RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia

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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA
RASSEGNA STAMPA
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2009
Rassegna per testata/edizione
N° Titolo
Testata-Edizione
1
Il Piccolo Gorizia
04-03-2009
Il Piccolo Gorizia
04-03-2009
Il Piccolo Gorizia
04-03-2009
Messaggero Veneto Gorizia
04-03-2009
Messaggero Veneto Gorizia
04-03-2009
Messaggero Veneto Gorizia
04-03-2009
Messaggero Veneto Gorizia
04-03-2009
Messaggero Veneto Gorizia
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Messaggero Veneto Gorizia
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Messaggero Veneto Gorizia
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Giunta provinciale in aeroporto
Data
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Discarica di Brazzano, riprende il dialogo
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Riaccesa la croce, in arrivo nuoove denunce
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Cultura, patto fra Comune e Provincia
Provincia di Gorizia - Roberta Demartin -
Tocca a 'La vie en rose'
Provincia di Gorizia -
Bypass, domani vertice in Comune
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Il parroco ha riacceso la luce della croce sul Quarin
Enrico Gherghetta -
Inaugurata la mostra di Toso
Sara Vito -
Baseball, via alla festa del Cinquantenario
Sara Vito -
Controlli a scuola, Perrone si rivolge a Gherghetta
Enrico Gherghetta -
4 MAR 2009
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 14
SEDUTA IN UN HANGAR
La Giunta provinciale in aeroporto
per studiare le misure di rilancio
Sarà un hangar dell’aeroporto Duca d’Aosta a
ospitare oggi, a partire
dalle 10, la seduta settimanale della Giunta provinciale.
Tra le diverse deliberazioni all’ordine del giorno, spicca quella che darà il via a un accordo di
partenariato tra l’amministrazione priovinciale
e l’Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Il documento impegnerà la Provincia in un progetto di
miglioramento dei servizi medici forniti alla popolazione, attraverso la
sistemazione dell’ambulatorio della municipalità di Al Mansouri, villaggio nel sud del Libano.
Al termine della seduta, attorno alle 12.30,
Un hangar dell’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia
l’esecutivo guidato dal
presidente Gherghetta a cui si aggiungeranno il
presidente e i capigruppo del Consiglio provinciale - incontrerà l’amministratore unico dell’aeroporto, Mauro Zinnanti,
e il comandante Fulvio
Chianese, presidente del-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
l’Associazione
Quarto
Stormo, per fare il punto
della situazione del Duca d’Aosta alla luce anche della chiusura al traffico aereo disposta nei
giorni scorsi per la mancanza di misure antincendio e sulle sue possibilità di rilancio.
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4 MAR 2009
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 18
Discarica di Brazzano, riprende il dialogo
Una volta demolita la caserma, i materiali potrebbero essere condotti a Cave
di FRANCESCO FAIN
CORMONS Demolire
gli edifici presenti all'interno dell’ex caserma
Amadio e portare tutti i
materiali di risulta nella
discarica per inerti di
Brazzano.
Sembrava una boutade
quella del Partito democratico di Cormons: una
proposta buttata lì tanto
per vedere l’effetto che
fa. E l’effetto è positivo
se è vero che il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha deciso
di convocare il sindaco
di Cormons Luciano Patat per parlare concretamente di questa prospettiva che consentirebbe
di incassare due risultati: il caso-discarica supererebbe la fase di impasse (nei giorni scorsi il Comune di Cormons ha depositato al Tar il ricorso
contro la realizzazione
dell’impianto di Cave, a
Brazzano) e si smantellerebbero gli edifici degra-
L’area di Brazzano dove dovrebbe vedere la luce la discarica per inerti
dati della caserma che rischiano di trasformarsi
in una bomba ambientale (c’è anche amianto).
