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P
IANO
O
FFERTA
F
ORMATIVA
Approvato dal Collegio il 21 ottobre 2014 delibera n.4
Adottato dal Consiglio di Istituto il 14 novembre 2014 delibera n.146
Struttura Pof
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INDICE
Struttura POF
Indice
PRIMA PARTE - PRINCIPI
Piano dell’offerta formativa
Principi ispiratori della scuola
Vision
Mission
PARTE SECONDA - ORGANIZZAZIONE
Territorio
Storia della scuola
Risorse strutturali
Popolazione scolastica
Risorse umane – Staff
Collegio docenti
Altre responsabilità
Responsabili dei laboratori
Referenti
Coordinatori dipartimentali e di classe
Consiglio d’Istituto
Organizzazione Uffici Amministrativi
Organizzazione Collaboratori Scolastici
Colloqui Scuola/famiglia
Regolamento
Contratto formativo
Regolamento Laboratorio linguistico ed informatico
Regolamento Aula proiezione
Regolamento Biblioteca
Regolamento Laboratorio scientifico
Regolamento Laboratorio d’Arte
Piano di sicurezza
Calendario scolastico
PARTE TERZA - CURRICOLO
Curricolo nazionale
Curricolo locale
Bisogni Formativi
Progetto Educativo Didattico
Metodologie didattiche
Profilo dello studente
Traguardi formativi al termine della scuola secondaria di 1°grado
Curricolo speciale
Piano d’inclusione
Integrazione
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Alunni stranieri
Osservatorio per la lotta alla dispersione scolastica
Piano di formazione e aggiornamento
PARTE QUARTA – ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA
Arricchimento Offerta Formativa
Accoglienza
Continuità
Orientamento
Cineforum
Biblioteca
Educazione alla Salute
Educazione Alimentare
Educazione Ambientale
Educazione alla Legalità
Educazione Stradale
Educazione ai Beni Culturali
Intercultura
Educazione alla pace
Visite guidate
Viaggi d’istruzione
Collaborazione enti esterni
Ampliamento offerta formativa
Fondi strutturali
Mediazione
QUINTA PARTE - VALUTAZIONE
Criteri di valutazione
Parametri disciplinari
Parametri del Comportamento
Prospetto sinottico delle sanzioni disciplinari
Esami di Stato per la Licenza Media
Borse di Studio
Monitoraggio e autovalutazione
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Il presente Piano dell’offerta formativo è stato redatto dalla Funzione
Strumentale Area 1 Nicoletta Reina
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Parte prima
PRINCIPI
COS’E’ IL
POF
VISION
NORMATIVA
MISSION
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PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, è il documento fondamentale che costituisce l’identità
culturale e progettuale della scuola nell’ambito dell’autonomia. (D.P.R. n°275 dell’8 marzo 1999).
Nel POF sono esplicitate le scelte didattiche ed organizzative, nonché i criteri di utilizzazione
delle risorse affinché la scuola possa offrire un servizio qualificato d’insegnamento/apprendimento,
improntato ai principi di efficienza, efficacia e trasparenza.
Tale documento è reso pubblico sia per permettere all’utenza di conoscere la propria realtà scolastica,
sia per favorire la collaborazione e la partecipazione delle famiglie ai processi di formazione e di
istruzione.
Le famiglie partecipano alla definizione dell’offerta formativa mediante le scelte relative alle
iniziative
culturali-educative,
l’esposizione
di
pareri,
proposte
e
le
varie
forme
di
corresponsabilizzazione attivate dalla scuola.
Coniugando i Traguardi formativi di fine ciclo scolastico, definiti dalle Indicazioni Nazionali,
con i bisogni e le attese dell’utenza per la quale si organizza il servizio, ogni scuola sviluppa un
progetto curriculare organico e dinamico, affinché Istituzione scolastica e Territorio possano
integrarsi ed insieme crescere, creando le condizioni nelle quali il futuro cittadino possa
pienamente realizzarsi.
Il POF pone le sue fondamenta:

Negli artt. n.3, n.33, n.34 della Costituzione Italiana;

Nella Legge n.59/97 sull’Autonomia delle Istituzioni

D.P.R. n.297 /94 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione

D.P.R. n.249/98 statuto delle studentesse e degli studenti

D.P.R.n.275/1999 Regolamento in materia d’autonomia delle Istituzioni scolastiche:

D.P.R. n. 394 Disciplina dell’immigrazione

Legge n. 53/2003 Riforma degli ordinamenti scolastici

Legge n. 59/2004 Norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo

D.M. n. 202/2007 Indicazioni per il curricolo

D.P.R. n.235/2007 Modifica statuto delle studentesse e degli studenti
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
D.M. n. 139 del 2007 Regolamento su adempimento obbligo di istruzione

D.L. n.137 disposizioni urgenti in materia di istruzione e università

C.M. Assegnazione assistenti di lingua straniera

DPR n. 122 del 2009 Regolamento coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni

Legge n.18/2009 Diritti delle persone con disabilità

DPR n. 81 del 2009 Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale
ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola.

D.P.R. n. 122/2009 Valutazione alunni

Nota 2009 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Legge n.170/2010 Norme sui DSA

Legge Regionale n.9 -31 maggio 2011 interventi per la promozione della cultura e
della lingua siciliana

D.M. 2011 Linee guida sui DSA

D.M 27 dicembre 2012 BES

Nota 2012 Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo.

D.M.12/2012“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 19/02/2014

C M n. 8 del 6/3/2013
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Principi ispiratori della scuola
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una cambiamento repentino delle caratteristiche della nostra
società. In questo nuovo scenario l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di
formazione che i bambini e i ragazzi vivono.
La finalità della scuola, secondo le nuove indicazioni nazionali, è quella di formare ogni persona sul
piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli
scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
È, altresì, finalità della scuola lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi
della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e
nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli
studenti e delle famiglie.
La scuola, come agenzia educativa, è chiamata, quindi, a concretizzare il successo scolastico di tutti
gli studenti, ponendo attenzione in modo particolare alle varie forme di diversità o di svantaggio e
alla valorizzazione delle eccellenze.
Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone:
-
Nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando
che la diversità si trasformi in disuguaglianza;
-
Nel Paese, affinché le penalizzazioni sociali, economiche, culturali non impediscano il
raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire.
Nel rispetto della libertà d’insegnamento e dell’autonomia funzionale, la scuola elabora il proprio
curricolo tenendo conto:

Degli obiettivi generali del processo formativo.

Degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti.

Delle discipline di insegnamento.

Degli orari obbligatori.

Della qualità del servizio.

Dei sistemi di valutazione e controllo del servizio.
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VISION
RAPPRESENTA L’OBIETTIVO A LUNGO TERMINE
 HA LO SCOPO DI PROMUOVERE IL CAMBIAMENTO
 DI DARE ALLE PERSONE LA MOTIVAZIONE PER MUOVERSI NELLA DIREZIONE GIUSTA ANCHE SE
I PERCORSI POSSONO ESSERE COMPLESSI E DIFFICILI
 DI CONTRIBUIRE A COORDINARE RAPIDAMENTE ED EFFICACEMENTE LE AZIONI DI MOLTE
PERSONE
VISION
DELL’ISTITUTO
PROMUOVENDO LA
FORMAZIONE DI UNA
COSCIENZA CRITICA ED
AUTONOMA
GENERANDO
COMPETENZE
GARANTENDO
L’UGUAGLIANZA DELLE
OPPORTUNITA’
EDUCATIVE
VALORIZZANDO
LE CAPACITA’
INDIVIDUALI
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VISION
La nostra scuola intende porre l’attenzione sugli aspetti educativi-didattici ed organizzativi per
offrire punti di riferimento chiari e concreti senza ledere la libertà di insegnamento di ogni
docente.
PER QUESTO:

Promuove in ogni alunno la consapevolezza di essere titolare di diritti e di
doveri;

Favorisce lo sviluppo di uno spirito critico per comprendere la realtà in continua
trasformazione;

Offre percorsi formativi personalizzati affinché tutti gli studenti sviluppando
le proprie competenze, abilità e conoscenze, possano conseguire il successo
formativo.
Il nostro Istituto si impegna a:
1. Porre al centro, nell’azione della scuola, l’alunno, il suo itinerario di crescita personale e di
apprendimento, il suo benessere e la sua relazione, la costruzione di interessi e passioni;
2. Mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;
3. Operare per un ambiente dell’inclusione favorendo e supportando le diversità e gli alunni in
difficoltà;
4. Fissare le tappe e i traguardi da raggiungere nel percorso formativo continuo, secondo
standard diffusi nell’area UE e OCSE, monitorando i risultati e i livelli di apprendimento,
promuovendo anche le eccellenze;
5. Porre il traguardo del sistematico graduale raggiungimento delle competenze di base per
l’apprendimento permanente:
 Comunicazione nella madre-lingua
 Comunicazione nelle lingue straniere
 Competenza matematica
 Competenze di base in scienza e tecnologia
 Competenza digitale
 Imparare ad imparare
 Competenze sociali e civiche
 Spirito di iniziativa e imprenditorialità
 Consapevolezza ed espressione culturale
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MISSION
•
•
•
È IL MEZZO USATO PER REALIZZARE LA VISION
INDIVIDUA L’IDENTITA’ E LE FINALITA’ ISTITUZIONALI
DELLA SCUOLA
INDIVIDUA IL MANDATO E GLI OBIETTIVI STRATEGICI
DELLA SCUOLA
MISSION
DELLA SCUOLA
Favorire uno stile di
Accoglienza
Personalizzare i
Percorsi formativi
Favorire
l’Innovazione
Costruire percorsi di
Inclusione e
Integrazione
Garantire il
Successo formativo
Interpretare il
Cambiamento
Valorizzare le
Eccellenze
Promuovere la
Formazione del
personale
Creare una
Comunità
educativa
Promuovere itinerari
di Orientamento
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MISSION
Il POF costituisce un impegno formativo che ruota intorno a:

Sapere: conoscenze disciplinari e interdisciplinari.

Fare: abilità operative apprese ed esercitate.

Essere: competenze personali nell’utilizzare conoscenze e abilità apprese nel sistema formale
della scuola, non formale delle altre istituzioni formative, informale della vita sociale nel suo
complesso.
Gli obiettivi formativi del nostro Istituto (secondo le Indicazioni nazionali e le Indicazioni per il
curricolo) considerano la centralità della:
 PERSONA
Progettare l’Accoglienza e l’Orientamento attraverso i Consigli di classe, le Associazioni e gli
esperti del territorio considerando:

La personalizzazione dei percorsi di apprendimento

La classe come “gruppo” in cui promuovere legami cooperativi

La persona come centrale e i legami di gruppo come condizione per lo sviluppo della
personalità di ognuno
 NUOVO UMANESIMO - CULTURA
Progettare percorsi interdisciplinari considerando:

Gli apprendimenti progressivamente orientati alle connessioni tra i saperi

Il dominio dei singoli ambiti disciplinari come base per le molteplici connessioni
 CITTADINANZA - CONVIVENZA CIVILE
Progettare la “scuola di cittadinanza” considerando:

La formazione del cittadino italiano in una prospettiva europea e mondiale

La costruzione di partecipazione e responsabilità

La conoscenza della tradizione, della memoria e della cultura nazionale e il confronto
e la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali
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Parte seconda
Organizzazione
TERRITORIO
ORGANIZZAZIONE
ATTIVITA’
DIDATTICHE
RISORSE
STRUTTURALI
RISORSE
UMANE
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TERRITORIO
La scuola Giuseppe Mazzini è situata nel quartiere sud del centro urbano di Marsala.
Si affaccia su una delle più grandi piazze della città: Piazza F. Pizzo, crocevia delle direttrici
stradali verso Mazara del Vallo.
Marsala, comune di Trapani, si estende per 250 Km come città-territorio con una
popolazione di circa 82.390 abitanti. A questi dati ufficiali occorre aggiungere le numerose
comunità di Maghrebini, Rumeni e Cinesi di cui non è possibile conoscere stime.
Marsala è l a quinta città della Sicilia per numero di abitanti e la sessantacinquesima d’Italia
per grandezza.
Attorno ad un centro storico, racchiuso nel perimetro della città medioevale, si allarga il
centro urbano e via via le numerose periferie, le contrade, che sono dei centri rurali
urbanizzati, nati attorno agli antichi bagli e feudi nobiliari.
Le attività economiche di tipo agricolo sono legate al vino, soprattutto nella produzione
del famoso vino Marsala. Altre attività agricole rilevanti sono la produzione di fragole,
chiamate appunto Marsaline, legate alla serricoltura.
Nel settore secondario si annoverano industrie, a carattere nazionale, che producono gruppi
elettrogeni, bottiglie di vetro, impianti di refrigerazione, mezzi per la raccolta dei rifiuti,
stazioni mobili per la Rai.
Il turismo negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo notevole, grazie ai suoi 14 Km di spiagge
di sabbia bianca e finissima, il mare cristallino, i facili collegamenti con le isole Egadi.
Innumerevoli sono le strutture alberghiere e i ristoranti che propongono l’ottima cucina
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siciliana.
La città, unica nel suo genere, è un mix perfetto per un’attrazione turistica di tipo ambientalevacanziera e storico-culturale.
L’aria che si respira per le vie della città è quella di un museo a cielo aperto, in cui è
possibile rintracciare la presenza di tutte le culture che a Marsala hanno lasciato un
segno, a partire dai Fenici che l’hanno fondata, ai Romani, agli Arabi, fino ad arrivare agli
Spagnoli.
Marsala appare culturalmente vivace con il suo Teatro Comunale, gioiello del 1800 con i
s u o i 300 posti tra platea, palchi e loggione e con il Teatro Impero costruito agli inizi del
1900.
Due sale cinematografiche, una biblioteca comunale, due librerie, tante associazioni
artistiche-culturali e sportive.
Il mondo giovanile marsalese esprime le stesse tensioni di tutti i giovani di oggi.
Le ultime ricerche dell’Eurispes tracciano un quadro molto preciso sulle caratteristiche dei
giovani.
Secondo la ricerca, gli adolescenti italiani mettono al primo posto due desideri:

Raggiungere una maggiore sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità;

Conseguire una maggiore indipendenza.
Altri desideri espressi sono:

La voglia di sentirsi grandi;

Una maggiore disinvoltura;

Il desiderio di essere popolari tra i coetanei.
Gli adolescenti italiani hanno un discreto rapporto con la cultura:
o La metà di loro legge libri (da 4 a 7 all’anno);
o Un quarto di loro suona uno strumento;
o Il 10% dipinge;
o Il 10% scrive poesie e racconti;
o Un ragazzo su tre visita mostre e musei. Più della metà degli adolescenti guarda la TV da una
a tre ore al giorno.
Riguardo alle competenze digitali, solo una piccola percentuale, proveniente dagli ambienti
deprivati e culturalmente, non ha un proprio computer personale.
Il 60% utilizza il computer per collegarsi in internet, per chattare con i propri amici, per
utilizzare Facebook.
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Il lettore DVD è diffuso presso più del 60% dei ragazzi, seguono, nell’ordine, il
masterizzatore, il lettore Mp3, l’iPod, la telecamera digitale.
Infine il telefonino: lo possiede il 96% degli adolescenti.
In continuo incremento l’uso dei tablet e ipad.
La scuola accoglie alunni di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, provenienti da tutto il
territorio, cittadino e suburbano.
È l’età della preadolescenza, ma la sempre maggiore precocità delle esperienze e una certa
superficialità dei costumi della nostra società, causa una presenza di problemi tipicamente
adolescenziali anche in soggetti più giovani.
Sono in aumento i disturbi del comportamento alimentare accanto a fenomeni di abuso di alcol
e droghe, di dispersione scolastica.
Gli studi di psicologia dell’età evolutiva asseriscono che in questa fascia di età inizia a
maturare la capacità di mettersi assieme, rinunciando ai propri punti di vista e allargando il
proprio orizzonte per accogliere il punto di vista altrui.
Il preadolescente ricerca il coetaneo per vincere la paura della solitudine, per bisogno di fare,
di comunicare, di stabilire un rapporto interpersonale, per chiacchierare e fare confidenze, per
condividere segreti.
Gli altri lo aiutano, quindi, a dare un nome alle proprie esperienze, sensazioni, paure,
emozioni; sono cercati come confronto, come specchio, come conferma di sé, come
riconoscimento del proprio valore, del proprio essere degno di stima.
La preadolescenza è un’età in cui il percorso di individuazione e di separazione, raggiunge la
propria fase più critica per assumere poi nuove connotazioni nella fase immediatamente
successiva, quella dell’adolescenza.
Inizia il processo di IDENTIFICAZIONE, intesa come scoperta e definizione della propria
IDENTITA’. Il preadolescente è dunque il ragazzo che risponde in ogni momento della
propria giornata alla domanda: “CHI SONO?”
Il preadolescente inizia ad essere, per sua natura:

asistematico;

mutevole;
La sua fantasia spazia in molte direzioni:

Ha bisogno di stimoli educativi continui e sempre nuovi;

Non ama i discorsi troppo lunghi e gli argomenti troppo complicati;
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
Ama intuire le conclusioni e lasciare i discorsi aperti.
È importante stimolare la sua curiosità per andare oltre le apparenze, agli avvenimenti
empirici, alle persone della fanciullezza.
Mentre dopo i 14 anni gli vengono in aiuto le risorse cognitive ed intellettive che gli
forniscono la possibilità di formulare la domanda e di tentare di elaborare le risposte, in
preadolescenza sia la domanda che le eventuali risposte hanno marcatamente le caratteristiche
della confusione, del dubbio, della compulsività, del discontrollo emotivo….
Il percorso della definizione della propria identità personale, caratteriale, fisica, sessuale,
relazionale, affettiva è segnato da importanti passaggi trasformativi che in alcuni casi, per la
loro repentinità, possono assumere carattere di drammaticità e che richiedono la presenza
costante di adulti–educatori, capaci di contenimento, ascolto, testimonianza non giudicante,
accoglienza….
La scuola non rappresenta più, come una volta, l’occasione di un riscatto sociale.
I nostri adolescenti alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” elencano attività del tipo: la
velina, la pop-star, l’attore, la cantante, il calciatore. Sono i valori della cultura massmediale
che si insinuano nei modi di pensare delle giovani generazioni: le professioni elencate
appaiono rispondenti al bisogno di realizzazione, di popolarità, di successo e di benessere
economico.
Di fronte ai valori legati all’apparire piuttosto che all’essere, la scuola cerca di attrezzarsi,
imparando i nuovi linguaggi della comunicazione e sperimentando nuovi metodi, per far
crescere giovani che siano competenti ad affrontare una realtà in continua trasformazione.
Occorre insegnare, ma soprattutto testimoniare, che per essere felici non è importante essere
belli, ricchi, popolari, ma è più importante realizzarsi come persone senza perdere la stima di
se stessi e la propria dignità.
I rapporti scuola/famiglia sono cambiati. Accanto ad un desiderio della scuola di
collaborazione, di corresponsabilità per la costruzione di un progetto formativo condiviso,
sempre più ci si scontra con genitori che si sentono inadeguati a svolgere il loro ruolo di
educatori e preferiscono delegare alla scuola il compito formativo.
In molti casi i genitori si comportano come dei “sindacalisti” dei propri figli, pronti a
difenderli con ogni mezzo, negando evidenze e responsabilità.
Sempre più deboli appaiono i valori legati al rispetto dell’ambiente, del prossimo, delle
diversità e della legalità.
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Storia della scuola
Il 1° ottobre 1960 nasce la seconda Scuola Media di Marsala sotto la direzione del preside
Giuseppe Pecorella.
La nuova scuola è formata da 4 corsi, una sezione solo maschile, una solo femminile e due
miste ed è ospitata in parte presso la prima scuola media V. Pipitone e in parte in alcuni locali
di Strasatti.
Il 15 febbraio del 1962 durante una assemblea straordinaria, sotto la direzione del preside
Onofrio Schillaci, viene deliberato di intitolare la nuova scuola al patriota Giuseppe Mazzini,
ricorrendo il centenario dell’unità d’Italia, su proposta del prof. Giovanni Angileri con la
seguente motivazione:
Questo nome dirà a tutti i giovani, che in questa scuola riceveranno la loro formazione, che
bisogna aver sempre fede nei destini immortali della Patria che va amata fino al supremo
sacrificio e nel trinomio indissolubile che fu alla base della vita di Mazzini: Dio, Patria,
Famiglia.
Passano gli anni e la scuola Mazzini cresce sempre di più:

Nel 1963 aumenta la popolazione scolastica e nasce il corso E ospitato presso l’Istituto dei
Salesiani, il preside di quell’anno è il prof. Raimondo La Rosa.

Nell’anno scolastico 1963/64 nascono i corsi di bilinguismo, Francese e Inglese, e le 14 classi
lasciano i locali della V. Pipitone per essere accolte nei locali dei Salesiani e in via Mario
Nuccio. Nasce anche una sezione staccata nella contrada Paolini.

Nell’anno scolastico 1964/65, sotto la dirigenza del preside Giuseppe Ingianni, le classi
diventano 20. Il preside Ingianni dirigerà la scuola per 10 anni.

Il 23 novembre dell’anno 1965 viene approvato il progetto per la realizzazione dell’edificio
che ospiterà la scuola sul prolungamento della via Mazzini.

L’8 novembre 1971, dopo 6 anni di lavori, viene inaugurata la nuova sede della Scuola Media
Giuseppe Mazzini.

