alla scoperta del verde nella mia citta
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alla scoperta del verde nella mia citta
ALLA SCOPERTA DEL VERDE NELLA MIA CITTA’ PRATO DELLA VALLE: COME ERA, COME E’, COME SARA’ 1 PROGETTAZIONE DI UN’UNITA’ DI APPRENDIMENTO DI EDUCAZIONE AL PAESAGGIO PROGETTO: ALLA SCOPERTA DEL VERDE NELLA MIA CITTA’ UNITA’ DI APPRENDIMENTO: PRATO DELLA VALLE: COME ERA, COME E’, COME SARA’ CAMPO DI ESPERIENZA: Conoscenza del mondo INTERCAMPO: Il sè e l’altro, Il corpo e il movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole SPAZI: vari ambienti della scuola, Prato della Valle TEMPI: tre settimane, durante ogni settimana verrà specificato un passaggio temporale SCUOLA DELL’INFANZIA DELLA CITTA’ DI PADOVA SEZIONE DEI GRANDI (5 ANNI) 2 FINALITA’ Sviluppo dell’identità: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze; conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile; sperimentare diversi ruoli e identità; Sviluppo dell’autonomia: capacità di interpretare e governare il proprio corpo; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, scelte e comportamenti; Sviluppo della competenza: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati Sviluppo del senso di cittadinanza: significa scoprire gli altri, i loro bisogni, e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise; esprimere il proprio pensiero; sviluppare un abito democratico eticamente orientato aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo natura. 3 OBIETTIVI SPECIFICI: Sviluppare la capacità osservative nell’ottica della multiscalarità. Sollecitare le capacità di lettura delle trasformazioni del paesaggio. Ampliare la conoscenza del territorio in cui vivono. Consolidare l’identità territoriale. Permettere ai bambini stranieri di avvicinarsi al genius loci del territorio. 4 “Convenzione Europea del Paesaggio: 1.il bambino intuisce l'esistenza di una compresenza di natura e cultura, senza contrapposizione tra paesaggio fisico, naturale e paesaggio umano, culturale; 2.comprende come la dimensione della relazione sia caratteristica del paesaggio; 3.definisce la specificità di ciascun paesaggio in relazione alla specificità dell’azione dei fattori “naturale e/o umani”, in quella determinata “porzione di territorio”; 4.la percezione del paesaggio, viene considerata sia come percezione del singolo che come percezione sociale;” 5 METODOLOGIE UTILIZZATE 6 I SETTIMANA “COME È” 7 Recupero delle preconoscenze dei bambini riguardo al territorio che andranno a visitare. ATTIVITA’ PREVISTE: I Settimana “Com’è” 8 Uscita di gruppo in Prato della Valle, lasciando I bambini liberi di girare per la piazza e di fotografare tutto con una macchinetta usa e getta. Analisi del paesaggio attraverso i cinque sensi. Dargli come obiettivo la raccolta di vari oggetti ( foglie, sassi etc. ) da riporre in un sacchettino portato da casa. ATTIVITA’ PREVISTE: I Settimana “Com’è” 9 ATTIVITA’ PREVISTE: 10 Rielaborazione dell’esperienza: costruzione MAPPA PSICOGEOGRAFICA (laboratorio di manipolazione, grafico-pittorico, psicomotorio, di lettura-invezione storie). ATTIVITA’ PREVISTE: I Settimana “Com’è” 11 II SETTIMANA “COME ERA” 12 La maestra propone in classe l'intervento di un testimone privilegiato, il nonno di uno dei bambini che dai primi del 900 ha sempre vissuto in Prato della Valle, ed è stato testimone di tutti I cambiamenti che la piazza ha subito. In aiuto alla sua storia, il testimone ha portato per i bambini delle foto e delle cartoline che raffigurano la piazza com'era un tempo. ATTIVITA’ PREVISTE: II Settimana “Come era” 13 ATTIVITA’ PREVISTE: 14 La maestra propone un gioco ai bambini, mettere al confronto le foto scattate da loro nella uscita in piazza, con quelle portate dal testimone, trovare le differenze evidenti e poi discuterne in classe con la maestra e gli altri bambini. ATTIVITA’ PREVISTE: II Settimana “Come era” 15 III SETTIMANA “COME SARA’” 16 La maestra fornisce ai bambini un grande foglio dove loro faranno disegno di gruppo del Prato della Valle come l'hanno vista, ma la maestra gli