Diapositiva 1 - Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari

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Diapositiva 1 - Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari
Commissione Studi «Principi Contabili Nazionali ed Internazionali"
Corso in «Nuovi OIC, come cambia il bilancio»
Bari, 25 marzo 2015
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI ALLA LUCE DELLE
RILEVANTI INNOVAZIONI INTRODOTTE DALL’OIC
Prof. Andrea Venturelli
Agenda
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

Il processo di aggiornamento degli standard contabili
nazionali
Le principali novità introdotte nell’OIC 16 e nell’OIC 24
L’OIC 9
Le svalutazioni per perdite durevoli di valore delle
immobilizzazioni materiali ed immateriali
Documentazione di supporto
 Elementi tassonomici
 Problematiche di carattere operativo

Il processo di aggiornamento degli standard
contabili nazionali


Nel periodo 2014-2015 l’Organismo Italiano di Contabilità ha
pubblicato n. 20 standard contabili nazionali (ultima
pubblicazione OIC 24 – Immobilizzazioni immateriali - gennaio
2015)
Il processo in esame ha favorito la convergenza da un punto di
vista formale tra standard nazionali ed internazionali
intervenendo su:
 numerazione di ciascun paragrafo,
 eliminazione delle note,
 riporto riferimenti normativi in appendice,
 struttura comune (finalità, ambito di applicazione, definizioni,
classificazione e contenuto delle voci, rilevazione, valutazione,
nota integrativa, appendice).
Non variati
Revisionati
Rinnovati
OIC 2 – Patrimoni e finanziamenti
destinati ad uno specifico affare
OIC 12 – Composizione e schemi del
bilancio di esercizio
OIC 15 - Crediti
OIC 31 – I fondi per rischi ed oneri e
trattamento di fine rapporto
OIC 3 . Le informazioni sugli strumenti
finanziari da inserire nella nota
integrativa
OIC 13 – Rimanenze di magazzino
OIC 20 – Titoli di debito
OIC 9 – Svalutazioni per perdite durevoli di
valore delle immobilizzazioni materiali ed
immateriali
OIC 4 – Fusione e scissione
OIC 14 Disponibilità liquide
OIC 21 – Partecipazioni e azioni
proprie
OIC 10 – Rendiconto finanziario
OIC 5 – Bilanci di liquidazione
OIC 16 – Immobilizzazioni materiali
OIC 6 – Ristrutturazione del debito e
informativa di bilancio
OIC 17 – Bilancio consolidato e metodo
del patrimonio netto
OIC 7 – I certificati verdi
OIC 18 – Ratei e risconti
OIC 8 – Le quote di emissione di gas ad
effetto serra
OIC 19 Debiti
Si applica ai bilanci
chiusi a partire dal 31
dicembre 2014
OIC 20 – Titoli di debito
OIC 21 – Partecipazioni e azioni
proprie
OIC 22 - Conti d’ordine
OIC 23 - Lavori in corso su ordinazione
OIC 24 – Immobilizzazioni immateriali
OIC 25 – Imposte sul reddito
OIC 26 – Operazioni,
passività in valuta estera
Nuovi
attività
e
OIC 28 – Patrimonio netto
OIC 29 – Cambiamenti di principi
contabili…
Le principali novità introdotte sull’OIC 16


Classificazione

Terreni - esplicitazione del caso dei terreni su cui insistono i fabbricati (non più possibile
classificare tale voce accorpandola ai fabbricati)

Impianti generici - chiarita definizione, ovvero quelli «..non legati alla tipica attività della
società (impianti di riscaldamento, condizionamento, allarme)»

Impianti specifici - chiarita definizione, ovvero quelli «..legati alle tipiche attività produttive
dell’azienda»

Immobilizzazioni destinate alla vendita – se non più ammortizzate, classificate
separatamente, ovvero, in apposita voce dell’attivo circolate a determinate condizioni
(pronte per la vendita, vendita altamente probabile, vendita nel breve termine)
Capitalizzazione oneri finanziari


Chiarite le condizioni (effettivo sostenimento, beni da realizzarsi in un periodo di
costruzione significativo) e le modalità (costi diretti) per le quali è prefigurabile la
capitalizzazione degli oneri finanziari generici e specifici
Ammortamenti

