N. 2 febbraio

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N. 2 febbraio
COMUNICATO
In principio
era l'uovo
alla pagina 2
C'è qualcosa
di nuovo
nelle
offerte
ai soci
alla pagina 7
Dal grano
ai maccheroni
alle pagine 4 e 5
II risveglio dei fiori
Quella
schiuma
sui capelli
alla pagina 6
alle pagina 12
Anno 10 - N.2 febbraio 1991
mensile della Caop Lombardia
11 Consiglio regionale della Lega delle cooperative
della Lombardia, riunito a Milano il 25 gennaio
1991, esprime la più profonda preoccupazione per
la guerra in atto nel Golfo Persico. Il rischio di una
estensione geografica e di una "escalation'" militare
si fa giorno per giorno più concreto e suscita un giustificato allarme nell'opinione pubblica. E necessario adoperarsi in ogni modo per evitare un ampliamento del conflitto, agire perché esso si concluda al
più presto possibile e non travalichi le stesse decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il Consiglio generale della Lega chiede che, pur nel
rispetto delle decisioni dell'Onu, il Governo italiano
compia ogni ulteriore sforzo politico e diplomatico
perché cessi il conflitto armato al più presta, perché
si creino le condizioni per una pace duratura e giusta per tutti i popoli e gli Stati del medio oriente,
garantita da una conferenza internazionale.
Uk15111n110
PRIMO
QUI
BILANCIO
DELLE
VENDITE
NELLA
RETE
LOOP
"Siamo moderatamente soddisfatti
per l'andamento dell'attività", dice
il direttore commerciale Franco
Laudi. Nonostante il 1990 non sia
stato privo di difficoltà e la concorrenza sia più agguerrita".
L'intervista a pagina 13
SCIENZA
E ARTE
IN CUCINA
Pellegrino Artusi, inventore certo geniale di piatti della cucina italiana, passa alla storia per quel libro simpatico e piacevole che
è La scienza in cucina o l'arte di mangiar bene.
Quel libro ha oggi cento anni e stanno partendo le celebrazioni
che si concentreranno in Forlimpopoli.
Poteva Quale Consumo saltare questo appuntamento? Certo no.
Ugo Pinferi alle pagine 8 e 9
BAGLIO
PRESTO
IL SECONDO IPER
L'edificio raffigurato
nella foto rappresenta
la struttura portante di
quello che, entro qualche mese, diventerà il
secondo ipermercato
Coop in Lombardia.
Nel quartiere di Saggio
(a Milano), il nuovo iper, fornirà un servizio
ad un'ampia fascia di
territorio, con un'area
di vendita di 5.000 mq.
"Stiamo già procedendo
all'assunzione dei diversi specialisti di settore — afferma il presidente dell'Iper Alessandro Lago — e siamo
pronti, sulla base dell'esperienza maturata con
Bonola, a progredire
nel servizio offerto attraverso la nostra rete
di ipermercati.
Il compito è stimolante
perché ci obbligherà ad
un rinnovamento della
nostra struttura organizzativa societaria, ridefinendo all'interno i
diversi compiti".
La generazione dì ipermercati si avvia ad un
consolidamento che
promette di migliorare
ulteriormente le tradizionali caratteristiche
di qualità e convenienza Coop.
Articolo a pagina la
AVVISO AI SOCI
Informiamo i soci che per motivi di ordine tecnico il calendario delle offerte subirà questo mese
una piccola modifica; sul giornale non appare infatti nessuna offerta.
Scusandoci per l'inconveniente, vi informiamo
comunque che sul prossimo numero di "Quale
Consumo", per regolarizzare la cadenza delle uscite, saranno promozionate due iniziative, una
alimentare e l'altra non alimentare. (Rispettivamente la n° 18 e 19 della tesserina buoni sconto). Il calendario proseguirà poi con la sua normale offerta di un prodotta al mese. Ricordiamo
ai soci che con l'iniziativa n° 20 del mese di maggio scade la tesserina sconto. Sul prossimo numero di "Quale Consumo" forniremo tutte le indicazioni necessarie per effettuare il rinnovo.
CARRELLATA SUI PIATTI TIPICI E SULLA TRADIZIONE CULINARIA
di Riccardo Di Dorato
a Pasqua di Resurrezione, come
una volta veniva chiamata, ha
forse il suo simbolo principale
nell'uovo, seppure non le manchino innumeri altri emblemi. L'uovo in ogni
caso è il più antico,
Si legava al culto romano di Libero, dio
italico della fertilità, ma anche del vino, in cui onore si celebravano le Liberalia, il 17 marzo, con mostruoso consumo di uova, perché considerate cominciamento di ogni cosa e simbolo del
mondo.
La Chiesa tentò di sradicarne il culto,
ma le uova resistettero e furono cosi associate alla Pasqua, appunto di Resurrezione e opportunamente coincidente
con le feste che si dedicavano a Libero.
Furono le prime, si é detto, ma col trascorrere del tempo non rimasero le uniche, anche se tutt'ora furoreggi ano,
specie se di cioccolata, come test 11110piano le vetrine pasquali.
Ogni regione o paese finì col trova re
na sua propria e peculiare espres i o
della Pasqua, tanto che oggi non è fa
le redigerne l'intero elenco.
•
Per stare alla Lombardia e per ricordare un
caso estremo, una di tali associazioni nacque
non molti decenni fa,
quando la Motta, alla
ricerca di un dolce che
bissasse il successo del
panettone natalizio,
lanciò la colomba pasquale, con lo slogan "il
dolce che sa di primavera".
Ma ci sono altri segni
del tempo e ben più antichi. Milano, per esempio, associa Ie prime
fresche insalate di campo alle uova con l'insalata cunt i ciapp. Il nome è certamente popolaresco, ma esprime con
grande evidenza e un
certo umorismo l'immagine delle uova sode tagliate appunto a natica,
ossia in quarti per il
lungo, che adornano
questo rustico e semplice piatto.
Un salto nel bresciano
conduce a un altro
grande protagonista:
l'agnello. A Iseo, il ve-
nerdi Santo ci si recava
al mercato degli agnelli
per trovare il capo giusto da mandare in tavola il giorno di Pasqua.
Era anche l'occasione
per sorseggiare una
singolare bevanda alcoolica, detta Grazia di
San Paolo, dal raro merito di rendere immuni
dal morso dei serpenti.
Era tuttavia l'agnello
che contava, perché doveva finire arrosto e
fungere da piatto forte
per tutta Ia famiglia.
Altrove, soprattutto a
Milano e nella Brianza,
il posto dell'agnello era
tuttavia preso dal capretto, non meno idoneo a dare pienezza di sapore al pranzo pasquale, come ben ricorda il
vecchio detto "A Pasqua
se mangia el eavret e
l'insalata cunt i ciap",
della quale ultima già
si è accennato.
Camminando a ritroso,
cioè venendo ai primi
piatti, la minestra di rigore era la panada q
ALL'INIZIO FU
Li
pantrid maridàa. Zuppa di francescana semplicità nascendo da pane grattugiato, ma insaporito dalla cottura
nel brodo, con burro,
uova e parmigiano, ma
anche testimone di una
certa attenzione nel
non ingolfare eccessiva-
mente lo stomaco nel
corso del lungo pranzo.
Di opinione diversa i
mantovani. Pasqua, come ogni altra festa, è
ottima occasione per
mandare in tavola i loro tipicissimi agnolini,
ovviamente in brodo come si conviene a una
pasta ripiena così raffinata.
Sottobraccio a Pasqua
vien Pasquetta ossia il
Lunedì dell'Angelo. Un
angelo benefico, perché
col bel tempo portava e
porta ancor oggi tutti
fuori alle allegre scampagnate il cui momento
centrale è il pic-nic o
colazione sull'erba per
dirla alla francese. In
tale occasione, non si
parla di piatti specifici,
ma i canestri sono comunque colmi di ogni
sorta di ghiottonerie,
tra le quali però un
tempo primeggiavano i
salami.
Con l'arrivo della Pasqua, concludevano i
tre classici mesi di stagionatura dei tipi di
primo consumo e offrivano le loro rosee carni
chiazzate di bianchi
lardelli ai palati di
buongustai e no. Erano
la prima sinfonia dei
doni del maiale, precedendo quelli a più lunga stagionatura e gli
ancora più lontani prosciutti, che dovevano a]
minimo superare l'anno
di maturazione.
Ancora dai canestri uscivano i delicati biscot-
LE RICETTE
DI QUALE
CONSUMO
PANTRID
FAARIDAA
Ingredienti (per 4 personel:
CAPRETTO
ARROSTO
DI
PASQUA
Pangrattato cucchiai 4; uova 2; formaggio grana grattugiato cucchiai 2; burro; brodo.
Ingredienti
(per 6 persone):
Procedimento:
Capretto mezzo; pancetta grammi 50; burro
grammi SO; rosmarino; salvia; sale,
Porre a bagno nel brodo il pangrattato per 15
minuti.
Unire un poco di burro e bar bollire per 5 minuti. In una zuppiera sbattere le uova e unire
il formaggio.
Versare il brodo bollente mescolando con attenzione in modo da impedire la Formazione di
grumi. Servire subito.
Procedimento:
Intaccare il capretto e lardellarlo con la pancetta e gli aromi.
Sciogliere il burro e rosolare il capretto.
Salarlo e cuocerlo per circa un'ora e mezza sino
ad ottenere un colore dorato omogeneo.
2
L'EDUCAZIONE DEI GIOVANI
111% Liffl
DI a íiAlthiCi 3D11
ti sfornati nei giorni
precedenti dalle donne
di cucina.
C'erano i pasqualit, tipiche ciambelle della
zona di Monza al cui
centro spiccava un uovo
sodo sfavillante di colori.
C'era la torta paradiso,
autentica specialità pavese, creata dalla celebre Offelleria Vigoni
circa un secolo e mezzo
fa, ma subito assurta a
gran fama in tutta la
Lombardia.
Nel comasco, invece, si
assaporava la resta o
resta. La leggenda vuole nascesse da un errore dei cuoco di una certa Osteria dei Pescatori
che aveva lasciato lievitare troppo un dolce e
che, non sapendo come
porvi rimedio, vi aveva
pasticciato tanto intorno da creare appunto una leccornia superba.
Una Pasqua, sembrerebbe, molto tinta dì
dolce.
Ma è anche giusto sia
così.
Con essa fiorisce la primavera e il tempo si addolcisce, dolci dunque
siano Pasqua e Pasquetta,
Ho letto su "Quale Consumo" il progetto
"Scherzare col fuoco"
che comprende una mostra itinerante e vari fascicoli sulla prevenzione dei pericoli. E un'ottima iniziativa, che si
aggiunge alle altre che
da qualche anno la Coop organizza, con la
produzione di strumenti per l'educazione dei
giovani in collaborazione con esperti nei vari
settori (dell'alimentazione, della pubblicità,
della scuola ecc.) Io
stesso ho collaborato alla preparazione di alcuni libri, come "La cooperativa in classe" (per gli
insegnanti), ``Carosello
magico e altre storie di
cooperazione" (per i
bambini), "Il libro dei diritti del bambino' (in
preparazione). L'ho fatto
con entusiasmo perché
creda ancora nel valore
della cooperazione. Ma
devo anche dire che ho
provato molta delusione
quando ho constatato
che la "Scatola degli
strumenti" della Coop
che comprende libri, giochi e videocassette, non
è presente nei supermercati Coop.
La Coop Unione di Piadena, per esempio, nei
suoi 18 punti vendita, li
ignora. Mi hanno riferito che la stessa cosa avviene nelle altre cooperative della Lombardia e
di altre regioni. Le giustificazioni dei responsabili non reggono: esigenza di specializzazione
merceologica, spazi insufficienti e altri simili
pretesti rivelano la sfiducia verso il socio consumatore. Da ciò si può
dedurre che il libro o i
materiali prodotti dalla
Coop per l'educazione
dei bambini alla socialità sono ritenute "merci"
sgradite o inutili. Tutto
ciò è triste e mi ha fatto
pensare che il tempo e lo
sforzo dedicati alla preparazione di quei libri
sono stati inutili, e che
non vale la pena di continuare una collaborazione che non trova, all'interno della stessa Coop, rispondenza e sostegno.
Con la speranza che le
mie deduzioni siano errate e che la realtà sia
meno negativa di quanto mi risulta, vi chiedo
di pubblicare questa mia
lettera. Grazie e cordiali
saluti.
Mario Lodi
Caro Lodi,
la sua lettera ci consente di
ritornare sul tenta del nostro impegno verso la scuola. Il nostro lavoro non è
spesso cOnOSCiteio perché
forse non siamo capaci di
valorizzarlo adeguatamente, tua nell'ambito scolastico incomincia ad essere noto e apprezzato.
E l'apprezzamento viene
proprio dalla qualità di collaborazioni come la sua. E
siamo certi che questa collaborazione continuerà, con
soddisfazione reciproca. I
suoi libri sono inseriti nella
"Scatola degli strumenti"
che la Coop promuove attraverso tre canali, Il primo,
e piè significativo, è quello
del contatto con gli insegnanti sia attraverso un
giornale a loro diretto, sia
con riunioni che tendono a
concordare l'inserimento
dei temi dell'educazione
consunti nella programmazione didattica annuale. Le
scuole che si trovano nel
territorio dove opera una
Coup in genere vengono assistite con la fornitura gratuita dei materiali didattici
Coop. Per consentire anche
alle scuole che sono in territori dove non opera la Coop
di accedere a questi materiali (libri, ma asine giochi
e programmi per computer)
abbiamo fornito alle scuole
l'elenco di peti di cento librerie italiane che hanno il
nostro materiale. Questo è il
secondo canale. Esiste poi
una terza possibilità: nei supermercati e negli IperOap,
presso l'Uff icio Soci é possibile richiedere il materiale
della scatola. Questa possibilità non c'è nelle superette, per pnabkrni di spazio.
materiale della "Scatola"
non é invece nel reparto libri di supermercati e !percoop per rara scelta precisa.
Riteniamo che questi smententi per l'educazione ai
consunti debbano essere
promossi appunto con un
contatto diretto Coop-scuola.
Cordiali saluti.
Ugo Pinferi
Responsabile
del Settore soci e
consumatori
Associazione
lombarda
Cooperative
di consumatori
CONTRIBUTO COOP
LA RICERCA SUL CANCRI
Al Presidente di Coop Lombardia, Antonio
Bertolini, l'Associazione italiana per la
Ricerca sul cancro ha inviato questa lettera
Egregio Presidente,
mi riferisco alla sua gradita comunicazione del 13
novembre u.s., e soprattutto al generoso contributo che la sua società ha dato in appoggio al nostro
lavoro e ai nostri obiettivi, attraverso l'iniziativa
"Giornata Europea per la Ricerca sul Cancro". In
pari tempo, ho preso nota con molto interesse delle iniziative che la Coop Lombardia ha preso nell'ambito dei consumi quotidiani al fine di contribuire a migliorare la qualità della vita. Le segnalo
a questo proposito iI mio personale apprezzamento
LE RICETTE
Dl QUALE
CONSUMO
e quello dei colleghi del Consiglio Direttivo, che
sono stati da me informati sull'argomento. In particolare sarò molto lieto di incontrarla nei prossimi mesi dell'anno venturo, e attraverso la mia Segreteria mi farò parte diligente per un appuntamento. Desidero rinnovarle i miei personali ringraziamenti per il generosissimo contributo che ci
è venuto quest'anno, anche perché esso significa
una solidarietà di cui abbiamo bisogno per continuare nel nostro impegno e mi faccio nel contempo
parte diligente nel trasmetterle le espressioni di
apprezzamento e di gratitudine da parte del Consiglio Direttiva.
