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Corso di Recupero di Sociologia: il ‘900
Prof.ssa Margherita Platania
Modulo 4 – Gli ultimi convulsi decenni del XX secolo
1971, SI INASPRISCE LA VIOLENZA STATUNITENSE IN VIET NAM
NELLA FAMOSA FOTOGRAFIA DI NICK UT, PREMIO PULITZER 1972, VIENE RITRATTA UNA BAMBINA
VIETNAMITA, KIM PHUC, IN FUGA DA UN BOMBARDAMENTO AL NAPALM DEL SUO VILLAGGIO, TRANG BANG:
QUESTA IMMAGINE, CHE SAREBBE DIVENTATA UN SIMBOLO DELLE ATROCITÀ DELLA GUERRA DEL VIETNAM,
SCONVOLSE GLI USA E IL MONDO.
Il Viet Nam, ex colonia francese, dopo la sconfitta della Francia nella I guerra
d'Indocina, era diviso, con una linea provvisoria di demarcazione al 17° parallelo, fra un
governo socialista al nord ed uno autoritario al sud. La sua unificazione sarebbe
avvenuta attraverso libere elezioni da tenersi sotto controllo internazionale. Ma ciò non
avvenne, sia per ragioni interne
al Vietnam
(il governo di Saigon rifiutò qualsiasi
accordo con Hanoi), sia per ragioni internazionali. I partigiani vietcong operanti a sud
del 17 parallelo iniziarono allora la guerriglia sotto la direzione del Fronte Nazionale di
Liberazione (FNL) al fine di abbattere il governo di Ngo Dinh Diem e liberare il Sud del
paese, valendosi dell'aiuto
delle popolazioni contadine
tanto del Sud che del Nord.
Conformemente alla politica di "contenimento" dell'espansionismo comunista nel SudEst asiatico, gli Stati Uniti fornirono tutto il loro appoggio al Vietnam del Sud, finché,
nel 1965, di fronte alla manifesta
incapacità
del governo di Saigon di sostenersi da
solo sia politicamente che militarmente (il potere era passato nel 1963 ai militari),
entrarono direttamente nel conflitto assumendo nelle proprie mani la direzione della
guerra. La motivazione ufficiale di tale gesto fu che si trattava di difendere il popolo
sudvietnamita dal proposito di sovvertimento
di una
minoranza di agitatori e
Modulo 4 – Gli ultimi convulsi decenni del XX secolo
Immagine 4.4 - 1971, Si inasprisce la violenza statunitense in Viet Nam
Corso di Recupero di Sociologia: il ‘900
Prof.ssa Margherita Platania
dall'intervento esterno del Vietnam
del Nord. In realtà la classe politica statunitense
temeva, secondo quella che si chiamò la teoria del "domino", che la perdita della
posizione chiave dell'Indocina sarebbe stata
il primo momento
di un
irreversibile
processo di disgregazione dell'egemonia occidentale nell'area del Pacifico. Comunque
sia, la "guerra di difesa", anziché limitarsi a colpire le vie di comunicazione attraverso
le quali i Nordvietnamiti fornivano aiuti ai Vietcong, si trasformò ben presto in guerra
totale che non conobbe remore né ritegni di sorta, fino al limite del genocidio con
l'impegno di un enorme complesso di forze terrestri, aeree e navali con u n massimo di
quasi 550 000 soldati nel 1969, e l'uso di tutte le armi più micidiali, fra cui il terribile
napalm. Nella famosa fotografia di Nick Ut, premio Pulitzer 1972, viene ritratta luna
bambina vietnamita, Kim Phuc, in fuga da un bombardamento al napalm del suo
villaggio, Trang Bang: questa immagine, che sarebbe diventata un simbolo delle atrocità
della guerra del Vietnam, sconvolse gli Usa e il mondo.
Modulo 4 – Gli ultimi convulsi decenni del XX secolo
Immagine 4.4 - 1971, Si inasprisce la violenza statunitense in Viet Nam