Trentino - Val di Fiemme, non solo sci (card)

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Trentino - Val di Fiemme, non solo sci (card)
Trentino - Val di Fiemme, non solo sci (card)
Bellamonte, frazione di Predazzo in Val di Fiemme, è la località dove trascorriamo questo periodo di
vacanza di inizio 2012. Se d’estate è un’oasi naturale immersa nel verde e punto di partenza per varie
escursioni, in inverno i prati ed i pascoli ricoperti di neve, i fienili con i tronchi di legno incastrati agli angoli
(tipiche strutture della zona) hanno un loro indiscutibilefascino, inoltre diventa centro turistico rinomato
grazie ai vicini impianti dell’Alpe Lusia. Il camping Bellamonte si trova in eccellente posizione, lontano dal
traffico e dal caos (http://www.campingbellamonte.it/) ed è qui che decidiamo di posizionarci con la
nostra caravan per il breve periodo di vacanza. La Val di Fiemme offre al turista la possibilità di acquistare
una card al costo di Euro 45 per famiglia ( gratuita per alcuni alberghi convenzionati ). La card copre circa
una settimana ed offre escursioni e visite guidate. E’ una valida proposta usufruibile da tutti, ma in modo
particolare da chi non scia. A seguire il nostro racconto, corredato da diverse fotografie, della vacanza e
delle escursioni comprese nella “Non solo sci card-Val di Fiemme”.
In inverno ed in montagna in particolare ritengo sia preferibile arrivare sul posto alla luce del giorno, con
la neve poi qualche problemino in più del solito è facile trovarlo, per questo da tempo aggancio al termine
del lavoro e parto in serata ma fermandomi per una bella cena in caravan e per il pernottamento in un’area
di sosta attrezzata. Dirigendomi verso nord oramai quasi punto fisso è la bella area di Modena “La Mutina”
(http://www.camperclubmutina.it/).
Il mattino dell’ultimo giorno del 2011 lasciamo l’area di sosta per dirigerci verso il camping Bellamonte.
Posizionarci è facile, c’è pochissima neve e molte piazzole libere. I servizi non sono moderni ma belli caldi e
con acqua calda abbondante, così come la zona lavaggio stoviglie. Non chiediamo altro,individuato il wc
chimico (all’interno dei servizi), attaccata la corrente ed acquistata alla reception una bombola di scorta
possiamo dedicarci alla preparazione del nostro cenone in caravan. Dopo cena ci aspetta Predazzo con la
festa in piazza, serve l’auto per percorrere i pochi km di distanza. Sul palco lo spettacolo di Alberto
Camerini...e così con “rock n roll robot” ed una travolgente “tanz bambolina” si fanno le ore piccole,
brindando frequentemente, lui sul palco con grappa ( attingendo direttamente da una piccola botticella) e
noi rigorosamente a prosecco!! Un pizzico di nostalgia dei miei vent’anni non può che rimanermi nel
cuore...
Il primo giorno del nuovo anno serve per riprendersi un poco, dopo colazione il debole sole è sufficiente
per farci continuare a... riposare all’aperto. Poi una breve passeggiata nel bosco attorno al campeggio
dove, da un punto panoramico si possono osservare le Pale di San Martino. Il cramer ,sempre utile anche
in inverno , ci cuoce due piadine romagnole per il pranzo poi , con calma, proviamo ad infilarci le nostre
ciaspole ferme da un anno per essere pronti la mattina successiva.
Il camping offre ampi spazi ed una gran tranquillità, veramente rilassante. All’ingresso c’è la fermata dello
ski bus quindi volendo, per chi scia non è necessaria la disponibilità di un mezzo autonomo per recarsi agli
impianti a due km di distanza. Tuttavia ci può essere anche chi preferisce un po’ più di “animazione”, in
questo caso i il grande parcheggio ai piedi delle funivie (dove dovrebbe esserci un pozzetto di scarico) può
rappresentare il luogo ideale per passare qualche giorno di vacanza........
Una meta da non perdere in questo perido è sicuramente Tesero ed i suoi caratteristici presepi ,visitabili
dall’Immacolata fino all’Epifania. Negli angoli più suggestivi del paese sono presenti più di cento presepi ed
un percorso segnalato guida il visitatore. (http://www.presepiditesero.it/) Molto consigliata la visita verso
sera quando il buio e la relativa illuminazione creano un ambiente maggiormente suggestivo.
La figura tradizionale del “Tita Oca”, realmente esistita, “trasmette un senso di rispetto, di umiltà e
devozione nei confronti della natività. E’ il simbolo dei presepi teserani”.
Eccoci pronti per la prima e facile escursione mattutina di circa due ore in compagnia di Marco. I
punti di partenza dei vari itinerari sono in luoghi diversi e per raggiungerli è necessario un proprio
mezzo.
C’è poca neve, più che altro una passeggiata per parlarci un po’ della montagna e degli animali che
la popolano, come si nutrono, le tracce che lasciano ecc...
La seconda parte della giornata è dedicata alla visita alla stalla delle capre di Fausto, la stalla come era una
volta , con le caprette ordinate e tutte con un loro nome. Mungitura ed assaggio del latte.
