Il Piano e il suo processo

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Il Piano e il suo processo
Regione Liguria
9 luglio - Giornata di lavoro
La Valutazione Ambientale
di Piani e Programmi - VAS
Centro Congressi IRIDE
L’esperienza del PTC della Provincia di Milano, analisi critica
Mariarosa Vittadini, IUAV
Il Piano e il suo processo
1
Indirizzi regionali per la VAS
LR 12/2005 art.4; Indirizzi marzo 2007
Gli indirizzi regionali riprendono e specificano con maggior dettaglio
i contenuti della Direttiva 2001/42/CE e i risultati del
Progetto Enplan.
Il concetto chiave è quello di “integrazione”
• La piena integrazione della dimensione ambientale nei Piani e
Programmi
• L’integrazione procedurale
• La Valutazione ambientale come processo continuo che accompagna
tutte le fasi di redazione del piano e, con il monitoraggio, la sua
attuazione
• Il processo di partecipazione integrato nel piano
Il percorso di VAS per il PTCP
Fase 0: Preparazione e avvio formale
Fase 1: Orientamento per lo scoping
Documento di
scoping
Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP:
definizione dell’ambito di influenza (scoping)
Fase 2: Elaborazione e redazione
Proposta di Piano e
Rapporto
Ambientale
Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP:
formulazione di pareri
Fase 3a: Adozione, raccolta osservazioni
Documento di piano
e Dichiarazione di
sintesi
Fase 3b: Approvazione
Fase 4: Gestione e Monitoraggio
2
Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP
In apertura
Sinergie con altri strumenti esistenti
•
•
impostazione processo
Cabina di regia: Comitato tecnico interdirezionale provinciale
Comuni e Enti parco: Tavoli interistituzionali – Conferenze dei
Comuni e Parchi
Soggetti con competenze ambientali e autorità transfrontaliere:
Tavoli di consultazione
Settori del pubblico (associazioni
ambientaliste,..): Forum e workshop
A conclusione del procedimento
di
categoria,
società
sintesi risultati
Comitato tecnico interdirezionale provinciale
Direzioni centrali:
Pianificazione e assetto del territorio (Coordinamento)
Ambiente
Trasporti e Mobilità
Economia e Lavoro
Direzioni di progetto:
Progetto strategico provinciale
Provincia di Monza e Brianza
Sicurezza, Caccia e Pesca, Lotta all’usura
Segue attivamente la predisposizione di:
Documento di Scoping
Proposta di piano e rapporto ambientale
Una “presidenza” del comitato potrebbe esprimere il
parere motivato al termine del processo
3
Tavoli interistituzionali
11 tavoli in cui sono rappresentati i 189 comuni:
1. Brianza
3. Rhodense
4. Legnanese
5. Castanese
6. Magentino
7. Abbiatense Binaschino
8. Sud Milano
9. Sud-est Milano
10. Martesana-Adda
10 Piani d’Area
Strumenti di attuazione del PTCP
2. Nord Milano
11. Milano
Consultazione sul PTCP (da metà ottobre 2006 a fine maggio 2007):
Incontro di presentazione del processo in atto
Incontro di presentazione degli esiti
Raccolta pareri e integrazioni sportello per i comuni
Autorità transfrontaliere
Consultazione delle autorità transfrontaliere:
Sulla proposta di piano e di rapporto ambientale, prima dell’adozione
Invio documento di piano e rapporto ambientale
Raccolta pareri/osservazioni
Elenco soggetti:
Regione Piemonte
Province:
Nord: Varese, Como, Monza e Brianza
Est: Bergamo, Cremona, Lodi
Sud: Pavia
UPL
Provincia di Novara (Ovest)
4
VAS e soggetti con competenze ambientali
Le domande-tipo
Documento di scoping
Soggetti con
competenze
ambientali
consultazioni in fase di
elaborazione
proposta di piano e
di Rapporto Ambientale
per l’adozione
• Adeguatezza della
integrazione
dell’ambiente negli
obiettivi del PTCP
• Completezza delle
interferenze ambientali
considerate
• Coerenza con Piani e
Programmi ambientali
• Adeguatezza delle fonti
informative e del loro
dettaglio
• Adeguatezza degli
indicatori proposti
• Adeguatezza degli ambiti
territoriali coinvolti
Soggetti
con
competenze
Ambientali 1/3
Ente
Settore
Componenti
Ambientali
fattori di interrelazione
Regione Lombardia
D.G. Qualità dell'Ambiente
Regione Lombardia
D.G. Sanità
Regione Lombardia
Regione Lombardia
D.G. Agricol tu ra
D.G. Territorio e Urbanistica
Regione Lombardia
D.G. Reti e servizi di pubblica utilità e
sviluppo sostenibile
D.G. Culture, Identità e Autonomie della
Lombardia
D.G. Polizia Locale, Prevenzi one e
Protezione Civile
Direzione generale e Dipartimento di
Milano
Aria, cambiamenti climatici, flora, fauna e
biodivers ità, rumore e vibrazioni, suolo e
sottosuolo.
