Dio è innamorato di noi e ha sogni d`amore per noi

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Dio è innamorato di noi e ha sogni d`amore per noi
Dio è innamorato di noi e ha sogni d’amore per noi
Omelia a Casa Santa Marta, lunedi 16 marzo 2015
Dio è innamorato di noi e noi siamo il suo sogno d’amore, questo nessun teologo lo può spiegare, ma
possiamo solo piangere di gioia: questo, in sintesi, quanto detto da Papa Francesco nell’omelia mattutina a
Santa Marta.
Il sogno di Dio
Partendo dalla prima lettura del profeta Isaia, dove il Signore dice che creerà “nuovi cieli e nuova terra”,
Papa Francesco ribadisce che la seconda creazione di Dio è ancora più “meravigliosa” della prima, perché
“quando il Signore ‘rifà’ il mondo rovinato dal peccato”, lo ‘rifà’ in Gesù Cristo. In questo rinnovare tutto,
Dio manifesta la sua immensa gioia:
“Troviamo che il Signore ha tanto entusiasmo: parla di gioia e dice una parola: ‘Godrò del mio popolo’. Il
Signore pensa a quello che farà, pensa che Lui, Lui stesso sarà nella gioia con il suo popolo. E’ come se
fosse un sogno del Signore: il Signore sogna. Ha i suoi sogni. I suoi sogni su di noi. ‘Ah, come sarà bello
quando ci troveremo tutti insieme, quando ci troveremo là o quando quella persona, quell’altra … quell’altra
camminerà con me … Ma io godrò, in quel momento!’. Per fare un esempio che ci possa aiutare, come se
una ragazza con il suo fidanzato o il ragazzo con la fidanzata (pensasse): ‘Ma quando saremo insieme,
quando ci sposeremo …’. E’ il ‘sogno’ di Dio”
.
Noi siamo nella mente e nel cuore di Dio
“Dio – ha proseguito il Papa - pensa a ognuno di noi” e “pensa bene, ci vuole bene, ‘sogna’ di noi. Sogna
della gioia di cui godrà con noi. Per questo il Signore vuole ‘ri-crearci’, fare nuovo il nostro cuore, ‘ri-creare’
il nostro cuore per fare trionfare la gioia”:
“Avete pensato? ‘Il Signore sogna me! Pensa a me! Io sono nella mente, nel cuore del Signore! Il Signore è
capace di cambiarmi la vita!’. E fa tanti piani: ‘Fabbricheremo case, pianteremo vigne, mangeremo insieme’
… tutte queste illusioni che fa soltanto un innamorato … E qui il Signore si fa vedere innamorato del suo
popolo. E quando gli dice, al suo popolo: ‘Ma io non ti ho scelto perché tu sei il più forte, più grande, più
potente. Ma ti ho scelto perché tu sei il più piccolo di tutti. Anche puoi dire: il più miserabile di tutti. Ma io ti
ho scelto così’. E questo è l’amore”.
L'amore di Dio per noi non lo può spiegare nessun teologo
Dio “è innamorato di noi” – ha ripetuto il Papa, commentando anche il brano del Vangelo sulla guarigione
del figlio del funzionario reale:
“Credo che non ci sia alcun teologo che possa spiegare questo: non si può spiegare. Soltanto su questo si può
pensare, sentire e piangere. Di gioia. Il Signore ci può cambiare. ‘E cosa devo fare?’. Credere. Credere che il
Signore può cambiarmi, che Lui è potente: come ha fatto quell’uomo che aveva il figlio malato, nel Vangelo.
‘Signore, scendi, prima che il mio bambino muoia’. ‘Va’, tuo figlio vive!’. Quell’uomo credette alla parola
che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Credette. Credette che Gesù aveva il potere di cambiare il
suo bambino, la salute del suo bambino. E ha vinto. La fede è fare spazio a questo amore di Dio, è fare
spazio alla potenza, al potere di Dio ma non al potere di uno che è molto potente, al potere di uno che mi
ama, che è innamorato di me e che vuole la gioia con me. Questa è la fede. Questo è credere: è fare spazio al
Signore perché venga e mi cambi”.