CONOSCERSI PER AMARSI DI PIU (Seba)
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CONOSCERSI PER AMARSI DI PIU (Seba)
CONOSCERSI PER AMARSI incontro con Nicoletta Sanese mercoledì 13 ottobre 2010, ore 21.00 RIFLESSIONI Abbiamo sentito l’esigenza di offrire spunti di riflessione alla coppia sposata al di là del valore dell’amore sponsale e del matrimonio cristiano, temi che un gruppo famiglia ha già nel cuore. Una riflessione nuova, umana, psicologica e perfino tecnica, paradossalmente, però, rara. Una proposta nata da una esperienza che ha aiutato alcune coppie a crescere, a conoscersi. Da qui l’incontro con Nicoletta Sanese del 13 ottobre a Cristo Risorto che tentiamo di riassumere con qualche spunto. La coppia Un insieme nato da una libera scelta, due persone diverse trasportate dall’innamoramento che intuiscono che l’altro è completamento a se stessi, che l’altro è sorgente di felicità. Il tempo La vita comune consente di conoscere sempre più l’altro, ma spesso si interiorizza più lo spigolo e nasce la fatica che può portare inconsapevolmente alla rassegnazione, alla rigidità al distacco dopo i vostri anni di matrimonio. Domandatevi a che punto siamo? Il rischio E’ la sofferenza interiore di non sentirsi corrisposti, di non sentirsi considerati, il rischio è distaccarsi anziché sentirsi uniti, per via spesso delle scelte di pensiero diverse sui figli, sulla casa... Il rischio è restare soli, senza sapere che cosa è il grande dono dell’amore sponsale, senza riferimenti è fare galleggiare i problemi senza amarli e risolverli insieme, è non accorgersi della potenza dell’amore. L’essenza L’uomo è di Dio, ed è fatto per amare e non per restare solo, un ordine di valori che non deve perdersi. La coppia è l’unione di due diversità, si è diversi apposta, e si resterà diversi, è questo che ci completa. Due visioni del mondo che offrono ai due una visione più ampia della propria, molto di più. La coppia non è un rapporto educativo, quello è destinato ai genitori, non ai coniugi. Il sentimento è solo la scintilla, la cosa grande, la luce, viene dopo. Prima dei figli, della lavatrice, del lavoro c’è quella donna che hai davanti, quell’uomo che hai davanti. Non è mai una questione di chi ha ragione, la coppia non è una gara, non ci sono vinti o vincitori. E’ un insieme nella buona e nella cattiva sorte, è un dono misterioso da coltivare. Il metodo coniugale Ogni giorno il compito è: essere coppia, è un lavoro quotidiano, non c’è coppia senza lavoro comune ed il lavoro è su se stessi, non sull’altro. Non si giudica, non si corregge, ma si ama l’altro. E’ l’amore che fa crescere, che cambia, non la decisione di uno; è l’amore che rompe la rigidità. Non ci si tratta mai male, non ci si parla male, ci si stima, ci si desidera, non si reagisce di istinto. Il rapporto tra coniugi è sempre una cosa intima, non riguarda i figli o la stanchezza. Anche i figli hanno bisogno dell’amore e della stima che i coniugi hanno l’uno per l’altro. Essere coppia è avere stima dell’altro sempre a priori, è non rinunciare a se stessi e neppure all’altro. Serve il coraggio di un dialogo dolce, a volte solo lo sguardo silenzioso che ama. Non servono compromessi, si è e si resta diversi, è questa la cosa grande. Crescere insieme nella stima, nella reciprocità nel coraggio di amarsi sempre di più. Riccardo S.