Tesi specialistica_Geografia e Giustizia

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Tesi specialistica_Geografia e Giustizia
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
INTERFACOLTÀ
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN GEOGRAFIA PER LO
SVILUPPO E LE RISORSE PAESISTICHE
Tesi di Laurea Magistrale
“Giustizia sociale, spazio e città: descrivere le relazioni per
costruire politiche responsabili”
Relatrice
Candidato
Prof.ssa Francesca Governa
Michele Lancione
Co-Relatori
Prof.ssa Paola Sereno
Prof. Giuseppe Dematteis
Anno Accademico 2006 – 2007
Ringraziamenti.
Questo lavoro non sarebbe stato realizzato senza l’appoggio della mia
famiglia. Senza il bene di mia madre e mio padre e la forza di mia sorella, nulla
sarebbe per me possibile. Per ciò che avete fatto e che continuate a fare per me,
con sacrificio e umiltà, anche nei momenti difficili… grazie!
Un ringraziamento speciale va a chi mi ha seguito nel lavoro lungo tutto
questi mesi. Per le opportunità che mi dai, per le correzioni e per investire su di
me, grazie Francesca (il tu è una licenza di questa pagina non corretta,
concedimelo!). Un grazie particolare va alla professoressa Sereno, che più di una
volta ha saputo, con forza e determinazione, aiutarmi anche umanamente. Un
ringraziamento al prof. Dematteis, ad Alberta, sperando di poter lavorare ancora
con lei, ad Egidio e Silvia, per il supporto e la disponibilità e al prof. Besana.
Un abbraccio sincero e un grazie a tutta quella banda di sciamannati che
frequento. Alle mie donne (ragazze, l’ordine è casuale. Ripeto: casuale!): Elena e
Elisa (terruncelle!, un abbraccio!), Elsa (come back), Paola (o Pauline? Pauline,
Pauline), Roberta (mamma Africa…grande!), Lara (ohi, viaggiar… Ma viaggiar
però!), Anto e Cri (dottoresse ideali), Clara (scriviam Dylan, chiaro?), Chiara
(forza geografa!), Cristiana e Nadia (care biellesi), Rachele (macRa, sorridi!),
Tsveti (traduttrice ufficiale), Arianna e Elena (forza sorelle), Eleonora (art-attack),
Federica (deboli occhi, ma grande cuore) …e ai miei cari compagni: Simone e
Pietro (non mollate mai), Davide (bro!), Daniele (sotto i portici giù a Bolo),
Francesco (redpower) e gli Hana-B, Alfredo (ci verrò a protestare), Dennis (il
lappone), Alberto B., Lorenzo (radicali, sempre) e a tutti gli uomini del Collegio.
Un bacio infine, un bel bacio e non solo un ringraziamento speciale a
Ross: per sopportarmi e per volermi bene. Sei speciale, fiore!
Dimenticavo. Un ringraziamento speciale a Marx, o a chi più vi aggrada.
Che la sua soffice barba rossa culli i sogni di noi infanti e faccia tremare i potenti.
2
Presa in senso assoluto, la parola
<<progresso>> non significa niente,
perché
il
mondo
è
infinito
e,
nell’immensità senza confini, si resta
sempre
ugualmente
lontani
dal
principio e dalla fine.
E. Reclus
Fantozzi: Ma in merito a tutte queste
rivendicazioni e a tutte le ingiustizie
che
ci
sono,
lei
che
cosa
consiglierebbe di fare, Maestà?
Mega
Direttore
Galattico:
Ecco,
bisognerebbe che per ogni problema
nuovo tutti gli uomini di buona
volontà, come me e come lei, caro
Fantozzi, cominciassero a incontrarsi
senza violenze in una serie di civili e
democratiche riunioni, fino a che non
saremo tutti d'accordo.
Fantozzi: Ma, mi scusi Santità, ma in
questo modo ci vorranno almeno mille
anni!
