SCHEDE PROGETTI - Accademia di Brera

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SCHEDE PROGETTI - Accademia di Brera
SCHEDE PROGETTI
I COLORI E IL MITO DELL’ISOLA
Isola Comacina, dal 18 giugno al 3 settembre 2016
Inaugurazione: sabato 18 giugno alle ore 11.00
Accademia di Belle Arti di Brera, Scuola di Decorazione
Docenti coinvolti: Cristiana Fioretti, Barbara Giorgis, Teresa Illuminato, Felice Martinelli, Sergio
Nannicola, Marco Pellizzola, Alessandro Russo, Beppe Sabatino, Valeria Tassinari, Ida Terraciano
Il progetto prevede la pubblicazione di un catalogo con testi critici e foto di tutte le opere installate.
Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Scuola di Decorazione
Docenti coinvolti: Marco Brandizzi, Franco Fiorillo
Università degli Studi di Milano Bicocca, Prof.ssa Franca Zuccoli
Coordinamento del progetto: Prof. Marco Pellizzola
Sono coinvolti nel progetto: Esperti esterni, Fondazione Isola Comacina, Comune di Tremezzina
Partendo dalla particolare identità cromatica dell’Isola Comacina (come ambiente naturale e contesto
lacustre, ma anche come luogo di un importante sito archeologico e delle Case per Arti progettate da
Pietro Lingeri negli anni ’30) si interpreterà il contesto ambientale come una tavolozza che identifica il
luogo e consente di intuirne l’estetica attraverso interventi di vario tipo, destinati a restare esposti
all’aperto sull’isola per alcuni mesi. Le tecniche e i materiali potranno essere i più vari e da definire
nell’ambito del progetto, l’unico vincolo sarà quello di attenersi alle cromie dominanti rilevate
sull’isola. L’osservazione del paesaggio consentirà di attuare un’astrazione di colori/concetti su sui
lavorare. Questa al colore e ai materiali è evidente anche nell’intervento progettuale delle architetture
di Lingeri, che ne costituiscono il principale patrimonio architettonico.
L’obiettivo principale è rendere gli studenti sensibili al tema del colore come elemento costitutivo
dell’identità del luogo, e di far conoscere l’Isola Comacina attraverso un percorso di analisi condivisa
che, partendo dal dato sensoriale, si sviluppi liberamente come spunto di una ricerca individuale.
Inoltre ci si propone di fare esercitare gli studenti nell’esperienza del rapporto diretto dell’opera con il
luogo, inteso come ambiente e come contesto espositivo, con proprie caratteristiche peculiari,
esercitandosi sul tema del rapporto opera-spazio.
Tutte le fasi di attività, la visita preliminare, incontri di approfondimento con i docenti e esperti
esterni, progettazione, realizzazione e installazione in loco, sono finalizzate al raggiungimento dei
predetti obiettivi.
Nella prima fase sono stati fatti dei sopralluoghi per “campionare” le cromie, selezionandole attraverso
rilievi fotografici di materiali reperibili e di materie prime pigmentanti, da utilizzare pe creare una
sorta di “cartella colori”, concepita come se l’isola nella sua interezza fosse un “centro storico”
(paesaggio delimitato dai confini dell’Isola come nucleo di un centro storicizzato del lago) nel quale
intervenire armonicamente.
Nella seconda fase, svolta in aula durante le lezioni si sono elaborati i progetti, individuando i diversi
percorsi poetici e tecnici. In questa fase erano previsti anche incontri con esperti esterni.
La fase finale sarà l’installazione e l’esposizione delle opere sull’Isola.
RESIDENZE D’ARTISTA 2016
> Dal 29 maggio al 15 settembre 2016
L’Accademia di Belle Arti di Brera in collaborazione con la Fondazione Isola Comacina ed il Comune di
Tremezzina promuove ogni anno un Bando Internazionale per Residenze d’Artista con sede sull’Isola
Comacina.
Gli artisti selezionati tramite il bando sono accolti nella suggestiva e prestigiosa Casa per Artisti in stile
Razionalista, parte di un complesso progetto architettonico realizzato negli anni ’30 dall’Arch. Pietro
Lingeri.
La residenza mira a promuovere e incentivare gli scambi nazionali e internazionali degli artisti
offrendo uno spazio di lavoro, di ricerca e di riflessione, creando occasioni di contatto tra artisti di
diverse provenienze e con le realtà del territorio.
L’obiettivo è quello di attivare contaminazioni culturali e nuove opportunità di relazione con il sistema
dell’arte allo scopo di istituire relazioni anche al di là del periodo di residenza, e aprire le comunità
ospitanti alla conoscenza dell’arte contemporanea.
L’edizione 2016 delle residenze d’artista si terrà dal 29 maggio al 15 settembre. Ciascuna residenza
degli 8 artisti selezionati quest’anno durerà 11 giorni.
