Roma - Programmi dei Corsi AA 2013/2014

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Roma - Programmi dei Corsi AA 2013/2014
Roma - Programmi dei Corsi
A.A. 2013/2014
I ANNO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
D.ssa Paola Catarci
Scopo dei seminari sarà quello di fornire una storia della prospettiva dello sviluppo in psicoanalisi,
nonché di delineare le diverse linee di sviluppo del piccolo bambino, dalla nascita al dispiegarsi
delle relazioni triangolari e l’ingresso nell’Edipo.
Lo sviluppo del funzionamento mentale verrà studiato , tenendo conto delle diverse teorizzazioni
psicoanalitiche , dall’attenzione al modello pulsionale ( Freud Tre saggi, Caso clinico del piccolo
Hans), agli sviluppi del modello delle relazioni oggettuali , al pensiero di D.W. Winnicott.
Bibliografia:
S. Freud Tre saggi sulla teoria sessuale O.S. F. vol.4
S.Freud
Caso clinico del Piccolo Hans O.S.F. vol.5
Tyson &Tyson “Teorie psicoanalitiche dello sviluppo: una visione integrata” Borla editore
D.W.Winnicott “Dalla pediatria alla psicoanalisi” Martinelli editore
CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 1
Dott. Maurizio Russo
Il corso si propone di evidenziare lo sviluppo del pensiero freudiano che, a partire dalle basi
neurologiche che lo mettono a confronto con la patologia isterica, si articola attraverso la creazione
di un modello del funzionamento psichico, un modello di metodologia clinica fino alla
teorizzazione di una scienza che si ripropone cosi come un metodo di indagine, un metodo di
studio e una terapia.
Sotto questo aspetto ci si soffermerà sugli studi sull’isteria, su testi che fanno riferimento alla
formazione di una teoria dell’inconscio (Psicopatologia della vita quotidiana e l’Interpretazione dei
sogni), nonchè sulle dinamiche inerenti il conflitto attraverso lo studio delle fasi psicosessuali, del
complesso edipico e dell’evoluzione delle topiche.
BIBLIOGRAFIA
Freud, S. (1892-1895) Studi sull’isteria. OSF, 1.
Freud, S. (1900) L’interpretazione dei sogni. OSF, 3.
Freud, S. (1901) Psicopatologia della vita quotidiana. OSF, 4.
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Freud, S. (1905) Il caso di Dora. OSF, 4.
Freud, S. (1905) Tre saggi sulla teoria sessuale. OSF, 4.
Freud, S. (1905-1917) Introduzione alla psicoanalisi. OSF, 8.
Freud, S. (1917) Lutto e melanconia. OSF, 8.
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 1:
NEVROSI E DISTURBI FOBICO-OSSESSIVI
Dott. Egidio T. Errico
Il seminario di psicopatologia e diagnostica clinica offrirà la possibilità agli allievi di articolare
fra loro gli aspetti della personalità e della patologia . Dopo un breve inquadramento storico
della psicopatologia psicoanalitica, verrà approfondito il concetto di struttura e personalità che
riguarda i processi, le organizzazioni della mente e dei relativi meccanismi di difesa. Si
proseguirà poi con i capitoli della psicopatologia delle nevrosi e delle psicosi in generale, con
particolare
riferimento
all'isteria
alla
nevrosi
ossessiva.
Prenderemo poi in considerazione la valutazione psicodinamica cercando di tracciare il profilo
di personalità e/o patologia della persona utilizzando materiale clinico delle prime interviste.
Bibliografia
BOLLAS, C. (2001) Isteria. Cortina, Milano.
FREUD, A (1936) “L'Io e i meccanismi di difesa” in Opere 1922-1943. Boringhieri Torino.
FREUD, S. (1892-95). Studi sull’isteria. O.S.F., 1.
FREUD, S. (1894). Ossessioni e fobie. O.S.F., 2.
FREUD, S. (1901). Frammento di un’analisi d’isteria (caso clinico di Dora). O.S.F., 4.
FREUD, S. (1909). Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (caso clinico dell’iomo dei topi). O.S.F.,
6.
FREUD, S. (1923). Nevrosi e psicosi. O.S.F., 9.
FREUD, S. (1924). La perdita di realtà nella nevrosi e psicosi.. O.S.F., 10.
FREUD, S. (1925). Inibizione.sintomo e angoscia. O.S.F., 10.
FREUD, S. (1938). La scissione dell’Io nel processo di difesa. O.S.F., 11.
KHAN, M. M. R. (1983) “Isteria e risentimento”, in I Sé nascosti. Boringhieri, Torino 1990.
RACALBUTO, A. ALBARELLA C. a cura di (2004) Isteria. Borla, Roma.
ESPERIENZE DI INSERIMENTO NEL CAMPO ISTITUZIONALE
D.ssa Franca Gambera
Terapeutica istituzionale
• Perché la psicosi in istituzione. L’istituzione custode del vuoto;
• La costruzione della domanda;
• Pensare nelle istituzioni, pensare l’istituzione;
• L’istituzione, elemento terzo;
• Istituzione/operatore. Il significante e l’oggetto;
• Istituzione, comunità. La creatività come via alla riabilitazione. La costruzione della
quotidianità. Architettura e salute mentale. La riabilitazione delle cose;
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•
•
Dalla definizione di uno spazio gruppale ai luoghi di proiezione gruppale;
L’istituzione: Il gruppo come organizzazione; La cultura del gruppo istituzionale; La cultura
del gruppo in equilibrio tra fattori istituzionali ed extraistituzionali.
Bibliografia
L’istituzione in eredità, Nicolle, Kaes. Borla
La curva dopo il paradiso, Stoppa. Borla
Area traumatica e campo istituzionale, Correale, Borla
Cura psichica e comunità terapeutica. Esperienze di supervisione.Corino – Sassolas, Borla
Le comunità terapeutiche, a cura di A. Ferruta, G. Foresti, M. Vigorelli, Raffaello Cortina
TEORIA DELLA TECNICA 1
D.ssa Silvia Grasso
Il programma prevede una riflessione sui temi centrali e distintivi della tecnica psicoterapeutica
proposta dalla psicoanalisi.
Verranno trattati i seguenti principali argomenti:
- il contratto psicoanalitico
- il transfert
- il controtransfert
- l’alleanza terapeutica
- il processo psicoanalitico
- l’interpretazione e la costruzione
- l’insight e l’elaborazione
- l’acting out
- la reazione terapeutica negativa
- l’impasse analitica
- le fasi dell’analisi: l’inizio, la conclusione.
Ogni argomento verrà discusso ed elaborato a partire da materiale clinico.
Bibliografia
Horacio Etchegoyen. I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Casa Editrice Astrolabio
S. Freud. Tecnica della psicoanalisi, Nuovi consigli sulla tecnica,
Analisi terminabile e interminabile, Costruzione nell'analisi.