Dall’anno scolastico 1975/76 fino ad oggi si avvicenderanno i presidi: Antonino Lombardo
Angotta, Florio Francesco Parrinello, Saverio Saladino, Gaspare Li Causi, Vita Genna, Milena
Vinci, Maria Grazia Sessa fino ad arrivare all’attuale dirigente Franca Donata Pellegrino.
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Risorse strutturali
La scuola, ubicata nella Piazza F. Pizzo al numero 10, è organizzata in un unico edificio,
su tre piani, adiacente al quale è situata una palestra regolamentale e un campetto sportivo
attrezzato all’aperto.
Nello spazio retrostante la scuola è presente un edificio che un tempo ospitava la sede del
Distretto scolastico n.63, ormai soppresso.
Nella scuola sono presenti le seguenti risorse:
PIANTERRENO
Portineria
Presidenza
n.3 locali uffici di segreteria
Sala proiezione dotata di LIM
n.6 aule dotate di LIM
Aula magna con n.4 postazioni computer
Atrio dotato di proiettore e pannello montati a tetto
PRIMO PIANO
n. 11 aule dotate di LIM
Laboratorio informatico con 15 postazioni computer e LIM
Laboratorio di musica attrezzato (leggii, strumenti musicali, amplificazione, microfoni…)
SECONDO PIANO
Biblioteca
Laboratorio di arte
Laboratorio di scienze
Laboratorio linguistico con 15 postazioni e LIM
n. 10 aule dotate di LIM
La struttura scolastica accoglie una popolazione di 735 alunni distribuiti in 27 classi.
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POPOLAZIONE SCOLASTICA
Classi prime
Classe
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Totale
M
20
13
15
22
16
14
13
16
15
144
F
10
10
15
8
10
17
18
15
17
120
Tot
30
23
30
30
26
31
31
31
32
264
Classi terze
Classe
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Totale
M
13
8
17
8
15
17
17
13
12
120
F
15
11
7
14
11
11
11
14
16
110
Classi seconde
Classe
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Totale
M
20
10
8
17
8
6
18
9
12
107
F
9
13
20
10
14
20
11
18
18
133
Tot
29
23
28
27
22
26
29
27
30
241
Tot
28
19
24
22
26
28
28
27
28
230
Nella scuola lavorano 59 docenti, 9 collaboratori scolastici, 4 assistenti amministrativi, un
direttore dei servizi amministrativi, un dirigente.
La scuola è sede DELL’OSSERVATORIO PER LA LOTTA ALLA DISPERSIONE
SCOLASTICA dell’Area Marsala-Petrosino per il quale ha avuto assegnato un docente
utilizzato e appositamente formato.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
20
RISORSE UMANE
Dirigente
Franca Donata Pellegrino
1° Collaboratore
Maria Pia Pellegrino
2° Collaboratore
Paolo Sata
Staff di direzione
AREA 1
Gestione del POF
Nicolina Reina
AREA 1B
Monitoraggi del POF
Maurizio D’Amico
AREA 2
Sostegno ai Docenti
Antonina Di Lorenzo
AREA 2B
Formazione Docenti
Rosa Maria Asaro
AREA 3
Sostegno agli alunni - Orientamento
Francesco Barbaro
AREA 3B
Sostegno agli alunni - Accoglienza
Concetta Accomando
AREA 4
Rapporti Enti Esterni
Daniele D’Eletto
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
21
Collegio docenti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
Cognome
Accomando
Angileri
Asaro
Barbaro
Benigno
Calvaruso
Campanella
Chirco
Cudia
D’Amico
D’Eletto
De Vita
De Vita
Di Lorenzo
Di Pietra
Di Pietra
Fici
Franco
Foderà
Galfano
Genna
Genna
Genovese
Gerardi
Giacalone
Giacalone
Giattino
Ingargiola
La Bella
Lamia
Liuzza
Lombardo
Lombardo
Lombardo
Marrone
Milione
Monteleone
Monti
Oliva
Parisi
Parisi
Parrinello
Nome
Concetta
Rosalba
Rosamaria
Francesco
Anna Maria
Stefania
Iolanda
Rosa M.
Ignazia
Maurizio
Dionisio Daniele
Girolamo
Tiziana
Antonina
Francesco
Giovanna
Maria
Caterina
Ignazia
Ida Roberta
Giacoma
Marilena
Maria Anna
Silvana
Anna Maria
Rosa Maria
Giuseppe
Maria
Francesco
Dorotea
Vita
Alessandro
Patrizia
Rosa Maria
Cinzia
Antonio
Brigida
Vilma
Giuseppina
Giuseppa
Luigi
Gianfranco
Materia d’insegnamento
Attività di Sostegno
Lettere
Matematica e Scienze
Attività di Sostegno
Lettere
Attività di Sostegno
Lettere
Sostegno
Religione
Attività di Sostegno
Matematica e Scienze
Attività di Sostegno
Religione
Lettere
Tecnica
Matematica e Scienze
Lettere
Educazione Fisica
Matematica e Scienze
Lettere
Francese
Musica
Lettere
Lettere
Matematica e Scienze
Spagnolo
Musica
Religione
Tecnica
Inglese
Attività di Sostegno
Attività di Sostegno
Inglese
Inglese
Attività di sostegno
Matematica e Scienze
Lettere
Matematica e Scienze
Matematica e Scienze
Musica
Attività di Sostegno
Attività di Sostegno
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
22
43
44
45
46
47
48
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
Parrinello
Patti
Pellegrino
Pipitone
Pipitone
Pulizzi
Putaggio
Reina
Roccaforte
Saladino
Sammartano
Sata
Scarcella
Scavone
Scibona
Smorto
Viselli
Volpe
Margherita
Giuseppe
Maria Pia
Caterina
Nicolò
Vita
Vita
Nicolina
Anna
Francesca
Antonino
Paolo
Francesco
Vincenza
Alba
Angela
Giuseppe
Barbara
Inglese
Tecnologia
Attività di sostegno
Inglese
Arte
Docente Util. ODS
Lettere
Lettere
Lettere
Lettere
Arte
Educazione Fisica
Arte
Matematica e Scienze
Lettere
Lettere
Educazione Fisica
Spagnolo
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
23
ALTRE
RESPONSABILITÀ
RESPONSABILE DELLA SICUREZZA: Ing. Daniele Tranchida (esterno)
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI: Francesco La Bella
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ELETTORALE: Paolo Sata
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO:
DIRETTORE GENERALE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: Maria Bonafede
RSU: Francesco Monti – Nicolina Reina – Vincenzo Lodato –
Terminale Associativo: Gisella Parisi
1
2
3
4
5
6
7
8
PREPOSTI ALLA SORVEGLIANZA
Parrinello Margherita
Bonafede Maria
Di Lorenzo Antonina
Parisi Giuseppa
D’Eletto Daniele
Lombardo Alessandro
Pipitone Nicolò
Sata Paolo
SQUADRA DI LOTTA AGLI
INCENDI
1 Lodato Vincenzo
2 Vinci Giuseppe
3 Sata Paolo
4 Viselli Giuseppe
5 Lamia Doretta
6 Gerardi Silvana
7 De Vita Girolamo
8 Angileri Rosalba
9 Pellegrino Maria Pia
10 Di Pietra Giovanna
11 Parrinello Gianfranco
Area di competenza
Docenti
ATA
Biblioteca
Aula Musica
Lab. Scienze
Lab. Informatica
Lab. Arte
Palestra
MANSIONE
PIANO ASSEGNATO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
CAPO SQUADRA
PT
PT
PALESTRA
PALESTRA
1P
1P
1P
2P
2P
2P
2P
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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EVACUAZIONE DISABILI
1 Lombardo Alessandro
2 D’Amico Maurizio
3 De Vita Girolamo
4 Barbaro Francesco
5 Vinci Francesco
6 Barraco Anna
7 Licari Maria
8 Liuzza vincenza
9 Accomando Concetta
10 Parisi Luigi
11 Pizzo Vita
12 Parrinello G.Franco
13 Pellegrino Maria Pia
14 Calvaruso Stefania
MANSIONE
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
CAPO SQUADRA
ADDETTO
ADDETTO
ADDETT
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
PIANO ASSEGNATO
PT / PALESTRA
PT / PALESTRA
PT / PALESTRA
1P
1P
1P
1P
1P
2P
2P
2P
2P
2P
2P
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
1 Tranchida Daniele
2 Paridi Giuseppe
3 Pipitone Nicolò
4 Sammartano Antonino
5 Vinci Giuseppe
SQUADRA DI PRIMO
SOCCORSO
1 Parisi Luigi
2 Monti Francesco
3 Parrinello Gianfranco
4 Lombardo Patrizia
5 Lodato Vincenzo
6 Caimi Michele
7 Franco Caterina
8 Parisi Giuseppa
9 Barbaro Francesco
10 Pizzo Vita
11 Pellegrino Maria Pia
MANSIONE
PIANO ASSEGNATO
CAPO SQUADRA
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
ADDETTO
TUTTI
TUTTI
TUTTI
PT
PT
PALESTRA
PALESTRA
1P
1P
2P
2P
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
25
LOTTA CONTRO IL FUMO
1
2
3
4
Lodato Vincenzo
Caimi Michele
Monti Francesco
Fischetti Antonino
PT
PALESTRA
1P
2P
COMITATO DI VALUTAZIONE
Presidente Franca Donata Pellegrino
Membro effettivo: Di Pietra Francesco
Membro effettivo: Scarcella Francesco
Membro effettivo: Pipitone Nicolò
Membro effettivo: D’Eletto Daniele
Membro supplente: Volpe Barbara
Membro supplente: Accomando Concetta
Responsabili dei laboratori
Laboratorio Linguistico-Multimediale
Alessandro Lombardo
Aula Informatica
Alessandro Lombardo
Sala Proiezioni
Alessandro Lombardo
Laboratorio Tecnologico-Scientifico
Daniele D’Eletto
Laboratorio di Ceramica
Nicolò Pipitone
Biblioteca
Antonina Di Lorenzo
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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PROGRAMMI SPECIALI MIUR
Educazione ai beni culturali
Educazione ambientale
Educazione alla sicurezza
Educazione alla salute
Educazione alimentare
Educazione alla legalità
Intercultura
Antonina Di Lorenzo
Daniele D’Eletto
Antonino Sammartano
Daniele D’Eletto
Daniele D’Eletto
Daniele D’Eletto
Francesco Barbaro
REFERENTI
Centro Trinity
Progetto Assistenti Lingua Spagnolo
Progetto Assistenti Lingua Francese
S.N.V.Invalsi
Progetti PON/POR
D.S.A. (Disturbi Specifici Apprendimento)
Progetto “Scuola-Cineforum”
Corso patente Ciclomotore
Staff per l’editoria multimediale
Mediazione Scolastica
Orari lezioni, laboratori, attività alternative
Viaggi d’istruzione
Attività sportiva d’intesa con Comune U.S.P.
Comitato Giochi studenteschi
Giochi della Gioventù –Coni-Usp
G.O.S.P.dell’osservatorio dispersione scolastico
O.D.S. “Gli occhi che ci guardano”
C.T.H.R.
Rete RE.MA.PE. Referente comitato di rete
D.S.A. I.C Nosengo “Insieme per aiutarli”
Patrizia Lombardo
Barbara Volpe
Giacoma Genna
Paolo Sata
Maria Pia Pellegrino
Vincenza Scavone
Vita Pulizzi
Paolo Sata
M. D’Amico – A. Lombardo
La Bella-Lamia- Monti PellegrinoPulizzi-Scavone
Antonio Milione
Paolo Sata – D’Eletto Daniele
Paolo Sata
Franco-Sata-Viselli
Viselli
Accomando-Di LorenzoPellegrino
Vita Pulizzi
Francesco Barbaro
M.P. Pellegrino
Vita Pulizzi
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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ITALIANO E APPROFONDIMENTI:
Antonina Di Lorenzo
INGLESE - FRANCESE – SPAGNOLO:
Dorotea Lamia
TECNOLOGIA:
Francesco Di Pietra
MUSICA:
Gisella Parisi
STORIA, GEOGRAFIA,
CITTADINANZA E COSTITUZIONE:
Nicolina Reina
MATEMATICA E SCIENZE:
Anna Maria Giacalone
ARTE E IMMAGINE:
Francesco Scarcella
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE:
Paolo Sata
Coordinatori di classe
1A D’Eletto Daniele
2A Monteleone Brigida
3A Saladino Francesca
1B Lamia Dorotea
2B Putaggio Vita
3B Di Pietra Giovanna
1C Scavone Vincenza
2C Angileri Rosalba
3C Campanella Jolanda
1D Scarcella Francesco
2D Galfano Ida
3D Foderà Ignazia
1E Benigno Anna Maria
2E Galfano Maria
3E Oliva Giuseppina
1F Genovese Maria Anna
2F Gerardi Silvana
3F Milione Antonino
1G Reina Nicolina
2G Lombardo Patrizia
3G Asaro Rosa Maria
1H Roccaforte Anna
2H Scibona Alba
3H Giacalone Anna Maria
1I Monti Vilma
2I Pellegrino M.Pia
3I Di Lorenzo Antonina
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
28
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Franca Donata Pellegrino
Componente Genitori
Pellegrino Angelo
Marchese Virginia
Panerai Simona
Giacalone Giacomo
Casubolo Maurizio
Maggio Vincenzo
Genna Antonino
Arrusicato Silvio
Componente personale ATA
Caimi Michele
Bonafede Maria
Componente Docenti
Pipitone Nicolò
Lombardo Patrizia
Pellegrino Maria Pia
Scarcella Francesco
Viselli Giuseppe
D’Eletto Daniele
Parrinello Margherita
Barbaro Francesco
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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Organizzazione segreteria
La segreteria svolge il suo servizio dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00 e il
martedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:00
Maria Bonafede
Coordinamento servizi generali e amministrativi
Contabilità
Giovanna Laudicina
Posta elettronica Protocollo-Archivi Albo – Organi collegiali
Rosa Gerardi
Supporto ai servizi amministrativi
Rosa Di Girolamo
Personale Docente e ATA
Pellegrino Alberto
Alunni
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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30
Organizzazione personale ATA
Piano di servizio
Collaboratore
Piano terra
Lodato Vincenzo
Vinci Francesco
Caimi Michele
Primo piano
Monti Francesco
Caimi
Licari Maria
Vinci Giuseppe
Vinci Giuseppe
Alagna Angela
Pizzo Vita
Fischetti Antonio
Secondo piano
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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Colloqui scuola/famiglia
I colloqui basati sullo sviluppo scolastico (profitto e comportamento) dell'alunno, hanno
carattere individuale e non sono collettivi, pertanto avverranno a porte chiuse fra docenti e
genitori di ogni alunno, nel rispetto della privacy delle famiglie (D.lg.vo 196/03).
Oltre agli incontri pomeridiani è prevista la possibilità di conferire con gli insegnanti
nell'ora di ricevimento di ciascun docente (previa prenotazione), al mattino secondo il
calendario che sarà diffuso all'ALBO genitori entro il mese di settembre.
Nella settimana degli incontri pomeridiani è sospeso il ricevimento al mattino.
PRIMO INCONTRO POMERIDIANO
24 NOVEMBRE 2014
Classi prime
25 NOVEMBRE 2014
Classi seconde
28 NOVEMBRE 2014
Classi terze
SECONDO INCONTRO POMERIDIANO
(Consegna schede di valutazione del primo Quadrimestre)
25 FEBBRAIO Aule piano terra
CORSO A Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO D Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO G Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
26 FEBBRAIO Aule piano terra
CORSO B Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO E Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO H Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
27 Febbraio Aule piano terra
CORSO C Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO F Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
CORSO I Ore 16 classe prima - Ore 17 classe seconda - Ore 18 classe terza
TERZO INCONTRO POMERIDIANO
31 marzo 2014 per tutti i genitori degli studenti delle classi dei corsi D-E-F
2 Aprile 2014 per tutti i genitori degli studenti delle classi dei corsi G-H-I
9 aprile 2014 per tutti i genitori degli studenti delle classi dei corsi A-B-C
QUARTO INCONTRO
(Consegna pagelle secondo quadrimestre)
1 luglio 2014 dalle ore 10 alle ore 13
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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REGOLAMENTO
Ingresso a scuola
Gli alunni devono trovarsi a scuola almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Al suono della campanella tutti gli alunni si devono recare ordinatamente nelle rispettive
aule. Iniziate le lezioni, a nessun alunno sarà consentito l’ingresso in classe senza il
permesso del Dirigente scolastico o di un suo
Delegato.
Frequenti ritardi comporteranno adeguati provvedimenti:
1. giustificazione scritta da parte dei genitori (solo per i primi tre ritardi);
2. ammissione in classe alla seconda ora;
3. convocazione a Scuola dei genitori;
4. conseguenze negative sulla valutazione del Comportamento/Condotta.
Evitare l’uscita degli alunni per richieste di materiale scolastico in altre classi (penna, colla,
gomme etc…)
Monitorare le uscite degli alunni per vari bisogni e per uso dei servizi igienici.
Attenersi scrupolosamente all’osservanza del regolamento d’istituto per quanto riguarda le
entrate e le uscite egli alunni.
Giustificazione delle assenze
Ogni giorno di assenza deve essere giustificato da un genitore o da chi ne fa le veci solo
nell’apposito libretto della Scuola.
In esso, il genitore deve apporre la propria firma all’atto di ritirarlo personalmente presso la
Segreteria dell’Istituto.
E’ consentito il ritardo delle giustificazioni per un solo giorno; trascorso questo, saranno
avvertiti i genitori.
Se l’assenza, dovuta a malattia, dovesse superare i cinque giorni, l’alunno per essere
riammesso deve presentare il certificato medico.
Le assenze non dispensano l’alunno dall’obbligo di tenersi al corrente riguardo alle
attività scolastiche svolte. Continue dimenticanze influiranno sulla valutazione del
Comportamento/Condotta.
Uscita anticipata
Non è consentito agli alunni di uscire da soli dall’edificio scolastico prima del termine delle
lezioni.
Qualora, per eccezionali e rilevanti motivi, un alunno abbia la necessità di lasciare la
scuola prima della fine delle lezioni, potrà farlo, solo se sarà prelevato da uno dei genitori
o da un familiare delegato.
Dopo la 3a richiesta di uscita anticipata il genitore dovrà produrre documentazione da
accludere agli atti della scuola.
Intervallo
Tra la fine della terza ora e l’inizio della quarta gli alunni fruiranno di 15 minuti di riposo;
durante l’intervallo essi devono uscire dalle classi e sostare nell’atrio dei rispettivi piani
vicino alla propria aula.
A turno, secondo un calendario prestabilito, le classi potranno usufruire degli spazi esterni
alla scuola. Ovviamente è vietato correre, schiamazzare, buttare carta e rifiuti per terra e
spostarsi da un piano all’altro.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
33
L’inosservanza di questi obblighi comporterà adeguati provvedimenti disciplinari.
Al termine della ricreazione gli alunni devono rientrare in aula con sollecitudine.
Uso dei servizi igienici
Pur lasciando alla discrezione dell’insegnante la valutazione di situazioni particolari, è,
comunque opportuno, che gli allievi utilizzino i servizi solo in caso di effettiva necessità,
e possibilmente non durante la prima e la quinta ora. Monitorare le uscite degli alunni per
bisogni vari.
Uscite alunni per attività d Mediazione
Gli alunni mediatori devono essere indicati sul registro di classe.
Gli incontri di mediazione devono essere gestite da un docente mediatore.
Cineforum
Partecipazione di tutta la classe alle attività di Cineforum, contrariamente la classe rimane a
scuola.
Cambio docenti
Durante il cambio dei docenti fra un’ora e l’altra, gli alunni devono mantenere un
comportamento corretto e responsabile, rimanendo nei rispettivi posti. Qualora un
alunno abbia la necessità di assentarsi, deve attendere in ogni caso l’arrivo dell’insegnante
dell’ora di lezione ed essere da lui autorizzato.
Uso laboratori e palestre
Ogni spostamento da e verso le aule speciali e la palestra deve avvenire in ordine e in
silenzio sotto la guida di un insegnante.
Uscita e conclusione delle lezioni
L’uscita deve svolgersi ordinatamente. Gli alunni non devono spingersi né correre né
scendere precipitosamente per le scale. Dopo il primo squillo della campanella usciranno tutti
gli alunni del piano terra, al secondo squillo gli alunni del primo piano, al terzo squillo
quelli del secondo piano. Comportamenti violenti o pericolosi e comunque scorretti, rilevati
negli atri o nelle immediate vicinanze della Scuola, saranno passibili di provvedimenti
disciplinari.
Educazione Fisica
Gli alunni e le alunne devono presentarsi alle lezioni di Scienze Motorie in tenuta ginnica,
a tal fine potranno avvalersi degli spogliatoi adiacenti alla palestra.
Esoneri
Gli alunni che per gravi motivi di salute fanno richiesta di essere esonerati dalle lezioni di
Educazione Fisica devono presentare domanda in carta semplice al Dirigente Scolastico
corredata di certificato medico.
Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, in questo caso, gli alunni saranno esonerati dalle
esercitazioni pratiche, ma non dalla teoria: non possono quindi rientrare in famiglia.
Gli alunni, che non si avvalgono dell’insegnamento della religione c attolica, saranno
destinati ad una attività dai genitori fra quelle previste dalla normativa vigente.
Rispetto verso la scuola e le persone
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
34




