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TAJIKISTAN-AFGHANISTAN Trekking nel Piccolo Pamir Nel Wakhan afghano tra monti, laghi e nomadi di etnia kyrghiza 23 giorni - in tenda, case private, guest-house e hotel Una vera e propria spedizione, per la prima volta proposta in Italia, in una remota zona dell’Afghanistan, tanto remota da non essere coinvolta nei conflitti che riguardano il resto del paese. Il vero “Tetto del Mondo”, Bam-e Dunya, uno splendido angolo di mondo chiamato “Nodo del Pamir”, dove convergono alcune delle più alte catene montuose dell’Asia: L’Hindukush, il Karakorum e il Kunlun. Da Dushanbe, la capitale del Tajikistan, a Ishkashim lungo la Pamir Highway, che costeggia il corso del fiume Panj, confine naturale con l’Afghanistan. Poi si attraversa la frontiera Tajikistan-Afghanistan per fare ingresso nel mitico Corridoio di Wakhan afghano, la “zona cuscinetto” creata nell’Ottocento come risultato del “Grande Gioco”, il conflitto sotterraneo tra Gran Bretagna e Russia per il controllo dell’Asia centrale. Dal villaggio di Sarhad-e Wakhan, che si trova alla fine dell’unica strada carrozzabile della zona, si procede a piedi per una spedizione di 11 giorni che ci porterà sulle rive del lago Chakmaktyn (4.015 m), tra le vette del Piccolo Pamir. Straordinario l’incontro con la comunità dei pastori nomadi di etnia kyrghiza che da più di sessant’anni vive isolata in un territorio indubbiamente meraviglioso, ma al limite estremo per la sopravvivenza umana. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 5 Agosto 2016 1° giorno / Italia – Dushanbe Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per Dushanbe. Cena a bordo. 2° giorno / Dushanbe (la statua del Buddha dormiente) Arrivo in nottata a Dushanbe, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel per un po’ di riposo. Con magnifiche montagne sullo sfondo, tranquilli viali alberati ed eleganti edifici neoclassici, Dushanbe è una picevolissima città. Fino agli inizi del XX secolo Dushanbe, che in lingua tajika significa “lunedì”, era un piccolo villaggio conosciuto principalmente per il suo bazar settimanale. Pomeriggio dedicato alla visita della città. Il Museo Nazionale d’Antichità, con interessanti reperti (tra cui un piccolo ritratto in avorio di Alessandro Magno) derivanti dai siti greco-battriani di Takht-i-Sangin e Kobadiyan, oltre a originali dipinti murali sogdiani provenienti da Penjikent; il pezzo forte del museo è la statua del Buddha dormiente di Adjina-Tepe, risalente a 1.500 anni fa (epoca kushanica), lunga ben 13 metri. La statua di Ismail Samani, un’opera kitsch dedicata al condottiero del X secolo, che emerge in maniera teatrale da una gigantesca porta coronata. L’animato e pittoresco Bazar Shah Mansur, il cuore delle attività commerciali delle città, il posto migliore dove far scorta di generi alimentari per il viaggio. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel. 3° giorno / Dushanbe – Kalaikhum (la mitica Pamir Highway) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso est, per una lunga giornata di trasferimento lungo la mitica Pamir Highway, la strada che attraversa il Pamir collegando Dushanbe a Osh in Kyrghizistan, una strada in pessime condizioni. Ci si avvia verso il remoto Pamir lasciandosi alle spalle la capitale del Tajikistan. Si attraversano numerosi fiumi e dalla cittadina di Tavildara si sale al Passo Sagirdasht (3.252 m.) per giungere infine a Kalaikhum sul confine con l’Afghanistan (N.B. La scorsa estate è crollato un ponte lungo la strada che segue questo percorso, nel caso in cui il ponte non fosse stato ripristinato si seguirà un percorso più lungo che piega verso sud). Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in guest house con servizi in comune. 