Ralph R. Greenson. Tecnica e pratica psicoanalitica, Ed. Feltrinelli
C. Genovese. Setting e processo psicoanalitico, Cortina 1988
Ulteriori letture di approfondimento potranno essere proposte nel corso dei
seminari
BABY OBSERVATION
D.ssa Giuliana Lisa Milana
Il seminario si prefigge di dare agli Allievi l'opportunità di osservare dal vivo il processo di
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formazione delle strutture psichiche nel bambino durante il primo anno di vita, lo sviluppo
emozionale, affettivo, relazionale e cognitivo.
Particolare attenzione viene posta nel familiarizzare l'Allievo, nella posizione di osservatore della
relazione madre-bambino, con il proprio coinvolgimento emotivo, allo scopo di imparare a
riconoscere, fin dall'inizio della formazione, i movimenti transferali e controtransferali che si
verificano nell'ambito di ogni processo terapeutico.
L'osservazione si svolge settimanalmente nell'ambiente di vita del bambino e si conclude con la
presentazione di un elaborato scritto.
Bibliografia
(verranno indicati dal Docente, durante lo svolgimento dei seminari, alcuni gli articoli da
approfondire contenuti nelle indicazioni bibliografiche)
E. BICK Ulteriori considerazioni sulla funzione della pelle, Rivista di Psicoanalisi, XXX, 3, a cura di:
V. BONAMINIO e B. IACCARINO "L’osservazione diretta del bambino", Boringhieri 1986, Torino.
E. GADDINI "Scritti", Cortina 1989, Milano
M. MILNER "Il ruolo dell’illusione nella formazione del simbolo". In: La follia rimossa nelle
persone sane, Borla 1992, Roma
QUADERNI DI PSICOTERAPIA INFANTILE - 4, 18, 33, Borla, Roma.
D. W. WINNICOTT
- "Dalla Pediatria alla Psicoanalisi," Martinelli 1975, Firenze.
- "Gioco e Realtà", Armando 1975, Roma.
- "Sulla Natura Umana", Cortina 1989, Milano.
- LISA MILLER, MARGARET RUSTIN, MICHAEL RUSTIN, JUDY SHUTTWORTH, “Neonati visti
da vicino”, Astrolabio, 1993, Roma
- A. CICCONE, H. LHOPITAL, “Nascita alla vita psichica”, Borla, 1994, Roma
Lettura consigliata:
MANUEL PEREZ-SANCHEZ, Primi passi nello sviluppo emotivo, Borla 1982. Roma.
DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso)
D.ssa Antonietta Valente
Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse
esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate
da ciascuno e del materiale che gli allievi sceglieranno di portare in discussione. L’ obiettivo è
comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e istituzionali facciano parte della
formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato molto spazio alle prime esperienze con i
pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal momento che rappresentano le prime e
spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La bibliografia si adatterà ai temi che
emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno testi, parti di essi o articoli di
autori per i relativi riferimenti teorici.
Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente
coincidente con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale presa in carico del paziente.
Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore
scambio e confronto sull’ esperienza.
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II ANNO
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
D.ssa Annamaria Bianucci
Gli incontri si prefiggono di fornire agli Allievi, su spunti provenienti dal gruppo, una riflessione
sul materiale portato, con particolare riferimento ad: ascolto, trattabilità, setting, metodo di
indagine, preoccupazioni, sensi di impotenza e onnipotenza, e su altre difese personali del
terapeuta e del paziente.
Bibliografia di base
Le letture saranno consigliate man mano che procede il lavoro, in modo da poter individuare le
linee teoriche relative ai temi emergenti nel gruppo.
Si consiglia la lettura di:
Ferro A., Tecnica e creatività (il lavoro analitico), Raffaello Cortina
Ferro A., Evitare le emozioni, vivere le emozioni, Raffaello Cortina
DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE
D.ssa Mariapia Pagliuso
L’obiettivo della formazione è comprendere e approfondire le tematiche relative al funzionamento
istituzionale. Partendo da riferimenti teorici, si condivideranno le esperienze dirette portate dagli
allievi e maturate nel lavoro d’equipe e/o nella presa in carico di pazienti in psicoterapia all’interno
delle istituzioni.
Sarà inoltre approfondita la conoscenza delle dinamiche di gruppo con particolare riferimento a
quelle istituzionali, il loro effetto sulla efficacia organizzativa e sulla possibilità di cura.
Bibliografia di base
Vigorelli, M. (2005), “Orientamenti psicodinamici del campo istituzionale”; Laurora, E. “Gruppalità
e Istituzione curante” in M.Vigorelli (a cura di) Il lavoro della cura nelle istituzioni. Franco Angeli,
Milano
Obholzer, A. (1996) “Contributi psicoanalitici sulle problematiche dell’autorità e della leadership”
Development Journal, 1996, 17 (6) (Traduzione disponibile in internet)
Kernberg, O. (1988), Le relazioni nei gruppi. Ideologia, conflitto e leadership. Trad.it Raffaello
Cortina, Milano 1999.
Kaes, R., Pinel, J.P., e Altri (1996), Sofferenza e psicopatologia dei legami istituzionali, Trad. it Borla,
Roma 1998 (Cap. 1,2,3).
Correale A. (1999), Il campo istituzionale, Borla Roma
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Approfondimenti
Biggio, G (2011), “Osservazione e cambiamento nel gruppo istituzionale”, Rivista S.I.P.P., 2, 2011
Bleger, J. (1989), “Il gruppo come istituzione e il gruppo nelle istituzioni” in J. Bleger Psicoigiene e
Psicologia istituzionale. Edizioni La meridiana Molfetta (BA)
Bion W.R. (1961), Esperienze nei gruppi”, Armando, Roma 1971
Pichon-Rivière, E., Il processo gruppale. Trad. it. Libreria Editrice Lauretana, 1985
DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE
Dott. Giuseppe Riefolo
il corso si occuperà in una prima fase di definire il contesto che caratterizza un servizio istituzionale
per poi definire le dinamiche intrinseche e potenziali al contesto stesso soprattutto in funzione del
progetto di cura, intrinseco al gruppo istituzionale stesso. In seguito si cercherà di affrontare in
modo specifico le relazioni che intercorrono fra il gruppo istituzionale e il contesto dell'utenza
attraverso i momenti dell'accoglienza, della presa in carico e della cura. Si tenteranno precisazioni e
definizioni in margine alle caratteristiche specifiche dei dispositivi terapeutici -soprattutto le
psicoterapie - all'interno della cornice istituzionale.
Durante le lezioni si farà uso di materiale didattico utilizzando power-point e video sul tema delle
lezioni.
Bibliografia
RiefoloG. Gruppo con pazienti psicotici e funzione dell’istituzione. Psicoter. Psicoanal., XI, 2, 2004.
137-147.