Gli alunni devono venire a scuola con abiti consoni all’ambiente educativo scolastico.
E’ fatto divieto di portare a scuola riviste, oggetti non autorizzati dai docenti.
L’alunno, inoltre, non deve portare a scuola né oggetti di valore né somme di denaro.
In ogni caso la scuola non risponde di eventuali furti.
Chi verrà individuato come responsabile di un qualsiasi danno alle suppellettili, sarà
tenuto a provvedere alla riparazione personalmente o dovrà risarcire con una somma di denaro
il danno prodotto.
I signori genitori sono pregati di esortare i loro figli all’osservanza delle presenti disposizioni
per non disperdere l’opera educativa della Scuola, e affinché, per il loro tramite, essa possa
essere rafforzata e completata.
Comunicazione ai genitori
I rapporti Scuola – Famiglia saranno così articolati:
Ricevimento dei genitori nelle ore settimanali stabilite dai docenti nell’apposito calendario e
comunicate alle famiglie;
Convocazione dei genitori nelle ore pomeridiane (prefissata con apposito calendario visibile
all’Albo) attraverso comunicazione orale e/o scritta ai loro figli;
Comunicazione scritta dal docente sul diario degli alunni o su apposito stampato;
Uso del telefono per le comunicazioni urgenti alle famiglie.
NOTA
 E’ vietato l’uso dei telefoni (cellulari) in classe e nei corridoi, a meno che non
ci siano particolari necessità che saranno valutate dal docente.
 In caso di uso improprio e/o inopportuno, è previsto il sequestro e la
restituzione ad un genitore.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
35
CONTRATTO FORMATIVO
(D.P.R. nr. 235 del 21 novembre 2007 art. 3)
- Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica
e legalità;
- Visti i D.P.R. n.249 del 24/06/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”;
- Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”;
- Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo
di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrorazione di
sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
- Visto il D.L. n.137 del 1 settembre 2008 “Disposizioni urgenti in materia di Istruzione e
Università”.
Premesso che l’istruzione, la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che
richiedono la cooperazione dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità
scolastica; la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità
organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi e organismi che necessitano di
interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei
regolamenti;
Scuola e Famiglia sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità con il
quale:
La scuola si impegna a:
· fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel
rispetto dell’identità di ciascuno studente;
· offrire un ambiente
favorevole
alla crescita
integrale
della persona,
garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno e sicuro, favorendo
il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di
apprendimento;
· offrire iniziative
concrete
per il recupero
di situazioni di ritardo e di
svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a
promuovere il merito;
· favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al
benessere e alla tutela della salute degli studenti;
· garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un
costante rapporto con le famiglie.
Lo studente si impegna a:
· frequentare regolarmente le lezioni, rispettare i tempi programmati per il raggiungimento del
proprio percorso formativo impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti
richiesti;
· partecipare con la dovuta attenzione alle lezioni;
· mantenere in ogni momento della vita scolastica un comportamento educato e corretto,
rispettando le persone e i diritti di ciascuno;
· utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi in modo da
non arrecare danno al patrimonio della scuola;
· acquisire consapevolezza dei propri diritti/doveri e rispettare quanto indicato nel regolamento
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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d’Istituto.
La famiglia si impegna a:
rispetto
· valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel
delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione
con i docenti;
· garantire la costante frequenza del proprio figlio alle lezioni, controllandone l’impegno nello
studio e sollecitandone il rispetto dell’ambiente scolastico;
· controllare quotidianamente il diario o il quaderno delle comunicazioni e firmare gli eventuali
avvisi;
· compilare tempestivamente sul libretto le giustificazioni per le assenze;
· rendersi disponibile per la collaborazione e per il dialogo educativo nel caso di convocazioni o
incontri richiesti dalla scuola o dalle famiglie stesse;
· discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con
l’Istituzione scolastica.
Disciplina
IL genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto, è consapevole che, come previsto dalla
vigente normativa:
· il compito educativo compete prioritariamente alla famiglia, come previsto dalla Legge (art.
30 della Costituzione, artt. 147, 155, 317 bis del Codice Civile) con la conseguente
responsabilità da parte del genitore di aver impartito al figlio minore un’educazione adeguata a
prevenire comportamenti illeciti (culpa in educando);
· le infrazioni disciplinari da parte degli studenti possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
· nell’eventualità di danneggiamenti a cose e/o lesioni a persone la sanzione è ispirata, oltre che
alle finalità educative e al rafforzamento del senso di responsabilità, al principio della
riparazione del danno (art.4, comma 5 del DPR
249/1998, come modificato dal DPR 235/2007) ed è commisurata alla gravità del danno stesso
secondo un principio di gradualità;
· danneggiamenti ai beni comuni non attribuibili a provate responsabilità individuali dovranno
essere risarciti in modo collettivo;
· il Regolamento d’Istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e
d’impugnazione;
· il voto in condotta insufficiente comporta la non ammissione alla classe successiva o
all’esame finale.
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REGOLAMENTO LABORATORIO
INFORMATICO E LINGUISTICO
Il Laboratorio è accessibile a tutti gli utenti della scuola previa prenotazione sul foglio affisso
all’ingresso.
Gli studenti possono accedere al locale solo ed esclusivamente se accompagnati da un docente
della classe.
L’uso del computer e delle attrezzature comporta l’accettazione incondizionata del presente
regolamento.
Norme generali di comportamento:
1. Ogni insegnante è tenuto ad aprire e chiudere l’aula mediante richiesta diretta e
riconsegna delle chiavi ai collaboratori scolastici. Non è ammessa la consegna delle chiavi
agli alunni.
2. È compito del docente compilare dettagliatamente e in ogni parte la scheda di ingresso
all’aula di informatica consegnatagli dal collaboratore unitamente alle chiavi.
3. Ogni insegnante è tenuto a procedere all’accensione dei computer e all’iniziale verifica
dell’integrità dei sistemi.
4. In laboratorio non è consentito consumare pasti di alcun tipo. Nell’eventualità della
coincidenza con la ricreazione, gli alunni sono obbligati a uscire dall’aula computer,
consumare la propria merenda e rientrare a ricreazione ultimata.
5. All’uscita è cura del docente e degli alunni di risistemare tastiere, mouse, sedie e
quant’altro come sono stati trovati all’ingresso.
6. Gli alunni sono tenuti a rispettare le consegne dell’insegnante sull’utilizzo dei computer.
7. L’account amministratore per l’installazione dei programmi è riservato al Prof.
Alessandro Lombardo. Inoltre. ogni utente è responsabile delle risorse utilizzate dall’account
riservato all’alunno e delle precauzioni necessarie per garantirne la sicurezza.
8. Non si assume alcuna responsabilità per la perdita o cancellazione di dati personali.
Si raccomanda pertanto vivamente di salvare i propri dati su un supporto rimovibile, ad
esempio una pen-drive.
9. L’utente è personalmente responsabile dei file e dei processi della propria sessione di
lavoro.
10. L’istituzione scolastica ha il diritto di verificare l’attività degli utenti compresa la
navigazione internet e, qualora riscontrino violazioni, ad agire di conseguenza.
11. È vietato modificare in alcun modo l’hardware e il software di sistema.
12. Non è consentita l’installazione di nuovi programmi software o altro hardware che è di
esclusiva competenza dell’amministratore dei sistemi.
13. L’utente è tenuto a rispettare le regole imposte dall’uso della rete e di internet.
14. Gli utenti sono tenuti a garantire il corretto utilizzo delle apparecchiature ed a usarle in
modo da evitare qualsiasi danneggiamento hardware e software. In casi particolarmente gravi
potranno essere ritenuti responsabili di eventuali danneggiamenti delle attrezzature.
15. Ogni evenienza, situazione anomala, irregolarità rispetto al presente regolamento e
malfunzionamento dell’attrezzatura, in particolare la presenza di software illegale o la presenza
di contenuti non idonei, va segnalata tempestivamente al Prof. Alessandro Lombardo o al
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38
personale di segreteria.
16. È severamente vietato staccare cavi elettrici da ciabatte e prese così come i cavi di
connessione alle periferiche.
17. Nell’aula non è consentito il deposito di zaini e cappotti.
Uso di internet
1. La ricerca su Internet e l’uso della posta elettronica sono destinate alle finalità didattiche,
scientifiche e di ricerca.
2.Tutte le macchine del laboratorio possono accedere a Internet; gli alunni possono navigare
su internet solo sotto la diretta sorveglianza del docente; il docente non solo è tenuto a
verificare continuamente la navigazione, ma anche è direttamente responsabile dell’utilizzo di
internet da parte degli alunni cui ha dato la possibilità di collegarsi alla rete. Al termine della
sessione sarà cura disconnettere il computer da internet.
3. È compito dei docenti accompagnatori controllare i materiali scaricati dagli alunni durante
la navigazione.
Utilizzo delle stampanti
1. La stampa di documenti da parte degli alunni deve avvenire dietro esplicita autorizzazione
del docente.
2. Il permesso per la stampa di un numero elevato di pagine, o di lavori che prevedono un
consumo particolarmente oneroso di inchiostro e carta, va richiesto agli uffici di segreteria. In
tal caso va previsto l’acquisto del consumabile idoneo all’interno del piano finanziario del
progetto.
Il responsabile del laboratorio
Prof. Alessandro Lombardo
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REGOLAMENTO AULA
PROIEZIONE
Il Laboratorio è accessibile a tutti gli utenti della scuola, previa prenotazione sul foglio affisso
all’ingresso.
Gli studenti possono accedere al locale solo ed esclusivamente se accompagnati da un
docente della classe.
L’uso del computer e delle attrezzature comporta l’accettazione incondizionata del presente
regolamento.
Norme generali di comportamento:
1. Ogni insegnante è tenuto ad aprire e chiudere l’aula mediante richiesta diretta e
riconsegna delle chiavi ai collaboratori scolastici. Non è ammessa la consegna delle chiavi
agli alunni.
2. L’insegnante è tenuto a procedere all’accensione dei computer e all’iniziale verifica
dell’integrità dei sistemi.
3. E’ assolutamente vietato agli alunni di maneggiare le apparecchiature dell’aula (PC e LIM ).
Rivolgersi al personale esperto.
4. Il docente è tenuto a compilare dettagliatamente l’apposito registro inerente all’uso dell’aula
e dei supporti informatici, avendo cura di annotare eventuali inconvenienti o anomalie.
5. Gli utenti sono tenuti a garantire il corretto utilizzo delle apparecchiature ed ad usarle in
modo da evitare qualsiasi danneggiamento hardware e software. In casi particolarmente gravi
potranno essere ritenuti responsabili di eventuali danneggiamenti delle attrezzature.
6. Se si utilizza il collegamento a Internet siete invitati a rispettare le regole imposte dall’uso
della rete.
7. Non è consentita l’installazione di software o di altro hardware né eseguire modifiche al
sistema. Ciò è di esclusiva competenza dell’amministratore.
8. Ogni situazione anomala o irregolarità rispetto al presente regolamento, ivi compreso il
malfunzionamento dell’attrezzatura, va segnalata tempestivamente al docente responsabile o
al personale di segreteria.
9. E’ severamente vietato staccare cavi elettrici da ciabatte e prese come i cavi di connessione
periferiche.
10. In questa aula non è consentito consumare pasti di alcun tipo. Nell’eventualità della
coincidenza con la ricreazione, gli alunni sono obbligati ad uscire dall’aula computer,
consumare la propria merenda nei corridoi e rientrare al termine della pausa ricreativa.
11. Nell’aula non è consentito il deposito di zaini e cappotti.
12. Al termine della lezione e prima di uscire dal laboratorio è cura degli alunni, sotto il controllo
del docente accompagnatore, rimettere in ordine l’aula sistemando le sedie, per riguardo agli
utenti successivi.
Il responsabile del laboratorio
Prof. Alessandro Lombardo
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REGOLAMENTO BIBLIOTECA
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Scopi della Biblioteca
La biblioteca ha lo scopo di favorire negli studenti l’interesse per la lettura, di far scoprire il
libro come esperienza piacevole soprattutto a quei ragazzi che non leggono, o leggono poco,
proponendo la lettura come momento attivo e creativo.
Funzioni della biblioteca
Le sue funzioni sono le seguenti:
raccogliere e conservare il patrimonio di testi scritti (volumi singoli, collane, enciclopedie,
dizionari, ecc.), nonché documenti audio-video e su CD-rom (o altro supporto elettronico) di
interesse culturale-didattico, acquisito e incrementato annualmente dalla scuola;
raccogliere altre forme di documentazione riguardante l’attività scolastica (progetti didattici,
produzione degli studenti, ricerche, …)
mettere a disposizione degli studenti, dei docenti e degli altri operatori della scuola i materiali
conservati, sia nella forma del prestito, sia nella forma della consultazione personale.
Orario di apertura: Lunedì ore 10.30 (Prof.ssa Di Lorenzo Antonina)
Presenze in aula: Al di fuori dell’orario di apertura gli alunni possono accedere alla biblioteca
solo se accompagnati da un docente, che è tenuto prenotare l’aula e a registrare la presenza
sull’apposito registro.
Prestito e consultazione
Sono ammessi alla consultazione ed al prestito innanzitutto gli alunni, i docenti e il personale
ATA
Tutto il materiale posseduto dalla Biblioteca è ammesso al prestito ad eccezione delle seguenti
categorie: dizionari, enciclopedie, videocassette, DVD.
Le operazioni di carico e scarico dei libri dati in prestito possono avvenire solo nelle ore di
apertura della biblioteca, sotto la responsabilità dell’insegnante incaricato.
Il prestito dei libri è consentito per un numero massimo di un’opera per volta.
La durata è di 30 giorni, rinnovabili previa richiesta di proroga.
Il prestito è strettamente personale e non può essere trasferito ad altri.
Chiunque deteriori, non restituisca o smarrisca i libri prestati è tenuto a risarcire il danno
arrecato: al detentore sarà addebitato il costo aggiornato dell’opera.
Ogni prestito è condizionato all’avvenuta restituzione del materiale avuto in prestito
precedentemente.
Il prestito ordinario si chiude il 10 maggio. Dopo tale data si possono solo restituire i volumi
presi in prestito.
Entro il 31 maggio tutti i libri devono essere restituiti.
Gli studenti che abbandonano la scuola non potranno ritirare i propri documenti se ancora in
possesso di libri della biblioteca.
Norme di comportamento per l’utenza
Gli utenti hanno il diritto di usufruire dei servizi offerti dalla Biblioteca a condizione di
attenersi alle seguenti disposizioni:
si rende personalmente responsabile chiunque asporti indebitamente libri o altri testi, strappi
pagine o in qualunque modo danneggi il materiale documentario della Biblioteca.
Sul materiale cartaceo è vietato fare segni e scrivere alcunché. All’atto del prelievo di un
volume o della sua riconsegna, il lettore deve assicurarsi che l’incaricato prenda nota di
eventuali irregolarità o danni riscontrabili.
Il docente responsabile
Prof. Antonina Di Lorenzo
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REGOLAMENTO LABORATORIO
SCIENTIFICO
Il regolamento è studiato per aiutare lo studente a richiamare in modo responsabile e
consapevole tutte le risorse occorrenti perché impari ad agire nel concreto, in modo cosciente,
appropriato ed efficace. In questa logica l’obiettivo della didattica laboratoriale è quello di
mettere l’allievo nella condizione di imparare a combinare contenuti, concetti, attrezzature,
operazioni manuali, esperienze personali e di altri, progettazioni, riflessioni, interpretazioni e
narrazioni per scegliere che cosa fare e come operare per muoversi autonomamente, per
quanto è possibile, nella realtà dei problemi veri.
Il laboratorio scientifico della scuola è patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto
e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere
l’efficienza del laboratorio.
Le chiavi sono custodite dal collaboratore scolastico responsabile di turno e dal Dirigente
Scolastico.
Art.1 Per accedere al laboratorio scientifico è necessario prenotare la visita della classe su
apposito registro, almeno qualche giorno prima. Nei giorni e negli orari nei quali l’uso del
laboratorio non è stato assegnato a nessuna classe è possibile prenotare al momento l’uso dello
stesso.
Art.2 E’ possibile utilizzare il laboratorio per altre attività didattiche, quando non è occupato
dai docenti di scienze, ai quali è comunque data sempre la precedenza.
Art.3 Sarà cura del docente accompagnatore della classe registrare su un apposito registro
l’attività svolta, l’ora e apporre la propria firma in uscita.
Art.4 Ogni volta che viene utilizzato il laboratorio è necessario osservare opportune norme di
comportamento per non arrecare danni alle apparecchiature e al materiale del laboratorio
stesso.
Art.5 Gli alunni porteranno con se solo il materiale didattico strettamente necessario allo
svolgimento dell’esercitazione, (quaderno, penna, calcolatrice, ecc.) il resto nonché borse,
zaini ed indumenti non indossati, deve rimanere fuori dal laboratorio.
Art.6 Gli alunni non devono essere lasciati soli ad operare, senza la supervisione di un docente
responsabile.
Art.7 E’ opportuno che i ragazzi si rivolgano sempre al docente prima di utilizzare sostanze e
strumenti.
Art.8 Dopo aver terminato un’attività, lavare la vetreria, pulire sempre tutte le attrezzature
usate nell’area di lavoro, sistemare le attrezzature utilizzate nell’armadio e nel posto da cui
sono state prelevate.
Art.9 Segnalare al docente responsabile del laboratorio e /o Dirigente Scolastico, eventuali
rotture di strumenti e attrezzature.
Art.10 Eventuali danni provocati volontariamente dagli alunni vanno risarciti.
Art.11 E’ vietato introdurre cibi e bevande in laboratorio.
Art.12 Nel caso di esperimenti “in corso” è necessario indicare, vicino ai materiali lasciati
momentaneamente esposti, il nome della classe responsabile di tale attività.
Art.13 Si consiglia di utilizzare i materiali all’interno del laboratorio.
Previa autorizzazione del docente responsabile, i materiali possono essere utilizzati all’interno
della classe e dopo l’utilizzo, essere risposti nel laboratorio scientifico con cura e tempestività.
Il Docente Responsabile
Prof. Daniele D’Eletto
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REGOLAMENTO LABORATORIO
D’ARTE
1. L’uso del laboratorio è finalizzato esclusivamente all’attività didattica;
2. Sub-consegnatario del laboratorio è il prof. Nicolò Pipitone, incaricato dal Dirigente;
3. La chiave del laboratorio va richiesta al collaboratore scolastico o al sub-consegnatario e
a loro va riconsegnata dopo l’uso;
4. Al laboratorio possono accedere in ordine di priorità, le classi che devono svolgere attività
pratiche manuali tipiche di laboratorio;
5. Gli alunni non possono utilizzare il laboratorio senza l’assistenza di un docente;
6. In laboratorio non si possono consumare pasti, durante la ricreazione gli alunni devono
uscire fuori il laboratorio;
7. L’uso del laboratorio va prenotato attraverso apposita locandina affissa all’esterno del
locale;
8. Il docente che utilizza il laboratorio è responsabile dei materiali e degli strumenti che
adopera;
9. L’insegnante deve segnalare in forma scritta eventuali danneggiamenti o sottrazione di
materiali o strumenti;
10. Nell’aula non è consentito il deposito di zaini e cappotti;
11. L’ordine e lo sgombero del banco di lavoro sarà curato dagli allievi;
12. La pulizia del locale laboratorio sarà curata da un collaboratore scolastico;
13. I docenti che utilizzano il laboratorio devono firmare la presenza nel locale.
Il responsabile del laboratorio
Prof. Nicolò Pipitone
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Piano di sicurezza
Il problema della “Sicurezza nell’ambiente scolastico”, oltre ad essere un obbligo di
legge, è una vera e propria azione educativa e, come tale, l’Istituto secondario di primo
grado “G. Mazzini” pone questo problema al centro della sua attenzione, ritenendolo
un’opportunità per promuovere al suo interno una “cultura” della Sicurezza.
In questa ottica la Scuola ha sempre cercato di sollecitare, quanto più possibile, il
coinvolgimento e la partecipazione di tutte le sue componenti, proprio nella ricerca di un
processo comune di crescita e di sensibilizzazione.
Annualmente nel nostro Istituto:
a) Viene letta e interpretata la legislazione vigente relativa ai ruoli istituzionali previsti
dalla Legge 81/2008:
 Il Capo d’Istituto, quale Datore di lavoro;
 Il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
 Gli Addetti ai diversi servizi.
b) Vengono curate la formazione e l’informazione di tutti i lavoratori, soprattutto
quelle delle figure in relazione agli incarichi.
c) Viene effettuata la valutazione dei rischi (vengono individuate le misure di
prevenzione e di protezione e viene redatto un programma di attuazione);
d) Vengono curati i rapporti con il Comune, per gli interventi strutturali e di
Manutenzione.
e) Viene redatto il PIANO D’EMERGENZA
f) Vengono programmate le “prove di evacuazione”, due per incendio e una per
terremoto.
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CALENDARIO SCOLASTICO
15 SETTEMBRE
01 NOVEMBRE
08 DICEMBRE
DAL 23DICEMBRE AL 06 GENNAIO
2015
19 GENNAIO 2015
DAL 02 AL 07 APRILE2015
25 APRILE 2015
01 MAGGIO 2015
15 MAGGIO 2015
02 GIUGNO 2015
09 GIUGNO 2015
INIZIO DELLE LEZIONI
TUTTI I SANTI
IMMACOLATA
VACANZE DI NATALE
SANTO PATRONO
VACANZE DI PASQUA
FESTA DELLA LIBERAZIONE
FESTA DEL LAVORO
FESTA AUTONOMIA SICILIANA
FESTA DELLA REPUBBLICA
TERMINE DELLE LEZIONI
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PARTE TERZA
CURRICOLO
CURRICOLO
NAZIONALE
PROGETTO
EDUCATIVODIDATTICO
CURRICOLO
LOCALE
TRAGUARDI
CURRICOLO
SPECIALE
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Curricolo nazionale
Il nuovo Piano di studio obbligatorio prevede le seguenti discipline con il relativo monte
ore:
DISCIPLINE
Monte-ore
settimanale
ITALIANO
5
settimanale
1
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO IN MATERIE
LETTERARIE (*)
Monte-ore
annuale
165
33
STORIA (+ Cittadinanza e Costituzione) E GEOGRAFIA
4
132
MATEMATICA (+ INFORMATICA) E SCIENZE
6
198
TECNICA (comprese nozioni di informatica)
2
66
Prima Lingua Comunitaria INGLESE
3
99
SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE o
SPAGNOLO)
ARTE E IMMAGINE
2
66
2
66
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
66
MUSICA
2
66
RELIGIONE CATTOLICA
1
33
(*) L'ora di approfondimento tratterà le seguenti diverse tematiche nel triennio:
CLASSI PRIME
Mito ed avventura nei poemi omerici
CLASSI SECONDE
Il viaggio di Dante
CLASSI TERZE
Scrittura creativa
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Curricolo locale
DISCIPLINE
20% MONTE ORE
ANNUALE
Italiano e approfondimento
40
Storia e Geografia
Cittadinanza e Costituzione
Scienze matematiche
26
Lingue
33
Tecnologia
13
Arte ed immagine
13
Musica
13
Educazione Fisica
13
Religione
40
7
Tale quota del 20% sarà dedicata al rinforzo del curricolo con le seguenti attività:
 Visite guidate
 Recuperi disciplinari
 Attività trasversali: educazioni
 Concorsi
 Gare
 Attività proposte da enti, associazioni etc.
 Cineforum
 Interventi per la promozione della cultura e della lingua siciliana (L.R. n.9
31 maggio 2011)
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BISOGNI FORMATIVI
Dall’analisi del territorio e dei suoi aspetti socio-economici e culturali e dalla conoscenza
delle caratteristiche del mondo giovanile, si individuano i seguenti bisogni formativi:
IDENTITA’
o Prendere coscienza della propria identità;
o Acquisire il valore della diversità;
o Imparare ad interagire con gli altri;
o Acquisire i valori di solidarietà, tolleranza e cooperazione;
o Maturare un autonomo pensiero critico;
o Saper costruire un proprio progetto di vita.
ASPETTI CULTURALI
o Conoscere il proprio corpo e il suo funzionamento;
o Acquisire il valore dell’esperienza motoria e sportiva per lo sviluppo armonico della
persona;
o Padroneggiare il mezzo linguistico in tutte le sue sfaccettature;
o Acquisire consapevolezza delle proprie radice storiche/culturali legate al mondo
classico e giudaico/cristiano;
o Riflettere sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana;
o Sapersi orientare nello spazio e nel tempo operando confronti tra realtà geografiche
e storiche diverse;
o Padroneggiare tutti i codici e le tecniche di comunicazione;
o Padroneggiare tecniche, conoscenze e linguaggi scientifici, matematici e tecnologici.
CITTADINANZA ATTIVA
o Essere consapevoli di essere titolare di diritti e di doveri per lo sviluppo della
convivenza civile;
o Affrontare i problemi quotidiani del vivere;
o Conoscere l’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro Paese;
o Acquisire il valore del benessere fisico/psicologico, morale e sociale;
o Acquisire ritmi di vita e comportamenti alimentari corretti;
o Comprendere l’importanza del rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del territorio;
o Interiorizzare i principi della cultura della sicurezza;
o Mettere in atto comportamenti responsabili nei rapporti umani e sociali.
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Progetto Educativo - Didattico
Attraverso la libertà d’insegnamento (art. 33) e l’autonomia funzionale delle scuole (art. 117), la
scuola elabora il proprio curricolo tenendo conto degli obiettivi generali del processo formativo,
degli obiettivi specifici di apprendimento, delle discipline di insegnamento, degli orari
obbligatori, della qualità del servizio e dei sistemi di valutazione e controllo del servizio.
Finalità generale dell’istituto secondario di primo grado “Giuseppe Mazzini”:
Sviluppo armonico e integrale della persona attraverso la promozione delle capacità degli
studenti dando senso alla varietà delle loro esperienze e valorizzando le diversità individuali,
garantendo il rispetto di tutti e formando ogni persona sul piano cognitivo e culturale.
Obiettivi Generali
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
1. Promuovere la consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse.
2. Indirizzare verso gli studi successivi per la costruzione del proprio progetto di vita.
3. Favorire lo sviluppo del pensiero analitico e critico per imparare ad imparare.
4. Sviluppare le competenze di lettura e gestione delle proprie emozioni.
5. Promuovere il senso di responsabilità nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli
ambienti che si frequentano sia naturali sia sociali.
6. Favorire la collaborazione con gli altri nel rispetto reciproco e nella dignità della
persona.
7. Promuovere la comprensione critica dei messaggi provenienti dalla società nelle loro
molteplici forme.
NUOVO UMANESIMO - CULTURA
1. Progettare percorsi interdisciplinari Favorire l’acquisizione di linguaggi e codici della
nostra cultura nel rispetto delle altre culture.
2. Promuovere l’educazione plurilingue e interculturale.
3. Valorizzare le discipline come punti di vista sulla realtà e modalità di conoscenza.
4. Avviare verso la costruzione dell’unitarietà del sapere.
5. Favorire la partecipazione attiva alla vita sociale per orientare ai valori della convivenza
civile e del bene comune.
CITTADINANZA - CONVIVENZA CIVILE
Progettare la “scuola di cittadinanza”
1. Favorire forme di cooperazione e di solidarietà.
2. Sviluppare il senso di legalità come etica della responsabilità.
3. Avviare alla cittadinanza attiva attraverso la conoscenza della carta costituzionale.
4. Sviluppare le regole di una conversazione corretta nel rispetto delle regole condivise
e nell’esercizio del diritto di parola.
5. Favorire il dialogo per prevenire e regolare i conflitti.
Nelle Raccomandazioni del 18/12/2006, vengono enunciate le otto competenze chiave per la
cittadinanza europea. Le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le
competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente nel corso della
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
50
vita. Le competenze-chiave dovrebbero essere acquisite da tutti i giovani a termine del percorso
di istruzione obbligatoria.
Competenze-chiave:
 la comunicazione nella madrelingua: comprendere messaggi di genere e complessità
differente, sia in forma orale che scritta e trasmetterli con linguaggi diversi e supporti
diversi
 la comunicazione in lingue straniere: oltre alle principali abilità richieste per la
comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la
comprensione interculturale.
 la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e
tecnologico: abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per la risoluzione di
problemi nelle situazioni quotidiane. Competenze in campo scientifico e tecnologico, uso
e applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale.
 la competenza digitale: competenze nell’uso delle tecnologie, abilità di base nelle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
 imparare ad imparare: apprendimento, all’abilità di acquisire un proprio metodo di
lavoro e di studio sia a livello individuale che di gruppo.
 le competenze sociali e civiche: competenze personali, interpersonali e interculturali e
tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo
efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. Codici di comportamento e di modi
da utilizzare nei diversi ambienti. La competenza civica fornisce gli strumenti necessari
per un modo di fare e di essere opportuno per una comunicazione attiva e democratica;
 senso di iniziativa e di imprenditorialità: interpretare le idee in azione come creatività,
innovazione gestione e progettazione.
 consapevolezza ed espressione culturali: trasmettere con diversi mezzi di
comunicazione creatività di idee, esperienze ed emozioni anche attraverso la musica, le
arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
Ambiente di apprendimento
1. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per aggiungere nuovi contenuti.
2. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per non diventare disuguaglianze
3. Realizzare percorsi didattici specifici adeguandoli ai bisogni educativi degli allievi.
4. Prendersi cura degli alunni con cittadinanza non italiana e favorire l’integrazione degli
alunni con disabilità.
5. Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il piacere per la ricerca di
nuove conoscenze.
6. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
7. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad
apprendere.
8. Realizzare percorsi didattici in forma di laboratorio per favorire l’operatività, il dialogo e
la riflessione su quello che si fa.
9. Incoraggiare la sperimentazione e la progettualità.
10. Favorire la fruizione della biblioteca scolastica come luogo deputato alla lettura, ma
anche all’ascolto e alla scoperta di libri che sostiene l’apprendimento autonomo e
continuo e la biblioteca pubblica come luogo di incontro tra scuola e territorio.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
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Metodologie e Strategie didattiche









