Proposte di lettura novembre 2012
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Proposte di lettura novembre 2012
Città di Roncade Provincia di Treviso Biblioteca Comunale 31056 RONCADE – via Dall’Acqua, 25 – Tel. 0422/840593 – Fax 0422/846224 – E-mail: [email protected] Walter Benjamin, Immagini di città, Einaudi 2007 Parigi, Marsiglia, Weimar, Napoli, San Gimignano, Mosca. Negli anni venti Benjamin scrive per giornali e riviste una serie di articoli-reportage sulle città dove gli capita di soggiornare. Simile al fanciullo che sta con occhi attoniti nel labirinto inestricabile, Benjamin nei paesi stranieri si consegna con tutto il suo stupore e tutta la sua avidità alle impressioni che lo investono. A ciò deve il lettore quelle immagini che non potrebbero essere più ricche, più colorite, più precise. Il linguaggio metaforico aiuta Benjamin - analogamente alla struttura da lui preferita: l'articolazione in brevi periodi - a dipingere le immagini di città come miniature. Nella loro sintesi di lontananza e vicinanza, nella loro incantata realtà, esse assomigliano a quei globi di vetro in cui la neve cade su un paesaggio, che furono fra gli oggetti preferiti da Benjamin. Arthur Schnitzler, La signorina Else, Mondadori 2004 Nei singoli uomini non si è verificata la benché minima trasformazione, non è accaduto altro se non che diverse inibizioni sono state spazzate via e che ogni specie di mascalzonate e furfanterie possono essere commesse oggi con un rischio relativamente minore, in ogni senso sia morale che materiale, di quanto non accadeva in passato. Inoltre si parla un po' più di cibo e di denaro." Così Arthur Schnitzler descriveva, nel 1924, la sua epoca, difendendo "Signorina Else" dalle critiche di coloro che la consideravano un'opera appartenente a un mondo "finito e sorpassato". In realtà, la vicenda della giovane donna, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, che per salvare il padre dalla rovina economica deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente, è quanto mai sintomatica della lotta della dignità umana contro il potere del denaro. Ma soprattutto, in questo monologo-delirio, Schnitzler raggiunge i vertici della sua creazione artistica cadenzando, come in uno degli ultimi quartetti di Beethoven, il progressivo scivolamento dalla disperazione, al sonno, alla morte. Hanif Kureishi, Nell’intimità, Bompiani 2005 E' una notte lunga per Jay: ha deciso di lasciare la compagna e i suoi due figli, dopo anni trascorsi tra litigi e riappacificazioni. Mentre si prepara ad abbandonare la sua casa, non può fare a meno di ripensare alla sua vita, di rivivere le trasgressioni dell'adolescenza, i sogni mai realizzati e la paura delle responsabilità. Gli amori passati, gli amici, scorrono davanti ai suoi occhi come in un film, mettendo a nudo tutte le sue debolezze. E' davvero deciso ad abbandonare la noiosa tranquillità quotidiana, rischiando l'affetto dei figli? Riuscirà a chiudersi dietro le spalle quella porta e diventare un altro uomo? L'alba è vicina, non c'è più tempo per continuare a guardare dentro se stesso e scegliere se non voltarsi più indietro. Henry James, Giro di vite, Biblioteca Economica Newton 2008 Protagonisti del più famoso racconto nero di Henry James sono due bambini, Flora e Miles, perseguitati ma anche attratti dai fantasmi di due personaggi che in vita condividevano le loro giornate. Come in tutti i racconti di James, però, vero protagonista è anche la cupa, minacciosa atmosfera, piena di oscuri presagi, che incombe su paesaggi e persone. Una storia nella più stretta tradizione gotica, tra sovrannaturale e realtà, scritta da un grande narratore dell'Ottocento. Sandra Petrignani, La scrittrice abita qui, Neri Pozza 2007 Un po' pellegrinaggio e un po' seduta spiritica, questo libro porta dalla Sardegna di Grazia Deledda all'America di Marguerite Yourcenar, dalla Francia