Con i più cordiali saluti.
Dr. Guido Venusta (Milano)
OGGI/DOMANI
di Giorgio Vozzo
RESCA DI COMO
Ingredienti: Farina bianca grammi 300; burro grammi 150; zucchero grammi 100; uva sultanina grammi 100; canditi grammi 100; lievito di birra grammi 15; uova 3; miele cucchiaio
i; scorza di limone grattugiata 1; sale.
Procedimento:
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e impastarlo con un quarto di farina sino ad ottenere una palla.
Farla riposare coperta per un'ora.
Unire la parte restante di farina, il burro, lo
zucchero, il miele, le uova, la scorza di limone e
un pizzico di sale.
Impastare con cura e formare una palla. Lasciar riposare.
Quando iniziano a formarsi le prime bolle unire i canditi infarinati e l'uva sultanina.
Formare un pane allungato e disporre al centro
per il lungo una bacchetta di legno.
Cuocere in forno sino ad ottenere una colorazione bruna.
3
LEGGEREZZA
Notava il Presidente di Carrefour, la società
francese che ha inventato gli ipermercati: "Noi
abbiamo margini netti del due per cento sulle
vendite. Ogni cliente fa una spesa media di 350
franchi (78.000 lire), il nostro margine è di 7
franchi (1.500 lire).
Ma una colazione di lavoro costa 700 franchi: occorrono 100 clienti per pagarla.
Un'automobile di servizio vale 20.000 clienti, una segretaria 35.000 clienti".
Questi conticini, semplici semplici, esposti dal
capo di una grande azienda fra le più efficaci sul
mercato, fanno riflettere.
In tempi di crisi e di forte concorrenza tornano in
primo piano i valori di base: prezzi bassi e costi
leggeri.
Tutte le fortune nel commercio sono state edificate sopra questi principi, troppo spesso messi in
ombra, soprattutto nei periodi di crescita, dell'e-
conomia, dei redditi e dei consumi, che ahimé
non sono più all'ordine del giorno di oggi, né del
prossimo futuro. Viceversa tutte le sventure dei
grandi imperi commerciali hanno avuto origine
dal gonfiamento dei costi, che inevitabilmente
hanno spinto all'insù i prezzi di vendita col conseguente distacco dei clienti.
I consumatori sono furbissimi, hanno antenne
pronte e sensibili, sentono subito la mano pesante sui prezzi, scappano e vengono attirati come
da una misteriosa calamita verso altri negozi,
più convenienti.
Allora le vendite diminuiscono, crescono ancora
di più i costi generali e si creano nuove difficoltà.
Un circolo vizioso.
Ad evitarlo basterebbe applicare alle aziende
quella stessa ricetta che i medici raccomandano
alle persone che vogliono star bene e vivere a
lungo: leggerezza e agilità.
IL CAPILLARE CONTROLLO ESERCITATO DA COOP SUL PIATTO PIÙ TRADIZIONAL
LE TABELLE DI
PRODUZIONE
E L'ANTICA
ESPERIENZA DI
CORTICELLA.
LA PASTA
ALL'UOVO E LE
TECNOLOGIE
MODERNE.
IN POCHE
PAROLE,
COME SI
RINNOVA
UN
PRODOTTO
PREZIOSO
di Beatrice Spagnoli
a pasta Coop: tutti i perché di una scelta. Entriamo nel mondo
delle matasse all'uovo, dei fusilli
e delle pastine in brodo per esplorare il
completo e lungo cammino che essi percorrono prima di arrivare nel nostro
piatto. Un iter che Coop si può ben dire,
cura passo dopo passo, dal chicco di grano al prodotto finito: una serie di tecnologie selezionate e di controlli mirati
che garantiscono al consumatore una
merce di qualità.
E processo di perfezionamento della pasta a marchio Coop ha avuto la svolta
decisiva qualche anno fa quando, sulla
scia del ritorno in auge della "dieta mediterranea", spaghetti e maccheroni ricomparvero, dopo i tempi delle diete
ferree, nei piatti degli italiani.
L
AI
In quel momento Coop
decise di agire capillarmente: con l'obiettivo di
fare quel salto di qualità che oggi, dati alla
mano, può dimostrare.
Si parti da un "producttest" (siamo nell'86) per
fare il punto sulle esigenze del consumatore.
I risultati furono interessanti: il consumatore bada innanzitutto alla tenuta di cottura della pasta: molto meno,
invece, all'odore e al sapore, che vengono coperti dal condimento.
Da allora ad oggi, Coop
ha perfezionato, nel
settore pasta, le tecnologie a disposizione fino
ad arrivare agli attuali
esiti positivi. E questo
balzo in avanti è ora
simboleggiato dal nuovo packaging, che racchiude tutti i 77 tipi di
pasta a marchio; un involucro trasparente di
tipo tradizionale, ma
con uno styling studiato, sul quale campeggia
l'immagine della pasta
Coop: un tondo sole dorato, che richiama alla
mente altrettanto dorati campi di grano. Sul
pacchetto campeggiano
in evidenza alcune importanti informazioni:
la data di scadenza, il
tempo consigliato per la
cottura (che precedentemente non era indicato) e la nuova tabella
nutrizionale.
Ma quali sono in concreto Ie tecnologie, i
controlli accurati, i test
di sicurezza da cui nasce la qualità della pasta Coop? Sono tanti: iniziano dalla scelta del
tipo di grano per finire
alla confezione pronta a
raggiungere gli scaffali
del supermercato.
LO
STABILIMENTO
DI CORTICELLA
La Corticella, azienda
bolognese si antica tradizione e di lunga esperienza, produce la pasta Coop dal 1978, con
procedimenti concordati con i tecnici della catena, nei due stabilimenti del capoluogo emiliano e di Foligno.
Viene acquistato preferibilmente grano nazionale, che è poi quasi interamente lavorato in
proprio.
Da due anni poi, per avere maggiori garanzie
di controllo sulla materia prima, il 20 per cento del grano (ma la percentuale è destinata a
crescere) è acquisito
mediante un contratto
di coltivazione con agricoltori soci essi stessi di
Corticella. Tutto il grano, comunque, deve rispondere a determinati
requisiti: innanzitutto
le condizioni igieniche
idonee e i trattamenti
con pesticidi non pericolosi, per verificare i
quali vengono effettuate opportune analisi.
LE SEMOLE
Sono conservate ove
passibile con la cosiddetta "tecnica del freddo" che consente buone
condizioni di conservazione evitando trattamenti chimici.
Oppure esse vengono
trattate con COs (anidride carbonica) che,
come è noto, non lascia
alcuna traccia. Successivamente prima della
lavorazione, le semole
vengono sottoposte al
"filth test" (che consiste
nella macinazione e
nella constatazione dei
residui) per controllarne le condizioni di igiene.
LA PASTA
ALL'UOVO
Per questo tipo di pasta, Coop non usa assolutamente coloranti. Il
bel colore delle "matasse" lo si deve invece al
mangime delle galline
scelto in modo da avere
uova con le quali si ottiene pasta dì un colore
caratteristico e natura-
I
le. Nelle matasse Coop
sono presenti 6 uova
per Kg mentre nelle pastine e nelle lasagne 4
per-
LE
TECNOLOGIE
Il prodotto all'uovo viene lavorato in un impianto che non prevede
l'intervento umano.
L'impianto viene lavato
più volte con frequenza
stabilita e la partenza è
condizionata dall'ottenimento di condizioni prefissate e misurate automaticamente (che corrispondono ad una idoneità raggiunta di pulizia)
IN FORMA CON PIACERE
gate le braccia e porta-
tele in avanti, con i palmi rivolti verso il pavimento.
Il mese scorso vi abbiamo suggerito qualche facile esercizio
da fare in casa per eliminare tensioni e
pesantezza agli arti
inferiori e per scio
gliere Ie articolazioni. Ecco ora gli esercizi per le braccia.
Provateli: bastano 5
minuti al giorno e un
po' di costanza, per
riprendere elasticità
e prevenire i dolori
alle articolazioni.
i - Sedetevi a terra con
le gambe distese, appoggiate al pavimento,
e il busto eretto. Allun-
2 - Allungate e flettete
le dita, chiudendo la
mano a pugno con il
pollice all'interno. Ripetete per 10 volte, poi rilassate le braccia.
3 - Stendete di nuovo le
braccia in avanti e flettete ii dorso delle mani
all'altezza dei polsi,
portando le dita prima
verso l'alto poi nella direzione opposta. Ripetete 10 volte e rilassate
le braccia.
4 - Stendete le braccia
come negli esercizi precedenti, con i palmi rivolti verso l'alto.
Flettete i gomiti, piegate le braccia fina a
toccare le spalle con la
punta delle dita, quindi
distendete di nuovo le
braccia. Fate l'esercizio
10 volte.
6 - Ora allargate le
braccia sulla stessa linea delle spalle, sempre con i palmi delle
mani rivolti verso l'alto
e ripetete l'esercizio
precedente.
6 - Mantenendo la stessa posizione (le dita toccano leggermente le
spalle), descrivete con i
gomiti dei cerchi in senso orario, per dieci volte.
Ripetete l'esercizio in
senso antiorario quindi
rilassatevi.
LLA DIETA MEDITERRANEA
111EIWN
senza Pottenimento delle quali il processo rimane bloccato. Grazie a
questa operazione preventiva la pasta all'uovo
può essere trattata successivamente con un
procedimento che determina, tra l'altro, una
buona tenuta di cottura
e quella caratteristica
ruvidità che ha la pasta
fatta in casa.
Per quanto riguarda la
pasta di semola citiamo
gli spaghetti che sono
prodotti nello stabilimento di Foligno con una tecnologia d'avanguardia che assicura
buoni risultati per l'omogeneità del colore e
la tenuta di cattura.
-
)rwrRoLLI
Is SUL
)DOTTO
iTO (A
1PIONEP
La pasta che esce dagli
stabilimenti "CorticelIa" viene innanzitutto
controllata 'a crudo'. Si
procede alla valutazione del colore e della
presenza eventuale di
punti bianchi (dovuti a
difetti nel processo produttivo), punti neri (residui nella farina) e si
quantifica la presenza
di incrinature (poiché
dopo, in fase di cottura.
esse si aprono). Si pas-
sa poi all'esame della
"geometria" della pasta: la misura del pezzo, lo spessore ed eventualmente la rigatura.
Si continua, quindi, con
il controllo del prodotta
'da cotto' sia provando
la cottura ideale sia
stressando la pasta con
una bollitura prolungata per verificarne gli effetti. Vengono inoltre
valutati gli aumenti di
volume e di peso ed il
suo sedimento. Il prodotto finito, infatti, non
solo deve tenere la cottura, ma anche essere
appetibile. E a questo
proposito, la pasta targata Coop regala caratteristiche come il sapore e l'odore, che ricordano quelli del grano.
Per quanto riguarda le
analisi chimiche attivate nei laboratori di Coop Italia, vengono via
via passate al vaglio le
ceneri (il parametro di
legge è 0,90), il grado di
tenero, l'umidità (massimo previsto 12,5 per
cento) e, per la pasta
all'uovo, il numero di
uova utilizzate per Kg.
Si procede anche al
controllo microbiologico
per verificare lo stato igienico del prodotto.
Ovviamente, non possono mancare, per finire,
la verifica della confezione ed un'ulteriore
revisione del peso. In-
DALLA STAMPA a
ITALIA,
UN DOLCE
PAESE
5
Ci riferiamo al crescente apprezzamento — stando alle
statistiche 1989 —
nei confronti degli a
limenti dolci. Forse
per fugare altre amarezze ci siamo
fatti fuori 1.151.000
tonnellate di prodotti zuccherosi, il che
fa più di 20 chili a
testa all'anno, per
un totale di circa
9.000 miliardi di fatturato. E poi una
curiosità: la dolcezza, con il suo 7% di
crescita, batte anche
l'inflazione...
curo
somma, la pasta a marchio Coop che arriva a
destinazitine nei supermercati, val bene la
scelta: per la garanzia
di qualità e sicurezza (e
Coop lo ha dimostrato)
che ci sono dietro.
Diamo un'occhiata alla
tabella nutrizionale,
nella quale possiamo
verificare tutti gli elementi che assimiliamo
nel nostro organismo
con 100 grammi di pasta: un piatta di minestra. Una premessa è
doverosa: anche l'Istituto nazionale della nutrizione, nella sua campagna sulle "linee guida per una sana alimentazione", ha segnalato, tra le regole per
star meglio mangiando
meglio, l'assunzione di
amido e fibre. Il maggior apporto di questi
due elementi ci viene
fornito, oltre che da legumi, frutta e verdura,
proprio dai cereali e dai
loro derivati. Discretamente ricchi, tra l'altro,
di proteine, vitamine
del complesso B e sali
minerali. E bene, inoltre, consumare gli alimenti contenenti fibra
(in primo luogo i cereali) perché essi servono a
regolare le funzioni del-
l'intestino.
Leggendo l'istogramma
della tabella nutrizionale sulla confezione di
di Luciano Didero
BATTERI, PER VEDERCI MEGLIO
Dattero, è spesso ritenuto un sinonimo di malattia; in realtà risultano molta utili nel campo dell'agricoltura biologica e ora, novità, come "antinebbia", E infatti in corso di sperimentazione all'aeroporto di Verona un sistema che irrora la
nebbia con batteri che, letteralmente, catturano
l'acqua. L'aria si asciuga e la nebbia non c'è più:
seguiremo con interesse la sperimentazione.
BRUXEItLES:
MAI PIU CFC
In realtà la completa difesa dell'ozono della
stratosfera si realizzerà, per quanta riguarda
l'Europa, solo tra sei anni, ma almeno una data
limite è stata fissata.
E comunque la quantità di CFC importati o prodotti (per le bombolette spray o come refrigeranti) sarà dimezzata entro il l° gennaio 1992, che
tra l'altro è l'anno più significativo per il vecchio
continente, quella della completa unificazione
"dei dodici" della CEE, che presto saranno molti
di più.
pasta Coop, rileviamo
che un piatto di minestra fatta con semola ci
fornisce 359 Kcalorie
pari aI 15 per cento circa del fabbisogno medio
ponderato quotidiano
calorico e del 20 per
cento circa di apporto
di carboidrati e proteine oltre che una presenza significativa di
sali minerali, vitamine
del gruppo E e Niacina.
