Studi preparatori alla revisione del Piano Nazionale della Logistica
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Studi preparatori alla revisione del Piano Nazionale della Logistica
Il Nord: portualità e sviluppo dell’economia reale, infrastrutture, servizi e modalità di trasporto delle merci, governance dei processi I corridoi europei: piccoli e grandi fabbisogni imposti dal breve e dal lungo termine Milano 18 Aprile 2012 Oliviero Baccelli Vicedirettore CERTeT – Università Bocconi con la collaborazione di Francesco Barontini ed Ines Österle Sommario della presentazione • L’evoluzione normativa sul tema delle TEN-T a livello europeo e le misure di accompagnamento nazionali • Gli elementi politici, economici e infrastrutturali di rilevanza strategica lungo i 4 corridoi di interesse per il Nord Italia: 1. Il corridoio Baltico - Adriatico 2. il corridoio Mediterraneo 3. Il corridoio Helsinki – Valletta 4. Il corridoio Genova – Rotterdam • Spunti di discussione: • come rendere sinergica e complementare la programmazione infrastrutturale rispetto alle politiche dei trasporti? • come gestire il (medio-lungo) periodo che ci separa dal completamento della rete Ten-T? •come accelerare il completamento della rete Ten-T? Inquadramento strategico dell’Italia nei futuri corridoi TEN-T Genova-Rotterdam Mediterraneo Helsinki-Valleta Baltico-Adriatico Entro il 2023 entreranno in funzione tutte le principali opere di interesse strategico per l’Italia, superando le limitazioni dei tracciati ferroviari realizzati nel periodo 1867-1906 aumentando la capacità di inoltro delle merci via ferrovia verso i mercati europei. 3 L’evoluzione normativa sul tema delle TEN-T a livello europeo A valle dell’adozione del nuovo Libro Bianco, nell’Ottobre 2011 la Commissione Europea ha completato il ridisegno della rete TEN-T in 10 corridoi, di cui 4 su territorio italiano (Connecting Europe Facility). La conclusione dell’iter legislativo europeo è attesa per il primo semestre del 2013. Nel 2010 è stato adottato il Regolamento 913/2010 che impone agli Stati membri di istituire comitati esecutivi e comitati di gestione per il trasporto ferroviario delle merci sui corridoi transfrontalieri, con l’obiettivo di agevolare la realizzazione, il corretto funzionamento e la giusta allocazione della capacità dell’infrastruttura ferroviaria di confine. Due esempi: la Brenner Corridor Platform (istituita già dal 2009) e la Torino-Lione Corridor Platform, che ha visto l’avvio dei lavori nel 2012. 4 L’evoluzione normativa sul tema delle TEN-T: le misure di accompagnamento nazionali I sistemi logistici portuali: il Governo Italiano con il D. L. 214 del 22/12/2011 (c.d. “Salva Italia”) ha dato facoltà alle Autorità Portuali di istituire “sistemi logistici” per la promozione e realizzazione delle infrastrutture di collegamento tra porti e aree retroportuali, facilitando il coordinamento delle politiche espresse dai vari attori istituzionali: comuni, province, regioni, gestori dell’infrastruttura ferroviaria. Legge quadro in materia di interporti e piattaforme territoriali logistiche (approvato alla Camera e in discussione al Senato), che indica la necessità di avere coerenza con i corridoi TEN-T e introduce il concetto di piattaforma logistica territoriale, il comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica, e individua lo strumento del Piano generale per l’intermodalità. 5 Il Corridoio Baltico-Adriatico Lunghezza complessiva 3.000 km. 9 Paesi europei interessati. 24,2 mld in import, ovvero l’11,4% del totale dall’UE; 24,6 mld in export, ovvero l’11,5% del totale verso l’UE. Tracciato italiano: Tarvisio-Udine-VeneziaTrieste-Bologna-Ravenna e forti legami con la portualità del Nord Adriatico Tunnel di base ferroviario del Semmering (27,3 km tra Graz e Vienna). Inizio lavori 2012, completamento entro il 2023. Costo delle opere 2,8 mld Euro. Linea del Koralm (130 km tra Graz e Klagenfurt di cui 32,9 km tunnel di base). Inizio lavori 1999, completamento entro il 2023. Costo delle opere 5,4 mld Euro. 6 Gli elementi politici, economici e infrastrutturali di rilevanza strategica lungo il Corridoio Baltico-Adriatico Gli interscambi commerciali Incremento dei flussi di import e export tra il 2004 e il 2011 con i Paesi localizzati lungo il Corridoio: Austria +19%, Repubblica Ceca +100,8%, Slovacchia +115,5%, Polonia +94,9%. Aumento complessivo della rilevanza della direttrice baltico adriatica che passa da rappresentare il 12% del totale del commercio italiano al 15% durante gli ultimi 6 anni. Gli interventi infrastruttura li e i nuovi servizi Ammodernamento della direttrice del Tarvisio tra Tarvisio Boscoverde e Udine e miglioramento della capacità della linea già dal 2004 Le politiche dei trasporti Forte disincentivo al trasporto stradale in Austria attraverso politiche di pedaggio variabili imposte su tutti i veicoli transitanti con peso superiore a 3,5 ton. Incentivi al trasporto combinato da parte della regione Friuli Venezia Giulia e della regione Emilia-Romagna. L’integrazione con le attività portuali del Nord Adriatico è l’elemento centrale di questo Corridoio europeo, inserito nella pianificazione TEN-T da ottobre 2011 7 Il Corridoio Mediterraneo Lunghezza complessiva 3.000 km. 5 Paesi europei interessati. 65,6 mld in import, ovvero il 29,8% del totale dall’UE; 84,4 mld in export, ovvero il 39,5% del totale verso l’UE. Tracciato italiano:Confine di Stato- TorinoMilano-Verona-Padova-Venezia-Trieste Linea ferroviaria Torino-Lione: 57 km tunnel di base tra Saint Jean de Maurienne e Susa/Bussoleno, inizio lavori 2013, completamento entro il 2023. Costo delle opere 10,5 mld Euro. Dal 2015 inizieranno i lavori per fasi lungo la tratta da Susa a Torino, con completamento previsto per il 2023. Costo delle opere 4,4 mld Euro. Linea ferroviaria Treviglio-Brescia: 57 km in completamento della linea MilanoBergamo-Brescia, inizio dei lavori Maggio 2011, completamento entro Marzo 2016. Costo delle opere 2,05 mld Euro. 8 Gli elementi politici, economici e infrastrutturali di rilevanza strategica lungo il Corridoio Mediterraneo Gli interscambi commerciali Gli interventi infrastruttural i e i nuovi servizi Le politiche dei trasporti Interessante incremento dell’interscambio con la Francia (+16% nel periodo 2004-2011), trainato dal settore manifatturiero che pesa per il 90,6% del totale degli scambi. Incremento dei flussi di import e export con la Spagna (+10% nel periodo 2004-2011, trainato dal settore manifatturiero che pesa per il 93% del totale degli scambi). Sviluppo delle infrastrutture ferroviarie lungo l’asse del Sempione-Lötschberg nel periodo 2001-2007 permettendo un forte sviluppo del trasporto intermodale. Sviluppo di nuovi servizi di Autostrade del Mare da Genova, Livorno e Civitavecchia verso i principali porti spagnoli nel periodo 2004-2009. Interventi infrastrutturali di adeguamento della sagoma del tunnel storico del Frejus che hanno costretto alla gestione del traffico ferroviario in modo alternato e con limitazioni orarie dal 2005 al 2011. Forte incentivo al trasporto ferroviario di attraversamento della Svizzera (circa 200 milioni di Euro all’anno). Politiche di disincentivo al trasporto stradale attraverso la Svizzera tramite la TTCCP e innalzamento del limite di capacità dei veicoli pesanti alle 40 tonnellate dal 2005. Incentivi all’utilizzo delle Autostrade del Mare sulla direttrice Italia-Francia (ecobonus per circa 17 milioni di euro l’anno dal 2006 al 2011 e programma Marco Polo). Incentivo all’Autostrada Ferroviaria Alpina con tecnica Modalhor sulla direttrice OrbassanoAiton (circa 14 milioni di Euro all’anno dal 2005). Rilevante incremento dei costi di attraversamento dei tunnel del Frejus e del Monte Bianco per l’innalzamento dei costi della sicurezza e conseguente incremento dei passaggi sulla direttrice di Ventimiglia. Mancato sviluppo di nuove imprese ferroviarie a causa del ridotto livello di liberalizzazione sulle direttrici Italia- Francia 9 Il Corridoio Mediterraneo include anche i porti fluviale e la rete idroviaria dall’asse del Po verso il Nord Adriatico Corridoio Idroviario Padano In particolare, la riapertura dei traffici tra i porti di CR e MN e i porti marittimi veneti e di Ravenna, grazie anche all’apertura del canale navigabile da Mantova all’Adriatico (ex FisseroTartaro-Canal Bianco) rende disponibile una nuova infrastruttura di trasporto in grado di garantire stabilità di collegamenti e traffici con chiatte o fluviomarittime (fino alle 1400 tonnellate 10 Il Corridoio Helsinki-Valletta 6 Paesi europei interessati. 