Giugno - Luglio - Agosto 2013

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Giugno - Luglio - Agosto 2013
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Anno 52 - n. 17 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Livorno
Periodico di informazione, attualità, cultura
giugno - luglio - agosto 2013 - n. 17 - copia omaggio
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Quest’estate
9 Editoriale di Ivio Barlettani e Umberto Barlettani
10 Mal di pancia nella roccaforte rossa
11 Governo Letta: hanno detto
12 Cosimi e Anselmi verso la Regione? di Tony Montero
13 Le palazzine della vergogna
14 La giovane Ilaria uccisa nell’oliveto
16 Salmastro di Giampaolo Talani
17 Il silenzio della chiesina di Cittadella di Franco Biegi
18 Fulvio Murzi, una sfida dietro l’altra di Paola Valdata
24 Fatti & persone (Fagioli alla guida dell’Istituto Cremisi)
25 Fatti & persone (Labaro Massoneria in sala consiliare)
26 Fatti & persone (Parco eolico: no dei Comuni)
27 Fatti & persone (Il silenzio sulle cave)
28 Fatti & persone (Medaglia d’oro al nostro direttore)
29 Fatti & persone (L’ok di Orlando al porto)
31 Sole, mare, campagna: il nostro oro di Barbara Noferi
34 “Un giorno… insieme”, fervono i preparativi
36 Evita la donna amata dal popolo argentino di Luca Goerg
38 Al via la 42° Fiera Mostra
39 Comune unico? di Gianfranco Benedettini
40 Quella tragica notte della Concordia di Emilio Guardavilla
44 Relax di Paolo Pachi
46 La palla di vetro, proiettati nel futuro di Dionysos
47 Combattere la cellulite di Riccardo Vigetti
47 Dieta: dimagrire in modo sano di Allegra Ciaponi
48 Luca Vangelisti e le sue foto di Pierluigi Galassi
51 Dalle favelas argentine alla Casa di Pietro di Luca Goerg
52 L’uomo del legno di Luca Goerg
54 In libreria di Emilio Guardavilla
56 Ricordi
57 Un aiuto alle persone con Sla di Marco Bocchigli
58 La magia dell’Arte di Daniele Toncelli
60 Basket e Pallavolo in serie B di Umberto Barlettani
61 Torna il sole in casa nerazzurra di Umberto Barlettani
62 La parola ai lettori
64 Il giudice Marco Nassi alla Procura di Grosseto di Almo
64 Nella stanza dello psicologo di Agnese Bonni
Anno 52 - n. 17
giugno - luglio - agosto 2013
Periodico trimestrale
di informazione,
attualità, cultura
Direttore responsabile
Ivio Barlettani
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Coordinatore redazionale
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Marketing-pubblicità
Umberto Maria Barlettani
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Direzione, redazione, pubblicità
Corso Italia 95 - Piombino
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334 3378121
Registrazione Tribunale Livorno
n. 167 in data 4/7/1962 r.s.
Sped. abb. post. 70% DCB Livorno
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Grafica e impaginazione
Opus Piombino
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Gli articoli firmati
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unicamente le opinioni dell’autore
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ed
di Ivio Barlettani
e Umberto Barlettani
Sole, mare e arte: sfruttiamoli
ne eccellenze del territorio, sole, mare, arte e
campagna: il nostro
ella nostra co- oro. Per noi ciò vuol sipertina del nu- gnificare che tutti gli
mero della scor- operatori turistici e non
sa estate avevamo mes- della nostra Provincia
so la foto di una bella ba- dovranno rimboccarsi
gnante che, con il figlio le maniche ancor più di
per mano, stava im- prima per “intercettare”
mergendosi nelle acque il maggior numero di
delle nostre spiagge. turisti e supplire così alSulla stessa copertina la crisi evidente che atcampeggiava la scritta, tanaglia il mondo sidela supplica al Premier rurgico. Buon lavoro!
Monti con la quale gli
***
chiedevamo di “lasciarci Nel 2010 si è sciolto il
almeno il mare”. L’ex Circondario e succesPremier oggi è in soffitta. sivamente è tramontata
Il mare lo lasciò ma re- l’idea dell’Unione dei
starono tante macerie Comuni che avrebbe
sul suolo italiano.
permesso in Val di CorPer questa edizione – nia la riorganizzazione
come potrete osservare delle funzioni associate
– la copertina di Costa già avviate proprio con
Etrusca evidenzia alcu- il Circondario. Assi-
N
stiamo oggi ad una frammentazione, dove ogni
Comune agisce per conto proprio. Suvereto e
Campiglia si avviano al
referendum che porterà
al Comune unico. San
Vincenzo e Sassetta strizzano l’occhio a Castagneto Carducci e Bibbona. Intanto all’isola
d’Elba i cittadini hanno
bocciato il referendum
sul Comune unico e così verranno mantenute otto distinte amministrazioni.
A Piombino infine, dopo il lavoro svolto dalla commissione speciale a seguito della petizione di 4776 firme, il
consiglio comunale ha
approvato la delibera
che avvia l’iter di mutamento della circo-
scrizione provinciale
passando da Livorno a
Grosseto. È stata approvata con 23 voti a
favore (Pd, Spirito Libero, Futuro e Libertà,
Meucci e Sironi Popolo
della Libertà, Lista per
Piombino, Rifondazione Comunista, Italia dei
Valori e Gruppo misto).
Contrari Pazzaglia, capogruppo Pdl, astenuti
Coppola Udc e Bianchi
Pdl.
Il consigliere Valerio
Fabiani (segretario Federazione Pd Piombino-Val di Cornia-Elba)
nel suo intervento ha
manifestato le proprie
perplessità sull’operazione.
Fabiani al momento della votazione non era presente in aula.
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Assitalia (Andrea Baroncelli Snc) 50; Assicurazione Unipol (Carlo Lami) 22; Banca Credito Cooperativo Castagneto Carducci 67; Bar La Principessa 64; Burger King 8; Calidario Terme Etrusche 32; Camera di Commercio Livorno 15; Comune Campiglia Marittima 23; Conca D’oro 38; Consorzio Balneare Costa Est 31; Coop Unicoop Tirreno 66; Edicola Tabaccheria di Rita & Paolo 38; Edilcoop Fiorenzani 50; Edildimar Costruzioni 11; Erboristeria Vecchi Rimedi 27; Gioielleria Rosignoli 50; Grassi Arredamenti 47; Immobiliare Cristiani 53; Lampogas Tirrena 39; L’Immobiliare del Corso 7; Martini Professionale 17; Misericordia Campiglia Marittima 68; Moby & Toremar 2; Mobo Impianti 14;
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Cipressi Casa Vacanze 5; Ristorante Calamoresca Beach 23; Ristorante Il Garibaldi Innamorato 33; Ristorante La Bitta 6; Ristorante La Loggetta 6; Ristorante La Rocchetta 16; Ristorante Otello 51; Ristorante
Zanzibar 50; Sefi 65; Style 4; Spiga Ceramiche 13; Studio Medico Libra 37; Super Casa Bucciantini
3; Trattoria Da Luca 4.
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Cresce il malcontento anche nella Provincia di Livorno
Mal di pancia nella roccaforte rossa
Dopo le elezioni politiche del
25 febbraio sono dovuti passare più di 50 giorni per la
formazione di un governo.
La crisi politica non è riuscita a risolversi da sola ancora
una volta ed è stato chiamato
Giorgio Napolitano, il quale
aveva espresso chiaramente
la volontà di non ricoprire la
carica di Presidente della Repubblica, per risolvere lo stallo. Prima il no a Marini e poi
il no a Prodi per la presidenza hanno fatto attendere ulteriormente il paese che si è
trovato davanti ad un muro
tutto interno al Pd. Ora si riparte con Letta e un governo
di grande coalizione Pd, Pdl,
Scelta Civica e Udc sperando
definitivamente in una collaborazione costruttiva volta a
risolvere i problemi reali del
Paese.
Auto blu e autista
per il sindaco Tinti
Ha fatto scalpore e destato
molte curiosità il rendiconto
spese del Comune di Castagneto Carducci. Infatti fra i vari costi sostenuti dal piccolo
Comune, che conta poco me-
ono un ex militante del
Pci e ora del Pd. Sono
sempre stato di sinistra,
non per tradizione, ma per
vera e profonda convinzione. Ho sempre seguito con
entusiasmo tutti i cambiamenti del mio partito, ogni
volta condividendo le sfide
che si presentavano per un'
Italia più giusta.
Ma ciò che ho votato a quest'ultime elezioni non è più
il mio schieramento politico.
Ho visto un partito in balia
dei personalismi e senza
più convinzioni. Ho visto una
mancanza di lealtà soprattutto verso Prodi, di certo
non un uomo con idee vici-
S
rappresentanza non è male.
Speriamo comunque in tempi migliori in cui i sindaci
potranno viaggiare di nuovo
con le loro care auto blu senza fare tanto clamore.
Gran cena a Firenze,
la Nazione… punge
no di 9000 abitanti, compaiono ben 10mila euro per la
macchina di rappresentanza del
sindaco Fabio Tinti. La stampa locale si è sbizzarrita su questa particolare voce del bilancio e il sindaco, conosciuto da tutti per la sua originalità ricercata e la scelta accurata di abbigliamento e accessori, è salito alla ribalta.
Il Comune da parte sua fa sapere che in realtà con la scelta di mantenere la Lancia Thesis e relativo autista si è risparmiato un 50% delle spese messe in bilancio. Si è tuttavia deciso di vendere l'auto
blu e sostituirla presto con
una Fiat Punto o Bravo. Di sicuro il buon esempio che parte dai primi cittadini fa sempre piacere e l'idea di mettere in garage qualche auto di
Il sindaco di San Vincenzo
Biagi, in compagnia dell'assessore Elisa Cecchini, è stato punzecchiato dalla Nazione che ha definito «segreta» la
cena tenutasi a Firenze per
promuovere la manifestazione gastronomica di San Vincenzo "Tutti pazzi per la palamita". Dalla sua l'amministrazione comunale ha dichiarato che «la presunta segretezza è solo per i giornalisti locali» visto che alla cena
fiorentina sono stati invitati diversi giornalisti e critici gastronomici di varie testate nazionali.
Forse solo un fraintendimento interno alla testata "La Nazione" oppure l' apparenza di
una scampagnata a Firenze
tra amici, visto il tardarsi di informazioni relative ad eventi
che dovrebbero far notizia so-
La rabbia del militante Pd
Manciulli “salta” le primarie
no alle mie ma pur sempre
di sinistra. Se per preservare quei valori di giustizia si
era chiamati a votarlo, bisognava votarlo. Soprattutto
dopo un'acclamazione per il
padre dell'Ulivo palesemente unanime trasformatasi
poi in uno sciacallaggio tutto interno al Pd. Quel che è
successo a Roma è una vera e propria Caporetto, in
special modo per un uomo
come me che ogni anno ha
partecipato alla festa de l'U-
nità e ha creduto sempre
nei valori e nelle battaglie
della sinistra italiana. Quei
101 franchi tiratori, (Giuda,
traditori) come li chiamano i
giornali, per me sono 101
schiaffi alla mia militanza.
Infine mi chiedo come mai
un partito che si definisce
democratico abbia così paura della democrazia: per rimanere a casa nostra mi
domando perchè, proprio un
piombinese capo della federazione toscana come An-
prattutto all'interno della cittadinanza.
La prossima volta potrebbero
essere evitati fraintendimenti con maggiore organizzazione: magari una piccola merenda per i giornalisti locali il
pomeriggio e la sera le grandi cene nel capoluogo con i big.
Si sa, dopotutto, che i giornalisti sono un po' permalosi
e sempre in agguato.
All’Elba dicono no
al Comune unico
All'isola d'Elba il referendum
boccia definitivamente il Comune unico. L'idea di accorpare gli otto Comuni sotto
un'unica amministrazione perde. Sei votanti su dieci infatti si sono schierati per il no. Solamente a Portoferraio, primo Comune per popolazione,
ha prevalso il sì, in tutti i Comuni più piccoli ha prevalso
il no con una percentuale del
60%. L'affluenza non è stata
delle più alte infatti i cittadini votanti sono stati il 43%.
Niente cambia dunque sull'isola che rimane con otto amministrazioni e varie difficoltà a mantenere i servizi.
drea Manciulli, non sia stato eletto attraverso il sistema delle primarie ma sia
stato preso e messo in parlamento direttamente dall'ormai ex segretario Bersani. Si ha davvero così paura
della base? Per quale motivo? Non lamentiamoci quindi se il caso Renzi è scoppiato proprio in Toscana.
Una Toscana che non riconosco più. Una volta monopolio della sinistra per la
sua buona gestione oggi, invece, rottamata per un monopolio che evidentemente
non va più giù a nessuno.
Lettera firmata
11
sulla logica, ho visto un titolo
di Le Monde, “Colpito Prodi per
affossare Bersani”, ma in realtà si tratta di missili a testata
multipla che possono partire da
diverse basi.
Un partito è tale se è retto
da un principio d’ordine, altrimenti diventa un nido del cuculo. Il principio è quello di
sovranità da dare alla comunità
del partito. Senza di questo, il
partito è un autobus, un ascensore».
Pier Luigi Bersani, Pd
Dopo 50
giorni
il governo
Hanno detto
«Questo governo è caratterizzato da novità, freschezza e
competenza. Ora dovrà lavorare
insieme, senza conflittualità pregiudiziali e con reciproco rispetto, per dare le giuste soluzioni ai problemi del Paese,
con spirito di assoluta e indispensabile coesione. Il nuovo
esecutivo è il frutto di uno
sforzo paziente e tenace del presidente incaricato e dei leader
delle forze politiche che hanno
scelto la strada della collaborazione nonostante tutte le
difficoltà incontrate e prevedibili
e nonostante il supplemento
di volontà, di seria volontà di
collaborazione che era indispensabile da tutte le parti».
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
«Sono impaziente di lavorare
con Letta e il presidente Napolitano affinchè siano promossi gli scambi commerciali, la creazione di posti di lavoro
e la crescita economica su
entrambe le sponde dell’Atlantico».
Barak Obama,
Presidente Usa
«Ma come si fa a fare un governo con chi ha fatto la riforma Gelmini? Come si fa a riabilitare Berlusconi che ora
passa per un leader responsabile?».
Nichi Vendola, Sel
Il sindaco di Firenze, il rottamatore per eccellenza, suona la
carica: «Nel nostro partito manca dignità – spega Renzi –.
Prima mi hanno accusato di appoggiare Prodi poi di averlo
impallinato. È tutto da ridere».
Da questo intervento il vecchio Pd cerca di rimettersi in cammino, la strada però è piena di insidie.
Napolitano, il vecchio saggio, taglia corto. Sceglie Enrico Letta per la guida del governo: una coalizione di larghe intese
con la determinazione e la voglia da parte di tutti di passare
dalle parole ai fatti. In bocca al lupo.
Gratitudine
«Voglio esprimere
profonda
gratitudine
al Presidente
Giorgio Napolitano»
Soddisfazione
«Voglio esprimere
due parole
di soddisfazione,
«Effettivamente in questo momento di crisi si sentiva proprio
la mancanza di una ministra per
l’integrazione (Cécilie Kyenje
ndr). Quello di Letta mi pare un
governo fatto estraendo i numeri al lotto. Siamo pronti a fare opposizione totale alla ministra per l’integrazione, sim-
sobria soddisfazione,
per la squadra»
Record di donne
«Squadra determinata
basata su competenze
e ringiovanimento
con record di presenza
femminile»
Enrico Letta
Presidente del Consiglio
bolo di una sinistra buonista e
ipocrita».
Matteo Salvini, Lega Nord
«I nostri grandi elettori sono venuti meno a decisioni democratiche, formali e collettive
fino a portarci sull’orlo di una
crisi gravissima. Qui non indago
«Abbiamo trattato per la formazione del governo senza
porre alcun paletto, senza impuntarci su nulla, escludendo persone che fossero stati
ministri in precedenti governi. Rivendichiamo il merito di
aver contribuito a fare il governo
in poco tempo».
Silvio Berlusconi, Pdl
«Ora che abbiamo toccato il
fondo però, si può ripartire. La
settimana più brutta da quando il Pd è nato è stata quella degli accoltellamenti dietro
le spalle.
Avere impallinato Prodi nella corsa per il Quirinale con i 101
“franchi tiratori” è stata una botta da cui militanti e elettori
devono riprendersi».
Matteo Renzi, Pd
«Il governo che sta nascendo
è un’ammucchiata degna del
miglior bunga bunga: tutti passivi tranne uno che di bunga
bunga se ne intende. Una mescolanza che sconfina nell’incesto, lettiana, che ha in sé il
profumo di famiglia».
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giugno - luglio - agosto 2013
di Tony Montero
Epifani guida il Pd fino al congresso
uglielmo Epifani è alla
guida del Pd fino al
congresso. È stato
eletto con 458 sì, 59 astenuti e 76 schede bianche.
Continuano i contrasti in casa Pd ma importante è cercare di superarli per arrivare
con le idee più chiare (da
parte di tutti!) al congresso.
Durante lo svolgimento dell’assemblea raccolte al volo
alcune dichiarazioni. Pierluigi Bersani: «Vi ringrazio per
quello di buono che abbiamo
fatto. Di quello che non ha
funzionato si dia, per carità,
a me la colpa: è legge della
politica che si vince assieme
e si perde da soli, bisogna
dirlo anche ai giovani».
Rosy Bindi: «Va bene Epifani, lo voterò e gli chiederò di
aiutarci ad andare verso il
congresso con quel metodo
collegiale che non è stato
applicato negli ultimi mesi
producendo dei disastri come quello sull’elezione del
capo dello Stato».
Renato Soru: «Abbiamo perso il tempo della televisione
Sindaci Cosimi e Anselmi
al Consiglio Regionale?
G
lasciandolo a Berlusconi.
Non perdiamo quello di internet lasciandolo a Grillo. Se
c’è un cambio di paradigma
è ora di riconoscerlo».
Gianni Cuperlo: «I voti del
centrodestra non li conquisti
offuscando la radicalità delle
tue idee, ma ridando alle
persone una ragione di riscatto».
Guglielmo Epifani ex leader
della Cgil da oggi alla testa
del partito afferma: «Grazie
della fiducia. Cercherò di
mettercela tutta per fare bene. So quanto è difficile».
Dal vertice nazionale del Pd
spendiamo ora due parole
su quel che accade dalle nostre parti.
Cosimi (sindaco uscente di
Livorno) da tempo sta pensando al suo futuro. Un incarico di prestigio in consiglio
regionale è alla sua portata.
In provincia di Livorno gli
schieramenti politici stanno
guardandosi intorno in vista
delle amministrative del
2014. Tutti però guardano
con particolare attenzione ai
“fedeli” di Matteo Renzi. I
renziani, in poche parole, vogliono d’ora in avanti contare di più puntando alla conquista di qualche partecipata e a qualche poltrona di
sindaco.
Nella Federazione PiombinoVal di Cornia-Elba (sempre in
casa Pd) da tempo si gioca
al massacro. Non dimentichiamo quanto accaduto in
occasione delle primarie per
le elezioni politiche vinte poi
dalla deputata uscente Silvia Velo. A San Vincenzo ci
sono state dimissioni piuttosto sostenute in consiglio
comunale. Massimo Bandini
probabile candidato sindaco
del dopo Biagi, propone le
“dimissioni in blocco” per ri-
partire su nuove basi dopo
un’utile riflessione. Tornando a Piombino il sindaco
Gianni Anselmi (se non ci
saranno nel frattempo le elezioni politiche anticipate) dovrebbe “accontentarsi” di
una poltrona al Consiglio Regionale dal quale, è uscito
Andrea Manciulli (passato
alla Camera). In Consiglio
Regionale dovrebbe rimanere anche Matteo Tortolini
che bene ha fatto in questi
ultimi tempi.
Fra i probabili ad occupare la
poltrona lasciata libera da
Anselmi si fanno i nomi del
segretario della Federazione
Valerio Fabiani, del manager
Fulvio Murzi (presidente
Asiu) e della renziana Martina Pietrelli. Altri in ballottaggio Massimo Giuliani e Claudio Capuano.
Fabiani, Murzi
e la renziana Pietrelli
probabili candidati
al posto di Anselmi.
Possibilità anche
per Giuliani e Capuano
LE NOSTRE GITE 2013
Quotazioni redatte
sulla base di 35 partecipanti.
Al di sotto di tale numero verranno riviste le quote
Giugno
Medjugorje
dal 30 maggio al 4 giugno
Luglio
Medjugorje
dal 1 al 6 luglio
Parigi
dal 22 al 27 agosto
€ 680
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€ 430
Ottobre
Berlino
dal 5 al 12 ottobre
Tour della Sicilia
dal 6 al 13 ottobre
New York
in programmazione
Novembre
Laos e Tailandia
dal 9 al 23 novembre
Slovenia, settimana verde
dal 29 agosto all’8 settembre € 730
Agosto
Praga, Salisburgo e Innsbruk
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€ 860
€ 2700
13
Via della Pace, palazzine della vergogna
I
n passato non ci siamo
sottratti dal criticare alcune scelte sbagliate di
politica ambientale. Come
non ricordare la presa di
posizione e la denuncia di
alcune costruzioni nel Comune di San Vincenzo. Oggi
non possiamo che sottolineare la brutta vicenda delle palazzine in fase di completamento in via della Pace
a Piombino. Una realizzazione che compromette uno
dei punti panoramici più
belli della città.
Non entriamo in merito ai
100mila euro di multa inflitti al costruttore dal Comune, che sembra una sorta di
condono, ma puntiamo il dito verso l’amministrazione
comunale responsabile del
danno inflitto alla collettività oscurando appunto la
bellezza. Ricordiamo l’articolo 9 della Costituzione
italiana: La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione.
In un sol colpo
quanti danni
«Non è stato ucciso solo un
panorama. L'immagine è il
simbolo di un disastro ben
più completo che si allarga
alle speranze e al buon senso. È il simbolo della politica intesa con senso proprietario, autoreferenziale e autoassolutoria. In un sol colpo quanti danni! Le palazzine della vergona non nascondono solo un panorama
deturpato ma simboleggiano
tutto questo: la fine delle
speranze di ritrovare quei
valori che erano alla radice
di questa comunità nata e
cresciuta con ben altri pre-
supposti e con un senso della politica - diffuso, a tutti i
livelli - che era di tutt'altro
segno. E segnano la fine del
buon senso, del rispetto del
bene comune. Un'immagine
fissa a futura memoria e soprattutto a eterna vergogna».