4° giorno / Kalaikhum – Khorog (la regione autonoma del Gorno-Badakshan) (circa 240 km) Partenza verso sud lungo il confine con l’Afganisthan segnato dal corso del fiume Panj. Lungo il percorso si attraversano alcuni villaggi tajiki. Si fa ingresso nella regione autonoma del Gorno-Badakshan (GBAO), la cui popolazione, isolata da secoli nelle valli d’alta quota, parla una lingua diversa non solo da quella dei tajiki di pianura, ma anche da quella parlata dalle altre comunità della regione montana. Tuttavia le popolazioni di montagna del Pamir sono strettamente legate dalla fede comune nell’ismailismo sciita, introdotto nel Badakhshan nell’XI secolo da Nasir Khusraw. L’attuale leader spirituale degli ismailiti è Karim Aga Khan, che gli abitanti del Pamir venerano come diretto discendente del profeta Maometto nonchè 49° imam. Arrivo nella cittadina di Khorog (2.080 m.), il capoluogo della regione autonoma del Gorno-Badakhshan, che si estende su entrambe le sponde del turbolento fiume Gunt. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in semplice hotel o guest house. 5° giorno / Khorog (l’ottenimento del visto per l’Afghanistan) Dopo la prima colazione giornata dedicata all’ottenimento del visto per l’Afghanistan, precedentemente richiesto dall’Italia tramite la nostra organizzazione e rilasciato dal locale consolato afghano. Nel caso in cui la procedura si risolva in tempi brevi visita dei dintorni di Khorog. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel o guest house. 6° giorno / Khorog – Ishkashim – Sultan Ishkashim (ingresso in Afghanistan) (circa 110 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud. Si continua a costeggiare il fiume Panj lungo il confine afghano. Nel primo tratto di strada il fiume attraversa tumultuoso una stretta valle al di là della quale il via vai dei muli dell’Afghanistan sembra talmente vicino da poterlo toccare. Nelle vicinanze di Iskashim il fiume si allarga, con graziosi pascoli verdi che assomigliano a campi da golf. Si raggiunge Ishkashim (2.510 m.), il centro regionale del Wakhan tajiko nonchè il principale punto di attraversamento della frontiera Tajikistan-Afghanistan. Espletamento delle formalità di frontiera e ingresso in Afghanistan. Si attraversa il ponte sul fiume Panj per raggiungere la cittadina di Sultan Iskhashim. Pranzo in ristorante locale. Pomeriggio dedicato all’ottenimento dei permessi per il Wakhan afghano. Cena e pernottamento in casa privata. N.B. Le case tradizionali del Pamir sono caratteristiche e accoglienti, la struttura in legno e muratura è rivestita di intonaco e il pavimento è ricoperto di tappeti. Generalmente pulite, permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura degli abitanti di questa regione. Le stanze, alte e spaziose, sono dotate di materassini (poggiati direttamente sui tappeti) e coperte. In ogni ambiente si dorme in 4/6 persone. La doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e le latrine sono in comune (spesso è a disposizione una sola latrina). Si consiglia di portare sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta igienica. 7° giorno / Sultan Ishkashim – Kala-e Panja – Sarhad-e Wakhan (il Corridoio di Wakhan) (circa 180 km) Dopo la prima colazione partenza verso est lungo la strada sterrata che corre tra la sinistra orografica del fiume Panj e le pendici settentrionali della catena dell’Hindukush. Il paesaggio è meraviglioso. La strada corre talvolta vicino o a strapiombo sul fiume, altre volte si allontana per cercare un passaggio più agevole tra le pietraie del fondovalle. Dopo il villaggio di Kala-e Panja si prosegue verso est lungo il fiume Whakan, affluente del Panj, per fare ingresso nel vero e proprio Corridoio di Wakhan. Le carte geografiche mostrano, all’estremo nord-est dell’Afghanistan, un sottile peduncolo che si protende verso il Turkestan cinese e divide le alte terre del Tajikistan dal labirinto montano del Chitral (Pakistan). Questo curioso “dito” è noto con il nome di Corridoio di Wakhan. Qui passava uno dei rami più frequentati della Via della Seta, percorso anche da Marco Polo e ancor prima da Alessandro Magno. In tempi più recenti, precisamente nel XIX secolo, avventurieri, esploratori e spie si addentrarono in quest’area con l’intento di accattivarsi il favore del khanato uzbeko di Kokand e cercando di superarsi gli uni con gli altri in una guerra fatta di doppi giochi e spionaggio ad alta quota, che in inglese viene ricordata con il nome di “Great Game” (Grande Gioco). Lo scenario che vi fece da sfondo rappresentò la prima “guerra fredda” tra Oriente (Russia) e Occidente (Gran Bretagna). I russi alla fine prevalsero prendendo possesso della regione in nome dello zar. Gli accordi sui confini anglo-russi siglati nel 1895 assegnarono alla Russia gran parte del Pamir e crearono il Corridoio di Wakhan, la scomoda lingua di terra afghana che divideva i due ex imperi. Si continua fino al villaggio di Sarhad-e Wakhan (3.270 m) dove termina la strada. