N. 2 febbraio
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N. 2 febbraio
COMUNICATO In principio era l'uovo alla pagina 2 C'è qualcosa di nuovo nelle offerte ai soci alla pagina 7 Dal grano ai maccheroni alle pagine 4 e 5 II risveglio dei fiori Quella schiuma sui capelli alla pagina 6 alle pagina 12 Anno 10 - N.2 febbraio 1991 mensile della Caop Lombardia 11 Consiglio regionale della Lega delle cooperative della Lombardia, riunito a Milano il 25 gennaio 1991, esprime la più profonda preoccupazione per la guerra in atto nel Golfo Persico. Il rischio di una estensione geografica e di una "escalation'" militare si fa giorno per giorno più concreto e suscita un giustificato allarme nell'opinione pubblica. E necessario adoperarsi in ogni modo per evitare un ampliamento del conflitto, agire perché esso si concluda al più presto possibile e non travalichi le stesse decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Consiglio generale della Lega chiede che, pur nel rispetto delle decisioni dell'Onu, il Governo italiano compia ogni ulteriore sforzo politico e diplomatico perché cessi il conflitto armato al più presta, perché si creino le condizioni per una pace duratura e giusta per tutti i popoli e gli Stati del medio oriente, garantita da una conferenza internazionale. Uk15111n110 PRIMO QUI BILANCIO DELLE VENDITE NELLA RETE LOOP "Siamo moderatamente soddisfatti per l'andamento dell'attività", dice il direttore commerciale Franco Laudi. Nonostante il 1990 non sia stato privo di difficoltà e la concorrenza sia più agguerrita". L'intervista a pagina 13 SCIENZA E ARTE IN CUCINA Pellegrino Artusi, inventore certo geniale di piatti della cucina italiana, passa alla storia per quel libro simpatico e piacevole che è La scienza in cucina o l'arte di mangiar bene. Quel libro ha oggi cento anni e stanno partendo le celebrazioni che si concentreranno in Forlimpopoli. Poteva Quale Consumo saltare questo appuntamento? Certo no. Ugo Pinferi alle pagine 8 e 9 BAGLIO PRESTO IL SECONDO IPER L'edificio raffigurato nella foto rappresenta la struttura portante di quello che, entro qualche mese, diventerà il secondo ipermercato Coop in Lombardia. Nel quartiere di Saggio (a Milano), il nuovo iper, fornirà un servizio ad un'ampia fascia di territorio, con un'area di vendita di 5.000 mq. "Stiamo già procedendo all'assunzione dei diversi specialisti di settore — afferma il presidente dell'Iper Alessandro Lago — e siamo pronti, sulla base dell'esperienza maturata con Bonola, a progredire nel servizio offerto attraverso la nostra rete di ipermercati. Il compito è stimolante perché ci obbligherà ad un rinnovamento della nostra struttura organizzativa societaria, ridefinendo all'interno i diversi compiti". La generazione dì ipermercati si avvia ad un consolidamento che promette di migliorare ulteriormente le tradizionali caratteristiche di qualità e convenienza Coop. Articolo a pagina la AVVISO AI SOCI Informiamo i soci che per motivi di ordine tecnico il calendario delle offerte subirà questo mese una piccola modifica; sul giornale non appare infatti nessuna offerta. Scusandoci per l'inconveniente, vi informiamo comunque che sul prossimo numero di "Quale Consumo", per regolarizzare la cadenza delle uscite, saranno promozionate due iniziative, una alimentare e l'altra non alimentare. (Rispettivamente la n° 18 e 19 della tesserina buoni sconto). Il calendario proseguirà poi con la sua normale offerta di un prodotta al mese. Ricordiamo ai soci che con l'iniziativa n° 20 del mese di maggio scade la tesserina sconto. Sul prossimo numero di "Quale Consumo" forniremo tutte le indicazioni necessarie per effettuare il rinnovo. CARRELLATA SUI PIATTI TIPICI E SULLA TRADIZIONE CULINARIA di Riccardo Di Dorato a Pasqua di Resurrezione, come una volta veniva chiamata, ha forse il suo simbolo principale nell'uovo, seppure non le manchino innumeri altri emblemi. L'uovo in ogni caso è il più antico, Si legava al culto romano di Libero, dio italico della fertilità, ma anche del vino, in cui onore si celebravano le Liberalia, il 17 marzo, con mostruoso consumo di uova, perché considerate cominciamento di ogni cosa e simbolo del mondo. La Chiesa tentò di sradicarne il culto, ma le uova resistettero e furono cosi associate alla Pasqua, appunto di Resurrezione e opportunamente coincidente con le feste che si dedicavano a Libero. Furono le prime, si é detto, ma col trascorrere del tempo non rimasero le uniche, anche se tutt'ora furoreggi ano, specie se di cioccolata, come test 11110piano le vetrine pasquali. Ogni regione o paese finì col trova re na sua propria e peculiare espres i o della Pasqua, tanto che oggi non è fa le redigerne l'intero elenco. • Per stare alla Lombardia e per ricordare un caso estremo, una di tali associazioni nacque non molti decenni fa, quando la Motta, alla ricerca di un dolce che bissasse il successo del panettone natalizio, lanciò la colomba pasquale, con lo slogan "il dolce che sa di primavera". Ma ci sono altri segni del tempo e ben più antichi. Milano, per esempio, associa Ie prime fresche insalate di campo alle uova con l'insalata cunt i ciapp. Il nome è certamente popolaresco, ma esprime con grande evidenza e un certo umorismo l'immagine delle uova sode tagliate appunto a natica, ossia in quarti per il lungo, che adornano questo rustico e semplice piatto. Un salto nel bresciano conduce a un altro grande protagonista: l'agnello. A Iseo, il ve- nerdi Santo ci si recava al mercato degli agnelli per trovare il capo giusto da mandare in tavola il giorno di Pasqua. Era anche l'occasione per sorseggiare una singolare bevanda alcoolica, detta Grazia di San Paolo, dal raro merito di rendere immuni dal morso dei serpenti. Era tuttavia l'agnello che contava, perché doveva finire arrosto e fungere da piatto forte per tutta Ia famiglia. Altrove, soprattutto a Milano e nella Brianza, il posto dell'agnello era tuttavia preso dal capretto, non meno idoneo a dare pienezza di sapore al pranzo pasquale, come ben ricorda il vecchio detto "A Pasqua se mangia el eavret e l'insalata cunt i ciap", della quale ultima già si è accennato. Camminando a ritroso, cioè venendo ai primi piatti, la minestra di rigore era la panada q ALL'INIZIO FU Li pantrid maridàa. Zuppa di francescana semplicità nascendo da pane grattugiato, ma insaporito dalla cottura nel brodo, con burro, uova e parmigiano, ma anche testimone di una certa attenzione nel non ingolfare eccessiva- mente lo stomaco nel corso del lungo pranzo. Di opinione diversa i mantovani. Pasqua, come ogni altra festa, è ottima occasione per mandare in tavola i loro tipicissimi agnolini, ovviamente in brodo come si conviene a una pasta ripiena così raffinata. Sottobraccio a Pasqua vien Pasquetta ossia il Lunedì dell'Angelo. Un angelo benefico, perché col bel tempo portava e porta ancor oggi tutti fuori alle allegre scampagnate il cui momento centrale è il pic-nic o colazione sull'erba per dirla alla francese. In tale occasione, non si parla di piatti specifici, ma i canestri sono comunque colmi di ogni sorta di ghiottonerie, tra le quali però un tempo primeggiavano i salami. Con l'arrivo della Pasqua, concludevano i tre classici mesi di stagionatura dei tipi di primo consumo e offrivano le loro rosee carni chiazzate di bianchi lardelli ai palati di buongustai e no. Erano la prima sinfonia dei doni del maiale, precedendo quelli a più lunga stagionatura e gli ancora più lontani prosciutti, che dovevano a] minimo superare l'anno di maturazione. Ancora dai canestri uscivano i delicati biscot- LE RICETTE DI QUALE CONSUMO PANTRID FAARIDAA Ingredienti (per 4 personel: CAPRETTO ARROSTO DI PASQUA Pangrattato cucchiai 4; uova 2; formaggio grana grattugiato cucchiai 2; burro; brodo. Ingredienti (per 6 persone): Procedimento: Capretto mezzo; pancetta grammi 50; burro grammi SO; rosmarino; salvia; sale, Porre a bagno nel brodo il pangrattato per 15 minuti. Unire un poco di burro e bar bollire per 5 minuti. In una zuppiera sbattere le uova e unire il formaggio. Versare il brodo bollente mescolando con attenzione in modo da impedire la Formazione di grumi. Servire subito. Procedimento: Intaccare il capretto e lardellarlo con la pancetta e gli aromi. Sciogliere il burro e rosolare il capretto. Salarlo e cuocerlo per circa un'ora e mezza sino ad ottenere un colore dorato omogeneo. 2 L'EDUCAZIONE DEI GIOVANI 111% Liffl DI a íiAlthiCi 3D11 ti sfornati nei giorni precedenti dalle donne di cucina. C'erano i pasqualit, tipiche ciambelle della zona di Monza al cui centro spiccava un uovo sodo sfavillante di colori. C'era la torta paradiso, autentica specialità pavese, creata dalla celebre Offelleria Vigoni circa un secolo e mezzo fa, ma subito assurta a gran fama in tutta la Lombardia. Nel comasco, invece, si assaporava la resta o resta. La leggenda vuole nascesse da un errore dei cuoco di una certa Osteria dei Pescatori che aveva lasciato lievitare troppo un dolce e che, non sapendo come porvi rimedio, vi aveva pasticciato tanto intorno da creare appunto una leccornia superba. Una Pasqua, sembrerebbe, molto tinta dì dolce. Ma è anche giusto sia così. Con essa fiorisce la primavera e il tempo si addolcisce, dolci dunque siano Pasqua e Pasquetta, Ho letto su "Quale Consumo" il progetto "Scherzare col fuoco" che comprende una mostra itinerante e vari fascicoli sulla prevenzione dei pericoli. E un'ottima iniziativa, che si aggiunge alle altre che da qualche anno la Coop organizza, con la produzione di strumenti per l'educazione dei giovani in collaborazione con esperti nei vari settori (dell'alimentazione, della pubblicità, della scuola ecc.) Io stesso ho collaborato alla preparazione di alcuni libri, come "La cooperativa in classe" (per gli insegnanti), ``Carosello magico e altre storie di cooperazione" (per i bambini), "Il libro dei diritti del bambino' (in preparazione). L'ho fatto con entusiasmo perché creda ancora nel valore della cooperazione. Ma devo anche dire che ho provato molta delusione quando ho constatato che la "Scatola degli strumenti" della Coop che comprende libri, giochi e videocassette, non è presente nei supermercati Coop. La Coop Unione di Piadena, per esempio, nei suoi 18 punti vendita, li ignora. Mi hanno riferito che la stessa cosa avviene nelle altre cooperative della Lombardia e di altre regioni. Le giustificazioni dei responsabili non reggono: esigenza di specializzazione merceologica, spazi insufficienti e altri simili pretesti rivelano la sfiducia verso il socio consumatore. Da ciò si può dedurre che il libro o i materiali prodotti dalla Coop per l'educazione dei bambini alla socialità sono ritenute "merci" sgradite o inutili. Tutto ciò è triste e mi ha fatto pensare che il tempo e lo sforzo dedicati alla preparazione di quei libri sono stati inutili, e che non vale la pena di continuare una collaborazione che non trova, all'interno della stessa Coop, rispondenza e sostegno. Con la speranza che le mie deduzioni siano errate e che la realtà sia meno negativa di quanto mi risulta, vi chiedo di pubblicare questa mia lettera. Grazie e cordiali saluti. Mario Lodi Caro Lodi, la sua lettera ci consente di ritornare sul tenta del nostro impegno verso la scuola. Il nostro lavoro non è spesso cOnOSCiteio perché forse non siamo capaci di valorizzarlo adeguatamente, tua nell'ambito scolastico incomincia ad essere noto e apprezzato. E l'apprezzamento viene proprio dalla qualità di collaborazioni come la sua. E siamo certi che questa collaborazione continuerà, con soddisfazione reciproca. I suoi libri sono inseriti nella "Scatola degli strumenti" che la Coop promuove attraverso tre canali, Il primo, e piè significativo, è quello del contatto con gli insegnanti sia attraverso un giornale a loro diretto, sia con riunioni che tendono a concordare l'inserimento dei temi dell'educazione consunti nella programmazione didattica annuale. Le scuole che si trovano nel territorio dove opera una Coup in genere vengono assistite con la fornitura gratuita dei materiali didattici Coop. Per consentire anche alle scuole che sono in territori dove non opera la Coop di accedere a questi materiali (libri, ma asine giochi e programmi per computer) abbiamo fornito alle scuole l'elenco di peti di cento librerie italiane che hanno il nostro materiale. Questo è il secondo canale. Esiste poi una terza possibilità: nei supermercati e negli IperOap, presso l'Uff icio Soci é possibile richiedere il materiale della scatola. Questa possibilità non c'è nelle superette, per pnabkrni di spazio. materiale della "Scatola" non é invece nel reparto libri di supermercati e !percoop per rara scelta precisa. Riteniamo che questi smententi per l'educazione ai consunti debbano essere promossi appunto con un contatto diretto Coop-scuola. Cordiali saluti. Ugo Pinferi Responsabile del Settore soci e consumatori Associazione lombarda Cooperative di consumatori CONTRIBUTO COOP LA RICERCA SUL CANCRI Al Presidente di Coop Lombardia, Antonio Bertolini, l'Associazione italiana per la Ricerca sul cancro ha inviato questa lettera Egregio Presidente, mi riferisco alla sua gradita comunicazione del 13 novembre u.s., e soprattutto al generoso contributo che la sua società ha dato in appoggio al nostro lavoro e ai nostri obiettivi, attraverso l'iniziativa "Giornata Europea per la Ricerca sul Cancro". In pari tempo, ho preso nota con molto interesse delle iniziative che la Coop Lombardia ha preso nell'ambito dei consumi quotidiani al fine di contribuire a migliorare la qualità della vita. Le segnalo a questo proposito iI mio personale apprezzamento LE RICETTE Dl QUALE CONSUMO e quello dei colleghi del Consiglio Direttivo, che sono stati da me informati sull'argomento. In particolare sarò molto lieto di incontrarla nei prossimi mesi dell'anno venturo, e attraverso la mia Segreteria mi farò parte diligente per un appuntamento. Desidero rinnovarle i miei personali ringraziamenti per il generosissimo contributo che ci è venuto quest'anno, anche perché esso significa una solidarietà di cui abbiamo bisogno per continuare nel nostro impegno e mi faccio nel contempo parte diligente nel trasmetterle le espressioni di apprezzamento e di gratitudine da parte del Consiglio Direttiva. Con i più cordiali saluti. Dr. Guido Venusta (Milano) OGGI/DOMANI di Giorgio Vozzo RESCA DI COMO Ingredienti: Farina bianca grammi 300; burro grammi 150; zucchero grammi 100; uva sultanina grammi 100; canditi grammi 100; lievito di birra grammi 15; uova 3; miele cucchiaio i; scorza di limone grattugiata 1; sale. Procedimento: Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e impastarlo con un quarto di farina sino ad ottenere una palla. Farla riposare coperta per un'ora. Unire la parte restante di farina, il burro, lo zucchero, il miele, le uova, la scorza di limone e un pizzico di sale. Impastare con cura e formare una palla. Lasciar riposare. Quando iniziano a formarsi le prime bolle unire i canditi infarinati e l'uva sultanina. Formare un pane allungato e disporre al centro per il lungo una bacchetta di legno. Cuocere in forno sino ad ottenere una colorazione bruna. 