La Stampa Alessandria - anaao assomed piemonte

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La Stampa Alessandria - anaao assomed piemonte
SANTO SPIRITO. TRAUMATOLOGIA E PRESTO ANCHE DIABETOLOGIA
Primari in pensione in altri 2 reparti
Urgono deroghe per bandire concorsi
L’Asl, dopo avere ottenuto
dalla Regione una deroga
per indire un concorso di
primariato per il reparto di
Chirurgia, attualmente privo di questa figura professionale, avanzerà la stessa
richiesta per Ortopedia/
Traumatologia, il cui primario, Fernando Denicolai, è
andato in pensione (ma continuerà ad operare alla clinica Sant’ Anna) pochi giorni
fa, dopo una carriera da primario al nosocomio casalese iniziata nel 1989.
Mentre si attenderà la risposta della Regione sarà
sostituito da uno dei medici
dell’equipe che in tanti anni
L’atrio dell’ospedale S. Spirito
si è affiatata nel reparto.
Un’attenzione dunque dell’Asl
a un reparto che, grazie alla
professionalità del primario e
dei medici, ma anche di tutto
il personale, aveva attirato
mobilità attiva verso il Santo
Spirito, cioè persone che, da
fuori Asl, si rivolgevano a questa specializzazione per interventi e cure.
La richiesta di deroga alla
Regione è necessaria, come
sottolineano all’Asl, perchè
non era consentito, in base ai
problemi finanziari regionali,
legati soprattutto al settore
Sanità, assumere nuovi primari. Il direttore generale
Paolo Marforio, come si dice-
va, ha però avanzato richiesta di deroga per Chirurgia,
accettata dalla Regione, dove
il primario mancava da tempo, legandola anche alla recente apertura del blocco
operatorio unico. «Stiamo
però aspettando - dicono all’Asl - la comunicazione sulle
nuove disposizioni per indire
bandi di concorso per i primari, che sono state soggette
a variazioni».
Il problema di Chirurgia e
di Ortopedia si presenterà
nuovamente a breve nel reparto di Diabetologia, diretto
da Giuseppe Bargero che fra
un mese circa andrà in pensione. Anche in questo caso, a
fronte di buon lavoro svolto da
Bargero, che ha affiancato all’attività ospedaliera anche
opere di informazione della
popolazione in funzione preventiva e visto l’intensificarsi
della malattia, l’Asl si troverà
a dover prendere una decisione sul primariato.
[F. N.]
Strategie su servizi e spesa
Lo“statomaggiore”
dell’AslCn1inritiro
nelborgoaMonchiero
Adesso si dice «fare spogliatoio» o «fare squadra» anche
fuori dall’ambito calcistico. Così un breve «ritiro» lo farà
oggi e domani, nell’antico borgo di Monchiero, anche l’Asl
Cn1, riunendo per una due giorni i massimi vertici dell’azienda sanitaria: 35 dirigenti, dalla contabilità alle direzioni amministrative ospedaliere fino al settore acquisti. Il
direttore generale Gianni Bonelli: «L’abbiamo deciso mesi
fa, prima del Governo Letta, e anche nel nostro caso le
spese sono tutte a carico dei partecipanti. Il motivo: siamo in un momento di revisione organizzativa interna e volevamo condividere i
principi a cui ispirare la nuove gestione. Soprattutto la centralità del
paziente, per proporci come azienda innovativa, anticipatrice delle
novità nella sanità regionale». Direzione generale, direttori sanitari, di
distretto, di dipartimento e di staff
si confronteranno sul tema «Governare i processi di riorganizzazione,
Gianni
tra realtà e prospettive». Saranno
Bonelli
presenti anche Roberto Vaccani
(docente di Organizzazione alla
Bocconi) e Francesco Zavattaro (direttore generale dell’Asl di Chieti-Lanciano Vasto). I partecipanti al «ritiro»
dormiranno tra Monchiero e la vicina Monforte d’Alba.
Stasera poi, alle 21, è in programma un confronto con alcuni imprenditori della Granda: sono previsti gli interventi
degli amministratori di Tesi, Fonti di Vinadio, Venchi, moderati da Fabrizio Pepino direttore del mensile di Confindustria «Provincia Oggi». Atteso anche l’assessore regionale Ugo Cavallera. Ancora Bonelli: «Il confronto con gli
imprenditori sarà utile per capire l’importanza dell’innovazione nei cambiamenti organizzativi e anche per sapere
come ci vedono e come valutano l’operato dell’Asl». [L. B.]
