Il reporter Mike Goldwater parla del suo lavoro dedicato all`acqua
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Il reporter Mike Goldwater parla del suo lavoro dedicato all`acqua
Il reporter Mike Goldwater parla del suo lavoro del Pianeta e di come si osservano i problemi ambientali da dietro l’obiettivo. di Francesco Del Conte In basso Apertura di un nuovo pozzo, trivellato da un’agenzia di aiuto internazionale nella campagna cambogiana. 8 ACQUA dedicato all’acqua “ACQUA” SULLA PELLIC In basso Una bimba di sei mesi a un corso di nuoto in una piscina per bambini a nord di Londra. OLA A destra Apertura della diga Itaipu, sul Paranà, al confine Paraguay-Brasile. La diga ha costretto 40.000 persone a trasferirsi. Mike Goldwater è un reporter di razza. Il suo stile secco e asciutto si basa su un bianco e nero essenziale senza esitazioni, porta diritto al cuore dei problemi, senza mediazioni e senza ideologismi. Dietro un lavoro come “Acqua” c'è una forte volontà di capire e di far capire. Abbiamo chiesto a Mike Goldwater cosa c'è dietro alle sue fotografie. Com'è nato il lavoro “Acqua”? Ho iniziato ad interessarmi a questo progetto attratto dall'acqua come elemento di base della vita dell'uomo. È impossibile vivere senza: mi hanno chiamato nel 1998 per lavorare sull'argomento e mi sono trovato sempre più coinvolto e interessato. Normalmente la professione di fotoreporter non concede tempo sufficiente per approfondire un argomento o svolgere una ricerca dettagliata. Al contrario, questo progetto mi ha permesso di agire con più tempo e liberà. Lei non ha registrato solo disastri e sciagure, ma si nota un approccio a 360 gradi. Io sono un fotoreporter, noi cerchiamo di rappresentare la realtà e la verità di tutte le situazioni. Non rappresentiamo solo il lato positivo di una situazione perché sarebbe troppo semplicistico, né parliamo solamente di disastri perché sarebbe altrettanto semplicistico. L'acqua è un tema complesso e variegato. Io ho cercato, con il mio lavoro, di cogliere più sfumature possibili sul tema, anche se andando avanti nella mia ricerca mi sono reso conto che gli aspetti dell'acqua si moltiplicavano scoprendone sempre di nuovi e imprevisti. L'acqua è un concetto difficile da comunicare. Come lo ha affrontato? Le foto della mostra descrivono tutta una serie di situazioni. Alcune riguardano la siccità in Eritrea o nella parte settentrionale del Mali, altre, sempre sulla siccità, sono state scattate in viaggi precedenti in Sudan e in Etiopia. Altre immagini riguardano una serie di luoghi che sono stati >>> segue >>> 9 In basso I quartieri poveri di Dacca invasi dalle acque dopo le violente alluvioni che hanno colpito il paese. Bangladesh. “ACQUA” SULLA PELLICOLA Pagina a fianco Mandriani nomadi raggiungono l’acqua per i loro cammelli scavando nel letto asciutto di un fiume. Eritrea. colpiti dalla carestia che è un effetto drammatico Noi che viviamo nel primo Mondo, tendiamo a della mancanza d'acqua. C'è anche un'immagine di dimenticare quanto sia difficile per moltissime un uomo che sta cercando di scavare un pozzo. persone riuscire ad avere abbastanza acqua per Ho cercato di comunicare alle persone che vivono vivere e come in queste circostanze diventi un nel nord del Mondo, persone che hanno una lusso averne per lavarsi. quantità d'acqua spropositata rispetto a coloro che Non è una novità se io testimonio, con la mia vivono nel sud del Mondo, come si possa vivere fotocamera, che vi sono milioni di persone che per con pochissima acqua a disposizione. Questo è il assicurarsi una corretta quantità d'acqua, tutti i messaggio della fotografia, per esempio, che giorni della loro vita, sono costrette a fare enormi riprende un uomo, nel letto di un fiume sacrifici. Sono costrette a viaggiare e a spostarsi per completamente disseccato, mentre dona quella decine di chilometri solo per soddisfare le necessità poca acqua che è rimasta per abbeverare, per quotidiane di base della propria famiglia. primo, il suo cammello che non è solo una risorsa Credo che nell'affrontare la questione delle di vita ed economica, ma è anche un suo amico e risorse idriche, il problema fondamentale sia quello per questo beve la sua stessa acqua. di riuscire a garantire a tutti un corretto accesso “ACQUA” IN ITALIA “Acqua” è sia un libro, sia una mostra che ha toccato molte città italiane dal 22 marzo 2003 a oggi. La prima edizione ha aperto le celebrazioni italiane per il 2003 che è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale dell’acqua” per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulla crisi idrica globale. La mostra è stata supportata in tutte le sue tappe dall’associazione ambientalis ta Greencross Italia, fondata da Mikhail Gorbaciov e l’organizzazione è stata curata da Federico Motta Editore che ha anche pubblicato il libro fotografico contenente il lavoro di Mike Goldwater. Il fotografo britannico è rappresentato in Italia dall’agenzia Grazia Neri. all'acqua potabile. Lei ha fatto questo lavoro in tutte le parti del Mondo, quindi ha una visione globale del problema: quali sono i principali nodi sull’acqua? 