci, tenutasi il 22 aprile 2006, il valore nominale
unitario di ciascuna azione è stato, inoltre, aumentato dagli originari 3,00 euro a 3,75 euro,
a seguito della delibera di aumento gratuito del Capitale Sociale mediante l’imputazione a
capitale delle riserve di rivalutazione.
Alla data del 30 giugno 2006 il Capitale Sociale della nostra Banca, ammonta a 229.811
mila euro, suddiviso in 61.282.809 azioni, con un incremento netto nel semestre di 10.563
azioni per effetto di 18.490 nuove azioni assegnate al personale dipendente per il
conseguimento di specifici risultati o per il raggiungimento di determinate anzianità e di
7.927 azioni annullate.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Gli strumenti di “Governance sociale”: il Codice Etico e i Comitati “sociali”
La “Governance sociale” della nostra Banca e di tutto il Gruppo BPVI si fonda innanzitutto
sul nostro Codice Etico, adottato il 12 marzo 2003, con delibera del Consiglio di
Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza e successivamente distribuito a tutti i
dipendenti, collaboratori, management ed esponenti del vertice aziendale di tutte le
società appartenenti al Gruppo.
Il documento, il cui ultimo aggiornamento risale al giugno 2004, intende fornire un
insieme di norme comportamentali da rispettare nella quotidianità del lavoro che richiede
comportamenti coerenti ai principi etici aziendali. Tali principi sono ispirati alla
correttezza, alla lealtà, all’onestà, alla trasparenza e alla riservatezza nello svolgimento
della missione aziendale, con l’obiettivo principale di salvaguardare il prestigio acquisito
dalla Banca in quasi 140 anni di attività, di creare una cultura comune all’interno del
Gruppo, indirizzata specialmente verso le aziende di più recente acquisizione, e di
ricercare contemporaneamente la soddisfazione della Clientela e dei Soci.
Il compito di vigilare sull’osservanza del Codice Etico è stato assegnato all’Organismo di
Controllo costituito presso ciascuna Società del Gruppo. In particolare, per quanto
riguarda la nostra Banca, tale compito è affidato al Comitato per il Controllo.
I Comitati “sociali”
Tra gli strumenti predisposti per garantire il perseguimento degli obiettivi strategici
definiti dal Consiglio di Amministrazione, nonché il rispetto delle normative, esistono
alcuni Comitati consultivi, che hanno, più di altri specifiche funzioni di natura sociale. Tra
questi si ricordano, in particolare:
−
−
−
il Comitato per il Controllo, già precedentemente citato, istituito allo scopo di
coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nello svolgimento del proprio compito di
vigilanza. Tale Comitato rappresenta, pertanto, l’organismo capace di valutare le
tematiche di salvaguardia dell’integrità aziendale, provvedendo, in particolare, ad
assolvere ai compiti assegnati all’organismo di controllo ed intervento indicato nel D.
Lgs. 231/2001 e di vigilare sull’osservanza dei principi sanciti dal Codice Etico. Il
Comitato per il Controllo, che di regola si riunisce ogni 3 mesi, è composto da
minimo 3 Amministratori, il Presidente del Collegio Sindacale, il Direttore Generale e
alcuni dirigenti, tra cui i responsabili della Divisione Risorse e della Direzione
Internal Audit.
il Comitato Soci, costituito al fine di esaminare e valutare in anticipo tutte le pratiche
riguardanti le azioni da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione e, in
particolare, le domande di ammissione a socio, le richieste di acquisto di azioni,
stabilendo a chi assegnare le stesse e in che misura, le richieste di vendita di azioni, o
i trasferimenti fra le parti e le annotazioni di vincolo. Il Comitato Soci è costituito da 2
componenti del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e altri dirigenti e
si riunisce una volta al mese.
il Comitato Reclami, che ha funzione consultiva in materia di esame e valutazione
dei reclami ed è composto da 1 Amministratore, il Direttore Generale e i responsabili
della divisione Mercati, Bilancio e Partecipazioni e Direzione Internal Audit.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Il modello organizzativo per la prevenzione dei reati D.Lgs. 231/2001
Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto una forma peculiare di responsabilità
(definita “amministrativa”, ma che trova applicazione nell’ambito e secondo il rito del
processo penale) delle persone giuridiche e di altri enti per i reati commessi, nel loro
interesse o a loro vantaggio, da coloro che rivestono una posizione apicale nella struttura
organizzativa, o da coloro che siano sottoposti alla direzione o alla vigilanza di questi
ultimi. Il Decreto prevede che l’ente non venga chiamato a rispondere dell’illecito
eventualmente accertato nel caso in cui ponga in essere alcune iniziative, tra le quali:
−
l’adozione e l’efficace attuazione di “modelli di organizzazione e di gestione idonei a
prevenire reati della specie di quello verificatosi”;
−
l’istituzione di un “organismo di controllo”, che abbia il compito di vigilare sul
funzionamento e sull’osservanza del modello adottato e di curarne l’aggiornamento.
