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Club Alpino Italiano
Sezione di Salerno
Monte Panico - Val Fondillo e la Grotta delle Fate
(Parco Nazionale d’Abruzzo)
19-20 e 21 ottobre 2012
Intersezionale con il CAI di Viterbo
Direttori: ASE Myriam Caputo (339.25 71 600); Domenico Negro (320.06 36 537)
PROGRAMMA
Venerdì 19 ottobre - Partenza da Salerno h 15.00 da Parco Pinocchio con bus privato.
Arrivo a Pescasseroli (provincia di L’Aquila) alle h 18.00
Sabato 20 ottobre - Monte Panico (1885) da Forca d’Acero
Percorso: Forca d’Acero (1530), Monte Panico (1885), Monte San Nicola
(1900), Vallefredda, Opi (1134)
Dislivello in salita: 550 m Dislivello in discesa: 950 m
Durata: 6 ore (escluse le soste) – Difficoltà: E – Lunghezza: 14 km
Presenza di acqua: nessuna
L'escursione partirà da Forca d’Acero (1530) per arrivare ai piedi dell’abitato di Opi (1134). Alla
partenza si intercetterà il sentiero F4 che percorreremo per circa 1,5 km in leggera salita dentro un
bel bosco di faggi. Nei pressi di una sella lasceremo il sentiero ufficiale per procedere in salita,
ripida solo in alcuni tratti, lungo tracce di sentiero. Salendo sbucheremo in prossimità di un
ghiaione detritico che attraverseremo senza particolari difficoltà anche se è necessario avere sempre
un passo sicuro. In questo punto saremo già fuori il bosco e davanti ai nostri occhi inizia a formarsi
lo splendido panorama che ci accompagnerà lungo tutta la via di cresta che di lì a poco faremo.
Attraversato il ghiaione ci troveremo sul lato NW di Monte Panico (1885) la cui cima dista 15’ di
salita, ripida nell’ultimo tratto. Con il cielo azzurro potremmo avere una visione a 360° delle
montagne circostanti con il massiccio del Monte Marsicano, simbolo del Parco, proprio davanti a
noi. Inoltre tutta la via di cresta che dovremmo percorrere, circa 4 km, si aprirà dinnanzi a noi, con
magnificca vista delle valli sottostanti e del paesino di San Donato in Val Comino. Il sentiero, non
tracciato ufficialmente, è su roccette, pendi erbosi ed è un saliscendi continuo, non particolarmente
impegnativo, fino a Monte San Nicola (quota 1900) dove vale la pena giungere per avere già la
prima vista sul paesino di Opi. Come detto, il percorso fra Monte Panico e Monte San Nicola è
abbastanza agevole però con vento forte e leggera pioggia occorre fare attenzione perché in alcuni
punti si cammina su rocce.
Una volta discesi da Monte San Nicola si intercetterà il sentiero F6. La prima parte della discesa è
ripida ed è su detrito, quindi necessita di una certa attenzione; il tratto da coprire è breve, però tutta
la discesa verso Opi è abbastanza lunga, circa 950 metri, anche se solo i primi 450 presentano
qualche difficoltà. Da quota 1450 metri si proseguirà seguendo il sentiero F4, lasciato la mattina,
che ci porterà verso la Vallefredda. Da qui, il tracciato è un falso piano in discesa dentro la valle e
poi nel bosco, bello e facile anche se alle volte si avvicina un po’ alla strada, quindi con qualche
rumore di troppo. Inoltrati nel bosco troveremo un corso d’acqua che scende verso Opi, noi ci
troveremo sempre in sinistra orografica di questo rio. L’ultimo tratto del percorso sarà lungo uno
dei famosi “tratturi” che i pastori percorrevano portando le greggi fino in Puglia e che ora è stato in
parte recuperato e che ci condurrà alla fine della prima giornata.
Domenica 21 ottobre - Val Fondillo (1081) e la Grotta delle Fate (1316)
Dislivello: 350 m – Durata: 4 ore (escluse le soste) – Difficoltà: T/E
Lunghezza: 9 km
Presenza di acqua: alcune sorgenti lungo il percorso
La seconda tappa della nostra visita al Parco Nazionale d’Abruzzo inizia dal Centro Foresta del
Parco (vecchia segheria di Opi) all’imbocco della Val Fondillo. E’ questo uno dei posti più belli
di tutto il Parco Nazionale d'Abruzzo; e` ricco di verde, di boschi, di rarità naturalistiche e di
riposanti e fresche radure. Il suo nome antico era Fontilli da fonti; infatti, lungo la valle, oltre alle
cinque sorgenti principali, ve ne sono tantissime più piccole che insieme, con la loro acqua ottima
da bere, alimentano il torrente Fondillo. La valle, con altitudine compresa tra i 1084 e 1960 s.l.m.,
stretta nei pressi della località Grotte Fondillo, si apre a ventaglio e forma un vero e proprio
anfiteatro fiancheggiato dai monti Monte Amaro (1862) e Monte Dubbio (1702), collegati fra loro
dalla grande Serra delle Gravare che le fa da corona protettiva.
La Val Fondillo è un luogo molto interessante, perché coniuga sia specificità di carattere
naturalistico sia storico. Infatti lungo il percorso troveremo tracce delle popolazioni Osche della cui
lingua sono rimaste tracce nei toponimi delle varie sorgenti che incontreremo (Tornareccia fra
tutte dove la mitologia pone l’asilo di Callisto, una ninfa citata da Ovidio nelle “Metamorfosi”.
Inoltre, la fauna e la flora in questa zona sono spettacolari; infatti non è raro incontrare, la mattina
presto, l’Orso Marsicano e sulle pendici di Monte Amaro una bella colonia di camosci.
Il nostro percorso, con alcune divagazioni fuori sentiero, segue il tracciato F2 che è una sterrata che
sale con dolce pendenza senza difficoltà. Superata una grande radura con un piccolo stazzo,
chiamato anche Rifugio Fondillo (quasi sempre chiuso perché magazzino materiale del Parco)
arriveremo nei pressi di Acquasfranatara, dove c’è una bella fontana da cui prendere acqua e dove
si potrà ammirare, da questo punto, il versante sud del Monte Amaro. Di lì mancherà poco per la
Grotta delle Fate, discendendo per un ripido sentierino. Tale cavità di origine naturale creata
dall’erosione delle acque del Rio Fondillo, prende il nome dall’ambiente in cui si trova. Infatti
l’acqua, il muschio ed i faggi circostanti creano un ambiente quasi magico. Se ci sarà la possibilità
ed il tempo si proseguirà verso “Passo dell’Orso”, altrimenti si tornerà indietro per raggiungere il
punto di partenza dove ripartiremo alla volta di Salerno.
E’ obbligatorio indossare gli scarponi da montagna; si consiglia abbigliamento a strati,
portare giacca a vento, cappello e guanti; inoltre, si consiglia l’utilizzo dei bastoncini e di
portare non meno di 2 litri d’acqua.
Pernottamento presso l’Albergo 3 stelle “Le Vecchie Arcate” nel cuore del centro storico di
Pescasseroli.
Il costo complessivo per il pernottamento di 2 notti con pensione completa (prima colazione,
sacco per l’escursione e cena) è di:
€ 160 a persona (per i soci)
€ 180 a persona (per i non soci).
Si specifica che il costo è comprensivo anche degli spostamenti tramite bus privato.
IMPORTANTE!
Le prenotazioni si chiudono improrogabilmente il giorno venerdì 12 ottobre