Novembre/dicembre

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Novembre/dicembre
nov./dic.
2016
Fuori città
Visita a
Villa Verdi
Focus Teatro
Gli spettacoli
in cartellone
Salute
Al via le vaccinazioni
antinfluenzali
E0021116
Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
n. 203
VOLONTARI
CERCASI...
...a Parma esistono sei Punti di Comunità,
un progetto unico in Italia che rende i quartieri più solidali
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SOMMARIO
Q
p. 4
Fare volontariato nei quartieri.
A Parma, esistono sei Punti di
Comunità, un progetto aperto a
tutti per aiutare gli altri
p. 8
Violenza contro le donne.
Intervista a Samuela Frigeri,
presidente del Centro
Antiviolenza di Parma
p. 12
Fuori città. Visita a Villa Verdi. Il
27, l’apertura straordinaria delle
stanze private
p. 14
Salute. Al via le vaccinazioni
antinfluenzali
p. 20
Focus Teatro. Gli appuntamenti
dei prossimi mesi
p. 28
In agenda. Dal cinema
alla musica, gli spettacoli
“scelti per voi”
UN SINDACO PUÒ
ESSERE BRILLANTE, UN
PO’ STRAFOTTENTE,
ANCHE SIMPATICO, MA SE
DEGLI ERRORI, DEVE
ABBASSARE LA TESTA E
SCUSARSI
n. 203
nov./dic.
2016
Fuori città
Visita a
Villa Sant’Agata
Focus Teatro
Gli spettacoli
in cartellone
Salute
Arriva il vaccino
antinfluenzale
E0021116
SONO STATI COMMESSI
Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50
uello che fa la differenza tra una persona di cui ti puoi
fidare e di chi no è avere la certezza che chi hai davanti
non sia abituato ad affrontare le difficoltà mentendo. È inutile illudersi, prima o poi si comporterà allo stesso modo anche
con te. È per questo che un politico costruisce la propria credibilità affrontando pubblicamente le situazioni più scomode. È
così che saprà farsi amare dai cittadini, che impareranno a fidarsi sempre di più di lui. Un sindaco può essere brillante, un
po’ strafottente, anche simpatico, ma se arriva il momento in
cui deve dire chiaramente ai cittadini che sono stati commessi
degli errori, che ci sono delle indagini in corso o delle segnalazioni della Corte dei Conti sul proprio operato, deve comunicarlo senza esitazione e spiegare come intende rimediare o
difendersi. Troppe volte, in questi mesi, abbiamo saputo dalla
stampa o dall’opposizione vicende scomode e tenute maldestramente nascoste. Sicuramente in buona fede, probabilmente per
timore di essere oggetto di attacchi politici che si ritiene pretestuosi, e forse anche perché è più piacevole e comodo cercare il
consenso, piuttosto che abbassare la testa e doversi scusare. Un
atteggiamento, questo, che ha portato Pizzarotti prima all’isolamento dal Movimento cinque stelle e poi alla sua progressiva fuoriuscita e che può costar caro a chi cerca una rielezione.
3
e d l’editoriale
itoriale
di SIMONE SIMONAZZI
VOLONTARI
CERCASI...
...a Parma esistono sei Punti di Comunità,
un progetto unico in Italia che rende i quartieri più solidali
n° 203 novembre/dicembre 2016
Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99
Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA
N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230
Tel. 0521.251848 - Fax 0521.907857 - [email protected]
Direttore responsabile
Simone Simonazzi - [email protected]
Art director Pietro Spagnulo - [email protected]
Coordinamento editoriale Rosaria Frisina
Grafica e impaginazione Davide Pescini
Redazione Daniele Paterlini
Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi,
Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra,
Cristina Sgobio
Commerciale Lina Carollo
Tiratura 10.000 copie
Chiuso in tipografia il 7/11/2016
il mese/ dicembre 2016
2015
il mese novembre/dicembre
4
la.copertina
a cura di Rosaria Frisina
VOLONTARI NEL PROPRIO
A Parma, esistono sei Punti di Comunità, luoghi dove offrire un po’ del
proprio tempo per aiutare gli altri. Dal nido delle mamme al servizio che fa
compagnia agli anziani soli, ecco come la società può diventare più solidale
S
ono presenti in sei quartieri della città, e hanno già fatto la differenza. Sono i Punti di Comunità, un progetto unico in Italia, coordinato da Forum Solidarietà, in
sinergia con l’Ausl ed il Comune di Parma, con il contributo di Fondazione Cariparma. “Sono luoghi belli” come li definisce Forum, belli per lo spirito che li anima, che
li porta ad essere oggi punti di riferimento solidale, piccoli osservatori dei disagi sociali e
dei bisogni delle persone. «I Punti di Comunità sono un progetto nuovo, nato nel 2013 da
una rete di 14 associazioni del territorio, un’esperienza unica, ma creata dal basso, dalle segnalazioni di bisogni che riguardavano inizialmente l’area sanitaria – spiega Simona Tedeschi coordinatrice del progetto dei Punti di Comunità (nella foto in alto a destra)-. Si tratta-
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va di piccole esigenze, dalla puntura da fare
all’anziano allo stick glicemico – continua
-, nascono inizialmente con una identità sanitaria tanto che si chiamavano “ambulatori di quartiere” ma già nell’arco di un anno
abbandonano questa strada per diventare
Punti di Comunità con una funzione più sociale».
Come si svolge l’attività dei volontari nei
vari Punti?
«È un progetto che varia in base ai quartieri e alle loro esigenze. In generale, i volontari continuano ad offrire servizi di sanità leggera, ad esempio la misurazione della
pressione o di consegna dei farmaci a do-
la.copertina
O QUARTIERE
micilio, ma la loro attività oggi
è quella di accogliere, ascoltare le richieste e attivarsi in base
alle esigenze, dall’assistenza nelle piccole pratiche burocratiche
all’accompagnamento a fare la
spesa. Si lavora partendo sempre da quello che già esiste nel
quartiere, ma che spesso non si
conosce. Il Punto di Comunità
ha anche questa funzione di informare la gente sui servizi, fornendo numeri di telefono, insegnando così le persone ad essere
autonome, o mediando per prenotarli nei casi in cui le persone lo chiedano. Un esempio è il
trasporto solidale, in molti non
vi accedono perché non lo conoscono».
Quali sono le esperienze specifiche dei quartieri?
«Il primo Punto ad aprire è stato quello di quartiere Pablo, in
via Olivieri, in collaborazione
con i volontari Auser. In quartiere Montanara, invece si è verificata quasi un’esperienza da
incubatore, perché il punto di
Comunità qui ha aperto dopo
l’alluvione, quindi per dare continuità allo sportello attivato per i cittadini ma sviluppando poi questa energia solidale
in progetti di natura diversa. In
altre zone, si è partiti trovan-
do una sede dove già erano presenti dei servizi, come è accaduto per il Punto al San Leonardo,
che si è inserito inizialmente al
Centro Servizi per anziani in
via Ravenna, o per San Lazzaro
che opera dentro la sede dell’Avis, collaborando anche per lo
screening del colon retto. Cerchiamo di lavorare sempre con
le realtà di quartiere, con volontari che vengono preparati, siamo già al quarto ciclo di formazione».
C’è adesione?
«Dal punto di vista dell’utenza,
l’adesione c’è. Ma bisogna sempre considerare che il target al
quale ci rivolgiamo sono le persone vulnerabili, che fanno fatica spesso a chiedere aiuto. Il mio
appello, in questo senso, è di superare eventuali diffidenze, di
affacciarsi ai Punti di Comunità.
Sono luoghi aperti e accoglienti, pronti ad ascoltare le richieste e fare in modo di soddisfarle,
i volontari a volte possono dare
un aiuto direttamente, altre volte si attivano per sentire chi può
dare risposte».
Servono più volontari?
«La ricerca è sempre aperta, senza limiti di età, ognuno può dare
il suo contributo a suo modo ed
in base al tempo che può offrire.
Più siamo, più aiuto possiamo
dare per migliorare la vivibilità sociale dei nostri quartieri,
come piccole comunità solidali. È una bella esperienza, un po’
magica per chi entra nel progetto, perché c’è davvero molto spazio alla creatività, un
elemento che regala molta soddisfazione a chi vuole darsi da
fare».
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LE SEDI DEI PUNTI DI COMUNITÀ
QUARTIERE PABLO
Si trova in via Olivieri 2/a, angolo via Ruggero. È aperto a tutti: martedì
dalle 10 alle 12 (senza appuntamento), giovedì su appuntamento.
Per esigenze diverse di orario, è possibile chiamare lo 0521.980926, tutti
i giorni dalle 14.30 alle 17.30. Attività ulteriori (su appuntamento): consulenza per la ricerca attiva del lavoro (sabato); ambulatorio infermieristico adiacente con possibilità di trasporto.
Contatti: [email protected]
Il Punto di Comunità Pablo ha un gruppo pubblico su facebook
QUARTIERE MONTANARA
Il Punto si trova in via Carmignani 7A, nello stabile che ospita il Polo
Sociale. È aperto il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18. Al
Punto è attivo un servizio di counseling psicologico gratuito, il martedì
dalle 14.30 alle 17.30 su appuntamento. Ogni giovedì, Tè del pomeriggio:
tante proposte, occasioni di confronto con esperti sui temi più diversi
e momenti di animazione. C’è anche il laboratorio di scrittura autobiografica e il giovedì, sempre su appuntamento, consulenza e accompagnamento per la figura dell’amministratore di sostegno.
Contatti: 0521.218010 [email protected]
Il Punto di Comunità Montanara è anche su facebook
QUARTIERE SAN LEONARDO
Attualmente si trova in via San Leonardo 47, all’interno del Laboratorio
Famiglia. È aperto il sabato, dal 22 ottobre ogni due settimane, dalle 9
alle 12. Attività ulteriori: Consulenza fiscale (venerdì e sabato). In collaborazione con Laboratorio Famiglia S. Martino S. Leonardo, consulenza e accompagnamento per la ricerca attiva del lavoro.
Contatti: 334.366 5082 [email protected]
Il Punto di Comunità San Leonardo è su facebook.
L’obiettivo è quello di aprire Punti di Comunità in tutti i
quartieri cittadini?
«Attualmente, con sei Punti
sono coperti i poli sociali, ma
sarebbe bello se tutti i quartieil mese novembre/dicembre 2016
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ri pian piano attivassero delle sedi. Così
come sarebbe interessante aumentare la
connessione con il mondo sanitario, tornando un po’ alle origini del progetto. Sono
esperienze positive. Anche perché il lavoro dei volontari è molto ascoltato. Il progetto, patrocinato dal Comune e Ausl, prevede
dei tavoli tecnici ai quali i referenti di ogni
Punto partecipano portando delle proposte, facendo rilevare delle esigenze e recependo anche degli input sui quali lavorare.
C’è uno scambio ed un dialogo alla pari che
reputo molto positivo».
Alcuni esempi di iniziative portate avanti
in questi anni?
«I Punti di Comunità sono sempre più attivi, organizzano diversi eventi ed iniziative.
Ne cito solo alcune. Gli incontri di socializzazione per le donne straniere in quartiere Montanara ha avuto molto successo.
Un’iniziativa nata per aiutare ad imparare
la lingua italiana organizzando delle chiacchierate. Alcune hanno portato la famiglia,
anche i mariti, alcuni di questi erano senza lavoro hanno compilato il cv e lo hanno
trovato. Al Molinetto, il Punto di comuni-
SERVIZI SOLIDALI GRATUITI CHE NON TUTTI CONOSCONO
Fra le criticità che emergono dalle riflessioni
dei volontari dei Punti di Comunità emerge la
non conoscenza spesso dei servizi esistenti
in città. Anche solo per raggiungere il Punto
di Comunità, per chi ha difficoltà a muoversi ad esempio è possibile fruire di uno dei
diversi servizi di trasporto solidale, messi in
rete dal Progetto Memoria e Futuro. Mezzi di
trasporto dedicati agli anziani autosufficienti della nostra città per un aiuto prezioso e,
soprattutto, gratuito. Per aderire al servizio
di trasporto è sempre necessario telefonare
per prenotare, almeno il giorno precedente
lo spostamento. Non sono taxi, infatti, ma
importantissime opportunità per socializzare
e uscire dall’isolamento. Ecco i numeri da tenere a portata di mano.
Telefonia sociale. Attivo tutti i giorni dalle 8
alle 20, Il Filo d’Argento Auser è il servizio di
telefonia sociale dell’Auser impegnato a contrastare solitudine ed emarginazione degli
anziani. Si va dal richiedere il trasporto protetto per visite e controlli medici al ricevere
aiuto per piccoli interventi domiciliari. Per prenotare: 0521. 295006 dal lunedì al venerdì
9 - 12 e 15 – 18.
Mobilità solidale. Esistono due servizi utili
di mobilità solidale. Ser.Mo.Sol.è un servizio
gratuito, di accompagnamento, di trasporto
e di socializzazione che si rivolge a cittadini anziani residenti nel Comune di Parma,
di età superiore ai 75 anni o con più di 50
anni con invalidità superiore ai 2/3 senza
gravi limitazioni alla mobilità fisica. Attivo da
lunedì a venerdì 9-12 e 15-18. Per prenotare: 0521.252843 da lunedì a venerdì 9.00
- 12.30. Mobilità solidale gratuita è garantita
anche dal Centro Sociale anziani Tulipano.
Attivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle
18. Per prenotare: 0521.944374, da lunedì a
venerdì, dalle 15 alle 18.
La spesa solidale. È un servizio gratuito di
trasporto e accompagnamento con partenza
dall’abitazione e ritorno, rivolto alle persone
anziane che hanno qualche problema di mobilità.
