relazione_paesaggistica_T200 - Provincia di Massa
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PROVINCIA DI MASSA CARRARA SETTORE DIFESA DEL SUOLO FIUME MAGRA - TORRENTE AULELLA LAVORI DI ADEGUAMENTO DIFESE SPONDALI ALLA CONFLUENZA MAGRA - AULELLA NEI COMUNI DI AULLA E PODENZANA PROGETTO DEFINITIVO I° LOTTO OPERE DI DIFESA T200 RELAZIONE PAESAGGISTICA DI COMPATIBILITÀ DEGLI INTERVENTI Dott. Geol. Renato Capaccioli Consulenza Paesaggistica Arch. Luca Pregliasco Dott. Ing. Natalino Rebecchi Amm.ne Provinciale di Massa Carrara SETTORE DIFESA DEL SUOLO R.U.P.: Dott. Ing. Stefano Michela ECOPROGET s.r.l. La Spezia Maggio 2012 Indice generale PREMESSA....................................................................................................................................1 INTRODUZIONE METODOLOGICA..............................................................................................2 1.ANALISI AMBIENTALE..............................................................................................................3 1.1.La conoscenza del contesto e dell’area di intervento ...........................................................3 Inquadramento geografico-territoriale....................................................................................3 I corsi d’acqua Magra e Aulella..............................................................................................8 Inquadramento storico-insediativo.......................................................................................11 Inquadramento geologico, geomorfologico e idraulico.........................................................12 Il quadro di riferimento paesistico.........................................................................................13 Uso del suolo.......................................................................................................................15 1.2.Indicazione e analisi dei livelli di tutela................................................................................16 Pianificazione a livello regionale..........................................................................................16 Pianificazione a livello provinciale........................................................................................20 La disciplina urbanistica Comunale. Livelli di tutela.............................................................21 ANPIL Fiume Magra in Lunigiana........................................................................................23 2.CRITERI PROGETTUALI DI BASE...........................................................................................24 2.1Descrizione dell’intervento...................................................................................................24 2.2Destra idraulica del fiume Magra: Bagni di Podenzana.......................................................26 2.3Sinistra idraulica del t. Aulella: parte del quartiere Matteotti di Aulla....................................27 2.4Fasi di realizzazione............................................................................................................28 3.LA COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA...................................................................................29 3.1Studio del rapporto tra opera e contesto paesaggistico.......................................................29 3.2Fotosimulazione A...............................................................................................................32 3.3Fotosimulazione B ..............................................................................................................33 3.4Fotosimulazione C...............................................................................................................34 3.5Fotosimulazione D...............................................................................................................35 3.6Fotosimulazione E...............................................................................................................36 3.7Fotosimulazione F................................................................................................................37 4.CONCLUSIONI..........................................................................................................................38 PREMESSA A seguito dell'evento alluvionale del 25/10/2011 che ha colpito i comuni della Lunigiana la Provincia di Massa Carrara ha dovuto procedere con una revisione del progetto di adeguamento delle quote arginali alle piene trentennali, già autorizzato dal punto di vista paesaggistico, portando gli interventi a rispondere alle previsioni alle piene duecentennali, rendendoli funzionali alla protezione da un evento alluvionale di almeno pari portata rispetto a quello avvenuto. A seguito di tale necessità, la Provincia ha richiesto la revisione della progettazione preliminare e definitiva dell’intervento di cui sopra, con il coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche interessate territorialmente. L'intervento dell'adeguamento delle difese spondali del presente progetto, è relativo ad una prima serie di opere da realizzarsi di competenza della Provincia di Massa Carrara, essendo stralciati dal progetto originario alcuni interventi da eseguirsi sotto il coordinamento di altri Enti Territoriali. L'area di intervento rimane quella del progetto già presentato di adeguamento alle piene trentennali, nel tratto compreso tra la confluenza del fiume Magra e del torrente Aulella e i due ponti della SS. 62 della Cisa sul torrente Aulella e della S.P. n° 14 di Podenzana sul fiume Magra. In particolare sono trattati in Comune di Podenzana la sponda sinistra del fiume Magra a valle del ponte sulla strada ed in Comune di Aulla il primo tratto della sponda destra del torrente Aulella subito a valle del ponte sulla strada Statale 62. L’area d’intervento risulta essere vincolata ai sensi dell’art. 142 comma 1 lett. c del D.Lgs. 22/01/2004 n° 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio”, in base al quale vige il vincolo paesaggistico di cui alla ex-legge “Galasso” n° 431 del 19851. Alla luce della vigente normativa, è necessario che il nuovo progetto sia integrato con la revisione dello studio paesaggistico di inquadramento dell’opera essendo sostanzialemente variati gli interventi originariamente previsti. 