RiefoloG. <!--[endif]-->Percorsi: fino a dove, fino a quando? Introduzione a J. Guimon, Terapie brevi
di gruppo, Borla, 2004, 9-22
RiefoloG. Laddove è il paziente. L’analista nella stanza di analisi. Interazioni, 2/2005, 57-71;
P. Boccara e R. De Sanctis, RiefoloG. Lo psicoanalista e le sue istituzioni. Rivista di Psicoanalisi, LI, 1,
2005, 69-86
A. Gaddin, RiefoloG. Transfert verso il setting e processo analitico. in Ferruta A. (a cura di) I
transfert. Cambiamenti nella pratica clinica, Rivista di Psicoanalisi (Monografie) Borla, Roma, 2008,
102-112,
RiefoloG. group? Which service. Coherence Function and Group Psychotherapy with Psychotic
Patients in a Public Mental Health Service. Eur.. J. P.,Counseling & Health, Vol., 14, Number 2, 1 June
2012 , pp. 157-167I
P. Boccara e M. Monar, RiefoloG. Dalla «supervisione» alla «consulenza psicoanalitica» attraverso
la discussione clinica nei Servizi di Salute Mentale, Psiche on-line: “Un problema di coscienza”, 2012, 2,
pp. 1-18
RiefoloG. Scenari e cose dei servizi riabilitativi, in: G. Leo, G. Riefolo (a cura di) Psicoanalisi e luoghi
della riabilitazione, Frenis-Zero, Lecce, 2013, pp. 137-179.
RiefoloG. Il vero e il falso. Riflessioni in margine al processo di autenticità. Rivista di Psicoanalisi,
LIX, 4:2013,
PSICOLOGIA GENERALE
Dott. Fabrizio Rocchetto
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La Psicologia: definizione, evoluzione storica dei concetti.
Indirizzi teorici e impostazioni metodologiche.
Il modello teorico come modello percettivo.
Psicologia psicoanalitica.
La Psicologia in rapporto al soma e alla psiche.
Processi simbolici, rappresentazioni e funzioni mentali superiori. Il Sogno.
Emozioni, affetti, relazioni oggettuali e struttura della vita psichica.
Interazione madre-bambino e sviluppo mentale.
La relazione transferale e la sua influenza sullo sviluppo mentale.
Sofferenza mentale, processi difensivi patologici, modalità di pensiero,
disturbi del pensiero.
La Creatività.
Il Tempo.
La Memoria, Memoria e Identità.
Bibliografia
Bollas C.: Il momento freudiano. Franco Angeli, Milano, 2007;
Bonaminio V., Fabozzi P. (a cura di): Quali ricerca per la psicoanalisi? Franco Angeli, Milano, 2002;
Eagleman David, 2011, In Incognito, Mondadori, Milano, 2012
Edelman G.M. (1992): Sulla materia della mente. Adelphi, Milano, 1993;
Elias N. (1984): Saggio sul tempo. Il Mulino, Bologna, 1986.
Freud S. (1895): Progetto di una psicologia. OSF 2 Boringhieri, Torino;
Green A., (2000): Il tempo in frantumi. Borla, Roma, 2001;
Kandel R.E. Psichiatria (2005): psicoanalisi e nuova biologia della mente. Cortina, Milano, 2007;
Meltzer D., Harris M. (1983): Un modello psicoanalitico dei processi di apprendimento. Centro
scientifico torinese, Torino, 1986;
Sandler J e Fonagy P. (1997): Il recupero dei ricordi di abuso. Franco Angeli, 2002 Milano.
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 2:
ANSIA E DEPRESSIONE
D.ssa Rosa Romano Toscani
Il corso prenderà in esame la formulazione teorica di Freud, nel periodo che va dal 1892 al 1925,
relativa all’angoscia a partire dalla prima topica per arrivare alla seconda topica, cercando di
approfondire i concetti di: formazione dei sintomi – incorporazione – introiezione – identificazione
- la costruzione delle prime relazioni oggettuali – complesso d’Edipo –distinzione tra isteria, fobie
e ossessioni – meccanismi di difesa.
Testi propedeutici alla lettura dei casi clinici:
1892 -97 Minute teoriche per Wilhem Fliess (nelle quali per la prima volta appaiono i termini
fondanti della teoria psicoanalitica. OSF, V. II° pag.7).
1892 - Un caso di guarigione ipnotica.OSF;V. I° pag.122
1894 a - Le neuropsicosi da difesa.OSF, V. II° pag 121
1894 b – Ossessioni e fobie,OSF, V. II° pag.139
1894 c – Legittimità di separare dalla nevrastenia un preciso complesso di sintomi con nevrosi di
angoscia.OSF;V. II° pag.153
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1896 b – Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa.OSF, Vol II° pag 305
1908 – Analisi della fobia di un bambino di 5 anni (Caso clinico del piccolo Hans.), OSF,V.V°
Lo studio di questo caso clinico permetterà l’approfondimento della tematica edipica anche
attraverso la consultazione dei seguenti lavori.
S.Freud(1924).Il tramonto del complesso edipico V.X° pag. 27 .
A cura di Antonio Casoni – Il complesso del piccolo Hans ed. EDUP – Roma 2010
Cesare Romano – Psicoterapia e scienze umane n.4 – 2000
Nicola Lalli – Horror vacui o Horror Pleni: La famiglia, una nuova realtà da decifrare ( a cura di
Romana Panieri).
Judith Fingert Chused – Little Hans “analizzato” nel ventesimo secolo – Journal of American
Psychoanalitical Association – 55/3p 767/778.
D. Meltzer – Lo sviluppo kleiniano, - Borla. Il caso del piccolo Hans.(Cap. V p.57/65)
R. Horacio Htchegoyen – L’analisi del piccolo Hans e la teoria della sessualità ( I.R.P. – 1988 )
M. Amman Gainotti – E. Vulpiani – La sessualità infantile: una problematica controversa.
Andrea Vignolo – S. Freud :Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del
piccolo Hans). Questi ultimi due contributi sono stati reperiti su Internet.
A.A: VV. Il caso dei piccoli genitori di Hans – Psicoterapia Analitica a, XVIII – H 2- 2011.
1909 – Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell’uomo dei topi.) OSF-V.VI°
1914 – Dalla storia di una nevrosi infantile- (Caso clinico dell’uomo dei lupi) OSF,V.VII°.
Lo
studio del caso clinico sarà supportato dall’approfondimento del lavoro di Nicholas Abraham e
Maria Torok – Il Verbario dell’Uomo dei Lupi – Liguori ed. Napoli 1992
1915-1917 Lutto e Melanconia,OSF. V. VII°
Lo studio del lavoro di S. Freud permetterà riflessioni cliniche sulla teoria della costruzione delle
prime relazioni oggettuali e sulla teoria del fantasma, attraverso la seguente bibliografia:
N. Abraham – M. Torok – La scorza ed il nocciolo – Borla – Roma 1993
1919 - Freud – Il perturbante OSF. V. IX° pag.81
1937 – Freud – Analisi terminabile ed interminabile OSF.V. XI° pag. 499
1938 – Freud – La scissione dell’Io, nel processo di difesa V. XI° pag.555.