Stefano Tamburini
giornalista
Brutto episodio
e mera speculazione
«Noi temiamo che questo
brutto episodio possa essere
sfruttato per fare della mera
speculazione politica, proprio in un momento in cui
abbiamo bisogno di risposte
sul fronte dell’economia e
della sopravvivenza delle
persone. Nello specifico non
sappiamo giudicare il livello
delle responsabilità, credia-
mo che siano molteplici anche se di diverso grado, e da
queste nessuno può esimersi, politici e tecnici. Certo è
che se nella fase istruttoria
qualcuno avesse affermato
che i due palazzi incriminati
avrebbero offuscato pesantemente il panorama, forse
le cose avrebbero preso una
piega diversa».
Riccardo Gelichi
Ascolta Piombino
Sulle palazzine di via
della Pace sono
pervenute in redazione
decine e decine di
lettere, email,
documenti e fotografie.
Il contenuto di tali
interventi è stato
unanime: “una
vergogna”.
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14
I
giugno - luglio - agosto 2013
l nostro territorio è stato
protagonista di una vicenda amara. Durante
una di queste prime calde
sere, nel piccolo borgo di
Castagneto Carducci, si è
compiuto uno degli atti criminosi più violenti che abbia mai colpito la nostra zona. L'omicidio della 19enne
Ilaria Leone è salito alla ribalta della cronaca nazionale e si preannuncia uno dei
casi che focalizzerà l'attenzione mediatica per molto
tempo.
Ilaria, residente a Donoratico, lavorava al ristorante
"La Gramola" nel centro del
borgo medievale, e proprio
nelle immediate vicinanze
del paese, in un oliveto, è
stato ritrovato il suo corpo.
Gli evidenti segni di violenza e i pantaloni calati hanno
subito fatto scattare le indagini. Poco dopo è stato arrestato il senegalese di 34 anni Ablaye Ndoye, spacciatore già noto alle forze dell'ordine, violento con preceden-
La giovane Ilaria uccisa nell’oliveto
Castagneto sotto choc
per l’orribile delitto
ti penali specifici e con tre
provvedimenti di espulsione
mai eseguiti. Ad incastrarlo
c’è il telefono cellulare del-
la vittima ritrovato nello zainetto che l’uomo aveva con
sé al momento dell’arresto.
Sul grave episodio gli inqui-
renti seguono altre piste tra
le quali la possibilità di
eventuali complici.
C’è stata poi una veglia organizzata dal sindaco Tinti.
La presidente della commissione pari opportunità Giuliani (Pd) ha così commentato l’accaduto: «Quello che
è successo ad Ilaria è orribile, atroce e non sembra esserci tregua a questa catena
di omicidi che strappano
con violenza la vita delle
donne».
15
Foto Luigi Angelica
CONTRIBUTI ALLE IMPRESE ANNO 2013
La Camera di Commercio predispone ogni anno un piano di interventi per il potenziamento e lo sviluppo del sistema imprenditoriale e stanzia risorse economiche a favore delle imprese.
Questi i bandi per il 2013:
® SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che assumono nuovo
personale o stabilizzano a tempo indeterminato personale già presente in azienda con contratti atipici
a termine.
® ACQUISTO ED INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI SICUREZZA: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che sostengono spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza.
® PARTECIPAZIONE A MOSTRE E FIERE: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che sostengono
spese per la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero (acquisizione di uno spazio espositivo, noleggio stand, iscrizione).
® INCENTIVAZIONE ALLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE, DI QUALITÀ
E ALL’ACCREDITAMENTO SOA: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che sostengono spese di
primo impianto per l’ottenimento di certificazioni ambientali, di qualità o attestazioni SOA.
® REALIZZAZIONE DI CHECK UP ENERGETICI: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che sostengono spese di consulenza per check up finalizzati alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico.
® INCENTIVAZIONE DEL TURISMO NEI PERIODI DI BASSA STAGIONE: il contributo, con lo scopo
di incentivare il turismo nelle varie aree della provincia livornese, viene erogato a gruppi di persone
che, non avendo sede/residenza in provincia, soggiornano almeno una notte presso una struttura turistica e visitano luoghi di interesse del nostro territorio.
® RIVITALIZZAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI: è destinato alla realizzazione di interventi di animazione del contesto urbano, di promozione e comunicazione delle iniziative commerciali
del CCN e per l’offerta di servizi a supporto delle imprese associate ai CCN stessi.
® RETI D’IMPRESA: è destinato alle Piccole e Medie Imprese che sostengono spese (notarili, di registrazione, servizi di consulenza, registrazione del marchio ecc.) per la costituzione di reti di impresa.
® SOSTEGNO AL CREDITO AGRARIO: è destinato alle imprese agricole che abbiano ottenuto un prestito a breve termine sotto forma di sconto di cambiale agraria. Il contributo concesso è pari al 50% dell’importo degli interessi pagati sulla cambiale agraria.
® SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI: al fine di incentivare la realizzazione di investimenti da parte delle Piccole e Medie Imprese, la Camera di Commercio eroga un contributo a fondo perduto in conto capitale, pari al 10% dell’investimento effettuato e comunque per un importo massimo di € 6.000.
TUTTI I BANDI E LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE SU:
www.li.camcom.gov.it
PER INFORMAZIONI:
Servizi di promozione e sviluppo economico: tel. 0586/231227-319-313
e-mail: [email protected]
16
giugno - luglio - agosto 2013
C
i sono associazioni che
sono associazioni e
altre che a intermittenza diventano dissociazioni
per poi ritornare associazioni,
secondo gli interessi del momento dei singoli associati.
Non è un gioco di parole ma
un dramma antico qua da noi,
che si perpetua da sempre come le onde del bel mare di
San Vincenzo che, quando si
arrabbia mette in pericolo la vita dell'incauto bagnante e del
bagnino che va a soccorrerlo.
Ci riflettano quei concessionari
di spiagge, alberghi compresi che – grazie ad una legge che
glielo permette – non hanno
mai collaborato, pur usufruendo del servizio, al piano
di prevenzione e salvamento
salmastro
di Giampaolo Talani
estivo, pagato e gravato sulle spalle di quelle concessioni che avendo oltre gli 80
metri lineari di spiaggia sono tenuti a parteciparvi.
Non è risparmio questo per i
dissociati dell'opportunismo,
ma solo vista corta a scapito
di loro stessi, delle associazioni, appunto, dei colleghi della spiaggia accanto e dell'intero paese che partecipa al
progetto grazie ad una quota
stanziata dal Comune che stavolta fa la sua parte. Meditate
sciocchini, meditate.
I dissociati…
dell’opportunismo
ora
a
!
a
z
z
i
p
nche
Nella nuova cornice
di piazza Bovio appena ristrutturata nell’elegante bar, ristorante, pizzeria,
gelateria, La Rocchetta - potrai
pranzare e cenare con ottimo vino e
degustare le specialità di terra e di
mare. Il nostro pizzaiolo si prenderà
cura di te sfornando i più svariati tipi di
pizza. Grandi novità: il brunch e il
chiosco all’esterno, per la produzione
dei più esclusivi cocktails.
17
Sfogliando l’archivio storico di Costa Etrusca
Il silenzio della chiesina di Cittadella
di Franco Biegi
D
opo non so quanti
anni mi è capitato di
ritornare, per caso,
sulla piazzetta alta di cittadella, l’acropoli della città
di Piombino.
Questa volta non c’erano
mia mamma e mia nonna a
tenermi le mani strette fra le
loro, ero solo e mi sono fermato un momento all’ingresso della piazzetta. Una
volta era lì la medievale
“villa nova”, divenuta più
tardi la principesca residenza di Elisa Bonaparte Baciocchi, signora di Piombino e di Lucca e sorella del
grande Napoleone. Oggi,
dopo aver ospitato, credo,
dirigenti dell’industria locale, è una ridente villa che si
affaccia sul… mondo. Roba
da “le mille e una notte”.
Un po’ più avanti ci sono i
due gioielli medievali di
gran pregio che Iacopo III
d’Appiano, amante dell’arte
e della cultura, fece costrui-
re dall’architetto fiorentino
Andrea Guardi nel 1465: la
chiesina con le volute, i bassorilievi e la facciata decorata, e la cisterna. Chissà
perché la chiesina è chiusa
da una ringhiera di ferro con
lance mentre il “cisternone”
è accessibile e calpestabile
da chiunque?! Era stranamente deserta e, ancor più
stranamente, avvolta nel silenzio. E, davanti alla chiesina, ho avvertito un po’ di
emozione. Provocata forse
dai ricordi che facevano le
corse per venire fuori o, forse, da una strana e insolita
sensazione. Ho creduto di
sentire le mani della “mi
nonna” e della “mi mamma”
che sfioravano le mie. E ho
abbassato gli occhi per
guardarmele.
Mia nonna la chiamava la
chiesina dei piombinesi e a
me non è mai riuscito conoscerne il motivo vero.
Non certo per il suo atto di
nascita arrivato dopo quasi
un secolo dalla restaurazione del futuro duomo di Sant’Antimo sulla piazzetta
Curzio Desideri e nemmeno
per la sua struttura, visto che
ha tutta l’aria della cappella
di un palazzo gentilizio, ma
non ho dubbi che mia nonna
avesse i suoi buoni motivi.
La chiesina ha sempre custodito la “Madonna con
Bambino” della scuola fiorentina di Andrea della Robbia. L’opera di gran pregio è
stata più volte trafugata, magari su commissione, ma
sempre ritrovata. Forse l’ultima volta, chiusa in un te-
laccio e buttata sul pagliolo
di una barca ai piedi delle
“cento scalinate”, abbandonata per... farla tornare a casa, di certo sperando di non
avvertire rimorso e per non
sentire bruciare le dita dai
soldi della commissione.
E’ veramente fuori dalle righe l’indice del rispetto riservato da Piombino alla
“Madonna con Bambino”,
da molti secoli venerata e
festeggiata l’8 settembre di
ogni anno. Il rispetto e la venerazione erano tali da far
portare l’effigie in processione in occasione di eventi
tragici, come carestie e assedi alla città. Essendo custodita in un luogo chiuso e
quindi poco in vista, il popolo di Piombino volle che
una sua immagine fosse riprodotta in una edicola di
una via del centro storico,
via Torcicoda, dove io sono
nato, angolo via del Fossato.
Un ulteriore segnale dell’importanza e dell’attaccamento della Piombino dei
tempi passati, forse un po’
attenuato dalla rivoluzione
degli usi e delle abitudini
dei giorni d’oggi, per la
“madonnina”, il simbolo sacro custodito nella chiesina
di Cittadella, la chiesina dei
piombinesi.
18
giugno - luglio - agosto 2013
Ambiente e riciclo
sono le grandi sfide
che cambiano il futuro.
Piombino e Val di Cornia
sono proiettati verso sud.
La crisi si combatte
con progetti innovativi.
Un esempio? Solaretrusca.
La tua forza si misura
quando sale lo stress.
I giorni migliori
devono ancora venire
19
È
un decisionista nato.
«Quando sono convinto di qualcosa vado avanti a spallate», ammette lui stesso. Si pone un
obiettivo e passo dopo passo
lo raggiunge, senza lasciarsi
distogliere da incidenti di
percorso. Certo Fulvio Murzi, presidente Asiu dal 2006,
supera sforzi e fatiche spinto da forza di volontà e ambizione. «Ma non soffro della sindrome di onnipotenza
– sostiene – e nutro una certezza: chi si occupa della cosa pubblica non deve permettere che l’interesse personale intacchi quello collettivo».
Il suo modo di procedere
senza esitazioni e con una
naturale propensione al ruolo di leader gli ha procurato
anche qualche invidia di
troppo e gli inevitabili nemici. Ma nel trarre un bilancio,
Murzi non ha dubbi, «le
soddisfazioni superano le
delusioni». In un’era dominata dalle incertezze e dal rischio di rinunciare anche ai
sogni, trasmette energia e
sano ottimismo sentir dire
ad un manager pubblico di
lungo corso come Fulvio
Murzi che i giorni migliori,
quelli più felici, devono ancora venire.
Chi è Fulvio Murzi
Fulvio Murzi, presidente di Asiu e Tap dal 2006, è
nato a Piombino il 29 dicembre del ’45, da mamma
Evelina, casalinga, e babbo Gino, autista di camion.
Ha studiato fino alla maturità scientifica a Firenze
e si è laureato in Farmacia a Pisa, nel ’71.
Ha lavorato nelle farmacie pubbliche di Piombino,
prima come collaboratore e poi come direttore, e nel
’94 ha dato vita insieme a due colleghi alla Società
Gestione Farmacie. Dal 1983 al 1991 è stato presidente Usl 25: periodo che lo ha visto impegnato politicamente, nel Pci, anche come consigliere comunale a Piombino.
Murzi è stato istruttore di vela e presidente del centro velico nel periodo universitario e la passione per
il mare lo ha portato a fondare insieme ad altri amici lo yacht club di Marina di Salivoli. Ha una figlia,
Elisa, nata dal precedente matrimonio. Oggi è sposato con Antonella Paperini.
stione Farmacie, all’ambiente. Settori così differenti…
«È vero. Ma nella loro gestione colgo profonde affinità, un approccio comune,
determinato da un senso di
prospettiva ampio, da una
visione di territori naturali
che hanno interessi comuni.
E che indicano con chiarezza il fragile legame della Val
di Cornia con Livorno: noi
siamo orientati a sud».
Otto anni, dall’83 al ’91,
come presidente dell’allora Usl 25. Cos’hanno pro-
dotto?
«Il raggiungimento di traguardi importanti che nel
contempo sono stati la causa
di un grande male».
Perchè?
«Perché realizzare allora il
nuovo ospedale di Villamarina in quattro anni, quando
di solito ne occorrono venti,
bruciando i tempi, mi ha attirato odio e ritorsioni. E
guai giudiziari. In sintesi,
sono stato accusato di aver
preso soldi in più per girarli
al partito (Pci ndr.), con imputazioni che andavano dal-
Qual è stata l’esperienza
professionale più bella?
«In attesa della prossima,
l’ultima, la presidenza Asiu.
Intanto perché è giunta inaspettata, sette anni fa, in un
momento in cui ero politicamente in letargo e mi ci sono buttato a capofitto, come
sono solito fare. E poi perché occuparsi di rifiuti, riciclo, energia alternativa è affascinante: riguarda il futuro
del mondo, i grandi cambiamenti che ci attendono».
Dalla sanità, nelle vesti di
presidente Usl 25 e poi di
ideatore della Società Ge-
L’impianto della Tap per la produzione di Conglomix
la corruzione all’abuso d’ufficio. Il giorno del mio arresto, nel ’92, mi sono ritrovato, alle sei del mattino, oltre
trenta finanzieri con il mitra
sotto casa. Ho trascorsi dodici giorni in una cella d’isolamento alle Sughere di
Livorno. E vi assicuro che
quando non sai neppure perché ci sei finito, brancoli nel
buio».
Come è finita?
«Sono stato scarcerato, ma
ho dovuto combattere cinque anni per dimostrare la
mia innocenza. Con me altre
dodici persone sono state
coinvolte in questo fattaccio, dei sette processi a mio
carico sei sono morti sul nascere e l’unico che è stato
celebrato si è concluso con
un’assoluzione perché il fatto non sussiste».
Che cosa le ha lasciato
quest’esperienza?
«Per prima cosa una convinzione: la giustizia non è
uguale per tutti. Con le stesse carte processuali in mano
puoi perdere o vincere, essere condannato o assolto: dipende da quanta voglia di
lottare hai. Comunque mi
sono piaciuto per come ho
reagito, per come ho saputo
gestire, mantenendo i nervi
씯
di Paola Valdata
giugno - luglio - agosto 2013
saldi, uno stress difficile da
descrivere. È stato un momento di crescita».
In se stesso ha colto forza e
lucidità. E da parte degli
altri cosa ha registrato?
«Prudenza a dichiararsi, in
qualcuno stupidità. Solidarietà da tanti».
Tappa successiva, nel ’94,
insieme ad altri due colleghi farmacisti, dà vita ad
una delle primissime società di gestione mista
pubblico-privato,
la
S.G.F., società di gestione
delle farmacie. Perché la
sua creazione?
«Perché tornando a lavorare
in una farmacia pubblica a
Piombino, riprendendo l’attività che avevo svolto fin
dalla laurea, ne ho visto tut-
te le carenze. Settore sanitario e commerciale devono
stare al passo con i tempi,
per far tornare i conti. Con
la SGF le farmacie comunali sono state rimesse in carreggiata, i bilanci sono tornati in attivo. La società è in
buona salute ma i margini
oggi sono ridotti per le politiche nazionali del farmaco».
La professione di farmacista ha contrassegnato lunghi periodi nella vita di
Murzi. Fino a quando?
«Dal ’94 e fino ad un anno e
mezzo fa sono stato direttore della farmacia di piazza
Costituzione, ho lasciato
l’incarico perché troppo assorbito dall’impegno in
Asiu. E ricordo sempre come una fase tra le più inten-
di Umberto Barlettani sere felice?
Il tratto principale del suo
carattere?
Scalare passo passo per raggiungere gli obbiettivi, non
lasciandomi scoraggiare dai
tempi necessari.
Un suo difetto?
Talvolta, troppo razionale.
Dono di natura che vorrebbe avere?
Saper cantare e (da ragazzo)
saper suonare uno strumento musicale.
Stato d’animo attuale?
Al tempo stesso deluso dalle situazioni sociali e politiche, ma ugualmente combattivo.
La persona cui chiederebbe consiglio?
Certamente a mia moglie.
Al di là della bontà del suggerimento, so che mi costringerebbe ad una discussione, che per me servirebbe
anche per approfondire.
Il giorno più felice della
sua vita?
Sono stati molti e ce ne saranno ancora molti: i migliori verranno.
Di cosa ha bisogno per es-
Poco o tantissimo, dipende
dalle interpretazioni. Ad
esempio: barca a vela ancorata in rada all’isola Piana
in Corsica, bicchiere di vino
bianco secco, mia moglie e
la preparazione di una cena
stimolante.
Una cosa che non ha mai
capito della gente?
In alcune fasi mi torna in
mente un passaggio di Milan Kundera: «La gente è
troppo contenta di vedere
l’umiliazione morale di una
persona per lasciarsi rovinare quel piacere da una possibilità di spiegazione».
Il vero lusso è?
Non dover dipendere da
niente o da nessuno nel corso della propria esistenza.
Dà un profondo senso di libertà.
Il più bel ricordo da bambino?
Il primo bagno in mare, dopo un veto lungo per ragioni
di una forma di pleurite. Però non ho più smesso e non
riesco a vivere lontano dal
mare.
Materia scolastica preferi-
se della mia vita quella trascorsa quando lavoravo in
farmacia al Cotone. Fu allora che entrai in contatto con
la realtà della tossicodipendenza. Risale al ’79 la fondazione del “comitato informazione prevenzione tossicodipendenze”, mirato al recupero di quanti dal tunnel
della droga cercano di uscire e ad attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. La soddisfazione più
grande? Vedere una persona
liberarsi dalla schiavitù della droga e tornare ad una vita normale».
Murzi e il senso delle sfide.
Che non finiscono mai.
Anche come presidente
Asiu, si è prefissato mete
rilevanti. Due in particolare. Quali?
«La produzione di Conglomix, che rappresenta un caso unico in Europa, recuperando i rifiuti e i sottoprodotti del processi siderurgici
locali. E il progetto rifiuto
zero, sostenibile e realizzabile spingendo al massimo
la differenziata, e anzi, allineandoci alla Comunità Europea che ha spostato il tiro
concentrando l’attenzione
sul riciclo. Certo, ai nostri
sforzi deve unirsi la collaborazione del cittadino».
E poi, c’è l’ultimo nato, il
progetto Solaretrusca, che
prevede la realizzazione di
un impianto solare termodinamico per la realizzazione di energia, alimentato da energia solare e da
biomasse. Che cosa rappresenta nel territorio?
씯
20
Botta e rispo
ta?
Materie scientifiche: la mi’
mamma mi diceva sempre:
«leggi che se no non impari
a scrivere!».
Un consiglio ai giovani di
oggi?
Fate di testa vostra, ma dopo aver acquisito un minimo
di capacità critica e di analisi. Solo così eviterete il rischio di seguire comportamenti indotti alla ricerca di
originalità, che invece si traducono in omologazione e
grigiore diffuso.
L’incontro che le ha cambiato la vita?
Sono stati molti, in vari settori. Anche input negativi
possono produrre crescita.
Città preferita?
Una città di mare. Adoro la
Corsica.
Dove vorrebbe vivere se
non a Piombino?
Sono cresciuto a Firenze, ho
fatto l’ Università a Pisa, ho
trascorso vari giorni in mol-
te località italiane quando
facevo regate a vela. Ho anche avuto occasione di visitare alcuni paesi del mondo.
Sono convinto che il vivere
bene non dipenda dal posto,
ma delle risorse interiori di
cui uno dispone.
Il piatto che predilige?
Primi piatti, paella preferibilmente di produzione personale (mi piace cucinare
non escludendo accostamenti di sapori anche azzardati).
E la bevanda?
In abbinamento a cucina
elevata, sicuramente vino di
qualità correlata.
La qualità che preferisce
in un uomo?
La coerenza fra l’affermazioni ed il comportamento.
Inoltre credo che il giudizio
su un individuo vada dato
ponendolo in una condizione di difficoltà. Troppo facile essere equilibrati quando
si è comodamente seduti.
21
«Una possibile risposta alla
crisi dell’acciaio che sta travolgendo Piombino e la Val
di Cornia, impoverendola.
Un impianto pilota precederà la costruzione di quello
definitivo, che richiederà un
investimento di 800-900 milioni di euro e che darà lavoro a 700 persone. La richiesta di dichiarazioni di interesse ha dato una risposta
molto positiva, mobilitando
anche aziende di portata internazionale. Ma il nostro
obiettivo resta fermo: mettere in moto un volano economico che rilanci il nostro
territorio».
Un bell’impegno per l’infaticabile Murzi. Ma qual
è il suo segreto?
«Nutrire interesse per tutto,
vivere fino in fondo ogni
osta
esperienza, lavorativa e personale. Se hai gli stimoli
giusti, la vita offre grandi
opportunità».
Murzi
E di una donna?
Le stesse considerazioni
fatte per un uomo, con aggiunta di saper essere a momenti geisha, in altri profondamente “donna”; disponibile a capire che il suo
uomo ha bisogno di giocare, anche da grande.
Quel che detesta di più?
L’ esaltazione dei propri interessi personali, calpestando la convenienza collettiva.
Personaggio storico più
ammirato?
Leonardo da Vinci per il
genio. Gandhi per la perseveranza nella sua azione di
lotta non violenta.
Fondamentale dare giudizi
tenendo conto del contesto
storico in cui sono vissuti.
Con quale personaggio
politico vorrebbe parlare?
Giulio Andreotti per tutto
quello che ha visto e ancor
di più per tutto quello che
ha fatto. Sandro Pertini: per
ricevere una ventata di coerenza, di entusiasmo e, soprattutto, di gioventù .