1 Il vincolo riguarda, ai sensi della L.431/85 e s.m.i., art. 1, lettera-c: I fiumi, i torrenti e i corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvati di RD 11 dicembre 1933 n. 1775 e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. 1 INTRODUZIONE METODOLOGICA La presente “Relazione paesaggistica”, relativa al primo lotto progetto definitivo per i Lavori di adeguamento alle piene duecentennali delle difese spondali alla confluenza Magra-Aulella nei comuni di Aulla e Podenzana è stata redatta ai sensi del citato D.Lgs 42/04 e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2005. In coerenza al DPCM, con particolare riferimento all’allegato tecnico che ne costituisce parte integrante e sostanziale, la Relazione paesaggistica si articola nelle seguenti fasi: 1. analisi ambientale, con la descrizione dei caratteri geografico-territoriali e storico-culturali del contesto e dell’area d’intervento, nonché dei livelli di tutela vigenti a livello regionale, provinciale e comunale; 2. analisi progettuale, con la descrizione sintetica del progetto di riduzione del rischio idraulico mediante l’adeguamento delle quote arginali alle piene duecentennali (Tr= 200); 3. valutazione degli elementi per la compatibilità paesaggistica, con la simulazione dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto (fotosimulazioni), la previsione degli effetti delle trasformazioni dal punto di vista paesaggistico durante le fasi di costruzione, gestione e messa in esercizio dell’opera e gli interventi di attenuazione e compensazione eventualmente previsti. Lo studio prende le basi dall'analisi svolta per il progetto relativo agli interventi di adeguamento alle piene trentennali, aggiornandola allo stato attuale post alluvione ed alle modificazioni nel frattempo intercorse, le fasi di lavoro sono rimaste sostanzialmente le stesse, dall'esame della documentazione bibliografica e cartografica disponibile, alle indagini in situ e relative campagne fotografiche; dall’analisi delle informazioni e dei dati raccolti all’elaborazione delle carte tematiche e delle fotosimulazioni, assieme alla stima degli impatti, già ampiamente trattati nell'adeguamento dello studio di V.I.A. a corredo del Progetto Definitivo e della Relazione Tecnica Illustrativa del Progetto stesso. Gli obiettivi del presente studio sono pertanto verificare il mantenimento di elevati livelli qualitativi già in fase di progettazione relativamente alle qualità ambientali, biodiversità, qualità paesaggistica, potenzialità di usi e fruizioni. A tal fine è indispensabile che gli interventi previsti, dettati da motivazioni preminenti di sicurezza idraulica, incorporino fin dalle fasi della progettazione tutti gli accorgimenti tecnici necessaria mitigare l’impatto paesaggistico ambientale ed a migliorarne nel contempo la funzionalità ecologica. 2 1. ANALISI AMBIENTALE 1.1. La conoscenza del contesto e dell’area di intervento Inquadramento geografico-territoriale L’area oggetto del presente intervento è ubicata in Lunigiana, provincia di Massa Carrara, nella distesa pianeggiante di origine alluvionale generata dalla confluenza tra torrente Aulella e fiume Magra, confluenza che segna anche il confine amministrativo tra i comuni di Aulla e Podenzana. Si tratta di due comuni facenti parte della Comunità Montana della Lunigiana, oggi Unione dei Comuni Montana Lunigiana, di dimensioni medie (Aulla) e medio-piccole (Podenzana) e per i quali si riportano di seguito alcuni dati salienti. Quota s.l.m. Superficie territorio [m] [km2] AULLA 64 59,76 11,312 PODENZANA 312 17 2.125 Comune N° abitanti al 2010 In particolare, il Comune di Aulla si estende per circa 60 kmq di territorio interamente collinare, se si esclude la piana lungo i corsi del fiume Magra (Aulla) e del torrente Aulella (Pallerone). Il numero degli abitanti ha riscontrato un progressivo aumento, anche se negli ultimi decenni sta assumendo un andamento pressoché costante e, al primo gennaio 2011 sono stati censiti 11.312 residenti (fonte ISTAT). Per quanto attiene al Comune di Podenzana, questo si estende per circa 17 kmq e comprende il promontorio che fa da spartiacque tra la valle del fiume Magra e quella del fiume Vara (al confine con la provincia di La Spezia). La struttura orografica del territorio comunale vede una predominanza di colline e limitatissime aree di pianura, costituite soprattutto dalla piana alluvionale del fiume Magra, in località Bagni di Podenzana. Il numero degli abitanti, dopo il calo demografico registrato negli anni ‘60, sta assumendo un costante incremento e, al primo gennaio 2011, sono stati censiti 2178 residenti (fonte ISTAT). 3 L’area oggetto d’intervento è situata poco a monte del punto più stretto della piana del fiume Magra, alla confluenza col torrente Aulella. La lingua di terra generata dai depositi alluvionali dei due corsi d’acqua ha rappresentato il sito ideale per l’insediamento dell’antico abitato di Aulla, del cui nucleo originario abbiamo notizie da più di mille anni, come testimoniatoci da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, durante il suo viaggio compiuto poco prima dell’anno Mille. Più recente è invece l'urbanizzazione delle altre aree abitate oggetto degli interventi di progetto: i Bagni di Podenzana e il Quartiere Matteotti di Aulla, sviluppatisi lungo le viabilità principali la Strada Provinciale n° 14 di Podenzana e la Strada Statale n° 62 della Cisa. La confluenza tra fiume Magra e torrente Aulella vista dall’abitato di Bibola (elaborazione effettuata tramite il software Fly-Through della Provincia di Massa Carrara) alle pendici del Monte Porro, da cui è possibile percepire l’ampiezza dei bacini idrografici dei due corsi d’acqua. All’orizzonte emerge la catena dell’Appennino tosco-emiliano. 