«La Provincia e il Comune di Cormons si riuniranno a breve - annuncia
Gherghetta - per verificare la possibilità di dare
vita a un progetto più
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
avanzato rispetto a quello originario. La soluzione di ogni problema e
che ci consentirebbe di
superare la fase delle polemiche potrebbe essere
proprio questa: si demolisce la caserma che si
trova al centro di Cormons e si utilizza la discarica per tutti i mate-
riali di risulta di quell’area». Naturalmente, a
Cave, si condurebbero
soltanto materiali inerti
non pericolosi: pertanto,
l’eternit avrebbe tutt’altra destinazione.
«Credo che sia giunto
il momento di trovare un
punto di sintesi. Effettivamente, questa potrebbe essere la soluzione,
l’uovo di colombo. Entrambe le parti (Comune
e imprenditore privato,
ndr) sarebbero soddisfatte e non ci sarebbe alcun
tipo di problema o di rischio per la salute del
cittadino e per l’ambiente», il ragionamento di
Gherghetta. Sembra dunque - piacere la proposta formulata il 21 febbraio scorso dal Partito
democratico cormonese.
Sempre in quell’occasione era emerso che da un
recente incontro con il
presidente della Provincia Enrico Gherghetta si
era evidenziata la disponibilità dell’ente provinciale di compartecipare
alla demolizione e allo
smaltimento
dell'area
della caserma Amadio
con una quota pari almeno a 240 mila euro, il
doppio dei 120 mila destinati al progetto di realizzazione di un parcheggio sul lato di via Gorizia
da parte dell’amministrazione comunale.
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Il Piccolo Gorizia Isontino
4 MAR 2009
pagina 18
CORMONS:ILCASODELQUARIN
Riaccesa la croce, in arrivo nuove denunce
Nel mirino il presidente della Provincia, l’amministrazione comunale e il parroco
CORMONS La croce sul
monte Quarin è stata riaccesa ieri pomeriggio attorno alle 18. Il colpo di scena è arrivato al termine
di un’altra convulsa giornata al termine della quale il contatore della struttura è stato riallacciato alle prese della parrocchia.
Una volta terminato il breve lavoro dei tecnici, il
parroco monsignor Sergio
Ambrosi ha riattivato la
croce, spenta da giovedì
dopo l’esposto presentato
dal cittadino cormonese
Ettore Guido Basiglio Ribaudo che denunciava
l’inquinamento luminoso
prodotto dalla struttura:
la croce infatti, secondo
la lettera spedita da Ribaudo al Comune, non rispetterebbe i dettami della legge regionale 15/2007
in materia di illuminazione.
Ipotesi che però non ha
spaventato il parroco don
Ambrosi: «La questione
centrale è il fatto che la
croce non sia stata né realizzata né modificata dopo l’uscita della famosa
legge 15/2007 – spiega Ambrosi – e quindi non rientra tra gli impianti che devono essere a norma per
poter essere accesi: la legge infatti sull’argomento è
chiara, e dice che i punti
luce precedenti all’uscita
della legge possono essere adeguati entro cinque
anni, e all’interno di questa casistica rientra la cro-
La croce riaccesa vicino alla chiesetta sul Quarin
ce del Quarin. C’è dunque
tutto il tempo per metterla a norma e nel frattempo non c’è nessun impedimento affinché rimanga
accesa». La croce, secondo don Ambrosi «non rispetta i dettami di legge
solamente per quanto riguarda la potenza di luce
emessa: il tetto per gli impianti costruiti dopo il
2007 è di 2250 lumen, mentre la croce ha un impianto di 4mila lumen. Ma come detto essendo una
struttura di circa 25 anni,
non rientra tra quelle rea-
lizzate dopo l’emanazione
della nuova legge e può restare accesa, anche se dovrà essere messa a norma
entro la scadenza dei 5 anni. Insomma, l’accensione
della croce non viola alcuna legge: siamo in una botte di ferro».