3 LEGGEREZZA Notava il Presidente di Carrefour, la società francese che ha inventato gli ipermercati: "Noi abbiamo margini netti del due per cento sulle vendite. Ogni cliente fa una spesa media di 350 franchi (78.000 lire), il nostro margine è di 7 franchi (1.500 lire). Ma una colazione di lavoro costa 700 franchi: occorrono 100 clienti per pagarla. Un'automobile di servizio vale 20.000 clienti, una segretaria 35.000 clienti". Questi conticini, semplici semplici, esposti dal capo di una grande azienda fra le più efficaci sul mercato, fanno riflettere. In tempi di crisi e di forte concorrenza tornano in primo piano i valori di base: prezzi bassi e costi leggeri. Tutte le fortune nel commercio sono state edificate sopra questi principi, troppo spesso messi in ombra, soprattutto nei periodi di crescita, dell'e- conomia, dei redditi e dei consumi, che ahimé non sono più all'ordine del giorno di oggi, né del prossimo futuro. Viceversa tutte le sventure dei grandi imperi commerciali hanno avuto origine dal gonfiamento dei costi, che inevitabilmente hanno spinto all'insù i prezzi di vendita col conseguente distacco dei clienti. I consumatori sono furbissimi, hanno antenne pronte e sensibili, sentono subito la mano pesante sui prezzi, scappano e vengono attirati come da una misteriosa calamita verso altri negozi, più convenienti. Allora le vendite diminuiscono, crescono ancora di più i costi generali e si creano nuove difficoltà. Un circolo vizioso. Ad evitarlo basterebbe applicare alle aziende quella stessa ricetta che i medici raccomandano alle persone che vogliono star bene e vivere a lungo: leggerezza e agilità. IL CAPILLARE CONTROLLO ESERCITATO DA COOP SUL PIATTO PIÙ TRADIZIONAL LE TABELLE DI PRODUZIONE E L'ANTICA ESPERIENZA DI CORTICELLA. LA PASTA ALL'UOVO E LE TECNOLOGIE MODERNE. IN POCHE PAROLE, COME SI RINNOVA UN PRODOTTO PREZIOSO di Beatrice Spagnoli a pasta Coop: tutti i perché di una scelta. Entriamo nel mondo delle matasse all'uovo, dei fusilli e delle pastine in brodo per esplorare il completo e lungo cammino che essi percorrono prima di arrivare nel nostro piatto. Un iter che Coop si può ben dire, cura passo dopo passo, dal chicco di grano al prodotto finito: una serie di tecnologie selezionate e di controlli mirati che garantiscono al consumatore una merce di qualità. E processo di perfezionamento della pasta a marchio Coop ha avuto la svolta decisiva qualche anno fa quando, sulla scia del ritorno in auge della "dieta mediterranea", spaghetti e maccheroni ricomparvero, dopo i tempi delle diete ferree, nei piatti degli italiani. L AI In quel momento Coop decise di agire capillarmente: con l'obiettivo di fare quel salto di qualità che oggi, dati alla mano, può dimostrare. Si parti da un "producttest" (siamo nell'86) per fare il punto sulle esigenze del consumatore. I risultati furono interessanti: il consumatore bada innanzitutto alla tenuta di cottura della pasta: molto meno, invece, all'odore e al sapore, che vengono coperti dal condimento. Da allora ad oggi, Coop ha perfezionato, nel settore pasta, le tecnologie a disposizione fino ad arrivare agli attuali esiti positivi. E questo balzo in avanti è ora simboleggiato dal nuovo packaging, che racchiude tutti i 77 tipi di pasta a marchio; un involucro trasparente di tipo tradizionale, ma con uno styling studiato, sul quale campeggia l'immagine della pasta Coop: un tondo sole dorato, che richiama alla mente altrettanto dorati campi di grano. Sul pacchetto campeggiano in evidenza alcune importanti informazioni: la data di scadenza, il tempo consigliato per la cottura (che precedentemente non era indicato) e la nuova tabella nutrizionale. Ma quali sono in concreto Ie tecnologie, i controlli accurati, i test di sicurezza da cui nasce la qualità della pasta Coop? Sono tanti: iniziano dalla scelta del tipo di grano per finire alla confezione pronta a raggiungere gli scaffali del supermercato. LO STABILIMENTO DI CORTICELLA La Corticella, azienda bolognese si antica tradizione e di lunga esperienza, produce la pasta Coop dal 1978, con procedimenti concordati con i tecnici della catena, nei due stabilimenti del capoluogo emiliano e di Foligno. Viene acquistato preferibilmente grano nazionale, che è poi quasi interamente lavorato in proprio. Da due anni poi, per avere maggiori garanzie di controllo sulla materia prima, il 20 per cento del grano (ma la percentuale è destinata a crescere) è acquisito mediante un contratto di coltivazione con agricoltori soci essi stessi di Corticella. Tutto il grano, comunque, deve rispondere a determinati requisiti: innanzitutto le condizioni igieniche idonee e i trattamenti con pesticidi non pericolosi, per verificare i quali vengono effettuate opportune analisi. LE SEMOLE Sono conservate ove passibile con la cosiddetta "tecnica del freddo" che consente buone condizioni di conservazione evitando trattamenti chimici. Oppure esse vengono trattate con COs (anidride carbonica) che, come è noto, non lascia alcuna traccia. Successivamente prima della lavorazione, le semole vengono sottoposte al "filth test" (che consiste nella macinazione e nella constatazione dei residui) per controllarne le condizioni di igiene. LA PASTA ALL'UOVO Per questo tipo di pasta, Coop non usa assolutamente coloranti. Il bel colore delle "matasse" lo si deve invece al mangime delle galline scelto in modo da avere uova con le quali si ottiene pasta dì un colore caratteristico e natura- I le. Nelle matasse Coop sono presenti 6 uova per Kg mentre nelle pastine e nelle lasagne 4 per- LE TECNOLOGIE Il prodotto all'uovo viene lavorato in un impianto che non prevede l'intervento umano. L'impianto viene lavato più volte con frequenza stabilita e la partenza è condizionata dall'ottenimento di condizioni prefissate e misurate automaticamente (che corrispondono ad una idoneità raggiunta di pulizia) IN FORMA CON PIACERE gate le braccia e porta- tele in avanti, con i palmi rivolti verso il pavimento. Il mese scorso vi abbiamo suggerito qualche facile esercizio da fare in casa per eliminare tensioni e pesantezza agli arti inferiori e per scio gliere Ie articolazioni. Ecco ora gli esercizi per le braccia. Provateli: bastano 5 minuti al giorno e un po' di costanza, per riprendere elasticità e prevenire i dolori alle articolazioni. i - Sedetevi a terra con le gambe distese, appoggiate al pavimento, e il busto eretto. Allun- 2 - Allungate e flettete le dita, chiudendo la mano a pugno con il pollice all'interno. Ripetete per 10 volte, poi rilassate le braccia. 3 - Stendete di nuovo le braccia in avanti e flettete ii dorso delle mani all'altezza dei polsi, portando le dita prima verso l'alto poi nella direzione opposta. Ripetete 10 volte e rilassate le braccia. 4 - Stendete le braccia come negli esercizi precedenti, con i palmi rivolti verso l'alto. Flettete i gomiti, piegate le braccia fina a toccare le spalle con la punta delle dita, quindi distendete di nuovo le braccia. Fate l'esercizio 10 volte. 6 - Ora allargate le braccia sulla stessa linea delle spalle, sempre con i palmi delle mani rivolti verso l'alto e ripetete l'esercizio precedente. 6 - Mantenendo la stessa posizione (le dita toccano leggermente le spalle), descrivete con i gomiti dei cerchi in senso orario, per dieci volte. Ripetete l'esercizio in senso antiorario quindi rilassatevi. LLA DIETA MEDITERRANEA 111EIWN senza Pottenimento delle quali il processo rimane bloccato. Grazie a questa operazione preventiva la pasta all'uovo può essere trattata successivamente con un procedimento che determina, tra l'altro, una buona tenuta di cottura e quella caratteristica ruvidità che ha la pasta fatta in casa. Per quanto riguarda la pasta di semola citiamo gli spaghetti che sono prodotti nello stabilimento di Foligno con una tecnologia d'avanguardia che assicura buoni risultati per l'omogeneità del colore e la tenuta di cattura. - )rwrRoLLI Is SUL )DOTTO iTO (A 1PIONEP La pasta che esce dagli stabilimenti "CorticelIa" viene innanzitutto controllata 'a crudo'. Si procede alla valutazione del colore e della presenza eventuale di punti bianchi (dovuti a difetti nel processo produttivo), punti neri (residui nella farina) e si quantifica la presenza di incrinature (poiché dopo, in fase di cottura. esse si aprono). Si pas- sa poi all'esame della "geometria" della pasta: la misura del pezzo, lo spessore ed eventualmente la rigatura. Si continua, quindi, con il controllo del prodotta 'da cotto' sia provando la cottura ideale sia stressando la pasta con una bollitura prolungata per verificarne gli effetti. Vengono inoltre valutati gli aumenti di volume e di peso ed il suo sedimento. Il prodotto finito, infatti, non solo deve tenere la cottura, ma anche essere appetibile. E a questo proposito, la pasta targata Coop regala caratteristiche come il sapore e l'odore, che ricordano quelli del grano. Per quanto riguarda le analisi chimiche attivate nei laboratori di Coop Italia, vengono via via passate al vaglio le ceneri (il parametro di legge è 0,90), il grado di tenero, l'umidità (massimo previsto 12,5 per cento) e, per la pasta all'uovo, il numero di uova utilizzate per Kg. Si procede anche al controllo microbiologico per verificare lo stato igienico del prodotto. Ovviamente, non possono mancare, per finire, la verifica della confezione ed un'ulteriore revisione del peso. In- DALLA STAMPA a ITALIA, UN DOLCE PAESE 5 Ci riferiamo al crescente apprezzamento — stando alle statistiche 1989 — nei confronti degli a limenti dolci. Forse per fugare altre amarezze ci siamo fatti fuori 1.151.000 tonnellate di prodotti zuccherosi, il che fa più di 20 chili a testa all'anno, per un totale di circa 9.000 miliardi di fatturato. E poi una curiosità: la dolcezza, con il suo 7% di crescita, batte anche l'inflazione... curo somma, la pasta a marchio Coop che arriva a destinazitine nei supermercati, val bene la scelta: per la garanzia di qualità e sicurezza (e Coop lo ha dimostrato) che ci sono dietro. Diamo un'occhiata alla tabella nutrizionale, nella quale possiamo verificare tutti gli elementi che assimiliamo nel nostro organismo con 100 grammi di pasta: un piatta di minestra. Una premessa è doverosa: anche l'Istituto nazionale della nutrizione, nella sua campagna sulle "linee guida per una sana alimentazione", ha segnalato, tra le regole per star meglio mangiando meglio, l'assunzione di amido e fibre. Il maggior apporto di questi due elementi ci viene fornito, oltre che da legumi, frutta e verdura, proprio dai cereali e dai loro derivati. Discretamente ricchi, tra l'altro, di proteine, vitamine del complesso B e sali minerali. E bene, inoltre, consumare gli alimenti contenenti fibra (in primo luogo i cereali) perché essi servono a regolare le funzioni del- l'intestino. Leggendo l'istogramma della tabella nutrizionale sulla confezione di di Luciano Didero BATTERI, PER VEDERCI MEGLIO Dattero, è spesso ritenuto un sinonimo di malattia; in realtà risultano molta utili nel campo dell'agricoltura biologica e ora, novità, come "antinebbia", E infatti in corso di sperimentazione all'aeroporto di Verona un sistema che irrora la nebbia con batteri che, letteralmente, catturano l'acqua. L'aria si asciuga e la nebbia non c'è più: seguiremo con interesse la sperimentazione. BRUXEItLES: MAI PIU CFC In realtà la completa difesa dell'ozono della stratosfera si realizzerà, per quanta riguarda l'Europa, solo tra sei anni, ma almeno una data limite è stata fissata. E comunque la quantità di CFC importati o prodotti (per le bombolette spray o come refrigeranti) sarà dimezzata entro il l° gennaio 1992, che tra l'altro è l'anno più significativo per il vecchio continente, quella della completa unificazione "dei dodici" della CEE, che presto saranno molti di più. pasta