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BOMBA "SPORCA"? USA, LAVA PIU' BIANCO...
A causa del riscaldamento globale, in Tibet si stanno sciogliendo interi ghiacciai sul monte Everest, generando nuovi laghi che potrebbero
tracimare travolgendo interi villaggi a valle. Il clima recentemente ha generato terrificanti inondazioni in Cina e una siccità tale negli Stati Uniti che l’intero stato del Colorado è letteralmente divorato dagli incendi. Un recente studio scientifico indica inoltre che proprio i cambiamenti climatici saranno la causa dell’erosione dello strato di ozono,
più ancora che l’emissione di fluorocarburi. Sul fronte medico invece, secondo Seth Berkley, presidente della International AIDS Vaccine Initiative (IAVI), malgrado l’ottimismo degli scienziati sullo sviluppo e la realizzazione in tempi brevi di un vaccino per l’AIDS, il mondo “non è pronto” a produrlo e distribuirlo.
Ma queste non sono notizie importanti quanto il pareggio della nostra nazionale di calcio con il Messico, o i roboanti proclami al vertice FAO per sconfiggere la “fame nel mondo”. Non parliamo poi della “guerra al terrorismo” che imperversa nei notiziari un giorno sì e l’altro pure. Si degnassero una volta di approfondire o indagare sulle
notizie che danno, forse renderebbero davvero un servizio ai cittadini, ma sappiamo bene come vanno le cose.
Prendiamo ad esempio l’ultima clamorosa notizia che “ha sconvolto il popolo americano”. Secondo l’Independent di Londra, i funzionari della sicurezza britannici ed europei sono decisamente scettici in merito alla storia del presunto terrorista Abdullah al-Muhajir, secondo la quale quest’ultimo stava preparando un attacco radioattivo usando
una cosiddetta bomba “sporca”. Fonti inglesi sottolineano che malgrado approfondite indagini, non sono state prodotte prove a dimostrazione che abbia avuto accesso al materiale radioattivo necessario a fabbricarla, o perfino che abbia pianificato il tempo e il luogo per lanciare l’attacco: il massimo che si possa dire di Muhajir è che ne
avesse “intenzione”.
L’annuncio altamente pubblicizzato della sua cattura è giunto solo dopo il fallimento nel trovare qualcosa che potesse incriminarlo maggiormente. A Washington cresce il sospetto che l’arresto sia stato usato dall’amministrazione Bush per fini squisitamente politici.
Ma tanto per rimarcare quanto occorra stare in guardia dalle dichiarazioni ufficiali sugli eventi, eccovi un altro esempio: vi ricordate del volo TWA 800, che il 17 luglio 1996 precipitò misteriosamente nell’Atlantico poco dopo il decollo da New York? Malgrado le conclusioni della commissione d’inchiesta, secondo le quali l’aereo sarebbe
precipitato in seguito all’esplosione dei serbatoi di carburante, innescata da una scarica elettrica (credo che qualunque appassionato di aeronautica, conoscendo le qualità e le caratteristiche di quello splendido aereo che è il Boeing 747, sia rimasto scandalizzato quanto me da una spiegazione tanto assurda...), rimanevano molti dubbi,
soprattutto perché molti testimoni avevano visto un missile (è stato addirittura fortunosamente fotografato) e persino alcune “gole profonde” all’interno della US Navy ne avevano parlato. Adesso, grazie alla Legge per la Libertà di Informazione, salta fuori che il coroner della Contea di Suffolk, il dr. Wetli, aveva a suo tempo trovato in 89 dei
cadaveri delle vittime dei frammenti metallici di origine sconosciuta. Un’organizzazione di ricerca indipendente sul volo TWA 800 (FIRO) ha sottoscritto pertanto una petizione per richiedere che l’NTSB (l’ente aeronautico statunitense per la sicurezza dei trasporti, che si è occupato dell’inchiesta) riveda le proprie conclusioni sulle probabili
cause dell’incidente. Il generale di brigata in pensione Benton Partin, che ha contribuito alla progettazione dei missili per l’Air Force, ha affermato che, sebbene non abbia potuto vederle in quanto coperte da segreto, le analisi della composizione dei misteriosi frammenti eseguita dal Brookhaven Laboratory gli fanno ritenere che provengano
da un missile. (http://www.aim.org/publications/media_monitor/2002/06/10.html)
Sempre a proposito di aerei, un pilota professionista statunitense recentemente è intervenuto sull’annosa questione del mancato intervento della difesa aerea l’11 settembre, facendo ad esempio notare che le registrazioni tra il controllo del traffico aereo e i velivoli dovrebbero essere di pubblico dominio, e che i nastri di quel giorno
dovrebbero poter mostrare come ha reagito il sistema nel suo complesso. Dove sono queste registrazioni? Infatti, quando un aereo interrompe le proprie comunicazioni e devia dall’ultima rotta assegnata, dovrebbe scattare immediatamente una normale procedura di emergenza, che prevede l’intercettazione (non l’abbattimento!) del
velivolo in questione. Per gli F-15 della base di Otis, per la cronaca, Manhattan dista appena cinque minuti di volo.