I presupposti che la giornata del 3 gennaio sia vivace si notano dal mattino quando, alzandoci, troviamo tutto
ciò che ci circonda ricoperto da un candido manto. Il cielo però è già tornato sereno, condizione ideale per
muoversi con le ciaspole, ovvero sole e neve fresca.
Raggiungiamo in auto Passo Lavazè punto di partenza dell’escursione giornaliera (ore 10 – 16). Siamo in
compagnia di Franco, altra esperta guida e Tiziano, più giovane che chiude il gruppo. La meta sarà Malga
Ora, da raggiungere attraversando il bosco e lì fermarsi per il pranzo. Lascio parlare le immagini di questa
splendida giornata.
Inutile aggiungere che all’arrivo in malga non mancasse l’appetito!!
Il rientro avviene con un itinerario di minor dislivello, a tratti sul sentiero carrabile che conduce alla malga,
ma in gran parte nel bosco. Meno impegnativo ma sempre entusiasmante
Il giorno dopo il programma del mattino prevede una lezione collettiva di sci di fondo presso il lago di
Tesero. Preferiamo una bella passeggiata lungo il torrente Avisio nella ciclabile ricoperta di neve.
Raggiungiamo un noto caseificio rinomato per la produzione del formaggio di capra.
Pomeriggio visita e degustazione presso un noto produttore locale di speck
Bellissima escursione giornaliera proprio sotto le Pale di San Martino con pranzo in Val Venegia
all’omonima baita. Franco e Tiziano ci guidano tra le meraviglie del paesaggio innevato. Non troppo
impegnativa, sufficiente un minimo di allenamento.
Una bella foto del gruppo sotto le Pale di San Martino scattata da Tiziano. Siamo rimasti in posa 10 minuti,
una foto per ogni macchina fotografica presente....
Tappa interessante a Passo Rolle, sulla via del ritorno, al negozio specializzato nella vendita (anche on line)
di orologi a cucù artigianali originali della Foresta Nera. (http://www.cimone2000.com/)
Il giorno dell’Epifania non ci sono escursioni organizzate, torniamo da soli in Val Venegia raggiungendola
dal facile sentiero che sale dal parcheggio a valle.
Questa è una tranquilla passeggiata adatta a tutti, bambini compresi ma attenzione a coprirsi con idonei
indumenti in caso di vento!
Siamo così all’ultimo giorno ed all’ultima uscita giornaliera. Raggiungiamo Passo San Pellegrino e
superiamo gli impianti di risalita. Con le ciaspole non si è più abituati alla confusione, un lieve sorriso
compare nel notare quante auto e quante persone sono presenti nel parcheggio. Ci sentiamo come
privilegiati, andiamo avanti ancora qualche km e parcheggiamo in un luogo meno frequentato, dove infilate
le ciaspole si da inizio a questa più impegnativa escursione. Come guida ritroviamo Marco Bozzetta,
istruttore Nazionale di guide alpine (http://www.guide-alpine.it/it/inverno/chi/) e direttore del gruppo
Dolomites Experience ed il giovane Tiziano. Siamo in Val Fredda ed il nome non le è stato messo a
caso...La neve scarseggia, il vento è leggero, ma il freddo non manca, è necessario indossare abiti “a
cipolla”, ovvero con la possibilità di sfilarne una parte quando il corpo aumenterà il suo calore durante la
salita. La prima parte del percorso non presenta difficoltà
Arrivati ad una certa altezza il gruppo si divide. I più allenati seguono Marco verso il crinale, chi non se la
sente segue Tiziano che aggirerà la vetta per poi ritrovarci al rifugio. Proviamo a seguire Marco ed iniziamo
a salire..
Si cammina con la vista che spazia sulle vette circostanti, panorama di rara bellezza
Siamo in vista del Rifugio, la fame inizia a farsi sentire (e non può essere altrimenti)...ma siamo solo in
“vista”..è laggiù..ora bisogna arrivarci...
Il Rifugio Fuciade è la nostra meta. Qui in inverno non arrivano auto, si può raggiungere solo a piedi o con
un gatto delle nevi che funge da bus navetta. Marco ci spiega bene come impostare l’impegnativa e lunga
discesa e poi giù ...spinti anche dallo stomaco!
Dopo pranzo un indispensabile riposo e poi il rientro percorrendo il facile sentiero innevato che dal rifugio
raggiunge la strada principale.
La nostra vacanza sulla neve 2012 finisce qui, cena come tutte le altre sere con specialità locali nella nostra
accogliente roulotte e partenza di buon’ora al mattino successivo. La possibilità di avere la propria auto a
disposizione è come sempre un vantaggio enorme, in modo particolare in montagna e sulla neve; in questa
occasione più che mai, essendo i punti di ritrovo anche a diversi km dal camping. La nostra preferenza è stata
data alle ciaspole, negli stessi orari sono possibili altre visite interessanti (birrificio, caseificio, ecc.. )
Saluti da Stefano, Daniela e Davide (e Valentina al telefono...)
Ho già inserito troppe fotografie ma qualcuna del campeggio che ci ha ospitato devo aggiungela:
L’ingresso
La piccola frazione di Bellamonte vista dal camping
Il ristorante, chiuso in inverno. Nel pian terreno sono ubicati i servizi.
Le caravan fisse (stanziali) non sono di numero elevato e molto ordinate, con preingressi in legno costruiti in
loco su precise disposizioni
La reception
La nostra piazzola...ciao!