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

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





Favorire la tecnica didattica operativa e laboratoriale
Instaurare un rapporto sereno, improntato alla fiducia e alla disponibilità;
Individuare i ritmi di apprendimento dei singoli alunni;
Valorizzare le attitudini, le caratteristiche e le iniziative di ognuno;
Rendere attivo il colloquio allievi-docenti;
Informare gli allievi degli obiettivi stabiliti;
Utilizzare, secondo le circostanze, il metodo induttivo/deduttivo, il metodo della
comunicazione frontale, il metodo della ricerca;
Realizzare il raccordo pluridisciplinare e interdisciplinare, per superare limiti delle
singole discipline;
Utilizzare piccoli gruppi per esercitazioni, lavoro di gruppo, lavori a classi aperte;
Impostare in chiave problematica i contenuti per indurre gli allievi a
considerazioni personali ed a proporre soluzioni alternative;
Favorire l'operatività finalizzata allo sviluppo di conoscenze e competenze;
Utilizzare mezzi e attrezzature in possesso della scuola;
Utilizzare gli stimoli offerti dal territorio;
Organizzare visite guidate, viaggi d'istruzione e scambi tra scuole;
Avviare attività gruppi sportivi;
Promuovere la partecipazione di esperti dei vari settori esterni al mondo della
scuola;
Attivare laboratori operativi, anche interdisciplinari;
Potenziare biblioteca, videoteca e cineforum;
Promuovere lavori conclusivi che valorizzino e pubblicizzino gli elaborati degli
alunni attraverso mostre e spettacoli.
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PROFILO DELLO STUDENTE
Linee essenziali del profilo dello studente al termine del triennio della scuola secondaria di
primo grado
 Inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni
 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri
 Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del
bene comune;
 Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni
 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea
 Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
 Analizza dati e fatti della realtà e verifica l’attendibilità delle analisi quantitative e
statistiche proposte da altri attraverso le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche
 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso
 Osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche
 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo
 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo
 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita
 Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile
 Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui
questo può avvenire
 Si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali.
 È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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TRAGUARDI DI APPRENDIMENTO
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze
attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione
scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e
della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di
scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei
risultati.
Obiettivi di apprendimento
Individuano campi del sapere, delle conoscenze e abilità necessari per raggiungere traguardi per
lo sviluppo delle competenze di ogni disciplina.
ITALIANO
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
 Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di
giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
 Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la
fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
 Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
 Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività
di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni
e concetti; costruisce, sulla base di quanto letto, testi o presentazioni con l’utilizzo di
strumenti tradizionali e informatici.
 Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
 Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
 Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
 Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di
alto uso; di alta disponibilità).
 Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i
registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue
diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
 Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior
precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
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INGLESE
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
• L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
• Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
• Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
• Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
• Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
• Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
• Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta
con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
• Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella
realizzazione di attività e progetti.
• Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SECONDA LINGUA STRANIERA
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
• L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
• Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto
su argomenti familiari e abituali.
• Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente.
• Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
• Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante.
• Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di
studio.
• Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare
STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare
in testi.
• Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
• Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
• Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
• Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
• Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
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• Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
• Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
• Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di
riferimento fissi.
• Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali.
• Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
• Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i
concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche
di una argomentazione corretta.
• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie
il rapporto col linguaggio naturale.
• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
• Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per
operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni,
ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze
acquisite.
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• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
• Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici,
è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
• Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli
specifici contesti ambientali.
• È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
• Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
• Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di
brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel
confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi
informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra
con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di
appropriati codici e sistemi di codifica.
(*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si
rinvia alle specifiche norme di settore.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche
e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
 Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali Legge le opere
più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconoscere il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
 Riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio e sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione
 Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
• Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
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• Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con
gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione
quotidiana e di rispetto delle regole.
• Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine
a un sano stile di vita e alla prevenzione.
• Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
• È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
• Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
• È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
• Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
• Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
• Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili
sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
• Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne
un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
• Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e
razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
• Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri
linguaggi multimediali e di programmazione.
RELIGIONE
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sull’assoluto, cogliendo
l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
Sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità accogliente,
apprezzando il rapporto tra il “credo” professato e gli usi e costumi del popolo di
appartenenza, a partire da ciò che osserva nel proprio territorio.
• Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini, gli elementi fondamentali della
storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e presente elaborando
criteri per una interpretazione consapevole.
• Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua i
frutti e le tracce presenti a livello locale, italiano ed europeo, imparando a fruirne anche
in senso estetico e spirituale.
• Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi riflette in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la felicità, impara a dare
valore ai propri comportamenti, relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri,
con il mondo che lo circonda.
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CURRICOLO SPECIALE
DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO
La legge 8 ottobre 2010 n. 170 riconosce come disturbi specifici di apprendimento la dislessia,
la disgrafia, la disortografia e la discalculia.
Il diritto allo studio di questi alunni viene garantito attraverso diverse attività e interventi
individualizzati.
La nostra scuola si è attività nel seguire dei percorsi adeguati verso gli alunni che presentano
tali problemi con:
 Corsi di formazione per docenti
 Incontri di sensibilizzazione per docenti- alunni interessati- famiglie
 Incontri con referenti ASL-Psicologi-Esperti del settore-Famiglie
 Realizzazione di Piani Didattici Personalizzati
 Utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative
 Seminari e conferenze
 Rete di scuole “Insieme per aiutarli” scuola capofila “Nosengo“ di Petrosino
BES: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
BES sono le necessità di tutti quelli alunni che presentano delle particolarità che impediscono il
loro normale apprendimento e richiedono interventi individualizzati. Nello specifico, si tratta di
alunni con disabilità o con qualche menomazione e che, per tanto, hanno bisogno di competenze
e risorse migliori, più efficaci ed speciali.
In ogni caso, avere Bisogni Educativi Speciali non significa per forza avere una disabilità fisica
o psicologica, ma anche semplicemente essere in una situazione particolarmente difficile. Per
tanto, è doveroso e responsabile rispondere in modo serio e adeguato a questo problema che
presentano alunni in tutte le scuole italiane.
La normativa vigente in materia di Bisogni Educativi Speciali, è regolata dalla direttiva sui BES
del 27 dicembre 2012.
Secondo il documento, i principali motivi per i quali un alunno potrebbe presentare una
situazione di Bisogni Educativi Speciali sono: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché́ appartenenti a culture diverse.
In questo modo, e vista la complessità e diversità di problemi specifici, sono individuate tre
grandi sotto categorie di Bisogni Educativi Speciali:
-Disabilità
-Disturbi Evolutivi Specifici (disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio o della
coordinazione motoria)
- Svantaggio socio-economico, linguistico o culturale
Strategia per l’apprendimento degli alunni BES
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno bisogno di un percorso personalizzato ed
individuale che serva come strumento di lavoro tanto per i docenti come per i genitori. I docenti,
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per disegnare questi percorsi per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, possono avvalersi
degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative
della Legge 170/2010.
La direttiva ministeriale avverte inoltre sull’importanza di non lasciare indietro nessuno
nell’affrontare l’insegnamento dei bambini con Bisogni Educativi Speciali. Si tratta quindi di
una didattica inclusiva più che di una didattica speciale.
Per evitare l’esclusione o l’emarginazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali, la circolare
n. del 2013 del ministero fornisce alcuni consigli e strategie per le singole scuole:
- Rilevazione dei BES presenti nella scuola
- Raccolta di informazione sugli interventi formativi tra scuole o in rapporto con il MIUR
- Confronto sui casi e consulenza tra i colleghi
- Valutazione del livello d’ inclusione della scuola
- Raccolta delle proposte fornite dal Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI), per gli alunni
con problemi inclusi nella legge 104 / 92
- Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno) e inserita nel POF
dell’anno scolastico successivo.
Costituzione di gruppo di lavoro GLI, troppo spesso ignorate da molte scuole, in quanto gli
attribuisce i compiti inclusivi anche per tutti gli altri casi di BES (denominandolo ora GLI, gruppo
di lavoro per l’inclusione).
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PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
La Direttiva del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati
periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o
anche per motivi psicologici, sociali, culturale, difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri.
La scuola per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni realizzerà un Piano Annuale
d’Inclusione come parte integrante del POF da non considerarsi come un documento per chi ha
bisogni educativi speciali, ma sarà lo strumento per una progettazione dell’offerta formativa per
l’inclusione.
Su questa programmazione si realizzerà una didattica adeguata ai bisogni di ogni alunno per far
acquisire a tutti le abilità, le capacità e le competenze necessarie per il raggiungimento di obiettivi
comuni. Nella nostra scuola si realizzeranno attività per la:
 Formazione e autoformazione per i docenti
 Incontri con referenti ASL-Psicologi-Esperti del settore-Famiglie
 Realizzazione di Percorsi Educativi Individualizzati
 Creare un clima sereno e accogliente
 Centrare l’intervento educativo sulla classe in funzione dell’alunno
 Favorire l’apprendimento cooperativo
 Potenziare il tutoring
La nostra scuola si attiva per la costituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
Costituzione del gruppo
Il G.L.I. è composto da:
 Dirigente Scolastico o da un suo delegato
 Funzione Strumentale Area 1 (Area POF)
 Funzione Strumentale Area 2 (Sostegno ai Docenti)
 Funzione strumentale Area 3 (per alunni stranieri e per l’integrazione scolastica alunni
con disabilità )
 Referente D.S.A.
 Referente Osservatorio Scolastico
 Componenti GOSP
 Psicologo
Il gruppo si arricchirà di figure adeguate al caso da trattare
Attività
 Rileva i BES presenti nella scuola;
 Raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi
 Confronta i casi
 Supporta i colleghi su strategie, metodologie e sulla gestione della classe
 Monitoraggi e valutazioni sul livello di inclusività della scuola;
 Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (in sigla
P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico
entro il mese di Giugno e deliberato nell’ultimo collegio e inserito nel P.O.F. e inviato
agli uffici degli UUSSRR entro il 30 giugno).
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INTEGRAZIONE
La scuola rappresenta, per il territorio, un'agenzia formativa indispensabile per creare cultura
e progresso; essa è ancor più decisiva per i disabili e per le persone più deboli, poiché è il
luogo dove questi possono incontrare operatori competenti, in grado di soddisfare i loro bisogni
speciali. I docenti si attivano per la costruzione di un Progetto di Vita, per ciascuno alunno
disabile, ponendo grande attenzione allo sviluppo dell'autonomia intesa come capacità di
interagire con gli altri, di comunicare in situazioni reali, di costruire rappresentazioni mentali
della realtà.
Obiettivo primario sarà proprio quello di trasformare la presenza di ogni alunno disabile in
una risorsa, capace di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano
occasione di maturazione per tutti.
L’atto di indirizzo, 8 settembre 2009, raccomanda la “massima attenzione all’inclusione”.
In tale ottica si ritengono prioritari:
a) L’impegno per la persona con disabilità.
b) Gli interventi inclusivi nei confronti degli stranieri – specie ma non solo verso quelli di
recente immigrazione la loro accoglienza e il loro equilibrato inserimento a scuola.
La nostra scuola accoglie n. 16 alunni disabili.
I docenti di sostegno sono n. 11
Piano di integrazione alunni disabili
Il presente Piano tende a perseguire obiettivi generali che si ricollegano alle dinamiche
psicopedagogiche e sociali richiamate nella legge n. 104/1992:
 Assicurare alla famiglia delle persone handicappate un'informazione di carattere
sanitario e sociale;
 Garantire alle persone handicappate ed alle famiglie adeguato sostegno
psicologico e psicopedagogico;
 Provvedere all'organizzazione educativa e didattica secondo il criterio della
flessibilità, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata, con
interscambi operativi sistematici tra insegnanti di sostegno e curricolari;
 Garantire la continuità educativa tra i diversi gradi di scuola prevedendo forme
di consultazione tra gli insegnanti.
 Organizzare assemblee dei genitori degli alunni diversamente abili con docenti,
psicologi e operatori degli Enti Locali, ASP e centri di riabilitazione, per
ricevere delle risposte concrete in merito alle tematiche proposte.
Continuo sarà anche il riferimento alla costruzione di Progetti di Vita globali ed integrali.
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Alunni stranieri
La nostra scuola accoglie 48 alunni stranieri e/o di origine straniera provenienti da diversi Paesi.
Totale
PAESE STRANIERO
VENEZUELA
RUSSIA
CINA
ROMANIA
SVIZZERA
UNGHERIA
TUNISIA
UCRAINA
POLONIA
ALBANIA
THAILANDIA
TOTALE
Alunni nati all’estero
Maschi
1
1
2
6
1
3
4
1
1
1
1
22
1
1
2
1
1
Femmine
1
5
Alunni i cui
genitori sono nati
all’estero
Maschi
Femmine
1
1
1
1
2
6
6
1
1
1
3
4
4
1
1
1
7
11
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14
1
16
OSSERVATORIO PER LA LOTTA ALLA
DISPERSIONE SCOLASTICA
Il fenomeno della dispersione scolastica viene da più parti segnalato come uno dei nodi
fondamentali che la società odierna deve affrontare e risolvere per favorire la crescita culturale
e civile di tutti i cittadini.
Soprattutto nelle città del sud il fenomeno ha toccato percentuali che non possono non preoccupare
i responsabili delle Istituzioni impegnate nel difficile compito della costruzione di una cultura
della legalità.
La Scuola Media Statale “Giuseppe Mazzini” è sede dell'Osservatorio di Area sul fenomeno
della dispersione scolastica:
 Con funzioni di coordinamento delle iniziative di monitoraggio del fenomeno;
 Con un Docente Utilizzato su Reti di Scuole, ins. Vita Pulizzi.
 E’ capofila della rete “GLI OCCHI CHE CI PARLANO” a cui aderiscono tutte le scuole
di ogni ordine e grado del territorio
 Promuove iniziative di aggiornamento e formazione per il Personale Scolastico
finalizzate alla prevenzione e al recupero della dispersione scolastica.
In ogni Istituzione scolastica è stato istituito il gruppo operativo di supporto
psicopedagogico(GOSP).
I docenti referenti GOSP sono: Pellegrino Maria Pia, Di Lorenzo Antonina, Accomando
Concetta.
Dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio di Area Marsala-Petrosino sulla dispersione
scolastica e la promozione del successo formativo emerge che negli ultimi quattro anni scolastici
l’indice di dispersione globale
I.D.C. è diminuito nella scuola primaria (da 0,27% a 0,16%), mentre si evince un aumento
dell’indice nella scuola secondaria di primo grado (dal 3,45% al 5,93%) e nella scuola
secondaria di secondo grado (dal 14,02% al 20,50%).
Malgrado gli sforzi compiuti in questi ultimi anni, le diverse fenomenologie di dispersione
scolastica sono tuttora presenti, soprattutto in alcune zone dei territori compresi nell'area
dell'Osservatorio.
Data la stretta connessione esistente tra dispersione scolastica, insuccesso scolastico e
devianza minorile, si ritiene che la complessità del fenomeno debba essere affrontata in
un’ottica inter-istituzionale Ciò comporta una stretta collaborazione e interazione fra quelle
Istituzioni che, a diverso titolo, sono coinvolte nella prevenzione e nel recupero. Sono stati
pertanto siglati Protocolli d’Intesa con il Comune di Marsala e di Petrosino il 18 settembre 2007.
Il protocollo è uno strumento operativo per una pratica effettiva dell’Integrazione Interistituzionale in un settore così delicato ed importante sul piano sociale come quello della
dispersione scolastica e del disagio socio- educativo. Ciò evidentemente, al fine di riportare
ad unità sistematica le diverse procedure parziali finora attivate da ciascun Ente. L’osservatorio,
ente capofila delle reti di scuole “Gli occhi che ci parlano” (20 Istituzioni scolastiche), ha
progettato e coordinato tre Piani integrati PON SCUOLA-POR SICILIA 2007/2013-Accordo
MIUR Regione Sicilia, per la realizzazione di interventi integrati per garantire il successo
scolastico con particolare attenzione a tutte le categorie a rischio di marginalità sociale.
Scuola Capofila Progetti PON 2007/2013
Gruppo Inter-istituzionale area tutela minori e Gruppo Piano di zona Legge 328/2001
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
64
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Relativamente alla formazione si ricordano le indicazioni fornite nella direttiva 210 del 3
settembre 1999 che definisce le linee d’indirizzo per l’aggiornamento, la formazione in servizio
e lo sviluppo professionale degli insegnanti.
In particolare, l’art. 1 comma 2 individua tra le priorità per la formazione dei docenti:

L’arricchimento professionale in relazione a modifiche di ordinamento, allo sviluppo dei
contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare,
all’integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti.
Le riforme in atto determinano un rinnovamento sia nel modello di organizzazione della scuola
sia nel ruolo del docente. Al docente, infatti, viene chiesto di affrontare l’analisi dell’azione
pedagogica non solamente in termini di contenuto e di metodo, ma anche in termini di relazione
educativa sotto forma di comunicazione tra lui e l’allievo.
Obiettivi della formazione dei docenti:
1. formare il personale docente per il raggiungimento di competenze trasversali al fine di
consentire la programmazione delle attività rivolte agli alunni con bisogni educativi
speciali e al gruppo classe nel suo insieme;
2. potenziare le competenze che costituiscono il profilo degli insegnanti al fine di
migliorare gli apprendimenti di base;
3. sviluppare competenze finalizzate all’uso delle T.I.C., anche in ambiente e-learning;
4. coinvolgere tutto il personale docente ed assistente nell’integrazione;
5. sostenere nuovi modelli di organizzazione scolastica che favoriscano il lavoro
Cooperative e che consentano alle scuole di riconoscersi quale comunità di
apprendimento;
6. promuovere e diffondere una cultura attenta alla specificità di ciascuno e in grado di
rispondere ai bisogni della persona;
7. promuovere la cultura della sicurezza.
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO per l’anno 2014/2015
 Iniziative progettate dal nostro istituto: Corso sulla sicurezza
 Iniziative consorziate in rete da definire
 Iniziative proposte da soggetti esterni da definire
 Autoformazione: Seminari di studio del caso sull’handicap, D.S.A., B.E.S. (Bisogni
Educativi Speciali)
 Libera partecipazione fino a 5 giorni con esonero dal servizio (art. 13 c. 3 CCNL 1999)
 Corso Pon: La LIM nella pratica scolastica
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
65
Parte quarta
Arricchimento dell’Offerta
formativa
Visite e viaggi
d’istruzione
Giochi sportivi
Corsi
pomeridiani
Fondo d’istituto
Fondi strutturali
Partecipazione ad
attività promosse
da Enti Esterni
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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66
ARRICCHIMENTO OFFERTA
FORMATIVA
L’offerta formativa viene arricchita dalle seguenti attività, trasversali a tutte le discipline, da svolgersi
durante le ore antimeridiane.
Sono coinvolti tutti gli alunni della scuola.

