giugno 2016 - Belluno Magazine
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giugno 2016 - Belluno Magazine
www.bellunomagazine.it Anno VI n. 29 - Editrice Media Belluno srl Autorizzazione Tribunale di Belluno n. 691/2009 del 26/08/09 GIUGNO 2016 Asino chi legge Concorso culinario BM food Alpago stellato Alle 5 della sera Abvs a tutta promozione 06 13 05 BM Belluno Magazine ti invita a fotografare la tua città 23 Mostre Alle 5 della sera 06 Asino chi legge Asino chi legge 24 Manifestazioni “LA VELENOSA” 09 Food Concorso culinario BM food Il piatto del territorio 25 Sicurezza Antincendi Viel, fare sicurezza… in sicurezza 10 Arte Henri de Toulouse-Lautrec, un esteta del gusto 26 Casa delle mamma Il ciclo mestruale MENSTRUM = MENSILE = CICLICITà 12 Bellezza Idee per la testa Schiariamoci le idee 16 13 Alpago Alpago stellato 14 Scultura NOMOREWAR 16 Sport Undici titoli nazionali aics: bellunesi protagonisti a Riccione 17 Informatica Approndimento sicurezza informatica Come evitare di perdere dati nel proprio pc 30 18 Motori Marcon Roberto festeggia 40 anni di Rally 22 Design Come vivere l’estate al meglio con un tocco di design Imap Casa srl, da 25 anni nel futuro Direttore responsabile Andrea Ferrazzi In redazione Chiara Reolon Direzione e amministrazione Via Monte Grappa, 346 - 32100 Belluno Editore Media Belluno srl Concept ed impaginazione www.toolgraphic.it - Belluno Stampa Tipografia Marca Print - Treviso Contatti Tel. 347 6773331 [email protected] www.bellunomagazine.it 28 Moda Un po’ di storia sulla liabel 29 Associazioni Abvs a tutta promozione 30 Concorsi Concorso Letterario - 2016 – 7^ edizione 15 Storia 1866 24 2016 Anno VI n. 29 - Editrice Media Belluno srl Autorizzazione Tribunale di Belluno n. 691/2009 del 26/08/09 Iscrizione al R.O.C. Registro Operatori della Comunicazione n. 21851 Giugno Il periodico gratuito di informazione ed attualità delle Dolomiti Hanno collaborato a questo numero: Ilario Tancon, Sebastiano Saviane, Barbara Meletto, Paolo Tesser, Francesca Casali, Daniele Tormen, Enrico Valmassoi, Laura Bof, Chiara Reolon, Niccolò Sovilla, Margherita De Martini, Barbara Iannotta, Federico Brancaleone, Paolo Bertin, Eleonora D’Inca, Mago Yamil 31 Salute Da 60 anni la scelta giusta per la tua salute 32 Filosofia Il primo Dandy: IL “BEAU” BRUMMELL 35 Aziende PULITOR di Cason Monica 37 Cucina Ciliegie 38 Oroscopo Giugno 2016 Per informazioni sulla tua pubblicità chiama il 340 7788290 Oppure invia una mail a [email protected] Per segnalazioni, consigli ed informazioni scrivi a [email protected] BM è anche su Iscriviti al gruppo per condividere le tue opinioni ed essere sempre aggiornato sulle novità. www.bellunomagazine.it è vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, dei testi e materiali presenti nel magazine. © Belluno Magazine BM Belluno Magazine ti invita a fotografare la tua città Alcuni scatti selezionati tra quelli arrivati 1) Frol - Campanile Duomo di Belluno 2) Patrizia De Nardin - Agordo 3) Nicola Francescon - Lago di Limedes - Cortina 1 continuate ad inviare i vostri scatti... “Fotografa la tua città”: immagini di paesaggi, angoli nascosti o semplicemente luoghi dei tuoi ricordi. BM Belluno Magazine lancia la nuova rubrica dedicata agli amanti della fotografia e li invita a mostrare a tutti i propri scatti. 2 Per partecipare invia le tue foto (tramite jumbo mail, dropbox, wetranfer...) con il consenso alla loro pubblicazione al seguente indirizzo: [email protected] Le migliori verranno pubblicate nei nostri numeri durante tutto il 2016! Per maggiori info, visita il nostro profilo Facebook 3 BM | 5 Asino chi legge Asino chi legge A volte succede che i luoghi comuni vengano smentiti. E che, da queste smentite, nascano avventure belle, che durano, crescono, coinvolgono, appassionano. Uno dei luoghi comuni che spesso fanno capolino un po’ a tutte le latitudini è che ai nostri giorni la lettura interessi pochi. Luogo comune, appunto. Smentito, in maniera clamorosa, ancorché senza clamori, da “Asino chi legge”. Un’idea, un progetto, una passione. Che sono diventati condivisione, storia, opportunità. Un’avventura partita sei anni fa e venuta avanti, passo passo come l’andatura lenta e costante degli asinelli, crescendo e coinvolgendo, grandi e piccoli, abili e meno abili, maestre e alunni, genitori e figli. Un progetto inclusivo, insomma. Il cui obiettivo è far scoprire il piacere della lettura nei più piccoli, coinvolgendoli in letture animate ma anche in giornate all’aria aperta nelle quali favole, storie e avventure uniscono libri e natura. Momenti che riescono a mescolare il piacere dello stare insieme con il piacere della conoscenza e della scoperta di cose e modi nuovi. «L’asino? Un animale tutt’altro che stupido. Al contrario, è un animale sensibile e intelligente, un animale che lavora bene con i bambini e con le persone con disabilità. Per questo abbiamo deciso di renderlo protagonista del nostro progetto» spiega Francesca Mussoi, maestra elementare che qualche tempo fa, per problemi di salute, ha dovuto abbandonare l’insegnamento ma che non per questo ha rinunciato al suo impegno a favore dei bambini. A dare vita ad “Asino chi legge” è stata lei, insieme al collega Rocco Battaglia e a Simone Palma, onoterapista, e a tante altre persone che si sono messe e continuano a mettersi in gioco. Un progetto che in sei anni ha saputo coinvolgere un migliaio di bambini e ragazzi del Bellunese e dell’Agordino. E che, dopo le versioni primavera-estate degli anni scorsi, nel 2015 ha proposto anche la versione autunno-inverno, chiamata “Favolando”. «Abbiamo sempre pensato che la lettura fosse un momento di incontro per i bambini. E abbiamo pensato di proporla in maniera differente da come di solito avviene. Ecco le letture all’aria aperta, accompagnate da laboratori nei quali realizzare piccoli lavori e allietate dalla compagnia degli asinelli. La cultura e la condivisione non passano solamente dai banchi da scuola». Proprio con la scuola comunque si è instaurata una collaborazione stretta. «Con diversi istituti scolastici sono nati dei rapporti di amicizia e di scambio importanti» spiega ancora Mussoi. «Ma “Asino chi legge” ha lavorato e sta lavorando con diverse altre realtà come i Grest, l’Aipd (associazione italiana persone down) o il centro di riabilitazione di Cusighe». Nel 2015 è nata la collaborazione con Assi, l’associazione sociale sport invalidi presieduta dal campione olimpico Oscar De Pellegrin. «Con Assi abbiamo portato avanti, da novembre 2015 allo scorso maggio, “Favolando”. Si tratta della versione invernale di “Asino chi legge”: abbiamo portato nelle scuole il piacere all’ascolto di favole e leggende delle Dolomiti e del nostro territorio, con l’arricchimento di laboratori che richiamano 6 | BM di Ilario Tancon lavori ormai persi come il fare la carta». I bambini coinvolti da “Favolando” sono stati più di 500. E ora riparte “Asino chi legge”. «Protagonisti saranno i libri ma anche la natura: impareremo a coltivare piccole piante e faremo percorsi legati agli aromi, per sviluppare tutti e cinque i sensi» spiega Mussoi. «A farci compagnia ci sarà sempre l’asino: esso è un valore aggiunto e il luogo comune sulla sua scarsa intelligenza è, appunto, un luogo comune. Al contrario, l’asino è mansueto, sa stare al passo con i ragazzi, soprattutto con quelli in difficoltà, ed è un grande traduttore di emozioni per chi non sa esprimerle. È un animale dalla stazza adeguata che non fa paura ai più piccini. Il compagno di viaggio ideale, perciò, per un progetto di aggregazione perché offre momenti di incontro tra persone, in cui i limiti di ognuno, grandi o piccoli che siano, possono coesistere ed essere superati diventando esperienza da vivere e abbattendo le barriere, che a volte sono create più dal mondo adulto». Per chi volesse approfondire o volesse porsi in contatto con “Asino chi legge”: www.assionlus.it BM | 7 Poltrona relax0 0 € 449, mod. Eko con 1 motore disponibile in diversi colori vere la è possibile a presso a it u t a r g a v pro bitazione a ia r p o r p la trovitutto tuttoil iltuo tuostile stile trovi prezzochechedefinisci definiscitu.tu. al alprezzo nel nostro vendita VisitaVisita nel nostro puntopunto vendita i 10 appartamenti completamente arredati. i 10 appartamenti completamente arredati. AMPIA ESPOSIZIONE Ti aspettano tanti favolosi omaggi Ti aspettano tanti favolosi omaggi ma solo alfino 31 gennaio. di poltrone con più di 40 ma solo fino 31algennaio. 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Il concorso di terrà quattro volte durante l’anno, una per ogni stagione, in modo da assecondare la stagionalità dei prodotti e la loro presenza sul territorio, con lo scopo di imparare ad usare a rotazione tutti i prodotti che la natura ci offre costantemente ed essere più in armonia con essa. Regolamento: A. Possono partecipare tutti coloro che desiderino veder pubblicate le proprie ricette nella rivista BM Belluno Magazine, senza limiti di età, ad eccezione dei professionisti del settore o di chi possiede esercizi pubblici nella sfera della somministrazione. B. Le categorie saranno le seguenti: 1: piatti vegani, 2: piatti di carne, 3: piatti di pesce, 4: pasticceria C. Ogni ricetta inviata dovrà comprendere: 1. titolo del piatto – 2. ingredienti per 4 persone con rispettiva grammatura – 3. esecuzione del piatto (con possibile variazione) – 4. foto del piatto D. Le ricette vanno spedite in redazione a Belluno Magazine all’indirizzo: [email protected] E. Ogni mese la redazione di BM, aiutata da una commissione interna, valuterà i primi tre vincitori: Primo classificato: Il Ristorante “La Nicchia” di Belluno si impegnerà per 4 mesi a tenere il piatto che ha vinto nel proprio menù à la carte, dando così possibilità alle persone che hanno e che non hanno partecipato al concorso, di degustare un buon piatto del territorio. Secondo e terzo classificato: Piccolo corso di cucina con lo chef del Ristorante “La Nicchia” di Belluno - con degustazione finale del piatto – per imparare nuovi piatti, sempre utilizzando i prodotti di stagione. Inoltre, tutte le ricette selezionate verranno pubblicate nel prossimo numero di BM Belluno Magazine con la vostra firma. Attendiamo di ricevere le vostre ricette e di vederle pubblicate nella nuova rubrica BM FOOD. Bisconti sita è Una tua vi adita! r g e r p m e s Alla floricoltura Bisconti è sempre primavera Nel rinnovato center garden vasto assortimento di sementi selezionate e piante da orto. Da Bisconti trovi le piante per il tuo giardino, le piante da frutto e da interno. E tanti consigli gratuiti. © Belluno Magazine Floricoltura Mel - Via Bardies, 55 • Cell. 388.3457605 • Tel. 0437 552162 BM | 9 Arte di Barbara Meletto www.barbarainwonderlart.com Henri de Toulouse-Lautrec, un esteta del gusto In ogni arte, e ciò vale anche per la cucina, la più grande raffinatezza consiste nella sintesi e nella semplicità, evidentemente bisogna rifarsi alla tradizione, ma bisogna dimenticarla senza tuttavia tradirla per negligenza o per non volerne tenere conto. è così che si diventa dei cuochi senza pregiudizi, degli anarchici che nella creazione di un piatto riconoscono soltanto la legge dell’equilibrio per far parlare la natura. (Henri de Toulouse-Lautrec) N ell’atmosfera scintillante della Parigi di fine secolo, con i suoi bistrot, i suoi teatri e le sue gallerie d’arte, si aggirava, proteso tra il lusso dei suoi nobili natali e la trasgressione della vita bohémien, Henri de Toulouse-Lautrec. L’ultimo erede dei conti di Toulouse, con