primo evento sportivo italiano a ottenere “resport”, la
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primo evento sportivo italiano a ottenere “resport”, la
PRIMO PIANO: MARATONA SOSTENIBILE PRIMI IN SO PRIMO EVENTO SPORTIVO ITALIANO A OTTENERE “RESPORT”, LA CERTIFICAZIONE 60 IMQ NOTIZIE n. 98 OSTENIBILITÀ E PRIMA MARATONA IN EUROPA MADE IN USA PER LA SOSTENIBILITÀ 61 PRIMO PIANO: MARATONA SOSTENIBILE L a posta in gioco non era delle più semplici. Anzi. Perché quando si parla di un evento di ampia portata, estesa anche a livello internazionale, come la Milano City Marathon, i soggetti e le componenti in gioco sono davvero molti. E invece quelli di RCS Sport, gli organizzatori della competizione milanese, ce l’hanno fatta. Nove mesi di dedizione e impegno per arrivare a quello che oggi è un prestigioso traguardo: l’ottenimento, primo evento sportivo in Italia e prima maratona in Europa, dell’autorevole ReSport, la certificazione made in USA rilasciata dal Council for Responsible Sport, relativa alla sostenibilità ambientale e sociale degli eventi sportivi. Una certificazione strutturata su 4 livelli - Certified, Silver, Gold e Evergreen, a seconda dei punteggi ottenuti in termini di sostenibilità, efficientamento energetico, rispetto dell’ambiente, rispetto sociale - che all’estero è già stata ottenuta da numerose manifestazioni. Solo per citarne alcune: Big Sur Marathon, Bank of America Chicago Marathon, Nike Marathon, Men’s and Women’s Olympic Trials Marathon, 40th Annual Chevron Houston Marathon, Aramco Houston Half Marathon, El Paso Corporation 5K, ABB Team Challenge, AJC. Competizioni di tutti i tipi e le misure, a cominciare da quelle più piccole, di contesto universitario, con poche centinaia di atleti, fino a eventi con oltre 55.000 agonisti quale la AJC Peachtree Road Race di Atlanta. Ora, finalmente, un grande risultato anche da parte dell’Italia, grazie alla maratona meneghina. 62 1.RIFIUTI I 9 FRONTI DI AZIONE 2. CLIMA ED ENERGIA 3. APPALTI E ACQUISTI 4. IMPATTO SULLA COMU NITÀ 5. STILE DI VITA SALUTA RE 6. COINVOLGIMENTO COMUNITÀ 7. INTEGRAZIONE 8. INNOVAZIONE 9. SPAZI EXPO E INDOOR Un traguardo raggiunto con nove mesi di lavoro, come dicevamo, che hanno visto impegnati gli organizzatori su 9 fronti: rifiuti, clima ed energia, appalti e acquisti, impatto sulla comunità, stile di vita salutare, coinvolgimento della comunità, integrazione, innovazione, spazi espositivi e sponsor. 9 ambiti per i quali il gruppo di lavoro della RCS Sport, guidato e supportato in questa impresa da IMQ, ha dovuto porre in essere più di 40 iniziative allo scopo di ottenere i crediti necessari per ottenere la certificazione e guadagnarsi, alla sua prima prova, il “Silver level”. IMQ NOTIZIE n. 98 63 PRIMO PIANO: MARATONA SOSTENIBILE REPORTAGE MCM13 PIROVANO DI IMQ (AL CENTRO) CONSEGNA IL CERTIFICATO A TRABUIO (MCM) E DE SALVO (RCS SPORT) ALCUNE DELLE 40 AZIONI REALIZZATE PER OTTENERE LA RESPORT No paper! L’iscrizione alla MCM 2013 è stata resa disponibile solo on line. In questo modo è stato possibile eliminare tutta la carta e i form cartacei altrimenti necessari per la partecipazione. Magliette a discrezione. Ovvero la possibilità per i partecipanti, al momento dell’iscrizione, di indicare la propria volontà di non ricevere la maglietta e la medaglia ufficiale dell’evento, consentendo in questo modo di evita- DIETRO LE QUINTE DI UN GRANDE EVENTO Andrea Trabuio, Direttore della SuisseGas Milano City Marathon re sprechi nella realizzazione del materiale e di ridurre le emissioni altrimenti necessarie per la produzione. Via gli imballaggi e no al polistirolo. Per le magliette ufficiali è stato richiesto ai produttori di non fare uso di buste e imballaggi. In