l`evento.Nella località veneta si è svolto il Forum nazionale dei

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l`evento.Nella località veneta si è svolto il Forum nazionale dei
sacerdoti
www.laquila.chiesacattolica.it
In luglio corso di aggiornamento
Pagina a cura
di don Claudio Tracanna
L’AQUILA
Piazza Duomo, 33
67100 L’Aquila
Tel.: 086223165 - Fax: 0862410465
Domenica,
11 maggio 2008
e-mail
all’11 al 13 luglio si terrà a Rocca di Mezzo, presso la Casa "Madonna delle RocD
che" dei Discepoli di padre Minozzi, un corso di aggiornamento per tutti i sacerdoti ordinati dopo il 1996.
Il corso sarà tenuto da monsignor Carrù, sottosegretario della Congregazione vaticana del
Clero, che ha già incontrato il presbiterio locale mercoledì scorso.
[email protected]
l’evento. Nella località veneta si è svolto il Forum nazionale dei Portaparola
Bibione: una sfida raccolta
L’Aquila ha bruciato i tempi: da
circa un anno e mezzo in molte
parrocchie dell’arcidiocesi, è nata
la figura dell’animatore della
cultura e della comunicazione
n’esperienza eccezionale
e ricca di stimoli. Una
vera e propria palestra
di vita». Sono queste le parole con
cui ciascuno di noi esprimeva le
proprie impressioni alla chiusura
del primo Forum nazionale dei
Portaparola, tenutosi a Bibione
(Ve) dal 24 al 27 aprile. A
rappresentare la diocesi di L’Aquila
nel ruolo di animatori della
cultura e delle comunicazioni
eravamo in otto, accompagnati da
don Claudio Tracanna che già da
tempo investe molte sue energie
nel progetto culturale promosso
da Avvenire. Abbiamo voluto
raccogliere, dunque, l’invito del
nostro arcivescovo che ha voluto
che nelle parrocchie della Chiesa
locale ci fossero gli animatori della
cultura e della comunicazione. È
da circa un anno e mezzo, infatti,
che abbiamo deciso, e con noi
molti giovani di altre parrocchie,
di impegnarci nell’incoraggiare lo
sviluppo di uno sguardo critico
nei confronti dell’informazione e,
più in generale, del complesso
universo della cultura. È proprio
questa, infatti, la grande sfida di
ogni Portaparola. Come uomini
consapevoli delle reali esigenze
del proprio tempo, siamo
coscienti che, ad oggi, è più che
mai urgente andare incontro al
prossimo offrendogli "la carità
della verità". E la consapevolezza
di questo nostro compito è
notevolmente cresciuta proprio
grazie all’esperienza di Bibione. È
cresciuta, innanzitutto, attraverso
gli incontri con le importanti
personalità del mondo cattolico
che hanno preso parte al
«U
Fuci
Oggi si conclude
il convegno nazionale
i conclude oggi, a L’Aquila, il
59° Convegno nazionale delS
la Fuci (Federazione universitaria
cattolica italiana), dal titolo:
"Domani cercasi. Università, società e politica: quale spazio per
i giovani?". L’appuntamento, che
ha avuto inizio giovedì, alla presenza dell’ex presidente del Senato, Franco Marini e del professor Ernesto Galli della Loggia, ha
ospitato varie personalità.
Oggi, alle 9, la Celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa
Maria di Collemaggio presieduta
dall’arcivescovo, monsignor Giuseppe Molinari, precederà l’Assemblea federale conclusiva nel
Centro congressi "Duca degli Abruzzi".
convegno: è stata l’occasione per
raccogliere nuovi stimoli da calare
poi nelle specifiche realtà di cui
facciamo parte. Ma è cresciuta
anche grazie a un proficuo e
amichevole scambio di esperienze
con i numerosi "colleghi"
provenienti da tutta Italia; cosa
che sta, tra l’altro, proseguendo
online sul Forum del sito
www.portaparola.it, attivato
subito dopo le giornate di
Bibione. Diversamente da quanto
ci aspettavamo, non abbiamo
percepito un’atmosfera, per così
dire, "accademica", ma ci siamo
sentiti fin da subito accolti come
in una grande famiglia, davvero
cristiana. Eravamo coscienti, e lo
siamo ancora di più oggi, di
costituire un importante elemento
della squadra che porta avanti
l’iniziativa di Avvenire. Ci è stata
data, inoltre, anche la possibilità
di raccontarci e di testimoniare ai
presenti il ruolo che il Portaparola
sta avendo nella nostra arcidiocesi.