77,11 mld in import, ovvero il 36,1% del totale dall’UE; 64,28 mld in export, ovvero il 30,5% del totale verso l’UE. Tracciato italiano: Brennero-Verona-BolognaFirenze-Roma-Napoli-Reggio CalabriaSicilia. Tunnel di base del Brennero: 56 km tra Fortezza ed Innsbruck. Inizio dei lavori 2012, completamento entro il 2025. Costo delle opere 8,06 mld di Euro. Linea Fortezza-Verona: 86,7 km tra il portale Sud del tunnel di base del Brennero e il nodo di Verona. Completamento entro il 2024. Costo delle opere 2,47 mld di Euro. 11 Gli elementi politici, economici e infrastrutturali di rilevanza strategica lungo il Corridoio Helsinki-Valletta Gli interscambi commerciali Gli interventi infrastrutturali e i nuovi servizi Le politiche dei trasporti Forte incremento dei flussi di import e export con la Germania con un +24% tra il 2004 e il 2011 ed in particolare del settore manifatturiero (+20% in import e +28% in export). Crescita degli scambi con l’Austria, che registrano un +19% negli ultimi sei anni. Sviluppo dei traffici attraverso il valico del Brennero, in particolare dei servizi di Autostrada Viaggiante. Riduzione della capacità lungo il valico del Brennero nel 2012 per l’esecuzione di opere di ammodernamento. Forte disincentivo al trasporto stradale in Austria attraverso politiche di pedaggio variabili imposte su tutti i veicoli transitanti con peso superiore a 3,5 ton. Istituzione della Brenner Corridor Platform e incentivi al trasporto combinato da parte delle Province Autonome di Trento e Bolzano (contributi per investimenti) e dell’Austria (contributi gestione annui per 70,6 milioni di Euro di cui 28 per l’Autostrada Viaggiante). Politiche di incentivo al trasporto combinato ferroviario in Germania attraverso esenzioni ai pedaggi autostradali. 12 Il Corridoio Genova-Rotterdam Lunghezza complessiva 2.500 km. 4 Paesi europei interessati. 94,6 mld in import, ovvero il 23,6% del totale dal Mondo; 79,11 mld in export, ovvero il 21,1% del totale verso il Mondo. Tracciato italiano: Sempione-Ceneri-Novara-MilanoGenova e forti legami con la portualità ligure. Tunnel di base del San Gottardo: 57 km tra Lugano e Zurigo. Inizio lavori 1999, completamento entro il 2016. Costo delle opere 8,02 mld di Euro. Tunnel di base del Lötschberg: 34,7 km tra Lugano e Zurigo parzialmente a canna singola. Fine lavori 2007. Costo delle opere 3,5 mld di Euro. Tunnel di base del Ceneri: 15,4 km tra Lugano e Zurigo. Inizio lavori 2007, completamento entro il 2019. Costo delle opere 1,6 mld di Euro. 13 Il Corridoio Genova-Rotterdam Terzo Valico dei Giovi: 53,9 km tra Milano e Genova di cui 38,9 km in galleria. Inizio lavori 2012, completamento entro il 2020. Costo delle opere 6,3 mld di Euro. Nodo Ferroviario di Genova: raccoglie 13 progetti per il riassetto della viabilità ferroviaria, alcune già terminati. Inizio lavori 2010, completamento entro il 2016. Costo delle opere 622,4 mln di Euro. Piano del Ferro dell’Autorità Portuale di Genova: riqualificazione della viabilità ferroviaria portuale attraverso la realizzazione di nuovi allacciamenti e fasci di binari. Inizio lavori 2011, completamento entro il 2014. Costo delle opere 23,8 mln di Euro. 14 Gli elementi politici, economici e infrastrutturali di rilevanza strategica lungo il Corridoio Genova-Rotterdam Gli interscambi commerciali Gli interventi infrastruttura li e i nuovi servizi Le politiche dei trasporti Forte incremento dei flussi di import e export sul corridoio tra il 2004 e il 2011, con un + 51% con la Svizzera, un +24% con la Germania, un +16% con i Paesi Bassi, ed in particolare si registrano variazioni positive del settore manifatturiero, che pesa per il 93% del commercio con la CH, per il 93% degli scambi con la D e per il 90% di quelli con NL. Incremento degli scambi nel settore dei computer e degli apparecchi elettronici con importazioni da D e NL per 10,1 miliardi di Euro a fronte di 1,6 miliardi di export italiano. Sviluppo delle infrastrutture ferroviarie lungo l’asse del Sempione- Lötschberg nel periodo 2001-2007 permettendo un forte sviluppo del trasporto intermodale. Interventi infrastrutturali di potenziamento dell’asse ferroviario del San Gottardo, attualmente il secondo corridoio per il trasferimento delle merci nell’arco alpino, con l’apertura nel 2016 del nuovo tunnel di base. Investimenti, finanziati dalla CH, di nuovi terminal lungo l’asse N-S, dal Belgio all’Italia. Interventi