Sanità/Critiche sui piani in Piemonte
Radiodiagnostica ai privati, un pasticcio
BARBARA MORRA
CUNEO
a gestione delle radiodiagnostica nell’Asl Cn1 è terreno di scontro tra le amministrazioni sanitarie e la
politica sul, vero o presunto, tentativo di privatizzare la sanità.
Le parti in causa sono alcuni dirigenti
della sanità locale, il consigliere regionale Pd Elio Rostagno e il Consiglio comunale di Cuneo.
Nei giorni scorsi Carlo Marino, amministratore delle Federazione 5 e
GianniBonelli,direttoredell’Asl,hanno
chiesto alla Regione di autorizzare l’indizione di un bando per il gestore unico
di risonanze, tac e altre apparecchiature. Una mossa che, per i proponenti,
consentirebbe «di risparmiare 200 mila euro l’anno». Per gli oppositori è una
L
La protesta
Elio Rostagno
e Alberto
Valmaggia
denunciano il
rischio
di privatizzare
la Sanità
IL PD CONTESTA IL METODO
Già in passato un ricorso
vinto da una ditta esclusa
che andrà risarcita
prima concessione all’ingresso dei privati. Il consigliere regionale Elio Rostagno è intervenuto in assemblea, a Torino, chiedendo conto del bando cui si sono dichiarati interessati 6 privati aderenti a un «pre-bando». Tra questi c’è il
vecchio gestore della risonanza a Fossano, Alliance medical, oggi sostituita
da Amos. Rostagno sostiene che le previsioni di risparmio sono solo teoriche
e che non sarebbero credibili perché a
farle è la Federazione «il cui esperimento per l’assessore Ugo Cavallera
può dirsi concluso».
«Non esistono pre-bandi – aggiunge - ma solo i bandi e quello della Federazione è esattamente un bando di gara a procedura ristretta». Il consigliere, riferendosi ad Alliance medical, si
rivolge all’assessore Cavallera invitandolo a «provare ad effettuare una ricerca in internet usando come parole
200
mila euro
Il risparmio che, secondo
l’Asl Cn1, si avrebbe con
l’affidamento ai privati. Da
chiarire se il costo del
servizio per le urgenze negli
ospedali con personale
dell’Aslèstatoconteggiato
chiave ‘Marino’, ‘Carlo’, ‘Antonio’, ‘Amos’, ‘Alliance medical’ e vedere se, quanto
riscontrerà, non induce perlomeno a
considerare quante coincidenze incontriamo su questo tema della radiodiagnostica in provincia di Cuneo».
Il riferimento è ad Antonio Marino
che è succeduto a Carlo Marino (non sono parenti) come consigliere di amministrazione in Amos, dopo essere stato
nel Cda (da cui si è dimesso solo recentemente) di Alliance Medical. Una posizione che venne segnalata come di potenziale conflitto dall’ex consigliere regionale, ora deputato Mino Taricco.
Antonio Marino, quando in Amos
c’erano azionisti privati (tra cui Alliance medical), era stato anche vicepresidente della società mista come capofila dei privati. Rostagno ricorda che la
gestione della risonanza a Fossano «è
già stata oggetto di contestazioni giudiziarie quando venne impugnata la
delibera con cui nel 2010, con affidamento diretto, si riassegnava per un
anno il servizio proprio ad Alliance medical». Il Tar annullò l’affidamento perché l’Asl aveva ingiustamente favorito
Alliance a scapito della Cedim, che ha
chiesto il risarcimento. Rostagno invita «all’annullamento della procedura
per non rischiare di vedersi impugnare gli atti a fine gara da una delle altre 6
ditte partecipanti».
A tirare in ballo Amos e la radiodiagnostica è anche un ordine del
giorno approvato dal Consiglio comunale di Cuneo. Il documento ricorda
che ad Amos «sono state recentemente affidate una serie di attività
mediche e cliniche come i laboratori
di analisi e la radiodiagnostica (a Fossano ndr)» e che «stante la legislazione attuale la partecipazione azionaria potrebbe passare ai privati».
L’odg chiede alla Regione di «interrompere» questi affidamenti e «di recedere dalla creazione dei Fondi Immobiliari in cui dovrebbero confluire
i beni immobili di Asl e Aso».
Su proposta dell’ex sindaco AlbertoValmaggia, nell’odg è stata inserita
l’adesione del Comune al Comitato a
difesa del Santa Croce che ha organizzato un incontro il 7 giugno alle
17,30 in municipio invitando i sindaci.
