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Registrarsi al corso. Gusmani, raccolta di saggi sul prestito lessicale. II edizione (non la prima!!!). Solo alcune parti: cap da I a VII = sezione 1 ASPETTI DEL PRESTITO LESSICALE. Cap VIII della sez. 2. Sezione 3 solo i capitoli XI e XII. Sezione 4 solo capitolo XIV. Bombi, influssi dell'inglese sul lessico italiano. Solo alcuni capitoli. Il prestito lessicale è uno dei fenomeni di INTERFERENZA Effetto, manifestazione del contatto tra lingue diverse. Quando si parla di lingue ≠ non ci si riferisce solo a contatti tra italiano e lingue "straniere", per lingua si intende in realtà in questo caso Varietà Linguistica. Ad esempio se io conosco un termine e un mio amico no dopo averlo sentito per molto tempo inizierà ad usarlo e anche questo è un prestito. Un prestito può avvenire partendo da una varietà dialettale verso la lingua nazionale Ramazza che deriva dal Piemontese Ramasa interferenza tra dialetto e varietà nazionale (lingua standard). A volte il prestito avviene tra varietà ≠ dal punto di vista diastratico es perpetua deriva da Manzoni. Inizialmente veniva usato a livello di lingua letteraria, persone di cultura che lo utilizzavano perché avevano letto i Promessi Sposi e solo in seguito il termine è penetrato nella lingua. Es. spread (spargere) il significato base del sostantivo in inglese è quello di "espansione". Nella lingua tecnica dell'economia e della finanza ha assunto il significato di "distanza, differenza" tra 2 tassi di interesse. La parola entra in italiano nel 1981 ma la conoscenza di questo termine resta confinata nel campo dell'economia. Solo recentemente il vocabolo è dilagato. Prima di usare il termine prestito bisogna assicurarsi che si tratti realmente di un prestito. Devo assicurarmi che esista il modello del prestito da qualche parte. Parlando di prestito presuppongo una lingua A che presta e una lingua B che riceve il prestito. In genere la lingua A viene chiamata Lingua Modello, la lingua B viene chiamata Lingua Replica. Es. FILM in italiano è un prestito, perché individuo una lingua modello inglese che possiede un modello per la parola prestata all'italiano. FILMONE invece non è un prestito. Perché è vero che deriva da Film che è un prestito, ma in inglese non ho il modello di FILMONE che è una creazione dell'italiano, una neoformazione italiana a cui si arriva con il suffisso -ONE applicata alla base Film. Il modello alloglotto da cui si parte può essere imitato da una lingua con diversi gradi di fedeltà. Es. Snob è abbastanza vicino al modello inglese (in ingl. [s] in ita [z] perché si sonorizza davanti alla sonora [n]). In ted. Endekrist dal latino medievale antichristus anti diventa enne. Il suono è simile, la modificazione avviene per via della struttura della lingua. PARETIMOLOGIA o ETIMOLOGIA POPOLARE causa della trasformazione di anti in ende. Ci sono prestiti in cui rimane poco del modello alloglotto. Es. Corner trasposizione della parola inglese Angolo, in italiano viene importata come Calcio d'angolo. E così in italiano invece di dire calcio d'angolo diciamo spesso angolo. Dell'inglese è rimasto solo il dato semantico cioè ad angolo è passato il significato di calcio d'angolo come in inglese CALCO. Un altro calco è ad es. GRATTACIELO calco di Skyscraper. I calchi vengono usati per riprodurre un modello inglese. Il caso dei calchi è il caso in cui più ci si allontana dal modello alloglotto. In cui la lingua replica manifesta il più alto grado di autonomia rispetto alla lingua modello. Il prestito è una CREAZIONE, va messa sullo stesso piano dei neologismi, l'unica differenza è che modello della creazione è una parola alloglotta. Lo schema è sempre lo stesso, uno schema di tipo imitativo. ES. in italiano c'è tutta una serie di nomi di agente o di strumento che vengono creati utilizzando il suffisso -tore, in ogni momento si può creare una parola nuova utilizzando questo suffisso su una radice verbale a cui non è ancora stato unito = NEOFORMAZIONE. Posso ad esempio formare rubatore partendo da rubare, che oggi non è usato perché abbiamo ladro. Anche se una volta era utilizzato, è una parola potenziale. Il prestito è una parola nuova creata imitando. Hamburger in ingl. è un prestito dal ted. "di