in corso di adeguamento del nodo ferroviario e del piano del ferro portuale a Genova propedeutici alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi che aumenteranno la capacità di inoltro via ferro dello scalo ligure. Forte incentivo al trasporto ferroviario di attraversamento della Svizzera (circa 200 milioni di Euro all’anno). Politiche di disincentivo al trasporto stradale attraverso la Svizzera tramite la TTCCP e innalzamento del limite di capacità dei veicoli pesanti alle 40 tonnellate dal 2005. Queste politiche restrittive si inaspriranno al completamento dei grandi progetti ferroviari Politiche di incentivo al trasporto combinato ferroviario in Germania attraverso esenzioni dai pedaggi autostradali. 15 Spunti di discussione Come rendere sinergica e complementare la programmazione infrastrutturale rispetto alle politiche dei trasporti? Tema: quale governance per lo sviluppo della logistica da e per i porti del Nord Italia? •Il Nord Italia è attraversata da quattro corridoi europei a vocazione merci, che avranno una governance basata sulla Corridor Platform •Nel core network delle TEN-T nel Nord Italia sono presenti 7 porti e altri 4 sono parte del conprehensive network, 8 di questi sono titolati ad avviare sistemi logistici portuali •Il Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica avrà compiti di indirizzo, programmazione e coordinamento delle piattaforme logistiche territoriali In un contesto in cui il tema delle infrastrutture di trasporto è già concorrente fra Stato e Regioni e le politiche dei trasporti devono essere negoziate a livello comunitario, i meccanismi di governance multilivello necessitano di linee di indirizzo programmatiche ben chiare per non rischiare di bloccare ogni scelta decisionale. 16 Spunti di policy Come gestire il (medio-lungo) periodo che ci separa dal completamento della rete Ten-T? Tema: quali strumenti per lo sviluppo della logistica da e per i porti del Nord Italia nel breve e medio periodo? Obiettivi: avviare un processo di riequilibrio modale nelle aree a maggior congestione più sensibili dal punto di vista ambientale, rivedendo le politiche di incentivo al trasporto intermodale, come richiesto dalla Commissione a Italia, Austria e Francia; creare le economie di scala e di rete nei servizi ferroviari necessarie per ridurre i costi operativi e poter competere con i porti del Nord Europa, che potrebbero trarre ulteriori vantaggi dal completamento di alcuni assi Nord-Sud (come l’asse del Gottardo) in anticipo rispetto ad opere di attraversamento degli Appennini (come il Terzo Valico); superare la divisione normativa, tecnica e gestionale fra imprese che si occupano di manovre ferroviarie in ambito portuale e imprese che operano sulla rete nazionale; favorire l’ammodernamento dei mezzi tecnici (locomotori, vagoni ferroviari, mezzi per l’interscambio modale) in modo da ridurre i costi operativi attraverso il miglioramento dell’efficienza. Una possibile ipotesi: attivazione di una specifica politica di supporto ai traffici ferroviari intermodali da e per i porti, attraverso la declinazione di aspetti gestionali delle iniziative previste all’interno della norma relativa ai sistemi logistici portuali. 17 Spunti di policy Come accelerare il completamento della rete Ten-T? Tema: come riuscire a completare i finanziamenti per le opere necessarie per l’ammodernamento del sistema portuale, retroportuale, ferroviario e autostradale a servizio dell’economia del Nord Italia? Molte delle opere principali (ad esempio, terminal container di Vado Ligure, Terzo Valico, ampliamento interporto di Novara) pur avendo completato l’iter procedurale di approvazione non hanno ancora il quadro economico finanziario completo. L’attivazione di ogni forma di coinvolgimento di finanziamenti comunitari (dai fondi TEN-T ai fondi regionali) o con tassi di interesse inferiori a quelli richiesti dal sistema nazionale (finanziamenti BEI, project Bond, etc) richiede un clima favorevole agli investimenti privati attraverso tutte le possibili forme di mitigazione del rischio per gli investitori (rischio regolatorio, rischio di costruzione e rischio di traffico, quest’ultimo mitigabile con accorte politiche di tipo territoriale) che richiedono la massima condivisione a tutti i livelli nella selezione delle priorità. 18