Pittore preferito?
Al di là dei grandissimi,
penso che, come tutte le altre forme di arte non sia i
nomi o gli stili che esamino, bensì le vibrazioni indotte. Quindi a volte il capolavoro, a volte il semplice schizzo sul muro, che
però il presidente Asiu vi
chiede di non fare.
Libri preferiti?
Il nome della rosa e, contrapposto, Fabio Volo. Molto stimolanti gli aforismi di
Oscar Wilde.
È scaramantico?
A volte, ma con… razionalità.
L’errore che non rifarebbe?
Rivivendo gli stessi periodi, rifarei tutto. Con il senno del poi eviterei quelli
più scontati, ma così è trop-
Cosa farà da grande Fulvio Murzi?
«Lo so. Ma non lo dico».
Razionale, Murzi. Razionale
e scaramantico.
po facile. Gli errori servono
per crescere e non si possono chiedere in prestito a chi
li ha già fatti, perché così
non funzionano.
La soddisfazione più
grande?
La prima di tutto: la maturità, la laurea, la prima vittoria in regata, la prima
macchina. E ancora: la nascita della figlia, il primo
incarico pubblico, il primo
amore… scusate in questo
campo faccio eccezione:
l’ultimo!
Cosa porterebbe in un’isola deserta?
Un costume da bagno e mia
moglie.
Il regalo più bello che ha
ricevuto?
I regali più belli sono quelli che stimolano emozioni.
In quanto tali sono molto
spesso intangibili.
Un suo rimpianto?
Forse avrei potuto fare di
più.
Le colpe che le ispirano
maggiore indulgenza?
Quelle che derivano da bisogni veri, concreti e ineludibili. Qualche volta mi so-
Tempo di record
per realizzare
Villamarina.
Dopo il carcere
cinque anni
per dimostrare
la mia
innocenza.
La produzione
di Conglomix,
caso unico
in Europa
no trovato ad accettare
comportamenti sbagliati,
perché avevo fatto un’ analisi psicologica sulle ragioni inducenti. È sbagliato
comunque.
Pensa di restare simpatico o antipatico agli altri?
Spero simpatico, ma lo devono dire gli altri. In caso
negativo mi accontento anche di coerente e serio.
Ciò di cui non può fare a
meno?
La pace con me stesso, che
trasmetto a chi mi sta intorno.
Nella vita a chi deve dire
grazie?
A tutti quelli che, con il loro comportamento verso di
me, hanno provocato mie
riflessioni di autocritica.
Ma, scusatemi e accettate
la sincerità … ringrazio anche me stesso.
Io vorrei?
Ad una precedente domanda ho risposto che sono
scaramantico con razionalità. Quello che vorrei o che
voglio, lo voglio con forza
e determinazione, ma non
lo dico.
22
giugno - luglio - agosto 2013
Fulvio
Murzi,
impressioni
a caldo
Dicono di lui
Maila Papi
(Giornalista La Nazione):
«Conosco Fulvio Murzi da
sempre. Prima dai tanti racconti di mio padre sulla vela, poi ricordo le prime interviste con la televisione –
Canale 3 Piombino – e ora,
ormai da tanti anni, le nostre
strade spesso si intrecciano
fra un’intervista ed un’altra
per La Nazione. Apprezzo
in Fulvio la sua franchezza,
tipica degli uomini di mare.
Difficilmente ci gira troppo
intorno nelle cose. Se lo attacchi sul giornale, replica
sempre con pacatezza, ma
chiaro e deciso. Profilo basso, ma in realtà è un protagonista importante e per
tanti aspetti decisivo, del nostro territorio. Sembra stare
sempre un passo indietro,
ma in realtà c’è. E il bello è
che c’è sempre stato. Come
nei miei ricordi. Attraversando a testa alta anche momenti dannatamente difficili. Solcando il mare in tempesta, delle ingiustizie e delle difficoltà della vita. Così
a testa alta al timone della
sua “Ladra di vento”».
Giorgio Kutufà
(Presidente Provincia
Livorno):
«Amministratore di lunga
esperienza impegnato in un
settore delicato come quello
dell'ambiente dove opera
proficuamente relazionandosi in modo positivo con i
competenti uffici dell'Amministrazione Provinciale».
Dino Franceschini
(Presidente Pubblica Assistenza):
«Conosco Fulvio da circa
quarant’anni, nel Pci, nella
USL 25, come direttore delle farmacie comunali, come
presidente dell’ormeggio e
adesso come presidente
Asiu. Anche per le mie attività ho tenuto con lui rapporti di lavoro e di progetto
soprattutto nel campo socia-
le. Ho potuto realizzare con
lui attività a favore della lotta alla tossicodipendenza e a
favore dell’integrazione di
cittadini svantaggiati per vari motivi. Nella sua veste di
presidente Asiu ho apprezzato le relazioni che ha impostato con i cittadini e la
sua progettualità sul recupero dei rifiuti industriali.
Quando ho avuto bisogno di
risposte certe su alcuni progetti mi sono rivolto a lui.
Qualche progetto è fallito,
ma per scarso impegno di
altri».
Rossana Soffritti
(Sindaco Campiglia):
«Conosco Fulvio Murzi nell’ambito del suo ruolo di
presidente Asiu e lo ritengo
una persona preparata e
competente che mette anche
tanta passione in ciò che fa.
Ha il senso delle istituzioni
e la consapevolezza che si
deve sempre rispondere al
meglio ai cittadini. Per un
sindaco sapere che una società partecipata deputata a
dare un servizio pubblico è
presieduta da una persona
con queste caratteristiche è
una garanzia in più, gli au-
guro quindi di proseguire su
questa linea».
Massimo Bandini
(Assessore urbanistica San
Vincenzo):
«Conosco Fulvio da una vita. Anche nei momenti difficili ha sempre saputo reagire mettendosi a disposizione
della comunità con spirito di
servizio. Anche oggi, come
presidente Asiu, riesce non
solo a far funzionare un’azienda ma anche a migliorarla e non è poco con i tempi che corrono. Un in bocca
al lupo all’amico Fulvio».
Luciano Zinali
(Olimpionico di vela):
«Fulvio ha sempre avuto fin
da ragazzo la passione della
vela. Prima come regatante,
poi istruttore e dirigente del
Centro Velico. Il team dei
“470” di cui faceva parte ha
dominato negli anni Settanta la scena nazionale con
importanti risultati. Chi va
per mare ancora oggi ha appreso le prime nozioni da
lui. È stato istruttore e poi
dirigente, rilanciando negli
anni la tradizione del Centro
Velico. Se ha un’idea, la
porta avanti con decisione
fino al traguardo».
Gianni Anselmi
(Sindaco di Piombino):
«Fulvio Murzi è una persona sperimentata, solida, seria, che conosce la differenza tra lealtà e fedeltà. Esprime una cultura del lavoro
radicata e una forte capacità
di visione strategica. Queste
doti fanno di lui un bravo
manager, e il lavoro svolto
in questi anni lo dimostra
appieno».
23
ABC FESTIVAL
APRITIBORGO
L’incanto di Campiglia
nelle sere d’estate
Quando la città
diventa teatro, tra
figure dell’anima,
canti, incanti e
meraviglie
9 agosto 2013
Cena medievale
10 agosto 2013
Calici di stelle
11, 12, 13, 14, 15 agosto
Apritiborgo
info: www.apritiborgo.it
Comune di
Campiglia Marittima
In collaborazione con:
Terzostudio
Accademia di Belle Arti di Firenze
EVC Pro Loco
24
giugno - luglio - agosto 2013
fatti & persone
Andrea Fagioli alla guida
dello storico Istituto Cremisi
L
’Istituto Cremisi è lo
studio radiologico e
di ecografia, che da
oltre cinquant’ anni rappresenta un riferimento diagnostico per la città di Piombino
e la Val di Cornia.
Il titolare dottor Aldomario
Cremisi, al quale si deve la nascita della struttura nel 1957,
è stato ed è figura illuminante nel campo radiologico.
La sua attività si è svolta prevalentemente nell'ambito della radiologia tradizionale,
tant’è che almeno a Piombino, il suo nome è sinonimo di
radiografia o, come comunemente ancora viene detto,
di "lastra", termine che rimanda peraltro a un passato
superato oggi dalla moderna
radiologia digitale, che si
pratica ormai da anni nel medesimo istituto.
Nel progetto di uno sviluppo
futuro della storica istituzione, il dottor Cremisi manifesta
l'intenzione di passare il "testimone" per la gestione del-
la struttura al dottor Andrea
Fagioli, già attivo nello stesso gabinetto dal 1987 in qualità di radiologo esperto nel
campo dell'ecografia, ma anche di Tac, Rmn e imaging tradizionale attività queste svolte nella radiologia del locale
presidio ospedaliero della
quale è stato anche temporaneo responsabile facente
funzione primariale.
Il dottor Cremisi naturalmente non cessa l'attività nel
suo Istituto ma continuerà a
essere presente, e la sua quotidiana consulenza sarà un
valore aggiunto in termini di
esperienza e saggezza al servizio del paziente.
Presso l'Istituto si troveranno
anche altre figure professionali specializzate in diversi
campi della medicina per dare le giuste risposte alla domanda di salute che nasce
nel nostro territorio, fornendo prestazioni di elevata qualità e mettendo in primo piano i bisogni del paziente.
Il colosso americano Burger King sbarca a San Vincenzo
«I
l nuovo punto di ristoro è il valore aggiunto
all’offerta turistica di San
Vincenzo. In un momento
così difficile rimanere vicini
a chi investe e stimola il
mercato alla ripresa non è
solo un segnale importante
per la nostra comunità ma
per tutta la Val di Cornia».
Così il Sindaco di San Vincenzo Michele Biagi che
con il Presidente della Provincia di Livorno Giorgio
Kutufà e altre autorità ha
presenziato all’inaugurazione del Drive Burger King a
Riva degli Etruschi. Terza
apertura in Toscana del
Gruppo Lazzi il punto ristoro rappresenta uno sbocco
professionale per decine di
giovani di San Vincenzo e
comuni limitrofi.
L’esterno del drive restaurant di San Vincenzo
San Vincenzo rappresenta
una tappa chiave nel piano
di sviluppo del brand statunitense che progetta la conquista di altri angoli strategici della costa entro il
2014.
Festeggia dunque la comunità locale nei 250 metri
quadrati distribuiti su due
piani, un ambiente che conserva il layout tipico della
catena internazionale di ristoranti, con il rosso come
colore dominante, tavoli e
banconi a movimentare lo
spazio e una Playland per il
divertimento dei più piccoli.
Ma, ed è questa la prima
delle novità, l’arredo seriale
è sottolineato da una vertigine che scaturisce dal volume
della struttura ospitante, una
colonica della metà dell’800
Da sx Lazzi, Biagi, Lisi
utilizzata anzitempo da un
contadino del luogo, rinata
in seguito come sala meeting, sede del tour operator
del gruppo turistico Lazzi,
recuperata infine sotto l’insegna di una delle più famose società di ristorazione al
mondo.
25
fatti & persone
I
n occasione delle celebrazioni del 25 Aprile
svoltesi nella sala del
consiglio comunale di
Piombino ha fatto la sua
comparsa per la prima volta
dopo tanti anni un labaro
massonico: quello della
Loggia XX Settembre all'Oriente di Piombino ed
appartenente al Grande
Oriente d’Italia di Palazzo
Giustiniani.
Sono passati ormai 68 anni
da quel giorno in cui l’Italia, dopo un ventennio di
dittatura fascista, riconquistò la sua libertà divenendo
un paese democratico, laico
e repubblicano.
La storia ci ha lentamente
consegnato i nomi ed i volti di quegli uomini e donne,
di diversa estrazione socia-
Labaro Massoneria
in sala consiliare
le, culturale e politica, ma
tutti uniti dallo spirito dell'antifascismo, che lottarono per raggiungere questo
risultato, nonché i nomi ed i
volti di quegli uomini appartenenti al Grande Oriente d’Italia che, in esilio ed
in patria, lottarono e morirono per quegli stessi ideali.
Dopo tanti anni i componenti della loggia XX Settembre di Piombino hanno
preso la storica decisione di
essere presenti alle celebrazioni di questa data fondamentale per la storia del nostro Paese rinunciando alla
riservatezza e segretezza
che li hanno caratterizzati
da sempre, allineandosi così alla politica di apertura e
di trasparenza che da anni il
Gran Maestro della Massoneria italiana, avvocato Gustavo Raffi, ha portato
avanti fin dal giorno della
sua elezione.
Loggia XX Settembre
Oriente di Piombino
Ristorante, Bar,
Stabilimento Balneare
Loc. Calamoresca
Piombino
Tel. 0565 42029
www.calamorescabeach.it
[email protected]
26
giugno - luglio - agosto 2013
fatti & persone
Parco eolico: no dei Comuni
I
Fabrizio Lotti
presidente Fiba
Fabrizio Lotti eletto presidente
dei balneari della Toscana.
Lotti, titolare del bagno La
Capannina a Perelli, già portavoce dei balneari della Costa est nel Comune di Piombino, si trova oggi a rappresentare tutti gli operatori del
settore. La Fiba (Federazione italiana imprese balneari)
espressione di Confesercenti,
svolge attività di assistenza
sindacale e politica a favore
degli imprenditori turistici
balneari e promuove iniziative per lo sviluppo economico e la formazione professionale delle imprese aderenti.
La nomina di Fabrizio Lotti è un riconoscimento che
premia l’ottimo operato e
l’impegno degli operatori
turistici della nostra zona in
tutti questi anni.
n merito al progetto di
parco eolico di 11 torri
presentato nella piana
compresa tra Venturina e
Montegemoli, i sindaci di
Piombino e Campiglia Marittima, lungi da prendere
posizioni ideologiche e condividendo la necessità di
aprire ad innovazione e produzione di energia pulita,
ritengono questo progetto
non accoglibile. Non è possibile astenersi da una reale
contestualizzazione di impianti di tali dimensioni e
quindi non tener conto delle criticità che portano con sé
(…).
È necessario che le amministrazioni esprimano la loro posizione in ordine al governo del loro territorio, già
con grandi spazi dedicati ad
attività industriali, estrattive
e di produzione di energia che
insieme contribuiscono ad
occupare centinaia di ettari.
Crediamo che questi impianti siano meglio collocabili in aree già occupate e di
fatto industrializzate nella
loro destinazione o percezione. La Val di Cornia non
si è mai tirata indietro dall'offrire soluzioni praticabili per le attività produttive, o
astenuta dal fare scelte di
localizzazioni possibili per i
di Giuseppina Toncelli
C
ambio della guardia all’Unitre di Piombino.
Alla professoressa Lucia
Paperetti Casalini cofondatrice dell’associazione e presidente per circa 30 anni,
attualmente direttrice dei
corsi, subentra per quest’ultima carica la professoressa Lucilla Lazzerini.
Piombinese, laureata in lettere moderne, ha insegnato
alla scuola media Guardi
di Piombino e da due anni fa
parte dei docenti Unitre tenendo il corso di scrittura
Cambio al vertice
all’Unitre
creativa.
Il suo programma comprende anche “Dal buio alla luce”, due conferenze
sulle complesse personalità di Dante Alighieri e Alessandro Manzoni, precedentemente da lei illustrate anche ai reclusi del carcere di
Volterra.
La signora Casalini, nonostante i molteplici impegni,
in special modo nei riguar-
vari impianti. La via dei sì,
quindi, non quella dei no.
Ma i “sì” non sono possibili ad ogni costo e in questo caso riteniamo di non poter
sopportare progetti senza
che il bilancio paesaggistico
o delle opportunità che vengono a crearsi, sia decisamente dalla parte del nostro
territorio.
Riteniamo che la valutazione di progetti di questa consistenza non possa limitarsi
a un approccio riferito ai
singoli Comuni, ma che debba estendersi all'ambito territoriale complessivo di riferimento. La riflessione è
stata quindi condivisa anche con i sindaci di Suvereto e San Vincenzo.
Rossana Soffritti
sindaco di Campiglia M.ma
Gianni Anselmi
sindaco di Piombino
di dei detenuti, continuerà a
far parte del direttivo Unitre in qualità di consigliere.
Lucia Paperetti Casalini
ale
l giorn
i
2
6
9
dal 1 ostra terra
della n
www.costaetrusca.net
27
fatti & persone
I
n una lunga nota il Comune dei Cittadini di
Campiglia affronta una
serie di problemi – polemizzando con il Pd – che
vanno dal turismo, alle miniere e alle cave sopra il
parco di San Silvestro. Ecco un breve stralcio.
«A Montorsi si riapre la
miniera ex Maffei dopo
che era già stata chiusa e
ripristinata. A Monte Calvi, sopra il parco di San
Silvestro, sono stati raddoppiati i volumi da scavare. Nelle cave di Monte Valerio e di Monte Calvi i ripristini ambientali sono in
grave ritardo e hanno lasciato in vista ferite che
potevano essere contenute,
con buona pace del turismo. Non si discute del futuro delle cave.
La stazione di Campiglia –
prosegue la nota – sprofon-
Stazione Campiglia
deprimente
provincialismo
M
aida Landi Consigliere provinciale Pdl affronta il problema della stazione ferroviaria di Campiglia definendola riferimento
«per tutta la Val di Cornia,
lo snodo principale e il
trampolino per l’Elba e come tale rappresenta il vero
punto di accoglienza valido
Il silenzio sulle cave
da: non sono stati fatti gli
studi per collegarla meglio
con il porto; vengono soppressi treni nel silenzio del
Comune; non c’è nessun
servizio per l’informazione
turistica.
Chi scende a Campiglia
percepisce solo il degrado,
per tutto il territorio. I lavori
della cosiddetta “riqualificazione” – prosegue Landi –
stanno per concludersi ma a
giudicare da quello che si
vede il risultato non sarà
quello che la maggioranza
dei cittadini si aspettava.
Non si è riusciti a scrollarsi
dalle spalle l’immagine di
deprimente provincialismo
che sempre ha caratterizzato
questo luogo e non lascia ricordi positivi da trasmettere
agli amici. Spazi verdi, di
cui non doveva essere fatta
aggravato dallo stato d'abbandono di via Cerrini e
degli ex magazzini comunali. Al Pd diciamo: i documenti sono utili, ma ancora
più utile è l’azione di governo, quella per cui avete
la maggioranza. Le vostre
capacità si misurano da
economia in una stazione
che ambisce a chiamarsi
Erboristeria
PIOMBINO
Via Lombroso, 14 - Tel. 0565 220986
SAN VINCENZO
Corso Italia, 36/a - Tel. 0565 705320
quello che fate e non da
quello che dite. In mancanza di risultati e con tanti
danni, il Pd vede ora la salvezza nel disastro della
Concordia. L’ennesima
svolta epocale e volano per
il turismo? Non facciamo
commenti».
Venturina Terme, restano
una mera ambizione».
28
giugno - luglio - agosto 2013
fatti & persone
Medaglia d’oro al nostro direttore
Dall’ordine dei
giornalisti per i 50
anni di attività.
Caposervizio emerito
della redazione
del Tirreno
S
ono 36 gli iscritti all'ordine dei giornalisti della Toscana che
hanno festeggiato i 40 e 50
anni di iscrizione. A giornalisti professionisti e pubblicisti sono state consegnate targhe d'oro per i 50 anni
di iscrizione e d'argento per
i 40 anni.
Hanno ricevuto la medaglia
d'oro per i 50 anni di iscrizione all'Ordine: Barlettani Ivio, Carassiti Cesare Augusto, Nutini Rolando, Talli Mario, Zangirolami Evangelisti Giuseppe (per l'elenco professionisti), Baldi Roberto, Bianchi Emilio, Bianco Marino Gaetano, Butini
Ivo, Cicali Ennio, Finucci
Mariella, Galli Fernando e
Quercetani Roberto (per l'elenco pubblicisti).
Medaglia d'argento per i 40
anni di iscrizione: Barghini Franco, Bianchini Edoardo, Bombieri Paola, Caminoli
Francesca, Cariglia Nicola,
Cecchi Umberto, Dragoni
Francesco, Maltese Roberto,
Menchi Alessandro, Rossi
Ferrini Riccardo, Sandrelli
Massimo, Scutti Vittorio,
I giornalisti premiati con la medaglia d’oro per i 50 anni di attività
Vanni Pierandrea (per l'elenco professionisti), Ara
Pierluigi, Ceccherini Raffaele, Gherardini Gian Raffaello, Giannaccini Boris,
Micieli Nicola, Mostardini
Milly, Pepino Paolo, Piazzano
Luigi, Profeti Sergio, Ricceri Marco Maria (per l'elenco pubblicisti).
Il Tirreno, giornale per il
quale Ivio Barlettani ha “lavorato una vita”, cosi riporta la notizia:
Ivio Barlettani, caposervizio
emerito della redazione del
Tirreno, attualmente direttore di Costa Etrusca, ha ricevuto una targa e la medaglia d’oro per i 50 anni di
iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Nel corso della cerimonia che si è svolta a Firenze
Barlettani ha ricordato gli
Luca Ardenghi
Agente Generale Procuratore
anni pionieristici della professione, quando ancora gli articoli venivano inviati “fuori sacco” o dettati da postazioni telefoniche di fortuna.
Ma anche le prime proiezioni nel futuro, quando fu proprio lui a realizzare la seconda, dopo Tele Biella, televisione via cavo d’Italia.
Il nostro direttore premiato dal giornalista Nicola Novelli
Corso Italia, 71
Tel. 0565 222312
Piombino
29
fatti & persone
Velo e Manciulli
gli incarichi
in Parlamento
Da sx: Kutufà, Velo, Rossi, Anselmi, Orlando, funzionario ministero, Guerrieri
L’ok di Orlando al porto
«I
l dato oggettivo è
che Piombino è
l’approdo più vicino e naturale per lo smaltimento della Costa Concordia e quindi bisogna lavorare in questa direzione».
Così si è espresso il ministro
dell’Ambiente Andrea Orlando in visita a Piombino.
Il neo ministro ha incontrato in Comune il Sindaco
Confesercenti
nuovi presidenti
Rinnovate le cariche della
Confesercenti in Val di Cornia. Sono stati nominati alla
presidenza comunale di Piombino Antonio Baronti (Agenzia Car), a San Vincenzo
Jacqueline Luthi (Bar il Gabbiano), a Venturina Ivana
Ferretti (Pazza Idea), a Suvereto Marta Daiqui (Agenzia Immobiliare Gamma).
«In questo scenario di crisi –
dichiara Baronti – il ruolo della Confesercenti risulta essere
determinante. È proprio in un
momento come quello attuale che l’Associazione deve svolgere il ruolo di rappresentanza e di tutela intervenendo a tutti i livelli,
nazionale e locale, per cercare
di ottenere risposte ai problemi che le imprese stanno
vivendo ed affrontando quotidianamente».
