Novità Editoriali 09 - Novembre 2016

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Novità Editoriali 09 - Novembre 2016
NOVITA’ NOVEMBRE
I segreti di Istanbul
di Corrado Augias
sede: PI
Questo libro è il racconto, potremmo forse dire il romanzo di Istanbul.
Protagonista una città prodigiosa, le cui rovine sono parte integrante della sua
fisionomia. A comporne la trama ci sono le storie degli uomini e delle donne che
l'hanno fondata, vissuta, trasformata, e che ne hanno cambiato il destino; a
tenerle insieme le parole di un narratore capace, di fondere nello stesso sguardo
sapere e meraviglia. Di questa città inquieta - uno dei non molti posti di che
hanno contribuito a dare al mondo un destino - Corrado Augias ci racconta il
grande passato e l'enigmatico presente, trasmettendoci quel senso di
incantamento che ha caratterizzato il suo primo incontro con la città, e che si è
rinnovato a ogni visita successiva. I segreti di Istanbul è anche questo: la storia
di un innamoramento improvviso e di una progressiva inesausta scoperta.
L'estate fredda
di Gianrico Carofiglio
sede: PI+RA
Siamo all'inizio degli anni Novanta del secolo scorso, in un'Italia che appare quasi
"geneticamente" diversa da quella odierna, in un mondo non ancora trasformato
dalla rivoluzione tecnologica. II figlio di un capo clan viene rapito. Nessuno ne
denuncia la scomparsa, eppure tutti sono a conoscenza del fatto. II padre è
sicuro di poter risolvere le cose da solo. Non sarà così. Chiamato a indagare, il
maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese trapiantato al Sud, si
imbatterà in una vicenda fosca e miserabile. Sullo sfondo, gli oscuri rituali di una
mafia crudele e finora mai raccontata.
La spia
di Paulo Coelho
sede: RA
Parigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza la
propria esecuzione. Le rimane un solo desiderio: che sua figlia sappia la verità;
che la figlia, che lei non vedrà mai crescere, non creda ad altri che a sua madre.
E così prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e
controversa. Lei, che attende la fine a Saint Lazare, è Mata Hari, la donna più
desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice degli
uomini più ricchi e potenti del suo tempo, capace di diventarne cortigiana,
amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie
nelle donne e mogli della aristocrazia parigina. Lei è la donna dai molti nomi:
Margaretha, il nome di battesimo; Mrs McLeod, come la chiamavano aJava;
H2T, il nome in codice che i tedeschi le avevano dato in guerra. Il passato di
Mata Hari è oscuro, il presente pericoloso: ha dedicato la sua vita alla libertà e
al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società. E ora sconta l'accusa infamante di spia. Ma la sua unica
colpa è stata di essere una donna libera.
L'arte di essere fragili
Come Leopardi può salvarti la vita
di Alessandro D'Avenia
sede: PI
"Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di
vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia
quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte,
senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie
a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro
D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l'incontro decisivo che glielo ha
rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente
liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di
vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di
lottare per affermarla, nonostante l'indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei
suoi versi, D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per
rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia,
tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei
personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l'Islandese...
Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono
orientare la nostra esistenza. La sfida è lanciata, e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella poesia la sua
ragione di vita, e noi? Qual è la passione in grado di farci sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza?
Quale bellezza vogliamo manifestare nel mondo, per poter dire alla fine: nulla è andato sprecato?
L'angelo
di Sandrone Dazieri
sede: RA
Quando il treno ad alta velocità Milano-Roma entra alla stazione Termini la polizia
ferroviaria ha una terribile sorpresa: i passeggeri della carrozza Top, il vagone più
esclusivo e costoso, sono tutti morti. La prima a entrare nella carrozza è Colomba
Caselli, vicequestore dai muscoli d'acciaio e l'anima fragile. I primi indizi portano
verso il terrorismo islamico, arriva anche un video in cui due uomini rivendicano
l'attentato in nome dell'Isis. Ma Colomba capisce che qualcosa non va. E si rende
conto che l'unica cosa che può fare è chiedere l'aiuto della sola persona che
riesce a vedere attraverso la nebbia di bugie e depistaggi: Dante Torre. Colomba
e Dante non si parlano da mesi, da quando lui, dopo la morte del suo aguzzino,
l'uomo che si faceva chiamare "Il Padre", si è perso dietro ai suoi fantasmi.
