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TAJIKISTAN-AFGHANISTAN
Trekking nel Piccolo Pamir
Nel Wakhan afghano tra monti, laghi e nomadi di etnia kyrghiza
23 giorni - in tenda, case private, guest-house e hotel
Una vera e propria spedizione, per la prima volta proposta in Italia, in una
remota zona dell’Afghanistan, tanto remota da non essere coinvolta nei conflitti
che riguardano il resto del paese. Il vero “Tetto del Mondo”, Bam-e Dunya, uno
splendido angolo di mondo chiamato “Nodo del Pamir”, dove convergono alcune
delle più alte catene montuose dell’Asia: L’Hindukush, il Karakorum e il Kunlun.
Da Dushanbe, la capitale del Tajikistan, a Ishkashim lungo la Pamir Highway,
che costeggia il corso del fiume Panj, confine naturale con l’Afghanistan. Poi si
attraversa la frontiera Tajikistan-Afghanistan per fare ingresso nel mitico
Corridoio di Wakhan afghano, la “zona cuscinetto” creata nell’Ottocento come
risultato del “Grande Gioco”, il conflitto sotterraneo tra Gran Bretagna e Russia
per il controllo dell’Asia centrale. Dal villaggio di Sarhad-e Wakhan, che si trova
alla fine dell’unica strada carrozzabile della zona, si procede a piedi per una
spedizione di 11 giorni che ci porterà sulle rive del lago Chakmaktyn (4.015 m),
tra le vette del Piccolo Pamir. Straordinario l’incontro con la comunità dei
pastori nomadi di etnia kyrghiza che da più di sessant’anni vive isolata in un
territorio indubbiamente meraviglioso, ma al limite estremo per la sopravvivenza
umana.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 5 Agosto 2016
1° giorno / Italia – Dushanbe
Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Turkish
Airlines via Istanbul per Dushanbe. Cena a bordo.
2° giorno / Dushanbe (la statua del Buddha dormiente)
Arrivo in nottata a Dushanbe, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e
trasferimento in hotel per un po’ di riposo. Con magnifiche montagne sullo
sfondo, tranquilli viali alberati ed eleganti edifici neoclassici, Dushanbe è una
picevolissima città. Fino agli inizi del XX secolo Dushanbe, che in lingua tajika
significa “lunedì”, era un piccolo villaggio conosciuto principalmente per il suo
bazar settimanale. Pomeriggio dedicato alla visita della città. Il Museo Nazionale
d’Antichità, con interessanti reperti (tra cui un piccolo ritratto in avorio di
Alessandro Magno) derivanti dai siti greco-battriani di Takht-i-Sangin e
Kobadiyan, oltre a originali dipinti murali sogdiani provenienti da Penjikent; il
pezzo forte del museo è la statua del Buddha dormiente di Adjina-Tepe, risalente
a 1.500 anni fa (epoca kushanica), lunga ben 13 metri. La statua di Ismail Samani,
un’opera kitsch dedicata al condottiero del X secolo, che emerge in maniera
teatrale da una gigantesca porta coronata. L’animato e pittoresco Bazar Shah
Mansur, il cuore delle attività commerciali delle città, il posto migliore dove far
scorta di generi alimentari per il viaggio. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento
in hotel.
3° giorno / Dushanbe – Kalaikhum (la mitica Pamir Highway) (circa 280 km)
Dopo la prima colazione partenza verso est, per una lunga giornata di
trasferimento lungo la mitica Pamir Highway, la strada che attraversa il Pamir
collegando Dushanbe a Osh in Kyrghizistan, una strada in pessime condizioni. Ci
si avvia verso il remoto Pamir lasciandosi alle spalle la capitale del Tajikistan. Si
attraversano numerosi fiumi e dalla cittadina di Tavildara si sale al Passo
Sagirdasht (3.252 m.) per giungere infine a Kalaikhum sul confine con
l’Afghanistan (N.B. La scorsa estate è crollato un ponte lungo la strada che segue
questo percorso, nel caso in cui il ponte non fosse stato ripristinato si seguirà un
percorso più lungo che piega verso sud). Pranzo in ristorante locale lungo il
percorso. Cena e pernottamento in guest house con servizi in comune.