Gianni Anselmi, il presidente della Regione Rossi,
l’onorevole Silvia Velo, il
presidente dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri e il
commissario straordinario
della Lucchini Piero Nardi.
«Vogliamo – ha proseguito
il ministro – che ci siano
certezze sui tempi e che la nave non faccia troppa strada
nel Mediterraneo, ma so-
prattutto non vogliamo che
vada in un porto del terzo
mondo dove non ci sono né
controlli ambientali, né sulle condizioni di lavoro di
chi dovrà smantellarla». Intanto il decreto del governo
riconosce Piombino come
area di crisi industriale complessa stanziando 110 milioni
per lo sviluppo del porto.
Per rilanciare l’edilizia
L
a Lista Civica AscoltaPiombino ha incontrato gli imprenditori locali
per illustrare e condividere
il programma per le amministrative del 2014. Un programma che trae forza dal
mare e dalle sue potenzialità inespresse, dalla cantieristica nautica in foce di
Cornia, al potenziamento
delle strutture ricettive sulla costa urbana, valorizzando strategicamente i gioielli del centro storico come Palazzo Appiani, Centro Velico e Marina che possono
esprimere in unico sistema
produttivo, potenzialità inimmaginabili, insieme al raddoppio dell’approdo di Salivoli, rendendolo vero porto turistico interconnesso al
centro storico. La valorizzazione e l’incremento poi
dei parchi urbani a comple-
tamento dell’offerta turistica della città. Un programma insomma a tutto tondo
che vede in primo piano anche il recupero ambientale e
paesaggistico delle Fabbricciane e Torrenova, un
territorio con un degrado irreversibile che ammonta a
1.500.000 di Mq., quanto
tutto Salivoli compreso
Ghiaccioni, che opportunamente lottizzato e indicizzato
potrebbe garantire la costruzione di almeno 1.500 villini di 200 metri cubi l'uno, senza consumo di nuovo territorio e per di più ottenendo un recupero ambientale e paesaggistico di
quello compromesso, risollevando contemporaneamente l'impresa edile presente sul nostro territorio.
Riccardo Gelichi
Silvia Velo eletta vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei deputati. La deputata, ex sindaco di Campiglia
per due legislature, è in Parlamento dal 2006. Prima
candidata nelle liste dell’Ulivo e nel 2008 rieletta nelle
liste del Partito Democratico. Nella passata legislatura
era vicepresidente della Commissione trasporti alla Camera. «Mi è stato affidato
l’incarico di una delle vicepresidenze – ha dichiarato
l’onorevole Velo – e per me
si tratta di un grande onore e
di una grande responsabilità». Il deputato piombinese
Andrea Manciulli, segretario
regionale del Pd è stato nominato vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati. La Commissione si occupa delle questioni legate alla politica
estera, alla sicurezza comune e alla politica europea.
***
Presidio Libera
contro le mafie
Inaugurato al Centro giovani di Piombino il nuovo presidio Libera presso la cooperativa Il Granaio. Il presidio piombinese collaborerà con quello già esistente di
Follonica nel segno di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” con
l’obiettivo di coinvolgere
nell’iniziativa il maggior numero di giovani possibile:
proprio ai giovani si rivolgono
i messaggi di educazione alla legalità che Libera promuove nei territori.
30
giugno - luglio - agosto 2013
Sole, mare, campagna: il nostro oro
C
on la stagione estiva, i
desideri e i sogni per
una vacanza spensierata sembrano svanire a causa della crisi.
Anche quest’anno far quadrare i conti per le famiglie
italiane sembra una vera e
propria impresa impossibile,
perciò l’ultima cosa a cui si
può pensare sembra essere
proprio “la vacanza”. La nostra meravigliosa costa toscana offre però variegate
possibilità di divertimento e
relax, perché quindi rinunciare a qualche giorno di
tranquillità, cercando di fuggire dallo stress e dai brutti
pensieri?
Sicuramente anche un difficile periodo come quello
che stiamo attraversando,
scovare ottime offerte e soggiorni a prezzi contenuti è
ancora possibile, basta fare
una piccola ricerca. Abbandonando posti rinomati e
conosciuti, tipici di una storica vocazione turistica,
possiamo anche scoprire
piccoli luoghi incantati e veri gioielli storico-paesaggistici che chi viene da lontano non ne immagina l’esistenza.
Proviamo a percorrere la costa tirrenica partendo dal
nostro capoluogo di Provincia e vediamo cosa è possibile visitare e quali sono le
attività da praticare per questa estate.
LIVORNO
Premio rotonda: in agosto
si svolgerà questa interessante rassegna pittorica dove si potranno ammirare
opere di numerosi artisti. La
cornice è senz’altro particolare, l’evento sarà infatti organizzato all’interno della
tipica pineta, dove Fattori e
Modigliani spesso si recavano. La manifestazione vede
la sua nascita nel 1953 come
vera e propria gara pittorica
estemporanea nata dall’idea
di Mario Borgiotti.
Effetto Venezia: dal 30 luglio all’8 agosto si svolge la
tradizionale manifestazione
livornese. È una vera e propria festa d’estate che si
svolge nell’antico quartiere
della città. Tutto sembra animarsi per magia, i canali, le
piazzette, i ponti. Tante sono
le iniziative dei commercianti ed artigiani locali,
espositive e gastronomiche,
nonché mercatini di ogni
genere. È proprio una manifestazione da non perdere
per chi non ha mai visitato
questa città e vuole ammirarla con occhi diversi. Anche i bambini potranno apprezzarla, troveranno infatti
giochi e attrazioni adatte a
loro, un evento per tutta la
famiglia.
Palio Mariano e Gare Remiere: il legame indissolubile tra Livorno e il mare è
particolarmente evidente in
estate, quando vengono organizzate le varie manifestazioni sportive che lo vedono
come protagonista. Il Palio
Mariano si disputa la seconda domenica di luglio, nel
tratto di mare davanti la Terrazza Mascagni.
La gara viene svolta dai
“gozzi”, barche che hanno
una lunghezza di 10 metri
rappresentanti i vari rioni
cittadini.
Coppa Barontini: altra importante gara che si svolge a
giugno, in notturna, lungo i
“Fossi” cittadini, ovvero i
canali che cingevano le mura della città. Gli abitanti di
questi quartieri vivono le
gare con tanto entusiasmo,
esibendo tutte le loro bandiere e i loro simboli. Si riscopre l’entusiasmo di un
tempo e le antiche tradizioni
marinare.
CASTIGLIONCELLO
gno al 7 luglio, viene allestita una particolare mostra fotografica. Attraverso le foto
di famiglia degli abitanti di
Rosignano Marittimo, viene
raccontata la storia degli
abitanti di questi luoghi. Anche il quotidiano diventa
una piacevole storia da raccontare.
ROSIGNANO
Con le spiagge di sabbia finissima e bianca, Rosignano
offre incantevoli scenari per
giornate di sole e di mare in
famiglia. Assaporando l’atmosfera di questi paesaggi
per un attimo sembra veramente di trovarsi in luoghi
lontani e tropicali.
CECINA
Museo Civico Archeologico Guerrazzi: alla Villa La
Cinquantina, risalente al
XVI secolo, il museo offre
Festa del pesce: nei pressi
di Castiglioncello, a Caletta,
l’8 e il 9 giugno viene predisposta una grande padella
per friggere grandi quantità
di pesce e tutti i partecipanti
alla manifestazione potranno apprezzarlo. Il luogo si
anima anche di bancarelle,
per due giorni di festa dedicati alla gastronomia.
Foresta bianca: al Castello
Pasquini, da venerdì 14 giu-
씯
di Barbara Noferi
31
allo spettatore tanti reperti
arcaici e etrusco-romani,
distribuiti su un percorso di
visita di 12 sale.
Bettini day: anche quest’anno verrà organizzata la
particolare manifestazione
cicloturistica che per due
giorni vede numerosi partecipanti percorrere le strade
della Costa degli Etruschi.
Un evento estivo ormai rinomato, che viene organizzato
dal Club Paolo Bettini. Sarà
un’occasione per trascorrere
un weekend di divertimento
in un affascinante scenario
naturale come quello di Marina di Bibbona.
Villa romana di San Vincenzino: sono resti visitabili di un complesso residenziale che risale al periodo tra
il I° secolo a.C. e il V secolo d.C. Sono visibili la cisterna, le fondazioni, i pavimenti e i tipici mosaici.
CECINA MARE
Per chi ama la natura questo
è un luogo ricco di opportunità per riposarsi e fare passeggiate. Oltre al mare di un
intenso colore blu e le sue
spiagge libere che si alternano a ben organizzati stabilimenti balneari, possiamo
godere di meravigliose pinete dove anche la bicicletta
può essere un piacevole divertimento.
A Cecina Mare, è inoltre
possibile praticare molti
sport, ci sono infatti scuole
Livorno, Effetto Venezia da non perdere
di sub, di nuoto, vela e surf.
Le strutture sono curate e gli
alberghi e i campeggi sono
immersi nel verde.
Acquavillage: attrazione
per tutta la famiglia, rappresenta un grande spazio di divertimento. L’acqua è l’elemento principale delle varie
attrazioni, piscine e scivoli,
ma per una piacevole pausa
pranzo si possono anche trovare all’interno ristoranti ed
aree picnic.
MARINA DI BIBBONA
BIBBONA
Una delle località turistiche
più apprezzate della Costa
degli Etruschi, Marina di
Bibbona è stata più volte
premiata con la Bandiera
Blu dall’Unione Europea
proprio per la bellezza e la
pulizia del suo mare. È una
meta molto apprezzata anche da un turismo internazionale, che arriva su questa
costa per rilassarsi e stare a
contatto con la natura.
Circondata da rigogliosi boschi, Bibbona rispecchia il
tradizionale aspetto di un
antico borgo medievale. Il
centro storico è composto
da vicoli e piccole piazze
dove si può trovare la Pieve
di Sant’Ilario che risale all’XI secolo.
STABILIMENTO BALNEARE
LA CAPANNINA
Perelli 2 tel. 328 1189652
ORIZZONTE BEACH
Perelli 3 tel 327 9514369
COMPLESSO BALNEARE
BAGNOSKIUMA
Carlappiano tel 335 6912742
BAGNO ELIA
Mortelliccio tel 0565 20416
BAGNO CALYPSO
Carbonifera tel 329 2046940
Fiera della zootecnia: ogni
anno ad agosto questa fiera
è ricca di partecipanti che
BAGNO ONDA BLU
Carbonifera tel 345 3149021
SPIAGGIA PAPPASOLE
Pappasole tel 338 8269029
TORRE MOZZA BEACH
Torre Mozza tel 347 7631730
BAIA TOSCANA VILLAGE
Torre Mozza tel 0565 20804
BAIA ETRUSCA RESORT
Torre Mozza tel 0565 21070
Augura buone vacanze
32
giugno - luglio - agosto 2013
amano i buoni prodotti locali, non solo l’ottima carne
chianina ma anche l’olio
extravergine di oliva e i vini doc. Nell’occasione sarà
anche organizzato il mercatino dell’antiquariato e l’esposizione dei macchinari
agricoli.
Calici di stelle: a Castagneto come in altri comuni della Costa degli Etruschi il 10
agosto viene organizzato un
percorso enogastronomico
per degustare i vini in speciali calici e apprezzare prodotti tipici locali.
rilievo la quinta edizione del
Simposio di scultura in marmo rosso di Sassetta dall’11
al 21 luglio. Evento omaggio all’artigianato, all’arte e
agli antichi mestieri di un’epoca passata.
SAN VINCENZO
BOLGHERI
CASTAGNETO
CARDUCCI
Sulla sommità di una collina
fu costruito il borgo medievale che circonda il Castello
della Gherardesca, edificato
intorno all’anno 1000. All’interno del borgo si possono visitare il Palazzo Pretorio sede del Comune, le
chiese di San Lorenzo e del
SS Crocifisso. Il Comune
che in origine si chiamava
Castagneto Marittimo, ha
cambiato il suo nome agli
inizi del ‘900 per onorare il
poeta Giosuè Carducci che
trascorse qui alcuni anni
della sua vita.
SASSETTA
Tipica zona a vocazione turistica, San Vincenzo unisce
spiagge, pinete, percorsi per
passeggiate a piedi e a cavallo ed un attrezzato campeggio: il Camping Village
Park Albatros.
Abitato in epoca etrusco-romana, oggi è un moderno
paese con un attrezzato porto turistico.
Paesino circondato da caratteristici boschi di castagno,
prende il nome dal latino
Saxum cioè “piccola roccia”. Luogo ideale per rilassarsi e ritrovare quella calma e serenità, lontano da rumori e stress della città. Di
La Torre: è l’edificio più
antico. Risale infatti al 1307
e fu realizzata dai pisani.
Era un elemento di controllo
e di avvistamento verso il
mare per intercettare l’arrivo di popoli nemici, come i
pirati Saraceni. Oggi la Tor-
Quarta edizione del festival
Bolgheri Melody. Torna la
manifestazione all’Arena
Mario Incisa della Rocchetta tra i cipressi di carducciana memoria. Tanti artisti che
si esibiranno tra i quali anche Claudio Baglioni.
re ospita la nuova sala consiliare del Comune.
Parco di Rimigliano: esteso parco naturale ad accesso
libero permette di passeggiare per i numerosi sentieri
che si diramano seguendo la
costa che va da San Vincenzo verso Baratti. Le spiagge
antistanti al parco sono libere e in estate si animano di
molti turisti.
BARATTI
POPULONIA
Parco Archeologico: all’interno del parco i visitatori
hanno la possibilità di vedere due necropoli etrusche di
diverso periodo e l’acropoli.
La parte più antica è la necropoli di San Cerbone che
si trova proprio di fronte al
mare, mentre la necropoli
delle Grotte si trova proprio
immersa nel bosco. Sulla
collina invece, davanti al
borgo di Populonia ci sono
33
FOLLONICA
le rovine di epoca romana,
aperte al pubblico solo dal
2007.
SUVERETO
Lo splendido borgo medievale riconosciuto come
“Città slow” oltre che Bandiera Arancione, Città del
Vino e dell’Olio è anche inserita nel circuito “Borghi
più belli d’Italia”.
Tante le iniziative nell’estate suveretana: a metà luglio
le Serate Medievali, dove si
torna a respirare atmosfere
di tanti secoli fa. Nella prima settimana d’agosto le
Serate del fungo porcino. Il
10 agosto l’appuntamento
con Calici di Stelle e il 14
agosto il tradizionale Palio
delle Botti.
CAMPIGLIA M.MA
Festival “Apriti borgo”:
all’interno del borgo medievale di Campiglia Marittima, in agosto si svolge questa particolare festa. I vicoli
si animano di antichi mestieri e bancarelle di prodotti tipici locali. Passeggiando
per il borgo si possono incontrare tanti artisti di strada che con le loro performance intrattengono i partecipanti. Per alcuni giorni il
tempo sembra fermarsi e
ogni sera il divertimento è
assicurato.
Parco Termale Venturina:
ampia area ricca di sorgenti
termali conosciute e sfruttate sin dall’antichità. Attraversata dal corso d’acqua
Fossa Calda, si possono trovare servizi e strutture per il
soggiorno, le cure e il be-
nessere. Da ricordare il laghetto termale Calidario
Terme Etrusche e l’Hotel
delle Terme.
PIOMBINO
Situata su un promontorio di
fronte all’isola d’Elba,
Piombino offre un ricco
centro storico fatto di vicoli,
la straordinaria piazza Bovio (recentemente ristrutturata) protesa sul mare, il Palazzo Comunale, il Torrione,
il Castello, le antiche mura,
le Fonti di marina e la Casa
delle Bifore risalente al
1300.
Le sere d’estate tutto si risveglia, varie manifestazioni
vengono organizzate, mostre d’arte, mercatini, concerti e festival canori.
dizioni questa occasione offre la possibilità ai cittadini
nonché ai turisti arrivati per
le loro vacanze di apprezzare i vini prodotti nella zona.
Ad accompagnare queste
pregiate varietà ci saranno
anche piatti legati alla tradizione locale e toscana. Non
solo assaggi ma anche l’opportunità di acquistare questi ottimi prodotti.
Falò di San Giovanni: nel
mese di giugno le vie del
porticciolo e la piazza di
marina si trasformano in un
mercatino medievale, dove
artigiani locali mostrano le
loro merci e personaggi in
costumi d’epoca giullari e
saltimbanchi gireranno tra
la gente intrattenendo grandi e piccini.
Sagra del pesce: Tradizionale evento dell’estate, la
Sagra del pesce organizzata
dal Comitato Festeggiamenti piombinese. A fine luglio,
sul piazzale d’alaggio del
porticciolo di marina si potranno gustare i piatti tipici
del mare. Protagonista la
grande padella che offre gustose porzioni di pesce fritto
per la delizia di turisti e cittadini.
Agosto con gusto: in una
cornice ricca di storia e tra-
Il Garibaldi
Innamorato
Ristorante
Via G. Garibaldi, 5 - Piombino - Tel. 0565 49410
www.ilgaribaldiinnamorato.it
Centro della Toscana in provincia di Grosseto, Follonica con i suoi circa 20mila
abitanti è da anni conosciuta
come zona principalmente
turistica. Numerose spiagge
e stabilimenti corrono lungo
la costa procedendo verso
sud ospitando turisti italiani
ma molti visitatori stranieri.
Le sere d’estate si possono
passare nei numerosi ristoranti presenti in tutta la zona
e dopo passeggiare sul lungo mare, dove spesso bancarelle di ogni tipo attraggono
l’attenzione dei numerosi
turisti.
Il nostro itinerario sulla Costa degli Etruschi è giunto al
termine, non resta che aspettare i nostri giorni di vacanza e cercare tra tutte queste
opportunità quella a noi più
vicina, lasciare a casa le
preoccupazioni e pensare a
rilassarsi e divertirsi senza
spendere eccessivamente. I
nostri luoghi offrono tantissimo, basta cercare e tutti
saremo accontentati per una
serena estate 2013.
34
giugno - luglio - agosto 2013
Patrocinio
Comune Piombino
Patrocinio
Comune Campiglia M.
i
t
n
e
v
e
i
di
l
G
Periodico di informaz
«Un giorno… insieme»: pronti per la nona edizione
ccoci alla nona edizione di "Un giorno… insieme". La tenacia e la costante
determinazione di Costa Etrusca per
organizzare una festa che punta ad abbattere le barriere e ad esaltare la voglia
di stare insieme, senza differenze, non
mancherà neanche quest'anno. L'ultima
volta si è ripetuta la gioia e l'allegria di
una manifestazione che ormai è un appuntamento fisso per tantissime persone:
anziani, politici, imprenditori, diversamente
abili, associazioni. È quindi per venerdì 28 giugno l'appuntamento con la
consueta gita in barca e la festa in pineta.
Tutto comincerà durante la mattinata, lungo la costa infatti si svolgerà la minicrociera e finalmente tutti potranno essere cullati dalle onde del mare senza dis-
E
criminazioni, tutti potranno godere di un
giro per mirare le spiagge dorate del nostro litorale. In mare ci sarà spazio per
tutti.
Poco dopo nell'incantevole pineta di
Baratti, tra i pini secolari, i festeggiamenti
continueranno con il pranzo sociale e molto divertimento. Anche quest'anno i
ragazzi dell'associazione La Provvidenza animeranno per la gioia di tutti l'evento
con una performance che riscalderà sicuramente l'atmosfera e il mitico Giovanni
allieterà chiunque con l'allegra musica
del suo organetto. Nell'occasione i sindaci della zona interverranno con discorsi
ufficiali e si terranno le consuete premiazioni a personalità che si sono distinte
nella nostra comunità, per ora i nomi ri-
mangono riservati.
Anche per questa nona edizione l'organizzazione sarà supportata da un gruppo coeso senza il quale non sarebbe possibile creare la cornice della festa. Si ringrazia pertanto ArcelorMittal Piombino, Comitato Festeggiamenti Piombinese,
Comitato Cittadino Venturina, SiderPiombino, Centro Velico Piombinese, Cooperativa Circolo Nautico Pontedoro,
Circolo Nautico Baratti, Centro Didattico Musicale di Viviana Tacchella, Gruppo Scout (Agesti Piombino 2), Comune
di Piombino, Comune di Campiglia, Capitaneria Porto, Compagnia Carabinieri, Guardia di Finanza, la stampa, gli
sponsor e il nostro eccezionale gruppo
di volontari.
35
d al 1962
a
ostra te
n
la
l
e
d
il giornale
zione, attualità, cultura
Personaggio dell’Anno e Premio alla Carriera
Eccellenza: questa è la parola che muove la commissione istituita da Costa Etrusca per la ricerca delle persone che si sono maggiormente contraddistinte sul territorio. La redazione, con inossidabile tenacia, ha già cominciato a lavorare per individuare i cinque nomi dai quali poi usciranno due trionfatori.
Entrambi saranno premiati, ormai come tradizione,
durante una serata evento consacrando uno con il titolo di Personaggio dell'Anno, l'altro con il Premio alla Carriera. Titoli ambiti e importanti che gli anni scorsi sono sempre andati a fregiare nomi di un certo
spessore. A partire dal 2009 il premio di Personaggio
dell'Anno è andato al pittore sanvincenzino Giampaolo Talani, il Premio alla Carriera al cineasta Lu-
ciano Tovoli. Nel 2010 l'edizione del premio ha visto
protagonisti la scrittrice della Rizzoli Silvia Avallone
premiata come Personaggio dell'Anno e Aldo Agroppi, ex calciatore, ex allenatore e opinionista sportivo,
il quale ha vinto il Premio alla Carriera.
L'ultima riuscitissima edizione ha confermato il pregio dei precedenti premiati con due nomi da fuoriclasse: Personaggio dell'Anno 2012 l'imprenditore
Bruno Pietrini, che in un momento di crisi è riuscito a
far grande l'industria della provincia di Livorno con
idee innovative come Savana, la macchina del futuro e grandi lavori in Eritrea. Premio alla Carriera il
geniale Mario Cardinali, direttore di una delle riviste
più dissacranti e lette d'Italia: "Il Vernacoliere".
Sulla Costa degli Etruschi,
in una splendida e immensa pineta secolare,
il Park Albatros è un gioiello
incastonato tra il meraviglioso golfo di Baratti
e i tipici paesini medievali.