Convinto che ci sia un complotto ai suoi danni, è ossessionato dalla ricerca dei mandanti del Padre e del
fantomatico individuo che gli ha telefonato dicendo di essere suo fratello. Un individuo alla cui esistenza
crede soltanto lui. Basta incontrarsi, a Dante e Colomba, per superare le incomprensioni. E la sensazione di
lei era giusta: l'Isis non c'entra e l'attentato è solo l'ultimo episodio di una lunga serie di carneficine. Dietro la
scia di morti c'è una misteriosa figura femminile, che non lascia tracce se non un nome: Giltiné, l'angelo
lituano dei defunti, bellissima e letale. Dante e Colomba intraprendono così un'indagine che dalla stazione
Termini li porterà a Berlino e a Venezia, per la resa dei conti.
Non chiedermi quando
di Concita De Gregorio
sede: PI
Il romanzo racconta la vita di una protagonista del Novecento, Dacia Maraini. E lo
fa grazie a una voce che mette a nudo le emozioni, svelando l'unicità nascosta in
ogni esistenza. La cronaca si fa storia vera e immaginario collettivo, raccontando
un viaggio in cui l'eccezionalità è stata la norma: una famiglia che ha rotto ogni
schema, la scrittura, e poi Moravia, Pasolini, il femminismo...
Il libro dei Baltimore
di Joel Dicker
sede: PI
Sino al giorno della tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I Goldman di
Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo ramo dei Goldman fa parte
Marcus Goldman, il protagonista di "La verità sul caso Harry Quebert". I
Goldman di Montclair sono una famiglia della classe media, abitano in un piccolo
appartamento a Montclair, nel New Jersey. I Goldman di Baltimore sono, invece,
una famiglia ricca, su cui splende sempre il sole: vivono in una lussuosa villa nel
quartiere residenziale di Baltimore. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità
Marcus Goldman ha guardato con ammirazione, sin da piccolo, quando, con i
suoi cugini Hillel e Woody, progettavano i loro sogni, e amavano di uno stesso,
intenso amore, Alexandra. Otto anni dopo la tragedia, Marcus Goldman decide
di raccontare la storia della sua famiglia...
Cleopatra va in prigione
di Claudia Durastanti
sede: PI
Nell’estate del 2004, Caterina va a trovare il suo ragazzo nel carcere di
Rebibbia. Sono entrambi dei fi ori selvatici dell’estrema periferia romana, e in
passato hanno provato a costruire un sogno insieme: gestire un locale di
spogliarelli. Caterina da adolescente ha fatto anche la ballerina, ma un infortunio
l’ha costretta a mollare; negli ultimi tempi si esibiva come spogliarellista nel
locale suo e di Aurelio. Lui è in galera da qualche mese. È convinto che lo
abbiano incastrato. Nei giorni di colloquio chiede a Caterina se lei sa qualcosa.
La ragazza risponde di no. Come reagirebbe Aurelio se sapesse che, una volta
uscita di lì, Caterina si infi la tra le lenzuola del poliziotto che lo ha arrestato?
Cleopatra va in prigione è un romanzo struggente, duro, pieno di colpi di scena.
Racconta Roma, molto più vasta e sconosciuta di ciò che si potrebbe immaginare leggendo i giornali, e
soprattutto la periferia urbana, il vero luogo dove in questi anni nascono le storie. E poi racconta chi,
nonostante le delusioni e i sogni continuamente infranti, continua a vivere e ad amare.