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in casa privata. 8° giorno / Sarhad-e Wakhan – oltre il Passo Daliz (il fiume Wakhan) (1° giorno di trekking: 12 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 1° giorno di trekking. Si caricano i bagagli personali (al massimo 13 kg per partecipante) e l’occorrente per i campi (tende, materassini, vettovaglie, fornello a gas, stoviglie, etc.) su asini e/o yak. L’intero percorso del trekking è percorribile anche a cavallo e per chi lo desidera, prima di lasciare Sarhad-e Wakhan, è possibile noleggiare una cavalcatura (al prezzo di 30 Usd/giorno da pagare in loco). Il sentiero si inerpica per pendii scoscesi in un continuo sali-scendi per attraversare le vallate che tagliano il percorso verso il Piccolo Pamir. Si risale il corso del fiume Wakhan verso la Cina, si raggiunge il Passo Daliz (4.277 m) e si discende in una piana a circa 3.300 metri di altitudine. Allestimento del campo mobile, cena, pernottamento in tenda. In cielo le stelle sono moltissime e di una luminosità straordinaria, come solo a queste altitudini si può osservare. N.B. I campi mobili sono allestiti con gli equipaggiamenti trasportati dagli asini e/o yak. Vengono fornite tende del tipo igloo con materassini in polipropilene (spessore di 2 cm). Si consiglia di munirsi di sacco a pelo pesante perché durante la notte le temperature potrebbero scendere intorno agli 0°C. La cucina è curata dallo staff locale. 9° giorno / Oltre il Pass Daliz – Borak (i pascoli estivi dei pastori waki) (2° giorno di trekking: 15 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 2° giorno di trekking. Il percorso continua verso est, lungo il fiume Wakhan. I fianchi laterali delle montagne assumono talvolta l’aspetto dolomitico con colori chiari e rossastri, altre volte scendono invece con ghiaioni scuri con il tipico colore della roccia vulcanica. Nel pomeriggio si raggiunge il piccolo insediamento di Borak (3.560 m) dove alcuni pastori wakhi trascorrono l’estate per far pascolare il bestiame. Cena e pernottamento in campo mobile. 10° giorno / Borak – Langar (verso il Piccolo Pamir) (3° giorno di trekking: 25 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 3° giorno di trekking, una lunga ma dolce ascesa ancora verso est. Il sentiero taglia i ripidi versanti della valle del Wakhan, un paio di volte si abbassa al livello del fiume dove sono state costruite delle passerelle artificiali per facilitare il cammino tra la parete rocciosa e l’acqua tumultuosa. Nel pomeriggio si raggiunge l’insediamento di Langar. Cena e pernottamento in campo mobile. 11° giorno / Langar – Kash Goz (verso il Piccolo Pamir) (4° giorno di trekking: 24 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 4° giorno di trekking. Un’altro intero giorno di cammino verso nord-est fino a raggiungere l’insediamento kyrghizo di Kash Goz (4.000 m). Molti degli appartenenti alla comunità etnica kyrghiza che attualmente vive nel Wakhan sono discendenti delle famiglie che originariamente arrivarono qui per scappare dalla rivoluzione bolscevica del 1917. Nonostante vivano in Afghanistan da ormai quasi un secolo, queste comunità non hanno dimenticato le proprie origini, lingua e stile di vita. Cena e pernottamento in campo mobile. 12° giorno / Kash Goz – Bozai Gumbez – Lago Chakmaktyn (il cimitero in rovina) (5° giorno di trekking: 20 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 5° giorno di trekking. Nella giornata di oggi si raggiunge la meta del viaggio: il Lago Chakmaktyn, nei cui dintorni trascorrono l’estate molte famiglie di pastori nomadi kyrghizi. Lungo il percorso visita del vecchio cimitero di Bozai Gumbez. Purtroppo quasi tutte le tombe sono sate distrutte, ma il sito è molto suggestivo sia la sua posizione che per il fascino emanato dalle rovine. Nel pomeriggio arrivo sulle sponde del Lago Chakmaktyn (4.015 m). “Nel Mezzo del Pamir c’è un grande lago puro come uno specchio, il colore è blu profondo, il gusto dell’acqua dolce e morbido” (Hsuan Tsang, viaggiatore - monaco buddhista cinese del VII secolo). Cena e pernottamento in campo mobile. 