Per prenotare Comitato Anziani San Leonardo: 0521. 271305, tutti i giorni dalle 9.30 alle
11.30.
tà ha dato avvio ad un servizio di supporto
agli anziani. I volontari vanno a domicilio,
fanno la spesa, si fermano per due chiacchiere. Un modo per combattere la solitudine. Fra le altre espierienze, il Nido delle
mamme, uno spazio gestito da mamme per
mamme, aperto a tutti. Un luogo dove ritrovarsi ma anche luogo di riflessione con
VOLONTARI CERCASI
I Punti di Comunità hanno bisogno dell’aiuto
di tutti. Così continuano a chiamare all’appello
chi ha voglia di mettersi in gioco e regalare
un po’ del proprio tempo per benessere della
collettività. Sono tanti i modi in cui ci si può
attivare come volontari. Si può scegliere di essere presenti in uno dei sei Punti attivi (via Olivieri, via Ravenna, via Carmignani, via Passo di
Badignana, vicolo Grossardi, via Argonne) per
fare accoglienza, rispondere alle domande di
chi passa, semplicemente …esserci. Un percorso che prevede una formazione adeguata,
per non trovarsi impreparati di fronte alle richie-
SuiteBarocco - foto Gregory Batardon
il mese novembre/dicembre 2016
ste d’aiuto più diverse. Chi invece avesse voglia di mettere semplicemente a disposizione
le proprie competenze, può ugualmente diventare volontario di un Punto di Comunità. Non
importa quanto tempo si può regalare, anche
i volontari “spot” sono ben accetti. Bastano
anche due ore per fare compagnia a una persona anziana, portare fuori il cane di qualcuno
che momentaneamente non riesce a farlo, aiutare un bambino nei compiti…Le strade sono
tante, i Punti faranno anche questo: incrociare
i bisogni degli abitanti con i saperi e le competenze di chi desidera mettersi in gioco. Per
saperne di più: Simona Tedeschi 339. 6166
518 o [email protected]
la.copertina
7
LE SEDI DEI PUNTI DI COMUNITÀ
OLTRETORRENTE
XXXXXXXXXXXXXXXXXX
Sono sei i Punti attivi in città: via Olivieri,
via Ravenna, via Carmignani, via Passo di
Badignana, vicolo Grossardi, via Argonne.
I Punti sono promossi da: Fidas, Va Pensiero, Auser, Avoprorit, Assistenza Pubblica –
Parma, Comitato Difesa Malati Psichici, Lilt
Parma, Per Ricominciare, CentoPerUno,
Avis, Parrocchia Corpus Domini, Anteas
Pso-Vit, Forum Cultura Parma, A.l.i.ce. Parma, Ancescao – C.S. San Leonardo, Croce
Rossa Italiana.
diversi incontri, da quello con
l’ostetrica a quello con il pediatra. I Punti di Comunità non
si sostituiscono ai Poli Sociali (ndr legati ai Servizi Sociali comunali) ma sono un supporto. Il volontariato ha anche
più flessibilità, non è istituzionale e può fare cose che gli uffi-
ci per legge magari non possono fare. Può essere anche solo il
supporto nella compilazione di
un modulo».
Nelle immagini: momenti di iniziative
dei vari Punti di Comunità nei quartieri. Nel box laterale, i volontari referenti
per sede. Qui sotto, il gruppo storico di
Quartiere Pablo, il primo ad aprire un
Punto di Comunità
Si trova in vicolo Grossardi 4/a, negli spazi del Laboratorio Famiglia
in Oltretorrente. È aperto il giovedì dalle 10 alle 12. Attività ulteriori:
accompagnamento nelle strutture socio-sanitarie con mediazione culturale. In collaborazione con Laboratorio Famiglia in Oltretorrente:
Sportello di consulenza legale per Diritto di Famiglia e Diritto Civile
(per appuntamento telefonare il mercoledì e giovedì, 16-17).
Contatti: 0521.199 8669
[email protected]
MOLINETTO
Si trova in via Argonne 4, all’interno del Centro civico. E’ aperto il
mercoledì dalle 16 alle 18. Il Punto di via Argonne nasce da un intreccio virtuoso, dopo un ricco percorso grazie al quale semplici cittadini,
associazioni, enti, scuole, parrocchie, con Forum Solidarietà, Comune
di Parma e Consorzio di Solidarietà Sociale, si sono seduti intorno al
tavolo del progetto Accordi di Comunità per mettere il quartiere sotto
la lente di ingrandimento, inquadrarne bisogni e risorse, e tracciare una
strada possibile. In via Argonne c’è anche il Nido delle mamme, aperto
a tutti, il mercoledì dalle 16 alle 18.
Contatti: 327. 703 4978 - [email protected]
Il Punto di Comunità Molinetto è su facebook.
QUARTIERE SANsiLAZZARO
è inserito inizialmente al Centro Servizi
per anziani in via Ravenna, o per San Lazche opera
dentrodella
la sede
Avis,ÈcolSi trova in via Passo dizaro
Badignana
4, all’interno
sededell’
di AVIS.
aperto il martedì dalle 17laborando
alle 19 e il giovedì
alle 11.30. del colon
anchedalle
per9.30
lo screening
Contatti: [email protected] - 3270552561
retto. Cerchiamo di lavorare sempre con le
realtà di quartiere, con volontari che vengono preparati, siamo già al quarto ciclo di
formazione».
C’è adesione?
«Dal punto di vista dell’utenza, l’adesione
c’è. Ma bisogna sempre considerare che il
il mese novembre/dicembre 2016
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il Tema del Mese
di FEDERICA DE MASI
IFEMICIDI
VANNO FERMATI
Frigeri del Centro Antiviolenza: «Nel 2015, abbiamo accolto 282
donne. Il 2016 ha visto un aumento di richieste di aiuto, in particolare da ragazze
ventenni». Fra i consigli: non sottovalutare mai i segnali di violenza
A
d oggi sono 8 le donne uccise e 4 i tentati femicidi in Emilia-Romagna. È l'ultimo dato
divulgato dal Coordinamento dei centri antiviolenza della regione. Un dato che riguarda anche Parma, teatro di eventi drammatici, anche molto recenti, balzati all'onore della cronaca. Ci si interroga su come la cultura della prevenzione possa arginare questi avvenimenti
che, come ricorda l'avv. Samuela Frigeri, Presidente dell'ACAVPR: «Sono solo la punta dell'iceberg,
perché prima di arrivare al femicidio ci sono episodi di violenza che non devono essere ignorati».
Il presidente del Centro Antiviolenza di Parma, che dal 1985 si occupa di dare ascolto a donne maltrattate, pone luce anche sui dati dell'ultima indagine nazionale Istat che evidenzia un ampio sommerso di violenze ma anche l'aumento di richieste d'aiuto.
«Le campagne d'informazione sono fondamentali: le donne devono sapere che nei CAV saranno
accolte, ascoltate e soprattutto credute».
Le richieste d'aiuto sono aumentate?
«Nel 2015 abbiamo accolto 282 donne. Quest'anno c'è stato un leggero aumento (ndr i dati 2016 saranno divulgati il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne). In questi ultimi anni, abbiamo assistito ad un abbassamento dell'età, con richieste d'aiuto
da parte di ventenni. Inoltre, i percorsi sono diventati più lunghi: è sempre più difficile uscire dalle
situazioni di violenza, soprattutto quando si va via da casa e non si ha un reddito».
Quali sono le donne che si rivolgono a voi?
«Non facciamo l'errore di pensare che esista un identikit di donna che accetta questo tipo di condotte o un solo un tipo di uomo che maltratterà. Tutte hanno storie e provenienza diverse. C'è una
parte della popolazione che pensa di essere al riparo da queste situazioni di violenza perché appartiene ad un certo ceto sociale, ma non è così. Il maltrattamento può essere sottile e non necessariail mese novembre/dicembre 2016
Samuela Frigeri
mente associato alla violenza fisica. Può essere
psicologico, difficile da individuare, perché si
ripete nel tempo e diventa quotidiano. La maggior parte delle violenze sono frutto di relazioni sentimentali durature. La familiarità con
questi atteggiamenti violenti porta a pensare
di saperli gestire senza rendersi conto quando
diventi realmente grave».
Il fenomeno della violenza sulle donne da
dove arriva?
il Tema del Mese
IL 25 NOVEMBRE, IN PIAZZA SCENDONO
ANCHE "I MASCHI CHE SI IMMISCHIANO"
«Negli ultimi dieci anni, Parma ha registrato un tragico primato: è tra le
"capitali" dei femminicidi. Nessuno di
noi può e deve pensare di non sentirsi
coinvolto in questo dramma, né può e
deve pensare di non poter contribuire
a cancellarlo. Soprattutto noi uomini». È con questa consapevolezza che
nasce a Parma "Maschi che si immischiano", un gruppo di uomini che il
25 novembre, alla manifestazione per
la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, saranno al fianco del
Centro Antiviolenza e delle donne di
Parma. «E dobbiamo essere tantissimi», è l' appello lanciato dal gruppo
promotore, "Il problema siamo noi",
che ha attivato una vera e propria mobilitazione per arrivare numerosi all'appuntamento: venerdì 25 novembre alle
18 in piazza Garibaldi. Una data importante, istituita dalle Nazioni Unite in
ricordo del brutale assassinio delle sorelle Mirabal, nel 1960, per il loro impegno rivoluzionario durante il regime di
Rafael Leónidas Trujillo in Repubblica
Dominicana. Mentre si recavano a far
visita ai loro mariti in prigione, furono
fermate da agenti del Servizio militare,
massacrate e poi gettate con la loro
auto in un precipizio per simulare un
incidente. Info su www.facebook.com/
MaschiCheSiImmischiano mail maschichesiimmischiano@ gmail.com
.
9
Come rivolgersi al
Centro Antiviolenza
Il Centro Antiviolenza è un’associazione di volontariato gestita da un
gruppo di donne, fondata nel 1985. Al
Centro può rivolgersi ogni donna che
abbia subito o stia subendo violenza
in qualsiasi forma essa venga attuata:
fisica, psicologica, economica, sessuale. Alle donne è garantito il più assoluto anonimato. L’avv. Samuela Frigeri è l’attuale presidente (nella foto).
Per info: Vicolo Grossardi, 8 Parma
Telefono: 0521 238885 - [email protected] - www.facebook.com/AssociazioneCentroAntiviolenzaDiParma
«Dalla cultura patriarcale e dalla sua visione
della donna controllata dall'uomo, che deve
ricoprire un certo ruolo e precise mansioni.
Proprio quando la donna esce da questo stereotipo mette in crisi il compagno. In passato
questi fenomeni erano accettati, poi il percorso di emancipazione femminile ha scardinato
tale pensiero».
Non è quindi un fenomeno giovane...
«È importante sia data massima attenzione
all'argomento, ma non si deve parlare di emergenza. La violenza delle donne non è un'emergenza. Se la si vive come tale ci saranno provvedimenti d'urgenza che non servono. Bisogna
invece affrontare il problema in tutti gli aspetti della società, capendo qual è la base di questo pensiero. L'attenzione che i media danno al
fenomeno lo fa apparire giovane ma i CAV si
pongono il problema di come affrontare la violenza sulle donne fin dagli anni '70».
INFORMARE AIUTA A PREVENIRE
L'ultima indagine Istat sul tema “La violenza contro le donne dentro e fuori la
famiglia”, che risale al 5 giugno 2015,
stima fino a quasi 7 milioni le donne che
nel mondo, nel corso della propria vita,
hanno subito una forma di violenza fisica o sessuale. Dall'indagine però emergono anche segnali di miglioramento
rispetto alla statistica precedente, riportando il calo delle violenze, passate
dal 13,3% all'11,3%, rispetto ai 5 anni
precedenti il 2006. Il dato positivo è legato ad una maggiore informazione, del
lavoro sul campo, ma soprattutto di una
maggiore capacità da parte delle donne
di riconoscere il pericolo, combattere il
fenomeno, tenendo conto anche di un
clima sociale di maggiore condanna
della violenza.
Fonte www.istat.it
Come si fa prevenzione?
«Informando e lavorando con le generazioni
future. Da anni facciamo attività nelle scuole,
fra le ultime c'è il corso “Cultura della differenza e prevenzione della violenza” pensato per gli
insegnanti di Parma, coloro che sono quotidianamente a contatto con i ragazzi, che devono
riuscire a far pensare in modo diverso e sano la
relazione tra uomo e donna».
il mese novembre/dicembre 2016
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economia&turismo
di ROSARIA FRISINA
ANCHE A PARMA È BOOM
DI B&B E CASE VACANZA
Cresce il turismo e, parallelamente, anche l’offerta di soggiorni extralberghieri.
Incerti: «Abbiamo contato oltre 250 strutture, ben vengano
quelle in regola. Servono controlli contro l’abusivismo»
B
asta digitare “Parma” sul sito di
Airbnb www.airbnb.it (ndr il sito
dei b&b e case vacanza) per capire come anche la nostra città stia cavalcando l’onda del mercato extralberghiero. Quel
mondo degli affitti brevi, legati alla sharing
economy, che negli ultimi anni si sta sempre
più ampliando, sia in numeri sia in tipologie di
proposte. Il boom di bed and breakfast, case
vacanze, appartamenti turistici, affittacamere,
ville...è un fenomeno che interessa tutta Italia,
e non solo. E se, da un lato, fa pensare positivamente ad una crescita del turismo, dall’altro
sta preoccupando diverse regioni e città che
hanno già lanciato l’allarme abusivismo. In
Liguria, è addirittura nata un’associazione ad
hoc che tutela la gestione dell’ospitalità, in altre regioni ci si sta attrezzando per contenere
quello che è stato definito un vero e proprio
“far west” delle vacanze.
Anche il Presidente di Federalberghi Provinciale di Parma, Emio Incerti, è intervenuto
sull’argomento per evidenziare la gravità della
situazione sul nostro territorio.
Boom di strutture extralberghiere anche a
Parma, un fenomeno che preoccupa?
«Da un’indagine realizzata con il Centro Studi Ascom Parma, abbiamo contato oltre 250
strutture ricettive, tra ville, appartamenti,
b&b…Un numero consistente, che desta allarme. Noi non siamo assolutamente contrari
Qui sopra, turisti di fronte al Teatro Regio durante il Festival Verdi; nell’altra pagina, in alto, Emio Incerti, presidente di Federalberghi di Parma; in basso, l’immagine della mappa di ricerca del sito Airbnb digitando “Parma”
alle nuove forme di ricettività, ben vengano.
Vanno a coprire una fetta di mercato per quelle zone dove un albergo non reggerebbe, penso al nostro Appennino. Ma è importante che
chi opera nel settore turistico sia in regola e
segua le stesse regole».
Come si configura l’abusivismo?