4° giorno / Kalaikhum – Khorog (la regione autonoma del Gorno-Badakshan)
(circa 240 km)
Partenza verso sud lungo il confine con l’Afganisthan segnato dal corso del fiume
Panj. Lungo il percorso si attraversano alcuni villaggi tajiki. Si fa ingresso nella
regione autonoma del Gorno-Badakshan (GBAO), la cui popolazione, isolata da
secoli nelle valli d’alta quota, parla una lingua diversa non solo da quella dei tajiki
di pianura, ma anche da quella parlata dalle altre comunità della regione montana.
Tuttavia le popolazioni di montagna del Pamir sono strettamente legate dalla fede
comune nell’ismailismo sciita, introdotto nel Badakhshan nell’XI secolo da Nasir
Khusraw. L’attuale leader spirituale degli ismailiti è Karim Aga Khan, che gli
abitanti del Pamir venerano come diretto discendente del profeta Maometto
nonchè 49° imam. Arrivo nella cittadina di Khorog (2.080 m.), il capoluogo della
regione autonoma del Gorno-Badakhshan, che si estende su entrambe le sponde
del turbolento fiume Gunt. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e
pernottamento in semplice hotel o guest house.
5° giorno / Khorog (l’ottenimento del visto per l’Afghanistan)
Dopo la prima colazione giornata dedicata all’ottenimento del visto per
l’Afghanistan, precedentemente richiesto dall’Italia tramite la nostra
organizzazione e rilasciato dal locale consolato afghano. Nel caso in cui la
procedura si risolva in tempi brevi visita dei dintorni di Khorog. Pasti in ristoranti
locali. Pernottamento in semplice hotel o guest house.
6° giorno / Khorog – Ishkashim – Sultan Ishkashim (ingresso in Afghanistan)
(circa 110 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud. Si continua a costeggiare il fiume
Panj lungo il confine afghano. Nel primo tratto di strada il fiume attraversa
tumultuoso una stretta valle al di là della quale il via vai dei muli dell’Afghanistan
sembra talmente vicino da poterlo toccare. Nelle vicinanze di Iskashim il fiume si
allarga, con graziosi pascoli verdi che assomigliano a campi da golf. Si raggiunge
Ishkashim (2.510 m.), il centro regionale del Wakhan tajiko nonchè il principale
punto di attraversamento della frontiera Tajikistan-Afghanistan. Espletamento
delle formalità di frontiera e ingresso in Afghanistan. Si attraversa il ponte sul
fiume Panj per raggiungere la cittadina di Sultan Iskhashim. Pranzo in ristorante
locale. Pomeriggio dedicato all’ottenimento dei permessi per il Wakhan afghano.
Cena e pernottamento in casa privata.
N.B. Le case tradizionali del Pamir sono caratteristiche e accoglienti, la struttura
in legno e muratura è rivestita di intonaco e il pavimento è ricoperto di tappeti.
Generalmente pulite, permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la
cultura degli abitanti di questa regione. Le stanze, alte e spaziose, sono dotate di
materassini (poggiati direttamente sui tappeti) e coperte. In ogni ambiente si
dorme in 4/6 persone. La doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e le latrine
sono in comune (spesso è a disposizione una sola latrina). Si consiglia di portare
sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta igienica.
7° giorno / Sultan Ishkashim – Kala-e Panja – Sarhad-e Wakhan (il Corridoio
di Wakhan) (circa 180 km)
Dopo la prima colazione partenza verso est lungo la strada sterrata che corre tra la
sinistra orografica del fiume Panj e le pendici settentrionali della catena
dell’Hindukush. Il paesaggio è meraviglioso. La strada corre talvolta vicino o a
strapiombo sul fiume, altre volte si allontana per cercare un passaggio più agevole
tra le pietraie del fondovalle. Dopo il villaggio di Kala-e Panja si prosegue verso
est lungo il fiume Whakan, affluente del Panj, per fare ingresso nel vero e proprio
Corridoio di Wakhan. Le carte geografiche mostrano, all’estremo nord-est
dell’Afghanistan, un sottile peduncolo che si protende verso il Turkestan cinese e
divide le alte terre del Tajikistan dal labirinto montano del Chitral (Pakistan).
