Note di sintesi sull`andamento del mercato del lavoro in Liguria(*)

Transcript

Note di sintesi sull`andamento del mercato del lavoro in Liguria(*)
Note di sintesi sull’andamento del mercato del lavoro in
Liguria(*)
Il lavoro flessibile in Liguria: le ultime tendenze
OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO
Luglio 2015
(*) I dati e le informazioni contenute nelle “Note di sintesi “ costituiscono un contributo che
l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro elabora per diffondere una tempestiva conoscenza delle più
recenti dinamiche del mercato del lavoro regionale e locale. Ulteriori approfondimenti vengono
pubblicati su “Notizie Flash” e “I Quaderni dell’OML”.
1
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Gli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS
Secondo i più recenti dati diffusi dall’INPS, in Liguria nel 2013 i collaboratori e i professionisti che
hanno versato contributi alla gestione separata dell’INPS in Liguria in tutto ammontano a 40.774
unità, in diminuzione del 6,5% rispetto al 2012 e del 16,2% rispetto al 2003.
La serie storica dei lavoratori che nel corso degli anni hanno versato contributi alla gestione
separata dell’INPS evidenzia un andamento alterno ma comunque discendente rispetto al 2003,
infatti se esclude il picco del 2006, questa tipologia di lavoratori è in diminuzione fino al 2009, con
un modesto incremento nei due anni successivi per poi perdere terreno nel 2012 e nel 2013 anche
a causa delle riforme che hanno coinvolto il mercato del lavoro e che hanno reso più convenienti
l’utilizzo del tempo determinato.
All’interno degli iscritti alla gestione separata dell’INPS la categoria più in sofferenza sembra
essere proprio quella dei collaboratori mentre i liberi professionisti sono costantemente aumentati
nel corso degli anni, arrivando a toccare le 9.840 unità del 2013, un incremento dell’1,1% rispetto
al 2012 e del 56,1% rispetto al 2003.
Tab. 1 - Gestione Separata Inps: Contribuenti
collaboratori e Contribuenti professionisti in Liguria*
Anni 2003-2013
(valori assoluti)
Liguria
Contribuenti
Collaboratori
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
42.354
39.111
37.883
40.209
39.895
37.121
35.266
35.587
35.790
33.853
30.934
Contribuenti
Professionisti
6.305
6.909
7.317
7.643
7.640
7.988
8.628
9.078
9.474
9.736
9.840
Totale
48.659
46.020
45.200
47.852
47.535
45.109
43.894
44.665
45.264
43.589
40.774
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su
dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un
versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell'anno
2
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Iscritti alla Gestione Separata dell'Inps in Liguria
Anni 2003-2013
51.000
49.000
47.852
48.659
47.535
47.000
46.020
44.665
45.200
45.000
45.264
45.109
43.589
43.894
43.000
41.000
40.774
39.000
37.000
35.000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Contribuenti Collaboratori iscritti alla Gestione Separata
dell'INPS
Anni 2003-2013
45.000
42.354
40.000
40.209
39.895
39.111
37.121
35.587
37.883
35.790
35.000
35.266
33.853
30.934
30.000
25.000
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
3
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Gli uomini in Liguria rappresentano il 60% dei contribuenti iscritti alla gestione separata dell’INPS,
sia a livello complessivo, sia considerando ciascuna delle due tipologie di lavoratori (collaboratori e
professionisti).
Tab. 2 - Gestione separata INPS: contribuenti per
tipologia di iscrizione e sesso in Liguria*
Anno 2013
(valori assoluti)
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
F
12.190
4.146
16.336
2013
M
18.744
5.694
24.438
T
30.934
9.840
40.774
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su
dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un
versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell'anno
La contrazione dei contribuenti collaboratori ha riguardato sia gli uomini che le donne anche se la
diminuzione delle donne è stata maggiore (-32,9%) rispetto a quella maschile (-22,5%). Per quanto
riguarda invece i contribuenti professionisti la componente femminile è cresciuta in misura
maggiore (+77,5% rispetto al +43,5% degli uomini).
