Untitled - Bibliopathos. Old and Rare Books and Paintings
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Untitled - Bibliopathos. Old and Rare Books and Paintings
catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 1 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 2 LIBRERIA BIBLIOPATHOS viale Regina Giovanna, 15 20129 Milano via Enrico Toti, 1 37129 Verona Tel/Fax +39 (0)45 592917 www.bibliopathos.it email: [email protected] catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 3 Aimez moy, comme je vous aime catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 4 LIBRO D’ORE, 1470 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 5 MANOSCRITTO MINIATO SU PERGAMENA FINE XV SECOLO LIBRO D’ORE ALL’USO DI ROMA. [Manoscritto miniato su pergamena, in lingua latina. Francia (Piccardia), 1470 circa]. [UNITO CON:] DEVOZIONALE. [Manoscritto miniato su pergamena,in lingua olandese. Paesi Bassi, 1470 circa]. In-4° (193x130 mm), legatura ottocentesca in piena pelle bruna, filetto impresso a secco ai piatti, dorso a quattro nervi, numerosi segnalibri in seta bianca e perline colorate, cc. (96), (46). Carattere gotico, 17 linee in inchiostro seppia e nero, con rubricature alternate in blu, rosso e oro o rosso e blu, ricche estensioni marginali in rosa. Fine-linea in rosso e blu. SEI MINIATURE A PIENA PAGINA, INSERITE IN UNA RICCA CORNICE FLOREALE E FRONTEGGIATE DALLA CORNICE CONTENENTE IL TESTO ; DIECI MINIATURE DI MINORI DIMENSIONI; SETTE GRANDI INIZIALI MINIATE IN ROSSO, BLU E ORO. UNA MINIATURA A PIENA PAGINA RAPPRESENTANTE UN CHIODO DELLA CROCE E LA FERITA AL COSTATO DI CRISTO. TESTO: Calendario, cc. 1-6v; Ore della Croce, cc. 8-10; Ore dello Spirito Santo, cc. 11-13; Messa della Vergine, cc. 14-18v; brani dai Vangeli, cc. 18-22; Obsecro te, cc. 5 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 6 LIBRO D’ORE, 1470 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:00 Pagina 7 23-26; O intemerata, cc. 26-28; Ufficio della Vergine all’uso di Roma, cc. 29-64v; Suffragi dei Santi, cc. 6568v; Salmi Penitenziali, cc. 70-78; Litanie, cc.79-83; Ufficio dei Morti all’uso di Roma, cc. 84-96; segue il testo del Devozionale olandese, comprendente preghiere e litanie, inclusa un’indulgenza di quarantotto anni e quarantotto giorni se recitata davanti ad una immagine dell’arma Christi, cc. 96-142. MINIATURE A PIENA PAGINA: Crocifissione con Maria e san Giovanni ai lati della Croce, c. 7v; Pentecoste, c. 10v; Vergine e Bambino con angeli, c. 13v; Annunciazione, c. 28v; Giorno del Giudizio, c. 69; chiodo della Croce e ferita di Cristo, c. 128. MINIATURE NEL TESTO: Pietà, c. 23;Vergine con Bambino e san Giovanni Evangelista, c. 26; san Michele, c. 65; san Giovanni Battista, c. 65v; san Nicola, c. 66; san Lorenzo, c. 66v; santa Barbara, c. 67; santa Caterina, c. 67v; santa Margherita, c. 68; santa Maria Maddalena, c. 68v. ORIGINE: I nomi dei santi presenti nel Calendario e quelli citati nelle litanie suggeriscono una collocazione nel sud dei Paesi Bassi. Due miniature sono caratterizzate dal recto non scritto, come nelle produzioni olandesi; il recto delle quattro rimanenti illuminazioni presenta la rigatura, comune alle produzioni francesi; 7 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 8 LIBRO D’ORE, 1470 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 9 l’insieme dei due stili è tipico dei codici della Piccardia e delle regioni al confine con la Francia, mentre lo stile delle miniature è quello abituale della zona di Bruges. Le illustrazioni sono opera di due diversi miniatori: il primo, che risente dell’influsso di Loyset Liedet, è l’autore delle miniature con testo al recto (cc.10v, 13v, 28v e 83v), caratterizzate da linee slanciate, contorni semplificati e colori tenui (azzurro, rosa e grigio) evidenziati da dettagli in oro liquido; il secondo, collegabile al gruppo di seguaci di Willem Vrelant, è l’autore delle altre due grandi miniature (c. 7v e c. 89v) e delle miniature nel testo, con colori forti (blu, giallo, arancione e rosso) ed enfatizzate nei dettagli e nei contorni. Gli elementi del chiodo e della ferita, segnali di una devozione basata sulla realtà fisica della sofferenza di Cristo, sono rappresentati in un’ipotetica scala reale, come precisato nel testo che le descrive; tale caratteristica grafica risulta abbastanza comune per l’iconografia della ferita, più inusuale per quella del chiodo. Ottimo esemplare. I. Al contropiatto anteriore, ex-libris di Six van Hillegom, membro di una famiglia fiamminga nota per il suo mecenatismo sin dai tempi di Rembrandt. II. Asta Frederick Muller, Amsterdam, 18 ot- PROVENIENZA: 9 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 10 tobre, 1928, lotto 202. III. Sotheby’s, 18 luglio 1991, lotto 139. 10 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 11 PRIMA EDIZIONE DELL’OPERA UNICA DI BARTOLOMEO CAIMI CAIMI, BARTOLOMEO. Interrogatorium sive Confessionale.[seguito da:] ANSELMO DI CANTERBURY. Interrogationes faciende infirmo morienti. [al colophon:] Impressit magnum maximus auctor opus. 1474. 3°. k[a]l[end]as octobris. [Milano, Christophorus Valdarfer, 29 settembre 1474]. In-8° (155x115 mm), legatura in mezza pelle ottocentesca su piatti di cartone e carta colorata, tassello in pelle rossa con filetti e titolo in oro al dorso, cc. (174). (tre linee) e tredici piccole iniziali (due linee) in rosso e in blu; eleganti estensioni marginali filigranate in inchiostro. Numerose rubricature in rosso o in blu all’inizio e alla fine di ogni paragrafo. GRANDE INIZIALE RUBRICATA del popolare Confessionale di Bartolomeo Caimi: è il secondo volume impresso dal Valdarfer dopo il trasferimento da Venezia a Milano, che segue il De Officis di Sant’Ambrogio, del gennaio dello stesso anno. RARA PRIMA EDIZIONE Bartolomeo Caimi († ca. 1496), monaco francescano 11 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 12 CAIMI, 1474 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 13 nel convento di santa Maria degli Angeli a Milano e legato papale sotto Sisto IV, fu auctor unius libri: questa sua unica opera divenne utilizzatissima tanto da essere ristampata undici volte nel quindicesimo secolo, principalmente in Germania. Il Confessionale è un manuale pratico, organizzato per capitoli secondo lo schema proposto da sant’Antonino e probabilmente ispirato alla Summa Angelica del Clavasio, con indicazioni specifiche ai confessori su domande e penitenze relative alle singole professioni, e con un excursus dei vari tipi di giochi d’azzardo, proibiti agli uomini di chiesa. Segni di tarlo restaurati al margine esterno di nove carte. In generale, esemplare fresco e molto buono su carta forte, impreziosito da numerose note manoscritte coeve. Nota di possesso S Mari(a)e Grati(a)e Arci alla prima carta, note marginali (leggermente rifilate), paginazione e titoli correnti manoscritti in due diverse grafie coeve, in inchiostro rosso o nero. PROVENIENZA: Hain, 2481*; IGI, 2718; BMC, VI 725; BSB-Ink, C-244; GW, 6540; Goff, B-153 (10 esemplari); CIBN, C-233 (2 esemplari); Parguez, 141; IDL, 1220; Pellechet, 1859; Ohly-Sack, 846; Madsen, 1110; Walsh, 3075; Oates, 2269; Proctor, 5875. 13 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 14 LEONICENUS, 1475 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 15 PRIMA EDIZIONE DEL COMMENTARIO DI LEONICENO SU LUCANO LEONICENUS, OMNIBONUS. Commentarium in Lucanum. [precede:] Vita Lucani. [seguono:] Disticha. [al colophon:] Venetiis. M.CCCC.Lxxv. xii. Kalendas Augusti. [Venezia, Filippo di Pietro, 21 luglio 1475]. In-folio (303 x 205mm), attraente legatura coeva (dorso rinnovato) in cuoio impresso a secco, cornice esterna con foglie di acanto, pannello interno decorato con impressioni raffiguranti un cane mastino, un unicorno e piccole rosette, altre rosette più grandi nelle intersezioni, borchie in ottone (tutte presenti), resti di fermagli, cc. (372). 34 linee. Carattere: 2:115 (113) R; 115 Gr. Registro: a–c10, C8, D6, d–k8, l–r10, ∫ 10, s10, ∫∫ 10, ∫t10, ∫l12, t–z8, &8, aa–bb8, cc–gg10, hh–kk12. quattrocentesca contenente il solo commentario del Leoniceno, che apparirà insieme al testo della Pharsalia nell’impressione del Britannico del maggio 1496, e poi in molte edizioni successive. PRIMA E UNICA EDIZIONE La splendida legatura coeva è probabilmente attribuibile al maestro conosciuto come Mair bb di Bamberga (ossia Ulrich Meyer, cfr. Kyriss, 50): il ferro con l’unicorno è identificato nell’archivio Schwenke come ti- 15 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 16 pico di Mair, sebbene Kyriss (tavola 103) non riporti l’unicorno o altri simili ferri per questa bottega. Goldschmidt identifica Mair come un legatore di origine ebraica, autore di eccellenti lavori su cuoio e legature cesellate, anche se Kyriss dubita che egli fece mai lavori di questo genere. Un velo di polvere alle prime pagine, alcune macchie al margine inferiore di poche carte. Una gora nel margine inferiore dei tre quaderni finali. Ottimo e freschissimo esemplare, a pieni margini (alcune carte sono in barbe) e impresso su carta forte. PROVENIENZA: I. Nota di possesso in grafia settecentesca Saigan O Dalu in lingua gaelica al recto del frontespizio e al colophon. II. Iscrizione ex-dono al frontespizio: A present from Mr. Corlam Tho[mas] St Dublin to Mr. Cullin, Clandalchin Monastery April 1851. HC 10029*; IGI, 6999; BMC V, 219; Goff, L-172; GW, M27816; CR, 3653; GfT 1991; Pellechet, Ms 8702 (8576) = 7274 (7216); CIBN, L-147; Neveu, 392; Delisle, 1097; Polain (B), 4614; IBE, 4191; IBP, 3418; Madsen, 2945; Voullième (B), 3726 ; Ohly-Sack, 2172; Borm, 1987; Mittler-Kind, 428;Walsh, 1659; Bod-inc, L-095; Sheppard, 3439; Proctor, 4256; BSB-Ink, O-47. E. PH. GOLDSCHMIDT, Gothic and Renaissance Book Bindings, I, pp. 80-81. PAUL UND ILSE SCHWENKE, Die Schwenke-Sammlung 16 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 17 gotischer Stempel- und Einbanddurchreibungen, Berlin, 1979, 91:26. E. KYRISS, Verzierte gotische Einbände im alten deutschen Sprachgebiet, Stuttgart, 1951-1958. 