Rumore e vibrazioni, suolo e sottosuolo,
rischio indus triale
Paesaggio, flora, fauna e biodiversità
Terri torio, Patrimonio culturale e
paesaggio, Sistema informativo
Acqua, rifiuti, energia
Regione Lombardia
Regione Lombardia
ARPA
ARPA
Ministero per i Beni e le
Attività culturali
Ministero per i Beni e le
Attività culturali
Autorità di Bacino del fiume Po
Agenzi a interregionale per il
fiume Po
ATO provincia di Milano
ATO città di Milano
Parco Adda nord
Parco Agricolo Sud Milano
Parco delle Groane
Parco Nord Milano
Parco della Valle del Lambro
Parco lombardo della Valle del
Ticino
Provincia di Milano
Settore sistemi informativi U.O.
informazione ambientale
Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Lombardia
Direzione Regionale per i Beni archeologici
della Lombardia
e
Patrimonio cul turale e paesaggio
Suolo e sottos uolo, rischio industriale
Aria e cambi amenti climatici, rumore e
campi elettromagnetici, acqua, rifi uti , suolo
e sottosuolo paesaggio, flora, fauna e
biodivers ità
Sistemi informativi
Beni culturali, materiali e paesaggio
Beni culturali, materiali e paesaggio
Acqua
Acqua
Direzione centrale risorse ambientali della
Provincia di Milano
Acqua
Acqua
Flora, fauna
Flora, fauna
Flora, fauna
Flora, fauna
Flora, fauna
Flora, fauna
Comitato interdirezionale provinciale
e biodiversità
e biodiversità
e biodiversità
e biodiversità
e biodiversità
e biodiversità
Tutte le componenti
5
Provincia di
Milano
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decom pr es s or e TI FF ( LZW )
s ono neces s ar i per vi s ual i zzar e ques t 'i m m agi ne.
Forum di consultazione pubblica
La struttura del processo
PROCESSO PARTECIPATO PER L’ADEGUAMENTO DEL PTCP PROV. MILANO
Novembre 06
1 Workshop
Scenari e
obiettivi prioritari
Settembre 06
2 Forum
15 focus group tematici
Gennaio 07
Febbraio 07
Le trasformazioni del terrritorio e l’ambiente
2 Workshop
Dagli obiettivi prioritari
alle azioni di intervento
3 Workshop
Dalle azioni di intervento
alle modalità di recepimento
4 Maggio 07
Compatibilità ecologica
Rete ecologica
Consumo suolo
1 Forum
2 Forum finale
Presentazione
Risultati
Presentazione Obiettivi e VAS
Focus group
tematici
Muoversi ed abitare in modo sostenibile
1 Workshop
Scenari e
obiettivi prioritari
2 Workshop
Dagli obiettivi prioritari
alle azioni di intervento
3 Workshop
Dalle azioni di intervento
alle modalità di recepimento
r
Il rapporto ambientale: Indice
Quadro normativo di riferimento per la VAS
La VAS dell’Adeguamento del PTCP-MI
Lo stato dell’ambiente: tendenze e criticità
La definizione del sistema degli obiettivi del PTCP-MI
La definizione del sistema degli indicatori
Scenari di riferimento del PTCP-MI
Costruzione delle alternative
Valutazione della sostenibilità del PTCP-MI
Progettazione del sistema di monitoraggio
Partecipazione dei diversi soggetti: conferenza di valutazione per il
PTCP-MI e la VAS
Studi e progetti provinciali di riferimento per il PTCP-MI
12.Sintesi non tecnica
6
Le analisi, gli obiettivi e le azioni
3.2 Tendenze in atto (1/6)
Aria: concentrazioni PM10
PM10 superamenti del valore limite
di concentrazione media di 24 ore.