Tab. 3- Gestione Separata INPS: tipologia di contribuenti per sesso in Liguria*
Anni 2003-2013
(valori assoluti - valori percentuali)
Tipologia contribuenti
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
F
18.168
2.336
20.504
Tipologia contribuenti
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
F
-5.978
1.810
-4.168
2003
M
T
F
24.186
42.354
12.190
3.969
6.305
4.146
28.155
48.659
16.336
variazioni 2003/2013
v.a.
M
T
F
-5.442
-11.420
-32,9%
1.725
3.535
77,5%
-3.717
-7.885
-20,3%
2013
M
18.744
5.694
24.438
T
30.934
9.840
40.774
v.%
M
-22,5%
43,5%
-13,2%
T
-27,0%
56,1%
-16,2%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso
dell'anno
4
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Analizzando nel dettaglio la composizione dei contribuenti collaboratori vediamo come in Liguria la
metà di essi (50,9%) è costituita da lavoratori con un solo committente iscritti alla sola gestione
separata dell’INPS, a seguire, con il 44,1%, invece abbiamo collaboratori che percepiscono anche
un altro reddito da lavoro o una pensione, mentre i pluricommittenti iscritti alla sola gestione
separata dell’INPS sono una quota residuale (5%).
Tab. 5 - Contribuenti collaboratori a titolo principale,
con altro lavoro e pensionati in Liguria*
Anno 2013
(valori assoluti - valori percentuali)
Liguria
Liguria %
Collaboratori
monocommittenti iscritti
solo alla gestione separata
INPS
15.743
50,9%
Collaboratori
pluricommittenti iscritti
solo alla gestione separata
INPS
1.560
5,0%
Collaboratori iscritti anche
ad altre forme di
assicurazione e/o titolari
di pensione e/o associati
in partecipazione
Totale
13.631
30.934
44,1%
100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni
su dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un
versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell'anno
Rispetto alle fasce di età i contribuenti collaboratori puri si concentrano nelle classi mediane 30-39
anni e 40-49 anni, a sottolineare come la collaborazione da ipotetico contratto di transizione verso
un lavoro stabile spesso invece sia andata consolidandosi in un rapporto di lavoro strutturato sul
piano dei doveri ma poco su quello delle tutele. L’uso distorto con cui è stata utilizzata questa
modalità lavorativa è inoltre evidenziato dall’elevato numero di collaboratori monocommittenti.
5
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Tab.6 - Contribuenti collaboratori
monocommittenti iscritti solo alla gestione
separata INPS per classi di età*
Anno 2013
(valori assoluti - valori percentuali)
2013
Liguria
<25
25-29
30-39
40-49
50-59
60+
TOTALE
v.a.
1.602
2.602
4.046
3.622
2.562
1.309
15.743
v.%
10,2%
16,5%
25,7%
23,0%
16,3%
8,3%
100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro
- Elaborazioni su dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha
avuto almeno un versamento contributivo per lavoro
parasubordinato nel corso dell'anno
Effettuando una comparazione dei contribuenti collaboratori monocommittenti presenti sul territorio
nazionale, si vede come tra il 2012 e il 2013, in tutte le aree considerate la contrazione è
generalizzata, con variazioni percentuali che vanno dal 15% al 16% circa. In questo scenario la
Liguria con il suo -11,2% mostra la flessione più contenuta.
Tab.7 - Contribuenti collaboratori monocommittenti iscritti solo alla gestione separata INPS *
Anni 2003-2013
(valori assoluti)
Liguria
Nord Ovest
Nord Est
Nord
Italia centrale
Italia
meridionale
ed isole
Italia
2003
26.989
357.166
244.310
601.476
293.888
2004
24.041
334.671
202.500
537.171
274.313
192.894
1.088.258
187.021
998.505
2005
23.270
313.856
191.810
505.666
271.127
2006
24.486
319.568
190.099
509.667
285.045
2007
23.045
307.103
180.692
487.795
358.630
2008
20.311
285.501
164.769
450.270
331.790
2009
19.017
265.879
152.623
418.502
266.184
2010
19.403
273.487
150.475
423.962
234.863
2011
19.367
270.446
150.673
421.119
241.904
2012
17.720
258.814
145.026
403.840
228.766
2013
15.743
216.393
125.469
341.862
193.107
174.016
206.705
950.809 1.001.417
207.937
1.054.362
197.240
979.300
182.167
866.853
191.560
850.385
198.079
861.102
193.302
825.908
164.716
699.685
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell'anno
Considerando il reddito percepito dai lavoratori per l’importo su cui viene calcolata la contribuzione
spettante alla Gestione Separata dell’INPS1, il 29% dei collaboratori “puri” guadagna tra i 500 e i
5.000 euro, seguito dal 24,7% di coloro che dichiarano importi compresi tra 10.000 e 25.000 euro.