17 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 18 SUMMA PISANELLA, 1479 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 19 RARA EDIZIONE DELLA SUMMA PISANELLA DA OSIMO, NICOLÒ. Supplementum Summae Pisanellae. [al colophon:] Impressum est opus hoc Venetiis cura atq(ue) diligentia Leonardi Wild de Ratisbona. M.CCCC. L.xxxix (ma in realtà 1479). [UNITO CON:] ASTESANO DA ASTI. Canones poenitentiales extracti de verbo ad verbu(m) de summa fratris Astensis. [UNITO CON:] NIEVO, ALESSANDRO. Consilia Alexandri de Nevo contra Judaeos fenerantes. [al colophon:] Datu[m] Rome. 17. nove[m]bris. M.cccc.xli. [Venezia, Leonardo Wild, 1479]. In-4° (205x145 mm), legatura monastica parlante in cuoio su assi di legno con impressioni a secco ai piatti, resti del fermo della catena, dorso rinnovato nel secolo XVIII, fermagli parzialmente preservati, cc. 380. Carattere gotico, 48 linee. Registro: a-g12, h-t8-12, v8, 18, 212, 3-48, 512, 6-138-12, A12, B10, a8, b10. Q (65 x 38 mm), con estensioni in verde pallido. Belle rubricature in rosso lungo tutto il volume con eleganti filigrane in inchiostro. UNA GRANDE INIZIALE ROSSA SUMMA PISANELLA impressa dal Wild nel 1479: per errore tipografico, in tutti gli esemplari appare al colophon la data 1489. Concepita da Nicolò da Osimo († dopo il 1453), giurista e teologo francescano, come addendum alla Summa confessorum (o Pisanella) del frate domenicano Bartolomeo da San Concordio (12621347) fu pubblicata per la prima volta nel 1473. L’opera, al RARA EDIZIONE DELLA 19 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 20 pari del Confessionale del Caimi, suo confratello nel convento di santa Maria degli Angeli a Milano, appartiene alla manualistica penitenziale e divenne presto un testo di riferimento per la sua agevole disposizione alfabetica, che lo rende simile a un dizionario di teologia morale.Tra i capitoli, particolarmente gustoso è quello riguardante l’ebbrezza: da non considerarsi peccato se imputabile ad un vino di scarsa qualità, colpa veniale se conseguente a un’occasione conviviale e, infine, peccato mortale se la volontà di ubriacarsi è premeditata. All’opera sono uniti i Canones Poenitentiales del frate Astesano da Asti († 1330 ca.) e i Consilia contra Iudeos fenerantes del giurista vicentino Alessandro Nievo (1419 ca.-1485 ca.), un’originale raccolta di opinioni legali sull’usura. Alcune gore, più intense alla fine del volume. Il taglio principale è leggermente consunto nella parte superiore. PROVENIENZA: Interessanti glosse coeve di possesso, non identificate. HC 2169*; R 825 (per la collazione, esemplare di 378 cc.); IGI, 6877; BMC,V 265; Goff, N-71; GW, M26274; BSB-Ink N-75, N-76 (variante); Proctor, 4457; Pellechet, 1642; CIBN N-41; Hillard, 1429; Arnoult, 1068; Péligry, 562; Zehnacker, 1655; Polain (B), 4590 (variante); IBE, 4071; IBP, 3914; Sajó-Soltész, 2376; Madsen, 2855; Borm, 1918; Sack (Freiburg), 2535;Walsh, 1772; Bod-inc, N-030; Sheppard, 3601. J.F. VON SCHULTE, Die Geschichte Der Quellen Und Literatur Der Canonischen Rechts, Stuttgart, 1875-1880 (ristampato nel 2000). 20 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 21 COMEDIA COMMENTATA DAL LANDINO CON LE CENTO XILOGRAFIE DEL MANTEGNA LA ALIGHIERI, DANTE. Comedia. [al colophon:] E’ impresso in Vinegia per Petro Cremonese dito Veronese: Adi. xviii. di nove[m]brio.M.cccc.Lxxxxi. [Venezia, Piero de Plasiis, 18 novembre 1491]. In-folio (306x210 mm), legatura settecentesca in mezza pelle con angoli su carta colorata, dorso a cinque nervi con titoli e fregi incisi in oro (leggere mende ai margini dei piatti e su un fregio del dorso), cc. (14), 315, (3). Rispetto a GW, 7970 la segnatura AA con la Tabula è legata, in questo esemplare, tra la segnatura a e la segnatura B. CENTO PREGEVOLI XILOGRAFIE NEL TESTO, ATTRIBUITE AD ANDREA MANTEGNA. della Comedia con il fortunatissimo commento di Cristoforo Landino, apparso per la prima volta nell’edizione fiorentina impressa da Niccolò di Lorenzo nel 1481 e poi altre quindici volte nel corso del Quattrocento, da solo o con il testo di Dante. Nel Cinquecento conobbe otto edizioni, tre delle quali insieme al commento di Alessandro Vellutello. RARA E RICERCATA EDIZIONE 21 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 22 COMEDIA, 1491 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 23 Accurati restauri alla prima carta, con integrazione di alcune linee di testo; un altro restauro agli angoli delle ultime cinque carte, con fastidio a poche lettere (manoscritte); trascurabile foro singolo di tarlo al margine inferiore dell’ultima parte del volume. PROVENIENZA: Glosse coeve manoscritte al margine di alcune carte. MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 14: «[…] L’edizione è assai ricercata per le 100 incisioni in legno, il cui disegno è attribuito al Mantegna […]». HCR, 5950; IGI, 364; Goff, D-33; BMC,V 270; GW, 7970; Proctor, 4482; BSB-Ink, D-10; Pellechet, 4118; Arnoult, 505; Buffévent, 170; Jammes, D-1; Lefèvre, 154; Zehnacker, 756; Polain (B), 1225; IBE, 286; IJL2, 147; Essling, 532; Sander, 2314;Walsh, 1777; Oates, 1794 e 1795; Sheppard, 3615 e 3616. 23 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 24 COMEDIA, 1493 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 25 LA PIÙ BELLA TRA LE EDIZIONI VENEZIANE FIGURATE DELLA COMEDIA ALIGHIERI, DANTE. Comedia. [al colophon:] Impressa in Venetia per Matheo di chodecha da parma Del. M.CCCC.LXXXXIII Adì XXIX. de Novembre. [Venezia, Matteo Codeca da Parma, 29 novembre 1493]. In-folio (305x210 mm), legatura seicentesca in piena pelle con cornici e rombo centrale impressi a secco ai piatti, dorso rinnovato, tagli gialli, cc. (10), CCXCIX, (1). ad illustrare i canti della Comedia: tre sono a piena pagina, ciascuna all’inizio di ogni cantica. I legni sono opera del maestro Pico, un raffinato miniaturista, le cui illuminazioni appaiono in numerosi manoscritti e incunaboli tra gli anni 1464 e 1494. CENTO PREGEVOLI XILOGRAFIE QUINTA EDIZIONE ILLUSTRATA, considerata la più bella impressione veneziana dantesca e la più rara tra quelle stampate nell’ultimo decennio del Quattrocento. Il commento del Landino ha le revisioni di Pietro da Figline; il testo della Comedia è preceduto da un’Apologia e da una Vita di Dante e seguito dal Credo, i Dieci Comandamenti, i Sette Peccati Capitali, il Pater Noster e l’Ave Maria in terzine, attribuiti a Dante. 25 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 26 Forellini di tarlo, perfettamente restaurati, che occasionalmente toccano qualche lettera di testo nella penultima e ultima carta.Tracce d’uso al margine inferiore di alcune carte, ma attraente e fresco esemplare. PROVENIENZA: Interessante, lunga nota di possesso di mano cinquecentesca (datata 1522 e 1523) al verso dell’ultima carta: E’ fatto dal martino lu(n)go la(n)no a pagare [?] la meta dagosto la meta di decembre […]. La nota è oscura e sembra alludere alle date di acquisto, o di lettura, del volume. MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 15: «La presente è giudicata la più bella fra le edizioni figurate della Divina Commedia fatte a Venezia nel sec. XV; si avvantaggia su quella del 1491 per la più ricca decorazione e sull’altra del 1497 per la esecuzione tipografica e la freschezza dei legni». Hain, 5951 e HR, 5952; IGI, 365; Goff, D-34; BMC,V 484; GW, 7971; Jammes, D-2; Zehnacker, 757; Polain (B), 1226; IBE, 287; IBP, 1838; Sajó-Soltész, 1136; Voullième (B), 4070; Essling, 533; Sander, 2315;Walsh, 2425, 2426; Bod-inc, D-017; Sheppard, 4361, 4362; Proctor, 4996. 26 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 27 IL PIÙ CELEBRE BAEDEKER IN VERSI DEL MONDO ANTICO DIONYSIUS PERIEGETES. De situ orbis. [al colophon:] Impressum est hoc opusculum Venetiis p[er] Christoforum de Pensis dictu[m] Mandello. M.CCCC. LXXXXVIII. [Venezia, Cristoforo de’ Pensi, 1498]. In-4° (195x135 mm), legatura settecentesca in pergamena rigida con tassello in pelle (parzialmente mancante) e titolo impresso in oro al dorso cc. (32, l’ultima è bianca). della descrizione del mondo nel terso stile di Dionigi Periegete, nella traduzione latina dell’umanista veronese Antonio Beccaria. L’opera, più che un trattato scientifico, è una deliziosa guida in versi dell’orbe allora conosciuto, delle nazioni, dei mari e delle isole. Divenne popolare nel Rinascimento come fortunata sintesi della rinata passione filologica per gli autori greci con il rinnovato interesse per la geografia, successivo alla scoperta del Nuovo Mondo. NON COMUNE EDIZIONE Lieve foxing alle ultime quattro carte: in generale ottimo esemplare, su carta fresca e croccante. Ex-libris del Duca di Sussex, figlio di Giorgio III di Inghilterra. PROVENIENZA: 27 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 28 DE SITU ORBIS, 1498 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 29 HC 6229*; IGI, 3490; BMC, V, 472; GW, 8428; Goff, D-255; BSB Ink., D-180. Proctor, 5246; Pellechet, 4295; Klebs, 340.3; Arnoult, 544; Parguez, 387; Zehnacker, 785; Polain (B), 4327; IDL, 1558; IBE, 2138; IBP, 1935; Sallander, 2185; Madsen, 1418, Walsh, 2391, 2392 e 2393. 29 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 30 TERZE RIME, 1502 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 31 PRIMA EDIZIONE ALDINA DELLA COMEDIA PRIMA TIRATURA SENZA L’ANCORA ALIGHIERI, DANTE. Le terze Rime. Venetiis, in aedibus Aldi Accuratissime men. Aug. 1502. In-8° (150x90 mm), legatura ottocentesca in marocchino verde con carré dorato ai piatti, titoli in oro al dorso, tagli dorati, cc. 244. della Comedia dantesca, qui in PRIMA TIRATURA, senza la celebre marca dell’ancora aldina che verrà usata sistematicamente da Aldo proprio a partire dalla seconda tiratura. Curato dal Bembo, il dante aldino resta una pietra miliare nella storia dell’editoria: è la prima edizione dantesca impressa nell’innovativo formato tascabile e nello splendido corsivo inventato da Aldo, e il fondamento di tutte le edizioni successive per oltre tre secoli. PRIMA EDIZIONE ALDINA Un antico restauro al frontespizio, del quale sono mantenuti i titoli originali, entrambi riquadrati da un carré rosso a triplo filetto. Leggerissime tracce di foxing alle prime carte ma bell’esemplare, fresco e pulito. PROVENIENZA: Firma di appartenenza Juliana Stoward al recto del frontespizio. 31 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 32 Renouard, 34, 5: «Première édition de Dante en un format portatif»; MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 17: «As-sai rari gli esemplari completi […]. Il Witte scrisse che l’aldina del 1502 si poteva considerare il fondamento di tutte le stampe del libro di Dante nel corso di tre secoli e mezzo». Adams, D-83; Ahmanson-Murphy, 59.5; Gamba, 385;Texas, 52; Marciana, 65. 