La fibra presente è di
0,5 grammi ed è assente il colesterolo. Ovviamente, questi valori
cambiano nella tabella
della pasta all'uovo dove, invece, il colesterolo
è 93 mg, le calorie salgono a 370 e per una
FRANCIA:
CONCORRENZA
"PILOTATA"
Una recente inchiesta riportata dalla rivista consumerista "50 million de
consommateurs" ha messo in evidenza che nel
settore degli elettrodomestici la concorrenza
non è completamente libera. Cosa vorrebbe fare
il consumatore attento?
Un confronto tra i prodotti offerti, test di rapporto prezzo-qualità, ciò
che non sempre è possibile. Infatti diverse marche delle più conosciute
(il 40% si stima) sono
presenti esclusivamente
in alcune catene, non in
tutte: non si possono fare
confronti di prezzo, una
situazione non dichiarata di quasi monopolio,
che non favorisce il consumatore.
vitamina 'nobile' come
la niacina, un piatto di
pasta, copre quasi il 30
per cento del fabbisogno medio ponderato
quotidiano (Larnl.
Sono solo alcuni esempi. Ognuno, poi, potrà
usare le informazioni
nutrizionali per regolare la propria dieta giornaliera. Comparando le
rispettive tabelle, infatti, possiamo constatare
che, per quanto riguarda l'apporto nutritivo, i
classici spaghetti olio e
pomodoro sono davvero
un piatto completo.
A confermare, se ce ne
fosse bisogno, la validità della dieta mediterranea.
quale
lega
Comitato Regionale
Lombardo
Associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
',1:1 111.
ato di
Antonio Regoli ni. Sergio Ferrano.
Sergio Ghiri nghelli, Marco
Maggi, Daniele Moltrasio. Ugo
l'inferi, Enrico Rossi. Adolfo
Scalpelli, Elio Suoni, Giorgio Vireza
Redazione
Colmami,
responsaldle
Segreteria di
redazione
Addio Scalpelli
Andrea renegato
rdil rice Cimp Viale Farriagasia 75
Lombardia
20142 Milano - TN. 84472i
Progeito
Franco Malagati
grafico
Maria Rosa Tolsi
i mpaginazione 0..5op 'li Guado'
bugia n i]
Corbetto IM» - Tel. 02-9794441
e stampa
Disegni
Giallo Peranzoni
AII1OliZZ.VAOTIC del Trib. di Milano
n. 144 ikl l4 api Ic 1982
La cara di Quale Consumo S di bassa qualdi per la
stampa ma di ala qualaì ecologica. à lana ricielata
.._QUELLO CHE VUOLE LA PRIMAVERA PER L'ORTO E IL BALCONE
LE MALATTIE DELLE
PIANTE NON
USANO PIÙ.
MA, ALLA FINE
DELLA STAGIONE
FREDDA,
QUANDO LE
PRIME LUCI DI
PRIMAVERA
INVITANO A
RIMETTERE UN
PO' D'ORDINE SUI
BALCONI O
NELL'ORTO, LA
PREVENZIONE DEI
PARASSITI E DELLE
MALATTIE
CRITTOGAMICHE
È UNA DELLE
OPERAZIONI
DI BASE.
NEL SETTECENTO
GLI ABITANTI DI
OFFENBURG,
RIDENTE
CITTADINA
TEDESCA DELLA
SELVA NERA,
BRUCIARONO
UNA STREGA
CON L'ACCUSA
D'AVER FAVORITO
LA
PROPAGAZIONE
DELLA TORTRIX
VIRIDIANA,
IL TERRIBILE
PARASSITA DELLE
QUERCE.
OGGI SISTEMI
0051 RADICALI
PER COMBATTERE
IL
RES
IO
E LLA NATURA
&
di Marta Isnenghi
Secondo Haarman e
Meylan, due noti naturalisti svizzeri, esistono
attualmente circa 7500
specie di animaletti
dannosi, 3000 malattie
crittogamiche, 300 virus
e 250 specie di batteri
che possono nuocere alle
piante. Gli inverni relativamente miti, la scarsità di piogge, l'inquinamento e Ia maggiore resistenza dei parassiti ai
!Marinaci utilizzati per
controllarne la proliferazione, sono alcune
delle cause che spiegano
l'enorme diffusione di
questi ospiti indesiderati. Che fare per prevenire o quanto meno contenere l'invincibile armata di afidi, cocciniglie,
funghi, ragnetti e moche
bianche? Al di là dei
prodotti chimici per i
quali è bene farsi consigliare presso i centri
specializzati, vi sono alcune tecniche colturali
che aiutano a combattere i nemici dei nostri fiori e nello stesso tempo
danno buone garanzie
di riuscita per le fioriture primaverili ed estive.
IROTONDO
ELL'ORTO
Prima di tutto, là dove
è possibile, è bene alternare Ie colture, lasciando passare due anni prima che ciascuna
piantagione di ortaggi o
di piantine da fiore ritorni al suo posto d'origine. Così il terreno,
traendo beneficio dalla
rotazione delle colture
annuali, ristabilisce un
buon equilibrio minerale e riduce al minimo i
pericoli di infestazioni
LA BUON/
TERRA
Una buona terra e la
seconda condizione per
avere balconi ben fioriti
e ortaggi in salute.
Per determinare l'alceUnità o l'acidità del
suolo si può inserire nel
terreno uno strumento
detto piaccametro, dalla sua unità di misura
espressa con il termine
pH. Il terreno con un
pH compreso fra 6,5 e
7,5 è quello che soddisfa le esigenze della
maggior parte delle essenze. Per alcune piante come le camelie, i rododendri e le gardenie
occorre un suolo più acido, con pH intorno al
6. Per aumentare il
grado di acidità del
substrato esistente basterà aggiungere torba
o terra d'elica.
In primavera, prima di
mettere a dimora le
nuove piantine, è fondamentale arricchire il
terriccio con una dose
abbondante di sostanza
organica fatta di letame
o di composta, vale a dire di residui vegetali
del giardino. La migliore composta è però
quella dell'asino precedente, lasciata maturare almeno dodici mesi
nel suo contenitore,
nella speranza che l'acqua abbia via via dilavato le possibili sostanze inquinanti.
Il terreno poi deve essere ben aerato aggiungendo un po' di sabbia
di fiume in modo che
l'acqua d'irrigazione
fluisca facilmente, la-
sciando la terra umida
ma non troppo compatta.
LE VIALE
ERBE
Le erbacce compaiono inesorabili in aprile. E
subito vanno strappate
con tutte le loro radici
per evitare che si rifacciano vive di lì a poco.
Per i più pigri un buon
rimedio per impedirne
la crescita è la corteccia
di pino. La si trova in
vendita nei negozi specializzati. Sparsa fra le
piante di rose, di azalee
o di qualsiasi altra specie, permette una buona pacciamatura delle
aiuole o dei vasi, rendendo la vita difficile
alle male erbe e ai loro
parassiti.
RE
Ma la rotazione delle
colture, il miglior terriccio, la composta più
ricca e la sconfitta del-
le erbacce non bastano
a fiorire i balconi. Ci
vogliono le varietà di
piante più adatte, più
resistenti alle malattie, meno comuni.
E ci vuole anche la capacità di accostare forme e colori, per creare
davanzali sublimi e
piccoli angoli di paradiso.
Una famosa e plurifotografata composizione
del davanzale di una
villa vittoriana merita
d'essere suggerita per i
suoi colori pastello. Ai
bordi esterni della fioriera in pietra, lunga
circa un metro, vi sono
due Helycrisum petiolaturn dalle foglie argentate.
Nella parte centrale una raffinata Nicotiana
verde e davanti una
fresca cascata di campanule bianche e azzurre.
Chi ha la fortuna di
possedere alti vasi di
cotto dall'imboccatura
stretta come le vecchie
giare, può seminarvi la
solare ipomea insieme
a magiche portulache
rosa: sicché anche un
microbaIcone da Cip-
puti può competere in
allegria con gli splendidi vasoni di fusele del
loggiato di Villa Agnelli, a Villan Perosa, fuori Torino.
Infine, per liberare
spazi utili nell'orto,
mettiamo pure sul terrazzo lavande, salvie e
rosmarini, intervallati
di tanto in tanto dal
candore delle dature e
dei gigli della Madonna.
Al posto delle aromatiche, nell'orto semineremo i ciuffi vivaci del
basilico dalle foglie di
porpora e i cespi croccanti della Iceberg:
quella lattuga color del
ghiaccio scelta da Mc
D/onald come insalata
ideale per i suoi hamburger.
Ma ottima anche sulle
nostre tavole, decorate
per l'occasione con un
bouquet di rose che
portano lo stesso nome:
le bianche, purissime
Iceberg, che non possono mancare nel vostro
giardino.
NEI NEGOZI COOP
dal 23 febbraio al 9 marzo
troverete in offerta
per la casa ed il giardino
— Tillandsia
(Pianta dell'aria)
Piante aromatiche
Bulbi Sementi Rosai
Terriccio - Humus Argilla
E tutto
per il settore giardinaggio
6
~11.1.~
RIFLESSIONE E ANALISI CON NOVITÀ PER IL '91 -3
Tessera e macchinetta
obliteratrice per le
offerte oi soci
INIZIATIVE SCONTO SOCI 19901
Mese
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Settembri
Ottobre
Novembre
Dicembre
Prodotto
cassetta arance
detersivo liquida
salame felino
mele golden tot. con.
parco carni alternai.
olio extra Coop
conf. pasta Voieno
formaggio grana
pacco carni
caffè
N. Pezzi ISconto
unitario
1
Sconto
totale
4.000
3.000
8.000
3.000
8.000
4.000
3.000
5.000
15.000
5.000
173.792.000
78 171.000
179.408.000
96.247.000
65.760.000
137.972.000
96.777.000
166.535,000
124.800.000
163.010.000
35,30
21,10
17,90
25,30
6,60
27,30
25,30
26.10
6,40
25,10
272.881
58.000
1.281472.006
21,00
SCONTO 2
SCONTO 3
-9
• 3.448
26.057
22.426
31.749
8.220
34.493
32.259
33.307
8.320
32.602
SCONTO 1
SCONTO
SOCI n.3
Fustino tace
SCONTO 4
.•••Le ,111 P4•111 . 51.911
SCONTO 5
SCONTO 6
SCONTO 7
SCONTO 8
SCONTO 9
SCONTO 10
j
CCCP LOMBARDIA
N! 116101 B
Totali
05 OINOOS
6L OINOOS
91 011403S
C•è QUALCOSA
DI NUOVO
NELLE
L I OINOOS
9L OINOOS
9L OINOOS
IP L OI NOOS
L OINOOS
CL OINOOS
01NOOS
1~111111-
OiFIARTE Al SOCI
di Sergio Ghiringhelli
Iniziamo quest'anno un
rinnovamento nelle nostre proposte di sconto
ai soci.
I risultati sono ancora
positivi specialmente
nei prodotti di più largo consumo, tuttavia
alcuni segnali di stanchezza nell'usufrutto
delle iniziative ci impongono una riflessione.
A tal fine, una commissione delegata dal Con-
siglio generale ha iniziato ad esaminare la
situazione e ha adottato una prima serie di
scelte che dovrebbero
già migliorare l'offerta:
11 Introduzione di proposte di prodotti non alimentari con relativa
prenotazione.
2) Diminuzione della
pezzatura nelle proposte carni.
31 Maggior evidenza
dell'offerta soci nei
punti di vendita e sulle
stesse confezioni riser-
vate.
Vi è però la necessità dì
un maggior approfondimento del problema,
che potrà scaturire dopo aver promosso
un'indagine conoscitiva
tra i soci-consumatori
che faccia emergere
l'effettivo interesse anche su prodotti meno
tradizionali.
Solo dopo aver elaborato questi risultati sarà
possibile andare verso
una programmazione
delle offerte più ade-
guate alla domanda.
Anche sul fronte di una
gestione più corretta
del servizio e dell'uso
di gettoni, vogliamo introdurre innovazioni.
Intanto per fronteggiare l'attuale situazione
verranno adottati gettoni colorati, di diverso
colore per ogni offerta,
cosi da evitare disfunzioni e squilibri nell'uso degli stessi.
Succede infatti che una
parte dei soci, pur ritirando regolarmente i
gettoni dall'obliteratrice, non ne usufruiscano
nell'offerta in corso ma
li trattengano per qualche proposta a loro più
confacente.
Ciò crea difficoltà nel
controllo dei risultati,
specialmente nel determinare le quantità effettive da smerciare e
nelle prenotazioni a
magazzino centrale.
Si tratta comunque di
una soluzione transitoria perché la vera novità sarà l'adozione, già
INTERNO A cura di Andrea Pertegato
CENTRO DI
AIUTO PER
RAGAZZI IN
DIFFICOLTÀ
Un rifugio e un centro di reinserimento
sociale per il pieno
recupero di ragazzi
provenienti da situazioni familiari difficili: da due anni questa
è la realtà di Koiné,
centro di accoglienza
diurna per giovanissimi e giovani da 6 a
14 anni, iniziativa
creata dalla cooperativa "Cearpes" di Pescara. Il centro Koiné
che ha sede- a Villa
Raspa di Spoltore,
nel Pescarese, comprende laboratori di
falegnameria, meccanica, informatica, cinematografia e locali
per attività motorie,
estenderà quanto prima l'accoglimento di
45 ragazzi, alcuni dei
quali potranno trovare anche ospitalità
notturna presso la
Comunità alloggio.
MUTAMENTO AI VERTICI DELLA UNIPOL
Giovanni Consorte, è il nuovo vice-presidente e amministratore delegato della
compagnia d'assicurazioni Unipol, della quale, in precedenza, era direttore generale. Consorte è stato eletto nell'alto incarico, dopo che il consiglio d'amministrazione lo aveva cooptato all'unanimità fra i suoi membri. Il ruolo di vicepresidente si era reso vacante in seguito alle dimissioni dall'incarico di Giacinto Militello, in seguito alla sua nomina a componente dell'Alta Autorità per la
tutela della concorrenza e del mercato. Ora il Comitato di presidenza dell'Unipol è così composto: Enea Mazzoli, presidente; Giovanni Consorte, vice-presidente; Giancarlo Brunello, consigliere segretario e Ivano Sacchetti, direttore
generale, che così subentra nell'incarico al neo vice-presidente Consorte.
CONFERMATA
PRESIDENZA
ITALIANA DI "EUROC"
L'italiano Fausto Bartolini è stato
confermato presidente di "Euroc",
l'associazione che raccoglie 10 mila
imprese cooperative europee di costruzione, che ha sede a Parigi. Ad
"Euroc" finora avevano aderito imprese cooperative di Francia, Italia,
Spagna e Portogallo. Attualmente
all'organizzazione stanno giungendo
richieste di affiliazione da parte di
imprese di altri Stati membri della
Comunità economica europea, fra i
quali, in particolare, Germania, Belgio e Grecia. "'Euroc — ha detto
Bartolini — vuole essere un esempio
di concreta collaborazione fra imprese di più paesi, un'esperienza positiva e da imitare in vista dell'Europa
deI 1993.