Non la pensa così però
Ribaudo il quale, appena
vista la croce riaccesa, ha
subito annunciato di aver
avvisato i Carabinieri e
che questa mattina provvederà a denunciare per
inquinamento luminoso il
parroco e per omesso con-
LA DENUNCIA
IL COMUNE
Inquinamento
luminoso
per emisssioni
superiori
al consentito
Costretti
a spegnerla
per trovare
una soluzione
nella legge
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
trollo il presidente della
Provincia, sindaco e giunta comunale: «l’impianto
è stato rifatto tre mesi fa,
deve rispettare la legge»
ribadisce.
Intanto, a farsi carico
delle spese per la messa a
norma della croce sarà la
Provincia. Lo ha assicurato il presidente dell’ente
provinciale Enrico Gherghetta nell’incontro avuto
ieri mattina con il parroco di Cormons: «La Provincia è vicina alla parrocchia – spiega Gherghetta –
c’è assoluta sintonia con
don Ambrosi. Comprendiamo che vi sia una legge
in materia che vuole salvaguardare l’ambiente e la
salute dai rischi di inquinamento luminoso, ma mi
sembra che in questo caso
si sia trattato di un vero e
proprio accanimento burocratico con uno strascico
di polemiche di cui nessuno sentiva francamente la
necessità. Ora dunque è il
momento di placare i toni
e lavorare affinché la croce venga messa del tutto a
norma. Se monsignor Ambrosi farà domanda di contributo, noi la accoglieremo e ci impegneremo a dare alla parrocchia i fondi
necessari alla riqualificazione della struttura luminosa».
Gherghetta però si rammarica delle polemiche feroci intercorse in questi
giorni: «Ripeto, ritengo
che in questo caso vi sia
stato un vero e proprio accanimento
burocratico.
Le leggi devono essere applicate usando il buon senso, e non servono certamente a complicarci la vita. Posso capire lo stato
d’animo della comunità
parrocchiale di Cormons:
per questo è giusto che la
croce venga riattivata».
Il prefetto Maria Augusta Marrosu intanto ha
precisato ieri che non vi è
stato alcun incontro nella
giornata di lunedì con il
parroco di Cormons monsignor Sergio Ambrosi.
Matteo Femia
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4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 3
Finalizzato alla promozione
Cultura, patto
fra Comune
e Provincia
Via libera da parte della giunta Romoli
dell’accordocon la Provincia perla promozione “reciproca” degli eventi. In sostanza,
quando uno dei due enti pubblicizzerà un
programma di avvenimenti nei settori dellaculturaciinseriràancheeventualiiniziative organizzate dal Comune. Un atto molto
importante che sancisce la rinnovata collaborazione fra Provincia e Comune di Gorizia dopo le polemiche che avevano caratterizzato, qualche tempo fa, le mostre che i
dueentiavevanoorganizzatoquasicontemporaneamentesuItalicoBrass.A presentare l’accordo ai colleghi della giunta comunale è stato l’assessore alla cultura, Antonio Devetag, che aveva espresso più volte
l’auspicio che il “patto” fra Provincia e Comuneandasseinporto,cosìcomeavevafatto, peraltro, anche l’assessore provinciale
alla cultura, Roberta De Martin.
Una sinergia, quella che ieri ha ricevuto
ildiscoverdedapartedell’esecutivoRomoli,chesenz’altrononrimarràisolataincampo culturale, visto che, al di la di alcune
“scaramucce”,entrambelaamministrazioni hanno più volte espresso l’intenzione di
ottimizzarelerisorseadisposizioneperpoter offrire, anche in campo promozionale,
un’offerta migliore, a tutto vantaggio della
fruizione degli eventi culturali a Gorizia.
Una tappa importante, quella dell’accordo
sulla reciprocità della promozione, soprattuttointempiincuiibilancideglientidevono fare, anch’essi, i conti con la crisi. (p.a.)
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Spalla destra
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
4 MAR 2009
pagina 6
Il film rievoca la drammatica vicenda umana della cantante Edith Piaf
Tocca a “La vie en rose”
Domani doppia proiezione al palazzo del cinema
KINOATELJE
Giovedì prossimo
“La ragione
dei vinti”
Lanascitatribolata,l’abbandono in un bordello da parte
dei genitori, la cecità rischiata, l’adolescenza di strada: fin
dall’inizio fu tutto tranne che
rosea,l’esistenza diEdithPiaf.