Loc. Pineta di Torre Nuova, 2
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CAMPING VILLAGES IN ITALY
36
giugno - luglio - agosto 2013
Evita,
a
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amata
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l
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p
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dal
o
n
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n
e
g
r
a
C
’era un tempo in cui
le dittature andavano
di moda, un tempo
in cui le nazioni dovevano
decidere tra due generi economici estremi senza trovare una via di mezzo. C’era
una volta un altro mondo. In
mezzo a tutto questo guerreggiare e conquistare c’era
la povertà e la miseria. Un
popolo lontano a noi ma vicino per cultura, religione e
pensiero trovò una donna
considerata oggi nella sua
patria e a livello internazionale una guida spirituale civile: Eva Peròn. Nessuno
può sapere esattamente cosa
pensava o sperava ma in base ai dati di fatto lasciatici
dalla Storia sappiamo che
Evita Duarte amava.
Amava prima di tutto suo
marito, Juan Peròn, un dittatore e, attraverso di lui e la
sua figura, Evita ha amato il
suo paese e la sua popola-
Ultima di cinque figli illegittimi.
Adorata per le sue umili origini.
Il grande amore per il generale Peròn.
Al fianco della gente argentina
per dare dignità ai più poveri
zione: l’Argentina. Di estrazione sociale umile, durante
la sua infanzia e adolescenza soffrì molto a causa delle
sue condizioni sociali disagiate. Fece successo com-
portandosi da uomo. Capì
ben presto, infatti, che la società del Sud-America all’epoca era fortemente maschilista e per diventare qualcuno doveva farsi da sola o
sposarsi l’uomo più importante: fece entrambe.
Una volta sulla vetta influenzò le decisioni di stato
concretamente e suo marito
le diede il compito di svolgere il famoso “Giro dell’arcobaleno” per rappresentare
l’Argentina in un viaggio diplomatico ancora oggi ricordato da molti. Ebbe ottimi
rapporti con la Chiesa Cattolica
(successivamente
Juan invece fu scomunicato), infatti durante il suo
viaggio fu ricevuta da Papa
Pio XII che si complimentò
con lei per gli aiuti concreti
che portava alla popolazione
povera dell’Argentina. L’aristocrazia dell’epoca storse
il naso quando il Santo Padre decise di ricevere Evita
esattamente per venti minuti, cioè il tempo dedicato alle regine. Lo stesso tempo
dedicato ad un’aristocratica,
lo stesso tempo quindi dedicato ad una popolana. Durante il suo viaggio nel vec-
씯
di Luca Goerg
37
chio continente non mancò
di criticare aspramente le
evidenti controversie sociali
di un luogo appena uscito
dalla seconda guerra mondiale: famosa la frase
«L’Europa è vecchia: i palazzi sono molto belli… ma
per farne ospedali». Inoltre
perorò la causa e la vinse del
riconoscimento in Argentina
dell’uguaglianza dei diritti
politici e civili tra uomo e
donna.
Evita aveva il coraggio di
amare senza pregiudizi tutti.
Amava Juan Peròn e cercava
di renderlo migliore. Amava il
popolo e lo aiutava concretamente. Amava il mondo e lo
criticava: faceva in pratica la
donna. Evita si connotò subito come figura politica predominante, sicuramente più
ingenua delle donne di oggi,
vedi Hillary Clinton, Condoleezza Rice o Angela Merkel, ma sicuramente non scese mai al compromesso «de-
Evita, ultima di cinque figli illegittimi, nacque in un
piccolo villaggio della provincia di Buenos Aires. A 16
anni si trasferì a Buenos Aires dove cominciò la sua
carriera di showgirl. Tra radio, film, soap opera e fotoromanzi si fece strada da sola nella vita e si comprò un
appartamento. Conobbe poi il generale Juan Peròn e si
sposò con lui nel 1945. Da quando il marito divenne nel
1946 Presidente dell'Argentina si impegnò ad allietare
le sofferenze dei più poveri ritagliandosi notevoli spazi
di potere. Morì a 33 anni. Evita fu imbalsamata con in
mano il rosario d'oro donatole dal Papa; fu coperta da
un sudario bianco e dalla bandiera argentina e fu deposta in una teca di vetro trasparente, in modo da rispettare la sua ultima volontà: riposare in mezzo agli
operai.
vo fare l’uomo per essere rispettata», lei fece la donna.
Con la sua bellezza e grazie al
suo potere è una delle poche
cose che viene salvata ancora oggi dalla vita di quel dit-
tatore che portò come tutte
le dittature all’orrore e al terrore.
Vista a volte come uno strumento, a volte come una santa donna, Evita che si voglia
o no rimane una donna famosa per il suo amore, per i
suoi gesti e per le sue dichiarazioni. Sicuramente se vivesse oggi lascerebbe da parte le dittature e i populismi e
seguirebbe la sua strada, non
nuova, bensì una strada che esiste da sempre: la strada dell’amore. Il suo uomo è passato
alla storia come uomo di destra, lei come donna di sinistra,
oggi potremmo definirli semplicemente un compromesso
tra uomo e donna per portare
sollievo alla società civile.
Oggi questo compromesso in
ambienti letterari, artistici e
“radical” è visto come possibile soluzione al sistema
economico occidentale, trasformando la parola Evita in
welfar, la parola Peròn in capo di stato e la parola dittatura in democrazia. Che sia solo una moda questa volta oppure una soluzione?
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38
giugno - luglio - agosto 2013
Al via
la Fiera
Mostra
radizionale
appuntamento con la 42°Fiera
Mostra Economica della
Costa Toscana che prende il
via il 26 maggio a Venturina
per terminare il 2 giugno.
Passano gli anni e la Fiera
Campionaria riesce sempre
ad attrarre moltissimi visitatori. Vetrina di grande prestigio per tutti gli espositori ed
occasione importante per incrementare il volume d’affari. Ingresso gratuito e tantissimi prodotti di diverse cate-
T
gorie merceologiche.
«Abbiamo lavorato con grande impegno – afferma Leonardo Carolini, presidente
Sefi – per garantire e consolidare l’eccellenza della nostra Campionaria. Anche
quest’anno molte aziende
hanno voluto essere presenti, un’importante occasione
per la valorizzazione del made in Italy».
La Fiera è tra le più antiche
della Toscana e riesce sempre a soddisfare l’interesse
dei visitatori che ogni anno
percorrono gli stand alla ricerca della migliore offerta.
Si potrà visitare nei giorni feriali dalle 17.00 alle 23.00 e
il sabato e la domenica dalle
15.00 alle 24.00. Info su:
www.sefifiere.it.
Nuovo consiglio EV Campiglia
Il nuovo consiglio dell’Ente
Valorizzazione Campiglia
Marittima ha proceduto alla
nomina degli incarichi. Presidente Marta La Mura; vicepresidente Francesco
Parri; segretario Gianluca
Iacometti; tesoriere/amministrazione Giulia Rosi e
Luca Biondi; logistica Francesco Calistri, Valerio Paponi e Filippo Bertini; pubbliche relazioni Riccardo
Ferroni; spettacoli/pubblicità: Luca Marconcini e Graziano Poggetti; rapporti con
i commercianti Gianni Teglia; rapporti con i giovani
Giovanni Guidi e Alberto
Brogioni; rappresentati dei
rioni: Annamaria Furiosi (Rione Foriporta), Mirko Grassini (Rione Paese Novo),
Maria Nardini (Rione Rocca); rappresentante del Comune assessore Jacopo
Bertocchi.
Dall’assemblea è emersa
la volontà del nuovo consiglio di realizzare con serietà e impegno le iniziative e
le attività dell’anno 2013,
rinnovando la collaborazione con le istituzioni e con
le associazioni locali.
La pittrice Salvestrini espone da Otello
Sì è inaugurata nello storico ristorante Otello a Venturina,
la mostra di dipinti e pastelli di Paola Salvestrini. L'esposizione degli ultimi lavori, in tutto 20 tra dipinti ad olio, e
pastelli, ha per titolo " Un mare di ricordi", ispirata dalle
parole di Alberto Benedetti, ristoratore, e figlio d'arte culinaria, che ha sottolineato la corrispondenza tra il ricordo,
che si legge nei suoi dipinti, e i ricordi evocati a tavola nelle riunioni familiari. La mostra resterà aperta fino al 20
giugno. Orari 19,15-22,00, chiuso il lunedì.
Edicola Tabaccheria n. 10
di Rita & Paolo
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Quotidiani e riviste
Cartolibreria
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Ricariche telefoniche e fax
Punto servizi
39
Fusione Campiglia e Suvereto
Comune unico?
di Gianfranco Benedettini
S
arà fusione dei Comuni di Campiglia e Suvereto?
Potremmo
scomodare Manzoni: “Ai
posteri l’ardua sentenza”.
Non occorre perché, entro
quest’anno, conosceremo
l’esito del referendum e,
dunque, avremo la risposta
al quesito.
Gli addetti ai lavori ne parlano con argomenti seriosi.
Invece, la gente comune ricorre agli aneddoti. Dal
punto di vista storico non ce
ne sono molti.
Suvereto fece parte dello
Stato e del Principato di
Piombino, dal 1399 al 1815.
Campiglia no.
Nessuna guerra fra le due
comunità. Qualche ruberia
di polli fra confinanti. Pa-
Entro quest’anno il referendum.
La gente comune ricorre agli aneddoti.
Il cane rampante e il leone ruggente
recchi rancori. Minacce ed
improperi. Qualche sfottò.
Campiglia sostenne lo scavo
del Fosso Cosimo quale
scolmatore delle acque provenienti anche da Suvereto e
chiese la compartecipazione
del Principe che si guardò
bene dal concederla. A Suvereto risero a crepapelle.
Quando, a Suvereto, lessarono il corpo dell’imperatore ArrigoVII, i campigliesi
pregarono perché il vento
appestasse solo i suveretani.
Pare che venissero accontentati.
Poca roba, come si vede.
Nel 1861, Suvereto volle il
gonfalone con una quercia
sotto la quale ruggiva un
leone. A Campiglia dissero
che il leone usava l’albero
per i suoi bisognini e giù risate a più non posso. Gliela
resero, i suveretani, quando
videro il cane rampante di
Campiglia. Dove intendeva
salire? Forse, sulla loro
quercia, impaurito dal leone
che voleva farne un sol boccone. Botta e risposta. È nel
calcio, però, che la divisione
si è fatta più netta. Altro che
fusione! Gli scontri fra le
opposte tifoserie non si contano.
Peraltro, niente a che vedere
con il taglio delle cravatte ai
dirigenti della Virtus Ventu-
rina sconfitti in un derby.
Dall’ antico paese si alzarono una decina di palloncini
ai quali erano legate le cravatte della “vergogna” venturinese. Oggi, le tre comunità vedranno i loro Comuni
fusi come se fossero alle Acciaierie.
Scompariranno
quercia e leone, scudo e cane rampante. Per ora, non si
sa con che cosa saranno sostituiti. Abbiamo giocato
con le parole. Una risata, di
tanto in tanto, non fa male.
produce energia, riscalda,
rinfresca, amico dell’ecologia
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40
giugno - luglio - agosto 2013
di Emilio Guardavilla
Quella tragica notte d
rentorio e tempestivo salvando quello che c’era ancora da salvare e lasciando
presagire una gestione disciplinata se non addirittura logica dell’emergenza.
La crociera imperfetta
La Costa Concordia avrebbe
proseguito per Savona come
prima tappa alla scoperta
del profumo degli agrumi
per poi toccare i porti di
Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari e
Palermo. I bagagli frettolosamente appoggiati nelle ca-
bine per l’euforia della partenza sarebbero stati disfatti
con cura e sistemati a dovere in previsione degli 8 giorni e 7 notti di permanenza a
bordo. Smoking e abiti lunghi da non gualcire per la
cena di gala, indumenti comodi e funzionali per le
escursioni già prenotate, pigiami e camicie da notte ai
piedi del letto per sonni ristoratori cullati da onde innocue. Dispositivi fotografici di ultima generazione per
immortalare gli attimi indimenticabili sotto carica e rimedi contro il mal di mare a
portata di mano per rassicurare i marinai d’acqua dolce
e i neofiti di un cabotaggio
ragguardevole. I 3216 passeggeri della Costa Concordia, la maggior parte dei
quali già esausta per aver
raggiunto Civitavecchia da
62 nazioni diverse con chissà quali e quanti vettori,
avrebbe trascorso la serata
tra il rammarico di non aver
potuto godere di una vacanza di questo tipo in precedenza e l’ansiosa attesa per
le giornate successive programmate da tempo ora per
ora. La stanchezza e il sonno non avrebbero minimamente intaccato lo stato d’animo euforico di nessuno.
A far da sfondo all’idillio
uomo – mare ci sarebbe stato un Mediterraneo sicuramente trasfigurato dall’inverno inoltrato ma in ogni
caso benevolo e sicuro per
tutti i ridossi in grado di
씯
L
a Costa Concordia
aveva mollato gli ormeggi da Civitavecchia, con la prua per Savona, alle 19.00 del 13 gennaio
dell’anno 2012; 3 ore più
tardi aveva percorso solo
poche miglia della prima
tappa della crociera battezzata dal commerciale di Costa Crociere “Profumo degli
agrumi” incrociando nelle
acque amiche dell’arcipelago toscano. A distanza di sedici mesi dall’accaduto l’uso del trapassato è d’obbligo
anche se la tirannia del calendario e il buon senso suggerirebbero un tempo verbale molto più remoto. Fra il
trapassato e il condizionale,
il modo per definire ciò che
sarebbe stato per un totale di
4229 persone e di 112mila
tonnellate di nave, c’è di
mezzo il mare; per meglio
dire, uno scoglio a pelo
d’acqua, quello delle Scole,
poche bracciate fuori Punta
Gabbianara, sul versante est
dell’isola del Giglio. Alle
21e 45 del 13 gennaio dello
scorso anno, appunto, una
deprecabile guasconata del
comandante
Francesco
Schettino tanto anacronistica
quanto gratuita aveva procurato uno squarcio di 70 metri
nell’opera viva lato sinistro
rendendo in poche ore la Costa Concordia la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata.
Nell’immediato della sciagura lo Stato, quello con le
stellette sul bavero, nella
persona del capitano di fregata Gregorio De Falco aveva tuonato da Livorno un
“Torni a bordo, cazzo!” pe-
41
elargire a qualsiasi rotta pianificata in quel periodo dell’anno. Se il tempo fosse
stato brutto per le visite guidate a bordo non ci sarebbe
stato modo di annoiarsi. Palermo – Civitavecchia sarebbe l’ultima tratta di una
crociera da sogno, l’epilogo
di un romanzo di amore a
lieto fine in cui ricomporre
le valige, ordinare i souvenir
e rivedere per l’ennesima
volta le foto destinate ad
hard disk sparpagliati in
mezzo mondo. Sarebbe stato: voce del verbo essere,
modo condizionale, tempo
passato.
Una babele su 13 ponti
Il ruolo equipaggio della
Concordia, numero IMO
9320544, era un file Excel
condiviso, non meno di
1023 righe, una per ogni
marittimo imbarcato a vario
titolo e contratto dalla compagnia armatrice; nella fattispecie 77 nella sezione di
coperta, 58 di macchina e
888 del settore alberghiero e
servizi vari. La quinta colonna da sinistra, quella della nazionalità, contava 64
a
i
s
e
l
Fa
voci diverse. Ufficiali, sottufficiali e comuni alle prese
con una seconda lingua infida e ambigua per i più, da
perfezionare praticandola
nelle consuetudini stabilizzate dalla vita di bordo e
nelle ore franche dal servizio. Avrebbero preso confidenza con il periodare ipotattico e il congiuntivo in
proposizione dipendente
mentre il loro vocabolario si
sarebbe arricchito di un lessico specifico ed espressioni
idiomatiche per sintetizzare
il messaggio.
Le esercitazioni di sicurezza
RISTORANTE - PIZZERIA
PIZZA DA ASPORTO
VIA COSTA 15 - PIOMBINO (LI)
0565.223471 366.2908480
Medaglie d’oro
e gonfaloni d’argento
«In occasione del tragico
naufragio di una nave da
crociera, avvenuto in ore
notturne in prossimità dell'i-
a
i
s
e
l
Fa
씯
della Costa Concordia
periodiche, rigorosamente
tenute nella lingua di lavoro
designata, l’italiano, avrebbero dato loro la necessaria
dimestichezza con i punti di
riunione e il management
delle masse, l’ubicazione
delle cinture di salvataggio e
i percorsi preferenziali per i
punti di imbarco lance.
Avrebbero imparato che il
passeggero medio, qualunque sia la sua estrazione sociale o geografica, è un soggetto di difficile gestione
nelle situazioni di seppur
minima emergenza. Avrebbero lavorato e vissuto su
una delle unità navali più
ambite dai marittimi di tutto
il mondo e avrebbero goduto dei benefit che solo le navi bianche sono in grado di
elargire a chi naviga di professione. Avrebbero visto
nuovi angoli di mondo da
raccontare a familiari e amici e avrebbero fatto telefonate in roaming, scritto mail
e sms per sentirsi vicino a
chi è lontano, ognuno nella
propria lingua madre.
Avrebbero fatto: voce del
verbo fare, modo condizionale, tempo passato.
Alle 21 e 45 del primo giorno di navigazione sette fischi brevi e il suono continuo dei campanelli di bordo
hanno poi parlato in lingua
internazionale senza alcun
bisogno di traduzione. Forse
con ritardo ma in modo diretto ed inequivocabile.
42
giugno - luglio - agosto 2013
sola del Giglio, cittadini,
amministratori ed istituzioni
locali offrivano, con spontanea immediatezza, il loro
determinante contributo ed
incondizionato impegno in
soccorso dei naufraghi. La
comunità tutta, prodigandosi con generosa abnegazione nell'accoglienza e nell'assistenza di moltissime
persone in condizioni di assoluto bisogno, offriva alla
Nazione mirabile esempio
di alto civismo e di ammirevole solidarietà».
Anche per una popolazione
dalle qualità umane encomiabili ed encomiate come
quella dei gigliesi una pena
così duratura risulta eccessiva da scontare per un reato
imputabile solo alla latitudine in cui si è trovata a vivere. Si prospetta una seconda
stagione estiva, primaria
fonte di sostentamento economico per l’isola del Giglio, all’insegna del turismo
macabro e di un indotto pregiudicato da promesse non
mantenute e scadenze mai
rispettate.
A dispetto della prolungata
latitanza delle istituzioni
nelle sue sfere decisionali il
relitto della nave prosegue
nel suo processo di simbiosi
con l’ecosistema marino; un
anno e mezzo, il nostro ottimismo è dettato dalla riconoscenza al popolo gigliese,
basta e avanza a far integrare biologicamente la nave, e
tutto ciò che ancora contiene, nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Peregrino
pensare che le rassicurazioni sugli equilibri ambientali
degli organi competenti leniscano un impatto estetico
sconvolgente per chi vive
l’isola per 365 giorni l’anno
o chi ne ha fatto la sede del
proprio tempo libero. Per
questi occhi, gli occhi di chi
il mare, volente o nolente, lo
ha avuto come terzo genitore, Giglio Porto continua ad
essere un’offesa personale
prima che un memento difficilmente prescindibile. Voce
del verbo soffrire, modo indicativo, tempo presente.
Quando poi il mare ha stilato i bollettini ufficiali con le
cifre angosciose con cui si
misura l’idiozia umana, 30
vittime (26 passeggeri, 4
equipaggio) e 2 dispersi (1
passeggero, 1 equipaggio),
la Costa Concordia ha iniziato a navigare nelle ben
più burrascose acque della
amministrazione politica
italiana. A seguito di una situazione istituzionale indefinita e grazie ad una negligenza esecutiva raramente
riscontrabile in una società
civile il secondo naufragio
non poteva non completarsi
nella sua forma ancor più
triste. Ipotesi azzardate si
sono susseguite a programmi utopistici con tempi ingiustificabili, intralciati dai
più spudorati calcoli di profitto nei quali il bene comune non veniva neanche computato.
Il Toto – Concordia aveva
sorteggiato come luogo dello smantellamento e conseguente smaltimento Piombino, Civitavecchia, Palermo
oltre che altri porti del sudest europeo e non dove sicu-
rezza e vincoli ambientali
hanno ancora margini di miglioramento notevoli. Destinazioni per le quali il trasferimento si sarebbe rivelato
lungo e rischioso e avrebbe
presentato allettanti opportunità di inabissamento accidentale per alcune parti in
causa. Con la buona stagione è arrivato il nuovo governo, il decreto legislativo tanto atteso e oltre cento milioni di euro riservati a Piombino e al suo affamato comprensorio; i soldi del contribuente serviranno per la
creazione delle infrastrutture necessarie all’opera di
rottamazione e smaltimento
della nave e creeranno un
indotto consistente a breve e
lungo termine, prezioso in
questa congiuntura economica. La delegazione guidata dal neoministro dell’ambiente Andrea Orlando e
composta tra gli altri dal
presidente della Regione
Toscana Enrico Rossi in visita al Giglio e poi a Piombino ha dimostrato un’urgenza di unità d’intenti rassicurante. Le relative dichiarazioni in merito alla spinosa questione Concordia lasciano ben poco spazio a
fraintendimenti di qualsiasi
genere e traguardano con
rinnovata chiarezza l’epilogo della sciagura.
Al momento di andare in
stampa non sono noti né i
dettagli dell’inizio lavori né
le specifiche delle operazioni necessarie; tantomeno il
ruolo dell’armatore in questo malinconico processo di
disfacimento. I tempi sono
ormai maturi perché il naufragio etico a cui abbiamo
dovuto assistere termini
quanto prima, non fosse altro che per rendere un degno
omaggio alle salme non ancora recuperate a bordo della nave.
A questo punto della drammatica vicenda lo Stato senza stellette deve vestirsi dell’autorità che gli è riconosciuta e tuonare l’ordine perentorio e tempestivo che
aveva fatto il giro del mondo
sedici mesi fa. Voce del verbo dovere, modo imperativo, tempo presente.
Modi e tempi
di un naufragio
senza fine.
Una nave ambita
dai marittimi
di tutto il mondo.
Rendiamo omaggio
a quelle salme
da recuperare.
Nel porto
di Piombino
i lavori
di demolizione
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Le pillole di Paolo Pachi
Michelangelo morì perché si era allontanato dai Medici?
Il doppiatore fa parlare le stelle.
Tradire crea rimorsi, non tradire crea rimpianti.
La ricchezza porta gli amici. La miseria li seleziona.
La patata bollente è un contorno che si passa ad altri.
L’idraulico non ama la buona condotta.
Ho visto un fantasma pieno di spirito.
Un boccone va sempre di fretta.
Fidarsi delle apparenze è come guidare al buio.
L’obeso cerca una donna che non guardi
per il sottile.
Il digiuno si rompe con i denti.
Le suore si ritirano in buon ordine.
Quando lavora l’astronomo, è sereno.
La felicità è un pallone. Quando si raggiunge si prende a calci.