Coop, rileviamo che un piatto di minestra fatta con semola ci fornisce 359 Kcalorie pari aI 15 per cento circa del fabbisogno medio ponderato quotidiano calorico e del 20 per cento circa di apporto di carboidrati e proteine oltre che una presenza significativa di sali minerali, vitamine del gruppo E e Niacina. La fibra presente è di 0,5 grammi ed è assente il colesterolo. Ovviamente, questi valori cambiano nella tabella della pasta all'uovo dove, invece, il colesterolo è 93 mg, le calorie salgono a 370 e per una FRANCIA: CONCORRENZA "PILOTATA" Una recente inchiesta riportata dalla rivista consumerista "50 million de consommateurs" ha messo in evidenza che nel settore degli elettrodomestici la concorrenza non è completamente libera. Cosa vorrebbe fare il consumatore attento? Un confronto tra i prodotti offerti, test di rapporto prezzo-qualità, ciò che non sempre è possibile. Infatti diverse marche delle più conosciute (il 40% si stima) sono presenti esclusivamente in alcune catene, non in tutte: non si possono fare confronti di prezzo, una situazione non dichiarata di quasi monopolio, che non favorisce il consumatore. vitamina 'nobile' come la niacina, un piatto di pasta, copre quasi il 30 per cento del fabbisogno medio ponderato quotidiano (Larnl. Sono solo alcuni esempi. Ognuno, poi, potrà usare le informazioni nutrizionali per regolare la propria dieta giornaliera. Comparando le rispettive tabelle, infatti, possiamo constatare che, per quanto riguarda l'apporto nutritivo, i classici spaghetti olio e pomodoro sono davvero un piatto completo. A confermare, se ce ne fosse bisogno, la validità della dieta mediterranea. quale lega Comitato Regionale Lombardo Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana ',1:1 111. ato di Antonio Regoli ni. Sergio Ferrano. Sergio Ghiri nghelli, Marco Maggi, Daniele Moltrasio. Ugo l'inferi, Enrico Rossi. Adolfo Scalpelli, Elio Suoni, Giorgio Vireza Redazione Colmami, responsaldle Segreteria di redazione Addio Scalpelli Andrea renegato rdil rice Cimp Viale Farriagasia 75 Lombardia 20142 Milano - TN. 84472i Progeito Franco Malagati grafico Maria Rosa Tolsi i mpaginazione 0..5op 'li Guado' bugia n i] Corbetto IM» - Tel. 02-9794441 e stampa Disegni Giallo Peranzoni AII1OliZZ.VAOTIC del Trib. di Milano n. 144 ikl l4 api Ic 1982 La cara di Quale Consumo S di bassa qualdi per la stampa ma di ala qualaì ecologica. à lana ricielata .._QUELLO CHE VUOLE LA PRIMAVERA PER L'ORTO E IL BALCONE LE MALATTIE DELLE PIANTE NON USANO PIÙ. MA, ALLA FINE DELLA STAGIONE FREDDA, QUANDO LE PRIME LUCI DI PRIMAVERA INVITANO A RIMETTERE UN PO' D'ORDINE SUI BALCONI O NELL'ORTO, LA PREVENZIONE DEI PARASSITI E DELLE MALATTIE CRITTOGAMICHE È UNA DELLE OPERAZIONI DI BASE. NEL SETTECENTO GLI ABITANTI DI OFFENBURG, RIDENTE CITTADINA TEDESCA DELLA SELVA NERA, BRUCIARONO UNA STREGA CON L'ACCUSA D'AVER FAVORITO LA PROPAGAZIONE DELLA TORTRIX VIRIDIANA, IL TERRIBILE PARASSITA DELLE QUERCE. OGGI SISTEMI 0051 RADICALI PER COMBATTERE IL RES IO E LLA NATURA & di Marta Isnenghi Secondo Haarman e Meylan, due noti naturalisti svizzeri, esistono attualmente circa 7500 specie di animaletti dannosi, 3000 malattie crittogamiche, 300 virus e 250 specie di batteri che possono nuocere alle piante. Gli inverni relativamente miti, la scarsità di piogge, l'inquinamento e Ia maggiore resistenza dei parassiti ai !Marinaci utilizzati per controllarne la proliferazione, sono alcune delle cause che spiegano l'enorme diffusione di questi ospiti indesiderati. Che fare per prevenire o quanto meno contenere l'invincibile armata di afidi, cocciniglie, funghi, ragnetti e moche bianche? Al di là dei prodotti chimici per i quali è bene farsi consigliare presso i centri specializzati, vi sono alcune tecniche colturali che aiutano a combattere i nemici dei nostri fiori e nello stesso tempo danno buone garanzie di riuscita per le fioriture primaverili ed estive. IROTONDO ELL'ORTO Prima di tutto, là dove è possibile, è bene alternare Ie colture, lasciando passare due anni prima che ciascuna piantagione di ortaggi o di piantine da fiore ritorni al suo posto d'origine. Così il terreno, traendo beneficio dalla rotazione delle colture annuali, ristabilisce un buon equilibrio minerale e riduce al minimo i pericoli di infestazioni LA BUON/ TERRA Una buona terra e la seconda condizione per avere balconi ben fioriti e ortaggi in salute. Per determinare l'alceUnità o l'acidità del suolo si può inserire nel terreno uno strumento detto piaccametro, dalla sua unità di misura espressa con il termine pH. Il terreno con un pH compreso fra 6,5 e 7,5 è quello che soddisfa le esigenze della maggior parte delle essenze. Per alcune piante come le camelie, i rododendri e le gardenie occorre un suolo più acido, con pH intorno al 6. Per aumentare il grado di acidità del substrato esistente basterà aggiungere torba o terra d'elica. In primavera, prima di mettere a dimora le nuove piantine, è fondamentale arricchire il terriccio con una dose abbondante di sostanza organica fatta di letame o di composta, vale a dire di residui vegetali del giardino. La migliore composta è però quella dell'asino precedente, lasciata maturare almeno dodici mesi nel suo contenitore, nella speranza che l'acqua abbia via via dilavato le possibili sostanze inquinanti. Il terreno poi deve essere ben aerato aggiungendo un po' di sabbia di fiume in modo che l'acqua d'irrigazione fluisca facilmente, la- sciando la terra umida ma non troppo compatta. LE VIALE ERBE Le erbacce compaiono inesorabili in aprile. E subito vanno strappate con tutte le loro radici per evitare che si rifacciano vive di lì a poco. Per i più pigri un buon rimedio per impedirne la crescita è la corteccia di pino. La si trova in vendita nei negozi specializzati. Sparsa fra le piante di rose, di azalee o di qualsiasi altra specie, permette una buona pacciamatura delle aiuole o dei vasi, rendendo la vita difficile alle male erbe e ai loro parassiti. RE Ma la rotazione delle colture, il miglior terriccio, la composta più ricca e la sconfitta del- le erbacce non bastano a fiorire i balconi. Ci vogliono le varietà di piante più adatte, più resistenti alle malattie, meno comuni. E ci vuole anche la capacità di accostare forme e colori, per creare davanzali sublimi e piccoli angoli di paradiso. Una famosa e plurifotografata composizione del davanzale di una villa vittoriana merita d'essere suggerita per i suoi colori pastello. Ai bordi esterni della fioriera in pietra, lunga circa un metro, vi sono due Helycrisum petiolaturn dalle foglie argentate. Nella parte centrale una raffinata Nicotiana verde e davanti una fresca cascata di campanule bianche e azzurre. Chi ha la fortuna di possedere alti vasi di cotto dall'imboccatura stretta come le vecchie giare, può seminarvi la solare ipomea insieme a magiche portulache rosa: sicché anche un microbaIcone da Cip- puti può competere in allegria con gli splendidi vasoni di fusele del loggiato di Villa Agnelli, a Villan Perosa, fuori Torino. Infine, per liberare spazi utili nell'orto, mettiamo pure sul terrazzo lavande, salvie e rosmarini, intervallati di tanto in tanto dal candore delle dature e dei gigli della Madonna. Al posto delle aromatiche, nell'orto semineremo i ciuffi vivaci del basilico dalle foglie di porpora e i cespi croccanti della Iceberg: quella lattuga color del ghiaccio scelta da Mc D/onald come insalata ideale per i suoi hamburger. Ma ottima anche sulle nostre tavole, decorate per l'occasione con un bouquet di rose che portano lo stesso nome: le bianche, purissime Iceberg, che non possono mancare nel vostro giardino. NEI NEGOZI COOP dal 23 febbraio al 9 marzo troverete in offerta per la casa ed il giardino — Tillandsia (Pianta dell'aria) Piante aromatiche Bulbi Sementi Rosai Terriccio - Humus Argilla E tutto per il settore giardinaggio 6 ~11.1.~ RIFLESSIONE E ANALISI CON NOVITÀ PER IL '91 -3 Tessera e macchinetta obliteratrice per le offerte oi soci INIZIATIVE SCONTO SOCI 19901 Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Settembri Ottobre Novembre Dicembre Prodotto cassetta arance detersivo liquida salame felino mele golden tot. con. parco carni alternai. olio extra Coop conf. pasta Voieno formaggio grana pacco carni caffè N. Pezzi ISconto unitario 1 Sconto totale 4.000 3.000 8.000 3.000 8.000 4.000 3.000 5.000 15.000 5.000 173.792.000 78 171.000 179.408.000 96.247.000 65.760.000 137.972.000 96.777.000 166.535,000 124.800.000 163.010.000 35,30 21,10 17,90 25,30 6,60 27,30 25,30 26.10 6,40 25,10 272.881 58.000 1.281472.006 21,00 SCONTO 2 SCONTO 3 -9 • 3.448 26.057 22.426 31.749 8.220 34.493 32.259 33.307 8.320 32.602 SCONTO 1 SCONTO SOCI n.3 Fustino tace SCONTO 4 .•••Le ,111 P4•111 . 51.911 SCONTO 5 SCONTO 6 SCONTO 7 SCONTO 8 SCONTO 9 SCONTO 10 j CCCP LOMBARDIA N! 116101 B Totali 05 OINOOS 6L OINOOS 91 011403S C•è QUALCOSA DI NUOVO NELLE L I OINOOS 9L OINOOS 9L OINOOS IP L OI NOOS L OINOOS CL OINOOS 01NOOS 1~111111- OiFIARTE Al SOCI di Sergio Ghiringhelli Iniziamo quest'anno un rinnovamento nelle nostre proposte di sconto ai soci. I risultati sono ancora positivi specialmente nei prodotti di più largo consumo, tuttavia alcuni segnali di stanchezza nell'usufrutto delle iniziative ci impongono una riflessione. A tal fine, una commissione delegata dal Con- siglio generale ha iniziato ad esaminare la situazione e ha adottato una prima serie di scelte che dovrebbero già migliorare l'offerta: 11 Introduzione di proposte di prodotti non alimentari con relativa prenotazione. 2) Diminuzione della pezzatura nelle proposte carni. 31 Maggior evidenza dell'offerta soci nei punti di vendita e sulle stesse confezioni riser- vate. Vi è però la necessità dì un maggior approfondimento del problema, che potrà scaturire dopo aver promosso un'indagine conoscitiva tra i soci-consumatori che faccia emergere l'effettivo interesse anche su prodotti meno tradizionali. Solo dopo aver elaborato questi risultati sarà possibile andare verso una programmazione delle offerte più ade- guate alla domanda. Anche sul fronte di una gestione più corretta del servizio e dell'uso di gettoni, vogliamo introdurre innovazioni. Intanto per fronteggiare l'attuale situazione verranno adottati gettoni colorati, di diverso colore per ogni offerta, cosi da evitare disfunzioni e squilibri nell'uso degli stessi. Succede infatti che una parte dei soci, pur ritirando regolarmente i gettoni dall'obliteratrice, non ne usufruiscano nell'offerta in corso ma li trattengano per qualche proposta a loro più confacente. Ciò crea difficoltà nel controllo dei risultati, specialmente nel determinare le quantità effettive da smerciare e nelle prenotazioni a magazzino centrale. Si tratta comunque di una soluzione transitoria perché la vera novità sarà l'adozione, già INTERNO A cura di Andrea Pertegato CENTRO DI AIUTO PER RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ Un rifugio e un centro di reinserimento sociale per il pieno recupero di ragazzi provenienti da situazioni familiari difficili: da due anni questa è la realtà di Koiné, centro di accoglienza diurna per giovanissimi e giovani da 6 a 14 anni, iniziativa creata dalla cooperativa "Cearpes" di Pescara. Il centro Koiné che ha sede- a Villa Raspa di Spoltore, nel Pescarese, comprende laboratori di falegnameria, meccanica, informatica, cinematografia e locali per attività motorie, estenderà quanto prima l'accoglimento di 45 ragazzi, alcuni dei quali potranno trovare anche ospitalità notturna presso la Comunità alloggio. MUTAMENTO AI VERTICI DELLA UNIPOL Giovanni Consorte, è il nuovo vice-presidente e amministratore delegato della compagnia d'assicurazioni Unipol, della quale, in precedenza, era direttore generale. Consorte è stato eletto nell'alto incarico, dopo che il consiglio d'amministrazione lo aveva cooptato all'unanimità fra i suoi membri. Il ruolo di vicepresidente si era reso vacante in seguito alle dimissioni dall'incarico di Giacinto Militello, in seguito alla sua nomina a componente dell'Alta Autorità per la tutela della concorrenza e del mercato. Ora il Comitato di presidenza dell'Unipol è così composto: Enea Mazzoli, presidente; Giovanni Consorte, vice-presidente; Giancarlo Brunello, consigliere segretario e Ivano Sacchetti, direttore generale, che così subentra nell'incarico al neo vice-presidente Consorte. CONFERMATA PRESIDENZA ITALIANA DI "EUROC" L'italiano Fausto Bartolini è stato confermato presidente di "Euroc", l'associazione che raccoglie 10 mila imprese cooperative europee di costruzione, che ha sede a Parigi. Ad "Euroc" finora avevano aderito imprese cooperative di Francia, Italia, Spagna e Portogallo. Attualmente all'organizzazione stanno giungendo richieste di affiliazione da parte di imprese di altri Stati membri della Comunità economica europea, fra i quali, in particolare, Germania, Belgio e Grecia. "'Euroc — ha detto Bartolini — vuole essere un esempio di concreta collaborazione fra imprese di più paesi, un'esperienza positiva e da imitare in vista dell'Europa deI 1993. "RASCAL" IL BUS ECOLOGICO Anche la cooperazione è presente con un importante progetto nelle iniziative per contrastare e ridurre l'inquinamento da traffico, specie nei grandi centri urbani. In occasione del convegno svoltosi presso la Fiera di Genova sui tema "Trasporti e sistema città", sono stati presentati due veicoli ad alto livello tecnologico. Si tratta di autobus che potrebbero sostituire in un futuro