4 COMUNE DI AULLA COMUNE DI PODENZANA QUARTIERE MATTEOTTI BAGNI DI PODENZANA Ortofoto 2010 – Inquadramento territoriale – fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT BAGNI DI PODENZANA QUARTIERE MATTEOTTI Ortofoto 2010 – Area di intervento – fonte Sistema Informativo Territoriale e Ambientale RT 5 Estratto Carta Tecnica Regionale – Area di intervento – fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT Sovrapposizione CTR - ISTAT 2001 – Aree Urbanizzate – fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT 6 Sovrapposizione CTR - Catastale - fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT Sovrapposizione CTR – Infrastrutturazione trasporti - fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT 7 I corsi d’acqua Magra e Aulella Il fiume Magra nasce a una quota di 1200 m s.l.m. tra il Monte Borgognone e il Monte Tavola, nell’Appennino Tosco-ligure e, dopo un corso di quasi 70 km che interessa un bacino idrografico di ben 1686 kmq, sfocia nel Mar Ligure a Bocca di Magra (SP), dove ha una portata media di 40 m3/s. Il Magra attraversa il territorio di ben 8 comuni toscani (provincia di Massa Carrara) e 5 comuni liguri (provincia di La Spezia); per gran parte del suo percorso in territorio luniganese è costeggiato dalla SS. 62 della Cisa. Al seguito del ricevimento dell'acqua dagli affluenti la portata media annua sale a circa 40 m 3/sec (presso la foce), con una media mensile massima in novembre di quasi 90 m3/sec ed una media mensile minima in agosto di circa 7 m3/sec. I valori massimi sono in particolare raggiunti in autunno e in primavera. La portata minima assoluta è di 5 m3/s, mentre quella massima assoluta supera i 3000 m3/s. Ogni anno si verificano mediamente una decina di piene generalmente violente e di breve durata. Dai dati del Servizio Idrografico Nazionale del Ministero dei Lavori Pubblici si può stabilire che generalmente il regime dei flussi ricalchi quello degli afflussi meteorici, con piene elevate e magre accentuate; gli elevati valori dei coefficienti di deflusso indicano una scarsa azione protettiva dei versanti sulle acque meteoriche, mentre il trasporto solido abbondante, sta ad indicare la facile erodibilità dei bacini. Il torrente Aulella nasce a circa m 1700 s.l.m. nelle Alpi Apuane e confluisce nel fiume Magra ad Aulla; per una buona parte del suo percorso è costeggiato dalla SS. 63 del Cerreto e dalla linea ferrovia Aulla-Lucca. Ad Aulla è attraversato dal ponte della SS. 62 della Cisa. Ponte della S.P. n°14 di Podenzana Scuole medie di Aulla Fortezza della Brunella Quartiere Matteotti di Aulla Veduta dal letto del fiume Magra della confluenza tra i due corsi d’acqua. (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) 8 Fortezza Brunella Chiesa di S.Caprasio Scuole medie di Aulla Confluenza Magra-Aulella Veduta del fiume Magra dal ponte della S.P. n° 14 di Podenzana (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) Fortezza Brunella Chiesa di S.Caprasio Scuole medie di Aulla Quartiere Matteotti Confluenza Magra-Aulella Veduta del fiume Magra dall'abitato di Bagni di Podenzana (foto scattata dopo l'evento alluvionale del 25/10/2011) Quartiere Bagni di Podenzana Autostrada A15 Veduta del fiume Magra verso l'abitato di Bagni di Podenzana dal ponte della S.P. n° 14 di Podenzana. (foto scattata dopo l'evento alluvionale del 25/10/2011) 9 Ponte SS. 62 della Cisa Quartiere Matteotti di Aulla Vegetazione ad alto fusto nel letto dell’Aulella Veduta del torrente Aulella dalla S.S. n° 62 della Cisa nell’abitato di Aulla, a poche centinaia di metri a monte della confluenza col fiume Magra (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) Veduta del torrente Aulella dalla S.S. n° 62 della Cisa nell’abitato di Aulla, a poche centinaia di metri a monte della confluenza col fiume Magra (foto scattata dopo l'evento alluvionale del 25/10/2011) 10 Inquadramento storico-insediativo Il Comune di Aulla risulta attualmente dall'unificazione avvenuta alla fine del XIX Sec. delle frazioni di Aulla, Pallerone, Olivola, Albiano, Caprigliola, ognuna nel corso dei secoli diversamente assoggettata alle varie influenze geopolitiche che si contendevano i territori strategici per il controllo delle vie di comunicazione. Il borgo di Aulla sorto attorno alla abbazia di S. Caprasio fondata nel X sec. era una tappa del percorso della via Francigena e importante snodo per le vie di comunicazione per l'attraversamento dell'appennino. Già danneggiato dal terremoto del 1920 che colpi' gravemente la lunigiana il borgo venne quasi completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Podenzana non ha un preciso centro gravitazionale, ma è costituito da più nuclei sparsi, originatisi come casali agricoli e piccole borgate attorno al monte Gaggio e al castello. Le due aree di intervento sono a margine di espansioni relativamente recenti del tessuto urbano insediatesi in assenza relazionale paesaggistico-architettonica, se non in stridente contrasto, con gli insediamenti storicizzati. L’area in esame non vede la presenza elementi di pregio architettonico, storico, culturale e paesaggistico ne ha interferenze con i luoghi di valenza, presenti in entrambi i territori comunali, quali strutture d’interesse archeologico, centri storici e/o manufatti di particolare pregio come castelli e borghi fortificati. Aulla: il promontorio su cui sorge la fortezza della Brunella e il ponte della SS.62 della Cisa visti dal letto del torrente Aulella Castello Malaspiniano di Podenzana X°-XIV. Attualmente, dopo i restauri degli anni ’60 residenza privata, domina le strette gole del Magra e spazia su di un vasto e suggestivo paesaggio; sullo sfondo l’imponente catena delle Alpi Apuane e, a destra, il borgo medievale e le rovine del castello di Bibola. 