PAROLE INCROCIATE (di Paolo Pachi)
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ORIZZONTALI
1. Individuo da detestare – 11. Creatore e direttore del Vernacoliere, Premio alla Carriera di Costa Etrusca – 12. Genova – 13. Direttore di Costa Etrusca – 16. Viaggia in città su rotaie – 18. Antichi
servitori degli spartani – 19. Organizzazione Enigmistica – 20. Perugia – 21. Affermazione russa – 22. No e poi no! – 24. Titolo attribuito ai cardinali –27. Belluno – 28. Violenza, impetuosità – 30.
Parlata in vernacolo – 31. Città del Lazio con la Torre del Trivio –
33. Scuole superiori – 34. Le origini del Ticino – 35. Ascolta e riporta – 37. Il nome della Negri – 38. Libri politici o scientifici pubblicati ogni anno – 40. Direzione Ecumenica – 41. Città in provincia di Bari sul versante settentrionale delle Murgie – 44. Acquavite
di cereali – 45. Insegnante universitario – 46. Uno, due e…
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VERTICALI
1. Sterminio, strage – 2. Salerno – 3. Vegeta nei prati – 4. Consiglio
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di Amministrazione Ministeriale – 5. Ricerca Informazioni Riservate – 6. Aquila, Napoli, Livorno – 7. Karl Ernest Von, naturalista e
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geografo estone – 8. Viltà senza limiti – 9. Il terzo gode tra i due –
10. Altra ipotesi – 12. Quasi gitante – 14. Alessandria –15. Si fa alla cravatta di moda – 17. La squadra di calcio di Madrid – 20. Imprenditore industriale piombinese, Premio Personaggio dell’Anno di Costa Etrusca – 23. Monti della Russia – 24. Cantare in due – 25. Circolo Zonale Artistico – 26. Le vocali in coda – 28. Con VG è vigile – 29. Registro Legale Eletti – 30. Prefisso di dieci – 31. Monitor – 32. Piccolo animale che divora galline – 33. Alan, amato attore americano – 35. Sopra – 36. Istituto per la Ricostruzione Industriale – 39. Il nome di King
Cole, cantante Usa – 41. Vocali da dare – 42. Anonimo – 43. Date le consonanti.
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Buona la velocità e l’equilibrio, scarsi i “freni”
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Riflessioni sul futuro
L’attuale incertezza
politica, che si è creata dopo le ultime elezioni, ci ricorda l’epitaffio sulla tomba di
Frank Sinatra:
The best is yet to
come (Il meglio
deve ancora venire).
Epitaffio sulla tomba
di Sinatra
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Papa
Francesco,
Il suo esempio
Il Papa si è fatto portare all’albergo dove risiedeva
prima del Conclave e ha pagato personalmente
il conto per il suo soggiorno. Che sia un messaggio indirizzato anche alla nostra classe
politica? Speriamo che almeno una piccola parte ne tragga esempio.
Fini trombato
Pizzaiolo
a Montecarlo
Il più celebre dei trombati
alle recenti elezioni politiche è Gianfranco Fini che
ha visto dissolversi il suo partito (Futuro e
Libertà). Dovrà “accontentarsi” dell’assegno di fine mandato da presidente della
Camera – 260mila euro netti – e della pensione mensile (6.200 euro). Secondo il “totoFini” andrà in ritiro a Montecarlo, dove
gestirà una catena di pizzerie.
Etichetta giacca e cravatta,
e i mariuoli?
Qualcuno aveva detto che se i senatori eletti nel Movimento 5 Stelle si fossero presentati senza giacca e cravatta non sarebbero stati fatti entrare in Aula. E i mariuoli con
giacca e cravatta?
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giugno - luglio - agosto 2013
Anno 2023
La palla di vetro
di Dionysos
G
li scenari incerti e cupi che si profilano per il futuro hanno imposto una decisione: recuperare, dall’archivio di Costa Etrusca, la palla di vetro. Per prima cosa, la sfera di cristallo ci ha suggerito di prendere quello che verrà con una buona dose di ironia, aspettandoci
cambiamenti tali che, in confronto, le profezie dei Maya
sono barzellette. Poi, grazie ai suoi poteri magici, ci ha
proiettato, anzi catapultato in un istante dieci anni più in là.
Un volo, e ci ritroviamo nel 2023.
Il mitico Fausto Bonsignori
lancia "La corsa sul triciclo"
Fausto Bonsignori, l' ex assessore della Provincia
di Livorno alla cultura,
istruzione e sport,
noto medico di
base di San Vincenzo, specializzato in talasso terapia e giri in bicicletta non si
ferma più. Dopo la sua brillante carriera di medico tra impegni politici e organizzazione di tappe del Giro d'Italia,
pur avendo raggiunto quasi
70 anni, ha deciso di organizzare un'altra incredibile
manifestazione: "La corsa
sul triciclo".
Partenza alle 11 dallo stadio Picchi dell' Ardenza di Livorno, sfilata lungo viale Italia e conclusione della competizione sulla terrazza Mascagni.
Consegnerà il premio al miglior
triciclista la madrina dell’ evento
Maria de Filippi.
La nota conduttrice – segnata dal tempo ma
sempre sulla cresta dell’onda – è rimasta
estasiata dallo sprint di Fausto. Anche Maurizio Costanzo (sempre arzillo e con
la sua voce tenorile) terrà
un discorso di circostanza
per elogiare l'incredibile tenacia del nostro dottore.
Sull'imbrunire grandi fuochi d'artificio spareranno nel
cielo stellato della costa etrusca il motto: «Fausto pedaleremo sempre con te, sei
mitico!».
«È arrivato il mangiabimbi!»
Beppe Grillo, “l’uomo nero”
sulle dune di Bibbona
Beppe Grillo, “l'uomo nero” di
Bibbona. Amava correre sul litorale livornese coperto dalla
testa fino ai piedi per sfuggire ai giornalisti che lo inseguivano dopo gli enormi successi elettorali del 2013. Ne è
passato di tempo da allora e
adesso il noto comico non fa
più paura a quei partiti che
furono travolti dal suo tsunami. Ora sembra solo un ometto barbuto e goffo: quando
spunta da dietro le dune della spiaggia i bambini sulla
battigia urlano: «Aiuto, aiuto
è arrivato il mangiabimbi!!!».
Il sindaco di Bibbona con una
nota: «Non è di certo una novità da queste parti».
Fausto (a destra) tira il gruppo
Maria De Filippi
L’arzillo Costanzo
Fausto si rilassa con un’auto d’epoca
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di Riccardo Vigetti*
L
a mesoterapia è una
tecnica ormai brevettata da molto tempo
che consiste nell’inoculazione di sostanze nelle zone
critiche del corpo. Si possono iniettare farmaci della
farmacopea ufficiale, ma anche fitofarmaci o principi
omeopatici. È un atto medico, poiché richiede una diagnosi, una valutazione della
paziente e una scelta farmacologica.
La mesoterapia (o intradermoterapia distrettuale) prevede la formazione di un
piccolo deposito di farmaco
nel derma tramite aghi sottilissimi di circa 4 millimetri
in modo che il medicamento
venga rilasciato lentamente
nel distretto corporeo interessato (“poco, raramente e
di Allegra Ciaponi*
C
on l’arrivo dell’estate, la prova costume
è dietro l’angolo e le
“diete low carb”, che fanno
perdere rapidamente tanti
chili, hanno già cominciato a
diffondersi. Ma di che si
tratta? Che sia la Tisanoreica, la Dukan, la Scardale il
principio è lo stesso: aumentare la quota proteica, e ridurre l’apporto di carboidrati determinando così una
condizione di chetosi ovvero
la formazione di corpi chetonici (vengono prodotti nel
momento in cui l’organismo
brucia lipidi a scopi energetici). Molte le perplessità riguardo l’innocuità di questo
nuovo metodo dimagrante.
Infatti, per come sono strut-
Con la mesoterapia è possibile
Combattere la cellulite
de), l’esecuzione di saune,
massaggi, linfodrenaggi,
che sono trattamenti molto
utili ma da eseguire prima
della seduta di mesoterapia.
Oltre alla finalità estetica la
mesoterapia può essere utilizzata in caso di dolori articolari, muscolari, coliche,
infiammazioni e in molti altri campi della medicina.
* Medico estetico
nel punto giusto” come diceva M. Pistor, l’inventore
della tecnica). In medicina
estetica si utilizza per le
“gambe gonfie”, cioè per la
ritenzione idrica e per la
panniculopatia edematofibrosclerotica in modo da
prevenire ed ostacolare la
cosiddetta “cellulite”. Se associata a dietoterapia e alla
giusta attività fisica può dare ottimi risultati.
Il protocollo prevede almeno 10 sedute a cadenza settimanale; nelle prime 24-48
ore sconsiglio l’esposizione
a raggi UV (sole e lampa-
ED ORA LA PAROLA PASSA ALLA DIETISTA
Dimagrire in modo sano
turate, le diete low carb non
sono in grado di garantire all'organismo ciò di cui esso
ha bisogno. A seconda del
diverso tipo di dieta low carb
l'apporto glicidico oscilla dai
30 (è il caso dei modelli più
estremi) ai 120 grammi giornalieri. Questi quantitativi
non possono essere ritenuti
sufficienti per il mantenimento di un buon stato di sa-
lute e possono essere dannosi per i soggetti affetti da patologie croniche (diabete,
ipertensione, ipercolesterolemia). E poi, dopo la rapida
perdita di peso, che succederà quando inevitabilmente
si tornerà ad alimentarsi come prima?
Non ci sono studi scientifici
che dimostrino la validità di
queste diete e la loro effica-
cia nel mantenimento della
perdita di peso nel tempo.
Sono regimi alimentari squilibrati negli apporti in macro
e micronutrienti e la perdita
di peso ottenuta avviene
quasi sempre a scapito della
massa muscolare (più facile
da mobilizzare della massa
grassa). Non è forse più opportuno farsi una coscienza
alimentare, aumentare la
propria forza di volontà, cominciare ad avere una vita
attiva e dimagrire in un modo più sano? I risultati saranno soddisfacenti e soprattutto duraturi. Un consiglio,
evitate il “fai da te”, un regime dietetico ipocalorico deve sempre essere seguito da
una prescrizione medica!
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Il venturinese Luca Evangelisti
predilige il reportage e i ritratti.
Passione unica per la fotografia.
di Pierluigi Galassi
L
LUCA VANGELISTI
Alla ricerca
di espressioni
nascoste
uca Vangelisti nasce a Campiglia Marittima nel
1962, vive a Venturina e lavora alla Amcor Flexibles Venturina.
Fotografo per passione muove i primi passi seguendo i
consigli del fotografo suveretano Evio Martelli.
Con la fotografia cerca di catturare espressioni e situazioni che il nostro sguardo a volte non riesce a percepire, è
proprio questo che la rende una passione unica, che gli
permette di vivere grandi emozioni.
Ottiene alcuni piazzamenti in concorsi fotografici e la sua
foto "il vicinato", vincitrice della sezione Mare al IV Concorso "Costa degli Etruschi" viene utilizzata come copertina della Brochure Turistica del comune di Piombino.
Espone un fotoracconto dal titolo Gli Emigranti da cui il
Pittore Teofilo Colombini trae una serie di quadri.
Predilige il reportage ed i ritratti e da questo interesse è nata la mostra "Tratti di Ritratti" di cui stampa e tv hanno
pubblicato recensioni.
Mette la sua passione a disposizione delle associazioni locali sia sportive che di volontariato e come esponente della Polisportiva Arci Uisp Venturina in occasione dei tragici terremoti de L'Aquila e dell'Emilia ha documentato le
iniziative di solidarietà intraprese dall'associazione.
Come volontario della Polisportiva nel 2011 ha vissuto
l’esperienza di un progetto umanitario, con l’associazione
Gaibila, nelle tendopoli dei rifugiati Saharawi a Tinduf,
deserto del Sahara Algerino. Da questa straordinaria esperienza, durante la quale è stato allestito un dispensario medico, ha realizzato un reportage dal titolo "Il muro di Sabbia" da cui è nata una mostra.
La foto "Campi profughi Saharawi" è stata selezionata dal
fotografo Tino Veneziano ricevendo il premio honoris causa "Battiti Fotografi per cuore".
Continua così Luca e che la passione per la fotografia non
ti abbandoni mai.
LAVORI INTERESSANTI
NEL DESERTO DEL SAHARA
Galassi, il decano dei fotoamatori
presenta Luca Vangelisti
Pierluigi Galassi è il decano dei fotoamatori di Piombino. È presidente
della sezione fotografica del Centro culturale Sant’Antimo. Dopo la presentazione
di Domenico Finno, Sergio Tanfani, Nino Marchi, Guido Morelli, Oreste Malvisi, Luigi Tozzi, Roberto Baroni, Stefano Valdiserri, Davide Bedini, Corrado Coppetta, Luca Ruffoli, Patrick Donati, Fabio Del Ghianda, Manuela
Innocenti, Enrico Genovesi, Eleonora Carlesi porta oggi alla ribalta Luca Vangelisti.
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Gli scatti di Luca Vangelisti
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«Sono Francesco e vengo da lontano»
di Luca Goerg
«B
uonasera!».
Questa la
prima parola del Papa, del vescovo
di Roma che viene da
lontano. Un modo di fare
semplice e coinvolgente,
una voce che con fermezza paterna riesce comunque a scaldare i cuori di
molti, credenti e non. Rivoluzionario il nome:
Francesco. Il santo d'Assisi, il poverello d'Assisi.
Sulle sue orme di povertà
e amore Jorge Mario Bergoglio ha deciso di intraprendere il suo papato.
Nasce a Buenos Aires nel
1936 da una famiglia di
origini piemontesi. Si
consacra nel 1969 e nel
1992 diventa vescovo e in
seguito primate d'Argentina. Gli argentini lo hanno sempre amato perché
umile. «Viviamo nella
parte più ineguale del
mondo» tuonava dal pulpito della cattedrale di
Buenos Aires «l'ingiusta
Dalle favelas argentine
alla Casa di Pietro
distribuzione dei beni
persiste, creando una situazione di peccato sociale che grida al cielo!».
E il suo modo di essere
non si smentisce neanche
dal pulpito della Città del
Vaticano: «Per favore siate custodi della creazione, dell'altro e dell'am-
biente!» ha chiesto ai potenti della Terra accorsi
alla messa inaugurale del
ministero petrino. Le sue
frasi echeggiano per le
strade, nei bar, nelle periferie e si rivolgono come
un'accusa pesante a quegli stessi governanti.
Il simbolico rifiuto della
croce d'oro, della mozzetta e delle scarpe rosse,
la richiesta al personale
della sicurezza di non impedirgli il contatto diretto
con la folla e il ritardo
cronico nell'insediarsi
nell'appartamento pontificio ci inducono a leggere il papato con occhi diversi. Papa Francesco è
sceso tra la gente, per caricarsi delle sofferenze
degli ultimi, di coloro che
affollano le città del sud
del mondo, e purtroppo
stanno tornando anche ad
affollare quelle del nord
del mondo.
La semplicità è il suo cavallo di battaglia e solo
col tempo capiremo come riuscirà a conciliare
questo suo modo di essere con la rigida vita che
l'essere Papa impone. Intanto ci lasciamo trasportare dalle sue parole:
«Non abbiate paura della
tenerezza», bisognosi
sempre più di un'ancora
ferma davanti all'imperare delle crisi di questo
strano mondo.
Successo a Firenze del pittore Toncelli
L
a mostra “Terra di luce” che il
pittore Daniele Toncelli ha allestito a Firenze, al palazzo Panciatichi, sede della Regione Toscana, ha
ottenuto un eccezionale successo di
pubblico e di critica.
La prestigiosa esposizione, che ha
avuto il patrocinio della Regione, è
stata inaugurata alla presenza del vice presidente del consiglio regionale
Giuliano Fedeli e dei critici Alessandro Cecchi, Fabio Canessa e Pablo
Gorini. Significativa la partecipazio-
ne di numerosi studenti dell'Unitre di Piombino, e della delegazione del Comune di Campiglia
Marittima con gli assessori Benedettini e Bertocchi.
Erano presenti vecchi compagni
di scuola di Toncelli ed esponenti
del mondo della cultura e delle
gallerie d'arte. Con “Terra di luce” l'artista ha presentato ancora
una volta, con i suoi affascinanti
paesaggi, la bellezza del territorio
della Val di Cornia.
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giugno - luglio - agosto 2013
Da alberi abbandonati crea opere d'arte
L'uomo del legno
N
ella città dell'acciaio, al confine con
il bosco, vive l'uomo del legno: Enrico Salvadori. Un autentico esempio
di buon vivere e di rispetto
della natura. Lo abbiamo
conosciuto in occasione del
suo dono al Ciasa di Piombino (Centro sociale ricreativo culturale anziani ndr):
una bella statua intitolata
"Vecchio e il bambino".
L'eucalipto rosso lavorato
per oltre 2mila ore raffigura
un bambino che cammina
per mano ad un uomo anziano. Una sorta di invito a far
proseguire nel tempo il medesimo percorso, una fotografia simbolica del concatenarsi tra le generazioni.
Anche il figlio Davide, insegnante di Shiatsu, lo ha aiutato nella realizzazione della
parte tecnica dell’opera.
Parliamo nel suo salotto dove ci fa accomodare su una
poltrona scolpita con le sue
stesse mani, molto simile ad
un trono sul quale ti immagini qualche re della giungla, dallo schienale spuntano infatti cobra e vari animali esotici. Vicino al camino che, insieme ai pannelli
solari, riscalda la casa c'è
Enrico Salvadori
artista del legno
con la passione
per la natura.
2022 ore di lavoro
per costruire
la statua regalo
per il CIASA.
Una vita piena
di avventure
nel mondo
una vetrina dalla quale Enrico tira fuori mille oggetti:
un piccolo squalo, ciondoli
a forma di delfino, dei totem: tutti frutto della sua
passione.
«Quando scolpisco penso a
ciò che ho visto fare in altri
paesi dalle persone del posto – così comincia a parlare
di quella volta in Cile, di
quella volta in Nuova Zelanda o su un'isola della Thailandia – durante i miei viaggi mi fermo sempre a parlare con le persone del luogo e
ad osservare la tradizione
scultoria di quella zona. Ho
visto scolpire il legno dai
Maori, dagli indigeni del
Sud America e ho sempre
apprezzato ogni gesto. Ho
capito che tanta differenza
non c'è, cambia il luogo,
cambia il legno, cambia la
cultura ma l'uomo e la sua
arte sono sempre gli stessi».
Nel suo grande orto, tra ginestre, nespoli e gelsomini
si nasconde un'immensa
quantità di legni e tronchi,
catalogati minuziosamente
per periodo di raccolta, specie e storia. Nessun tronco
infatti che passerà tra le mani di Enrico è stato strappato da madre natura con violenza, bensì sono stati trovati nella macchia dai suoi
amici, sono scarti di lavori
oppure sono stati direttamente presi da un altro angolo di paradiso nel quale
vive da giugno a settembre
in località Fosso alle Canne.
«Prendo solo quello che mi
dà il mare o che mi portano,
non potrei mai fare del male
alla natura. Mi interessa dare una seconda vita a ciò che
la natura stessa ci dona». La
sensibilità naturale di Salvadori si ritrova anche nelle
piccole cose. «Per innaffiare
la mia terra non utilizzo l'ac-
Enrico Salvadori
completa l’opera
qua dell'acquedotto bensì
raccolgo l'acqua piovana attraverso le grondaie e faccio
confluire tutto in grosse cisterne. Quando l'orto ne ha
bisogno prendo l'acqua che
è venuta dal cielo». Uno dei
legni che preferisce è tipico
delle nostre terre infatti dice: «L'ulivo lascia le venature: è uno dei migliori tipi di
legno che ho potuto toccare
pur avendo girato tutto il
mondo». Ad un certo punto
tra una statuetta di donna
africana e un tronco ancora
al naturale tira fuori orgoglioso un'opera con due figure che si intrecciano in un
vortice dinamico: «questi
siamo io e mia moglie mentre balliamo il tango – sorride – Marcella mi aiuta molto, è lei che fa il primo lavoro levando la corteccia dai
pezzi di legno, il suo contributo è fondamentale». Su
una scrivania sta la sua inseparabile compagna di avventure: la borsa di cuoio
nella quale riposano i suoi
scalpelli «questi li porto
sempre con me, anche la
borsa l' ho costruita io – afferma orgoglioso – a me bastano questi pochi pezzi di
ferro, la mia immaginazione
e tanto lavoro per creare
La cerimonia al Ciasa (fotoservizio Pierluigi Galassi)
씯
di Luca Goerg
53
quel che voglio». Continuiamo a camminare in quest'oasi tra una sedia a dondolo e il braciere per la brusta. Parla della sua vita, del
suo lavoro alle acciaierie,
della fatica per costruire da
solo la casa dove oggi abita.
«Ho usato il corpo come un
trattore». Ma niente gli leva
il sorriso perché non c'è
punto dove non posare lo
sguardo che la passione per
la scultura e il legno affiora.
«Non faccio tutto questo per
denaro – confida – anche
quando viaggio cerco di intrecciare rapporti personali:
una volta ho soggiornato in
un resort in Cile presso un
grande imprenditore sudamericano, a lui interessava
avere una delle mie opere e
a me poter vivere per un po'
in quei luoghi magnifici.
Gioco fatto! Durante quel
periodo mi sono ritrovato
anche sulle pendici di un
vulcano dell'isola di Chiloè.
Volevo assolutamente ammirare i legni che si trovano
in quelle condizioni climatiche: arrivai con la bicicletta
fino alle pendici poi cominciai a salire sul vulcano.
Un'esperienza incredibile».
Ci salutiamo sull'uscio di
casa mentre una riproduzione perfetta del Cristo di Michelangelo regna all'entrata
nella sua semplicità e bellezza. Dopo averlo lasciato
ritornano in mente le sue
prime parole «ho sempre
cercato l'oasi, l'isola deserta,
la pace». Enrico l'ha costrui-
Proponiamo affari dal 1981
ta da solo la sua
oasi e la sua pace
e sta tutta in quella sedia a dondolo in mezzo al
giardino dove, tra
le venature del
legno, nascono
delle margherite
e dell'erba. Il legno che passa per
le mani di Enrico
infatti non è mai
morto ma vive
una delle sue tante vite in mezzo
alla sua isola deserta, proprio là
nella città dell'acciaio, al confine
con il bosco.
I modelli davanti alla statua
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giugno - luglio - agosto 2013
in libreria
Emmagemma, nuovo romanzo di Giustini
Noir ambientato tra Piombino e Arezzo
«Sarà una donna conflittuale e nevrotica che si narrerà in prima persona».