Questo curioso “dito” è noto con il nome di Corridoio di Wakhan. Qui passava
uno dei rami più frequentati della Via della Seta, percorso anche da Marco Polo e
ancor prima da Alessandro Magno. In tempi più recenti, precisamente nel XIX
secolo, avventurieri, esploratori e spie si addentrarono in quest’area con l’intento
di accattivarsi il favore del khanato uzbeko di Kokand e cercando di superarsi gli
uni con gli altri in una guerra fatta di doppi giochi e spionaggio ad alta quota, che
in inglese viene ricordata con il nome di “Great Game” (Grande Gioco). Lo
scenario che vi fece da sfondo rappresentò la prima “guerra fredda” tra Oriente
(Russia) e Occidente (Gran Bretagna). I russi alla fine prevalsero prendendo
possesso della regione in nome dello zar. Gli accordi sui confini anglo-russi siglati
nel 1895 assegnarono alla Russia gran parte del Pamir e crearono il Corridoio di
Wakhan, la scomoda lingua di terra afghana che divideva i due ex imperi. Si
continua fino al villaggio di Sarhad-e Wakhan (3.270 m) dove termina la strada.
Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in casa privata.
8° giorno / Sarhad-e Wakhan – oltre il Passo Daliz (il fiume Wakhan) (1°
giorno di trekking: 12 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 1° giorno di trekking. Si caricano i
bagagli personali (al massimo 13 kg per partecipante) e l’occorrente per i campi
(tende, materassini, vettovaglie, fornello a gas, stoviglie, etc.) su asini e/o yak.
L’intero percorso del trekking è percorribile anche a cavallo e per chi lo desidera,
prima di lasciare Sarhad-e Wakhan, è possibile noleggiare una cavalcatura (al
prezzo di 30 Usd/giorno da pagare in loco). Il sentiero si inerpica per pendii
scoscesi in un continuo sali-scendi per attraversare le vallate che tagliano il
percorso verso il Piccolo Pamir. Si risale il corso del fiume Wakhan verso la Cina,
si raggiunge il Passo Daliz (4.277 m) e si discende in una piana a circa 3.300
metri di altitudine. Allestimento del campo mobile, cena, pernottamento in tenda.
In cielo le stelle sono moltissime e di una luminosità straordinaria, come solo a
queste altitudini si può osservare.
N.B. I campi mobili sono allestiti con gli equipaggiamenti trasportati dagli asini
e/o yak. Vengono fornite tende del tipo igloo con materassini in polipropilene
(spessore di 2 cm). Si consiglia di munirsi di sacco a pelo pesante perché durante
la notte le temperature potrebbero scendere intorno agli 0°C. La cucina è curata
dallo staff locale.
9° giorno / Oltre il Pass Daliz – Borak (i pascoli estivi dei pastori waki) (2°
giorno di trekking: 15 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 2° giorno di trekking. Il percorso
continua verso est, lungo il fiume Wakhan. I fianchi laterali delle montagne
assumono talvolta l’aspetto dolomitico con colori chiari e rossastri, altre volte
scendono invece con ghiaioni scuri con il tipico colore della roccia vulcanica. Nel
pomeriggio si raggiunge il piccolo insediamento di Borak (3.560 m) dove alcuni
pastori wakhi trascorrono l’estate per far pascolare il bestiame. Cena e
pernottamento in campo mobile.
10° giorno / Borak – Langar (verso il Piccolo Pamir) (3° giorno di trekking: 25
km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 3° giorno di trekking, una lunga ma dolce
ascesa ancora verso est. Il sentiero taglia i ripidi versanti della valle del Wakhan,
un paio di volte si abbassa al livello del fiume dove sono state costruite delle
passerelle artificiali per facilitare il cammino tra la parete rocciosa e l’acqua
tumultuosa. Nel pomeriggio si raggiunge l’insediamento di Langar. Cena e
pernottamento in campo mobile.
11° giorno / Langar – Kash Goz (verso il Piccolo Pamir) (4° giorno di
trekking: 24 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 4° giorno di trekking. Un’altro intero
giorno di cammino verso nord-est fino a raggiungere l’insediamento kyrghizo di
Kash Goz (4.000 m). Molti degli appartenenti alla comunità etnica kyrghiza che
attualmente vive nel Wakhan sono discendenti delle famiglie che originariamente
arrivarono qui per scappare dalla rivoluzione bolscevica del 1917. Nonostante
vivano in Afghanistan da ormai quasi un secolo, queste comunità non hanno
dimenticato le proprie origini, lingua e stile di vita. Cena e pernottamento in
campo mobile.