Proprio per questo, però, La
môme (La vie en rose), il film
di Olivier Dahan che rievoca
la drammatica vicenda umana
della cantante più leggendaria di Francia, è particolarmente indicato per rinnovare,
in vista dell’8 marzo, il sodalizio tra il Kinoatelje e l’associazione Sos Rosa, attiva al fianco
delledonne che subisconoviolenze. La collaborazione, che
La locandina del film
giunge alterzo anno, si concretizzerà nella doppia proiezione del film di Dahan domani,
al Kinemax Gorizia, con inizio
alle 17.45 e alle 20.45. Prima di
entrambe le proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in
italiano, interverrà a nome di
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Sos Rosa Ida Di Dato.
NellavitadellaPiafseguironoquindilascopertadiunavocemagnifica,maanchel’assassinio dell’impresario che la
lanciò,lasregolatavitasessuale, l’alcol: ancora,la morte dell’amato Marcel Cerdan, la droga e infine la morte a 47 anni.
Eppure la cantante visse fino
all’ultimo senza risparmiarsi,
grazie a quella passione e a
quellavolontàchefecerodella
celebre Je ne regrette rien il
suo legittimo epitaffio. Come
portare sullo schermo una vita
così drammatica da sembrare
incredibile evitando gli ecces-
si del melò? Dahan ci riesce
con un biopic che alterna diversi episodi e piani temporali, fondendo lo spettacolo all’americanaconilcinemaclassico francese.
Oltre a quello della splendida colonna sonora, fondamentale l’apporto del cast, capeggiato da una Marion Cotillard
diindicibile bravura: a conferma,unaventinadipremiintutto il mondo, tra cui l’Oscar (appena il secondo per un’attrice
in una parte non recitata in inglese). L’ingresso a tutte le
proiezioni di GoriziaCinema è
riservato ai soci del Kinoatelje. La tessera per la stagione 2009 è gratuita e disponibilealbanchetto dell’associazione all’ingresso in sala, prima
di ogni proiezione.
Ricordiamoinfinecheilgiovedì seguente inaugurerà la
primadi unaserieditreserate
che vedranno il Kinoatelje
partner della Provincia-assessorato alle politiche per la pace e protagonista ai Musei provinciali di Borgo Castello. La
serata del 12 marzo vedrà la
proiezione,alle20.45,deldocumentario La ragione dei vinti
di Cesare Semovigo. L’ingressosaràgratuito eaperto a tutti.
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4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 7
Bypass, domani vertice in Comune
con Regione, Provincia e sindaci
MARIANO
Brussa con Bolzan:
sia fatta chiarezza
sul caso dei fondi
MARIANO. Giornata decisiva,quelladidomani,perilfuturodeldiscussobypassdiMariano.
Il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, ha infatti organizzato un incontro,
nel municipio di Mariano, con
tutti i sindaci del territorio e
l’assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi: «Sarà un momento di confronto
istituzionale – rimarca Gherghetta –, per individuare la
prioritàdelleopereches’intende realizzare in quest’area.
L’assessore Riccardi ha già affermato che non sono stanziati
fondi per il bypass e che, considerandoilimitidelbilancioregionale,isindacidovrannoscegliere se questa struttura rimane per loro una priorità oppure se ci sono altre opere che rivestonoun’importanzamaggiore, considerato che una scelta
dovrà essere fatta».
Enrico
Gherghetta,
presidente
della Provincia,
sarà domani al
vertice sul
bypass
Intanto c’èchi, come ha fatto
nei giorni scorsi l’esponente
del Pd, Mirio Bolzan, solleva la
questione dei finanziamenti
apparentemente “scomparsi”
per il bypass di Mariano. A intervenire, a questo proposito, è
il consigliere regionale del Pd,
Franco Brussa, che annuncia
un’interpellanza in consiglio
regionale in cui chiederà «se
esista un accordo di programmafral’amministrazioneregionale e l’Anas per la realizzazio-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
ne del bypass dell’ex statale
305, al fine di sgravare l’abitato
di Mariano dal traffico veicolare».