1925 – Inibizione – sintomo – angoscia OSF. V, X°
I seminari saranno condotti con la partecipazione attiva degli Allievi che porteranno, di volta in
volta, secondo un programma stabilito, il materiale teorico. Il Docente contribuirà con la
presentazione di casi clinici relativi alle tematiche trattate.
Manuali da consultare
Jean – Michel Quinodoz – Leggere Freud – Borla 2005
a.c. A.A. Semi – Trattato di Psicoanalisi – J.Amati Mehler –,Fobie – cap.4 pag.153/214 – R. Cortina
ed. MI ,1989, V. II°
Savo Spacal – La nevrosi ossessiva – pag. 217/253 – ibidem
Sandro Panizza – Il piacere di riscoprire Freud – Antigone – Torino 2009
Laplanche – Pontalis.Enciclopedia della psicoanalisi. Laterza. 1990.
Bibliografia
Agorafobia
E, Weiss ( 1966) La formazione psicodinamica della agorafobia. – Riv. Psicoanal. 12 pag 240
D. Meltzer – Esplorazioni sull’autismo. Boringhieri, To, 1977
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I. Matte Blanco (1977 )– Realtà psichica e dualità : mondo interno e mondo esterno, Riv. Psicoanal,
23 pag 129.
G.C. Soavi – (1978) – Nozione di spazio interno nelle fobie. Riv. Prix 24 pag. 83
E. Gaddini (1953- 1985) Scritti – Raffaello Cortina ed Mi, 1989
Claustrofobia
J. Bleger (1974) - Teemas de Psicologia – Nueva vision. Buenos Aires.
M. Morra (1965) – La fantasia del ritorno allo stato fetale. Riv. Psic. 11 ,2 – pag 139
A. Pazzagli. P. Benvenuti (1982), La conquista dell’area dei giuochi nell’agorafobia: una differenza
tra psicoanalisi e trattamenti psicoterapeutici. Riv. Psic. 28 -2 pag.158.
A, Joseph (1988) in Sandler (a cura di ). Proiezione, identificazione, identificazione proiettiva
(identificazione proiettiva, aspetti clinici).
Winnicot D. W. Sviluppo affettivo e ambiente ,Armando, Roma 1970
Klein M. Scritti (1925 – 1958).
Greenson (1959), Fobia, angoscia e depressione. Esplorazioni in psicoanalisi, Boringhieri To 1984.
TEORIA DELLA TECNICA 2
D.ssa Anna Sabatini Scalmati
Nel corso dei seminari intendo iniziare gli studenti ad una riflessione sulla tecnica psicoanalitica
alla luce della complessità della psiche e delle dinamiche del mondo interno quale esposta ed
esplicitata nei saggi di Melanie Klein, Donald Winnicott e i coniugi Baranger.
Accompagno pertanto gli studenti alla lettura e all'approfondimento dei seguenti testi:
Melanie Klein, da Scritti, Torino, Boringhieri, 1978: Alcune conclusioni teoriche sulla vita emotiva
del bambino nella prima infanzia (1952)
Donald Winnicott, da: Dalla pediatria alla psicoanalisi, Firenze, Martinelli, 1975
cap. XV: L'odio nel controtransfert;
cap. XVI: L'aggressività e il rapporto con lo sviluppo emozionale;
cap XVII: La psicosi e l'assistenza del bambino;
cap. XVIII: Oggetti transizionali e fenomeni transizionali.
Donald Winnicott, da Esplorazioni psicoanalitiche, Milano Raffaello Cortina Editore, 1995. Sull'uso
dell'oggetto.
Willy e Madaleine Baranger, da: La situazione psicoanalitica come campo bipersonale, Milano
Cortina, 1990.
cap. II: La situazione analitica come campo dinamico.
cap, IV: Regressione e temporalità nel trattamento analitico.
CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 2
D.ssa Lucia Schiappoli
Il seminario intende promuovere una riflessione su alcune delle principali aree della ricerca
psicoanalitica muovendo dai concetti e dalle problematiche metodologiche evidenziate nella
seconda topica freudiana.
Verrà portata l'attenzione sulle principali implicazioni cliniche del passaggio dalla prima alla
seconda topica.
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Si esamineranno alcuni sviluppi teorico-clinici del concetto di inconscio e dei concetti di narcisismo,
identificazione, ideale, illusione e disillusione, ripetizione.
In tale contesto si introdurranno alcuni concetti basilari di M. Klein e D. W. Winnicott.
La modalità di lavoro prevede la discussione dei temi in gruppo e la presentazione a turno di
sintetiche elaborazioni.
Testi di base:
S. Freud, Introduzione al narcisismo (1914)
S. Freud, Metapsicologia (1915)
S. Freud, Al di là del principio di piacere (1920)
S. Freud, L’Io e l’Es (1923)
Si daranno ulteriori indicazioni bibliografiche durante il seminario.
DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso)
D.ssa Antonietta Valente
Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse
esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate
da ciascuno e del materiale che gli allievi sceglieranno di portare in discussione. L’ obiettivo è
comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e istituzionali facciano parte della
formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato molto spazio alle prime esperienze con i
pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal momento che rappresentano le prime e
spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La bibliografia si adatterà ai temi che
emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno testi, parti di essi o articoli di
autori per i relativi riferimenti teorici.
Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente
coincidente con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale presa in carico del paziente.
Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore
scambio e confronto sull’ esperienza.
III ANNO
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3B:
DISTURBI DI PERSONALITA’
Dott.ssa Giuliana Amorfini
Nella classificazione dei disturbi di personalità sono compresi i disturbi narcisistici, paranoidi,
isterici, schizoidi ed antisociali.
Le lezioni riguarderanno anche il concetto stesso di personalità e l’approfondimento dei quadri
diagnostici di questo tipo di patologia che spesso si configura come grave,
cimentando lo psicoterapeuta a sviluppare qualità relazionali come l’empatia, la capacità di
sintonizzazione, la capacità di attesa e di tenuta nei momenti critici del trattamento.
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Verrà usato come testo base “La diagnosi psicoanalitica” di N. Mc Williams Ed. Cortina, ma verrà
integrato con numerose altre letture come “Il limite primigenio dell’esperienza” Ogden; Letture
freudiane come”L’introduzione al narcisismo”; letture specifiche come alcuni capitoli di Kohut,
tratti da “Narcisismo ed analisi del Sé”;alcuni capitoli di Ferro Riefolo “Isteria e campo della
dissociazione” ed altri che verranno segnalati a richiesta degli studenti per integrare il testo .
