Olimpiadi antiche

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Olimpiadi antiche
UNITÀ DIDATTICA 2
OLIMPIADI
2.1 – Conoscenza delle Olimpiadi
Le “Olimpiadi antiche ”
Le origini dei Giochi Olimpici si perdono nei tempi più remoti, quan-
Olimpiadi
antiche
do la manifestazione aveva probabilmente le caratteristiche di festa
religiosa o di rito funebre.
Successivamente si svolsero in onore del dio Zeus (Giove)nella città
greca di Olimpia, da cui prese il nome.
Dal 776 a.C., ritenuto tradizionale l’anno d’inizio dei giochi, si cominciò ad annotare il nome e la città d’origine d’ogni atleta vittorioso.
Il conto del tempo fu da allora basato sulle Olimpiadi, che si disputarono regolarmente ogni quattro anni, nel mese d’agosto.
Dapprima i giochi ebbero solo un carattere locale, ma con il passare
del tempo la cerchia di partecipanti crebbe sempre di più, fino a
coinvolgere tutto il mondo.
Giochi simili si svolsero anche in altre città greche.
Nessuna di queste manifestazioni riuscì però ad eguagliare la fama e
l’importanza delle olimpiadi.
Nelle prime edizioni si disputò una sola gara, quella della corsa dello
stadio (lo stadio era un’unità di misura pari a circa 191m.), che erano
praticati su una pista in terra battuta.
Col passare degli anni, alla corsa si aggiunsero altre discipline:
• atletica leggera (corse veloci e di resistenza).
• Sport di combattimento (pugilato, uno scontro senza esclusione
di colpi in cui erano vietati solo i morsi).
• Sport ippici (gare a cavallo o con i carri).
Potevano iscriversi solo cittadini greci, mentre erano esclusi gli schiavi e le donne, ammesse come spettatrici, solo se non erano ancora
sposate. Per quattro settimane i concorrenti dovevano allenarsi sotto il
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controllo dei giudici, per dimostrare le proprie condizioni fisiche e la
possibilità di ben figurare in gara.
Alle gare accedevano solo gli atleti migliori, selezionati nella fase
preparatoria, che si affrontavano in eliminatorie, seminali e finali; i
confronti erano sempre ad eliminazione diretta.
Contava solo la vittoria, arrivare secondi era una sconfitta
Nel Pentathlon, gara composta di cinque esercizi (lancio del disco,
lancio del giavellotto, salto in lungo, corsa dello stadio e lotta), valeva il principio della triplice vittoria.
Era cioè dichiarato vincitore l’atleta che si trovava in testa in tre delle
cinque discipline.
Gli atleti gareggiavano nudi e usavano cospergersi il corpo d’olio
prima della presentazione.
Se qualche atleta infrangeva il regolamento, era punito dai giudici con
la squalifica o in casi estremi con frustate.
I vincitori erano premiati l’ultimo giorno, durante una solenne cerimonia con una corona di foglie tagliate dall’ulivo sacro.
Banchetti e festeggiamenti concludevano la manifestazione.
Grandi onori e ricompense attendevano gli atleti vittoriosi, al ritorno
in patria. Una vittoria olimpica era, infatti, motivo di gran vanto per
ogni città greca, che vedeva così accresciuto il proprio prestigio in
tutto il mondo.
Finanziati dallo Stato, atleti della Grecia si prepararono per prevalere
nelle varie discipline atletiche, perfezionando la tecnica e l’allenamento specifico per ogni sport.
La storia delle olimpiadi antiche termina nel 393 d.C., dopo oltre mille e cento anni, con la proibizione dei giochi, ritenuti pagani dall’imperatore romano Teodosio.
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Le “Olimpiadi moderne ”
I Giochi Olimpici moderni nascono grazie al francese Pierre De
Coubertin, che per lunghi anni svolse un’incessante opera di propa-
Olimpiadi
moderne
ganda, a favore della sua idea di riprendere la disputa delle Olimpiadi.
Finalmente fu decisa nel corso di un congresso di 12 nazioni a Parigi
(1894), l’organizzazione delle prime olimpiadi moderne nella città
d’Atene per l’anno 1896.
Da allora i Giochi Olimpici si svolgono ogni quattro anni, in Paesi
diversi.
La Nazione organizzatrice è scelta dal C.I.O. (comitato internazionale
olimpico) tra quelle che ne hanno fatto richiesta.
Tutti gli atleti partecipanti ai giochi olimpici rappresentano il proprio
Paese e gareggiano sotto un’unica bandiera, quella Olimpica.
Essa vuol rappresentare la pace e la fratellanza fra i popoli della terra.
I cinque cerchi colorati e intrecciati in campo bianco rappresentano,
infatti, i cinque Continenti. Nella storia delle olimpiadi moderne,
un’altra tappa importante è stata quella a Barcellona nel 1992, con
l’ingresso ufficiale del professionismo sportivo.
L’esempio più evidente è stato quello del “Dream Team” statunitense
di basket guidato dal notissimo “Magic Jonson”, che ha indossato la
divisa olimpica per regalare agli USA una medaglia in più.
Succede così che i titoli olimpici, che in precedenza erano il
coronamento dell’esistenza sportiva di un’atleta non professionista,
siano ora vinti da sportivi per professione che certo non tengono in
gran conto il motto di “De Coubertin”: “importante è partecipare
non vincere ”.
I soldi hanno inquinato l’ambiente olimpico per la retribuzione degli
atleti.
Il mondo dei mass media, ha trasformato l’olimpiade in un grande
evento spettacolare, ha favorito la creazione in un circolo vizioso.