32 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 33 SET COMPLETO DELLA BIBBIA DI FROBEN BIBLIA SACRA. Prima [-sexta] pars huius operis: continens textum biblie cum postilla domini Hugonis Cardinalis. Basel, Johan Amerbach, Johan Petri et Johan Froben, 1504. Sei volumi in-folio (340x235mm), legature coeve (filologicamente restaurate) in vitello o pelle di scrofa con incisioni a freddo ai piatti, alcuni dei fermagli originali preservati, cc. (34), 436 per il primo volume; cc. 327, (1, con il registro) per il secondo; cc. 399, (1) per il terzo; cc. 374 per il quarto; cc. 361, (1) per il quinto; ff. 392 (errori di numerazione) per il sesto. QUATTRO XILOGRAFIE A PIENA PAGINA E VENTIDUE NEL TESTO, NUMEROSE RUBRICATURE IN ROSSO. della Bibbia di Amerbach, Froben e Petri con il commento dal cardinale francese Hugues de Saint Cher, in un affascinante made up set completo in tutti i suoi volumi. Questa monumentale impresa, fu iniziata dai tre più grandi stampatori tedeschi del tempo, che la impressero per la prima volta tra il 1498-1502, ristampandola poi immediatamente grazie all’enorme successo ottenuto. RARA SECONDA EDIZIONE Alcuni restauri ai frontespizi con controfondatura del terzo e del quinto; fettucce di rinforzo al margine 33 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 34 BIBLIA SACRA, 1504 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 35 esterno di alcune carte; trascurabili forellini di tarlo che sfiorano qualche lettera e leggere gore, ma in generale set molto fresco e ben conservato, impresso su carta forte. Hain, 3175 e GW, 04285 (per l’edizione del 1498-1502). 35 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 36 JUVENALIS, 1539 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 37 RARA EDIZIONE FIGURATA DELLE SATIRE JUVENALIS, DECIMUS JUNIUS. Iu. Iuvenalis Aquinatis satyrographi opus. Interprete Ioa(n)ne Brita(n)nico viro eruditissimo. Una cum Jodoci Badii Asce(n)sii familiaribus explanationibus. Cu(m) figuris apte appositis. Index praeterea omniu(m) reru(m). [al colophon:] Venetiis, per Bernardinum de Bindonis Anno D[omi]-ni M.D.XXX.IX. In-folio (315x210 mm), legatura coeva in pergamena morbida con titolo manoscritto al dorso, cc. (6), CLXII. Frontespizio in rosso e nero, con cornice xilografica parlante. SEDICI GRANDI XILOGRAFIE, ciascuna posta al principio di ogni satira, capilettera figurati. delle Satirae con il commento del Britannico, unica opera di Giovenale (50150 d. C.) che sia sopravvissuta fino ai nostri giorni: è un impietoso ritratto in versi della decadenza dei costumi della società romana del suo tempo. RARA EDIZIONE ILLUSTRATA Leggere arrossature, ma ottimo e genuino esemplare. Sander, 3740. Schweiger, p. 503. Manca ad Adams, a BL STC Italian e alla Choix dell’Olschki. 37 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 38 COMEDIA, 1544 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 39 COMEDIA CON IL COMMENTO DEL VELLUTELLO PRIMA EDIZIONE DELLA ALIGHIERI, DANTE. La comedia di Dante Aligieri con la nova esposizione di Alessandro Vellutello. [al colophon:] Impressa in Vinegia per Francesco Marcolini ad istanzia di Alessandro Vellutello del mese di Gugno [sic] lanno 1544. In-4° (210x145 mm), legatura ottocentesca in mezza pelle con titolo in oro al dorso, cornici impresse a secco nei comparti, cofanetto moderno in tela blu con tassello e titolo in oro al dorso, cc. (442). TRE XILOGRAFIE A PIENA PAGINA, UNA PER OGNI CANTICA, E OTTANTAQUATTRO NEL TESTO: sono attribuite al Marcolini, qui in veste di impressore e disegnatore. delle Comedia con il commento di Alessandro Vellutello, considerata la più bella stampa dantesca del XVI secolo: i suoi legni diventarono il modello per la maggior parte delle successive impressioni illustrate. Secondo Volkmann, questa è «la vera edizione moderna del cinquecento». PRIMA EDIZIONE Questo esemplare appartiene alla PRIMA TIRATURA, mancante, per salto tipografico, di una terzina del se- 39 catalogofinale.qxp:Catalogo 28-04-2008 11:54 Pagina 40 condo canto del Purgatorio alla carta V7 recto: Dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, per altra via, che fu sì aspra e forte, che lo salire omai ne parrà gioco Frontespizio controfondato; alcune fettucce di rinforzo alle prime cinque carte e al verso dell’ultima; antichi restauri ad alcuni margini inferiori; occasionali bruniture e lieve foxing alle ultime carte; lieve rifilatura al margine superiore che sfiora il titolo guida su due carte nel canto primo dell’Inferno. Ex-libris di Walter Thomas Wallace al contropiatto anteriore. PROVENIENZA: MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 30: «Edizione originale assai rara e ricercatissima della esposizione del Vellutello […]. Essa è giudicata una delle migliori edizioni antiche in carattere italiano». Gamba, 387; De Batines I, p. 82: «rara»; Sander, 2823. Fiske I, p. 8; Casali, Annali, n. 72; Adams, D-94; Mortimer, Italian, 146. L. VOLKMANN, Iconografia dantesca. Die bildlichen Darstellungen zur Göttlinchen Komödie, Leipzig, 1897. 40 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 41 LA MIGLIORE EDIZIONE DEL LUMINARE MAIUS DE MANLIIS, MANLIO (DE BOSCO, MANLIO). Luminare maius. Omnibus cum medicis, tum aromatariis pernecessarium: in quo mùlta Clarissimorum Medicorum pharmaca, Nicolai Mutoni Medici Mediolanensis opera, nuper addita, et qu(a)e prius extabant, ab infinitis quibus scatebant erroribus, purgata reperies: Ut vere nunc illustrius redditum […]. Appositi etiam sunt duo illi libri aromatarijs familiarissimi, Lumen Apothecariorum, et Aromatariorum Thesaurus. Venetiis, apud Iuntas, 1549. [al colophon:] In Officina h(a)eredu(m) Luc(a)e Antonii Iunt(a)e Florentini, 1549, Mense Martio. In-folio (320x215 mm), legatura coeva in pergamena rigida con tassello e titolo in oro al dorso (rinforzato nel XVIII secolo), cc. (8), 198, (2). del Luminare Maius, la prima con le integrazioni ed emendazioni di Nicolò Mutoni, considerata la migliore impressione di questa celebre raccolta di ricette per la preparazione di rimedi erboristici, olii essenziali, sciroppi, pillole e unguenti. Pubblicato per la prima volta a Pavia nel 1494, il Luminare ebbe immensa fortuna, al punto da diventare il testo guida ufficiale della tradizione erboristicofarmaceutica di alcune regioni e città d’Europa fino RARISSIMA EDIZIONE GIUNTINA 41 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 42 LUMINARE MAIUS, 1549 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 43 alla metà del XVII secolo. All’opera del De Manliis sono sempre aggiunti altri due strumenti fondamentali per i medici e gli speziali del tempo: il Lumen Apothecariorum di Quirico De Augustis e il Thesaurus Aromatariorum di Paolo Suardi. Un angolo restaurato al frontespizio, ma ottimo e genuino esemplare. Ferguson II, p. 73: «Joannes Jacobus Manlius or de Manliis, with the addition de Bosco or Bosco, was an italian physician, born at Alexandria, who fluorished in the fifteenth century.The best edition of the Luminare is said to be that by Nic. Mutonus». Durling, 2937: «Till the middle of the XVI I century this was the official guiding principle of the pharmacies in some countries and towns (for example in Nuremberg).With a list of numerous synonyms which is quite valuable». Manca a Renouard. Solo quattro esemplari in ICCU. 43 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 44 PIROTECHNIA, 1550 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 45 LA PRIMA OPERA ORGANICA SULLE SCIENZE APPLICATE BIRINGUCCIO, VANNUCCIO. Li diece libri della Pirotechnia, Nelli quali si tratta non solo la diversita delle minere, ma ancho quanto si ricerca alla prattica di esse: e di quanto s’appartiene all’arte della fusione over getto de metalli, e d’ogni altra cosa a questa somigliante. Composti per il S. Vannuccio Biringuccio, nobile senese. In Vinegia, per Giovan Padovano, a instantia di Curtio di Navò, 1550. In-4° (200x140 mm), legatura settecentesca in pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso, cc. (8), 168 (l’ultima carta con la sola marca tipografica, mancante ab origine, è ottimamente riprodotta su carta antica). Frontespizio xilografico. nel testo rappresentanti strumenti e tecniche di fusione, fornaci e l’apparatus dell’arte distillatoria. OTTANTAQUATTRO XILOGRAFIE della geniale opera del Biringuccio, primo compendio organico sulle scienze applicate. La Pirotechnia, letteralmente “arte del fuoco”, tratta in dieci libri di tutte le operazioni scientifiche e dei mestieri che è possibile fare col calore: fusioni e leghe di metalli, arte alchemica e distillatoria, oreficeria, cottura di mattoni per l’edilizia, preparazioni di SECONDA EDIZIONE 45 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 46 colate per l’ars statuaria e per l’artiglieria, fabbricazione di polvere da sparo e creazione di fuochi d’artificio, per fare allegrezze in ne le città. Vannuccio Biringuccio (1480–1539) fu maestro artigiano nella fusione e nella metallurgia, responsabile di una miniera di ferro vicino Siena, della sua zecca e dell’arsenale, direttore dei lavori di fusione dei cannoni per la Repubblica di Venezia e poi per Firenze. Leggere gore al margine esterno delle ultime carte, un piccolo, perfetto, restauro alla c. 166 che interessa alcune lettere e un capolettera. Bell’esemplare. di possesso seicentesca ex Libris Can. Thaddei Lezzeni Bertoli al frontespizio. II. Firma Merliot Capitaine 1874 al foglio di guardia. PROVENIENZA: I. Nota ci Duveen, 79: «famous book on metallurgy and mining, containing interesting chapters on alchemy and illustrated by very fine woodcuts». Hoover, 129-130: «one of the classics in the history of science and technology». Mieli, Scienziati italiani, vol. I, pp. 20-24: «la prima opera organica relativa a tutto un gruppo di scienze applicate che sia stata pubblicata nel Rinascimento». Cfr. Dibner, 38; Stillwell, The awakening interest in science,VI, 827; Partington, II, pp. 32–37; Singer, History of technology, III, p. 27. 46 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 47 IL PIÙ BEL LIBRO DI GIOCHI DEL RINASCIMENTO RINGHIERI, INNOCENZO. Cento Giuochi liberali et d’ingegno, Novellamente da M. Innocentio Ringhieri Gentilhuomo Bolognese ritrovati, & in dieci Libri descritti. In Bologna, per Anselmo Giaccarelli, 1551. In-4° (210x150 mm), legatura settecentesca (lievemente stanca) in mezza pergamena con tassello in pelle e titoli in oro al dorso (con piccole mende), cc. (4), 162, (2, l’ultima è bianca). Capilettera xilografici all’inizio della descrizione di ogni gioco. di questo celebre resoconto dei passatempi della nobiltà rinascimentale, in cui trovano descrizione giochi fisici e intellettuali, tra cui un gioco degli scacchi nel quale i partecipanti vestono i panni delle pedine. PRIMA EDIZIONE Il libro, dedicato a Caterina de’ Medici, è suddiviso in cento capitoli ognuno dei quali descrive un differente divertimento: la caccia, la pesca, giochi con le carte e di società, indovinelli, sciarade e altri jeux de mots. Originali e leziosi i giochi legati alla musica, definita ora come scienza dei numeri, ora come un’essenza magica dal meraviglioso potere di dilettare anche «gli orecchi di coloro che non l’intendono». 