L’intercettore si affiancherebbe lentamente all’aereo da sinistra prendendo posizione leggermente al di sopra e davanti, battendo le ali e aspettandosi che l’aereo faccia lo stesso, come forma di comunicazione non verbale. Dopodiché virerebbe lievemente verso sinistra e l’aereo intercettato dovrebbe seguirlo. Se ciò non accade, vi sono
svariate opzioni per il caccia, prima di aprire il fuoco, onde impedire che l’aereo danneggi sé stesso, altri velivoli oppure strutture a terra. Le intercettazioni hanno luogo normalmente ogni giorno. Il fatto che non ci siano state affatto l’11 settembre, durante un’emergenza del genere, solleva questioni molto serie.
Ma parliamo un po’ del buon Bush: ultimamente sembra che l’interesse intorno a lui sia letteralmente “di un altro pianeta”. Alle 17:15 del 6 giugno, il presidente George Bush è apparso su numerose televisioni per annunciare la creazione di una nuova agenzia per la sicurezza. In molti hanno notato un presunto UFO comparire nella finestra
alle sue spalle, sul lato destro della sua testa, e alcuni hanno registrato la trasmissione, dichiarando che vi erano due oggetti che cambiavano forma spostandosi avanti e indietro.
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Riflessi sulla finestra? Speriamo che venga analizzato il filmato e che si possa avere una risposta... ma il video che dovrebbe preoccupare maggiormente George “dàbliu” è quello registrato quel fatidico 11 settembre nella scuola elementare Emma E. Booker, in Florida, presso la quale era in visita. Sino a un paio di giorni fa era reperibile
presso il sito web della scuola (http://www.sarasota.k12.fl.us/emma/9.11.01/movies/scsb.bush.mov), ma non appena si è diffusa la voce della sua esistenza è stato rimosso. Comunque è tuttora visibile presso http://www.buzzflash.com/analysis/2002/06/scsb.bush.mov.
Ma cosa si vede in questo video? Un’immagine vale più di mille parole, quindi vi consiglio di andare a vederlo (anche se “pesa” ben 23 mega...), comunque sia si vede il buon Bush che, durante la sua “lezione di lettura”, viene informato che un secondo aereo si è schiantato sul WTC.
Bush viene "informato" del secondo aereo contro il WTC
Dopo l'avviso...
E che cosa fa? Assolutamente niente! Continua tranquillamente la sua “lezione”, limitandosi ad una breve dichiarazione alla fine, affermando che si apprestava a ritornare a Washington. Ma tutti sappiamo com’è andata: si è tenuto ben lontano da Washington (per rimanere “a distanza da rotte pericolose”) mentre venivano raccontate due
bugie per giustificare la sua assenza. La Casa Bianca dichiarò che il volo che ha colpito il Pentagono era diretto alla Casa Bianca, ma le scansioni radar hanno dimostrato che non era vero. Dichiarò inoltre di aver ricevuto una telefonata di minaccia nei confronti dell’Air Force One, l’aereo presidenziale, ma anche questo poi si ammise non
fosse vero.
Vabbè, il presidente ha anche altre gatte da pelare in questo momento, tra cui i suoi rapporti con Sharon: il Sydney Morning Herald riporta che il Primo Ministro israeliano lo ha avvertito che qualora Washington tentasse di imporre un accordo di pace, egli invocherebbe le elezioni anticipate, congelando in tal modo qualunque processo e
paralizzando per mesi l’attività diplomatica. Carino, no?
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