Fonte: Rapporto sulla qualità
dell’aria in Provincia di Milano
2005, ARPA
Numero di superamenti del valore limite e
del valore limite aumentato del 50% della
concentrazione media giornaliera di PM10
– Comune di Milano. Fonte RSA
7
3.2 Tendenze in atto (2/6)
Aria: emissioni CO2 e CO2 equivalente
Emissioni annuali di CO2 per consumi energetici, serie
storica e previsioni.
Fonte: Programma energetico regionale 2005.
3.2 Tendenze in atto (3/6)
Corso d'acqua
F. Adda
T. Molgora
T. Molgora
Colatore Addetta
F. Lambro sett.
F. Lambro sett.
F. Lambro sett.
T. Bozzente
F. Olona sett.
F. Olona sett.
T. Lura
T. Seveso
T. Seveso
Canale Martesana
Roggia Vettabbia
Cavo Redefossi
F. Ticino
F. Ticino
Naviglio Grande
Naviglio Pavese
Can Scolm Nord
Ovest
Canale Villoresi
SECA
SECA.
2005
2006
Cornate d’Adda
Carnate
Truccazzano
Vizzolo Predabissi
Lesmo
Cologno Monzese
Melegnano
Lainate
Legnano
Rho
Rho
Lentate sul Seveso
Bresso
Milano
Milano
S. Donato Milanese
Cuggiono
Boffalora
Gaggiano
Casarile
Abbiategrasso
2
5
4
3
4
5
4
5
4
5
5
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2
2
2
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5
5
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5
2
4
4
2
2
2
2
2
3
Cassano d’Adda
2
3
Comune
Acqua:
qualità
acque
superficiali – indice SECA
Stato Ecologico dei corsi d’acqua e
laghi lombardi. Fonte: PTUA 2006.
Dati 2003
8
3.2 Tendenze in atto (4/6)
Acqua: inquinamento nitrati
Concentrazioni di nitrati in mg/l negli anni 1985 e 2000.
Fonte: Provincia di Milano
3.2 Tendenze in atto (5/6)
Popolazione: densità e tasso di natalità/mortalità
Densità e variazione della popolazione tra il
1992 e il 2003. Fonte: Studio CRESME (2005).
Natalità e mortalità in
Provincia di Milano.
Fonte: RSA 2005.
9
3.2 Tendenze in atto (6/6)
Rifiuti:
produzione
e
raccolta differenziata
3.3 Analisi SWOT (1/8): alcuni punti di forz a…
•
Società ed economia:
Trend demografico positivo
Alto livello di istruzione maschile e femminile
Buoni indici economici
Buona qualità dei servizi alla popolazione
Attenzione alle
government
•
tematiche
della
partecipazione
e
dell’e-
Ambiente:
Diminuzione delle concentrazioni in atmosfera di NOx
Buona copertura del sistema di depurazione delle acque
Indice IRIS (incidenza sulla risorsa idrica sotterranea) nullo o
debole in buona parte dei comuni, ad esclusione del
capoluogo e di alcuni comuni della zona nord del capoluogo
Alta percentuale di territorio protetto (Parchi, PLIS, Aree
protette, SIC e ZPS)
Qualità/Quantità del territorio agricolo nella zona sud
Presenza di elementi del paesaggio agricolo tradizionale
Alto livello di raccolta differenziata
10
3.3 Analisi SWOT (2/8): alcuni punti di forza…
Esempi (1/2)
Carta del valore agricolo-forestale. Studio caratterizzazione ambiti agricoli. Prof. Treu,
Politecnico di Milano
3.3 Analisi SWOT (3/8): alcuni punti di forza…
Esempi (2/2)
Figura 2- 37: Carta di vocazione faunistica.
Fonte: Provincia di Milano
11
3.3 Analisi SWOT (4/8): alcuni punti di debolezza…
•
Società ed economia:
Alta densità nel capoluogo e nei comuni di prima cintura
Difficoltà di integrazione e di accesso all’abitazione
Presenza elevata di patrimonio immobiliare non utilizzato
•
Ambiente:
Superficie impermeabile nella zona nord oltre 55% [Odum,1988]
Forte frammentazione del territorio agricolo nella zona nord
Concentrazioni di polveri sottili e ozono oltre i valori di legge
rispettivamente in periodo invernale e estivo
Qualità delle acque superficiali del reticolo idrografico principale
non sempre soddisfacente (Lambro-Seveso-Olona) e secondario
(in corso di verifica)
Elevate perdite di rete nel sistema di distribuzione delle acque
Qualità delle acque sotterranee – pozzi cementati
Indice IRIS molto elevato nel capoluogo e in alcuni comuni
dell’area di Rho-Arese nel nord milano
Presenza diffusa di stabilimenti a rischio di incidente rilevante
Presenza di aree esondabili
Presenza di siti da bonificare e di plumes.