prossimo gli autobus tradizionali. "Rascal" è il nome del mezzo di trasporto pubblico, progettato e realizzato dalla "Mieravett", società che fa capo alla lega delle Cooperative. L"'Altrobus" è l'analogo veicolo ecologico proposto nella stessa occasione, da un consorzio di cui fanno parte Genova Ricerche, l'Iveco, Ansaldo Ricerche e AMT tAzienda municipalizzata dei trasporti). in fase avanzata di studio, di una carta magnetica che verrà "letta" e annullata direttaniente alle casse del supermercato determinando automaticamente il relativo sconto sugli scontrini di spesa. Pensiamo che con queste importanti innovazioni saremo presto in grado di dare un servizio davvero efficiente e soprattutto di migliorare i vantaggi riservati ai nostri Soci. PUNTA RAISI • COOP ITER COSTRUIRÀ NUOVA AEROSTAZIONE Importanti contratti e positive prospettive per Iter. Infatti la cooperativa ravennate di costruzioni, aderente alla Lega, è stata recentemente incaricata di portare a termine l'edificazione della nuova aerostazione dello scalo dì Punta Raisi di Palermo. La realizzazione richiederà 24 mesi con una spesa di 78 miliardi di lire. Il modernissimo fabbricato aeroportuale consentirà all'aeroporto palermitano dì sostenere un traffico annuo di 2 milioni e 600 mila passeggeri, collocandosi ai primi posti fra gli scali del Mediterraneo. Inoltre, i passeggeri potranno avvantaggiarsi del collegamento fra la metropolitana e il sistema viario di Pa- lermo. HA CENTO ANNI IL LIBRO PIÙ POPOLARE E PIÙ RISTAMPATO SULL' "ARTE DI MA PE LLEGRINO LA STORIA DI UN'OPERA CHE NESSUN EDITORE VOLLE PUBBLICARE E CHE EBBE, INVECE, GRANDE SUCCESSO. BANCHIERE E LETTERATO, ALLA FINE SI SCOPRI' GRANDE "CUOCO" Al FORNELLI A SPERIMENTARE ACCOSTAMENTI ARDITE DI GUSTI E SAPORI Nella storia dell'editoria italiana c'è un libro che si continua a stampare da cento anni e che ha già ampiamente superato il milione di copie vendute. Eppure appena scritto fu rifiutato dagli editori ai quali fu sottoposto. E l'autore lo stampò e distribuì a sue speSe. La scienza in cucina a l'arie di mangiar bene, uscì nella prima versione nel 1891. L'edizione ampliata e riveduta che in genere è alla base delle edizioni odierne è quella del 1910, la quattordicesima. Ma ormai quest'opera è nel catalogo di diversi editori: citiamo Giunti Marzocco di Firenze, che è l'erede di Bemporad, l'editore che Pellegrina Artusi nacque il 4 agosto 1820 a Forlimpopoli da Teresa Giunchi e da Agostino, detto "Buratél", proprietaria di una drogheria sulla piazza principale, di fronte alla Rocca. La casa non c'è più. Demolita nel 1961, suo posto c'è una banca. In un paese che contava allora duemila abitanti è impressionante il numero di cittadini che si impegnarono nelle diverse fasi del Risorgimento. E Agostino Artusi, il padre, fu membro del Comitato di governo provvisorio costituito a Forlimpopoli durante i moti rivoluzionari del 1831. Pellegrino frequenta iI seminario di Bertinoro e poi studia lettere all'Università di Bologna. ARTUSI di Ugo Pinferi per primo provvide alla diffusione del libro. Nei primi anni, abbiamo detto, stampato a spese dell'Artusi, lo si poteva però acquistare scrivendo direttamente a lui. Oggi c'è un'edizione dí lusso del 1962, ristampata in seguito, in cofanetto, con una dotta rassegna dal titolo "La cucina italiana nei secoli", ma c'è sempre la più tradizionale edizione, sempre Giunti Marzocco, rilegata, che nel 1988 costava 20.000 lire. La versione più preziosa sul piano editoriale è quella di Einaudi. E il volume 109 della Nuova Universale Mi:tendi, una collana che giustamente mette l'Artusi assieme al Platina, il cuoco di Piade- Poi incomincia a girare l'Italia come "mercante", aiutando l'attività paterna. La sera del 25 gennaio 1851 la banda di Stefano Pelloni, detto I1 Passatore, occupò Forlimpopoli e girò di casa in casa a razziare. La vicenda sconvolse la mente di una sorella di Pellegrino, Geltrude, che dovette essere in seguito ricoverata. Il Passatore aveva come compari Domandone, Lasagna, eredi di altri briganti quali Belpipino, Antoniolo, Ventura, Marchetto, Regnino, Minghetto. Una terra cosi esposta al brigantaggio non era il luogo per un trentenne che voleva sviluppare le attività paterne. Pellegrino si trasferì prima a Firenze, e poi nel 1853 a Livorno dove na che pubblicò alla fine del 1400 Il piacere onesto e la buona saline, e ai maggiori autori della letteratura mondiale. Questa edizione si avvale di un'introduzione e delle note di Piero Camporesi, un lavoro che arricchisce il volume con un saggio che spazia dall'indagine delle fonti di Artusi, all'esame della letteratura culinaria precedente, alla descrizione della situazione sociale, politica, culturale della fine delP800, il secolo di Artusi, dell'unità d'Italia, dell'emergere del proletariato. Che cosa dire dopo ciò che è stato scritto così bene da Camporesi? Vogliamo sottolineare come que- fece il commerciante. Ritornò poi a Firenze aprendo un Banco di sconto e divenne ricco. Stiamo parlando di una Firenze capitale culturale e per alcuni anni anche capitale politica Grandi frequentazioni culturali erano coltivate dall'Artusi, che si impegnò anche con due pubblicazioni, a sue spese, Vita di Ugo Fo- scolo con note al carine dei Sepolcri, nel 1878, e Osservazioni in appendice a trenta lettere dì Giuseppe Giusti, 1881. Insomma un uomo colto, ricco, che 'aborriva l'Internazionale e la reazione". DIRITTI D'A ORE Il testamento di Pellegrino Artusi è davvero esemplare. Stiamo parlando non di quello culturale, ma proprio del documento "olografo" (dal Dir: "Si dice di un testamento scritto per intero di proprio pugno dal testatore"). Viene redatto nel 1904, da un Artusi ottantaquattrenne con le idee chiare. Prima di tutto pensa ai due cuochi. A Marietta Sabatini: cinquemila lire, il letto compresa la coperta gialla, la lunga catena d'oro dell'orologio. A Francesco Ruffilli: tremila lire e l'orologio d'oro che si carica con la ch i avicina. Poi ai figli della defunta sorella: un podere a Sant'Andrea in Rossano. Ai figli dell'altra defunta sorella: il podere di Pieve Sestina. Ventiduemila e quattrocento lire a sto libro, di chiara impostazione borghese, utilizzi ampiamente la saggezza della cucina popolare, troppo spesso vista come prodotto della penuria. Lo stesso Artusi ci tiene a dire che non si considera un ghiottone, ma uno che non vuole sprecare i doni della natura. Altra cosa da ricordare è che alla base del successo presso le famiglie c'è stata l'amplissima opera di sperimentazione delle ricette grazie al lavoro dei due cuochi di casa Artusi, la trasmissione nel testo in modo chiaro dei metodi di lavorazione, la possibilità insomma di ripetere agevolmente le ricette a casa propria. un'altra sorella:e tre nipoti, più la biancheria di casa. Ad un nipote un antico crocefisso d'avorio, ad un'altra nipote monaca una Madonna di pittura antica. Duemila lire al Comune di Forlimpopoli per fornire "dieci doti annue da darsi in dote alle fanciulle povere dimoranti nella città di Forlimpopoli, notevoli per onestà di costume e per moralità di vita". Sempre al Municipio di Forlimpopoli "tutti i miei libri e manoscritti" a "fondamento e principio della formazione di una pubblica biblioteca". Sempre al Comune lasciò altre sostanze con l'impegno di realizzare un Ospizio di Mendicità. E ancora diecimila lire perché il Comune le desse tutte al primo forlimpopolese che fosse diventato ministro o generale. Al sindaco "il mio servizio da liquori che si chiude a chiave". "Infine esigo, comando e voglio che il mio trasporto funebre abbia luogo in forma puramente civile e senza neanche un fiore". Ma il vegliardo campava ancora in buona salute e allora nel 1908 aggiunge che il cuoco Ruffilli può portarsi via gli attrezzi di cucina che preferisce, e ai due cuochi congiuntamente lascia i diritti d'autore de La scienza in cucina e l'arie di mangiar bene. UNA CENA Nella bella casa di piazza d'Azeglio a Firenze, l'Artusi aveva attrezzato una cucina "laboratorio". C'erano ben due forni in mattoni e ci lavoravano fissi due cuochi. Marietta Sabatini era una giovane originaria di Massa e Cozzile, comune in provincia di Pistoia sul cui territorio sorge oggi l'Ipercoop dell'Unicoop Firenze. Questa è una zona che ha ampiamente contribuito all'immagine della cucina toscana, perlomeno a Milano. Da Pescia, Montecarlo, Chiesina lizzanese, hanno tratto origine le famiglie che ancor oggi gestiscono le "trattorie toscane" sotto la Madonnina. L'altro cuoco era Francesco Ruffilli, di Forlimpopoli e quindi conterraneo dell'Artusi. Abbiamo una dettagliata descrizione di una cena a casa Ari-usi. Ce l'ha la- 8 IGIAR BENE" *PREFAZIO CON QUESTO TITOLO PELLEGRINO ARTUSI PUBBLICA LA SECONDA PREMESSA AL SUO LIBRO IL CUI TITOLO COMPLETO 'E: IGIENE ECONOMIA BUON GUSTO. LA SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI MANGIAR BENE, MANUALE PRATICO PER LE FAMIGLIE COMPILATO DA PELLEGRINO ARTUSI (790 RICETTE). nueurits E 51•111ENZA CI ~cauti 11•111F MIIF W W 111•111FA CUCINA IN .51 - .gigli • ...Fiera Frke -n. l'iris II eiho can rubare Aentengon Colmo une.Fai due regni dl luebere. 1.1n peu!u tesso ed ne M•ii2110 Molto etto e sai digelto ,Non fa Il carpo uno 'f2..2.2.., Nelle immagini qui a fianco: la casa di Pri a14 e lato. Aie. Mio lie ir, ore •••1,7-• Questo riquadro con fregi compare in molte edizioni Pellegrino Artusi a Firenze, il suo monumento Funebre e la copertina di uno delle prime edizioni del famoso = libro. Illtar • komala- -Ama voto --- • — a Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene prati«. campi!~ elia • DO num dar 111 per la raerdgoe Pellegrìne animi appaaaac. "La F.14"dd M" " Curino 1119 Pg"" abrzaa7a - ma. alleLMLIO 13131IPORAD MARZOCCO plasreZE Gran parte delle notizie sono state prese dalle edizioni citate, ma anche da Forum Popili, rivista della Pro-Loco di Forlimpopoli. Questo ente, presieduto dal professor Corrado Matteucci, ha provveduto a ristampare il "Primo quaderno" di questa rivista, del 1961, nel quale sono riportate numerose testimonianze di chi conobbe l'Artusi vivente. A Forlimpopoli c'è anche un'Accademia Artesiana. Pro-Loco, Accademia e il Comune di Forlimpopoli stanno preparando le celebrazioni per il centenario della prima edizione de La scienza in cucina. AS DI .. sciata Domenico Amaducci. Questo giovane di Bertinoro si trovava a Firenze per il servizio militare. I suoi parenti pregarono Artusi dì confortarlo. "Infatti una sera comparve davanti alla caserma un signore la cui eleganza destava interesse e curiosità: appariva impeccabile nella sua redingote, o meglio prefettizia, e nel cappello a cilindro, sotto il quale facevano bella mostra le ampie basette ottocentesche. Era disceso da una carrozza, tirata da due cavalli". Come antipasto fu servito prosciutto con le banane. Oggi tutti siamo abituati a mangiare il prosciutto con il melone o con i fichi. Ma le banane erano di importazione, un frutto esotico, al 9 punto che Amaducci per la pri- ma volta mangiò banane. Quindi un Artusi "innovatore". Come secondo piatto arrivò una faraona allo spiedo con contorno di mele cotogne. Poi il formaggio. Era gorgonzola... con i vermi! Il povero Amaducci era in imbarazzo. Aveva spolpato gran parte della faraona, era sazio, ma soprattutto sconvolto da "alcuni vermi che passeggiavano come fanno i turisti in piazza della Signoria!" E invece di quella serata la cosa più squisita che assaggiò fu proprio il gorgonzola. Come dolce fu servito il "Panettone Marietta", che come scrive l'Artusi: Manette è una brava cuoca e tanto buona e onesta da meritare che io intitoli questo dolce col nome suo, avendolo im- parato da lei". E i vini? C'è chi rimprovera ad Artusi di non aver parlato di vini nella "Scienza in cucina". Vediamo che cosa si beveva in casa Artusi: Albana secca di Bertinoro e Chianti. Ancora una volta l'ospite conferma i suoi profondi legami con la Romagna, sua terra natale, e con la Toscana, la terra che lo fece ricco. Arnaducci tornò spesso alla tavola di Artusi: "Trovai ad accogliermi sempre piatti nuovi e tutti gustosissimi'. Un Artusi sperimentatore che portava i suoi due cuochi a dire: "Noi siamo quasi tutto il giorno davanti a questi forni e il padrone ci fa diventare matti con i suoi continui esperimenti". a cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria. Diffidate dei libri che trattano di quest'arte: sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi: al più al più, tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete. Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzaruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi; poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, chè questa vi farà figurare. Il miglior maestro è la pratica sotto un esercente capace; ma anche senza di esso, con una scorta simile a questa mia, mettendovi con molto impegno al lavoro, potrete, io spero, annaspar qualche cosa. Vinto dalle insistenze di molti miei conoscenti e di signore, che mi onorano della loro amicizia, mi decisi finalmente di pubblicare il presente volume, la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio uso e consumo. Ve l'offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro di non ingannarvi, avendo provati e riprovati più volte questi piatti da me medesimo; se poi voi non vi riuscirete alla prima, non vi sgomentate; buona volontà ed insistenza vuoi essere, e vi garantisco che giungerete a farli bene e potrete anche migliorarli, imperocchè io non presumo di aver toccato l'apice della perfezione. Ma vedendo che si è giunti con questa alla trentacinquesima edizione e alla tiratura di due centottantremila esemplari, mi giova credere che nella generalità a queste mie pietanze venga fatto buon viso e che pachi, per mia fortuna, mi abbiano mandato finora in quel paese per imbarazzo di stomaco o per altri fenomeni che la decenza mi vieta di nominare. Non vorrei però che per essermi occupato di culinaria mi gabellaste per un ghiottone o per un gran pappatore; protesto, se mai, contro questa taccia poco onorevole, perché non sono né l'una né l'altra cosa. Amo il bello ed il buono ovunque si trovino e mi ripugna di vedere straziata, come suol dirsi, la grazia di Dio. Amen". LA CEE VUOLE QUESTE "IMPOSTE VERDI" COME STRUMENTO ECONOMICO PER ECqTASSE, TASSE VERDI, TASSE ECOLOGICHE CÈ GIÀ CHI LE PAGA, C'È CHI SI APPRESTA A PAGARLE E CHI LE PAGHERÀ IN UN FUTURO PIÙ q MENO VICINO. TASSE MENO SGRADITE, COMUNQUE, DI TUTTE LE ALTRE, ALMENO A GIUDICARE DALLE REAZIONI REGISTRATE NEI PAESI DOVE SONO STATE GIÀ IMPOSTE. di Vera Squarcialupi È abbastanza facile in- tuire a cosa le ecotasse dovrebbero servire. E comunque utile ribadire che si tratta di "strumenti economici" o di sgravi fiscali, destinati a riparare i danni inflitti all'ambiente secondo il principio "chi inquina paga", ma anche a scoraggiare economicamente ogni tipo di inquinamento che derivi da attività canone e da abitudini collettive, orientandole possibilmente verso scelte meno inquinanti. Ci assicurano, d'altronde, che se ben ideate, ben applicate e soprattutto ben spiegate, le tasse ecologiche serviranno a modificare i comportamenti individuali e le decisioni pubbliche, a partire, per esempio, da un.o dei fenomeni più clamorosi ed anche più inquinanti, che è l'uso dell'auto privata. L'Europa Comunitaria, la Cee, già da tempo e con vari mezzi dimostra l'intenzione dì volere tutta una serie di "tasse verdi" constatando che le leggi, da sole, non si sono di• mostrate sufficienti ad ottenere buoni risultati. L'inquinamento, infatti, è sempre più grave e l'avvio verso il mercato unico pone il problema di eliminare le diversità di trattamento nei confronti degli inquinatori, più tollerati in qualche Paese, più tartassati in altri. Fra i dodici Stati comunitari, ai quali spetta il compito di prendere insieme le decisioni sulle ecotasse, la volontà, gli atteggiamenti ma anche le situazioni sono molto diverse. Grecia, Paesi Bassi, Germania e Italia hanno qualche esempio di ecotasse verdi già applicate fin Italia quella sui sacchetti di plastica). Ma altri Paesi hanno già espresso le loro contrarietà come la Spagna e l'Irlanda per timore di porre ostacoli sulla loro strada verso l'industrializzazione. Ma la Commissione delle Comunità europee insiste che la tassazione ecologica "s'ha da fare" perché la qualità dell'ambiente è un bene collettivo sempre più richiesto e perché i mercati sono, per lo più, indifferenti alta scarsità del "bene ambiente'. Bisognerebbe quindi fare in modo — dicono gli esperti — che una parte delle attività umane producano beni mentre una parte dovrebbe preoccuparsi della conservazione del) ambiente. ^óvÉ si r ame una to tedesca ha ppresentato il globo visto dall'Antartide con il "buco" dell'Ozono COMUNITÀ EUROPEA q UN "RAGIONEVOLE" NUMERO DI INCIDENTI In occasione della Conferenza europea dei ministri dei Trasporti che si è svolta a Bruxelles, è stato pubblicato un opuscolo nel quale, fra molte cifre, erano indicate anche quelle degli incidenti stradali, aumentati nel 1989 quasi dell'i per cento ma che hanno provocato, proporzionalmente, un numero inferiore di morti, ossia 61.500, cioè lo 0,3 per cento in meno dell'anno precedente. E dal 1985 che non si notano progressi rilevanti nel settore della sicurezza stradale ed è il momento, quindi, di azioni più incisive. Sull'argomento l'Agenzia di Stampa Europe riferisce un dialogo immaginario — ma non tanto — fra un cura di ministro europeo dei trasporti e un anonimo funzionario, Alla domanda del ministro di quanti fossero stati i morti in un determinato fine settimana e alla risposta che erano stati ben 258 più 1220 feriti gravi, egli avrebbe aggiunto indignato: "E troppo: bisogna ridurre questo numero a un livello ragionevole!". "Che significa "ragionevole"?" avrebbe risposto l'anonimo interlocutore. per esempio 120 o 130 morti" sarebbe stata l'incerta risposta del ministro. "Questo intendo per 'ragionevole' e 'accettabile', "Bene, signor ministro, spiegheremo alle famiglie delle 120130 vittime che quanto è loro accaduto è del tutto 'ragionevole'''. Il dialogo è immaginario ma in un opuscolo fatto distribuire da un ministro dei Trasporti europeo si spiega ai cittadini che "E venuto il momento di ridurre il numero delle vittime della strada a un livello `ragionevole'. • Troveremo le tasse verdi in quei prodotti che contengono i Gee., cioè i clorofluorocarburi, gas che vengono immessi nelle bombolette per ottenere lo "spray" me che ai trovano, fra l'altro, anche nelle plastiche espanse e nei frigoriferi, I Cfc, infatti, sono considerati responsabili della distruzione della fascia di ozono che avvolge la terra, proteggendola dai più temibili raggi del sole. La tassa che dovrebbe essere pagata per i Cfc, prodotti in Europa o importati, è già operante in Danimarca e dovrebbe favorire l'uso dei prodotti di sostituzione che costano fino a duetre volte più. Ma tassati con altrettanta severità dovrebbero essere anche altri gas che contribuiscono MIGLIORE L'OLIO DI OLIVA Da quest'anno ci dovremmo alimentare con olio di migliore qualità o almeno così dovrebbe essere in quanto la Commissione delle Comunità europee ha varato per il 1991 un proE VINI gramma alla scopo di migliorare proprio la BLOCCATI qualità dell'olio di oliva. Le azioni previste riALLE guardano la lotta alla mosca dell'olivo, il miFRONTIERE glioramento del trattamento delle piante, la Sempre nell'am- raccolta delle olive, il loro stoccaggio e la trabito delle ritor- sformazione in olio, il tutto da ottenere in pa•sioni Usa-Cee, ticolare con una migliore formazione professono bloccati al- sionale degli addetti. le frontiere americane tutti i vi- SAPORE DI ZUCCHERO ni europei che La Francia dovrà rivedere la propria legge del contengono pro- 1988 sui dolcificanti di sintesi. La Corte di Giumicidone, un stizia delle Comunità europee ha dichiarato, infungicida auto- fatti, che non può essere vietata la stampa, sulrizzata ovunque le etichetta e nella pubblicità di tali prodotti, di nel mondo. Gli "qualsiasi menzione in cui sia evocato lo zuccheStati Uniti rifiu- ro o in cui siano evocate le caratteristiche fisitano di accelera- che, chimiche e nutrizionali dello zucchero che re le procedure anche i dolcificanti di sintesi possiedono". La amministrative causa ha opposto le industrie di raffinazione e che riguardano di confezionamento dello zucchero francesi ad tali vini che so- alcuni importatori di dolcificanti di sintesi che no, quindi, bloc- d'ora in poi potranno scrivere sull'etichettatura cati alle frontie- del loro prodotto menzioni quali "il sapore dello re zucchero senza zucchero". Vero Squarcialupi í15-ARARE I DANNI INFLITTI ALL'AMBIENTE E SCORAGGIARE L'INQUINAMENTO •,... ....0 ‘S' ►► No o , • 11. 0 L.,.•• %k r i.r. r li, iA• I. r1t ir IO 1-• %. s ,..' r ...1. - Pia.- r ,'" n ..' , i • r i LA. r..., il ••• 1,. 11,0 s ill3, _ tr; 1. '. 02••• irlit2,-- , e %yr, .. t , %, NO t "141/115741% —,....--,•— v• •••—••'••• - Iiiv i %i sì,- LNN1DANO I TRIBUTI VE a questa azione distruttiva contro il pianeta, e precisamente l'halon, il tricloroetano e il tetracloruro di carbonio. In Italia, come ben si sa, l'eutrofizzazione ha colpito soprattutto l'industria turistica con ciò che attorno Te ruota. • Troveremo le tasse verdi in quelle sostanze che provocano I'eutrofizzazione delle acque, cioè la crescita di alghe divoratrici di ossigeno che, una volta esaurito, ne provoca la morte rendendo impraticabili e disgustose le acque dolci e le acque marine dove questo avviene. Le ecotasse contro l'eutrofizzazione potranno essere diverse da un Paese all'altro, a seconda della propensione delle acque all'eutrofizzazione, ma per essere veramente efficaci dovrebbero poter inglobare l'insieme dei costi che risultano da tale inquinamento. • Anche il settore agricolo avrà le sue tasse verdi da utilizzare come incentivo agli agricoltori per adottare metodi di produzione compatibili con l'ambiente, quali la produzione integrata e quella biologica. Tali tasse dovrebbero avere dimensione europea per non favorire questo o quel paese. E pur vero che in alcuni Stati certe sostanze, come i nitrati, sono già tassate, ma la Cee vuole che una severa regolamentazione riguardi sia i prodotti chimici sia il letame animale. • Le tasse verdi colpi- ranno anche l'inquinamento atmosferico diventato intollerabile soprattutto nelle aree urbane ma che può essere ridotto con una maggiore efficienza degli impianti di riscaldamento, con tecnologie dì produzione più pulite e con un rigoroso ridimensionamento del traffico. Per affrontare questi problemi sarebbero opportune una serie di tasse verdi sui carburanti (c'è però la detassazione della benzina verde, cioè senza piombo) e sugli autoveicoli come leggeremo nei eapitoletto che segue. Comunque la migliore politica per risolvere i problemi di tali emissioni inquinanti rimane quella del risparmio energetico. • Le tasse verdi dovrebbero essere appli- cate soprattutto al trasporto stradale privato per accelerare il passaggio al trasporto pubblico o verso mezzi meno inquinanti come le auto pulite e le biciclette, Ci sono varie forme di tassazione delle auto a scopi ecologici: in Grecia le tasse più alte devono essere pagate dalle vetture più inquinanti e non da quelle a cilindrata più elevata; nei Paesi Bassi ci seno agevolazioni per l'acquisto di auto meno inquinanti; in Germania, invece, è stato proposto di basare la tassa annuale di circolazione sulla minore o maggiore capacità di inquinamento, ma si stanno studiando anche tasse collegate al chilometraggio compiuto dai veicoli, incoraggiando così i proprietari a u- sarli di meno, L'orientamento generale della Comunità europea in tema di trasporti è quello di adottare misure che scoraggino l'impiego dei veicoli privati, aumentando il prezzo dei carburanti e incoraggiando a differenziare le tasse sugli autoveicoli e le tasse annuali di circolazione sulla base di criteri rispettosi dell'ambiente. • Tasse verdi ci saranno peri rifiuti domestici e industriali, ma non le solite tasse comunali che paghiamo perché qualcuno venga a portar via i nostri rifiutil Si tratterà, infatti, di tasse che dovrebbero scoraggiare dal produrre tanti rifiuti, e in ogni caso, a riutilizzarli, a riciclarli e infine a smaltirli in modo appropriato. Il principio base sarà comunque quello che la prevenzione è preferibile al riciclaggio, e il riciclaggio, a sua volta, è preferibile allo smaltimento, Le tasse verdi, nel caso dei rifiuti, consisteranno in cauzioni-rimborsi per promuovere il riciclaggio di materiale riutilizzabile come le bottiglie di vetro o la carta, oppure il recupero di sostanze pericolose come quelle contenute nelle pile usate. Ma si pensa anche a organizzare il recupero delle vecchie automobili, non come avviene ora nei loro lugubri cimiteri alle periferie delle città, ma concependo il recupero già al momento della fabbricazione. Altre tasse, inoltre, sono previste per imballaggi e contenitori non riutilizzabili o riciclabili, e potrebbero essere destinate alla costruzione di impianti di smaltimento meno inquinanti. Tutte tasse, insomma, che incoraggerebbero a ridurre il volume dei rifiuti, eliminando o diminuendo lo scandalo di tutte le discariche abusive ed evitando la periodica ricerca, anche da parte di metropoli come Milano, di luoghi adatti a ricevere i rifiuti dei suoi abitanti, Ben vengano, quindi, le tasse verdi che possono contribuire a liberarci da una buona parte dei rifiuti, a darci aria più respirabile e acqua bevibile, ma siano tasse che servano veramente allo scopo e non che abbiano, come conseguenza, solo un ulteriore consumo di carta, complicando la burocrazia e rendendo ancor più difficile la gestione del nostro territorio ed anche della nostra economia. INTERVISTA A CARLO RIPA DI MEANA Ritrwd STA IfErriCACIA ABBIAMO RIVOLTO ALCUNE DOMANDE A CARLO RIPA DI MEANA, COMMISSARIO CEE RESPONSABILE DELLA POLITICA PER L'AMBIENTE, LA SICUREZZA NUCLEARE E LA PROTEZIONE CIVILE 11 Gli strumenti fiscali che la Cee intende proporre a livella europeo, naturalmen- te, sono una novità per i nostri Paesi? No, si tratta di strumenti economici e fiscali già largamente applicati con successo in molti Paesi, compresi alcuni della Comunità europea. Un'indagine fatta recentemente dall'Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica che ha sede a Parigi) in sei Paesi dei quali 4 comunitari, ha individuato un totale di 85 strumenti economici con scopi ambientali. L'esempio più conosciuto é quello degli sgravi fiscali per favorire il consumo della benzina senza piombo, il che ha favorito la creazione di reti di distribuzione. serra" e l'aumento della temperatura, senza ricorrere alla leva economica. caca gli interventi economici verdi? Secondo lei, quindi, qual è il ruolo dell'Europa nei confronti di questi struTenti economici e fiscali? La