"RASCAL" IL BUS
ECOLOGICO
Anche la cooperazione è presente con
un importante progetto nelle iniziative
per contrastare e ridurre l'inquinamento da traffico, specie nei grandi centri
urbani. In occasione del convegno svoltosi presso la Fiera di Genova sui tema
"Trasporti e sistema città", sono stati
presentati due veicoli ad alto livello tecnologico. Si tratta di autobus che potrebbero sostituire in un futuro prossimo gli autobus tradizionali. "Rascal" è il
nome del mezzo di trasporto pubblico,
progettato e realizzato dalla "Mieravett", società che fa capo alla lega delle Cooperative. L"'Altrobus" è l'analogo veicolo ecologico proposto nella stessa occasione, da un consorzio di cui fanno parte Genova Ricerche, l'Iveco, Ansaldo Ricerche e AMT tAzienda municipalizzata
dei trasporti).
in fase avanzata di studio, di una carta magnetica che verrà "letta" e annullata direttaniente alle casse del supermercato determinando automaticamente il relativo sconto sugli scontrini di spesa.
Pensiamo che con queste importanti innovazioni saremo presto in
grado di dare un servizio davvero efficiente e
soprattutto di migliorare i vantaggi riservati
ai nostri Soci.
PUNTA
RAISI •
COOP
ITER
COSTRUIRÀ
NUOVA
AEROSTAZIONE
Importanti contratti e positive
prospettive per Iter. Infatti la
cooperativa ravennate di costruzioni, aderente alla Lega, è stata recentemente incaricata di
portare a termine l'edificazione
della nuova aerostazione dello
scalo dì Punta Raisi di Palermo.
La realizzazione richiederà 24
mesi con una spesa di 78 miliardi di lire.
Il modernissimo fabbricato aeroportuale consentirà all'aeroporto palermitano dì sostenere un
traffico annuo di 2 milioni e
600 mila passeggeri, collocandosi ai primi posti fra gli scali del
Mediterraneo. Inoltre, i passeggeri potranno avvantaggiarsi
del collegamento fra la metropolitana e il sistema viario di Pa-
lermo.
HA CENTO ANNI IL LIBRO PIÙ POPOLARE E PIÙ RISTAMPATO SULL' "ARTE DI MA
PE LLEGRINO
LA STORIA DI UN'OPERA
CHE NESSUN EDITORE
VOLLE PUBBLICARE E CHE
EBBE, INVECE, GRANDE
SUCCESSO.
BANCHIERE E LETTERATO,
ALLA FINE SI SCOPRI'
GRANDE "CUOCO" Al
FORNELLI A
SPERIMENTARE
ACCOSTAMENTI ARDITE
DI GUSTI E SAPORI
Nella storia dell'editoria italiana
c'è un libro che si continua a
stampare da cento anni e che ha
già ampiamente superato il milione di copie vendute.
Eppure appena scritto fu rifiutato dagli editori ai quali fu sottoposto. E l'autore lo stampò e distribuì a sue speSe.
La scienza in cucina a l'arie di mangiar bene, uscì nella prima versione nel 1891. L'edizione ampliata e
riveduta che in genere è alla base delle edizioni odierne è quella
del 1910, la quattordicesima. Ma
ormai quest'opera è nel catalogo
di diversi editori: citiamo Giunti
Marzocco di Firenze, che è l'erede di Bemporad, l'editore che
Pellegrina Artusi nacque il 4 agosto 1820 a
Forlimpopoli da Teresa
Giunchi e da Agostino,
detto "Buratél", proprietaria di una drogheria sulla piazza principale, di fronte alla Rocca.
La casa non c'è più. Demolita nel 1961, suo
posto c'è una banca.
In un paese che contava allora duemila abitanti è impressionante
il numero di cittadini
che si impegnarono nelle diverse fasi del Risorgimento.
E Agostino Artusi, il
padre, fu membro del
Comitato di governo
provvisorio costituito a
Forlimpopoli durante i
moti rivoluzionari del
1831.
Pellegrino frequenta iI
seminario di Bertinoro
e poi studia lettere all'Università di Bologna.
ARTUSI
di Ugo Pinferi
per primo provvide alla diffusione del libro. Nei primi anni, abbiamo detto, stampato a spese
dell'Artusi, lo si poteva però acquistare scrivendo direttamente
a lui. Oggi c'è un'edizione dí lusso del 1962, ristampata in seguito, in cofanetto, con una dotta
rassegna dal titolo "La cucina italiana nei secoli", ma c'è sempre
la più tradizionale edizione, sempre Giunti Marzocco, rilegata,
che nel 1988 costava 20.000 lire.
La versione più preziosa sul piano editoriale è quella di Einaudi.
E il volume 109 della Nuova Universale Mi:tendi, una collana che
giustamente mette l'Artusi assieme al Platina, il cuoco di Piade-
Poi incomincia a girare
l'Italia come "mercante", aiutando l'attività
paterna.
La sera del 25 gennaio
1851 la banda di Stefano Pelloni, detto I1 Passatore, occupò Forlimpopoli e girò di casa in
casa a razziare. La vicenda sconvolse la
mente di una sorella di
Pellegrino, Geltrude,
che dovette essere in
seguito ricoverata.
Il Passatore aveva come compari Domandone, Lasagna, eredi di
altri briganti quali Belpipino, Antoniolo, Ventura, Marchetto, Regnino, Minghetto.
Una terra cosi esposta
al brigantaggio non era
il luogo per un trentenne che voleva sviluppare le attività paterne.
Pellegrino si trasferì
prima a Firenze, e poi
nel 1853 a Livorno dove
na che pubblicò alla fine del 1400
Il piacere onesto e la buona saline, e
ai maggiori autori della letteratura mondiale.
Questa edizione si avvale di
un'introduzione e delle note di
Piero Camporesi, un lavoro che
arricchisce il volume con un saggio che spazia dall'indagine delle
fonti di Artusi, all'esame della
letteratura culinaria precedente,
alla descrizione della situazione
sociale, politica, culturale della
fine delP800, il secolo di Artusi,
dell'unità d'Italia, dell'emergere
del proletariato. Che cosa dire
dopo ciò che è stato scritto così
bene da Camporesi?
Vogliamo sottolineare come que-
fece il commerciante.
Ritornò poi a Firenze aprendo un Banco di
sconto e divenne ricco.
Stiamo parlando di una
Firenze capitale culturale e per alcuni anni
anche capitale politica
Grandi frequentazioni
culturali erano coltivate dall'Artusi, che si
impegnò anche con due
pubblicazioni, a sue
spese, Vita di Ugo Fo-
scolo con note al carine
dei Sepolcri, nel 1878, e
Osservazioni in appendice a trenta lettere dì
Giuseppe Giusti, 1881.
Insomma un uomo colto, ricco, che 'aborriva
l'Internazionale e la reazione".
DIRITTI D'A ORE
Il testamento di Pellegrino Artusi è
davvero esemplare.
Stiamo parlando non di quello culturale, ma proprio del documento
"olografo" (dal Dir: "Si dice di un testamento scritto per intero di proprio pugno dal testatore").
Viene redatto nel 1904, da un Artusi
ottantaquattrenne con le idee chiare. Prima di tutto pensa ai due cuochi. A Marietta Sabatini: cinquemila
lire, il letto compresa la coperta
gialla, la lunga catena d'oro dell'orologio.
A Francesco Ruffilli: tremila lire e
l'orologio d'oro che si carica con la
ch i avicina.
Poi ai figli della defunta sorella: un
podere a Sant'Andrea in Rossano. Ai
figli dell'altra defunta sorella: il podere di Pieve Sestina.
Ventiduemila e quattrocento lire a
sto libro, di chiara impostazione
borghese, utilizzi ampiamente la
saggezza della cucina popolare,
troppo spesso vista come prodotto della penuria. Lo stesso Artusi
ci tiene a dire che non si considera un ghiottone, ma uno che
non vuole sprecare i doni della
natura.
Altra cosa da ricordare è che alla
base del successo presso le famiglie c'è stata l'amplissima opera
di sperimentazione delle ricette
grazie al lavoro dei due cuochi
di casa Artusi, la trasmissione
nel testo in modo chiaro dei metodi di lavorazione, la possibilità
insomma di ripetere agevolmente le ricette a casa propria.
un'altra sorella:e tre nipoti, più la
biancheria di casa.
Ad un nipote un antico crocefisso
d'avorio, ad un'altra nipote monaca
una Madonna di pittura antica.
Duemila lire al Comune di Forlimpopoli per fornire "dieci doti annue
da darsi in dote alle fanciulle povere
dimoranti nella città di Forlimpopoli, notevoli per onestà di costume e
per moralità di vita".
Sempre al Municipio di Forlimpopoli "tutti i miei libri e manoscritti" a
"fondamento e principio della formazione di una pubblica biblioteca".
Sempre al Comune lasciò altre sostanze con l'impegno di realizzare
un Ospizio di Mendicità.
E ancora diecimila lire perché il Comune le desse tutte al primo forlimpopolese che fosse diventato ministro o generale.
Al sindaco "il mio servizio da liquori
che si chiude a chiave". "Infine esigo, comando e voglio che il mio trasporto funebre abbia luogo in forma
puramente civile e senza neanche
un fiore".
Ma il vegliardo campava ancora in
buona salute e allora nel 1908 aggiunge che il cuoco Ruffilli può portarsi via gli attrezzi di cucina che
preferisce, e ai due cuochi congiuntamente lascia i diritti d'autore de
La scienza in cucina e l'arie di
mangiar bene.
UNA CENA
Nella bella casa di piazza d'Azeglio a
Firenze, l'Artusi aveva attrezzato una cucina "laboratorio". C'erano ben
due forni in mattoni e ci lavoravano
fissi due cuochi. Marietta Sabatini
era una giovane originaria di Massa
e Cozzile, comune in provincia di Pistoia sul cui territorio sorge oggi l'Ipercoop dell'Unicoop Firenze. Questa è una zona che ha ampiamente
contribuito all'immagine della cucina toscana, perlomeno a Milano. Da
Pescia, Montecarlo, Chiesina lizzanese, hanno tratto origine le famiglie che ancor oggi gestiscono le
"trattorie toscane" sotto la Madonnina.
L'altro cuoco era Francesco Ruffilli,
di Forlimpopoli e quindi conterraneo
dell'Artusi.
Abbiamo una dettagliata descrizione
di una cena a casa Ari-usi. Ce l'ha la- 8
IGIAR BENE"
*PREFAZIO
CON QUESTO TITOLO PELLEGRINO ARTUSI PUBBLICA LA SECONDA PREMESSA AL SUO LIBRO IL
CUI TITOLO COMPLETO 'E: IGIENE
ECONOMIA BUON GUSTO. LA
SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI
MANGIAR BENE, MANUALE PRATICO PER LE FAMIGLIE COMPILATO DA PELLEGRINO ARTUSI (790
RICETTE).
nueurits
E
51•111ENZA
CI ~cauti
11•111F
MIIF
W
W 111•111FA
CUCINA
IN
.51
- .gigli • ...Fiera
Frke -n.
l'iris II eiho can rubare
Aentengon Colmo une.Fai due regni dl luebere.
1.1n peu!u tesso ed ne M•ii2110
Molto etto e sai digelto
,Non fa Il carpo uno
'f2..2.2..,
Nelle immagini qui a
fianco: la casa di
Pri a14
e lato.
Aie. Mio lie ir, ore
•••1,7-•
Questo riquadro con fregi compare in molte
edizioni
Pellegrino Artusi a Firenze,
il suo monumento Funebre
e la copertina di uno delle
prime edizioni del famoso
=
libro.
Illtar • komala- -Ama voto
--- • —
a Scienza in
cucina e l'Arte
di mangiar bene
prati«.
campi!~ elia
• DO num
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per la raerdgoe
Pellegrìne animi
appaaaac. "La
F.14"dd M" "
Curino
1119 Pg""
abrzaa7a - ma. alleLMLIO
13131IPORAD MARZOCCO
plasreZE
Gran parte delle notizie
sono state prese dalle edizioni citate, ma anche
da Forum Popili, rivista
della Pro-Loco di Forlimpopoli. Questo ente,
presieduto dal professor
Corrado Matteucci, ha
provveduto a ristampare il "Primo quaderno"
di questa rivista, del
1961, nel quale sono riportate numerose testimonianze di chi conobbe
l'Artusi vivente.
A Forlimpopoli c'è anche un'Accademia Artesiana. Pro-Loco, Accademia e il Comune di Forlimpopoli stanno preparando le celebrazioni
per il centenario della
prima edizione de La
scienza in cucina.
AS DI
..
sciata Domenico Amaducci. Questo giovane di Bertinoro si trovava a Firenze per il servizio militare. I suoi parenti pregarono
Artusi dì confortarlo. "Infatti una sera comparve davanti alla
caserma un signore la cui eleganza destava interesse e curiosità: appariva impeccabile nella
sua redingote, o meglio prefettizia, e nel cappello a cilindro, sotto il quale facevano bella mostra
le ampie basette ottocentesche.
Era disceso da una carrozza, tirata da due cavalli".
Come antipasto fu servito prosciutto con le banane. Oggi tutti
siamo abituati a mangiare il
prosciutto con il melone o con i
fichi. Ma le banane erano di importazione, un frutto esotico, al
9 punto che Amaducci per la pri-
ma volta mangiò banane. Quindi
un Artusi "innovatore".
Come secondo piatto arrivò una
faraona allo spiedo con contorno
di mele cotogne. Poi il formaggio. Era gorgonzola... con i vermi! Il povero Amaducci era in
imbarazzo. Aveva spolpato gran
parte della faraona, era sazio,
ma soprattutto sconvolto da "alcuni vermi che passeggiavano
come fanno i turisti in piazza
della Signoria!" E invece di quella serata la cosa più squisita che
assaggiò fu proprio il gorgonzola.
Come dolce fu servito il "Panettone Marietta", che come scrive
l'Artusi: Manette è una brava cuoca e tanto buona e onesta
da meritare che io intitoli questo
dolce col nome suo, avendolo im-
parato da lei".
E i vini? C'è chi rimprovera ad
Artusi di non aver parlato di vini nella "Scienza in cucina". Vediamo che cosa si beveva in casa
Artusi: Albana secca di Bertinoro e Chianti.
Ancora una volta l'ospite conferma i suoi profondi legami con la
Romagna, sua terra natale, e
con la Toscana, la terra che lo fece ricco.
Arnaducci tornò spesso alla tavola di Artusi: "Trovai ad accogliermi sempre piatti nuovi e
tutti gustosissimi'.