Hanno incuriosito molto i
partecipanti le iniziative che
vengono promosse nella comunità
di Lucoli, dove il progetto aiuta a
creare unità in un territorio
piuttosto frammentario (il
comune è costituito da ben
diciassette frazioni che fanno
riferimento a cinque differenti
parrocchie). L’opportunità di
essere ascoltati ci ha fatto sentire
ancora di più a casa. Tornati nelle
nostre parrocchie e carichi di
nuove energie, vogliamo
impegnarci perché il seme di
Bibione possa portare i ricchi frutti
che promette. Già in molte
comunità ci si è accorti del grande
aiuto che il Portaparola può
apportare all’impegno pastorale.
Ecco perché ci auguriamo che
questo progetto venga abbracciato
in ogni parrocchia. Affinché
questo avvenga è indispensabile
l’appoggio di tutti i sacerdoti: per
quanto ci riguarda, senza l’aiuto di
don Claudio, don Nicola e don
Arturo (oltre che a quello,
indispensabile, dell’arcivescovo)
non avremmo avuto la possibilità
di operare al meglio come
animatori della cultura e della
comunicazione. Ha proprio
ragione il direttore di Avvenire,
Dino Boffo, nel dire: «C’è
dell’altro». È infatti possibile
stimolare una sensibilità culturale
davvero alternativa, che, libera da
distorsioni e manipolazioni
spesso ideologiche, rispetti la
verità e, come sottolinea il Papa, la
dignità della persona. A L’Aquila
questa sensibilità si sta
sviluppando.
I Portaparola
di Lucoli e di Cagnano
he cosa fare per avvicinare
alla Chiesa i giovani della
nostra città ancora lontani
dalla fede? Questa la domanda
che i giovani del servizio
diocesano per la Pastorale
giovanile di L’Aquila si sono
posti tre anni fa. La risposta è
stata l’Incontragiovani, un
evento di tre giorni, in cui la
piazza principale della città e i
luoghi circostanti, chiese, sale
congressi e teatri, hanno accolto
C
manifestazioni varie: dai tornei
sportivi agli spettacoli, dai
concerti alle conferenze, dalle
celebrazioni eucaristiche alle
cene insieme. Il risultato è stato
oltremodo positivo: in molti,
dopo quella esperienza, hanno
deciso di partecipare alla
Giornata mondiale della
gioventù di Colonia e alle
attività della Pastorale giovanile
degli anni successivi. Ecco,
allora, che anche quest’anno, in
concomitanza con la Gmg di
Sidney, ci si misurerà con lo
stesso esperimento.
L’Incontragiovani 2008 si è
svolto ieri con un pomeriggio
dedicato ai giochi a tema
evangelico, in cui si sono
confrontate squadre composte
Noi, futuri sposi
a Loreto
per aprire i cuori
DI GIANFRANCO E DANIELA BARONI
A
I Portaparola aquilani a Bibione con il direttore di Avvenire, Dino Boffo
Chiesa riaperta a San Demetrio
opo cinque anni di lavori è stata riaperta
al culto la chiesa di Santa Maria dei
D
Raccomandati a San Demetrio ne’ Vestini. La
chiesa, appartenuta ai marchesi Cappelli,
ricostruita in forme tardo barocche nel 1820,
da anni era pericolante. L’edificio è il cuore
della festa della Madonna Rossa che inizia
all’alba del giorno di Pasqua. Alle sei di
mattina la Madonna, nella chiesa buia, al
canto del Gloria cambia improvvisamente
l’abito da nero in bianco mentre le luci si
accendono e le campane suonano a distesa
per festeggiare la Resurrezione di Cristo.
Coinvolgente e tenace il lavoro del Comitato
costituitosi per l’occasione presieduto da
Antonio Piacentini: due ditte locali che hanno
fatto da sponsor, i progettisti che hanno offerto
la loro professionalità, l’amministrazione
comunale che ha gestito i fondi Cipe,
l’arcivescovo che ha messo a disposizione la
somma ricavata dalla vendita di un terreno un
tempo appartenente alla parrocchia, la
Conferenza episcopale italiana che ha devoluto
alcuni fondi derivanti dall’8 x 1000. Insomma,
tutti insieme per il recupero dell’edificio sacro,
parte importante del patrimonio religioso e
artistico della comunità vestina. All’interno
sono custodite importanti opere tra cui il
bellissimo affresco cinquecentesco della
Madonna dei Raccomandati e alcune preziose
tele di Teofilo Patini. Il 24 aprile è stata una
data storica per la comunità sandemetrana
che ha vissuto con gioia ed emozione il
momento della riconsacrazione delle chiesa da
parte dell’arcivescovo Molinari con una Messa
solenne animata dal coro parrocchiale e
concelebrata dal parroco e da numerosi
sacerdoti in qualche modo legati alla
comunità cristiana locale. Veramente festante
il popolo che, nell’occasione, ha potuto
rivedere tanti concittadini tornati per
l’occasione come i religiosi Rogazionisti che
fino a qualche anno fa guidavano la
parrocchia. (C.T.)