Accoglienza

Continuità

Orientamento

Educazione Ambientale

Educazione Alimentare

Educazione Salute

Educazione Stradale

Educazione Beni Culturali

Educazione alla Legalità

Educazione alla Sicurezza

Educazione alla Pace

Educazione Interculturale

Progetto Biblioteca

Progetto Cineforum

Visite Guidate

Viaggi studio
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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67
ACCOGLIENZA
REFERENTE
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
Prof. Francesco Barbaro
Gli alunni delle classi prime
L'inizio di un nuovo percorso scolastico è un evento critico e
particolare, carico di emozioni, di significati, di aspettative e, a
volte, di ansie e paure.
E' compito dell'istituzione scolastica “organizzare”, curare, tenere
sotto controllo questo delicato momento predisponendo i
dispositivi, le circostanze, gli atti, gli atteggiamenti, il “clima”
adatto per accogliere adeguatamente gli allievi.
“Accoglienza” non è solo il momento dell'ingresso, ma è la
“quotidianità” dei rapporti che connotano il clima scolastico e che
sono il presupposto per la conquista, da parte di ciascun alunno, di
sicurezza e autonomia.
Creare un clima positivo e sereno perché ciascun alunno si senta
accolto.
• Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con
coetanei e adulti.
• Sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e
persone.
• Rafforzare la stima in sé e la fiducia nelle proprie
capacità.
• Prendere coscienza delle proprie emozioni e
condividerle con gli altri.
• Condividere nuove norme di comportamento.
Accoglienza degli alunni delle prime classi nell’atrio della
scuola
Realizzazione da parte degli alunni di segnaposto con nome
e cognome
Illustrazione da parte dei docenti del Regolamento di
Istituto, progetti, attività pomeridiane, struttura oraria e
programma della propria disciplina.
Conoscenza del nuovo ambiente scolastico.
Conversazione per esplicitare emozioni e aspettative.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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68
CONTINUITA’
Prof. Francesco Barbaro
Alunni delle prime e terze classi
Referente
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Nella nostra scuola la continuità è tenuta in grande
considerazione. L’alunno ha diritto ad un percorso formativo
organico e completo, quindi il compito dell’istituzione
scolastica è quello di prevenire le difficoltà che potrebbero
insorgere nel passaggio tra diversi ordini di scuola.
I docenti della scuola primaria e della secondaria di primo
grado collaborano nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni,
per elaborare piani di intervento per promuovere la continuità
educativa e didattica e per creare un percorso formativo
integrale e unitario.
Favorire un passaggio graduale tra gli ordini di scuola.
FINALITA’
OBIETTIVI
-
ATTIVITA’
Favorire momenti di confronto e di accoglienza
Favorire la socializzazione;
Educare alla collaborazione;
Familiarizzare con nuovi ambienti scolastici
Consolidare e potenziare la conoscenza del sé;
Scoprire e potenziare
le proprie capacitàe
attitudini
Offrire possibilità agli alunni di età diverse di
sperimentare attività insieme
Favorire la continuità nei curricoli educativi e didattici
Conoscere la realtà circostante.
Visitare nuovi ambienti scolastici
Creare momenti di socializzazione con attività
didattiche comuni
Promuovere
un atteggiamento
positivo
nei
confronti della lettura
Visite guidate per il centro storico
Realizzare elaborati pittorici o cartelloni con foto
Mostra finale
ORGANIZZAZIONE OPEN DAY
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
69
ORIENTAMENTO
REFERENTE
Prof. Francesco Barbaro
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
OBIETTIVI
Tutti gli alunni delle tre classi
L’ Orientamento nella scuola dell’obbligo non deve
essere considerato un intervento legato ai mesi che
precedono la scelta della scuola superiore, ma è un
processo che deve iniziare fin dalle prime classi di scuola
media.
Prime classi











ATTIVITA’
Conoscere se stessi.
Conoscere il nuovo ambiente
Individuare interessi, esigenze, aspirazioni.
Sviluppare la creatività, l’operatività, l’affettività.
Seconde classi
Conoscere il territorio dal punto di vista storicoculturale- economico.
Rilevare le caratteristiche del proprio territorio.
Incontrare responsabili ESA, Camera di Commercio,
Ufficio turistico Regionale.
Terze classi
Focalizzare la realtà circostante dal punto di vista
economico, industriale, del lavoro autonomo,
dipendente ecc…attraverso incontri con personale
specializzato.
Capacità di autovalutazione.
Conoscere gli istituti superiori presenti nel nostro
territorio.
Scegliere l’indirizzo scolastico adeguato alle proprie
inclinazioni.
Prime classi
Conoscere il regolamento della nuova scuola. Individuare i
diritti e i doveri degli alunni
Sapere le funzioni degli organi collegiali.
Incontri con medici specialisti
Seconde classi
Visite nel territorio per approfondire l’aspetto
storico e culturale della propria città e per la comprensione
dello sviluppo turistico ed economico
Terze classi
Conoscere gli istituti superiori
Incontri con referenti di diversi istituti superiori Visite nelle
diverse
industrie presenti nel territorio.
Incontri con
esperti
dei
corsi
di
formazione
professionali
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
70
CINEFORUM
REFERENTE
Vita Pulizzi
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Tutti gli alunni
I film si possono considerare veri e propri "testi" di conoscenze
e di approfondimenti, utili ai docenti come elemento didattico per
sviluppare nelle aule un rapporto interdisciplinare. I film affrontano
molteplici problematiche dei ragazzi nella società contemporanea e
devono essere usati come occasione di riflessione sulle dinamiche
comportamentali, sui valori individuali e come strumento di
conoscenza e confronto con altre realtà ed altre culture.
-
FINALITA’
OBIETTIVI
-
-
ATTIVITA’
Avvicinare i giovani alle problematiche attuali attraverso il
linguaggio cinematografico.
Fare emergere opinioni,pensieri, paure per poi rielaborarli
insieme e confrontarsi con gli altri
Educare al linguaggio cinematografico.
Formare uno spettatore consapevole in grado di analizzare i
messaggi cinematografici
Coinvolgere gli allievi in approfondimenti di tematiche
particolari presenti nel curricolo d'italiano o di altre
discipline
Sviluppare le capacità espressive, critiche ed il senso
estetico.
Lettura e analisi delle schede filmografiche di recensione;
Visione del film;
Discussione collettiva;
Spunti di riflessione sul contenuto e sul linguaggio specifico;
Produzione di elaborati sui temi affrontati;
Compilazione di schede di analisi;
Recensioni.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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71
BIBLIOTECA
Referenti
Antonina Di Lorenzo
Destinatari
Ie
Tutti gli alunni
La realizzazione della capacità di lettura, intesa come abilità
cognitiva, ma anche come abitudine ed amore per questa
attività, è uno dei principali obiettivi trasversali di ogni
istituzione scolastica. Il progetto biblioteca si propone di far
scoprire ai ragazzi il libro come esperienza piacevole
proponendo la lettura come momento attivo, creativo e
altamente formativo.
La biblioteca viene considerata, allora, non solo come luogo di
lettura e di consultazione, ma anche come luogo di crescita i
cui vengono coinvolte l’affettività, l’immaginazione, la
memoria, la percezione e l’intelligenza del lettore.
Promuovere il piacere della lettura in modo da:
potenziare le competenze linguistiche dell’alunno;
accrescere le abilità di lettura e comprensione;
sviluppare e incoraggiare l’abitudine alla lettura come
svago;
sviluppare e arricchire la fantasia;
creare attraverso il prestito a casa momenti di
condivisione con la famiglia.
Motivazione
Finalità
Obiettivi
Attività
Comprendere il valore della lettura come strumento di
formazione per una crescita più libera ed
autonoma;
conoscere l’ambiente biblioteca e le regole che lo
sostengono;
utilizzare il libro come strumento mediatore di
relazioni tra genitori e figli;
imparare a scegliere in base alle proprie esigenze e ai
propri gusti.
Catalogare il patrimonio librario e audiovisivo della
scuola;
potenziare e aggiornare il patrimonio librario della
scuola;
offrire supporto e consulenza agli alunni;
il Passaparola (Mini recensioni di e per ragazzi);
collaborazione con librerie della città;
realizzazione di lavori individuali e di gruppo;
ricercare l’intesa con i genitori per valorizzare il libro e
la biblioteca.
I titoli dei film naturalmente non sono stati scelti a caso.
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72
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
REFERENTE
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Prof. Dionisio Daniele D’Eletto
Alunni di tutte le classi
Educare alla salute è oggi necessario a tutte le età per una cultura
del benessere.
Mettere a punto interventi finalizzati alla educazione alla salute,
alla prevenzione delle malattie e del disagio, attraverso iniziative
che portino gli studenti a star bene con se stessi e con gli altri;
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
Inserire in un quadro unitario di interventi le attività connesse
alla cura della salute, alla prevenzione del disagio, alla
della droga, dell’alcol, delle
sensibilizzazione sui problemi
sigarette, etc..
- Educare ad una sana alimentazione ( sarà oggetto del piano:
Educazione alimentare ).
- Favorire negli alunni le capacità di:
1. individuare ed esternare i propri bisogni, sentimenti,
emozioni;
2. sviluppare le potenzialità creative;
3. conoscere in generale l’anatomia e la
fisiologia del corpo umano.
Incontri, dialoghi, discussioni con pedagogisti e psicologi.
- Screening per la prevenzione dei paramorfismi, dimorfismi e
difetti visivi.
- Incontri con Esperti dell’ASP.
- Incontri con Esperti dell’ESA.
- Ricerche guidate.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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73
EDUCAZIONE ALIMENTARE
Prof. Dionisio Daniele D’Eletto
REFERENTE
DESTINATARI
Tutti gli alunni e in particolare gli alunni di seconda
classe
L'Educazione Alimentare sviluppa una cultura del gusto,
rende consapevoli della propria identità
culturale e del legame con il territorio che offre spunti di
eccellenza alimentare non solo a livello nazionale ma
internazionale. Porta alla conquista di
atteggiamenti positivi verso il cibo, fondamentali per la
salute e la qualità della vita.
MOTIVAZIONE
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
-
Fornire le nozioni fondamentali per una corretta
alimentazione.
Fare acquisire un atteggiamento responsabile e
consapevole nei confronti dell'alimentazione.
Confrontare le proprie abitudini alimentari con quelle di
una corretta alimentazione.
Far capire che i cereali, il latte e i prodotti da essi
derivati hanno rappresentato e rappresentano la base
dell'alimentazione.
Spiegare l'importanza della frutta e della verdura
nell'alimentazione quotidiana.
Sviluppare un'adeguata informazione relativamente alla
provenienza degli alimenti, ai metodi di produzione e
trasformazione e alle loro caratteristiche nutrizionali.
Educare alla
dei gusti
Conoscere
la diversità
composizione
e il valore nutritivo degli
alimenti (anche attraverso la letture delle etichette.
Sviluppare un comportamento responsabile nella
scelta dei cibi e capire che certe scelte alimentari sono
frutto di condizionamenti.
Cogliere le relazioni tra cibo, salute e ambiente
(alimenti biologici, stagionalità dei vegetali).
Conoscere gli effetti negativi di un'alimentazione
eccessiva o insufficiente.
Conversazioni
sulle
abitudinidiverse
alimentari degli allievi.
Conoscere realtà
alimentari
visione di film e attività di comprensione.
Lettura di una piramide alimentare.
Incontri con responsabili dell'ESA, con un nutrizionista e
uno psicologo.
Realizzazione di cartelloni
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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74
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Prof. Dionisio Daniele D’Eletto
REFERENTE
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Alunni di tutte le classi
L'educazione ambientale si propone di far scoprire, conoscere,
rispettare, difendere e valorizzare le ricchezze territoriali.
1. Acquisire consapevolezza del valore della salvaguardia
dell'ambiente naturale
2. Imparare a rispettare il proprio territorio.
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
3. Cogliere le caratteristiche geomorfologiche del territorio
4. Individuare la flora e la fauna tipiche di un territorio
5. Saper cogliere le relazioni uomo-ambiente, culturaterritorio, economia-risorse.
6. Conoscere i vantaggi della raccolta differenziata e delle
energie alternative.
●
●
●
●
●
●
●
●
●
Analisi e ricerche degli elementi ambientali
Raccolta dati, attraverso foto e riprese video
Visite guidate
Costruzione di ipertesti
Incontri con esperti Pan Sicilia
Esperienze di raccolta differenziata
Adesione progetto Provincia e ditte di riciclaggio
Visite in siti di riciclaggio
Attività con esperti del riciclo
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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75
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
REFERENTE
Prof. Dionisio Daniele d’Eletto
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Alunni di tutte le classi
L'educazione alla legalità ha lo scopo di diffondere una cultura
ai valori democratici della convivenza civile e della solidarietà.
1. Favorire la costruzione del senso etico, ispirato ai valori
umani universalmente condivisi;
2. Promuovere comportamenti centrati sul rispetto di sé e
dell'altro.
3. Acquisire il valore della legalità come stile
di vita
FINALITA’
OBIETTIVI
1.
2.
3.
4.
Cogliere il valore delle regole
Individuare le libertà fondamentali della persona
Riflettere su se stessi in rapporto agli altri
Conoscere le conseguenze della cultura mafiosa negli
ambiti di vita sociale attuale
●
●
●
●
ATTIVITA’
Lettura degli articoli della Costituzione
Conversazione guidata sull'importanza della diversità
Visione di film e relativo dibattito
Incontri con rappresentanti delle Istituzioni e
Forze dell'Ordine
● Collaborazione con la Fondazione San Vito onlus
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
76
EDUCAZIONE STRADALE
REFERENTE
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Paolo Sata
Tutti gli alunni
La sicurezza stradale è un diritto di tutti, dei bambini, dei
giovani, degli adulti e degli anziani. Sicurezza a piedi, in
bicicletta, con lo scooter, l'automobile, il mezzo pubblico.
L'EDUCAZIONE STRADALE mira a trasmettere agli allievi i
principi della sicurezza stradale, della relativa segnaletica, delle
norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di
comportamento degli utenti.
Educare gli allievi alla convivenza sociale
FINALITA’
Contribuire a formare utenti consapevoli e
responsabili di una corretta circolazione stradale
Favorire la trasversalità dell'insegnamento con tutte
le discipline scolastiche.
Diffondere una cultura della sicurezza stradale che sia
orientata al vivere civilmente la strada
Conoscere e rispettare le principali regole del codice
stradale con riferimento ai doveri dei pedoni, dei ciclisti,
dei motociclisti, degli utenti dei bus
OBIETTIVI
Diffondere un atteggiamento positivo verso le Istituzioni
e le persone preposte all'applicazione del Codice della
strada, perché la loro azione non sia vista sotto un'ottica
punitiva ma come tutela dei diritti di tutti e come
salvaguardia dell'incolumità fisica propria e altrui.
Realizzazione di cartelloni e riproduzioni di segnali stradali.
ATTIVITA’
Incontri con Agenti della Polizia Stradale.
Concorsi studenteschi
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
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77
EDUCAZIONE AI BENI CULTURALI
REFERENTE
Prof. Antonina Di Lorenzo
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
Alunni delle prime classi
L’esigenza di una “Educazione ai beni culturali” nasce dall’idea che
essi siano il concretizzarsi di una cultura, le tracce che questa ha
lasciato, i nodi che ne contrassegnano l’identità. Ritenere questi beni
una “risorsa formativa” e stabilire con essi un contatto sono compiti
centrali che la scuola si assegna per realizzare, nella complessità del
presente, una cittadinanza attiva, e per rendere gli alunni costruttori di
saperi e non semplici fruitori di un sapere precostituito. Pertanto
l’educazione ai beni culturali va tenuta presente per formare una piena
cittadinanza, una storia della cultura di appartenenza, una sensibilità
specifica, di rispetto e di fruizione, in rapporto a quegli “oggetti” che
rappresentano la nostra cultura/civiltà. Ciò è particolarmente sentito in
Sicilia e a Marsala, dove i beni culturali sono diffusi e fanno parte del
paesaggio in cui viviamo. Da qui l’impegno di dare corpo ad una
didattica dei beni culturali, che ponga al centro il territorio, il ruolo del
museo, inteso non solo come luogo di custodia ma anche di studio e di
fruizione del bene culturale, e un approccio nello stesso tempo storico
e partecipativo.
Potenziare la capacità di partecipare ai valori della cultura.
Offrire possibilità di sviluppo e di affermazione della
personalità in tutte le direzioni.
Educare al rispetto del bene culturale visto come patrimonio
del singolo e di tutta l’umanità attraverso il quale si è scritta e
si scrive giorno dopo giorno la nostra storia.
Conoscere i beni culturali del proprio territorio
Valorizzare e tutelare i beni culturali del proprio territorio.
Partecipazione al Concorso “Conosci il tuo museo”.
Partecipazione al progetto del Baglio Anselmi.
“Settimana dei beni culturali”.
Partecipazione al progetto “La scuola adotta un
monumento”.
Visite ai monumenti storici di Marsala.
Partecipazione al progetto “La scuola per i Mille a
150 anni dalla spedizione”
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
78
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
REFERENTE
Prof. Rosa Maria Asaro
DESTINATARI
Tutti gli alunni e in particolare quelli stranieri
MOTIVAZIONE
Il Progetto sull’interculturalità è un’occasione per
promuovere il dialogo e il confronto con altre culture.
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
Nello stesso tempo il progetto intende motivare gli alunni
alla conoscenza di culture, tradizioni, usanze
diverse dalle proprie, a relazionarsi con
persone di
culture diverse per evitare e superare stereotipi e pregiudizi
verso gli stranieri. Ognuno è portatore di una cultura differente
e con il proprio modo di vedere la realtà arricchisce coloro
con cui si relaziona.
Monitoraggio degli alunni stranieri presenti nella scuola
Promuovere iniziative di integrazione fra culture diverse, non
solo all’interno della classe in cui sono inseriti gli alunni stranieri,
ma all’interno di tutta la scuola.
Educare all’interculturalità attraverso l’educazione al
pensiero critico e creativo.
Sviluppare e promuovere la capacità di lavorare in gruppo.
Conoscere usi, abitudini, costumi di altre culture.
Formazione dei docenti sulla pedagogia interculturale
Formazione e collaborazione delle/ e tra le famiglie Formazione
degli alunni di classi con alunni stranieri.
Attività linguistiche rivolte agli alunni.
Riflessioni e racconti su civiltà diverse e confronto con quelle
italiane.
Creare momenti ricreativi con piatti tipici di ogni paese
Ricerca di tradizioni, fiabe, racconti usanze delle diverse culture.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
79
EDUCAZIONE ALLA PACE
REFERENTE
Prof. Maria Pia Pellegrino
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
Alunni di tutte le classi
La pace è l’insieme di armonie e dialoghi tra le differenze! L’esigenza di
una “Educazione alla Pace” è un Progetto che intende realizzare una
stretta sintonia con il programma nazionale "Pace, fraternità e dialogo.
Sui passi di Francesco", promosso con circolare n. 5590 del 27 agosto
2013 del Miur, prestando, in collaborazione con il Coordinamento
nazionale enti locali per la pace e i diritti umani, grande attenzione alla
dimensione dell'educazione alla cittadinanza europea. La nostra scuola
pone come tema centrale l’ importanza di creare "relazioni umane" e
portare avanti un pensiero positivo e morale e che intendono seguire il
pensiero montessoriano sulla realizzazione di attività o officine della
pace. Attraverso la ricerca del l’armonia,del la riflessione, del silenzio,
del valore dell’amore, del senso di giustizia e della comunicazione
positiva e la solidarietà.



FINALITA’
OBIETTIVI




Conoscere se stessi, la propria identità, gli altri.
Sconoscenza dei diritti umani
Sviluppare il senso della solidarietà, della dignità e della sicurezza.
Stabilire un giusto equilibrio tra comportamenti e regole sociali


ATTIVITA’
Favorire momenti di partecipazione attiva alla comunicazione e
alla conoscenza dell’altro.
Educare alla solidarietà verso chi ha bisogno
Formare al rispetto del “bene” culturale,
dell’ambiente e della persona








Creazione di un clima empatico e positivo in classe
Partecipazione a progetti e manifestazioni sulla Cittadinanza
Attiva
Conversazioni e dialoghi
Visite alle Istituzioni
Attivazione di manifestazioni all’interno della scuola
Mediazione Scolastica
Realizzazione dell’Albero della Pace
Intercultura
Creazione di manifesti sulla pace da attaccare all’interno della
propria classe o sulle porte della propria aula
Creazione di musiche, storie e balli sulla pace.
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
80
VISITE GUIDATE – VIAGGI
D’ISTRUZIONE
OTTOBRE
NOVEMBRE
Cinema
1
Libreria
Mondadori
OTTOBRE
Ipogeo
Crispia
Salvia
NOVEMBRE
Cinema
2
S.O.A.T.
Educazione
Alimentare
OTTOBRE
Favignana:
Palazzo
Florio e
Tonnara
NOVEMBRE
Cinema
3
Visita
guidata
Pinacoteca
Marsala
DICEMBRE
Ipogeo
Crispia
Salvia
GENNAIO
Musical
Teatro
Massimo
DICEMBRE
GENNAIO
Visita
didattica
Museo
Arazzi
Chiesa
Madre
Musical
Teatro
Massimo
DICEMBRE
GENNAIO
Visita
didattica
I Palazzi
delle
Istituzioni
Complesso
San Pietro
Mare
Service
PepoliCorallo
FEBBRAIO
Cinema
FEBBRAIO
Cinema
FEBBRAIO
Cinema
Musical
Teatro
Massimo
MARZO
APRILE
MAGGIO
MareService
Educazione
Ambientale
MareService
Educazione
Ambientale
Viaggio
d’Istruzione
Viaggio
studio
MARZO
APRILE
MAGGIO
Educazione
Alimentare
Visita
Caseificio
MARZO
Educazione
Alimentare
Incontri
Esperti
Viaggio
d’Istruzione
Viaggio
studio
APRILE
MAGGIO
Viaggio
d’Istruzione
Viaggio
studio
Viaggio
d’Istruzione
Viaggio
studio
Legalità
Incontri
con Esperti
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
81
VIAGGI D’ISTRUZIONE
Prime
APRILE
Durata 1 giorno
Cave di Cusa
Lago Preola-Gorghi Tondi
Durata 4 giorni
Milano Expo
(Alunni progetto Expo)
SECONDE
Durata 3 giorni
2 pernottamenti
MAGGIO
APRILE
MAGGIO
Siracusa, Ortigia, Noto
Durata 4 giorni
Viaggio studio Malta
Durata 4 giorni
Milano Expo
(Alunni progetto Expo)
TERZE
Durata 4 giorni
3 pernottamenti
Durata 5 giorni
APRILE
MAGGIO
Lombardia e Expo Milano
Lombardia e Expo Milano
Viaggio studio Spagna
Durata 4 giorni
(Alunni progetto Expo)
Milano Expo
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
82
COLLABORAZIONE ENTI ESTERNI
Per perseguire le sue finalità la scuola si avvale di Enti e Associazioni, presenti nel territorio, che
offrono proposte formative coerenti al Piano dell’Offerta Formativa. Ciò ha un duplice obiettivo:
arricchire il curricolo e realizzare l’integrazione tra scuola e territorio.
Quest’anno ci avvarremo della collaborazione dei seguenti Enti e Associazioni:

Baglio Anselmi

Trinity

Remape

S.O.A.T.