Un Artusi sperimentatore che
portava i suoi due cuochi a dire:
"Noi siamo quasi tutto il giorno
davanti a questi forni e il padrone ci fa diventare matti con i
suoi continui esperimenti".
a cucina è una bricconcella;
spesso e volentieri fa disperare,
ma dà anche piacere, perché
quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria. Diffidate dei libri
che trattano di quest'arte: sono la maggior
parte fallaci o incomprensibili, specialmente
quelli italiani; meno peggio i francesi: al più
al più, tanto dagli uni che dagli altri, potrete
attingere qualche nozione utile quando l'arte
la conoscete. Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia
necessario, per riuscire, di nascere con una
cazzaruola in capo; basta la passione, molta
attenzione e l'avvezzarsi precisi; poi scegliete
sempre per materia prima roba della più fine, chè questa vi farà figurare. Il miglior maestro è la pratica sotto un esercente capace;
ma anche senza di esso, con una scorta simile
a questa mia, mettendovi con molto impegno
al lavoro, potrete, io spero, annaspar qualche
cosa. Vinto dalle insistenze di molti miei conoscenti e di signore, che mi onorano della loro amicizia, mi decisi finalmente di pubblicare il presente volume, la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio
uso e consumo. Ve l'offro dunque da semplice
dilettante qual sono, sicuro di non ingannarvi, avendo provati e riprovati più volte questi
piatti da me medesimo; se poi voi non vi riuscirete alla prima, non vi sgomentate; buona
volontà ed insistenza vuoi essere, e vi garantisco che giungerete a farli bene e potrete anche migliorarli, imperocchè io non presumo di
aver toccato l'apice della perfezione.
Ma vedendo che si è giunti con questa alla
trentacinquesima edizione e alla tiratura di
due centottantremila esemplari, mi giova credere che nella generalità a queste mie pietanze venga fatto buon viso e che pachi, per mia
fortuna, mi abbiano mandato finora in quel
paese per imbarazzo di stomaco o per altri fenomeni che la decenza mi vieta di nominare.
Non vorrei però che per essermi occupato di
culinaria mi gabellaste per un ghiottone o
per un gran pappatore; protesto, se mai, contro questa taccia poco onorevole, perché non
sono né l'una né l'altra cosa. Amo il bello ed il
buono ovunque si trovino e mi ripugna di vedere straziata, come suol dirsi, la grazia di
Dio. Amen".
LA CEE VUOLE QUESTE "IMPOSTE VERDI" COME STRUMENTO ECONOMICO PER
ECqTASSE,
TASSE VERDI,
TASSE
ECOLOGICHE
CÈ GIÀ CHI LE
PAGA, C'È CHI
SI APPRESTA A
PAGARLE E CHI
LE PAGHERÀ IN
UN FUTURO PIÙ
q MENO
VICINO.
TASSE MENO
SGRADITE,
COMUNQUE,
DI TUTTE LE
ALTRE,
ALMENO A
GIUDICARE
DALLE
REAZIONI
REGISTRATE NEI
PAESI DOVE
SONO STATE
GIÀ IMPOSTE.
di Vera Squarcialupi
È abbastanza facile in-
tuire a cosa le ecotasse
dovrebbero servire. E comunque utile ribadire
che si tratta di "strumenti economici" o di
sgravi fiscali, destinati
a riparare i danni inflitti all'ambiente secondo
il principio "chi inquina
paga", ma anche a scoraggiare economicamente ogni tipo di inquinamento che derivi da attività canone e da abitudini collettive, orientandole possibilmente verso
scelte meno inquinanti.
Ci assicurano, d'altronde, che se ben ideate, ben
applicate e soprattutto
ben spiegate, le tasse ecologiche serviranno a
modificare i comportamenti individuali e le
decisioni pubbliche, a
partire, per esempio, da
un.o dei fenomeni più
clamorosi ed anche più
inquinanti, che è l'uso
dell'auto privata. L'Europa Comunitaria, la
Cee, già da tempo e con
vari mezzi dimostra l'intenzione dì volere tutta
una serie di "tasse verdi"
constatando che le leggi,
da sole, non si sono di•
mostrate sufficienti ad
ottenere buoni risultati.
L'inquinamento, infatti,
è sempre più grave e
l'avvio verso il mercato
unico pone il problema
di eliminare le diversità
di trattamento nei confronti degli inquinatori,
più tollerati in qualche
Paese, più tartassati in
altri.
Fra i dodici Stati comunitari, ai quali spetta il
compito di prendere insieme le decisioni sulle
ecotasse, la volontà, gli
atteggiamenti ma anche
le situazioni sono molto
diverse. Grecia, Paesi
Bassi, Germania e Italia
hanno qualche esempio
di ecotasse verdi già applicate fin Italia quella
sui sacchetti di plastica).
Ma altri Paesi hanno
già espresso le loro contrarietà come la Spagna
e l'Irlanda per timore di
porre ostacoli sulla loro
strada verso l'industrializzazione. Ma la Commissione delle Comunità
europee insiste che la
tassazione ecologica
"s'ha da fare" perché la
qualità dell'ambiente è
un bene collettivo sempre più richiesto e perché i mercati sono, per lo
più, indifferenti alta
scarsità del "bene ambiente'.
Bisognerebbe quindi fare in modo — dicono gli
esperti — che una parte
delle attività umane producano beni mentre una
parte dovrebbe preoccuparsi della conservazione del) ambiente.
^óvÉ si
r
ame una
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ppresentato il
globo visto
dall'Antartide con il
"buco" dell'Ozono
COMUNITÀ EUROPEA q
UN
"RAGIONEVOLE"
NUMERO DI
INCIDENTI
In occasione della Conferenza europea dei ministri dei Trasporti
che si è svolta a Bruxelles, è stato
pubblicato un opuscolo nel quale,
fra molte cifre, erano indicate anche quelle degli incidenti stradali,
aumentati nel 1989 quasi dell'i
per cento ma che hanno provocato,
proporzionalmente, un numero inferiore di morti, ossia 61.500, cioè
lo 0,3 per cento in meno dell'anno
precedente.
E dal 1985 che non si notano progressi rilevanti nel settore della sicurezza stradale ed è il momento,
quindi, di azioni più incisive. Sull'argomento l'Agenzia di Stampa
Europe riferisce un dialogo immaginario — ma non tanto — fra un
cura di
ministro europeo dei trasporti e un
anonimo funzionario, Alla domanda del ministro di quanti fossero
stati i morti in un determinato fine
settimana e alla risposta che erano
stati ben 258 più 1220 feriti gravi,
egli avrebbe aggiunto indignato:
"E troppo: bisogna ridurre questo
numero a un livello ragionevole!".
"Che significa "ragionevole"?" avrebbe risposto l'anonimo interlocutore. per esempio 120 o 130
morti" sarebbe stata l'incerta risposta del ministro. "Questo intendo per 'ragionevole' e 'accettabile', "Bene, signor ministro, spiegheremo alle famiglie delle 120130 vittime che quanto è loro accaduto è del tutto 'ragionevole'''. Il
dialogo è immaginario ma in un opuscolo fatto distribuire da un ministro dei Trasporti europeo si
spiega ai cittadini che "E venuto il
momento di ridurre il numero delle vittime della strada a un livello
`ragionevole'.
• Troveremo le tasse
verdi in quei prodotti
che contengono i Gee.,
cioè i clorofluorocarburi, gas che vengono immessi nelle bombolette
per ottenere lo "spray"
me che ai trovano, fra
l'altro, anche nelle plastiche espanse e nei frigoriferi,
I Cfc, infatti, sono considerati responsabili
della distruzione della
fascia di ozono che avvolge la terra, proteggendola dai più temibili
raggi del sole.
La tassa che dovrebbe
essere pagata per i Cfc,
prodotti in Europa o
importati, è già operante in Danimarca e dovrebbe favorire l'uso dei
prodotti di sostituzione
che costano fino a duetre volte più.
Ma tassati con altrettanta severità dovrebbero essere anche altri
gas che contribuiscono
MIGLIORE L'OLIO DI OLIVA
Da quest'anno ci dovremmo alimentare con olio di migliore qualità o almeno così dovrebbe
essere in quanto la Commissione delle Comunità europee ha varato per il 1991 un proE VINI
gramma alla scopo di migliorare proprio la
BLOCCATI
qualità dell'olio di oliva. Le azioni previste riALLE
guardano la lotta alla mosca dell'olivo, il miFRONTIERE glioramento del trattamento delle piante, la
Sempre nell'am- raccolta delle olive, il loro stoccaggio e la trabito delle ritor- sformazione in olio, il tutto da ottenere in pa•sioni Usa-Cee, ticolare con una migliore formazione professono bloccati al- sionale degli addetti.
le frontiere americane tutti i vi- SAPORE DI ZUCCHERO
ni europei che La Francia dovrà rivedere la propria legge del
contengono pro- 1988 sui dolcificanti di sintesi. La Corte di Giumicidone, un stizia delle Comunità europee ha dichiarato, infungicida auto- fatti, che non può essere vietata la stampa, sulrizzata ovunque le etichetta e nella pubblicità di tali prodotti, di
nel mondo. Gli "qualsiasi menzione in cui sia evocato lo zuccheStati Uniti rifiu- ro o in cui siano evocate le caratteristiche fisitano di accelera- che, chimiche e nutrizionali dello zucchero che
re le procedure anche i dolcificanti di sintesi possiedono". La
amministrative causa ha opposto le industrie di raffinazione e
che riguardano di confezionamento dello zucchero francesi ad
tali vini che so- alcuni importatori di dolcificanti di sintesi che
no, quindi, bloc- d'ora in poi potranno scrivere sull'etichettatura
cati alle frontie- del loro prodotto menzioni quali "il sapore dello
re
zucchero senza zucchero".
Vero Squarcialupi
í15-ARARE I DANNI INFLITTI ALL'AMBIENTE E SCORAGGIARE L'INQUINAMENTO
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LNN1DANO I TRIBUTI VE
a questa azione distruttiva contro il pianeta, e
precisamente l'halon, il
tricloroetano e il tetracloruro di carbonio.
In Italia, come ben si
sa, l'eutrofizzazione ha
colpito soprattutto l'industria turistica con
ciò che attorno Te ruota.
• Troveremo le tasse
verdi in quelle sostanze che provocano I'eutrofizzazione delle acque, cioè la crescita di
alghe divoratrici di ossigeno che, una volta esaurito, ne provoca la
morte rendendo impraticabili e disgustose le
acque dolci e le acque
marine dove questo avviene.
Le ecotasse contro l'eutrofizzazione potranno
essere diverse da un
Paese all'altro, a seconda della propensione
delle acque all'eutrofizzazione, ma per essere
veramente efficaci dovrebbero poter inglobare l'insieme dei costi
che risultano da tale
inquinamento.
• Anche il settore agricolo avrà le sue tasse
verdi da utilizzare come incentivo agli agricoltori per adottare metodi di produzione compatibili con l'ambiente,
quali la produzione integrata e quella biologica.
Tali tasse dovrebbero avere dimensione europea per non favorire
questo o quel paese.
E pur vero che in alcuni Stati certe sostanze,
come i nitrati, sono già
tassate, ma la Cee vuole che una severa regolamentazione riguardi
sia i prodotti chimici
sia il letame animale.
• Le tasse verdi colpi-
ranno anche l'inquinamento atmosferico diventato intollerabile soprattutto nelle aree urbane ma che può essere
ridotto con una maggiore efficienza degli impianti di riscaldamento, con tecnologie dì
produzione più pulite e
con un rigoroso ridimensionamento del
traffico. Per affrontare
questi problemi sarebbero opportune una serie di tasse verdi sui
carburanti (c'è però la
detassazione della benzina verde, cioè senza
piombo) e sugli autoveicoli come leggeremo nei
eapitoletto che segue.
Comunque la migliore
politica per risolvere i
problemi di tali emissioni inquinanti rimane
quella del risparmio energetico.
• Le tasse verdi dovrebbero essere appli-
cate soprattutto al trasporto stradale privato
per accelerare il passaggio al trasporto pubblico o verso mezzi meno inquinanti come le
auto pulite e le biciclette,
Ci sono varie forme di
tassazione delle auto a
scopi ecologici: in Grecia le tasse più alte devono essere pagate dalle vetture più inquinanti e non da quelle a
cilindrata più elevata;
nei Paesi Bassi ci seno
agevolazioni per l'acquisto di auto meno inquinanti; in Germania,
invece, è stato proposto
di basare la tassa annuale di circolazione
sulla minore o maggiore capacità di inquinamento, ma si stanno
studiando anche tasse
collegate al chilometraggio compiuto dai
veicoli, incoraggiando
così i proprietari a u-
sarli di meno,
L'orientamento generale della Comunità europea in tema di trasporti
è quello di adottare misure che scoraggino
l'impiego dei veicoli privati, aumentando il
prezzo dei carburanti e
incoraggiando a differenziare le tasse sugli
autoveicoli e le tasse
annuali di circolazione
sulla base di criteri rispettosi dell'ambiente.
• Tasse verdi ci saranno peri rifiuti domestici e industriali, ma non
le solite tasse comunali
che paghiamo perché
qualcuno venga a portar via i nostri rifiutil
Si tratterà, infatti, di
tasse che dovrebbero
scoraggiare dal produrre tanti rifiuti, e in ogni
caso, a riutilizzarli, a
riciclarli e infine a
smaltirli in modo appropriato.
Il principio base sarà
comunque quello che la
prevenzione è preferibile al riciclaggio, e il riciclaggio, a sua volta, è
preferibile allo smaltimento,
Le tasse verdi, nel caso
dei rifiuti, consisteranno in cauzioni-rimborsi
per promuovere il riciclaggio di materiale
riutilizzabile come le
bottiglie di vetro o la
carta, oppure il recupero di sostanze pericolose come quelle contenute nelle pile usate.
Ma si pensa anche a organizzare il recupero
delle vecchie automobili, non come avviene ora nei loro lugubri cimiteri alle periferie delle
città, ma concependo il
recupero già al momento della fabbricazione.
Altre tasse, inoltre, sono previste per imballaggi e contenitori non
riutilizzabili o riciclabili, e potrebbero essere
destinate alla costruzione di impianti di smaltimento meno inquinanti.
Tutte tasse, insomma,
che incoraggerebbero a
ridurre il volume dei rifiuti, eliminando o diminuendo lo scandalo
di tutte le discariche abusive ed evitando la
periodica ricerca, anche
da parte di metropoli
come Milano, di luoghi
adatti a ricevere i rifiuti dei suoi abitanti,
Ben vengano, quindi, le
tasse verdi che possono
contribuire a liberarci
da una buona parte dei
rifiuti, a darci aria più
respirabile e acqua bevibile, ma siano tasse
che servano veramente
allo scopo e non che abbiano, come conseguenza, solo un ulteriore
consumo di carta, complicando la burocrazia e
rendendo ancor più difficile la gestione del nostro territorio ed anche
della nostra economia.