12° giorno / Kash Goz – Bozai Gumbez – Lago Chakmaktyn (il cimitero in
rovina) (5° giorno di trekking: 20 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 5° giorno di trekking. Nella giornata di
oggi si raggiunge la meta del viaggio: il Lago Chakmaktyn, nei cui dintorni
trascorrono l’estate molte famiglie di pastori nomadi kyrghizi. Lungo il percorso
visita del vecchio cimitero di Bozai Gumbez. Purtroppo quasi tutte le tombe sono
sate distrutte, ma il sito è molto suggestivo sia la sua posizione che per il fascino
emanato dalle rovine. Nel pomeriggio arrivo sulle sponde del Lago Chakmaktyn
(4.015 m). “Nel Mezzo del Pamir c’è un grande lago puro come uno specchio, il
colore è blu profondo, il gusto dell’acqua dolce e morbido” (Hsuan Tsang,
viaggiatore - monaco buddhista cinese del VII secolo). Cena e pernottamento in
campo mobile.
13° giorno / Lago Chakmaktyn (i pastori nomadi kyrghizi)
Dopo la prima colazione giornata di riposo lungo le rive del Lago Chakhmaktyn
dedicata all’incontro con la comunità dei pastori nomadi kyrghizi. Si ha modo di
visitare la yurta, l’abitzione estiva dei pastori nomadi. Una volta oltrepassata la
pesante porta di feltro il mondo esterno svanisce e ci si ritrova nel paradiso
kirghizo. Pareti e soffitti sono tappezzati di coperte, tappeti e teli riccamente
decorati con motivi cachemir o floreali, lustrini e ornamenti psichedelici. E’ qui,
in una fantasmagorica esplosione di colori, che la famiglia dorme, consuma i pasti
e si rifugia dal mondo. Al centro della yurta c’è sempre una stufa di ghisa o un
focolare. Dato che non c’è legna da ardere, il fuoco è alimentato con gli
escrementi degli yak, che di fatto emanano un odore dolce e gradevole. C’è
sempre almeno una teiera sul fuoco, il tè è fondamentale per i kyrghizi, lo
insaporiscono con un po’ di sale e latte di yak e lo bevono in continuazione...
Se c’è qualcosa di più espressivo della yurta nella cultura kyrghiza, è la donna. A
differenza degli uomini, sempre vestiti di nero come se andassero a un funerale, le
donne sono opere d’arte ambulanti. In testa hanno alti copricapi di forma
cilindrica, drappeggiati con lunghissime sciarpe bianche che ricadono sulle spalle
come cappe di supereroi. Indossano abiti lunghi di un rosso vivo, e spesso
giacchette rosse ornate di incredibili mosaici di lustrini e chincaglierie d’ogni tipo,
come bottoncini di plastica, monetine, chiavi, conchiglie, etc. Portano i capelli
raccolti in due o più lunghe trecce, fissate con spille d’argento. Sfoggiano un gran
numero di collane e anelli, nonchè bracciali a profusione e orecchini pendenti.
Pasti e pernottamento in campo mobile.
14° giorno / Lago Chakmaktyn – oltre il Passo Aqbelis (il “Nodo del Pamir”)
(6° giorno di trekking: 25 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 6° giorno di trekking, si intraprende il
viaggio di ritorno. L’orizzonte, dovunque si rivolga lo sguardo, è sbarrato da cime
torreggianti. Ci troviamo sul Tetto del Mondo, nel cuore del Piccolo Pamir, dove
convergono alcune delle più alte catene montuose dell’Asia: l’Hindukush, il
Karakorum, il Kunlun. Questo meraviglioso angolo di mondo è chiamato Pamir
Knot, il “Nodo del Pamir”. Si ripassa per il sito di Bozai Gumbez e poi si segue
un nuovo sentiero, un’alta via che si allontana dalla valle del fiume Wakhan e che
attraverso il Passo Aqbelis (4.590 m) penetra nel cuore delle montagne sulla
sinistra orografica del fiume. Cena e pernottamento in campo mobile.
15° giorno / Oltre il Passo Aqbelis – Garumdee (il più alto campo dell’intero
percorso) (7° giorno di trekking: 18 km, circa 7 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 7° giorno di trekking. Il sentiero segue gli
affluenti del Wakhan e sale verso gli alti pascoli dei wakhi. In fondo alla vallata il
fiume scorre sinuoso e rigonfio d’acqua, più in alto sfilano le creste delle
montagne contornate di neve. Arrivo nel pomeriggio nella località di Garumdee
(4.500 m) e allestimento del campo mobile, il più alto campo di tutto il trekking.
Cena e pernottamento.
16° giorno / Garumdee – Barnaoz (il più alto passo dell’intero percorso) (8°
giorno di trekking: 18 km, circa 9 ore)
Dopo la prima colazione partenza per l’8° giorno di trekking. Questa giornata
riserva l’attraversamento del più alto passo dell’intero percorso: il Passo Uweene-sar (4.890 m), ciò comporta prima una costante salita e poi una costante discesa.