47 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 48 RINGHIERI, 1551 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 49 Lievi tracce d’uso, ma fresco esemplare su carta forte. Parenti, 429; Van der Linde, Schachlitteratur, 2184; Sorbelli, Primordi della stampa in Bologna, p. 103; Riccardi, I-337; STC Italian, p. 556; Choix, 2627; Adams, R-564. 49 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 50 LA «DIVINA» COMEDIA, 1555 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 LA 19:01 Pagina 51 COMEDIA DIVENTA DIVINA ALIGHIERI, DANTE. La Divina comedia di Dante, di nuovo alla sua vera lettione ridotta con lo aiuto di molti antichissimi esemplari. Con argomenti, et allegorie per ciascun Canto, & Apostille […]. In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de Ferrari, et fratelli, 1555. In-12° (130x75 mm), legatura settecentesca in pergamena rigida con unghie, tassello in pelle rossa e titolo in oro al dorso, cc. (18), pp. 598, c. (1). Capilettera illustrati. DODICI ELEGANTI XILOGRAFIE inserite in elaborate cornici ovali. della Comedia in cui l’opera è dichiarata «divina» al frontespizio, arricchita dal commento di Ludovico Dolce. RARA PRIMA EDIZIONE Lievi tracce di foxing su alcune carte, in generale un ottimo esemplare di questa ricercata edizione. MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 39: «Rara e nitida edizione in caratteri corsivi, ornata di iniziali, vignette e fiorami intagliati in legno. […] è questa la prima edizione in cui l’opera di Dante è chiamata Divina». Gamba, 389; BL, STC Italian, p. 210; Mortimer Italian, 147; Adams, D-102. 51 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 52 LA «DIVINA» COMEDIA, 1555 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 53 SPLENDIDA EDIZIONE ILLUSTRATA DEL FURIOSO ARIOSTO, LODOVICO. Orlando furioso di M. Lodovico Ariosto, tutto ricorretto, et di nuove figure adornato. Con le Annotationi, gli Avvertimenti, & le Dichiarationi di Girolamo Ruscelli, La vita dell'Autore, descritta dal signor Giovan Battista Pigna, Gli scontri de’ luoghi mutati dall’Autore doppo la sua prima impressione. Il Vocabolario di tutte le parole oscure, et altre cose utili & necessarie. Aggiuntavi in questa seconda impressione la Dichiaratione di tutte le istorie, et favole toccate nel presente libro, fatta da M. Nicolò Eugenico. In Venetia, appresso Vincenzo Valgrisio, nella bottega di Erasmo, 1558. [UNITO CON:] RUSCELLI, GIROLAMO. Annotationi et avvertimenti di Girolamo Ruscelli, sopra i luoghi difficili, et importanti del Furioso. Con l’esposizione di tutte le favole, & di tutti i nomi proprii de i Luoghi, et con tutti i passi dall’Autore imitati, o tradotti, o tolti da altri famosi scrittori […]. In Venetia, appresso Vincenzo Valgrisi, 1558. In-4° (250x175 mm), legatura settecentesca in piena pelle bazzana, piatti ornati da triplo filetto dorato, dorso a cinque nervi, comparti riccamente decorati in oro con motivi fitomorfi e zoomorfi, tassello in pelle verde e titolo in oro, tagli marmorizzati, cc. (12), pp. 552, cc. (70). Frontespizio architettonico con ritratto di Ariosto in medaglione, tratto dall’edizione giolitina del 1542. 53 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 54 ORLANDO FURIOSO, 1558 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 55 QUARANTASEI XILOGRAFIE A PIENA PAGINA, illustranti i canti del Furioso. del capolavoro di Ariosto, illustrata dai bellissimi legni attribuiti all’artista ferrarese Dosso Dossi. L’opera fu un vero e proprio best-seller per Vincenzo Valgrisi che, a partire dalla prima edizione del 1556, la ristampò con continuità fino al 1603. Pubblicato per la prima volta nel 1516, il Furioso fu considerato da Ariosto in fieri fino all’edizione definitiva del 1532. La revisione fu soprattutto linguistica, ma anche narrativa: in vari punti del testo vennero inseriti nuovi episodi, che ne modificarono l’andamento generale. SPLENDIDA EDIZIONE VALGRISIANA Frontespizio lievemente rifilato al margine inferiore; un angolo della pagina 351 restaurato con perdita di alcune lettere (manoscritte da mano antica); lievi tracce d’uso e una leggera gora alle ultime quattro carte. Buon esemplare. Adams, A-1668; Marshall, 89; BM, STC Italian, 40. 55 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 56 MATTIOLI, 1558 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 57 IL PIÙ SEDUCENTE ERBARIO RINASCIMENTALE MATTIOLI, PIETRO ANDREA. Commentarii secundo aucti, in libros sex Pedacii Dioscoridis Anarzabei De medica materia. Adiectis quàm plurimis plantarum, & animalium imaginibus quae in priore editione non habentur, eodem authore. Venetiis, Ex Officina Erasmiana, Vincentij Valgrisij, 1558. [UNITO CON:] MATTIOLI, PIETRO ANDREA. Apologia adversum Amathum Lusitanum. Cum Censura in eiusdem enarrationes. Venetiis, Ex Officina Erasmiana, Vincentij Valgrisij, 1558. In-folio (310x200 mm), legatura ottocentesca in brossura rigida marmorizzata, titolo manoscritto su tassello di carta al dorso, cc. (50), pp. 776, cc. (4); pp. 50 (numerate 9-50), c. (1). del più rinomato erbario rinascimentale, significativamente aumentata di centotrentatré xilografie rispetto alla prima edizione veneziana del 1554. Di fondamentale importanza per il grande successo di quest’opera fu la sua impostazione di trattato pratico per l’uso quotidiano da parte di erboristi, medici ed alchimisti, che potevano trovare precise descrizioni e ricette d’uso delle piante medicinali, oltre ai nomi e sinonimi greci e latini, e ai loro equivalenti in altre lingue. SECONDA EDIZIONE LATINA 57 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 58 MATTIOLI, 1558 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 59 Pietro Andrea Mattioli (1500-1577), fu il più celebre fitografo del Rinascimento: esaminò centinaia di piante mediche, molte citate per la prima volta, fornendone una descrizione morfologica di rara perfezione e bellezza. Una lieve gora al margine inferiore delle prime cento carte e al margine esterno di dieci carte centrali; in generale, ottimo esemplare. PROVENIENZA: Ex-libris araldico Charles Otway Esq.r of Romden Kent al verso del frontespizio. Wellcome, 4139; Nissen, 1305; Pritzel, 5985. 59 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 60 COMEDIA, 1564 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 61 COMEDIA DEL NASONE CON I COMMENTI DI LANDINO E VELLUTELLO PRIMA EDIZIONE DELLA ALIGHIERI, DANTE. Dante con l’espositione di Christoforo Landino, et di Alessandro Vellutello, Sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio, & del Paradiso. Con tavole, argomenti, & allegorie, & riformato, riveduto, & ridotto alla sua vera lettura, per Francesco Sansovino fiorentino. In Venetia, appresso Giovambattista Marchiò Sessa, & fratelli, 1564. In-folio (320x215 mm), legatura parlante seicentesca in piena pelle, cartiglio impresso in oro al centro dei piatti, cornice dorata con angoli, triplo filetto impresso a secco, dorso a quattro nervi (rinnovato recentemente), tagli gialli con decorazioni pirografate, cc. (29), 392. Ritratto di Dante al frontespizio, inserito in un elaborato medaglione xilografico. nel testo e a mezza pagina: l’impianto iconografico deriva dai legni dell’edizione di Marcolini del 1544. NOVANTASEI XILOGRAFIE della Comedia dantesca detta del Nasone, curata dal Sansovino e con entrambi i preziosi commenti di Landino e Vellutello. L’esposizione del Landino apparve per la prima volta nell’impressione del 1481; quella del Vellutello deriva dall’edizione marcoliniana e, se si esclude una ristampa lionese, non PRIMA EDIZIONE 61 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 62 COMEDIA, 1564 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 63 era più stato riproposto. Sansovino li riunisce entrambi, riprendendo il testo dell’aldina ed emendandone l’ortografia. Questa stampa, nota in Francia come dello Chat (dalla marca di Sessa col gatto che serra un topo tra le fauci) è più conosciuta in Italia come del Gran Naso o Nasone per via del ritratto al frontespizio, la cui origine è stata individuata in due dipinti danteschi del Vasari, conservati, rispettivamente, presso l’Oriel College di Oxford e presso il Museum of Fine Arts di Cleveland. L’edizione del Nasone ebbe due ristampe, con lievi modifiche, nel 1578 e nel 1596. Piccoli restauri e integrazioni al verso e al margine esterno del frontespizio. Ottimo esemplare, fresco e pulito. MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 40: «In questa edizione sono riuniti, per la prima volta, i due commenti del Landino e del Vellutello ed il confronto delle opinioni del quattrocentista con quelle del cinquecentista riesce molto interessante per lo studioso». Adams, D-103; STC Italian, 210; Gamba, 390; Mackenzie, pp. 47-49; De Batines, Bibliografia dantesca, I, pp. 91-92; Mortimer, 147; Olschki, Choix, 4411; Koch, Catalogue of the Dante Collection, I, pp. 8-9; Marinelli, La stampa della Divina Commedia, pp. 16-18;Volkmann, Iconografia dantesca, pp. 72-73; Mather, Portraits of Dante, pp. 65-66; Zappella, Il ritratto, I, p. 201; Essling, Les Livres à Figures Vénitiens, II, p. 19, n. 546. 63 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 64 COMEDIA, 1568 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 65 COMEDIA CON IL COMMENTO DI DANIELLO DA LUCCA PRIMA E UNICA EDIZIONE DELLA ALIGHIERI, DANTE. Dante con l’espositione di M. Bernardino Daniello da Lucca, Sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio, & del Paradiso; nuovamente stampato, & posto in luce. Con privilegio dell’Illustrissima Signoria di Venetia per anni XX. In Venetia, appresso Pietro da Fino, 1568. In-4° (195x140 mm), legatura coeva in pergamena morbida con titolo calligrafico al dorso (lievi mende alle unghie), cc. (6), pp. 727, (1). In tutti gli esemplari, nel canto sesto del Purgatorio sono omessi, per svista degli stampatori, i versi 105-118. rappresentanti la descrizione fisica dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. TRE XILOGRAFIE A PIENA PAGINA della Comedia dantesca con l’apprezzato commento di Bernardino Daniello (ca. 1500-1565), il cui lavoro filologico ed esegetico contribuì in maniera significativa al recupero e alla divulgazione di alcuni grandi testi dell’età classica e medievale. RARA E RICERCATA PRIMA ED UNICA EDIZIONE Minori riparazioni e alcune tracce d’uso al frontespizio: bell’esemplare genuino, nella sua prima legatura. 