Fossano
SoldipubblicisullaTac,malavoglionospegnere
Le comunicazione dell’Asl Cn 1
sulla volontà di cercare un unico gestore per la radiodiagnostica si è accompagnata alla previsione che due
nuove risonanze magnetiche verranno attivate a Savigliano e Mondovì
mentre quella di Fossano avrà un’attività sempre più ridotta perché obsoleta. Questa dichiarazione ha preoccupato i fossanesi, in particolare il capogruppo Pdl in Consiglio comunale,
Giacome Pellegrino, che dice di aver
incontrato, con il sindaco Francesco
Balocco, il direttore della Federazione
5 Carlo Marino. «Ci ha detto che la nostra risonanza, gestita da Amos - riferi-
sce il consigliere -, è stata recentissimamente implementata con significativi investimenti e che la procedura per
realizzare a Savigliano e Mondovì due
nuove risonanze non è ancora avviata
in attesa di autorizzazione regionale, e
che se si avviasse subito si potrebbe
concludere presumibilmente non prima della primavera 2015». «Desta
quindi sorpresa – commenta Pellegrino - che si affermi che la nostra risonanza , donata dal fossanese Guido Viglietta, sia alla frutta quando poi si investe per renderla pienamente efficiente». Sullo stesso punto ha insistito
il consigliere Elio Rostagno in Regione.
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GIOVEDÌ 6 GIUGNO 2013
TORINO
■ VI
CRONACA
Siderurgia, al tavolo c’è anche il Piemonte
Primi risultati dell’incontro tra Cota e il ministro Zanonato
SARA STRIPPOLI
Via Frejus
NCHE il Piemonte - che
in questo settore ha
2940 posti di lavoro - è
invitato al tavolo nazionale di
discussione sulla siderurgia. È
uno dei passi concreti annunciati dal ministro dello sviluppo Flavio Zanonato, che ieri sera ha ricevuto i vertici della Regione, il presidente Roberto
Cota e Claudia Porchietto. Il
governatore e l’assessore al lavoro hanno raccontato quanto
fatto finora nella regione a sostegno delle aziende e presentato il protocollo d’intesa sul rilancio della Regione dal nome
“Restart Piemonte”. Il ministro
A
Demolita l’ex Diatto
salvi reperti romani
Q
UALCUNO si era dimenticato di quelle
«pietre mirabili» nell'ex fabbrica Diatto. La memoria è tornata con le ruspe
per la costruzione dei nuovi
palazzoni in via Frejus. Si
tratta di 30 blocchi di tubatura in pietra dell’acquedotto
romano poi riusate in un palazzo secentesco di via Botero. Il comitato ex Snia e gli attivisti del Gabrio che avevano
occupato la fabbrica speravano che le pietre lì custodite
bloccassero le ruspe. Ma protette dalla polizia, le scavatrici hanno abbattuto la fabbrica. Le macerie sono finite sopra i resti. Senza danni.
Il governatore e
l’assessore
Porchietto hanno
presentato il loro
piano di rilancio
cole e medie imprese: l’automotive, la grafica, l’edilizia e il
tessile.
Al termine dell’incontro durato un’ora e mezza che il governatore giudica molto positivo, ministero e regione hanno inviato un comunicato congiunto in cui si ricordano gli argomenti dibattuti. Sull’accesso al credito, si legge «si è
trovata una comune convergenza sulla necessità di rivedere i criteri di accesso alle garanzie del fondo centrale e il presidente Cota ha espresso la disponibilità della Regione a mobilitare le risorse locali per favorire l’accesso». Infine, si dice
ancora «è stata sottolineata l’e-
Accordo anche sui
fondi di garanzia
per le aziende e per
nuovi investimenti
in Val Susa
Roberto Cota con Claudia Porchietto
esaminerà il dossier nel dettaglio e per il momento concorda
sul fatto che una delle priorità
sia affrontare il tema del fondo
di garanzia per le aziende. I tecnici del ministero, insieme con
quelli regionali, studieranno la
strada migliore per consentire
di aumentare con fondi regionali le garanzie offerte dal fondo nazionale a sostegno delle
aziende che non sono conside-
Il caso
rate dalle banche sufficientemente solide per ottenere le linee di credito. La richiesta del
Piemonte è anche quella che si
rivedano i parametri di accesso
al fondo «che sono vecchi di
dieci anni e nulla hanno a che
fare con i bilanci presentati
dalle aziende», spiega Porchietto.