le gambe corte, il corpo sgraziato e deforme, i capelli corvini, la bocca larga e carnosa, fu il protagonista indiscusso delle serate della ville lumière. Quando al tramonto si accendevano le luci, questo piccolo uomo dal carattere inquieto e curioso, compariva puntualmente nei caffè e nei bordelli di Montmartre vestendo i panni eleganti del raffinato aristocratico. Era amico di tutti, dalle ballerine di cancan alle prostitute, da Van Gogh a Monet, ospite fisso del Moulin Rouge, Henri godeva dell’ebrezza delle feste notturne. Spirito gaudente e licenzioso, Lautrec aveva come unica regola il divertimento: non dormiva quasi mai, era avido di vita e ghiotto di piaceri. Famoso e stimato pittore, il conte era anche un sofisticato gourmet ed un eccellente cuoco. Pioniere di nuovi sapori, Lautrec adorava cucinare: un invito a casa sua era una gioia dello spirito e dei sensi. Attento ad ogni dettaglio, sceglieva i suoi conviviali in maniera accurata: mai più di dieci persone, al massimo un paio di belle donne per non farsi sedurre da futili distrazioni. Ad ogni commensale veniva regalato un menu litografato o dipinto ad acquarello, dove erano indicate le pietanze che avrebbero allietato il palato degli ospiti. Il vino era rigorosamente francese e della migliore qualità, sulla tavola c’era anche una caraffa d’acqua ma al suo interno vi nuotavano dei pesci rossi. I sapori della sua cucina erano principalmente quelli speziati del sud della Francia, dove era nato e dove era stato introdotto all’arte del mangiar bene. Accurato nella ricerca della materie prime, Lautrec dedicava ad ogni piatto la stessa attenzione che dedicava ai suoi quadri, compiacendosi della gioia di stupire i suoi invitati. Con estro e fantasia trasformava ricette tradizionali in novità assolute, Dalla nostra terra: prodotti caseari delle malghe del Cadore, prodotti nostrani del bellunese, formaggi, burro, speck, salame e insaccati vari, funghi, miele, pasticceria e gelateria di produzione propria 10 | BM prestando sempre una grandissima attenzione all’equilibrio finale della composizione. La cucina di Lautrec è caratterizzata dalla stessa freschezza della sua pittura: un ritorno alla natura e un superamento della dittatura dei menu tronfi e codificati. Menu freschi, costruiti di giorno in giorno, assecondando la stagionalità ed inseguendo profumi e colori del territorio, senza mai alterare un aroma o coprire un gusto. La sguaiata regina del cancan La Goule, l’elegante ballerina Jane Avril, le scene frenetiche del Moulin Rouge, i ritratti degli amici, anticipano le fantasie culinarie di Lautrec: figure, volti, ombre, oggetti stesi sulla tela con vibranti pennellate e incisiva immediatezza. Nel 1930 Maurice Joyant, amico dell’artista fin dai tempi del liceo, pubblicò “La cuisine de Monsieur Momo”, un libro che riuniva le ricette, i disegni, i menu e le indicazioni gastronomiche di Henri. Ne esce il ritratto inedito di un uomo che seppe trasformare la cucina in una raffinata esperienza estetica. La Mousse al cioccolato di Henri de Touluse-Lautrec Pare che la mousse al cioccolato sia stata inventata proprio da Toulouse-Lautrec. Da lui battezzata mayonnaise au chocolat, è una ricetta semplice dove contano la qualità del cioccolato e la freschezza delle uova. Accompagnata con dei biscottini bretoni al burro salato diventa un trionfo del gusto. Di seguito riporto la ricetta con gli stessi ingredienti e la medesima procedura adottata dal maestro. Ingredienti: • 400 gr di cioccolato fondente • acqua q.b. • 4 cucchiai di zucchero semolato • una noce di burro • 4 uova fresche Esecuzione: Mettere il cioccolato spezzettato su una casseruola, con pochissima acqua, e farlo liquefare a bagnomaria su fuoco molto basso. Montare i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a renderli chiari e spumosi. Incorporare al cioccolato sciolto una noce di burro e poi unire i tuorli continuando a mescolare bene. Mentre il composto di cioccolato si intiepidisce, sbattere le chiare d’uovo a neve e amalgamarle con delicatezza all’impasto di cioccolato. Versare l’impasto in una ciotola o in bicchierini singoli e farlo riposare per tutta la notte o, comunque, per almeno mezza giornata. 1) Henri de Toulouse-Lautrec, La Goule, 1891 2) Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril, 1893 3) Henri de Toulouse-Lautrec, Al Moulin Rouge, 1892-1893 4) Henri de Toulouse-Lautrec, Divan Japonais, 1893 5) Henri de Toulose-Lautrec, Menu 6) Henri de Toulose-Lautrec, Menu Prodotti per gelateria e pasticceria via Cogne, 24/B - Zona Artigianale Mel 3 2036 MEL (Belluno)• tel. 0437548176 [email protected] • www.ladolomitica.it BM | 11 Bellezza di Paolo Tesser IDEE PER LA TESTA Schiariamoci le idee è in arrivo l’estate, stagione di vacanze, relax e soprattutto libertà. Tanto meglio se parliamo di libertà e spensieratezza estetica, curandoci nella forma fisica e nell’immagine senza esserne troppo preoccupati. Lo stesso vale per i nostri capelli: buona forma, buono style, buon color, un mix di ingredienti che permettano una sicura autonomia e praticità, senza rinunciare anche d’estate alla bellezza del nostro unico vestito naturale. Come fare a mantenere autonomia e praticità nella cura dei capelli? Capelli leggeri, di tutte le lunghezze, ma leggeri! Ma facciamo un po’ di chiarezza sulla leggerezza dei capelli, perché spesso si tende a confondere le varie terminologie. Scalato o sfilato? Pari o pieno? Texture o non texture? Per questa estate il consiglio va decisamente verso lo scalato con texture, da realizzarsi su tutte le lunghezze. Questo non va confuso con lo sfilato, di tutt’altra natura e che produce risultati opposti. La scalatura con texture infatti consente ai capelli un comportamento naturale, molto movimentato e dinamico, leggero e facilmente gestibile. E non dimentichiamo di dare ai capelli un light touch: tocchi di luce con tecniche tridimensionali, ultima tecnica in colorazione di TEXHAIR particolarmente adatta per la stagione estiva. Light touch creato e pensato per il viso e la sua espressività. Buona estate e buone vacanze… in bellezza! 12 | BM Alpago di Francesca Casali Alpago stellato D ue ristoranti stellati in un solo comune bellunese. Ora che il comune unico di Alpago è diventato realtà, sono ancora più evidenti le prove dell’eccellenza della conca dell’agnello DOP. Il Dolada e la Locanda San Lorenzo hanno in comune l’amore per la terra, le tradizioni e la cultura culinaria che contraddistingue questo territorio. E una stella Michelin. Entrambi sostenitori dei valori della cucina tradizionale interpretata con l’esperienza e le nuove tendenze attuali, convivono a pochi chilometri di distanza ma esprimono i loro credo in modo differente. Così simili, così diversi. Dolada www.dolada.it Un approccio alla cucina a volte estremo, a volte incomprensibile, di sicuro affascinante. Riccardo De Pra, Chef del Dolada, da sempre ha avuto modo di mostrare il suo estro, elemento di distinzione. Dall’alto di Plois, frazione di quella che era Pieve d’Alpago, racconta cosa significa essere Chef del Dolada nel 2016. “Ciò che sono oggi è il risultato dei miei viaggi, delle mie esperienze e soprattutto dell’età. Chi viene al Dolada trova davanti a sé piatti che coinvolgono, in tutti i sensi: non solo la vista di un piatto fatto di legno di abete per esempio. Il gusto e l’olfatto, in particolare. Resta inebriato dai profumi del bosco, vere e proprie essenze create appositamente da me con un alambicco. Aroma di pino, di fiori di campo, di germogli di abete.” L’intento è quello di accendere ricordi e stabilire una sorta di contatto con il subconscio prima che riesca a iniziare con la forchetta. Chi viene dalle grandi città, accende i ricordi di quando era bambino e giocava nel bosco. Il bellunese si sente a casa perché riconosce gli odori della sua terra. “È facile affascinare con piatti del nostro territorio un cliente incuriosito che arriva da Milano o Padova, la vera sfida è soddisfare i clienti del posto, che già conoscono le specialità tipiche dell’Alpago e spesso le possono cucinare a casa tutti i giorni. Ogni persona che si siede ai nostri tavoli è un enigma da risolvere, riuscire a scoprire cosa potrà stupirlo è l’obiettivo che mi sono prefissato. Ci vuole esperienza, intuito, un po’ di psicologia e di coraggio.” Al di là delle ricercatezze, il Dolada vuole diventare un punto di riferimento per il turismo e per la cultura culinaria del territorio nel futuro che sarà del nuovo comune di Alpago. Eleganza sì, ma friendly. Per la bella stagione l’augurio è che il tempo dia una mano come l’anno scorso, così da poter sfruttare il giardino. Il panorama sul lago che si può vedere da lì è magnifico e uno dei punti di forza del locale. “Stiamo perfezionando delle date sul calendario per delle serate a tema con bollicine, musica e poesia. Serate alternative ma sempre all’insegna della buona cucina.” Locanda San Lorenzo www.locandasanlorenzo.it 116 anni di attività, 12 dipendenti, 20 anni di stella Michelin, nel 1999 testimone dell’assegnazione del Presidio per l’agnello dell’Alpago a seguito del sopralluogo di Carlo (detto Carlin) Pietrini, fondatore di Slow Food. Questi i numeri della Locanda San Lorenzo. Lo Chef e proprietario Renzo Dal Farra racconta che la licenza del ristorante risale al 7 gennaio 1900, a nome di suo nonno, Spazio Casa • • • • muratura pittura interni ed esterno posa piastrelle impianti elettrici e per un locale come il suo, con tutti questi anni di attività alle spalle, non è sempre facile parlare di novità. “Viviamo in un periodo in cui la cultura del territorio è un passe-partout che apre tutti i cuori: attraverso il cibo si assaporano le radici della terra in cui viviamo e, sia per chi è del posto, sia per chi viene da fuori questa è una certezza, un vincolo, una necessità, una vittoria assicurata. Ecco perché a volte non è così semplice essere innovativi e uscire dai canoni già scritti di un locale di paese. Senza nulla togliere alla bellezza dell’Alpago, che tanto dà e promette per il futuro.” Secondo Renzo, le dinamiche che muovono un ristorante di città sono più veloci, energiche e cariche di influenze. Qui invece ci si deve concentrare sulle potenzialità, sulla passione per il buon cibo e le radici che legano al territorio. La ricerca del business qui non vale, è una scelta di vita, un’attitudine consapevole. “La curiosità mi contraddistingue, non mi fermo mai e ho sempre voglia di imparare. Mi affascina il mondo della cucina moderna e re-interpretativa, che lascia spazio a utilizzi non convenzionali di ingredienti inusuali. In particolare la cucina del nord Europa dove ci sono Chef che osano, pionieri della New Nordic Cuisine, impiattando grilli e fomiche (vivi), licheni e foglie di acetosella.” Dopo il successo e l’attenzione mediatica del Giro d’Italia in Alpago lo scorso 21 maggio, per la zona si hanno grandi aspettative di rivalutazione turistica e di certo anche la Locanda ne vorrà approfittare. Gli appuntamenti per quest’estate sono ancora al vaglio dello Chef ma di sicuro il primo è per il 10 giugno per l’ultima tappa dell’evento itinerante Alto Gusto, rassegna dell’omonima associazione che riunisce dieci ristoranti bellunesi accomunati dall’amore per la terra e le tradizioni culinarie della provincia (www.ristorantialtogusto.it ). piccoli e grandi lavori per la tua casa MAHILAJ ELIDON Via T. Dolabella 16 32100 BELLUNO tel. 333 3242001 Preventivi Gratuiti BM | 13 Scultura di Chiara Reolon NOMOREWAR una scultura di Pace per il bivio dI Ponte