Newsletter - Fedespedi
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Newsletter N. 17 – ottobre 2015 SOMMARIO FAST FORWARDING ITALY GRUPPO DI LAVORO MERCI PERICOLOSE JOBS ACT: LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI CLECAT FREIGHT FORWARDERS’ FORUM 2015: ANVERSA - 19 NOVEMBRE 2015 AUTORITÀ DEI TRASPORTI: IL TAR DEL PIEMONTE SOSPENDE LE RICHIESTE DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI Come noto a tutti il prossimo 30 novembre si terrà a Milano, presso il Centro congressi della Fondazione Cariplo, l’assemblea pubblica di Fedespedi, durante la quale verrà presentato il libro sulla categoria. Il libro è il frutto della ricerca condotta dal prof. Dallari, coadiuvato da due giovani ingegneri dell’Università C. Cattaneo-LIUC, Silvia Cattaneo e Gianluca Merola, con lo scopo di analizzare ruolo e funzioni dello spedizioniere nell’ambito del commercio estero italiano. All’evento interverranno anche il dr. Ivano Russo, della segreteria del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il dr. Luca Saporetti, Customer Logistic & Planning Director Campari, i prof. Giuseppe Berta e Lorenzo Cuocolo dell’Università Bocconi, il prof. Gino Marchet del Politecnico di Milano. (S.C.) Gruppo di lavoro merci pericolose Fedespedi è stata recentemente inserita quale componente del Gruppo di Lavoro Merci Pericolose presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, partecipandovi tramite un rappresentante ufficiale (Antonella Straulino) ed un esperto in materia, Ing. Andrea Pellas, titolare della DGM Italia Srl, società che da anni collabora con la Federazione tenendo corsi di formazione specifici per merci pericolose nelle diverse modalità di trasporto. Il Gruppo di Lavoro fa capo al reparto Sicurezza della Navigazione e normalmente si occupa delle tematiche inerenti il codice IMDG, per cui invitiamo gli associati che avessero problematiche specifiche a segnalarle alla segreteria Fedespedi ([email protected]), in maniera che possano essere portate a conoscenza, discusse e possibilmente risolte. Il Gruppo è stato inoltre preposto al coordinamento delle azioni e all’implementazione degli emendamenti alla convenzione SOLAS che entreranno in vigore dal 1° luglio 2016, nella fattispecie: l’obbligatorietà della pesatura dei container prima del loro imbarco. E’ in corso un confronto con gli operatori, che produrrà delle linee guida, emanate dalla Capitaneria. Fedespedi sta offrendo il proprio contributo, portando a conoscenza, fra l’altro, della posizione di Fiata: faremo seguito con una circolare esplicativa non appena pronto il documento del Comando Generale. (A.S.) JOBS ACT: la nuova disciplina delle mansioni mansioni”, con la conseguente (indiretta) affermazione della legittima utilizzabilità “trasversale” del lavoratore all’interno delle varie professionalità e tipologie di attività contenute nelle declaratorie ed esemplificazioni di origine contrattuale collettiva. L’art. 3 del D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 ha novellato e interamente riscritto il testo dell’art. 2103 Cod. Civ., disciplinante il tema delle mansioni del lavoratore ed i poteri – limiti del datore di lavoro di modificare tali mansioni (il c.d. “jus variandi” datoriale, quale portato del più ampio potere organizzativo e direttivo di cui all’art. 2104 Cod. Civ.). Da ciò consegue che il datore di lavoro – senza che ricorrano le predette condizioni per la mutabilità delle mansioni anche in senso peggiorativo – possa legittimamente operare delle modifiche al contenuto delle mansioni affidate ad un lavoratore, con il solo limite che esse siano teoricamente previste nelle declaratorie ed esemplificazioni contenute nel contratto collettivo e senza che il dipendente possa avanzare contestazioni (come accadeva in precedenza) circa la violazione del disposto dell’art. 2103 Cod. Civ., proprio in virtù della citata abrogazione del limite connesso alla “equivalenza delle mansioni” ed alla esplicita menzione del solo limite rappresentato dalla riconducibilità delle nuove mansioni allo stesso livello contrattuale di assegnazione. L’attenzione dei primi commentatori della novella legislativa è stata attirata dall’introduzione di una nuova facoltà attribuita al datore di lavoro, e cioè quella di poter modificare in senso deteriore le mansioni di un lavoratore, sino ad un livello contrattuale inferiore, con i limiti rappresentati