c`era una volta il west

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c`era una volta il west
C'ERA UNA VOLTA IL WEST
Regia: Sergio Leone (1929-1989)
Anno: 1968
Colonna sonora: Ennio Morricone
Fotografia: Tonino Delli Colli
Attori: Henry Fonda è Frank
Charles Bronson è Armonica
Claudia Cardinale è Jill McBain
Jason Robards è Cheyenn
TRAMA : Jill, una ragazza dal passato burrascoso, giunta a Red Land, trova il marito assassinato dal bandito Frank.
L'uomo ha agito su mandato di Morton che, nonostante una grave infermità, continua a perseguire il suo scopo di costruire
una ferrovia nel West dall'Atlantico al Pacifico. A proteggere Jill interviene un misterioso meticcio - "Armonica" - che
si allea con un fuorilegge - Cheyenne - sul quale pende una taglia di cinquemila dollari.
Frank rapisce la donna e cerca di costringerla a vendere la proprietà ad un'asta pubblica truccata. Ma "Armonica",
d'accordo con Cheienne, compra i beni di Jill facendo fallire così il piano del bandito. Frattanto Morton per liberarsi
di Frank, diventato un incomodo socio, cerca di farlo uccidere dai suoi stessi uomini; ma interviene "Armonica" che gli
salva la vita. Deciso a vendicarsi, il bandito cerca di raggiungere Morton ma trova che questo è già stato ucciso da
Cheyenne, evaso dalla prigione. Frank raggiunge allora la fattoria di Jill dove già si trovano Cheyenne ed "Armonica" per
conoscere da quest'ultimo i motivi dell'intervento in suo favore......
"Inizi a guardare un film. Tre persone annoiate, una mosca che ronza fastidiosamente,
l'arrivo di Armonica... Scorrono i titoli di coda, guardi l'orologio: sono passate più di tre
ore. Tre ore in cui non hai mangiato, bevuto, fumato, forse nemmeno respirato."
Questo commento, trovato su internet, è forse il modo migliore per descrivere in poche
parole C'era una volta il West.
1966
La Paramount Pictures prova a distribuire per intero negli USA quella che verrà chiamata
in seguito "La trilogia del dollaro": Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più,
Il Buono il Brutto il Cattivo negli States. Nessuno scommetterebbe un solo dollaro sul
successo negli States di tre western (genere ormai in pieno declino negli anni '60) italiani.
Le tre pellicole vengono immesse sugli schermi statunitensi a pochi mesi di distanza l'una
dall'altra con un minimo d'investimento in migliaia di dollari di pubblicità... e lo
sconosciuto (fino ad allora) Sergio Leone sbanca i botteghini del Nord America. A nessun
film europeo era riuscito prima di allora.
Sommando i tre film si ha un incasso totale vicino ai 160 milioni di dollari di oggi (in rapporto al cambio d'inflazione), il
maggior incasso della stagione. La sigla de "Il buono il brutto il cattivo" risulta secondo sondaggi conosciuta dal 90% degli statunitensi, Sergio Leone
diventa un mito, Ennio Morricone una celebrità, Clint Eastwood un divo. Inutile dire che a questi tre personaggi iniziano a fioccare centinaia di
proposte da ogni angolo del pianeta. Per la Paramount si tratta del suo miglior risultato in base alla proporzione costo-ricavi di sempre (aveva messo
non più di un milione di dollari per il lancio dei tre film). Le altre case di distribuzione che hanno rifiutato di distribuire in America i tre film si
mangiano le mani.
A questo punto la Paramount Pictures vuole battere il ferro ancora caldo e propone a Leone un nuovo western, da girare
interamente in America, a budget pressoche' illimitato e con un ingaggio così alto che permetterà al regista, per sua stessa
ammissione, di poter vivere di rendita per il resto dei suoi giorni. Il giusto minimo riconoscimento per il Genio Leone.
Leone non girerà più in Maremma ed in Andalusia bensì nella leggendaria Monument Valley dove aveva girato John Ford.
Leone incontra due giovani semisconosciuti amanti del cinema: Dario Argento e Bernardo Bertolucci ed affida loro la
stesura del soggetto del film.
1968
Esce il film e registra degli ottimi incassi in tutto il mondo, Italia e America comprese. Tuttavia la risposta
del pubblico è nettamente inferiore a quella ottenuta con "La trilogia del dollaro". Si puo' dire che, in
rapporto ai costi-ricavi, la pellicola negli Stati Uniti è un relativo insuccesso. Costata (in rapporto sempre
all'inflazione di oggi) circa 25 milioni di dollari, ne incasserà sul mercato nordamericano circa 30. Ci
metterà 4 anni a recuperare i soldi spesi negli Stati Uniti. In alcuni paesi invece, come la Francia e
l'Australia, "C'era una volta il west" incassa addirittura più della trilogia del dollaro. Dai cugini d'oltralpe
incassa cifre sbalorditive. Oltre 5,5 milioni di dollari solo sul mercato transalpino (100 circa rapportati ad
oggi), il terzo maggior incasso degli anni '60 in terra francese. Nessun film di Leone incasserà mai più così
tanto in Francia. Un successo così da non credere che gonfierà le tasche di Aldo Grimaldi (produttore di
Leone) e dei distributori statunitensi che, nonostante il
relativo insuccesso in madrepatria, saranno così soddisfatti da lasciare mano libera al Grande
Regista anche per i lavori successivi.
Ancora oggi la parte iniziale di "C'era una volta il West" (quando Armonica arriva in treno e
fa fuori i tre pistoleros, interrotto di tanto in tanto dai titoli di testa) è studiata nelle Università
di cinema di tutto il mondo come esempio più alto di fusione di montaggio, musica e tempo.
Stanley Kubrick l'ha definita "il più alto momento di balletto epico portato sul grande
schermo".