65 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 66 COMEDIA, 1568 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 67 PROVENIENZA: Esemplare con stravaganti mende censorie seicentesche. L’index espurgatorio pubblicato a Madrid nel 1614 chiese la censura della Comedia commentata del Landino, e la soppressione dei versi 8-9 del canto undicesimo dell’Inferno, dei versi 106-118 del canto diciannovesimo del Purgatorio e dei versi dal 136 alla fine del canto nono del Paradiso, contenenti invettive contro il papato e l’avarizia sacerdotale. Pur in possesso di un’edizione con un commento diverso da quello del Landino, il nostro ignoto (e distratto) possessore applicò diligentemente le censure al suo esemplare, cassando però per errore il canto diciannovesimo dell’Inferno invece del corrispondente canto del Purgatorio. MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 41: «Edizione pregiata ed unica del commento del Daniello che il De Batines dice «stimato assaissimo» e lo Scartazzini definisce «arguto ed utile» […]. Detto commento fu, in un primo tempo, attribuito erroneamente a Gabriello Trifone». Gamba, 391; Adams, D-104. 67 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 68 BESSON, 1582 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 69 PRIMA EDIZIONE ITALIANA DELLE MACCHINE DEL BESSON BESSON, JACQUES. Il theatro de gl’Instrumenti & Machine di M. Iacopo Bessoni, Mathematico de’ nostri tempi eccellentissimo, Con una brieve necessaria dichiaration dimostrativa, di M. Francesco Beroaldo. Sù tutte le Figure, che vi son comprese, nuovamente di Latino in volgare Italiano tradotto & di moltissime Additioni per tutto aummentato & illustrato pel Signor Giulio Paschali Messinese. In Lione, Per Barth. Vincenti. Con Privilegio del Rè, 1582. In-folio (398x265 mm), legatura seicentesca in piena pelle, piatti con cornice impressa a secco e fregi floreali agli angoli, dorso a sei nervi (rinnovato) con doppi filetti dorati ai comparti, tassello in pelle ocra con titolo in oro, cc. (64). Elaborato frontespizio xilografico, testatine, finalini e capilettera istoriati. SESSANTA MAGNIFICHE INCISIONI IN RAME A PIENA PAGINA, completate da un testo esplicativo a fronte di ogni tavola. di questa straordinaria opera iconografica, pubblicata per la prima volta nel 1569 e raffigurante, con grandi incisioni, le invenzioni innovative del tempo: macchine per costruzioni civili e da guerra, apparecchi di misurazione e per navigare, PRIMA EDIZIONE ITALIANA 69 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 70 strumenti musicali e arnesi da lavoro (torchi, torni, mulini, pozzi): di grande attualità un congegno per raccogliere i rifiuti. L’opera raggiunse presto una vastissima popolarità, superando le dieci edizioni e lanciando un nuovo genere, quello dell’enciclopedia tecnica illustrata, che sarebbe rimasto di moda fino a tutto il XVIII secolo. Lievi tracce d’uso, un rinforzo al verso dell’ultima carta. Bell’esemplare. Riccardi, II, 247; Adams, B-839; Hupsher, History of mechanical inventions, p. 126 (citato come prova tangibile dell’influenza di Leonardo da Vinci in Francia). 70 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 71 RARA ULTIMA EDIZIONE ILLUSTRATA DEL FURIOSO IN UNA PREZIOSA LEGATURA D’AMATORE ARIOSTO, LODOVICO. Orlando Furioso di M. Lodovico Ariosto, Tutto ricorretto, & di nuove Figure adornato, con le Annotationi, gli Avvertimenti, & le Dichiarationi di Ieronimo Ruscelli […]. In Venetia, appresso Felice Valgrisi, 1603. [UNITO CON:] ARIOSTO, LODOVICO-GROTO, LUIGI (EDIDIT). I cinque Canti di M. Lodovico Ariosto i quali seguono la materia del Furioso […]. Con gli Argomenti in rima, & discorsi di M. Luigi Grotta d’Adria. Con alcune brevi et importanti Annotationi del medesimo. In Venetia, appresso Nicolò Moretti, [1603]. In-4° (250x175 mm), legatura novecentesca d’amatore in marocchino rosso, piatti ornati da triplo filetto dorato, dorso a cinque nervi, comparti riccamente decorati da doppio riquadro dorato, fregi agli angoli e bouquet floreale al centro, titoli in oro, tagli dorati, cc. (8), pp. 654, cc. (17, l’ultima è bianca). Frontespizio xilografico architettonico con ritratto di Ariosto in medaglione, tratto dall’edizione giolitina del 1542. CINQUANTUNO XILOGRAFIE A PIENA PAGINA, illustranti i quarantasei canti del primo Furioso e i Cinque Canti aggiunti successivamente dall’Ariosto. 71 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 72 ORLANDO FURIOSO, 1603 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 73 RARISSIMA ULTIMA EDIZIONE IMPRESSA DAL VALGRISI: la più corretta e completa dell’Orlando Furioso, con l’aggiunta dei Cinque Canti ariostei sulla vanità delle gioie mondane, corretti e annotati dal Groto. Questa impressione è citata dall’Accademia della Crusca, nata nel 1582 per la difesa della purezza della lingua italiana, che selezionò le più belle edizioni del passato. Fettuccia di restauro al margine inferiore del secondo frontespizio, senza pregiudizio per il testo. In generale, splendido esemplare. Agnelli-Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, p. 175: «Edizione in-4°, assai rara e citata dalla Crusca»; Gamba, 59; Michel & Michel, Répertoire, vol. 1, pp 70-71; Guidi, p. 94; Melzi-Tosi, p. 68. 73 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 74 SCAPPI, 1610 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 75 IL PIÙ FAMOSO TRATTATO DI GASTRONOMIA DEL XVI SECOLO SCAPPI, BARTOLOMEO. Opera di Bartolomeo Scappi M. dell’arte del cucinare, con la quale si può ammaestrare qual si voglia Cuoco, Scalco,Trinciante, o Mastro di Casa: Divisa in sei libri […]. Con le Figure che fanno di Bisogno nella Cucina. Aggiontovi nuovamente il Trinciante, & il Maestro di Casa. In Venetia, presso Alessandro Vecchi, 1610. [LEGATO CON:] CERVIO,VINCENZO. Il Trinciante di M. Vincenzo Cervio, ampliato, et ridotto a perfettione dal cavalier reale Fusoritto Da Narni, Trinciante dell’illustrissimo, & Reverendissimo Signor Cardinal Farnese. In Venetia, Appresso Alessandro Vecchi, 1604. In-4° (200x150 mm), legatura coeva in pergamena semirigida con titolo manoscritto al dorso, altro titolo calligrafico Scap. Da Cucinar al taglio inferiore, cc. (4), 310 per la prima opera; cc. (4), 39 per la seconda. Mancano, ab origine, le carte 21-22 e 2728 del Trinciante: il legatore ha invece ripetuto due volte le carte 23-24 e 25-26. Ritratto di Bartolomeo Scappi al verso della quarta carta. VENTISEI XILOGRAFIE A PIENA PAGINA E UNA A DOPPIA rappresentanti pentole, vasellame, coltelli e tutto il corredo necessario a cuochi e trincianti, scene di cucina, banchetti e preparazioni gastronomiche. PAGINA 75 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 76 SCAPPI, 1610 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 77 (nessuna copia censita in ICCU) del rinomatissimo trattato gastronomico di Bartolomeo Scappi, contenente una ricca collezione di ricette, con indicazioni sul mobilio, l’utensileria da cucina e con l’illustrazione del sontuoso banchetto preparato durante il conclave successivo alla morte di Paolo III. L’opera è qui legata con il manuale sulle tecniche di taglio dei cibi, scritto da Vincenzo Cervio, trinciante del cardinal Farnese. Una terza parte, Il Mastro di Casa di Cesare Pandini, sembra non essere mai stata legata in questo esemplare. RARISSIMA EDIZIONE Bartolomeo Scappi (1500-1570), fu uno dei più celebri chef rinascimentali, al servizio di sei papi e cuoco vaticano al tempo in cui Michelangelo affrescava la Sistina. Nel 1570 fu data alle stampe la summa delle sue esperienze culinarie: il grande successo ottenuto portò nel 1581 ad una ristampa da parte del Tramezzino e ad almeno cinque edizioni impresse da Alessandro Vecchi. La sua fama si estese fino al Nord dell’Europa e conobbe anche una versione in olandese per opera di Antoine Magirus. Il trattato, diviso in sei libri, inizia con un dialogo immaginario tra un insegnante e il suo allievo sui doveri di un buon cuoco, con digressioni sugli attrezzi, le tecniche di cottura e i metodi di trattare i cibi. Nel secondo libro, l’autore illustra i modi di preparare le carni di quadrupedi e volatili, e delle salse per accompagnarle. Il libro terzo è dedicato ai pesci, 77 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 78 SCAPPI, 1610 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 79 alle uova e ai vegetali; il quarto, ai cibi legati alle stagioni e all’organizzazione di vettovaglie da portarsi in viaggio. Il libro quinto è riservato alla pasta, alle pizze e ai dolci e, infine, il sesto spiega quale sia l’alimentazione più acconcia per infermi e convalescenti. Complessivamente, sono descritte in dettaglio più di mille ricette, che rappresentano l’apice della cucina rinascimentale italiana prima che quella francese prendesse il sopravvento. Lieve gora alle prime quattro carte e una mancanza all’angolo inferiore della c. 230, con perdita di alcune lettere. In generale, genuino e bell’esemplare del capolavoro illustrato dell’arte culinaria rinascimentale. SIMON, Bibliotheca Gastronomica: «Scappi’s book is one of the most interesting of the sixteenth-century cookery books. The plates are so attractive that copies containing them all are extremely rare; they represent all kinds of kitchen utensils, kitchen interiors, furniture, fireplaces, etc., whilst a double-page plate represents the various dishes and wines brought by servants to the examiners before being sent in to the Cardinals sitting in Conclave, in 1549». Horn-Arndt, 192: «Bemerkenswert vor allem durch die ausgezeichneten Illustrationen, auf denen alle damals benutzten Küchenutensilien zu sehen sind».Vicaire, 774; Westbury, p. 203, 5; Bitting, p. 419 (nota); Oberlé, 76; PaleariHenssler, p. 673. 