Le lezioni si svolgeranno più o meno secondo lo schema già collaudato nei precedenti anni di corso,
con una presentazione da parte della Docente dell’argomento trattato
e con la partecipazione degli Allievi per quel che riguarda le situazioni cliniche di volta in volta
verranno evocate dall’argomento teorico trattato.
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
Dott. Fabio Castriota
La proposta didattica relativa alla “ Discussione di materiale clinico in gruppo” , prevede la messa a
punto di alcuni concetti chiave relativi alla teoria ed alla tecnica psicoanalitica, con riferimento al
trattamento clinico sul versante anche psicoterapeutico. I punti sui quali si metterà l’accento (ripresi
anche nella letteratura ed in alcuni articoli) ruotano sulle tematiche relative al setting, alle
dinamiche transferali e controtransferali, ai concetti di relazione e campo analitico (in una
prospettiva che, partendo dai presupposti classici, venga a considerare lo sviluppo e l’evoluzione
di queste tematiche nel pensiero degli Autori e delle diverse impostazioni teorico/cliniche)
Bibliografia :
1) A. Ferro : “Nella stanza d’analisi” Cortina Ed. ‘96
2) W. e M. Baranger : “La situazione psicoanalitica come campo bipersonale” Cortina Ed. ‘90
3) D. W. Winnicott : “Dalla Pediatria alla Psicoanalisi” Martinelli Ed. ’75
4)
“
: “Sviluppo affettivo e ambiente” Armando Ed. ’70
5) A.M. Nicolò (a cura di) : “Attualità del Transfert” Ed. F. Angeli ‘07
Altri articoli verranno proposti nel corso delle lezioni
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3A:
PSICOSI E BORDERLINE
Dott.ssa Adelina Maugeri
Il Seminario si propone lo studio, dal punto di vista teorico, diagnostico e clinico, dell’applicazione
della psicoterapia psicoanalitica nei pazienti psicotici e bordeline.
Particolare attenzione verrà data allo studio della processualità nella relazione della coppia
terapeuta–paziente al lavoro, al transfert e al controtransfert. Sarà approfondito il significato e l’uso
del setting, con gli adattamenti della tecnica nell’incontro con il paziente grave.
11
Si analizzeranno: la strutturazione delle dinamiche relative al mondo intrapsichico del paziente, i
rapporti con il mondo esterno, il punto di vista sociale e l’approccio psicoanalitico in ambito
privato e istituzionale.
Si svilupperanno i seguenti temi:
- Note sulla teoria della schizofrenia. Sviluppo del pensiero schizofrenico. Attacchi al legame.
Criteri differenziali tra personalità psicotica e non psicotica
- La posizione contiguo autistica
- Paziente e analista, una coppia al lavoro, costruzione e processualità del transfert e
controtransfert
- L’esperienza di sé e del mondo nel paziente con patologia grave. Alcuni aspetti della
fantasia inconscia. Controtransfert e modello teorico.
- Il paziente bordeline e l’organizzazione marginale. Il concetto di limite.
- L’esperienza nelle istituzioni, riflessioni sul setting e sui fenomeni del transfert e del
controtransfert istituzionale. Quale psicoanalisi per le psicosi. Il campo e i suoi
organizzatori nelle fasi iniziali delle terapie con pazienti gravi.
La metodologia che si propone è quella di un gruppo al lavoro sul tema, con la partecipazione
attiva dei partecipanti, attraverso lo studio degli Autori e il contributo mediante presentazione di
elaborati di materiale clinico e teorico confrontato e discusso in gruppo.
Letture consigliate
W. R. Bion (1967) Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico, Armando
A cura di A. Correale, L. Rinaldi (1997) Quale psicoanalisi per le psicosi? Raffaello Cortina
S. Freud (1895) Progetto di una psicologia, Boringhieri vol. II
S. Freud (1911) Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico, Boringhieri vol. VI
S. Freud (1924) La perdita della realtà nella nevrosi e nella psicosi, Boringhieri vol. X
G. O. Gabbard (2002) Psichiatria psicodinamica, Cortina
E. Gaddini (1989) Scritti, Raffaello Cortina
A. Green (1002) Psicoanalisi degli stati limite, Cortina
L. Grinberg (1983) Psicoanalisi – Aspetti teorici e clinici, Loescher
O. Kernberg (1976) Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri
T. H. Ogden (1992) Il limite primigenio dell’esperienza, Astrolabio
PDM Task Force (2006) PDM. Manuale diagnostico psicodinamico, Cortina
H. A. Rosenfeld (1965) Stati psicotici, Armando
H. Searles (1979) Il Controtransfert, Boringhieri
H. Searles (1986) Il paziente Bordeline, Boringhieri
D. Winnicott (1970) Sviluppo affettivo e ambiente, Armando
TEORIA DELLA TECNICA 3
Dott.ssa Maria Lucchi
Il corso, teorico e clinico, ha come tema centrale il processo terapeutico. In una prima parte
verranno trattate le implicazioni tra teoria e pratica analitica in riferimento alla difficile
standardizzazione della tecnica. In particolare verranno affrontate alcune criticità del processo
12
psicoterapeutico, la qualità della relazione riguardante lo psicoterapeuta e i vari livelli del transfert
e le modalità di intervento.
Il metodo dell'insegnamento prevede l'attivazione del gruppo classe, inteso come
gruppo di lavoro, nel confronto e discussione del mat e r i a l e c l i n i c o , p r e s e n t a t o d a
ciascun Allievo.
Bibliografia
R. H. Etchegoyen (1986) I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Astrolabio, 1990
Modell A.H. (1990) P er una teoria del trattamento psicoanaliti co. Cortina,1994
T.H. 0gden (1990) Il limite primogenio dell'esperienza. Armando 1992
H. Racker ( 1 9 6 8 ) St u d i sulla tecnica psicoanalitica. Armando 1970
H. F. Searles (1986) Il paziente borderline. Bollati Boringhieri,1989
Winnicott D.W. (1965) Sviluppo affettivo e ambiente. Armando 1970.
Winnicott D.W. (1972-1968-1954) Sostenere e Interpretare "Frammento di un'analisi" - Edizioni
Magi - Magi 2006
PSICOTERAPIA PSICOANALITICA: RAPPORTI CON ALTRI MODELLI
Dott.ssa Patrizia Velotti
I seminari si propongono di individuare i presupposti della teoria della psicopatologia ed i
parametri della tecnica d’intervento tra orientamenti psicoterapeutici diversi. Gli incontri si
focalizzeranno, nello specifico, sul confronto tra la prospettiva sistemico-relazionale e l’approccio
cognitivista evidenziando, rispetto alla psicoterapia psicoanalitica, le caratteristiche del modello sia
sul piano teorico che clinico.