La vita va avanti
di Vito Ferro
sede: PI
Armando Pittella si sveglia di notte in un prato. È confuso, non ricorda nulla, non
sa dove si trovi e come sia arrivato lì. Il cielo è limpido, pieno di stelle. Si alza a
fatica, si accende una sigaretta e si incammina verso le luci di una costruzione in
lontananza. Non sa ancora che una rivelazione sconvolgente cambierà per
sempre la sua esistenza. "La vita va avanti" racconta la storia di una inesorabile
presa di coscienza, che obbliga il lettore a fare i conti con se stesso e con le sue
più intime convinzioni. È un romanzo originale e struggente, una narrazione
contemporanea e universale, che parla delle verità più care: la vita, l'amore, la
memoria, la speranza.
Il cappotto della macellaia
di Lilia Carlota Lorenzo
sede: PI
Pagnottina era isolata dal mondo esterno da tre giorni, questa volta sul serio. La
punizione di Dio per aver infranto uno dei sette peccati capitali. Ma a Pagnottina il
peccato di gola non poteva fregar di meno. Per una bella bistecca con purea
avrebbe infranto i dieci comandamenti, i sette peccati capitali e consegnato la sua
anima al diavolo. "Mi chiamo Lilia Carlota Lorenzo, sono argentina. Ho una laurea
in architettura che mi è servita solo per fare bella figura. Adoro l'ozio, ma non è
colpa mia se sono nata in Sudamerica. Nella mia vita ho cambiato trentatré
indirizzi, fatto i mestieri più disparati, vissuto in alberghi di lusso, topaie di infima categoria, belle case
borghesi. Ho frequentato gli indios del Chaco ma anche gli smorfiosi radical chic europei. Questo mi ha
molto arricchita. Adesso non esco più di casa, e ho solo amici virtuali. Di tutti i mestieri che ho fatto, scrivere
è senza dubbio il più divertente: niente male come compagno della vecchiaia che si avvicina."
Teutoburgo
di Valerio Massimo Manfredi
sede: PI
È un giorno di sole quando Armin chiama suo fratello Wulf, per mostrargli un
prodigio: la costruzione della “strada che non si ferma mai”. Una meraviglia che li
lascia senza fiato, il miracolo tecnico dei nemici romani, capaci di creare dal nulla
una strada che attraversa foreste, fiumi, paludi e non devia nemmeno davanti alle
montagne. Improvvisamente i due sentono dei rumori: è una pattuglia romana.
Armin e Wulf sono catturati dai soldati. Nel loro destino però non c’è la morte, né
la schiavitù. Perché Armin e Wulf sono figli di re. Sigmer, il loro padre, è un
guerriero terribile e fiero, principe germanico rispettato e amato dalla sua tribù. La
sua sola debolezza era l’amicizia segreta per Druso, il grande nemico, il generale
romano precocemente scomparso, che Sigmer, di nascosto, ha imparato a
conoscere e ad ammirare. Ma di questa ammirazione nulla sanno i due giovani.
Devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a Roma. Sono principi, per quanto
barbari. Saranno educati secondo i costumi dell’Impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici
delle legioni di Augusto. Sotto gli occhi dell’inflessibile centurione Tauro, mezzosangue germano convertito
all’amore e alla fedeltà verso Roma, impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo
diverso di pensare. E come possono Armin e Wolf, cresciuti nei boschi, non farsi incantare dai prodigi di
Roma? Non solo la strada, ma anche gli acquedotti, i templi, i palazzi meravigliosi. I due ragazzi diverranno
Arminius e Flavus, il biondo, cittadini romani, due giovani guerrieri, stimati da tutta Roma, capaci di
conquistarsi la fiducia dello stesso princeps Augusto. Ma il richiamo del sangue è davvero spento in loro? La
fedeltà agli avi può portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha
generati?