Inserimento delle opere d’arte tra i beni non ammortizzabili

Eccezione per i terreni la cui utilità è destinata ad esaurirsi nel tempo, come le cave e i
siti utilizzati per le discariche
Le principali novità introdotte sull’OIC 16…segue


Ammortamenti

Non consentito ammortamento a quote crescenti perché in contrasto con il principio
della prudenza

Piano e criteri prescelti possono essere riesaminati qualora non più rispondenti alle
condizioni originariamente previste

Per i componenti aventi vita utile diversa rispetto cespite principale (component
approach) calcolo distinto dell’ammortamento ed esplicitazione diversa vita utile in
nota integrativa
Rivalutazioni e svalutazioni

Immobilizzazioni possono essere rivalutate soltanto in applicazione di leggi speciali
che ne stabiliscano la modalità

Stralciata parte relativa a perdite durevoli in quanto disciplinata dall’OIC 9

Contributi in conto impianti iscritti solo se acquisiti in via definitiva e contabilizzati
secondo il metodo indiretto (risconti passivi) o diretto (riduzione costo
immobilizzazione)
Le principali novità introdotte sull’OIC 24

Chiariti i requisiti generali per l’iscrizione degli oneri pluriennali

Riformulata e integrata la definizione di avviamento

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

Precisati i requisiti che consentono di capitalizzare costi di addestramento
e di qualificazione del personale (verificato profondo cambiamento nella
struttura produttiva, commerciale ed amministrativa), in conseguenza dei
quali i costi di riduzione straordinaria del personale vanno invece spesati
a conto economico
Eliminazione di riferimenti a costi per produzione e distribuzione di
cataloghi, di espositori e di altri strumenti materiali aventi finalità
promozionali
Precisazione che su brevetti, diritti di sfruttamento di opere, marchi e
licenze e concessioni è capitalizzabile solo il costo pagato inizialmente e
non gli altri in quanto correlati ai ricavi
Chiarita disciplina ammortamento con particolare riguardo al momento
inziale dell’ammortamento e della nozione di valore residuo in linea con
OIC 16
Le principali novità introdotte sull’OIC 24..segue




Precisazione del momento in cui i costi per la realizzazione
interna di un progetto sono classificati nei costi di ricerca e
sviluppo
Capitalizzabili i costi diretti e indiretti relativi alla
realizzazione di software applicativi non tutelabili (sono
esclusi invece i costi indiretti attribuibili al progetto quali affitti,
ammortamenti, costi del personale con funzione di
supervisione)
Cancellazione dei costi per migliorie su beni di terzi in caso di
cessazione anticipata del contratto di locazione o di leasing
In attesa di recepimento della nuova direttiva contabile
europea riproposto il periodo di ammortamento di marchi ed
avviamento
L’OIC 9 – Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle
immobilizzazioni materiali ed immateriali
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


Le indicazioni previste dallo standard sostituiscono quanto precedente previsto
nell’OIC 16 e nell’OIC 24 sul tema, «…comportando un riordino generale della
tematica e un miglior coordinamento con le disposizioni degli altri principi contabili
nazionali OIC»
Introduce «…il modello basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa come paradigma
concettuale di riferimento per la determinazione del valore recuperabile delle
immobilizzazioni materiali ed immateriali secondo un approccio di universale
accettazione e adottato dagli standard setter internazionali»
In ossequio all’impostazione italiana di tipo contabile «…si è modulata
l’applicazione del modello sulla base delle dimensioni della società, cosi da consentire
ai soggetti di piccole dimensioni di evitare il sostenimento di oneri sproporzionati
rispetto ai benefici che deriverebbero dall’adozione di tecniche complesse»
Già in consultazione nel 2013 è stato oggetto di adeguamenti in termini di:

definizione di valore equo (in linea con IFRS 13 Fair Value Measurement)

migliore definizione di capacità di ammortamento

migliore esplicitazione degli indicatori di perdita
Le svalutazioni per perdite durevoli –
Documentazione di supporto