11 Inquadramento geologico, geomorfologico e idraulico Per quanto riguarda le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dell’area relativa al progetto si rimanda agli approfondimenti contenuti nella Relazione di inquadramento geologico allegata al progetto. La conoscenza dei parametri litologici delle aree su cui andranno a impostarsi i basamenti delle difese spondali rappresenta un dato fondamentale per la progettazione esecutiva delle fondazioni, per la quale si procederà a una caratterizzazione di dettaglio delle formazioni individuate, al fine di valutarne i parametri fisico-meccanici. I siti interessati dagli interventi previsti dal progetto sono stati indagati dal punto di vista geologico, geomorfologico e idrogeologico. Il recente evento alluvionale ha purtroppo dimostrato la congruenza delle analisi idrologiche con l'effettiva portata dell'esondazione e dei tempi di ritorno previsti sia per quanto riguarda la Carta della aree inondabili che per gli quanto riguarda gli studi attuati per la definizione del progetto di adeguamento al tempo di ritorno duecentennale Estratto della Carta delle aree inondabili e relativa legenda 12 Il quadro di riferimento paesistico Numerosi sono i “segni” dell’antropizzazione storica in territorio lunigianese: dai borghi antichi e fortificati alle chiese e ai castelli a presidio delle vie di comunicazione e soprattutto degli incroci della viabilità di fondovalle, espressione tipologica del ruolo strategico svolto da secoli dalla Lunigiana. Il sito oggetto dell’intervento rientra a pieno in questa casistica, essendo controllato dall’alto dai castelli e borghi di Bibola e Podenzana, rispettivamente sulla sinistra e sulla destra idrografica del fiume Magra, mentre Aulla sorge sulla lingua di terra generata proprio dalla confluenza dei due corsi d’acqua, a controllo diretto della viabilità di fondovalle, guadi e ponti. In tutto il loro sviluppo le opere non attraversano nessun sito di interesse storico e/o archeologico. Il contesto paesaggistico in cui si inserisce l’intervento è caratterizzato da aree golenali inserite all’interno del tessuto urbano. L’espansione edilizia degli ultimi decenni ha sottratto terreno all’ampio letto dei corsi d’acqua, in particolar modo alla sponda destra del fiume Magra, in località Bagni di Podenzana dove, a ridosso del fiume Magra, è stato istituita un area naturalistica attrezzata. Le aree a ridosso dei due fiumi sono caratterizzate da un assetto vegetazionale tipico dell’ambiente fluviale, costituito in prevalenza dalla presenza di ontani, pioppi, salici e sorbi, oltre che da numerosi canneti. Veduta dell’area naturalistica attrezzata a Bagni di Podenzana (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) Veduta dell’area di golena a Bagni di Podenzana (foto scattata dopo l'evento alluvionale del 25/10/2011) 13 Assetto vegetazionale nei pressi della confluenza Magra-Aulella, caratterizzato soprattutto dalla presenza di pioppi (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) Assetto vegetazionale nei pressi della confluenza Magra-Aulella. (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) 14 Uso del suolo L’elaborato grafico allegato rappresenta l’uso del suolo dell’area oggetto d’intervento secondo il CORINE Land Cover 2000. La legenda redatta dall’APAT, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, è stata ridotta alle sole categorie individuate nell’area indagata. Dall’analisi della distribuzione delle classi d’uso viene confermato la maggior parte del territorio indagato è costituito da sabbie e depositi alluvionali, quindi per lo più inutilizzato a fini economici e/produttivi. I sistemi colturali individuati in loc. Bagni di Podenzana e interessati dall’intervento di arginatura non sono nella realtà utilizzati a fini produttivi, ma destinati in parte ad area giochi. Corine Land Cover 2000 - fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT Legenda (estratto Corine Land Cover 2000) 15 1.2. Indicazione e analisi dei livelli di tutela Nella tabella che segue si riporta l’elenco degli strumenti di pianificazione paesaggistica analizzati da cui si evincono indicazioni sui livelli di tutela dell’area di studio, a partire dalla scala regionale, alla provinciale fino a quella locale: Fonte Regione Toscana Piano Anno P.I.T. Piano di Indirizzo Territoriale - Piano 2009 Paesaggistico - implementazione del P.I.T. Provincia di Massa Carrara P.T.C.P. Piano Territoriale di Coordinamento 2005 Provinciale Comune di Podenzana Piano strutturale 2012 Comune di Aulla Piano Strutturale 2012 Elenco dei documenti normativi analizzati alle varie scale territoriali e amministrative Pianificazione a livello regionale Il P.I.T. Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana è stato approvato dal Consiglio Regionale il 24 luglio 2007 con delibera n. 72. Ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 1/2005, l'avviso relativo all'approvazione del PIT è stato pubblicato sul BURT n.42 del 17 ottobre 2007, data da cui il piano ha acquistato efficacia. Il PIT ha una valenza costitutiva ed una funzionalità strategica e si configura come un piano strutturale e dinamico, inserendosi in un perfezionamento progressivo del processo di convergenza tra gli strumenti della programmazione dello sviluppo e quelli del governo del territorio, che hanno nella sostenibilità ambientale il denominatore comune. Con deliberazione del Consiglio Regionale n. 32 del 16 giugno 2009 16/06/2009 è stata adottata l'implementazione del Pit per la disciplina paesaggistica ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137) e articolo 33 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio). Il PIT colloca l’area di studio nell’Ambito 1 “Lunigiana”. Si riporta di seguito un breve estratto del PIT: << Lunigiana: si tratta di un sistema urbanizzato policentrico, gravitante sul bacino idrografico del fiume Magra, che si è consolidato nel tempo attraverso progressive forme di stratificazione e ampliamento degli insediamenti antichi, in cui sono presenti funzioni residenziali, di servizio e produttive. Nelle aree collinari e montane sono presenti centri abitati e nuclei rurali di antica formazione storicamente relazionati con le attività proprie degli ambiti collinari e montani. 