Trieste semiseria. - Comune di Trieste

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Trieste semiseria. - Comune di Trieste
Mostra
Trieste semiseria.
Parodia, umorismo, satira nella cultura figurativa triestina tra Otto e primo Novecento.
Sede espositiva: Museo Revoltella. Dicembre 2014-febbraio 2015
a cura di Vanja Strukelj
La mostra intende ripercorrere la storia e la cronaca triestina dagli anni Sessanta dell’Ottocento al 1914,
partendo da un punto di vista per così dire “eccentrico”, quello della parodia e della satira. A fronte della
straordinaria effervescenza editoriale, già messa in luce nel 1976 dal fondamentale lavoro di Silvana Monti,
isolate ( Vasselli) e frammentarie sono state le analisi delle riviste umoristico satiriche triestine, che meritano
invece un’attenta e articolata indagine che tenga conto delle più aggiornate metodologie di studio della
cultura visuale e inserisca questa produzione nel più ampio contesto della grafica europea.
Il percorso espositivo si propone innanzitutto di ricostruire, proprio a partire dalle riviste, il contesto storico
politico culturale triestino, valorizzando documenti ( dipinti, fotografie, disegni, stampe, materiale
archivistico, ecc.), conservati nei musei, nelle istituzioni e nelle collezioni cittadine: un itinerario in cui gli
attori ( i protagonisti della vita polico-economica, i “tipi”, le macchiette) si muovono negli spazi (interniesterni) di una città che si rappresenta come luogo della modernità. Allo stesso tempo proprio questi
periodici ci permettono di allargare lo sguardo ad un panorama internazionale: mettendo in evidenza modelli
iconici e narrativi, riusi che testimoniano dell’importanza delle riviste come canali di circolazione
dell’immagine.
In questo quadro d’insieme verranno privilegiati alcuni temi, a cui saranno dedicate particolari sezioni della
mostra.
1.
Nella biblioteca del barone. Gli albums litografati ( Cham, Gavarni, ecc.), le riviste
umoristico satiriche ( “The Punch”) conservate nella biblioteca del Barone Revoltella.
2.
Al caffè degli Specchi. Sezione dedicata ai giornali internazionali che si potevano leggere
nei caffè triestini
3.
Un mare di giornali. “Il Diavoletto” (1848-1864), “il Grillo” (1863-1864) e l'editoria del
Lloyd. Panorama delle riviste umoristico satiriche pubblicate a Trieste nell’Ottocento, in relazione al
quadro della produzione editoriale triestina ( Lloyd austriaco, ecc.)
4.
Giuseppe Caprin e l'arma della satira “. Le riviste fondate da G. Caprin (“Il Pulcinella”
1864-65, proseguito da “L'Arlecchino” (1865-66), “Il Pulcinella politico”, “Il Pulcinella del popolo”
ecc.. La condanna per reati di stampa. I confronti con altre riviste italiane.
5.
Il circolo artistico: feste, contro-mostre parodistiche, caricature . In questa sezione
verranno esposte le caricature di Wostry e Grunhut.
6.
Le riviste triestine di inizio secolo: I fogli volanti triestini, La coda del diavolo, Marameo.
A partire dall’archivio di Carlo De Docetti, che fonda nel 1911 il “Marameo”, si prenderanno in
considerazione le figure di alcuni collaboratori della rivista, come Franco Cernivez e Gino de Finetti.
7.
Le collaborazioni dei triestini a riviste umoristico satiriche italiane e internazionali.
Marcello Dudovich e Gino De Finetti collaboratori di “Simplicissimus”, Dudovich e Silvestri di
“Numero”, ecc.