13° giorno / Lago Chakmaktyn (i pastori nomadi kyrghizi) Dopo la prima colazione giornata di riposo lungo le rive del Lago Chakhmaktyn dedicata all’incontro con la comunità dei pastori nomadi kyrghizi. Si ha modo di visitare la yurta, l’abitzione estiva dei pastori nomadi. Una volta oltrepassata la pesante porta di feltro il mondo esterno svanisce e ci si ritrova nel paradiso kirghizo. Pareti e soffitti sono tappezzati di coperte, tappeti e teli riccamente decorati con motivi cachemir o floreali, lustrini e ornamenti psichedelici. E’ qui, in una fantasmagorica esplosione di colori, che la famiglia dorme, consuma i pasti e si rifugia dal mondo. Al centro della yurta c’è sempre una stufa di ghisa o un focolare. Dato che non c’è legna da ardere, il fuoco è alimentato con gli escrementi degli yak, che di fatto emanano un odore dolce e gradevole. C’è sempre almeno una teiera sul fuoco, il tè è fondamentale per i kyrghizi, lo insaporiscono con un po’ di sale e latte di yak e lo bevono in continuazione... Se c’è qualcosa di più espressivo della yurta nella cultura kyrghiza, è la donna. A differenza degli uomini, sempre vestiti di nero come se andassero a un funerale, le donne sono opere d’arte ambulanti. In testa hanno alti copricapi di forma cilindrica, drappeggiati con lunghissime sciarpe bianche che ricadono sulle spalle come cappe di supereroi. Indossano abiti lunghi di un rosso vivo, e spesso giacchette rosse ornate di incredibili mosaici di lustrini e chincaglierie d’ogni tipo, come bottoncini di plastica, monetine, chiavi, conchiglie, etc. Portano i capelli raccolti in due o più lunghe trecce, fissate con spille d’argento. Sfoggiano un gran numero di collane e anelli, nonchè bracciali a profusione e orecchini pendenti. Pasti e pernottamento in campo mobile. 14° giorno / Lago Chakmaktyn – oltre il Passo Aqbelis (il “Nodo del Pamir”) (6° giorno di trekking: 25 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 6° giorno di trekking, si intraprende il viaggio di ritorno. L’orizzonte, dovunque si rivolga lo sguardo, è sbarrato da cime torreggianti. Ci troviamo sul Tetto del Mondo, nel cuore del Piccolo Pamir, dove convergono alcune delle più alte catene montuose dell’Asia: l’Hindukush, il Karakorum, il Kunlun. Questo meraviglioso angolo di mondo è chiamato Pamir Knot, il “Nodo del Pamir”. Si ripassa per il sito di Bozai Gumbez e poi si segue un nuovo sentiero, un’alta via che si allontana dalla valle del fiume Wakhan e che attraverso il Passo Aqbelis (4.590 m) penetra nel cuore delle montagne sulla sinistra orografica del fiume. Cena e pernottamento in campo mobile. 15° giorno / Oltre il Passo Aqbelis – Garumdee (il più alto campo dell’intero percorso) (7° giorno di trekking: 18 km, circa 7 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 7° giorno di trekking. Il sentiero segue gli affluenti del Wakhan e sale verso gli alti pascoli dei wakhi. In fondo alla vallata il fiume scorre sinuoso e rigonfio d’acqua, più in alto sfilano le creste delle montagne contornate di neve. Arrivo nel pomeriggio nella località di Garumdee (4.500 m) e allestimento del campo mobile, il più alto campo di tutto il trekking. Cena e pernottamento. 16° giorno / Garumdee – Barnaoz (il più alto passo dell’intero percorso) (8° giorno di trekking: 18 km, circa 9 ore) Dopo la prima colazione partenza per l’8° giorno di trekking. Questa giornata riserva l’attraversamento del più alto passo dell’intero percorso: il Passo Uweene-sar (4.890 m), ciò comporta prima una costante salita e poi una costante discesa. Dal passo si gode di un ampia vista che spazia sulle cime che superano i 6.000 metri di altitudine. Allestimento del campo mobile oltre il passo. Cena e pernottamento. 