Dal punto di vista reddituale è abbastanza evidente una discriminazione di genere, con la maggior
parte degli uomini (27,1%) concentrata nella fascia 10.000-25.000 euro contro oltre un terzo delle
donne che dichiara importi tra i 500 e i 5.000 euro. Tra i 25.000 e i 50.000 euro gli uomini sono ben
1
Si ricorda che al di sotto dei 5.000 euro lordi l’anno l’iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS non è obbligatoria in
quanto i contributi vengono calcolati sulla parte eccedente tale cifra.
6
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
il 16,8% contro il 7,4% delle loro colleghe e, se la percentuale dei collaboratori che guadagnano
oltre 75.000 euro non è comunque particolarmente elevata (4,1% dei lavoratori), tali importi sono
un appannaggio quasi esclusivamente maschile (7,1% degli uomini contro l’1% delle donne).
Tab. 8 - Contribuenti collaboratori monocommittenti per classe di reddito per contribuzione
INPS per sesso in Liguria *
Anno 2013
(valori assoluti)
Classe di reddito
nell'anno (in Euro)
0 - |500
500 - |5.000
5.000 - |10.000
10.000 - |25.000
25.000 - |50.000
50.000 - |75.000
75.000 e oltre
Totale
M
v.a
634
1.823
931
2.144
1.331
503
560
7.926
F
v.a
1.519
2.750
1.014
1.748
579
126
81
7.817
T
v.a
2.153
4.573
1.945
3.892
1.910
629
641
15.743
M
v%
8,0%
23,0%
11,7%
27,1%
16,8%
6,3%
7,1%
100,0%
F
v%
19,4%
35,2%
13,0%
22,4%
7,4%
1,6%
1,0%
100,0%
T
v%
13,7%
29,0%
12,4%
24,7%
12,1%
4,0%
4,1%
100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L'unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel
corso dell'anno
Il lavoro accessorio
L’INPS ha reso disponibili per l’anno 2013 i dati riferiti al lavoro accessorio, sia in termini di
lavoratori coinvolti che di voucher erogati. Il lavoro accessorio nasce come categoria speciale delle
collaborazioni occasionali introdotta dal D.Lgs n. 276 del 2003 – il decreto attuativo dellala c.d.
Legge Biagi-. Dopo una fase di sperimentazione iniziata nel 2008 nell’ambito delle vendemmie si è
ormai diffuso su tutto il territorio nazionale e in diversi ambiti grazie alla maggior facilità di
reperimento dei voucher e ad alcune novità legislative – L.92/2012 e L. 99/2013 di conversione del
D.L.76/2013- che ne hanno modificato la natura e gli ambiti di applicazione.
Il lavoro accessorio è volto a regolamentare quelle attività che, non potendo essere riconducibili
alle altre forme contrattuali attualmente esistenti, rischiano di essere svolte in nero. Con le recenti
modifiche tale istituto comprende l’insieme delle prestazioni lavorative che non danno luogo, con
riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 5.060 Euro netti nel corso di un
anno solare. La L.92/2012 ne ha inoltre ridefinito i limiti di applicazione eliminando l’elenco delle
attività previste dal D.Lgs n.276 del 2003; inoltre attualmente può essere utilizzato in diversi ambiti:
agricolo, commerciale, turistico, dei servizi, pubblica amministrazione, con alcune limitazioni.
I lavoratori che possono fruire di questo servizio sono:
• pensionati;
• studenti nei periodi di vacanza;
•
percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito
•
lavoratori part-time
•
altre categorie di prestatori (es. inoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Mini-ASpI
e Mini-ASpI 2012, di disoccupazione speciale per agricoltura, lavoratori autonomi, lavoratori
dipendenti pubblici e privati).