«In diversi modi. Ad esempio, un b&b non può
vendere le sue camere direttamente online,
richiede, per sua natura, che sia un’attività
DAGLI AFFITTACAMERE AGLI APPARTAMENTI AD USO TURISTICO, TANTE LE FORMULE DELL’OSPITALITÀ
Le forme di ricettività extralberghiere sono diverse. La più conosciuta è il “bed and breakfast”, un attività di accoglienza non professionale condotta da
chi offre un servizio di alloggio e prima colazione
nella casa in cui abita. La Regione ne regolamenta
l’attività sotto più aspetti: definisce il numero massimo di stanze e di posti letto e i requisiti igienicosanitari; stabilisce i periodi di apertura o i tetti di
accoglienza nell’arco dell’anno. Esiste poi la formula dell’”affittacamere”, che può offrire ai suoi ospiti
anche un pasto agli alloggiati, sempre che rispetti
i requisiti igienico sanitari. In questi casi l’attività
può essere definita: “Room & Breakfast”- quando oltre all’alloggio si offre la prima colazione; “Locan-
il mese novembre/dicembre 2016
da”, quando un ristoratore svolge anche attività di
affittacamere. La Regione stabilisce le norme sull’apertura, gli obblighi per la gestione e le caratteristiche e i requisiti minimi indispensabili per esercitare queste attività. Per poter aprire una struttura
di questo tipo bisogna inviare una segnalazione
certificata di inizio attività (SCIA) al Comune in
cui si trova. Bisogna poi comunicare alla Regione i
dati sulla consistenza ricettiva e sul movimento dei
clienti. Hanno prese piede anche gli “appartamenti
ad uso turistico”. Questo tipo di contratto non può
essere superiore a 6 mesi consecutivi. Gli immobili non possono essere più di 3 e non devono essere forniti servizi aggiuntivi, altrimenti l’attività si
considera gestita in modo aziendale, entrando in
un’altra tipologia: “Case e appartamenti per vacanze gestite in forma di impresa”.
economia&turismo
Un mancato introito
di 50.000 euro
Un’indagine di Federalberghi Parma, in collaborazione con il Centro Studi Ascom, ha fatto
emergere che le strutture private che svolgono attività ricettiva solo in città sono 250.
Un numero che incide sul mercato al pari di
due grandi strutture alberghiere, assorbendo
quindi flussi turistici del territorio e comportando un mancato introito di tassa di soggiorno stimato in oltre 50.000 €.
Pur in un contesto, che vede flussi di arrivi e
presenze in aumento negli ultimi anni, la forte presenza di un mercato ricettivo parallelo
impedisce alle strutture alberghiere ed extra
alberghiere ufficiali, di avere medie di occupazione camere soddisfacenti. La stessa indagine mette in luce come l’occupazione media
dei posti letto, nelle strutture alberghiere del
comune di Parma, sia scesa dal 41‰ del 2011 al
39‰% del 2015 .
saltuaria non imprenditoriale
o ancora che ci sia una persona
fissa che risieda presso la struttura. Invece, succede spesso che
vengano passati per b&b appartamenti che funzionano con la
semplice consegna della chiave,
alloggi che in realtà non sono
abitati dal proprietario o che
sono residenze fittizie, che invece di essere occasionali sono
vere e proprie attività economiche».
Cosa si può fare per arginare il
fenomeno e aiutare chi invece
opera in regola?
«Per far emergere il sommerso,
ci vogliono maggiori controlli
da parte degli enti predisposti a
farli, dal Comune alla Guardia di
Finanza. Un albergo deve sempre
rispondere a regole precise, dal
materasso ignifugo agli arredi,
dalla registrazione della presenza
dell’ospite al regolare pagamento dell’iva fino all’addebito della
tassa di soggiorno. È un’attività
regolamentata e controllata. È
giusto quindi che ci sia un’azione
più forte da parte delle autorità
sulle forme di abusivismo e che si
provveda con una legislazione ad
hoc in modo che tutte le imprese
operino un regime paritario».
Tutelare il sistema significa anche tutelare il turista, la “brand
reputation” dell’offerta ricettiva
della nostra città?
«Sì, anche questo è importante. Che
l’accoglienza, in tutte le sue forme,
risponda correttamente a quanto il
turista sta cercando. A maggior ragione, un albergo risponde a queste
caratteristiche, offrendo uno standard di servizi trasparente».
Si è appena concluso il Festival
Verdi, come ha inciso in termini
di incoming alberghiero?
«Il Festival Verdi è senza dubbio
un evento strategico per Parma, ma non possiamo parlare
ancora di grandi flussi. Questo perché siamo ancora legati
ad un turismo di nicchia. Ma
ritengo che siano molto positive due scelte legate all’edizione 2016. La prima, è l’aver
messo in piedi il programma
di “Verdi off”, che ha consentito
di uscire dal target ristretto dei
11
UN PROBLEMA TUTTO ITALIANO?
Il problema dell’abusivismo nel
settore extralberghiero è un problema molto sentito tra gli albergatori di tutto il Paese. Secondo i
risultati di un monitoraggio realizzato da Federalberghi, tra le città italiane maggiormente interessate dal fenomeno ci sono: Roma
con 23.889 alloggi, Milano con
13.200, Firenze con 6.715, Venezia
con 5.166 e Napoli con 3.040. L’esempio eclatante riportato nell’analisi è costituito dal portale Airbnb che, in una giornata di agosto 2016, poneva in vendita in Italia 222.786
strutture (erano 234 nel 2009), con una crescita esponenziale alla quale non
fa seguito una significativa variazione del numero di attività ufficialmente autorizzate (le strutture extralberghiere censite dall’ISTAT erano 104.918
nel 2009, oggi sono a quota 121.984 per una differenza di oltre 100.000 unità).
All’estero le cose funzionano diversamente. A Barcellona, chi vuole affittare
il proprio appartamento per periodi brevi deve chiedere una licenza; ad Amsterdam, le attività non professionali possono ospitare al massimo 4 persone
e se l’attività si svolge per più di 60 giorni nell’anno, si determina automaticamente l’obbligo di apertura della partita iva; a New York, i contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni possono essere gestiti unicamente da
imprese ricettive; a Berlino, la violazione delle regole in materia di locazioni brevi comporta una sanzione di 100.000 euro (per tutelare i cittadini, che
stentano a trovare casa in affitto a prezzi ragionevoli); a Parigi, anche gli affitti brevi sono soggetti alla tassa di soggiorno.
melomani, offrendo iniziative
attrattive per un pubblico più
ampio e coinvolgendo la città, facendo percepire di più il festival
alla gente. Un’esperienza che va
ripetuta ed incentivata. La secon-
da scelta importante è stata quella
del Teatro Regio di anticipare per
il 2017 le opere in cartellone. Questo consente di programmare
meglio l’incoming, giocando con
un anno di anticipo».
COME NASCE IL SITO AIRBNB
Il sito Airbnb (abbreviazione di Airbedandbreakfast), è un portale che
mette in contatto persone in ricerca di un alloggio o di una camera per
brevi periodi con privati che dispongono uno spazio extra da affittare. Gli
annunci includono stanze private, interi appartamenti, castelli, ville, barche, baite, case sugli alberi, igloo, isole private e qualsiasi altro alloggio. Il
sito fu aperto nell’ottobre del 2007 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan
Blecharczyk. In quel periodo, la Industrial Design Society of America organizza la conferenza annuale, e la disponibilità di camere negli hotel era
ormai esaurita. I due, che non erano più in grado di pagare il proprio affitto,
offrirono parte del loro loft come alloggio ad altri viaggiatori interessati
a non perdersi la conferenza. Da qui, l’idea. La piattaforma Airbnb nasce
con una la filosofia di aiutare il proprietario di una casa ad arrotondare e il
turista a entrare a contatto con una persona del posto. Ad oggi, gli host di
Airbnb condividono i loro alloggi in 190 paesi e oltre 34.000 città.
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Fuori Città
VILLA VERDI, sulle
orme del MAESTRO
Un luogo del cuore per il grande compositore, dove amava
tornare dopo i suoi viaggi all’estero. Oggi, la casa di Sant’Agata
è mantenuta intatta negli arredi ed è ricca di cimeli
i sono luoghi che rimangono immutati, conservando atmosfere e ricordi che
consentono di rivivere lo spirito di chi li ha abitati. È quello che succede ai visitatori che arrivano a Villa Verdi, la casa che il Maestro abitò per lungo tempo e
nella quale amava sempre tornare dai suoi viaggi in Italia e in Europa. Villa Verdi a Sant'A-
C
il mese novembre/dicembre 2016
gata, una frazione di Villanova sull'Arda, è
la proprietà che Giuseppe Verdi abitò a partire dal 1851, rendendola progressivamente sempre più sua. A tre chilometri da Busseto, appena oltre il torrente Ongina, pur,
non appartenendo geograficamente alla
provincia di Parma è intimamente legata ai luoghi verdiani di Busseto, intatta negli arredi e ricca di cimeli. Nel maggio 1848,
il Maestro acquistò nel villaggio piacentino un podere e, in un certo senso, richiuse
un cerchio apertosi molti anni prima. I suoi
antenati erano infatti originari di quel paesino, ove dal 1596 erano piccoli proprietari terrieri, fittavoli e locandieri. Nella villa,
iniziata poco dopo il ’48 e proseguita a più
riprese fin verso il 1880, abitarono sino alla
primavera del 1851 i genitori, poi vi si trasferirono Verdi e Giuseppina Strepponi. Da al-
Fuori
lora il Maestro vi passò tutta la vita, a parte
i soggiorni parigini e gli inverni a Genova,
occupandosi direttamente della conduzione del fondo. Fu Verdi che eseguì di proprio
pugno gli schizzi, dette indicazioni scritte
e dettagliate per la scelta dei materiali e le
misure del progetto di ampliamento della
casa originale, fino a farla diventare come
egli volle e come oggi la vediamo. In questo luogo il più celebre compositore Italia-
no visse e lavorò, godendo di un isolamento
necessario al suo genio creativo e al suo carattere, schivo e riservato. L'originaria casa
padronale di campagna, acquistata da Verdi, divenne così in pochi anni la residenza
dove i canoni estetici del tempo e i suoi personali trovavano una perfetta realizzazione
che, ancora adesso, il visitatore più attento
può comprendere e ammirare. Villa Verdi oggi, mantenuta nello stato conservativo dei tempi del grande compositore, grazie
alla famiglia Carrara Verdi erede del Maestro, rappresenta la migliore chiave di lettura per comprendere lo spirito immortale
del genio e dell'uomo Verdi. Il corpo centrale conserva la struttura dell’originaria
casa colonica, a cui furono aggiunte in fac-
Città
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ciata le due ali con terrazza e nel retro le serre, la cappella, le rimesse. Circonda la villa
un vasto parco romantico, ricco d’alberi anche d’origine esotica. Della villa, oggi abitata degli eredi Carrara-Verdi, sono visitabili
le stanze poste a mezzogiorno, con il mobilio originale in stile “Luigi Filippo” e arredi più antichi acquistati dai coniugi Verdi.
Tra i cimeli più significativi sono i pianoforti, il ritratto giovanile di Giuseppina
eseguito in stucco dal Tenerani, autografi
manzoniani, foto d’epoca, la biblioteca musicale di Verdi e tante altre memorie intensamente evocative. Spicca fra tutte il capolavoro di scultura italiana del secolo XIX:
il busto modellato in terracotta nel 1872 da
Vincenzo Gemito, che ritrae Giuseppe Verdi meditabondo e ne rende plasticamente la
fierezza, la volontà indomita, lo spirito di
introspezione e riflessione.
Contigua allo spogliatoio è la stanzetta che
custodisce il letto proveniente dal Grand
Hotel et de Milan in cui Verdi morì il 27
gennaio 1901.
IL 27 NOVEMBRE, L’APERTURA DELLE STANZE SOLITAMENTE CHIUSE
A 4 km da Busseto (PR) si trova Villa
Verdi, la casa dove Giuseppe Verdi visse
per più di cinquant'anni.
La Villa è mantenuta nello stato conservativo dell'epoca con tutti gli arredi
originali.
Questo è il luogo dove scrisse la sua musica e dove dette prova del suo talento di
architetto ed imprenditore agricolo. È sempre possibile visitare la parte museale con
la Camera di Giuseppina Strepponi e lo
Spogliatoio, la Camera di Giuseppe Verdi
ed il suo studio, la stanza n. 157 dell'Hotel
et de Milan nella quale Verdi si spense il 27
gennaio 1901, il parco di 6 ettari, le carrozze, le cantine, la ghiacciaia e la Chiesetta
privata ancora consacrata. Straordinariamente domenica 27
novembre si potranno
visitare anche le stanze
private, solitamente
chiuse al pubblico ove
vivono tuttora gli ultimi
eredi del Maestro, fra
cui: salotto rosso (nella
foto, stanza nel quale
Verdi riceveva i suoi
pochi e selezionati
ospiti). I mobili sono in
stile secondo impero,
il pianoforte Pleyel apparteneva a Giuseppina
Strepponi; salottino rosa, dove il Maestro
s'intratteneva con gli ospiti prima di cena;
stanza del biliardo (nella foto); la biblioteca dove sono conservati tutti i libri del
Maestro; la sala da pranzo.
Domenica 27, il costo del biglietto sarà
di 12,00€ comprensivo di museo+stanze
private (bambini fino agli 11 anni gratuiti).
Info su www.villaverdi.org
il mese novembre/dicembre 2016
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Salute&Benessere
Funghi: una bontà da
gustare in tutta sicurezza
Raccolti freschi e poi cucinati i funghi sono
per molti un alimento prelibato! Occorre
però prestare una grande attenzione, perché non tutte le specie presenti nei nostri
boschi e prati sono commestibili, alcune
sono responsabili di intossicazioni, anche
gravi. Altre specie abitualmente raccolte
possano trarre in inganno e confondere anche gli appassionati “fungaioli” più esperti.
Ecco, allora, alcune regole da seguire, perché una sana passione non si trasformi in
un rischio per la salute.
L
a stagione autunnale è il momento tanto atteso dagli appassionati
“fungaioli” per dar sfogo alla loro
passione. Del resto l’Appennino e la Val
Taro in particolare, sono le terre del porcino, che, a seconda delle annate, può regalare
raccolti favolosi.
Il fungo di bosco è così uno dei piatti più
diffusi nella cucina casalinga locale, quasi
una tradizione in montagna, ma a cui occorre prestare attenzione, perchè non tutti
sono commestibili e il rischio di confondere una specie con un’altra velenosa è sempre presente. L’Ausl da vent’anni ha attivo
un servizio micologico a disposizione degli
utenti, che aiuta a riconoscere i funghi raccolti e ad evitare situazioni di pericolo.