>Gli artisti selezionati per l’edizione 2016 sono:
Emanuele BECHERI (Prato, 1973)
Se il disegno sperimentato nelle forme più diverse (opere su carta, sculture, video, fotografie, progetti
sonori) costituisce il punto di partenza della sua ricerca concettuale fino a divenire una sorta di
astrazione, un altro filo conduttore della sua produzione, che permane costante nel passaggio da un
medium all’altro, si può individuare nella progressiva perdita di autorità sull'opera: l'artista affida il
momento creativo a processi dotati di una logica autonoma, controllabile solo parzialmente La cecità, la
combustione, l’imprevedibilità del comportamento animale o dell’agire del tempo sono dispositivi del
processo creativo che B. attiva per poi mettersi in disparte ed assistere al farsi autonomo e mai del tutto
prevedibile delle sue opere.
Italo BRESSAN (Vezzano, 1950)
Il progetto prevede la realizzazione di sette piccole sculture da collocare in sette luoghi dell’isola con
dimensioni variabili e materiali naturali trovati direttamente sull’isola, giocando sulla contrapposizione
tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale mettendo a confronto delle forme trovate e delle forme
inventate.
Marco CARDINI (Pietrasanta, 1954)
“Isola Informazionale”
Il progetto è un intervento artistico che prevede di raccogliere segnali visivi e sonori contenuti nell’Isola
Comacina, tracce di informazioni da rielaborare nello “spazio” operativo del computer, trasformandole in
pennelli di luce a controllo gestuale con un software unico e originale, PAGeMMM (Painting by Aerial
Gesture) un iperstrumento realizzato presso I.S.T.I, Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione area
della ricerca del C.N.R di Pisa. I video pennelli così realizzati, essendo controllabili in tempo reale,
consentono di creare una pittura di luce eseguibile su grandi schermi. La peculiarità di questo metodo per
fare pittura è che sono utilizzate frequenze di onde elettromagnetiche che compongono lo spettro visivo,
la luce, come unico veicolo per trasmettere e comunicare “informazioni”. Questo progetto prende radice
dai resti dei mosaici visibili nell’aula Battesimale bi-abside, reperti archeologici che rappresentano in un
certo qual modo un antesignana espressione artistica del più contemporaneo “mosaico” formato dai pixel
luminosi di un computer.
Paola DI BELLO (Napoli, 1961)
Partendo da una riflessione sull'Isola Comacina come luogo di interesse naturale e artistico ormai
storicizzato, caratterizzato da uno sguardo instabile che da dentro fugge verso il fuori e viceversa, il
progetto propone una nuova ipotesi di immagine del paesaggio. Paola Di Bello lavorerà a fianco di altri
collaboratori (Alessandro Allegrini, Francesco Dipierro, Tiziano Doria, Giulia Spreafico e Rui Wu) dando
loro le indicazioni per la realizzazione di alcuni set dislocati nell'isola, che poi verranno documentati
fotograficamente. Attraverso l'utilizzo di materiali estranei, quasi in contrapposizione con il luogo
naturale, i set vengono costruiti e assemblati a partire dalla conformazione originaria del luogo. Le
installazioni abiteranno la natura dando vita a scorci in cui si attivano elementi effimeri che modificano
la percezione del paesaggio, lasciando come unica traccia l'immagine del momento. Luci artificiali,
proiezioni e natura trovano senso nell'unico spazio della fotografia; l'opera sta esattamente a metà tra la
realizzazione delle installazioni e la sua documentazione.
Silvia NADDEO (Roma, 1984)
L’idea del progetto è quella di prendere contatti con diverse realtà locali, in primis gli stessi abitanti della
zona al fine di meglio comprendere la storia dei luoghi in relazione a ciò che in passato si è portato o che
attualmente si porta sulla tavola.
Durante la permanenza sull’isola documenterà l’intero percorso attraverso foto, video, schizzi, in parte
restituiti alla comunità anche attraverso l’uso pensato dei social network (quali Facebook, Google plus,
Instagram). La risultante dell’esperienza sarà una o una serie di opere scultoreo-musive, quale sua
tecnica prediletta.
Emilio NANNI (Bazzano, 1955)
Il progetto che prevede sviluppare nella residenza estiva sull’isola Comacina è lo studio degli spazi
dell’architettura razionalista di Pietro Lingeri e la successiva proposta di elementi d’arredo (sedia tavolo,
contenitori, ecc.) sia per l’interno che esterno, e che possano integrarsi con lo spazio della casa
razionalista e parallelamente testimoniare la loro contemporaneità attraverso la sua cifra progettuale.
Queste progetti di design saranno pensati per essere già potenzialmente realizzabili serialmente.
Parallelamente vorrebbe abbinare la sua ricerca artistica sul segno.