La metodologia degli incontri prevede l’individuazione di casi clinici discussi alla luce di specifiche
letture mirate ad approfondire gli aspetti teorici.
Bibliografia di riferimento
Lalla, C. , (1996). Verso una sintesi fra cognitivismo e psicoanalisi. Teoria e tecnica del lavoro
psicoterapeuta, Franco Angeli.
Boscolo, L. , Bertrando, P., (1996). Terapia sistemica individuale, Raffaello Cortina Editore
MODELLI POST FREUDIANI 1
D.ssa Carla Vitale
I seminari si propongono di sottolineare il passaggio dal modello strutturale delle pulsioni con il
concetto di fissazione e regressione al modello delle relazioni oggettuali che prevedono il processo
dalla dipendenza assoluta dall’ambiente verso la conquista di spazi di indipendenza. Il processo
maturativo non è più visto alla luce dello sviluppo della sessualità infantile, ma è centrato sulla
processualità dell’integrazione dell’Io. La soluzione patologica rispetto le esperienze traumatiche
viene costruita nel tempo e secondo le risorse psichiche di cui l’individuo può disporre.
Temi e autori:
13
Pulsione o relazione : una opposizione irriducibile?
Il modello Kleiniano ( Klein, Bion, Kernberg, Ogden ).
La scuola indipendente britannica ( Winnicott, Masud khan, Bollas ).
Il modello francese : concetti generali
Bibliografia:
Klein ( 1930) : L’importanza della formazione del simbolo nello sviluppo dell’Io, in Scritti ( 19211958) Boringhieri
Klein (1935) : contributo alla psicogenesi degli stati maniaco-depressivi, in Scritti ( 1921-58)
Boringhieri
Klein (1946) : note su alcuni meccanismi schizoidi, in Scritti ( 1921-58) Boringhieri
Khan Masud : Lo spazio privato del Sé ( 1974) Boringhieri
Grotstein: Scissione e identificazione proiettiva, Astrolabio
Bion (1962): Apprendere dall’esperienza, Armando
Ogden (2009) : I quattro principi del funzionamento mentale di Bion, in Riscoprire la psicoanalisi ,
CIS Editore
Winnicott ( 1969): L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto attraverso identificazioni, in Gioco e
realtà , Borla
Winnicott. La distorsione dell’Io in rapporto al vero e falso Sè, in Sviluppo affettivo e ambiente,
Armando
Winnicott( 1951): Oggetti e i fenomeni transazionali, in Dalla pediatria alla psicoanalisi, Martinelli
Winnicott ((1963) La paura del crollo, in Esplorazioni psicoanalitiche, Cortina
Bollas: Una teoria per il vero Sé, in Forze del destino
Green Andre : narcisismo di vita, narcisismo di morte
IV ANNO
PSICOTERAPIA PSICOANALITICA A SETTING MODIFICATO
Dott.ssa Daniela Bolelli
1)Inquadramento storico delle psicoterapie psicoanalitiche
2)La distinzione tra psicoterapie psicoanalitiche e interventi a valenza psicoterapica nei servizi
pubblici
3)Il problema della creazione del setting nei servizi pubblici
4)Le differenze tra setting nel pubblico e nel privato
5)La fantasmatica istituzionale
6) Esempi della influenza della fantasmatica istituzionale sulle psicoterapie psicoanalitiche
7) Le psicoterapie psicoanalitiche senza limitazione di durata. Indicazione
8)Le psicoterapie psicoanalitiche di sostegno
9)L'indicazione alle psicoterapie psicoanalitiche di sostegno
10)Le psicoterapie psicoanalitiche brevi
11)L'indicazione alle psicoterapie psicoanalitiche brevi
12) Cenni sulle psicoterapie di coppia e di gruppo e loro indicazione
14
Bibliografia:
Bolelli D. in "Le psicoterapie psicoanalitiche nelle istituzioni" Franco Angeli 2001 i capitoli 5,6,7,9.
Genovese C. in "Setting e processo psicoanalitico" Cortina editore 1988 l'introduzione e il capitolo
10
Horwitz L. et Al. 1996 in "Psicoterapia su misura" Cortina editore 1998 La prefazione di Amadei e il
Capitolo 1
Pine F.(1985) in "teoria evolutiva e processo clinico" Bollati Boringhieri 1995 i capitoli 11 e 12
Per chi desidera un approfondimento specifico nelle psicoterapie psicoanalitiche brevi e di
sostegno intanto suggerirei il mio "Andare a tempo" Borla 1996 e Rockland L.H. La terapia di
sostegno Astrolabio 1994
"Manuale di psicoterapia psicoanalitica breve" M. Di Giannantonio e M.Alessandrini a cura di. Ed.
Il pensiero scientifico editore Roma 2012.
MODELLI POST FREUDIANI 2
Prof. Nino Dazzi
Il programma intende concentrare l’attenzione su sviluppi classici e contemporanei (comunque
dell’ultimo trentennio) della riflessione psicoanalitica in ambito statunitense.
L’elenco dei testi di riferimento deve intendersi non esaustivo, perché ulteriori indicazioni ed
eventuali integrazioni o modifiche di programma potranno essere concordate direttamente con gli
Allievi, anche a scopo di approfondimento tematico su particolari problematiche cliniche.
Il corso svilupperà i seguenti temi:
- Inquadramento storico: dal paradigma pulsionale al paradigma relazionale
- La Psicologia del Sé (Kohut)
- La prospettiva intersoggettiva
- Il contributo dell’Infant Research e della teoria dell’attaccamento alla clinica psicoanalitica
(Bowlby, Stern, Beebe e Lachmann, Lichtemberg)
Testi
Kernberg O., Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri
Kohut H., Le due analisi del signor Z, Astrolabio
Kohut H., Narcisismo e analisi del Sé, Boringhieri
Merton Gill M., Psicoanalisi in transizione, Cortina
Merton Gill M., Teoria e tecnica dell’analisi del transfert, Astrolabio
Mitchell S., Autonomia ed influenza in psicoanalisi, Boringhieri
Mitchell S., Orientamenti relazionali in psicoanalisi, Boringhieri
Ogden Th., Soggetti d’analisi, Masson
Stern D., Il momento presente, Cortina
Stolorow R. e altri, I contesti dell’essere, Boringhieri
Stolorow R. e altri, La prospettiva intersoggettiva, Borla
TEORIA DELLA TECNICA 4
Dott. Paolo Fabozzi
15
L’insegnamento di “Teoria della tecnica 4” avrà come linee guida quelle indicate nel “Piano di
studi” dell’Istituto di Formazione. In particolare i seguenti punti: come favorire le libere
associazioni e l’attenzione fluttuante; le questioni del silenzio e dell’agire, il “qui e ora”, la tecnica
dell’interpretazione dei sogni, la ricostruzione del processo, la fase conclusiva del trattamento.
