8 slides - B. Scappi

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8 slides - B. Scappi
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE
PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
“Bartolomeo Scappi”
23-25 marzo 2009
“Quali sono le modalità corrette per
valutare e certificare le attività formative
realizzate sia nella scuola in ospedale sia
nei progetti di istruzione domiciliare,
specificamente per la scuola secondaria
di II grado?”
Giuliana Rosetti Cimatti
Dirigente Scolastico
Valutare nella scuola primaria/secondaria di 1°grad o
e valutare in quella di 2°grado
Primaria e secondaria di 1°grado
I temi disciplinari da
affrontare sono
pressoché identici su
tutto il territorio
nazionale
Coprire l’offerta
formativa in base
all’indirizzo di studi
scelto dallo studente
è molto complesso
Secondaria di 2°grado
Giuliana Rosetti Cimatti
Valutare nella scuola primaria/secondaria di 1°grad o
e valutare in quella di 2°grado
Primaria e secondaria di 1°grado
Secondaria di 2°grado
La validazione
dell’anno scolastico
può essere fatta o
dalla scuola di
appartenenza o dalla
scuola ospedaliera
La validazione
dell’anno scolastico
spetta SEMPRE alla
scuola territoriale dove
lo studente rimane
iscritto, MAI a quella
ospedaliera
Giuliana Rosetti Cimatti
La normativa vigente - 1
Documenti internazionali
DIRITTI
DELL’INFANZIA E
DELL’ADOLESCENZA
Risoluzione del Parlamento
Europeo: Carta europea dei
bambini degenti in
ospedale
maggio
1986
Carta dei diritti del
bambino ricoverato, Leida.
maggio
1988
Convenzione sui diritti del
fanciullo, ONU New York
novembre
1989
Documento europeo
conclusivo del seminario
dell'OCSE sulla scuola in
Ospedale, Stoccarda
Novembre
1991
Tab. 1
Giuliana Rosetti Cimatti
La normativa vigente - 2
Documenti nazionali
legge 31 dicembre 1991, n.276
recante "Ratifica ed esecuzione
della Convenzione sui diritti del Dicembre 1991
fanciullo" (New York 1989).
legge 28 agosto 1997, n. 285,
recante disposizioni per la
promozione di diritti e di
Agosto 1997
DIRITTI DELL’INFANZIA opportunità per l'infanzia e
l'adolescenza, e in particolare
E DELL’ADOLESCENZA
l'articolo4, lettera l
legge 18 dicembre 1997, n. 440,
relativa all'istituzione del fondo
per
l'arricchimento
e
l'ampliamento
dell'offerta Dicembre 1997
formativa e per gli interventi
perequativi.
Tab. 2
Giuliana Rosetti Cimatti
La normativa vigente - 3
Autonomia scolastica ed amministrativa
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, relativo al trasferimento di funzioni e compiti
amministrativi dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del capo I della
legge 15 marzo 1997, n. 59, in particolare il capo III concernente l'istruzione scolastica.
Marzo 1998
direttiva 3 aprile 1996, n. 133, con la quale vengono indicate finalità, modalità
organizzative e fonti di finanziamento a cui le singole scuole, nell'ambito della propria
autonomia, possono far riferimento per promuovere iniziative complementari e
integrative dell'iter formativo degli studenti, per creare occasioni e spazi di incontro da
riservare loro, per favorire l'apertura della scuola alle domande di tipo educativo e
culturale provenienti dal territorio, in coerenza con le finalità formative istituzionali.
Aprile 1996
decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, del, così come
modificato e integrato dal decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1999, n. 156,
con il quale è stato emanato il regolamento che disciplina le iniziative complementari e le
attività integrative nelle istituzioni scolastiche.
Ottobre 1996 e
successive
modificazioni ed
integrazioni
dell’Aprile 1999
l'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, che consente alla scuola dell'autonomia di
interagire da protagonista con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli
enti pubblici e le associazioni del territorio, nonché di perseguire tramite l'autonomia la
massima flessibilità e tempestività e la valorizzazione delle risorse locali.
Marzo 1997
decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275, con il quale è stato
emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa
delle istituzioni scolastiche ai sensi del citato articolo 21 della legge n.59/97.
Marzo 1999
Giuliana Rosetti Cimatti
La normativa vigente - 4
ISTRUZIONE OSPEDALIERA E NUOVE DIMENSIONI FORMATIVE
direttiva 8 febbraio 1996, n. 58 concernente nuove dimensioni formative, educazione civica e
cultura costituzionale, che valorizza la creatività studentesca, riconoscendo il suo
determinante ruolo educativo nelle scuole di ogni ordine e grado, e promuove un rinnovato
impegno degli insegnanti a favorire l'espressione e la partecipazione della totalità degli
alunni, nella convinzione che la cultura e l'arte aiutino a capire, interpretare, trasformare e a
progettare la realtà.
Febbraio 1996
Piano d'Azione e di interventi 2000-2001 per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in
età evolutiva, adottato ai sensi dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 1997, n. 451.