16 Punti di forza interni: la rete museale e delle biblioteche costituisce un particolare sistema integrato di strutture e servizi culturali. Punti di debolezza interni : alcuni comuni presentano fenomeni di recessione e di abbandono. >> Estratto cartografico del PIT con l’ individuazione geografica nella scheda dell’Ambito 1 Lunigiana <<Confinata tra la Liguria e l’Emilia, la Lunigiana presenta l’articolazione dei territori comunali tipica delle valli fluviali, fortemente condizionata dai versanti idrografici opposti. La dimensione media dei territori comunali è relativamente omogenea con la sola eccezione di quello di Podenzana, di poco maggiore di 1100 ettari. Il paesaggio registra differenti gradi di antropizzazione: nel corso vallivo principale questa ha determinato condizioni critiche legate alla notevole crescita urbana e relativa infrastrutturazione viaria; nelle valli tributarie le trasformazioni insediative sono minori ma esistono parimenti criticità dovute a processi di degrado per il parziale abbandono delle pratiche agricole e forestali. Complessivamente si osservano significative forme di permanenza storica e rilevanti condizioni di naturalità diffusa. I boschi costituiscono il mosaico paesistico dominante. […] Le condizioni morfologiche e climatiche favorevoli di molti tratti della 17 valle principale, hanno prodotto una significativa espansione dei nuclei con fenomeni di dispersione insediativa prevalentemente localizzati nel fondovalle. Lo sviluppo viario della valle, per il ruolo storico di collegamento con il nord dell’Italia, registra una costante attività, ad oggi in corso con la realizzazione di nuove tratte di ferrovia.>> Veduta dell’abitato di Aulla, dei Bagni di Podenzana e della confluenza Magra-Aulella dalla S.P. 14 di Podenzana. (foto scattata prima dell'evento alluvionale del 25/10/2011) La stessa vista dopo dell'evento alluvionale del 25/10/2011 18 Ortofoto con indicazione della fascia sottoposta al vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142 comma 1 lett. c del Codice fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT Md As I vincoli paesaggistici di cui al D.Lgs 42/04 e s.m.i. con evidenziate le aree oggetto d’intervento: “Md”sponda destra del Magra, loc. Bagni di Podenzana; “As” sponda sin. dell’Aulella, nel quartiere Matteotti fonte Sistema Informativo Terriroriale e Ambientale RT 19 Pianificazione a livello provinciale Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Massa Carrara è stato approvato in data 13 Aprile 2005 con Delib. G. P. n° 9. Il Piano inserisce l’area individuata dalla confluenza tra fiume Magra e torrente Aulella nel “Sistema territoriale locale della Lunigiana”, per il quale prevede la tutela e la salvaguardia degli aspetti paesaggistici e ambientali, la protezione idrogeologica, nonché la valorizzazione e l’incentivazione delle risorse, in particolare il rafforzamento delle sinergie tra ambiente naturale, patrimonio storico culturale, attività agro-silvo-pastorali e turismo. Nello specifico il PTCP individua l’area in oggetto nell’ambito territoriale di paesaggio della pianura (SP), sottoambito Piana di Aulla (SP1.4). Tra gli obiettivi strutturali relativi alle città e agli insediamenti urbani il PTCP prevede “la tutela delle aree insediate a maggiore vulnerabilità, attraverso la messa in sicurezza idraulica delle aste fluviali e dei fondovalle”. Estratto del PTCP, Tav.2 degli elaborati costituenti il quadro progettuale, intitolata “Integrità idraulica e geomorfologia” e relativa legenda. Il tratto è individuato a elevato rischio idraulico. 20 La disciplina urbanistica Comunale. Livelli di tutela. Il Comune di Aulla ha recentemente adottato una variante al Piano Strutturale vigente, l'area di intervento è inserita all'interno dell'UTOE 5. La disciplina urbanistica relativa all’area d’intervento ed all'intorno è rappresentata negli estratti seguenti, le destinazioni di piano sono compatibili con gli interventi previsti di difesa idraulica. Estratto Piano Strutturale di Aulla - Quadro conoscitivo – Stato di attuazione del RU vigente – Stndards urbanistici Tavola 9a1 Estratto Piano Strutturale di Aulla - Quadro conoscitivo – Stato di attuazione del RU vigente – aree residenziali - Tavola 9d1 21 Il Comune di Podenzanza dispone di un Piano strutturale, sottoposto recentemente a Variante di Adeguamento con delibera di adozione C.C. N. 4 del 13.01.12 e di un Regolamento Urbanistico (R.U.) approvato con delib. C.C. n° del 29/11/2006. Estratto della Tav.A Piano Strutturale – Variante di adeguamento – Quadro progettuale – Statuto del territorio Estratto della Tav.B Piano Strutturale – Variante di adeguamento – Quadro progettuale – Strategia di sviluppo Le opere in progetto si inseriscano tra la UTOE Bagni e il corso del fiume Magra, in parte nell'area indivuduata con la lettera D dell'estratto precedente inquadrata nel sub sistema dei servizi e delle attrezzature e destinata ad Impianti sportivi, verde pubblico, sport e tempo libero. Le destinazioni di piano sono compatibili con gli interventi previsti di difesa idraulica. 