Il feticcio, l`estetica. E l`effetto sui destini degli uomini
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Il feticcio, l`estetica. E l`effetto sui destini degli uomini
Mode&Modi Giovedì 28 febbraio 2008 Accessori L’intervista Sarah Jessica Parker: il successo vola sui tacchi Buon gusto Il saper abbinare da Grace a Marinetti Sua altezza la SCARPA Oggetto di seduzione per eccellenza, scatena oggi più che mai una febbre da collezionismo non solo al femminile. Forme, colori, passioni di tutto ciò che gira Regale Come una corona, la rosa sul sandalo disegnato da Bruno Frisoni per Roger Vivier. È la scarpa da collezione numero uno della stagione intorno al piede Il feticcio, l’estetica. E l’effetto sui destini degli uomini DI GAETANO CAPPELLI T rattatello estetico-antropologico sulla scarpa da donna e i suoi effetti sul destino degli uomini Lo scrittore Gaetano Cappelli è nato a Potenza nel 1954. L’ultimo suo libro è «Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo» (Marsilio). In giugno sarà ristampato «Parenti lontani» IN QUESTO Sciamanesimo e tacco a stiletto. Per intraprendere il Volo Magico verso le Regioni del Sogno le donne-sciamano Ya-kut, insieme al tamburo rituale e alla maschera da uccello, avevano in dotazione delle calzature col tac- Come una droga Il collezionare scarpe è il più irrinunciabile e voluttuoso dei vizi della donna occidentale dai tempi della voga per la morfina negli anni Venti N UMERO co rialzato. Ora, mi pare evidente la connessione simbolica tra quelle calzature magiche e le scarpe col tacco oggi in uso presso le maliarde di ogni dove che incedendo sospese su tacchi sempre più alti, proprio come chiunque non abbia i piedi «ben piantati per terra», aspirano al sogno ma, soprattutto, fanno sognare noi uomini. Feticcio. Termine di derivazione portoghese introdotto dai primi colonizzatori dell’Africa Occidentale per indicare gli idoli tribali, ovvero degli oggetti che l’uomo fabbrica per venerare; proprio come nel caso delle scarpe da donna. E questo a prescindere dal Feticismo, termine che una volta indicava una perversione e oggi solo un particolare gusto sessuale, dove comunque l’oggetto per antonomasia del feticista da Restif de la Bretonne in poi rimane, neanche a dirlo, la scarpa da donna. Design. Tutto quanto fin qui detto è vero ma probabilmente è più vero che in un’epoca come la nostra, in cui arte e design rifuggono premeditatamente dal bello, non esiste oggetto più perfetto nelle linee e nelle forme della scarpa da donna alla cui eleganza possiamo avvicinare solo certi tostapane e auto e imbarcazioni progettati tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Incedere nella bellezza. Non c’è poi niente che faccia più bella una donna di un tacco a stiletto: a) slanciandola verso l’alto; b) donandole l’andatura fluttuante (non sarà un miraggio?) e vacillante (verso il peccato), tipica della femme fatale. Fatale sia all’uomo che ne cade vittima, sia a se stessa dal momento che l’uso prolungato del tacco può determinarne una precoce débâcle minandone le articolazioni e le sostanze, dacché il collezionare scarpe è divenuto il più irrinunciabile e voluttuoso dei vizi della donna occidentale dai tempi della voga per la morfina negli anni Venti. Conclusioni. Ciò enunciato e prendendo atto che le donne tendono a dividersi in due fondamentali categorie, quelle col tacco a spillo e le rimanenti dagli orribili-scarponcini-ortopedici-per-giunta-griffati, va aggiunto e puntualizzato che: quando una più o meno avvenente donna con l'orribile-scarponcino-ortopedico-per-giunta-griffato incontra una don-na più o meno anch’essa avvenente ma col tacco, la donna dallo scarponcino... be’, finisce che la sposiamo. 2-6 9 10-11 14-15 25 27 Afrodite, Sissi, Céline Dion: per le calzature una mania eterna Gli uomini senza calze ultima frontiera del «dandismo» Qui Linate, qui Fiumicino Storie di borse da prendere al volo Cartoline di primavera tra romanticismo e «sadomaso» Paglia, tornano le sporte che raccontano mondi lontani Autunno-inverno 2008-2009 Il guardaroba in anteprima