10 delle risorse idriche che non di buona gestione. Durante i suoi viaggi ha trovato dei buoni esempi di gestione idrica? Ho visto più esempi di un'erronea gestione Secondo ciò che ho osservato nei miei viaggi in tutto il Mondo, da come mi sono apparse le situazioni, mi è sembrato che sia più facile fare male che non fare bene. Mi ha molto colpito, per farei il lavoro che faccio, anche se sono circondato fare un esempio, come le grandi dighe siano da prove che vanno contro il mio ottimismo, costruite e gestite finendo spesso per assicurare proprio in ragione del lavoro che svolgo. un utile solo a coloro che le progettano e non alle Ci sono problemi come il riscaldamento del comunità locali che ne dovrebbero essere i veri pianeta che vengono disattesi. Riguardo a ciò la beneficiari. possibile gestione per le emissioni inquinanti viene Nei paesi più diversi ho potuto constatare contenuta in accordi, in tentativi di composizione come, in genere, siano i progetti di piccola scala che sono regolarmente disattesi dalle grandi diretti al beneficio di un villaggio o di una comunità, potenze. quelli che approdano ai risultati migliori. Sono Io mi rendo conto che è anche un problema sistemi in grado di apportare benefici reali nella di scala mondiale, però ci vuole, ripeto, altruismo zona di influenza dove vengono realizzati, oltre che anche a livello governativo, per eliminare questa costare una frazione infinitesimale rispetto agli visione miope. enormi investimenti quali quelli necessari per una diga. Rispetto a questo, il semplice sistema del terrazzamento mi è sembrato molto interessante. Nel terrazzamento l'unica cosa veramente Ritiene che vadano cambiati i modelli di sviluppo e di consumo a livello mondiale ? I modelli di consumo devono essere cambiati, indispensabile è l'avere abbastanza personale per devono subire un cambiamento in particolare per potere costruire barriere di contenimento. In quanto attiene l'acqua. In Europa, durante la mia questo, modo nel periodo della pioggia, l'acqua infanzia e adolescenza, la mia generazione pensava può defluire, scolare nel terreno riuscendo a che l'acqua fosse una risorsa illimitata. Ora non è trasformarsi in una fonte di irrigazione apportando così, e non lo è mai stato, ora finalmente ce ne sostegno per i raccolti. siamo resi conto anche attraverso cambiamenti climatici drammatici, come i casi di siccità in Italia e Lei con questo lavoro ha sviluppato una sensibilità ambientale. In generale, al di là dal problema acqua, le inondazioni nel sud Europa. Io credo che ci si debba sensibilizzare in prima persona. L'opinione pubblica deve prendere consapevolezza di quelle è ottimista o pessimista sul futuro del che sono le risorse e di quanto sia irresponsabile pianeta? inquinare. La sensibilizzazione su questo problema Io sono un ottimista per natura altrimenti non MIGLIORE GESTIONE DELLE RISORSE E DELLA RICHIESTA DI ACQUA L’acqua è una risorsa indispensabile tanto quanto insufficiente. La sua distribuzione è diseguale e, attualmente, 108 milioni di abitanti della regione mediterranea hanno a disposizione meno di 1.000 metri cubi all’anno. Il numero di quanti non hanno accesso all’acqua è in aumento e potrebbe arrivare a 165 milioni di persone entro il 2025. La maggior parte dei paesi mediterranei deve far fronte a diversi problemi connessi a questa preziosa risorsa. Il Summit di Johannesburg ha dato indicazioni precise in materia e la Strategia Mediterranea sullo Sviluppo Sostenibile ha inserito l’emergenza acqua in una delle sue priorità e campi d’azione. Gestire le scarse risorse idriche dei Paesi mediterranei in maniera sostenibile, assicurare ai cittadini un più facile accesso all’acqua potabile; ridurre gli sprechi avviando politiche di risanamento delle infrastrutture; avviare politiche per consentire il rispetto di misure igienico-sanitarie; sviluppare una maggiore efficienza nell’utilizzo da parte del settore industriale, del settore agricolo, nonché delle aree urbane; consolidare partnership tra istituzioni, organi di gestione delle risorse idriche e utenti; realizzare campagne di sensibilizzazione per formare una consapevolezza rivolta ad un utilizzo razionale, sostenibile e solidale di questa preziosa risorsa. Queste le sfide future. può già costituire un grande aiuto. 11