Verrà dato particolare risalto al ruolo delle interpretazioni di transfert, e verranno inoltre riprese e
approfondite le questioni inerenti all’ascolto analitico, alle dinamiche transfert-controtransfert, e al
ruolo e significato del setting nella relazione analitica.
Bibliografia generale:
R.H. Etchegoyen, (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica, Astrolabio, 1990.
Bibliografia di approfondimento:
Balint M. (1968), La regressione, Cortina, Milano, 1983.
Bion W. (1976), “Evidenze”, in Seminari clinici (1987), pp. 230-237.
Bollas C. (1987), L’ombra dell’oggetto, Borla, Roma, 1989.
Bollas C. (1994), “Il controtransfert come lavoro e lavorare con il controtransfert”.
Bollas C. (2009), Il mondo dell’oggetto evocativo, Astrolabio, Roma, 2009.
Britton R., Steiner J. (1994), “Interpretation: selected fact or overvalued idea?”, Int. J. of Psycho-Anal.,
75, pp. 1069-1078.
Faimberg H. (1996), “‘Listening to listening’”, Int. J. of Psycho-Anal., 77, pp. 667-678.
Goretti G. (1997), “Strategie discorsive e identificazione proiettiva nella tragedia di Otello”.
Grinberg L. (1997), “Is the transference feared by the psychoanalyst?”, Int. J. of Psychoan., 1-14.
Laplanche J. (1991), “L’interpretazione tra determinismo ed ermeneutica. Una nuova posizione
della questione, in Il primato dell’altro in psicoanalisi, cit., pp. 487-520.
Loewald H. (1986), “Transference and countertransference”, J. of Amer. Psychoan. Ass., 275-287.
Modell A. (1990), Per una teoria del trattamento psicoanalitico, Cortina, Milano, 1994.
Nissim Momigliano L. (1984), “‘…Due persone che parlano in una stanza’. Una ricerca sul dialogo
analitico”, Rivista di psicoanalisi, 30, pp. 1-17.
Nissim Momigliano L. (1974), “Come si originano le interpretazioni nello psicoanalista”, Rivista di
psicoanalisi, 20, pp. 144-165.
Racker H. (1968), Studi sulla tecnica psicanalitica, Armando, 1970.
Riesenberg R. M. (1986), “Interpretation: the past in the present”, Int. Rev. of Psycho-Anal., 13, pp.
433-443.
Riolo F. (2002), “La trasformazione psicoanalitica”, Rivista di psicoanalisi, 48, pp. 821-834.
Steiner J. (1993), Psychic Retreats, Routledge, London.
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOANALITICA
Dott. Francesco Gazzillo
Il corso intende fornire alcune conoscenze di base sulla storia, i metodi, gli strumenti e i risultati
della ricerca empirica in psicoanalisi.
I seminari si concentreranno inoltre sulla storia della ricerca in psicoanalisi, contestualizzandola
all’interno della storia delle teorie e delle istituzioni psicoanalitiche e della ricerca in psicoterapia.
Verranno illustrati i principali risultati della ricerca empirica sulle psicoterapie in generale e della
ricerca empirica sulla terapie psicoanalitiche in modo particolare; ci si focalizzerà quindi sui
risultati delle principali ricerche su processo e outcome delle terapie psicoanalitiche.
16
Saranno quindi descritti alcuni degli strumenti empirici che permettono di valutare con categorie
dinamiche gli outcome e i processi delle psicoterapie e alcune delle loro applicazioni su ricerche
single case o su gruppi di pazienti. In particolare, verranno descritte la Shedler-Westen Assessment
Procedure-200 (SWAP-200; Westen, Shedler, Lingiardi, 2003) e le Analytic Process Scales (APS;
Waldron et al., 2004a, b).
Infine, saranno discussi le possibilità, i limiti e gli sviluppi attuali della ricerca in psicoanalisi,
coinvolgendo in modo diretto gli Allievi nella valutazione di alcuni trascritti di analisi di Merton
Gill.
Bibliografia
Gazzillo, F., Lingiardi, V., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoanalisi alla luce della ricerca
empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco Angeli, Roma, pp. 307342.
Dazzi, Lingiardi, Colli, La ricerca in psicoterapia, Raffaello Cortina, Milano, 2006.
Lingiardi, V., Gazzillo, F., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoterapie dinamiche: lo stato
dell’arte della ricerca empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco
Angeli, Roma, pp. 263-305.
Lingiardi, V., Gazzillo, Waldron, S. (2010), An Empirically Supported Psychoanalysis: the Case of
Giovanna. Psychoanalytic Psychology, 27, 2, pp.190-218.
M. Vigorelli, Laboratorio didattico per la ricerca in psicoterapia, Libreria Raffaello Cortina, Milano, 2009.
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
D.ssa Paola Serafini
Il corso si propone come esperienza di confronto sul piano clinico, in relazione ai concetti cardine
della psicoterapia psicoanalitica e, allo stesso tempo, come occasione per apprendere a scrivere,
presentare e discutere i casi clinici.
Il metodo dell'insegnamento considera il gruppo classe come un gruppo di lavoro, sia nella
presentazione a turno del materiale clinico, sia nella discussione e nella riflessione comune.
Per la bibliografia si rimanda ai testi già in uso negli anni precedenti, e di volta in volta verranno
indicati altri contributi specifici in relazione ai temi che dovessero emergere.
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4A:
PSICOSOMATOSI E PERVERSIONI
Prof. Luigi Scoppola
Parola chiave: Inconscio strutturale, attività presimbolica della mente, sofferenze del Sé,
perversioni e rapporto con l’oggetto, il problema nente-corpo e le psicosomatosi, clinica delle
perversioni e delle psicosomatosi.
Obbiettivi
Lo studio dell’ attività presimbolica della mente (Gaddini) è ritenuto indispensabile per
l’approfondimento delle conoscenze sulla psicopatologia del Sé e delle relazioni intrasoggettive e
intersoggettive presenti nella struttura delle perversioni e delle psicosomatosi.
17
L’approfondimento teorico e clinico di questo ampio campo della psicopatologia, così largamente
presente nella psicopatologia attuale, è una tappa obbligata della formazione psicoanalitica
dell’Allievo. Nel corso dello svolgimento dei seminari si farà riferimento al modello dell’inconscio
strutturale di Freud rivisitato da Matte Blanco e alle recenti acquisizioni in tema di neuroscienze.
Letture di riferimento:
G.M.Edelmann:Darwinismo neurale, Einaudi,1995.
G.I.Fogel, W.A.Myers: Perversioni e quasi-perversioni nella pratica clinica,Il Pensiero Scientifico,
Roma, 1994.
S,Freud: OSF, Boringhieri
E.Gaddini: Scritti, Raffaello Cortina,1989.