generale ai fornitori è stato richiesto di non fare uso di polistirolo, in modo da evitare l’utilizzo di sostanze inquinanti. L’arredamento riciclato. Archi, gonfiabili, stendardi, transenne e “arredamenti” distribuiti lungo il percorso del- A capo dell’immensa macchina organizzativa della maratona meneghina c’è lui, Andrea Trabuio. Volto ben conosciuto nel mondo sportivo, apprezzato per le sue doti di “nocchiere”, sempre pronto ad affrontare anche la più ambiziosa delle sfide ma soprattutto temprato a risolvere tutti gli imprevisti che, si sa, in un evento come la maratona sono all’ordine del giorno. “Quella della sostenibilità era una sfida che non potevamo non affrontare” ha dichiarato Trabuio. “Importante per noi, per gli atleti, per la collettività, per il territorio, per gli sponsor e per tutti coloro che con noi hanno collaborato alla buona riuscita di questo evento. Ci tengo anche a sottoli- la maratona sono stati recuperati dalle precedenti manifestazioni o noleggiati e personalizzati con il logo dei nuovi sponsor. No car! Il 7 aprile, giorno dell’evento, la città di Milano è rimasta chiusa al traffico. Cittadini e atleti sono stati sensibilizzati all’uso di mezzi pubblici (agli atleti è stato consegnato un biglietto ATM valido per tutto il giorno) o dei sistemi di bikesharing. neare come il ruolo di IMQ sia stato fondamentale. Nel guidarci nell’interpretazione e nell’applicazione del protocollo di certificazione, nell’individuare le iniziative utili per guadagnare i crediti necessari ai fini della certificazione, nell’attivare i contatti necessari per creare coinvolgimento e valorizzare il network di relazioni indispensabili per l’efficacia dei progetti di sostenibilità ambientale e sociale. Sempre IMQ si è occupato anche dei calcoli relativi alla carbon e alla water footprint dell’evento. Il tutto in una collaborazione che ci ha portato, primo evento sportivo in Italia e prima Maratona in Europa, a un grande risultato”. IMQ NOTIZIE n. 98 Riciclaggio e rottamazione. All’interno del Marathon Village è stato organizzato un sistema di raccolta delle vecchie scarpe da corsa. Grazie allo schema messo a punto da Esosport, il raccolto è stato opportunatamente smembrato, recuperando il materiale utile per la produzione di pavimenti in gomma per parchi gioco o materiale per il fondo di piste di atletica. Raccolta differenziata e compostaggio. Sensibilizzare atleti e simpatizzanti a rispettare l’ambiente anche durante la corsa. Con questo obiettivo, all’interno del Marathon Village sono stati distribuiti i bidoni per la raccolta differenziata: plastica, carta e perfino l’umido per il compostaggio. Ugualmente lungo il percorso, in prossimità dei punti di ristoro, nei passaggi di cambio testimone e naturalmente all’arrivo. Il proposito è stato quello di provare a raccogliere separatamente plastica (quelle delle bottigliette di acqua), carta, umido (la new entry milanese, ideale per i torsoli di mele e le bucce di arancia), indifferenziato e, non ultimo, anche le spugne utilizzate per rinfrescare gli atleti in modo da poterle recuperare e riciclare. Meno emissioni con il sistema “deposita o scambia”. Un’idea semplice, come lo sono molte delle idee più geniali. L’obiettivo è stato quello di ridurre le emissioni generate dai trasporti dei sacchi gara degli staffettisti. Così è stato richiesto a frazionisti di voler depositare personalmente, la sera precedente o prima della gara, la propria sacca per il cambio al punto di arrivo oppure di consegnarla al proprio compagno di squadra della frazione successiva. Insieme ad AMSA sempre più green. La pulizia delle strade post maratona è stata affidata a AMSA che ha offerto un grosso contributo anche in