nelle ALPI U n punto nevralgico della Provincia di Belluno che ha visto personaggi, popoli e vicende storiche susseguirsi da sempre è certamente la cittadina di Ponte nelle Alpi. E proprio la nuova rotatoria del bivio con la statale d’Alemagna è stato il luogo prescelto per collocare un simbolo di particolare importanza per le nuove generazioni. NOMOREWAR, è il titolo d’un grande monumento in metallo nella cui sintesi è raccolto il monito di “non più guerre”. Non a caso i diciotto frattali, i frammenti cosi’ incisivi nella percezione dei loro angoli appuntiti, sanciscono - a poco meno di un secolo da quel 1918 - la data della fine di una devastante guerra mondiale. Il massiccio disco sul quale sono collocati è certamente il simbolo di una terra laboriosa simboleggiata dalla grande piattaforma di sostegno lavorata accuratamente dai moderni macchinari dell’Azienda Colle SPA di Lentiai: “Abbiamo inteso dare un sostegno tangibile di materiali e lavora- zione al progetto dell’Artista Dario Dall’Olio proprio per il grande valore simbolico dell’Opera e il luogo di collocazione di rilievo con i sui passaggi quotidiani di più di ventiquattromila mezzi al giorno. “Un’opera che parte da un evento simbolo accaduto a Mel proprio i primi giorni di novembre del 1918- ci precisa Dall’Olio - in cui attraverso il passo di Praderadego, rientravano verso casa, un gruppo di reduci dal Piave al grido di “l’è finì la guera”. A tale esclamazione aderirono immediatamente gli Isotton, una famiglia che aveva a rischio della propria vita, sotterrato l’anno prima la campana del vicino Castello di Zumelle, nascondendola alle mire di saccheggio degli austrungarici. Ricollocata prontamente sull’alta torre del castello, riecheggiò festosa per giorni nella vallata che aveva sofferto la devastazione a seguito dell’occupazione dopo Caporetto. Il Sindaco di Ponte nelle Alpi, Prof. Paolo Vendramini, a nome della sua comunità e come docente delle nuove generazioni locali vede in questa collocazione monumentale un ottimo monito d’insegnamento e la base di partenza per un dialogo costruttivo. Il lavoro dello smuovere tonnellate di metallo - anche se impegnativo- è stato assolto con piacere dalla grande professionalità tecnica e logistica della storica azienda dei F.lli De Pra’ di Ponte nelle Alpi. F.LLI DE PRA spa 69, Viale Cadore - 32014 Ponte Nelle Alpi (BL) - Italia Tel. +39 0437 990041 - Fax. +39 0437 990042 [email protected] - www.gruppodepra.it 14 | BM “Una proposta artistica-intellettuale per la nostra cittadina- precisa Idalgo De Pra’ - che ci vede in prima persona nella fase di collocazione dell’opera, il cui basamento è stato realizzato utilizzando enormi lastroni di pietra locale di Cugnan provenienti dalla vicina cava di Lastreghe, a ricordo delle possenti opere di fortificazioni e trincee sparse anche nel territorio”. All’inaugurazione di sabato 11 giugno, alla fine dell’anno scolastico, alle ore 12.30 interverra’ anche il grande Artista Gino Silvestri, dopo una vita intera trascorsa nel mondo artistico di Parigi, con la liberazione di una colomba bianca al cielo. Storia di Daniele Tormen 1866 L’ anno in corso rappresenta il 150 anniversario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia: vediamo sinteticamente come è maturato tale avvenimento. Il contesto storico è quello della lotta tra stati nazionali già formati e popoli che combattono per diventarlo: in questo quadro il ruolo fondamentale è incarnato dalla Prussia del cancelliere di ferro, Bismarck, che ha come obbiettivo immediato l’estromissione dell’impero asburgico dagli affari tedeschi. Il neonato Regno d’Italia rappresenta, in quel momento, un naturale alleato, dato l’atavico conflitto con l’Austria e l’ambizione di recuperare i territori che erano rimasti fuori dalle annessioni della seconda guerra d’indipendenza del 1859 e dai successivi avvenimenti, uno fra tutti, l’impresa dei mille. Prussia e Italia firmano pertanto un trattato di alleanza e, allo scoppio della guerra, il Regno si schiera con i teutonici, costringendo l’Austria a difendersi su più fronti, a nord e a sud. Bismarck ha operato sullo scacchiere diplomatico (utilizzando uno schema che poi avrà occasione di replicare) in modo tale che gli altri stati europei stiano alla finestra (in particolare Francia e Russia) e ha idee molto chiare sul da farsi; l’Italia vuole portare a termine il percorso risorgimentale interrotto nel 1859. Gli sviluppi bellici però, nello scenario italiano, non si rivelano particolarmente benevoli: sul campo terrestre infatti il regio esercito viene battuto a Custoza (fatale anche in questo caso come nel 1848) e soprattutto si verifica in campo navale, la disfatta di Lissa, in Adriatico, dove la flotta italiana, seppur numericamente più forte viene battuta dalla marina asburgica. La guerra per la monarchia danubiana però volge al peggio a nord, dove le armate prussiane sconfiggono i cugini a Sadowa il 3 luglio 1866, arrivando a minacciare Vienna. Bismarck però tiene a freno i suoi generali, impone la pace ed estromette l’Austria dalla Confederazione germanica. Costringe inoltre l’Austria a firmare la pace con l’Italia che, seppure battuta sul campo, ottiene il Veneto a spese del recalcitrante ex dominatore. A salvare l’onore militare della penisola ci pensa l’indomito Giuseppe Garibaldi che alla testa dei suoi cacciatori delle Alpi, ottiene l’unica vittoria italica alla Bezzecca, in trentino; il generale avrebbe voluto proseguire lo scontro e concludere un “conto in sospeso” con l’Austria (anche sul piano personale) che durava dal 1848/49 ma le esigenze geopolitiche glielo impediscono. Di fronte al tassativo ordine di interrompere le ostilità, risponde con il celebre “obbedisco”: Trento e Trieste verranno conquistate ma passeranno altri 50 anni e sarà un’altra storia. La conclusione, in qualche modo paradossale, è che il Veneto diventa italiano a danno dei tedeschi del sud, grazie ai tedeschi del nord: la bruderkieg risolve la questione veneta. Produzione e posa Scale interne e in legno e acciaio inox Via S. Antonio 22 Bolbeno tel e fax: 0465/321526 - cell: 335/1045790 [email protected] - www.masterlegno.com BM | 15 Sport di Enrico Valmassoi Undici titoli nazionali aics: bellunesi protagonisti a Riccione Sportivamente al terzo posto con i ragazzi di categoria al Trofeo Azzurro C irca 70 atleti della Sportivamente Belluno hanno preso parte al Meeting Swimming Games di Riccione, sotto l’egida dell’Aics. E i risultati sono stati lusinghieri, con ben 11 titoli nazionali Aics: tre dei quali conquistati da una scintillante Elisa Pettenò (nei 50 rana, dorso e stile), due da Martina Mikulcik e due da Alessandra Miari Fulcis. Per quanto riguarda i nuotatori di categoria, da segnalare il bottino di ben 8 ori, 9 argenti e 21 bronzi. Molte anche le medaglie raccolte nelle staffette in tutte le categorie, segno di squadra compatta e di livello. Nella durissima “Australiana”, gara a eliminazione disputata a un orario insolito come le 22.30, grandi prove per Davide De Silvestro, ma soprattutto Martina Da Rin e Alessandra Miari Fulcis, capaci di raggiungere la finale e cedere solo all’ultimo scatto. Splendido anche il terzo di squadra, partecipando al Trofeo Azzurro. Ha espresso profonda soddisfazione anche il responsabile del settore agonistico della Nuoto Belluno, Thomas Lorenzi: «Questi ragazzi sono fantastici - è il suo commento -. Al di là dei risultati e della prestazione sportiva, hanno saputo fare gruppo e vivere appieno questa esperienza. La forbice di età era piuttosto ampia (7-20), ma grazie all’ottima guida e supervisione dei tecnici, gli atleti hanno sperimentato al meglio la gestio- 16 | BM ne dello spazio personale, la socializzazione e l’autonomia, dimostrando un’educazione invidiabile. E facendo ben figurare la società. Grandi soddisfazioni anche dal punto di vista delle prestazioni, in cui siamo stati in grado di raccogliere molto, in virtù di una valida scuola nuoto e una radicata cultura dell’acqua, istruttori preparati e tecnici capaci. Affrontare una trasferta con quasi 80 ragazzi non è uno scherzo: questo è stato possibile grazie alla società che ha organizzato il tutto al meglio, agli accompagnatori, all’aiuto di Marco Sommacal, che ha svolto egregiamente la parte amministrativa, e alla preziosa collaborazione e il sostegno dell’Aics Belluno, che ha messo a disposizione i mezzi». Informatica di Laura Bof Approndimento sicurezza informatica COME EVITARE DI PERDERE DATI NEL PROPRIO PC I ntervistiamo Nicola Pison, sistemista de I Buoni Motivi, azienda bellunese che si occupa di informatica e di comunicazione. Bisogna inoltre fare attenzione alle reazioni a catena pericolose. Quali consigli ci dai per prevenire la perdita dei dati? Quali reazioni a catena? Nicola, perché oggi succede frequentemente di perdere dati nel proprio pc? Nella e-mail infetta è presente un file di archivio zip (o rar) con all’interno un eseguibile auto estraente il quale una volta aperto preleva la lista degli indirizzi e-mail della nostra rubrica e inoltra la e-mail infetta a tutti i nostri contatti. Si scatena così una reazione a catena che può andar avanti all’infinito. Per poter prevenire la perdita dei dati consiglio fortemente di copiare tutti i propri dati attraverso un supporto dedicato alla memorizzazione. Questi virus si diffondo tramite e-mail e spesso sono sconosciuti agli antivirus. La particolarità è che il 40% delle e-mail arrivano da utenti a noi noti. Il virus però non si limita solo a questo, ma inizia a criptare (da qui il nome cryptovirus e suo simile ransomware) la maggior parte dei file presenti sui nostri computer con le estensioni più comuni come pdf, doc, docx, xls, xlsx, jpg e vari formati di immagini, vari tipi di file di database. Come riconoscere questi virus? Come proteggerci da questo virus? Nella propria casella di posta elettronica si riceve un messaggio che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni o pagamenti oppure contenente un link o un allegato a nome di Istituti di credito, aziende, enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico. Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente un documento in formato pdf o zip), viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete, rendendo di fatto inaccessibili i file. A differenza di altre e-mail pericolose, sono scritte in modo corretto senza errori grammaticali e sono confezionate molto bene, è facile quindi cadere nell’inganno. Ecco tre azioni da fare immediatamente: 1.Eliminare la e-mail sospetta Il backup è, quindi, la “copia di riserva” di tutti i nostri file e può essere effettuato in modo manuale (lanciato dall’utente quando necessita) oppure impostato in maniera automatica con una periodicità stabilita (es. una volta al giorno o alla settimana) attraverso un’applicazione dedicata. È buona norma eseguire operazioni di backup anche nei pc di uso privato copiando i dati su supporti ottici o magnetici (CDR, DVD-R, ecc) o con chiavette USB esterne. Ci sono infine sistemi all’avanguardia che l’azienda per la quale lavoro offre ai suoi clienti, si tratta di piattaforme esterne di servizi Cloud per effettuare backup veloci e sicuri. 