Amministrazione Comunale

Mondadori

ASL

Cinema Golden

WWF

Mare Service
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
83
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA











Viaggi d’Istruzione
Giochi Sportivi: calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica
Allenamenti e Avviamento allo sport
Corsi di Latino
Olimpiadi di Matematica
Olimpiadi di Italiano
Ping-Pong
Scacchi
La magia del Natale
Together Expo
Progetto di educazione permanente: La memoria nelle mani
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
84
FONDI STRUTTURALI
Entro dicembre 2014 la progettazione dei fondi strutturali già programmati dovrà concludersi e si
rimarrà in attesa della successiva programmazione.
I corsi attivati sono:
OBIETTIVO B - FORMAZIONE DOCENTI - Azione B1
“La LIM nella pratica didattica”
OBIETTIVO C FORMAZIONE ALUNNI – Azioni C1 - Migliorare i livelli di conoscenza e
competenza dei giovani.









Azioni C1 “DIGITSCHOOL”: interventi per lo sviluppo delle
competenze digitali.
C1 “MATEMATICA PER L’INVALSI”: interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave in Matematica.
C1 “LOGIC( A )MENTE”: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave in
Matematica.
C1 “PLAYMATH”: interventi per lo sviluppo delle competenze Logiche e
matematiche
C1 “ITALIANO PER L’INVALSI”: interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave – comunicazione nella madrelingua
C1 LILIBEO:”SPLENDIDISSIMA CIVITAS”
C1 “START ENGLISH”: interventi per lo sviluppo delle competenze Lingua
Inglese
C1 “LET’S GO”: interventi per lo sviluppo delle competenze Lingua Inglese
Drammatizzazione “QUI SI RECITA A SOGGETTO”
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
85
MEDIAZIONE
Nella nostra scuola è stato avviato, in collaborazione con alcune scuole del territorio, il servizio di
mediazione scolastica.
Il progetto nasce nel 2010 con
 Formazione docenti e alunni della scuola Mazzini e del 4° Circolo didattico in collaborazione
con l’Istituto Amely di Lione e il Cresm di Gibellina
 Progetto 2011
 Formazione docenti e alunni Mazzini e docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo “Mario
Nuccio” con la collaborazione del “Centro Abele” di Torino e il Cresm di Gibellina
 Seminari per i docenti delle scuola della provincia nel 2012
 Nel nostro istituto abbiamo 6 docenti formatori di mediazione e 23 alunni formati
 La Mediazione viene attivata durante la ricreazione. La scuola ha individuato delle aule
(Biblioteca e Sala Proiezione) per gli incontri tra pari.
 E’ stato creato un angolo Mediazione con la cassetta per la posta, cartelloni, bacheca messaggi
 I ragazzi mediatori sono molto soddisfatti di questa esperienza in quanto hanno notato che la
mediazione aiuta perché:
 Migliora la comunicazione
 Favorisce il lavoro in gruppo
 Previene la violenza
 Favorisce l’ascolto
 Acquisisce la conoscenza degli altri
 Risolve problemi serenamente
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
ISTITUTO SECONDARIO DI 1° “G. MAZZINI” – MARSALA
86
Parte quinta
Valutazione
Parametri di
valutazione
disciplinari
Criteri di
valutazione
Criteri e
parametri di
valutazione del
comportamento
Autovalutazione
di Istituto
Criteri e
parametri esami
di Stato
87
Criteri di valutazione
Le modalità e i criteri di valutazione del processo di insegnamento-apprendimento sono
omogenei per tutte le classi e rispondenti alle esigenze di formazione e di orientamento degli
alunni.
La valutazione avrà il duplice scopo di formulare un giudizio sul livello di apprendimento e
di maturazione raggiunto dagli alunni e di fare una attenta riflessione sulla validità della
programmazione educativo – didattica “in itinere” o giunta alla sua conclusione. Essa, per
quanto attiene al primo aspetto, sarà:
 Diagnostica, (dovrà quindi tener conto delle abilità possedute dagli alunni e delle eventuali
carenze cognitive e di metodo da loro evidenziate in ingresso);
 Formativa, (dovrà fornire informazioni su come gli alunni procedono nell’apprendimento);
 Sommativa, (dovrà valutare, secondo una scansione temporale, le conoscenze e le abilità
acquisite dagli alunni);
 Orientativa, (dovrà guidare i ragazzi ad avere piena consapevolezza di sé, delle loro attitudini,
delle loro capacità e tendenze).
Elemento di valutazione sarà anche il comportamento tenuto durante le attività scolastiche, i
momenti ricreativi, viaggi e visite d’istruzione.
Strumenti della valutazione:
 Prove oggettive, Test, questionari …..;
 Prove tradizionali: interrogazioni, verifiche scritte…..;
 Protocolli di osservazione;
 Discussioni;
 Documenti di valutazione intermedia e finale.
Il giudizio di valutazione globale dell’alunno terrà conto: della situazione di partenza; delle
abilità acquisite in base agli interventi di recupero, di consolidamento e di potenziamento;
dell’esposizione orale e scritta; delle competenze maturate; della partecipazione e dell’impegno
dimostrati; delle capacità di sapere operare in modo autonomo; dei miglioramenti rilevati nei
rapporti interpersonali; dell’auto-orientamento dei risultati in generale conseguiti a conclusione
di ogni quadrimestre. Particolare rilevanza, secondo le ultime disposizioni ministeriali, ha il
voto in “Comportamento/Condotta”.
La valutazione, per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, si esprimerà in voti numerici, dall’uno
(1) al dieci (10), corrispondenti ai diversi gradi di sviluppo, (intesi questi ultimi come
progressione dal livello di partenza al raggiungimento degli obiettivi prefissati).
88
PARAMETRI DISCIPLINARI
Lingua italiana
Voto
Valutazione globale
Leggere
Ascoltare
Parlare e scrivere
10
L’alunno ha
raggiunto
pienamente gli
obiettivi prefissati
dimostrando di saper
rielaborare le
conoscenze apprese.
L’alunno ha
raggiunto con
sicurezza gli obiettivi
prefissati.
Legge in modo fluido,
corretto ed espressivo
testi noti e non, e
comprende in modo
completo e immediato
tutte le informazioni
implicite ed esplicite.
Legge in modo fluido,
corretto ed espressivo
testi noti e comprende le
informazioni implicite ed
esplicite.
Ascolta fino alla
conclusione un discorso,
comprende e utilizza
opportunamente e con
maturità di pensiero le
informazioni implicite ed
esplicite.
Ascolta fino alla
conclusione un discorso,
comprende e utilizza le
informazioni implicite ed
esplicite.
8
L’alunno ha
raggiunto gli obiettivi
prefissati
Ascolta fino alla
conclusione un discorso,
comprende e utilizza le
informazioni implicite e la
maggior parte di quelle
implicite.
7
L’alunno ha
raggiunto gli obiettivi
prefissati, ma
necessita di
consolidarli
ulteriormente.
L’alunno ha
raggiunto gli obiettivi
minimi, ma necessita
ancora di chiarimenti
e rinforzi.
L’alunno ha
parzialmente
raggiunto gli obiettivi
minimi.
Legge in modo corretto,
e scorrevole ma non
sempre espressivo,
comprende le
informazioni esplicite e la
maggior parte di quelle
implicite.
Legge in modo corretto,
abbastanza scorrevole e
comprende le
informazioni esplicite.
Mostra notevole
capacità espressiva
orale e scritta,
ricchezza e originalità
di contenuto, forma
corretta, scorrevole e
ben strutturata.
Mostra sicurezza nell’
espressione orale e
scritta, ricchezza di
contenuto, forma
corretta, e ben
strutturata.
Mostra capacità
espressiva orale e
scritta corretta nella
forma e pertinente nei
contenuti.
Ascolta fino alla
conclusione un discorso,
comprende e utilizza le
informazioni esplicite.
Mostra capacità
espressiva orale e
scritta globalmente
corretta e pertinente.
Conosce e analizza
la maggior parte
degli elementi
morfosintattici della
lingua.
Legge in modo
meccanico, non rispetta
ritmo, pronuncia e
comprende le principali
informazioni esplicite.
Legge con ritmo lento,
non sempre con la giusta
intonazione e comprende
in modo parziale.
Ascolta brevi unità di
parlato, comprende e
utilizza le informazioni
essenziali.
Nello scritto e
nell’orale si esprime in
modo pertinente ma
non sempre corretto e
organico.
Nello scritto e
nell’orale si esprime in
modo comprensibile
ma non corretto e
coerente.
Nello scritto e
nell’orale si esprime in
modo disorganico e
poco corretto
Conosce e analizza
alcuni elementi
morfosintattici della
lingua.
9
6
5
4
L’alunno non ha
raggiunto gli obiettivi
minimi.
3
L’alunno non ha
raggiunto gli obiettivi
minimi e presenta
gravi lacune.
2/1
L’alunno si rifiuta di
svolgere attività
inerenti all’Italiano.
Legge in modo stentato,
con difficoltà nel ritmo,
nell’intonazione e nella
pronuncia, e comprende
in modo frammentario le
informazioni
Legge in modo molto
incerto, stentato, e
mostra notevoli difficoltà
nella comprensione delle
informazioni anche più
semplici.
Ascolta con discontinuità
una comunicazione,
comprende e utilizza in
modo parziale le
informazioni.
Ascolta sporadicamente e
solo se sollecitato una
comunicazione, e
comprende in modo
frammentario le
informazioni.
Mostra notevoli difficoltà
di ascolto e nella
comprensione delle
informazioni anche più
semplici.
89
Mostra scarsa
capacità espressiva
orale e scritta,
contenuti limitati e/o
non coerenti.
Riflettere
Sulla lingua
Conosce in modo
completo e analizza
con sicurezza gli
elementi
morfosintattici della
lingua.
Conosce in modo
completo e analizza
gli elementi
morfosintattici della
lingua.
Conosce e analizza
gli elementi
morfosintattici della
lingua.
Guidato, conosce e
analizza alcuni
elementi
morfosintattici della
lingua.
Mostra notevoli
difficoltà nel
conosce e analizzare
i principali elementi
morfosintattici della
lingua.
Non riconosce i
principali elementi
morfosintattici della
lingua.
Storia
Voto
Valutazione
globale
Strumenti
concettuali e
conoscenze
Organizzare le
informazioni
10
L’alunno ha
raggiunto
pienamente gli
obiettivi prefissati
dimostrando di
saper rielaborare le
conoscenze
apprese.
L’alunno ha
raggiunto con
sicurezza gli
obiettivi prefissati.
Possiede una
conoscenza
approfondita degli
eventi storici che
utilizza per
comprendere il
presente.
Collega con
sicurezza i fatti
storici stabilendo
relazioni di causa,
di interazione, di
effetto e confronti.
Conosce e
comprende in modo
completo gli eventi
storici affrontati.
8
L’alunno ha
raggiunto gli
obiettivi prefissati
Conosce e
comprende gli
eventi storici
trattati.
Collega i fatti
storici stabilendo,
in modo
autonomo,
relazioni di causa,
di interazione, di
effetto e confronti.
Stabilisce relazioni
tra fatti storici.
7
L’alunno ha
raggiunto gli
obiettivi prefissati,
ma necessita di
consolidarli
ulteriormente.
L’alunno ha
raggiunto gli
obiettivi minimi, ma
necessita ancora di
chiarimenti e
rinforzi.
L’alunno ha
parzialmente
raggiunto gli
obiettivi minimi.
Conosce gli eventi
storici trattati.
Sa stabilire
semplici
collegamenti tra
fatti storici.
Conosce nelle linee
essenziali gli eventi
storici trattati.
Ha bisogno di
essere guidato per
effettuare semplici
collegamenti tra
fatti storici.
Conosce in modo
parziale gli eventi
storici trattati.
Sa stabilire
semplici relazioni e
confronti tra i fatti
storici in modo
stentato e solo se
guidato.
4
L’alunno non ha
raggiunto gli
obiettivi minimi.
3
L’alunno non ha
raggiunto gli
obiettivi minimi e
presenta gravi
lacune.
L’alunno si rifiuta di
svolgere attività
inerenti a
Storia –
Cittadinanza e
Costituzione.
Conosce in modo
frammentario e
incompleto gli
eventi storici
trattati.
Conosce in modo
confuso e lacunoso
gli eventi storici
trattati.
Incontra notevoli
difficoltà nello
stabilire semplici
collegamenti tra
fatti storici.
Anche se guidato,
non riesce a
stabilire semplici
collegamenti tra
fatti storici.
9
6
5
2/1
90
Comprensione ed
uso dei linguaggi e
degli strumenti
specifici
Conosce ed usa in
modo appropriato
strumenti e termini
specifici della
disciplina e li sa
applicare per
apprendere nuove
informazioni.
Conosce ed usa in
modo appropriato
strumenti e termini
specifici della
disciplina.
Cittadinanza e Costituzione
Utilizza
correttamente
strumenti e termini
specifici della
disciplina.
Utilizza quasi
sempre
correttamente
strumenti e termini
specifici della
disciplina.
Mostra notevoli
difficoltà nell’uso di
strumenti e termini
specifici della
disciplina.
Conosce e comprende le
principali norme del vivere
associato, i ruoli e le funzioni
delle Istituzioni sociali.
Conosce ed usa in
modo stentato
strumenti e termini
specifici della
disciplina. Ha
bisogno di una
guida costante per
lo sviluppo delle più
semplici consegne.
Mostra notevoli
difficoltà nell’uso di
strumenti e termini
specifici della
disciplina.
Non conosce il
linguaggio e gli
strumenti propri
della disciplina.
Conosce in modo parziale le
principali norme del vivere
associato, i ruoli e le funzioni
delle Istituzioni sociali.
Conosce in modo
approfondito e comprende le
principali norme del vivere
associato, i ruoli e le funzioni
delle Istituzioni sociali.
Conosce e comprende in
modo completo le principali
norme del vivere associato, i
ruoli e le funzioni delle
Istituzioni sociali.
Conosce le principali norme
del vivere associato, i ruoli e
le funzioni delle Istituzioni
sociali.
Conosce con sufficiente
chiarezza le principali norme
del vivere associato, i ruoli e
le funzioni delle Istituzioni
sociali.
Conosce in modo
frammentario le principali
norme del vivere associato, i
ruoli e le funzioni delle
Istituzioni sociali.
Ha una conoscenza confusa e
lacunosa delle principali
norme del vivere associato, i
ruoli e le funzioni delle
Istituzioni sociali.
GEOGRAFIA
Voto
Valutazione globale
Concetti geografici e
conoscenze
Ragionamento spaziale
Comprensione ed uso dei
linguaggi e degli strumenti
specifici
10
L’alunno ha raggiunto
pienamente gli obiettivi
prefissati dimostrando di
saper rielaborare le
conoscenze apprese.
Osserva, analizza ed
interpreta ambienti,
dati e fenomeni
geografici.
Collega e mette in
relazione con sicurezza
dati e fenomeni geografici.
Conosce e utilizza con
sicurezza strumenti di
consultazione e di
approfondimento.
9
L’alunno ha raggiunto con
sicurezza gli obiettivi
prefissati.
Osserva e analizza
ambienti, dati e
fenomeni geografici.
Stabilisce collegamenti e
relazioni tra dati e
fenomeni geografici in
modo autonomo.
Usa con competenza il
linguaggio e gli strumenti
propri della disciplina.
8
L’alunno ha raggiunto gli
obiettivi prefissati
Osserva e conosce
ambienti, dati e
fenomeni a loro
connessi.
Stabilisce collegamenti e
relazioni fondamentali tra
dati e fenomeni geografici.
Utilizza con sicurezza il
linguaggio e gli strumenti
propri della disciplina.
7
L’alunno ha raggiunto gli
obiettivi prefissati, ma
necessita di consolidarli
ulteriormente.
Conosce gli elementi
di un ambiente e i
fenomeni geografici ad
esso connessi.
Stabilisce collegamenti e
relazioni tra dati e
fenomeni geografici.
Utilizza correttamente il
linguaggio e gli strumenti
propri della disciplina.
6
L’alunno ha raggiunto gli
obiettivi minimi , ma
necessita ancora di
chiarimenti e rinforzi.
Conosce gli elementi
essenziali di un
ambiente, i dati e i
fenomeni geografici.
Ha bisogno di essere
guidato per effettuare
collegamenti e relazioni tra
dati e fenomeni geografici
Utilizza gli strumenti propri
della disciplina solo se guidato.
Conosce nelle linee generali il
linguaggio specifico.
5
L’alunno ha parzialmente
raggiunto gli obiettivi
minimi.
Conosce in modo
parziale ambienti, dati
e fenomeni
geografici.
Ha bisogno di essere
guidato per effettuare
semplici collegamenti e
relazioni tra dati e
fenomeni geografici
Utilizza gli strumenti propri
della disciplina in modo
approssimativo. Conosce
parzialmente il linguaggio
specifico.
4
L’alunno non ha raggiunto
gli obiettivi minimi.
Conosce in modo
frammentario e
confuso ambienti, dati
e fenomeni
geografici.
Mostra notevoli difficoltà
nell’ effettuare semplici
collegamenti e relazioni tra
dati e fenomeni geografici
Incontra notevoli difficoltà
nell’uso degli strumenti propri
della disciplina. Utilizza un
linguaggio inappropriato.
3
L’alunno non ha raggiunto
gli obiettivi minimi e
presenta gravi lacune.
Conosce in modo
confuso e lacunoso
ambienti, dati e
fenomeni geografici.
Non riesce ad effettuare
semplici collegamenti e
relazioni tra dati e
fenomeni geografici
Non conosce gli strumenti e il
linguaggio propri della
disciplina.
2/1
L’alunno si rifiuta di
svolgere attività inerenti
alla geografia.
Definisce ed utilizza con
precisione i termini specifici.
91
MATEMATICA
Voto
Significato
valutativo
Conoscenza degli
argomenti
proposti
10
Risultati
raggiunti in
modo
eccellente
9
Risultati
raggiunti
pienament
e
8
Risultati
raggiunti in
modo
soddisfacen
te
Risultati
raggiunti in
larga
misura
Conoscenze
complete ed
approfondite di
tutti gli argomenti
trattati. Ricerche
personali.
Capacità di
collegamento.
Conoscenze
complete ed
approfondite di
tutti gli argomenti
trattati.
Capacità di
collegamento.
Piena conoscenza
di tutti gli
argomenti
trattati. Capacità
di collegamento.
Sicura conoscenza
degli argomenti
trattati.
7
6
Risultati
raggiunti
sufficiente
mente
Conoscenze
generali dei
principali
argomenti
trattati.
5
Risultati
raggiunti in
modo
parziale
4
Risultati
lacunosi
Conoscenze
parziali dei
principali
argomenti
trattati.
Conoscenza
frammentaria
solo di alcuni
argomenti.
1/2/3
Risultati
molto
carenti o
inesistenti
L’alunno non
possiede
conoscenze
misurabili degli
argomenti svolti.
Applicazione delle
formule e
padronanza di
calcolo
Applicazione
consapevole e
corretta delle
formule; ottima
padronanza del
calcolo con l’utilizzo
di diversi strumenti.
Esecuzione e
risoluzione dei
problemi
Linguaggio specifico
Risoluzione di
problemi di
notevole
complessità, anche
in modo originale.
Mostra capacità di
sintesi.
L’espressione, sia scritta
che orale, è corretta.
Mostra capacità di sintesi,
critiche e rielaborazione
personale.
Il linguaggio specifico è
sempre adeguato.
Applicazione corretta
delle formule; ottima
padronanza di calcolo
e di utilizzo degli
strumenti.
Risoluzione di
problemi
complessi, anche in
modo originale.
Mostra capacità di
sintesi.
L’espressione, sia scritta
che orale, è corretta.
Mostra capacità di sintesi e
di rielaborazione personale.
Il linguaggio specifico è
sempre adeguato.
Applicazione corretta
delle formule; buona
padronanza di calcolo
e corretto utilizzo
degli strumenti.
Applicazione quasi
sempre corretta delle
formule; buona
padronanza di calcolo
ed uso degli
strumenti.
Applicazione quasi
sempre corretta delle
formule / sufficiente
padronanza di calcolo
ed uso degli
strumenti.
Applicazione non
sempre corretta delle
formule; incompleta
padronanza di
calcolo.
Applicazione di
semplici formule
dirette; gravemente
incompleta la
padronanza di
calcolo.
Non sa applicare
semplici formule
dirette e tecniche di
calcolo.
Risoluzione dei
problemi anche di
una certa
complessità.
L’espressione, sia scritta
che orale, è corretta.
Mostra capacità di sintesi.
Il linguaggio specifico è
sempre adeguato.
L’espressione, sia scritta
che orale, è corretta.
Il linguaggio specifico è
quasi sempre adeguato.
92
Risoluzione
autonoma dei
problemi e degli
esercizi di routine.
Risoluzione guidata
dei problemi e degli
esercizi di routine.
Risoluzione guidata
di semplici problemi
e di esercizi.
Risoluzione guidata
di semplici problemi
diretti e di esercizi
ripetitivi.
Sebbene guidato,
non riesce a
risolvere elementari
problemi o esercizi.
L’espressione, sia scritta
che orale, è quasi sempre
corretta.
Il linguaggio specifico
utilizzato non è sempre
adeguato.
L’espressione, sia scritta
che orale, è poco corretta.
Il linguaggio specifico
utilizzato non è sempre
adeguato.
L’espressione, sia scritta
che orale, è carente.
Il linguaggio specifico
utilizzato non è adeguato.
Non utilizza il linguaggio
specifico.
SCIENZE
VOTO
Significato
valutativo
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’DI LINGUAGGIO
10
Risultati
raggiunti in
modo
eccellente
Conoscenze
complete,
approfondite, e
rielaborate. Capacità
di collegamento.
Osserva, confronta,
analizza e descrive gli
argomenti in modo
autonomo.
Comprende con facilità i vari argomenti,
si esprime con un linguaggio scientifico
che utilizza in modo autonomo e
rigoroso.
9
Risultati
raggiunti
pienamente
Conoscenze complete
ed approfondite di
tutti gli argomenti
trattati.
Osserva, confronta ed
analizza gli argomenti
in modo autonomo.
Mostra capacità di sintesi e di
rielaborazione personale.
Capacità di
collegamento.
8
7
6
L’espressione, sia scritta che orale, è
corretta.
Il linguaggio specifico è sempre adeguato
e corretto.
Risultati
raggiunti in
modo
soddisfacente
Piena conoscenza di
tutti gli argomenti
trattati. Capacità di
collegamento.
Osserva e descrive in
modo completo fatti
e fenomeni.
Buone capacità di inquadrare e utilizzare
le conoscenze. L’espressione è corretta.
Risultati
raggiunti in
larga misura
Sicura conoscenza
degli argomenti
trattati.
Osserva e descrive
fatti e fenomeni
correttamente
Soddisfacente capacità di utilizzare le
conoscenze. L’espressione è corretta.
Risultati
raggiunti
sufficientement
e
Conoscenze generali
dei principali
argomenti trattati.
Osserva e descrive in
modo essenziale fatti
e fenomeni
Capacità di inquadrare in modo essenziale
le conoscenze.
Il linguaggio specifico è sempre adeguato.
Il linguaggio specifico è quasi sempre
adeguato.
L’espressione, sia scritta che orale, è quasi
sempre corretta.
Il linguaggio specifico utilizzato non è
sempre adeguato.
5
Risultati
raggiunti in
modo parziale
Conoscenze parziali
dei principali
argomenti trattati.
Presenta difficoltà nel
descrivere fatti e
fenomeni.
Solo se guidato mostra qualche capacità
di inquadrare le conoscenze in sistemi
logici. L’espressione è poco corretta. Il
linguaggio specifico utilizzato non è
sempre adeguato.
4
Risultati
lacunosi
Conoscenza
frammentaria e
approssimata.
Presenta gravi
difficoltà nel
descrivere fatti e
fenomeni, anche se
guidato.
Scarsa capacità di inquadrare le
conoscenze in sistemi logici. L’espressione
è carente. Il linguaggio specifico utilizzato
non è adeguato.
1/2/3
Risultati molto
carenti o
inesistenti
L’alunno non
possiede conoscenze
misurabili degli
argomenti trattati.
Rivela incapacità a
descrivere fatti e
fenomeni.
Anche se guidato fatica ad organizzare il
lavoro. Non utilizza il linguaggio specifico.
93
LINGUE STRANIERE
Voto
10
Valut. Glob.
Ricez. Orale
Produz. Orale
Ricez Scritta
Produz. Scritta
L’alunno ha raggiunto
pienamente
gli
obiettivi
prefissati
dimostrando di saper
rielaborare
le
conoscenze apprese
Comprende
con
immediatezza ed in
modo
analitico
il
significato
di
un
messaggio orale ed è
capace di estrarre tutte
le informazioni richieste.
E’ in grado comunicare
in modo autonomo,
corretto ed efficace
adeguando registro e
livello di formalità
almeno nel 90% dei
casi.
Comprende in modo
analitico e dettagliato i
testi proposti ed è in
grado di rielaborare il
contenuto in modo
personale.
Riesce a comunicare con
chiarezza e padronanza
lessico strutturale anche
in forma personale con
una scelta precisa del
registro e del livello di
formalità.
L’alunno ha raggiunto
con
sicurezza
gli
obiettivi prefissati
Comprende
agevolmente interventi
orali e più del 90% delle
registrazioni del libro di
testo
estraendo
informazioni dettagliate.
E’
in
grado
di
comunicare in modo
corretto ed efficace
adeguando registro e
livello di formalità
almeno nell’80 % dei
casi
Comprende
più
dell’80% dei testi
proposti, coglie tutte
le informazioni, è in
grado di analizzare gli
aspetti formali della
lingua.
Riesce a comunicare in
modo corretto e chiaro
quanto richiesto con una
buona scelta del registro
e del livello di formalità.
L’alunno ha raggiunto
gli obiettivi prefissati.
Comprende interventi
orali rapidi ricavando più
dell’80
%
delle
registrazioni dei libri di
testo e ne estrae
informazioni precise.
E’
in
grado
di
comunicare in modo
corretto ed efficace
adeguando
quasi
sempre il registro alla
situazione
comunicativa.
Comprende almeno
l’80%
dei
testi
proposti, coglie tutte
le informazioni, è in
grado di analizzare
anche
gli
aspetti
formali della lingua.
Riesce a comunicare in
modo
corretto
ed
efficace almeno l’80% di
quanto richiesto con una
buona scelta del registro
e del livello di formalità.
L’alunno ha raggiunto
gli obiettivi prefissati
ma
necessita
di
consolidarli
ulteriormente
Comprende globalmente
interventi
orali
ed
individua la maggior
parte delle informazioni
specifiche
E’
in
grado
di
comunicare con lessico
accettabile,
usando
funzioni e strutture in
modo
abbastanza
corretto.
Comprende la maggior
parte dei testi proposti
e coglie le informazioni
essenziali
Riesce a comunicare in
modo complessivamente
corretto con una buona
scelta del registro e del
livello di formalità
L’alunno ha raggiunto
gli obiettivi minimi ma
necessita ancora di
chiarimenti e rinforzi.
Comprende gli interventi
orali proposti ed è in
grado
di
estrarre
semplici informazioni.
E’
in
grado
di
comunicare in modo
comprensibile, con un
lessico accettabile e
con un registro quasi
adeguato.
Comprende
globalmente i testi
proposti e coglie le
informazioni
essenziali.
Riesce a comunicare in
modo efficace almeno il
60% di quanto richiesto,
con
una
scelta
accettabile del registro e
del livello di formalità.
L’alunno
ha
parzialmente
raggiunto gli obiettivi
minimi.
Comprende
solo
interventi orali semplici
ricavando informazioni
parziali.
Si esprime con lunghe
pause, in modo spesso
non corretto, ma nel
complesso riesce a
comunicare in modo
quasi comprensibile.
Comprende
parzialmente i testi
proposti, non coglie
tutte le informazioni
essenziali.
Riesce a comunicare in
modo efficace parte
delle
informazioni.
L’organizzazione
del
discorso non sempre è
adeguata.
L’alunno
non
ha
raggiunto gli obiettivi
minimi
Incontra difficoltà nella
comprensione
di
interventi orali anche
semplici e lenti e delle
registrazioni dei libri di
testo.
Incontra
notevoli
difficoltà
nell’esprimersi
in
modo
efficace,
commette errori gravi
che ostacolano la
comprensione.
Non riesce a cogliere i
punti fondamentali dei
testi esaminati
La comunicazione scritta
è spesso compromessa e
presenta
numerosi
errori.
L’alunno
non
ha
raggiunto gli obiettivi
minimi e presenta
gravi lacune.
Non comprende nè
interventi
orali
nè
registrazioni del libro di
testo.
Non
riesce
a
comunicare in lingua.
Non comprende testi
scritti.
Non possiede
conoscenze
grammaticali e lessicali
tali da consentire una
comunicazione scritta
efficace.
9
8
7
6
5
4
1-2-3
94
Arte ed immagine
Conoscenza della
Struttura del ling.
visivo
Conoscenza
delle tecniche
grafiche
coloristiche
Produzione e
rielab. graficacoloristica
Esposiz. orale delle
caratteristiche visivo
comunicative dell’arte
Valutazione
globale
L’alunno ha
raggiunto
pienamente gli
obiettivi
prefissati
dimostrando di
saper rielaborare
le conoscenze
apprese
L’alunno ha
raggiunto
con sicurezza gli
obiettivi prefissati
Sa analizzare le
strutture del
linguaggio visuale e
comprendere il
significato dei
messaggi visivi
contestualizzandoli
Conosce e Sa
utilizzare
mezzi, materiali
e tecniche con
competenza e in
modo
personale
Ha
consapevolezza
operativa e
capacità
di astrazione e
sintesi
Sa analizzare e
valutare
criticamente le opere
d’arte ed è
consapevole
degli eventi che le
hanno prodotte
Sa analizzare le
strutture del
linguaggio visuale e
comprendere il
significato dei
messaggi visivi
Conosce gli
strumenti e i
materiali e usa
le tecniche
espressive con
competenza
Sa analizzare e
valutare
criticamente la
funzione
comunicativa delle
opere d’arte
8
Riconosce il
significato
del messaggio visivo
e
le principali strutture
del linguaggio visuale
Conosce gli
strumenti e
i materiali e usa
correttamente le
principali
tecniche
espressive
Ha
consapevolezza
operativa e sa
produrre
in modo
creativo e
personale
Sa rielaborare
messaggi
visivi in modo
creativo
7
Sa percepire in modo
globale il significato
del messaggio visivo
e
delle strutture del
ling.
Sa esprimersi in
un linguaggio
personale
6
Conosce il significato
essenziale
del messaggio visivo
e
le principali strutture
del linguaggio visuale
Conosce gli
strumenti e
i materiali e usa