7
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
ll valore netto di un voucher da 10 euro nominali è di 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo
di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si
considera il contratto collettivo di riferimento. Sono inoltre garantite la copertura previdenziale
presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL. Lo svolgimento di prestazioni di lavoro
accessorio non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito dell'INPS (disoccupazione,
maternità, malattia, assegni familiari ecc.) nonostante sia riconosciuto ai fini del diritto alla
pensione.
Analizzando i dati resi disponibili dall’INPS, si vede come in Liguria si sia passati dai 125 lavoratori
ai ben 31.943 del 2014, un incremento strabiliante su cui ha influito anche la maggior facilità di
reperimento dei voucher stessi il cui numero è passato dalle 2.896 unità del 2008 ai quasi 2milioni
del 2014. Considerando che il valore di un voucher è di 10Euro lordi, mediamente nel 2014 i
lavoratori hanno usufruito di circa 61 voucher pro capite per un totale 610 euro lordi.
Tab. 1 - Lavoro accessorio:
Lavoratori e Voucher concessi in
Anni 2008-2014
(valori assoluti)
Liguria
Numero
Numero
voucher
lavoratori
riscossi
125
2.896
763
27.928
2.738
194.308
3.994
297.910
7.289
469.689
15.927
915.020
31.493 1.911.603
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato
del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
Lavoro accessorio in Liguria: lavoratori in serie
storica 2008-2014
35.000
31.493
30.000
25.000
20.000
15.927
15.000
10.000
7.289
5.000
2.738
125
0
2008
3.994
763
2009
2010
2011
2012
2013
2014
8
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Da un confronto tra la Liguria e le altre aree geografiche si vede come tra il 2013/2014 l’impennata
del lavoro accessorio sia stata generalizzata (+63,5% dato medio italiano), anche se il picco
massimo è stato proprio quella della Liguria con un +97,7%, a seguire troviamo il +74,7% dell’Italia
meridionale e isole, mentre l’incremento del Nord Ovest è stato del 65,6%.
Tab. 2 - Lavoro accessorio: lavoratori per area geografica
Anni 2008-2014
(valori assoluti)
Liguria
Nord ovest
Nord est
Italia centrale
Italia meridionale ed isole
Italia
2008
125
5147
12990
5227
1391
24.755
2009
763
14.751
34.762
12.016
6867
68.396
2010
2.738
37.442
65.238
27.869
19012
149.561
2011
3.994
55.270
89.590
38.927
32424
216.211
2012
7.289
95.049
130.417
65.620
75379
366.465
2013
2014
15.927
31.493
157.160 260.275
215.433 332.929
110.414 181.213
134577
235109
617.584 1.009.526
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
Anche nel 2014 il lavoro accessorio continua a coinvolgere entrambe le componenti di genere con
un leggero sbilanciamento in favore delle donne (53,5%), mentre dal punto di vista del Paese di
provenienza il lavoro accessorio è appannaggio –quasi- esclusivo dei cittadini provenienti da Paesi
Comunitari (92,1%).
Rispetto alle classi di età il 43,3% dei lavoratori ha meno di 30 anni.
Sottolineiamo come il 27,8% dei lavoratori abbia meno di 25 anni; con buona probabilità si tratta di
studenti, categoria che l’INPS identifica come giovani “con meno di 25 anni di età, regolarmente
iscritti ad un ciclo di studi presso l'Università o istituto scolastico di ogni ordine e grado”. I giovani
debbono, comunque, aver compiuto i 16 anni di età e, se minorenni, debbono possedere
autorizzazione alla prestazione di lavoro da parte del genitore o di chi esercita la potestà
genitoriale.”
E’interessante rilevare come i pensionati, una tra le categorie che possono fruire dei voucher
rappresentino solo il 6,9%2
2
I pensionati sono stati individuati sommando i lavoratori con oltre 60anni.