INTERVISTA A CARLO RIPA DI MEANA
Ritrwd STA IfErriCACIA
ABBIAMO RIVOLTO
ALCUNE DOMANDE
A CARLO RIPA DI
MEANA,
COMMISSARIO CEE
RESPONSABILE
DELLA POLITICA PER
L'AMBIENTE, LA
SICUREZZA
NUCLEARE E LA
PROTEZIONE CIVILE
11
Gli strumenti fiscali che la
Cee intende proporre a livella europeo, naturalmen-
te, sono una novità per i
nostri Paesi?
No, si tratta di strumenti economici e fiscali già largamente applicati con successo in molti Paesi, compresi
alcuni della Comunità europea. Un'indagine fatta recentemente dall'Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e
la cooperazione economica
che ha sede a Parigi) in sei
Paesi dei quali 4 comunitari, ha individuato un totale
di 85 strumenti economici
con scopi ambientali. L'esempio più conosciuto é
quello degli sgravi fiscali
per favorire il consumo della benzina senza piombo, il
che ha favorito la creazione
di reti di distribuzione.
serra" e l'aumento della
temperatura, senza ricorrere alla leva economica.
caca gli interventi economici verdi?
Secondo lei, quindi, qual è
il ruolo dell'Europa nei
confronti di questi struTenti economici e fiscali?
La loro utilità è particolarmente evidente quando le
fonti di inquinamento SODO
tante e disperse, cioè le cosiddette "fonti diffuse", e nel
caso si tratti di orientare le
scelte dei consumatori e degli utenti o delle imprese
verso prodotti, sostanze e
tecnologie meno inquinanti.
Sarebbe infatti impossibile
affrontare certi problemi
ambientali a carattere globale, per esempio l'effetto
E un ruolo importante ma
non ancora ben definito. Il
problema non è infatti quello di sapere se tali strumenti possono essere utili per la
politica ambientale dal momento che c'è già un larghissimo consenso in proposito.
Ma si tratta di vedere in
quale misura tali iniziative
devono essere comunitarie,
con decisioni, cioè, prese a
livello europeo.
In quali casi sono più effi-
QUALE, COME, QUANDO USARE LO. SCIAMPO
QUELLA
SCHIUMA
SUI
CAPELLI
1 dizionario definisce in modo laconico e limitativo lo sciampo (vocabolo
inglese dal verbo lo shampoo, frizionare): "preparato detergente usato per la
pulizia dei capelli". Nessuno usa più sapone per lavarsi i capelli: gli sciampo sono entrati nell'uso comune, ma dobbiamo
imparare ad usarli meglio. Prima di tutto la frequenza d'uso: una volta alla settimana è il minimo, lavare i capelli tutti
i giorni può essere eccessivo, due volte la
settima può rappresentare una via mediana corretta.
Lo sciampo dovrebbe eliminare solo lo
sporco, ma purtroppo non è così e di fatto
diventa uno dei cosmetici più difficili da
'
di Anna Torretti
L'efficacia di uno sciampo è condizionata anche
dalla quantità giusta di
prodotto da usare: se è
eccessiva rischia di Maridire i capelli e il cuoio
capelluto, se è troppo
diluita non lava a sufficienza. Lo sciampo deve
essere sempre diluito
con poca acqua tiepida.
I CC
consigliabile applicare
tutta la dose di sciampo
in una volta sola e massaggiare per due o tre
minuti con i polpastrelli
delle dita i punti dove i
capelli si sporcano di
più: tempie, nuca, fronte. La schiuma è un indice di pulizia del capello, appare quando questo è pulito ed è quindi
inutile continuare a frizionare il cuoio capelluto e i capelli. Infine
un'abbondante sciacquatura evita che i capelli restino opachi, pesanti e appiccicosi. Applicare il balsamo dopo
lo sciampo è buona norma, poiché avvolge ogni
capello in una pellicola
protettiva, lisciandone
le scaglie capillari e rendendolo così più pettinabile, senza stressarlo.
tempo di posa è rapido e
si deve ancora risciacquare con molta acqua.
E indispensabile, per la
scelta dello sciampo adatto, conoscere la natura dei propri capelli:
secchi, grassi, con forfora.
I capelli secchi sono fragili, sfibrati e opachi, la
loro caratteristica principale è di essere poveri
di acqua e di sebo naturale, La parte midollare
del capello secco è parzialmente disidratata,
le cellule cheratinose
(che costituiscono le
scaglie del capello) sono
sottili, poco lubrificate
per la povertà di acqua
e di sebo. Per questo i
capelli secchi sono di
difficile pettinabilità,
hanno la tendenza a
spezzarsi, ad avere doppie punte; inoltre, essendo poveri di acqua,
tendono ad assorbirla
dall'ambiente, gonfiandosi e non tenendo bene
Ia pettinatura. In genere lo stress e lo stato
d'ansia favoriscono questo stato della capigliatura. Anche l'alimentazione può influire: è un
male bere poca acqua e
assumere poche proteine e vitamine. Mentre
la dieta adatta comprende uova, carne, pesce, latticini, soia, fagioli, ceci e tutti gli alimenti proteici in genere, frutta e verdura
consumata cruda e molta acqua, spremute, tè
leggeri.
SPETTARE
LE DIFESE
^^
Nel trattamento dei capelli secchi l'obiettivo
prioritario è rispettare
le tenui difese del cuoio
capelluto e del capello e,
secondariamente, proteggere il capello dall'umidità dell'aria che ne
scompagina la struttura
a scaglie cheratiniche,
rendendolo più fragile e
sfibrato. Gli sciampo più
adatti sono quelli che lavano delicatamente, con
sostanze emollienti e
nutrienti. Infine, per i
capelli secchi è consigliabile l'uso dei dopo
sciampo.
I capelli sono grassi, oleosi, per la troppa secrezione di sebo da par-
te delle ghiandole che
stanno accanto alla radice del capello. Questa
situazione generalmente è tipica nell'età giovanile: con lo sviluppo
sessuale anche le
ghiandole sebacee hanno il loro periodo di
massimo sviluppo, per
questo l'adolescenza e
la pubertà sono legate
al fenomeno dei punti
neri, dell'acne, dei capelli grassi. Obiettivo
primario dello sciampo
specifico per capelli
grassi è tenere sotto
controllo la quota di sebo su cute e capelli senza eccitare le ghiandole
e stimolare così la formazione di nuovo grasso. Le cause di una eccessiva produzione di
sebo sono spesso ereditarie, mentre l'alimentazione non sembra abbia influenza. Alcuni
sciampo specifici per
capelli grassi contengono derivati di zolfo che
normalizzano, frenandole, le secrezioni delle
ghiandole sebacee, rendendo la capigliatura
più leggera e vaporosa.
Ci sono inoltre sciampo
a base di estratti di agrumi (cedro, limone)
con proprietà astringenti e antisettiche:
questi sciampo normalizzano le secrezioni sebacee ed evitano di togliere la quantità naturale di sebo necessaria
alla protezione. Anche
gli sciampo a base di estratti vegetali (edera,
timo, mele) eliminano
l'eccesso di sebo dal
cuoio capelluto, senza
annullarlo completamente. Se i capelli sono
moderatamente grassi
è bene utilizzare questi
sciampo specifici una
volta ogni sette-dieci
giorni, le altre volte si
utilizzerà uno sciampo
normale delicato.
L'importante è scegliere
sempre prodotti con garanzie specifiche perché
sostanze chimiche irritanti possono alterare
l'equilibrio biologico del
Cuoio capelluto, che reagisce con l'ipersecrezione sebacea.
LF L'AULE
C. .3UTE
Nel cuoio capelluto si
ha una caduta costante
ed invisibile di cellule.
Il ricambio di queste
cellule può alterarsi e
pervenire a una superproduzione di cellule
morte, le quali si distaccano dalla cute in
veri ammassi che diventano vistosi: ecco la
forfora. La forfora non è
da considerare una vera e propria malattia,
ma un fastidioso inestetismo. Lavando i capelli
la forfora si stacca dalla
cute e si elimina con
pettine e spazzola ma,
trascorsi alcuni giorni,
compare di nuovo.
Si vince con costanza,
pazienza e sciampo appositi, dotati di proprietà antisettiche, che contribuiranno a risanare
il cuoio capelluto limitando lo sviluppo delle
pellicine. Attualmente
in commercio esiste una vasta gamma di
sciampo a base di catrame, solfuro di selenio di zinco indicati per
sbarazzare il cuoio capelluto e i capelli dalla
forfora. Per gli amanti
dei prodotti vegetali:
l'ortica, per le sue doti
stimolanti la circolazione, gode di una buona
fama antiforfora. Gli
sciampo considerati antiforfora, antiseborrea,
emollienti, nutrienti sono denominati "sciampo
trattanti" e hanno un
valore curativo non di
formulare.
Le sostanze detergenti (tensioattivi) che
ne costituiscono la base, non sono in grado di selezionare tra sporco (da eliminare) e sebo (necessario alla protezione del
capello).
Del resto lo sporco che si accumula sui
capelli non può essere rimosso con una
semplice azione meccanica, perché si attacca alle scaglie dei capelli, quindi si rischia di non toglierlo bene, del resto glí
sciampo ad alto potere detergente risultano dannosi in quanto eliminano anche
la pellicola protettiva dei capelli e ciò
provoca per reazione una forte secrezione sebacea.
rado considerevole. Una volta si diceva
"sciampo curativo", ma
ora, per la legge sui cosmetici, lo sciampo non
può vantare proprietà
terapeutiche. Oltre agli
sciampo trattanti esi-
stono sul mercato anche gli sciampo normali
(che puliscono solamente), gli sciampo riflessanti, gli sciampo-mare
con filtro solare, gli
sciampo per bambini
detti senza lacrime.
LA GRANDE CADUTA
In testa abbiamo circa 160.000-180.000 capelli di
questi 50/100 al giorno normalmente cadono, c'è
da preoccuparsi solo se la caduta supera i 100 capelli giornalieri e si nota un impoverimento della
capigliatura, cioè se ne cadono più di quanti ne ricrescono. La causa può essere occasionale, legata
ad un periodo di affaticamento, ad una dieta scorretta, ad una recente maternità, a trattamenti
sbagliati tipo sciampo troppo energici o permanenti troppo frequenti. Anche legare i capelli stretti,
spazzolature troppo energiche e frequenti, phonature troppo calde fanno soffrire i capelli aíal punto che possono cadere. Conosciuta la causa, il rimedio è semplice. I capelli a rischio di caduta devono essere trattati con la massima delicatezza: usate sciampo delicati, pettine antistrappo in legno
o plastica flessibile con punte arrotondate e antischegge, spazzola di setole naturali non spuntate.
~CAPELLI SECCHIA
Ecco alcuni sciampo specifici per capelli secchi:
- sciampo al collagene idrolizzato, a sostanze affini
alla cheratina e alla elastina (denominati al midollo
di bue, alla placenta, all'uovo, alla seta naturale ecc.). La loro formula è a base di proteine, poiché queste inguainano il capello, proteggendolo e ricostruendo la sua cheratina deficitaria;
- sciampo ai derivati glicolici (miele, frutta) che non
alterano la fragile guaina cheratinica, permettendo
lavaggi frequenti;
- sciampo al germe di grano, con le vitamine A, E
che aiutano a rigenerare l'epidermide del cuoio capelluto, supporto essenziale del capello sano;
- sciampo al lievito, ricco di vitamina del gruppo B,
che facilitano la ricostruzione della guaina del capello;
- sciampo a base di oli vegetali (soia, ricino, ecc.)
che risparmiano la quantità di sebo naturale, necessaria alla protezione dei capelli;
- sciampo a base di essenze vegetali (salvia, timo,
rosmarino, ecc.), che hanno proprietà toniche e stimolanti, regolando, così, l'attività del bulbo pilifero.
12
1990. PRIMI BILANCI DI COOP LOMBARDIA
Lo sede centrale di
Coop. Lombardia
Od FUTURO
PIENO
DI IMPEGNI
"MIGLIORARE LE
CARATTERISTICHE
DELL'OFFERTA
COOP" DICE IL
DIRE] IORE
COMMERCIALE
FRANCO LAUDI IN
QUESTA INTERVISTA
Che anno è stato il
1990? Capita a tutti,
volgendo Io sguardo ai
giorni passati, di riflettere su ciò che è stata
fatto, sulle cose che avremmo potuto fare
meglio, ai bilanci con i
quali, inevitabilmente,
bisogna fare i conti.
Per i numeri, sempre
più grandi, di un'azienda come Coop Lombardia, la fine dell'anno significa prima di tutto
capire se l'andamento
commerciale ed aziendale ha rispecchiato le
aspettative, se le decisioni prese all'inizio si
sono dimostrate giuste
o sbagliate.
"E allora, chiediamo
al direttore commerciale Franco Laudi,
com'è andato quest'anno per la Coop
Lombardia?"
"Siamo moderatamente
soddisfatti per l'andamento della nostra attività. Le cifre parlano dí
oltre 500 miliardi di
vendite con un incremento sul 1989, a rete
omogenea, di quasi il
9%. Dati questi decisamente confortanti.
Tuttavia non ci nascondiamo che sono aumentate le difficoltà. La nostra regione rappresen-
A cura di Daniele Moltrasio
banco
di prova particolarmente difficile, dove cresce
ogni giorno una concorrenza preparata ed agguerrita. In molte località dove esiste una nostra consolidata presenza, sono arrivati
nuovi operatori, nuovi
insediamenti commerciali. A queste sfide dovremo rispondere anche attraverso una politica commerciale capace di esaltare e se possibile migliorare le caratteristiche dell'offerta
Coop".
ta, a tutt'oggi, un
"Puoi parlarci più
approfonditamente
di questo impegno?
Che novità ci sono
per il '91?"
"La cooperativa punterà molto sul servizio,
Nei reparti freschi, come ad esempio l'ortofrutta, è definitiva la
scelta di inserire i banchi al tradizionale. Nel
settore carni, che contrariamente al decremento vendite nazionale, da noi ha mantenuto
un trend delle vendite
ancora positivo, punteremo molto su quelle
"Prodotte con amore".
Per di più quest'anno avremo in assortimento
anche carni di suino e
si sta lavorando per avere anche il pollame'.
"Ed il prodotto Coop?"
"Nel 1990 la Coop ha
dato vita ad un'operazione di rinnovamento
dell'immagine della nostra linea. Pur essendo
consolidata la qualità e
la garanzia, è stato necessario ridisegnare la
forma, l'etichettaggio
per dare ai nostri prodotti un senso più compiuta di vera e propria
linea a marchio. Possiamo dire che adesso i
prodotti Coop sono meglio identificabili, più
moderni nel loro aspetto, con informazioni ancora più chiare per il
consumatore. Ci auguriamo di conseguenza
un sensibile incremento del loro gradimento
che cercheremo di favorire anche attraverso
una grande campagna
di rilancio ed un ampliamento della gamma. Stiamo valutando
di estendere il nostro
marchio anche a settori
"difficili" come Ia profumeria e l'igiene della
di prodotti".
"Nei nostri supermercati non si trovato solo generi alimentari. Come sono
andati gli altri prodottí, quelli cosiddetti non-food?"