IL CONTROLLO
Per mangiare funghi raccolti in tutta tranquillità, è bene farli controllare dagli Ispettori Micologi dell’AUSL.
L’esame di commestibilità per il consumo
diretto è gratuito, mentre le certificazioni
sanitarie, obbligatorie per la vendita e la
somministrazione, sono a pagamento (40
centesimi al Kg). I funghi da sottoporre al
controllo devono essere: freschi (non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati); interi (non recisi o
tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o comunque privi di parti essenziali
al riconoscimento); sani, puliti ed in buono
stato di conservazione; provenienti da aree
non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico.
il mese novembre/dicembre 2016
Attenzione: all’esame di commestibilità deve essere sempre sottoposto l’intero
quantitativo raccolto, nel più breve tempo
possibile. I funghi giudicati velenosi o non
commestibili saranno immediatamente ritirati e distrutti.
Prima di acquistare funghi freschi, verificate sempre che la cassetta o l’involucro siano muniti di una etichetta attestante l’avvenuto controllo da parte degli Ispettori
dell’AUSL o di un altro Micologo iscritto al
Registro Regionale o Nazionale.
IL CONSUMO
È molto importante cucinare e consumare soltanto funghi raccolti entro le 48 ore
precedenti e conservati a bassa temperatura (circa a 4°C nello scomparto del frigo
destinato alle verdure), infatti un fungo
commestibile, invecchiando, può divenire
tossico, per il cattivo stato di conservazione. Un’altra precauzione è quella di mangiare solo funghi ben cotti, perché, oltre ad
essere più facilmente digeribili, alcuni di
loro contengono tossine termolabili, cioè
che si degradano solo con un’adeguata ed
abbondante cottura. Ad esempio, i comuni
chiodini (Armillaria mellea) necessitano
sempre di una pre-bollitura per 10/15 minuti
seguita da una successiva ulteriore cottura
a piacere. Le sole frittura o grigliatura non
garantiscono la completa cottura.
Attenzione: non si deve esagerare nel consumo di funghi, poiché sono alimenti che
possono creare difficoltà digestive, anche
se appartenenti a specie commestibili. In
particolare, i funghi non sono un alimento
consigliato per i bambini, per le persone
molto anziane, per le donne in gravidanza
e in allattamento.
LA CONSERVAZIONE CASALINGA
L’essiccazione non richiede attrezzature
particolari, solo l’essenziale apporto del
sole o di appositi essiccatori (non il forno).
È bene che i funghi sottoposti ad essiccazione siano il più possibile sani ed asciutti.
Una volta essiccati, i funghi si possono
conservare nel congelatore o in contenitori ermetici, in luoghi comunque freschi
e asciutti.
Il congelamento dei funghi freschi crudi è
sconsigliato: vanno prima precotti o almeno sbollentati.
Importante: i comuni chiodini, se congelati senza prima una pre-bollitura possono causare sindromi da intossicazione. La
conservazione sott’olio dei funghi richie-
Salute&Benessere
I MICOLOGI DELL’AUSL
SONO A
DISPOSIZIONE
DEGLI UTENTI PER
CERTIFICARE I FUNGHI
RACCOLTI
de particolari accorgimenti per evitare lo sviluppo del botulino,
all’interno dei vasi, che è responsabile di una tossinfezione grave,
talora anche mortale.
Sono necessarie: la perfetta pulizia dei funghi e dei contenitori, del
locale e dei piani di appoggio o di lavoro, l’impiego di alte temperature nella preparazione e l’utilizzo di aceto o di altri acidificanti per
abbassare il ph. Si consiglia di usare contenitori piccoli (max 300500 ml) e sterilizzati, facendoli bollire chiusi con coperchi nuovi
per almeno 15 minuti.
Anche i funghi vanno bolliti, ad una temperatura di 100°C per 15/30
minuti, in una miscela di acqua e aceto.
È possibile controllare il grado di acidità finale del preparato con
una cartina di tornasole: se il ph risulterà inferiore a 4,5 si può stare
tranquilli. Per evitare il più possibile la formazione di bolle d’aria,
nel contenitore, bisognerà prima versare il liquido e poi i funghi.
Il prodotto finito può essere conservato in luoghi freschi, non umidi, ma va consumato entro breve tempo.
Attenzione: la presenza della tossina del botulino non provoca modificazioni di odore o di sapore dell’alimento. Sono sempre da scartare le conserve che, all’apertura, lascino uscire del gas o presentino
bollicine o altre alterazioni.
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GLI ISPETTORATI MICOLOGICI
DELL’AZIENDA USL
SEDE DI PARMA - via Vasari n. 13/a:
il servizio è aperto:
• nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto, il lunedì dalle 17 alle 18:30
• nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il
lunedì e il giovedì dalle 16 alle 19
Al di fuori dei periodi e degli orari sopra indicati,
è possibile accedere su
appuntamento,
telefonando
ai
numeri
0521/396400 – 396405 – 396543 – 396411
SEDE DI FIDENZA - Via don Tincati n. 5 (loc. Vaio):
Il servizio è aperto nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il lunedì dalle 16:00
alle 17:30
SEDE DI LANGHIRANO - Via Roma n. 42/1:
• L’accesso al servizio è possibile tutto l’anno su
appuntamento, telefonando ai numeri
0521/865310 – 865319 – 865263 – 865309
SEDE DI BORGO VAL DI TARO - Via Micheli n. 2:
il servizio è aperto:
• nei mesi di aprile, luglio, agosto e novembre, il
martedì dalle 16:00 alle 17:30
• nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre, il martedì e il giovedì dalle 16:00
alle 17:30.
Al di fuori dei periodi e degli orari sopra indicati, è possibile accedere su appuntamento,
telefonando ai numeri 0525/970266 – 970326 –
300442 - 970324
SEDE DI FORNOVO TARO – Via Solferino n. 37
L’accesso al servizio è possibile tutto l’anno su appuntamento, telefonando ai numeri
0525/300442 – 300495 – 300419
LE ALTRE ATTIVITA’ DEGLI
ISPETTORATI MICOLOGICI
Gli Ispettori micologi svolgono anche altre funzioni, oltre a quelle rivolte alla verfica della sicurezza del raccolto.
Gli ispettori sono infatti incaricati di verificare
l’idoneità dei commercianti che richiedono di
poter effettuare la vendita dei funghi, inoltre
tengono corsi di educazione sanitaria per la cittadinanza, assicurano vigilanza sulle attività di
produzione, trasformazione, confezionamento,
commercio e somministrazione di funghi.
Gli ispettori infine garantiscono la consulenza
negli ospedali di Parma, Vaio, Borgotaro nei casi
di intossicazione da funghi.
il mese novembre/dicembre 2016
16
Salute&Benessere
Pidocchio: nuove regole
per la riammissione a scuola
Cambiano le regole per la riammissione in
classe dopo la pediculosi, infestazione del
cuoio capelluto causata dai pidocchi, piccoli
parassiti che vivono esclusivamente sulla
testa dell’uomo. Da quest’anno scolastico,
infatti, non è più necessario presentare il
certificato medico di avvenuto trattamento, per tornare tra i banchi.
I
l pidocchio è un piccolo parassita
del’uomo. Si tratta di un fastidioso
insetto di circa 2-3 millimetri di
lunghezza, che può infestare il cuoio capelluto o, più raramente gli abiti e la biancheria, se a colpire è la variante che si è evoluta
specializzandosi nell’infestazione dei giacigli e del vestiario.
L’insetto si ciba di sangue, non è pericoloso
(a meno che le piccole punture si infettino),
ma è, appunto fastidioso. Ed è anche molto
temuto dai genitori, visto che tra i bambini
si diffonde con più facilità. La sua presenza,
come ha stabilito anche l’Isitituto Superiore di Sanità, non è da mettere in relazione
all’igiene personale, perchè l’insetto si trasferisce da un ospite all’altro, semplicemente per contatto.
Proprio per queste sue caratteristiche, l’infestazione è uscita dall’ambito medico e,
nel caso dei bambini, rimane l’obbligo di
sospendere la presenza in classe durante
la disinfestazione, ma il ritorno non ha più
necessità di un visto medico.
Occorre allora conoscere meglio questo parassita. Di seguito alcune informazioni, che
possono essere utili.
IL PIDOCCHIO
Il parassita è un insetto appartenente all’ordine Anoplura, può sopravvivere fino a un
mese e mezzo circa sul cuoio capelluto riproducendosi. Le zone in cui ama insediarsi
sono quelle della nuca, delle tempie e dietro
le orecchie. Raramente si può trovare anche
sulla barba e sulle sopracciglia. Le femmine
del pidocchio possono arrivare a deporre
oltre 100 uova durante il loro ciclo vitale.
Le uova si chiamano lendini e si schiudono
dopo 6-10 giorni, dando origine a larve che
il mese novembre/dicembre 2016
poi si trasformano in pidocchi adulti.
Attenzione, qualcuno potrebbe confondere
le lendini con la forfora: in realtà basta un
piccolo trucco per non sbagliarsi. Mentre la
forfora può essere facilmente rimossa soffiando sul capello, il pidocchio, che aderisce
in modo resistente alla superficie della capigliatura, può essere tolto solo sfilandolo
manualmente.
LA DIFFUSIONE DELL’INFESTAZIONE
Il pidocchio non è in grado di volare e saltare. La trasmissione della pediculosi può
avvenire secondo due modalità. La prima
con il passaggio da una testa all’altra solo se
le due persone sono molto vicine tra loro e
la seconda con lo scambio di indumenti o
l’uso comune di oggetti personali, come ad
esempio spazzole, fermagli per capelli, pettini, cuffie da bagno e oggetti simili, oppure
quando si viene a contatto con biancheria
altrui, dalle lenzuola, alle federe, dalle coperte agli asciugamani o agli accappatoi.
COME EVITARE LA PEDICULOSI
Non esiste alcun prodotto in grado di prevenire l’infestazione, è però utile acquisire
la buona abitudine di controllare il capo
con regolarità, almeno una o due volte la
settimana e di tenere separati gli indumenti
ed effetti personali da quelli degli altri, soprattutto a scuola, in piscina o in palestra.
IL PRURITO
Le larve e gli adulti pungono ripetutamente
il cuoio capelluto, irritandolo e scatenando
un prurito fastidioso, tipico sintomo della
pediculosi, anche se non sempre presente.
La sua comparsa, inoltre, è spesso tardiva.
Solo alcune settimane dopo il contagio si fa
insistente, dato che la frequenza di punture
continua ad aumentare. In questo periodo
di tempo sintomatico è quindi molto facile
trasmettere involontariamente la pediculosi a familiari o amici, che a loro volta non si
accorgono di esserne rimasti colpiti.
LA SOLUZIONE ALL’INFESTAZIONE
Il pediatra o il medico di famiglia sono a
disposizione per indicare il trattamento più
idoneo per risolvere il problema. Dopo il
trattamento, è anche indispensabile rimuovere tutte le lendini, sfilandole dai capelli
con un pettine a denti fitti. L’intera operazione va ripetuta dopo 7-10 giorni. è bene
controllare tutte le persone venute in qualche modo a contatto con chi ha la pediculosi, a partire dai familiari.
Salute&Benessere
DA QUEST’ANNO
NON OCCORRE
PIÙ IL CERTIFICATO
MEDICO PER IL
RIENTRO A SCUOLA
DEI BAMBINI COLPITI
DA PEDICULOSI.
ECCO ALCUNI
SUGGERIMENTI
PER LIMITARE LA
DIFFUSIONE IN CASO
DI INFESTAZIONE
-
17
COME EVITARE LA DIFFUSIONE
DELL’INFESTAZIONE
Per evitare la diffusione dell’infestazione da pediculosi occorre adottare alcune buone regole. Ecco un
elenco sintetico dei comportamenti corretti:
---
--
evitare l’uso comune di pettini, spazzole per
capelli, berretti, sciarpe, scialli, ecc.;
mantenere un’accurata e regolare cura dei
capelli, controllando periodicamente la capigliatura, soprattutto le zone prossime ala
nuca, alle tempie e alle orecchie, per bloccare tempestivamente la diffusione dei pidocchi in caso di infestazione. Il controllo
dovrebbe essere effettuato sui capelli appena lavati, sotto una luce forte (meglio se è la
luce del giorno);
intrecciare i capelli lunghi o legarli insieme,
per ridurre il contatto da testa a testa.
TERAPIA
LA TRASMISSIONE
Può avvenire in due modi:
diretta, nonostante molti lo credano, il pidocchio
del capo non vola (è privo di ali) e non è in grado
di saltare. Il pidocchio passa da una testa all’altra
quando queste
-- sono molto vicine. La fonte dell’infestazione è costituita soltanto dall’uomo, poiché questi parassiti
non infestano animali.
-- indiretta, attraverso spazzole, giacigli, peluche, guardaroba comuni, capi di abbigliamento (cappelli, sciarpe ecc.).
--
Quando l’infestazione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi. In commercio
esistono molti prodotti formulati come polveri
aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l’estratto di piretro
o piretroidi di sintesi come la tretrametrina. Il
pettine a denti fitti è un altro mezzo essenziale
per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall’insetticida. In genere è necessaria una seconda
applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la
prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova
schiuse dopo il primo trattamento. I prodotti da
utilizzare sono gli stessi per le diverse specie di
pidocchi: sarà il medico a decidere la posologia
e le modalità di utilizzo. Ogni disinfestazione di
tipo ambientale è da considerarsi inutile.
ALCUNE ISTRUZIONI UTILI
------
Non è necessario effettuare la disinfestazione
degli ambienti: il parassita, allontanato dalla testa, non sopravvive a lungo.
In caso di infestazione, comunque, è necessario
eseguire un’accurata pulizia di tappeti, divani,
cuscini.
Lenzuola, federe, asciugamani, vestiti e giocattoli di stoffa devono essere lavati almeno a 60° o
tenuti per 10 giorni in sacchi di plastica.
Pettini, spazzole e fermagli possono essere immersi per 10 minuti in acqua bollente.
Tutti gli altri oggetti che non possono essere lavati o disinfettati devono essere lasciati all’aria
aperta.
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Salute&Benessere
Al via la campagna di
vaccinazioni anti-influenzali
Il 7 novembre è iniziata in tutta la provincia
la campagna di vaccinazione anti-influenzale attuata dall’Azienda USL di Parma con
la collaborazione dei Medici di medicina
generale e dei Pediatri di libera scelta. Si
prevede di somministrare 60 mila dosi del
vaccino, per tutelare le persone maggiormente a rischio, che vogliano evitare i rischi e le conseguenze di un’influenza, che
può creare complicanze.