in modo
semplice le
principali
tecniche
espressive
Conosce e sa
usare solo
le tecniche più
semplici
Sa esprimersi in
un
linguaggio
graficoespressivo
essenziale
Sa osservare e
valutare
usando un linguaggio
essenziale e non
sempre
corretto
5
Riconosce solo pochi
elementi della
struttura
del linguaggio visivo
Sa esprimersi in
un linguaggio
iconico
semplice e
stereotipato
Sa leggere e riferire
su semplici messaggi
visivi presenti
nell’ambiente che lo
circonda
4
Non comprende il
significato del
messaggio visivo
Conosce solo le
tecniche
principali e
spesso non
li usa
correttamente
Non conosce gli
strumenti e i
materiali e usa
le tecniche in
modo impreciso
E’ legato a
schematismi
grafico
espressivi
3
Non comprende il
significato del
messaggio visivo né
conosce la struttura
del linguaggio visuale
Si rifiuta di svolgere
attività inerenti alla
disciplina
Non conosce gli
strumenti e i
materiali né le
tecniche
espressive
Si rifiuta di
svolgere
attività inerenti
alla
disciplina
Non sa
elaborare
autonomamente
legge e riferisce in
modo impreciso
semplici messaggi
visivi presenti
nell’ambiente che lo
circonda
Non sa leggere e
comprendere i
messaggi
visivi presenti
nell’ambiente
Si rifiuta di svolgere
attività inerenti alla
disciplina
10
9
2 1
Si rifiuta di
svolgere
attività inerenti
alla
disciplina
95
Sa analizzare,
valutare ed
esprimere
correttamente la
funzione
comunicativa
delle espressioni
artistiche
Sa leggere ed
esprimere
la funzione
comunicativa
delle opere d’arte in
modo globale
L’alunno ha
raggiunto
gli obiettivi
prefissati
L’alunno ha
raggiunto
gli obiettivi
prefissati
prefissati ma
necessita
di consolidarli
ulteriormente
L’alunno ha
raggiunto
gli obiettivi minimi
ma necessita
ancora di
chiarimenti e
rinforzi
L’alunno ha
parzialmente
raggiunto
gli obiettivi minimi
L’alunno non ha
raggiunto gli
obiettivi
minimi
L’alunno non ha
raggiunto gli
obiettivi
minimi e presenta
gravi lacune
Si rifiuta di
svolgere
attività inerenti
alla
disciplina
Educazione fisica
SCIENZE
MOTORIE
LE CAPACITA’COORDINATIVE E
CONDIZIONALI
GIOCO E REGOLE
ATTENZIONE E
PARTECIPAZIONE
10
L’alunno riesce a risolvere
in modo originale e
creativo le varie situazioni
motorie
Svolge un ruolo
creativo all’interno del
gruppo ed induce i
compagni di gioco al
rispetto delle regole
attiva
9
L’alunno riesce a
prevedere correttamente
l’andamento e il risultato
di un azione
Partecipa attivamente
ai giochi collettivi e
rispetta le regole dei
giochi proposte
Viva
8
L’alunno mette in opera in
modo autonomo e corretto
le sue capacità
coordinative e condizionali
Partecipa attivamente
ai giochi collettivi e
rispetta le regole dei
giochi proposte
Positiva
7
L’alunno riesce ad usare in
modo adeguato le diverse
capacità acquisite.
Partecipa ai giochi
collettivi e rispetta le
regole
Costante
6
L’alunno usa in modo
adeguato le diverse
capacità coord. e cond.
Partecipa ai giochi
collettivi e rispetta le
regole elementari
Adeguata
5
L’alunno non sempre
riesce a utilizzare le
diverse capacità cond. E
coord.
Partecipa ai giochi
ma non sempre ne
rispetta l regole
Superficiale
4
L’alunno non riesce ad
utilizzare le diverse
capacità cond. e coord.
Partecipa
passivamente ai
giochi e non sempre
rispetta le regole.
Discontinua
3
Esegue solo attività libere
Non partecipa, non sa
rispettare le regole
Inadeguata
2
Esegue solo attività libere
Non partecipa, non sa
rispettare le regole
Inadeguata
1
Esegue solo attività libere
Non partecipa, non sa
rispettare le regole
Inadeguata
96
Musica
COMPRENSIONE E USO DEI
LINGUAGGI SPECIFICI
ESPRESSIONE
VOCALE ED
USO DI MEZZI
STRUMENTALI
CAPACITA’ DI
ASCOLTO E
COMPRENIONE DEI
FENOMENI SONORI
RIELABORAZIO
NE PERSONALE
DI MATERIALI
SONORI
10
Comprende in modo sicuro le
funzioni del linguaggio specifico
ed utilizza con padronanza gli
elementi fondamentali della
notazione.
Ha maturato
scioltezza e
padronanza nell’uso
degli strumenti e
della voce.
Analizza e comprende con
precisione e capacità
critica le strutture e le
funzioni della musica,
collocandole con sicurezza
nei contesti specifici.
Sa organizzare
autonomamente, in
modo personale,
diversi materiali
sonori con chiare e
coerenti finalità
espressive.
9
Comprende le funzioni del
linguaggio specifico ed utilizza
con sicurezza gli elementi
fondamentali della notazione.
Ha maturato una
soddisfacente
abilità nell’uso
degli strumenti e
della voce.
Analizza e comprende le
strutture e le funzioni della
musica.
Sa organizzare
autonomamente
diversi materiali
sonori con finalità
espressive.
8
Comprende le funzioni del
linguaggio specifico ed utilizza
con una certa sicurezza gli
elementi fondamentali della
notazione.
Sa usare in modo
appropriato gli
strumenti e la voce.
Individua gli aspetti
principali delle strutture e
delle funzioni della musica
collocandole nei contesti
specifici.
Sa organizzare,
seguendo le
indicazioni
dell’insegnante, in
modo creativo,
diversi materiali.
7
Comprende alcune funzioni del
linguaggio specifico ed utilizza
alcuni elementi della notazione.
Sa usare, con una
certa sicurezza, gli
strumenti e la voce.
Individua gli aspetti
principali delle strutture e
delle funzioni della musica
con una certa sicurezza.
Sa organizzare, ma
non sempre con
chiarezza, i
materiali sonori.
6
Sa differenziare alcune funzioni
del linguaggio specifico ed utilizza
in modo approssimativo gli
elementi della notazione.
Utilizza in modo
elementare gli
strumenti e la voce.
Riconosce alcune
componenti delle strutture
e delle funzioni della
musica.
Organizza in modo
semplice e
convenzionale i
materiali sonori.
5
Comprende in modo frammentario
alcune funzioni del linguaggio
specifico ed utilizza con difficoltà
gli elementi fondamentali della
notazione.
Utilizza con
difficoltà gli
strumenti e la voce.
Riconosce con difficoltà
qualche aspetto delle
funzioni della musica.
Utilizza, solo se
guidato, in modo
convenzionale i
materiali sonori.
4
Comprende in modo molto
frammentario alcune funzioni del
linguaggio specifico ed utilizza
con molta difficoltà gli elementi
fondamentali della notazione.
Utilizza con molta
difficoltà gli
strumenti e la voce.
Solo se guidato riconosce,
talvolta qualche elemento
timbrico
Utilizza con molta
difficoltà, anche se
guidato, i materiali
sonori
3
Non sa differenziare le diverse
funzioni del linguaggio musicale.
Non ha acquisito
capacità
nell’espressione
vocale e
strumentale.
Non riconosce gli aspetti
fondamentali delle
strutture e delle funzioni
della musica
Non sa utilizzare
creativamente i
materiali sonori.
2/1
Si rifiuta di partecipare e di studiare.
Si rifiuta di
partecipare e di
studiare.
Si rifiuta di partecipare e di
studiare.
Si rifiuta di
partecipare e di
studiare.
97
Tecnologia
OSSERVAZIONE E
ANALISI DELLA
REALTÀ
TECNOLOGICA
PROGETTAZIONE
E
REALIZZAZIONE
DI ESPERIENZE
OPERATIVE
COMPRENSIONE
ED USO DEL
LINGUAGGIO
SPECIFICO
Conoscenza
completa ed
approfondita degli
argomenti.
Spiccate capacità di
osservazione e di
analisi della realtà
tecnologia
Ottime capacità di
progettazione e di
autonomia operativa
L’espressione orale
e grafica è corretta e
autonoma
Conoscenza quasi
completa ed
approfondita degli
argomenti
Notevoli capacità di
osservazione e di
analisi della realtà
tecnologica
Sa progettare e
risolvere esperienze
operative
autonomamente
L’espressione orale
e grafica è corretta e
autonoma
Piena conoscenza
degli argomenti
tecnologici
Più che buona la
capacità di
osservazione e di
analisi della realtà
tecnologica
Sa progettare e
risolvere esperienze
operative in modo
autonomo
L’espressione orale
e grafica è più che
soddisfacente
Buone le capacità di
analisi e di
osservazione della
realtà tecnologica
Sa progettare e quasi
sempre risolve
esperienze operative
L’espressione orale
e grafica è
soddisfacente
7
Sicura la
conoscenza di
argomenti tecnici e
tecnologici
Quasi buona la
capacità di
osservazione della
realtà tecnologica
Sa progettare con
superficialità e non
sempre è in grado di
risolvere esperienze
operative
L’espressione orale
e grafica è quasi
buona
6
Accettabile la
conoscenza tecnica
e tecnologica degli
argomenti
Osserva con difficoltà
la realtà tecnologica
Presenta qualche
difficoltà nella
progettazione e nella
realizzazione di
esperienze operative
L’espressione orale
e grafica presenta
delle difficoltà
5
Non sempre
conosce tutti gli
argomenti tecnici e
tecnologici
Osserva con difficoltà
e superficialità la
realtà tecnologica
Presenta difficoltà
nella progettazione e
nella realizzazione di
esperienze operative
L’espressione orale
e grafica non è
sempre adeguata
4
Non sempre
conosce gli
argomenti in
maniera adeguata
VOTI
CONOSCENZA
DI ARGOMENTI
TECNICI E
TECNOLOGICI
10
9
8
3
1/2/
Ha una conoscenza
frammentaria dei
contenuti proposti
Si rifiuta di
svolgere le attività
proposte
98
Criteri di valutazione del comportamento
Premesso che gli studenti devono attenersi ad uno scrupoloso rispetto del Regolamento della scuola,
sia durante le ore curricolari, sia per le attività extracurricolari ed extrascolastiche, nonché durante
le visite guidate, i viaggi di istruzione, le gare sportive in trasferta, e che tale rispetto deve essere
rivolto non solo alle persone (personale docente, amministrativo e ausiliario, genitori e altri studenti
dell'istituto o eventuali ospiti) ma anche agli ambienti e relativi arredi, si descrivono gli indicatori
previsti per ciascun voto:
10 Frequenza assidua, puntualità all'ingresso delle lezioni
Puntuale e preciso svolgimento delle consegne scolastiche e dei compiti per casa, diligenza e cura
del corredo scolastico e disponibilità a condividerlo
Interesse attivo e partecipazione propositiva (leader) al dialogo educativo Socializzazione verso
tutti e attività svolta in aiuto ai compagni (peer education)
Ruolo collaborativo nel gruppo classe e coinvolgimento propositivo per la gestione dei conflitti
9 Frequenza regolare, rare assenze, rari ritardi e/o uscite anticipate
Costante adempimento delle consegne scolastiche e dei compiti per casa, diligenza e cura nel
corredo scolastico
Interesse e partecipazione attiva (gregario) alle attività scolastiche
Equilibrio nei rapporti interpersonali e disponibilità ad aiutare i compagni Ruolo collaborativo nel
gruppo classe
8 Assenze, ritardi e/o uscite anticipate (non più di 5 giorni al mese)
Svolgimento regolare ma superficiale delle consegne scolastiche e dei compiti per casa, cura
incostante del corredo scolastico
Attenzione e partecipazione alle attività didattiche Rapporti interpersonali selettivi Ruolo
collaborativo condizionato nel gruppo classe
7 Assenze, ritardi e/o uscite anticipate (non più di 7 giorni al mese)
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico, con presenza di note
disciplinari (non più di 5 note)
Svolgimento saltuario e incompleto delle consegne didattiche e dei compiti per casa, negligenza
nel corredo scolastico
Partecipazione discontinua all’attività didattica e interesse selettivo
Rapporti interpersonali conflittuali
Indifferenza o rifiuto di lavorare nel gruppo
99
6 Assenze, ritardi e/o uscite anticipate (più di 7 giorni al mese)
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico con note (non più di 10) e sanzioni
disciplinari inflitte dal docente e/o dirigente
Mancato svolgimento delle consegne scolastiche e dei compiti per casa, negligenza nel corredo
scolastico
Disinteresse per alcune discipline, partecipazione occasionale, disturbo delle attività scolastiche
Rapporti conflittuali con i compagni
Rifiuto di lavorare nel gruppo classe e distrazione per gli altri
Da 1 a 5 Assenze, ritardi e/o uscite anticipate (più di 7 giorni al mese)
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico con note (più di10) e sanzioni disciplinari
inflitte dal consiglio di classe e/o consiglio diistituto
Rifiuto allo svolgimento delle consegne scolastiche e dei compiti per casa, negligenza e incuria
nei confronti del corredo scolastico
Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni
Ruolo negativo nel gruppo classe
100
Prospetto sinottico delle sanzioni disciplinari
(Tratto dal Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 – Statuto delle
studentesse e degli studenti - e successive modifiche ed integrazioni del D.P.R. n. 235 del
21/11/2007 – deliberato dagli Organi Collegiali della scuola)
A - ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITA’
Motivi per i quali può essere inflitta
Entità della punizione
Autorità competente
ad infliggerla
Allontanamento dalla
lezione
Per mancanza ai doveri scolastici;
comportamenti non corretti; per mancanze
abituali; per assenze ingiustificate; per offesa
al rispetto e alla dignità della persona.
Per fatti che turbino il regolare
andamento della scuola e comportamenti
poco corretti; per danni arrecati agli
arrediscolastici e agli strumenti didattici; per
offesa al rispetto ed alla dignità della persona.
Dirigente scolastico
Sospensione dalle
lezioni per un periodo
non superiore a cinque
giorni
Consiglio di classe
Sospensione dalle
lezioni fino a quindici
giorni
Per fatti che turbino il regolare
andamento della scuola e reiterate infrazioni
disciplinari; per gravi danni arrecati al
patrimonio della scuola; per offesa al decoro
personale, alla religione e alle istituzioni.
Consiglio di Istituto
Sospensione superiore
a quindici giorni o fino
al termine delle lezioni
Per reati che violano la dignità e il rispetto
della persona umana; per reiterati e gravi atti
di bullismo; per oltraggio alla religione ed
alle istituzioni; per aver messo in pericolo
l’incolumità delle persone.
Consiglio di Istituto
Esclusione dallo
scrutinio finale
Per offesa alla morale; per oltraggio
all’Istituto o al personale della scuola; per
reiterati gravi atti di bullismo; per aver messo
in pericolo l’incolumità delle persone.
Per offesa alla morale; per oltraggio
all’Istituto o al personale della scuola; per
reiterati gravi atti di bullismo; per aver messo
in pericolo l’incolumità delle persone.
Consiglio di Istituto
Espulsione dall’Istituto
101
Professore
NOTA
 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e vogliono rafforzare il senso di
responsabilità personale.
 Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato
ad esporre le proprie ragioni.
 Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno.
 Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni meno gravi in
attività a favore della comunità scolastica.
 Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica
sono sempre adottati da un organo collegiale ed è previsto un rapporto con lo studente
e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica nei periodi di
allontanamento non superiore ai 15 giorni. Nei periodi superiori ai 15 giorni si chiederà
a nche l’intervento dei servizi sociali e dell’autorità giudiziaria per promuovere un
percorso di recupero educativo.
 Nel caso di sospensione superiore a tre giorni, si darà comunicazione ai genitori.
 Si limiterà “l’allontanamento dalle lezioni” solo ai casi eccezionali dopo avere informato
il personale ATA del piano.
 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione, all’apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, composto
da un docente designato dal Consiglio d’Istituto, da due rappresentanti eletti dai genitori
e presieduto dal Dirigente.
B - SANZIONI DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO
DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA
 Per mancanze ai doveri scolastici previsti dall’art. 3 dello Statuto delle Studentesse e degli
Studenti, il singolo docente, il Consiglio di classe, il Dirigente possono comminare
sanzioni diverse dall’ allontanamento e sempre con finalità educativa e costruttiva:
 Ammonizione orale privata o in classe (Docente)
 Richiamo scritto sul registro (Docente)
 Comunicazione su diario al genitore (Docente)
 Sequestro del telefonino o di altre apparecchiature per uso improprio (Docente)
 Effettuazione di piccoli lavori a favore della scuola (Consiglio di classe)
 Pulizia dei locali (sempre nel rispetto della dignità umana) (Consiglio di classe e Dirigente)
 Esclusione dai viaggi d’istruzione (Consiglio di classe e Dirigente)
 Sanzione pecuniaria per danni alle attrezzature dei laboratori o all’immobile scolastico
(Dirigente)
 Valutazione negativa del comportamento/condotta (Consiglio di classe)
 Produzione di elaborati che inducano alla riflessione (Docente)
 Volontariato nell’ambito della comunità scolastica (Consiglio di classe e Dirigente)
102
Criteri esami
(Criteri di valutazione delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare)
ASPETTI ORDINAMENTALI
È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la
conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale [dall’art. 33 della costituzione].
Il primo ciclo di istruzione ha configurazione autonoma rispetto al secondo ciclo di istruzione e
si conclude con l’esame di Stato [dall’art. 4, comma 5 del D.L.vo 59/2004].
Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con un esame di Stato, al quale
sono ammessi gli alunni giudicati idonei a norma del comma 4-bis dell’art. 11 del D.L.vo
59/2004.
Il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione dà accesso a tutte le scuole ed
istituti di istruzione secondaria di secondo grado [dall’art.186, comma 2 del D.L.vo 297/1994].
MATERIE D’ESAME
Sono materie di esame: Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Inglese e seconda
lingua straniera, Arte e immagine, Tecnologia, Musica, Educazione Fisica.
Nell’ambito delle discipline è compresa anche “Cittadinanza e Costituzione” che costituisce
un insegnamento dotato di propri specifici contenuti, integrato nelle discipline dell’area storicogeografica e, nello stesso tempo, di carattere trasversale alle materie d’esame sopra richiamate
[dalla CM 86/2010].
ASPETTI PEDAGOGICI FONDAMENTALI
a) L’aspetto fondamentale di questo esame deve essere la sua caratterizzazione educativa in
quanto, a conclusione del primo ciclo, deve essere offerta all’alunno la possibilità di dare prova
della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in
vista delle scelte successive [dal DM 26/8/1981: “Criteri orientativi per gli esami di licenza
media”].
b) L’esame di stato avrà, pertanto, il carattere di un bilancio sia dell’attività svolta dall’alunno
sia dell’azione educativa e culturale compiute dalla scuola, anche per una convalida del giudizio
sull’orientamento [dal DM 26/8/1981].
VALUTAZIONE CONCLUSIVA
a) Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale di cui
all’articolo 11, comma 4-ter, del D.L.vo n. 59/2004, e successive modificazioni [dall’art. 3,
comma 4 del DPR 122/2009].
b) Il voto finale è costituito dalla media aritmetica semplice dei voti in decimi ottenuti
nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5 c). Per i candidati esterni all’attribuzione del voto finale concorrono solo gli
esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale [dall’art. 3, commi 6 e 7del DPR
122/2009 come interpretato dalla CM 48/2012].
c) Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte
della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità [dall’art. 3, comma 8 del
DPR 122/2009].
103
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
a) Al termine dell’anno conclusivo della scuola secondaria di 1° grado la scuola certifica i livelli
di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento e
di favorire l’orientamento [dall’art.1, comma 6 del DPR 122/2009].
b) La certificazione delle competenze va espressa mediante descrizione analitica dei diversi
traguardi di competenza raggiunti, accompagnata da valutazione in decimi, ai sensi
dell’articolo 8, c. 1, del Decreto n. 122/2009. Al riguardo, si fa presente che i descrittori
analitici, formulati solitamente in modo narrativo, si distinguono in livelli diversi di
padronanza della competenza, che partono da un livello base fino all’eccellenza. Possono
costituire riferimenti funzionali per le scuole il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
Lingue, che prevede sei livelli di padronanza, utilizzabile tanto per le lingue straniere quanto per
la lingua italiana, e i Quadri OCSE PISA, nonché i Quadri di riferimento elaborati dall’INVALSI
per la prova nazionale [dalla CM 48/2012].
PROVE D’ESAME
a) L’esame di stato consiste nelle prove scritte di italiano, matematica e lingue straniere e in un
colloquio pluridisciplinare su tutte le materie [dall’art.183 del D.L.vo 297/1994].
b) L’esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi
alla suddetta prova sono scelti dal Ministro dell’IUR tra quelli predisposti annualmente
dall’INVALSI, conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal Ministro stesso, e
inviati alle istituzioni scolastiche competenti [dall’art. 11, comma 4 ter del D.L.vo 59/2004 ].
c) Le prove scritte si svolgono in giorni diversi e per una durata oraria definita, in modo
coordinato, dalla commissione esaminatrice di ciascuna scuola (esclusa la prova nazionale).
Si rammenta, in proposito, di tener conto nella calendarizzazione delle prove della presenza di
alunni di religione ebraica. [dalla CM 32/2008].
d) Le commissioni d’esame, nella loro funzione organizzativa, possono stabilire se svolgere le
due prove scritte per le lingue straniere comunitarie in un unico giorno o in due giorni
distinti [dalla CM 48/2012].
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
a) La prova scritta di italiano viene formulata in modo da consentire all’alunno di mettere in
evidenza la propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite.
La prova dovrà accertare la coerenza e l’organicità del pensiero, la capacità di espressione
personale e il corretto ed appropriato uso della lingua.
o
o
o
b) Nel rispetto dell’autonomia delle singole scuole, la prova di italiano si svolge sulla base
di almeno tre tracce, formulate in modo da rispondere quanto più possibile agli interessi degli
alunni. Le tracce, a scelta del candidato, terranno conto delle seguenti indicazioni di massima:
esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto forma
di cronaca, diario, lettera, racconto o intervista ecc.);
trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di
riflessioni personali;
relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi
disciplina.
104
PROVE SCRITTE DI INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
a) Le prove scritte di lingua straniera avranno carattere nettamente produttivo nel senso di dare
agli allievi la possibilità di dimostrare le competenze acquisite secondo tracce che consentano
loro una certa libertà di espressione. Essa si articolerà su due tracce, sulle quali gli allievi
eserciteranno la loro scelta, che potranno essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle
seguenti indicazioni di massima:
- riassunto di un brano basato essenzialmente su una sequenza di eventi, sia pure frammista ad
elementi descrittivi, che permetta all’allievo di cogliere i nessi temporali e di causa-effetto in
esso rilevanti;
- composizione di lettere personali su tracce date e riguardanti argomenti di carattere familiare o
di vita quotidiana;
- composizione di un dialogo su tracce che indichino chiaramente la situazione, i personaggi e lo
sviluppo degli argomenti;
- completamento di un dialogo in cui siano state cancellate alcune battute le quali siano però
inequivocabilmente ricavabili da quanto detto, in precedenza o in seguito, nel dialogo stesso;
- risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura. Le domande dovranno
riferirsi non soltanto alle informazioni esplicitamente date nel testo ma anche a quanto è da esso
implicitamente ricavabile al fine di saggiare più ampiamente le capacità di lettura da parte
dell’allievo.
E’ appena il caso di ricordare che ogni prova comporta che l’alunno si esprima nella lingua
straniera. I criteri di valutazione terranno in debito conto, a seconda delle prove, le capacità sia
di comprensione che di produzione [dal DM 26/8/1981]
b) L’insegnamento della seconda lingua comunitaria, giunto ormai a sistema in modo
generalizzato e consolidato, è oggetto di autonoma valutazione mediante l’effettuazione di prova
scritta.
Le commissioni d’esame, nella loro funzione organizzativa, possono stabilire se svolgere le due
prove scritte per le lingue comunitarie in un unico giorno o in due giorni distinti, ferma
restando l’opportunità che tali prove si svolgano separatamente e siano oggetto di autonoma
valutazione.
Resta fermo che quanto sopra indicato non riguarda le situazioni di quegli studenti che si
avvalgano delle ore di seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o
per il potenziamento della lingua italiana. In tal caso, ovviamente, la seconda lingua comunitaria
non è oggetto di prova di esame [dalla CM 48/2012].
PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
La prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia deve tendere a verificare le
capacità e le abilità essenziali individuate dal curricolo di studi. La prova può essere articolata su
più quesiti, che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra per evitare che la loro
progressione blocchi l’esecuzione della prova stessa. Nel rispetto dell’autonomia delle scuole, i
quesiti potranno toccare aspetti numerici, geometrici e tecnologici, senza peraltro trascurare
nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità. Uno dei quesiti potrà riguardare
gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso
del triennio nel campo delle scienze sperimentali. La commissione deciderà se e quali strumenti
di calcolo potranno essere consentiti, dandone preventiva comunicazione ai candidati
PROVA SCRITTA A CARATTERE NAZIONALE
a) La prova scritta nazionale, in quanto rilevazione della qualità degli apprendimenti nell’intero
Paese, viene analizzata secondo griglie di correzione fornite direttamente dall’INVALSI [dalla
CM 48/2012]
105
IL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
a) Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice,
dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno [dalla CM 32/2008].
b) La commissione imposterà il colloquio, di 20/30, minuti evitando che esso si risolva in
un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario organico
collegamento, così come impedirà che esso scada ad inconsistente esercizio verboso, da cui
esulino i contenuti culturali cui è tenuta ad informarsi l’azione della scuola.
Pertanto il colloquio non deve consistere in una somma di colloquio distinti: occasioni di
coinvolgimento indiretto di ogni disciplina possono essere offerte anche dalle verifiche relative
ad altri ambiti disciplinari.
Ogni commissario deve:
• Abbandonare il ruolo di emittente per assumere quello di ricevente
• Rispettare i tempi di esposizione del candidato
• Non fare commenti negativi
• Non assumere atteggiamenti disinteressati
• Non insistere nel fare dire al candidato qualcosa che non è in grado di dire
• Ricordare che non è obbligo fare domande su tutte le materie d’esame
Ad esempio, le capacità di osservazione e di visualizzazione relative all’educazione artistica
possono essere accertate anche nel corso di una conversazione su un tema di carattere
letterario o scientifico. Come pure la capacità di collocazione storica può essere accertata
anche in una conversazione relativa agli sviluppi della tecnica. In altri termini, il colloquio,
dovrà svolgersi con la maggior possibile coerenza nella trattazione dei vari
argomenti, escludendo però ogni artificiosa connessione. Sarà proprio dal modo e dalla misura
con cui l’alunno saprà inserirsi in questo armonico dispiegarsi di spunti e di sollecitazioni che
scaturirà il giudizio globale sul colloquio stesso [dal DM 26/8/1981].
c) d) Il diario del colloquio è fissato dal presidente della commissione in modo che possa
svolgersi alla presenza dell’intera sottocommissione [Dall’OM 90/2001].
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE



COMUNICAZIONE
CHIAREZZA
CORRETTEZZA
FLUIDITA’
Fluida, chiara, corretta e lessico ricco
Chiara, corretta e lessico appropriato
Semplice ed efficace e lessico corretto
Semplice e comprensibile
Incerta, poco chiara e impropria nel lessico



CONTENUTI
CONOSCENZE
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE



ORGANIZZAZIONE
CORRETTEZZA
ORGANICITA’
COLLEGAMENTI
Ricche e approfondite. Ottime capacità di 5
comprensione
Complete. Ottime capacità di
4
comprensione
Complete con buone capacità
3
Essenziali con sufficienti capacità
2
Generalmente superficiali e frammentarie
1
Argomentazioni personali ed artificiali
5
Argomentazioni articolate ed esaurienti
4
Argomentazioni organiche e significative
3
Abbastanza coerenti e consequenziali
2
Scarsamente coerenti
1
TOTALE
……./15
106
5
4
3
2
1
VALUTAZIONE
10
9
8
7
6
5
4
TOTALE 15/14
TOTALE 13/12
TOTALE 11/10
TOTALE 9/8
TOTALE 7/6
TOTALE 5/4
TOTALE 3
e) Al colloquio interdisciplinare è attribuito un voto espresso in decimi [CM 48/2012].
CANDIDATI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’
a) Per l’esame di stato conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame
differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all’articolo 11, comma 4-ter,
del D.L.vo n. 59/2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti
impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai
livelli di apprendimento iniziali [dall’Art. 9 DPR 122/2009].
b) Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a cura
dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle
ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza [Art. 9
DPR 122/2009].
c) Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature
tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario, previsti
dall’articolo 315, comma 1, lettera “b”, del testo unico di cui al D.L.vo n. 297/1994. [art. 9 DPR
122/2009].
d) Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di
svolgimento e di differenziazione delle prove [art. 9 DPR 122/2009].
e) Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI, il Consiglio di classe può
decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso all’esame, al solo fine del
rilascio di un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per la iscrizione e la frequenza
delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi da valere anche per
percorsi integrati di istruzione e formazione [testo integrato fra l’art. 9 DPR 122/2009 e l’OM
90/2001].
f) Per l’esame di Stato i docenti preposti al sostegno degli alunni con disabilità partecipano a
pieno titolo alle operazioni connesse alla predisposizione e correzione delle prove e alla
formulazione del giudizio globale [dalla CM 32/2008].
g) Per quanto riguarda gli alunni con disabilità visiva, verrà utilizzato il supporto digitale della
prova nazionale da convertire nelle forme previste, impiegando le strumentazioni in uso (braille,
lettura digitale, sintetizzatore vocale) [dalla CM 32/2008].
CANDIDATI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
a) I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono
utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico
personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 5669 del12
luglio 2011. [dalla CM 48/2012].
b) È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali
candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio.
I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato
“mp3” [dalla CM 48/2012].
107
c) Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal citato DM, di individuare un proprio componente che
possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la
commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare,
si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento
della prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua
straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma
[dalla CM 48/2012].
d) Al candidato può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti
informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque
siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle
prove [dalla CM 48/2012].
e) Si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso
d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di
seguito elencate:
- certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa
dalle prove scritte;
- richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo
se maggiorenne;
- approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o
permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli
interventi di natura pedagogico-didattica [dall’Art. 6, comma 5 del DM 5669/2011].
f) Per i candidati con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA), che hanno seguito
un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e
straniera/e, la commissione sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva delle prove
scritte. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe,
stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva, che ha luogo nei giorni destinati
allo svolgimento delle prove scritte di lingua straniera, al termine delle stesse, o in un giorno
successivo, purché compatibile con il calendario delle prove orali [dalla CM 48/2012
108
BORSA DI STUDIO
La nostra Scuola già da diversi anni attribuisce delle borse di studio in memoria
di docenti che hanno lavorato nella nostra scuola e le cui famiglie hanno voluto
istituire delle borse di studio per ricordare i loro cari.
Questa anno scolastico sarà attribuita la borsa di studio “Nella Raimondo”
insegnante che ha svolto il suo lavoro nella nostra scuola con grande professionalità
e dedizione.
La borsa di Studio “Nella RAIMONDO”è destinata all’ alunno/a di terza
classe che, oltre ad aver conseguito la valutazione con il massimo dei voti agli
esami di licenza, ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico particolari doti
umane e intellettuali;
109
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Da quest’anno scolastico 2014/2015 la nostra scuola ha aderito alla RETE FARO.
La rete FARO nasce come supporto alla Autovalutazione e Qualità del Sistema scolastico
sostenendo le scuole nella raccolta dei dati per l’individuazione di standard di qualità.
Obiettivi dell’autovalutazione sono:
1. Produrre cambiamenti concreti negli Istituti nella direzione della Qualità attraverso Rapporti
annuali di autoanalisi e Rapporti annuali sulle azioni di Miglioramento e/o potenziamento.
2. Ottimizzare il sistema organizzativo della scuola per conseguire il massimo successo
formativo dell’utenza.
3. Stimolare in tutti gli operatori la cultura della valutazione.
4. Migliorare la prestazione professionale di docenti, personale ATA e Dirigente scolastico.
5. Evitare l’autoreferenzialità.
6. Ricercare e proporre valori quantitativi di riferimento per la soglia di accettabilità della
qualità del servizio.
7. Raccordarsi con gli standard di riferimento forniti dall’INVALSI.
In particolare, per l’anno scolastico 2014/2015 l’attività di Monitoraggio, riguarderà:
 La rilevazione della situazione socio-economica e culturale delle famiglie delle prime
classi;
 La valutazione del POF da parte di un campione di genitori;
 Le osservazioni degli alunni delle P r i m e e Terze classi, per analizzare le eventuali
difficoltà da loro incontrate nel corso del triennio (sia nei rapporti con i docenti e/o con i
compagni, sia nello studio delle varie materie), l’impegno evidenziato nello studio e nelle
attività integrative;
 L’autovalutazione dei Docenti;
 La valutazione della scuola da parte del personale ATA:
 La rilevazione dei risultati ottenuti dagli alunni nel proseguimento dei loro studi al
Superiore;
 L’andamento dei risultati ottenuti negli esami di licenza;
 L’utilizzo delle attività previste nella quota d’Istituto del 20%;
 La verifica conclusiva dei Progetti facenti parte del POF.
In essa saranno osservati: - il numero di alunni iscritti al Progetto e la loro frequenza;
- la partecipazione e l’impegno evidenziati durante lo svolgimento
delle attività;
- le attività svolte, i temi trattati e i tempi di attuazione;
- le verifiche, i risultati e i progressi registrati;
- la coerenza tra risultati e obiettivi;
- la valutazione complessiva, con particolare riferimento
al gradimento espresso dai partecipanti;
- le eventuali difficoltà emerse e le proposte di miglioramento;
- le osservazioni sull’efficienza e sull’efficacia delle attività.
In particolare la verifica dei progetti si articolerà nei seguenti momenti:
OSSERVAZIONE INIZIALE
110



Analisi della situazione di partenza con la somministrazione di test, per rilevare le
conoscenze e le competenze possedute dai fruitori dei progetti;
Controllo della coerenza fra bisogni e obiettivi;
Test d’interesse per l’offerta formativa.
VALUTAZIONE INTERMEDIA
 Osservazioni dei docenti responsabili dei progetti, per mezzo di griglie - raccolta dati;
 Questionari per la rilevazione dell’andamento del progetto e dei risultati intermedi,
compresa la frequenza degli alunni.
VALUTAZIONE FINALE
 Test conclusivi, per valutare i progressi, la implementazione degli apprendimenti e i
risultati
 Ottenuti dai fruitori, sia nell’area dell’informazione, sia nell’acquisizione di
abilità;
 Questionari di valutazione qualitativa del progetto, per verificare globalmente la
soddisfazione delle attese, il gradimento, l’efficienza d’attuazione, il rapporto costi –
ricavi; il rapporto obiettivi – risultati conseguiti.
L’analisi dei dati relativi alle suddette attività, i grafici più significativi, i “risultati”
delle indagini, le “conclusioni” e le proposte saranno conservati agli atti e utilizzati
per la progettazione del successivo Piano delle Offerta Formativa.

Gli STRUMENTI utilizzati saranno costituiti da:
 Questionari per sondaggi di opinioni, di ricerca, di verifica, di valutazione;
 Griglie per la raccolta – dati;
 Schede
PERIODI di verifica
La rilevazione sarà effettuata, in linea di massima, in tre periodi:

All’inizio dell’anno scolastico;

Alla fine del 1°quadrimestre;
 Alla fine del 2°quadrimestre.
OPERATORI coinvolti
Il Dirigente scolastico e i Docenti assegnatari delle funzioni strumentali.
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