22 ANPIL Fiume Magra in Lunigiana. Le Aree Naturali Protette di Interesse Locale (ANPIL) appartengono al patrimonio naturale protetto previsto dalla Regione Toscana e corrispondono a quelle aree “inserite in ambiti territoriali intensamente antropizzati che necessitano di azioni di conservazione, restauro o ricostituzione delle originarie caratteristiche ambientali e che possono essere oggetto di progetto si sviluppo ecocompatibile” (art. 2, comma 4, L.R. 49/1995) L'ambito territoriale oggetto di studio ricade nell'ANPIL Fiume Magra in Lunigiana. Questo ANPIL interessa il medio corso del fiume Magra, includendo i tratti terminali di importanti affluenti quali i torrenti Civiglia, Taverone ed Aulella, nell'area compresa tra i centri di Aulla e Villafranca in Lunigiana. Si estende su una superficie di 373 ha, di cui circa un terzo ricadono nei comuni di Aulla e Podenzana oggetto degli interventi in progetto. L'area protetta è caratterizzata dalla presenza di elementi di rilevanza naturalistica quali interessanti zone golenali e ripariali evolute e ben conservate, terrazzamenti fluviali, oltre ad importanti nodi idraulici di confluenza particolarmente significativi dal punto di vista ecologico e geomorfologico come rami ed isolette colonizzate da saliceti, ontaneti e, più lontano dal margine fluviale, formazioni di bosco termofilo. Grazie alla moltitudine di habitat e cenosi vegetali che caratterizza l'area protetta, gli ambienti del Fiume Magra ospitano diverse specie di uccelli di passo o nidificanti. Per la sua ricchezza ecologica e soprattutto faunistica, l'area naturale è individuata come “Zona di ripopolamento e cattura”, con assoluto divieto di caccia ai sensi del Piano Faunistico Venatorio provinciale. ANPIL Fiume Magra in Lunigiana ed area d’intervento [Fonte: elaborazione su dati Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Massa Carrara] 23 2. CRITERI PROGETTUALI DI BASE 2.1 Descrizione dell’intervento Le opere previste di progetto si configurano come eliminazione del rischio idraulico per le piene con tempi di ritorno duecentennali (T200). L’opera in progetto prevede due tipologie d’intervento: a) strutture arginali di forma trapezia relative alla sponda destra del fiume Magra, in località Bagni di Podenzana (lunga circa 490 m) da realizzarsi in terra rinforzata con anima di argilla; b) muratura in CLS armato su pali nella parte più a monte del Quartiere Matteotti, in corrispondenza dell'edificio più vicino al ponte stradale sul torrente Aulella (circa 50 m). Le strutture arginali in località Bagni di Podenzanasi inseriranno in un'area di golena a debole pendenza verso valle, ai margini del centro abitato. La struttura prenderà avvio dal piccolo parcheggio a latere del ponte sulla strada Provinciale del quale è previsto un allargamento in continuità con lo stesso portandolo alla quota del rilevato arginale prolungandolo fino all'innesto con la viabilità lungo argine. Data la necessità di contenere l'ingombro della struttura arginale dal lato interno verso la viabilità a servizio dell'abitato, l'argine verrà impostato su di un muro in CLS armato lungo tutta la parte terminale del nucleo abitato verso la sponda del fiume. Nella restante parte la struttura arginale avrà una inclinazione variabile da 30° a 40° e sarà rinverdito mediante semina di miscele di specie erbacee ed arbustive idonee alla protezione. Nella parte terminale dell'argine suddetto argine verrà realizzato un raccordo ed un attraversamento del concomitante torrente Calcandola, realizzando una vasca di accumulo destinata a contenere l'allagamento derivante dalla concomitanza degli afflussi del torrente Calcandola ove venissero a chiudersi le porte vinciane previste sul suo attraversamento. Sempre in prossimità della parte terminale dell'arginatura verrà realizzato un impianto di pompaggio a supporto della vasca sopraddetta. La struttura arginale sarà percorribile sulla testata presentando una larghezza di circa 3 m e sarà dotata di due attraversamenti mediante rampa inclinata sul bordo della stessa, uno carrabile in corrispondenza della viabilità di accesso al depuratore Comunale situato nell'area di golena interna del Fiume Magra, ed uno pedonale in corrispondenza del parcheggio terminale dell'abitato di Bagni, un ulteriore accesso sarà previsto dal parcheggio in attestato sull'innesto sul ponte sulla Via Provinciale, realizzando un sistema di accessibilità appropriato in funzione delle caratteristiche dell'opera. In quest'area confluisce nel Magra il Fosso Calcinara, come descritto precedentemente, e opportune opere assicureranno lo scarico attraverso l'argine. In caso di piena, alla chiusura delle porte vinciana dello scarico del fosso Calcinara, si avrà inondazione dell'area a tergo dell'argine. Dalle valutazioni effettuate è emerso come la presenza dell'argine diminuisca drasticamente l'entità di tale fenomeno abituale per quest'area in caso di piena concomitante del F. Magra e del Fosso Calcinara. 24 Non si avranno pertanto variazioni dei regimi dei corsi d'acqua interessati (F. Magra e F. Calcinara), delle caratteristiche idrochimiche, sull'ecosistema fluviale, della circolazione idrica sotterranea. Il secondo macrointervento relativa al rialzamento del muro d'argine in Comune di Aulla a difesa del Quartiere Matteotti si inserisce in un contesto urbanizzato, come potenziamento di opere esistenti. Neanche queste opere avranno incidenza sui regimi dei corsi d'acqua interessati (F. Magra; T. Aulella) sulle caratteristiche idrochimiche, sull'ecosistema fluviale, sulla circolazione idrica sotterranea. Il progetto è stato definito prendendo in considerazione le possibili alternative nel rispetto della vigente normativa di settore, applicando i criteri di buona progettazione e prevedendo soluzioni progettuali che garantiscano nel tempo una gestione e una manutenzione controllata. As Md * Individuazione delle opere previste dal progetto: “As” sponda sin. dell’Aulella, nel quartiere Matteotti: muro Tr 200 “Md”sponda destra del Magra, loc. Bagni di Podenzana: area tracciato argine Tr 200 ed opere accessorie 25 2.2 Destra idraulica del fiume Magra: Bagni di Podenzana Verrà realizzata una struttura arginale in terra adatta a contenere la piena duecentennale con un franco minimo di 75 cm. L’argine, da realizzarsi in materiale sciolto, sarà dotato di una fondazione in pezzame di roccia e di due setti in argilla, estesi quanto necessario sotto il piano di fondazione, per evitare filtrazioni e sifonamenti. L’argine di forma trapezia avrà i paramenti inclinati di fra i 30° e 40° sull’orizzontale; l'intero argine sarà protetto da geostuoie ed inerbito mediante semina di miscele di specie erbacee ed arbustive idonee alla protezione (Fig. 1.2). Un bauletto di misto granulare stabilizzato permetterà la percorribilità del coronamento. La testa dell'argine, terminerà a valle del ponte di