TORNA
L’INFLUENZA,
È IL MOMENTO
DI FARE
IL VACCINO
L
a vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza. Sembra ovvio affermarlo,
ma è sempre necessario riportare l’attenzione sulla principale epidemia, che ogni anno
inesorabilmente colpisce la popolazione
durante l’inverno. Un’epidemia i cui effetti
potrebbero essere drasticamente ridotti, se
aumentasse la percentuale di popolazione
vaccinata: l’influenza è da tanti sottovalutata, ma rimane la terza causa di morte per malattie di tipo infettivo e incide sull’economia
e l’organizzazione del lavoro, per le assenze
che provoca.
La presentazione della campagna di vaccinazione 2016-2017 è stata fatta direttamente da
Ettore Brianti, direttore sanitario AUSL Parma, insieme ai rappresentanti dell’Azienda
Ospedaliera e da Pierantonio Muzzetto presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Parma, proprio per sottolineare, come
ha dichiarato Brianti «l’importanza della
vaccinazione antinfluenzale, come metodo
efficace e sicuro per prevenire una patologia
che se contratta da soggetti fragili può presentare complicanze anche gravi».
L’obiettivo è quello di contenere la diffusione del virus per la salute della collettività.
«L’Ordine sostiene questa campagna – ha
aggiunto Pierantonio Muzzetto - nella certezza che la vaccinazione sia uno strumento
fondamentale per la salute della collettività».
«Ognuno può fare la sua parte per contribuire a ridurre la diffusione dell’influenza – ha
detto Marella Zatelli Direttore area disciplinare Profilassi e Malattie Infettive AUSL
Parma - Quotidianamente, con gesti di protezione molto semplici, come il frequente lail mese novembre/dicembre 2016
NON FARTI INFLUENZARE
PROTEGGI LA TUA SALUTE
vaggio delle mani e attraverso la vaccinaziorappresenta la terza causa di morte per mane, che è gratuita per le categorie a rischio.
lattie infettive. Inoltre, anche se per tanti la
Quest’anno sono disponibili circa 60.000
malattia si risolve in pochi giorni, vi sono
dosi di vaccino». Come ha spiegato Franca QUANDO
comunque
conseguenze sociali importanE DOVE VACCINARSI
LA VACCINAZIONE
Il periodo più opportuno per la vaccinazione è compreso tra
La vaccinazione
rappresenta
un mezzo Igiene
sicuro ed e
efficace
per
Sciarrone,
Direttore
Servizio
Sanità
ti,
con
rilevanti
costi dovuti alla perdita di
novembre
e
dicembre.
prevenire l’influenza e per ridurne le possibili complicanze, temibili
Le vaccinazioni vengono effettuate dal medico di medicina generale,
soprattutto per le persone con malattie croniche o anziane.
Pubblica
AUSL Parma
«il totale
deiogni
vaccinati
giorni
lavoro,
nelvaccinali
caso dell’Azienda
di servizi
dal
pediatra di
di libera
scelta eche,
dai Servizi
Usl.pubI virus influenzali
mutano spesso:
per questo
anno viene
Agli operatori sanitari e socio-sanitari la vaccinazione gratuita viene
utilizzato un vaccino nuovo che contiene i virus, resi innocui, che
è stato
del
51% in diRegione
e delstagionale.
43% a Parma, offerta
blicidirettamente
di primario
interesse
collettivo assudalle Aziende
sanitarie.
hanno
più probabilità
causare l’epidemia
un dato
sottoÈ la
mediaE regionale,
ma che ha
mono particolare rilevanza.
IL VACCINO
EFFICACE
SICURO
Vaccinandoti proteggi te e chi ti sta vicino perché si riduce la
PER INFORMAZIONI
dei una
virus. percentuale di crescita del
fattocircolazione
segnare
Il picco dell’epidemia influenzale 2015-2016
Più persone vaccinate contribuiscono a limitare le conseguenze
• chiedi al tuo medico di medicina generale o al tuo
della malattia.
pediatra
di libera scelta
3% gravi
rispetto
all’anno precedente, tendenza,
in
Emilia-Romagna
è stato raggiunto nel
• chiama il numero verde gratuito del
PER
CHI
È GRATUITA
E NECESSARIA
Servizio sanitario
regionale 2016. Nonostante la stagioche Ildai
primi
segnali
dovrebbe essere conmese
di febbraio
Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita
alle persone che devono essere protette dalla malattia:
i giorni feriali
fermata
durante
questa campagna».
ne influenzale tutti
2015-2016
sidalle
siaoredimostrata di
• adulti eanche
bambini con
patologie croniche
8,30 alle ore 17,30 il sabato
• anziani a partire dai 65 anni
dalle
ore
8,30
alle
ore
Pietro
Vitali,
Direttore
UOC Igiene ospeintensità medio-bassa, nella 13,30
nostra regione,
• operatori
sanitari
e personale di assistenza
• addetti ai servizi essenziali
• visita il portale internet del Servizio sanitario regionale:
•
donatori
di
sangue
daliera,
Medicina
preventiva
e
Sicurezza
si
sono
ammalate
circa
514.000
persone, pari
• personale degli allevamenti e dei macelli
http://salute.regione.emilia-romagna.it/
igienico-sanitaria AOU Parma ha spiegato
all’11.5% della popolazione. L’età più colpita è
che «La vaccinazione è offerta gratuitamente
quella pediatrica, in particolare la fascia d’età
LA DIFFUSIONE
DELL’INFLUENZA
agliPREVENIRE
operatori
sanitari
medici
e
infermie0-4 anni ha raggiunto il picco massimo di 30
Ognuno di noi può limitare la diffusione del virus anche mediante semplici misure di protezione personale
ri - del Maggiore, a tutela della sicurezza dei
casi ogni 1.000 abitanti. Si sono registrati 30
Lavarsi spesso le mani
1
2
3
nostri pazienti. Al pari, è garantita anche
casiogni
gravi
e 6si starnutisce
decessi,oin
netto
Coprirsiai
naso e bocca
volta che
tossisce,
e poicalo
lavarsirispetto
le mani
Soffiarsi il naso con
fazzoletto di carta
monouso,
in una pattumiera
degenti».
al un
2014-2015,
quando
si gettarlo
registrarono
169 casi
chiusa, e poi lavarsi le mani
gravi e 54 decessi. La maggior parte dei casi
Nel caso si manifestino sintomi di influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone.
PERCHÈ VACCINARSI
gravi è stata registrata nella fascia d’età tra
Perché, in particolare per le persone anziane
i 55 e i 64 anni. Sotto i 5 anni di età si sono
e per quelle con malattie croniche, l’influenverificati 3 casi. Dei 30 casi gravi, 26 erano
za può provocare complicazioni, anche grapersone con fattori di rischio che avrebbevi, che richiedono ospedalizzazione, ed in
ro dovuto ricevere la vaccinazione, in realtà
alcuni casi causa il decesso.
solo 6 erano vaccinate. Tra le persone deceL’influenza non va sottovalutata: è una “gradute, vi è stata una quindicenne, affetta da
ve” malattia che nei paesi industrializzati
malattia cronica e non vaccinata.
1
2
3
Salute&Benessere
19
LA VACCINAZIONE
È IL MEZZO PIÙ
EFFICACE E SICURO
PER PREVENIRE
L’INFLUENZA. È
UN’OPPORTUNITÀ
PER TUTELARE LA
PROPRIA SALUTE E
QUELLA DI CHI CI STA
ACCANTO
COME SI PUÒ PREVENIRE
L’INFLUENZA
Alcune misure di igiene e protezione individuale che
possono aiutare a rallentare la diffusione del virus,
oltre alla vaccinazione.
1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di
gel alcolici). Fortemente raccomandato
2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso
quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti
e lavarsi le mani). Raccomandato
3. Isolamento volontario a casa delle persone con
malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.
Raccomandato
4. Uso di mascherine da parte delle persone con
sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali). Raccomandato
LE TIPOLOGIE DI VACCINO
LA VACCINAZIONE GRATUITA
La vaccinazione gratuita è rivolta a numerose categorie
di persone, anziani, bambini con patologie, ricoverati
in lungodegenza, personale sanitario, addetti ai servizi essenziali e personale addetto agli allevamenti e ai
macelli (per informazioni più dettagliate www.ausl.pr.it).
Tra le categorie aventi diritto vi sono le donne che si
trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, «è
consigliata alle donne con malattie respiratorie, diabete
o con problemi di obesità. L’influenza non agisce solo
sulla donna, ma sulla gravidanza, con nascite premature ed anche con la morte in utero» ha spiegato Carla
Verrotti direttore Salute donna AUSL Parma.
• Vaccino tipo subunità, destinato ai soggetti di
qualunque età che non presentino condizioni di immunodepressione.
• Vaccino adiuvato con MF59, in cui l’adiuvante
aumenta l’immunogenicità e la capacità di crossprotezione verso virus varianti, nonché la durata nel
tempo della protezione conferita. Sarà utilizzato per
gli anziani (>65 anni) affetti da patologie di base e per
i grandi anziani (>75 anni).
• Vaccino intradermico, è un vaccino split a somministrazione intradermica disponibile in dosaggio
da 15 μg, per età superiore a 60 anni. Tale vaccino,
che non contiene alcun adiuvante, negli studi al momento disponibili, ha dimostrato un potenziamento
della risposta immunitaria grazie alla somministrazione nel derma. Sarà utilizzato anche per soggetti coagulopatici e soggetti da vaccinare a domicilio
(allettati).
• Vaccino split quadrivalente, autorizzato dai 3
anni di età, è previsto per le persone con patologie
croniche dai 3 ai 75 anni e agli operatori sanitari.
DOVE ANDARE
Ultra 65enni e persone dai 14 anni in su con patologie croniche: negli ambulatori dei medici di famiglia.
Bambini fino a 14 anni con patologie croniche: nei
servizi della Pediatria di Comunità dell’Ausl presenti nei
distretti.
Persone addette ai servizi essenziali: negli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl, presenti nei
distretti.
Le modalità di accesso e gli orari delle pediatrie di Comunità e degli ambulatori di igiene e sanità pubblica si possono
trovare nel sito internet www.ausl.pr.it
Le persone non appartenenti alle categorie a rischio, possono comunque vaccinarsi: occorre la prescrizione del
medico di famiglia, l’acquisto in farmacia del vaccino e la
somministrazione (a pagamento) dal proprio medico o pediatra di fiducia.
il mese novembre/dicembre 2016
20
I TRAATTORI
PRESTO UNA NUOVA RASSEGNA
E A FEBBRAIO 2017 IL DEBUTTO
SU ITALIA UNO
il mese/ settembre 2014
I
Cultura.e.Spettacoli
21
L'INTERVISTA
di Rosaria Frisina
Q
spazieranno dal musical ai monologhi, dalle storie
uattro attori, una forte passione per il teatro
d'amore a due fino ad un mix letale di risate e dialetto,
e una grande capacità di “improvvisazione”.
un format che ci siamo inventati qualche anno fa
Leonardo Cagnolati, Marcello Savi, Lorenzo
grazie alla collaborazione con la "famiglia piasinteina".
Taddei Morici, Andrea Tanzi. Sono loro i componenti
Tutto il programma è pubblicato sul nostro sito www.
del gruppo parmigiano dei “Traattori”.
traattori.it»
«La compagnia nasce nel 2006 – racconta Leonardo
Il vostro sogno nel cassetto?
in rappresentanza della Compagnia- dall'incontro
«Avevamo tantissimi sogni nel cassetto, molti realizzati
di quattro attori di improvvisazione teatrale che si
per fortuna. Avere una scuola dove formare altri attori,
sfidavano sui palchi di tutta Italia nel format "Match
girare più di 40 città italiane con il nostro spettacolo
d'improvvisazione teatrale", una sorta di gara di origini
ideato e creato da noi. Nel "cassettone", avevamo
canadesi che vede vere e proprie squadre sfidarsi nei
persino il sogno di organizzare il festival nazionale di
teatri di tutto il mondo diretti da un inflessibile arbitro
improvvisazione e da qualche anno ci siamo riusciti! Si
che decide i temi e gli stili dell' improvvisazione».
chiama "Pandora" (ndr www.pandorafestival.it) ed ogni
L’alchimia tra di loro è immediata e decidono di unirsi
anno esaurisce i posti disponibili in 48 ore. Ci rimane
in una compagnia teatrale. Da quel giorno il gruppo
la speranza di contaminare il più possibile questa arte
girerà i teatri e le piazze con format autoprodotti fino
con il teatro classico - e viceversa- per arrivare ad un
alla creazione dell' "Associazione culturale TraAttori"
pubblico sempre più vasto e conquistare uno spazietto
che nel 2010 diventerà anche scuola di teatro nelle sedi
magari in cartellone»
di Fidenza, Piacenza e Cremona.
Lo spettacolo più bello dei vostri dieci anni insieme…
Perché il nome TraAttori?