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
IAS 36 – Impaiment of Assets - Riduzione di valore della attività
(testo italiano approvato dalla Commissione europea, pubblicato il
31/12/2004 sul n. 1392 della GU)
OIC 9 - Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle
immobilizzazioni materiali ed immateriali – agosto 2014
Guida all’applicazione dell’Impairment Test dello IAS 36
(determinazione delle perdite di valore delle immobilizzazioni
materiali, immateriali e finanziarie) – Commissione per i principi
contabili del CNDCEC – febbraio 2006
La svalutazione delle immobilizzazioni tecniche alla luce dell’OIC
9, svalutazioni per perdite durevoli di valore delle
immobilizzazioni materiali e immateriali. Problematiche tecniche
ed operative - Fondazione Nazionale dei Dottori commercialisti Circolare del 15 marzo 2015
Le svalutazioni per perdite durevoli – elementi tassonomici
OIC 9
Definizione
Perdita durevole di valore
…la diminuzione di valore che rende il valore recuperabile
di un’immobilizzazione, determinato in una prospettiva di
lungo termine, inferiore rispetto al suo valore netto
contabile
Valore recuperabile
…di un’attività o di un’unità generatrice di flussi di cassa il
maggiore tra il suo valore d’uso ed il suo valore equo (fair
value), al netto dei costi di vendita
Valore d’uso
…il valore attuale dei flussi di cassa attesi da un’attività o
da un’unità generatrice di flussi di cassa
Valore equo (fair value)
…è l’ammontare ottenibile dalla vendita di un’attività in
una transazione ordinaria tra operatori di mercato alla data
di valutazione
Unità generatrice di flussi di cassa (UGC)
…è il più piccolo gruppo identificabile di attività che
include l’attività oggetto di valutazione e genera flussi
finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti dai
flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi
di attività
Capacità di ammortamento
…di un dato esercizio è costituita dal margine economico
che la gestione mette a disposizione per la copertura degli
ammortamenti. …..è determinata sottraendo al risultato
economico dell’esercizio, non comprensivo degli elementi
straordinari e delle relative imposte, gli ammortamenti delle
immobilizzazioni
Le svalutazioni per perdite durevoli – fondamenti di cost
accounting e di capital budgeting
Concetti solo accennati
approfondimento:






dall’OIC
9
sui
quali
occorrerebbe
dedicare
un
Business Unit (es. reparto, stabilimento) - Dimensione organizzativa per la quale
sono predisposti attendibili report gestionali dai quali desumere flussi in entrata e
in uscita ed adeguati budget,
Flussi finanziari in entrata e in uscita - impostazione finanziaria differente da
quella economico-contabile (flussi finanziari attualizzati)
Budget e Piani pluriennali – stima dei flussi su presupporti ragionevoli e sostenibili
Rischi specifici e tasso di attualizzazione – tasso di rischiosità del settore, del paese,
free risk rate, premium risk, WACC (Weight Average Cost of Capital), Costo medio
del capitale della società (CAPM – Capital Asset Price model)
Costi variabili e fissi – comportamento dei costi al variare dei volumi di produzione
Costi diretti e indiretti – modalità di imputazione oggettiva e soggettiva ad un
oggetto di calcolo
Un possibile accostamento tra OIC 9 e IAS 36
Elemento di confronto
OIC 9
•
•
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
IAS 36
•
•
Ambito di applicazione
•
•
Profili generali
•
•
Indicatori di potenziali perdite di
valore
Set di Indicatori di riferimento
(i medesimi dello IAS 36)
•
Approcci utilizzati
Definizione
del
valore
recuperabile di una singola
immobilizzazione
Definizione
del
valore
recuperabile di una UGC (alla
quale
l’immobilizzazione
appartiene)
•
Approccio base (applicabile solo
alle grandi imprese)
Approccio
semplificato
(applicabile a quelle imprese che
non superano i parametri della
direttiva 34/2013/UE)
•
•
•
•
Immobili, impianti e macchinari
Investimenti in società controllate,
collegate e joint venture
attività immateriali (costi di
sviluppo)
Avviamento a titolo oneroso
Definizione
del
valore
recuperabile di una singola
attività
Definizione
del
valore
recuperabile di una UGC (alla
quale l’attività appartiene)
Fonti esterne
Fonti interne
Solo approccio base
L’approccio base e l’approccio semplificato secondo l’OIC 9
Approccio semplificato
Approccio base
Società che per due esercizi consecutivi non
superino nel proprio bilancio d’esercizio 2 dei
3 dei seguenti limiti:
Numero medio dipendenti >250
Totale attivo
> 20 mil.
Ricavi netti
> 40 mil.
Alle grandi imprese che superano i limiti e in generale a tutte le
imprese che adottano il modello di bilancio IAS/IFRS (IAS 36
adoption)
Determinazione del
valore recuperabile
Maggiore tra valore equo e valore d’uso
Maggiore tra valore quo e valore d’uso
Determinazione del
valore d’uso
Determinato sulla base della capacità di
ammortamento di una immobilizzazione, di una
UGC o di un’azienda
Determinato sulla base dei flussi finanziari futuri di una
immobilizzazione o di una UGC
Assunzioni
fondamentali
•
l’UGC nelle società di minori dimensioni
tende a coincidere con l’intera società
I flussi di reddito, se la dinamica del
circolante si mantiene stabile, approssimano i
flussi di cassa
•
•
l’UGC riguarda un complesso di beni tra loro coordinati
Per la determinazione dei flussi di cassa prospettici è
necessario tener conto di un tasso di attualizzazione
significativo declino del valore di mercato
dell’attività;
mutamenti negativi dell’ambiente tecnologico, di
mercato, economico e/o normativo;
valore contabile dell’attivo netto superiore alla
capitalizzazione di mercato;
evidente obsolescenza o deterioramento fisico;
mutamenti con impatti negativi sull’utilizzo delle
immobilizzazioni (piani di ristrutturazione e
dismissione del settore di appartenenza,
dismissione attività prima data prevista,
ridefinizione vita utile);
evidenza di risultati economici delle attività
peggiori rispetto alle attese.
•
•
significativo declino del valore di mercato dell’attività;
mutamenti negativi dell’ambiente tecnologico, di mercato, economico
e/o normativo;
incremento dei tassi di interesse (con impatto sul tasso di
attualizzazione utilizzato per il calcolo del valore d’uso);
valore contabile dell’attivo netto superiore alla capitalizzazione di
mercato;
evidente obsolescenza o deterioramento fisico;
mutamenti con impatti negativi sull’utilizzo delle immobilizzazioni
(piani di ristrutturazione e dismissione del settore di appartenenza,
dismissione attività prima data prevista, ridefinizione vita utile);
evidenza di risultati economici delle attività peggiori rispetto alle
attese.
A chi si applica
•
•
•
•
Indicatori di
potenziali perdite di
valore
•
•
•
•
•
•
•
•
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo
Il procedimento di determinazione e allocazione elle perdite di valore quando va
effettuato secondo lo IAS 36 ?
Quando verificare la
presenza di
indicatori di
impairment
Quali attività
Alle date di riferimento
del bilancio di esercizio
e dei bilanci intermedi
Tutte le attività
Alle date di riferimento
del bilancio di esercizio
e dei bilanci intermedi
1. Attività immateriali
con
vita
utile
indefinita
(avviamento)
2. Attività immateriali
non
ancora
in
utilizzo
Quando valutare
il valore
recuperabile
dell’attività
Frequenza del test di impairment
Quando
si
presentano indicatori
di impariment
Non
solo
nelle
situazioni
di
impairment,
ma
almeno una volta
l’anno e sempre nello
stesso periodo
Si deve effettuare
Si presenza
indicatori
impariment
Può essere utilizzato
il più recente calcolo
a
determinate
condizioni
(IAS 36 par. 99)
Da
non
effettuare
No indicatori
impariment
• Per
ogni
chiusura di
esercizio
• Al momento
dell’allocazi
one iniziale
se rilevata
nell’ambito
di
una
business
combination
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo…segue
Il percorso logico per la riduzione durevole di valore:
Esistono sintomi che possono
presupporre l’esistenza di una perdita
durevole di valore (par. 12-14)
Nessuna ulteriore verifica per le
svalutazioni
no
si
Revisione vita utile (par. 14)
Calcolo del valore recuperabile
(parr. 15-22 e 28-30)
no
Il valore recuperabile è inferiore al
valore contabile
si
Svalutazione per allineare il valore
contabile al valore recuperabile
(parr. 23-24 e 31)
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 7
Nessuna svalutazione
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Il procedimento di determinazione e allocazione delle perdite di valore si sviluppa secondo
lo IAS 36 secondo le seguenti fasi:



Verificarsi di uno degli indicatori di perdita di valore («…ciò potrebbe rendere
opportuno rivedere la vita utile residua, il criterio di ammortamento o il valore residuo e
rettificarli conformemente a prescindere dal fatto che la perdita venga poi rilevata» – par.
14 OIC 9),
Identificazione di un’attività che possa aver subito una perdita di valore
Determinazione del valore recuperabile, considerato come maggiore tra il fair value
(da determinare) al netto dei costi di vendita e il valore d’uso (da determinare)

Criteri per il calcolo del valore d’uso: flussi finanziari futuri e tasso di attualizzazione

Eventuale configurazione della cash generating unit


Allocazione dell’avviamento ad una o più cash generating unit e determinazione del
valore recuperabile
Determinazione della perdita durevole di singole attività o di cash generating unit
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
-
La perdita di valore è la differenza tra:
Svalutazione
Valore contabile dell’attività (o della CGU)
-
=
Valore maggiore (valore recuperabile) tra
• Fair value (al netto costi di vendita)
• Valore d’uso
+
copertura
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Come si determina il valore contabile netto di un’attività/immobilizzazione o di una
CGU?
•
Il valore contabile di
una CGU include
Il valore contabile di
una CGU non include
•
Il valore contabile delle attività che possono essere
attribuite direttamente alla CGU e che generano flussi
di cassa/ricavi futuri (approccio di base/semplificato)
stimati nel determinare il valore d’uso della CGU
Una quota delle attività che possono essere attribuite
secondo un criterio ragionevole e coerente alla CGU
(ripartizione costi capitalizzati)
Il valore relativo a passività iscritte a meno che non siano
strettamente necessarie per determinare il valore
recuperabile della CGU
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Come si determina il fair value di un’attività ?
•
•
Valore convenzionale
(riferimenti direttiva 65/2001,
d.lgs. 394/2003, art. 2427-bis cc)
-
Costi di vendita
•
•
•
•
Spese mediazione venditore
Spese legali e notarili
Imposta di bollo
Costi di rimozione attività
Non devono essere considerati:
• Indennità premi esodi agevolati ai
dipendenti
• Cosi associati alla riduzione dell’attività
• Costi associati alla riorganizzazione
dell’azienda successivi alla dismissione
cespite
Di difficile determinazione per
brevetti e marchi
Non
determinabile per oneri
pluriennali
Presenza di un
accordo vincolante
Se non esiste verificare
l’esistenza di un prezzo di
mercato in un mercato
attivo
In mancanza di tali input l’OIC 9 prevede
di determinare il fair value in base alle
migliori informazioni disponibili (la prassi
esclude dal concetto di parti consapevoli
e disponibili le parti correlate)
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un primo esempio
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 10
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un secondo esempio
Fonte: Guida all’applicazione dell’Impairment Test dello IAS 36, pp.31-32
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Come si determina il valore d’uso di un’attività/immobilizzazione o di una CGU
• Stimare i flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che
secondo l’OIC 9?
Le fasi per il calcolo
•
•
Cosa comprendono
stime flussi
•
•
•
Come determinare i
flussi
•
•
deriveranno dall’uso continuativo dell’attività e della
sua dismissione finale
Applicazione di un tasso di attualizzazione
appropriato
Flussi in entrata derivanti dall’uso continuativo
dell’attività
Flussi in uscita correlati a flussi in entrata direttamente
attribuiti in base ad un criterio ragionevole e coerente
Flussi finanziari netti (da ricevere o da erogare), se
previsti, per dismissione attività in una transazione
regolare tra operatori di mercato
Utilizzazione di piani o previsioni approvate da
organo amministrativo
Periodo non superiore 5 anni
Considerare un tasso di crescita stabile, crescente o
decrescente se giustificato (sulla base settore e paese)
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Come si determina il valore d’uso di un’attività/immobilizzazione o di una CGU
secondo l’OIC 9?
• Entrate e uscite derivanti da attività di finanziamento
Cosa non
comprendono i flussi
Tasso/i di sconto ai
fini del calcolo del
valore attuale
Quale sarebbe questo
tasso?
•
•
Pagamenti o rimborsi fiscali
Investimenti futuri per i quali la società non si sia
obbligata
•
•
•
•
Al lordo delle imposte
Tenga conto del tasso di inflazione
Dei rischi specifici delle attività oggetto di analisi
Tale da riflettere il rendimento che gli investitori
richiederebbero se si trovassero nella situazione di
dover scegliere un investimento omogeneo per
importi flussi, tempistica e rischio a quelli che la
società si aspetta dall’immobilizzazione in oggetto
•
Costo medio ponderato del capitale delle società
formula del WACC (Weight Average Cost of Capital)
Determinare il costo del capitale per mezzo della
formula del CAPM (Capital Asset Price Model) avendo
come presupposti: mercato efficiente, razionalità
investitori, no costi di transazione)
•
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
L’OIC 9 non esplicita elementi operativi di determinazione quantitativa dei valori e
non fornisce indicazioni sulle tecniche estimate del tasso di attualizzazione da
adottare.
Approfondimenti
calcolo
WACC su Guida Ias 36, pp.
40-41
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 19
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un primo esempio su attualizzazione flussi finanziari di una singola
attività (brevetto)
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 20
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un secondo esempio su attualizzazione flussi finanziari di una singola
attività (costi di sviluppo).
Fonte: di elaborazione propria
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un secondo esempio su attualizzazione flussi finanziari di una UGC
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 20-21
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Come viene imputata la perdita durevole di valore rilevata su una UGC?