L’esponente del Pd evidenzia come «le dichiarazioni dell’assessoreregionalealleInfrastrutture, Riccardi, secondo il
quale la copertura finanziaria
pertaleoperanonsiamaistata
traledisponibilitàdellaRegione, contrasti con la notizia della stipula di un accordo di programma con l’Anas di oltre 17
milionidieuromessi adisposizione della Regione per la costruzione di un’opera in Carnia».
«Tale accordo – continua
Brussa – prevede, inoltre, che
Anas realizzi anche il bypass
della 305».
Brussa, nell’interpellanza a
risposta immediata, chiede,
quindi, «che siano rispettati i
contenutiditaleaccordoqualorafossestatoeffettivamentestipulato. In caso contrario, chiedochetaleopera,cheporterebbe un indubbio vantaggio all’abitato di Mariano del Friuli,
vengainseritanelpianodipriorità dell’amministrazione regionale».
A scatenare il caso, nei giorni scorsi era stato, come detto,
Mirio Bolzan, che nella scorsa
legislatura aveva seguìto tutta
la vicenda in qualità di presidentedellacommissioneregionale per le attività produttive.
Patrizia Artico
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4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 7
Croce sul Quarin, torna la luce
Cormòns: l’ha riaccesa il parroco. Patat: colletta per la sanzione
Gherghetta: fondi per mettere a norma l’impianto d’illuminazione
CORMÒNS.Ilparrocohariacceso ieri sera la luce della croce
sul Quarin. Il sindaco Patat pensa
aunacollettaperpagarelasanzione, Gherghetta a fondi provinciali
per mettere a norma l’impianto.
IL SERVIZIO NELL’ISONTINO
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
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Cormòns. Patat: colletta per pagare la sanzione. Gherghetta: fondi per mettere a norma l’illuminazione
Il parroco ha riacceso la luce
della croce sul monte Quarin
CORMÒNS. È statariaccesa ieri sera
la croce sul monte Quarin, a Cormòns. Il
parroco di Sant’Adalberto, monsignor
Sergio Ambrosi, ha collegato la luce direttamente con la sua utenza.
Nell’incontro di ieri mattina in Provincia, il presidente Enrico Gherghetta
haespressosolidarietàalparroco:«Questo è un caso di assurdità burocratica –
hasottolineatoGherghetta–, io sonocon
don Sergio. Onde evitare però qualsiasi
ulteriorestrascicodipolemica,chenuoce a tutti, sono disposto sin da oggi ad
assegnarecomeenteprovincialeuncontributo alla parrocchia cormonese per
mettere a norma il simbolo luminoso. Si
tratta di sostituire i tubi fluorescenti al
neon con luci a led».
Il sindaco di Cormòns, Luciano Patat,
nel frattempo ha annunciato un gesto
clamoroso. Come privati cittadini, tutti i
membri della giunta si sono detti disposti a pagare la sanzione amministrativa
nel caso il parroco avesse deciso di riaccendere la croce luminosa sul Quarin.
Il gesto del primo cittadino del centro
collinare è condiviso anche da numerosi cormonesi, che hanno già telefonato
alparrocodandodisponibilitàapartecipare alla divisione delle spese. La croce
è infatti fuori norma in base ai dettami
dellalegge regionale sull’inquinamento
luminoso. Riaccenderla comporta una
sanzione pecuniaria dai 200 ai 600 euro.
Sanzione in cui peraltro la parrocchia,
proprietaria della croce, è già incorsa
periduegiornidiaccensioneprecedenti. Il sindaco Patat ha specificato che il
prossimo anno si provvederà a installare una nuova croce a norma di legge, ma
che per risolvere la situazione contingente sarà adottata tale contromisura.