79 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 80 MICHELANGELO, 1623 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 81 EDIZIONE ORIGINALE DELLE RIME DI MICHELANGELO BUONARROTI, MICHELANGELO. Rime di Michelagnolo Buonarroti. Raccolte da Michelagnolo suo nipote. In Firenze, appresso i Giunti, 1623. In-4° (200x140 mm), legatura coeva in pergamena rigida, dorso a cinque nervi con titolo manoscritto, cc. (6), pp. 88. Tassello con correzione a stampa (variante tipografica) alla pagina 28 e chiosa manoscritta alla pagina 59. RARA E PREGIATA EDIZIONE ORIGINALE, condotta sui manoscritti trovati nelle case di Roma e Firenze, pubblicate postume dal nipote. Considerate da Michelangelo “una cosa sciocca” all’interno della sua produzione artistica, le Rime hanno invece un notevole valore letterario, innestando sui toni energici ed espressivi di filiazione dantesca un’ispirazione assolutamente originale. Risalenti ai primi anni del Cinquecento, i sonetti michelangioleschi trattano inizialmente argomenti legati al lavoro dell’artista, per inclinare poi verso il tema dell’amore, umano e divino. Lieve gora alle ultime quattro carte: buon esemplare, in 81 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 82 carta fresca e croccante, leggermente corto al margine esterno. I. Biblioteca Pesaro, p. 65. II. Ex-libris al contropiatto anteriore recante l’iscrizione a stampa “From the Famous Pesaro Library, formerly at Venice, and after 1805 in the Possession of Thomas Johnes, at Hafod, Cardiganshire, Pesaro Library Catalogue, pag 65”. PROVENIENZA: Parenti, 108; Gamba, 248. BL STC Italian, I, p. 162. 82 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 83 NON COMUNE EDIZIONE TEDESCA DELL’HISTORIA QUADRUPEDUM ALDROVANDI, ULISSE. Quadrupedum omnium bisulcorum Historia. Francofurti ad Moenum, Sumptibus Joannis David Zunneri et Petri Hauboldi, Typis Caspari Rotelli, 1647. In-folio (380x242 mm), legatura ottocentesca in pergamena rigida con tassello (rinnovato) in pelle cremisi e titolo in oro al dorso, tagli a spruzzo rossi, cc. (2), pp. 426 (l’ultima non numerata), cc. (3). DODICI TAVOLE A PIENA PAGINA, CONTENENTI OTTANTOTTO INCISIONI IN RAME. dell’Historia Quadrupedum dell’Aldrovandi, stampata (postuma) per la prima volta a Bologna nel 1621. RARA EDIZIONE TEDESCA Ulisse Aldrovandi (1522-1605), medico e naturalista italiano, insegnò filosofia e logica all’Università di Bologna; acuto indagatore del mondo naturale, fu ritenuto da Linné e da Buffon il fondatore della storia naturale moderna. Nel 1561 istituì una cattedra di filosofia naturale, in cui lo studio di animali, piante e minerali assunse il valore di disciplina autonoma, non 83 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 84 ALDROVANDI, 1647 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 85 subordinata alla medicina. Nel 1568, creò e diresse un orto botanico con scopi didattici, che permetteva agli studenti di compiere esercitazioni pratiche e completare la conoscenza affinata sui testi con riproduzioni all’acquarello. L’instancabile lavoro di raccolta e conservazione di reperti naturalistici portò alla costituzione a Bologna di uno dei primi musei di storia naturale, che si arricchì progressivamente di un notevole repertorio di animali, piante e minerali fino a collezionare oltre diciottomila oggetti. Più di cinquemila campioni sono rappresentati da piante, raccolte in quindici volumi, che costituiscono uno dei più antichi erbari conservati fino ai giorni nostri. Uniformi ingialliture, ma bell’esemplare, lievemente corto nel margine inferiore. Soltanto un esemplare censito nelle biblioteche italiane (Biblioteca Pubblica Arcivescovile, Brindisi). 85 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 86 SERLIO, 1663 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 87 L’ARCHITETTURA DEL SERLIO: FONDAZIONE DEI CINQUE STILI SERLIO, SEBASTIANO. Architettura di Sebastian Serlio bolognese, in sei libri divisa. Ne’ quali vengono dottamente, & con ogni chiarezza spiegate tulle le oscurità, & secreti dell'Arte. Nuovamente Impressi in beneficio universale in Lingua Latina, & Volgare con alcune aggiunte. In Venetia, Appresso Gio. Giacomo Hertz, 1663. In-folio (375x255mm), legatura coeva in pergamena (rimontata) con tassello in pelle e titolo in oro al dorso (recentemente rinforzato), tagli marmorizzati, cc. (2), pp. 435 (mal numerate: salti di numerazione e ripetizioni di carte), c. (1, bianca). Frontespizio xilografico, inserito in elaborata cornice architettonica; al verso, ritratto a piena pagina dell’autore. Frontespizi dei libri terzo e quarto con incisioni a piena pagina di composizioni architettoniche. Testo in italiano e latino. CENTINAIA DI INCISIONI XILOGRAFICHE E TREDICI IN- nel libro sesto. Due carte non numerate di errata con incisioni, aggiunte dopo le pagine 245 e 332. CISIONI IN RAME A PIENA PAGINA del trattato di architettura di Sebastiano Serlio (14751555) che rappresentò una pietra miliare per la dottrina rinascimentale degli ordini architettonici. L’opera EDIZIONE RINOMATA E RICCAMENTE ILLUSTRATA 87 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 88 è divisa in sei libri che, partendo dallo studio della geometria e della prospettiva, ripercorrono la storia dell’architettura antica, religiosa e civile, per arrivare alla sistemazione dei cinque ordini: dorico, ionico, corinzio, tuscanico e composito. Numerosi sono gli spunti per la pratica edilizia e decorativa, tra i quali la teorizzazione della tipologia della finestra detta serliana: a tre luci, la parte centrale più ampia e chiusa superiormente da un arco a tutto sesto, le due parti laterali strette e architravate. Leggere bruniture e gore alle prime e ultime carte. Trascurabili fori di tarlo nelle prime carte, che occasionalmente toccano alcune lettere. Buon esemplare, fresco e croccante. di possesso Ex libris Recessum SS: Joannis, et Pauli de Urbe manoscritta al frontespizio. Altra firma di appartenenza cassata al margine inferiore. PROVENIENZA: Nota Fowler, 332: «The woodcut illustrations of Book I-V seem to be from the same blocks as those of the Venice edition of 1560 but greatly reworked [...]. An interesting feature of this edition is the numerous printer’s devices and other ornaments used as tailpieces». BL STC, Italian, 843. 88 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 89 RARA GRAMMATICA ARMENA AGOP, JOANNES. Grammatica Latina Armenicè explicata: a Ioanne Agop sacerdote Armeno Constantinopolitano. Et vocem meam audient, & fiet unum ovile & unus Pastor […]. Romae, Typis Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, Anno 1675. In-4° (210x155 mm), legatura coeva in pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso (menda restaurata al piatto posteriore e al dorso), tagli marmorizzati, pp. 215, (1, bianca), c. (1). Testo in latino e armeno. di questa grammatica latino-armena, contenente anche un lessico e un breve manuale di conversazione ad uso dei missionari. RARISSIMA PRIMA ED UNICA EDIZIONE Le opere di Joannes Agop (1635-1691) sono tra i pochissimi testi stampati in lingua armena nel XVII secolo. Nelle sue opere si definisce prete armeno e costantinopolitano: soggiornò a Roma per buona parte della sua vita, svolgendo opera di divulgazione della sua lingua. Tra i suoi principali lavori, oltre a testi di grammatica e lingua armena, va ricordata la traduzione della corrispondenza di Costantino con papa Silvestro e di Tiridate, re di Armenia, con san Gregorio. 89 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 90 GRAMMATICA ARMENA, 1675 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 91 La Congregatio de Propaganda fide pubblicò diversi dizionari e grammatiche in lingue esotiche, principalmente destinati ai missionari in quelle terre: la presente edizione, che rientra in quel progetto, è caratterizzata da caratteri armeni di eccezionale qualità e chiarezza. Leggere fioriture al margine esterno di poche carte. Ottimo esemplare. A. SALMASLIAN, Bibliographie de l’Armenie, 89. Manca alla Choix dell’Olschki. Soltanto due esemplari completi censiti in ICCU. 91 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 92 BARTOLI, 1680 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 93 RARO TRATTATO SCIENTIFICO SULLA TRASMISSIONE DEL SUONO BARTOLI, DANIELLO. Del Suono de’ tremori armonici e dell’udito. Trattati del P. Daniello Bartoli della Compagnia di Giesu. In Bologna, a Spese di Pietro Bottelli, All’Insegna della Nave, 1680. In-4° (210x45 mm), legatura settecentesca in pergamena semirigida, carré e decorazioni impresse in oro ai piatti, dorso a sei comparti con cartigli impressi in oro, tassello in pelle nera e titolo in oro al dorso, cc. (6), pp. 330. Numerosi capilettera e finalini xilografici istoriati. contenenti diagrammi geometrici, schemi di trasmissione delle onde sonore e la struttura dell’apparato uditivo. QUATTORDICI XILOGRAFIE NEL TESTO dell’ottimo trattato del Bartoli sui meccanismi di trasmissione del suono in natura e in musica, in cui vengono esaminati non solo i fenomeni fisici ma anche gli aspetti psicologici legati alla percezione dei suoni. Daniello Bartoli (1608-1685), storiografo dell’ordine dei Gesuiti, coltivò in parallelo le scienze fisiche e matematiche: il merito di quest’opera fu anche quello di considerare la musica non più una disciplina subalterna all’aritmetica e alla geometria ma una scienza fisico-matematica autonoma, RARA SECONDA EDIZIONE 93 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 94 fondata sul moto vibratorio dei corpi sonori. L’opera è divisa in quattro trattati, il primo dei quali considera la propagazione delle onde circolari che si formano sulla superficie dell’acqua e il loro rapporto con le vibrazioni dell’aria; il secondo esamina le questioni generali sulla natura e sulla trasmissione del suono mentre il terzo trattato è dedicato alle osservazioni sulla risonanza degli strumenti musicali e di altri corpi; il quarto, infine, dopo un’analisi dell’anatomia e fisiologia dell’orecchio, si rivolge alla mescolanza, alla consonanza e alle altezze multiple dei suoni, concludendo che il suono non è altro che tremore e battimento d’aria. Ottimo esemplare. timbro a secco Innocenzo Colfarelli Forlì al frontespizio. PROVENIENZA: Antico Wellcome, II, p. 109; Gamba, 1775; Fétis, I, p. 259; Olschki, Choix, 6068; De Backer-Sommervogel, I, col. 9. 