«Ci portiamo nel cuore tutti gli spettacoli fatti, dai
«Ha il duplice significato di "in mezzo agli attori" e di
primi, davanti a 15 persone, fino alle date di Milano,
assonanza con il mezzo agricolo trattore. Il nostro claim
Napoli, Genova con i teatri esauriti. Uno spettacolo
è infatti: la forza dell'improvvisazione»
di improvvisazione poi è veramente unico, solo chi
Come si colloca oggi il teatro di improvvisazione nel
è venuto quella sera l'ha potuto vedere, non sarà mai
panorama teatrale?E a Parma?
più replicato con gli stessi testi e situazioni. Se proprio
«A Parma purtroppo il panorama non è incoraggiante
dobbiamo fare una classifica allora ai
perchè i teatri non lasciano molto
primi posti mettiamo tutti quelli fatti
spazio a questa arte, fortunatamente
“A PARMA
l'associazione "Fuori di Teatro"
in provincia abbiamo tantissimi
SERVIREBBE PIÙ con
che si occupa di disabilità e/o malattie
luoghi inutilizzati che sfruttiamo per
SPAZIO DEDICATO mentali. Sono straordinari!»
i nostri spettacoli o per partecipare al
AL TEATRO DI
E ora, un aneddoto dei vostri
format dei "match d'improvvisazione
teatrale" magistralmente organizzati IMPROVVISAZIONE” tour... ad esempio, una volta che
improvvisando vi siete trovati in
da Improgramelot, scuola dove tutti
una situazione inaspettata che vi ha
noi abbiamo imparato. A livello
messo in difficoltà…
nazionale qualcosa si sta muovendo e
«Chiamando sul palco il pubblico che ci viene a
l'improvvisazione fa persino capolino in televisione in
vedere, di situazioni "strane" ne abbiamo vissute e ne
qualche trasmissione della Rai».
viviamo ad ogni spettacolo. Diciamo che le difficoltà
Come compagnia avete messo in piedi una scuola, i corsi
che il pubblico incontra vengono sconfitte subito
sono partecipati?
dall'atmosfera informale che si crea sul palcoscenico
«La parte formativa è un grande impegno, tanto che
dell'improvvisazione. Un esempio recente è stata la
per uno di noi, Marcello, è diventato un lavoro e a
convention aziendale di Ikea, eravamo ospiti per il
tutt'oggi insegna nelle aziende, nelle associazioni e
dopo cena. Quando abbiamo chiamato l'amministratore
nelle scuole attraverso l'utilizzo delle meccaniche
delegato sul palco tutti erano preoccupati, poi invece è
dell'improvvisazione. Grazie al successo della scuola
stato un modo per "umanizzarlo" e farlo vedere sotto un
che abbiamo messo in piedi, oggi contiamo più di 200
aspetto diverso da quello lavorativo».
allievi suddivisi in 4 anni di corso su tre città. Numeri
Lavorate anche con i bambini è più stimolante che con
che ci portano oggi a fare lezione tutta la settimana per
gli adulti?
poi concentrarci sulla rassegna e sugli spettacoli che
«Con i bambini il lavoro è favoloso, l'improvvisazione
portiamo in giro nei teatri italiani. I corsi sono molto
teatrale si basa sulla fantasia e sul lasciarsi andare...è il
frequentati e fanno innamorare gli allievi. Non tutti
loro pane quotidiano! Lavoriamo molto con le scuole,
saliranno sul palco, non tutti sono al corso per voler
anche su argomenti delicati come le droghe o l'alcool.
diventare attori. In moltissimi vogliono solo sconfiggere
Con un approccio "leggero" ed improvvisato, i piccoli si
la loro timidezza o riuscire a portare l'improvvisazione
divertono e ci stupiscono ogni volta».
nella loro vita reale o semplicemente al lavoro davanti
Una novità?
al loro capo».
«A febbraio 2017, parteciperò ad una trasmissione su
Quali sono i prossimi spettacoli in programma?
Italia 1 sulle candid camera. Non possiamo dire altro
«Quest'anno siamo orgogliosi di presentare una
sugli scherzi. L'unica certezza è che saranno tutti,
rassegna ancora più internazionale con spettacoli che
completamente, ovviamente, improvvisati».
gravitano sempre nella sfera improvvisativa ma che
NELLA FOTO: La Compagnia dei Traattori
il mese novembre/dicembre 2016
22
Foc us .Teat ro
IN SCENA...
Uno sguardo agli spettacoli in cartellone nei teatri. Al Due, si spazia
dalla storia del violino a Max Gericke. Non manca l’omaggio a Shakespeare
La storia del violino
U
na stagione articolata di spettacoli e attività quella del Teatro Due. Guardando il
cartellone, ecco alcuni appuntamenti dei prossimi mesi.
Partiamo da La Storia del Violino in Italia (1700-1750), in programma il 20 novembre alle 16.30. In questo recital d'eccezione, il Maestro Fabio Biondi, abbagliante virtuoso del
violino e direttore d’orchestra in residenza con l’Ensemble Europa Galante a Teatro Due,
accompagnato da Paola Poncet al clavicembalo, celebra un periodo d'oro della storia della
musica, ossia l'Italia del XVIII sec., culla del violino moderno e di grandi liutai, interpreti
e compositori, che da lì partirono per diffondere la loro brillantezza in tutta Europa. Il pro-
gramma prevede musiche di alcuni dei violinisti-compositori più attivi ed importanti
dell'epoca, tra cui l’influente Arcangelo Corelli, divenuto modello di perfezione classica al punto che il direttore d’orchestra e violinista Andrew Manze ha dichiarato: "tutte
le altre sonate barocche possono essere definite come pre o post Corelli"; Antonio Vivaldi, di cui verrà eseguito un brano tratto
da un manoscritto superstite dalla biblioteca della corte di Dresda, dove la sua musica
era particolarmente popolare; Francesco
Geminiani e Francesco Maria Veracini, pupilli di Corelli e influenti figure del panorama musicale coevo; Giuseppe Tartini, che,
dopo aver sentito suonare Veracini, decise
di ritirarsi dal mondo per migliorare la sua
tecnica dell’arco; Pietro Antonio Locatelli,
descritto dalle generazioni successive come
"il Paganini del Barocco". Un viaggio nella
musica barocca strumentale quale naturale
antecedente del belcanto italiano.
Le Paradis?Non, merci! (24 e 25 novembre
2016, ore 20.30) con Clara Brancorsini, José
Ponce, Laura Laboureur, Marcin Habela,
Maria de La Paz, Andrea De Luca, Natalia Pastrana, Sofia Revueltas: una farsa composta
da sette testi, molto diversi, sui vizi capitali;
Natura dei Teatri, si riparte
con l’edizione autunnale
Attraversamenti shakespeariani, musica elettronica, sensibilità psichica,
dialogo contemporaneo con la classicità, ricerca performativa internazionale. Si presentano così le linee tematiche della sezione autunnale del
Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri che torna a
Parma dal 24 novembre al 10 dicembre.
Diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione,
il Festival continua il progetto dedicato all’artista visivo Richard Serra, il
cui campo di indagine si orienta sul macrotema della Materia del Tempo
nei linguaggi della creazione contemporanea.
Tre residenze internazionali, sette produzioni realizzate ad hoc, una mostra, incontri con artisti e due osservatori critici. Si parte il 24 novembre
ore 21, la danzatrice e coreografa, stella nascente della scena contemporanea europea, Lea Moro, in prima nazionale a Parma, presenterà "Le Sacre
du Printemps, a ballet for a single body", creazione coreografica presentata
nei più importanti festival di danza internazionali. Alle 22, (in replica il 25
ed il 26) seguirà HYPERION, ispirato all’omonimo romanzo di Friedrich
Hölderlin, autore fondamentale per la definizione del pensiero filosoficoteatrale di Lenz. In occasione dell’anniversario per i quattrocento anni
della morte di Shakespeare, Lenz presenta: Romeo and Juliet Concert (1,2,3
dicembre), Macbeth (8,9,10 dicembre) e Verdi Re Lear (2 dicembre). Fra gli
il mese novembre/dicembre 2016
altri ospiti: Boris Kadin, attore e performer della formazione slovena dei
Via Negativa (26 alle 21); Lillevan, musicista tedesco tra i più innovativi della scena elettronica internazionale (1 dicembre ore 22); Claudio Rocchetti,
Andrea Azzali, Giorgio Cantadori, ricercatori e sperimentatori elettronici
(3 dicembre); Fiorella Iacono, in una mostra che presenta le verifiche dello
shooting fotografico realizzato durante l’allestimento di Autodafé, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto tratta dal Don Carlo di
Giuseppe Verdi (8,9,10 dicembre); l'artista inglese Tim Spooner in prima
assoluta con Blind Spot (8,9,10 dicembre),Info su www.lenzfondazione.it
Foc us .Teat ro
23
AL TEATRO REGIO, “IL BORGHESE GENTILUOMO”
La sferzante commedia, tra le più celebri di Molière, rivista e interpretata da Peppe Servillo sulle musiche di scena composte da Richard Strauss ed eseguite da Ensemble Berlin. Giovedì 15 dicembre, al Teatro
Regio, va in scena alle 20.30 “Il borghese gentiluomo” nella personale riscrittura dell’attore napoletano,
con alcuni dei solisti dei Berliner Philharmoniker (apriranno la serata con il Divertimento in re maggiore K. 136 di Mozart e Till Eulenspiegel einmal anders). Scritta nel 1670, "Il borghese gentiluomo" fa parte di
un gruppo di commedie-balletto che Molière propose come divertimenti di Corte, dedicandole a Luigi
XIV. Si snoda intorno alla figura, sempre comicissima, del ricco borghese che vorrebbe farsi gentiluomo
e per questo si circonda di “maestri” che lo sfruttano, trascurando moglie e figlia, le quali non accettano
di condividere la sua ossessione per i titoli nobiliari. Info su www.teatroregioparma.it
Max Gericke
è la rappresentazione in musica della grande
parata carnevalesca che è diventata la cultura del consumo di massa, spettacolo di una
società che si auto divora. Avarizia, orgoglio, gola, invidia, lussuria, collera e pigrizia,
tracce inconfondibili della nostra società
consumistica, vengono celebrate con ironia
in uno spettacolo di teatro musicale la cui
dimensione sonora diventa protagonista,
intrecciando parola, canto lirico e musica.
Max Gericke La più gran parte della vita è vita
passata, menomale di Manfred Karge con Elisabetta Pozzi, traduzione e messa in scena
Walter Le Moli (29, 30 novembre 2016; 1 e 3
dicembre – ore 20.30 domenica 4 dicembre
– ore 16.00). L’identità negata, il tema del
doppio, del complesso intreccio di maschile
e femminile, la violenza della convenzione
Dall’1 al 22
dicembre, venti
racconti da
Shakespeare
Quaranta incontri per venti racconti. All’autore di
teatro più famoso del mondo, William Shakespeare,
Fondazione Teatro Due rende omaggio, in occasione del quadricentenario della morte, con una serie
di iniziative di studio e di spettacolo (inserite nel
programma di Teatro Festival 2016, parte di Reggio
Parma Festival). Sono I racconti di Shakespeare, in
programma dall’1 al 22 dicembre a Teatro Due Un’occasione rara per gli amanti del poeta inglese e per un
pubblico di tutte le età di ascoltare alcune fra le opere
più affascinanti del Bardo, raccontate dalla viva voce
di un folto gruppo di attori, che partendo dagli adattamenti ante litteram dei fratelli Lamb, attraverso
la commistione fra i racconti e gli originali shakespeariani, intrecceranno i vari linguaggi in un’operazione affine al modus operandi proprio del teatro
shakespeariano: le parole (siano esse versificate o in
sociale: questi i temi di Max Gericke, capolavoro di Manfred Karge, ripresa di una storica produzione di Fondazione Teatro Due
con la stessa straordinaria protagonista, Elisabetta Pozzi. Ispirato a un caso realmente
accaduto, Max Gericke è la favola tragica di
Ella che, a poco più di vent’anni, perde il marito, operaio gruista. Sola nella Repubblica
di Weimar durante gli anni della crisi economica, per poter sopravvivere decide di
assumere l’identità del marito per non perderne il posto di lavoro. Nei panni di Max
per oltre quarant’anni, Ella trascorre la vita
prosa) creano una lingua ibrida e complessa che può
generare una vera partitura verbale lontana dalle rigide classificazioni contemporanee.
Charles e Mary Lamb pubblicarono nel 1807 a Londra Tales from Shakespeare, raccolta di 20 drammi
shakespeariani adattati for the use of young persons,
ossia col preciso intento di diffondere una selezione
di opere del Bardo per un pubblico di giovanissimi,
augurandosi che, una volta adulti, avrebbero letto
integralmente gli originali, che “arricchiscono la
fantasia, rafforzano la virtù, allontanano dall’egoismo e dalla venalità”, come scrissero alla fine della
prefazione. Gli autori riscrissero in prosa le storie
shakespeariane, eliminando talvolta personaggi e
trame secondarie, trasformando spesso i dialoghi in
discorsi indiretti, servendosi però quasi esclusivamente di termini e idiomatismi già in uso nell’inglese anteriore al XVII secolo. Ne è risultato un classico
per la letteratura inglese paragonabile al Pinocchio
nostrano, che ha conquistato un pubblico più vasto
e di tutte le età.
A Otello e a La Tempesta sono liberamente ispirate le ultime due creazioni della compagnia Balletto
Civile, Before Break (3 dicembre ore 20.30) e Killing
Desdemona (4 dicembre alle 20.30), due esempi di
da ermafrodita proletario, trasformandosi
in un personaggio la cui ambiguità sessuale
è tragica e paradossale. Nella solitudine della sua stamberga di pensionato Max Gericke, sprofondato in poltrona, si lascia andare
all’onda dei ricordi fino a svelare il grande
segreto della sua vita. Dagli abissi profondi di una solitudine esistenziale, Elisabetta
Pozzi, estrae i brandelli dolenti di una sepolta femminilità raccontando e rimpiangendo
un universo al femminile tenuto accuratamente nascosto per tutta una vita.
Info su www.teatrodue.org
creazione iper-contemporanea, spettacoli singolarissimi, dove danza e teatro si integrano in quel
“movimento narrativo” che ha fatto di questa compagnia una delle più originali oggi presenti in Italia.
il mese novembre/dicembre 2016
24
Foc us .Teat ro
Serata al Parco
La rassegna del contemporaneo del Teatro delle Briciole invita alla riflessione
sul nostro tempo, sulla scrittura e sulla figura dell'artista oggi
L
a rassegna del contemporaneo del
Teatro delle Briciole Serata al Parco
disegna una cartografia del teatro
di oggi, in cui vengono tratteggiate le coordinate su cui si orienta la ricerca di alcuni tra
gli artisti più coerenti e più aggiornati della
scena contemporanea. I loro lavori riflettono sul nostro tempo e insieme sulla scrittura teatrale stessa, sulla figura dell’artista
teatrale, su che cosa è fare teatro oggi.
Il 16 novembre, nel Don Giovanni di Mozart
de "I Sacchi di Sabbia", otto attori tentano
l’impossibile impresa di rifare il Don Giovanni di Mozart senza strumenti, per boccacce e rumorini.
Il 18 novembre, Cristina Kristal Rizzo, coreografa capace di coniugare riflessione teorica e impatto dinamico, ricompone il Bolero
di Ravel in un tracciato che agisce come un
“luogo” simbolico da cui ricominciare. La
ricerca di sonorità al confine con ritmiche
da ballo trascina in un coinvolgimento liberatorio il pubblico e gli interpreti. Una danza sul filo del rasoio che prosegue, dopo lo
spettacolo, in una dance hall aperta a tutti.