termini di sostenibilità. Anzitutto condividendo l’iniziativa della raccolta differenziata anche durante la gara, poi perché per la pulizia delle strade sono stati utilizzati solo mezzi ecologici, infine per i numerosi bagni mobili con caratteristiche “green” (che riducono al minimo la tossicità delle acque nere) messi a disposizione. Marathon village: green e social. Molta attenzione è stata poi dedicata al Marathon Village organizzato in uno degli edifici più “eco” d’Europa (il Palazzo della Regione di Milano) alimentato a fonti rinnovabili e dotato di sistemi di raccolta dell’acqua piovana. All’interno del Village, oltre agli accorgimenti per la raccolta differenziata prima descritti, sono stati organizzati degli eventi di formazione, coinvolgimento e informazione dei cittadini sulle tematiche ambientali e sociali. Tra questi si segnala l’installazione di APA, una nuova tecnologia per l’abbattimento delle polveri sottili, le esibizioni di tango con la possibilità di partecipazioni di tutti i presenti, gli incontri con gli esperti dell’Enervit nutrition center per un’alimentazione sana ed equilibrata, nonché gli stand riservati alle onlus per la raccolta fondi a scopo benefico. (Centro Universitario Sportivo) di Milano per la partecipazione di staffette non competitive composte da studenti, docenti e dipendenti delle Università Milanesi. Con il concorso indetto presso gli studenti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA) per un poster celebrativo della MCM. E, ancora, con il premio IMQ eight(gr)een rivolto al più giovane e alla più giovane maratoneta alla loro prima competizione sportiva. TROFEO IMQ “EIGHT(GR)EEN” Per valorizzare i giovanissimi che hanno partecipato alla Milano City Marathon, IMQ ha assegnato il trofeo IMQ “eight(GR)een” ai due atleti più giovani che hanno tagliato il traguardo. Il trofeo, una scultura sensoriale riproducente un piede stilizzato, ottenuta per mezzo della fusione di vetri recuperati dagli scarti di lavorazione delle vetrerie, realizzata dall’artista Adam Cinquanta noto per le sue opere di vetro recuperato, riciclato e riciclabile, è stato assegnato a Marius Kipserem e Claire Lelièvre. Marius, ventiquattrenne di nazionalità etiope, oltre ad essere stato il più veloce tra i corridori più giovani, è anche stato il terzo classificato della competizione meneghina; Claire, francese, classe 1992, giovane studentessa, di madre italiana e attualmente nel nostro Paese per motivi di studio, era alla sua prima maratona. Spazio ai giovani e alle Università milanesi. Con la collaborazione con CUS MCM Awards 2013: Giancarlo Zappa, consegna il premio IMQ eight(GR)een 65 Non buttiamo via niente. Un accordo con la cooperativa sociale In-Presa ha consentito di poter donare tutti gli alimenti commestibili non distribuiti. Carbon footprint e water footprint alla prova della bilancia. Quante sono state le tonnellate di gas ad effetto serra emesse dall’organizzazione della maratona meneghina e quanti i litri di acqua consumati? A seguito dei calcoli eseguiti da IMQ sappiano che le tonnellate di GHG prodotte il 7 aprile (giorno della gara) sono state 26, mentre quelle emesse dai partecipanti (atleti+organizzatori) per raggiungere il luogo della gara 1.088. Per quanto riguarda i litri di acqua consumati - necessari per beveraggi, spugnaggi, docce, toilette ecologiche, pulizia della strada - questi sono stati 165.584. Numeri ricercati non certo per amore di statistica ma ai fini di un’informazione concreta riguardo gli impatti dell’evento sull’ambiente e il clima, in ottica sia di compensazione delle emissioni, sia di miglioramento dei comportamenti nelle edizioni future. Emissioni gas effetto serra 26 t organizzazione 1.088 