3.3 Analisi SWOT (5/8): alcuni punti di debolezza…
Esempi (1/2)
Stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
Fonte: PTCP vigente
Comuni sede di stabilimenti a rischio di
incidente rilevante (giallo), Comuni sede di
stabilimenti a rischio con potenziali ricadute
esterne ai perimetri aziendali (campitura punti
rossa), comuni interessati da potenziali
ricadute provenienti da stabilimenti a rischio
di incidente rilevante situati in comuni limitrofi
(campitura righe blu).
Indice IRIS. Fonte: Fenomeni di contaminazione delle
acque sotterranee in provincia di Milano (2002)
12
3.3 Analisi SWOT (6/8): alcuni punti di debolezza…
Esempi (2/2)
Fonte: Provincia di Milano.
3.3 Analisi SWOT (7/8): alcune opportunità…
•
Società ed economia:
Centralità nel contesto economico europeo
Forte dinamismo culturale e spinta all’innovazione
Nuovi strumenti di pianificazione territoriale (PTR, adeguamento
PTCP, PGT, pianificazione negoziata)
•
Ambiente:
Nuovo concetto di paesaggio carta europea del paesaggio e
recepimento
Nuova legge regionale sulla qualità
attenzione alle problematiche in atto
dell’aria
maggiore
Forte attenzione alla “qualità della vita” consapevolezza del
valore dell’ambiente
Forte attenzione allo sviluppo dell’agricoltura
redditività e multifunzionalità dell’agricoltura
biologica
Presenza di dati sui principali temi ambientali possibilità di
studiare misure di intervento ad hoc
13
3.3 Analisi SWOT (8/8): alcune minacce…
•
Società ed economia:
Forte crescita del trend demografico
Forte crescita della densità abitativa in comuni “esterni”
Crisi economica e scarsi incentivi alla ricerca
Meno fondi all’agricoltura da parte della CEE
•
Ambiente:
Crescita disordinata delle aree di frangia e delle aree periurbane
Nuova richiesta di abitazioni e maggiore impermeabilizzazione del
suolo
Nuove necessità di spostamento e maggiori
emissioni,
peggioramento del clima acustico, maggiore congestione
Realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto e conseguente
ulteriore frammentazione del territorio
Forti pressioni sulle aree a parco
4. La definizione del sistema degli obiettivi del PTCP
Macrobiettivi e Temi del PTCP
Obiettivi e tipologie di azione del PTCP
L’integrazione del sistema obiettivi-tipologie di azione nelle norme
di attuazione
5 Macrobiettivi
21 Temi
50 Obiettivi generali
200 Azioni
130 Indicatori
14
4.1 Macrobiettivi e temi del PTCP
Conferma dei macrobiettivi del PTCP vigente
Identificazione dei temi di competenza del PTCP
5. La definizione del sistema degli indicatori
Individuazione degli indicatori associati agli obiettivi – Tipologie di
azione
Gli indicatori del nucleo
L’analisi di coerenza interna
Ricognizione sulle fonti di dati e indicatori (SIT, SIA e rapporti di
monitoraggio 2003 e 2005)
Associazione ad obiettivi/azioni
Integrazione di nuovi indicatori
Selezione di un sottoinsieme di indicatori per la valutazione della
sostenibilità e il monitoraggio dei PGT (Progetto DATI da integrare con
informazioni ARPA) partecipazione
15
6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (1/4)
Individuazione delle variabili e delle loro relazioni:
•
•
•
•
•
•
Strade, ferrovie e altre opere da legge obiettivo
Comuni che si sviluppano come poli sovracomunali
Trend popolazione in assenza di regolamentazione
Trend consumo di suolo in assenza di regolamentazione
Qualità delle principali matrici ambientali (aria, acqua, suolo)
…
Previsione dei loro andamenti in assenza di interventi di
piano
•
•
Scenario probabile
Intervalli di variazione
6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (2/4)
Fonte: Provincia di Milano
16
6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (3/4)
Fonte: Provincia di Milano
6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (4/4)
Fonte: CRESME Ricerche S.p.A
17
Contenuti prescrittivi del PTCP
Hanno efficacia prescrittiva e prevalente (Art. 18):
1.
Previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici
2.
L’indicazione della localizzazione delle infrastrutture relative alla mobilità
qualora detta localizzazione sia sufficientemente puntuale, alla scala della
pianificazione provinciale,..
3.
La definizione degli ambiti agricoli
4.
L’indicazione per le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico
e sismico delle opere prioritarie di sistemazione e consolidamento (se la
provincia ha competenza in materia con efficacia prevalente)
Sono inoltre oggetto del piano:
1.
2.
3.
4.
5.
La definizione dei “poli sovracomunali”
La definizione degli interventi di rilievo sovracomunale
La definizione del Progetto Paesaggio e del Progetto di rete ecologica, con
lo studio della Dorsale Verde nord.
Corridoi tecnologici
….
Punti critici di valenza generale
•
Il ruolo del PTCP come quadro di coerenza per la sostenibilità
ambientale dei PGT e dei piani di settore: un ruolo da strutturare;
•
Ruoli politici e ruoli tecnici nella costruzione (e presentazione) delle
alternative;
•
Sostenibilità e previsioni esistenti: spesso un carico difficile da
riportare ad indirizzi sostenibili (importanza dello scenario di
riferimento).
•
Consulenti e valutatori (interni ed esterni all’AP): quale integrazione
possibile? Necessità di procedure.
•
La coerenza tra Rapporto ambientale e Piano: quali regole? Quale
struttura della fase di “aggiustamento” (conta il Piano o il RA nella
attuazione?)
18
Punti critici specifici del caso milanese
•
Armonizzare Piano e RA
•
Il RA come strumento per la valutazione di coerenza dei PGT
e dei Piani di settore provinciali
•
Integrare criteri ambientali nella scelta e nelle regole per i
Comuni polo sovracomunale
•
Progettare l'inserimento paesistico delle infrastrutture
•
Tutelare e sviluppare gli ecosistemi naturali, la rete
ecologica e i relativi varchi
•
Affinare e rendere più efficaci i meccanismi di gestione del
consumo di suolo
•
Stabilire indicatori condivisi per il monitoraggio
Il ruolo del PTCP come quadro di coerenza
La provincia valuta la compatibilità con il PTCP dei propri atti, di quelli
degli enti locali o di altri enti.
Il Rapporto ambientale è elemento costitutivo del Piano
Gli obiettivi definiti nel Rapporto ambientale sono obiettivi del Piano
Le informazioni e le valutazioni contenute nel Rapporto ambientale del
PTCP sono uno dei riferimenti per la Valutazione Ambientale dei PGT
e dei piani di settore provinciali
19
Coerenza tra PTCP E PGT
Secondo gli indirizzi regionali (Disciplina dei procedimenti di VAS DCR n. 6420 del 27 dicembre 2007):
Nei PGT
“facendo riferimento agli obiettivi di rilevanza ambientale
dei piani territoriali sovraordinati (PTR e PTCP), il Rapporto
Ambientale del PGT deve in particolare evidenziare:
a) le modalità di recepimento e di adeguamento alle peculiarità del
territorio comunale
b) l’integrazione con gli obiettivi specifici di interesse locale
c) la coerenza delle azioni e degli interventi di piano.”
Nella proposta di PTCP
Riferimenti prioritari per la verifica di compatibilità sono:
–
I 5 macrobiettivi
–
Gli obiettivi contenuti nella normativa di piano
Non sono citati gli obiettivi di sostenibilità definiti nel
Rapporto Ambientale
20
Proposte per ricondurre il sistema
PTCP-Rapporto ambientale all’unità
All’art.11, comma 2, si potrebbe integrare la frase esistente
nel modo seguente: “Il PTCP e, in particolare il
precedente articolo 2 (macrobiettivi), gli obiettivi di
sostenibilità definiti nel rapporto ambientale e le
specifiche disposizioni della parte II individuano gli
obiettivi rispetto ai quali viene operata la valutazione di
cui al precedente primo comma.”
All’art. 11, comma 3, tra gli elaborati obbligatori che i Comuni
devono inviare alle Provincia per il parere di compatibilità
potrebbe essere esplicitato il Rapporto ambientale
I comuni polo sono autorizzati a crescere più del
resto dei comuni: occorre definire regole
ambientali
Considerare gli elementi critici in grado di
condizionare lo sviluppo:
Superficie urbanizzata e urbanizzabile superiore al 70%.