I.Matte Blanco: Pensare, sentire, essere, Einaudi,1995.(parte prima)
L’inconscio come insiemi infiniti, Einaudi,1980 (parte sesta)
A.H.Modell:Per una teoria del trattamento psicoanalitico,Raffaello Cortina,1994 (4° cap.)
L.Scoppola: L’esperienza di essere sé, 2005, Franco Angeli,(parte 5°)
La parola non trovata , 2011 , Franco Angeli.
Metodologia
Gli incontri avranno il carattere di lavoro di gruppo con riferimento alle letture consigliate ed al
materiale clinico prodotto dagli Allievi e dal Docente. Con ciascun Allievo verranno concordate le
letture che saranno discusse con modalità gruppoanalitiche(gruppo di formazione) nei singoli
seminari, anche sulla base di una relazione scritta presentata a turno dai singoli partecipanti. Si
ritiene indispensabile che la materia di ciascuno seminario venga approfondita da tutti gli Allievi
prima dell’incontro seminariale.
Programma applicativo dei seminari
1°
Considerazioni sul termine “inconscio”(Bria, Matte Blanco)
Tre saggi sulla teoria sessuale (Freud)
2°
Il nucleo inconscio della perversione (A.M.Cooper):
Il termine perversione ( R.J.Stoller):
3°
Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (S.Freud):
Manifestazioni derivate dalle perversioni (J.A.Arlow):
4° Il feticismo (S.Freud):
Le relazioni oggettuali sadomasochistiche (S.Bach):
5° Un bambino viene picchiato (S.Freud):
Aggressività e amore nel rapporto di coppia (O.F.Kernberg)
6° Perversioni e deviazioni nell'atteggiamento psicoanalitico: effetti sulla teoria e sulla
pratica (J.Mc Dougall)
7
Darwinismo neurale neuroscienze (G.E. Edelmann ed al.) °
La ruminazione nell'infanzia (E.Gaddini)
La richiesta psicosomatica (Scoppola)
8°
Sull'imitazione (E.Gaddini):
9°
10°
La teoria freudiana del trattamento psicoanalitico , Ripetizione e trascrizione
(A.H.Modell)
Un caso clinico di isteria (Scoppola)
Formazione del padre e scena primaria (E.Gaddini)
Clinica dei fenomeni psicosomatici (Scoppola)
La attività presismbolica della mente (E.Gaddini)
18
11°
12°
Il problema mente-corpo (Scoppola)
la frustrazione come fattore di crescita normale e patologica (E.R.Gaddini)
Ia lacunarità e la bi-logica di Matte Blanco(L.Scoppola)
Metapsicologia delle psicosomatosi (L.Scoppola)
Luigi Scoppola, Medico e Libero Docente in Gerontologia dell’Università La Sapienza di Roma,
Psichiatra e già Primario di Medicina Psicosomatica e Psicologia Medica e già Docente di
Psicosomatica Psicoanalitica presso la Scuola di Specializzazione in Psichiaatria Università di
Perugia, Cattolica di Roma, di Tor Vergata, è Membro ordinario con funzione di training della
Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica.
Autore di:
Il somatico e lo psichico,(1990),Teda Editore
L’esperienza di essere sé (2005) Franco Angeli,
Il problema mente-cervello (2010) Enciclopedia Treccani, III Millennio, vol.5,
La parola non trovata, mente, corpo e istituzione, (2011), Franco Angeli.
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4B:
DIPENDENZE E COMPORTAMENTI COMPULSIVI
D.ssa Silvia Sommaruga
Il corso prevede un doppio registro teorico e clinico in relazione alla diagnostica e al trattamento
dei comportamenti compulsivi.
I seminari riguarderanno le patologie caratterizzate da comportamenti compulsivi: disturbi del
comportamento alimentare, tossicodipendenze, dipendenze patologiche, agiti e condotte
adolescenziali nel paziente adulto.
Obiettivo del corso è approdare a una capacità di riconoscimento di questi disturbi nelle loro
peculiarità e soprattutto accedere alla possibilità di cogliere i livelli di funzionamento della mente
coinvolti, le difese implicate, le modalità di comunicazione e le qualità della relazione che si vivono
nel rapporto con questi pazienti.
Particolare attenzione sarà posta perciò agli elementi della tecnica nella psicoterapia di questi casi
sia in fase diagnostica che nel prosieguo di una possibilità terapeutica, dalla presa in carico, al
contratto, alla terapia avanzata.
Si utilizzeranno flash clinici presi di volta in volta da materiale presentato dagli Allievi e al termine
del corso sarà richiesto a ciascuno un elaborato che includa i temi teorico- clinici trattati.
Bibliografia
Bellini Oreste, Scarnecchia Mariagrazia Il lavoro della cura con la paziente anoressica. Il metodo
integrato F. Angeli, Milano, 2002.
Gatti Bianca, L’anoressia mentale, in (Semi A.A. a cura),Trattato di Psicoanalisi Vol. II, Cortina,
MI,1989.
Scarnecchia Mariagrazia, Oltre le colonne d’Ercole: psicoterapia psicoanalitica della
tossicodipendenza, F. Angeli, MI,1999.
Segal Hanna, Alcune note sulla formazione del simbolo,trad. It. In Casi clinici, Il pensiero
scientifico, Roma, 1980.
Massimo Recalcati, L’ultima cena: anoressia e bulimia, Bruno Mondadori, MI, 1997.
Massimo Recalcati, (a cura di) Il corpo ostaggio: teoria e clinica dell’anoressia-bulimia. Borla, Roma,
1998.
19
Massimo Recalcati, Clinica del vuoto, Franco Angeli, Milano, 2002.
Francesco Montecchi, Anoressia mentale della adolescenza. Modelli teorici, diagnostici e
terapeutici, Franco Angeli, Milano, 1998.
Vincenzo Caretti e Daniela La Barbera, Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia,
Cortina, Milano, 2005.
Philippe Jeammet, Anoressia e bulimia. I paradossi dell’adolescenza interpretati da un grande
psichiatra francese, Franco Angeli, Milano 2004.
Jean Bergeret, Michel Fain e Marc Bandelier, Lo psicoanalista in ascolto del tossicomane, Borla,
1999.
Jean Bergeret, Clinica, teoria e tecnica. Gli interrogativi dello psicoanalista, Raffaello Cortina
Editore, 1995.
Alain De Mijolla, Psiconalisi , Borla, Roma 1998.
Glen. O. Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Cortina.
Bernard Brusset, Psicopatologia della’anoressia mentale, Ed. Borla.
M. Recalcati, L’uomo senza inconscio. Ed. Cortina Raffaello
PS: tale bibliografia è indicativa dei testi che utilizzeremo durante il corso estrapolando da molti di essi solo
alcuni articoli di particolare interesse. Riguardo a qualche libro forse non più reperibile sarà data
l’opportunità di fotocopiarne le parti necessarie per lo svolgimento del corso.
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