S127_Casino Montanari e pertinenze
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S127_Casino Montanari e pertinenze
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Tre Olmi Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo N° Tutela S127 Diretto Altra/e denominazione/i Denominazione Casino Montanari e pertinenze Ubicazione Via Barchetta, 392 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto Foglio: 55 / 57 Mappale: 60-61-62-63-64-65-66 / 62 Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 55 / 57 Mappale: 60-61-62-63-64-65-66 / 62 SI C.S. / Z.E. / Extra Urbana Extra Urb. Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 06/06/1998 Osservazioni: Note: Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Privata SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N° Tutela S127 Denominazione Casino Montanari e pertinenze Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 55 / 57 Estratto Catastale scala: 1/5000 Mappale: 60-61-62-63-64-65-66 / 62 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Tre Olmi Classe Vincolo MONUMENTALE Denominazione Casino Montanari e pertinenze Tipo Vincolo Diretto N° Tutela S127 Altra/e denominazione/i Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela: La Villa di via Barchetta, nota con il nome di Casino Montanari, sorge nella campagna modenese, in località Tre Olmi, a pochi chilometri dal centro città; dalla strada si diparte un lungo e doppio filare alberato di pioppi cipressini che conduce al complesso costituito dall'edifcio principale, dal giardino e da due fabbricati destinati originariamente ad abitazione del custode, oratorio e al servizio dell'attività agricola. Il complesso è attestato, nell'ultimo quarto dell'800, quale possesso del signor Luigi Montanari e ha subito diversi passaggi di proprietà fino agli attuali proprietari. Sono attribuibili all'inizio del 900 le costruzioni aggiunte nell'area rustica. Tutta l'area circostante, in prossimità del fiume Secchia e caratterizzata da fertili terreni, ha costituito nei secoli una delle zone preferite dalle ricche famiglie aristocratiche modenesi per impiantare attività agricole ed edificare residenze di villeggiatura vicine alla città. Anche il casino Montanari fa parte di questa espansione e presenta un semplice impianto rettangolare, su un'area sistemata a giardino di analoghe proporzioni, circondata da terreni agricoli. L'edificio si configura secondo il carattere sobrio dell'architettura modenese di villa suburbana del sec. XIX, densa di richiami neoclassici. Il fronte è caratterizzato da semplici aperture centrali al piano terreno con finestre simmetricamente disposte; analoghe finestre, al piano superiore, sono arricchite da timpani su mensoline e cornici; lineari fasce marcapiano definiscono la facciata, assumendo nella parte superiore quasi l'aspetto di una cornice. In corrispondenza delle aperture, nella zona del sottotetto, si aprono una serie di "oculi". La classicità dell'immobile è sottolineata dalla semplice eleganza dei decori e dalla scansione simmetrica del prospetto principale, mentre quello retrostante è assai severo, principalmente funzionale. L'essenzialità delle proporzioni esterne si manifesta anche nella distribuzione interna, caratterizzata dal salone passante sia al piano terra che al primo piano, ai cui lati si dispongono le camere. Al piano terreno rimangono visibili poche decorazioni e un grande camino in pietra; mediante una scala con gradini in marmo si accede al prezioso Salone del piano nobile che è interamente dipinto con prospettive di architetture fantastiche entro cornici in stucco rettangolare, stemmi sovraporta e tempere sul soffitto con inquadrature geometriche e decori floreali. L'ambiente è reso ancora più ricco dalla rappresentazione di putti in stucco, a tutto tondo, che versano frutti da cornucopie, e dalla presenza di due statue allegoriche di fanciulle. Di modesto interesse sono le decorazioni delle restanti sale del piano nobile con tempere sui soffitti, eseguite nello spazio tra le travi, e sulle pareti. Dal Salone si accede inoltre al braccio laterale che conduce alle camere: un corridoio coltato, dipinto a "ciele stellato", illuminato da una finestra posta sul fiondo. Il Casino Montanari è circondato da un giardino all'inglese con essenze sempreverdi e prato. A lato della villa sorgono: un semplice edificio rettangolare destinato ad abitazione del custode, ed un piccolo Oratorio, trasformato nel tempo in deposito, al quale si sono successivamente addossate strutture di servizio. L'elemento più antico è certamente l'Oratorio che conserva una semplice facciata rettangolare coronata da timpano, in muratura di mattoni e pietra, dove sono ben leggibili le originarie aperture della porta e del soprastante finestrone.