Sensibile all’esigenza prioritaria di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza
nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, e consapevole d’altra parte della
presenza nel proprio assetto organizzativo di adeguati presidi già volti alla prevenzione di
molti dei reati contemplati dal D. Lgs. n. 231/2001, la Banca Popolare di Vicenza ha
avviato nel 2004 un progetto volto alla mappatura delle aree di potenziale rischio, alla
valutazione dei presidi esistenti e quindi all’adozione degli ulteriori interventi
organizzativi (normativi e/o procedurali) ritenuti necessari al fine di garantire
l’adeguatezza del complessivo Modello Organizzativo e di Gestione.
Nel corso del 2005 è stato dato avvio alla seconda parte di tale progetto, con l’obiettivo di
completare il Modello Organizzativo (il cui schema generale di riferimento era già stato
approvato dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2004). Contestualmente, è stata
attribuita alle varie Direzioni della Banca la responsabilità di fornire le indicazioni
operative per il completamento del Modello e di dare corso all’implementazione degli
interventi che fossero stati ritenuti necessari a colmare i gap evidenziati in sede di
Progetto, in un’ottica di massima condivisione.
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
Lo Scenario Economico-Finanziario
Nel 2005 la crescita economica mondiale ha continuato a mantenersi elevata, trainata dalla
spinta fornita da Stati Uniti e Cina, nonostante il preoccupante aumento dei prezzi delle
materie prime e l’ampliarsi degli squilibri internazionali. L’andamento economico dei
paesi dell’Unione Europea nel quarto trimestre ha evidenziato ancora il persistere di una
situazione di debolezza congiunturale migliorata nel corso del 2006. L’Italia ha registra nel
2005 una crescita economica sostanzialmente pari a zero, confermandosi fanalino di coda
tra i principali paesi della zona euro.
Lo scenario creditizio ha evidenziato nel 2005 un’ulteriore accelerazione della propria
dinamica, sostenuta ancora dalle componenti a più lunga scadenza. A partire dalla fine
dell’anno si è registrata una lieve ripresa dei tassi di interesse bancari per effetto della
manovra restrittiva effettuata dalla BCE.
L’economia italiana
Dopo aver superato il periodo di
grande difficoltà attraversato dalla
nostra economia a partire dalla fine
del 2004 fino a buona parte del 2005,
nei primi mesi del 2006 l'Italia ha
messo in evidenza un buon progresso
del PIL e dell'attività produttiva, in
linea con il positivo andamento
registrato nell'intera area dell'euro.
Buone notizie provengono anche dal
fronte
dei
prezzi
rimasti
sostanzialmente
sotto
controllo
nonostante i forti incrementi registrati dai prodotti energetici.
Secondo la stima preliminare comunicata dall’ISTAT, nel secondo trimestre del 2006 il
Prodotto Interno Lordo italiano ha registrato una crescita dello 0,5% rispetto ai primi tre
mesi dell’anno (variazione congiunturale) e dell’1,5% rispetto al secondo trimestre del
2005 (variazione tendenziale). Il risultato congiunturale del PIL è la sintesi di un aumento
del valore aggiunto dell’industria e dei servizi e di una diminuzione dell’agricoltura.
Tale crescita, seppur inferiore a quella realizzata in media dalla zona Euro e dagli altri
principali paesi europei, conferma la ripresa della nostra economia già evidenziata nel
corso del primo trimestre dell’anno.
Il mercato del credito e del risparmio
Il settore creditizio, nonostante una congiuntura economica nazionale non ancora brillante,
continua ad evidenziare crescite molto sostenute degli stock, superiori a quelle fatte
registrare alla fine del 2004, sia nella componente impieghi (+8,8% alla fine del 2005
rispetto al +5,5,% del 2004) sia in quello della raccolta (+8,6% a fronte del 7,7% del 2004). In
particolare, l’espansione del credito risulta legata alla robusta crescita della componente a
lunga scadenza e all’arresto della dinamica negativa del comparto a breve termine, mentre
Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005
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L’Identità
la dinamica della raccolta risulta caratterizzata dalla crescita della domanda di depositi e
dal mantenimento di elevati tassi di crescita, anche se in riduzione rispetto al 2004, del
comparto obbligazionario. Nonostante la forte crescita dei prestiti in un contesto
congiunturale non favorevole, la dinamica delle sofferenze risulta sostanzialmente sotto
controllo grazie alla migliore capacità di selezione delle banche ed al livello molto
contenuto dei tassi d’interesse.
Nel corso dei primi sei mesi del 2006 il settore creditizio è stato caratterizzato da
un’accelerazione della dinamica degli impieghi, sostenuta dal mantenimento di elevati
tassi di crescita della componente a più lunga scadenza unito alla ripresa della
componente a breve termine, e da un assestamento della dinamica della raccolta diretta,
che evidenzia una leggera flessione del comparto obbligazionario.
Sul fronte dei tassi di interesse, le recenti manovre restrittive della BCE, hanno
definitivamente concluso il lungo periodo di tassi decrescenti con un immediato leggero
recupero dello spread tra i tassi attivi e quelli passivi, che tenderà ad ampliarsi nel corso
del 2006.
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