Radiante + sottovuoto = ecosostenibilità e comfort
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Radiante + sottovuoto = ecosostenibilità e comfort
Scheda lavori di Antonia Lanari climatizzazione Committente: realizzazione Newco 56 di Civitanova Marche (MC) 32 Progetto termotecnico: Radiante + sottovuoto = ecosostenibilità e comfort Nel centro di Civitanova Marche, una città situata di fronte al mare Adriatico e nella splendida cornice che spazia dai Monti Sibillini al Monte Conero, sono state realizzate delle abitazioni prestigiose, in cui l’elevata qualità architettonica si sposa a soluzioni impiantistiche e tecnologiche innovative. Il risultato finale è un comfort elevato senza rinunce estetiche, il tutto con un occhio di riguardo all’efficienza energetica del sistema. Soffitti radianti a prova di ingombro Negli attici, dislocati su due livelli in uno dei palazzi più alti della città, sono stati realizzati impianti radianti a soffitto per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti: una soluzione che ha consentito IN COPERTURA. Le pompe di calore e i pannelli solari sul tetto dell’edificio. Studio Tecnico Pol di Latina Installatore termoidraulico: Nuova Termoidraulica di Jury Francia di Macerata Materiali impiegati: pompe di calore AirMax Rossato Group pannelli radianti Ecowall MT10 Rossato Group regolazione Ecologika Rossato Group impianto Solare Aenergy Idrocentro contabilizzazione calore Siemens la massima libertà progettuale sia dal punto di vista architettonico che da quello degli interni. Le singole unità abitative rientrano in un impianto centralizzato in cui è stata prevista la contabilizzazione dei consumi per il riscaldamento, il raffrescamento e l’acqua calda sanitaria. La progettazione della centrale termica è stata improntata sull’integrazione di più tec- L’EFFICIENZA. L’alto isolamento finale delle tubazioni con guaina e alluminio. nologie finalizzate al risparmio energetico. Risparmio con le pompe di calore aria-acqua Per la copertura del fabbisogno termico, frigorifero e di acqua calda sanitaria si è optato per tre pompe di calore aria-acqua da 40 kW continua a pagina 34 I PANNELLI RADIANTI a soffitto Ecowall MT10 di Rossato Group pronti per essere ricoperti dallo strato di intonaco. La parola all’installatore Quali vantaggi offrono i pannelli radianti a soffitto a confronto con quelli a pavimento? Perché sono stati scelti per questa realizzazione? il team f Jury Francia (secondo in piedi da destra) e il team di Nuova Termoidraulica di Francia Jury, Macerata “I vantaggi sono molteplici: offrono una risposta immediata alla richiesta con un minor consumo grazie alla temperatura ridotta in fase di riscaldamento e raffrescamento, e per la stessa ragione si ottiene meno dispersione termica. Inoltre, questa applicazione dà spazio a una certa creatività di impiego su larga scala, potendo effettuare realizzazioni miste, come paretesoffitto, aumentando di gran lunga il rendimento. Infine, l’applicazione sotto intonaco fa sì che i pochi millimetri che dividono l’area dell’ambiente da quello della tubazione non alterino la temperatura effettiva dell’impianto, a differenza del radiante a pavimento che può interferire sulla temperatura perché crea isolamento, essendo posto al di sotto del massetto e della finitura. Per quanto riguarda il raffrescamento, questa applicazione è indubbiamente la più indicata rispetto a qualsiasi altro tipo di impianto radiante. Nella ristrutturazione dei prestigiosi attici in questione abbiamo sviluppato un impianto di irraggiamento puntando sul comfort anche in condizioni limite, dato l’uso di vetri per realizzare la struttura di tutti i muri perimetrali”. Ci sono state delle difficoltà nella realizzazione degli impianti? “Ogni qualvolta si è in presenza di una ristrutturazione le incognite sono all’ordine del giorno, ma la professionalità dell’intera equipe ci ha permesso di trovare sempre la soluzione migliore. Dovendo puntare molto sull’estetica, è stata particolarmente impegnativa la realizzazione dell’impianto di deumidificazione canalizzato, il quale presentava l’esigenza di non essere visibile e sospeso con rivestimento lineare e tecnico. Un altro punto critico è stato l’allaccio delle linee di adduzione dai collettori all’impianto radiante a soffitto, in quanto vi erano poche pareti libere data l’elevata presenza di porte a scrigno”. climatizzazione realizzazione 34 segue da pagina 32 ognuna, in modo da concentrare più funzionalità in un’unica macchina e ridurre i costi iniziali. Le pompe di calore installate montano a bordo compressori ad iniezione gassosa che consentono di avere alte rese anche con condizioni esterne sfavorevoli (fino a -15°C). La temperatura massima raggiungibile è di 65°C a garanzia della produzione dell’acqua calda sanitaria. La temperatura di lavoro invernale dell’impianto radiante raggiunge massimo 35°C così da garantire un COP medio stagionale pari circa a 4. Anche nella climatizzazione estiva, la temperatura massima di mandata di 15°C consente di raggiungere EER molto elevati rispetto agli impianti tradizionali ad aria. Il locale tecnico Nel vano condominiale posto sopra al lastrico solare del decimo piano è stato creato il locale tecnico su di una superficie di circa 20 m². In questo spazio sono stati posizionati tre bollitori di acqua calda sanitaria a stratificazione, con scambiatore in rame e con capacità di 1.000 litri ciascuno. Un ulteriore accumulatore da 1.000 litri funge da volano termico per l’impianto radiante, az- zerando le prevalenze delle pompe di calore e bilanciando i contabilizzatori posti al piano di ogni singolo appartamento. Solare termico per l’acqua calda sanitaria Per integrare la produzione di acqua calda sanitaria è stato installato sul tetto dell’edificio un impianto solare termico Consolar e costituito da 28 pannelli solari sottovuoto. I moduli garantiscono un altissimo rendimento anche con condizioni atmosferiche avverse e sono collegati fra di loro con metodo TICKELMANN, ossia a ritorno inverso per ottimizzare il bilanciamento. Pannelli radianti: quando il tubo è importante IL LOCALE TECNICO. Bollitori sanitari, deumidificatore, vasi espansione solare e centrale di pompaggio solare. Gli impianti radianti a soffitto hanno contribuito in modo sostanziale a valorizzare il pregio architettonico delle unità realizzate. Ciò è dovuto alle caratteristiche peculiari del sistema radiante adottato che è del tipo modulare, con tubo in AL PE RT 10x1,3 mm: i moduli fissati ad appositi binari rimangono sotto l’intonaco il cui spessore risulta minimo grazie al piccolo diametro del tubo. Il materiale del tubo ha consentito di coniugare alle rese elevate una notevole flessibilità vantaggiosa per l’assemblaggio dei moduli in cantiere e per tutte le operazioni di posa in opera. Sistema BUS per la termoregolazione La regolazione dei singoli impianti dialoga tramite sistema BUS con una centralina elettronica MASTER capace di dialogare con diverse sonde: esterna, sulla mandata e in ambiente. Durante la stagione di ri- scaldamento la termoregolazione è climatica, ovvero in temperatura scorrevole; nella stagione estiva la temperatura di mandata varia in funzione del punto di rugiada in ambiente. Il controllo dell’umidità dell’aria è affidato a un sistema di deumidificazione con immissione ed estrazione per singolo ambiente. Infine, ciascun impianto radiante prevede a monte un sistema di contabilizzazione per la climatizzazione estiva ed invernale. Schema tecnico dell’impianto COME FUNZIONA. Lo schema esemplificativo illustra come interagiscono tra loro i diversi sistemi impiegati.