2.Avere una buona pianificazione di backup e Shadow Copy (copie di file che windows crea in maniera autonoma a intervalli regolari se correttamente configurato) 3.Il buon senso: la mail che ci è arrivata è attesa? Non cliccare nei link e non aprire gli allegati. Se abbiamo dubbi, chiamiamo il mittente. Perdere un minuto per una chiamata può farci risparmiare soldi e ore o giorni di lavoro! Una possibile schermata che appare dopo l’infezione del virus cryptolocker PONTE NELLE ALPI - Viale Dolomiti 44/B - Tel. 0437 981121 SEDICO - Via Agordina 41/B - Tel. 0437 852036 © Belluno Magazine È un argomento delicato che riguarda la vita di tutti coloro che utilizzano sistemi informatici. I dati si possono perdere per la rottura dell’hardware oppure per un attacco di virus, negli ultimi mesi circolano il virus cryptolocker e il ransomware, appartengono a una categoria di virus che chiedono un riscatto per poter essere rimossi. BM | 17 Motori di Chiara Reolon Marcon Roberto festeggia 40 anni di Rally E sono 40. Si Marcon Roberto l’8 maggio di quest’anno ha festeggiato i 40 anni di Rally partecipando con una TALBOT Sumbeam Ti gr.2 alla 31 edizione del Rally del Bellunese. La sua carriera agonistica comincia nel ormai lontano 1976 quando poco più che maggiorenne decide di partecipare, quasi per gioco, con una Opel Kadett verde oliva ad una gara che, sui fondi sterrati delle nostre prealpi, era una vera gara per pionieri. In questa lunga carriera ha corso con svariate autovetture tra cui la Lancia Fulvia HF, la Fiat 500 Giannini, Opel Corsa Gsi, Alfa Romeo 33, Peugeot 205 Gti e la Fiat Ritmo 75 gr.2. Molti i risultati importati colti in questi 40 anni, tra cui vari Campionati Triveneti di categoria compreso quello 2015 di classe E2B 1000 ma l’unico che compare in un Albo d’Oro è la straordinaria vittoria assoluta della categoria VSO nel 1996 sotto un diluvio colta con una TALBOT Sumbeam Ti alla Coppa Alpe del Nevegal di quell’anno. In questi 40 anni di attività nel 1998 riesce ad auto-costruirsi uno sport prototipo ed oggi rimane l’unico pilota costruttore in attività, infatti la sua creatura la verde MARCON R1, anche quest’anno sfreccerà per le salite bellunesi cercando il massimo risultato possibile. Per l’occasione, quanto mai straordinaria, al suo fianco vi sarà il figlio Stiw, che lascerà il posto il sedile di destra per prendere in mano il quaderno delle note. L’8 maggio le emozioni lasceranno il posto alla concentrazione cercando di divertirsi, tra l’altro con l’unica auto a trazione posteriore che solcherà il palco di Santa Giustina. Ovviamente molto in questi anni le persone da ringraziare tra cui i vari sponsor e la scuderia BL Racing che hanno sempre caldeggiato la partecipazione a molti eventi nel territorio nazionale, con supporto e passione. PER I TUOI MOMENTI DI RELAX IN ALLEGRiA prossima apertura pergola wine bar | aperitivi | cocktail Carlo Sorio - +39 393 4340975 [email protected] - Via Roma, 2 Bribano (BL) 18 | BM Perchè la vista è preziosa Con quasi 40 anni di esperienza alle spalle l’Ottica Polzotto ha cambiato sede. 200 mq di esposizione ospitano le migliori marche di montature e di lenti a prezzi vantaggiosi. Si effettuano controlli della vista e applicazioni di lenti a contatto. La nostra professionalità è al vostro servizio per quanto riguarda la scelta dell’occhiale e delle lenti più adatte alle vostre esigenze. Vi Aspettiamo nella nuova sede in Viale Alpago 78, a Puos D’Alpago! Viale Alpago 78 - 32015 Puos D’Alpago (BL) - Tel e fax 0437 46978 - [email protected] www.ottipolzotto.com Il camping Sarathei, un luogo che non si dimentica La famiglia Balbinot si occupa di turismo fin dal 1969 quando Carlo e Liliana decisero di intraprendere questa strada per offrire servizi a tutti coloro che volessero trascorrere le loro vacanze nella bella Conca dell’Alpago. I figli Massimo e Attilio insieme alle mogli portano avanti quello che i genitori hanno iniziato, li guida l’amore per il territorio e la voglia di far conoscere ed apprezzare quello che la natura offre: vento per gli appassionati degli sport velici, percorsi vari per gli amanti delle escursioni in bicicletta a cavallo e a piedi immersi nella natura, quiete e relax. Il Camping Sarathei si affaccia direttamente sulla spiaggia del lago di Santa Croce in comune di Farra d’Alpago. Per la propria posizione e per le condizioni ambientali della zona, può soddisfare le esigenze di diverse tipologie di turismo, posto ideale per famiglie e per appassionati di escursioni e attività sportive all’aria aperta. All’interno del campeggio si trova il bar ristorante pizzeria al quale tutti possono accedere e dove si può usufruire di un’ampia terrazza esterna semicoperta. Il ristorante con lo Chef Attilio offre un menù ben curato con carne e pesce fresco e la pizzeria con Massimo offre delle ottime pizze cotte nel forno a legna. Per i più piccoli ci sono a disposizione un piccolo parco giochi e Drakoland parco gonfiabili. Il parco Drakoland è un’area riservata ai giochi dei più piccoli. Uno spazio tutto per loro. Il Ristorante Sarathei Il gusto di mangiare al Lago Il bar ristorante pizzeria Sarathei offre un menù semplice ma ben curato. Il nostro cuoco prepara piatti che soddisfano i gusti più esigenti con molta varietà per adulti e bambini. I clienti possono usufruire di un’ampia terrazza esterna semicoperta per godersi il pranzo o la cena all’aria aperta. chiaravaccari.it Rilassati al Beach Bar Sarathei, il nostro fantastico e coloratissimo chiosco. Il Beach Bar Sarathei è il posto ideale dove fermarsi per un pranzo veloce. Il posto giusto dove rifocillarsi e riposarsi prima di riprendere le vostre attività sportive o le escursioni preferite. Immaginatevi alla fine di una bella giornata al lago, stanchi ma felici seduti a bere qualcosa di fresco sulla spiaggia del Beach Bar Sarathei, in totale relax di fronte al Lago di Santa Croce. Camping Sarathei FARRA D’ALPAGO - VIALE AL LAGO,13 - BELLUNO BAR - RISTORANTE - PIZZERIA: tel./fax 0437 46996 RECEPTION: tel./fax +39 0437 454937 Orari prenotazione ristorante / Reception: 8.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00 Per bambini da 3 a 10 anni. Per info aperture: Tel. 0437 454937 - [email protected] - www.sarathei.it www.sarathei.it Negozio specializzato in prodotti per Animali da Compagnia Distributore esclusivo per la provincia di Belluno dei prodotti "REGAL pet foods" negozio convenzionato con FINQUER CARD Da noi personalizzata in due minuti la medaglietta my family, per ritrovare il tuo amico a quattro zampe Prodotti del marchio-CARNILOVE Nessun regalo sarà più tuo di MYTHINKS. Scegli tra 72 ciondoli da incidere, personalizzare e regalare a chi vuoi! Orari di apertura 9.00 | 12.30 - 15.30 | 19.30 Domenica chiuso zoomarket Via Col Di Lana 86 | Belluno | Tel. 392 9550900 | 392 9550903 zoomarketbelluno.eu | www.facebook.com/zoomarketbelluno | [email protected] Design Come vivere l’estate al meglio con un tocco di design Imap Casa srl, da 25 anni nel futuro I n primavera, e con l’avvicinarsi dell’estate, molti di noi sognano di potersi crogiolare al sole con gli amici in giardino, o di starsene in compagnia di una buona lettura in terrazzo. Ma, non appena l’estate si presenta, iniziamo a sentire il caldo e, quando si fa insopportabile, desideriamo un po’ d’ombra. L’azienda Imap Casa srl di Sedico (BL) propone soluzioni efficaci pensate su misura per te: tende da esterno, strutture come pergole e vele, schermature solari da interno quali tende sartoriali o tende tecniche. Ma come scegliere il prodotto più adatto alle tue necessità? • Inizialmente i tecnici Imap Casa srl faranno un sopralluogo gratuito e senza impegno per poterti consigliare al meglio. • Valuteranno attentamente insieme a te le tipologie di schermatura • solare più adatte e ti mostreranno le cartelle colori. Ti invieranno un accurato preventivo con un ampio ventaglio di prezzi, sul quale potrai ragionare autonomamente o con l’aiuto di un esperto. Imap Casa srl è proprio questo: un team di professionisti del settore con un’esperienza di venticinque anni (l’azienda venne creata nel 1991) che segue con passione e precisione ogni richiesta, partendo dal sopralluogo iniziale ed arrivando a posa, manutenzione e servizio post-vendita. Alcuni consigli da tenere presente: • Fino alla fine del 2016 sarà applicabile una detrazione fiscale • • 22 | BM del 65% sulle schermature solari sia esterne che interne. Imap Casa srl si occuperà anche delle eventuali pratiche. Alle tende esterne si possono abbinare le tende interne: la vasta scelta di colori e tipologie (sartoriali, a pacchetto, a pannello, alla veneziana, a rullo, eccetera) soddisferà ogni richiesta e darà un tocco di design alla tua casa. Seguire la pagina Facebook di Imap Casa srl www.facebook.com/imapcasasrl è un buon modo per rimanere aggiornati sulle ultime novità dell’azienda. Mostre di Niccolò Sovilla Cosa accomuna Mayo, Faenza, Belluno, Sedico, Riga e Berlino? Alle 5 della sera G ianfranco Renzini, ceramista faentino; Will Killeen, king of the slide guitar di Mayo, Irlanda; The Riverboys e LesMagots, gruppi musicali bellunesi; Georg Eichinger, fotografo, collagista e storico di Berlino; Cristina Busnelli, designer tessile di Bassano del Grappa. Queste persone e altre ancora hanno tante cose in comune. L’arte? La capacità di comunicare emozioni attraverso la musica o le immagini? La passione per ciò che fanno? Certamente. Ma l’invisibile filo che le collega è “Alle 5 della sera”, la rassegna culturale di Sedico che, dal 2013 ad oggi, ha ospitato concerti e mostre di questi ed altri artisti. Organizzata e promossa da Imap Casa srl, storica azienda di Sedico, nata dalla convinzione delle titolari Licia Mares e Diana De Toffol che le attività commerciali possano avere anche una funzione culturale sul territorio, “Alle 5 della sera” ha come obiettivo la promozione di arte, artigianato e musica. Ieva Prāne inaugurerà la sua mostra sabato 04 giugno 2016 alle ore 17:00 presso lo showroom Imap Casa srl in via Fornaci 3 a Sedico (BL) con il patrocinio del Comune di Sedico e della Provincia di Belluno. Per ulteriori informazioni su rassegna, mostre ed eventi: 0437 852066 [email protected] E se un’estremità del filo che collega questi artisti si trova appunto a Sedico, in questi giorni l’altro capo è a Riga, in Lettonia, dove vive e lavora Ieva Prāne, la prossima ospite della rassegna. Ieva Prāne è una designer tessile, un’artista contemporanea che guarda alla natura e alle tradizioni del suo popolo reinterpretandole in una chiave tutta sua, reinventando stili, tecniche, giocando con le possibilità che offrono i materiali che sceglie di utilizzare. Le sue opere sono state esposte in diversi Paesi (Bielorussia, Messico, Lettonia, per citarne alcuni) ed hanno ricevuto diversi riconoscimenti. Il contatto tra la designer e gli organizzatori della rassegna è avvenuto tramite l’Eurosportello del Veneto e grazie al progetto dell’Unione Europea “Erasmus for Young Entrepreneurs” (“Erasmus per Giovani Imprenditori”), un programma di scambio che offre ai nuovi imprenditori la possibilità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole e medie imprese in un altro Paese. L’artista verrà così ospitata da Imap Casa srl da giugno ad inizio agosto 2016. Sono in programma non soltanto una mostra con le opere che porterà con sé dalla Lettonia, ma anche diversi incontri con le associazioni di categoria ed un workshop con gli studenti della sezione moda della scuola superiore Brustolon di Belluno. SNAK BAR ALLA VELA •SNAK BAR • SERVIZIO SPIAGGIA •NOLEGGIO BARBECUE LOC. POIATTE FARRA D'ALPAGO TEL 348-0376351 BM | 23 Manifestazioni Redazione “LA VELENOSA” D isputatasi lo scorso 22 maggio, “La Velenosa”, è la gara più spettacolare del bellunese, che attraversa il monte Terne passando per i luoghi più caratteristici delle Valli di Bolzano. Lungo il percorso, durante