di Colette all'Oriente di Alexandra David-Néel, dall'Africa alla Danimarca di Karen Blixen, all'Inghilterra di Virginia Woolf. Un lungo viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia sentimentale delle più significative scrittrici del Novecento. Da Parigi alla Provenza, dal Kenya al Maine, da Copenhagen al Tibet, Sandra Petrignani le cerca nei loro oggetti, interroga i loro diari, la poltrona in cui si sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro. Così il viaggio, concretissimo, diventa favoloso, un giro del mondo dove a ogni tappa è come se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero sottovoce i segreti della loro vita. Adolfo Bioy Casares, L’invenzione di Morel, Bompiani 2007 Nell'assolato e labirintico scenario di un'isola deserta dei Tropici, un misterioso scienziato e la sua corte di amici ripercorrono un'antica illusione degli umani: sottrarsi attraverso l'Arte alla corruttibilità della Vita e divenire pura Forma. Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte, a cui segue di poco quella del narratore, involontario testimone degli eventi. L'eternità toccherà solo al suo racconto, dove si scrive il ricordo dei fatti: "Queste righe rimarranno immutabili". Introduzione di Jorge Louis Borges. Amos Oz, D’un tratto nel folto del bosco, Feltrinelli 2005 La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l'assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev'essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando Mati e Maya non partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno Nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Nehi, il demone del bosco e una triste verità. Peter Handke, Lucia nel bosco con quelle cose lì, Garzanti 2001 Lucia ha dieci anni ma non vorrebbe chiamarsi Lucia. Ammira molto la sua bella mamma, che fa la poliziotta. Suo padre invece la imbarazza: è giardiniere, ma in realtà vaga nei boschi e se ne torna sempre a casa "con quelle cose lì", e pare ogni volta capitato lì per caso a combinare qualche guaio. Il libro racconta l'avventura di una bambina che per la prima volta si confronta con il mistero della natura e la violenza della storia. E' una favola moderna, che parla della distanza che separa e dell'affetto che avvicina, e invita a ritrovarsi nelle cose davvero importanti. Theodor Fontane, Effi Briest, Feltrinelli 2008 Il destino di Effi, la "figlia dell'aria", che ancora giovanissima viene data in moglie al prefetto von Innstetten, sarà segnato dal conflitto tra i suoi contraddittori impulsi interiori, la sua aspirazione a una vita di "tenerezza e amore", a un futuro "bello e poetico", e una realtà che invece impone all'individuo rigorosi confini. Effi Briest, più ancora di Emma Bovary, tradisce non per passione, ma per noia, per rompere la monotonia della vita coniugale. La sua è stata anche ripresa in un bellissimo film del regista tedesco Fassbinder. Edith Wharton, Ethan Frome, Economici Newton 1994 Ethan Frome vive una vita senza gioia nella sua fattoria del New England, insieme alla moglie Zeena, donna fredda e ipocondriaca che lo tiranneggia. E quando la bella e giovane cugina di lei, Mattie Silver, arriva in casa per aiutarli, Ethan rimane affascinato dalla sua allegria e dalla spensierata gioventù, emblemi di una vita diversa e più felice. Poichè anche Mattie sembra attratta dalla silenziosa serietà dell'uomo, Zeena decide di mandare via la ragazza. Ethan è combattuto fra il desiderio di fuggire con lei, per allontanarsi da quella vita vuota e senza senso, e il timore di venir meno al proprio dovere e sfidare le rigide convenzioni sociali. Ma l'ultimo giorno, in un gioco disperato, i due innamorati prenderanno la decisione che muterà per sempre, tragicamente, i destini di tutti e tre. Un racconto avvincente e spietato, in cui la speranza sembra fiorire solo per venir crudelmente tradita dalla cieca brutalità del caso.