Podenzana, protetta da una scogliera di piede in massi di peso non inferiore a 1500 kg. Una analoga scogliera proteggerà l'estremità di valle. Per assicurare lo scarico delle acque meteoriche, sarà realizzato un collettore al piede del paramento di monte dell'argine. Il collettore avrà sezione interna di 2,00 x 1,00 m ed una pendenza di 0,01. Il collettore recapiterà in uno scatolare in CLS a doppia canna, attraversante il rilevato e, tramite questo, nel F. Magra. Un canale emissario garantirà il corretto recapito a fiume. Ciascuna canna di questo scatolare sarà dotata, all'estremità di valle, di una Porta Vinciana, per impedire l'ingresso di acqua in caso di innalzamento di livello del F. Magra e per consentire il deflusso di acqua dall'interno nelle altre condizioni. La modifica di tracciato dell'argine ha permesso di ottenere un aumento della capacità di invaso delle acque meteoriche a scarico chiuso, durante la piena, con drastica riduzione delle aree a pericolosità idraulica elevata identificate nella cartografia del P.A.I. Infatti, per effetto dell'arginatura, l'area attualmente a “pericolosità idraulica molto elevata-elevata (PI 4)” risulterà così suddivisa : • area a “pericolosità idraulica molto elevata - elevata” (PI 4: inondabile con Tr 30; risulta drasticamente ridotta, rispetto alla cartografia del PAI, ad una piccola area a ridosso dell'argine, dove il tirante d'acqua h>0,80m (max=1,40 m); • una zona intermedia, sempre inondabile con Tr 30, ma riclassificabile come a “pericolosità idraulica media” (PI 3), in ragione della sua bassa pericolosità relativa, dato che h < 0,80 m; • zona a pericolosità idraulica media (PI 3), resa tale dal fatto che risulta inondabile solo con la piena T200 . 26 2.3 Sinistra idraulica del t. Aulella: parte del quartiere Matteotti di Aulla Si prevede la realizzazione di muro in CLS armato fondato su micropali, atto a contenere la piena duecentennale con un franco minimo di 75 cm. L’opera verrà posizionata a tergo del muro arginale esistente lungo il fronte del fiume e rientrerà per un tratto perpendicolarmente ad esso per ricongiungersi alla quota della soprastante strada provinciale. Il muro verrà realizzato a margine dell'area tergale di un fabbricato pluripiano esistente con accesso dalla strada statale, che presenta una base di imposta a circa tre piani al di sotto della quota stradale principale. L'area a livello del piano di imposta del fabbricato è destinata ad area di manovra per l'accesso ai garages e fondi situati al piano inferiore ed è raccordata alla viabilità principale attraverso una 27 viabilità di accesso lungo il margine della quale verrà realizzato il muro di raccordo con la quota della Statale. 2.4 Fasi di realizzazione La realizzazione dell’opera prevede l’esecuzione di fasi sequenziali di lavoro che permettono di contenere le operazioni in un tratto limitato di territorio, avanzando progressivamente con le due tipologie di intervento previste. Per ognuno dei due siti d’intervento le operazioni si articoleranno secondo la seguente serie di fasi operative: − la realizzazione di infrastrutture provvisorie, come i siti di cantiere recinzione delle aree di intervento − il tracciamento sul campo dell’opera; − la realizzazione dei nuovi argini a partire dalle strutture di fondazione; − idrosemina su biostuoie ove previsto; − ripristini con la rimozione delle opere provvisorie ed accessorie 28 3. LA COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA 3.1 Studio del rapporto tra opera e contesto paesaggistico Nel quadro paesaggistico descritto si è svolta l’analisi percettiva di dettaglio, tenendo conto della limitata estensione dell’area in esame. Il ponte sull’Aulella della strada statale n° 62 della Cisa, nel territorio comunale di Aulla e il ponte sul fiume Magra della strada da Aulla a Podenzana, sono i principali veicoli di fruizione del paesaggio, lungo i quali si possono cogliere gli elementi caratterizzanti il territorio e il suo rapporto con le opere di riduzione del rischio idraulico oggetto della presente relazione. Per questo le riprese fotografiche sono state eseguite per lo più in prossimità di tali assi. Rispetto alla situazione esistente le nuove opere di progetto, collocandosi in un’area piuttosto limitata, non modificano la percezione complessiva del contesto ambientale. I due principali macrointerventi significativi dal punto di vista dell'impatto paesaggistico sono l'innalzamento del muro arginale in Comune di Aulla ed il nuovo rilevato inverdito a Bagni di Podenzana. Come già evidenziato il primo intervento si inserisce in un contesto in cui la percezione paesaggistica è caratterizzata dal forte contrasto dovuto dalla decontestualizzazione dell'urbanizzazione esistente e dall'intersecarsi di opere infrastrutturali e di difesa idraulica. L’impatto visivo del nuovo muro in cemento armato dal lato fluviale sarà mitigato con due tipi di interventi, il primo atto a integrare l'opera con l'assetto vegetazionale mediante la piantumazione di rampicanti e piante arbustive autoctone contenute in una vasca di sezione di circa 1,00x1,05 m, il secondo atto a mitigare la rigidità percettiva della nuova sistemazione mediante la ridefinizione della finitura superficiale con un effetto di rilievo impresso nel getto in opera da apposite matrici da calcestruzzo, atto a fornire con il disegno compositivo ed il gioco delle ombre qualità architettonica dell'opera stessa. Un provvedimento analogo a questo sarà effettuato nella parte interna del muro, dove l'opportunità di ridurre l'ingombro delle opere e la specificità degli usi consolidati, assieme alla limitatezza dell'intervisibilità dell'area, consentono di limitarsi a questo intervento. L'opera di difesa idraulica, puranche impattiva dal punto di vista fisico-geometrico se presa singolarmente, riportata nel contesto percettivo rilevato permette di apportare un generale miglioramento percettivo dai punti di intervisibilità principali, soprattutto dai punti di fruizione posizionati sul lato opposto del fiume. Il relativo aggravio nelle fruizioni soggettive di prossimità è confortato dall'esiguità di punti di interrelazione con i punti di intervisibilità, essendo le opere comunque posizionate al di sotto del piano di scorrimento stradale e sul retro dell'imponente fabbricato di testa dell'argine dal quale sono parzialmente mascherate. 