Uno dei temi elencati nel
dossier era la richiesta del Pie-
monte di sperimentare un’area speciale in Val di Susa, che
possa diventare laboratorio
per lo sviluppo in Italia. Il tema
è stato affrontato e il ministero
ha espresso l’intenzione di valutare il progetto piemontese
Smart Susa Valley, per la creazione di un sistema socio-economico di valle basato sulla
connettività, l’efficienza energetica, l’ecosostenibilità, la si-
curezza e l’attrattività turistica. Su questo punto nessuna
decisione al momento. Roberto Cota ha poi insistito nella richiesta di incentivare i settori
strategici della ricerca, dell’innovazione e dell’internalizzazione. Sul tavolo dei desiderata
del Piemonte pure un pacchetto di interventi specifici su
quattro comparti che coinvolgono un grande numero di pic-
sigenza di considerare il polo
siderurgico piemontese all’interno del tavolo nazionale sulla siderurgia». L’assessore al lavoro Claudia Porchietto è molto soddisfatta: «Abbiamo incontrato un ministro molto attento e concreto, che ha apprezzato la filosofia con cui ci
siamo mossi nella nostra Regione».
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Al processo “Sanitopoli” rievocate le manovre per bloccare un architetto dello Spresal
“Quella nomina non s’ha da fare”
Carriera fermata dall’esponente Pdl
SARAH MARTINENGHI
SPETTAVA fiduciosa di ottenere la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria l’architetto Emilia Ferrara, dipendente dello Spresal di Acqui Terme. Ma
la promozione tardava ad arrivare.
Per ben due volte la sua dirigente,
Annalisa Lantermo, aveva controllato la sua pratica, verificando che
fosse tutto a posto. Ma qualcuno di
potente si era messo contro di lei.
Qualcuno a cui era bastato alzare il
telefono per bloccare una carriera.
Senza nemmeno conoscerla.
L’udienza di ieri, nel processo
“Sanitopoli” in cui sono imputati
l’ex assessore alla sanità Caterina
Ferrero e il suo braccio destro Piero
Gambarino, ha svelato l’influenza
che la cattiva politica può avere sulla vita dei cittadini. È il 23 febbraio
2011. Rosanna Valle, consigliera
regionale del Pdl (ora in Progett’azione) incontra Gambarino per
sottoporgli due problemi. È lei stessa a raccontarlo: «Avevo avuto due
segnalazioni: mi ero rivolta all’assessore Ferrero, ma lei mi disse di
chiedere a Gambarino. Così quel
giorno fui ricevuta da lui nell’ufficio dell’assessore...». Entrambe le
questioni riguardavano lo Spresal:
oltre alla promozione dell’architetto Ferrara, c’era anche da aiutare un imprenditore edile che si diceva «vessato» dalle continue ispezioni: «Si era rivolto a me un cittadino astigiano, Enrico Bisignano,
aveva un’impresa di ristrutturazione e per molti anni non aveva mai
avuto problemi. Da quando aveva
smesso di affidarsi a un professionista per la sicurezza, cambiando
A
Fu una telefonata
della consigliera
Valle a provocare
l’intervento
di Gambarino
Un’altra telefonata
segnalava i guai
di un imprenditore
amico “vessato”
degli ispettori
studio, ogni cantiere che apriva gli
venivano contestate infrazioni: mi
portò un plico con tutti i modelli
F24 che doveva pagare. Volevo capire il motivo di quella persecuzione». Il braccio destro dell’assessore
alzò il telefono: «Ma mi disse che i
dipendenti dello Spresal sono ufficiali di polizia giudiziaria, non mi
poteva dare spiegazioni».
Poi c’era da stoppare la carriera
di Emilia Ferrara. La consigliera
non la conosceva, si era appuntata
il suo nome su un foglietto. «Quel
Rosanna Valle
A fine giugno gli avvisi di fine indagine
Spese pazze: con Leo chiusi gli interrogatori
I SONO conclusi ieri pomeriggio, con l'audizione di
Giampiero Leo (Pdl) da parte del pm Enrica Gabetta, gli
interrogatori dei consiglieri regionali del Piemonte indagati per i rimborsi “facili”. In totale tra la tornata di dicembre e
quella di maggio sono stati una sessantina i politici che sono
sfilati davanti ai magistrati anche se molti si sono avvalsi della
facoltà di non rispondere. Ora il pool che sta conducendo l'indagine, coordinato dal procuratore aggiunto Andrea Beconi e
composto anche dal pm Giancarlo Avenati Bassi, si prenderà
alcuni giorni per esaminare tutto il materiale raccolto (e per decidere i criteri di valutazione dei diversi tipi di spese effettuate
dai consiglieri. Gli avvisi di chiusura indagini potrebbero arrivare verso al fine del mese.