Mega
Direttore
Galattico:
Posso
aspettare, io.
Fantozzi: Grazie.
P. Villaggio
3
Indice.
Introduzione
9
Parte Prima
“Città e giustizia sociale. Definizione dei concetti e dell’approccio
impiegati nel lavoro”
1.
Giustizia sociale e città in Geografia
14
1.1
La letteratura sul tema
15
1.1.1 Contributi ascrivibili alla corrente dell’approccio “politico-economico” 15
1.1.2 Contributi ascrivibili alla corrente dell’approccio “post-moderno”
21
1.2
I limiti della letteratura
25
1.3
Approfondire i concetti per descrivere i fenomeni
27
2.
Che cos’è una “città”?
31
2.1
Una vecchia, annosa, questione
31
2.1.1 Alle origini della questione
31
2.1.2 L’approccio odierno
32
2.1.3 Esemplificando
34
2.1.4 Una definizione “base” di città
35
2.1.5 Linee guida per approfondire il discorso
36
2.2
Città globali e città nell’economia globale
38
2.3
Dal fordismo al post-fordismo
42
2.4
2.3.1 Il fordismo
42
2.3.2 La crisi del sistema fordista
44
2.3.3 Il “re-scaling” politico post – fordista
46
2.3.4 Problemi derivanti dal “re-scaling”
48
Nuovi strumenti del governo locale
50
4
2.4.1 Gli effetti del re-scaling alla scala locale
50
2.4.2 Il modello della governance
52
2.4.3 Uno strumento: la negoziazione e le arene deliberative
53
2.4.4 Re-inventare la città
54
2.5
La città come attore collettivo
56
2.6
Due modi di intendere lo sviluppo urbano
58
2.6.1 Città e sviluppo locale territoriale
58
2.6.2 Città come impresa
62
3.
Critiche (costruttive) e nuovi concetti
66
3.1
Critica dei nuovi strumenti del governo locale
68
3.2
Critica della città come “attore collettivo”
71
3.3
Critica dello sviluppo urbano
74
3.3.1 Puntualizzazione su “città e sviluppo locale territoriale”
74
3.3.2 Critica alla “città come impresa”
75
3.3.3 Critica alla competizione tra città
77
3.4
Verso una diversa concezione di “città”
81
3.5
Il concetto di “spazio” nell’analisi delle città
83
3.6
3.7
3.5.1 Necessità di spazio
83
3.5.2 Spazio fisico e relazionale
84
Lo spazio relazionale come “spazio di attività”
87
3.6.1 Esemplificando: lo “spazio di attività” come strumento
89
3.6.2 Spazio, luogo e il valore della variabile temporale
90
Spazio e luogo relazionali
92
3.7.1 Possibilità di evidenziare spazi di relazione non evidenti
92
3.7.2 Possibilità di riconoscere il footprint ambientale e sociale della città
93
3.7.3 Possibilità di comprendere i fenomeni di ingiustizia sociale in città
95
3.7.4 Riassumendo: spazio e luogo in un’integrazione indispensabile
97
3.8
In sintesi: una definizione operativa di “città”
100
3.9
Quali sono i criteri di definizione dei problemi di giustizia in città? 102
4.
Definire “giustizia”
104
4.1
Dalla giustizia come virtù alla giustizia in società
106
4.1.1 Giustizia come virtù: cenni
106
4.1.2 Abbandonare la virtù: Hume e il seditius bigot
107
5
4.2
Che cos’è la giustizia in società
109
4.3
Modi di intendere la giustizia in società
111
4.4
Rawls e l’egualitarismo liberale
114
4.4.1 Beni primari e circostanze di giustizia
4.5
I principi di giustizia in Rawls
116
118
4.5.1 La posizione originaria
118
4.5.2 I principi di giustizia
120
4.5.3 Accettazione delle diseguaglianza
121
4.5.4 Il pensiero rawlsiano
124
4.6
Critiche all’egualitarismo liberale di Rawls
126
4.7
Il contributo di Sen alla “teoria della giustizia”
129
4.7.1 La teoria delle capacità nella teoria della giustizia
131
4.7.2 Esemplificando Sen
132
4.8
Integrazioni della “teoria delle capacità”
135
4.9
Critiche alla “teoria delle capacità”
137
4.10 Nota su Rawls, Sen e “l’egualitarismo liberale delle capacità”
138
4.11 In sintesi: una definizione operativa di “giustizia”
140
5.