Dal passo si gode di un ampia vista che spazia sulle cime che superano i 6.000
metri di altitudine. Allestimento del campo mobile oltre il passo. Cena e
pernottamento.
17° giorno / Barnaoz – Borak (la Valle del Wutsir) (9° giorno di trekking: 15
km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 9° giorno di trekking. Si procede verso
sud, attraverso il Passo Kotal-e Qarabel (4.820 m), per raggiungere la Valle del
Wutsir con i pascoli estivi dei pastori wakhi. E’ principalmente un compito
femminile, tra i wakhi, quello di accudire il bestiame nei pascoli estivi. Mandrie di
yak e greggi di pecore e capre pascolano indisturbati. I pastori sono molto ospitali
e gentili e non mancano di offrire del thè e del formaggio al visitatore.
Allestimento del campo nei pressi dell’insediamento di barak. Cena e
pernottamento.
18° giorno / Borak – Sarhad-e Wakhan (l’ultimo giorno di trekking) (10°
giorno di trekking: 18 km, circa 8 ore)
Dopo la prima colazione partenza per il 10° e ultimo giorno di trekking. Da
Borak si segue a ritroso lo stesso percorso dell’andata, questa volta con un carico
di intense emozioni e di splendide immagini accumulate durante la straordinaria
spedizione nel Piccolo Pamir, il “Nodo del Pamir”. Arrivo nel pomeriggio nel
villaggio di Sarhad-e Wakhan. Fine del trekking, commiato dallo staff locale:
guida, portatori-mulattieri e animali da soma. Cena e pernottamento in casa
privata.
19° giorno / Sarhad-e Wakhan – Khandut – Sultan Ishkashim (il Corridoio di
Wakhan) (circa 180 km)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest, lungo la pista carrozzabile che
segue il corso del fiume Panj, per Sultan Ishkashim. Pranzo in ristorante locale
lungo il percorso. Cena e pernottamento in casa privata.
20° giorno / Sultan Ishkashim – Khorog (Addio all’Afghanistan!) (circa 110
km)
Dopo la prima colazione partenza per il Tajikistan. Espletamento delle formalità
di frontiera e proseguimento verso nord per la cittadina di Khorog. Pasti in
ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel o guest house.
21° giorno / Khorog – Kalaikhum (lungo la Pamir Highway) (circa 240 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest. Arrivo nel pomeriggio a
Kalaikhum. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel o guest
house con servizi in comune.
22° giorno / Kalaikhum – Dushanbe (rientro nella capitale del Tajikistan)
(circa 280 km)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest. Arrivo nel pomeriggio a Dushanbe
la capitale del Tajikistan. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento hotel.
23° giorno / Dushanbe – Italia
Presto al mattino trasferimento in aeroporto per il volo di linea Turkish Airlines
via Istanbul per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa nel primo pomeriggio.
Altre informazioni:
Trasporti – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo minivan sia per il Tajikistan
che per l’Afghanistan. Il tragitto (circa 1.600 km a/r) si svolge per la gran parte su
strada asfaltata. Le condizioni del fondo stradale sono spesso scadenti e i frequenti
lavori di manutenzione costringono spesso a deviazioni e rallentamenti. Il tratto di
pista carrozzabile nel Wakhan afghano e in condizioni davvero pessime. Guide
locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti.
Pernottamenti e pasti – 3 pernottamenti in hotel 4* a Dushanbe, 3 pernottamenti
in semplice hotel a Khorog (con servizi privati), 2 pernottamenti in guest house
(con servizi in comune), 4 pernottamenti in case private a Ishkashim e Sarhad-e
Wakhan (con servizi in comune), 10 pernottamenti in tenda. Per motivi
organizzativi e per la scarsità di strutture ricettive locali, quando si usano le case
private tutto il gruppo risiede presso la stessa unità abitativa e pertanto i servizi
(spesso una sola latrina) sono in comune e si dorme in 4/6 pax per camera. Si
consiglia di portare sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta
igienica. N.B. Le sistemazioni in singola e in doppia sono possibili solamente
negli hotel di Dushanbe e Khorog (6 notti in totale). Pasti molto semplici e
ripetitivi in ristoranti locali, case private e campo mobile (alcuni a picnic).