Leo, accompagnato dall'avvocato Luigi Chiappero, ha giustificato per un'ora e mezza poco meno di 10 mila euro di spese contestate. «Si tratta - ha spiegato il legale - di ristoranti e di
trasferte a Roma che il consigliere ha dovuto sostenere in quanto è presidente dell'Associazione regionale per i diritti umani e
Associazione nazionale di Regioni, Province e Comuni per il
Tibet. Niente da nascondere e nessuna spesa scandalosa».
S
EX ASSESSORE
Giampiero Leo è stato
l’ultimo interrogato
dai magistrati
Il viaggio in Israele del sindaco
Fassino firma l’accordo
tra Torino e Hebron:
“Con i palestinesi
per favorire la pace”
(segue dalla prima di cronaca)
GGI – ha detto il
sindaco Piero
Fassino dopo la
firma con il collega palestinese Daud Zatari – abbiamo
sottoscritto un protocollo
che prevede di promuovere i
pubblici servizi nel campo
economico e dell’istruzione
di questa grande città palestinese». Un’intesa che «rappresenta il nostro contributo
ad un processo di pace, da
troppo tempo senza esito
positivo, che porti a due stati
per due popoli». L’accordo
sarà accompagnato dal programma di cooperazione decentrata Pmsp (Palestinian
Municipalities Support Program), promosso dal Ministero degli Esteri che ha già
messo in cantiere una serie di
progetti nel campo della tecnologia ambientale, dell’approvvigionamento idrico e
nel miglioramento della governance locale. Partner privilegiato dello sviluppo della
gestione delle risorse idriche
sarà l’Iren. Questo progetto,
è stato spiegato, è il più importante tra quelli promossi
dal Pmsp in questo settore e
ha un budget complessivo di
2.750.000 euro di cui
1.400.000 a carico di Pmsp,
670.000 euro di Iren e 680.000
come contributo della città
di Hebron.
(e.v.)
«O
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Oggi la commemorazione
Anniversario Cavour
nel castello di Santena
si farà una scuola
per i nuovi politici
nome mi era stato fatto da una persona di cui mi fidavo, il coordinatore provinciale del Pdl di Asti Paolo
Milano, che aveva saputo da personaggi dell’Asl di Acqui che c’era un
concorso in cui concorreva una
persona che non aveva titoli né requisiti. Chiesi a Gambarino di
informarsi». Anche in questo caso il
fedelissimo della Ferrero (accusato
di concussione) alzò il telefono. Il
contenuto della chiamata a Michela Audenino, dirigente regionale
del settore vigilanza, è stato raccontato in aula: «Lei deve fare una
nomina di una certa Ferrara? Preferirei che non fosse fatta». «La fermo
subito». «Brava!». I pm Paolo Toso e
Stefano Demontis hanno chiesto
alla consigliera come mai non
avesse fatto un’interpellanza. Risposta: «Se fossi stata consigliera di
minoranza l’avrei fatta, ma essendo di maggioranza non volevo caricare gli assessori di troppo lavoro».
È stato poi affrontato il filone che
riguarda il Csi, con la testimonianza di Stefano Decapitani e i suoi
molti «non ricordo». Gambarino gli
aveva chiesto di far lavorare Vincenzo Vergano di Borland, ma la risposta era stata negativa perché i
due erano soci. Dopo qualche tempo Vergano aveva ottenuto di lavorare per il Csi, ma con una nuova società, la Namast, di cui secondo
l’accusa Gambarino sarebbe stato
un socio occulto e di cui avevano
provato a far diventare socio lo
stesso De Capitani. In questo caso
Gambarino risponde di istigazione
alla corruzione. Oggi nuova udienza: sarà ascoltato l’assessore Paolo
Monferrino.
L 6 giugno del 1861, oltre
un secolo e mezzo fa, Camillo Benso di Cavour moriva nel suo palazzo torinese.