94 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 95 RARISSIMA PRIMA E UNICA EDIZIONE DEL CASTRONE, BENEDETTO MARIA. L’ingegnoso ritrovato di fortificare con mirabil esattezza ogni sorta di poligono regolare sopra l’idea del signor di Vauban: trascritto fedelmente tal qual si trova impresso nelle opere latine del M. R. P. Baccelliere F. Benedetto Maria del Castrone palermitano [...] tradotto in italiano dal suo discepolo Leandro Majorani e dedicato al signor D. Michel–Angelo Blasco. In Palermo, nella stamperia di Gramignani, 1733. In-4° (220x160 mm), legatura originale in cartonato coevo, cc. (4), pp. 52. Testo su due colonne: a sinistra, il testo latino originale, a destra la traduzione italiana di Leandro Majorani, discepolo dell’autore. CINQUE GRANDI INCISIONI PIEGHEVOLI IN RAME. di questo trattato di fortificazione che riprende e amplia le ingegnose teorie di Sebastien Vauban sulle tecniche di architettura nelle costruzioni militari. Sostanzialmente, si tratta di un’opera di matematica applicata all’ingegneria militare: l’autore mette in diretta relazione, mediante formule matematiche, la tipologia del luogo da fortificare (la lunghezza dei lati, la misura dei loro angoli) con le caratteristiche architettoniche della fortificazione. Quest’innovativa visione rappresentò uno RARISSIMA PRIMA E UNICA EDIZIONE ITALIANA 95 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 96 DEL CASTRONE, 1733 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 97 strumento fondamentale per il genio militare a partire dal XVIII secolo. Sebastien Le Prestre de Vauban (1633-1707) combattè inizialmente agli ordini del principe di Condè contro re Luigi XIV ma, preso prigioniero, passò poi al servizio del sovrano. Distintosi per l’abilità dimostrata nella pianificazione degli assedi e nelle fortificazioni difensive, venne nominato ingegnere reale e diresse con successo più di cinquanta assedi, ricostruendo duecentosettanta fortezze e progettandone trenta, tra cui la magnifica fortificazione di Landau, in Baviera. Lievi gore al margine inferiore delle prime carte e nell’ultima tavola, ma bell’esemplare in barbe, nella sua prima legatura. Non in Cockle. Mira I, 204. Riccardi I, 301.5; DB Italian, XXII, pp. 248-250; Narbone IV, 296. Un solo esemplare censito in ICCU. 97 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 98 TASSO, 1745 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 99 IL PIÙ BEL LIBRO FIGURATO DEL SETTECENTO TASSO,TORQUATO. La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso con le figure di Giambatista Piazzetta alla Sacra Real Maestà di Maria Teresa d’Austria Regina d’Ungheria e di Boemia. In Venezia, Giambatista Albrizzi, 1745. In-folio massimo (445x315 mm), legatura coeva in piena pelle bazzana, dorso a sei nervi, doppio tassello in pelle, ricche decorazioni floreali e titoli in oro al dorso, tagli rossi, cc. (14), 254, (1). Frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta incisa in rame, raffigurante la città di Venezia.Testatine e finalini incisi in rame, di cui sei a piena pagina. VENTI MAGNIFICHE TAVOLE INCISE IN RAME A PIENA GIAMBATTISTA PIAZZETTA, ciascuna posta all’inizio di ogni canto; ANTIPORTA ALLEGORICA E RITRATTO DI MARIA TERESA D’AUSTRIA. PAGINA SU DISEGNO DI dell’opera considerata universalmente la più bella produzione dell’editoria veneziana del Settecento, con le splendide illustrazioni del Piazzetta, incise su lastra di rame dal Poliziani. Di questa edizione si conoscono due impressioni (cfr. Radaelli, 1989), con alcune varianti tipografiche: la presente è la seconda tiratura, caratterizzata dal ritratto giovanile di Maria Teresa. PRIMA EDIZIONE 99 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 100 TASSO, 1745 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 101 L’opera pittorica di Giambattista Piazzetta (16831754) segna il passaggio dallo stile barocco al rococò: nell’ultimo periodo della sua vita, ad una pittura dai toni nuovamente drammatici l’artista accostò il disegno di illustrazioni per libri, tra le quali restano luminose queste realizzate per la Gerusalemme Liberata. Abile esecutore di scene pastorali e di soggetti religiosi, Piazzetta fondò nel 1750 una scuola di pittura, dalla quale prese corpo l’Accademia Veneziana. Eccellente esemplare. MORAZZONI, Il libro figurato veneziano del Settecento, 256 e pp. 123-26: «non a torto è considerato il più bel libro veneziano [...]. G. B. ha assecondato i desideri dell’editore da par suo, superando in brio e felicità d’invenzioni la già bella edizione del Bousset, disegnando 70 composizioni e sfoggiandovi una piacevolezza che ci fa passare da meraviglia in meraviglia [...] è un’edizione che ben caratterizza un’epoca, e ben si merita tutta l’ammirazione che oggi ancora la circonda». Cohen-de Ricci, 978. Olschki, Choix, 18734; Raccolta Tassiana, 261; Radaeli, Alcune note al Tasso del Piazzetta, 1989; Sander, 1887; Gamba, 948. 101 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 102 MANOSCRITTO DI MUSICA, 1761 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 103 RAFFINATO MANOSCRITTO DI MUSICA ALLE ARMI DELLA MARQUISE DE CHATEAUGIRON RECUEIL DE DUO. [Manoscritto musicale contenente una raccolta di duetti, vergato in inchiostro seppia e decorato all’acquarello]. M.DCC.LXI. (Francia, 1761). In-4° (190x145 mm), elegante legatura in marocchino rosso settecentesco alle armi della Marquise de Chateaugiron, triplo filetto in oro ai piatti, dorso finemente decorato ai piccoli ferri con motivi floreali, tagli dorati, dentelle interne, contropiatti in raso azzurro, segnalibro in seta azzurro, pp. (2), 196, (4). Titolo in rosso e nero. Ogni pagina è incorniciata da un carré con estensioni floreali agli angoli. BEL FRONTESPIZIO ARCHITETTONICO DISEGNATO E ACQUARELLATO NEI TONI DEL GRIGIO e, al centro, le im- prese Chateaugiron; RAFFINATA TESTATINA DI GUSTO ARCADICO, DISEGNATA E ACQUARELLATA, raffigurante due amanti che conversano in un parco. PREZIOSA E DELICATA RACCOLTA MANOSCRITTA DI per due voci o per due flauti, probabilmente compilata dalla stessa Marguerite Chateaugiron. Questo album di musica ben rappresenta il gusto musicale delle corti francesi del tempo: apre il volume un duo su testo di Gabriel Naudé (1600-1653), scrittore e bibliotecario di Richelieu e poi di Mazarino, DUETTI GALANTI 103 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 104 MANOSCRITTO DI MUSICA, 1761 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 105 raccoglitore della celebre Bibliotheca Mazarina; a p. 65, è trascritto il delizioso Duo paysan per due flauti, Lucas pour se gausser, del virtuosissimo Michel Blavet (17001768), primo flauto nell’orchestra privata di Luigi XV e all’Opera di Parigi. La raccolta contiene anche divertissements originali della marchesa o di amici: alle pp. 12-18 scopriamo il Duo parodié d’un air des Indes galantes, graziosa trasposizione di un motivo dell’omonima opera-balletto del compositore Jean-Philippe Rameau (1683-1764), e alle pp. 145-167 una parodia da un duo del suo grande contemporaneo Jean-Joseph de Mondonville (1711-1772), ad opera del Vicomte de Chabos, e un’altra deliziosa imitazione dell’arietta per clavicembalo L’amour est un esclavage. Ottimo esemplare. PROVENIENZA: Marguerite Sylvie Descartes (17311762), marchesa di Chateaugiron, sposa di René Jacques Louis Le Prestre (1720-1792), pari di Francia, barone di Chateaugiron e marchese d’Espinoy, presidente al Parlamento di Bretagna. La vendita della sua straordinaria collezione di autografi con oltre 2000 lotti (composti da 10, 20 e 40 pezzi), avvenne in quattordici tornate d’asta, tra il 15 e il 30 ottobre 1851. 105 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 106 CARRACCI, 1776 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 107 CARRACCI NEL CHIOSTRO DI SAN MICHELE IN BOSCO GLI AFFRESCHI DEL CARRACCI, LUDOVICO (ZANOTTI CAVAZZONI, GIAMPIETRO, EDITOR). Il Claustro di San. Michele in Bosco di Bologna de’ monaci olivetani dipinto dal famoso Lodovico Carracci e da altri eccellenti maestri usciti dalla sua Scuola. Bologna, Impresso nelle Stampe Dalla Volpe, l’Anno 1776. In-folio maximo (460x310 mm), legatura coeva in mezza pelle con tassello in marocchino cremisi e titolo in oro e filetti a secco al dorso, c.(1), pp. 117, (1), 39. Frontespizio inciso in rame. QUARANTASETTE GRANDI TAVOLE INCISE IN RAME DAL FABBRI da affreschi di Ludovico Carracci; trentatré testatine e finalini incisi da Pio Panfili e trentanove capilettera. SUPERBA EDIZIONE DI QUESTA MAGNIFICA OPERA GRAFICA, che riproduce il grande ciclo di affreschi del Carracci nel chiostro ottagonale di San Michele in Bosco sulle colline nei pressi di Bologna. Le incisioni, corredate da uno studio critico dello storico dell’arte bolognese Zanotti Cavazzoni, sono di fondamentale importanza per la conoscenza di questi affreschi carracceschi, oggi quasi interamente compromessi. Nel 107 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 108 CARRACCI, 1776 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 109 biennio 1605-1606, Ludovico Carracci e i suoi allievi, tra i quali Guido Reni, dipinsero il grande ciclo di affreschi nell’appena ultimato chiostro del convento di San Michele. L’umidità presto cominciò a infiltrarsi nelle pitture murali e, appena venticinque anni dopo la sua ultimazione, i frati commissionarono al Reni un restauro, che però si rivelò inutile: già nel 1690 gli affreschi erano in pessime condizioni, con parti che si staccavano. Temendo il peggio, e con l’intento di tramandarne il ricordo ai posteri, il Malvasia incaricò l’amico pittore Giacomo Giovannini di eseguire le incisioni degli affreschi, mentre egli ne avrebbe steso un commento: la sua iniziativa fu provvidenziale e resta necessaria per lo studio del Carracci, dal momento che oggi gli affreschi sono in parte perduti, in parte ridotti a frammenti. Ottimo esemplare, fresco e croccante. 