La chiesa di Santa Maria dei Raccomandati a San Demetrio ne’ Vestini
L’Incontragiovani, realtà che coinvolge
Anche quest’anno,
in vista della Gmg
di Sydney, l’evento ha
radunato tanti ragazzi
giornata di spiritualità
da elementi rappresentanti di
diverse parrocchie, movimenti e
scuole cittadine, che si sono
contese un premio ma che,
prima di tutto, hanno trascorso
il loro tempo a fare amicizia, a
collaborare nelle prove e a dare il
proprio contributo alla serenità e
alla gioia che sempre si sprigiona
quando si sta insieme nel nome
di Gesù. Dopo una cena in
fraternità, anche la preghiera ha
avuto il suo spazio con la Veglia
di Pentecoste, presieduta
dall’arcivescovo, monsignor
Giuseppe Molinari, a cui hanno
preso parte anche i giovani della
Fuci, che oggi concludono in
città il loro 59° convegno
nazionale. La Veglia si è tenuta
per metà all’esterno della
basilica di Santa Maria di
Collemaggio; la conclusione,
invece, si è tenuta all’interno
della basilica, dove c’è stata la
consegna del mandato
dell’arcivescovo ai 14 giovani
aquilani, delegati diocesani alla
Gmg di Sydney. Giovani che
vanno incontro agli altri giovani
per portare la propria
testimonianza di discepoli del
Signore è il motto e lo scopo
della Pastorale giovanile.
L’arcidiocesi di L’Aquila è felice
di vivere questo motto nella
semplicità dello stare insieme,
nella gioia e nel sorriso di
momenti di fraternità e di
preghiera che ci concedono di
vivere e condividere i doni
ricevuti.
lla conclusione dei percorsi di
preparazione al sacramento
del Matrimonio, domenica 6
aprile ci siamo recati in più di
novanta persone a Loreto per vivere
intensamente, insieme al nostro
arcivescovo Giuseppe Molinari, una
giornata di spiritualità davvero
speciale.
Perché Loreto? Loreto è il Santuario
dell’Incarnazione, che proclama
l’amore di Dio, la dignità di ogni
persona, la santità della Famiglia, il
valore del lavoro e del silenzio, la
necessità della preghiera. La casa di
Nazareth è il luogo dove lo Spirito
portò a Maria il meraviglioso
annuncio dell’Incarnazione, è la
casa dove Dio si è fatto uomo,
annullando l’infinita distanza fra la
creatura e il Creatore. Abbiamo
avuto un tempo per meditare nella
Santa Casa dove risuona ancora
oggi l’annuncio accolto dalla
Vergine Maria. Abbiamo udito
chiaramente il grido: coraggio
futuri sposi, accogliete la grazia di
Dio; in voi "nascerà" Cristo che
vuole donarvi il suo Spirito, che
attraverso il sacramento del
Matrimonio, dona l’amore, la
comunione, la tenerezza, il
perdono, la condivisione, la
generosità, la fiducia. L’arcivescovo
Molinari, nell’omelia della
Celebrazione eucaristica da lui
presieduta, ci ha invitati a scoprire
la bellezza e la grandezza della
vocazione all’amore e al servizio
della vita: «Sappiate cari giovani –
ha detto il presule –, che il vostro
Matrimonio è il segno visibile della
fedeltà di Dio, nella donazione e
sottomissione reciproca. Vi esorto a
vivere il sacramento non come una
casualità, ma come una sapiente
missione del Creatore per realizzare
il suo disegno di amore. Fondate in
Cristo il vostro amore che, oltre ad
essere umano, è totale, fedele,
fecondo. Cercate nella grazia del
Signore la forza per una vita santa,
dando testimonianza dell’amore di
Cristo, fidandovi sempre della
Divina Provvidenza. Non vi
allontanate dalla Chiesa, lasciatevi
aiutare alimentandovi sempre ai
sacramenti». Dopo il pranzo, molto
familiare è stato l’incontro a "tu per
tu" con monsignor Giuseppe
Molinari e i fidanzati, che gli
hanno rivolto molte domande a cui
ha risposto con la semplicità di un
papà affettuoso e sapiente. Tutti i
fidanzati, pieni di speranza per il
loro avvenire, lo hanno salutato
con affetto e ringraziato di cuore.
Allontanandosi dal Santuario per
far ritorno a casa, sul pullman le
coppie di fidanzati hanno voluto
mettere in comune la gioia della
giornata trascorsa e il desiderio di
continuare a condividere questi
momenti di spiritualità, impregnati
della presenza dello Spirito del
Risorto. Infine, come i discepoli di
Emmaus, abbiamo rivolto al
Signore questa invocazione: Resta
con noi Signore, perché si fa sera e
il giorno già volge al declino.
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