Energia: Strategia, Efficienza, Competitività

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Energia: Strategia, Efficienza, Competitività
Energia:
Strategia, Efficienza, Competitività
E.ON Italia S.p.A.
Intervento di Klaus Schäfer
Presidente e Amministratore Delegato
Agenda
1. Il gruppo E.ON
2. Efficienza energetica e contributo di E.ON
3. Punti d'attenzione per il mercato italiano
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E.ON is the world largest investor-owned energy service
provider
Key figures
2008
2007
+/- %
Electricity sales (billion kWh)
614.6
487.0
+26
Gas sales (billion kWh)
+12
Adjusted EBITDA
1,224. 1,092.
0 68,731
3
86,75
3 12,450
13,38
Adjusted EBIT
5
9,878
9,208
+7
Adjusted net income
5,598
5,115
+9
Cash-effective investments
18,40 11,306
6 87,815
93,53
8
+63
Sales
Corporate Center, Düsseldorf
Employees (at year-end)
+26
+8
+7
3
La struttura: ben posizionati, in tutti i nostri mercati.
Central Europe MU
E.ON Energie AG
Munich
Pan-European Gas MU
E.ON Ruhrgas AG
Essen
Spain MU
E.ON España
Madrid
Corporate Center
E.ON AG
Düsseldorf
Italy MU
E.ON Italia
Milan
Russia MU
E.ON Russia Power
Moscow
Climate & Renewables MU
E.ON Climate & Renewables
GmbH, Düsseldorf
MU = market unit
U.K. MU
E.ON UK plc
Coventry
Nordic MU
E.ON Nordic AB
Malmö
U.S. Midwest MU
E.ON U.S. LLC
Louisville
Energy Trading MU
E.ON Energy Trading AG
Düsseldorf
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Agenda
1. Il gruppo E.ON
2. Efficienza energetica e contributo di E.ON
3. Punti d'attenzione per il mercato italiano
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E.ON e l’efficienza energetica
E.ON sostiene l’efficienza energetica attraverso la diversificazione
del mix di generazione, per la sicurezza degli approvvigionamenti e
a tutela dell’ambiente, in linea con il pacchetto clima europeo “2020-20”.
L’obiettivo del Gruppo è di diminuire del 50% entro il 2030 le
emissioni di CO2 , aumentando l’efficienza dei propri impianti e
investendo in infrastrutture energetiche.
Efficienza energetica significa investire in nuove tecnologie: E.ON
lavora per rendere la CCS commercialmente disponibile come clean
coal technology “chiave”.
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La strategia E.ON per la riduzione della CO2
Emissioni di CO2
Crescita della produzione
sostenibile
Obiettivi E.ON a lungo termine:
g/kWh
Riduzione delle emissioni del carbone
del 50% al 2030 (in relazione al 1990)
Utilizzo del carbone in modo efficiente e
pulito (CCS)
24% di produzione da fonti rinnovabili al
2030
720
- 50 %
490
~ 360
1990
2006
2030
target
Tra le tecnologie CCS più all’avanguardia:
50Plus, progetto sviluppato nella centrale in
costruzione di Wilhelmshaven, in Germania,
che entrerà in funzione nel 2014 e che, una
volta completata, sarà l’impianto a carbone più
avanzato al mondo, con un’efficienza
superiore al 50%, rispetto all’attuale media
europea del 36%, e una riduzione delle
emissioni del 40%.
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E.ON: anche in Italia focus sull’efficienza impianti e
sulla riduzione della CO2
Impianti di produzione E.ON1
Tavazzano
1,840 MW
Liv.
800 MW
Fiume Santo
1,040 MW
2008
Ostiglia
1,530 MW
CEF3
170 MW
Ferraris2
Piano di sviluppo
Terni
530 MW
6 GW
11%
9%
2015
6 GW
17%
9%
22%
Meno emissioni:
0,46 t/MW – 0,42
t/MW
CET3
170 MW
74%
58%
Trapani
170 MW
Più efficienza: 50% 52%
Crescita nella
produzione
rinnovabile
più ~ 280 MW di produzione eolica
CCGT
Idroelettrica
Carbone / Olio / Altro
1. Al netto degli impianti che saranno ceduti a A2A (carve out)
2. 75% E.ON
3. 58% E.ON
Carbone
Idroelettrico e rinnovabili
Gas/Olio
Gas
Opzione nucleare
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Agenda
1. Il gruppo E.ON
2. Efficienza energetica e contributo di E.ON
3. Punti d'attenzione per il mercato italiano
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Punti d'attenzione per il mercato energetico italiano
Scenario economico e politico complesso, che riflette la crisi e la
recessione, con conseguente calo dei consumi energetici.
Da ottobre 2008 si è registrato un forte decremento della domanda
di energia elettrica in Italia.
Si è aggiunta una fase d’instabilità anche del quadro normativo in
continua evoluzione, poco rassicurante per gli operatori che
intendono investire nel mercato italiano.
Risulta difficile impostare una strategia di crescita nel Paese,
soprattutto per quelli operatori che, come E.ON, sono nuovi entranti
nel mercato.
I provvedimenti più impattanti sono:
Robin Tax
Must Run
Virtual Power Plant
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Conclusioni
Alcune delle misure producono effetti diretti sulla concorrenza,
alterando notevolmente le dinamiche di mercato e in contraddizione
con il processo di liberalizzazione.
Tutte le misure danneggiano i diversi produttori di energia elettrica in
maniera non uniforme e non implicano significative riduzioni
dell’onere a carico dei consumatori finali.
Il mercato italiano rischia il blocco degli investimenti e il disimpegno
delle aziende energetiche fortemente disincentivate a continuare ad
operare nel Paese.
La stabilità del quadro normativo è condizione imprescindibile per gli
investimenti capital intensive nel settore dell’energia,
particolarmente esposto all’attività di regolazione.
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