Orfani bianchi
di Antonio Manzini
sede: RA
Tra la Moldavia e Roma, due mondi a confronto, un destino duro e crudele, la
forza e la bellezza di chi sceglie di lottare, di non mollare. Dagli occhi di una
straniera il ritratto di come siamo fatti, il sentimento della nostra epoca. L'interno di
una buona famiglia borghese italiana... La tragedia di una madre lontana da suo
figlio, qui in Italia ad aiutare per lavoro un'altra persona. Il distacco, la nuova
famiglia, l'amore. L'incontro con la sofferenza, la voglia di vivere e le
contraddizioni di una condizione comune a tante donne, mamme, famiglie.
L'evaso
di James Patterson, Michael Ledwidge
sede: PI
Manuel Perrine, signore del crimine, è in fuga e ha dichiarato guerra alla famiglia
del detective Michael Bennett. Perrine non teme niente e nessuno. Leader
carismatico e spietato, il messicano massacra i suoi rivali con la stessa
disinvoltura con cui sfoggia i completi di lino bianco che sono diventati il suo
marchio distintivo. Il detective Michael Bennett è l'unico che sia mai riuscito ad
arrestarlo, ma ora Perrine è fuggito e ha giurato di trovare e uccidere Bennett e
tutte le persone a lui care. Bennett e i suoi dieci figli adottivi vivono in un'isolata
fattoria californiana, sotto il programma di protezione dei testimoni dell'FBI.
Perrine dà inizio a una campagna di terrore, ammazzando impunemente individui
potenti da un capo all'altro del paese. L'FBI non ha alcun indizio su dove si trovi
Perrine né su come stia organizzando gli omicidi e deve chiedere a Bennett di rischiare tutto - la sua
carriera, la sua famiglia, la sua vita - per cercarlo e sconfiggerlo.
La paranza dei bambini
di Roberto Saviano
sede: PI+RA
Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli.
Quindicenni dai soprannomi innocui - Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop,
Drone -, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla
pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il
carcere né la morte, perché sanno che l'unica possibilità è giocarsi tutto, subito.
Sanno che "i soldi li ha chi se li prende". E allora, via, sui motorini, per andare a
prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere. "La paranza dei bambini" narra la
controversa ascesa di una paranza - un gruppo di fuoco legato alla Camorra - e
del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a
sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle
antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter.
A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze
con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di
pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da
ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze "ingannate dalla luce",
e di morti che producono morti.
Scherzetto
di Domenico Starnone
sede: PI
Immaginatevi un duello. A fronteggiarsi ci sono due maschi, sangue dello stesso
sangue. Il più alto ha superato i settantanni, è un noto illustratore, vive da molto
tempo in assoluta solitudine. Il più piccolo è una peste di quattro anni che parla
come un libro stampato: un nipote visto sì e no due volte, affidato alle cure del
nonno per tre giorni interi. I genitori partono per un convegno (o forse
semplicemente devono prendersi il tempo per capire se il loro matrimonio è
arrivato al capolinea). Tra quattro mura e un balcone, nell'arco di settantadue ore
si svolge questo racconto affilato, il perfido e comico scontro tra un vecchio e un
bambino, un nonno stanco e distratto e un piccolo gendarme petulante e
vitalissimo. Nella partita che si gioca fra loro, tra alleanze, rivalità e giochi non
sempre divertenti, è la vita che si specchia in tutte le sue forme: la vita trascorsa e quella in potenza, la vita
dura e beffarda di Napoli che riaccoglie l'uomo dopo tanti anni, la vita della casa che sembra risvegliarsi
piano piano, piena di echi e di fantasmi. La rabbia di invecchiare e la fiducia nel futuro convivono in questo
"scherzetto" da camera, in cui Domenico Starnone continua a esplorare senza sconti le dinamiche familiari,
con umanità e ironia, inchiodandoci col sorriso al lato più in ombra di noi stessi.
La tigre e l'acrobata
di Susanna Tamaro
sede: PI
Piccola Tigre non è una tigre come le altre: è curiosa, fa molte domande, mette in
discussione quello che la natura le offre e che i suoi simili semplicemente
accettano. Piccola Tigre apre gli occhi e scopre la meraviglia della luce. Tende le
orecchie e scopre la vasta gamma dei rumori della Taiga. Quando, molto presto, le
si fa chiara la forza che compete a una tigre, inizia a cibarsi di altri animali. Ma con
qualche dubbio. Impara a distaccarsi da sua madre, a viaggiare da sola, sino ad
avventurarsi fuori dai confini della Taiga, in cui è nata e da cui le altre tigri non
usciranno mai. E, così, grazie a questa sua curiosità, infine, scopre anche l'uomo.
