ho perso il lavoro, sono finito per strada aiutatemi a rialzarmi

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ho perso il lavoro, sono finito per strada aiutatemi a rialzarmi
Giornale di Merate
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Giornale di Desio del 03/05/11
UNA VITTIMA DELLA CRISI
«HO PERSO IL LAVORO, SONO FINITO PER
STRADA AIUTATEMI A RIALZARMI»
Nova Milanese - Ha perso il lavoro e ha perso la casa. Oggi è
letteralmente a spasso per strada. E' una vittima della crisi
Antonio Bruno, 51 anni.
Da due anni è diventato quello che con frase fatta si definisce
un «senza fissa dimora». Fino al 2009 ha lavorato per una
cooperativa di servizi di Brugherio come magazziniere, assunto
richiedi la
con un contratto a chiamata. Impiego durato una decina d'anni
foto
interrotto dal crack dell'economia: niente ordini alla coop e quindi
Antonio
Bruno
lui e una decina di colleghi non sono più stati inviati in nessuna
ditta. Tutti a casa e senza reddito. Senza stipendio ha dovuto
lasciare l'appartamento dove abitava a Desio, in zona via Serao. «Il
proprietario mi ha detto "Resta, mi pagherai quando potrai" - ha
raccontato Antonio - Però ho preferito non far debiti». Da allora l'ex
magazzinere ha avuto spesso il cielo come soffitto. «Mi è capitato di
dormire in giro, sulle panchine, nei dormitori pubblici. Negli ultimi cinque
mesi sono stato ospitato la notte dai Saveriani a Desio, ma da questa
settimana sono fuori».Cresciuto a Nova in un cortile del centro storico, pur
avendo ancora la residenza a Desio, Antonio passa qualche ora al giorno
al parco Vertua: «Qui mi conoscono. Altrove sarei perso. Ho fatto amicizia
col gruppo di anziani che si trovano al parco e li ringrazio. Non so se non
ci fossero loro - ha spiegato il senzatetto con riconoscenza - Pur avendo
anche loro difficoltà economiche sono i pensionati che mi offrono un caffè
o un panino. Mi danno consigli, mi dicono dove stanno cercando
personale, mi fanno dare una lavata a casa loro e mi danno uno strappo
in auto se devo andare ad un colloquio».Antonio ha fatto per tanto tempo
il magazziniere, ma ha anche esperienza come fresatore e saldatore: «Lo
ho fatto per dieci anni. Fino a tre anni fa c'era richiesta ma oggi con la crisi
forte nella metalmeccanica non si trova niente». Alle difficoltà
dell'economia in genere, c'è poi il problema dell'età : «A 50 anni non ti
vuole nessuno».Senza casa e senza auto, ad Antonio è rimasta solo una
bicicletta. «Sono disposto a fare qualsiasi lavoro in zona, da Desio a
Paderno, da Seregno a Cinisello dove posso arrivare pedalando. Oltre
che un'impiego però mi serve un tetto. Non posso continuare così - ha
raccontato affranto, aggiungendo - Per fortuna non ho moglie o figli,
sarebbe stato tutto peggio, molto peggio»
Articolo pubblicato il 03/05/11
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Davide Spinelli
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03/05/2011