Dicembre 1997
circolare del Ministro della Pubblica Istruzione, 7 agosto 1998, n. 353 avente per oggetto il
"Servizio scolastico nelle strutture ospedaliere".
Agosto 1998
legge 20 gennaio 1999, n. 9, contenente le norme per l'elevamento dell'obbligo di istruzione.
Gennaio 1999
protocollo d'intesa siglato tra Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero della Sanità,
Ministero per la Solidarietà Sociale il 27 settembre 2000, relativo alla tutela dei diritti alla
salute, al gioco, all'istruzione e al mantenimento delle relazioni affettive e amicali dei
cittadini di minore età malati.
Settembre 2000
Protocollo d'intesa (M.P.I.- M. Beni Culturali - M.Sanità)
febbraio 2001
Circolare Ministeriale n. 43
febbraio 2001
Circolare Ministeriale n. 149
ottobre 2001
Nota Prot. n.696 del 25
agosto 2003
Protocollo d'intesa MIUR-Ministero della Salute
Servizio istruzione domiciliare
Giuliana Rosetti Cimatti
La valutazione: generalità
Che si tratti di istruzione ospedaliera o di domiciliare, alcuni tra i più comuni indicatori usati
nella valutazione vanno esaminati con attenzione:
In realtà la valutazione del rendimento scolastico deve tenere costantemente
presente il percorso di cura. A scuola, nella gran parte dei casi, gli indicatori non sono
influenzati da condizioni invalidanti e/o da trattamenti.
L’impegno e la partecipazione possono essere alterati anche profondamente dalle
condizioni psico-fisiche dello studente. Questi indicatori vengono spesso utilizzati anche
nella proposta di voto di condotta che, con i recenti adeguamenti normativi, entra a pieno
diritto come elemento di valutazione concorrente al risultato finale.
Le stesse abilità linguistico-espressive, la manualità o altri aspetti legati alla
sfera cognitiva possono temporaneamente essere invalidati, ma ciò non significa che il
ragazzo non possa recuperarle anche velocemente con il miglioramento dello stato di
salute e con l’attenuarsi degli interventi farmacologici.
Si deve tenere presente che si lavora in modo individuale, quasi mai con gruppi
omogenei per età e per indirizzo di studi; questo rende la lezione molto efficace e la
valutazione “in itinere” si realizza quotidianamente.
Giuliana Rosetti Cimatti
Presupposti per valutare in ospedale
Nell’insegnamento ospedaliero :
Le patologie oggetto di cura si ripercuotono sulla vita dello studente
ricoverato.
Risultano di fondamentale importanza l’approccio psico-pedagogico
con il giovane che si sta confrontando con il proprio stato di malattia e
le relazioni con gli stake-holders che ruotano intorno allo studente
ospedalizzato.
Il contesto ospedaliero comporta la necessità di “fare lezione” in
ambienti e con tempi che si modificano costantemente.
Le modalità di verifica devono essere ricalibrate e riviste cercando
però di mantenere l’oggettività della valutazione e la “riproducibilità”
dei criteri.
Importante condividere il progetto con un familiare
Giuliana Rosetti Cimatti
Presupposti per valutare in istruzione
domiciliare
L’I.D. è a carico dell’istituto in cui il ragazzo è iscritto.
Il consiglio di classe deve elaborare un intervento che può
beneficiare di opportuni fondi regionali erogati dal locale
USR, sulla base di un progetto educativo circostanziato (cfr.
www.istruzioneer.it/scuolaospedale ).
Affinchè i criteri di valutazione delineati dall’Istituto siano
correttamente
realizzati,
sarebbe
opportuno
che
dell’istruzione domiciliare si occupassero direttamente gli
stessi docenti che seguono la classe.
Nel caso in cui le lezioni domiciliari vengano svolte da altri
docenti risulta fondamentale il raccordo con i colleghi del
Consiglio di Classe per definire una didattica personalizzata
e gli indicatori di valutazione condivisi.
Giuliana Rosetti Cimatti
La certificazione delle competenze
Al momento delle dimissioni vengono inviate alle scuole dei ragazzi
le certificazioni relative al lavoro svolto.
Allo stato attuale non esiste una modulistica unica nazionale per la
certificazione delle competenze, per cui ogni sezione ospedaliera ha
messo a punto propri modelli di certificazione.