"Direi bene. Abbiamo
incrementato le vendite
del 10% rispetto all'89,
pur avendo tolto da
qualche supermercato
questo settore merceologico nella costante opera di razionalizzazione della nostra rete di
vendita. Per il prossimo
anno iI non alimentare,
sulla base di una scelta
nazionale, tenderà a seguire più da vicino alcuni settori particolarmente affini alla nostra
attività principale. Ci
specializzeremo ad
esempio nel fai da te,
nei video e nel settore
audio cassette".
"Il 1990 è stato ricco
di iniziative nei supermercati Coop.
Vuoi direi quali sono
state e come hanno
funzionato?'
"Certo. L'attività pro-
mozionale è fondamentale per una rete moderna come la nostra.
In questo ambito ci siamo dati due obiettivi:
proseguire nelle campagne a tema e caratterizzare l'aspetto di convenienza Coop.
Nel primo caso, a seguito di una tradizione
consolidata con le campagne sulla Cina, il
Messico, ecc. abbiamo
dedicato quest'anno una campagna all'Europa. Credo che queste iniziative sottolineino la
modernità del l i nguaggio commerciale Coop
che è fatto di tradizione, cultura e dì proposte per conoscere oltre
che per soddisfare dei
bisogni.
Sul versante convenienza Coop ha sviluppato campagne più tradizionali che hanno però evidenziato, nella loro proposta qualitativa,
differenze sostanziali
con quelle della concorrenza,"
"Per concludere ci
sembra doveroso
persona (creme ecc.,.).
Se si completerà questo
cielo produttivo, la linea
Coop coprirà una gamma veramente completa
chiederti qualcosa
sulle politiche di tutela dei consumatori.
Quali sono state e
quali saranno?"
"Ne abbiamo già accen-nato parlando dei prodotti a marchio Coop e
dei 'Prodotti con amore'. C'è di più, però. Coop Lombardia, insieme
al movimento cooperativo, intende portare il
controllo e la garanzia
anche sui prodotti non
a proprio marchio. Un
compito difficile, costoso ma che rientra nelle
nostre finalità di associazione di consumatori. Per questo abbiamo
sottoscritto un impegno
insieme alle altre grandi cooperative di consumatori della Lega, che
ci impegna ad operare,
verso tutti i fornitori,
seri criteri dì controllo
sui prodotti in entrata
presso i supermercati.
Per il 1991 sarà dunque stanziata un cospicuo budget di spesa che
andrà a coprire questo
importante versante
della tutela del consumatore, il quale alla
Coop, ancora una volta,
potrà essere certo di
trovare risposte serie
alle proprie esigenze di
qualità e sicurezza".
L'entrata aillpercoop
Bonolo
L'IPERCOOP
BONOLA
AVRÀ UN FRATELLO
A ilAGR
DOPO UN
ANNO DI
CONSOLIDATO
SUCCESSO
Si respira un'aria di
grande soddisfazione all'Ipercoop Bonola. La
prossima apertura del
secondo nato della generazione iper, i risultati più che positivi raggiunti nello scorso anno
invitano a guardare con
un certo ottimismo a
questo 1991.
'Abbiamo conseguito un
risultato di tutto rispetto — dice il presidente
dell'ipercoop, Alessandro Lago — toccando i
93 miliardi di giro d'affari con un incremento
del 15.60% sul 1989. La
struttura commerciale
dell'iper ha dato prova
di grande capacità nei
rispondere alle crescenti richieste dei consumatori, con proposte
che hanno pienamente
soddisfatto la nostra
clientela ed i nostri soci". Le proposte, durante l'anno, sono state veramente tante. Basti ricordare le quattro campagne 3x2,1a scuola a
Settembre, il giocattolo
a Novembre, i concorsi
e le iniziative per il Natale.
Interessante senza dubbio andare a vedere, su
un giro d'affari così elevato, come si sono distribuite le vendite. "Gli
alimentari — dice Domenico Savio direttore
dell'iper — l'hanno ovviamente fatta da padroni, aggiudicandosi il
75% del venduto complessivo. Ma anche il
non alimentare ha viag-
giato a ritmi molto interessanti soprattutto in
reparti recentemente
ampliati o avviati'. Il
riferimento è al settore
hazaar, lo scorso anno
parzialmente ristrutturato ed a quello tessile
dove è aumentata l'area
espositiva e gli articoli
d'assortimento. Ma anche l'hi-fi e l'elettronica
hanno mostrato di essere aree in espansione,
al pari di settori merceologici appena inseriti,
come ad esempio, quello
dell'home video.
Le videocassette preregistrate hanno sviluppato in soli due mesi,
sono state inserite a
Novembre, altre 10 q
milioni di fatturato, dimostrandosi uno dei
consumi di tendenza
più diffusi,
"Non dobbiamo dimenticare — aggiunge Savio — che nell'ambito
della nostra attività più
tradizionale, quella alimentare, notevole impulso hanno ricevuto i
"prodotti con amore",
sia nel settore ortofrutta che in quello delle
carni. Le caratteristiche
di tutela e garanzia Coop hanno gui ricevuto
un ampio riconoscimento da parte dei consumatori con interessantissimi sviluppi delle
vendite". Con i suoi oltre 220 dipendenti e gli
oltre 5000 mq. di vendita, l'ipercoop Bonola ha
dunque felicemente virato la boa del 1990. II
particolare mix tra qualità e prezzo, tipica di
Coop, ha trovato anche
nell'ipercoop una precisa legittimazione.
Per il 1991 sono in previsione nuovi importanti cambiamenti soprattutto nel settore alimentari; si parla di un
grande ampliamento a
partire da primavera
nel settore pescheria
che fornirà un servizio
di assoluta qualità.
A Baggio poi, tra qualche mese, al fratello più
grande si affiancherà una nuova moderna
struttura commerciale.
La strada degli ipermercati Coop prosegue
e promette di regalare
ulteriori, grandi soddisfazioni.
"LETTU R E"A cura di Ugo PinFeri
VECCHIE
E NUOVE
FESTE
Guida alle
feste popolari in Italia.
Suddivise .per regione,
mese dell anno, città.
Detanews Editoriale,
Carlo Autiero,
Roma, 232 pagine, lire
20 000.
Si può fare del turismo
contando i chilometri a
migliaia, con brevi soste qua e là. C'è chi invece si impianta in un
luogo e non si sposta se
non a fine vacanza.
Certo, in vacanza si deve poter fare quello che
si vuole.
Se perb siete alla ricerca di stimoli, spunti, idee, quando arrivate in
luogo è bene sapere
quali sono i giorni di
mercato, quando si tengono le fiere, quando ci
sono feste o manifestazioni. Intendiamoci, uno può anche chiedere
quando ci sarà la baraonda proprio per prenotare in altra epoca.
Anzi, una delle maggio-
ALIMENTk
E SOCIETÀ
ri catene alberghiere
inglesi propone in alcuni suoi alberghi le feste,
mentre per altri garantisce che si potrà passare il Capodanno, o il
Carnevale, assolutamente tranquilli.
Comunque Carlo Autiero ha scritto questa
Guida per quelli che
vogliono andare nelle
città o nei villaggi proprio quando ci sono le
feste popolari.
Sono più di 1.200 manifestazioni le ovviamente ne manca qualcuna),
con qualche errore di
collocazione geografica
(Oleggio e Romagnano
ATTORNO AL
PIATTO
AA.VV,
Attorno al piatto,
Servizio Alimentazione.
Milano 1990 - pagg.
283.
gative, il coinvolgimento di più di 300.000 per-
sone tramite corsi ed incontri, l'organizzazione
di concorsi per le scuole
e il sostegno alla didattica attraverso opportuni materiali, il settore
Agricoltura e Foreste
della Regione Lombardia compie un ulteriore
e significativo passo in
avanti.
ormai chiaro che quando si parla di alimentazione non si può più fare riferimento solo a discipline quali la scienza
della nutrizione, ma è
opportuno rivolgersi ad
Contributi per una analisi
del problema alimentare
Regione Lombardia, Settore Agricoltura e Foreste,
Dopo oltre 10 anni di iniziative di informazione ed educazione alimentare che hanno visto la realizzazione di
14 pubblicazioni divul-
Sesta sono finite in
Lombardia).
C'è da sbizzarrirsi, Ovviamente c'è la storia,
antica, antichissima,
dietro alcune manifestazioni. In altri casi c'è
il bisogno di andare in contro a turisti e villeggianti nelle epoche di
maggior affollamento.
Nascono quindi o nuove
feste, o nuove date di
antiche feste. Insomma
nonostante il gran parlare di un mondo che
abbandona le tradizioni, che stravolge i rapporti, ci sono in Italia
(ma anche in tutto il
mondo), i momenti della tradizione (magari
rinnovata) per appuntamenti gioiosi dove al
fondo c'è la proposta di
stare in allegria tutti
assieme.
Una cosa che manca in
questa Guida è l'indicazione di un telefono
al quale chiedere conferma delle date. Insomma iI lettore deve
cercarsi il numero della
Pro Loco o dell'Ente del
turismo locale per evitare di fare un viaggio
a vuoto.
In questo campo di attività molte cose si sono
nel frattempo modificate: le occasioni informative si sono moltiplicate,
il consumatore è sempre più esigente e consapevole nelle scelte e i
docenti di ogni grado di
scuola sono ormai sensibili a questo tipo di problematiche.
Si sono superate anche
le visioni settoriali: è
un orizzonte più ampio.
Ecco allora che numerosi e autorevoli esperti
(antropologi, sociologi,
psicologi, economisti,
merceologi, tecnologi, igienisti e nutrizionisti)
sono stati chiamati "attorno al piatto" per illustrare le problematiche
relative all'alimentazione con l'ottica, le conoscenze e gli strumenti
tipici delle diverse discipline. Ciò permette ai
lettori di questo nuovo
volume di focalizzare i
nodi principali e di individuare le interconnessioni fra i vari aspetti
ottenendone alla fine una visione complessiva
e a volte inconsueta. Infatti se alcune tematiche come quelle inerenti il rapporto fra ali-
Ci troviamo tra gente
DUEMILA
RICETTE
che i lettori di Quale
Consumo conoscono.
Il progetto e la supervisione sono di Alberto
Capatti, che assieme a
Cesare Colombo, ha
prodotto .per la Coop la
mostra "Occhio al cibo"
che è già stata presentata a Milano e ora gira
Enciclopedia della cucino, De Agastini, 1280
pagine, 39.000 lire.
Da alcuni anni la De Agostini è intervenuta
nel settore delle piccole
enciclopedie con le collana "Compact pratica".
Il volume comprende
un "dizionario di cucina
e gastronomia" con
3.000 voci in ordine alfabetico. Le voci sono
arricchite da illustrazioni pratiche: i diversi
tipi di un certo alimento, i metodi di lavorazione di altri prodotti.
Segue poi un "ricettaHo". Sono 2.000 ricette
divise in 14 sezioni,
dalle salse ai dessert di
frutta, passando per
carni, pesci, verdure,
eccetera. C'è una quindicesima sezione per i
"cocktail".
Ogni ricetta è introdotta da quattro indicazioni: tempo, costo, difficoltà, calorie. Le ricette
sono descritte dettamentazione e salute sono diffusamente trattate a livello divulgativo e
risultano pertanto se
non altro familiari, è
più raro avere la possibilità di soffermarsi su
altri aspetti altrettanto
interessanti e stimolanti. Il volume si apre ad
esempio con un capitolo
dedicato all'antropolo-
gia culturale, una scienza che ormai ha smesso
di occuparsi solo delle
società cosiddette primitive, ma che sempre
di più rivolge la sua attenzione anche a quelle
industriali avanzate. Al
di là dell'atto nutritivo
in sé, il momento del
consumo alimentare,
sia esso il pasto in famiglia o lo snack veloce
nella pausa di lavare, è
infatti ancora oggi un
rituale carico di valenze, di significati ed elementi simbolici e dall'esame della struttura dei
pasti, delle ideologie
con cui ci si accosta a
gliatamente e quindi la
realizzazione dovrebbe
risultare possibile ai
più.
Gli indici sono più di uno: oltre a quello generale e a quelli per sezione, le ricette sono rintracciabili anche con
l'indice delle "ricette
per forno a microonde",
quello per le "ricette
per il freezer" e l'indice
delle "ricette illustrate". Si è giustamente
fatto uso delle illustrazioni a colori per visualizzare la presentazione
del piatto.
certi cibi o delle norme
del galateo alimentare
si può ricavare una serie di chiavi di lettura
dei meccanismi di funzionamento dei rapporti
sociali. Altri interessanti contributi per capire
quanto l'alimentazione
sia un importante fattore nello sviluppo delle
relazioni dapprima familiari e in seguito sociali sono i capitoli dedicati alla psicologia dei
consumi e all'analisi sociologica.
Largo spazio è lasciato
anche all'esame storico
ed economico del sistema agro-alimentare che
permette di avere informazioni sull'evoluzione dell'agricoltura italiana e lombarda, sulle dinamiche del mercato e sugli sviluppi legati
alla politica agricola comunitaria. Le parti dedicate alla merceologia,
alle tecnologie di conservazione e trasformazione e alle caratteristi-
Tra i collaboratori segnaliamo Maria Agazzino, autrice assieme a
Maria Grazia Celada
dei due primi volumi
della collana Coop per
l'educazione dei giovani
consumatori; Carta
Barzanò, che su questo
giornale pubblica gli articoli di alimentazione;
Decio Carugati, ristoratore milanese che ha
scritto per Coop il libro
"La cucina delle stagioni"; Folco Portinari,
giornalista che ha scritto la presentazione del
catalogo della mostra
Coop "Occhio al cibo";
Vera Squarcialupi, giornalista, ex parlamentare europeo, che su
Quale Consumo ci tiene
aggiornati sulle vicende
europee.
che igieniche e nutrizionali degli alimenti concludono il testo e completano il quadro d'insieme.
Si tratta quindi di un
volume che pur mantenendo un taglio divulgativo, si caratterizza
per la completezza e
l'approfondimento degli
argomenti trattati e che
quindi potrà costituire
un utile strumento per
chi vuole accostarsi in
modo interdisciplinare
e analitico al tema alimentazione: consumatori, insegnanti, addetti
del settore agro-alimentare e sanitario, operatori della formazione e
dell'aggiornamento professionale, Il volume è
in distribuzione gratuita sul territorio lombardo presso il Servizio Alimentazione del Settore
Agricoltura e Foreste
della Regione Lombardia e presso gli Uffici Alimentazione degli SPAFA.
QUARTIERE GALLARAT
TA :1 gus AL COM" iltr‘
Due aspetti dell'ouditaiimm del Centra civico del Dancircriese
Il giorno 6 dicembre 90, preceduto da un Preconcerto musicale svoltasi nelle ore pomeridiane all'ingresso dell'Iper-Coop, sito nel centro commerciale Bonola, si è tenuto alle ore
21 il concerto vocale e strumentale per romanze di operette e pezzi musicali per archi
nell'auditorium del Centro Civico di zona 19.