la manifestazione, si sono susseguiti gruppi musicali e sculture... Il dopo gara è stato una festa fantastica... Giunta alla sua terza edizione, “La Velenosa”, punta ad evolversi ancora, e ad essere la gara che ogni runner o semplice appassionato di corsa in montagna attende da tutto l’anno per vivere una giornata di sport ed arte all’insegna del divertimento a 360 gradi. Con i suoi 14 km e 1000mt D+ attraversa i luoghi caratteristici del monte Terne e delle valli di Bolzano Bellunese come la “Croda Rossa”, “I Castei”, il famoso “Bus del Buson” e tanti altri, spesso dimenticati dai più, ma che stanno molto a cuore agli abitanti del posto. La Velenosa collabora con la “Festa di Primavera”, organizzata dalle ormai rodate Associazioni Ricreativa ed A.B.V.S. di Bolzano Bellunese, composte da volontari del paese che dedicano molto del loro tempo a scopi benefici, il quale focus è lavorare per i bambini del paese, le future generazioni, coloro i quali porteranno avanti il prestigio del territorio, di Bolzano e de “La Velenosa” stessa. La velenosa è nata grazie ad un’idea di alcuni amici appassionati di corsa e di montagna in generale, con il suo percorso perennemente segnalato, vuole essere terreno di allenamento per i runner bellunesi e non solo. È Inoltre diventata un mezzo spontaneo per mantenere i sentieri e territori della zona in condizioni sempre agibili e praticabili da tutti gli escursionisti. Gli organizzatori e tutti gli abitanti di Bolzano Bellunese, vi danno appuntamento al prossimo anno e promettono emozioni e divertimento! Per info vi consigliamo di visitare il sito www.lavelenosa.it. Nuova Apertu ra Tabacchi - Edicola - Cartoleria - Servizi Telematici Tabacchi h 24 - Detersivi Sfusi Via Cav. di Vittorio Veneto, 19/M Feltre Tel.: 0439 303546 Aperto dal lunedi al sabato dalle 6,30 alle 19,30 - la domeniche alternate dalle 8,00 alle 12,00 24 | BM Sicurezza Antincendi Viel, fare sicurezza… in sicurezza L’azienda bellunese è l’unico rivenditore autorizzato per i marchi leader di settore L a sicurezza è uno degli aspetti più delicati di ogni realtà; È anche affidarsi a professionisti qualificati e competenti. Tra i migliori del Bellunese e del Veneto c’è senza dubbio Anticendi Viel, un vero punto di riferimento nel mercato dell’antincendio, antinfortunistica, spazi confinati, segnaletica e dell’impiantistica (antincendio, videosorveglianza e antintrusione). L’azienda, con 47 anni di esperienza, conta oltre venti dipendenti specializzati. Le competenze specifiche permettono di soddisfare ogni esigenza e di essere un partner affidabile e veloce. È tra le poche realtà attrezzate con apparecchiature speciali, per test di simulazione o interventi fuori sede. Opera in qualunque ambiente, fino al massimo rischio. L’azienda vuole crescere ancora, puntando su un servizio che garantisca la migliore qualità: nel prodotto, nella consulenza e nelle persone. Antincendi Viel da sempre seleziona i prodotti per efficienza, affidabilità e durata. Grazie alla sua esperienza e competenza, è l’unico rivenditore nella provincia di Belluno di brand leader nel settore, sinonimi di qualità ed efficienza: CEA (antincendio), UVEX e BLAKLADER (antinfortunistica), MSA (impiantistica e antinfortunistica). Antincendi Viel è diventato negli anni sempre più un punto di riferimento per tutto ciò che concerne l’antinfortunistica: protezione del capo, dell’udito, della vista, delle vie respiratorie, calzature antinfortunistiche, guanti, DPI anticaduta, linee vita, spazi confinati, vestiario da lavoro. I prodotti per la protezione della vista e dell’udito e le calzature antinfortunistiche possono essere realizzati completamente su misura, soddisfacendo anche le esigenze più complesse. Grazie al grande successo ottenuto e la sempre maggiore richiesta dei suoi servizi, Antincendi Viel ha recentemente aperto il nuovo showroom, presso la sede dell’azienda (Via Vecellio 45/B a Belluno), dedicato all’antinfortunistica. Uno spazio che offre al cliente la possibilità di conoscere e provare prodotti ad alto livello qualitativo con design d’avanguardia e tecnologia innovativa per la protezione delle persone sul luogo di lavoro. ›ESTINTORI ›ANTINFORTUNISTICA ›IMPIANTI DI RILEVAZIONE ›IMPIANTI DI SICUREZZA ›IMPIANTI AUTOMATICI ANTINCENDIO ›CONSULENZA Belluno Via Vecellio 45/B TEL. 0437 31101 - FAX 0437 31019 www.antincendiviel.it [email protected] BM | 25 Casa delle mamma di Margherita De Martini Il ciclo mestruale MENSTRUM = MENSILE = CICLICITà A ndare a cercare informazioni relative alle mestruazioni nella storia non è facile, ed in generale la maggior parte dei documenti, scritti da uomini, hanno una visione ambivalente: segno della forza rigenerante della natura ed escrezione impura, veleno e medicina. Simbolo quindi di VITA e MORTE La donna mestruata doveva essere isolata poiché impura e non poteva toccare oggetti, persone e sopratutto piante, dall’altra parte si dice che il sangue mestruale avesse un enorme potere tanto da venir usato come ingrediente primario di molte medicine. Nei vari processi di stregoneria molte donne furono accusate di usare il sangue mestruale per sortilegi e poi al rogo... Il mondo delle mestruazioni restava un mondo oscuro. Nel 1500 la professione medica viene sempre più riconosciuta e le donne vengono definiti- vamente tagliate fuori dal campo medico, nascono i primi trattati di ginecologia e la visione delle mestruazioni diventa più neutrale. Nel 1827 c’è la scoperta dell’ovulo e ciò permette di capire meglio a cosa servono le ovaie e collegarle alle mestruazioni; gli ormoni femminili vengono scoperti tra il 1930 e il 1940 periodo in cui si parlerà di ciclo mestruale e non più di mestruazione. è molto importante per la donna portare ascolto al corpo, in particolare per le mestruazioni, poichè i cambiamenti umorali, corporei, emozionali, istintuali, sono molto legati alle quattro fasi del ciclo mestruale, poter ripartire dal corpo dà una valenza all’ascolto molto importante. Oggi possiamo osservare il mondo del femminile in un modo ampio e completo prendendo in esame vari aspetti, dagli archetipi femminili, alle fasi lunari, osservando la stretta associazione tra donna e cicli della natura. Epilazione - Manicure Pedicure - Trucco Smalto semipermanente Mugnai - Feltre (BL) Tel: 0439 302150 [email protected] da martedì a sabato orario continuato Lunedì chiuso 26 | BM Il ciclo mestruale si divide in quattro fasi: mestruale o della strega, preovulatoria o della vergine, ovulatoria o della madre e premestruale o dell’incantatrice, non iniziano o finiscono in un giorno preciso, è la nostra sensibilità che ci fa avvertire il cambiamento di energie, di forze. LA STREGA (Fase mestruale) La fase della strega inizia con la mestruazione o qualche giorno prima e termina con il cessare del sanguinamento. A questa fase corrisponde la stagione dell’inverno. In questo periodo, dove le energie vanno dall’esterno verso il proprio io, la donna è portata all’isolamento ed ad una introspezione, fisicamente si registra un calo evidente di energie, con una maggior necessità di riposo e sonno; in questa fase i sogni assumono una rilevanza importante. In questa fase gli archetipi che si manifestano in noi sono Estia e Persefone. Estia è stata la prima ad essere ingoiata dal padre e l’ultima ad essere stata liberata, per cui quella più a lungo rimasta sola, divinità che attende al focolare domestico ed è protettrice della casa, solitudine come cura dell’interiorità. Persefone, regina degli inferi, rappresenta la capacità di movimento tra il mondo interiore e il mondo oggettivo. La donna che incarna questo archetipo è duplice insicura oppure ottima conoscitrice della psiche umana, adoperandosi nelle relazioni d’aiuto guidando la persona verso la “risalita dagli inferi”. LA VERGINE (Fase preovuatoria) La fase della vergine inizia finiti i giorni del sanguinamento ed ha una durata di circa sette giorni. A questa fase corrisponde la stagione della primavera. In questo periodo, dove le energie vanno dall’interno all’esterno la donna si presenta al mondo con proposte e con la voglia di confrontarsi, anche il corpo, che ha rilasciato i liquidi in eccesso è pronto a presentarsi al mondo; spesso il modo di vestire è un segnale anche del periodo mestruale, si osserva che in questa fase la donna veste con capi tendenzialmente bianchi o colorati. In questa fase gli archetipi che si manifestano in noi sono Artemide e Atena. Artemide Dea della caccia, è la divinità più vicina alla natura, è la protettrice delle partorienti, essendo Dea vergine sa badare a sé stessa vive il rapporto con libertà, mai con dipendenza. Atena guerriera e stratega ha in sé tutte le parti del maschile che porta nel femminile, mantiene il controllo in ogni situazione diventa la compagna dove il marito si può appoggiare. La donna Atena ascolta poco il corpo, non riesce a stare con le emozioni. LA MADRE (Fase ovulatoria) La fase della madre inizia dal quattordicesimo giorno al ventunesimo giorno circa. A questa fase corrisponde la stagione dell’estate. Periodo in cui la donna esprime sé stessa per portare aiuto agli altri, in questa fase ci esprimiamo con più gioia ed è attenta ai bisogni dell’altro. La donna perde il senso egocentrico di sé per prepararsi alla maternità. è in grado di prendersi cura di persone, progetti, idee nuove o già esistenti. Chiarezza nei pensieri, ed è molto attiva nel fare e nel produrre, porta a termine progetti nati nel periodo della strega. In questa fase gli archetipi che si manifestano in noi sono Demetra e Era. Demetra Dea dell’abbondanza, archetipo della madre per eccellenza, si realizza nella gravidanza e nel diventare e fare la medre, accudisce gli altri. Disposta a sacrificare sé stessa per i figli. La vera donna Demetra diviene madre di sé stessa. Era, dea del matrimonio fedele, rimane con un compagno per sempre, in lei regna la fiducia e l’amore incondizionato. INCANTATRICE (fase premestruale) La fase dell’incantatrice inizia quando l’ovulo rilasciato non viene fecondato e termina qualche giorno prima dell’ inizio delle mestruazioni. A questa fase corrisponde la stagione dell’autunno. Periodo in cui la donna inizia a sperimentare il suo lato interiore. Prende coscienza dei misteri della natura e la sua sessualità diventa potente, come il suo potere personale. Se rilasciate, queste energie possono manifestarsi in grande forza creativa, se non ascoltate in forza distruttiva. Aumentano le intuizioni e la sua qualità dei sogi notturni. In questa fase l’ archetipo che si manifesta in noi è Afrodite, dea alchemica cioè trasformatrice, di indole duale, se il lavoro che abbiamo svolto è verso di noi, verso l’ascolto di noi, del nostro ciclo, allora si manifesta in tutte le sue doti di amore e risoluzione, se invece non abbiamo lavorato su di noi, sul nostro ciclo attingiamo dalle parti più negative dell’archetipo, che sono l’incostanza, insofferenza, impulsività e l’egoismo. lasertecinformatica Vendità e assistenza PC e MAC per privati e aziende Via Cortina, 24 Tai di Cadore - Tel: 043533692 www.computerinformatica.it Punto vendità Installatore Convenzionato BeeCloudy.net Gestione servizi internet BM | 27 Moda Redazione Un po’ di storia sulla liabel F orse non tutti sanno che Liabel nacque nel 1851 a Pettinengo (BI) da Bernando Bellia, che aveva ottenuto un appalto per fornire maglie intime di lana all’esercito dei Savoia! Ai tempi si chiamava Maglieria Bellia, ma negli anni ’90 cambiò nome, diventando quella che è oggi: Liabel S.p.A, leader nella