In primo luogo al valore dell’avviamento allocato sulla UGC
In secondo luogo sul valore degli oneri pluriennali di cui all’art. 2426, comma 5,
cc (costi di impianto e di ampliamento, costi di ricerca e sviluppo) in maniera
proporzionale
In terzo luogo
proporzionale
sulle alle altre attività riconducibili alla UGC in maniera
Come viene iscritta in Conto Economico la perdita durevole di valore?


Nella voce B10c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni, se riconducibili
alla gestione ordinaria
Nella voce E21) Oneri straordinari, se di natura straordinaria
Quali casi?
• Danneggiamento per calamità naturale di un‘attività che
produce flussi in via autonoma
• Perdite durevoli legate a ristrutturazioni aziendali
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Il ripristino della perdita durevole di valore rilevata su una UGC è possibile?


Si, se son venuti meno i motivi che l’avevano giustificata
Si procede ripristinando le attività eccezion fatta per l’avviamento e per gli
oneri pluriennali di cui all’art. 2426, comma 5, cc (costi di impianto e di
ampliamento, di ricerca e sviluppo)
Come viene iscritta il ripristino in Conto Economico della perdita durevole di
valore?

Nella voce A5) altre ricavi e proventi, se riconducibile alla gestione ordinaria

Nella voce E20) Proventi straordinari, se di natura straordinaria
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Cosa prevede l’OIC 9 in termini applicativi trattando l’approccio di tipo
semplificato per la determinazione delle perdite durevoli di valore?
Approccio basato sulla
determinazione
della
capacità
di
ammortamento in luogo
dei flussi finanziari futuri
Capacità di ammortamento determinabile in capo:
• alla società (UGC)
• ramo d’azienda (se producono flussi di ricavi
autonomi)
•
•
IMPORTANTE
Non si computano tra gli ammortamenti quelli
relativi a futuri investimenti capaci di
incrementare il potenziale della struttura
produttiva
Si tiene conto di quelli ammortamenti che
mantengono invariata la capacità produttiva
esistente
Il test di verifica delle immobilizzazioni è superato allorchè
gli esiti della gestione futura indicano che la capacità di
ammortamento complessiva è sufficiente a garantire la
copertura degli ammortamenti
a)
b)
c)
ASSUNZIONI
l’UGC nelle società di minori
dimensioni tende a coincidere
con l’intera società
I flussi di reddito, se la
dinamica del circolante si
mantiene stabile, approssimano
i flussi di cassa
Se non presente condizione a)
si passa al valore recuperabile
singoli rami d’azienda
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Il fatto che alcuni esercizi chiudano in perdita non implica un obbligo a svalutare, a
condizione che altri esercizi dimostrino la capacità di produrre utili che compensino tali
perdite.
Fonte: OIC 9 – Appendice C
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
L’OIC 9 non definisce in modo tassativo modelli per la determinazione della capacità di
ammortamento. Metodologie alternative se coerenti nelle assunzioni potrebbe portare a stessi risultati.
Tre modelli alternativi potrebbero essere i seguenti:
Modelli
Descrizione
Di derivazione ex art. 2425 cc (ricavi e costo
della produzione effettuata)
Costi classificati per natura
Conto economico riclassificato a valore
aggiunto od a ricavi e costi della
produzione venduta
Struttura
congeniale
l’analisi di bilancio
Configurazione a margine di contribuzione
In presenza di un sistema di
contabilità analitica
Conto Economico a «Valore Aggiunto»
Valore della produzione civilistico al netto dei ricavi accessori
per
Voci