La sala era esaurita in tutta la sua capienza
(circa 500 posti a sedere). La bravura dei
cantanti e dei musicisti ha portato al successo la serata con richiesta di bis, peraltro esaudita, da parte dei presenti. Il vice-presidente Della Rovere, intervenuto durante la
pausa, ha raccolto l'entusiasmo di soci e cittadini confermando la volontà del Comitato
Soci della Sezione, di ripetere ogni anno tale
concerto con data vicina alla festa del patrono di Milano, S. Ambrogio, giorno della
ma alla Scala. Anche la periferia della città
può partecipare concretamente a tale ricorrenza, vivendo una tradizione ambrosiana in
modo certamente più ridotto, ma godibile.
Con il concerto sì conclude il calendario eh iniziative 1990 verso il territorio della sez. Coop Q.re Gallaratese.11 primo risultato ottenuto in direzione dei nuovi soci è cospicuo, 1000
iscrizioni, con un totale di 8000 adesioni.
14
ASSOCIAZIONE
TEMPO LIBERO
I VIAGGI
Abruzzo
Tour
dell'
Andalusia
Si lvi Marina
LOCALITÀ:
(in alternativa
Giulianova Lido)
PARTENZA:
a) 23 Marzo
b 11 Maggio
DURATA:
15 giorni / 14 notti
LOCALITÀ:
PARTENZA:
DURATA:
TRASPORTO: pullman G.T.
PROGRAMMA.
1' diamo:
Ritrovo alla Stazione Centrale di Milano alle ore 9,00 e sistemazione in pullman Gran Turismo. Partenza per Siivi Marina
con soste di ristoro lungo il percorso_ Arrivo In serata CoCklail di benvenute, incontra Con l'assisterle e aidernaiinale
nelle camere riservale. Cere e pernoliarnento.
r giorno:
Pensione completa in albergo. In mattinata presentazione del
programma di animazione e ricreativo del soggiorno. Nel pomeriggio inizio dei tornei. Serata con intrallenimento e animazione varia.
r giorno:
Pennone completa in albergo. Giornata a disposizione.
4' glomo:
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione.
5* giorno:
Pensione coniala in albergo. Giornata dedicala interamente
all'escursione al Parco Nazionale d'Abruzzo.
r giorno:
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione Serata con intraitenimenlo e animazione varia7• giorno:
Pensione completa in albergo. Mattinata libera. Nel pomeriggio escursione alla Fortezza di Civilella del Tronto. Serata con
intrattenimento e animazione varia
8*
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Serata con intrattenimento e animazione varia.
r giorno:
Pensione completa in albergo. Giornata a esposizione. Possibilila di effettuare facoltalrvamente una escursione di una
intera giornata a L'Aquila e Campo Imperatore. Serata con inhallenimento e animazione varia.
18. glorno:
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Serata con ineatlenimenha e animazione varia.
11• giorno:
Pensione completa M albergo_ Mattinata a disposizione. Nel
pomeriggio escursione al Gran Sasso d'Italia con visita al
Santuario di S Gabriele dell'Addolorata.
1r gitano
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Sciala con intrattenimento e animazione varia
13* giorno:
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Pussibialà di elleituare facoltativamente una escursione di una
inlera giornata atle isole Tremiti. Serata con InIzatlenimento e
animazione varia.
14' giorno:
Pensione completa in albergo. Giornata a disposizione. Conclusione dei tornei con elezione dei vincitori. Per la serata festa linee dell'arrivederci con gara di ballo e consegna di una
targa ricordo.
15 giorno:
Prima colazione in albergo. Partenza per Milano Stazione
Centrale con arrivo in prima serata in pullman Gran Turismo.
CUCIA DI PARTECIPAZIONE
Supplemento singola
Riduzione V let10
L.690.000
(in in in,) 15 panecipanti)
L H5.000
L 42.000
(tino a 8 anni)
La quota comprende:
— trasferimento in pullman Gran Turismo Milano/Silvi Mari.
nalMilano;
— sistemazione in hotel di seconda categoria in camere doppie con servizi privati;
— n'alimento in pensione completa dalla cena del l° grano
alla colazione del mattino del 15° giorno,
— tocklai I di benvenuto;
— escursione in pullman Gran Turismo e guida ad Alrlt
— escursione in pullman Gran Turismo e guida alla Eonezza
di Civilelia del Tronto;
— escursione in pullman Gran Turismo e guida al Gran Sasso d'Italia;
— escursione in pullman Gran Turismo e guida al Parco Nazionale d'Abruzzo;
— assistenza di urla nostra hostess:
— programma di animazione:
— targa ricordo soggiorno;
— lesta dell'arrivederci:
— servizio spiaggia (ombrellone. sdraio, bagnino);
— assicurazione
La quota non comprende:
— ingressi;
— lutto guanto non espressamene indicate nella voce "la
quota comprende e indicalo come facoltativo in programma
199 a
TRASPORTO:
SPAGNA
21/04/91
7 NOTTI/8 GIORNI
VOLO SPECIALE
PROGRAMMA
1' giorno: Milano/Malaga
Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto di Milano Malpensa.
Partenza per Malaga. Arrivo, assistenza e trasferimento in
pullman a TorremOtinos. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
r
L'ingresso del Musée du Louvre con la struttura in ferro-vetro della Pyramide
Parigi
e la Valle
della Loira
Costa
Antalfitana
PARTENZA:
DURATA:
TRASPORTO:
25/4/1991
7 giorni / 6 notti
Treno - posti a
sedere 2' classe
e pullman
PROGRAMMA.
giorno • Milano/Napoli/Malori
Ritrovo dei partecipanti nella prima mattinata direttamente
presso la Stazione Centrale di Milano. Sistemazione M carrozza e partenza per Napoli. Pranzo a carico dei partecipanti
Arrivo nel pomeriggio e trasferimento in pullman per Maioet
Arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
r giorno - Malori
Pensione completa in hotel. Giornata a disposizione per attività indrviduali ed escursioni facoltative.
V giunco - Matori/Caprt-AnacaprillMalori
Prima colazione, cena e pernottamento in boot. Intera giornata dedicala all'escursione a Capri ed Anacapri. Pranzo in risioranle. 4' giorno - MaiorUP ompeiNetrorloirdaioil
Prima colazione. cena e pernottamento in hotel. Mattinata visita di Pompe,. Pranzo in ristorante. Pomeriggio visita al cratere del Vesuvio.
5• o r giorno - Malori
Pensione completa in hotel. Giornate a disposizione per aniviti individuali col escursioni facoltative.
r giorno • Malori/Napoli/Mago
Dopo la prima colazione traderimento in pullman alla Stazione di Napoli Sistemazione in treno e partenza per Milano.
Pranzo libero. In serata affino a Milano e line dei nostri servizi.
r
QUOTA INDIVIDUALE
DI PARTECIPAZIONE
L 5130.000
(gruppo minimo 35 persone
papali)
Supplemento camera singola L 90.000
(salva disponibilità locale)
La quota comprende:
— trasporto treno Milano/Napoli/Milano, posti a sedere di 2 ,
classe;
— trasferimento in pullman Napoli/MaioriManoll:
— sistemazione in hotel 3 stelle, camera doppia con servizi.
— trallamento di pensione completa dalla cena del primo alla
prima colazione dell'unirne giorno, compresi i pranzi in ristorante.
— visite ed escursioni, come da programma, con guida e
pullman:
— Polizza assicurativa individuale;
— borsa portadocumenti Coopturismg
— accompagnatore per tutta la durata del maggio.
La quota non comprende:
— bevande M pasti. mance ed extra personali in genere.
— ingressi a Musei. Palazzi, Ville, Castelli ecc. ove previsti;
— OHM quanto non espressamente indicato o consideralo lacoltativi]
Curante il soggiorno saranno programmate escursioni f acoltativo a Paestum I Positano i Amalfi/ Rango / Sorrento.
Nota bene:
— Ragioni operative possono determinare cambiamenti di
albergo e di località mantenendone comunque la categoria e
le caratteristiche del soggiorno
PARTENZA:
DURATA:
3' giorno: GrarsdaXordoba (km 151)
Prima colazione in hotel Mallmo a disposizione per visite ed
acqua ti . Seconda colazione in un ristorante tipico. Nol pomeriggio partenza per Cordova. Arrivo e sislemazione in hotel
Cena e oemotlamento.
8 GIORNI / 5 NOTTI
C giorno: Cordova/Siviglia (km 137)
Prima colazione in hotel. Visita della onta nella tarda mattinata partenza per Siviglia, arrivo. sistemazione in hotel e seconda colazione. Pomeriggio tanfo cena e pernottamento in albergo.
TRENO - CARROZZA
CUCCETTE
DI 2° CLASSE
5« giorno: Siviglia
Pensione compieta in hotel. In mattinata visita guidala dei
principali monumenti della città quali M Cattedrale. Il &atrio
de Sana eroi. l'Alcazar, Pomeriggio a disposizione
25/04/1991
TRASPORTO:
giorno: TomemolinomOranada (km 124)
Prima colazione in hotel e partenza per Granada Arrivo e sistemazione in hotel Seconda colazione. Pomeriggio dedicato
alla visita dell'Alhambra e del Generatile. Granada meta cristiana e meta moresco, e davvero unica per la sua bellezza,
per le fantasie che suscita la storia, per l'imponenza e la raffinatezza dei regi della civiltà araba. Ma la sua fama è dovuta
soprattutto alrialhambra. un vasto ed armonioso Insieme di
costruzioni e giardini Cale domina la città. Cena e pernottamento
r
PR.OGRAMMA
r
giorno: Milano/Parigi
Ritrovo dei partecipanti direttamente presso la Stazione Ferroviaria. Incontro con li nostro accompagnatore, sistemazione
nelle carrozze/cuccette riservate o partenza per Parigi. Penatemento a bordo
r giorno: Parigi/Chartres/Tours
Anni° a Parigi nella prima mattinata, tempo a disposizione per
la prima colazione Partenza in pullman per Chadres. Visita di
Gharires. Pranzo rri ristorante. In serata a nye a InWS Cena e
pernizilamerita
r giorno: Tours/Ambolse/Chenooceatuflachesdlours
Prima colazione, cena e peraoltamenio in hotel. Intera giornata
dedicata alla visita dei castelli di Arnboise, Chenonceam e ioeines Pranzo in ristorante.
giorno: ToursiBlois/Cbambord/Tours
Prima colazione, cena e pernottamento in hctel. Intera giornata
dedicata alta vista dei castelli di Blois e Chambord ed alla visita ad una cantina. Pranzo in ristorante
C giorno: Tours/Villandry/Azay le Rideau/Fontensraud/Tours
Prima colazione, cena e pamattamenlo in hotel. In giornata si
visiteranno in esterno i giardini del Castello di Villandry, il castello di Azay le Flideau e l'Abbazia di Forilenvraud. Pranzo In
ristorante.
6' giorno: Toors(Chevemy/Orlears/Parigi
Dopo la prima colazione partenza per Parigi. Luogo il percorso
si visiterà H Castello di Chevemy e la - Cattedrale di Orleans.
Pranza in ristorante_ In serata arrivo a Parigi Cena e pernottamento in hotel
r giorno: Parigi/Milano
Prima colaziene in liete. Giornata libera In serata Vastamente in pullman alla Stazione Ferroviaria e partenza per Milano in
treno carrozza/cuccette Possibilità di cena in vagone ristorante
a carico dei partecipanti. Pernottamento a bordo.
•
r giorno: Milano
Arrivo nella prima maltinata e line dei nostri servizi.
QUOTA INDIVIDUALE
DI PARTECIPAZIONE
(gruppo minimo 50 persone}
Supplemento camera singola
salvo disponibilità locale)
giorno: Sivigliaillonda/Jerez gcm 185)
Prima colazione in hotel Partenza aila rolla di Ronda. una
delle città più antiche della Spagna e visita della città Seconda colazione nel ristorante 'laico Escudero• Nel pomeriggio partenza per .12rez. Arrivo, sistemazione in hotel, cena e
pernottamento
r
glorno: Jeng/Cadice/Gibitterraffonemolinos (km
225)
Prima colazione e partenza alla rolla ai Gibilterra via Cadice
con sosta e wisila panoramica della città. Seconda colazione
in ristorante e [(ago image alla vicina Gibilterra coa lampo
libero per gli acquisii o escursione racorlaliva ln serata prosegu imenio per Torremolinas, arriva e sistemazione In albergo. cena e pernottamento.
r giorno: Torremolinos/Milano
Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto e partenza per Milano. Arrivo e line ce: nostri servizi
M.B.: li tour potrà essere effettuato In senso inverao
mantenendo inalterato il programma.
CUCIA INDIVIDUALE
Di PARTECIPAZIONE
L 1.350.000
Supplemento singola
L. Da definire
(quota valida al raggiungimento di 30 partecipanti)
La quota comprende:
Trasporlo aereo in classe economica - Trasporlo di kg 20 di
bagaglio personale - Sistemazione In camere a due letti con
servizi privati in alberghi di 4 stelle - Trattamento di pensione
completa • Trasporto in pullman gran turismo - Guida•accornpagnatore parlante italiano - Tasse di imbarco e percentuali di servizio - Assistenza locale.
La quota non comprende:
Le bevande, te mance. extra personali in genere - Tutto quanlo non espressamente indicalo o consideralo lacoltativo.
L 959.000
DOCUMENTI NECESSARI: Carta d'identità valida per l'espatrio o passaporto individuale in coma di validità.
L 190.00o
VALIDITA DELLE QUOTE: Le quote sano calcolale in bere
ai cambi valutari ed ai costi dei servizi in vigore al iriono.
La quota comprende
Traspone in treno - Carrozza/cuccette di 2° classe Milano/Pan°Milano - Trasferimenti in pullman per tutta a durata del tour
• Trasferimento in pullman IncteVSlaziOne - Sistemazione in bold 3 stelle (classilicaeune locale). in camera doppia con Semi
privali - Pasti rame da programma - Guida locale in lingua italiana per le vinile ai castelli Visite ed escursioni, come da
programma - Accompagnatore italiano per tutta la durala del
viaggio • Polizza assicurativa individuale - Borsa porladocumenti
La quota non comprende
I pasti non espressamente indicali nel programma - 6evande ai
Patti, mance (obbligatone). pedaggi mezzi pubblici - Ingressi a
castelli, musei. palazzi etc.. ove previsti - Tutto quanto non
espressamene indicate nel progranima o consideralo facohativo.
Documenti necessari
Cada di Identità valida per l'espatrio o passaporto individuale
in corso di validità.
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Partenze da Milano Porta Garibaldi, ore 6.00
domenica 17 e 24 febbraio
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Per informazioni: Ente Ferrovie dello Stato
Filiali Commerciali Viaggiatori Milano - tel. 02/800034 - 876053
Agenzia Viaggi BONOLATOURS - tel. 02/3080669
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