produzione di maglieria intima. Lavoriamo con passione da oltre 160 anni; ricerca e innovazione sono le nostre costanti e ogni prodotto è pensato per offrirvi un look alla moda, comodo e assolutamente di qualità. La storia nel tempo: abbiamo vestito oltre 7 generazioni di italiani offrendo sempre un comfort senza pari, per la donna e per tutta la famiglia. Tra tutti gli articoli che maggiormente la gente conosce sono le maglie della salute LANA FUORI E COTONE SULLA PELLE prodotto in produzione sin dal tempo delle guardie reali. QUALCHE NOZIONE INFORMATIVA SUI VARI TIPI DI TESSUTI DISPONIBILI PRESSO LO SPACCIO LIABEL DI VITTORIO VENETO TV Caldo cotone o cotone felpato è un tessuto di puro cotone pesante che ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Tra gli articoli disponibili presso lo spaccio ci sono maglie da intomo uomo, donna, lupetti o dolcevita disponibili in vari colori sia per donna, uomo e bambino. Il cotone mercerizzato è un filato naturale che subisce un trattamento chimico il quale ne trasforma il filato, modificandone la sua sezione. Questo filato permette di ottenere capi di qualità superiore e con una ottima lucentezza, oltre a un miglior assorbimento dell’umidità corporea. COTONE E MODAL e tra i migliori tessuti impiegati nella produzione di capi intimi e non in quanto non si sfibrano rispetto al cotone, sono lisci soffici e se lavati con acque dure non trattengono i minerali come il calcare Spaccio liabel Biancheria donna, uomo e bambino prodotti di 1° scelta DEL O T N O C S 1ET5TO% RI DI BM AI L 28 | BM Via Dante n. 11 - Tel 0438 555121 - Vittorio Veneto Orario apertura 9.30 12.30 - 15.00 19.00 chiuso domenica e martedì Associazioni di Barbara Iannotta Abvs a tutta promozione N onostante l’importante aumento delle prime donazioni nel 2015, l’Abvs non si è adagiata sugli allori. Nella consueta assemblea di primavera è stata infatti presentata la corposa campagna promozionale per il 2016, composta da numerose iniziative. Alla presenza del nuovo Direttore Generale del’Ulss nr. 1, dott. Adriano Rasi Caldogno, e del Direttore dell’U.O. di Immunoematologia e Trasfusionale, dott. Stefano Capelli, la Presidente, Gina Bortot ha illustrato i progetti in fase di realizzazione. Il comune denominatore è quello della sana alimentazione e dei corretti stili di vita. Grazie alla collaborazione ed al supporto della Fullin Snc, l’Abvs sarà presente con il proprio logo sui bicchierini da caffè e le bustine di zucchero fornite dall’azienda stessa ai propri clienti e, all’interno dei distributori automatici con un banner promozionale. Un ruolo importante è riservato alla mascotte Vamp, il vampiretto nato dalla penna di Alberto Levis. I cartonati ad altezza uomo di Vamp, di ritorno da una corsa che si rifocilla con un bicchiere di latte e della frutta, saranno installate a rotazione nei negozi di alimentari, nei panifici e nei fruttivendoli della provincia, grazie alla collaborazione dei gruppi Panificatori e alimentaristi di Confcommercio. Infine, come già accaduto nel 2003, anche nel 2016 verrà riproposta la collaborazione con la Lattebusche. Nei mesi di luglio e dicembre, i cartoni del latte della nota azienda bellunese avranno un lato riservato al messaggio “L’alimentazione è vita. Vivila!”. Seppur nata da un’idea della Presidente Gina Bortot, si è ritenuto di dare all’iniziativa respiro regionale e, per questo motivo, verrà portata avanti dal Fondo Regionale Sangue (che unisce le forze di Abvs, Avis Veneto e Fidas Veneto). L’Associazione Bellunese Volontari del Sangue è un’associazione costituitasi nell’agosto del 1951 con lo scopo di sopperire alle necessità di sangue dell’ospedale cittadino. I soci donatori, provenienti da 46 comuni della Provincia, sono 5.982 ed hanno effettuato, nel corso del 2015, 9.181 donazioni. Per informazioni, o per pura curiosità, è attiva la pagina facebook Abvs Provinciale e la mail [email protected] BM | 29 Concorsi di Federico Brancaleone Concorso Letterario 2016 – 7^ edizione Sospirolo tra leggende e misteri Promosso da Pro Loco “Monti del Sole” e Comune di Sospirolo Abbinato a “Veneto, spettacoli di Mistero 2016” di Unpli Veneto e Regione Veneto Con il patrocinio di Provincia di Belluno, Unione Montana Val Belluna, Latteria sociale di Camolino e Ass. Il Veses E ro in Serva a undes’ ore de not co un bel ciàr de luna. Stava su in pè guardando ne la val. In un fià me capita intor oto dièse cani neri, impegadi,1 e l’omo del corno che sonèa cofà an cazzador. I saltea, i sbareghèa: Vèlo vèlo ciapelo burelo vù!2 Ora i era tuti qua, pede mi,3 ora ne la val granda, de là! Gesù che spavent! E no podea cridar e no podea scampar perché avea lagne de le armente4 e una era malada, che se la se butèa zò, la moria. Tante e multiformi sono le figure della notte che l’immaginazione dei popoli, le tradizioni, lo scambio tra pensiero colto e cultura popolare ci hanno consegnato: diavoli, streghe, folletti dispettosi, anime vaganti, magiche sfuggenti creature ai confini tra natura e civiltà. Guai all’incauto che ne incrociasse il sentiero dopo i rintocchi dell’Ave Maria, sacro limite tra la luce e le tenebre, il bene e il male! Che ne spiasse le gesta in certe speciali notti dell’anno! Note dopo, a mezanòt, drio Serva, se sentea omeni che zighea, voze alte de condanadi.* - Riparati tra le solide mura della tua casa, siedi accanto al focolare - sembrano suggerire queste storie. Ma attento! Se nottetempo ti sentirai oppresso, le membra paralizzate, sappi che l’Incubo, la Smara, ti sta seduto sul petto e ti pare di essere sospeso tra la vita e la morte... 1. Cani neri come sporchi di fuliggine. 2. Eccolo eccolo, prendilo, stanalo! 3. Accanto a me. 4. Avevo cura delle bestie. * Angela Nardo Cibele, Zoologia popolare veneta specialmente bellunese, Bologna, 1974, pp. 31-35. Ristampa dell’edizione Pedone Lauriel, Palermo, 1887. Corre, la Caza Selvarega, notte dopo notte, per gole e dirupi fin sulle cime dei monti, con la luna o nell’infuriare della tempesta, tra l’abbaiare dei neri cani infernali e il nitrito dei cavalli a cinque, a otto zampe. Empi cacciatori, anime dannate per non avere rispettato il divieto di cacciare nei giorni di festa, cavalcano senza posa al suono dei corni. Chi ha la ventura di imbattervisi cerca un riparo o reclama una parte della caccia. Ma trafficare con l’oscuro mondo dell’aldilà espone a rischi fatali ai quali si sfugge attraverso astuzie, esorcismi, transazioni complesse. Alla notte e agli esseri fantastici che la popolano alimentando sogni e premonizioni, generando ogni sorta di eventi misteriosi e incontri straordinari, è dedicato il concorso letterario per opere inedite indetto dalla Pro Loco “Monti del Sole” e dal Comune di Sospirolo che per il settimo anno consecutivo vi propone, cari amici amanti delle belle storie, uno spunto narrativo a partire dai luoghi suggestivi e dalle leggende della nostra terra. Liberate la fantasia, attingete alla tradizione, al folklore, al vasto patrimonio dei miti, delle fiabe, delle leggende per comporre un’opera originale! NOVITà NAIL ART VENDITA OLII ESSENZIALI BIOLOGICI - LAKSHMI BELLUNO - Via Feltre, 246 - Tel. 0437 948361 - ci trovi su FACEBOOK ORARIO: Dal martedì al venerdì 9.00 - 19.00 - Sabato 8.30 - 15.00 - Chiuso il lunedì 30 | BM © Belluno Magazine DATA DI SCADENZA 17 ottobre 2016 | INFORMAZIONI 338 4677367 (dopo le 18:00) [email protected] Il regolamento è visibile nel sito www.sospirolo.net e su Facebook (Pro Loco “Monti del Sole”) Twitter: Pro Loco Sospirolo di Paolo Bertin Salute Da 60 anni la scelta giusta per la tua salute L a nostra attività è nata nel 1956, quando nostro nonno Adino Bellinazzi, farmacista, ha deciso di mettersi in proprio e aprire una sanitaria in piazza Piloni. di ultima generazione, che consente di acquisire informazioni sulla fase del passo e delle impronte dei piedi, sia in statica che in dinamica, e rilievi stabilometrici. Non è stato facile partire, ma dopo alcuni anni di sacrifici, l’attività si è ben avviata. Abbiamo inoltre un sistema di qualità certificato, primi in provincia di Belluno. Dopo pochi anni ci siamo spostati nella vicina via Tasso, dove ci troviamo ancora oggi. Offriamo inoltre una vasta scelta di calzature, intimo, costumi da bagno, apparecchi elettromedicali, calze elastiche e tutto quello che riguarda la cura della persona. Nel 1973 è subentrata nella gestione del negozio, nostra mamma Anna Maria, che ha sviluppato l’attività, arrivando ad aprire il secondo punto vendita in Via Feltre, nel 1979. Agli inizi degli anni 90 siamo entrati in società, mio fratello Walter, tecnico ortopedico, ed io, cominciando l’attività di ortopedia, con la produzione e vendita di ausili su misura (plantari, scarpe, busti). Ci avvaliamo anche dell’uso di una pedana baropodometrica Quest’anno festeggiamo i 60 anni di attività, con la terza generazione familiare, possiamo dire che il bellunesi sono cresciuti con la sanitaria Bellinazzi, e noi siamo cresciuti grazie a loro. I continui aggiornamenti,e il nostro impegno costante, ci permettono di dire da 60 anni siamo la scelta giusta per la vostra salute. BM | 31 Filosofia di Eleonora D’Inca Il primo Dandy: IL “BEAU” BRUMMELL G orge Bryan Brummell (1778-1840) incarna colui che è collocato in un mondo che non gli appartiene e dal quale non subisce nessun influsso, ed è proprio per questo che si costituisce come una provocazione vivente ed è, conseguentemente, avvertito dai più come pericoloso. Di famiglia molto distinta, Brummell si fece subito notare a Eton per la freddezza e l’eleganza dei modi. L’amicizia con il principe di Galles, il futuro re Giorgio IV, nacque durante una visita di quest’ultimo al collegio di Oxford, in cui il Beau studiava. La fine impertinenza del giovane Brummell colpì il sovrano, il quale fu altresì sorpreso nello scorgere nel un modello di eleganza assimilabile agli ideali della società esclusiva: ricercatezza sotto il velo della semplicità, in una parola. Dopo la rottura con la famiglia, Brummell si trasferì a Londra, dove, anche nel suo appartamento, si potevano ravvisare i segni del suo particolare gusto e dove, altresì, dominò i club più esclusivi. La fine dell’amicizia con il principe reggente fu attribuita a molte cause, una delle principali fu di sicuro l’ascesa al trono di Giorgio IV, con la successiva imposizione di troncare le abitudini e le frequentazioni del periodo precedente. Il distacco dal potere non scalfì il Beau dal punto di vista mondano, ma incrinò la sua posizione economica, già precaria a causa del gioco e dei creditori. Nonostante personalità del calibro di Byron lo ammirassero molto, nel 1816, vessato dai creditori, partì per Calais, dove, sebbene amici gli inviassero aiuti finanziari, sopravvisse in condizioni sempre peggiori. Poco dopo, durante il regno di Guglielmo IV, ebbe, proprio da parte di quest’ultimo, l’incarico di console britannico a Caen, ma lo perse quasi immediatamente, finendo gli ultimi anni in miseria totale, in un carcere, ormai non più sano di mente (purtroppo Lord Brummell non ha lasciato niente di scritto. Per notizie al suo riguardo occorre affidarsia J. A. Barbey d’Aurevilly, a cura di M. Ubaldini, ed a G. Scaraffia, in, Sellerio, Palermo, 2007). Quest’atteggiamento quasi di sfida nei confronti di un intero sistema, portato avanti da un singolo individuo che ha il coraggio di essere davvero se stesso, ricorda molto da vicino la vicenda del marchese de Sade; certo con quest’ultimo siamo in piena GELATERIA E B&B sa ca Gelato fatto in con frutta rivoluzione