t travel Acqua consumata 165.584 litri 66 Neutralizzazione delle emissioni. L’impatto sull’ambiente delle 1.088 tonnellate prodotte dagli spostamenti di atleti e organizzatori è stato compensato al 50% con l’acquisto di crediti VER maturati da un progetto di efficienta- mento idrico. Un impatto peraltro limitato dal fatto che il 7 aprile, giorno di svolgimento della competizione sportiva, ricorreva una delle “Domeniche a spasso”, ovvero una delle giornate volute dal Comune con il blocco del traffico. IMQ NOTIZIE n. 98 CHE COS’È LA RESPORT E ALTRI SPUNTI “SOSTENIBILI” “ReSport” è un innovativo schema nato dal Council for Responsible Sport, pensato e testato da sportivi per la certificazione del singolo evento sportivo. Un modello che molto si differenzia dai sistemi di certificazione dell’organizzazione degli eventi già esistenti. Anzitutto per la customizzazione della certificazione, studiata appositamente per gli eventi sportivi e impostata sulle specifiche caratteristiche di ogni singolo evento. Per la sua strutturazione in 4 livelli (Certified, Silver, Gold, Evergreen), disposti in ordine crescente a seconda del numero di requisiticomportamenti sostenibili introdotti e rispettati. Quindi per l’iter certificativo che prevede una dichiarazione iniziale di intenti, nella quale vengono espressi gli obiettivi ambientali e di responsabilità sociale che si desiderano raggiungere in un determinato evento, seguita poi, il giorno dell’evento stesso, dal concreto riscontro dei traguardi ottenuti. Ma cosa implica la valutazione di questi parametri per l’organizzazione dell’evento, in termini di impegno concreto? Oltre agli esempi riportati nelle pagine precedenti e relativi alle case-history della Milano City Marathon, ecco altre iniziative che possono rivelarsi utili per il raggiungimento della certificazione: • Ove possibile, sostituire le tradizionali fonti di energia con le rinnovabili, come quelle provenienti da sole, vento etc. • Massimizzare la sostenibilità degli omaggi di gara ufficiali e del merchandising. • Accrescere le infrastrutture della comunità locale (legacy) • Favorire il coinvolgimento attivo della comunità ospitante sia nella pianificazione, sia nella partecipazione alla maratona. • Incoraggiare gli approcci e le idee che puntano sul miglioramento della sostenibilità dell’evento e che portano a soluzioni facilmente misurabili e verificabili. Da Keith Peters (Executive Director Council for Responsible Sport) 6 buoni motivi per richiedere la ReSport Certification • Perché è una garanzia di impegno e trasparenza. • Perché offre l’opportunità di avviare EVENTO NON SOSTENIBILE EVENTO SOSTENIBILE un circolo virtuoso dato dalla necessità di coinvolgere, nel cammino verso la sostenibilità, tutti gli stakeholders e i fornitori. • Perché offre l’opportunità di introdurre delle migliorie nella comunità e nel territorio nei quali l’evento si svolge. • Perché la sostenibilità garantita è un indice sempre più valutato dagli sponsor in termini economici. • Perché è un elemento distintivo rispetto agli eventi non certificati. • Perché anche gli atleti sono orientati sempre più verso la sostenibilità. Vedi anche: www.imq.it/it/img/swf/sport.swf and 67 PRIMO PIANO: MARATONA SOSTENIBILE PRIMI. MA NON È FINITA QUI 68 IMQ NOTIZIE n. 98 ALCUNI NUMERI Intervista a Lorenzo De Salvo Responsabile Business Development Tutto è iniziato grazie a lui, Lorenzo De Salvo. Lo abbiamo incontrato un pomeriggio di settembre 2012, negli uffici della RCS Sport nella centralissima via San Marco a Milano. Gli abbiamo presentato la ReSport Certification, i suoi obiettivi, il percorso richiesto per poterla ottenere. Una manciata di minuti e aveva già deciso che quella certificazione