Giustizia sociale e città: definizione dell’approccio seguito
143
5.1
L’importanza di darsi dei limiti
144
5.2
Definizione degli strumenti proposti
146
5.2.1 Due modi di analisi
147
5.2.2 Esemplificando l’analisi
150
5.3
L’iter procedurale e i punti principali
153
6.
Verso il caso studio torinese
156
Parte Seconda
“Giustizia sociale a Torino: una ricerca geografica”
1.
Uno guardo generale sulla città
1.1. La situazione sociale torinese
160
162
1.1.1. La popolazione residente
163
1.1.2. La distribuzione e la densità abitativa
166
6
1.1.3. La composizione per età della popolazione
169
1.1.4. La dipendenza economica
172
1.1.5. La popolazione immigrata residente
174
1.2. La situazione sociale a Torino: una sintesi
177
1.3. Variabili prese in considerazione per un discorso sulla giustizia
181
1.4. I limiti dell’analisi proposta
185
2.
187
Ingiustizia sociale a Torino: un’analisi descrittiva di alcuni casi
2.1. Il disagio economico
188
2.1.1. Il disagio economico a Torino
188
2.1.2. Un’alisi geografica del problema
190
2.2. La disoccupazione
193
2.2.1. La disoccupazione a Torino
193
2.2.2. Un’alisi geografica del problema
194
2.3. La carenza nei servizi pubblici: il caso dell’istruzione
199
2.3.1. La carenza di questi servizi pubblici a Torino
199
2.3.2. Un’alisi geografica del problema
202
2.4. Il problema della casa
2.4.1. Il problema della casa a Torino: il disagio grave
207
207
2.4.2. Un’alisi geografica del problema:
gli alloggi di ERP come risosta al disagio abitativo grave
2.4.3. Sintesi degli aspetti emersi
2.5. Conclusione della ricerca geo-descrittiva
3.
219
231
237
2.5.1. Risultati inerenti al caso studio torinese
238
2.5.2. Limiti e potenzialità dell’approccio descrittivo
243
Ingiustizia sociale a Torino: un’analisi relazionale
3.1. Cenni sul metodo e sul caso studio
249
249
3.1.1. Il metodo
249
3.1.2. Il caso studio
252
3.2. Il campo abusivo di Lungo Stura Lazio
254
3.2.1. Analisi descrittiva dell’area interessata
254
3.2.2. Attori presenti e loro spazi di attività
262
3.2.3. Attori non locali e loro spazi di attività
268
3.2.4. Analisi delle diverse spazialità in termini di giustizia sociale
277
3.2.5. Sintesi sulle questioni di giustizia esaminate
286
7
3.3. Conclusione della ricerca geo-relazionale
289
3.3.1. Aspetti emersi nel caso preso in esame
289
3.3.2. La valenza di questo approccio di ricerca
290
Conclusioni
Capire i problemi, costruire politiche
293
•
Vedere (e comprendere) i problemi di “giustizia” in città
294
•
Pregi e difetti delle “descrizioni” proposte
302
•
I risultati del lavoro svolto
305
! Una proposta di metodo
306
! Dalla descrizione dello spazio alle politiche responsabili
307
Appendice n°1
Utilitarismo, Liberalismo, Marxismo e il
loro approccio ai principi di giustizia
313
Appendice n°2
Procedimenti di calcolo e approfondimenti
relativi alle variabili di giustizia esaminate
324
Bibliografia
337
8