Inserto settimanale di Economia Banchieri
Transcript
Inserto settimanale di Economia Banchieri
Le Soleil 24 DIM Heures Dinan, 6 marzo 1348 Inserto settimanale di Economia Banchieri: usurai o benefattori? E’ la prima volta nella storia, con la nascita delle aziende bancarie, che siamo di fronte a veri e propri prestiti concessi dalle banche. Esse offrono a chiunque voglia una somma di denaro. Il credito viene chiamato “lettera di cambio”. Questa lettera permette agli uomini di affari di disporre di denaro su molte piazze commerciali, senza cadere nei comuni rischi presenti fino ad oggi, come ad esempio l’usura. La forma di contabilità più usata è la partita doppia, le vostre entrate dovranno eguagliare le vostre uscite. S. Scognamiglio FORUM DEL MERCANTE: Questo è un ottimo modo per voi mercanti di avere in un unico documento un’analisi completa delle transazioni e vi aiuta a eseguire velocemente calcoli su profitti e perdite, capitale investito e condizioni finanziarie dell’impresa. Dovete stare attenti in questo periodo di pestilenza poiché molte banche italiane stanno fallendo e stanno subendo durissimi contraccolpi. Le Soleil 24 DIM Heures Dinan, 6 marzo 1348 I prestiti nelle campagne Accade che alcuni contadini abbiano un vicino in condizioni più agiate. Da circa cinquant'anni numerosi sono i prestiti nelle campagne, rimborsabili in grano o in denaro, concessi per l'acquisto di una casa, un asino, un bue o di cereali. Il grano doveva essere rimborsato nel mese di maggio e alcune volte il debitore stesso portava i sacchi alla vicina città, per venderli al maggior offerente. Dal 1266 uno statuto comitale aveva deciso che anche la casa e il raccolto futuro potevano servire da garanzia al debito. Quattordici anni fa un contadino italiano cedette il prodotto della sua terra per dodici anni a sole dodici lire a un suo vicino molto più ricco che aveva dato in dote a sua figlia cinquantatré fiorini d'oro. Questo per far diminuire il suo debito di due lire dopo ogni semina. Così, con questi prestiti, si sta stabilendo sempre di più la dominazione delle case ricche del villaggio su quelle più umili. S. Scognamiglio Malcontento generale, possibilità di rivolta E' diventato un vero e proprio incubo quello delle tasse. Dinan è in subbuglio, tutti si lamentano per le numerose somme di denaro richieste dal sovrano e dalla Chiesa. Dal 1263 paghiamo la tassa del focolare istituita da Carlo I d'Angiò, il focatico. Chiunque possieda prodotti agricoli paga l'imbottato, il pedatico per chi deve attraversare o percorrere strade a piedi, il pascolatico per chi porta al pascolo il proprio gregge, lo spicatico per chi raccoglie raccoglie le spighe dopo la mietitura. Queste richieste di denaro per ogni azione o possedimento creano malcontento poiché i soldi iniziano a scarseggiare anche per quelli dovuti al Pontefice ora che la sede papale è ad Avignone. Una pesante riscossione fiscale è stata anche quella per il mantenimento militare, inutile poiché due anni fa a Crécy l'Inghilterra ha avuto la meglio. Insomma, aria pesante si respira qui in Francia e non è da escludere una possibile rivolta. S. Scognamiglio