loro utilità è particolarmente evidente quando le fonti di inquinamento SODO tante e disperse, cioè le cosiddette "fonti diffuse", e nel caso si tratti di orientare le scelte dei consumatori e degli utenti o delle imprese verso prodotti, sostanze e tecnologie meno inquinanti. Sarebbe infatti impossibile affrontare certi problemi ambientali a carattere globale, per esempio l'effetto E un ruolo importante ma non ancora ben definito. Il problema non è infatti quello di sapere se tali strumenti possono essere utili per la politica ambientale dal momento che c'è già un larghissimo consenso in proposito. Ma si tratta di vedere in quale misura tali iniziative devono essere comunitarie, con decisioni, cioè, prese a livello europeo. In quali casi sono più effi- QUALE, COME, QUANDO USARE LO. SCIAMPO QUELLA SCHIUMA SUI CAPELLI 1 dizionario definisce in modo laconico e limitativo lo sciampo (vocabolo inglese dal verbo lo shampoo, frizionare): "preparato detergente usato per la pulizia dei capelli". Nessuno usa più sapone per lavarsi i capelli: gli sciampo sono entrati nell'uso comune, ma dobbiamo imparare ad usarli meglio. Prima di tutto la frequenza d'uso: una volta alla settimana è il minimo, lavare i capelli tutti i giorni può essere eccessivo, due volte la settima può rappresentare una via mediana corretta. Lo sciampo dovrebbe eliminare solo lo sporco, ma purtroppo non è così e di fatto diventa uno dei cosmetici più difficili da ' di Anna Torretti L'efficacia di uno sciampo è condizionata anche dalla quantità giusta di prodotto da usare: se è eccessiva rischia di Maridire i capelli e il cuoio capelluto, se è troppo diluita non lava a sufficienza. Lo sciampo deve essere sempre diluito con poca acqua tiepida. I CC consigliabile applicare tutta la dose di sciampo in una volta sola e massaggiare per due o tre minuti con i polpastrelli delle dita i punti dove i capelli si sporcano di più: tempie, nuca, fronte. La schiuma è un indice di pulizia del capello, appare quando questo è pulito ed è quindi inutile continuare a frizionare il cuoio capelluto e i capelli. Infine un'abbondante sciacquatura evita che i capelli restino opachi, pesanti e appiccicosi. Applicare il balsamo dopo lo sciampo è buona norma, poiché avvolge ogni capello in una pellicola protettiva, lisciandone le scaglie capillari e rendendolo così più pettinabile, senza stressarlo. tempo di posa è rapido e si deve ancora risciacquare con molta acqua. E indispensabile, per la scelta dello sciampo adatto, conoscere la natura dei propri capelli: secchi, grassi, con forfora. I capelli secchi sono fragili, sfibrati e opachi, la loro caratteristica principale è di essere poveri di acqua e di sebo naturale, La parte midollare del capello secco è parzialmente disidratata, le cellule cheratinose (che costituiscono le scaglie del capello) sono sottili, poco lubrificate per la povertà di acqua e di sebo. Per questo i capelli secchi sono di difficile pettinabilità, hanno la tendenza a spezzarsi, ad avere doppie punte; inoltre, essendo poveri di acqua, tendono ad assorbirla dall'ambiente, gonfiandosi e non tenendo bene Ia pettinatura. In genere lo stress e lo stato d'ansia favoriscono questo stato della capigliatura. Anche l'alimentazione può influire: è un male bere poca acqua e assumere poche proteine e vitamine. Mentre la dieta adatta comprende uova, carne, pesce, latticini, soia, fagioli, ceci e tutti gli alimenti proteici in genere, frutta e verdura consumata cruda e molta acqua, spremute, tè leggeri. SPETTARE LE DIFESE ^^ Nel trattamento dei capelli secchi l'obiettivo prioritario è rispettare le tenui difese del cuoio capelluto e del capello e, secondariamente, proteggere il capello dall'umidità dell'aria che ne scompagina la struttura a scaglie cheratiniche, rendendolo più fragile e sfibrato. Gli sciampo più adatti sono quelli che lavano delicatamente, con sostanze emollienti e nutrienti. Infine, per i capelli secchi è consigliabile l'uso dei dopo sciampo. I capelli sono grassi, oleosi, per la troppa secrezione di sebo da par- te delle ghiandole che stanno accanto alla radice del capello. Questa situazione generalmente è tipica nell'età giovanile: con lo sviluppo sessuale anche le ghiandole sebacee hanno il loro periodo di massimo sviluppo, per questo l'adolescenza e la pubertà sono legate al fenomeno dei punti neri, dell'acne, dei capelli grassi. Obiettivo primario dello sciampo specifico per capelli grassi è tenere sotto controllo la quota di sebo su cute e capelli senza eccitare le ghiandole e stimolare così la formazione di nuovo grasso. Le cause di una eccessiva produzione di sebo sono spesso ereditarie, mentre l'alimentazione non sembra abbia influenza. Alcuni sciampo specifici per capelli grassi contengono derivati di zolfo che normalizzano, frenandole, le secrezioni delle ghiandole sebacee, rendendo la capigliatura più leggera e vaporosa. Ci sono inoltre sciampo a base di estratti di agrumi (cedro, limone) con proprietà astringenti e antisettiche: questi sciampo normalizzano le secrezioni sebacee ed evitano di togliere la quantità naturale di sebo necessaria alla protezione. Anche gli sciampo a base di estratti vegetali (edera, timo, mele) eliminano l'eccesso di sebo dal cuoio capelluto, senza annullarlo completamente. Se i capelli sono moderatamente grassi è bene utilizzare questi sciampo specifici una volta ogni sette-dieci giorni, le altre volte si utilizzerà uno sciampo normale delicato. L'importante è scegliere sempre prodotti con garanzie specifiche perché sostanze chimiche irritanti possono alterare l'equilibrio biologico del Cuoio capelluto, che reagisce con l'ipersecrezione sebacea. LF L'AULE C. .3UTE Nel cuoio capelluto si ha una caduta costante ed invisibile di cellule. Il ricambio di queste cellule può alterarsi e pervenire a una superproduzione di cellule morte, le quali si distaccano dalla cute in veri ammassi che diventano vistosi: ecco la forfora. La forfora non è da considerare una vera e propria malattia, ma un fastidioso inestetismo. Lavando i capelli la forfora si stacca dalla cute e si elimina con pettine e spazzola ma, trascorsi alcuni giorni, compare di nuovo. Si vince con costanza, pazienza e sciampo appositi, dotati di proprietà antisettiche, che contribuiranno a risanare il cuoio capelluto limitando lo sviluppo delle pellicine. Attualmente in commercio esiste una vasta gamma di sciampo a base di catrame, solfuro di selenio di zinco indicati per sbarazzare il cuoio capelluto e i capelli dalla forfora. Per gli amanti dei prodotti vegetali: l'ortica, per le sue doti stimolanti la circolazione, gode di una buona fama antiforfora. Gli sciampo considerati antiforfora, antiseborrea, emollienti, nutrienti sono denominati "sciampo trattanti" e hanno un valore curativo non di formulare. Le sostanze detergenti (tensioattivi) che ne costituiscono la base, non sono in grado di selezionare tra sporco (da eliminare) e sebo (necessario alla protezione del capello). Del resto lo sporco che si accumula sui capelli non può essere rimosso con una semplice azione meccanica, perché si attacca alle scaglie dei capelli, quindi si rischia di non toglierlo bene, del resto glí sciampo ad alto potere detergente risultano dannosi in quanto eliminano anche la pellicola protettiva dei capelli e ciò provoca per reazione una forte secrezione sebacea. rado considerevole. Una volta si diceva "sciampo curativo", ma ora, per la legge sui cosmetici, lo sciampo non può vantare proprietà terapeutiche. Oltre agli sciampo trattanti esi- stono sul mercato anche gli sciampo normali (che puliscono solamente), gli sciampo riflessanti, gli sciampo-mare con filtro solare, gli sciampo per bambini detti senza lacrime. LA GRANDE CADUTA In testa abbiamo circa 160.000-180.000 capelli di questi 50/100 al giorno normalmente cadono, c'è da preoccuparsi solo se la caduta supera i 100 capelli giornalieri e si nota un impoverimento della capigliatura, cioè se ne cadono più di quanti ne ricrescono. La causa può essere occasionale, legata ad un periodo di affaticamento, ad una dieta scorretta, ad una recente maternità, a trattamenti sbagliati tipo sciampo troppo energici o permanenti troppo frequenti. Anche legare i capelli stretti, spazzolature troppo energiche e frequenti, phonature troppo calde fanno soffrire i capelli aíal punto che possono cadere. Conosciuta la causa, il rimedio è semplice. I capelli a rischio di caduta devono essere trattati con la massima delicatezza: usate sciampo delicati, pettine antistrappo in legno o plastica flessibile con punte arrotondate e antischegge, spazzola di setole naturali non spuntate. ~CAPELLI SECCHIA Ecco alcuni sciampo specifici per capelli secchi: - sciampo al collagene idrolizzato, a sostanze affini alla cheratina e alla elastina (denominati al midollo di bue, alla placenta, all'uovo, alla seta naturale ecc.). La loro formula è a base di proteine, poiché queste inguainano il capello, proteggendolo e ricostruendo la sua cheratina deficitaria; - sciampo ai derivati glicolici (miele, frutta) che non alterano la fragile guaina cheratinica, permettendo lavaggi frequenti; - sciampo al germe di grano, con le vitamine A, E che aiutano a rigenerare l'epidermide del cuoio capelluto, supporto essenziale del capello sano; - sciampo al lievito, ricco di vitamina del gruppo B, che facilitano la ricostruzione della guaina del capello; - sciampo a base di oli vegetali (soia, ricino, ecc.) che risparmiano la quantità di sebo naturale, necessaria alla protezione dei capelli; - sciampo a base di essenze vegetali (salvia, timo, rosmarino, ecc.), che hanno proprietà toniche e stimolanti, regolando, così, l'attività del bulbo pilifero. 12 1990. PRIMI BILANCI DI COOP LOMBARDIA Lo sede centrale di Coop. Lombardia Od FUTURO PIENO DI IMPEGNI "MIGLIORARE LE CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA COOP" DICE IL DIRE] IORE COMMERCIALE FRANCO LAUDI IN QUESTA INTERVISTA Che anno è stato il 1990? Capita a tutti, volgendo Io sguardo ai giorni passati, di riflettere su ciò che è stata fatto, sulle cose che avremmo potuto fare meglio, ai bilanci con i quali, inevitabilmente, bisogna fare i conti. Per i numeri, sempre più grandi, di un'azienda come Coop Lombardia, la fine dell'anno significa prima di tutto capire se l'andamento commerciale ed aziendale ha rispecchiato le aspettative, se le decisioni prese all'inizio si sono dimostrate giuste o sbagliate. "E allora, chiediamo al direttore commerciale Franco Laudi, com'è andato quest'anno per la Coop Lombardia?" "Siamo moderatamente soddisfatti per l'andamento della nostra attività. Le cifre parlano dí oltre 500 miliardi di vendite con un incremento sul 1989, a rete omogenea, di quasi il 9%. Dati questi decisamente confortanti. Tuttavia non ci nascondiamo che sono aumentate le difficoltà. La nostra regione rappresen- A cura di Daniele Moltrasio banco di prova particolarmente difficile, dove cresce ogni giorno una concorrenza preparata ed agguerrita. In molte località dove esiste una nostra consolidata presenza, sono arrivati nuovi operatori, nuovi insediamenti commerciali. A queste sfide dovremo rispondere anche attraverso una politica commerciale capace di esaltare e se possibile migliorare le caratteristiche dell'offerta Coop". ta, a tutt'oggi, un "Puoi parlarci più approfonditamente di questo impegno? Che novità ci sono per il '91?" "La cooperativa punterà molto sul servizio, Nei reparti freschi, come ad esempio l'ortofrutta, è definitiva la scelta di inserire i banchi al tradizionale. Nel settore carni, che contrariamente al decremento vendite nazionale, da noi ha mantenuto un trend delle vendite ancora positivo, punteremo molto su quelle "Prodotte con amore". Per di più quest'anno avremo in assortimento anche carni di suino e si sta lavorando per avere anche il pollame'. "Ed il prodotto Coop?" "Nel 1990 la Coop ha dato vita ad un'operazione di rinnovamento dell'immagine della nostra linea. Pur essendo consolidata la qualità e la garanzia, è stato necessario ridisegnare la forma, l'etichettaggio per dare ai nostri prodotti un senso più compiuta di vera e propria linea a marchio. Possiamo dire che adesso i prodotti Coop sono meglio identificabili, più moderni nel loro aspetto, con informazioni ancora più chiare per il consumatore. Ci auguriamo di conseguenza un sensibile incremento del loro gradimento che cercheremo di favorire anche attraverso una grande campagna di rilancio ed un ampliamento della gamma. Stiamo valutando di estendere il nostro marchio anche a settori "difficili" come Ia profumeria e l'igiene della di prodotti". "Nei nostri supermercati non si trovato solo generi alimentari. Come sono andati gli altri prodottí, quelli cosiddetti non-food?" "Direi bene. Abbiamo incrementato le vendite del 10% rispetto all'89, pur avendo tolto da qualche supermercato questo settore merceologico nella costante opera di razionalizzazione della nostra rete di vendita. Per il prossimo anno iI non alimentare, sulla base di una scelta nazionale, tenderà a seguire più da vicino alcuni settori particolarmente affini alla nostra attività principale. Ci specializzeremo ad esempio nel fai da te, nei video e nel settore audio cassette". "Il 1990 è stato ricco di iniziative nei supermercati Coop. Vuoi direi quali sono state e come hanno funzionato?' "Certo. L'attività pro- mozionale è fondamentale per una rete moderna come la nostra. In questo ambito ci siamo