L'hanno avvertita che dall'uomo bisogna guardarsi. Ma lei vuole conoscerlo. Con
l'uomo, Piccola Tigre scopre l'essere più inquietante e mutevole, da amare e da cui
difendersi. E da qui in poi la sua vita non sarà più la stessa.
Le rose del vento
Storia di destini incorciati
di Widad Tamini
Tessendo la trama delle proprie origini, Widad Tamimi ci porta nel cuore
tormentato del secolo appena trascorso. E ci racconta di un padre, Khader, nato in
Palestina, a Hebron, nel 1948, proprio l'anno della fondazione dello Stato di
Israele. La famiglia si era trasferita a Gerusalemme in cerca di benessere, ma la
guerra li ha costretti a fuggire e a tornare nella città di origine. Sono poveri,
lavorano la terra, vivono in una stanza di mattoni e lamiera. Khader ha un sogno:
diventare un pediatra per aiutare i bambini del suo paese. Nel 1967 c'è una nuova
guerra che li rende profughi per la seconda volta. Scappano ad Amman, in
Giordania. Ancora più indietro negli anni Carlo Weiss, il nonno materno, nasce a
Trieste nel 1924, è ebreo e si sente fiero di essere italiano, la villa di famiglia è frequentata da scrittori,
musicisti, psichiatri. Finché, nel 1938, la situazione per gli ebrei si fa insostenibile e Carlo e i suoi scappano,
prima a Losanna, poi a Londra, infine negli Stati Uniti. Carlo rientra in Italia nel 1947, pochi mesi prima che la
famiglia di Khader sia costretta a fuggire da Gerusalemme. Incontra una donna, se ne innamora, nascono
due figlie. Anche Khader raggiunge l'Italia, per studiare Medicina. Conosce la figlia maggiore di Carlo, bella e
ribelle, tra i due nasce un amore fortissimo. La prima delle loro figlie raccoglie l'eredità complessa di uomini e
donne sradicati dalla propria terra, sospinti dal vento implacabile della Storia.
Viva più che mai
di Andrea Vitali
sede: RA
Il soprannome che gli hanno dato, Dubbio, parla da solo. Una certezza, però, ce
l'ha persino lui: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di "mestiere" il
Dubbio fa il contrabbandiere e campa traghettando stecche di sigarette dalla
Svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore. E proprio stanotte, col fianco
della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L'ha tirato a riva e, senza
dimenticare di far sparire il carico illegale, è andato a chiamare un suo cliente
fidato, il medico di Bellano, proprio per evitare i carabinieri. Ma quando torna alla
riva, il cadavere non c'è più. Eppure l'ha visto bene, non può esserselo inventato,
anche se qualche bicchiere l'ha bevuto, su al crotto del Buco dell'Orso, prima della
traversata. In ogni caso, il punto ora è questo: che fare?
L'ora dei gentiluomini
di Don Winslow
sede: RA
Boone Daniels, ex poliziotto diventato detective privato, è un fedele membro della
Pattuglia dell'Alba, il gruppo di surfisti che si ritrova sulla spiaggia di San Diego
tutte le mattine, e quell'angolo di costa è il suo pezzo di paradiso. La sua
invidiabile routine, tuttavia, è mandata all'aria quando un ben noto surfista, vera
icona della spiaggia, viene ucciso nel corso di una rissa. Incapace di chiamarsi
fuori, Boone accetta di collaborare con una vecchia conoscenza, l'avvocatessa
Petra Hall, per capire che cosa sia davvero successo. Anche se ciò significherà
per lui mettersi contro la comunità surf e rimestare in acque che si fanno sempre
più torbide e pericolose.