109 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 110 LE BLOND, 1776 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 111 UN TRATTATO ILLUSTRATO DI ARTIGLIERIA LE BLOND, GUILLAUME. L’Artillerie Raisonée, contenant la description & l’usage des différentes bouches à feu, avec le détail des principaux moyens employés, ou proposés, pour les perfectionner: La théorie & la pratique des mines; du jet des bombes, & en général l’essentiel de tout ce qui concerne l’Artillerie depuis l’invention de la poudre à canon. Nouvelle édition, revue & corrigée. A Paris, Chez Cellot & Jombert fils jeune, Libraires, 1776. In-8° grande (195x125 mm), legatura coeva in piena pelle bazzana, titolo in oro su tassello in pelle rossa, decorazioni in oro e a secco al dorso (cuffie mancanti, lievi mancanze su entrambi i piatti), tagli rossi, c. (1), pp. xxiv, pp. 607, (1), cc. (2). TRENTA TAVOLE PIEGHEVOLI INCISE IN RAME, rappresentanti cannoni, obici, bombe, mine, ponti militari e dispiegamenti di truppe. di questo vasto trattato sulle armi d’artiglieria successive all’invenzione della polvere da sparo. Le Blond esamina tutti gli aspetti dell’arte balistica, descrivendo i vari tipi di bocche da fuoco e il loro differente impiego sul campo di battaglia, il personale di artiglieria e la costruzione di ponti come mezzo per incrementare la flessibilità nel movimento RARA EDIZIONE 111 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 112 dell’esercito. Originale la descrizione di un arco per lanciare granate a distanza (vedi illustrazione). Lieve foxing nelle prime e le ultime carte, ma bell’esemplare. Ex-libris del Capitano Lafranchini al contropiatto anteriore. PROVENIENZA: 112 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 113 PREGEVOLE EDIZIONE OTTOCENTESCA DELLA DIVINA COMMEDIA ALIGHIERI, DANTE. La Divina Commedia di Dante Alighieri, corretta spiegata e difesa dal P. Baldassarre Lombardi M. C. nel MDCCXCI. Riscontrata ora sopra preziosi codici, nuovamente emendata di molte altre vaghe annotazioni e di un volume arricchita in cui tra le altre cose si tratta della visione di frate Alberico […].Tomo I [II e III]. Roma, Nella Stamperia De Romanis, 1815-1816. [UNITO CON:] ALIGHIERI, DANTE. Le principali cose appartenenti alla Divina Commedia cioè il rimario ne suoi versi intieri, la visione di Alberico, ed altro che la concerne, parecchie note ed osservazioni aggiunte, la vita del poeta, l’esame della sua opera, la bibliografia, l’indice ecc. ecc. Roma, Nella Stamperia De Romanis, 1817. Quattro volumi in-4° (280x205 mm), legatura editoriale in mezza tela con angoli, tasselli e titoli impressi in nero al dorso, pp. LII, c. (1), pp. 486; pp. VIII, c. (1), pp. 520; pp. VI. (su VIII, mancante degli AVVISI alle pagine III e IV ), c. (1), pp. 522; c. (1), pp.VIII, pp. 132, 184, 164. e un ritratto di Dante al verso dell’antiporta del quarto volume. QUATTRO INCISIONI A PIENA PAGINA 113 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 114 DIVINA COMMEDIA, 1815-1816 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 115 PREGEVOLE EDIZIONE OTTOCENTESCA, che riprende il testo ed il commento dell’edizione romana di Antonio Fulgoni. Inizialmente in tre volumi, nel 1817 fu arricchita di un quarto volume (qui presente) di commenti ed appendici, con un Rimario di Carlo Noci, la Visione del monaco Alberico, la Vita di Dante del Tiraboschi e una bibliografia dantesca. Lievi tracce d’uso; in generale, ottimo esemplare in barbe. MAMBELLI, Annali delle edizioni dantesche, 109: «Pregevole edizione eseguita secondo il testo e i commenti dell’edizione del 1791 alla quale l’editore apportò, in ogni cantica, correzioni ed aggiunte, secondo i codici Cassinese e Caetani e i più dotti commentatori dopo il Lombardi». 115 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 116 DIVINA COMMEDIA, 1822 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 117 UNO DEI DIECI ESEMPLARI STAMPATI SU VELINA ALIGHIERI, DANTE. La Divina Commedia, col comento del P. Baldassarre Lombardi; ora nuovamente arricchito di molte illustrazioni edite ed inedite. Padova, Tipografia della Minerva, 1822. [UNITO CON:] Il Rimario della Divina Commedia di Dante Alighieri. L’Indice delle voci del Poema citate dalla Crusca e quello de’ nomi proprj e delle cose notabili. Padova, Tipografia della Minerva, 1822. [UNITO CON:] La Biografia di Dante Alighieri.Varie illustrazioni della Divina Commedia ed il Catalogo delle edizioni. Padova, Tipografia della Minerva, 1822. Cinque volumi in-8° massimo (264x170 mm), legatura originale alla bodoniana con titoli e catenelle impressi in oro ai dorsi, pp. XXXIV, c. (1), tavola dell’Inferno, pp. 747, (1, bianca); cc. (2), tavola con la Montagna del Purgatorio, pp. 799, (1); cc. (2), tavola dei Cieli del Paradiso, c. (1, bianca), pp. 845, (1); cc. (3), pp. 430, c. (1); pp. XII, ritratto di Dante, pp. 574, cc. (2). UNO DEI DIECI ESEMPLARI DI PREGIO, IMPRESSO SU CARTA SOTTO-IMPERIALE VELINA E DI FORMATO PIÙ GRANDE RISPETTO ALL’EDIZIONE COMUNE. TIRATURA LIMITATA DELLA PRIMA EDIZIONE 117 del fon- catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 118 damentale lavoro critico a cura di Baldassarre Lombardi, che resta probabilmente la migliore edizione dantesca, corredata da un imponente apparato filologico ed esegetico, che compendia le osservazioni dei maggiori commentatori precedenti: Magalotti, Lami, Bottari, Torelli e Scolari. PROVENIENZA: E’ presente, incollato ai contropiatti di ciascun volume, l’AVVISO originale per i sottoscrittori di queste sole dieci copie di pregio, con i prezzi di ogni singolo volume con legatura alla bodoniana: 26 lire per il primo, 26,63 lire per il secondo, 28,12 lire per il terzo, 14,95 lire per il quarto e 19,87 lire per il quinto. Esemplare de luxe in tiratura limitata a dieci sole copie, in eccellente stato di conservazione e a fogli chiusi. MAMBELLI, Annali delle edizioni dantesche, 132: «Bella e correttissima edizione, assai lodata e giudicata da molti la migliore […]. Nel catalogo Saba (sett. 1924) un esemplare fu messo in vendita a lire 170». De Batines, p. 153. 118 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 119 UN BELL’ATLANTE CHIRURGICO ILLUSTRATO REGNOLI, GIORGIO. Lezioni di medicina operatoria del prof. Giorgio Regnoli esposte dal dott. Cosimo Palamidessi e di patologia chirurgica del prof. Andrea Ranzi esposte dal dott. Antonio Marcacci. Firenze, Grazzini, Giannini e C., 1856. In-folio (360x260mm), legatura coeva in mezza pergamena su carta marmorizzata, tassello in pelle marrone e titolo in oro al dorso (un graffio sul piatto anteriore), cc. (91). QUARANTACINQUE TAVOLE INCISE A PIENA PAGINA, con legenda esplicativa a fronte. di questo elegante atlante di chirurgia, contenente numerose tecniche operatorie innovative per l’epoca. Fu stampato la prima volta a Firenze nel 1847 dall’editore Batelli, e in tre edizioni dal Grazzini, del quale la presente è la prima impressione. PREGIATA EDIZIONE Giorgio Regnoli (1797-1859), fu uno dei più celebri chirurghi e ricercatori di medicina operatoria del suo tempo; lavorò a Pisa e Firenze e si specializzò a Parigi, dove iniziò la sua attività. Partecipò alla Terza Guerra d’Indipendenza, servendo come medico militare. 119 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 120 ATLANTE CHIRURGICO, 1856 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 121 Trascurabili tracce di foxing e una piccola gora al margine esterno delle prime carte. Ottimo esemplare. 121 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 122 MANOSCRITTI SUL PARANORMALE, 1909 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 123 UNA VASTA COLLEZIONE DI MANOSCRITTI DI SPIRITISMO E FENOMENI PARANORMALI ANONIMO (M. C.). Visions et pensées de l’au-delà. [Collezione di manoscritti sul soprannaturale e sul paranormale, in lingua francese, stesura iniziata il 20 agosto 1909]. Otto volumi rilegati in-folio, legatura coeva in mezza pelle, dorso a quattro nervi con tasselli in marocchino nero, decorazioni e titoli in oro, pp. 230, 218, 232, 200, 199, 221, 221, 222. ECCEZIONALE E VASTA RACCOLTA DI SCRITTI SUL SOPRANNATURALE: si tratta di oltre 1700 pagine manoscritte in francese, in chiara ed elegante grafia corsiva novecentesca, riguardanti i rapporti con l’ultraterreno, lo spiritismo, la telecinesi e la bilocazione, i fenomeni telepatici e tutto ciò che oggi definiremmo paranormale. La struttura dei manoscritti è spesso in Feuilles Volants, e contiene ordinati scritti che l’autore chiama communications, ossia trascrizioni di comunicazioni psichiche o di sedute spiritiche, in prosa e in versi, da parte di spiriti dell’aldilà: talvolta personaggi celebri, talvolta entità anonime. 123 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 124 MANOSCRITTI SUL PARANORMALE, 1909 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 125 Del misterioso autore, rimasto tale probabilmente per espressa volontà, conosciamo solo le iniziali M. C., riportate in una lettera di un altrettanto anonimo estimatore, certamente una personalità dell’ambiente esoterico del tempo, datata Novembre 1910 e incollata in un foglio interno del secondo volume: lettera che l’autore dei manoscritti definisce Opinion d’un Psychiste avançé. La riportiamo qui integralmente, per il suo enorme interesse testimoniale e documentale sull’intera raccolta: J’ai lu avec beaucoup d’interêt les communications reçues par M. C. ells conferment en les completant celles qui nous ont été données dans nos reunions et celles que j’ai lues dans les voix lointaines de Grendel, dans Mesmer et dans Mme de Watteville. Trop élevées et par consequent obscures pour les débuttants qui ne sauraient ni les comprendre ni les apprécier, ces communications sont excellentes pour ceux qui ont déjà des fortes données sur les lois de l’au delà, et qui cherchent à pénétrer de plus en plus cette science encore si peu ouverte aux esprits terrestres incarnés ou désincarnés. Salut cordial, H. M. Novembre 1910 Come si legge, l’iniziato che ha esaminato le communications contenute nei manoscritti, le giudica “troppo 125 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 126 elevate per essere comprese di neofiti”: ma “eccellenti per coloro che già ben conoscono le leggi dell’aldilà”, ed in linea con quelle ascoltate nelle “voci lontane” di Grendel, Mesmer e Madame de Watteville. Il documento è in parte oscuro: Mesmer è certamente Franz Anton Mesmer (1734-1815), il celebre medico e filosofo tedesco che fondò una medicina esoterica che dal suo nome è chiamata mesmerisme, e Grendel sembra essere il mostro sanguinario della mitologia gotica (!), antagonista dell’eroe medievale danese Beowulf. Madame de Wattewille fu una celebre veggente francese, autrice di un testo sulle proprie comunicazioni medianiche con i defunti, Ceux qui nous quittent, popolarissimo tra Ottocento e Novecento. Ottimo esemplare. autore M. C., che data l’inizio della scrittura al 20 août 1909. II. Tassello cartaceo (primi novecento) della Librairie des Sciences Occultes di Amsterdam. PROVENIENZA: I. L’ignoto 126 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 127 catalogofinale.qxp:Catalogo 24-04-2008 19:01 Pagina 128 IMPRESSO IN CINQUECENTO COPIE COL CARATTERE DA BEMBO STIMMGRAF PER BIBLIOPATHOS NEL MESE DI APRILE DEL MMVIII prezzi.qxp:Layout 1 28-04-2008 10:36 Pagina 1 Aimez moy, comme je vous aime LIBRO D’ORE 1470 48.000 DANTE 1568 6.000 9.500 BESSON 1582 7.500 LEONICENO 1475 18.000 ARIOSTO 1603 2.400 SUMMA PISANELLA 1479 15.000 SCAPPI 1610 6.500 DANTE 1491 37.000 MICHELANGELO 1613 6.000 DANTE 1493 44.000 ALDROVANDI 1647 2.000 6.500 SERLIO 1663 4.000 DANTE 1502 13.000 AGOP 1675 2.400 BIBLIA 1502-1504 28.000 BARTOLI 1680 2.200 1.200 CAIMI 1474 DIONYSIUS 1498 JUVENALIS 1539 1.800 DEL CASTRONE 1733 DANTE 1544 5.500 TASSO 1745 DE MANLIIS 1549 2.800 RECUEIL 1761 3.700 BIRINGUCCIO 1550 6.500 CARRACCI 1776 7.500 RINGHIERI 1551 1.200 LE BLOND 1776 800 DANTE 1555 6.000 DANTE 1815-1817 1.000 ARIOSTO 1558 2.800 DANTE 1822 7.000 MATTIOLI 1558 6.000 REGNOLI 1856 DANTE 1564 8.500 MSS. OCCULTISMO 1909 BIBLIOPATHOS 12.000 800 6.300