17° giorno / Barnaoz – Borak (la Valle del Wutsir) (9° giorno di trekking: 15 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 9° giorno di trekking. Si procede verso sud, attraverso il Passo Kotal-e Qarabel (4.820 m), per raggiungere la Valle del Wutsir con i pascoli estivi dei pastori wakhi. E’ principalmente un compito femminile, tra i wakhi, quello di accudire il bestiame nei pascoli estivi. Mandrie di yak e greggi di pecore e capre pascolano indisturbati. I pastori sono molto ospitali e gentili e non mancano di offrire del thè e del formaggio al visitatore. Allestimento del campo nei pressi dell’insediamento di barak. Cena e pernottamento. 18° giorno / Borak – Sarhad-e Wakhan (l’ultimo giorno di trekking) (10° giorno di trekking: 18 km, circa 8 ore) Dopo la prima colazione partenza per il 10° e ultimo giorno di trekking. Da Borak si segue a ritroso lo stesso percorso dell’andata, questa volta con un carico di intense emozioni e di splendide immagini accumulate durante la straordinaria spedizione nel Piccolo Pamir, il “Nodo del Pamir”. Arrivo nel pomeriggio nel villaggio di Sarhad-e Wakhan. Fine del trekking, commiato dallo staff locale: guida, portatori-mulattieri e animali da soma. Cena e pernottamento in casa privata. 19° giorno / Sarhad-e Wakhan – Khandut – Sultan Ishkashim (il Corridoio di Wakhan) (circa 180 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest, lungo la pista carrozzabile che segue il corso del fiume Panj, per Sultan Ishkashim. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in casa privata. 20° giorno / Sultan Ishkashim – Khorog (Addio all’Afghanistan!) (circa 110 km) Dopo la prima colazione partenza per il Tajikistan. Espletamento delle formalità di frontiera e proseguimento verso nord per la cittadina di Khorog. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel o guest house. 21° giorno / Khorog – Kalaikhum (lungo la Pamir Highway) (circa 240 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest. Arrivo nel pomeriggio a Kalaikhum. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel o guest house con servizi in comune. 22° giorno / Kalaikhum – Dushanbe (rientro nella capitale del Tajikistan) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest. Arrivo nel pomeriggio a Dushanbe la capitale del Tajikistan. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento hotel. 23° giorno / Dushanbe – Italia Presto al mattino trasferimento in aeroporto per il volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa nel primo pomeriggio. Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo minivan sia per il Tajikistan che per l’Afghanistan. Il tragitto (circa 1.600 km a/r) si svolge per la gran parte su strada asfaltata. Le condizioni del fondo stradale sono spesso scadenti e i frequenti lavori di manutenzione costringono spesso a deviazioni e rallentamenti. Il tratto di pista carrozzabile nel Wakhan afghano e in condizioni davvero pessime. Guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti. Pernottamenti e pasti – 3 pernottamenti in hotel 4* a Dushanbe, 3 pernottamenti in semplice hotel a Khorog (con servizi privati), 2 pernottamenti in guest house (con servizi in comune), 4 pernottamenti in case private a Ishkashim e Sarhad-e Wakhan (con servizi in comune), 10 pernottamenti in tenda. Per motivi organizzativi e per la scarsità di strutture ricettive locali, quando si usano le case private tutto il gruppo risiede presso la stessa unità abitativa e pertanto i servizi (spesso una sola latrina) sono in comune e si dorme in 4/6 pax per camera. Si consiglia di portare sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta igienica. N.B. Le sistemazioni in singola e in doppia sono possibili solamente negli hotel di Dushanbe e Khorog (6 notti in totale). Pasti molto semplici e ripetitivi in ristoranti locali, case private e campo mobile (alcuni a picnic). Organizzazione trekking – Il trekking (circa 190 km totali) viene effettuato con l’ausilio di uno staff locale costituito da guida, cuoco, mulattieri, asini e/o yak per il trasporto dei bagagli e delle attrezzature. L’equipaggiamento dei partecipanti (massimo 13 kg/pax) viene trasportato dagli animali da soma che seguono generalmente lo stesso percorso, ma è consigliabile che i partecipanti portino un piccolo zaino personale con il