Organizzazione trekking – Il trekking (circa 190 km totali) viene effettuato con
l’ausilio di uno staff locale costituito da guida, cuoco, mulattieri, asini e/o yak per
il trasporto dei bagagli e delle attrezzature. L’equipaggiamento dei partecipanti
(massimo 13 kg/pax) viene trasportato dagli animali da soma che seguono
generalmente lo stesso percorso, ma è consigliabile che i partecipanti portino un
piccolo zaino personale con il necessario per la giornata. Gli eventuali bagagli in
eccesso possono essere lasciati a Sarhad-e Wakhan nella casa dove si pernotta
all’inizio e alla fine del trekking. Pranzi a picnic, cene calde alla sera preparate
dallo staff. Non è prevista l’acqua minerale pertanto si beve l’acqua dei ruscelli
eventualmente bollita o potabilizzata con micro pur (portare una borraccia). Per i
pernottamenti durante il trekking vengono fornite tende a due posti e materassini,
pertanto è necessario essere muniti di un buon sacco a pelo d’alta montagna.
N.B. L’intero percorso del trekking è percorribile anche a cavallo e per chi lo
desidera è possibile noleggiare una cavalcatura (al prezzo di 30 Usd/giorno da
pagare in loco).
Clima – Il clima è variabile in funzione dell’altitudine. Le temperature massime
possono raggiungere facilmente i 35°-40°C a Dushanbe e i 25°-30°C nelle
cittadine lungo il fiume Panj. Temperature fresche, con momenti freddi (0°C
durante la notte) sui passi del Piccolo Pamir e sui pascoli d’alta quota, dove non
sono escluse sporadiche nevicate anche nei mesi di Luglio e Agosto.
Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia di
informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso sia per il Tagikistan
(doppio ingresso) che per l’Afghanistan. Entrambi i visti vengono rilasciati in loco
(all’arrivo in aeroporto per il Tajikistan e al consolato afghano di Khorogh per
l’Afghanistan). Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di
partenza e almeno 4 pagine libere (non consecutive). Per l’ottenimento del visto
occorre inviare la scansione a colori del passaporto e della fototessera almeno un
mese prima della partenza.
Altimetria: Come specificato nel programma nella zona del Piccolo Pamir si
attraversano alcuni passi oltre i 4.500 metri e alcuni pernottamenti avvengono ad
altitudini superiori ai 4.000 metri. Nonostante l’itinerario sia stato disegnato in
modo tale da favorire un graduale adattamento alle alte quote, è necessario essere
in buone condizioni di salute. Mal di testa e sensazioni di malessere sono
abbastanza comuni ma transitorie e limitate ai primi giorni di viaggio.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Il trekking nella catena del
Piccolo Pamir è sicuramente un’esperienza forte e spettacolare. Camminare lungo
i sentieri di alta montagna e dormire in tenda non sono esperienze di tutti i giorni
ma rappresentano situazioni che sicuramente ognuno può affrontare e vivere con
serena tranquillità. Sono richiesti però un’ottima condizione fisica, un
equipaggiamento adeguato, buone dosi di spirito di adattamento e collaborazione.
NOTE IMPORTANTI
x
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90
in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a
20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
x
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
x
Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.
x
Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.
x
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
€ 4.240 base 10-12 partecipanti con ns accompagnatore
€ 4.480 base 8-9 partecipanti con ns accompagnatore
Da aggiungere:
- partenze da altre città
- supplemento singola (6 notti)
- (a) supplemento alta stagione aerea
- tasse aeree, security e fuel surcharge
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- costo individuale gestione pratica:
- visto d’ingresso Tagikistan
- visto d’ingresso Afghanistan
su richiesta
€ 145
incluso
€ 260 (circa)
€ 99
€ 80
€ 50
USD 150
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5%
- assicurazione integrativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,
confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza
costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la
polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Data di partenza: da venerdì 5 a sabato 27 Agosto 2016
La quota comprende:
Voli di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese, accompagnatore
italiano, trasporti con minivan fuoristrada, pernottamenti in hotel, guest-house e
case private come specificato nel programma, staff locale e animali da soma
durante il trekking, pernottamenti in tenda in campo mobile durante il trekking,
pensione completa per tutto il viaggio, ingressi ai siti d’interesse, permessi per il
trekking, dossier informativo sul paese.
La quota non comprende:
Le bevande, le mance, gli extra personali, l’assicurazione contro le penalità di
annullamento viaggio (facoltativa), tutto quanto non specificato.
Milano, 01.03.2016 n. 1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com