Queste le parole di Maurizio Giustini
per anticipare i contenuti della nuova
pubblicazione tratte da un’intervista
rilasciata quando Emmagemma viveva ancora il suo stato embrionale. Il
progetto, ambizioso e azzardato come
tutti i tentativi di penne maschili che
scrivono al femminile, va a buon fine
e Prospettiva Editrice, pubblicandolo
nella collana BrainGnu, si gode la
vincita di una scommessa su cui po-
chi si sentono di puntare. In effetti, in
questa formula narrativa, il rischio ricorrente è creare stereotipi scontati,
errati pregiudizi o facili caricature
che nascono da un vissuto mai oggettivo. Il romanzo è un noir complesso
e divertente e si articola su piani narrativi obliqui ambientati ad Arezzo e
Piombino. L'elemento scatenante delle vicende è la scomparsa di un non
protagonista; un evento del quale gli
sviluppi successivi perderanno mano
a mano di interesse per l'inversamente proporzionale affermarsi del monologo di Emma che con discreta ironia si prende gioco delle incongruenze nostre e del nostro tempo. Un epilogo tanto inatteso quanto desiderato
rende giustizia a quella coerenza stilistica che percorre tutto il romanzo.
Maurizio Giustini torna al romanzo
dopo l’esperienza gratificante del
2009 quando vi esordì con “Serafino
Mandolini” ottenendo notevoli consensi di critica e di pubblico. Ancor
prima, e questo a giustificare l’efficacia delle indagini antropologiche e
sociologiche trasposte nello status
emotivo delle narrazioni, una cospicua produzione di testi teatrali tra i
quali occorre ricordare “La casa di
Marianna”, vincitore del "Premio
Ombra" nel 2001.
Emmagemma, Prospettiva Editrice,
pagine 125, € 12.
Raccolta di poesie di Bruna Coscini
I colori dei pensieri
“I colori dei pensieri” è la sesta raccolta
della poetessa Bruna Coscini, nata a Volterra ma residente a Piombino dal 1926
dove vive fin dall’età di sei anni. Come
nelle precedenti occasioni i versi di
Bruna Coscini trovano il suggello della carta stampata grazie alle attenzioni
dell’associazionismo del nostro territorio
che grazie alla mano premurosa di Grazia Viaggi li toglie letteralmente dal
cassetto per offrirli ancora una volta al-
l’ormai affezionato lettore. In questa ultima pubblicazione si contano sessantasei componimenti che spaziano nelle tematiche più svariate del quotidiano contingente e assoluto. Con la medesima vena poetica ed inveterata ispirazione la poetessa ci offre riflessioni profonde sia sul microcosmo che la circonda
sia sui grandi temi quali il senso della
vita, l’uomo e l’universo, l’inesorabile
scorrere del tempo scandito dalle sofferenti miserie dell’esistenza terrena. A
prescindere dal tema creativo le liriche
della poetessa si distinguono per la loro semplicità espressiva e diretta, talmente
immediata nella loro fruizione che, per
usare le parole di un noto estimatore come Ado Grilli, “non lasciano permanere
alcun residuo interpretativo al lettore …,
questa semplicità appare legata alla
purezza e trasparenza dell’espressione”.
In effetti l’evolversi lineare della sintassi
all’interno di una forma strofica mai affettata dagli artifici estetici lascia intravedere senza trasfigurare in nessuna
maniera il messaggio originale della
propria sensibilità; con linguaggio spontaneo, con approccio realistico, con lo
spirito razionale di chi guarda disincantato
il passato lontano e il futuro prossimo.
I colori dei pensieri – La Bancarella Editrice, pagine 70, € 7.
55
a cura di Emilio Guardavilla
Mario Barsellini e la storia del mascherone
Cicciolo, il re del Carnevale
“Cicciolo, il re del Carnevale” è l’ultima monografia di Piombino Oggi,
la testata giornalistica che dal 1971,
una delle più longeve nel suo genere,
è organo di stampa dell’amministrazione comunale. Così come nelle ultime pubblicazioni in cui si sono raccolti e valorizzati gli aspetti più emblematici della cultura e costume locale il volume di Mario Barsellini illustra con emozione e nostalgia la
storia novecentesca del carnevale
piombinese e di Cicciolo, il suo “Re
per un giorno, briao sempre”. Con
autentica competenza storica l’autore organizza una cospicua raccolta di cronache, foto e testimonianze per ripercorrere le tappe più
rappresentative della tradizione
carnevalesca nel comprensorio,
dalle sue origini al contemporaneo,
celebrando in maniera tanto appassionata quanto verace le impagabili doti tecniche e umane dei numerosi “costruttori”. Un efficace supporto grafico, costituito anche da
stampe e disegni diligentemente reperiti negli archivi storici, conferisce all’opera molteplici chiavi di lettura,
colmando lo scarto generazionale che
il periodo analizzato comporta nella
sua relazione. Il libro si avvale del
contributo di due figure di spicco della storiografia locale come Ivan Tognarini, prefazione e postfazione, e
Mauro Carrara per le note storiche.
Particolarmente gradito alla nostra redazione è il capitolo dedicato all’edi-
zione del 1965 quando Costa Etrusca
assunse l’esclusivo patrocinio della
manifestazione. Per quella occasione
il bozzetto aveva previsto un Cicciolo
in barca che invece di alzare il famigerato fiasco impagliato brandiva con
la mano destra un Costa Etrusca alla
maniera di uno strillone.
Cicciolo, il re del Carnevale – Composto da Studiografico M, Piombino,
e stampato da Pacini Editore, Ospedaletto (Pi), per conto del Comune di
Piombino. Pagine 144.
Piombino, luglio 1972. Un racconto cooperativo
I colori dei pensieri
La Fondazione Memorie Cooperative
propone in questa pubblicazione multimediale i fatti tragici che colpirono i
Grandi Magazzini Coop di via Pietro Gori a Piombino nel luglio del 1972 provocandone la completa distruzione.
L’incendio che ne fu causa scatenante
e la cui natura ha continuato a far discutere per molto tempo, era divampato il giovedì 13 intorno alle ore 15 e si
protrasse per le successive 48 ore fino
al definitivo crollo strutturale dell’edificio. Come documentato nella cronaca proposta e avvalorato dall’appendice fotografica che ne arricchisce i
contenuti, l’evento fu vissuto con accorata
partecipazione da parte delle istituzioni e profonda solidarietà da tutta la cittadinanza. Ciò che rappresenta tutt’oggi uno dei momenti più dolorosi della città, proprio perché veniva colpito uno
dei simboli dell’identità sociale del territorio, ci viene prospettato con rinnovata commozione e dovizia di particolari ammirevoli tanto da assumere
la valenza di un dossier accuratamente redatto. A far da controcanto all’esattezza della cronaca e alla drammaticità delle immagini si trovano tre racconti di pregevole fattura del Gruppo di
scrittura creativa dell’Uni3 di Piombino composti dalle rispettive autrici nell’anno accademico 2011-2012 nel-
l’ambito della ricorrenza dell’incendio. Nel dvd allegato il cortometraggio
del regista napoletano Carlo Alessandro
Argenzio, 30 minuti circa, ricostruisce la fedele cronistoria dell’intera vicenda grazie alle testimonianze di Murilio Campani, Rinaldo Barsotti, Fabio Tamburini, Adria Mansani, Marco
Gualersi, Domenico Finno, Franco
Giannelli e Gianfranco “Ringo” Gilardetti.
Piombino, luglio 1972. Un racconto
cooperativo - Realizzazione e stampa Debatte Editore, Livorno. Pagine 52.
Prospettiva Editrice, pagine 125, € 12.
56
giugno - luglio - agosto 2013
Simona ci ha lasciato dopo dura lotta
Dal blog: «Sono una roccia!»
«S
posatissima,
complicatissima, ordinatissima... mamma di due maschi stupendi... sono forte,
fortissima... una roccia!!!».
Così amava definirsi Simona Cavicchi Castellani (44
anni) sul blog che teneva da
marzo del 2012 sul sito
Style.it. Scorrendo i suoi
interventi possiamo notare
la sensibilità e il coraggio
che la contraddistinguevano anche nel raccontare al
mondo il suo calvario, per
un carcinoma che pian piano la stava portando via.
Residente a Suvereto ma di
origini piombinesi, aveva
intitolato il suo spazio virtuale "Supereroine" perché
riteneva le persone che
combattono un male così
grande e invasivo dei veri
La scomparsa
di Romana
eroi. Molti i momenti di
sconforto esorcizzati attraverso i suoi articoli. Dietro
di sé lascia l'esempio di come affrontare con tenacia
Lutto per la morte
di Alberto Toccaceli
Uno stimato professionista piombinese se
ne va. Si è spento all'età di 84 anni Alberto Toccaceli, noto commercialista. Una vita piena di impegni e di lavoro, era stato
impiegato per la ditta della famiglia Miele che opera sul porto come amministratore del personale e poi dal 1953 intraprese,
con un proprio studio, l'attività di commercialista.
Attivo anche nel campo della consulenza
del lavoro e nelle assicurazioni. Lascia con
sé molti ricordi ancora vivi nelle tante persone che lo hanno conosciuto per la sua
professione e non solo.
un male, molte volte incurabile, e la forza per aiutare
tanti con le sue parole che
rimarranno lì a sostegno di
molti.
Roberta,
quel sorriso
che non scorderemo
Un grande sorriso sempre sul volto, anche nei momenti più difficili, così tutti ricordano Roberta
Della Schiava Taddei, scomparsa
per un tumore all'età di 43 anni.
Aveva affrontato già diversi anni
fa un'altra malattia, la leucemia e
già da allora aveva incominciato
a combattere. In molti sanno con
quanta tenacia e determinazione
si presentava davanti ai medici
che la aiutavano in questa estenuante lotta.
Rincuorava spesso i suoi familia-
La signora Romana Magnani, (84 anni) ci ha lasciato. Figura storica del
commercio piombinese:
una vita dedicata alla gestione dell’albergo ristorante Il Piave e poi dietro
il banco della tabaccheria
13 Magnani di piazza
Gramsci.
Confidenzialmente Romana (così desiderava essere chiamata) è stata attiva nella tabaccheria del figlio Dario fino a poco
tempo fa. Una donna di
grande spessore culturale
con la quale era piacevole
intavolare conversazioni
su qualsiasi argomento.
ri, i suoi due piccoli figli, il marito Franco e i genitori Adriana ed
Ennio. Molte le conoscenze anche
nel campo dello sport visto che
suo padre è stato un noto arbitro
di calcio per molti anni.
Roberta era impiegata agli uffici
della Unicoop Tirreno a Vignale
Riotorto dove i suoi colleghi la attendevano al più presto.
Durante i funerali, tenutisi nella
chiesa di San Giuseppe Artigiano
a Salivoli, la folla è stata numerosa. La commozione si è percepita
in molte persone e l'omelia di don
Luca Fedi ha cercato di dare un
senso alla lotta di Roberta. Rimane l'esempio di una madre e una
moglie tenace e col sorriso sempre sulle labbra.
57
Non è tanto l'aiuto dei nostri amici che ci aiuta, quanto
la fiduciosa consapevolezza che ci aiuteranno. (Epicuro)
Un aiuto
alle persone
con Sla
di Marco Bocchigli
I
n Italia le persone affette
da Sclerosi laterale amiotrofica sono circa 5000.
In Toscana, si stimano 230-260
pazienti affetti da Sla e nella
zona Piombino – Val di Cornia – isola d’Elba sono, ad
oggi, presenti 10-12 casi.
A Piombino è attivo, dal 2000,
un gruppo di volontari che
organizza convegni medici e
manifestazioni di beneficenza al fine di informare e aiutare le persone con Sla e loro
familiari, sensibilizzare l’opinione pubblica su tale patologia e raccogliere fondi
per sostenere alcune attività dell’Aisla onlus e la ricerca medica. Il team, che opera in costante contatto con la sede
nazionale Aisla onlus di Milano, è a disposizione delle
persone con Sla e loro familiari sul territorio di Piombino -Val di Cornia - isola d’Elba. Con i fondi raccolti nel corso delle varie iniziative, il
team Aisla Piombino ha espresso il desiderio di mettere a
disposizione un supporto psicoterapeutico attraverso la
presenza della dottoressa Rita Vatteroni, medico psicoterapeuta specialista in psicologia
clinica. Sulla base di tale proposta, accolta e validata dalla direzione Aisla Onlus nazionale e in collaborazione
con Asl 6 Livorno (area Val
Cornia - isola d’Elba) a breve
sarà attivato tale importante servizio. La psicoterapeuta svolgerà le seguenti principali attività: offrire supporto al paziente e ai familiari a livello
ambulatoriale, Rsa e domiciliare; partecipare, con l’equipe dell’assistenza domiciliare, alle riunioni sui casi clinici; offrire supporto agli operatori sanitari nella gestione del
distress legato al tipo di assistenza, della prevenzione del
burn-out lavorativo e del lutto.
La Sla è una malattia neurodegenerativa che ha un forte
impatto emozionale sul pa-
ziente e sui familiari. La
malattia determina atrofia
con perdita progressiva della forza muscolare fino ad
arrivare alla paralisi completa accompagnata da gravi
difficoltà a respirare e deglutire nonchè la perdita
della parola. In questo contesto, il lavoro della psicoterapeuta e psicologo clinico,
rappresenta una risorsa importante che si colloca accanto ai medici specialisti
nell’ambito della Sla, ai medici di medicina generale e
agli infermieri dell’assistenza domiciliare, creando un
lavoro clinico interprofes-
Per informazioni rivolgersi a:
ASL6 Zona Val di Cornia isola d’Elba
Dr.ssa Rita Vatteroni cell. 3387027295
(psicoterapeuta)
Marco Bocchigli cell. 335471054
(referente team Aisla onlus Piombino)
Stefano Cavicchioli cell. 3389914335
(team Aisla onlus Piombino)
AISLA onlus (www.aisla.it) tel. 0243986673
sionale che accompagna il
paziente e i familiari lungo
tutto il percorso assistenziale. Il progetto si articola con
i seguenti obiettivi specifici:
fornire assistenza e supporto
alle persone malate; assistenza e supporto ai familiari; promuovere incontri clinici periodici con l’equipe
multidisciplinare e con gli
operatori domiciliari; fornire supporto agli operatori di
assistenza, individuale e di
gruppo, del servizio domiciliare e promuovere programmi di formazione continua per il personale di assistenza per un’adeguata gestione e assistenza dei pazienti con Sla.
Il servizio è rivolto ai pazienti e loro familiari e a
persone sospettate di essere
affette dalla malattia del
Motoneurone in fase di accertamento diagnostico. I risultati attesi sono: il miglioramento della qualità della
vita dei pazienti supportando l’esistenza fino alla sua
compiutezza, con programmi di assistenza personalizzati; migliorare l’adattabilità del caregiver e dei familiari al distress legato all’assistenza e alla prevenzione
dei rischi di psicopatologia
e di lutto patologico; la prevenzione del distress lavorativo e del burn-out del personale assistenziale e il miglioramento del livello di
assistenza in base ai reali bisogni delle persone coinvolte; aggiornamento professionale e crescita personale
degli operatori sanitari; formazione di badanti e collaboratori familiari.
La speranza del team Aisla
Piombino è che tale servizio/aiuto possa avere un futuro pur nella consapevolezza delle difficoltà a reperire
adeguati fondi pubblici (soprattutto) e privati.
58
giugno - luglio - agosto 2013
La magia...
Renzo Mezzacapo
Una scelta di vita
Renzo Mezzacapo è nato nel 1945 a
Vivo d'Orcia e dal 1971 vive e lavora
a Piombino. Ha iniziato a dipingere
a 16 anni e diventa pittore di professione nel 1988.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in molte città italiane e di altre nazioni, come Grosseto, Scandicci, Arezzo, Brescia, Piombino, Verona, Ravenna, Padova, Treviso, Como, Lecco, Bergamo, Tokyo,
Milano, Roma, Reggio Emilia.
La vita di Renzo Mezzacapo è un vortice di energia che nasce dalla sorgente misteriosa dell'arte.
L'arte che trascina il suo vivere quotidiano fin da giovanissimo e che lo
porta anche a scelte coraggiose quando nel 1988 lascia il suo lavoro nell'industria per diventare pittore e organizzatore di mostre.
È autodidatta ma in realtà la sua formazione artistica è completa perché
la sua scuola è stata la sua stessa esistenza, che lo ha circondato sempre di
personaggi del mondo dell'arte che
hanno lasciato in lui segni profondi.
Amante della musica, della mitologia, della natura e dell'uomo, ha saputo trasmettere con le sue opere segnali simbolici intensamente espressivi.
Ha creato una pittura dove la sinfonia
magica del colore trascina immagini
reali in atmosfere simboliche e surreali. È talvolta minuzioso e preciso
nei dettagli e spesso compendiario
nelle sue sintesi.
L'uomo appare nei suoi dipinti il protagonista assoluto con il suo ego che
si dilata nello spazio come una eco,
suscitando spesso inquietudini profonde, anche quando appare negli atteggiamenti più semplici e più quotidiani.
Ma l'artista Mezzacapo è anche operatore culturale di grande capacità organizzativa. Si è impegnato nel Circolo Culturale delle Acciaierie, nel
Centro d'Arti Visive, nell'Accademia
dei Ravvivati, ed è stato Direttore di
Etruria Arte, della Fiera di Parma, di
“Arte Europa Reggio”, della “Tokyo
Art Collection” e della Galleria “Renassans” di Firenze.
Maribruna Toni
Il colore dell’anima
Maribruna Toni è nata a Piombino
nel 1951 ed è scomparsa prematuramente nel 1998. Si è diplomata al Liceo Classico e ha frequentato le facoltà di Medicina e di Storia dell'Arte interrompendo gli studi per un
grave incidente. Poetessa di notevole
talento, iniziò a dipingere nel 1975
ed ha esposto in Italia, a Firenze, Pisa, Milano, Piombino e all'estero, in
Belgio, Grecia, Germania e Russia.
Maribruna Toni è stata una donna molto amata e apprezzata per il suo carattere dolce e sensibile e per la sua opera di artista che la colloca tra i personaggi
più talentuosi del nostro territorio.
L'arte è stata la sua potenziale forma e
forza di espressione, sia quando ha potuto esprimersi con le sue poesie, intense
e ricche di contenuti, sia quando è approdata nel mondo fantastico della pittura. Il colore è nei suoi dipinti, il canto romantico dei suoi sentimenti. Una
sinfonia di magie astratte create con una
vena poetica eccezionale e sperimentate
con grande creatività, attraverso tecniche sempre nuove e diverse. I suoi quadri sono come le sue poesie, il riflesso
della sua anima. In quei giochi cromatici scopriamo la donna che ripensa alla sua esistenza travagliata da tragici avvenimenti ma che reagisce con una visione della vita pacatamente ottimista
e illuminata dalla sua fede religiosa.
Nella sua mostra “L'occhio incantato”
organizzata dal comune di Piombino a
Palazzo Appiani nel 1997, furono esposti i suoi ultimi lavori, poco prima della sua tragica scomparsa. In quelle opere Maribruna aveva creato su lastre di
alluminio le sue pitture informali che riescono a trascinarci, ancora oggi, nel suo
personale e fantastico caleidoscopio
che è stato il frutto di una ricerca artistica accurata e certamente non una
superficiale e facile imitazione.
59
dell’Arte
a cura di D a n i e l e T o n c e l l i
Nado Canuti
La metamorfosi e lo spazio
Nado Canuti è nato a Bettolle di
Siena nel 1929 e vive e lavora a Milano. Incoraggiato da Mino Maccari inizia a dipingere nel 1950 e diventa scultore nel 1960 quando realizza la Cappella Fazzi a Piombino.
Ha partecipato alla IX e X Quadriennale d'arte di Roma e tenuto
oltre 70 personali e collettive in tutto il mondo. Significative sono le
grandi mostre del 2001 al Palazzo
Reale di Milano e del 2002 al Museo
Fadini di Lovere.
Nado Canuti è il grande artista che nel
nostro territorio ha per primo percorso
la strada innovatrice dell'arte contemporanea. Ha infatti intuito i messaggi del
nuovo, che venivano trasmessi da Moore, Brancusi, Marini.
Autodidatta, ma uomo di grande cultura,
ha dimostrato di possedere una predisposizione alla continua sperimentazione. Pittore, scultore e orafo, si avvicina
nella sua completezza ai maestri del Rinascimento, anche se le sue prime sculture ricordano nella loro stilizzazione l'espressionismo e la drammaticità dell'arte
romanica.
Le sue opere, gradualmente, hanno
raggiunto nella loro evoluzione la sintesi astratta che si manifesta attraverso
plastiche composizioni realizzate con i
materiali più vari: il bronzo, il marmo,
l'argento e il cemento fuso. In esse appare evidente la visione canutiana, che
con le sue metamorfosi kafkiane, rappresenta l'uomo nella sua drammatica
esistenza,
un uomo
che, isolato
nell'universo, rimane
imprigionato da architetture e
spazi tesi.
Quei piani
che sono diventati sempre più puri nelle loro geometrie e nei loro incastri, componibili
e mutabili come fossero un gioco surreale.
Le sue sculture, come gli onirogrammi,
trasmettono precisi vettori psicologici
e suggeriscono spazi illimitati. La sua
estrema semplificazione della forma è
perfettamente coerente con la ricerca dei
grandi artisti del Novecento che sono
proiettati ad esplorare nuovi mondi di
espressione con visioni sempre più pure e assolute.
Pino Modica
Il caso, l’idea, la concretezza
Pino Modica è nato a Civitavecchia
nel 1952 e vive e lavora a Piombino.
Nella metà degli anni Ottanta ha costituito con Falci, Fontana e Pietroiusti il gruppo di Piombino. Tra le sue
numerose esposizioni ricordiamo la
Biennale di Venezia del 1990, le mostre alla Galleria d'Arte Moderna di
Bologna, al Musée d'Art Contemporain di Guerigny, All'Otis Parson
Gallery di Los Angeles, al Musée de
la Villette di Parigi e al Museo Nazionale di Stoccolma.
Pino Modica è un artista indubbiamente intelligente e dotato di un carisma che trasmette una forza magnetica
creativa. Le sue opere sono ispirate
dalla vita comune di tutti i giorni e caratterizzate da avvenimenti semplici e
quasi sempre inosservati. Ma l'artista è
colui che sa vedere quello che altri non
intuiscono e così Pino riesce a creare il
pathos dell'arte attorno ai suoi oggetti
comuni, la tazzina del caffè, un vetro infranto, un tavolo di lavoro.
Il grande vetro di Duchamp è l'opera che ha
spianato la strada dell'arte
contemporanea aprendo
nuovi orizzonti.
Una strada che Modica
percorre quotidianamente illuminandola con la
sua genialità. Riesce a
concretizzare il caso elaborando con accuratezza
e pazienza progetti come le finestre,
le porte, le lastre di plexiglass, i vetri feriti dai proiettili. Opere che non
solo sono idee, ma nella loro accurata esposizione diventano vere forme
d'arte, impreziosite da sapienti effetti di luce. La luce che evidenzia le
tracce del quotidiano, come le impronte delle dita e le orme dei piedi,
avvolgendole in un alone di mistero
arcano.