Superficie comunale che ricade in aree a parco naturale o ad alta valenza
naturalistica (flora e fauna) superiore al 30%.
Superficie comunale che ricade in aree a rischio idrogeologico superiore al
30%.
Presenza di industrie a rischio di incidente rilevante.
Superficie comunale che ricade in aree ad alta vulnerabilità degli acquiferi
superiore al 30%.
Comuni caratterizzati da un valore dell’indice IRIS molto elevato o elevato.
21
Inserimento paesistico delle infrastrutture
spesso sovraordinate
Il problema:
Pluralità di infrastrutture negli stessi ambiti territoriali
Forti pressioni edificatorie sulle fasce a lato delle nuove
infrastrutture
Effetto vetrina
interruzione della continuità biologica
Previsione nel PTCP di numerosi nuovi centri di rilievo
sovracomunale
necessità di nuova viabilità di servizio
ulteriore uso del suolo
trasformazione del paesaggio, specie in aree ancora verdi
Progettare l’inserimento paesistico
La proposta di PTCP considera
Obiettivi per le fasce stradali (le azioni sono rimandate ai piani di
settore)
Strumenti di analisi dell’inserimento dell’opera solo per gli ambiti
paesistici e naturalistici
Il repertorio delle misure di mitigazione e compensazione
Si potrebbe considerare un piano di inserimento e
valorizzazione paesistica e naturalistica delle opere
Per considerare il tracciato nella sua interezza
Per valutare gli effetti cumulativi
Per definire degli interventi di mitigazione e compensazione
coordinati, sfruttando le sinergie
Per internalizzare i costi ambientali già nella progettazione
22
I varchi della rete ecologica
La proposta di PTCP prevede:
Passaggi faunistici nel caso in cui opere a 2 o più corsie per senso di
marcia interessino il territorio dei varchi
Il divieto all’individuazione di nuovi ambiti di trasformazione
La necessità di individuare nuovi varchi qualora vengano occlusi quelli
esistenti per diritti pre-esistenti
Si potrebbe anche:
Collocare i passaggi faunistici in un progetto di area vasta.
Evitare l’occlusione dei varchi con nuove edificazioni perché
l’individuazione di altri “passaggi” nelle aree più urbanizzate è
estremamente complessa.
Permettere la perequazione nei varchi in modo da spostare i diritti
edificatori esistenti
La gestione del consumo di suolo
Nella proposta di PTCP un meccanismo per la gestione del
consumo di suolo: il coraggio di fissare soglie
Soglia del 5% su base provinciale. Che corrisponde a
Superfici urbanizzate: 34%, cioè 680 kmq
Superfici urbanizzate + urbanizzabili: 42%, cioè 830 kmq
Superficie ulteriore concessa dal PTCP: 5% di 830 kmq, cioè c.a 40 kmq.
Meccanismi di gestione dell’”ulteriore” consumo di suolo quando
Sia già realizzato almeno il 75% delle previsioni
Il valore di U&U sia inferiore alla media d’ambito
Sono ammissibili deroghe per i comuni polo sovracomunale
E’ possibile consumare più del 5% per tutti i comuni solo se
impongono adeguate misure di compensazione ambientale
Sono esclusi dal conteggio del consumo di suolo i grandi interventi
sovracomunali e gli interventi che “passano” attraverso lo sportello
delle attività produttive
23
proposte migliorative
Compensazione ambientale anche entro la soglia del 5%;
oltre tale soglia compensazione “paritetica”; le
compensazioni devono essere sempre di tipo ambientale
Utilizzo della perequazione territoriale
Considerare nel calcolo di consumo di suolo l’11% (che
non ricade nell’urbanizzabile) di grandi interventi
sovracomunali e gli interventi che passano per lo sportello
delle attività produttive (escluse opere di pubblica utilità).
La media d’ambito deve rimanere fissata a priori e non
variare nel tempo
Indicatori per il monitoraggio
Dando atto che la Provincia, con il progetto DATI, ha messo a
disposizione dei Comuni un primo set di indicatori, si
suggerisce di inserire nelle Norme della proposta di PTCP
un richiamo esplicito alla necessita di un set di indicatori
comuni tra Provincia Comuni e Regione
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