dirà di pensare a come loro vorrebbero che la piazza sia nel futuro e di inserire nel disegno tutti gli oggetti che ci vorrebbero ( altalene, giostrine, chioschi, scivoli ed altro ). ATTIVITA’ PREVISTE: III Settimana “Come sarà” 17 Finito il disegno come lo vorrebbero i bambini, l’insegnante lo rovinerà con pezzettini di carta, polvere, cartacce ed altro. Metterà inoltre intorno alla piazza tante macchinine giocattolo spiegando che in un futuro le macchine aumenteranno e la piazza potrebbe diventare un parcheggio. Spiegherà ai bambini che questo è quello che le persone commettono ogni giorno, inquinando l'ambiente. Riflessione sul fatto che sia giusto che lei abbia rovinato il disegno di ognuno e su cosa si può fare per ripulirlo e riportarlo a come era in principio. ATTIVITA’ PREVISTE: III Settimana “Come sarà” 18 I bambini per ripulire il disegno costruiranno gli strumenti adatti ( cestino, rastrello, sacchetto ) con materiali di riciclo portati da casa ( vasetti yogurt, spago, buste, tappi ). Inoltre costruiranno delle biciclette con i tappi e dei bastoncini o fil di ferro, sostituendole alle macchinine messe dall'insegnante. ATTIVITA’ PREVISTE: III Settimana “Come sarà” 19 La maestra porta in classe la canzone di Celentano “I ragazzi della via Gluck” sottolineando i passaggi significativi del testo. ATTIVITA’ PREVISTE: III Settimana “Come sarà” 20 Artista: Adriano Celentano - Titolo: Il ragazzo della via Gluck Questo ragazzo della via Gluck, si divertiva a giocare con me, ma un giorno disse, vado in città, e lo diceva mentre piangeva, io gli domando amico, non sei contento? Vai finalmente a stare in città. Là troverai le cose che non hai avuto qui, potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile! Mio caro amico, disse, qui sono nato, in questa strada ora lascio il mio cuore. Ma come fai a non capire, è una fortuna, per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati, mentre là in centro respiro il cemento. Ma verrà un giorno che ritornerò ancora qui e sentirò l'amico treno che fischia così, "wa wa"! Passano gli anni, ma otto son lunghi, però quel ragazzo ne ha fatta di strada, ma non si scorda la sua prima casa, ora coi soldi lui può comperarla torna e non trova gli amici che aveva, solo case su case, catrame e cemento. Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà. Ehi, Ehi, La la la... la la la la la... Eh no, non so, non so perché, perché continuano a costruire, le case e non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba Eh no, se andiamo avanti così, chissà come si farà, chissà… ATTIVITA’ PREVISTE: Questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso in via Gluck, in una casa, fuori città, gente tranquilla, che lavorava. Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà? 21 Turri nell’importante saggio “Il paesaggio come teatro” (1998) sottolinea che la dimensione dell’osservazione non va disgiunta da quella dell’azione:”La concezione del paesaggio come teatro sottintende che l’uomo e le società (e quindi anche il bambino) si comportano nei confronti del territorio in cui vivono in duplice modo: come attori che trasformano l’ambiente di vita, imprimendovi il segno della propria azione, e come spettatori che sanno guardare e capire il senso del loro operare sul territorio”. (Castiglioni) Infatti i bambini agiscono sul Prato della Valle anche se in modo mentale, ne vogliono la trasformazione e il miglioramento (statue pulite e non coperte di smog, meno rumore intorno alla piazza, no cartecce e immondizie in giro, altalene e giochi ecc). Inoltre osservano e conoscono la verità del loro agire perchè vi riflettono e ci ragionano parlando con le maestre, attraverso le varie attività e i vari laboratori. 22 MODALITA’ DI VERIFICA L’insegnante verifica l’operato dei bambini in itinere valutando come partecipano ai lavori, come interagiscono tra di loro e come raggiungono gli obiettivi posti dalle maestre. 23 Partecipanti al progetto: Assunta Mascia Anna Motta Anna Zanini Francesca Manfron Martina Tosetto Raffaella Zanchin Silvia Viceli Silvia Stefani 24