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bollettino d’informazione sui farmaci 9 FARMACOVIGILANZA Cox 2-inibitori: le conclusioni dell’EMEA I COX-2 inibitori comprendono un gruppo relativamente nuovo di sostanze caratterizzate dalla comune azione farmacologica di inibizione della cicloossigenasi-2. I COX-2 sono stati introdotti nella pratica medica per il trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie cronico-degenerative quali l’artrite reumatoide e l’osteoartrite. I primi ad essere autorizzati in Europa per queste indicazioni sono stati rofecoxib e celecoxib; successivamente rofecoxib ha ottenuto un’estensione delle indicazioni per il trattamento del dolore acuto e del dolore da dismenorrea primaria. In seguito sono stati autorizzati l’etoricoxib in alcuni Stati UE (non in Italia) per malattie reumatiche inclusa l’artrite gottosa, il valdecoxib (non in commercio in Italia) per indicazioni reumatiche e dismenorrea primaria, il parecoxib, un profarmaco di valdecoxib, per il trattamento del dolore a breve termine post-chirurgico (tabella I). Ad ottobre 2003 il celecoxib ha ricevuto l’indicazione poliposi adenomatosa familiare (orphan drug). All’epoca delle prime registrazioni, il beneficio a lungo termine rispetto ai FANS tradizionali nel trattamento dell’artrite reumatoide e dell’osteartrite non era sufficientemente documentato, ed inoltre era limitata la conoscenza sulla tollerabilità nell’utilizzo di queste molecole nella pratica medica al di fuori degli studi clinici. Attualmente, in seguito alla conduzione di grandi trial clinici1,2, si è resa disponibile una notevole quantità di dati tossicologici, farmacologici, clinici ed epidemiologici. A luglio 2002 le autorità francesi richiesero al Comitato per le specialità medicinali dell’EMEA (il CPMP) di esprimersi in merito al mantenimento, cambiamento, sospensione o revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio delle specialità medicinali contenenti molecole COX-2 inibitori a seguito della rivalutazione del profilo rischio/beneficio. Le motivazioni della richiesta derivavano dalle seguenti considerazioni: • Numero preoccupante di segnalazioni di complicazioni gastro-intestinali nei pazienti che utilizzavano celecoxib e rofecoxib, frequentemente osservate in pazienti a rischio. • Possibile incremento del rischio di eventi trombotici arteriosi osservati nello studio Vigor2 e nell’esperienza post-marketing. • Il complesso dei dati derivati sia dagli studi clinici che dalle segnalazioni spontanee sug- Tabella I – COX-2 inibitori autorizzati in Italia. Principio attivo Specialità medicinale Azienda titolare CELECOXIB Artilog Artrid Celebrex Solexa Pharmacia Italia spa Sefarma srl Pharmacia Italia spa Pfizer Italia srl PARECOXIB Dynastat Rayon Xapit Pharmacia Europe EEIG Pharmacia Europe EEIG Pharmacia Europe EEIG ROFECOXIB Vioxx Arofexx Coxxil Dolcoxx Dolostop Miraxx Merck Sharp & Dohme (Italia) spa Neopharmed spa Istituto Gentili spa Merck Sharp & Dohme (Italia) spa Neopharmed spa Istituto Gentili spa Ministero della Salute 10 FARMACOVIGILANZA geriva una riconsiderazione della sicurezza dei COX-2 inibitori. • Poiché le diverse molecole condividevano le stesse proprietà farmacologiche, le autorità francesi ritenevano che i segnali emergenti potessero configurare un “effetto di classe”. Anche in questo caso è stato deciso di inserire un’avvertenza sulla sicurezza gastrointestinale delle specialità medicinali contenenti celecoxib, rofecoxib, etoricoxib, parecoxib e valdecoxib concernente principalmente l’associazione con ASA. Tossicità cardiovascolare Il CPMP decise quindi di attivare una procedura di arbitrato* per le cinque molecole, focalizzata alla sicurezza gastrointestinale e cardiovascolare. Ad ottobre 2002, la rivalutazione del CPMP fu ampliata anche alle reazioni di ipersensibilità (anafilassi ed angioedema) ed alle gravi reazioni cutanee, incluse la Sindrome di Stevens Johnson, la necrolisi epidermica