francese, quindi non stupisce l’accanimento contro l’, ma anche in quest’autore convivono istanze opposte: quella del rivoluzionario e quella dell’aristocratico, seppure molto estremizzate (si veda A. Camus, ). In effetti la costante tensione di elementi opposti è un vero tratto distintivo del, ma la reale peculiarità della suddetta figura risiede nel fatto che tale equilibrio di istanze contrastanti è realizzato e mantenuto in sé, senza che la tensione venga mai risolta, essa, per tanto, non “scende” mai ad un compromesso, al contrario, è conservata e finisce con il denunciare, in questa maniera, l’impossibilità, nonché la falsità, di una tale sintesi nella realtà contemporanea. Fulcro essenziale, in quest’ottica, è il ritorno all’uomo, o meglio, il ritorno all’individuo, al proprio sé, grazie anche all’aiuto delle cose: proprio mentre sembra che il se ne distacchi, in realtà egli tenta di porre fine alla divisione tra soggetto e oggetto, allo scopo di ritrovare la continuità nascosta tra l’io e il mondo. Analizzando con più attenzione i comportamenti di Brummell si nota come egli obbedisse esclusivamente a se stesso: mai un segno di celato o manifesto cedimento riguardo al rapporto con Sua Altezza, mai una venerazione per il Dio Denaro (investito in abiti e nel gioco d’azzardo), e mai amicizie per convenienza. In virtù di tutto ciò si può affermare che egli vivesse nella coerenza, la quale, evidentemente, non trovava riscontro in quella generale. Il, infatti, pone se stesso come sua massima regola e di conseguenza non può tollerarne altre, altrimenti diventerebbe una delle tante vittime della società: “Il dandismo si pone fini propri, stabilisce leggi proprie e non ne riconosce altre” (G. Scaraffia, ). Quest’erigersi a padrone di se stesso, da parte del soggetto in questione, rappresenta, verosimilmente, il sottrarsi di un individuo allo scacco del potere; il suo agire è, in questo senso, quello di uomo libero, o perlomeno, quello di un uomo che sa essere libero. Possiamo affermare che è proprio grazie a questo incessante lavoro su di sé che il diviene artista di se stesso, costruendo la propria persona sia internamente, ovvero dandosi delle “regole” rigidissime (di qui la somiglianza con l’“esercizio” elaborato dal pensiero stoico) sia esternamente, attraverso, cioè, l’importanza di un codice d’abbigliamento o di atteggiamenti provocatori; la moda, in questo senso, costituisce un suo campo d’azione, intesa però non come semplice vezzo comune alla maggior parte della gente (esattamente ciò che rifugge il), al contrario, interpretata e resa propria, in modo tale da assumere una sua autonomia staccandosi dall’opinione pubblica per adagiarsi su di una persona in particolare, che ne fa un’autentica manifestazione di se stesso. Sebbene la moda sia importante per il, l’artificio lo è molto di più, al punto da divenire parte della sua stessa natura. Anche in questo ambito l’effetto è dato dal misurato equilibrio tra la verità e le “pose”, le quali altro non sono che maschere da alternare davanti al bel mondo. Su questa medesima via troviamo l’ ed il sarcasmo, strumenti utili a svelare le contraddizioni della società, pur rimanendo attaccati alle sue regole, una sorta di scossa interna alle consuetudini vigenti, che finisce con il generare un linguaggio in cui è il presente a prevalere sul futuro, ovvero sulle “grandi questioni” per lo più utopiche, vaneggiate dai benpensanti. Mediante la sobrietà nell’abbigliamento e la lunga toeletta (si dice che quella del Brummell fosse addirittura accessibile al pubblico, proprio per mostrare che la sua eleganza era il frutto del suo portamento e non di qualche arcano segreto), il non mira ad essere notato, ciò a cui egli tende è, piuttosto, rivelare la possibilità, per ognuno, di divenire concretamente padrone delle proprie scelte: egli è, in questo senso, la libertà in atto, nonché il padrone di sé medesimo. Occorre, tuttavia puntualizzare che questa volontà di insita nella figura del, non corrisponde alla scelta compiuta dall’eccentrico, il quale, tramite il rovesciamento del vestire massificato, per esempio, si isola dagli altri e si pone proprio come l’opposto del conformista; il, al contrario, non opta per l’eccentricità e ovviamente nemmeno per la normalità; la sua preferenza ritorna, nuovamente, al giusto equilibrio delle parti in questione; infatti egli si discosta appena dalla normalità, evitando di cadere di peso nell’eccentricità. In questa maniera, rende accessibile a tutti la possibilità di scegliere la diversità e quindi la propria individualità, altrimen- Camere, con ogni comodità, un servizio privato, televisione ed un ambiente caldo e familiare, ideale per le vostre vacanze in montagna, o anche per una breve sosta... Offriamo una cucinetta a favore degli ospiti, camere pulite e nuove!!! Mas di Sedico, Belluno - TEL: 0437-87650 - [email protected] 32 | BM ti negata, nell’uniformità della massa. Non a caso uno dei “motti” brummelliani sentenzia: “Per essere eleganti, non bisogna farsi notare” (J. A. Barbey d’Aurevilly, ). Proprio l’abito, allora, costituisce una funzione distintiva: non tanto, o non più per rimarcare una superiorità sociale, quanto piuttosto per affermare la propria identità connessa alla propria individualità. Il segno tangibile di quanto detto è espresso nella cura per il dettaglio, spesso démodé, segno discreto, contro la corrente trascinatrice delle convenzioni generali e invettiva rivolta all’inesorabile trascorrere del tempo. Esso consente, infatti, di rendere il proprio vestito, facendo in modo che il soggetto possa essere riconosciuto solo dai suoi simili, fuggendo, in tal modo, dalla massa senza esserne raggiunto. Effettivamente il può essere fonte d’ispirazione non solo per l’élite al potere in quella data epoca, ma anche per la gente comune: tant’è che egli subisce una metamorfosi e diventa una sorta di “icona”, di modello di riferimento a livello universale. Questo risultato, tuttavia, non coincide con le istanze di inafferrabilità e di superiorità insite nel stesso, il quale, per tutta risposta, tenta di sfuggire ai molteplici cloni fioriti dopo la sua comparsa, dato che essi rappresentano nulla più che l’accettazione ufficiale, e quindi il successivo conformarsi, ad una nuova individualità. Accettando la figura del, la società lo inglobaal suo interno tanto da farne un modello di omologazione per la massa; in questo modo, però, la figura d’origine perde la individualità, si volgarizza ed, essendo “a portata di tutti”, finisce con l’essere una banale e vuota ri-produzione. Ecco spiegata la semplificazione degli abiti operata dal Brummell: stanco di essere imitato sceglie l’inafferrabilità, la individualità, a discapito della totalità, dominata dal potere. Conseguenza diretta di quanto appena descritto è la rottura del binomio –massa anonima, fatto che comporta, da parte del primo, la scelta di un “volontario esilio” come condizione permanente della sua esistenza. Egli, ripudiando la società, stronca i falsi legami che la innervano, mostrando, contemporaneamente sia la solitudine sociale, sia quella ontologica dell’uomo. L’abito, allora, come la toeletta, assume un’importanza notevole, dato che attraverso di esso il sancisce la sua separazione dagli altri nell’istante in cui egli diviene essere per sé. Il, fiero della propria diversità, ci tiene a mostrarla e a mostrarsi agli altri, rimarcando il suo distacco e la sua condizione di emarginato, tuttavia, è proprio in essa e nel suo esilio che egli ha fatto esperienza della sua unicità. Ogni giorno egli evita di diventare uno “del mucchio”, mettendo in scena, allo stesso tempo, il suo di escluso e la sua opposizione all’omologazione di massa, giocando con le “pose”. Stando così le cose, si può osservare come egli sia realmente l’opera d’arte di se stesso: tant’è vero che l’uso che fa dell’artificio è semplicemente una controffensiva verso la società di massa, la quale è colpevole d’aver sostituito la naturalezza con un qualcosa di posticcio, le cui basi sono poi le stesse che fondano il potere. L’artificiosità della toeletta, allora, si trasforma in, in gesti concreti, che lasciano intravedere la tangibile esistenza dell’uomo: se una società è artificiosa, allora solo l’artificio consente di essere naturali. Unico attore di un unico spettacolo, il costruisce sé per mezzo dell’artificio e diventa oggetto a sé, materia prima per la sua creazione, nello stesso modo in cui la creta si trasforma sotto le sapienti mani di uno scultore: diviene, cioè, vera e propria opera d’arte a sé, dato che quest’ultima è il risultato unico di un temperamento unico, e la sua bellezza nasce dal fatto che l’autore è quello che è, senza omologazione universale, è semplicemente vera e Lord Brummell, nelle sue ore dinnanzi allo specchio, si fa individuo, trova il proprio sé e lo libera dal falso rigorismo di un potere che usa lo stereotipo come strumento d’intorpidimento delle coscienze, al fine di insediarsi meglio nei settori più impensabili della società. L’apparente frivolezza del è del tutto scoperta e resa palese, nel momento in cui si comprende che a reggere questa enorme maschera ci sono leggi durissime e autoimposte dal soggetto stesso. Mentre la società produce merci, egli, aggiustandosi la cravatta davanti allo specchio, produce se stesso cercando di realizzare l’unità di corpo e anima, di sé e mondo, quindi, proprio per questo motivo, si pone come “due facce di una stessa medaglia”: è contemporaneamente libertà individuale, da un lato, e negazione del reale, intesa come fiera alternativa al conformismo, dall’altro. Questo carattere spiccatamente individualista, fa avvicinare il dandismo ad un vero e proprio ascetismo volto al “poter diventare padroni di quel caos che si è comprendendo come siamo divenuti ciò che siamo” (F. Nietzsche, ). In altre parole, il è condannato a fabbricarsi al di fuori di qualsiasi modello, il che costituisce, effettivamente, un suo tratto distintivo principale. La sua autoregolazione, il suo dominio di sé, fanno in modo che alla fine egli produca il contrario di ciò che tutti, normalmente, si aspettano: l’. Egli non intende, però, essere notato; infatti ad un occhio inesperto, infatti potrebbe sembrare uno tra i tanti in mezzo alla folla, ma il suo scopo è, in tale maniera, “lasciare il segno” per “un certo non so che” atto a distinguerlo dagli altri e tramite il quale la sua figura resta impressa in chi s’imbatte nella sua persona. La gente, così, per il nostro soggetto, si tramuta in un vero e proprio specchio che ha continuamente bisogno di stupire e di stupirsi attraverso la provocazione, il porsi, coerentemente, quindi, come opposizione. Inevitabilmente, per attuare quanto appena descritto, egli ha sempre bisogno di un pubblico, poiché da solo è niente, un monologo rimuginante di se stesso. Lungi dal definire, sulla scia della precedente affermazione, il dandismo come tragedia solitaria, è doveroso evidenziare il carattere di rivolta insito in esso stesso che in qualche modo, è rivelatore di una sorta di nostalgia della tanto odiata morale. Il mondo al quale il si riferisce è quello dell’arte: essa infatti è intesa, dal soggetto in questione, come una specie di trasformazione dello spirito che avviene in seguito ad una scoperta della realtà, scoperta che di conseguenza obbliga il soggetto ad assumere una posizione diversa. Non si tratta di un’uscita dalla società al fine di “crogiolarsi” in un luogo paradisiaco, lontano da tutto e da tutti; l’atto che il compie prevede