Il 10 agosto avrebbe compiuto 51 anni. Oggi a Santena, la
cittadina dove il Grande Tessitore del Risorgimento è sepolto e che ospita nel castello
di famiglia la Fondazione Cavour presieduta da Nerio Nesi, gli viene reso il consueto
omaggio, a partire dalle ore
19, con la deposizione di una
colonna d’alloro alla sua sepoltura e la commemorazione che lo storico Gianni Oliva
terrà sul tema "Cavour e la capacità di progettare il futuro".
Verso il futuro prossimo, grazie ai fondi stanziati, una decina di milioni di euro, va finalmente anche il complesso
di Santena con il suo parco.
Cominceranno tra breve i
lavori che porteranno alla ristrutturazione dell’edificio
padronale, e culmineranno
nell’allestimento del Memoriale Cavouriano del castello
di Santena, dove il conte trascorse parte della giovinezza.
Il castello sembra destinato a
non essere soltanto un museo. Oliva pensa "di dare vita
al suo interno a un centro di
formazione politica e amministrativa per amministratori
locali e non solo tali; un luogo
per elaborare la politica,
quella con la "P" maiuscola: la
politica che perseguiva Cavour".
(m.nov.)
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I
Al banco
dei testi
Rosanna
Valle, eletta in
consiglio
regionale
nelle fila del
Pdl e passata
dal 2012
a Progett’Azione.
Il processo
Sanità, la carriera
dei dipendenti
decisa dalla politica
Il factotum
dell’assessore
bloccò lo «scatto»
di una dipendente
ALBERTO GAINO
2011, Paolo Milano, coordinatore provinciale del Pdl di Asti, riceve da «dipendenti dell’Asl di
Acqui» la segnalazione che una
loro collega aveva richiesto la
qualifica di ufficiale di polizia
giudiziaria «senza avere i requisiti». Lo racconta ieri in aula, al processo sull’ultimo scandalo della Sanità, il consigliere
regionale dello stesso partito,
Rosanna Valle. All’epoca venne
investita dal suo coordinatore
del «problema» e andò dall’assessore regionale Caterina Ferrero «per verificare». L’assessore la mise nelle mani del suo
factotum che, dall’ufficio di
Ferrero, chiamò Michela Audenino, responsabile del settore
vigilanza e figura chiave per
mandare avanti la «pratica».
In aula Valle ammette di essere stata presente alla telefonata e di ricordare solo che, alla
fine, il solerte tuttofare dell’assessore le disse: «Non ha i titoli». Tutti contenti, si è fatta giustizia. Anzi, il contrario: Gambarino aveva i telefoni intercettati e in aula si è letta la trascrizione della sua breve conversazione con Audenino. Gambarino la chiama e attacca con una
domanda: «Deve fare la nomina
di una certa Ferrara?». Audenino: «Verifico». Verifica e risponde di sì. Gambarino: «Mi hanno
detto che non ha i requisiti. Vorrei che la nomina non venisse fatta». Audenino: «La fermo subito». Gambarino. «Brava».
Due anni e tre mesi dopo l’architetto Emilia Claudia Ferrara
non ha ancora avuto la nomina
malgrado avesse diritto ad averla. L’ha chiarito ieri al processo
Annalisa Lantermo, dirigente
del servizio Spresal dell’Asl 1. La
stessa funzionaria di cui il solito
Gambarino parla con l’allora
commissario straordinario dell’Asl 1 (Managuerra) per chiedergli di intervenire su multe
date ad un imprenditore dallo
Spresal e si sente rispondere:
«Quella lavora con Guariniello,
non posso fare niente».
Per l’intervento su Audenino
(cui dice pure, per farsi meglio
capire, «non si sforzi troppo se
no le viene l’ernia») Gambarino
è stato accusato di concussione.
Deve anche questa imputazione
all’irresistibile ansia di darsi un
mucchio da fare come consulente che comandava su un intero
assessorato regionale. E per
questo utilizzava imperterrito il
telefono. Lo usava spesso anche
per parlare con Stefano De Capitani, direttore generale del Csi
Piemonte, che ieri al processo
non si ricordava ciò che nemmeno due anni fa aveva detto al pm
Paolo Toso. In due parole: Gambarino gli presentò un suo socio
in Borland, Vincenzo Vergano, e
glielo raccomandò caldamente
come fornitore di servizi. Questi
li ottenne con una nuova società
«costituita appositamente»
(Namast) e gli propose di diventarne socio. In aula De Capitani
dice: «Dissi di no ma intuii che
era stata una proposta illecita
dopo aver parlato con il pm».