dati due obiettivi: proseguire nelle campagne a tema e caratterizzare l'aspetto di convenienza Coop. Nel primo caso, a seguito di una tradizione consolidata con le campagne sulla Cina, il Messico, ecc. abbiamo dedicato quest'anno una campagna all'Europa. Credo che queste iniziative sottolineino la modernità del l i nguaggio commerciale Coop che è fatto di tradizione, cultura e dì proposte per conoscere oltre che per soddisfare dei bisogni. Sul versante convenienza Coop ha sviluppato campagne più tradizionali che hanno però evidenziato, nella loro proposta qualitativa, differenze sostanziali con quelle della concorrenza," "Per concludere ci sembra doveroso persona (creme ecc.,.). Se si completerà questo cielo produttivo, la linea Coop coprirà una gamma veramente completa chiederti qualcosa sulle politiche di tutela dei consumatori. Quali sono state e quali saranno?" "Ne abbiamo già accen-nato parlando dei prodotti a marchio Coop e dei 'Prodotti con amore'. C'è di più, però. Coop Lombardia, insieme al movimento cooperativo, intende portare il controllo e la garanzia anche sui prodotti non a proprio marchio. Un compito difficile, costoso ma che rientra nelle nostre finalità di associazione di consumatori. Per questo abbiamo sottoscritto un impegno insieme alle altre grandi cooperative di consumatori della Lega, che ci impegna ad operare, verso tutti i fornitori, seri criteri dì controllo sui prodotti in entrata presso i supermercati. Per il 1991 sarà dunque stanziata un cospicuo budget di spesa che andrà a coprire questo importante versante della tutela del consumatore, il quale alla Coop, ancora una volta, potrà essere certo di trovare risposte serie alle proprie esigenze di qualità e sicurezza". L'entrata aillpercoop Bonolo L'IPERCOOP BONOLA AVRÀ UN FRATELLO A ilAGR DOPO UN ANNO DI CONSOLIDATO SUCCESSO Si respira un'aria di grande soddisfazione all'Ipercoop Bonola. La prossima apertura del secondo nato della generazione iper, i risultati più che positivi raggiunti nello scorso anno invitano a guardare con un certo ottimismo a questo 1991. 'Abbiamo conseguito un risultato di tutto rispetto — dice il presidente dell'ipercoop, Alessandro Lago — toccando i 93 miliardi di giro d'affari con un incremento del 15.60% sul 1989. La struttura commerciale dell'iper ha dato prova di grande capacità nei rispondere alle crescenti richieste dei consumatori, con proposte che hanno pienamente soddisfatto la nostra clientela ed i nostri soci". Le proposte, durante l'anno, sono state veramente tante. Basti ricordare le quattro campagne 3x2,1a scuola a Settembre, il giocattolo a Novembre, i concorsi e le iniziative per il Natale. Interessante senza dubbio andare a vedere, su un giro d'affari così elevato, come si sono distribuite le vendite. "Gli alimentari — dice Domenico Savio direttore dell'iper — l'hanno ovviamente fatta da padroni, aggiudicandosi il 75% del venduto complessivo. Ma anche il non alimentare ha viag- giato a ritmi molto interessanti soprattutto in reparti recentemente ampliati o avviati'. Il riferimento è al settore hazaar, lo scorso anno parzialmente ristrutturato ed a quello tessile dove è aumentata l'area espositiva e gli articoli d'assortimento. Ma anche l'hi-fi e l'elettronica hanno mostrato di essere aree in espansione, al pari di settori merceologici appena inseriti, come ad esempio, quello dell'home video. Le videocassette preregistrate hanno sviluppato in soli due mesi, sono state inserite a Novembre, altre 10 q milioni di fatturato, dimostrandosi uno dei consumi di tendenza più diffusi, "Non dobbiamo dimenticare — aggiunge Savio — che nell'ambito della nostra attività più tradizionale, quella alimentare, notevole impulso hanno ricevuto i "prodotti con amore", sia nel settore ortofrutta che in quello delle carni. Le caratteristiche di tutela e garanzia Coop hanno gui ricevuto un ampio riconoscimento da parte dei consumatori con interessantissimi sviluppi delle vendite". Con i suoi oltre 220 dipendenti e gli oltre 5000 mq. di vendita, l'ipercoop Bonola ha dunque felicemente virato la boa del 1990. II particolare mix tra qualità e prezzo, tipica di Coop, ha trovato anche nell'ipercoop una precisa legittimazione. Per il 1991 sono in previsione nuovi importanti cambiamenti soprattutto nel settore alimentari; si parla di un grande ampliamento a partire da primavera nel settore pescheria che fornirà un servizio di assoluta qualità. A Baggio poi, tra qualche mese, al fratello più grande si affiancherà una nuova moderna struttura commerciale. La strada degli ipermercati Coop prosegue e promette di regalare ulteriori, grandi soddisfazioni. "LETTU R E"A cura di Ugo PinFeri VECCHIE E NUOVE FESTE Guida alle feste popolari in Italia. Suddivise .per regione, mese dell anno, città. Detanews Editoriale, Carlo Autiero, Roma, 232 pagine, lire 20 000. Si può fare del turismo contando i chilometri a migliaia, con brevi soste qua e là. C'è chi invece si impianta in un luogo e non si sposta se non a fine vacanza. Certo, in vacanza si deve poter fare quello che si vuole. Se perb siete alla ricerca di stimoli, spunti, idee, quando arrivate in luogo è bene sapere quali sono i giorni di mercato, quando si tengono le fiere, quando ci sono feste o manifestazioni. Intendiamoci, uno può anche chiedere quando ci sarà la baraonda proprio per prenotare in altra epoca. Anzi, una delle maggio- ALIMENTk E SOCIETÀ ri catene alberghiere inglesi propone in alcuni suoi alberghi le feste, mentre per altri garantisce che si potrà passare il Capodanno, o il Carnevale, assolutamente tranquilli. Comunque Carlo Autiero ha scritto questa Guida per quelli che vogliono andare nelle città o nei villaggi proprio quando ci sono le feste popolari. Sono più di 1.200 manifestazioni le ovviamente ne manca qualcuna), con qualche errore di collocazione geografica (Oleggio e Romagnano ATTORNO AL PIATTO AA.VV, Attorno al piatto, Servizio Alimentazione. Milano 1990 - pagg. 283. gative, il coinvolgimento di più di 300.000 per- sone tramite corsi ed incontri, l'organizzazione di concorsi per le scuole e il sostegno alla didattica attraverso opportuni materiali, il settore Agricoltura e Foreste della Regione Lombardia compie un ulteriore e significativo passo in avanti. ormai chiaro che quando si parla di alimentazione non si può più fare riferimento solo a discipline quali la scienza della nutrizione, ma è opportuno rivolgersi ad Contributi per una analisi del problema alimentare Regione Lombardia, Settore Agricoltura e Foreste, Dopo oltre 10 anni di iniziative di informazione ed educazione alimentare che hanno visto la realizzazione di 14 pubblicazioni divul- Sesta sono finite in Lombardia). C'è da sbizzarrirsi, Ovviamente c'è la storia, antica, antichissima, dietro alcune manifestazioni. In altri casi c'è il bisogno di andare in contro a turisti e villeggianti nelle epoche di maggior affollamento. Nascono quindi o nuove feste, o nuove date di antiche feste. Insomma nonostante il gran parlare di un mondo che abbandona le tradizioni, che stravolge i rapporti, ci sono in Italia (ma anche in tutto il mondo), i momenti della tradizione (magari rinnovata) per appuntamenti gioiosi dove al fondo c'è la proposta di stare in allegria tutti assieme. Una cosa che manca in questa Guida è l'indicazione di un telefono al quale chiedere conferma delle date. Insomma iI lettore deve cercarsi il numero della Pro Loco o dell'Ente del turismo locale per evitare di fare un viaggio a vuoto. In questo campo di attività molte cose si sono nel frattempo modificate: le occasioni informative si sono moltiplicate, il consumatore è sempre più esigente e consapevole nelle scelte e i docenti di ogni grado di scuola sono ormai sensibili a questo tipo di problematiche. Si sono superate anche le visioni settoriali: è un orizzonte più ampio. Ecco allora che numerosi e autorevoli esperti (antropologi, sociologi, psicologi, economisti, merceologi, tecnologi, igienisti e nutrizionisti) sono stati chiamati "attorno al piatto" per illustrare le problematiche relative all'alimentazione con l'ottica, le conoscenze e gli strumenti tipici delle diverse discipline. Ciò permette ai lettori di questo nuovo volume di focalizzare i nodi principali e di individuare le interconnessioni fra i vari aspetti ottenendone alla fine una visione complessiva e a volte inconsueta. Infatti se alcune tematiche come quelle inerenti il rapporto fra ali- Ci troviamo tra gente DUEMILA RICETTE che i lettori di Quale Consumo conoscono. Il progetto e la supervisione sono di Alberto Capatti, che assieme a Cesare Colombo, ha prodotto .per la Coop la mostra "Occhio al cibo" che è già stata presentata a Milano e ora gira Enciclopedia della cucino, De Agastini, 1280 pagine, 39.000 lire. Da alcuni anni la De Agostini è intervenuta nel settore delle piccole enciclopedie con le collana "Compact pratica". Il volume comprende un "dizionario di cucina e gastronomia" con 3.000 voci in ordine alfabetico. Le voci sono arricchite da illustrazioni pratiche: i diversi tipi di un certo alimento, i metodi di lavorazione di altri prodotti. Segue poi un "ricettaHo". Sono 2.000 ricette divise in 14 sezioni, dalle salse ai dessert di frutta, passando per carni, pesci, verdure, eccetera. C'è una quindicesima sezione per i "cocktail". Ogni ricetta è introdotta da quattro indicazioni: tempo, costo, difficoltà, calorie. Le ricette sono descritte dettamentazione e salute sono diffusamente trattate a livello divulgativo e risultano pertanto se non altro familiari, è più raro avere la possibilità di soffermarsi su altri aspetti altrettanto interessanti e stimolanti. Il volume si apre ad esempio con un capitolo dedicato all'antropolo- gia culturale, una scienza che ormai ha smesso di occuparsi solo delle società cosiddette primitive, ma che sempre di più rivolge la sua attenzione anche a quelle industriali avanzate. Al di là dell'atto nutritivo in sé, il momento del consumo alimentare, sia esso il pasto in famiglia o lo snack veloce nella pausa di lavare, è infatti ancora oggi un rituale carico di valenze, di significati ed elementi simbolici e dall'esame della struttura dei pasti, delle ideologie con cui ci si accosta a gliatamente e quindi la realizzazione dovrebbe risultare possibile ai più. Gli indici sono più di uno: oltre a quello generale e a quelli per sezione, le ricette sono rintracciabili anche con l'indice delle "ricette per forno a microonde", quello per le "ricette per il freezer" e l'indice delle "ricette illustrate". Si è giustamente fatto uso delle illustrazioni a colori per visualizzare la presentazione del piatto. certi cibi o delle norme del galateo alimentare si può ricavare una serie di chiavi di lettura dei meccanismi di funzionamento dei rapporti sociali. Altri interessanti contributi per capire quanto l'alimentazione sia un importante fattore nello sviluppo delle relazioni dapprima familiari e in seguito sociali sono i capitoli dedicati alla psicologia dei consumi e all'analisi sociologica. Largo spazio è lasciato anche all'esame storico ed economico del sistema agro-alimentare che permette di avere informazioni sull'evoluzione dell'agricoltura italiana e lombarda, sulle dinamiche del mercato e sugli sviluppi legati alla politica agricola comunitaria. Le parti dedicate alla merceologia, alle tecnologie di conservazione e trasformazione e alle caratteristi- Tra i collaboratori segnaliamo Maria Agazzino, autrice assieme a Maria Grazia Celada dei due primi volumi della collana Coop per l'educazione dei giovani consumatori; Carta Barzanò, che su questo giornale pubblica gli articoli di alimentazione; Decio Carugati, ristoratore milanese che ha scritto per Coop il libro "La cucina delle stagioni"; Folco Portinari, giornalista che ha scritto la presentazione del catalogo della mostra Coop "Occhio al cibo"; Vera Squarcialupi, giornalista, ex parlamentare europeo, che su Quale Consumo ci tiene aggiornati sulle vicende europee. che igieniche e nutrizionali degli alimenti concludono il testo e completano il quadro d'insieme. Si tratta quindi di un volume che pur mantenendo un taglio divulgativo, si caratterizza per la completezza e l'approfondimento degli argomenti trattati e che quindi potrà costituire un utile strumento per chi vuole accostarsi in modo interdisciplinare e analitico al tema alimentazione: consumatori, insegnanti, addetti del settore agro-alimentare e sanitario, operatori della formazione e dell'aggiornamento professionale, Il volume è in distribuzione gratuita sul territorio lombardo presso il Servizio Alimentazione del Settore Agricoltura e Foreste della Regione Lombardia e presso gli Uffici Alimentazione degli SPAFA. QUARTIERE GALLARAT TA :1 gus AL COM" iltr‘ Due aspetti dell'ouditaiimm del Centra civico del Dancircriese Il giorno 6 dicembre 90, preceduto da un Preconcerto musicale svoltasi nelle ore pomeridiane all'ingresso dell'Iper-Coop, sito nel centro commerciale Bonola, si è tenuto alle ore 21 il concerto vocale e strumentale per romanze di operette e pezzi musicali per archi nell'auditorium del Centro Civico di zona 19. La sala era esaurita in tutta la sua capienza (circa 500 posti a sedere). La bravura dei cantanti e dei musicisti ha portato al successo la serata con richiesta di bis, peraltro esaudita, da parte dei presenti. Il vice-presidente Della Rovere, intervenuto durante la pausa, ha raccolto l'entusiasmo di soci e cittadini confermando la volontà del Comitato Soci della Sezione, di ripetere ogni anno tale concerto con data vicina alla festa del patrono di Milano, S. Ambrogio, giorno della ma alla Scala. Anche la periferia della città può partecipare concretamente a tale ricorrenza, vivendo una tradizione ambrosiana in modo certamente più ridotto, ma godibile. Con il concerto sì conclude il calendario eh iniziative 1990 verso il territorio della sez. Coop Q.re Gallaratese.11 primo risultato ottenuto in direzione dei nuovi soci è cospicuo, 1000 iscrizioni, con un totale di 8000 adesioni. 