Il 26 novembre, Chiara Guidi fa rivivere
sulla scena, in Lettere dalla notte, la scrittura
di Nelly Sachs, tra le esperienze poetiche
più alte del Novecento, esule in fuga per
AL PEZZANI, IN
SCENA IL MALATO
IMMAGINARIO
E a dicembre, il ritorno di
“Maledetto Peter Pan” di
Florence Cestac
Una commedia colma di eccellenti spunti comici da
cui trapela allo stesso tempo una visione del mondo
disillusa e disincantata. È “Il malato immaginario”
del grande Molière, interpretato da Andrea Buscemi
e Nathalie Caldonazzo, per la regia dello stesso Buscemi, che andrà in scena al Teatro Pezzani dal 25 al
27 novembre. Ultima commedia del grande Autore,
essa coniuga la felicità inventiva della farsa alla sofferta contemplazione del modo a lui tipica: e mentre
descrive con straordinaria comicità le stramberie
del vecchio Argante afflitto da infinite patologie
che lo rendono succube di medici approfittatori, la
vicenda lascia intravedere un mondo torvo e dispe-
il mese novembre/dicembre 2016
l’Europa dalla persecuzione nazista e autrice
di meditazioni di alto respiro mistico sulla
condizione dell’uomo e dei popoli nel secolo della Shoah.
La voce di Chiara Guidi dialoga con la musica dal vivo di Natàn Santiago e con un coro
che verrà creato nel corso di un triplice
incontro, nei giorni 24, 25 e 26 novembre,
rivolto a tutti coloro che desiderano sperimentare la propria voce.
Il 3 dicembre, Lucia Nicolussi Perego ne Il
tempo delle gonne elabora con gli strumenti
della danza una narrazione del femminile
che, a 70 anni dalla conquista del diritto di
voto, ricerca e valorizza le prerogative del
pensiero delle donne. La cura, il dono, la
rato, di assoluta spietatezza
e rigorosi egoismi (come già
accade nell’Avaro, altro celebrato capolavoro). L’antinomia fra questi due aspetti ne
fa un’opera di straordinaria
ricchezza , e una lancinante testimonianza della condizione
interiore di Moliere nel suo
ultimo anno di vita. Lo stesso,
alla quarta replica dello spettacolo, si sentì male in scena
proprio nelle vesti di Argante: volle terminare ugualmente la recita, e morì a casa poco
dopo, lasciando al mondo l’idea che Il Malato Immaginario restasse per sempre il suo
testamento morale e artistico.
Spostiamoci a dicembre. Gradito ritorno per la brava Michela Andreozzi in scena
con “Maledetto Peter Pan” in originale “LE DEMON
DU MIDI”), di Florence Cestac, diretta da Massimiliano Vado. In programma dal 9 all’11 dicembre. È un
fortunato spettacolo francese, clamoroso successo
di pubblico e critica, che finalmente debutta anche in Italia.
Nasce come fumetto della geniale Florence Cestac, diventato poi uno spettacolo teatrale,
grazie all’attrice comica Michele Bernier e alla regista Marie
Pascale Osterrieth
(successivamente un film). A
metà tra una commedia, uno
stand up ed un monologo, in
cui l’attrice porta in scena tutti
i personaggi, lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un
dramma che tutti conoscono:
le Corna.
Divertente, caldo, consolatorio,
irriverente, "Maledetto Peter
Pan" riguarda in ultima analisi
ognuno di noi: tutti, in un momento o in un altro, ci
siamo rotti i denti in quella meravigliosa, devastante, irrinunciabile avventura chiamata Amore.
Informazioni su tutto il programma del Pezzani su
www.nuovoteatropezzani.it
Foc us .Teat ro
capacità di portare la vita, raccontate non come condizioni
di debolezza ma come apporto prezioso da riscoprire. Un
viaggio di ricerca sul corpo e
sui gesti antichi che le donne
portano dentro di sé, che si è avvalso del contributo della filmmaker Anna Kauber sul tema
dei beni comuni, della tutela
dell’ambiente e dei diritti delle
comunità. Dal 7 al 10 dicembre,
il festival Impertinente offre una
panoramica internazionale sul
teatro di figura, sulla sua capacità di raccontare la vita, i rapporti umani, la realtà e l’immaginazione, con mille tecniche e
linguaggi, in uno spirito spesso
irriverente, di grande forza
simbolica. È la forza del ritratto
umano e artistico di Maria Callas firmato da Francesca Zoccarato in Divina, è la solitudine
dell' anziana protagonista che ci
racconta la sua storia attraverso
gli oggetti del quotidiano in Go!
dell’artista russa Polina Borisova. È la giovinezza e il suo posto
nello spazio urbano interrogati
in Urban Marionnette dal gruppo francese StultiferaNavis, è
la creatura lunare, sensuale e
ambigua, che rubò l’anima di un
baleniere e ne fece un musicista
nella Donna di Porto Pim, omaggio di Teatro Gioco Vita a Antonio Tabucchi.
Info su www.solaresdellearti.
it/teatrodellebriciole
25
In.provincia
IL MAGNANI DI FIDENZA APRE CON LA DANZA
Apre con la danza la Stagione teatrale 2016-2017
del Teatro Magnani di Fidenza. Lunedì 12 dicembre, con il balletto in un atto unico Romeo e Giulietta ispirato all’omonimo dramma di William
Shakespeare. Protagonisti sulla musica di Sergej
Prokofiev, i ballerini della Compagnia giovanile ‘Junior Balletto di Toscana’, regia e coreografia di Davide Bombana che propone una rilettura della leggenda shakespeariana dei due infelici
innamorati andandosi a sovrapporre all'eco della straziante e reale vicenda di Admira e Bosko.
Lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo, vengono uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire dal macello di Sarajevo, durante la guerra che ha insanguinato i Balcani, una ventina di anni
fa. Per info tel .0524517510
IL TEATRO FISICO DI PAOLO NANI A RAGAZZOLA
Sabato 10 dicembre ore 21.15, al Teatro di
Ragazzola, va in scena La Lettera
con Paolo Nani, regia di Nullo Facchini,
produzione Teatro Filodrammatici
Ormai un classico del teatro, questo
spettacolo vede sul palco solamente un
tavolo e una valigia di oggetti. Paolo
Nani riesce a dar vita a quindici piccole storie, tutte aventi la medesima trama
ma interpretate ogni volta con uno stile diverso. Non si smette mai di
ridere di fronte all'incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di
un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico. Info su www.teatrodiragazzola.it
GENOVA PER NOI E NANCY BRILLI A SALSOMAGGIORE
Teatro del Tempo, dall’omaggio
a Jack London al terzo capitolo
di “Parma (e po pu)”
La stagione 2016/2017 del Teatro del Tempo si apre con Giuseppe3 - dialoghi matrimoniali poco seri di e con Carlo Ferrari e Franca Tragni che portano in scena,
dal 18 al 20 novembre, un’esplorazione iperbolica nella vita intima e matrimoniale di tre coppie famosissime: Verdi e Giuseppina Strepponi, Giuseppe
e Maria, Garibaldi ed Anita.
Si prosegue il 26 e 27, con Come il cane sono anch'io un animale socievole, da un progetto di spettacolo di Massimo Navone liberamente ispirato ai racconti La peste scarlatta e La forza dei forti di Jack London, nel 140° anniversario della nascita
e nel 100° anniversario della morte dell’autore. Nel 1912 London scrive La peste
scarlatta: ambientata nel 2070, la storia
narra le conseguenze devastanti di un’epidemia di proporzioni mondiali che nel
2013 ha sterminato l’umanità. Tornano, il
16 e 17 dicembre, Paolo Nori e Giancarlo
Ilari con il terzo capitolo di Parma (e po
pu), un'indagine sulla città ducale, attraversata da due sguardi lontani anagraficamente ma uniti dallo stesso amore per
la propria città Per info: 340 3802940
Due appuntamenti al Teatro Nuovo di
Salsomaggiore. Sabato 26 novembre
2016, ore 21, Genova per noi. Con quella
faccia un po’ così…. Il meglio del Cabaret
e della musica genovese con artisti di
prim’ordine uniti per questo spettacolo
di beneficenza organizzato in collaborazione con Fidenza For Children. Il ricavato andrà a favore del nuovo progetto
per l’orfanotrofio di Buenaventura in Colombia. Martedì 13 dicembre,
ore 21, sarà ospite del teatro della cittadina termale Nancy Brilli con la
Bisbetica per la regia di Cristina Pezzoli. Un classico senza tempo, ineguagliato capolavoro di William Shakespeare, arricchito da una verve
comica che guiderà in modo parallelo i destini degli attori della compagnia e dei personaggi della commedia.
Info su www.teatronuovosalsomaggiore.it
LA PRIMA DONNA PAPA, IN SCENA A FONTANELLATO
Sabato 3 Dicembre, ore 21.00, al Teatro comunale di Fontanellato in cartellone lo spettacolo: Sic transit gloria mundi. E’ la storia inventatissima
della prima donna che sarà eletta Papa. Un monologo divertente e fanta-storiografico che immagina sul soglio di Pietro una figura femminile. Una potente e immaginifica riflessione sul ruolo della donna nella
chiesa cattolica. www.teatrofontanellato.it
il mese novembre/dicembre 2016
26
Foc us .Teat ro
RAGAZZI E BAMBINI
A TEATRO!
Appuntamenti e spettacoli anche per i piccoli,
le proposte dei prossimi mesi
P
oltrone rosse anche per i giovani. Tanti gli appuntamenti previsti dai teatri che
riguardano bambini e ragazzi.
Partiamo da Teatro Europa di via Oradour che inaugura la Stagione 2016/2017 di
Teatro Ragazzi domenica 11 dicembre (ore 16.30) con Fiocco di neve Fiocco di lana, con Chiara
Rubes e Franca Tragni, testo Paola Silva, regia Chiara Rubes.
Due attrici, sorprese da un pubblico di bambini, sono costrette ad inventarsi sul momento
uno spettacolo. Prese alla sprovvista, cominciano così a raccontare. Liberamente ispirato ai
personaggi de La Regina Della Neve di Hans Christian Andersen, lo spettacolo è un viaggio
immaginario che parte dal rito della buonanotte. Il “c’era una volta…” delle mamme,
che sbirciano il libro nella cameretta del
bambino, trasporta, con l’aiuto della fantasia attraverso paesaggi incantati, fino al
paese dei sogni.
Sabato 17 (ore 21.15) e domenica 18 dicembre
(ore 16.30), ritorna Il soldatino di stagno ovvero come nacquero le parole, uno spettacolo
di Europa Teatri, con Umberto Fabi, Davi-
Il Gatto con gli
stivali,
in scena al
Regio
Dopo il successo di
Pinocchio, il Teatro
Regio realizza una nuova
produzione d’opera per l’infanzia, mettendo in scena,
il 15, 16 e 17 dicembre, Il gatto con gli stivali, di Marco
Tutino su libretto di Giuseppe Di Leva, liberamente
ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault. A metà
strada tra l’opera buffa e l’operetta, lo spettacolo ricrea
la fiaba in un immaginifico luogo dei primi anni del '900,
con la regia, le scene e i costumi di Luana Gramegna e
Francesco Givone. Sul podio dell’Orchestra Bertolucci e
del Coro di voci bianche della Corale Verdi preparato da
Beniamina Carretta, Stefano Franceschini dirige un cast
di giovani cantanti. Info su www.teatroregioparma.it
il mese novembre/dicembre 2016
Divertimento al Cerchio,
dal Circo a Tom Sawyer
Diversi gli appuntamenti del Teatro del Cerchio (via
Pini 16). Il 13 novembre, ore 17.00 "Romiao e Micetta
sui tetti di Verona" (regia Antonio
Zanoletti); il 20, in programma
“Pane, amore e fantasia”pomeriggio a teatro con merenda:
15.30 –17.00 “Il Circo al Cerchio”
minirassegna di compagnie
circensi nazionali e internazionali
(replica il 18 dicembre).
Altri appuntamenti: il 27, “Le
avventure di Tom Sawyer”,
8 dicembre, “Che fine ha
fatto Babbo Natale?” (nuova
produzione 2016 con Mario
Aroldi,regia Mario Mascitelli).
Info su www.teatrodelcerchio.it
Foc us .Teat ro
de Rocchi, Loredana Scianna,
ideazione, allestimento scenico
e regia Yannick De Sousa Mendes e Loredana Scianna, drammaturgia Umberto Fabi, coreografia Davide Rocchi, disegni
Gianluca Foglia "Fogliazza".
Quando tutto finì, del soldatino
di stagno si trovò solo il cuoricino di stagno, mentre della
ballerina di carta il lustrino
bruciacchiato e annerito. Nel
riscrivere la fiaba per la scena,
gli autori si sono chiesti se Il
soldatino di stagno sia veramente una storia d'amore e in che
modo ne parla. Perché il soldatino con una sola gamba s'innamora della ballerina? Perché lei
ha una gamba tesa così in alto
da sembrarne priva. Insomma,
l'innamoramento si fonda su
un equivoco, lui la crede simile
a sé. Ma si sbaglia. Non sappiamo nemmeno, in realtà, se lei
ricambi il suo sentimento, la
fiaba non lo dice. Del resto lei è
di carta, una creatura bidimensionale e leggera, al contrario
di lui. Il fuoco che li divorerà
entrambi è una bella metafora
dell'ardore amoroso che pervade l'intrepido soldato. Gli appuntamenti dedicati ai ragazzi
proseguono fino ad aprile.
Per il programma completo degli spettacoli, informazioni su
www.europateatri.it
27
AL TEATRO DELLE BRICIOLE, TRA
FIABE E SPETTACOLI PER LE FAMIGLIE
La rassegna del Teatro delle Briciole «Weekend al Parco», rivolto alle famiglie, propone Il 13
novembre «Era ieri», un viaggio
all’indietro nel tempo, milioni di
anni fa.
Il 20, in «Jack e il fagiolo magico»
di Accademia Perduta, due attori
reinventano la fiaba popolare inglese del bambino che schiva i pericoli grazie a una pianta di fagioli magici.
Il 27, «Con la bambola in tasca» è
un successo ventennale che nasce
dal gioco di relazione che si crea
tra una bambina e l’attrice in scena.
Il 4 dicembre, «La bella o la bestia»
de La Baracca è un viaggio compiuto da due attori nell’arte contemporanea.