Le sue opere presenti
anche in prestigiose
collezioni private e
pubbliche, tra cui la
collezione del Ministero degli Esteri alla Farnesina, sono quindi lo
stimolo a osservare la
realtà con occhi diversi.
Potremmo chiederci:
abbiamo noi questi occhi? La magia dell'arte
può farcelo scoprire.
60
giugno - luglio - agosto 2013
di Umberto Barlettani
I
l Basket Golfo Solbat
Piombino vince il campionato e approda in Divisione nazionale B.
2013 d’oro per la Piombino
sportiva che dopo il calcio e la
pallavolo vede la vittoria anche del basket.
Meritato successo della squadra gialloblù allenata da coach Mario Bini, che ha guidato il torneo dall’inizio ritrovando così la serie B dopo
due anni. Un traguardo prestigioso, frutto della programmazione, determinazione e capacità tecniche. Un
applauso quindi alla società,
staff tecnico e squadra.
Statistiche alla mano il Golfo
ha chiuso il campionato con il
secondo miglior attacco (1834
punti); primo posto per miglior
difesa (1519 punti); media
punti nelle 26 partite: fatti
70,53 e subiti 58,42.
Intanto per il 2013/2014, la Federazione ha deciso l’artico-
Successo per i ragazzi di Mario Bini
Basket Solbat Piombino
vince e vola in serie B
lazione dei prossimi campionati: definita Lega 1 (ex serie
A), Lega 2 divisa in due gironi
da 16 squadre: Gold (l’ex A2)
e Silver (l’ex Dna). Il Golfo sarà inserito in uno dei quattro
gironi di Lega 3 (l’ex serie
B) ognuno di 16 squadre; Lega 4 (l’ex serie C).
LA SOCIETÀ
Presidente: Ottorino Lolini;
dirigente responsabile: Roberto Mazzi; dirigenti: Andrea
Mannocci, Moreno Balestri,
Dario Lolini, Giorgio Sonetti, Maurizio Caciagli, Lauro
Ciacci, Carlo Minuti, Rafaello Ciampi, Aurelio Del Sarto,
Soddisfazione ancora maggiore se pensiamo che Riotorto è una frazione del comune di Piombino di soli
2500 abitanti. Una stagione
davvero esaltante per il presidente Evio Vallini, frutto
dell’impegno e del lavoro costante di tutte le atlete e della grande professionalità del coach Carlo Alberizzi.
LA SOCIETÀ
Presidente: Evio Vallini;
Direttore sportivo: Maurizio Cheli;
Dirigente accompagnatore:
Milo Vallini;
Preparatore atletico: Livio
Mattanini;
Massaggiatore: Fabio Passeri.
Massimo Franchini, Alessandro Iaconi; Medico sociale:
Sergio Precisi; Fisioterapista: Pierpaolo Rosalba.
LA SQUADRA
Coach: Mario Bini; Giuliano
Biancani, Alessandro Cecchetti, Giacomo Guerrieri,
Davide Liberati, Alessandro
Magnani, Luis Maria Maritano,
Marco Franceschini, Andrea
Malvone, Massimo Vergara,
Diego Cacciottolo, Alessandro
Manetti, Francesco Pecchia.
Pallavolo
Riotorto,
grande
trionfo
L
a Pallavolo Acqua Genesi Riotorto vince il campionato regionale di serie C e
approda in B2. Squadra di
grandi qualità tecniche con
una rosa rinnovata è riuscita a
ritornare dopo tre anni in un
campionato nazionale. Grande soddisfazione per Riotorto che ha stravinto il torneo, ottenendo la promozione con
tre turni di anticipo.
La società giallorossa è un
esempio di buona gestione
sportiva: tutto lo staff tecnico
ha lavorato duro per raggiungere l’obiettivo prefissato.
LA SQUADRA
Allenatore: Carlo Alberizzi;
Secondo allenatore: Massimo Pino; Atlete: Benedetta
Noci (capitano), Silvia Bellettini, Federica Cecchini, Jessica Cheli, Benedetta Frangini, Giulia Giomi, Vanessa Potenti, Luisa Rosi, Laura Santerini, Giulia Scatena, Ambra Vallini, Emma Zanolla.
61
Piombino calcio: torna il sole in casa nerazzurra
Cin cin col presidentissimo Spagnesi
di Umberto Barlettani
iombino vince il campionato di Prima categoria e ritorna in Promozione dopo 14 anni. Una
squadra giovane guidata da
mister Tiziano Di Tonno che
è riuscita a centrare l’obiettivo con due giornate d’anticipo. Una vittoria meritata,
con ottimi risultati ottenuti
sul campo e fuori dal campo, una società sana, preparata e unita.
Si perdono nella memoria i
fasti di un tempo, quando
l’Unione Sportiva Piombino giocava in serie B,
quando l’economia girava
e la Magona finanziava la
squadra. Oggi ben altri sce-
nari, ma l’importante era
vincere. Vincere il campionato per dare anche con lo
sport un segnale alla città
che da troppo tempo naviga
a vista in mezzo ad una crisi sempre più preoccupante. E allora grazie a tutti: in
modo particolare al presidentissimo
nerazzurro
Massimiliano Spagnesi che
LA SOCIETA’
Presidente: Massimiliano
Spagnesi; Direttore sportivo: Flavio Vanni; Segretario: Luciano Venditto;
Accompagnatore: Roberto
Ulivi; Medico sociale: Roberto Batistoni; Preparatore atletico: Stefano Gorini; Aiuto prep. atletico:
Nunzio Scicolone; Preparatore portieri: Mauro
Agostini; Massaggiatore:
Marcello Savino; Guardalinee: Gianluca Catteddu; Magazziniere: Alfio Carli; Cuoco: Michele
Basanisi; Aiuto segreteria: Lirio Zanaboni; Addetta lavanderia: Giovanna Colli; Addetto biglietteria: Ernesto Novara;
Addetto al campo: Paolo
Iacopucci.
LA PRIMA SQUADRA
Allenatore: Tiziano Di Tonno; Secondo allenatore: Sandro Marsili; Portieri: Giacomo Brunacci, Alessandro Breschi, Filippo Gori; Difensori:
Tommaso Rocchiccioli, Andrea
Gherardini, Luca Gherardini, Francesco Rotta, Daniele
Fioretti, Damiano Bertini,
Mirko Giannoni, Federico
Lucignoli, Federico D’Acunto,
Mattia Tessieri; Centrocampisti: Antonello Venditto (capitano), Iacopo Rocchiccioli,
Michele Di Federico, Francesco Ferrini, Francesco Fanti, Gianmarco Cinquemani,
Federico Morlè; Attaccanti:
Alberto Papa, Leonardo Del
Bono, Mattia Cicalini, Kevin
Catalano, Nicolas Raspanti,
Massamba Sene, Giovanni
Becherini.
«Carissimo presidente
Massimiliano,
grazie per quanto hai
fatto con la tua
azienda in questi anni
riportando il nostro
calcio a livelli più
consoni. A nome di
tutti i topolini un
forte… Hurrà per
i colori nerazzurri».
Un abbraccio dal tuo
Topolino
P
dal 2007 con la sua azienda
Bertocci ha preso per mano
la società.
Complimenti al mister Di
Tonno, ai giocatori e lo staff
tutto che non ha mai smesso
di credere nel risultato finale, lavorando a testa bassa e
con il cuore gonfio di orgoglio per i gloriosi colori nerazzurri.
62
giugno - luglio - agosto 2013
TITOLI
Questa rubrica è libera. Il
contenuto delle lettere può
non collimare col pensiero del
giornale. Costa Etrusca si
riserva di ridurre le lettere e
di eliminare espressioni che
possano integrare ipotesi di
diffamazione. Gli autori, purchè noti alla direzione, potranno chiedere che la loro firma sia omessa.
Precisazioni o rettifiche saranno pubblicate.
La discriminazione:
dottori e signore
STRANE BUGIE
Lauree finte,
inferiorità vera
Non riesco a comprendere i
motivi del complesso di inferiorità che colpisce gli italiani
per la mancanza di una laurea.
Fa riflettere che Giannino,
Crosetto, Marta Grande, Renzo Bossi e non so quanti altri
sentano la necessità di esibire
una laurea.
A volte trattasi di persone serie che a quanto pare si sentono
culturalmente inadeguate rispetto al giudizio della gente.
Tale senso di inadeguatezza l’ho verificato anche personalmente in talune occasioni di incontro. È vero che anche in
Germania non scherzano riguardo a tesi di laurea copiate, ma almeno in quei casi si
presume che siano stati dati tutti gli esami previsti.
CANONE RAI
Martina Mazzola
MONTEPASCHI KAPUTT
C'erano una volta
i sindacalisti
Pochi servizi durante l’estate
Nell’invito a pagare il canone, la Rai ha affermato
che l’azienda è impegnata tutto l’anno per darci il
meglio della programmazione. Ciò non corrisponde al
vero. Nei mesi estivi non riscontro alcun impegno
aziendale se non quello di riproporre repliche su repliche
di programmi già visti e stravisti.
Daniela Pizzigoni
Paolo Forgieri
CORI RAZZISTI
Quei ricatti
negli stadi
Non credo che i cori razzisti spariranno dagli stadi italiani e
non credo nemmeno che serviranno regole più severe. Anzi, i gruppi più violenti potrebbero essere addirittura incoraggiati a farlo ancora, per ricattare le società sportive. Il
razzismo va contrastato sul
piano culturale e nel lungo periodo: lo dimostrano i cambiamenti avvenuti in altri Paesi (Usa, Gran Bretagna, Sud
Africa ecc.), dove in passato l’in-
I miei colleghi uomini vengono
puntualmente chiamati col titolo di “dottore” da clienti e fornitori mentre io e le mie colleghe donne, pur essendo dottoresse, veniamo sempre chiamate “signora”. Tralasciando la questione sessista, dato
che il titolo è l’unica soddisfazione lavorativa che una
laurea dà al giorno d’oggi,
lasciateci almeno quello!
tera società discriminava in base al colore della pelle a alla nazionalità!
Francesco Ciccarelli
CONFRONTI
L’affitto aumenta,
la pensione no
Vorrei porre una domanda semplice: perché sull’affitto ogni anno viene applicato l’aumento in
base all’indice Istat, mentre le
nostre pensioni da almeno tre
anni non hanno nemmeno un
centesimo di aumento?
Domenico Nardò
PARLAMENTO
Opinione pubblica
molto volubile
Prima bisognava lasciare lo
spazio ai giovani, rottamare le
facce che vediamo da anni,
mandare a casa i parlamentari di diverse legislature. Ora,
con il successo elettorale del
M5S, una schiera di giovani sono giunti alle Camere. Si dovrebbe supporre che l’opinione pubblica sia soddisfatta. Invece si dice che non sono preparati, che non hanno le
basi, che non devono andare
al governo e così via. Ma che
vuole la gente?
Alberto C.
Leggere nell'articolo dello
scorso numero dedicato al
disastro del Monte dei Paschi
che due sindacalisti livornesi
(Stefano Nunziatini e Stefano
Ferrari) parlano dell'istituto
bancario senese solamente
per elogiarlo mi ha davvero
sconvolta. Mentre tutta Italia
è indignata per quello che è
successo sentirli parlare come
se le banche fossero pronte
ad aiutare chiunque mi sembra davvero ridicolo. Io ho
sempre creduto nei sindacati
e in una situazione tragica come questa oggi non sentire
parlare almeno da loro sulle
possibilità di perdita di posti
di lavoro e sulla sicurezza che
i nostri risparmi hanno in banca mi sembra ridicolo. I sindacalisti una volta ci difendevano dalle brutte realtà, oggi ne sembrano solamente
spettatori.
Maria B.
Per un errore tecnico a pagina 61 del numero scorso
(Le strade del nostro mare)
è apparsa una foto con una
didascalia errata. Nella
foto indicavamo presenti, fra
gli altri, anche il Cav. Achille Onorato e la moglie Virginia i quali, in realtà, erano assenti. Ci scusiamo
con i lettori e gli interessati.
63
REDDITI DICHIARATI
ELEZIONI POLITICHE
Quella vergogna
dell’evasione
Oltre il 20% gli astenuti
A quanto pare, nel nostro Paese solo 28 mila persone hanno dichiarato introiti superiori a 300 mila euro annui. Se
i tempi fossero più allegri,
potremmo dire che hanno voluto raccontarci una barzelletta.
Che siano ben di più (la cifra
va moltiplicata per parecchie
decine) lo sappiamo tutti: è solo l’ennesimo emblematico
segnale di quanto sia vergognosa l’evasione fiscale in
Italia. Se solo fosse data a
tutti i cittadini la possibilità di
detrarre in qualche misura le
spese sostenute per la vita
quotidiana, le cose cambierebbero radicalmente.
Non sono un evasore elettorale
che ha disertato il voto per protesta
o per disaffezione abituale
contro una corruzione manifesta,
ma se lo fossi mi parrebbe giusto
proporre un “movimento dissenzienti”
formato da quel numero robusto
degli elettori al voto non presenti.
Perché, stando le cose in questo modo,
il Parlamento non li rappresenta,
mentre se al movimento fanno nodo,
lo scompiglio politico si aumenta.
Non ci scordiamo che gli assenteisti,
non contenti di quattro caramelle,
come i Bersaniani e i Berlusconiani
son quanti il Movimento 5 Stelle!
Un quarto del complesso elettorale
che s’intromette in questo parapiglia
come un ventilatore a quattro pale,
fa una rivoluzione che scompiglia.
Forza ragazzi, un altro movimento,
in questa confusione non uccide
e ci si vede tutti in Parlamento!
Porca puttana, almeno poi si ride!
Canone Rai,
pagano pochi
In certe parti d’Italia, il tasso
di evasione del canone Rai
raggiunge cifre inaudite: non
lo paga il 75% dei residenti. Io
sono, ahimè, tra i restanti. È stato per me semplice pagare.
Nel 2001 ha suonato al mio citofono (mi ero sposato da pochi mesi e avevo acquistato una
tv) un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Mi ha
chiesto una serie di informazioni cui da persona civile ho
risposto, e dopo alcune settimane ho ricevuto la comunicazione di pagamento. Da
quel momento ho onorato annualmente la tassa. Non l’avessi
mai fatto! Non ho incontrato
nessun amico o parente che pagasse e fosse solidale con me.
Per tutti ero stato sprovveduto. Non immaginavo affatto l’elevato livello di evasione esistente, un fenomeno che va
avanti da decenni. Nessuno
si è mai risparmiato di darmi
Sante Merlini
Circolo Filatelico Intramur
Franco Miletti
QUESTO PAESE
GENEROSITÀ DEI LETTORI
Carcere di Bollate,
grazie per le cartoline
Paolo Pachi
EVASIONE
graziamenti per la gradita e premurosa donazione inviataci. La
generosità dell’aiuto fornitoci, meritevole di ogni apprezzamento, consentirà un
significativo incremento delle nostre raccolte e rappresenta un notevole incoraggiamento a perseguire l’obiettivo che ci siamo proposti.
Prossimamente allestiremo,
all’interno del nostro Istituto,
una mostra filatelica col materiale pervenutoci e nell’occasione sarà nostra premura invitarvi e nostro onore avervi
ospiti. Ringraziamo anche
l’Associazione Unitre di Piombino che ha premurosamente
collaborato alla donazione.
consigli su come non pagare
più e su come fare a “nascondermi”: tutti più furbi del
sottoscritto. Col trascorrere
degli anni la vicenda mi infastidisce. E pure tanto. Mi dispiace, ma credo che si deve
pensare a un’azione più incisiva per scovare gli evasori,
poco meno della metà degli italiani.
Nicola Campoli
TURISMO ITALIANO
Prezzi alti,
per i turisti
Leggo che la crisi economica
rallenta ulteriormente il turismo nazionale ed estero nella nostra bella Italia. Bisogna
anche ammettere che il servizio
erogato non è tra i migliori, i
prezzi di tanti ristoranti e strutture ricettive sono davvero
alti. Potremmo vivere di turismo e invece tante volte facciamo fuggire il turista.
r.f.
Amici di Costa Etrusca, con la
presente le educatrici dottoresse
Catia Bianchi e Anna Viola ed
il signor Sante Merlini, detenuto coordinatore del Circolo Filatelico Intramur della
2ª Casa di Reclusione di Milano Bollate, nonché tutti gli
aderenti al Circolo, desiderano inviarvi i più sinceri rin-
Usare Italia,
nel bene e nel male
Perché tutti i politici delusi
dal voto continuano ad usare
l’espressione “Questo Paese”, come se non fosse il loro?
Vorrei invitarli a usare la parola “Italia”, della quale, nel
bene e nel male, dovremmo essere comunque orgogliosi.
Gianni Sacerdotti
Rivoluzionare e rottamare?
La poesia continua...
Sul numero primaverile di Costa Etrusca è uscita una
bella pagina firmata da Luca Goerg intitolata "Rivoluzionare e Rottamare?" che tratta di argomenti molto interessanti. Mi permetto di aggiungere a quella
sorta di poesia qualche battuta.
La rivoluzione è essere amico di tutti: avresti tanti
amici. Il mondo funzionerebbe molto meglio.
La rivoluzione è ascoltare tutti: dai migliori impareresti
a fare, dagli altri a non fare.
La rivoluzione è fare il meglio di cui siamo capaci. In
tanti uffici troveresti quasi sempre ciò che ti serve.
La rivoluzione è sapere di non sapere mai abbastanza:
le tue conoscenze si accrescerebbero.
La rivoluzione è preoccuparsi della propria reputazione
che costituisce il nostro tesoro.
r.p.
64
giugno - luglio - agosto 2013
l dottor Marco Nassi, giudice del Tribunale di Piombino, è stato trasferito dal
Tribunale di Piombino alla
Procura della Repubblica di
Grosseto. Il dottor Nassi,
piombinese di nascita e di
crescita, lascia quindi la
sua città e va a ricoprire altro incarico nel capoluogo
della Maremma, città dove
attualmente vive insieme alla sua famiglia. Marco Nassi durante i suoi tre anni trascorsi al tribunale di Piombino, dove si è occupato di
tutto il settore civile, ha dato prova di una particolare
I
Lascia il Tribunale di Piombino
Il giudice Marco Nassi
alla Procura di Grosseto
preparazione tecnica e buon
senso; il tutto unito ad una
particolare sensibilità ed
umanità che hanno contraddistinto non solo i suoi
“provvedimenti” e sentenze
ma anche, e soprattutto, i
rapporti con le parti, il personale del Tribunale e tutta
la categoria degli avvocati.
Marco Nassi adesso è chiamato a ricoprire un altro e
diverso ruolo; quello del
Pubblico Ministero a Grosseto. Si tratta di un cambiamento radicale: dal settore
civile, si occuperà di quello
penale nella delicata veste
dell’accusa; avrà quindi occasione di mettere alla pro-
di Agnese Bonni*
uscita in Italia della serie televisiva “In Treatment” mi ha portato, da
spettatrice, a riflettere su
quanta curiosità e, purtroppo, disinformazione ci possa
essere dietro la figura dello
psicologo e ciò che accade
all’interno del suo studio.
Chi non ha mai avuto esperienza di entrare nello studio
di un terapeuta, e guai a rivelarlo se invece qualcuno
ne avesse mai avuta, aggiungerebbe il Signor Senso
Comune, dimostra spesso di
non aver ben chiaro cosa
succederà. Quante volte mi
è capitato di sentirmi dire: «Il
tuo studio dovrebbe essere
affollato…sai quanti matti ci
sono in giro…».
Dallo psicologo non ci vanno
i “matti” ma persone come
noi, persone che in momenti particolarmente difficili e
critici della loro vita sentono
di aver bisogno di un sostegno e di un aiuto che è molto di più che una semplice
chiacchierata. E quanto può
essere difficile “sentire”
quel bisogno e saperlo accettare da noi stessi, un aiuto spesso considerato così
L’
Nella stanza
dello psicologo
indefinito ed impalpabile…
“perché mai dovrei spendere soldi per la psicologia?
Devo pagare per farmi ascoltare?”.
L’acquisto di un telefonino
lo puoi toccare, il nuovo taglio di capelli lo puoi vedere,
il massaggio rilassante lo
puoi sentire. Il benessere
psicologico, al contrario,
non lo puoi “vedere concretamente”.
In realtà la psicologia è molto più che un insieme di parole. Ciò che possediamo
tutti in mezzo alle orecchie,
chiamato cervello, non si
può né vedere né toccare eppure la nostra mente rappresenta il motore di tutto ciò
che pensiamo e che facciamo; emozioni, paure, comportamenti, comunicazione,
RISTO-BAR
LA PRINCIPESSA
di Massimo Catania e Monia
atteggiamenti. Ci sbagliavamo… forse la psicologia è
molto più concreta di quello
che sembra perché tutto ciò
esiste eccome e fa parte costantemente della vita di
ogni essere umano.
La serie televisiva, interpretata da un bravo Sergio Castellitto (terapeuta), riesce in
modo credibile, seppur con
qualche licenza cinematografica, a rappresentare ciò che
accade nello studio del terapeuta e a narrare la complessità dei personaggi con
le loro storie, le loro emozioni e paure, quelle stesse
paure che ci fanno sentire
così vicino a loro perché non
sono altro che le nostre, così “normali” e comuni.
Vedere la psicologia con occhi nuovi non può far altro
va le sue capacità tecniche
e doti di umanità durante il
processo penale nel quale
avrà anche l’onere di coordinare le indagini e dirigere gli
investigatori.
Un incarico fortemente voluto dal dottor Marco Nassi e
nel quale sicuramente avrà
occasione di arricchirsi sia
professionalmente
che
umanamente; a lui vada il
nostro più sentito in bocca
al lupo ! (al.mo.).
che spaventarci perché tutti
potenzialmente potremmo
essere pazienti. Sono i nostri “rassicuranti” meccanismi di difesa che ci impediscono molto spesso di accettare un aiuto per sé o per
chi ci è vicino. Ma, è bene
essere sinceri: la psicologia
non potrà essere così efficace se ci si aspetta che il terapeuta debba essere un
mago che ha risposte e consigli validi per tutti. Lo psicologo non è onnisciente, non
può dire cosa fare o cosa dire in una determinata situazione, ma ciò che invece può
fare è definire il problema e
cercare insieme a lui, costruttivamente, il percorso
da seguire, stimolando e favorendo la crescita personale ed il cambiamento.
Questo è ciò che accade nello studio dello psicologo… e
molto di più perché le storie
e le emozioni che ognuno di
noi porta in quella “sconosciuta e temuta stanza” sono così uniche, complesse e
meravigliosamente umane
da rendere qualsiasi tentativo di spiegarlo davvero difficile e riduttivo.
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