A seguito dell’esperienza di 11 anni di lavoro nella scuola ospedale
l’IPSSAR ‘Scappi’ ha messo a punto una modulistica specifica per
interagire, in maniera conforme alla normativa, con tutti i soggetti
coinvolti nella valutazione dei ragazzi ospedalizzati (DS, colleghi
c.d.c., ecc…)
Giuliana Rosetti Cimatti
La certificazione delle competenze
Mod.1 – Apertura nuovo caso di istruzione
ospedaliera
Mod.2 – Modulo per la certificazione dei
percorsi disciplinari
Mod.3 – Tabella oraria riassuntiva e voto di
condotta
Mod.4 – Lettera al D.S. con i riferimenti
normativi
Scheda reinserimento MRI
Scheda informativa MRI
Giuliana Rosetti Cimatti
SCUOLA OSPEDALE MONTECATONE A.S. 2008-2009
Lavori dei singoli insegnanti
1. Prof.ssa Bassi-Insegnante materie Letterarie –Word - 8 slides - Lavoro
educativo didattico di un docente dal settembre 2004 al febbraio 2009
2. Prof.ssa Bassi – Coordinatrice - 8 slides - Coordinare ed insegnare in una
Scuola Ospedale – Esperienza di una sfida quotidiana
3. Prof.ssa Bassi – Word e DVD - Educare con il cinema e scheda di
presentazione del film “ Les Choristes” di Cristopher Barratier ( 2004 ) – Proiezione del
film
4. Prof.ssa Malacarne – Insegnante di Scienze - 14 slides Insegnare in una
Scuola Ospedale
5. Prof.ssa Malacarne – 26 slides - Astronomia - Esempio di lezione per ragazzo
tetraplegico
6. Prof.ssa Malacarne – Word – Astronomia – Esempio della stessa lezione per
ragazzo paraplegico
7. Prof.ssa Stagni degli Esposti Rita – Insegnante di Diritto ed Economia
Politica – Word - Esperienza dell’ insegnante Stagni Degli Esposti Rita
8. Prof.ssa Stagni degli Esposti – 10 slides - Lezione di Diritto - “ L’ Imprenditore”
9. Prof.ssa Stagni degli Esposti –42 slides – Lezione di Economia – Mercato,
domanda e offerta
10. Prof.ssa Tugnoli-Insegnante di matematica e fisica-19 slides – Dall’ avere
all’ essere – Un’ esperienza di insegnamento nella scuola ospedale di Montecatone
Giuliana Rosetti Cimatti
11. Prof.ssa Tugnoli-Lezioni di matematica in 28 slides e word - 28 slides - Le
Funzioni – Word - La retta
12. Prof.ssa Tugnoli-Lezioni di fisica in 34 slides e word - 34 slides - Il Campo
Elettrico – Word 1 – Formulario di termodinamica – Valore di alcune costanti –
Word 2 – Temperatura – Calorimetria
13. Prof.ssa Ulbar – Insegnante di Lingue – 11 slides – La Scuola in Ospedale
14. Prof.ssa Ulbar – 5 slides – Romanticism
15. Prof.ssa Soccio – Insegnante di Informatica-Responsabile Ecdl dell’
IPSSAR “ B.Scappi” – 9 slides – Scuola in Ospedale
16. Prof.ssa Soccio – 13 slides – Lezione Ecdl – Modulo 1 – Concetti teorici di
base della tecnologia dell’ informazione
17. Prof.ssa Soccio – 11 slides – Lezione Ecdl – Modulo 1 TIC – Concetti teorici
di base della tecnologia dell’ informazione
18. Prof.ssa Franchini – Docente di Materie Umanistiche Word e 25 slides – “
Chi sei tu che mi stai accanto?” La scuola in ospedale come esperienza di una
relazione educativa autentica ancora possibile
19. Prof.ssa Franchini – 16 slides – Lezione di Storia dell’ Arte – Romanticismi
e Preromanticismo
20. Prof.ssa Franchini – 38 slides Lezione di Filosofia – Postkantismo e Fiche –
24 slides - Fiche sintesi conclusiva
PAGINE 400
Giuliana Rosetti Cimatti
Narrazione di
un’esperienza
Classi curricolari di scuola superiore: la docente siede in
cattedra, è in piedi, in moto, avendo sempre di fronte gli
intrelocutori, cioè gli studenti.
Nella Scuola Ospedale: la docente siede accanto ad un solo
studente per volta, è a lui prossima, contigua, gli si fa vicina:
vicina
le distanze si accorciano.
Cambiamento di relazione spaziale
Cambiamento di prospettiva
Giuliana Rosetti Cimatti
Le distanze si accorciano: la prossimità di corpi che recano
i segni della sofferenza suscita la percezione continua che:
Le ferite fisiche
sono tutt’uno
con il
dolore profondo
della vita
dei ragazzi
e dei loro familiari
I ragazzi sono lì,
accanto e comunque,
a chiedere
di essere
aiutati a giocarsi
di nuovo nella vita
da re-imparare,
attraverso
lo studio
e il sapere
Giuliana Rosetti Cimatti
I ragazzi sono lì,
accanto e comunque,
a comunicare che
in quel momento
stanno scegliendo
il futuro
L’esperienza di una prof.
Insegno nella scuola ospedale da cinque anni, ho lavorato in
tre strutture ospedaliere. Le patologie sono diverse, i ragazzi
però sono tutti accomunati dallo stesso dolore.
Il primo approccio con l’alunno non è mai agevole, incontrare
una persona sofferente è sempre fonte di tristezza. Ma sono
proprio loro, questi ragazzi che ci aiutano a credere nel nostro
lavoro e ci insegnano dal profondo della loro sofferenza i
grandi valori della vita.
Quando ritorno a casa mi pongo spesso una domanda:
“Io sono la prof. o l’alunna?”
Giuliana Rosetti Cimatti
Buon lavoro
a tutti
Giuliana Rosetti Cimatti