«Anche se riteniamo questo esposto
profondamente ingiusto, ci siamo mossi
responsabilmentecomeamministrazione comunale – ha sottolineato il sindaco
di Cormòns –: abbiamo subito informato
il parroco e definito con lui la strategia.
Abbiamo ritenuto opportuno sospendere l’accensione per un paio di giorni in
attesa di capire quali fossero i risvolti
legali della vicenda. Non vogliamo che
siala comunità di Cormòns a pagare per
questo. Credo che sia importante far rispettareleleggiesistenti,malenormative vanno applicate peraltro con buon
senso e in maniera elastica. Per questo
abbiamo invitato il parroco ad accendere ugualmente la croce. Noi come Uniti
per Cormòns siamo tutti d’accordo che
contribuiremo al pagamento delle spese. Ne ho già parlato con monsignor Ambrosi.Lofacciamoperchévogliamoribadire una tradizione, il significato di questo simbolo religioso nel periodo pasquale. Comunque sia, verificheremo
con tutti gli strumenti a nostra disposizione se vi sia la possibilità di evitare la
sanzione».
Monsignor Sergio Ambrosi ha riacceso ieri sera la luce della croce sul monte Quarin
Ilaria Purassanta
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Apertura
4 MAR 2009
FOGLIANO
REDIPUGLIA. Era davvero numeroso il pubblico di visitatori
chehavolutopresenziarealla inaugurazione della mostra fotografica “Presente”,
curata dal fotografo Glauco
Toso, allestita dalla Pro loco
di Fogliano Redipuglia nell’atrio della Regia stazione
ferroviaria di Redipuglia.
Una rassegna quanto mai
significativa dove l’arte del
fotografosimetteinveramostra sia per la tecnica della
ripresa, sia per l’accurata
stampa della stessa dove i riflessi di bianco e nero riproducenti le scale del Sacrario
si intrecciano con i lembi di
nuvole.
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
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FOGLIANO REDIPUGLIA
Foto, inaugurata la mostra di Toso
Le stesse riprese, sempre
in bianco e nero, in sintonia
con altre colorate, formano
poi un filmato grafico-musicale che si accompagna molto bene nella didattica della
mostra. Il presidente della
Pro Loco, Alessio Bellotto
nel suo intervento ha messo
in risalto l’importanza degli
eventiculturali, specie se allestiti in sedi storiche e rappresentative come la Regia
stazione di Redipuglia, la
cui ambientazione già di per
sé rende ancora più interessante la mostra.
Presenti all’inagurazione
ilsindacoMauro Pianiel’assessore provinciale Sara Vito.Intanto laProLoco foglianina, dopo la presenza alla
Borsa del Turismo di Milano, utile per promuovere gli
itinerari storici della Grande Guerra nell’isontino, ha
concluso l’esame tecnico
delle località più significative da inserire nel nuovo depliant, che potrà orientare il
visitatore su pochi, ma significativi punti di interesse
storcio rigaurdo al primo
conflitto mondiale.
Partendo dal Sacrario di
Redipuglia, l’itinerario prevede il Parco Tematico di
Monfalcone, il Monte Cosic
e Sei Busi, Castelnuovo, San
Michele, la Chiesetta degli
Ungheresi di Doberdò, e il
Monte Sabotino in territorio
sloveno. La novità di questa
proposta consiste proprio
nella Chiesetta degli Ungheresi che si trova in località
Vizintini e che ormai è pronta per essere visitata.
L’opuscolo sarà stampato
in quattro lingue tra cui ovviamente quella ungherese.
Le località proposte vengonoinseriteinunambitotuiristico più ampio che comprende anche il lago di Doberdò, il centro visite Gradina, il Parco dell’Isonzo e le
realtà museali della Provincia.