14 ASSOCIAZIONE TEMPO LIBERO I VIAGGI Abruzzo Tour dell' Andalusia Si lvi Marina LOCALITÀ: (in alternativa Giulianova Lido) PARTENZA: a) 23 Marzo b 11 Maggio DURATA: 15 giorni / 14 notti LOCALITÀ: PARTENZA: DURATA: TRASPORTO: pullman G.T. PROGRAMMA. 1' diamo: Ritrovo alla Stazione Centrale di Milano alle ore 9,00 e sistemazione in pullman Gran Turismo. Partenza per Siivi Marina con soste di ristoro lungo il percorso_ Arrivo In serata CoCklail di benvenute, incontra Con l'assisterle e aidernaiinale nelle camere riservale. Cere e pernoliarnento. r giorno: Pensione completa in albergo. In mattinata presentazione del programma di animazione e ricreativo del soggiorno. Nel pomeriggio inizio dei tornei. Serata con intrallenimento e animazione varia. r giorno: Pennone completa in albergo. Giornata a disposizione. 4' glomo: Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. 5* giorno: Pensione coniala in albergo. Giornata dedicala interamente all'escursione al Parco Nazionale d'Abruzzo. r giorno: Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione Serata con intraitenimenlo e animazione varia7• giorno: Pensione completa in albergo. Mattinata libera. Nel pomeriggio escursione alla Fortezza di Civilella del Tronto. Serata con intrattenimento e animazione varia 8* Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Serata con intrattenimento e animazione varia. r giorno: Pensione completa in albergo. Giornata a esposizione. Possibilila di effettuare facoltalrvamente una escursione di una intera giornata a L'Aquila e Campo Imperatore. Serata con inhallenimento e animazione varia. 18. glorno: Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Serata con ineatlenimenha e animazione varia. 11• giorno: Pensione completa M albergo_ Mattinata a disposizione. Nel pomeriggio escursione al Gran Sasso d'Italia con visita al Santuario di S Gabriele dell'Addolorata. 1r gitano Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Sciala con intrattenimento e animazione varia 13* giorno: Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Pussibialà di elleituare facoltativamente una escursione di una inlera giornata atle isole Tremiti. Serata con InIzatlenimento e animazione varia. 14' giorno: Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Conclusione dei tornei con elezione dei vincitori. Per la serata festa linee dell'arrivederci con gara di ballo e consegna di una targa ricordo. 15 giorno: Prima colazione in albergo. Partenza per Milano Stazione Centrale con arrivo in prima serata in pullman Gran Turismo. CUCIA DI PARTECIPAZIONE Supplemento singola Riduzione V let10 L.690.000 (in in in,) 15 panecipanti) L H5.000 L 42.000 (tino a 8 anni) La quota comprende: — trasferimento in pullman Gran Turismo Milano/Silvi Mari. nalMilano; — sistemazione in hotel di seconda categoria in camere doppie con servizi privati; — n'alimento in pensione completa dalla cena del l° grano alla colazione del mattino del 15° giorno, — tocklai I di benvenuto; — escursione in pullman Gran Turismo e guida ad Alrlt — escursione in pullman Gran Turismo e guida alla Eonezza di Civilelia del Tronto; — escursione in pullman Gran Turismo e guida al Gran Sasso d'Italia; — escursione in pullman Gran Turismo e guida al Parco Nazionale d'Abruzzo; — assistenza di urla nostra hostess: — programma di animazione: — targa ricordo soggiorno; — lesta dell'arrivederci: — servizio spiaggia (ombrellone. sdraio, bagnino); — assicurazione La quota non comprende: — ingressi; — lutto guanto non espressamene indicate nella voce "la quota comprende e indicalo come facoltativo in programma 199 a TRASPORTO: SPAGNA 21/04/91 7 NOTTI/8 GIORNI VOLO SPECIALE PROGRAMMA 1' giorno: Milano/Malaga Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto di Milano Malpensa. Partenza per Malaga. Arrivo, assistenza e trasferimento in pullman a TorremOtinos. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento. r L'ingresso del Musée du Louvre con la struttura in ferro-vetro della Pyramide Parigi e la Valle della Loira Costa Antalfitana PARTENZA: DURATA: TRASPORTO: 25/4/1991 7 giorni / 6 notti Treno - posti a sedere 2' classe e pullman PROGRAMMA. giorno • Milano/Napoli/Malori Ritrovo dei partecipanti nella prima mattinata direttamente presso la Stazione Centrale di Milano. Sistemazione M carrozza e partenza per Napoli. Pranzo a carico dei partecipanti Arrivo nel pomeriggio e trasferimento in pullman per Maioet Arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. r giorno - Malori Pensione completa in hotel. Giornata a disposizione per attività indrviduali ed escursioni facoltative. V giunco - Matori/Caprt-AnacaprillMalori Prima colazione, cena e pernottamento in boot. Intera giornata dedicala all'escursione a Capri ed Anacapri. Pranzo in risioranle. 4' giorno - MaiorUP ompeiNetrorloirdaioil Prima colazione. cena e pernottamento in hotel. Mattinata visita di Pompe,. Pranzo in ristorante. Pomeriggio visita al cratere del Vesuvio. 5• o r giorno - Malori Pensione completa in hotel. Giornate a disposizione per aniviti individuali col escursioni facoltative. r giorno • Malori/Napoli/Mago Dopo la prima colazione traderimento in pullman alla Stazione di Napoli Sistemazione in treno e partenza per Milano. Pranzo libero. In serata affino a Milano e line dei nostri servizi. r QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE L 5130.000 (gruppo minimo 35 persone papali) Supplemento camera singola L 90.000 (salva disponibilità locale) La quota comprende: — trasporto treno Milano/Napoli/Milano, posti a sedere di 2 , classe; — trasferimento in pullman Napoli/MaioriManoll: — sistemazione in hotel 3 stelle, camera doppia con servizi. — trallamento di pensione completa dalla cena del primo alla prima colazione dell'unirne giorno, compresi i pranzi in ristorante. — visite ed escursioni, come da programma, con guida e pullman: — Polizza assicurativa individuale; — borsa portadocumenti Coopturismg — accompagnatore per tutta la durata del maggio. La quota non comprende: — bevande M pasti. mance ed extra personali in genere. — ingressi a Musei. Palazzi, Ville, Castelli ecc. ove previsti; — OHM quanto non espressamente indicato o consideralo lacoltativi] Curante il soggiorno saranno programmate escursioni f acoltativo a Paestum I Positano i Amalfi/ Rango / Sorrento. Nota bene: — Ragioni operative possono determinare cambiamenti di albergo e di località mantenendone comunque la categoria e le caratteristiche del soggiorno PARTENZA: DURATA: 3' giorno: GrarsdaXordoba (km 151) Prima colazione in hotel Mallmo a disposizione per visite ed acqua ti . Seconda colazione in un ristorante tipico. Nol pomeriggio partenza per Cordova. Arrivo e sislemazione in hotel Cena e oemotlamento. 8 GIORNI / 5 NOTTI C giorno: Cordova/Siviglia (km 137) Prima colazione in hotel. Visita della onta nella tarda mattinata partenza per Siviglia, arrivo. sistemazione in hotel e seconda colazione. Pomeriggio tanfo cena e pernottamento in albergo. TRENO - CARROZZA CUCCETTE DI 2° CLASSE 5« giorno: Siviglia Pensione compieta in hotel. In mattinata visita guidala dei principali monumenti della città quali M Cattedrale. Il &atrio de Sana eroi. l'Alcazar, Pomeriggio a disposizione 25/04/1991 TRASPORTO: giorno: TomemolinomOranada (km 124) Prima colazione in hotel e partenza per Granada Arrivo e sistemazione in hotel Seconda colazione. Pomeriggio dedicato alla visita dell'Alhambra e del Generatile. Granada meta cristiana e meta moresco, e davvero unica per la sua bellezza, per le fantasie che suscita la storia, per l'imponenza e la raffinatezza dei regi della civiltà araba. Ma la sua fama è dovuta soprattutto alrialhambra. un vasto ed armonioso Insieme di costruzioni e giardini Cale domina la città. Cena e pernottamento r PR.OGRAMMA r giorno: Milano/Parigi Ritrovo dei partecipanti direttamente presso la Stazione Ferroviaria. Incontro con li nostro accompagnatore, sistemazione nelle carrozze/cuccette riservate o partenza per Parigi. Penatemento a bordo r giorno: Parigi/Chartres/Tours Anni° a Parigi nella prima mattinata, tempo a disposizione per la prima colazione Partenza in pullman per Chadres. Visita di Gharires. Pranzo rri ristorante. In serata a nye a InWS Cena e pernizilamerita r giorno: Tours/Ambolse/Chenooceatuflachesdlours Prima colazione, cena e peraoltamenio in hotel. Intera giornata dedicata alla visita dei castelli di Arnboise, Chenonceam e ioeines Pranzo in ristorante. giorno: ToursiBlois/Cbambord/Tours Prima colazione, cena e pernottamento in hctel. Intera giornata dedicata alta vista dei castelli di Blois e Chambord ed alla visita ad una cantina. Pranzo in ristorante C giorno: Tours/Villandry/Azay le Rideau/Fontensraud/Tours Prima colazione, cena e pamattamenlo in hotel. In giornata si visiteranno in esterno i giardini del Castello di Villandry, il castello di Azay le Flideau e l'Abbazia di Forilenvraud. Pranzo In ristorante. 6' giorno: Toors(Chevemy/Orlears/Parigi Dopo la prima colazione partenza per Parigi. Luogo il percorso si visiterà H Castello di Chevemy e la - Cattedrale di Orleans. Pranza in ristorante_ In serata arrivo a Parigi Cena e pernottamento in hotel r giorno: Parigi/Milano Prima colaziene in liete. Giornata libera In serata Vastamente in pullman alla Stazione Ferroviaria e partenza per Milano in treno carrozza/cuccette Possibilità di cena in vagone ristorante a carico dei partecipanti. Pernottamento a bordo. • r giorno: Milano Arrivo nella prima maltinata e line dei nostri servizi. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (gruppo minimo 50 persone} Supplemento camera singola salvo disponibilità locale) giorno: Sivigliaillonda/Jerez gcm 185) Prima colazione in hotel Partenza aila rolla di Ronda. una delle città più antiche della Spagna e visita della città Seconda colazione nel ristorante 'laico Escudero• Nel pomeriggio partenza per .12rez. Arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento r glorno: Jeng/Cadice/Gibitterraffonemolinos (km 225) Prima colazione e partenza alla rolla ai Gibilterra via Cadice con sosta e wisila panoramica della città. Seconda colazione in ristorante e [(ago image alla vicina Gibilterra coa lampo libero per gli acquisii o escursione racorlaliva ln serata prosegu imenio per Torremolinas, arriva e sistemazione In albergo. cena e pernottamento. r giorno: Torremolinos/Milano Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto e partenza per Milano. Arrivo e line ce: nostri servizi M.B.: li tour potrà essere effettuato In senso inverao mantenendo inalterato il programma. CUCIA INDIVIDUALE Di PARTECIPAZIONE L 1.350.000 Supplemento singola L. Da definire (quota valida al raggiungimento di 30 partecipanti) La quota comprende: Trasporlo aereo in classe economica - Trasporlo di kg 20 di bagaglio personale - Sistemazione In camere a due letti con servizi privati in alberghi di 4 stelle - Trattamento di pensione completa • Trasporto in pullman gran turismo - Guida•accornpagnatore parlante italiano - Tasse di imbarco e percentuali di servizio - Assistenza locale. La quota non comprende: Le bevande, te mance. extra personali in genere - Tutto quanlo non espressamente indicalo o consideralo lacoltativo. L 959.000 DOCUMENTI NECESSARI: Carta d'identità valida per l'espatrio o passaporto individuale in coma di validità. L 190.00o VALIDITA DELLE QUOTE: Le quote sano calcolale in bere ai cambi valutari ed ai costi dei servizi in vigore al iriono. La quota comprende Traspone in treno - Carrozza/cuccette di 2° classe Milano/Pan°Milano - Trasferimenti in pullman per tutta a durata del tour • Trasferimento in pullman IncteVSlaziOne - Sistemazione in bold 3 stelle (classilicaeune locale). in camera doppia con Semi privali - Pasti rame da programma - Guida locale in lingua italiana per le vinile ai castelli Visite ed escursioni, come da programma - Accompagnatore italiano per tutta la durala del viaggio • Polizza assicurativa individuale - Borsa porladocumenti La quota non comprende I pasti non espressamente indicali nel programma - 6evande ai Patti, mance (obbligatone). pedaggi mezzi pubblici - Ingressi a castelli, musei. palazzi etc.. ove previsti - Tutto quanto non espressamene indicate nel progranima o consideralo facohativo. Documenti necessari Cada di Identità valida per l'espatrio o passaporto individuale in corso di validità. B#NOLATOURS Orr lacptutiorno C- iccrOutinno IIONOLATOURS ser IL PRIMO PERIODICO SULLA NEVE QUEST'INVERNO TUTTO NUOVO IN EDICOLA OGNI 15 DEL MESE VIVERE LA MONTAGNA CCM COOn Cinque treni per Pila, Valle d'Aosta, a prezzo speciale Partenze da Milano Porta Garibaldi, ore 6.00 domenica 17 e 24 febbraio domenica 3, 10 e 17 marzo Per informazioni: Ente Ferrovie dello Stato Filiali Commerciali Viaggiatori Milano - tel. 02/800034 - 876053 Agenzia Viaggi BONOLATOURS - tel. 02/3080669 ffx ferrovie italiane UFFICIO PROMOZIONE E VENDITA MILANO k li arp I.nrnbardia