29 Esempi di utilizzo delle matrici da calcestruzzo in situazioni reali (dal catalogo del produttore) Le opere previste relative al rilevato in Bagni di Podenzana sono caratterizzate dall’inerbimento dell’argine che come azione principale riduce in modo consistente la percezione visiva e quindi l’impatto paesaggistico dell’opera. Per le parti rivolte verso l'abitato di bagni, interessate dalla realizzazione di un muro in cls, si opererà con la ridefinizione architettonica della superficie di finitura dell'opera idraulica attraverso l'utilizzo di matrici da calcestruzzo e la realizzazione al piede di una vasca inverdita con essenze rampicanti ed arbustive autoctone, operando una generale riqualificazione rispetto alla sistemazione attuale ed un migliore inserimento nel contesto antropizzato. Studio utilizzo delle matrici da calcestruzzo tratto arginale in Bagni di Podenzana (fotosimulazione) Nel tratto terminale dell'arginatura è prevista, all'interno della piana, la piantumazione a debita distanza dalle opere arginali di essenze di alto fusto, tipicamente pioppi per la caratteristica preesistenza in loco e la facilità di crescita e manutenzione, con il duplice effetto di mascheratura 30 della parte arginale verso l'abitato e della mitigazione dell'effetto di antropico dovuto alla continuità del segno lineare dai punti di visibilità opposti. Per valutare l'impatto percettivo della realizzazione dell'opera riscontrabile dai principali assi o punti di fruizione visiva esistenti, sono state elaborate alcune fotosimulazioni, parte integrante della relazione paesaggistica. Le fotosimulazioni allegate sono costituite da due immagini a colori, raffiguranti la situazione attuale (ante operam) e quella successiva alla realizzazione del progetto (post operam): sullo stralcio della CTR che segue sono indicati i punti di visuale delle riprese fotografiche utilizzate per le fotosimulazioni. D A E F B C Estratto CTR con l’individuazione dei punti di ripresa fotografica utilizzati per le fotosimulazioni 31 3.2 Fotosimulazione A Quartiere Matteotti di Aulla (sinistra torrente Aulella) riprese dalla sponda opposta ANTE OPERAM POST OPERAM 32 3.3 Fotosimulazione B Quartiere Matteotti di Aulla (sinistra t. Aulella) ripresa verso il ponte della S.S. n°62 ANTE OPERAM POST OPERAM 33 3.4 Fotosimulazione C Quartiere Matteotti di Aulla (sinistra t. Aulella) ripresa verso sponda destra ANTE OPERAM POST OPERAM 34 3.5 Fotosimulazione D Bagni di Podenzana (destra f. Magra) ripresa dal ponte sulla S.P. 14 di Podenzana ANTE OPERAM POST OPERAM 35 3.6 Fotosimulazione E Bagni di Podenzana (destra f. Magra) ripresa dall'interno del quartiere ANTE OPERAM POST OPERAM 36 3.7 Fotosimulazione F Bagni di Podenzana (destra f. Magra) ripresa dal parcheggio a lato S.P. 14 di Podenzana ANTE OPERAM POST OPERAM 37 4. CONCLUSIONI Nella prima parte della Relazione si è descritto il contesto e l’area interessata dall’intervento delineandone i caratteri emergenti da un punto di vista geografico e ambientale, del paesaggio e dei beni culturali, delle caratteristiche vegetazionali e dell’uso del suolo. L’esame dei livelli di tutela ha confermato la coerenza dell’opera con gli atti programmatori di settore e di pianificazione ai diversi livelli territoriali, da quello comunale a quelli sovraordinati, mentre l’analisi della situazione vincolistica ha permesso di evidenziare che l’intervento si colloca in area oggetto di tutela ai sensi del DLgs n. 42/2004, art. 142 lettera C). Gli elaborati di progetto e l'analisi effettuata per la V.I.A. evidenziano come a seguito dell’intervento non si avranno modifiche dei regimi dei corsi d'acqua interessati (F. Magra, T. Aulella e Fosso Calcinara), delle caratteristiche idrochimiche, dell'ecosistema fluviale e della circolazione idrica sotterranea, mentre la restante parte degli impatti sono principalmente temporanei ed assorbiti da opportune misure di mitigazione. Questo è valido sia per l’argine trapezoidale in destra Magra (zone di Bagni di Podenzana) che per i muri in CLS previsti a difesa della parte di monte del Quartiere Matteotti di Aulla, i quali si inseriscono in un contesto urbano, come potenziamento di opere esistenti. L’impatto visivo delle nuove opere è mitigato anche con il ricorso di piantumazioni vegetali ed arboree, come si evince dalle fotosimulazioni presenti nel capitolo precedente. Le fotosimulazioni consentono la valutazione della compatibilità paesaggistica dell’intervento utilizzando riprese da alcuni punti più significativi dell'area e attraverso l’illustrazione della situazione ante e post operam. Viste le indagini sul campo, la descrizione del progetto con l’individuazione delle componenti dell’opera e delle fasi di realizzazione, vista l’analisi del contesto ambientale e dell’area relativa al progetto anche mediante fotosimulazioni, considerato che l’intervento adempie alle prescrizioni del PTCP in materia di tutela idraulica della zone abitate ed è compatibile con le richieste e le indicazioni avanzate dall’Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra, si può concludere che le nuove opere non alterano significativamente la percezione paesaggistica dell'ambito di intervento e sono peraltro migliorative della situazione esistente comportando una generale riqualificazione all'ambito antropizzato. Dalle analisi svolte ed in considerazione dei punti di intervisibilità degli interventi da realizzarsi si puo' considerare che le opere abbiamo una limitata incidenza paesaggistica comportando anzi un generale miglioramento percettivo, oltre ad un innalzamento della qualità degli spazi antropizzati, stimolando la leggibilità complessiva della dissonante antropizzazione pregressa. 38