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 14
Totale
Ricavi vendite
= VALORE AGGIUNTO
- Costi variabili del venduto (costi variabili quantità
prodotta + rimanenze iniziali di prodotti valutate a costi
variabili – rimanenze finali di prodotti valutati a costi
variabili)
- Costi del personale
Margine lordo di contribuzione
- costi della produzione esterni (materie prime utilizzate e servizi)
= MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
- altri costi della produzione interni
= REDDITO OPERATIVO
- Costi fissi diretti
Margine semi-lordo di contribuzione
- Costi fissi indiretti
Reddito netto
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Un esempio su capacità di ammortamento riferito ad un’azienda
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, pp. 15-17
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Nel caso in cui la capacità di ammortamento riferito ad un bene non sia
sufficiente la svalutazione verrà imputata direttamente in capo allo stesso bene.
Questo potrebbe accadere in imprese mono-business in cui anche in presenza
di risultati economici positivi la svalutazione diretta di un bene può essere
effettuata senza che via sia la necessita di verifica della perdita durevole di
valore a livello complessivo aziendale.
In presenza, invece, di una perdita durevole di valore di più beni strumentali,
varrebbe la pena verificare se la riduzione proporzionale in capo ai cespiti
fornisca una corretta rappresentazione contabile o se, alternativamente, sarebbe
meglio evidenziare una ripartizione non proporzionale, purchè si motivi il tutto in
nota integrativa
Le svalutazioni per perdite durevoli – problematiche di
carattere operativo….segue
Quale informativa inserire in nota integrativa?
Fonte
Art. 2427, numero 3-bis
cod. civ
Metodo base
Metodo semplificato
«la misura e le motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle
immobilizzazioni materiali ed immateriali, facendo a tal fine
riferimento al loro concorso alla futura produzione di risultati
economici, alla loro prevedibile durata utile e, per quanto rilevante,
al loro valore di mercato, segnalando altresì le differenze rispetto a
quelle operate negli esercizi precedenti ed evidenziando la loro
influenza sui risultati economici dell’esercizio»
•
•
•
OIC 9
•
Durata orizzonte temporale
Tasso di crescita utilizzato •
per stima flussi
Tasso utilizzazione applicato
Durata orizzonte temporale
per stima flussi reddituali
Le modalità che hanno
portato alla scelta di una
UGC diversa dal complesso
societario
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carattere operativo….segue
Un esempio di informativa in nota integrativa
Fonte: Circolare Fondazione Nazionale Commercialisti, p. 25
Al processo di «finanziarizzazione» in atto nelle valutazioni
di bilancio servirebbe contrapporre un po’ di storia…..
«…..Negli statuti delle nostre società per azioni, che contengono
disposizioni intorno alla valutazione dell’avviamento, è di prammatica
la frase: «le eventuali spese di avviamento dovranno essere
ammortate nel più breve tempo possibile». E se ne effettua
l’ammortamento nella pratica in relazione diretta all’ammontare degli
utili conseguiti nei diversi esercizi: dovrebbe invece l’ammortamento,
se razionalmente si procedesse, essere computato in ragione
inversamente proporzionale all’ammontare dei sopraredditi realizzati;
nel caso in cui poi non si eseguissero extraprofitti dovrebbe il costo
dell’avviamento depennarsi dagli elementi patrimoniali attivi e
conteggiarsi come una perdita……»
Gino Zappa, Le valutazioni di bilancio, Società Editrice Libraria, Milano, 1910