Per questo servono soldi, ed ecco avanzare le sponsorizzazioni, nomi
di richiamo, ed ecco anche i forti ingaggi ai campioni professionisti.
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Vincere un’olimpiade, comporta anche incassare un forte premio in
denaro offerto dai comitati olimpici delle rispettive nazioni.
Ecco allora la tentazione di vincere ad ogni costo, aiutandosi magari
con l’arma sleale del doping.
Persino le medaglie non sono più premi simbolici.
Quella d’oro per esempio è d’oro puro e pesa 13,5 grammi.
In Italia per i ragazzi ci sono delle mini Olimpiadi; i giochi della
gioventù.
Essi si disputano tutti gli anni durante l’anno scolastico ed hanno
avuto la loro prima edizione nel 1969.
Ogni anno il Ministero della Pubblica Istruzione in accordo con il
C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) emana i regolamenti
dei giochi della gioventù nei quali sono definiti gli sport ed i limiti di
partecipazione.
Ai campionati possono partecipare tutti i ragazzi e le ragazze delle
scuole elementari, medie e superiori.
Essi si disputano in varie fasi:
• d’istituto;
• comunale;
• provinciale;
• regionale;
• interregionale;
• nazionale.
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2.2 – Le Olimpiadi Estive
Le “Olimpiadi moderne ”.
I Giochi Olimpici o Olimpiadi si effettuano ogni quattro (4)anni, ma
in effetti ogni due (2)in quanto i Giochi olimpici Estivi si alternano
con quelli Invernali, per cui ogni due anni si ha un’edizione dei
Giochi Olimpici,
I Giochi Olimpici Estivi, o Olimpiadi Estive sono una manifestazione sportiva multidisciplinare e internazionale, a cadenza quadrien-
Olimpiadi
Estive
nale, organizzata dal Comitato Olimpico Internazionale (C.I.O.).
Le Olimpiadi sono il più prestigioso al mondo tra gli eventi di questo
tipo, e presentano una varietà di sport superiore a quella di altri eventi
simili.
Generalmente i partecipanti rappresentano la loro nazione di origine,
in ogni caso quella di cui possiedono la cittadinanza.
I vincitori vengono premiati con una medaglia d'oro, ai secondi ne va
una d'argento e ai terzi una di bronzo.
Le discipline olimpiche estive sono:
• Atletica, Badminton, Canoa, Canottaggio, Ciclismo, Lotta
Greco Romana, Sport di Squadra (calcio, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, baseball),Ginnastica, Pattinaggio Artistico (a rotelle), Equitazione Golf, Judò, Lotta,
Taekwondo, Pentathlon moderno, Triathlon, Sollevamento Pesi,
Nuoto, Tennis, Pugolato, Tiro (con pistola, carabina o arco),
Scherma, Vela.
La prossima edizione è in programma a Pechino (Cina) nel 2010,
mentre nel 2012 a Londra (Regno Unito).
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2.3 – Le Olimpiadi Invernali
I Giochi Olimpici Invernali, o Olimpiadi Invernali sono la controparte invernale delle Olimpiadi estive.
Olimpiadi
Invernali
In essi si disputano gare di sport invernali, che si svolgono su ghiaccio o neve, come il pattinaggio su ghiaccio e lo sci
Le Olimpiadi invernali si disputano ogni quattro anni.
Il 26 febbraio 2006 si è chiusa la XX Olimpiade Invernale a Torino
(Italia).
La prossima edizione è in programma a Vancouver (Canada)nel 2010
mentre nel 2014 si svolgerà a Sochi (Russia).
Le Discipline olimpiche invernali sono: Biathlon, Bob, Combinata
Nordica, Curling, Freestyle, Hockey su Ghiaccio, Pattinaggio di
Figura, Pattinaggio di Velocità, Salto con gli Sci, Sci alpino, Sci di
Fondo, Short Track, skeleton, Slittino, Snowboard.
2.4 – Le Paralimpiadi
I Giochi Paralimpici, o Paralimpiadi, sono l'equivalente dei Giochi
Olimpici per atleti con disabilità fisiche, visive o intellettive.
Pensati come Olimpiadi parallele, prendono il nome proprio dalla
fusione del prefisso “para” con la parola “Olimpiade” e i suoi derivati.
Anche la Paralmpiadi o Giochi Paralimpici sono divise in Paralimpiadi Estive e Paralimpiadi Invernali.
Le prime Paralimpiadi Estive si tennero a Roma, in Italia, nel 1960.
Attualmente, diciannove sono le discipline paralimpiche estive e
sono:
• Bocce, Calcio, Calcio a 5, Calcio a 7, Ciclismo, Equitazione,
Goalball, Judo, Nuoto, Pallacanestro su sedia a rotelle,
Pallavolo, Rugby su sedia a rotelle, Scherma su sedia a rotelle,
Sollevamento pesi, Tennis su sedia a rotelle, Tennis tavolo, Tiro
al bersaglio, Tiro con l'arco, Vela.
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Paralimpiadi
Le prime Paralimpiadi Invernali furono tenute a Örnsköldsvik, in
Svezia, nel 1976.
Cinque sono le discipline paralimpiche e sono:
• Biathlon, Curling in carrozzina, Hockey su slittino, Sci alpino,
Sci di fondo.
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Test
1. I giochi olimpici antichi avevano le caratteristiche di festa
religiosa o di rito funebre?
2. I vincitori erano premiati l’ultimo giorno, durante una solenne
cerimonia con una corona di foglie tagliate dall’ulivo sacro?
3. I giochi olimpici moderni devono la loro nascita all’umanista
francese Pierre De Coubertin?
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