Amburgo". Il termine passa negli USA e assume il significato oggi noto. Una volta che entra nell'americano vengono create parole simili come cheeseburger burger è stato interpretato come un morfema e la prima parte come un modificatore della seconda parte. Hanno avvicinato Ham al loro han "prosciutto". Diventano dei composti. Una volta che una parola di origine straniera ha trovato il suo posto nel lessico della lingua replica non c'è più distinzione tra il prestito e le parole ereditarie (le parole da sempre in una lingua). Quando si parla di prestito abbiamo un riferimento di tipo cronologico es. macchina nessuno lo avverte come prestito: ha origine alloglotta dal lat. machina che però a livello latino è un prestito dal greco, dalla varietà dorica (magna grecia) makhanắ. All'inizio macchina era un latinismo, un termine dotto. Il prestito è tale solo se viene usato dai parlati correntemente. Altrimenti si parla di casual, una parola straniera citata in maniera occasionale. Se si parla di casual non si parla di veri e proprio prestiti, il prestito deve avere un uso, una circolazione anche limitata nella lingua replica. Prestito è una metafora. C'è un'imitazione, un modello alloglotto e la sua imitazione in un'altra lingua. Il modello straniero può essere imitato più o meno fedelmente. La parola straniera si viene a trovare all'interno di un sistema linguistico nuovo, diverso. Ed è impossibile che si sottragga completamente agli influssi del sistema linguistico nuovo. Es. Snob [s] --> [z] per via del sistema italiano. L'imitazione può essere più o meno fedele e dipende da ≠ fattori es. la conoscenza da parte del parlante della lingua replica della lingua modello. Se conosco molto bene l'inglese quando uso il termine inglese in ita. lo riproduco molto bene, chi non lo conosce lo italianizza. Oppure se lo conosco molto bene posso pensare di tradurlo e non di utilizzarlo, usare un calco. es. roast-beef (beef in inglese è un prestito dal francese antico). In italiano fino a un po' di anni fa si diceva rosbiffe, adesso non più utilizzato, ed è un adattamento. In inglese il termine finisce con una fricativa sorda che in italiano non è ammessa. In italiano le parole finiscono in vocale. Quindi c'è un adattamento alla struttura dell'italiano. es. flirt l'occlusiva finale rimane. Cosa diversa dall'integrazione è l'acclimamento di un prestito = un termine è entrato veramente nel lessico di una lingua e ne fa parte. E questo si capisce dalla sua frequenza d'uso prima di tutto e dal fatto di essere usato non solo in un certo ambito ma in tutti i livelli della lingua. Un indizio prezioso è il fatto che un prestito sia stato usato nell'ambito di processi di derivazione e di formazione di parole. es. sport sportivo = acclimatato. Non confondere integrazione con acclimatamento. Es. un prestito acclimatato non sempre è integrato. Non viene modificato dal punto di vista fonologico. Integrazione e acclimatamento sono due processi distinti del processo di ASSIMILAZIONE di un termine al lessico. Per una parola straniera che approda ad un'altra lingua si danno 2 possibilità: 1) o la sua assimilazione nel lessico della lingua. 2) o l'eliminazione dal lessico medesimo dopo un periodo più o meno lungo. Non sempre i prestiti attecchiscono. Qualche volta il loro uso è effimero. Destino comune ai neologismi. INTEGRAZIONE può riguardare vari livelli: es. livello fonologico. Ci sono altri livelli che possono essere toccati dall'integrazione, es. livello morfologico es. brioche dal fr. preceduto da brioscia, prestito adattato morfologicamente, perché è stata inserita la a che è desinenza del femminile singolare. Oltre all'adattamento fonologico. Ma la a ha valore desinenziale di f. sing. Le forme integrate sono state sostituite da forme meno integrate, forse dovuto ad una maggior conoscenza della lingua straniera. È una regressione tipica. A volte l'integrazione è a livello lessicale, è il caso della paretimologia endekrist, qui l'integrazione si manifesta nel riconoscimento di un elemento lessicale indigeno nella parola alloglotta, anche se non è così, e in questo caso la parola si modifica. Il livello è lessicale, il parlante tedesco sente l'esigenza di avvicinare il termine a una parola della propria lingua.