Cristina Visintini
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4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 9
Ronchi. Alla presentazione delle squadre dei Black Panthers, ricordate le iniziative in programma per celebrare la ricorrenza
Baseball, via alla festa del Cinquantenario
Saranno realizzati un logo, un calendario, un volume e una mostra fotografica
RONCHI. Il baseball per
Ronchi dei Legionari non è
soltanto una diffusa pratica
sportiva, ma un autentico fenomeno di costume, una passionepercentinaiaecentinaia di famiglie e che dura ormai da ben cinquant’anni.
Risale,infatti,al1959lafondazione dei Black Panthers,
ma a Ronchi dei Legionari il
“batti e corri”, nel corso degli
anni, ha visto nascere anche
altre realtà, come il Ronchi
bc, le Antiche pantere, i RoyalseiBlack,societàchehannocoinvoltointeregenerazioni di ragazzini.
Questa storia è stata ricordata domenica scorsa, nel
centro commerciale Sorelle
Ramonda, dove, in occasione
della presentazione delle
squadre dei New Black Panthers, è stato dato anche il via
alle iniziative che nel corso
del 2009 ricorderanno e festeggeranno i cinquant’anni
di vita del baseball ronchese.
Obiettivi del sodalizio, che
è presieduto da Luca Perrino, dopo la realizzazione di
uno speciale logo e la presentazione di un calendario, sono quelli di un libro e della
realizzazione di una mostra
fotografica.
Molteleautoritàintervenute domenica e che, assieme al
pubblico presente, hanno potuto applaudire gli importantinumeridelbaseballronchese: 110 atleti che, dal prossimo mese di aprile, saranno al
viadeicampionatiragazzi,allievi, cadetti, under 21 e nella
serie B, ma che hanno una solida base nell’attività del mini-baseball.
Èstatol’assessorecomunale allo Sport, Gianluca Masotti,aricordarequellocheèsta-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
to ed è il ruolo di questa disciplinacomeveicolodisocializzazione tra le persone, ma anche come punto di riferimentoperle famiglie, mentre l’assessore provinciale Sara Vito
ha voluto mettere in risalto
proprio l’interesse esistente
nei confronti di quelle associazioni, come i New Black
Panthers, che mettono in primo piano i giovani.
Èstatoquindi il presidente
regionale della Fibs, Marcello Massa, a sottolineare l’importanza,per chi pratica questosport, dirappresentare un
movimento sportivo che da
cinquant’anni,seppurconvarie vicissitudini, è presente
sui campi della regione e in
quelli di tutta Italia. Parole di
sostegnoediplausoperquanto si sta facendo sono state
pronunciate anche dal consigliere federale Fabrizio De
Robbio e da Luca Ramonda.
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4 MAR 2009
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 9
STARANZANO
Controlli a scuola, Perrone si rivolge a Gherghetta
STARANZANO. L’attivazione di un badgemagneticocontapresenzeall’Itc-ItiEinaudi Marconi di Staranzano è oggetto di
un’interrogazione presentata al presidnete della Provincia, Enrico Gherghetta, dal
consigliere provinciale del Pdci, Alessandro Perrone, che chiede se corrisponda al
vero che la scuola superiore, d’alto livello
qualitativo e nota anche per le innumerevoliattivitàextra-curriculariattentealterritorio e alla comunità locale, controlli le
entrate di studentesse e studenti tramite
un sistema di controllo attraverso un badge magnetico.
«Tale sistema – scrive Perrone – a detta
deidirigentiscolasticidovrebbecombattere la dispersione scolastica e responsabilizzareiragazzieparesiaconnessodirettamente alla valutazione del voto in condotta dei ritardatari». Dubitando che la responsabilizzazionedeglialunnipossapassare attraverso il controllo dei loro movi-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
menti,«inculcandoinloro,nontantoilgiusto senso del dovere, quanto il timore per
l’istituzione scolastica», Perrone chiede a
Gherghetta se ritiene di intervenire nei
confrontidella dirigenzascolastica «affinché investa sforzi e risorse in un sistema
educativo basato su consapevolezza e crescita del senso critico di tutte e tutti, più
che abituarli a un sistema arbitrario di stile coercitivo e autoritario col rischio di offuscarne capacità e intelligenze».
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