l’estraneità consapevole nei confronti di una società falsa, fautrice esclusivamente di falsi valori. La sua è una scelta di esilio consapevole, che però, non prevede l’uscita da un mondo del genere, semmai, la sua posizione, lo colloca al tra l’essere totalmente estraneo ad una società e la prefigurazione, attraverso la fantasia, di una realtà ignota. Concludendo, è lecito affermare che il sopraccitato “movimento”, corrisponde, in fondo, ad una specie di sfida, lanciata alla morte di Dio, e il grido che da questa presa di coscienza si eleva, è l’esatta controparte del silenzio in cui nasce la pace dell’anima o dello spirito. NUOVA GESTIONE ortofloricoltura MAS DI SEDICO C O A ortofloricoltura RON Nei rinnovati locali puoi trovare tutto per il tuo orto, per il tuo giardino e verdure di stagione Via Monte Schiara - Mas di Sedico tel. 347 5127153 - 0437 32560 BM | 33 Aziende PULITOR DI Cason Monica L’ azienda nasce nel febbraio 1983 da Anna Tormen e suo marito Guido. Successivamente negli anni 2000 si aggrega anche la figlia Monica che, con l’ausilio dell’esperienza genitoriale, decide di aumentare le sue conoscenze partecipando a corsi di aggiornamento mirati all’utilizzo di materiali idonei a pulire le più disparate tipologie di pavimentazioni e superfici. Monica nel corso degli anni ha rimodernato il parco macchinari e le attrezzature utilizzando detergenti a basso impatto ambientale nel rispetto della Natura. L’azienda vanta un team di collaboratori capaci di risolvere qualsiasi problematica riguardante il mondo delle pulizie. La caratteristica principale della nostra azienda è quella di essere molto flessibili alle esigenze della clientela. Lavoriamo sia in ambienti pubblici dove è prioritaria l’ottimizzazione delle tempistiche e il rispetto degli ambienti di lavoro frequentati dal pubblico, con attenzione particolare all’igienizzazione dei locali, sia con utenti privati che desiderano le pulizie approfondite a seguito dell’imbiancatura dei locali, o per un’igienizzazione periodica o settimanale. OFFERTA SOLO PER IL MESE DI GIUGNO: ai nuovi clienti proponiamo la pulizia di fondo dell’abitazione omaggiando la sanificazione del divano e delle poltrone BM | 35 Cucina di Sebastiano Saviane Chef Ristorante “La Nicchia” di Belluno Gastronomia applicata: storia, tradizione e applicazione Ciliegie STORIA E CARATTERISTICHE: Il nome deriva dal greco kérasos che poi ha originato il nostro cerasa. Sappiamo con esattezza che l’albero di ciliegie è presente nel mediterraneo da oltre 3000 anni, e sembrerebbe sia stato importato in Italia dall’attuale Turchia nel 72 a.c. (Plinio il Vecchio). Nel 1700 se ne diffonde la coltivazione in tutta Europa e nel 1933 si ha notizia della prima sagra dedicata alla ciliegia svoltasi a Marostica. Nella mitologia greca era la pianta sacra a Venere e i suoi frutti pare portino fortuna agli innamorati. In Sicilia si dice che le dichiarazioni d’amore fatte sotto un ciliegio saranno sempre fortunate. Le leggende Sassoni raccontano che gli alberi di ciliegio ospitino delle divinità che proteggono i campi. in Cina rappresenta la bellezza femminile e il Giappone ne ha fatto il fiore simbolo nazionale fornendo anche una spiegazione per il colore rosa dei suoi fiori: sembra che in origine fossero bianchi ma dopo che i samurai caduti in battaglia vennero sepolti sotto gli alberi di ciliegio i petali divennero rosa a causa del sangue dei valorosi guerrieri; anche i samurai che decidevano di suicidarsi pare scegliessero di farlo proprio sotto questi alberi. Le ciliegie sono il frutto del Prunus avium, una pianta della famiglia delle Rosacee. Grazie alle loro proprietà, sono utili per la salute di fegato e cuore e sono indicate per chi soffre di diabete ed il loro elevato indice di sazietà a fronte di un potere calorico abbastanza contenuto, ne fanno uno spuntino indicato anche nelle diete dimagranti. Il periodo di maturazione varia secondo la qualità; quasi tutte, comunque, sono pronte per essere mangiate tra maggio e giugno. Le ciliegie vanno staccate dall’albero solo quando sono giunte a maturazione; una volta raccolte, infatti, non maturano più. Esistono tantissime varietà di ciliegie; in Italia sono particolarmente note le ciliegie Ferrovia, la ciliegia Durone e la Ciliegia Anella PROPRIETà NUTRIZIONALI: Le ciliegie sono utili per la salute di fegato e cuore, e sono indicate per chi soffre di diabete. Le ciliegie contengono proteine; vitamine A e C; sali minerali, tra cui soprattutto calcio, fosforo, potassio, sodio e magnesio. Contengono, inoltre, carboidrati, in particolare il levulosio, uno zucchero che non presenta controindicazioni per i diabetici; le ciliegie, dunque, sono un alimento indicato anche per chi soffre didiabete. La ciliegie sono considerata molto efficace per il trattamento della gotta, in quanto contengono un antiossidante chiamato antocianine che aiuta ad alleviare l’infiammazione. Questi golosi frutti vantano un buon contenuto di flavonoidi, grazie al quale stimolano la produzione di collagene, e sono un toccasana per la salute cardiovascolare, in quanto aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Le ciliegie hanno proprietà depurative, diuretiche, disintossicanti e dissetanti. Grazie alla presenza di acido malico stimolano l’attività del fegato. Abbastanza ricche di melatonina, pare che siano in grado di favorire il sonno. APPLICAZIONE: SCALOPPINE DI POLLO PROSECCO E CILIEGIE RICETTA PER 4 PERSONE: INGREDIENTI: • 12 scaloppine di petto di pollo • 2 scalogni • 2 carote medie • 1 bicchiere di prosecco • 30 ciliegie • sale qb • erbe aromatiche qb ESECUZIONE Denoccioliamo tutte le ciliegie, metterle in una boule in vetro, coprirle con la pellicola e deporle in frigo. Battere con un batticarne le 12 scaloppine, infarinarle e metterle in una padella e rosolarle bene, aggiungere un bicchiere di prosecco. In un padellino a parte rosolare lo scalogno e le carote (tagliate molto finemente), introdurre le erbe aromatiche e una volta che si sono dorate correggerle di gusto (sale q.b.), sfumare con un pò di acqua ed aggiungere il composto sopra la pentola delle scaloppine. una volta servito mettere sopra le scaloppine le mezze ciliegie in maniera che rimanga il gusto ben definito. VINO IN ABBINAMENTO Rosè Trentino VARIANTE DELLO CHEF Avere cura di scegliere delle ciliegie di gusto dolce in quanto se la ciliegia non dovesse essere sufficientemente dolce(acidula), andrebbe a contrastare il prosecco, creando così una disarmonia di gusti. Aggiungete una volta impiattate le scaloppine, delle foglie di salvia stracciate a mano, andando così a conferire un tono di freschezza al piatto. a r r i b a L e h c n a ottima zzo nel pre I nostri marchi: H.B. Traunstein Wittmann Brauhaus Kitzmann >> Lagos birre di Baviera >> rivendita ingrosso e dettaglio >> DEGUSTAZIONE FCOV SAS DI Fiabane Cristian in Via Villa n. 54 - LIMANA Tel. 3386637004 Birre belghe,inglesi, americane per soddisfare tutti i vostri gusti BM | 37 Oroscopo di Mago Yamil [email protected] esperto in cartomanzia e astrologia 2016 GIUGNO AMORE: In questo periodo preferite rimanere chiusi in voi stessi, quasi in solitudine, evitate però di ingigantire problemi che in fondo non esistono. LAVORO: Nuovi progetti che vi vedono protagonisti, e le stelle vi aiutano per raggiungere il successo. SALUTE: Possibili disattenzioni in casa, i classici incidenti domestici. AMORE: Saprete dare il meglio di voi e le vostre parole lasceranno positivamente il segno, infonderete fiducia a chi ne ha bisogno. LAVORO: Cercate di dividere i compiti spettanti a voi da quando invece devono fare gli altri, fate valere le vostre ragioni con calma e risolutezza. SALUTE: Evitate di appesantirvi con il cibo, o quantomeno, niente sonnellino dopo i pasti. AMORE: La bellezza delle cose cercate di condividerla con il vostro partner, o quantomeno dedicategli del tempo in più. LAVORO: Novità professionali da accettare con atteggiamento positivo e non con diffidenza ed ostilità. Abbiate fiducia. SALUTE: Ottima forma fisica, divertitevi è il vostro momento clou. AMORE: Siete disposti ad affrontare le difficoltà o preferite allontanarvi da situazioni che non vi aggradano più? Vi troverete a dover scegliere. LAVORO: Agite con massima attenzione e anche ingegnosità, le insidie nascoste ci sono, ma le potete superare. SALUTE: Prestate attenzione ai movimenti improvvisi, strappi muscolari in agguato. AMORE: A volte capita di vivere la sensazione di non saper come o cosa fare, evitate però di agire in malafede, torneranno tempi migliori. LAVORO: Possibile delusione professionale, non abbattetevi, sono cose che capitano e gli aiuti non mancheranno. SALUTE: Abbastanza bene, un avviso ai soli fumatori di moderare la quantità di tabacco per qualche settimana. AMORE: Se ci sono tensioni per problemi da risolvere, comportarvi in modo insostenibile può solo peggiorare le cose, meglio pazientare. LAVORO: Continuate a comportarvi con competenza ed impegno, ed i problemi un poco alla volta si dipaneranno. SALUTE: Prestate attenzione agli eccessi, in particolare all’utilizzo sproporzionato del climatizzatore. AMORE: Voglia di conquiste, ottimo periodo per i single, sarete euforici e saprete osare di più. LAVORO: Probabili invidie nel lavoro, ma dalla parte della ragione ci siete voi, procedete come vi sembra più opportuno. SALUTE: Gli sbalzi di temperatura possono nascondere insidie fastidiose, basta prestare attenzione. AMORE: La sensazione che sentite dentro nel vostro intimo è certamente più giusta dei suggerimenti delle amicizie, fidatevi di voi stessi. LAVORO: Le buone opportunità stanno arrivando, agite senza fretta e trovate il modo di mettere solide fondamenta per il futuro. SALUTE: Un po’ di movimento fa bene a tutti, a voi lo suggeriscono le stelle. AMORE: Se il vostro partner sente la necessità di trascorrere più tempo con le amicizie, assecondatelo senza scenate di gelosia. LAVORO: Buoni risultati dati dalla vostra competenza, ma prima di confidarli è meglio migliorare ancora. SALUTE: Sufficiente tono fisico generale, ma per chi già soffre di problemi circolatori probabile affaticamento delle gambe. AMORE: A volte è giusto prendere a volte è giusto dare, siete chiamati all’equilibrio non all’egoismo. LAVORO: Le difficoltà possono manifestarsi anche in modo logorante, reagite cercando altre possibilità e, anche se non se non vi sembra, ci sono pure per voi. SALUTE: L’accumulo di tensione emotiva non aiuta il sonno, esistono le pratiche di relax come la meditazione. AMORE: Nelle giovani coppie è il momento per mostrare tutti i lati del vostro carattere, mentre nelle coppie datate saprete ravvivare il rapporto. LAVORO: Potreste peccare di presunzione e commettere errori che invece sono evitabili prestando migliore attenzione, contano i risultati, ricordatevelo. SALUTE: Possibili emicranie che potete invece scongiurare con uno stile di vita più semplice e meno stress. AMORE: Se ritenete opportuno mantenere un “orgoglioso” atteggiamento di durezza con il vostro partner, non stupitevi se ve ne chiederà il motivo. LAVORO: Le nuove idee possono apportare evoluzioni positive, ma serve prestare attenzione a tutti gli effetti concatenati. SALUTE: Strappi muscolari possibili per chi fa attività sportive o lavori che richiedono movimento fisico. AMBITI DI INTERVENTO Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Responsabilità sanitaria BELLUNO - via Feltre n. 46 tel. 0437/941903 Indennizzo da polizze Rivalsa del datore di lavoro Incidenti di caccia www.giesse.info 38 | BM