9
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Tab. 3 - Lavoro accessorio:
lavoratori per età - Liguria
Anno 2014
(valori assoluti - valori percentuali)
2014
fino a 19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70 e oltre
Totale
v.a
1.814
6.923
4.899
3.314
3.060
3.188
2.746
2.044
1.321
990
720
474
31.493
v%
5,8%
22,0%
15,6%
10,5%
9,7%
10,1%
8,7%
6,5%
4,2%
3,1%
2,3%
1,5%
100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del
Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
Rispetto ai settori di attività che ricorrono maggiormente al lavoro accessorio al primo posto
troviamo il commercio (29,5%) e il turismo (26%), a seguire altre attività (19,2%) e i servizi
(15,4%), mentre è residuale la quota per le attività agricole (1%) che invece nell’iniziale disegno
del legislatore doveva rappresentare uno degli ambiti principali di applicazione di questa modalità
lavorativa.
10
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Tab. 4 - Lavoro accessorio: settori di
attività - Liguria
Anno 2014
(valori assoluti - valori percentuali)
Commercio
Turismo
Servizi
Giardinaggio e
pulizia
Manifestazioni
sportive e
culturali
Lavori domestici
Attività agricola
Altre attività
Totale
2014
v.a
9.287
8.175
4.858
v%
29,5%
26,0%
15,4%
1.230
3,9%
741
2,4%
857
2,7%
307
6.038
31.493
1,0%
19,2%
100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - Osservatorio Mercato del
Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
Il Lavoro “non standard” dalle Comunicazioni Obbligatorie
Dall’analisi dei dati delle Comunicazioni Obbligatorie, se consideriamo complessivamente le
principali forme di lavoro “non standard” come la somministrazione, il lavoro intermittente e le
collaborazioni3, dopo anni ininterrotti di crescita nel biennio 2011/2012 assistiamo alla prima
battuta di arresto (-6,8%) anche se è nel periodo 2012/2013 che si ha un vero e proprio crollo
(-37,1%) di queste forme contrattuali dovuto per lo più alla crisi economica ma anche al processo
di riforme in materia di contrattualistica del lavoro.
Nell’ultimo anno invece assistiamo ad una ripresa del lavoro “non standard”, con un +6,1% da
imputarsi quasi esclusivamente alla crescita del ricorso del lavoro in somministrazione (+23% tra il
2013 e il 2014).
Se consideriamo le singole tipologie del lavoro non standard è interessante notare come i
collaboratori avviati abbiano subito un lento ma costante processo di erosione nel corso degli anni,
con il picco tra il 2012 e il 2013 (-21,7%) e un timido aumento tra il 2013 e il 2014 (+2,5%) mentre
la somministrazione ha avuto alterna fortuna: tra il 2008 e il 2009 la contrazione è stata del 18,1%,
nei bienni 2009/2010 e 2010/2011 ci sono stati aumenti ma contenuti -al di sotto del 5%- mentre in
corrispondenza della crisi, nei bienni 2011/2012 e 2012/2013 la flessione è stata marcata
(rispettivamente del -12,6% e del -14,4%) ma nel 2014 c’è stata un’importante ripresa (23%)
rispetto all’anno precedente.
Un discorso a parte merita il lavoro intermittente o a “chiamata” che dopo uno sviluppo irresistibile,
si pensi che dai 2.460 lavoratori avviati del 2008 si è passati ai 23.439 del 2011, ha subito una
piccola flessione tra il 2011 e il 2012 (-1,8%) prima del vero è proprio crollo del 2013 quando gli
3
Le collaborazioni comprendono le collaborazioni a progetto, le collaborazioni coordinate continuative e le collaborazioni
occasionali.
11
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
“intermittenti” si sono pressoché dimezzati -rispetto al 2012- attestandosi sulle 10.623 unità, per
aumentare del 2,5% nel 2014. La caduta del 2013 caduta è da imputarsi alla c.d. Riforma Fornero
che ha disciplinato in maniera stringente le modalità con cui può avvenire la “chiamata” del
lavoratore.
Ricordiamo che il lavoro intermittente o a chiamata è un contratto mediante il quale un lavoratore si
pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione quando ne ha
bisogno. Si tratta di una tipologia di lavoro subordinato anche se indubbiamente è caratterizzata da
un’estrema flessibilità in quanto, una volta sottoscritto il contratto, il lavoratore può essere
chiamato secondo le esigenze del datore di lavoro e per il tempo ritenuto necessario da esso
senza che scatti un’indennità di disponibilità se questa non è stata preventivamente concordata e
sottoscritta. Nel corso degli anni tale istituto è stato nel mirino delle organizzazioni sindacali in
quanto benché ci fosse un’iniziale stipula del contratto, le singole chiamate non erano soggette a
registrazione o a comunicazione, situazione che si è verificata anche con l’introduzione delle
Comunicazioni Obbligatorie che hanno continuato a prevedere l’obbligatorietà della registrazione
del rapporto di lavoro ma non delle singole chiamate.