tossica, l’eritema multiforme e la dermatite esfoliativa, a seguito delle segnalazioni di tali reazioni in pazienti in trattamento con COX-2 inibitori**. Nel novembre 2003, a termine della procedura di arbitrato, il CPMP ha espresso parere favorevole al mantenimento dell’autorizzazione all’immissione in commercio di celecoxib, etoricoxib, rofecoxib, parecoxib, valdecoxib in accordo alle modifiche armonizzate apportate al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di tutte le specialità medicinali contenenti COX-2 inibitori. Tuttavia, il CPMP ha voluto esprimere diverse precisazioni riguardo la sicurezza e l’efficacia di questi farmaci. Nei pazienti a rischio di reazioni tromboemboliche, potrebbe essere influente la differente attività anti aggregante piastrinica tra i FANS inibitori COX-1 e inibitori COX-2 selettivi. Esiste un trend verso un più alto rischio di infarto del miocardio. Rispetto al rischio cardiovascolare, l’uso dei COX-2 inibitori presenta un leggero svantaggio rispetto ai FANS convenzionali. Il Comitato ha deciso di inserire un’avvertenza per i pazienti con storia di malattie cardiovascolari o che siano in profilassi con ASA per malattie cardiovascolari tromboemboliche. Ipersensibilità e reazioni cutanee gravi Le segnalazioni di reazioni da ipersensibilità non sono risultate molto frequenti, mentre per quanto riguarda le gravi reazioni cutanee i valori assoluti e la frequenza stimata non differiscono dai valori riscontrati per i FANS tradizionali. Al fine di richiamare l’attenzione su queste reazioni gravi, che possono mettere in pericolo la vita del paziente, il Comitato ha deciso di inserire un’avvertenza relativa all’ipersensibilità e alle gravi reazioni cutanee nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di tutte le specialità medicinali contenenti COX-2 inibitori. Tossicità gastrointestinale I dati disponibili non hanno dimostrato l’esistenza di un significativo e consistente beneficio gastrointestinale dei COX-2 inibitori rispetto ai FANS convenzionali. Il Comitato ha deciso di inserire una informazione generale, relativa ai pazienti a rischio di sviluppare complicanze gastrointestinali con FANS, nelle sezioni delle avvertenze e delle proprietà farmacodinamiche del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di tutte le specialità medicinali contenenti COX-2 inibitori. Inoltre, non è noto se la tossicità gastrointestinale dei COX-2 inibitori associati all’acido acetilsalicilico (ASA) sia inferiore a quella derivante dall’associazione ASA e FANS tradizionali; non c’è, comunque nessuna evidenza che sia maggiore. Bibliografia 1. Silverstein FA, Faich G, Goldstein JL, et al. Gastrointestinal toxicity with celecoxib vs nonsteroidal anti-inflammatory drugs for osteoarthritis and rheumatoid arthritis: the CLASS study: a randomized controlled trial. Celecoxib Longterm Arthritis Safety Study. JAMA 2000; 284: 1247-55. 2. Bombardier C, Laine L, Reicin A, et al. for the VIGOR Study Group. Comparison of upper gastrointestinal toxicity of rofecoxib and naproxen in patients with rheumatoid arthritis. N Engl J Med 2000; 343: 1520-8. * Procedura di arbitrato Direttiva comunitaria 2001/38/CE art31. ** Reazioni gravi di ipersensibilità e cutanee, quali la S. di Stevens Johnson, la necrolisi epidermica tossica, l’eritema multiforme e la dermatite esfoliativa si erano manifestate in USA con l’uso di valdecoxib all’epoca non ancora disponibile in Europa. Tali manifestazioni sono possibili anche con parecoxib in quanto profarmaco che dopo la somministrazione, attraverso un’idrolisi enzimatica del fegato, viene rapidamente convertito in valdecoxib. Le reazioni di ipersensibilità e le gravi reazioni cutanee sono state più frequenti nei pazienti con storia di reazioni di tipo allergico alle sulfonamidi. I Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto delle specialità medicinali contenenti parecoxib sono stati aggiornati al riguardo. Ministero della Salute