necessario per la giornata. Gli eventuali bagagli in eccesso possono essere lasciati a Sarhad-e Wakhan nella casa dove si pernotta all’inizio e alla fine del trekking. Pranzi a picnic, cene calde alla sera preparate dallo staff. Non è prevista l’acqua minerale pertanto si beve l’acqua dei ruscelli eventualmente bollita o potabilizzata con micro pur (portare una borraccia). Per i pernottamenti durante il trekking vengono fornite tende a due posti e materassini, pertanto è necessario essere muniti di un buon sacco a pelo d’alta montagna. N.B. L’intero percorso del trekking è percorribile anche a cavallo e per chi lo desidera è possibile noleggiare una cavalcatura (al prezzo di 30 Usd/giorno da pagare in loco). Clima – Il clima è variabile in funzione dell’altitudine. Le temperature massime possono raggiungere facilmente i 35°-40°C a Dushanbe e i 25°-30°C nelle cittadine lungo il fiume Panj. Temperature fresche, con momenti freddi (0°C durante la notte) sui passi del Piccolo Pamir e sui pascoli d’alta quota, dove non sono escluse sporadiche nevicate anche nei mesi di Luglio e Agosto. Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso sia per il Tagikistan (doppio ingresso) che per l’Afghanistan. Entrambi i visti vengono rilasciati in loco (all’arrivo in aeroporto per il Tajikistan e al consolato afghano di Khorogh per l’Afghanistan). Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza e almeno 4 pagine libere (non consecutive). Per l’ottenimento del visto occorre inviare la scansione a colori del passaporto e della fototessera almeno un mese prima della partenza. Altimetria: Come specificato nel programma nella zona del Piccolo Pamir si attraversano alcuni passi oltre i 4.500 metri e alcuni pernottamenti avvengono ad altitudini superiori ai 4.000 metri. Nonostante l’itinerario sia stato disegnato in modo tale da favorire un graduale adattamento alle alte quote, è necessario essere in buone condizioni di salute. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza comuni ma transitorie e limitate ai primi giorni di viaggio. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Il trekking nella catena del Piccolo Pamir è sicuramente un’esperienza forte e spettacolare. Camminare lungo i sentieri di alta montagna e dormire in tenda non sono esperienze di tutti i giorni ma rappresentano situazioni che sicuramente ognuno può affrontare e vivere con serena tranquillità. Sono richiesti però un’ottima condizione fisica, un equipaggiamento adeguato, buone dosi di spirito di adattamento e collaborazione. NOTE IMPORTANTI x La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90 in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. x Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. x Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. x Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. x L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 4.240 base 10-12 partecipanti con ns accompagnatore € 4.480 base 8-9 partecipanti con ns accompagnatore Da aggiungere: - partenze da altre città - supplemento singola (6 notti) - (a) supplemento alta stagione aerea - tasse aeree, security e fuel surcharge - copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale gestione pratica: - visto d’ingresso Tagikistan - visto d’ingresso Afghanistan su richiesta € 145 incluso € 260 (circa) € 99 € 80 € 50 USD 150 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5% - assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. Data di partenza: da venerdì 5 a sabato 27 Agosto 2016 La quota comprende: Voli di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano, trasporti con minivan fuoristrada, pernottamenti in hotel, guest-house e case private come specificato nel programma, staff locale e animali da soma durante il trekking, pernottamenti in tenda in campo mobile durante il trekking, pensione completa per tutto il viaggio, ingressi ai siti d’interesse, permessi per il trekking, dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, l’assicurazione contro le penalità di annullamento viaggio (facoltativa), tutto quanto non specificato. Milano, 01.03.2016 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com