Dal 2008, con la messa a regime del sistema delle CO, che tra le altre cose ha consentito un
monitoraggio più capillare del mercato del lavoro, statistici e giuristi si sono interrogati circa le
cause dell’irresistibile fortuna di questo contratto cresciuto a ritmi vertiginosi tanto da rappresentare
la quota più consistente del lavoro non standard.
Sulla base delle critiche mosse dal mondo delle associazioni sindacali che non lo hanno mai visto
di buon occhio e della documentazione prodotta dalle Direzioni Provinciali del Lavoro di tutta Italia
è emerso come spesso il lavoro intermittente sia stato usato in maniera impropria a copertura di
altre forme di lavoro –apprendistato, tempo determinato…- e a scapito del lavoratore.
La Riforma Fornero ha introdotto una maggiore trasparenza in quanto il datore di lavoro ha
l’obbligo di trasmettere per via telematica o mediante sms la comunicazione di ogni singola
chiamata. Come abbiamo detto sopra la caduta del lavoro intermittente tra il 2012 e il 2013 è così
rilevante e generalizzata in tutte le regioni che ci sembra di poter affermare con una certa
tranquillità che la flessione sia paradossalmente dovuta ad un corretto utilizzo di questo istituto
contrattuale. C’è inoltre da aggiungere come questo istituto in molti casi possa essere stato
sostituito dal lavoro accessorio il cui ricorso è fortemente aumentato negli ultimi anni
Tab. 1- Avviati domiciliati in Liguria per tipo di contratto(*)
Serie storica 2008-2014
(valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)
2008
2009
v.a
v%
v.a
v%
Collaborazioni
16.094
50,3%
14.842
41,0%
Lavoro intermittente
4.796
15,0%
12.256
33,9%
Somministrazione
11.108
34,7%
9.098
25,1%
Totale
31.998 100,0%
36.196 100,0%
Variazioni
Variazioni
2008/2009
2009/2010
v.a.
v%
v.a
v%
Collaborazioni
-1.252
-7,8%
-421
-2,8%
Lavoro intermittente
7.460 155,5%
4.835
39,5%
Somministrazione
-2.010
-18,1%
289
3,2%
Totale
4.198
13,1%
4.703
13,0%
2010
v.a.
v%
14.421
35,3%
17.091
41,8%
9.387
23,0%
40.899 100,0%
Variazioni
2010/2011
v.a
v%
-541
-3,8%
6.348
37,1%
458
4,9%
6.265
15,3%
2011
v.a.
v%
13.880
29,4%
23.439
49,7%
9.845
20,9%
47.164 100,0%
Variazioni
2011/2012
v.a
v%
-1.537
-11,1%
-414
-1,8%
-1.242
-12,6%
-3.193
-6,8%
2012
v.a.
v%
12.343
28,1%
23.025
52,4%
8.603
19,6%
43.971 100,0%
Variazioni
2012/2013
v.a
v%
-2.678
-21,7%
-12.402
-53,9%
-1.240
-14,4%
-16.320
-37,1%
2013
v.a.
v%
9.665
35,0%
10.623
38,4%
7.363
26,6%
27.651 100,0%
Variazioni
2013/2014
v.a
v%
239
2,5%
-242
-2,3%
1.691
23,0%
1.688
6,1%
2014
v.a.
v%
9.904
33,8%
10.381
35,4%
9.054
30,9%
29.339 100,0%
Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale
12
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it
Andamento del lavoro "non standard"
30.000
Collaborazioni
Lavoro intermittente
25.000
Somministrazione
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
A cura di
Dott.ssa Adriana Rossato Responsabile Servizio OML
Dott.ssa Lia Orzati
13
ARSEL LIGURIA – Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il LavoroVia S.Vincenzo 4 16126 Genova
01024911 - 0102491246 E-Mail: [email protected] – Sito web: www.iolavoroliguria.it