Dal 7 all’11 dicembre, spazio a «Impertinente», Festival di teatro di figura
realizzato in collaborazione con il Castello dei Burattini.
Il 7, «Dai 3 ai 93» del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia intende avvicinare le nuove generazioni all’arte antica delle marionette.
L’8 dicembre, la compagnia francese Bouffou Théâtre racconta in «La
mer en pointillés» la storia di un uomo che non ha mai visto il mare;
Girovago e Rondella in «Quadri» sorprendono per la abilità con cui le
loro mani si trasformano in personaggi; «La grande guerra del sipario»
di Gigio Brunello e Gyula Molnàr mette in scena la guerra tra burattini e peluches.
Il 10 dicembre, «Piano» della Compagnia 7/8 chili racconta di una superficie che si anima improvvisamente diventando lo scenario di un
racconto.
L’11 dicembre, la compagnia francese StultiferaNavis propone «Un souffle, une ombre, un rien», un’esperienza di incontro diretto con le marionette e la pluralità delle loro forme. Lo stesso giorno in «Rosso Cappuccetto» Emanuela Dall’aglio crea un unico manufatto che genera
personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena.
Chiude l’anno il 18 dicembre «Ho un lupo nella pancia» della Compagnia
La piccionaia, una fiaba moderna sul rapporto tra padre e figlio, sulla
difficoltà di comprendere le ragioni profonde di un bisogno interiore.
Informazioni www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole.
Cappuccetto Rosso
e Il Canto di Natale al Pezzani
Le avventure di Pinocchio
Un ottimo esempio di spettacolo per tutte le età a
partire dagli 8 anni. Sabato 17 dicembre, alle 21, al
Teatro di Fontanellato, sul palco salgono le avventure
di “Pinocchio”di Zaches Teatro. Teatro di figura e
teatro visuale, conferiscono a questo Pinocchio uno
spirito surreale. Liberamente ispirato a “Le avventure
di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, lo
spettacolo è vincitore del 22° International Festival of
Children’s Theatre Subotica (Serbia).
Info su www.teatrofontanellato.it
Due appuntamenti proposti dal Teatro Pezzani (in borgo
S. Domenico), tra novembre e dicembre, per la regia di
Sandra Bertuzzi. Partiamo da “Cappuccetto Rosso”
(il 20 alle 16.30, dai 3 anni). Uno spettacolo esilarante
pieno di colpi di scena e sketch divertenti, che mescola
la fiaba tradizionale con temi attuali come l’accettazione
delle diversità e l’integrazione culturale. Il Lupo, per
antonomasia ingannevole e
malvagio, in questa favola
diventa infatti buono e
vegetariano. Il 4 dicembre, è
la volta de “il Canto di Natale”
(dai 6 anni, sempre alle 16.30)
liberamente ispirato all’opera di
Charles Dickens, con pupazzi
sul palco, come nei musical
di Londra e Broadway. Info su
www.fantateatro.it
il mese novembre/dicembre 2016
28
In.Agenda
Parma Film Festival,
da Kieslowski
a Comenicini
La rassegna chiuderà il primo dicembre. Attesi grandi ospiti anche a novembre.
Novità di quest’anno, la sezione di cinema itinerante anche fuori città
P
rosegue la 19esima edizione del
Parma Film Festival. Dopo aver
preso il via l’11 ottobre scorso, la
rassegna va avanti anche a novembre con
una serie di proiezioni di alto interesse cinematografico.
A partire dalla retrospettiva dedicata ai film
restaurati di un maestro del cinema come
Andrei Tarkovskij, nel trentesimo anniversario della sua morte (del cineasta russo verranno proiettati: Nostalghia, l'Infanzia di
Ivan, Andrej Rublev, Solaris, Lo specchio).
La manifestazione rende omaggio anche al
regista polacco Krzysztof Kieslowski, con
la proiezione dei 10 capitoli del “Decalogo”.
Prevista la presenza di ospiti come Marco
Bellocchio con il suo ultimo film "Fai bei
sogni", Franco Piavoli con l'ultima opera
realizzata "Festa" (8 novembre), Ugo GregoTeatro Giuseppe
Busseto
retti e Gianfranco
PannoneVerdi,
che presente-
MUSICA A 360 GRADI
Traiettorie, gli
ultimi concerti
Ultimi appuntamenti
in programma per la
XXVI edizione della
rassegna di musica
contemporanea
Traiettorie, ideata e
diretta da Martino
Traversa e organizzata
da Fondazione Prometeo Atteso il concerto per
pianoforte di Francesco Prode il 19 novembre, che
porterà a Parma un singolare progetto di rilettura
raveliana. La rassegna si chiuderà il 23 novembre con
Ensemble Prometeo, diretto da Marco Angius (alla
Casa della Musica, ore 20.30).
Info su www.fondazioneprometeo.org
il mese novembre/dicembre 2016
Philip Glass, in esclusiva per l’Italia
Philip Glass, icona della musica contemporanea, sarà
il protagonista del concerto (14 novembre alle 20.30)
che chiuderà la X edizione di Barezzi Festival. Per
la prima volta in Italia e in esclusiva al Teatro Regio,
interpreterà i suoi celebri
20 Etudes.
Info www.
teatroregioparma.it
“Il re degli
ignoranti”, tributo
a Celentano
La naturale somiglianza
fisica e vocale di Maurizio
Schweizer è la scintilla
che accende lo spettacolo "Il Re degli Ignoranti" (2
dicembre al Fuori Orario di Taneto), un tributo al grande
Adriano Celentano, ripercorrendo le belle canzoni del
Molleggiato.
Info www.arcifuori.it
In.Agenda
ranno il doc breve "Con Ugo",
Emilio D'Alessandro e Filippo
Ulivieri che presenteranno "S is
for Stanley" dedicato a Kubrick
(1 dicembre). La rassegna prevede anche l’anteprima nazionale, mercoledi 23 novembre, di
"Snowden" di Oliver Stone.
La manifestazione che, a Parma,
si svolge al Cinema Astra, esce
quest’anno dai confini cittadini per portare il “cinema” anche fuori porta. Novità, infatti,
dell’edizione 2016 è la rassegna
itinerante sul 70esimo anniversario della Repubblica e del
suffragio universale che vede il
coinvolgimento dei cinque Comuni dell'Unione Pedemontana
Parmense. Fra le proiezioni in
provincia: “La Storia di Mirka”
di Primo Giroldini; “La ragazza
di Bube” di Luigi Comenicini;
“C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola; “Il padre di famiglia”
di Nanni Loy, “Essere donne” di
Cecilia Mangini, Bellissime di
Giovanna Gagliardo. La rassegna (che quest’anno ha messo
in calendario oltre 50 film presentati nelle varie sezioni) è organizzata dal Circolo del cinema
Stanley Kubrick, e sostenuta da
Regione Emilia Romagna, Fondazione Monteparma, Unione
Pedemontana Parmense, Università degli Studi di Parma e
Chiesi Farmaceutici.
Tutto il programma su
http://w w w.cinema-astra.it
www.facebook.com/ParmaFilm/
La magia del
ParmaJazz
Ventunesima edizione per
il ParmaJazz Frontiere
Festival, ideato da
Roberto Bonati. Torna al
Teatro Regio Cartoons
(19 novembre), con le
grandi colonne sonore
dei cartoni animati in
chiave jazz. Il 25 novembre ci sarà anche il vincitore
della seconda edizione del Premio Giorgio Gaslini,
Luca Perciballi, chitarrista e compositore formatosi al
Conservatorio Arrigo Boito di Parma.
Info www.parmafrontiere.it
Il rap di SFERA EBBASTA
Mercoledì 7 dicembre, il Campus Industry Music
porta a Parma Sfera Ebbasta, uno dei migliori rapper
della nuova generazione contemporanea italiana e
internazionale, Sfera Ebbasta proporrà dal vivo tutti
29
L’INEDITO. Gnocchi e “Il miracolo Parma”
“Miracolo Parma”: gli ultimi 30 anni di
storia del Parma Calcio”, una produzione inedita di Gene Gnocchi che racconta in chiave “rompipallone” una case history in cui le gioie e i dolori calcistici e
sportivi sono indissolubilmente legati
agli scandali e ai fatti di cronaca che hanno scosso non solo la città, ma l’intero nostro paese. A Parma il 18 novembre, alle
ore 21, al Palazzetto dello Sport.
Posto unico €12
Per comprare i biglietti online su Vivaticket. http://www.vivaticket.it/ita/event/
gene-gnocchi/89873
INCONTRI IN LIBRERIA.
La Storia d’Italia in 15 film
Alla libreria Feltrinelli di strada Farini, mercoledi 16 novembre, alle 18.00, si terrà la presentazione del libro “Storia d'Italia in 15 film” di Alberto Crespi editore Laterza.
Intervengono: Alberto Crespi (critico cinematografico), Filiberto Molossi (critico cinematografico) e Primo Giroldini (direttore Parma
Film Festival).
L’EVENTO. È tempo di NovemberPorc
Torna la “Staffetta più golosa d’Italia”.
Quattro domeniche, con specialità della Bassa parmense in versione maxisalumi: il Mariolone più grosso (Sissa, 4- 6
novembre), il Prete più Pesante (Polesine
Parmense, 11-13), lo Strolghino da Guinness (Zibello, 18-20), la Cicciolata più Grande (Roccabianca, 25-27). Si pensi che il Mariolone è intorno ai 250 kg, il Pretone sui 360-380 kg, lo Strolghino
oltrepassa i 400 metri e la Cicciolata è oltre 350 kg. Per info: www.novemberporc.it
i brani tratti dal suo
ultimo omonimo album,
già ai vertici delle
classifiche. Info www.
campusindustrymusic.com
Arriva Sister Act
il musical
Il 30 novembre e l'1
dicembre, al Teatro Regio,
va in scena Sister Act–Il musical, tratto dall'omonimo
celebre film del ’92. Protagoniste: le musiche soul,
funky e gospel del premio oscar Alan Menken.
Info: [email protected]
Galà di Capodanno, si cena al Regio
Arie d’opera e brani sinfonici, interpretati da solisti e
orchestra, per brindare in musica al nuovo anno. E a
seguire, cena di Gala al Ridotto. È il programma del
Teatro Regio per l’ultimo dell’anno (sabato 31 dicembre,
ore 19). Info su www.teatroregioparma.it
il mese novembre/dicembre 2016
30
In.Agenda
In giro per Musei
Alcuni appuntamenti con l'arte, passando dai capolavori di Monet agli
scatti di Roberto Ricci. Ecco alcune mostre "scelte per voi"
I
nvasione Pop alla Villa dei Capolavori! fino
all’11 dicembre, la Fondazione Magnani Rocca, ospita
una grande mostra sulla Pop Art
italiana, composta da circa settanta opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche
e prestigiose collezioni private. Ma non solo. "MONET Quelle Ninfee che anticiparono l’Informale", è la mostra parallela che vede
esposte le celebri Ninfee di Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny
1926), provenienti dagli Stati Uniti, insieme ad altri due capolavori del pittore francese. A Palazzo Pigorini, fino al 15 gennaio, la
mostra "Robert Capa in Italia 1943
– 1944", dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della
seconda guerra mondiale in Italia. Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri
colui che al fotogiornalismo ha
dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam,
1954) pur non essendo un soldato,
visse la maggior parte della sua
vita sui campi di battaglia. Settantotto fotografie per mostrare
una guerra fatta di gente comune,
di piccoli paesi uguali in tutto il
mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. Fino al 15 gennaio 2017,
al primo piano della Casa della
Musica, è possibile visitare "Parma-danza", mostra fotografica di
Roberto Ricci. Classica, jazz, hip
pop, moderna, le tante e diverse
anime della danza vibrano nelle strade, nelle piazze, negli spazi aperti, nei luoghi monumentali, negli scorci più nascosti di
Parma, incarnate e animate dal
talento e dalla passione degli allievi delle scuole di danza e dalle loro coreografie, impresse negli scatti di Roberto Ricci. Maria
In alto a destra: Le Ninfee di Monet, alla Magnani Rocca; qui sopra:
locandina della mostra di Roberto Ricci alla Casa della Musica; uno scatto di
Robert Capa, a Palazzo Pigorini
il mese novembre/dicembre 2016
Luigia protagonista di tre mostre in corso in città. “Nel tempio
della Duchessa tra reale e virtuale”,
ospitata alla Galleria San Ludovico, riconsacrata nel 1817 per volere della stessa Maria Luigia che
lì fece trasferire una tela realizzata appositamente per quello spazio e ne commissionò numerose
altre dando inizio così al suo mecenatismo. La mostra, curata da
Alessandro Malinverni, permette ai visitatori di ammirare l'antico assetto della Chiesa attraverso una sua ricostruzione virtuale
grazie all’innovativa tecnologia
ARtGlass.
“Maria Luigia, le opere, l’arte della propaganda”, è la mostra che
si tiene fino al 18 dicembre alla
Fondazione Cariparma. L’esposizione è suddivisa in sezioni tematiche che illustrano gli interventi realizzati sotto il governo della
Duchessa: importanti infrastrutture viabilistiche per favorire il
commercio e la circolazione tra
le città del Ducato e gli Stati limitrofi, opere pubbliche destinate
al commercio, al culto, alla sanità e all’assistenza a malati e giovani ragazze madri, all’educazio-
ne e alle residenze collettive, agli
spazi per la cultura e la ricreazione e infine alle residenze ducali di Colorno, Sala Baganza e Parma. La mostra “Maria Luigia e le
scienze nelle collezioni dell’Università” all’Orto Botanico e Museo di
Storia Naturale dell’Università di
Parma fino al 17 dicembre illustra
invece il legame tra Maria Luigia (grande appassionata di scienze) e l’Università di Parma, attraverso un racconto multimediale.
Al primo piano del Palazzo del
Governatore, la mostra “Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze” propone un’ampia
selezione di capi delle collezioni
Alta Moda e Prêt-à-Porter, frutto
di un lavoro di ricerca finalizzato all’individuazione di “inattese
assonanze” tra alcune declinazioni dello stile di Ferré e le passioni, il gusto e i tempi della “Buona
Duchessa”.
Una mostra giocata tutta sui dettagli della storia del costume
reinterpretati in moda dal genio
di Ferré. E’ questo che evidenziano i 60 splendidi capi che sono
esposti in mostra, accompagnati
dai bozzetti preparatori.
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il mese aprile/maggio 2016