I. dall’esistenza di una variazione degli assetti organizzativi aziendali che incidano sulla posizione del lavoratore; II. dalla comunicazione della modificazione per iscritto; III. dalla salvezza del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa. Ciò premesso, si osserva come, oltre a quanto precede, la novella legislativa abbia modificato sensibilmente anche il contenuto e senso stesso del concetto di mansioni e loro modificabilità. Si rammenta, inoltre, che ai sensi del nuovo art. 2103 Cod. Civ. è possibile, nelle sedi di conciliazione di cui all’art. 2113, 4° comma, Cod. Civ. o avanti alle commissioni di certificazione, stipulare accordi individuali di modifica delle mansioni, della categoria legale e del livello di inquadramento, con assegnazione del lavoratore a mansioni del livello di inquadramento inferiore, anche con corrispondente riduzione della retribuzione, purché l’intesa avvenga nell’interesse del lavoratore a conservare l’occupazione, ad acquisire una diversa professionalità o a migliorare le proprie condizioni di vita. Infatti, il comma 1 del riscritto art. 2103 Cod. Civ. dispone che il lavoratore possa essere adibito a mansioni di pari livello all’interno del livello contrattuale e categoria legale di inquadramento da ultimo assegnato al dipendente; viene totalmente eliminato, rispetto al precedente testo, ogni riferimento alla “equivalenza delle Infine, in caso di assegnazione a mansioni di livello superiore, il periodo di svolgimento oltrepassato il quale l'assegnazione diventa definitiva passa dai precedenti 3 mesi agli attuali 6 mesi, che peraltro devono essere “continuativi”, salvo diverso termine stabilito dalla contrattazione collettiva. (L.P.) Ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore, purché rientranti nella medesima categoria legale e purché ricorrano le condizioni appena indicate, potranno inoltre essere previste dai contratti collettivi. 2 La Federazione auspica che il provvedimento porti ad un risultato definitivo anche per i prossimi anni e che induca a rivedere le posizioni e i meccanismi di finanziamento delle Autorità indipendenti. (S.B.) Clecat Freight Forwarders’ Forum 2015: Anversa - 19 novembre 2015 L’appuntamento annuale a cura della Segreteria del Clecat, divenuto ormai una apprezzata consuetudine, si intitola: “Moving the maritime supply chain forward” ed avrà come argomento principe le norme IMO di verifica del peso dei contenitori. Fra i relatori: Jens Poggensee (presidente UPS Europa), Desirée Oen (capo di gabinetto del Commissario ai Trasporti Bulc), Stijn Rubens (Senior Consultant di Drewry). AGENDA 18/11 MILANO, CONSIGLIO FEDESPEDI Nella mattinata si terrà un evento congiunto Clecat/CORE, incentrato sulle importazioni nella Comunità Europea con l’entrata in vigore del nuovo codice doganale, atto ad analizzare la nuova cornice legale e le implicazioni dal punto di vista IT, per migliorare la qualità e la trasmissione dei dati e nel contempo assicurare un’analisi del rischio più efficiente. (A.S.) 18/11 ANVERSA, CLECAT MARITIME E RAIL LOGISTICS INSTITUTE 19/11 ANVERSA, CLECAT FREIGHT FORWARDERS’ FORUM 19/11 MILANO, CONSIGLIO DIRETTIVO FISI 20/11 ANVERSA, CLECAT BOARD E GENERAL ASSEMBLY 23/11 ROMA, SCUOLA QUADRI CONFETRA 24/11 BRUXELLES, DIGITAL TRANSPORT & LOGISTIC FORUM 25/11 MILANO, RIUNIONE UNI - STANDARD DELLE COMPETENZE PER I RAPPRESENTANTI DOGANALI Autorità dei trasporti: il TAR del Piemonte sospende le richieste di pagamento dei contributi 27/11 ROMA, GIORNATA DI STUDIO CREDIMPEX-ITALIA: “EMBARGHI E SANZIONI COMMERCIALI: LE NOVITÀ” 30/11 MILANO, ASSEMBLEA GENERALE FEDESPEDI Con propria ordinanza del 12 novembre il TAR del Piemonte ha sospeso l’esecutività delle richieste avanzate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) per il versamento del contributo da parte delle imprese di spedizioni per il 2015. Nel merito il Tribunale ha deciso di sospendere il giudizio per rimettere gli atti alla Corte Costituzionale. Le aziende associate sono quindi autorizzate a non effettuare il pagamento sollecitato dall’Autorità. Fedespedi esprime soddisfazione per questo primo sviluppo positivo avuto in esito al ricorso promosso congiuntamente al sistema Confederale al fine di dar voce alle istanze delle imprese associate, che contestano la legittimità della richiesta del contributo. 3 Fedespedi, Via Cornalia 19, 20124 Milano - [email protected] www.fedespedi.it 4