Anna ROBERTI (Gavardo, 1979)
Il progetto prevede la realizzazione un “erbario a impressione”, ovvero una collezione di immagini di
piante su tessuto che prevede la raccolta delle piante sul territorio della residenza e la sperimentazione di
tecniche di stampa naturali: la tecnica dell’eco-print, che da alcuni anni svolge e che consiste nella
stampa diretta della pianta su tessuto attraverso la preparazione di rotoli di tessuto su cilindri di varia
natura che vengono posti a bollire, e la tecnica dell’impressione che invece prevede di sperimentare e
mescolare con l’eco-print. La stampa a impressione normalmente si ottiene premendo tra due fogli gli
esemplari botanici dopo averli ricoperti con qualche pigmento, in particolare con del nero fumo.
Data la natura organica di questo pigmento, ottenuto dalla combustione dell’olio di lino, vorrebbe
mescolare queste due diverse tecniche per realizzare un ”erbario a impressione”. Gli “erbari a
impressione” (Horti impressi) si svilupparono in varie parti d’ Europa, specialmente durante il XVI e si
possono considerare un anello di congiunzione tra i codici dipinti medioevali (Horti picti) e gli “erbari di
piante essiccate” (Horti secci).
Francesca ZOBOLI (Modena 1960)
“Il bosco vestito”
Da tempo lavora con la carta, (occupandosi di pittura e di decorazione di interni) la tratta e la dipinge
con varie tecniche che la rendono spesso un materiale molto simile a qualcosa di organico e naturale, sia
nelle texture che nei colori. Quindi utilizzando colle a base di cellulosa, applica carte dipinte con pigmenti
e amido di riso sui tronchi degli alberi.
È interessata ad agire su delle superfici dove il confine tra naturale e artificiale sarebbe stato molto
sottile, lavorando su micro variazioni come il ritmo, le forme e i colori che contemporaneamente
appaiono e scompaiono creando così una nuova visione del bosco.
Sarà poi da scoprire come il tempo, il clima e il sole e forse gli animali lavoreranno sull’opera lasciando
nuovi segni e modificandola.
Per la residenza di artista presso l’Isola Comacina, desidera approfondire il rapporto fra texture e natura,
partendo dai vegetali e dalle cortecce, per creare carte dipinte con pigmenti e amidi e creare
collage /e/o/ interventi nella natura dell’isola.
VOLUME INTERNATURE 2015
Accademia di Belle Arti di Brera
Progetto di ricerca promosso nel 2015 dai Professori Valerio Dehò, Roberto Priod e Roberto Rocchi
InterNature 2015
ed. Brera Accademy Press 2016
A cura della Scuola di Scultura di Brera
Il volume InterNature 2015, con le prefazioni di Franco Marrocco, Marco Galateri di Genola,
Mauro Guerra e di Massimo Pellegrinetti, raccoglie i contributi teorici di Stefano Cagol, Michele
D’Agostino, Valerio Dehò, Jean François Diord, Sara Monga, Daniela Novello, Roberto Priod,
Roberto Rocchi e documenta le opere inserite sull’Isola Comacina di Mattia Baroni, Sophie
Bosman, Elisa Calabrese, Federica Colombo, Luigi Cozzolino, Dominique Dupuis, Jeoung Hee
Kim, Valeria Manfredda, Giulia Mazza, Giulia Merli, Arianna Orlando, Emile Pierret, Nicolas
Riquette, Francesco Strizzi, Irene Tzoumas.
Fra le molteplici attività di ricerca sostenute dall’Accademia di Belle Arti di Brera i progetti di studio e
produzione artistica sviluppati sull’Isola Comacina si distinguono per la particolare attenzione riservata
al rapporto fra Uomo, Natura e Arte confermando la vocazione specifica di questa suggestiva area
lariana nell’ambito della riflessione e della formazione artistica contemporanea.
A conferma di tale predisposizione la Scuola di Scultura di Brera ha promosso la seconda edizione di
InterNature che con rigore analitico e fertile progettualità ha intrapreso un itinerario formativo e di
elaborazione artistica incentrato sull’indagine delle caratteristiche geografiche e naturalistiche, dei
rimandi storici ed antropologici e delle specificità percettive e semiologiche dell’Isola Comacina i cui
risultati vengono documentati ed esaminati in questo libro.
Il percorso didattico inoltre si è confrontato con le opere elaborate dai giovani artisti dell’Académie
Royale des Beaux-Arts di Bruxelles e ha convissuto, durante il periodo espositivo, con le residenze
d’artista attive sull’Isola creando una forma di campus internazionale a cielo aperto le cui positive
ricadute formative scaturite appaiono evidenti già nell’ambito della ricerca artistica qui intrapresa.
Vanno segnalati inoltre gli approdi esecutivi presentati che tendono a superare i traguardi formali e
concettuali legati alle consuete operazioni di “Arte in Natura” giungendo a definire proposte innovative
ed articolate, sia nelle tecniche che negli approcci teorici, mirati, queste ultimi, a percorrono riflessioni e
suggestioni incentrate sul concetto di paesaggio nelle sue più recenti declinazioni metaforiche,
antropologiche e percettive.
Il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera,
Prof. Franco Marrocco