sarebbe stata tra gli obiettivi dell’edizione 2013 della maratona meneghina organizzata dal suo gruppo. Da lì è partita tutta la macchina organizzativa. Un team numeroso e affiatato fatto di personale interno, ma anche di tanti, tantissimi partner e fornitori esterni e di un numero interminabile di progetti, che hanno saputo far correre su un’unica strada sport, sostenibilità e solidarietà. Ma vediamo con le parole del diretto interessato come è andata. Grazie a IMQ, anche in Italia è approdata la ReSport Certification e la MCM13 è stato il primo evento sportivo italiano e la prima maratona in Europa ad ottenerla. Come ci siete riusciti? Con tanto impegno e grazie al costante supporto di IMQ, di tutti i fornitori che ci hanno seguito in questa avventura e anche di tutti gli atleti che hanno condiviso alcune scelte effettuate in ottica green. Vi fermerete qui? Essere pioneri è sempre una grande soddisfazione. Continueremo a lavorare per migliorare la Milano City Marathon, ma cercheremo di portare alla certificazione anche altri eventi. Quando una maratona può essere considerata "sostenibile"? Quando da un lato si rispetta l’ambiente e dall’altro non si producono sprechi. Guardando più da vicino alla SuisseGas Milano City Marathon, quali sono i punti di forza di questo evento e le novità dell'edizione 2013? Oltre all’aspetto sostenibilità, il punto di forza della SuisseGas Milano City Marathon è il percorso, uno dei più veloci non solo in Italia, che nel 2013 è stato ulteriormente migliorato con più servizi collaterali ai corridori. C’è poi da considerare anche la Relay Marathon, la staffetta collegata al Charity Program, il primo programma in Italia di questo tipo e che ha permesso di portare oltre 13.000 runners a correre a Milano, determinando così una crescita di oltre il 100% negli ultimi 3 anni. Un risultato senza dubbio importantissimo è stato poi quello di riconquistare, dopo anni, una Milano che per lungo tempo non ha apprezzato e amato la sua maratona. Altro fondamentale traguardo raggiunto è stato, inoltre, avere all’interno della maratona di Milano la seconda maratona a staffetta del Mondo. Numeri e curiosità della Milano City Marathon: può dirci qualcosa? Nel 2013 abbiamo registrato oltre 13.000 runners presenti, 2.100 staffette, più di 141 charity collegate all’evento, 1 villaggio expo aperto per ben 3 giorni con 40 stand dei partner, 8 band sul percorso, diretta televisiva di oltre 2 ore e più di 100 uscite tra La Gazzetta 600.000 dello Sport, giornali e siti di settore anche internazionali. L'atleta cecoslovacco Emil Zatopek ha detto: "Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un'altra vita, corri una maratona". Per lei cosa significa partecipare a una maratona? Vuol dire condividere un’esperienza unica, vuole dire sacrificio e tenacia. Vuol dire ingaggiare una sfida con se stessi, allenarsi per raggiungere un obiettivo sia personale sia di gruppo e questo aspetto rappresenta una delle cose più belle che ci possano essere. Qualche cenno su RCS Sport: quando nasce, come opera e su quali discipline principali punta? RCS Sport nasce formalmente nel 1989, come braccio operativo e organizzativo degli eventi della Gazzetta dello Sport. Per quanto riguarda le discipline: il ciclismo professionistico rimane il nostro core business, ma va coLa grandezza munque sotdella MCM non è tolineato soltanto nei suoi numeri, che negli nella mastodontica ultimi 12 organizzazione, ma è anni RCS anche e soprattutto nella Sport è capacità di far correre su diventata un’unica strada sport, una sport business insostenibilità e dustry operatisolidarietà. va su diversi sport tra cui il calcio, il Basket, il Golf e, naturalmente, il Running. z 69